Il Garibaldino Che Piegò I Negrieri Del Darfur Ci Dice Che L'occidente Non Fu L'unico Colpevole

Il Garibaldino Che Piegò I Negrieri Del Darfur Ci Dice Che L'occidente Non Fu L'unico Colpevole

Tiratura: 55.623 Diffusione: 40.390 Quotidiano Data 13-04-2021 IL SECOLO XIX Pagina 31 Foglio 1 / 2 Il nuovo libro di Domenico Quirico riscopre la figura di Romolo Gessi, un italiano contro i mercanti di schiavi arabi Riuscì a scardinare un sistema di alleanze e complicità e a distruggere bande più numerose del suo piccolo esercito Il garibaldino che piegò i negrieri del Darfur ci dice che l'Occidente non fu l'unico colpevole lo considerano a tutt'oggi un mo che è quel che si potrebbe posizione, che mette a con- loro personaggio storico. definire un eroe solitario, un fronto il tempo di Romolo Gessi, nato su una nave sal- combattente idealista e per- Gessi e il nostro, nello stesso pata da Ravenna alla volta di spazio geografico e politico. Mario Baudino plesso, consapevole dei limiti Istanbul dove il padre era di- della propria azione eppure Da giornalista, l'autore è u un grande esplorato- ventato appunto il console in- dotato di coraggio e forza stato, a più riprese,fra Darfur re, forse il più impor- glese, cosmopolita nell'era inarrestabili; uno dei quegli e Sud Sudan,fra i profughi ri- tante fra gli italiani dei nazionalismi (di cittadi- uomini che, ricorda Quirico parati in Ciad, fra i superstiti del secondo Ottocen- nanzabritannica,solo succes- citando Kipling, seppero di di massacri orribili, di guerre F civili che si protraggono da to, le cui spedizioni erano as- sivamente pretese e ottenne portare su di sé «il fardello sai più difficili perché non ave- quella italiana), poliglotta, dell'uomo bianco». vent'anni;fra corruzioni e tra- vano alle spalle una potenza formatasi in un'accademia Combatteva i negrieri ara- dimenti, e genocidi, davanti coloniale. Arrivò nell'Alto Ni- militare tedesca,compì la sua bi fra le paludi dell'Alto Nilo, ai quali ilmondo ha cercato di lo, in quella «infinita bolgia di impresa bellica più importan- liberava i villaggi, liberava gli volta in volta di girarsi dall'al- miserie, violenze, schiacciate te per conto dell'Egitto, for- schiavi in quel cuore di tene- tra parte. In qualche modo ha tra il sole e le acque stagnan- malmente parte dell'Impero bra, conscio che «la sua solitu- trovato gli stessi volti, la stes- ti», ma aveva già combattuto turco ma sostanzialmente au- dine poteva esser spezzata so- sa morte, la stessa fame e la in Crimea nella guerra pro- tonomo,e controllato indiret- lo dai volti sfuggenti di queste medesima, soprattutto, roc- dromica al nostro Risorgi- tamente della corona britan- vittime eterne... creature che ciosa resistenza umana che mento, da giovani ufficiale nica; dunque come ufficiale avevano l'aria di uscire dall'e- aveva davanti e intorno a sé britannico, e poi con Garibal- della Sublime Porta, e poi, tà della pietra solo per soffri- l'esploratore condottiero. Ce di nel 1859. E, soprattutto,fu per breve tempo,Pascià del re- re e si ritiravano di nuovo,ra- la racconta tra un capitolo e l'artefice di un'impresa milita- gno selvaggio conquistato pidamente». Lo faceva in ma- l'altro della storia, con inter- re impossibile, che poco ave- con le armi. niera spietata. Riuscì a scardi- mezzi di testimonianza diret- va da invidiare a quelle del Lo aveva chiamato al Cairo nare un intero sistema di al- ta, a specchio di quella tra- suo generale: con pochi uomi- un personaggio della sua stes- leanze e complicità, e a di- mandata.E resta, a fine lettu- ni, paradossalmente un mi- sa levatura avventurosa, struggere bande infinitamen- ra, la netta impressione che gliaio, sbaragliò in una duris- Charles George Gordon, che te più numerose del suo picco- Quirico,lui che ha testimonia- sima campagna di guerra i con lui aveva combattuto in lo inaffidabile esercito. Sotto- to, vissuto e cercato di capire trafficanti di schiavi che tra Crimea. Militare visionario, linea Quirico, che la tratta ara- l'impenetrabilità del male Sud Sudan e Darfur avevano aveva poi guidato truppe in ba è stata importante quanto proprio nelle situazioni dove costituito una sorta di regno Cina durante la guerra quella europea verso l'Ameri- si manifesta con la massima autonomo. dell'oppio fino a divenire, al ca, ed altrettanto se non più violenza, condivida con Joy- Le imprese di Romolo Ges- servizio dell'Egitto ma con la feroce; ma è poco nota, bella- ce l'idea della storia come in- si ebbero una grande risonan- supervisione della Corona bri- mente ignorata e non fa parte cubo da cui ci si vorrebbe o do- za ai suoi tempi e vennero poi tannica,pascià del Sudan. certo della storia di cui ci si vrebbe destare. esaltate postume, in chiave E considerato in patria uno vergogna, del «dogma della Resta una domanda chia- politica, dal fascismo, con- dei grandi condottieri otto- colpevolezza generale ve: la breve parabola di Gessi dannandolo incolpevole a centeschi del colonialismo in- dell'Occidente» per la «pro- (morì cinquantenne, nel una sorta di successiva dam- glese. C'è una sua statua persi- sperità fondata sul delitto co- 1881,sfiancato da un viaggio natio memoriae. no a Khartum, dove morì nel- lonialista via via arricchita di di ritorno verso il Cairo) è da Ora Domenico Quirico gli la città assediata dai ribelli du- peccati ideologici, ecologici, archiviare come uno dei tanti dedica un libro, "Il pascià" rante la cosiddetta guerra culturali: verità di stampo fi- fuochi fatui della storia, av- (Utet, 188 pagine, 17 euro) — mahdista. deistico che sono proprio gli ventura bella e inutile? No,la che non è solo una biografia Gessi è invece ricordato nei occidentali a ripetere, una conclusione del Pascià è del —, cercando il personaggio, nomi di qualche strada qui è martirologia politica che ha tutto pragmatica, guarda al l'uomo, e la sua pensosa glo- la per l'Italia, e chi ci passa preso il posto della religiosità futuro: perché Gessi, con la ria; ripulendolo dalle scorie non ha la minima idea di chi si ecclesiale ormai defunta». Il sua vita e la sua morte straor- del tempo, attingendo ai suoi possa mai trattare. Un fanta- suo non è infatti un libro di av- dinarie, e le su battaglie e le diari e soprattutto a quel che sma. E invece... invece leg- venture — anche se non man- sue contraddizioni, «pone do- scrissero di lui gli inglesi, che gendo questo libro scopria- cano. E un libro che prende po due secoli un problema moderno».— 083430 © RmRoouzIoNE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. UTET Quotidiano Data 13-04-2021 IL SECOLO XIX Pagina 31 Foglio 2 / 2 A sinistra, il geografo,esploratore e militare Romolo Gessi(1831 — 1881) In alto, la tratta degli schiavi in Africa in una stampa ottocentesca Qui sopra, donne in un campo profughi dell'Unicef nel Sud Sudan KATE HOLT/AP 083430 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. UTET.

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