Terre Alte Terre Alte

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IIINTESA PPPROGRAMMATICA D’AAAREA TERRE ALTE DELLA MARCA TREVIGIANA IN PROVINCIA DI TREVISO Diagnosi territoriale Versione 01 Presentata al Tavolo di concertazione del 10 aprile 2008 A cura di: Consulenza ed elaborazione: EURIS Srl via Guido Rossa, n. 26 35020 Ponte San Nicolò (PD) - tel. 049.8043311 URL: www.eurisnet.it E-mail: [email protected] INDICE Introduzione 1 I. L’ambito territoriale di riferimento 3 II. Capitale umano e demografia 4 II.1 Popolazione e dinamiche demografiche 4 II.2 Popolazionee livelli di istruzione 23 II.3. Obiettivi della “strategia di Lisbona” rispetto al capitale umano 31 III. Patrimonio naturale, ambiente e sviluppo rurale 32 III.1 Il patrimonio naturale e le aree protette 32 III.2 Agricoltura e sviluppo rurale 35 IV. Struttura economica e occupazione 42 IV.1 Reddito e occupazione 42 IV.2 Obiettivi della “strategia di Lisbona” rispetto all’occupazione 50 IV.3 Il sistema economico-produttivo 51 IV.3.1 Industria 55 IV.3.2 Commercio 61 IV.3.3 Servizi 63 IV.3.4 Attività turistiche 66 IV.4 Obiettivi della “strategia di Lisbona”rispetto allo sviluppo economico 67 Introduzione La presente diagnosi territoriale persegue tre finalità principali: 1) descrivere e mettere in evidenza in sintesi le principali caratteristiche del territorio delle “Terre Alte della Marca Trevigiana”, interessato dall’attivazione dell’Intesa Programmatica d’Area, sotto diversi profili: da quello demografico a quello della struttura produttiva e delle caratteristiche ambientali e territoriali; 2) collocare alcune delle principali caratteristiche del territorio citate sopra nel quadro delle altre regioni dell’Unione europea, in modo da mettere in rilievo i ritardi o i vantaggi di sviluppo rispetto alle altre regioni dell’Unione europea; 3) permettere di evidenziare, alla luce delle finalità precedenti, i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce (cd. analisi SWOT) dell’area, quale base per innestare una efficace strategia di sviluppo locale. La metodologia utilizzata per la redazione dell’analisi territoriale comprende: 1) un’analisi di tipo desk – a tavolino – che si basa sull’elaborazione e l’analisi di dati provenienti dalle principali fonti statistiche ufficiali italiane ed europee; 2) per quanto riguarda invece il benchmarking, sono state utilizzate e riportate le cartografie e i relativi dati tratti dall’Atlante tematico ESPON, realizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti1, che permettono di collocare la realtà dell’area dell’IPA “Terre Alte della Marca Trevigiana” nel panorama europeo. Un’attenzione particolare, nel mettere in luce le caratteristiche socio-economiche del territorio delle “Terre Alte della Marca Trevigiana”, è stata inoltre posta al confronto della situazione dell’area rispetto ai cd. obiettivi della “strategia di Lisbona”, in particolare di quelli che hanno maggiore attinenza con le politiche di sviluppo locale e che per il loro raggiungimento chiamano in causa anche gli attori dello sviluppo locale e regionale. Com’è noto, infatti, il 23 e 24 marzo 2000 i Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea hanno deciso e avviato un programma di riforme economiche e sociali, la cd. “strategia di Lisbona”, rilanciata nella primavera del 2005, anche attraverso appositi programmi nazionali, che istituzioni comunitarie, stati, regioni ed enti locali, ciascuno per la parte di propria competenza, dovranno essere impegnati ad attuare in maniera coordinata, per fare dell’Unione europea entro il 2010 «l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale». I contenuti della “strategia di Lisbona” si fondano sulla convinzione che di fronte alle grandi sfide che derivano dalla globalizzazione degli scambi, l’Europa non possa competere basandosi sulle risorse naturali o su una manodopera a buon mercato o a scapito dell’ambiente: la realizzazione di una società fondata sulla conoscenza, che faccia leva sul capitale umano, l’istruzione, la ricerca e l’innovazione, è ritenuta sicuramente il mezzo migliore, e forse l’unico, di cui l’Unione europea dispone per far fronte alla competizione internazionale e conservare il proprio modello di sviluppo. 1 Il sistema di lettura e di interpretazione comparata dei dati proprio dell’Atlante costituisce un utile strumento per la pianificazione territoriale, permettendo la valutazione “multicriteria”, complessiva e combinata, di fenomeni di diversa natura. Si tratta di uno strumento capace di mettere a confronto la realtà nazionale con quella europea, su una scala di lettura regionale, secondo criteri di valutazione uniformi. 