Anno 68°, n 118 Spedizione in abbonamento ITER postale gr. 1/70 L I2OO/arretratiL.240O MPRCMOOCRAUE— Martedì 11 giugno 1991 * v aoowHuaoNi rTJnitGiornale fondato da Antoniào Gramsci REFERENDUM TRIONFALE Capovolte le previsioni della vigilia: sconfitto l'astensionismo, ha votato il 62,5% __^^__^__™ Anche il Sud supera il quorum, Emilia e Veneto le regioni con la partecipazione più alta Una valanga riformista 27 milioni di sì: 95,6% Cossiga cerca di rovinare la festa e occupa per mezz'ora la Rai Dice: «Potrei sciogliere la Camera» e chiede il presidenzialismo Referendum trionfale per il «sì». Battuto l'astensioni­ ferendario. Signorile (uno dei smo, il 62,5% degli aventi diritto sono andati alle ur­ pochi dirigenti del garofano Nel nome che avevano rotto il fronte ne e quasi 27 milioni di italiani si sono espressi per astensionista, ed era andato a Occhetto: il Psi si è alleato una moralizzazione della politica. Una vera e pro­ votare) ora polemizza col se­ pria «valanga riformista», come l'ha definita Mario gretario: «forse é il caso di con le forze sbagliate del popolo sovrano Segni, che tuttavia non è piaciuta a Craxi secondo il cambiare politica». Infine Mar­ FABRIZIO RONDOLINO A PAGINA 7 quale l'Italia sarebbe in preda a una gran confusio­ telli che chiede al suo partito di valutare meglio quanto di GIANFRANCO PASQUINO ne. Cossiga per mezzora in tv, ma «prò domo sua»... positivo è uscito dalla consul- , fazione. Soddisfazione di Segni: Ma la reazione di gran lun­ 1 popolo che, come ci ricorda ossessivamen­ FABIO INWINKL PASQUALI CASCELLA ga più importante è stata le riforme ora sono possibili te il presidente della Repubblica, in demo­ quella del Presidente della re­ crazia è sovrano, non si è 'ascialo sfuggin» •• ROMA. -È stata una va­ mo di Segni, di Occhetto e de­ pubblica. Cossiga ha ieri sera ROSANNA LAMPUGNANI A PAGINA 8 l'occasione. Contrariamente all'opinione di langa riformista», Mario Segni gli altri leader dello schiera­ occupato per mezz'ora le tre 1»»«« Craxi, il popolo sovrano non ha (atto confu­ il capo del comitato promoto­ mento pro-referendum: imba­ reti Rai ed ha dato un'inter­ sione. Anzi, ha inteso fare chiarezza sui duo re del referendum ha com­ razzo e una certa calma pretazione del tutto personale p jnti centrali del quesito referendario e sulla sua inevi­ mentato cosi la straordinaria ostentata da parte della De; del risultato elettorale. Ha vin­ E dalle urne spuntò tabile, e fortemente voluta dal segretario socialista, poli­ affermazione dei s). La vittoria molto disorientamento nel Psi to- ha detto-la volontà della ticizzazione. Quanto al quesito referendario, il popolo era già chiara domenica sera indicato da tutti come il gran­ gente di decidere, direttamen­ il «nuovo» partito trasversale sovrano lo ha interpretato come il primo passo verso il quando si è saputo che il quo­ de sconfitto. Craxi ha dichia­ contenimento e 11 riorientamento del potere dei partiti, te, su tutto. Quindi bisogna BRUNO UGOLINI A PAGINA 3 verso la moralizzazione della vita politica, verso la rifor­ rum era ormai a portata di rato che in Italia «c'è molta andare ai referendum sul pre- . ma elettorale. E invece difficile interpretarlo, come 0 mano. Ma la dimensione della confusione», ma ha anche sidenzlalismo chiesto da Cra- ' corso a farlo ieri sera Cosnga, occupar»*) permezz'oru vittoria è andata oltre ogni confessato di non essere in xl. Ma Cossiga non si è ferma­ le tre ret» della Rai, come una premessa ad una rieri lesta previsione: hanno votato il grado di fare miracoli. Intini lo qui ^-ha affacciato l'ipotesi La De ostenta tranquillità di presidenzialismo. Anzi. Non sono i propugnatori del 62,5% degli aventi diritto e an­ ha Insistito sulla incostituzio­ di terremoto politico: questo presidenzialismo i primi sconfitti da questo voto? che il sud, dal quale si temeva nalità del referendum e quindi voto ha delegittimato il Parla­ ma il Quirinale la preoccupa una defezione di massa, ha ri­ del risultato. Tutti hanno pole­ mento e quindi io potrei scio­ Del resto proprio lo schieramento trasversale COITI- sposto bene e ha superato il mizzato fortemente con quei glierlo. Ma già la De e persino RITANNA ARMENI A PAGINA 0 »ltodtPds, associazioni cattoliche, pejtamentari della uomini del Psi fanno sapere B•mocrazia cristiana e dei partiti laici, imprenditori, quorum raggiungendo il partiti della maggioranza che vecchi e glovanl.Movimento federativo democratico, ra - 55,5%. Ma la valanga vera e all'ultimo momento hanno che non seguiranno il Presi­ dicali, donne elettrici, sceso in campo i\ favore del refe­ propria è arrivata con lo scru­ tradito lo schieramento antire­ dente fino a questo punto. rendum, costituisce oggi il popolo sovrano. Non confi- • tinio: 26.922.176 di voti, e cioè La Confindustria esulta gitra una alleanza di governo, ma rappresenta lo schie­ il 95,6%. Il risultato del si é ramento a favore della riforma della politica e delle