Mensile di critica e approfondimento calcistico TMW#100 APRILE 2020 magazine SOMMARIO TMWmagazine #100 APRILE 2020 CLICCA QUI PER LA PENNA DEL DIRETTORE ASCOLTARE PAROLA A MICHELE CRISCITIELLO SI SALVI CHI PUO’ 3 AUGURI TMW MAGAZINE PAROLA A LUCA BARGELLINI 100 NUMERI DI TMW MAGAZINE 5 EDITORIALI 3 LA PENNA DEL DIRETTORE 17 GEORGE BEST 44 SOCRATES PAROLA A MICHELE CRISCITIELLO SEMPLICEMENTE THE BEST L’ITALIA GRAZIE A GRAMSCI 5 TANTI AUGURI TMW MAGAZINE 23 EDMUNDO 50 ROMAN RIQUELME DEL DIRETTORE EDITORIALE BARGELLINI L’ANIMALE CHE NON AVEVA VISTO IL IL 10 MUTO MARE 6 JOHAN CRUYFF 57 ANDRES ESCOBAR VITA E MIRACOLI 30 VALENTINO MAZZOLA IL NARCOFOOTBALL CHE UCCIDE PER E GLI EROI IMMORTALI UN AUTOGOL VINNIE JONES 11 RISSE E CALCI DELLA CRAZY GANG TOMMASO MAESTRELLI ENZO FRANCESCOLI 36 62 LAZIO 74’, LA SQUADRA PIÙ FOLLE DI TUTTA LA POESIA DEL PRINCIPE SEMPRE D’URUGUAY TMWmagazine 2 Michele CRISCITIELLO @MCriscitiello #IORESTOACASA Editore TC&C s.r.l. Sede Centrale, Legale ed Amministrativa SI SALVI CHI PUÒ Strada Setteponti Levante, 114 52028 Terranuova B.ni (AR) Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 La tripla cifra è sempre un tristezza. Non è calcio. Ma gran traguardo. Il nume- come dice Galliani o è così Redazione giornalistica Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872 ro 100 è una soddisfazione o salta tutto il sistema. Non ma soprattutto è un pun- c’è calcio senza tifosi ma non Sede redazione Firenze Via da Pordenone 12, Firenze to importante per provare c’è calcio senza pallone. Ed Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336 a raggiungere altri grandi è peggio. Partire in estate Direttore Responsabile traguardi. 100 quando il cal- e finire ad ottobre sarebbe Michele Criscitiello cio è fermo. Un mese senza follia. Se proprio dobbiamo [email protected] campionati e l’incertezza di finirlo questo campionato Direttore Editoriale quello che sarà. E come sarà. non bisogna andare oltre il Luca Bargellini Viviamo, se tutto va bene, 31 luglio. E bisogna salva- [email protected] tra i 70 e i 90 anni. Non re il mercato. La gente con Redazione credevamo di dover restare il mercato sogna e di questi Marco Conterio [email protected] chiusi in casa per mesi. Non tempi non possiamo toglie- Chiara Biondini credevamo neanche di dover re i sogni a tanti tifosi che, [email protected] assistere ad un campiona- chissà per quanto tempo, non Hanno collaborato to interrotto che farà storia potranno neanche vedere la Bernabei Simone, Bonan Tommaso, Cardia Ivan, Di Benedetto Lorenzo, Iacobellis e tra 100 (vedete che torna propria squadra allo stadio. Giacomo, Lazzerini Pietro, Lorini Simone, sempre) anni leggeremo sugli Ho paura delle scelte folli Marucci Lorenzo, Maschio Tommaso, Moc- ciaro Gaetano, Pavese Michele, Stefano almanacchi della stagione di Federazioni, Uefa e Fifa. Sica, Uccellieri Daniel, Claudia Marrone, maledetta 2019-2020. Stiamo Folle il Mondiale del 2022 Marco Pieracci vivendo, purtroppo, giorni in Inverno. Folle la formula Fotografi di storia. Ma, lasciatemelo dell’Europa League e speria- Federico De Luca, Federico Gaetano, dire, non mi preoccupa tanto mo sia poco folle la ripresa Image Sport Agency, Agenzia Liverani questa interruzione e que- delle attività. Salviamo il