SCIATORI D’EPOCA STORIA DELLA VALANGA AZZURRA Gli esordi: Stagione 1968-1969 - Arriva Vuarnet VOLUME 2, NUMERO 3-4 La «svolta» di Cesenatico raccontata dalla stampa di settore I «pro» e «contro» Vuarnet L’Assemblea di Cesenatico che ha de- blea. Prima di addentrarsi nel detta- «punzecchi» indirettamente la rivista cretato la rielezione di Conci alla Presi- glio, il direttore Guido Pietroni riporta rivale Sciare che aveva definito Vuar- denza della FISI è stata ampiamente il suo pensiero sui rapporti che do- net il «mago dello sci» in un numero «coperta» dalla stampa di settore che vrebbero intercorrere fra la libera della rivista ben precedente agli avve- non ha mancato di dividersi sull’ele- stampa e la FISI, lamentando fra l’al- nimenti narrati, quando scrive che « mento di maggior novità scaturito tro, un vero e proprio «boicottaggio» Vuarnet non ha ancora dato nessuna dall’importante avvenimento. La no- nei confronti della propria rivista. prova pratica (la teoria in questo campo mina di Jean Vuarnet come nuovo Di- (vedi articolo sotto). Ma il pezzo clou conta poco) di essere un mago». rettore Tecnico dello sci azzurro ha dell’argomento che ci interessa è scrit- Nell’ultimo numero della stagione, infatti diviso le due principali testate to da Lucio Zampino, che non senza Massimo di Marco direttore di Sciare, a giornalistiche di settore, vale a dire il ragioni, critica la «forma» con cui è commento della nomina di Vuarnet si settimanale Nevesport e il mensile stato dato l’annuncio dell’ingaggio di limita ad un editoriale dal significativo Sciare che si trovano «contrapposti» Vuarnet ma entra anche nel «merito» nel giudizio sulla figura di Vuarnet. La della valutazione tecnica del francese titolo «Perché Vuarnet» (vedi articolo a rivista Nevesport dedica un corposo ponendo pesanti interrogativi sulla pag. 2). Al di là di questa scaramuccia numero sulla assemblea di Cesenatico validità della scelta. (vedi articolo a contingente fra giornali e giornalisti (Nevesport 30 giugno 1968) con servi- pag. 2). Non mancherà di rilevare concorrenti la differenziazione di opi- zi, commenti e la diffusione integrale l’attento lettore di queste e precedenti nioni fra le due riviste sul ruolo e valore di alcune relazioni portate in assem- note come il giornalista di Nevesport di Vuarnet proseguirà a lungo. (M.G.) I rapporti fra stampa e FISI: non sempre «idilliaci» La stampa ha un preciso compito da si concludono, non ha mai avuto un nella sua relazione, quando paria del assolvere; deve informare obiettivamente proprio ufficio-stampa funzionante. rapporti con la stampa, inizia dicendo: il lettore, deve orientare. E’ un dovere Alla redazioni dei giornali sono giunti Alla stampa e alla televisione abbiamo della stampa quello di indirizzare criti- pochissimi sparuti comunicati e anche chiesto di aiutarci nel mettere in eviden- che costruttive quando se ne prospettino questi redatti in forme stringata e in- za quanto di buono c'è nei nostro sport e l'occasione e la necessità. La stampa, compiuta, con un materiale d'informa- di criticare in forma costruttiva gli aspet- naturalmente, per essere aggiornata e zione assolutamente insufficiente per la ti negativi. All’ingegner Conci dico an- documentata, ha bisogno della collabora- preparazione di un servizio. Per quanto che a nome dei miei colleghi giornalisti zione dl tutti, specialmente dell'appoggio riguarda Nevesport illustrato, la protesta presenti e assenti: Ce lo chieda effettiva- di coloro che — nel caso in esame — potrebbe essere ancora più pesante a mente, ingegnere. Vedrà che la nostra sono posti al vertice della Federazione. E causa dell’intralcio vero e proprio che sensibilità risulterà ancora una volta qui devo cominciare con un rimprovero ho dovuto talvolta riscontrare. Da parte positivamente colpita. E nel chiedercelo al presidente e ai membri del Consiglio federale si è perfino giunti ad impedire non trascuri di assicurarci quella collabo Federale uscente per non aver minima- che tecnici ed atleti rivelassero attraver- - razione che noi ci aspettiamo nel nome mente collaborato coi giornalisti; per so le nostre colonne quegli aspetti nega- dello sport, nel nome dello sci. aver anzi cercato, molto spesso, di intral- tivi che sono spesso scaturiti dal perma- ciare il lavoro dl ricerca della notizia. nente conflitto ideologico esistente tra Vorremmo che una condizione del gene- Federazione e tecnici, fra Federazione e Guido Pietroni - Nevesport 30 giugno 1968 re non si ripetesse. Pregherei quindi chi atleti. Se i dirigenti dei quadriennio da domani sarà il nostro nuovo Presiden- 1964-1968 avessero maggiormente cre- SOMMARIO te ad essere più aperto con la stampa, a duto nei valore della stampa, se questi Il caso Vuarnet 2 non sfuggire ulteriormente il colloquio e dirigenti avessero meditato su quello Perché Vuarnet 2 a tener presente che in un clima di ambi- che certa stampa ha scritto e dibattuto. guità l'intesa è e sarà sempre impossibi- quasi certamente non si sarebbero culla- Si chiude il caso Schinegger 3 le. Senza contare che continuando ad ti in paurose avventure come quella Erik(a) Schinegger 4 ignorare le necessità dei nostro lavoro è della defunta Associazione degli Amici Chi è Jean Vuarnet 5 anche probabile che prima o poi scocchi dello Sci Azzurro, come in quella che ci Vuarnet: soluzione o problema? 