FOSSALTO • ASSEMBLEA PUBBLICA CON I GIOVANI Di Nicola Cornacchione Pag

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Tipolitografia - Lavori offset Tipolitografia - Lavori offset Stampa editoriale e commerciale Stampa editoriale e commerciale Pieghevoli, opuscoli, riviste e Pieghevoli, opuscoli, riviste e giornali - Fotocomposizione giornali - Fotocomposizione computerizzata Macintosh computerizzata Macintosh Rilievo a secco - Termorilievo Rilievo a secco - Termorilievo Partecipazioni Partecipazioni Lungotevere Prati, 16 - Roma Lungotevere Prati, 16 - Roma Tel./Fax 06/6879867 Tel./Fax 06/6879867 MENSILE MOLISANO DI INFORMAZIONE FONDATO DAL GRUPPO “INSIEME PER DURONIA” ANNO V N. 11/12 Nov / Dic 1998 - Sped. A. P. comma 20 art. 2 L.23.12.96 n. 662 Roma/Romanina (o ferrovia) Estero: Taxe percue - Rome - Italy SOMMARIO SCUOLA • OCCUPAZIONE DEL LICEO di Alessia Acquistapace pag. 3 • SCUOLA PUBBLICA E LAICA di Filippo Poleggi pag. 3 PATRIMONIO CULTURALEDuronia: Gli “Archi” della Terra P.O.M. • NASCE IL COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEI TRATTURI pag. 4 • P.O.M. …ATE di Giovanni Germano pag. 4 MANIFESTAZIONI • FESTA DELLA TRANSUMANZA di Lino Mastronardi pag. 5 CULTURA • NOTE DI REGIA di Pierluigi Giorgio pag. 6 • LA “MAITUNATA” di Antonella Angiolillo pag. 6 STORIA • IL MOLISE NEL TURBINE DELLA GUERRA di Giuseppe Manzo pag. 7 CAMPOBASSO • C’ERA UNA VOLTA LA CITTÀ’ GIARDINO di Gianfranco Caccavaio pag. 9 • PUNTI VERDI SOCIALI di Antonio Battista pag. 9 TORELLA DEL SANNIO • NOTIZIE IN BREVE di Renato Sala pag. 10 SALCITO • NOTIZIE IN BREVE di Antonio Rulli pag. 11 FOSSALTO • ASSEMBLEA PUBBLICA CON I GIOVANI di Nicola Cornacchione pag. 12 • CONCLUSIONE DI “FOSSALTO E ...” IN ROVINA di Paolo D’Alena pag. 12 CASTROPIGNANO • RACCOLTA DIFFERENZIATA di Piergiorgio Acquistapace pag. 13 SPESSO I FINANZIAMENTISALVIAMOLO ARRIVANO. ! DURONIA IN PIAZZA IL NOSTRO • GRAZIE DON GIOVANNI MA IL RISCHIO È CHE, IN ASSENZA DI UNA ADEGUATA PATRIMONIO di ADDO pag. 15 NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MANCANDO PIÙ VOLTE LA • IL CALCIO CULTURALE di Vincenzo Chiocchio pag. 15 SENSIBILITÀ DI CHI OPERA SUL TERRITORIO A LIVELLO di FRANCESCO MANFREDI SELVAGGI LETTERE ALLA REDAZIONE pag. 16 PROFESSIONALE ED AMMINISTRATIVO, MOLTI INTERVENTI Per la tutela del nostro patrimonio sto- EMIGRANTE, AMICO MIO rico è necessario, innanzitutto, completare INVECE DI RECUPERARE DETURPANO. la catalogazione dei beni. Ciò non può esse- • GLI EMIGRANTI re un compito solo della Soprintendenza, di Lina D’Alessandro pag. 17 Quello che è successo a Duronia è un re in blocchetti di calcestruzzo volumi ma ad essa si devono affiancare le istituzio- • LE DUE AMERICHE diversi e maggiorati, col risultato evi- piccolo esempio. La Regione Molise ha ni locali: è quello che ha fatto lo scorso di Savino Tartaglia pag. 17 finanziato con i fondi di Edilizia dente di aver danneggiato irrimediabil- PER NON DIMENTICARE anno l’Amministrazione Provinciale di Residenziale Pubblica un intervento di mente uno dei posti più caratteristici del Campobasso finanziando la catalogazione • LA MIA ODISSEA Paese. A nulla sono valse le proteste di delle opere di interesse culturale di alcuni 18 recupero per l’importo complessivo di di Vittorio Ciarmela pag. centri della fascia matesina, coordinandola • CIAO PA’ £. 