Mensile dell'Associazione turistico-culturale " GIOVANNA D'ARCO" Anno V n.1Gennaio Febbraio 2002 Foto vincitrice del Concorso Fotografico 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890Beneficienza no regali 2 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121234567890 dopo Goccia’. Questo è ben riuscita. Tutti ci siamo ...gli invitati invece di portare un gruppo formato da gio- divertiti e soprattutto ab- regali faranno delle offerte... vani vicini all’attività dei biamo mangiato tanti e O missionari Comboniani buonissimi dolci prepara- della città di Messina. È lo ti per la maggior parte dal- Quante persone na ha coronato il suo so- stesso gruppo che il 20 la mamma e dalla zia di festeggiando un evento gno laureandosi in medi- ottobre scorso ha rappre- Lucia (che se decidono di P importante della propria cina. Dopo anni di sacri- sentato nella chiesa di S. aprirsi una pasticceria vita rinuncerebbero ai fici e di rinunce si ha rag- Giovanni Battista il Mimo avranno molti clienti, io doni di genitori, parenti ed giunto il suo scopo grazie ‘Andate per le strade…’. per prima). Abbiamo bal- I amici per fare un’opera di alla sua incredibile tena- Ecco come si lato e scherzato tutti insie- carità? Certamente qual- cia. svolgono questo tipo di me nonostante molti di noi cuno si domanderà se que- Non è un evento feste: il festeggiato o i fe- non si conoscessero. ste persone siano sane di di tutti i giorni nel nostro N steggiati con il contributo Il ricavato della mente, visto il materiali- paese. Ed non è un’impre- degli altri preparano i dol- festa secondo i desideri di smo ed il consumismo sa da poco, visto la com- ci per il buffet del dopo Lucia andranno in parte a crescente della nostra so- plessità e la limitatezza I cena e gli invitati invece finanziare progetti di aiu- cietà. Invece esistono que- che aleggiano nella facol- di portare regali faranno to in Esmeraldas ste ‘pazze’, ma più che tà di medicina. Certo i delle offerte che saranno (Ecuador) ed in parte alla pazze io parlerei di perso- suoi studi non finiscono destinate ad aiutare le po- popolazione peruviana O ne che hanno un cuore te- con il conseguimento del- polazioni bisognose scel- dove opera suor Chiara. nero e illuminato da Dio la laurea, ma il suo cam- te dal festeggiato. Il merito della o come dice qualcuno di mino diventa ancora più Lucia andando dottora è grande anche se N persone che vanno contro arduo. contro le abitudini della lei non lo ammetterà mai. corrente. Avendo conse- nostra società ha festeg- Ora Lucia la strada sarà Un evento del ge- guito la laurea Lucia ha giato la sua laurea nei lo- sempre più irta ma la tua nere è avvenuto anche a deciso di stupirci festeg- I cali canonici di Gesù e tenacia è più grande gra- Castanea, grazie alla no- giando il grande evento Maria il 10 novembre u. zie alla marcia in più che stra dottora Lucia. Per chi della sua vita alla ‘manie- s.. Nonostante la serata dà a tutti noi Dio. non lo sapesse Lucia Are- ra’ del gruppo ‘Goccia molto ventilata, la festa è Giusy Cardia anno V Mensile gratuito dell'Associazione turistico culturale """Giovanna d'Arco""" Editore: Ass. tur. cult. "Giovanna D'Arco" G F [email protected] e e Pubblicazione mensile registrata presso il Tribunale di Messina n. 14/97 del 28/10/97 n b Direttore responsabile: Rocco Cambria n b La Redazione: Arena Graziella, Cardia Giusy, Cardia Nadia, Limetti Cinzia, Quartarone Giovanni, a r Spanò Tonino i a Disegno della testata di Pippo Presti o i La collaborazione è aperta a tutti, ma in nessun caso instaura un rapporto di lavoro ed è sempre da intendersi a titolo di volontariato. I lavori o pubblicati riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le responsabilità di fronte alla legge. 2002 Chiuso in stampa il 29 marzo 2002 L’ebbrezza sacra 3 Fra le varietà di bevande il vino è certamente la più no- Oggi lo zucchero non è più quello offerto dal sole alla bile, la più antica e, se dovessi tener in considerazione vite ma uno zucchero chimico. quanto Louis Charpentier descrive nel suo saggio do- Comunque più tardi furono tanti mistici ma anche gran- vrei aggiungere: Divina! di santi a nutrirsi di pane e vino, anche la nostra giovane La Bibbia stessa nel suo primo libro, addirittura proprio eroina francese ne teneva gran conto!!! nel paradiso terrestre, ci presenta la vite. ,difatti fu pro- Il vino, pur essendo della stessa qualità d’uva, cambia prio la foglia di vite che usò Adamo per coprire la sua sapore da zona a zona. A chi è dovuta questa