
REGIONE DEL VENETO COMUNE DI PEDEROBBA PROVINCIA DI TREVISO PROGETTO DEFINITIVO RICOMPOSIZIONE AMBIENTALE DI CAVA FAGARE' E MESSA IN SICUREZZA DELLA FRANA SULLA DORSALE DEI RONCHI con Interventi urgenti di messa in sicurezza per le strutture murarie a rischio crollo di Bastia di Onigo e del sentiero delle Trincee della Prima Guerra Mondiale SCALA R08 RELAZIONE PAESAGGISTICA PROGETTISTA Ing. LUCA BOLZAN COORDINAMENTO GENERALE: TERRE srl: Dott. R. ROSSETTO MARCO TURATO Sindaco ATTIVITA' SPECIALISTICHE PROGETTISTA OPERE Pederobba Dott. VITTORIO FENTI COMPLESSO ARCHEOLOGICO Geom. GIANLUIGI DE MARTIN Arch.FIORENZO BERNARDI Ing. ENRICO CHIMENTI Arch.MICHELE POTOCNIK Ing. LUCA GIUSEPPE LUCHETTA TERRE srl: Dott.ssa A. GATTO, Arch. A. ROSSETTO TERRA srl: Arch. M. STEVANIN, Dott. For. M. ABORDI DANIELE CHRISTIAN DATA Amministratore delegato Visto da: Per.Ind.Min. ALBINO ROMANEL Dicembre 2019 E.MA.PRI.CE. E.MA.PRI.CE. S.p.A. Sede Legale: Piazza Walther, 22 - 39100 Bolzano (BZ) Piazza Case Rosse 14 - 31040 Onigo di Pederobba Sede Amministrativa: Via Strade Nuove, 3 - 31054 Possagno (TV) Tel. 0423 680911- fax 0423 64185 Tel. +39 0423 544823 - Fax +39 0423 922077 Codice Fiscale 83001210265 - Partita IVA 01199310267 www.emaprice.com - [email protected] Il presente disegno è di nostra proprietà e non può essere riprodotto nè consegnato a terzi senza nostra autorizzazione scritta, Art.99 - L.22/04/1941 - n.633 COMUNE DI PEDEROBBA (TV) Progetto Definitivo - Ricomposizione ambientale di Cava Fagarè e messa in sicurezza della frana sulla Dorsale dei Ronchi RELAZIONE PAESAGGISTICA 1. PREMESSA ....................................................................................................................... 1 2. TIPOLOGIA E LOCALIZZAZIONE .............................................................................. 3 2.1 Tipologia dell’opera....................................................................................................... 3 2.2 Localizzazione ................................................................................................................. 5 2.3 Inquadramento geografico e paesaggistico ......................................................... 8 3. ANALISI DELLO STATO ATTUALE ........................................................................... 13 3.1 Descrizione del contesto paesaggistico – Ambito di paesaggio ................. 13 3.2 Descrizione dell’ambito di intervento ................................................................... 16 3.3 Pianificazione urbanistica, tutele e vincoli ......................................................... 35 3.4 Il sistema dei vincoli e delle tutele ambientali .................................................. 42 3.5 Valutazione dei caratteri del paesaggio .............................................................. 43 4. PROGETTO ..................................................................................................................... 48 4.1 Descrizione dell’intervento e delle caratteristiche dell’opera ...................... 48 4.2 Lavori preliminari generali ....................................................................................... 51 4.3 Lotti di intervento 1 - 2 ............................................................................................. 58 4.4 Lotto di intervento 3 .................................................................................................. 61 4.5 Lotto di intervento 4 .................................................................................................. 62 4.6 Estensione degli interventi di riporto verso monte ......................................... 63 4.7 Interventi di ricostituzione dei caratteri ambientali, paesaggistici e naturalistici dell’area .................................................................................................. 64 4.8 Tempi di esecuzione dei lavori e cronoprogramma ......................................... 72 4.9 Opere di compensazione .......................................................................................... 73 5. VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ PAESAGGISTICA ..................................... 74 5.1 Simulazione degli effetti dell’intervento .............................................................. 74 5.2 Previsione degli effetti ............................................................................................... 78 5.3 Valutazione delle possibili alterazioni ................................................................... 84 6. CONCLUSIONI .............................................................................................................. 