Spettacoli, Concerti, Conferenze, Gratis O Quasi; Ed in Più, Luoghi Da Visitare

Spettacoli, Concerti, Conferenze, Gratis O Quasi; Ed in Più, Luoghi Da Visitare

a cura della Fondazione Milano Policroma Benemerenza Civica del Comune di Milano Aprile 2016 - Trimestrale Occasioni culturali per tutti: spettacoli, concerti, conferenze, gratis o quasi; ed in più, luoghi da visitare. In questa pubblicazione troverete un elenco di eventi culturali a cui potrete assistere a Milano senza dover pagare nulla se non, al più, un'offerta libera. Fu Oldrado Lampugnani a costruire l'attuale torrione principale, che Basilica di San Calimero comprende l'ingresso principale della struttura e conteneva anche gli alloggiamenti del capitano d'arme. Su questo edificio, sopra La più antica menzione di questa chiesa, sita nei pressi dell'incrocio l'entrata, è collocato uno stemma in pietra della famiglia tra via Santa Sofia e corso di Porta Romana, si trova in un Lampugnani. che inoltre scavò un fossato intorno alla struttura e epigramma del vescovo Ennodio (fine V secolo) che ricorda il realizzò un ponte levatoio davanti all'ingresso principale. restauro della basilica compiuto dal vescovo Lorenzo, datazione Oldrado Lampugnani costruì anche le mura che racchiudono la confermata dai mattoni con la marca di fabbrica del coevo re struttura, lungo le quali erano inserite sei torri cilindriche a difesa Teodorico rinvenuti nella cripta nel 1905. del castello. Quattro erano posizionate agli angoli del quadrilatero Il luogo in cui sorge la chiesa era anticamente un'area cimiteriale mentre due erano collocate a metà dei lati est ed ovest. In seguito fuori porta, sita lungo la via per Roma; ancora oggi, murate sul vennero demolite dai Cornaggia le due torri poste verso sud. fianco destro della chiesa, si vedono alcune lapidi funerarie pagane Nel perimetro del castello è ancora presente una chiesetta dedicata a e cristiane provenienti dalla vecchia necropoli. Sembra inoltre che San Giorgio che fu edificata probabilmente nel 1440 sulle vestigia nei suoi pressi sorgesse un tempio di Apollo, almeno stando a un del tempio appartenente all'antico convento di Regolari Agostiniani. testo del X secolo che parla dell'uccisioine di Calimero. Questo edificio religioso venne utilizzato sia come luogo di culto E nella cripta una lapide dell'VIII secolo ricorda che il corpo del privato che come tomba di famiglia. santo venne in quel periodo sistemato sotto l'altare della cripta Il Castello è situato su un'isoletta nel mezzo del fiume Olona e stessa, provandone così l'esistenza fin da allora. intorno ad esso venne realizzata una rete di cunicoli sotterranei per collegare il maniero e gli immobili dei parenti dei proprietari. Legnano può essere comodamente raggiunta in treno (linea per Varese) o in automobile (tramite la S.S. 33 del Sempione). Edizioni QUATTRO informa che è uscito il libro "Antichi borghi della periferia milanese" di Riccardo Tammaro e Roberto Visigalli (edito da QUATTRO); lo potete trovare presso la nostra sede di via Tito Livio 33 o presso la Libreria Hoepli. Prezzo € 15. - 2 - - 23 - Persa la sua importanza strategica, nei secoli successivi il maniero Del primo tempio paleocristiano dedicato a San Calimero sarebbe passò di proprietà dai Lampugnani all'Ospedale Maggiore di Milano rimasto ad oggi solo l'arco trionfale, visibile nel sottotetto della nel 1729, quando l'ultimo discendente della famiglia, che non aveva chiesa, mentre della fase romanica San Calimero conserva ancora il eredi diretti, ne fece dono all'istituzione. Nel 1798 venne acquistato fianco meridionale e l'abside, a tutt'oggi le parti più significative dal marchese Carlo Cristoforo Cornaggia, commerciante di cotone: dell'edificio. nel 1883 il castello fu trasformato in azienda agricola e venne L'abside, ritmata da arcatelle a bocca di forno, è suddivisa in parti convertito in alloggio per i contadini; nell'occasione furono da sei lesene e aperta da tre ampie finestre ad arco, temi visibili realizzate le stalle e vennero alterati numerosi edifici. In seguito i anche in Sant'Eustorgio; il fianco destro presenta un paramento di Cornaggia trasferirono la loro residenza a Milano e il castello di mattoni a vista inframmezzati da corsi disposti a spina di pesce. Legnano iniziò una fase di decadenza, finchè nel 1973 i Cornaggia Nel 1567, al tempo della vista di San Carlo Borromeo, la chiesa si lo vendettero al comune di Legnano che, dopo decenni di degrado presentava male in arnese e venne così deciso di intervenire ed incuria, lo ha ristrutturato e riaperto al pubblico nel 2007: da sull'edificio: si completò il rifacimento della volta, si aprirono un allora è sede espositiva insieme a palazzo Leone da Perego. oculo sulla facciata e uno nella cappella maggiore e venne rifatta la Passando ora alla visita, la parte inferiore della torre di cappella del battistero; nel 1604 i lavori erano terminati. avvistamento dell'antico convento, a base quadrata, è ancora visibile Anche la cripta fu rifatta e pochi anni dopo affrescata dai nella struttura attuale. Tale costruzione è stata inglobata nel maniero Fiamminghini. Vi fu poi una ristrutturazione dell'edificio nel 1654, e corrisponde alla