Cose Notabili Della Città Di Bologna Ossia Storia Cronologica De’ Suoi Stabili Sacri, Pubblici E Privati Per Giuseppe Di Gio

Cose Notabili Della Città Di Bologna Ossia Storia Cronologica De’ Suoi Stabili Sacri, Pubblici E Privati Per Giuseppe Di Gio

COSE NOTABILI DELLA CITTÀ DI BOLOGNA OSSIA STORIA CRONOLOGICA DE’ SUOI STABILI SACRI, PUBBLICI E PRIVATI PER GIUSEPPE DI GIO. BATTISTA GUIDICINI PUBBLICATA DAL FIGLIO FERDINANDO E DEDICATA AL MUNICIPIO DI BOLOGNA Opera divisa in Quattro Volumi Volume III. BOLOGNA Tipografia dei Compositori 1870 1 Note introduttive Le “Cose Notabili” di Giuseppe Guidicini sono qui riproposte includendo già le correzioni di Luigi Breventani pubblicate nel 1908 del suo “Supplemento alle Cose Notabili ...”. Sono state inoltre apportate ulteriori correzioni, non rilevate dal Breventani, ed elencate in appendice ad ognuno dei cinque volumi delle “Cose Notabili”. Inoltre viene fornito un indice dei vari capitoli con il numero della pagine della presente edizione ed il numero della pagina dell'edizione originale. Carlo Pelagalli INDICE presente volume volume originale Indtroduzione di Ferdinando Guidicini 6 3 STRADA MAGGIORE 7 9 VIA LARGA DI SANTA MARIA MAGGIORE 61 70 MALACQUISTO 64 73 VIA MALCONTENTI 65 73 MALGRADO 74 83 MAGLIO 75 84 PRATO DI MAGONE 76 84 STRADA SAN MAMOLO 77 85 MANDRIA 114 128 VIA MARCHESANA 115 128 VIA MARESCALCHI 121 135 PUGLIOLE DI SANTA MARGHERITA 123 137 BORGO DI SAN MARINO 128 142 VIA LARGA DI SAN MARTINO 132 147 CASE NUOVE DI SAN MARTINO 136 150 VICOLO DEL TORRESOTTO DI SAN MARTINO 142 157 VIA DELLA MADDALENA 143 157 VIA MAGGI 144 158 VIA DI MEZZO DI SAN MARTINO 146 161 VIA DEL TORRESOTTO DI SAN MARTINO 180 193 MASCARELLA 182 197 VIA DEI MATTUGLIANI 191 209 2 MERCATO DI MEZZO 192 211 PIAZZETTA DI SAN MICHELE DEI LEPROSETTI 206 228 VIA DI SAN MICHELE DEI LEPROSETTI 208 229 VIA DIETRO SAN MICHELE DEI LEPROSETTI 210 231 MIOLA 211 231 MIRAMONTE 222 244 MIRASOLE GRANDE 224 246 MIRASOLE DI MEZZO 227 249 MIRASOLE DI SOPRA 228 250 VIA DELLE MOLINE 229 250 AVESA 230 251 IL CANALE DI SAVENA 232 253 CANALE DI RENO 234 255 VIA MONARI 243 266 PIAZZA DELLA MONTAGNOLA 247 271 VIA MONTICELLI 274 294 VIA DELLA MORTE 275 299 VIA MONTICELLI 279 305 VIA DEI MURELLI 280 306 VIA DEI MUSSOLINI 283 310 BROGLIO DEI MUSSOLINI 284 311 MURA DELLA CITTA' 285 312 NAPOLI 311 345 VIA DELLA NEVE 313 346 NOSADELLA 315 350 BORGO NUOVO 322 368 Appendice 336 - 3 AL LETTORE Nel corso di pubblicazione del nostro secondo volume fummo onorati da documenti ben lusinghieri di due illustri uomini Italiani che ne piace qui riportare, perchè renderanno informati i nostri benevoli associati, del conto in cui da quelli si tenne questo lavoro. Del Guerrazzi ci restringiamo a soli brani, perchè demmo la completa pubblicazione nell'Opuscolo da noi stampato nel caduto 1870 contenente la monografìa dell' Archiginnasio di Bologna, ma diamo però distesamente quella del Tommaseo, riportata soltanto dal Bollettino Annuale di Torino compilato dall' egregio cav. France sco Mauro di Polvica che cosi si esprime : “L'opuscolo di suo Padre a me pare di grande importanza, non solo per la Città di Bologna, ma per la Storia Italiana, di cui nobil parte è la Storia di Bologna. E tutti gli studiosi di cose storiche ci rinverrebbero notizie da approfittare, e tutte le grandi e le non grandi Città avrebbero in questo lavoro un nobile esempio da imitare. Non solamente le più illustri famiglie hanno ciascuna una Storia propria a sè, ma le case abitate da esse hanno una lor propria vita; hanno una vita propria le strade; e i nomi loro, la giacitura, la forma, le vicende, offrono soggetto e indagini a