85 0 COMUNE DI PEDEROBBA (TV) Progetto Definitivo - Ricomposizione ambientale di Cava Fagarè e messa in sicurezza della frana sulla Dorsale dei Ronchi RELAZIONE PAESAGGISTICA 1. PREMESSA La presente relazione paesaggistica accompagna un progetto di messa in sicurezza, riqualificazione e ricomposizione del contesto figurativo di cava Fagarè. Il progetto di “Ricomposizione ambientale di cava Fagarè e messa in sicurezza della frana sulla dorsale dei Ronchi” si integra con una iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Pederobba che nel Dicembre 2018 ha visto approvare un progetto preliminare per il parco archeologico di Mura Bastia “Castello degli Onigo”, a firma dell’arch. Fiorenzo Bernardi, dal titolo “Parco archeologico Mura Bastia – Castello degli Onigo”. Di qui il titolo complessivo: Ricomposizione ambientale di cava Fagarè e messa in sicurezza della frana sulla dorsale dei Ronchi con interventi urgenti di messa in sicurezza per le strutture murarie a rischio crollo di Bastia di Onigo, e del sentiero delle Trincee della Prima Guerra Mondiale. Questa integrazione deriva ed è naturale conseguenza delle premesse a monte del progetto di ricomposizione di cava Fagarè. Si è infatti condiviso con il proponente, oltre che con gli enti preposti alla tutela, il fatto che vi sia la necessità / opportunità di inscrivere l’intervento di cava Fagarè all’interno di una più ampia cornice di riferimento, anziché trattarlo come un intervento isolato, e di conseguenza prendere in considerazione l’intero contesto storico-geografico e ambientale. Questo contesto, tra le altre diverse vicende che hanno sedimentato le proprie tracce nel territorio, racconta di un secolare rapporto con le attività di cavazione. In linea generale, di argille nel versante sud della valle, di pietra nel versante nord. Molti di questi siti di cava, semplicemente dismessi nel corso dei secoli, sono stati assorbiti dalla vegetazione, e di conseguenza oggi non sono più evidenti; altri al contrario mostrano chiaramente i risultati dell’attività estrattiva come ferite ancora aride nei versanti boschivi. Gran parte del territorio, in ogni caso, è stato interessato da queste attività, e ha oggi una conformazione morfologica che è la risultante di queste azioni; oggi, solamente alcune di queste cave sono ancora attive. Tra queste, alcune sono in disponibilità del proponente che, quindi, si trova a gestire processi che si riverberano sul sistema ambientale e paesaggistico, e derivano dalla sommatoria e interazione dei vari interventi. Appare più coerente e sensato quindi affrontare la questione all’interno di una cornice unitaria, che possa “vedere” i diversi interventi assieme, per poi declinare le diverse modalità di intervento nei singoli casi. La struttura di questo progetto d’insieme è definita; sono stati individuate una serie di tematiche teorico- disciplinari (coltivazione, exaptation, riuso, Canova), un metodo narrativo (teatrale), uno strumento valutativo (servizi ecosistemici) finalizzati a poter individuare inaspettate e inedite declinazioni progettuali specifiche per ogni intervento puntuale di ripristino, coordinate e convergenti verso un’unica visione unitaria del sistema Valcavasia. L’obiettivo di questo progetto, il cui risultato materiale non sarà un progetto già totalmente finito e disegnato, quanto piuttosto l’avvio di un processo il cui stesso farsi è progetto, è riuscire a rinnovare e rigenerare le relazioni di diverso grado e ordine (funzionale, simbolico, economico etc.) tra gli attori architettonici e paesaggistici rispetto alle relazioni storicamente sviluppate, ma ormai esaurite perchè avulse dal proprio contesto storico, o espulse dal ciclo economico. Di conseguenza rivitalizzare il sistema sulla base di potenzialità non ancora espresse ma già esistenti o che necessitano di azioni (gli interventi di ripristino) per innescarsi. Questo progetto occupa uno specifico fascicolo che accompagna e tenta di formulare il racconto di cui il presente progetto rappresenta un episodio. Il contesto figurativo di cava Fagarè interessa diverse tracce che riguardano momenti cronologicamente distanti: • Il prezioso sito castellare di Mura Bastia, che, alla scala vasta, marca la dorsale dei ronchi segnando come un cippo militare, disegnando un orizzonte temporale di un millennio • La trincea della Prima Guerra Mondiale, solco scavato nel terreno, cicatrice non ancora rimarginata perché appena secolare • La ferita ancora aperta, frana attiva che segue il naturale processo di riequilibrio geodinamico. Un tempo presente che ci riporta agli occhi l’evidenza della distanza tra la nostra scala umana e la scala geologica. Il tentativo è di rendere sincronici questi momenti; la distanza temporale ha segnato e disegnato in modi diversi il proprio trascorso sul medesimo materiale: la calcarenite. Substrato roccioso dal fascino cromatico e materico, incostante nella consistenza, un deposito di
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