isti­ piuttosto omogeneo sul terri­ «Abbiamo vinto pure noi» tuzioni. Il referendum gli consente di esprimersi senza torio nazionale. A Genova DA PAGINA 2 A PAGINA 11 le iltì partitiche, cosi ha fatto, probabilmente con l'ap­ raggiunge il 97.2%, a Bologna STEFANO RIGHI RIVA A PAGINA 8 porto di non pochi elettori socialisti. Ha voluto munite- il 96.3%. a Firenze il 96.4%. Ri­ stare la propria ampia disponibilità ad una riforma della levanti anche i dati del Mezzo­ Sì 26.922.176 politica e della legge elettorale, per un ricambio della giorno: Bari è al 96.2%, Taran­ lotti: la gente vuole contare classe politica e per una alternanza fra le coalizioni. to al 96.1% e Sassari (la citta NO 1.247.951 Quanto alla politicizzazione del volo, il popolo so­ di Mario Segni ma anche non deludiamola vrano ha detto no al potere d'interdizione dei Psi. Per la quella di Cossiga) addirittura Blanch* e nulle 1.827.359 pnma volta, quel potere, utilizzato co:4 spregiudicata­ , al 96.9%. La regione con il Astenuti 17.132.832 GIORGIO FRASCA POLARA APAOfNAS mente dal segretario socialista, non ha funzionato. E maggior numero di si è la Li­ SAMT' ITALIA una Importante battuta d'arresto. Dopo una corsa dura­ guria con il 96.9%; il primato I «si» espressi rappresentano il 57,1 per cento ta quindici anni e che sembrava ìrresist bile, la strategia dell'intero corpo elettorale italiano composto da VA PAPO/A politica e istituzionale socialista è arriwta al capolinea. dei no spetta al Molise con il Per La Malfa è una prova In questi anni, quella strategia non ha sfondato elettoral - 7.2%. 47.130 318 elettori. mente, ma ha bloccato il sistema politico al centro e ni; Le prime reazioni: entusia- di unità nazionale ha al tempo stesso irrigidito e fiaccato le istituzioni II se­ gretario socialista ha alzato la posta del referendum poi- PAOLA SACCHI A PAGINA 8 chi ne temeva l'esito e le conseguenze. Incassata la sconfitta, deve elaborare una strategia nuova nei conte­ A Roma e in tante altre città la gente è scesa in strada per festeggiare il risultato nuti, negli alleati, nelle prospettive. E difficile pensam che la nuova fase possa iniziare con la rivendicazione di In corteo da Botteghe Oscure a piazza Navona con una quercia e «l'Unità» straordinaria Craxi: c'è confusione un referendum propositivo per introdurre la Repubblica presidenziale, possa continuare con la conflittualità nei confronti del Pds, riesca ad approdare ad un nuovo po- Martelli: ragioneremo al Congresso teiedi interdizione. VITTORIO RAGONE A PAGINA 9 l messaggio di questo referendum non deve «Abbiamo vinto. Finalmente» essere né minimizzato dai socialisti né so­ pravvalutato dai promotori i: da tutti coloro Signorile: «Abbiamo dato di noi che lo hanno fortemente voluto. Con ragio- Festa grande ieri in molte città italiane. Migliaia di cit­ MIB nevole soddisfazione, è opportuno tenere in un'immagine sbagliata» tadini hanno risposto cosi al successo del SI. A Roma gran conto il pronunciamento ampio, geo­ due incontri. Il primo nel pomeriggio sotto la sede del graficamente diffuso, politicamente significativo che vie­ PASQUALE CASCELLA A PAGINA 9 ne dal voto popolare. Gli elettori hanno acquisito consa­ Pds con migliaia di persone che ascoltavano il discor­ pevolezza che questo primo referendum istituzionale so di Occhetto mentre andava a ruba una «straordina­ consegnava nelle loro menti e nelle loro mani lo stru­ ria» dell'Unità con un titolo a tutta pagina: «Stavolta è La rabbia di Bossi mento con 11 quale far procedere democraticamente, vittoria». Alle venti in piazza Navona la manifestazione dentro la Prima Repubblica, le riforme istituzionali. Do­ po anni di parole inutilissime, di dichiarazioni incostitu- ufficiale del comitato per il referendum. «Hanno votato anche i mafiosi» zionalissime, di comportamenti extracostltuzionalissi- ml. di proposte di legge inefficacissime, il referendum ANTONIO DEL GIUDICE A PAGINA 11 ha aperto la strada delia riforma. E un segnale contro- tendenza. Contro l'onda lunga craxiana, sempre più GIUSEPPECALDAROLA lenta e sempre più bassa; contro la tona delia Lega ««•ROMA Sono le I8 30 e del movimento federativo de­ lombarda, che non ha saputo interpretare i desideri del Occhetto ha appena finito di mocratico, il presidente delle suo stesso elettorato, che vuole cambiare e non contrat­ parlare dal lungo balcone di Adi Giovanni Bianchi, la re­ tare: contro il controllo e la manipolazione del voto ad via delle Botteghe Oscure. Ap­ pubblicana Carla Mazzucca e A parer vostro... opera della mafia e della camorra; contro l'inevitabilità plaudono tutti, ma d'improvvi­ poi Occhetto e Mario Segni. A cura di LUANA BENINI e L ORENZO MIRACLE del declino del Pds la cui battaglia giusta e unitaria ha so il centro della piazza si apre Sono due feste allegre, ironi­ travato una ricompensa meritata; contro il disimpegno e c'è un piccolo, allegro fuggi che.
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