Indice 1. Introduzione……………………………………………………………………………………………………………………. 3 1.1 Brevi note sulla Valutazione Ambientale nella pianificazione ………………..………... 4 2. Il quadro normativo…………………………………………………………………………………………………………… 7 3. Indicazioni metodologiche sulla procedura VAS ………………………………………………………….….. 12 4. Il percorso di condivisione da attivare……………………………………………………………………………… 14 5. Finalità e struttura del Rapporto Ambientale per la Vas del PUC di Pisciotta ………………….. 17 6. Illustrazione dei contenuti e degli obiettivi principali del PUC …………………………………….... 22 7. Rapporto tra il PUC e gli altri Piani e Programmi …………………………………………………………… 31 7.1 Individuazione dei Piani e dei Programmi pertinenti al PUC di Pisciotta ………… 31 7.2 Rapporto e interazione tra il PUC ed i Piani e Programmi ………………………..……. 52 8. Obiettivi di protezione Ambientale stabiliti a Livello Internazionale, Comunitario o degli Stati Membri, pertinenti al PUC di Pisciotta verifica di coerenza interna ed esterna ……….54 8.1 Verifica di coerenza tra i contenuti del PUC e gli obiettivi ambientali ………. 71 8.2 Verifica di coerenza tra i contenuti del PUC e gli obiettivi sovraordinati ….. 72 9. Aspetti pertinenti allo stato dell’ambiente …………………………………………………………………….. 78 9.1 Risorse ambientali primarie ……………………………………………………………………..……. 78 9.2 Infrastrutture …………………………………………………………………………………………..……. 95 9.3 Attività antropiche ……………………………………………………………………………………..…. 97 9.4 Fattori di interferenza …………………………………………………………………………………. 118 9.5 Caratteristiche ambientali ……………………………………………………………………….….. 124 9.6 Relazioni di sistema ………………………………………………………………………….…………. 124 9.7 Descrizione del territorio ………………………………………………………………………….…. 124 10. Probabile evoluzione dell’ambiente senza l’attuazione del PUC ……………………………….... 130 11. Possibili impatti significativi del PUC sull’ambiente ………………………………………………..…….. 131 12. MISURE PREVISTE PER IMPEDIRE, RIDURRE E COMPENSARE GLI EVENTUALI EFFETTI NEGATIVI SIGNIFICATIVI SULL'AMBIENTE DERIVANTI DALL'ATTUAZIONE DEL PUC E INDICAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEL PIANO IN FASE DI ATTUAZIONE ………………………………………………………………………………………………... 133 13. SINTESI DELLE RAGIONI DELLA SCELTA DELLE ALTERNATIVE INDIVIDUATE E DELLE DIFFICOLTÀ INCONTRATE NELLA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI NECESSARIE ……………………………………………………………………………………………………………………..…………….. 134 14. LA SCELTA DELLE ALTERNATIVE INDIVIDUATE ……………………………………..……………………….. 134 15. MISURE PREVISTE IN MERITO AL MONITORAGGIO ………………………………………..…………….. 134 15.1 Attività nel monitoraggio del “PSC”……………………………………………………………. 134 15.2 Monitoraggio del contesto ……………………………………………….……………………….. 138 1 15.3 Interazione tra monitoraggio del piano e monitoraggio del contesto e valutazione delle performance ambientali del “PSC” ………………………………………… 140 15.4 Piano economico ……………………………………………………………………………………… 140 15.5 Rapporto di monitoraggio ………………………………………………………………….…….. 140 15.6 Tempi di attuazione ………………………………………………………………………………….. 141 15.7 Misure correttive …………………………………………………………………………..…………. 141 16. GLI INDICATORI ………………………………………………………………………………………………………….. 141 17. ALLEGATI ……………………………………………………………………………………………………………………. 142 ALLEGATO N.1 Quadro sinottico indicatori ISPRA ALLEGATO N.2 Quadro sinottico indicatori ARPAC ALLEGATO N.3 Piano di Monitoraggio del PTCP ALLEGATO N.4 Elenco dei soggetti competenti in materia ambientale (SCA) ALLEGATO N.5 Elenco dei soggetti costituenti il “pubblico” ed il “pubblico interessato ” ALLEGATO N.6 Quadro normativo di riferimento 2 1. INTRODUZIONE Il percorso della Valutazione Ambientale Strategica parte da lontano e il suo sviluppo metodologico ed operativo si riscontra sia negli stati dell’Unione europea che nelle esperienze nordamericane, percorrendo impostazioni disciplinari legate ai temi della cultura ambientalista, poi evolutasi nella ricerca di ipotesi di sviluppo sostenibile, fino a comprenderne gli aspetti legati alla partecipazione nei processi decisionali. A partire dagli anni ’90 anche nel nostro paese si è iniziato ad avvertire la necessità di mettere a punto degli strumenti che consentissero l’integrazione degli aspetti ambientali nei processi di pianificazione territoriale ed urbanistica. Le necessità emerse in quest’ultimo decennio nell’ambito della pianificazione si possono riassumere nei seguenti punti: 1. una maggiore considerazione del contesto e delle variabili ambientali nella definizione dei nuovi interventi, onde evitare di spingere il sistema oltre quei valori soglia per i quali gli effetti sull’ambiente possono diventare dannosi; 2. il recepimento delle istanze provenienti dalla popolazione locale e dai soggetti portatori di interesse , coinvolgendo maggiormente l’opinione pubblica nelle decisioni più rilevanti; 3. la realizzazione dei punti suddetti in modo propositivo, integrandoli