porzione centrale dell'ala alla destra del torrione eseguita dal Richini, il quale le diede un aspetto più sobrio e principale: le porte e le finestre ad arco sono tuttora intuibili. austero; il Settecento lasciò il suo segno nei ricchi rivestimenti Dopo l'acquisizione del convento e dei terreni connessi, i Torriani marmorei offerti dalla Confraternita del Sacramento, e nel primo come detto costruirono altri due edifici. Il primo si trova ancora Ottocento venne rifatto, in eleganti e discrete forme neoclassiche, oggi a nord della torre dell'antico convento e, con la trasformazione l'altar maggiore, che resistette anche all'ultimo, totale sovvertimento del castello in tenuta agricola, dagli originari due piani è salito a tre. subito dalla chiesa alla fine del secolo XIX ad opera dell'architetto Il secondo era un'ala a sud della torre originaria, che fu in seguito Angelo Colla, che pretese di riportare l'edificio alla sua purezza sostituita da un nuovo complesso. Qui sono presenti, al pianterreno, romanica ma in realtà finì col disperdere gli interventi richiniani e i i locali dove abitavano i Lampugnani, mentre al piano superiore successivi citati abbellimenti. sono situate le stanze da notte. I primi sono caratterizzati da soffitti La basilica appare oggi come un edificio in stile neoromanico, con a cassettoni, mentre le volte delle seconde sono affrescate con una facciata in cotto, a capanna e sormontata da tre guglie pitture cinquecentesche. Dell'edificio principale, sono di notevole poligonali coronate ognuna da una croce in ferro battuto. Sotto le tre interesse alcuni affreschi del XVI secolo ed i soffitti a cassettoni. grandi finestre monofore ci sono i tre portali con lunette musive. A sud di questa ala, parallela alle mura meridionali, è presente Precede il portale centrale un protiro ottocentesco poggiante su un'altra costruzione a due piani costruita da Oldrado Lampugnani: colonnine, la cui volta è decorata con un mosaico raffigurante un al piano terreno è stata ricavata una grande stanza che fungeva da cielo stellato. La lunetta del portale maggiore raffigura San salone di rappresentanza, dotato di soffitto a botte, mentre al piano Calimero, quarto vescovo di Milano. Il campanile, impostato in età superiore sono presenti dei locali con soffitti a cassettoni. romanica, fu ricostruito nel Seicento nella cella campanaria. - 22 - - 3 - L'interno ad aula unica aveva in origine una copertura a capriate; la divisione in campate coperte da volte oblunghe appartiene quindi a Il Castello di Legnano una fase successiva. (Città Metropolitana di Milano) Ai nostri giorni, dell'antica chiesa, oltre alla cripta di cui diremo tra poco, restano alcune testimonianze: mentre il lacerto di affresco Legnano è una cittadina situata nella valle del fiume Olona, e dato raffigurante la "Madonna con Bambino tra Santa Caterina che prima del 1000 era detta Lemnianum, si può far risalire l'etimo a d’Alessandria e Santa Caterina da Siena", del XV secolo, attribuito un personaggio romano di nome Limenius o Laenius. a Cristoforo Moretti, proviene invero dalla demolita chiesa di San L'antichità del borgo è provata dai ritrovamenti archeologici: pochi Rocco, risalgono alla vechia chiesa la "Crocifissione" (scuola frammenti di un vaso a forma di campana, risalenti alla cultura di lombarda del 1600) attribuita erroneamente al Cerano e sita nel Remedello (fine 2000-1800 a.C.) e corredi gallici con bronzi e vasi primo altare a destra, e la "Natività", in passato attribuita a Marco della cultura di La Tène (IV-I sec. a.C.). La prima sicura traccia d'Oggiono (terzo altare a destra); nell'attigua sacrestia, un tempo storica tuttavia risale al 789: si tratta di un atto di cessione di una chiesa di San Michele, si trova un soffitto a passasotto e al primo corte sita in Leunianello fatta da Pietro, arcivescovo di Milano, al piano, un tempo Sala Capitolare dei Disciplini, si trovano altri monastero di Sant'Ambrogio. affreschi, stavolta settecenteschi, opera dei pittori Grandi e Le origini del castello di Legnano sono collegate ad un antico Paravicino. convento di Regolari Agostiniani, la cui presenza è documentata fin Altre opere più recenti all'interno della basilica sono l'Ottocentesco dal 1231. I monaci, però, erano sottoposti a vessazioni da parte di altar maggiore neoclassico con ciborio circolare sorretto da colonne alcuni potenti della zona che si erano insediati sui terreni corinzie, l'Altare di Sant'Arialdo da Carimate (secondo a destra) con dell'arcivescovado, e così decisero di abbandonare il monastero un bassorilievo raffigurante sant'Erlembardo Cotta, il pulpito in firmando un atto di permuta il 14 ottobre 1261. Il monastero ed i pietra del 1882, l'affresco nell'abside raffigurante la SS. Trinità e, terreni circostanti furono così acquisiti dai Lampugnani e dai sulla cantoria alla sinistra del presbiterio, dietro una trifora sorretta Torriani. Quando i canonici se ne andarono, presso il convento da colonnine, l'organo a canne, costruito da Giuseppe Bernasconi esisteva una piccola torre di vedetta: tra il 1261 e il 1273 i Torriani nel 1884 e restaurato dalla ditta Mascioni nel 2014.

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