Realizzazione grafica sta stagione. Il futuro fa più salvabile ma chi ci governa Sara Mastrosimone TC&C s.r.l. paura del presente. Pensate il avrà la capacità di salvare prossimo anno vedere tutte tutto il sistema del pallone Supplemento mensile gratuito alla testata giornalistica Tuttomercatoweb.com® le partite a porte chiuse. Che mondiale? Testata iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione, numero 18246 TMWmagazine 3 #IORESTOACASA Era l’inizio del 2020 quando, as- Per questo TMW ha deciso di cele- sieme alla redazione di TuttoMer- brare questo traguardo, sia nostro catoWeb.com, abbiamo iniziato a che di chi ci legge, raccontando progettare il numero 100 del TMW alcune delle storie più belle dello Magazine. Un traguardo importante sport che amiamo. Un modo, questo, per quello che, numeri alla mano, è per riportare a galla ricordi feli- uno dei mensili digitali più longevi ci, che possano allietare la testa e i dell’editoria italiana. cuori di tutti gli appassionati a giro Le idee non sono tardate ad arriva- per lo stivale. re, sia sul piano dei contenuti che su quello della grafica, per celebrare in Convincendoli a resistere, ancora maniera degna la nostra tripla cifra. per un po’, a quell’impulso irrefre- Poi però il mondo, e non solo quello nabile alla vita fuori dalle quattro del pallone, è stato stravolto. Muti- mura di casa. Perché solo così si lato. Ucciso nella passione e negli può far scomparire questa danna- affetti dalla pandemia di Coronavi- ta pandemia. La forza che ognuno rus. Quella che in tanti hanno defi- di noi riuscirà a mettere in campo. nito la “guerra” della nostra genera- Come una unica, grande e fortissi- zione. Un cataclisma sanitario che ma, squadra di calcio. ha stravolto la vita degli Italiani e non solo. Del mondo intero. Luca Bargellini Direttore editoriale TMW Magazine Ecco allora che tutte le nostre idee per il numero 100 del TMW Maga- zine sono evaporate come speria- mo faccia presto questo virus. Ciò che non è scomparso è la voglia di parlare di pallone, trovando però un modo diverso di farlo. @BargelliniLuca TMWmagazine 5 #IORESTOACASA TMWmagazine 6 #IORESTOACASA JOHAN CRUYFF 25 aprile 1947 - 24 marzo 2016 (†68) LUOGO DI NASCITA: Amsterdam Leggende di gioventù: Johan faceva NAZIONALITÀ: Olanda POSIZIONE: Trequartista pure 150 palleggi di fila. Bravo, sì. Il PRESENZE/RETI: 48/33 punto è che lo faceva a cinque anni. Genio da sempre, Johan da Betondorp. @marcoconterio PALMARES Che cresciuto a duecentometri dal De 3 BALLON D’OR Meer, lo stadio dell’Ajax, diventa pri- di Marco Conterio 7 CAPOCANNONIERE ma la mascotte della squadra e poi en- 1 GIOCATORE DELL’ANNO tra nel settore giovanile dei lancieri. Figlio della periferia di Amsterdam, 3 COPPA DEI CAMPIONI Johannes Cruyff nasce dopo gli ulti- 1 CAMPIONE DI SPAGNA E lì, in quella società, germoglia il mi scoppi di cannone della Guerra. La 1 COPPA SPAGNOLA primo seme del calcio totale, grazie a madre, Nell, faceva la lavandaia, il pa- 9 CAMPIONE PAESI BASSI Vic Buckingham, tecnico della prima 6 COPPA OLANDESE squadra. Un inglese, che fa debutta- dre, Manus, ha un rivenditore di frutta 1 COPPA INTERCONTINENTALE e verdura. La strada è la sua scuola di 1UEFA-SUPERCOPPA re il ballerino della periferia, Johan calcio, laddove