600 milioni. Oggetto del recupero cittadini e associazioni rivolte di Luciana Manzo pag. 19 all’Amministrazione Comunale, con quanto aveva già fatto la erano alcuni edifici diruti siti sugli Soprintendenza. Questo coordinamento • QUANDO SI PERDE UN AMICO “Archi” in pieno centro storico. Invece all’Assessorato all’Urbanistica regiona- di Pietro Berardo pag. 19 le ed alla Sovrintendenza Archeologica. non sempre, però, c’è stato come nel perio- di recuperare i materiali e le volumetrie do (siamo alla fine degli anni ’80) di svolgi- preesistenti, si è demolito per ricostrui- (Servizio a pag.2) mento del progetto di catalogazione del TORELLA DEL SANNIO tratturo inserito nei Giacimenti Culturali NASCE L’UNIONE che è lo stesso in cui la Regione commissio- IL BALLO DEI COMUNI nava il censimento dei beni culturali tra le E LA SUA DIFFUSIONE “MEDIO SANNIO” analisi a corredo dei piani paesistici. di M. RICO (a pag. 10) NOVE COMUNI (Continua a pag.2) CASTROPIGNANO, SALCITO DURONIA, COMUNE DI CAMPOBASSO FOSSALTO, VINCENZO D’ALISERA È LIMOSANO, LA POLITICA DEL VERDE IL NUOVO SINDACO MOLISE, URBANO PIETRACUPA, di F. POLEGGI (nostro servizio) (a pag. 11) SAN BIASE, SANT’ANGELO (a pag. 8) FOSSALTO LIMOSANO E TORELLA DEL DURONIA IN PIAZZA I POPOLARI RILANCIANO SANNIO. di A. CARRELLI (a pag. 12) VOGLIONO VICENDA CANNAVINE: FONDERSI PER VA IN SCENA GESTIRE L’OPERA BUFFA CASTROPIGNANO MEGLIO I CARCERI E ANTENNE SERVIZI di FRANCO ADDUCCHIO di R. SARDELLA (a pag. 13) (Servizio a pag.15) (Servizio a pag.14) ANNO V N° 11/12 PAGINA COME FARE PER ABBONARSI VERSARE UNA CIFRA MINIMA DI £.25.000 SUL C/C POSTALE N° 20459004 NOV-DIC 98 2 INTESTATO A: la vianova - Lungotevere Prati, 16 TUTELA AMBIENTALE 00193 Roma IL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE Duronia: Gli “Archi della Terra” di FRANCESCO MANFREDI SELVAGGI PRIMA DELL’INTERVENTO dalla prima effetti, pure nel Molise si registrano i Per la grande mole degli oggetti da medesimi rischi, anche se in scala mino- catalogare negli ultimi anni si è deciso di re, che riguardano le città d’arte. Tra puntare sulla catalogazione di quelli più questi, oltre al traffico, vi è il problema a rischio di distruzione. Anche se non si è della regolamentazione delle visite turi- ancora giunti alla redazione della Carta stiche. A S. Vincenzo al Volturno si è del Rischio si possono indicare i princi- dovuto istituire l’accesso limitato del pali fattori di rischio che minacciano il pubblico all’interno della cripta patrimonio culturale del Molise. Uno dei dell’Abate Epifanio, famosissima per il pericoli maggiori è costituito dal dissesto suo ciclo di affreschi di scuola benedetti- idrogeologico che ha portato alla distru- na, per evitare la perdita completa di zione di interi insediamenti antichi quali questa testimonianza artistica. Specifici Rocchetta al Volturno alta e Monacilioni. rischi per i beni culturali sono legati, Un altro grosso pericolo è rappresentato ovviamente, anche alla loro collocazione dalla elevata sismicità del territorio moli- geografica: nell’altissimo Molise si teme sano: si ricordano i danni provocati dal il peso della neve sulle coperture, mentre terremoto del maggio ’84 su molte chiese nella zona costiera la minaccia è rappre- e palazzi dell’Alto Molise. Scosse telluri- sentata dalla salsedine che ha corroso, LE PIETRE NON LE ABBIAMO SALVATE che ce ne sono state anche in epoche pas- con un esempio che serve solo a dare l’i- sate e i segni sono leggibili nella presenza dea, i beccatelli ricostruiti in cemento Duronia: Gli “Archi della Terra” DOPO L’INTERVENTO di fasi costruttive diverse di alcune chiese armato sul mastio del castello di Termoli come la medioevale S. Francesco al