1 Alla luce di tali considerazioni gli Stati europei hanno, quindi, deciso di concentrare quasi l’85% delle risorse finanziarie globali dell’UE per il periodo di programmazione 2007-2013 sull’attuazione delle priorità stabilite, a livello comunitario e nazionale, nell’ambito della “strategia di Lisbona” e, quindi, sulla promozione dei tre pilastri - economico, sociale e ambientale - dello sviluppo sostenibile. Da un lato, tutte le parti interessate, ad ogni livello, anche locale, sono chiamate a concorrere al successo della strategia, tanto che secondo la Commissione le “spese nazionali non coordinate per raggiungere gli obiettivi comuni costituiscono uno spreco di denaro”2, dall’altro lato va tenuto presente che le risorse finanziarie comunitarie che, a partire dal 1° gennaio 2007, sono disponibili anche per l’area dell’IPA “Terre Alte della Marca Trevigiana” si inseriscono proprio nel quadro degli obiettivi definiti dalla “strategia di Lisbona”. La grande prospettiva delineata nell’ambito della “strategia di Lisbona” è stata concretizzata in obiettivi (definiti in molti casi da specifici indicatori) da completare nell’arco di dieci anni, entro il 2010. Ecco perché, la presente diagnosi territoriale si concentrerà su alcuni elementi chiave nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, comparando nello stesso tempo la situazione dell’area con quella delle altre regioni europee. Da questo punto di vista l’Intesa Programmatica d’Area rappresenta lo strumento ideale per coordinare gli interventi da sviluppare sul territorio delle “Terre Alte della Marca Trevigiana” con le finalità della “strategia di Lisbona” e il nuovo quadro finanziario 2007-2013 dell’Unione europea. 2 Punto 2. 2 della Comunicazione della Commissione del 14.7.2004. 2 I. L’ambito territoriale di riferimento L’Intesa Programmatica d’Area “Terre Alte della Marca Trevigiana” interessa il territorio di 30 comuni della parte nord-orientale della provincia di Treviso. Si tratta di un territorio in gran parte collinare: i comuni di Cison di Valmarino (261 m s.l.m.), Follina (191 m s.l.m.), Fregona (292 m s.l.m.), Miane (259 m s.l.m.), Revine Lago (267 m s.l.m.), Segusino (219 m s.l.m.) e Tarzo (260 m s.l.m.) - interamente - e i comuni di Cappella Maggiore (115 m s.l.m.), Cordignano (56 m s.l.m.), Farra di Soligo (163 m s.l.m.), Pieve di Soligo (132 m s.l.m.), Refrontolo (216 m s.l.m.), Sarmede (103 m s.l.m.), Valdobbiadene (250 m s.l.m.), Vidor (152 m s.l.m.) e Vittorio Veneto (138 m s.l.m.) – parzialmente - fanno parte della Comunità montana Prealpi Trevigiane. Nella complessiva area dell’IPA sono inoltre identificabili le tre seguenti sub-aree: Quartier del Piave: comprende i comuni di Valdobbiadene, Pieve di Soligo, Segusino, Vidor, Moriago della Battaglia, Miane, Farra di Soligo, Sernaglia della Battaglia, Refrontolo, Follina; Area di Vittorio Veneto: comprende i comuni di Vittorio Veneto, Cison di Valmarino, Tarzo, Revine Lago, Fregona, Cappella Maggiore, Sarmede, Cordignano e Colle Umberto; Area di Conegliano: comprende i comuni di Conegliano, Susegana, San Pietro di Feletto, Santa Lucia di Piave, Mareno di Piave, Vazzola, Codognè, San Fior, Gaiarine, Godega di Sant’Urbano e Orsago. Figura 1.1 - L’ambito territoriale di riferimento dell’IPA “Terre Alte della Marca Trevigiana” Elaborazione: Euris Srl 3 II. Capitale umano e demografia II.1. Popolazione e dinamiche demografiche La popolazione residente nell’area dell’IPA “Terre Alte della Marca Trevigiana” è di 221.438 abitanti, che rappresentano il 26% della popolazione provinciale e il 5% di quella residente in Veneto. Il comune maggiormente popolato è Conegliano che concentra oltre il 16% della popolazione complessiva dell’area, seguito da Vittorio Veneto e Pieve di Soligo. Figura 2.1 – Popolazione residente per Comune Conegliano 35.508 Vittorio Veneto 29.083 Pieve di Soligo 11.824 Susegana 11.743 Valdobbiadene 10.756 Mareno di Piave 9.155 Farra di Soligo 8.571 Santa Lucia di Piave 8.354 Cordignano 6.990 Vazzola 6.874 San Fior 6.536 Sernaglia della Battaglia 6.327 Gaiarine 6.219 Godega di Sant'Urbano 6.082 Codogne' 5.234 San Pietro di Feletto 5.216 Colle Umberto 5.021 Tarzo 4.613 Cappella Maggiore 4.525 Follina 3.963 Orsago 3.846 Vidor 3.650 Miane 3.620 Sarmede 3.170 Fregona 3.119 Moriago della Battaglia 2.785 Cison di Valmarino 2.629 Revine Lago 2.175 Segusino 2.052 Refrontolo 1.798 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 Fonte: ISTAT – Anno 2007 4 La densità abitativa media è di 282 abitanti per kmq, inferiore a quella provinciale (346 abitanti/kmq) ma superiore a quella media regionale (260 abitanti/kmq). Il comune più densamente popolato è Conegliano con quasi mille abitanti per kmq, una concentrazione molto superiore rispetto alla media dell’area, seguito da Pieve di Soligo. In molti dei comuni, tuttavia, la densità abitativa è molto inferiore

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