6 la scintilla dei conflitto tra chi deve lavo- ha offerto il penoso spettacolo del bino- rare e chi cerca di impedirglielo. La mio Nogler-Alberti alla conduzione Il Vuarnet-pensiero 6 Fisi, nei quattro anni di gestione che qui della nazionale. L'ingegnere Conci, Sci «estivo» 7 VOLUME 2, NUMERO 3-4 PAGINA 2 Il «caso» Vuarnet Il «caso Vuarnet» poteva e DOVEVA allenatori italiani sono pronti ed aspetta- 12 milioni per anno. «E’ molto meno!» essere trattato in Assemblea. Invece è no con fiducia di essere messi alla prova. egli ha detto. «Allora quanto?» «Non stato schivato. Le ragioni, a mio avviso, 3) Conci avrebbe dovuto giustificare la posso rispondere. Vuarnet è un regalo sono varie: l) Conci avrebbe dovuto spesa per Vuamet (che a quanto pare di papa CONI. La cifra dell'ingaggio giustificare «il «sostanziale cambia- ammonta a 12 milioni per anno) e più del tecnico francese resterà ignota an- mento» di indirizzo» rispetto alle sue ancora quella per Gaston Perrot, secon- che al Consiglio Federale. La conosco «intransigenti decisioni» comunicate al do di Vuarnet. Tra parentesi, in sede di io, la conosce il CONI e basta... ». C.F. di Trieste ai primi di marzo. Allora conferenza stampa, il presidente Conci Cinque minuti dopo la conferenza Conci disse chiaramente che non avreb- ha dato la notizia di Vuarnet come se stampa, Giordano Fabjan - che del be più accettato la presidenza della FISI questi fosse il toccasana di tutti i proble- CONI conosce vita, morte e miracoli senza Rally Marchi commissario tecni- mi del nostro travagliato sci alpino. Io ha smentito questa versione! Circa co o general manager dello sci alpino e, non ho motivo di dubitare delle qualità l’ingaggio di Gaston Perrot, Con- ci fra gli altri, con Vaghi vice-presidente del tecnico francese, ma non mi lascerei l'ha giustificato con i successi sciistici della Federazione. A Cesenatico invece andare ad assurde illusioni: 1) perché ho della Gran Bretagna nell'anno delle si è presentato senza la canditura di il dubbio che se Vuarnet fosse davvero Olimpiadi. Il fatto è che, se l’argomen- Rolly e con la certezza della conferma un genio dello sci difficilmente i francesi to fosse stato trattato in sede di assem- di Vaghi. (Rimane comunque un miste- (specialmente ora che hanno perso Bon- blea, qualcuno avrebbe potuto informa- ro e lo rimarrà per sempre, il fatto che il net lo avrebbero lasciato venire in Italia; re il presidente che i buoni risultati presidente Conci non abbia informato 2) perchè Vuarnet non ha ancora dato della Gran Bretagna rimontano almeno Rolly Marchi delle sue ulteriori trattati- nessuna prova pratica (la teoria in questo a tre anni fa. Il vero artefice dei succes- ve con Vuarnet, tanto più che Rolly e campo conta poco) di essere un mago; si inglesi non è Perrot che ha trovato Jean sono abbastanza amici). La giusti- 3) perché - attenendomi ad una ripetuta tutto fatto, ma dell'austriaco Falk che ficazione di questo dietro-front è evi- affermazione di Bonnet - i grandi cam- ha... creato Hathorn, Galica e C. Pur- dentemente, soltanto una questione di pioni difficilmente diventano grandi troppo lo sci alpino era tabù all’assem- voti; 2) Conci avrebbe dovuto smentire tecnici. Essi - secondo Bonnet - si fer- blea di Cesenatico e tutti questi chiari- pubblicamente il maestro Angelini (con mano ai loro tempi ignorando il progres- menti — che avrebbero potuto essere tutte le conseguenze polemiche del ca- so. Pure in sede di conferenza stampa preziosi — non sono stati fatti. so) quando ha dichiarato a che i nuovi Conci ha smentito che Vuarnet prenderà (L. Zampino - Nevesport 30 giugno 1968) Perché Vuarnet esenatico, 2 giugno, ore 18 e 30. prima domanda dell’intervista è stata suo collaboratore di fiducia. Anche Questa rimarrà una data storica questa: «Accetterebbe di venire in Italia questo, non è stato un caso. per lo sci italiano. ln quell’stante come Commissario tecnico delle squa- C a scelta di Vuarnet ci ha visto al il Presidente della Federazione Italiana dre alpine?». E l'unica domanda che non centro del «pour-parler» poi Sport invernali, Fabio Conci, rieletto a appare nel nostro articolo pubblicato su andato in porto. Le ragioni che stragrande maggioranza sino a Sapporo «Sciare» di maggio. Semplicemente L ci hanno condotto a proporre Jean- (Olimpiadi 1972) ha svelato nel corso di perché la risposta a questa domanda Jean a Fabio Conci sono certamente una conferenza stampa il nome del nuo- Jean Vuarnet non l'ha data a noi ma a note a chiunque segua l’agonismo ed i vo Com- missario tecnico per le specia- Fabio Conci.
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