e poi definitivamente eliminati con il Agnone forse dovuta alle riparazioni di restauro condotto dal professor Luigi murature danneggiate da qualche sisma. Marino perché “falso storico”. Finora Tra i rischi va messa anche la pressione abbiamo parlato genericamente di “peri- antropica ed esempi significativi di ciò coli”, ma questi vanno relazionati alla sono la trasformazione di diversi castelli “vulnerabilità” cioè alle caratteristiche (Bonefro, Cercepiccola, Limosano, ecc..) peculiari del particolare bene. Con ciò si in abitazioni plurifamiliari, destinazione vuol dire che ben più allarmante a parità che si è rivelata un uso improprio del di valore culturale è il periodo del degra- monumento per le notevoli alterazioni do, mettiamo, in una casa rurale dal tipi- connesse ai lavori di adattamento della co tetto in pietra (vi sono esemplari in varie zone tra cui Macchiagodena, tipologia edilizia originaria. A NULLA SONO VALSE LE PROTESTE PROMOSSE DALL’A.C. LA TERRA PER SALVARE LE Sicuramente, però, più che la pressio- Castelpetroso, Castelpizzuto, ecc..) PIETRE NELLA ZONA ARCHI DELLA TERRA, IN PIENO CENTRO STORICO, A DURONIA. ne antropica è la tendenza opposta a rispetto ad una qualsiasi altra dimora preoccupare, cioè l’abbandono. Molti tradizionale per l’eccessivo peso della Gli interventi di “recupero” previsti nel progetto ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), a firma palazzotti signorili del secolo scorso sono copertura della prima la quale richiede dell’arch. L. Piano e dell’Ing. C. D’Amico, sono stati realizzati. una sostituzione delle travi di sottotetto Blocchetti in calcestruzzo e foratoni in laterizio intonacati al posto delle pietre. ormai lasciati all’incuria per gli elevati Gli Archi della Terra, contrafforti in pietra che delimitano, in simbiosi con la roccia, sul ver- oneri di manutenzione che spesso i priva- quando manifestino segni di inflessione. sante Est la rocca del borgo medievale, erano le strutture fondanti degli antichi edifici in pietra ti non sono in grado di sostenere (un Adesso abbiamo visto il tetto, ma vulne- diruti, oggetto del “recupero” ERP. Gli Archi, gli edifici in pietra e la roccia hanno caratteriz- esempio, il palazzo Gioia a S. Massimo rabile è anche il pavimento quando esso è zato da secoli l’arce di Civitavecchia, suggestiva testimonianza della memoria storica dei che l’ultima proprietaria ha deciso di in materiali tradizionali, come le matto- Duroniesi. La povertà e la semplicità degli edifici presenti nel borgo, anche se diruti, esigono donare alla Parrocchia che, comunque, nelle in cotto con ognuna inciso lo stem- lo stesso rispetto di tutela che si riserva alle ”architetture più ricche”. Per fare questo i profes- non si è ancora attivata per il restauro). ma dei Pignatelli nella grande sala del sionisti locali, che ben hanno capito l’importanza delle “loro” pietre, pur nella mancanza asso- Una classica minaccia all’integrità delle castello di Monteroduni che così non luta di norme che vincolino a livello storico ed ambientale il centro storico, hanno dovuto fati- opere architettoniche viene dal traffico e potrà ospitare manifestazioni con grande care non poco per convincere la committenza, per via dei costi superiori, a riusare la pietra o a dall’inquinamento: ciò non solo nelle afflusso di pubblico a pena di usurare ripulirla, ad impiegare cornicioni alla “romanella”, infissi in legno o coppi in cotto o inferriate in ferro battuto.

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