si definisce e rifinisce. Cruyff, in prima squadra. TMWmagazine 7 #IORESTOACASA Il sessantotto Quali anni migliori per fare, letteralmente, un sessantotto? Amsterdam è la capitale europea della con- trocultura e l’Ajax è il suo manifesto calcistico. A guidarla c’è un rivoluzionario. Nome: Rinus. Cognome: Michels. Se- gni particolari: visionario. E’ un ex centravanti dell’Ajax, sostituisce l’esonerato Buckingham e crea una mentalità nuova. Con lui i lancieri non sono più una semplice squa- dra. No, signori. Sono un’orchestra, che però ha bisogno di tempo e di strumenti giusti per crescere e diventare grande. Gli olandesi in generale, l’Ajax in particolare, monopoliz- zarono il calcio europeo e nel 1972, con Michels passato al Barcellona, in panchina c’è il romeno Kovacs. Però il seme ha già dato i suoi frutti. Cruyff è il numero uno al mondo e guida l’Ajax a quello che è il primo, vero, grande slam della storia del calcio. Eredivisie, Coppa d’Olanda, Coppa Campioni, Coppa Intercontinentale. Era l’estate del 1973 quando Cruyff passò poi al Barcellona. Arancia Meccanica Michels, nel 1974, da ct dell’Olanda portò l’Arancia Meccanica al suo apice. Jongbloed, che Bre- ra liquidò a “portiere macchietta”, è l’archetipo dell’estremo difensore libero. Quello che poi caratterizza pure il Barcel- lona ed anche il calcio moderno, per intenderci. Cruyff è il direttore d’orchestra, la sinfonia più bella è il gol che porta in vantaggio l’Olanda contro la Germania nel Mondiale del ‘74. Sì, il timbro arriva su rigore, ma se Cruyff non fosse stato atterrato, allora sarebbe davvero, arrivato, il gol per- fetto. L’Olanda quella finale la perderà, nonostante quella ragnatela meravigliosa. E Cruyff, in bacheca, non ce l’avrà mai un Mondiale. Nel 1978 non partecipò a quello in Ar- gentina non tanto per motivazioni politiche ma per un ten- TMWmagazine 8 #IORESTOACASA tato rapimento, fortunatamente fallito. “Qualcuno mi puntò un fucile alla testa, legò me e mia moglie, davanti ai nostri tre bambini, nella nostra casa di Barcellona”. Pensò di smetterla col calcio, per questo non partecipò al mondiale Argentino, che è anche stato quello più discusso della storia e definito “il Mondiale delle torture e dei dittatori”. Quattordici. Quattordici perché quel giorno, nella cesta delle maglie, la sette proprio non si trovava. Gerrie Muhren dove- va giocare titolare e Johan Cruyff decise di cedergli ma sua numero nove. Si giocava Ajax-Psv Eindhoven e dalla cesta, da quella cesta delle maglie, uscì la quattordici. Che Johan da Amsterdam, scomparso a 68 anni per un tumore ai polmoni, nato il 25 aprile del 1947 in una famiglia modesta a pochi passi dallo Stadion de Meer, ha sempre vestito. Coi Lancieri, quando proprio a 14 anni vince il suo primo campionato. Con l’Olan- da e nella sua avventura negli Stati Uniti. Non al Barcellona, però. Lì la regola imponeva solo e soltanto numeri dall’uno all’undici per i titolari. Così, Johan, decise di adattarsi e di vestire il 9. Sotto, però, nascosta, indossava un’altra maglia. Solo per sè, intima, privata. Col numero di una vita. Il 14. Ce l’aveva tatuato, impossibile da cancellare. Amava le bionde Johan Cruyff aveva un carattere mica tanto semplice.
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