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TERZA PAGINA News TP Notiziario di Arte Cultura Spettacolo Architettura Design News Direttore Responsabile: Fabrizio De Santis - Redazione Via Grumello 45 - 24127 Bergamo Anno XVI- N. 3 MAGGIO - GIUGNO tel. & fax 035/ 25 24 04 - email: [email protected] 2017 Autoriz. Tribunale di Bergamo N. 13 del 2-3-2002 - Sped. in Abb. Postale/ Bergamo - Pubblicità inferiore al 45% LA SPEZIA - Museo Lia PERUGIA- Palazzo Baldeschi al Corso L'ELOGIO DA GIOTTO A MORANDI DELLA BELLEZZA Tesori d’arte di Fondazioni e Banche italiane Il Museo Civico “Amedeo Lia” Inaugurata lo scorso 11 aprile proseguirà fino al 15 settembre la mostra compie vent’anni e la città del- “Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazioni e Banche italiane”, a la Spezia ha scelto di onorare la cura di Vittorio Sgarbi. Ospitata da Palazzo Baldeschi, la mostra è pro- memoria di Amedeo Lia (il col- mossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, organizzata dalla lezionista che una volta messa Fondazione CariPerugia Arte e realizzata con il contributo di Unicredit. insieme una collezione di rilievo Come annuncia il titolo, la mostra intende valorizzare lo straordinario mondiale l’ha donata alla sua patrimonio artistico posseduto dalle Fondazioni di origine bancaria e delle città) facendo convergere nel Banche italiane. Si tratta di un patrimonio ampio che, per la varietà della magnifico Museo a lui dedicato sua composizione e per la sua stratificazione temporale, può essere consi- venti capolavori aggiuntivi, uno derato il volto storico e culturale dei diversi territori della nostra penisola. per ogni anno del ventennale, La mostra perugina propone dunque un avvincente percorso lungo sette ognuno di essi offerto per que- secoli di storia dell’arte e al contempo consentirà di verificare la pluralità sto “omaggio collettivo” da un degli orientamenti che stanno alla base del fenomeno del collezionismo diverso museo che con il Museo bancario. Questo prezioso tesoro diffuso – e in parte ancora poco cono- Lia ha avuto rapporti scientifici sciuto dal grande pubblico – sarà raccontato attraverso 90 opere, da Giot- e di scambio. I 20 capolavori to, l’artista che ha rinnovato la pittura, così come Dante, suo contempo- sono stati scelti sulla base della raneo, è ritenuto il “Padre” della lingua italiana, a Giorgio Morandi che, qualità, ovviamente, ma anche guidato da una sorvegliatissima coscienza formale, fu capace di infondere sulla base della loro “assonan- una solennità pacata e austera ai semplici oggetti del quotidiano za” con le opere patrimonio del Tra questi due poli, il visitatore potrà ammirare le opere di maestri, più Lia. Si tratta di opere di artisti o meno noti, appartenenti alle principali “scuole” che compongono la come Dosso Dossi, Neri di Bicci, peculiare e complessa “geografia artistica” della nostra nazione: Beato Giovanni da Modena, Annibale Angelico, Perugino, Pinturicchio, Matteo da Gualdo, Dosso Dossi, Ludo- Carracci, El Greco, Bramanti- vico Carracci, Giovanni Francesco Guerreri, Ferraù Fanzoni, Giovanni no, Chardin, Panfilo Nuvolone, Lanfranco, Guercino, Guido Cagnacci, Pietro Novelli, Giovanni Domeni- Matteo Civitali, Jacopo Bassa- co Cerrini, Mattia Preti, Luca Giordano, Antonio Balestra, Gaspar van no, Beato Angelico, Gian Loren- Wittel, Giovanni Antonio Pellegrini, Bernardo Bellotto, Corrado Giaquin- zo Bernini, Giulio Cesare Pro- to, Pompeo Batoni, Angelica Kauffmann, Giovanni Fattori, Giuseppe De caccini, Bergognone, Pontormo, Nittis, Giovanni Boldini, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Guercino, Ludovico Carracci. Medardo Rosso, Leonardo Bistolfi, Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Gerardo Ma anche di alcuni straordina- Dottori, per citare solo i nomi più noti. ri reperti archeologici o esempi Così intesa la mostra darà conto dell’evoluzione degli stili ed offrirà eccelsi di arti applicate. un’ampia panoramica sui soggetti affrontati dagli artisti, dal tema sacro A ricevere questi illustri ospiti, alle raffigurazioni allegoriche e mitologiche, dal genere del ritratto a quelli saranno le circa 1000 opere di del paesaggio e della natura morta. grande varietà, dall’epoca clas- La maggior parte delle opere in mostra sono catalogate in Raccolte, la sica, al tardo antico, al Medioe- banca dati consultabile online realizzata dall’Acri, l’Associazione di Fon- vo e per finire al XVIII secolo, dazioni e Casse di Risparmio che ha concesso il suo patrocinio, insieme che compongono la Collezione alla Regione Umbria e al Comune di Perugia. Lia. Si tratta di dipinti, minia- "Da Giotto a Morandi" si presenta coma una sorta di incredibile “conses- ture, sculture in bronzo, rame, so di capolavori” per raccontare l’importanza del collezionismo bancario. avorio, legno, vetri, maioliche, e celebra meravigliosamente i 25 anni