diversità? “nudità”. Non molto dopo il gran patriarca Noè, passato Sicuramente alla terra. La terra, perciò, ha un ruolo pe- il diluvio, piantò sul monte Ararat la radice della vite culiare e anch’essa deve essere “particolare”, deve pos- dalla quale ottenne l’uva, “ne bevve il succo e si ubria- sedere certe qualità non solo chimiche ma anche spiri- O cò”. Gli Egiziani non furono di tuali, se la terra ove cresce la meno, anzi trasmisero ai greci il vite non ha “spirito”, chi lo po- loro sapere circa l’arte di ottene- trebbe dare alla pergola? re un buon vino e furono trovate, Chi lo potrebbe dare al vino? P scritte in geroglifico, diverse pre- A questo punto dovremmo dire ghiere che chiedevano per il de- che il vino per essere un buon funto l’offerta del Pane e del vino è necessario che la vite I Vino. In seguito i Galli, i Romani cresca in un luogo “sacro”. e i monaci furono attenti produt- Stiamo quasi arrivando alla tori, e non solo. Il grande Ulisse conclusione che la vite è una riuscì a addormentare il ciclope pianta magica, da ciò anche la N con un buon vino e così egli poté bevanda offerta dal suo frutto cavargli l’occhio e liberarsi. I Ro- lo è di per sé. Infatti, il vino per mani associarono al vino una di- essere tale passa per varie tra- I vinità: Bacco. Si può certamente sformazioni. Il succo d’uva, affermare che il vino sia nato con quasi per miracolo, si trasfor- l’uomo. Lo stesso Gesù spesso fa ma e dà vita ad un elemento O riferimento a questa bevanda e nuovo, vivente. Gli antichi ben alla vite. Gli antichi Greci crede- conoscevano la sacralità del vano che l’anima dimorasse nel vino. I grandi filosofi e poeti sangue e il vino è, in qualche modo, il liquore che con- greci ben conoscevano le sue qualità e sapevano apprez- N tiene l’anima della vite, l’anima della terra; il Cristo lo zarle ed è proprio dai cortei bacchici e dal delirio delle sapeva e lo ripeté ai suoi discepoli durante l’Ultima Cena, feste dionisiache che è nata la tragedia e le commedia. ingiungendo il suo sangue. Alzando la Coppa, Gesù dis- Oggi la vera virtù del vino, la sua forza magica, il suo I se: “Questo è il mio sangue”. Il sacerdote ancor oggi in potere divino, si rivelano ancora nelle feste autunnali e memoria del gesto di Gesù diviene il tramite perché si primaverili dei paesi vinicoli, dove il vino cola a fiotti compia la “miracolosa” transustazione. Logicamente dai barili, sgorga dalle fontane, l’ebbrezza conquista an- quest’evento si concretizza unendo i due elementi: il Pane che quelli che non bevono, è sufficiente respirarli per e il Vino, il Vino, non l’uva, il Pane, non il grano, en- toccare l’ebbrezza che porta l’esaltazione della gioia, di anno trambi prodotti dall’uomo, derivati dai prodotti della terra vivere, di amare. V madre, cui c’è sconosciuta la loro provenienza. , entrambi Dioniso infine risorto!!! per trasformarsi hanno bisogno del lavoro dell’uomo e G F della terra. Infine si può affermare che non ci può essere PS: E’ evidente che il libro : “I misteri del vino” dell’au- e e né Pane né Vino senza l’uomo. E’ notevole costatare tore sopra citato abbia stimolato in me una profonda n b che il miscuglio del Pane e del Vino costituisce uno de- riflessione. Il vino che ho sempre guardato non con mol- n b gli alimenti più completi. Alimenti che si utilizzano sem- ta simpatia, si è rivelato, invece, qualcosa di vivente…e a r pre meno, senza dubbio perché oggi il vino non è più penso proprio che dovremmo riscoprire in ogni cosa lo i a affatto vino, lo stesso dicasi per il pane, e in altre parole spirito che è presente in ciò che vive!!! o i che non è più un prodotto naturale, che abbia conserva- o to la vita, l’anima, lo spirito che gli deriva in essenza 2002 dalla terra, dalla vite e dal principio innato che è la luce. Giovanni Quartarone Un disegno sulla carta, 4 casa senza balconi Solo una faccia della medaglia Mondo pieno di contrad- metaforicamente orfani dizioni, mandare aiuti a del mondo ma con un ti- O destra e a manca bombar- ...figli pieni di tutto mido sorriso di perdono, dando contemporanea- stiamo rubando loro anche mente. Le tv sputano im- i sogni, il sole…non sot- P magini di disperazione in- tranne che del no- tovalutiamo la loro intel- tervallate da pubblicità di ligenza ed il loro consumismo tipicamente stro rispetto... silenzio…e che dire di I occidentale come per at- noi, sta cambiando tutto tenuare l’angoscia e ri- troppo in fretta e strada prendere fiato.
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