nel processo di pianificazione come ulteriori input in grado di migliorare un piano urbanistico , qualificando uno strumento capace di coniugare le esigenze di sviluppo con quelle della conservazione e pervenire di conseguenza ad uno sviluppo sostenibile condiviso e durevole del territorio. La Valutazione ambientale strategica rappresenta, in questo senso, lo strumento per includere gli aspetti sopra esposti nel quadro della pianificazione urbanistica, come è stato riconosciuto dalla Comunità Europea, che ha introdotto la VAS con la Direttiva 2001/42/CE. La procedura VAS ha la caratteristica di affiancarsi al processo di piano, accompagnandolo lungo tutto il suo iter progettuale e amministrativo, con l’intento di intervenire in modo organico nello sviluppo delle strategie territoriali, al fine di elaborare un quadro di sviluppo compatibile con l’ambiente. La VAS ha inoltre il pregio di integrare nel processo di valutazione, a fianco degli aspetti ambientali anche quelli economici e sociali, promuovendo la sostenibilità dello sviluppo nell’ambito della pianificazione. 3 1.1 BREVI NOTE SULLA VALUTAZIONE AMBIENTALE NELLA PIANIFICAZIONE Dagli inizi degli anni Settanta si è venuta ad affermare nell’opinione pubblica dei paesi industrializzati una sempre maggiore sensibilità alle questioni ambientali e una presa di coscienza riguardo alle conseguenze provocate da un modello di sviluppo che fino ad allora considerava la qualità dell’ambiente marginale rispetto agli obiettivi di crescita. Diversi sono stati nel corso degli anni i metodi sviluppati per includere la considerazione della dimensione ambientale nei processi decisionali (Partidario, Clark, 2000; Cec, 2001), che potevano determinare interventi con possibili impatti negativi sulla salute umana e sull’ambiente, e le esperienze raccolte in questo campo hanno contribuito alla definizione di tecniche di valutazione ambientale via via sempre più affinate. Anche la disciplina urbanistica si è vista coinvolta in questo processo e si è compresa la necessità di un approfondimento sia teorico che tecnico per la materia. Nasce quindi nei vari paesi l’esigenza di adeguare la propria normativa attuando strumenti di legge in grado di affrontare in modo chiaro ed efficiente le problematiche collegate all’ambiente. Con l’emanazione, nel 2001, della Direttiva 2001/42/CE, la cosiddetta direttiva ‘VAS’, si apre una fase che vede gli Stati membri impegnati nell’applicazione di procedure, metodologie e tecniche per valutare dal punto di vista ambientale progetti, programmi e piani. L’emanazione della direttiva ha portato ad una serie di innovazioni in ambito urbanistico, in quanto favorisce il superamento definitivo della divisione nella disciplina urbanistica tra analisi e progettazione e tende a migliorare il progetto urbanistico attraverso la preventiva valutazione degli effetti ambientali negativi. La VAS si basa sulla considerazione che la valutazione ambientale deve avvenire in una fase preventiva alle modificazioni ambientali, generate dalle trasformazioni territoriali previste dal progetto o dal piano, e deve inoltre essere un processo di “aiuto alla decisione”. Si assiste quindi ad un ulteriore passo in avanti nell’affermarsi del moderno concetto di valutazione ambientale, che diviene così un insieme di fasi valutative che si inseriscono nel processo decisionale, senza esaurirsi in un unico stadio dello stesso, ma affiancandolo e accompagnandolo in ogni suo momento. La VAS è un valido supporto alla pianificazione in quanto è uno strumento di consenso informato , che aiuta il processo decisionale avvalendosi di obiettivi e criteri che vanno definiti e condivisi a priori e che sono la base per l’individuazione delle strategie e degli interventi. Uno degli obiettivi chiave dello sviluppo sostenibile, infatti, è legato alla creazione di processi partecipati, in quanto è ormai chiaro che non può esistere uno sviluppo sostenibile se esso non trova nella comunità locale un elevato livello di condivisione (Therivel, 2006). La VAS si presenta anche come un valido stimolo alla progettazione, poiché permette di individuare l’idea forza adatta per il territorio e le azioni progettuali adeguate e inoltre, prevede esplicitamente la considerazione di ragionevoli alternative. Infine rende il monitoraggio efficace, grazie alla ricca gamma di 4 indicatori di riferimento che verificano il reale raggiungimento degli obiettivi programmati e individuano tempestivamente gli effetti ambientali imprevisti, permettendo l’adozione di misure correttive e un miglioramento continuo del processo attraverso sistemi di controllo. Per una sua corretta applicazione, il processo di VAS deve esplicitarsi in tre diversi momenti: - ex-ante: prima della redazione del piano o programma, in modo
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