dalla nascita delle Fondazioni di oggetti d’arte che documentano origine bancaria, istituzioni che, accanto agli interventi sul sociale, si sono il gusto e la cultura dell’arte in fatte carico del recupero e tutela di parti importanti del patrimonio cultu- Italia e in Europa. (fino al 25/6) rale e artistico italiano. Anno XVI- N. 3 TERZA PAGINA News - pag. 2 VENEZIA - Scala Contarini del Bovolo LALLIO (BG) - Chiesa S. Bernardino PABLO ECHAURREN. DU CHAMP MAGNETIQUE 36° RASSEGNA DI ARTE E MUSICA ANTICA L’esposizione propone una serie di opere realizzate nell’arco di quarant’anni in cui Pablo Echaurren dialoga con l’ombra del padre dell’arte concettuale L’Associazione “Amici di San Ber- Marcel Duchamp. nardino – ONLUS” di Lalio (Berga- mo) presenta la 36° edizione della La mostra è anche un viaggio nel tempo lontano/vicino e immaginato/vissuto Rassegna di Arte e Musica Antica. La che collega tre date: 1917, 1977 e 2017. 1917: anno in cui Duchamp presenta rassegna, organizzata con la collabo- il ready-made Fountain, l’opera provocatoria per antonomasia. 1977: abban- razione della Parrocchia di Lallio ed donata per qualche tempo la professione di artista, Echaurren, legandosi alla il patrocinio del Comune di Lallio As- corrente ironica e creativa dei cosiddetti indiani metropolitani, elabora con sessorato alla Cultura e della Provin- il gruppo un nuovo linguaggio collettivo basato sull’uso delle provocazioni cia di Bergamo, sarà come d consueto duchampiane ma in chiave politica, creando fanzine, disegni, collage e dando ospitata nella splendida chiesa di San vita a happening a sorpresa. 2017: l’artista decide di recuperare i materiali Bernardino, monumento nazionale. legati a quei momenti, quaderni, appunti scritti e disegnati, proponendo anche Dopo il concerto inaugurale, che si è svolto il 17 aprile ed ha visto l’esibi- nuovi lavori che mettono in evidenza la possibilità di servirsi ancora oggi di zione del Coro Giovanile Gli Harmo- Duchamp come un palinsesto su cui tracciare un percorso personale. nici diretto da Fabio Alberti, la ras- Il fulcro della mostra è rappresentato da una serie di collage che entrano in segna proseguirà secondo il seguente rotta di collisione con i materiali cartacei della “boîte verte”, la scatola du- programma: champiana intitolata La mariée mise à nu par ses célibataires, même (1934). 6 maggio – ore 21.00 Un’opera che rappresenta per Echaurren non solo un personale oggetto d’af- TRIO FLAUTI DOLCI fezione ma anche uno stimolo e uno spunto di riflessione sul fare arte come PATAVINO prassi legata alla dimensione del pensiero. La scatola, com’è noto, contiene “Voci e strumenti la riproduzione di appunti, foto, disegni e fogli strappati relativi all’elabo- dal ‘600 italiano” Sergio Balestracci, Gregorio Carraro, razione del Grande Vetro. Una sorta di cassetta degli attrezzi ma anche un Arrigo Pietrobon, flauti dolci potenziale collage. Echaurren, che sin dal 1969 ha praticato la via del collage Anna Kellnhofer, soprano accanto anto alle altre discipline artistiche, ha utilizzato copie dei facsimile Musiche di Cipriano de Rore, della “boîte” per realizzare cinquanta lavori in un’ideale partita a scacchi con Palestrina, Majone, Merulo il grande maestro. Al fine di rimarcarne l’importanza, un esemplare originale 13 maggio – ore 21.00 della scatola è materialmente presente nella mostra. ENSEMBLE A conclusione dell’itinerario, la scultura di ceramica U/siamo tutti Duchamp, DI MUSICA ANTICA una copia dello storico orinatoio firmato R. Mutt, sulla quale Echaurren è ISSM “G. DONIZETTI” intervenuto applicandovi una sorta di tatuaggio realizzato con una tecnica de- Concerto degli allievi sunta dal compendiario della grottesca faentina cinquecentesca, trasformando Direzione Enrico Casazza 20 maggio – ore 21.00 così l’oggetto in una suppellettile straniante attraverso un détournement in AQUILA ALTERA bilico tra medioevo, graffitismo, passato e presente, alto e basso. ENSEMBLE ---------------------------------------------------------------------------------------------- “Un giorno tu mi dì, la lauda LECCE - Palazzo Castromediano Vernazza tra il XII secolo e il XV secolo” VISIONARY ART SHOW Nell’ambito delle iniziative del Dies Bernardinianus Evento di Arte Contemporanea e Spettacolo M.A. Cignitti, canto e percussioni Daniele Bernardini, flauti dritti, Per più di un anno gli artisti lavorarono. Diversi i linguaggi, le tecniche e le flauto doppio, cornamusa caratteristiche stilistiche di ciascuno, come in un’antica e sacra Babele. La Gabriele Pro, viella differenza non impedì loro di convivere e l’opportunità divenne condivisione. Cristina Ternovec, viola de arco L’esperienza fu crescita e l’espressione artistica, il linguaggio scelto per creare Antonio Pro, liuto le opere visionarie in mostra dal 14 al 28 Maggio. VISIONARY

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