Museo Di Palazzo Davanzati

Museo Di Palazzo Davanzati

Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze collana diretta da Antonio Paolucci 29 Museo di Palazzo Davanzati Guida alla visita del museo a cura di Rosanna Caterina Proto Pisani e Maria Grazia Vaccari Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze Musei del Collezionismo storico Museums of Historical Collecting Museo di Palazzo Davanzati Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica / Under the High Patronage of the President of the Italian Republic Con il patrocinio di / Under the sponsorship of Ministero per i Beni e le Attività Culturali Enti promotori / Promoted by Ente Cassa di Risparmio di Firenze Regione Toscana Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze In collaborazione con / In collaboration with Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana Comune di Firenze Realizzazione / Production Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Ufficio Progetti Culturali motu proprio Supervisione generale / General supervision Antonio Gherdovich Coordinamento generale e di progetto / General and project coordination Marcella Antonini e Barbara Tosti Segreteria scientifica / Secretary Paola Petrosino Comitato Scientifico / Committee of Experts Presidente / President Antonio Paolucci Cristina Acidini Luchinat, Kirsten Aschengreen Piacenti, Rosanna Caterina Proto Pisani, Cristina Gnoni Mavarelli , Alessandra Marino, Elisabetta Nardinocchi , Antonella Nesi , Elena Pianea, Serena Pini , Maddalena Ragni, Gian Bruno Ravenni, Carlo Sisi , Maria Grazia Vaccari Guida al Museo di Palazzo Davanzati a cura di / edited by Rosanna Caterina Proto Pisani e Maria Grazia Vaccari Testi / Texts Rosanna Caterina Proto Pisani, Maria Grazia Vaccari Editing e apparati / Editorial and reference coordination Cristina Corazzi Traduzioni per l’inglese / English translation English Workshop Progetto grafico / Graphic project Polistampa Crediti fotografici / Photography Gabinetto fotografico della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze; George Tatge, Firenze Ringraziamenti / Acknowledgments Si ringraziano per la disponibilità e la collaborazione Sonia Iacomoni, Loris Milani e Luca Leonello Rimbotti . We would like to thank Sonia Iacomoni, Loris Milani and Luca Leonello Rimbotti for their generous cooperation. www.piccoligrandimusei.it In copertina: Sala dei Pappagalli . Firenze, Museo di Palazzo Davanzati © 2011 Edizioni Polistampa Via Livorno, 8/32 - 50142 Firenze Tel. 055 737871 (15 linee) - [email protected] - www.polistampa.com ISBN 978-88-596-0973-5 Presentazioni Michele iccoli Grandi Musei arriva a Firenze, che rappresen - Gremigni Pta, nello spirito del progetto, una delle tappe di un per - Presidente dell’Ente Cassa corso attraverso il quale si sono volute focalizzare realtà lo - di Risparmio cali dove il patrimonio artistico e culturale trova la sua di Firenze naturale collocazione, quale prodotto dell’ingegno e della creatività diffuso sul territorio e lì sedimentato nel corso dei secoli. In questa ottica Firenze non viene proposta agli occhi del visitatore nel suo ruolo di leader dell’arte rinascimenta - le, ma come città che ha saputo accogliere – certo anche in virtù di questa sua specifica universalità – destini e fortune diverse che si chiamavano Bandini, Stibbert, Bardini, Vol - pi, Romano e Horne, situazioni individuali e umane che si sono catalizzate dando luogo a nuove realtà. Esse non sono poi confluite nella dimensione generalista delle grandi isti - tuzioni statali fiorentine, ma hanno dato spazio, a loro vol - ta, ad organismi autonomi, musei e centri di eccellenza in cui si colgono ancora oggi i segni distintivi di vari orienta - menti del collezionismo storico, così come personalità di ta - le spessore intellettuale li hanno elaborati e realizzati. In ciò Firenze, smessa la veste di capitale, assomiglia mol - to di più alle numerose località toscane interessate in que - sti anni dal progetto Piccoli Grandi Musei , per cui la for - mazione di raccolte e collezioni è strettamente legata alla storia del luogo e al suo evolversi nel tempo. La missione di Piccoli Grandi Musei è appunto quella di raccontare, momento per momento, singoli episodi di uno straordinario panorama di tradizioni e valori identitari che costituiscono la vera ricchezza della nostra regione. Enrico Rossi l progetto Piccoli Grandi Musei, giunto alla vii edizio - Presidente Ine, è dedicato quest’anno al fenomeno del collezionismo della Regione Toscana che, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, vide Fi - renze protagonista nel panorama antiquario europeo. Sulla scia dei Medici, grandi collezionisti che promossero le arti, tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecen - to molti stranieri scelsero Firenze come dimora ideale, per la bellezza del paesaggio e la ricchezza del patrimonio ar - tistico. Acquistarono ville in campagna e residenze nel cen - tro storico, arredandole con vaste collezioni dettate dal lo - ro gusto e dalle loro competenze. Le dimore non sono solo suggestive raccolte di opere d’arte, ma anche di arredi e og - getti d’uso: un percorso attraverso la sensibilità di grandi conoscitori dell’arte che si circondarono di capolavori tra - sformando le proprie residenze in originali realtà esposi - tive capaci d’interpretare il gusto dell’epoca. Musei di grandi collezionisti (Bandini, Stibbert, Bardi - ni, Volpi, Romano, Horne) che ne raccontano gli interes - si, il gusto e il tempo e creano un vero e proprio itinerario conoscitivo che consente di rivivere lo stimolante clima cul - turale e artistico di Firenze tra Otto e Novecento. Quest’anno la Regione Toscana ha sostenuto direttamen - te alcune azioni di valorizzazione dei musei e soprattut - to le attività educative, ritenute fondamentali per guida - re gruppi scolastici e famiglie alla scoperta di questi luoghi preziosi. Il tema del collezionismo è il filo rosso che lega le attività e i laboratori: racconta storie di oggetti, di personaggi, ma presentazioni anche vicende narrate nell’iconografia delle opere, con una ricchezza di spunti che consente di apprezzarli per fasce d’età. Puntando su «quell’oscura smania che spinge a mettere insieme una collezione» – per dirla con le parole di Italo Calvino – riesce più facile far comprendere a bambini e ragazzi – spesso appassionati collezionisti – il percorso di personaggi che hanno lasciato a Firenze patrimoni inesti - mabili non solo per il valore delle opere raccolte, ma an - che per il significato intrinseco del dono alla città. Un’oc - casione da non perdere. enrico rossi Matteo Renzi e Firenze è considerata la città d’arte per eccellenza è Sindaco Ssicuramente merito del David , degli Uffizi, del Duo - del Comune di Firenze mo e di Palazzo Vecchio. Ma sarebbe un errore dimen - ticare quella fitta maglia di piccoli musei, custodi di te - sori e capolavori d’arte di straordinario fascino, che ne ca - ratterizzano il passo quotidiano. Le gemme strabilianti della nostra città si incastonano su un tessuto di bellezza costituito anche da musei come la prima casa dei Medici, quel palazzo ora sede della Pro - vincia in cui si possono ammirare spazi da togliere il fia - to, come la Sala Luca Giordano o la Cappella dei Magi; o come il Museo Stibbert, sorta di Wunderkammer do- ve ammirare costumi esotici, armature, porcellane, di- pinti di eccezionale fattura; o ancora il Museo di Palaz - zo Davanzati, autentico tuffo nel passato, dimora rina - scimentale ancora intatta, sfuggita al passare dei secoli. Per non dire del Museo Bardini, con la sua raccolta di pregevoli marmi antichi, il Museo Horne, la Fondazio- ne Salvatore Romano, ognuno di essi con una precisa identità e allo stesso tempo la capacità di costruire una trama preziosa che arricchisce l’eccezionalità di Firenze e la rende autenticamente unica. Musei che orgogliosa - mente raccontano con voce piana lo splendore della vita quotidiana nella nostra città, la bellezza che ne per - mea la vita fin negli aspetti abitualmente meno noti o trionfali. Questi piccoli musei devono la loro storia e la loro bellez - za a collezionisti appassionati e lungimiranti, devoti alla presentazioni loro città – anche se spesso di adozione – al punto di do - narle poi le proprie raccolte. Vere e proprie testimonian - ze di amore per il bello, per lo stravagante e il misterioso: racconti di epoche, di mode, di sensibilità differenti. Che alla fine altro non sono che narrazioni delle nostre radi - ci, e come tali indispensabili per capire dove vogliamo an - dare, e come vogliamo modellare il nostro presente. E un futuro degno di tanto passato. matteo renzi Cristina Acidini n una città come Firenze, arca di patrimoni artistici Soprintendente Ipubblici e privati attraverso i secoli, l’esercizio del me - per il Patrimonio Storico, Artistico ed stiere di antiquario non poteva che radicarsi e fiorire, co - Etnoantropologico e per il Polo Museale me accadde a partire dal xix secolo. Stefano Bardini, Elia della città Volpi, Salvatore Romano sono nomi ben noti nella storia di Firenze e, ad interim , del mercato dell’arte: ma lo sono altresì nella museologia dell’Opificio delle Pietre Dure novecentesca, alla quale contribuirono non solo alimen - tando gli acquisti di collezionisti e musei specialmente al - l’estero, ma anche predisponendo spazi e collezioni per mu

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