meditazioni, accolgono nel lor giro materia d'ammaestramenti e d'affetti. Il compilatore ben dice che certe derivazioni etimologiche avranno luce di qui; ma più importa scoprire la radice di certe consuetudini, e tener dietro, per l'orma de' luoghi, alle cause da cui vennero tante glorie e tante calamità. Delle quali cause talune rimasero sepolte sotto le vecchie e le nuove rovine, o nascoste da nuovi edifìzi e titoli ; come ne' palinsesti soprapponesi una a un'altra scrittura, non però che la sottoposta non si possa qua e là ravvisare e almeno indovinando, rileggere. Importa sapere dove e quanti e quali fossero ai nostri padri i luoghi d'orazione, e di soggiorno religioso, gli Ospizii d'Industria e di Carità, per conoscere in che fosser essi più grandi di noi, in che possiamo uguagliarli, in che vincerli, non negando e abbattendo e dispregiando, ma sibbene affermando, aggiungendo, 4 modestamente emulando. Ha suo padre a quest'opera consacrati dodici anni di veramente cittadino lavoro; ha interrogati i documenti e la tradizione, le tradizioni meno autentiche ha accortamente distinte; e, dopo fattosi cauto al possibile dagli errori, chiede scusa degli errori in cui fosse caduto, imitabile esempio anche questo. Se io avessi nell' opinione di que' che governano autorità, piegherei di buon grado che a tutte le Biblioteche dello Stato racomandassesi questo libro, come de' più meritevoli. La consiglio confidare ne' più prossimi, volgere inviti distinti ai più grossi Comuni delle Provincie, a luoghi segnatamente e alle persone delle quali nel libro è menzione onorata, ai capi d' arte entro nella Città, e ai più notabili di ciascuna contrada. La prego di credermi. Firenze 18 Ottobre 1870. Suo Dev.mo. TOMMASEO” Guerrazzi poi così si esprime: “Con molta diligenza, ed infinita cura, Giuseppe Guidicini condusse a fine una monografia della nobilissima città di Bologna, la quale il figlio Ferdinando Guidicini stampò non pure con eleganza, ma con magnificenza, volendo rendere ad un punto omaggio alla Patria, ed alla cara memoria paterna: però mi giova mettere primamente in sodo come cotesto sia un libro buona azione, vanto non piccolo. nè spesso ai lumi di luna in che ora viviamo. Tuttavia bisogna confessare come siffatto pregio, comechè lodevole, laddove fosse unico non basterebbe per raccomandare al pubblico studioso il libro: egli è mestieri pertanto considerarlo sotto l'aspetto della sua utilità, non chè sotto l'altro dell'arte con la quale venne dettato. E quanto a utilità affermando io, che di questa maniera libri gli Italiani patiscono necessità meglio che del pane, ribadisco una mia antica sentenza, la quale col quotidiano sperimento troviamo essere stata, ed oggi più che mai, essere profìcua. Ma chiunque possieda tempo, e modo terrà sempre accette le monografìe dettate dal cittadino nato nel Municipio descritto, e questo tempo e modo avrieno a possederli tutti gli abitanti della Provincia di cui fa parte il Municipio, e alla più trista i cittadini nati in cotesto Municipio. Ai nati nella Provincia, e nel Municipio devono piacere le circostanze, comechè minime della Patria, la conservazione della memoria dei fatti, e delle cose, che il tempo porta via, la storia delle famiglie, e sopratutto la domestica fìsonomia, e sto per dire il profumo di casa 5 sua. Aggirandoci per la nostra terra con mente curiosa e cuore commosso, piace potere ricordare a noi stessi: qui dove sorge un palazzo si apriva una via, qui fu la curia, là il carcere, qui nacque un illustre cittadino per inclite gesta, e là un famoso per malefìzi; qui i cittadini si accapigliarono, e là si rappaciarono, un' angioletta caduta dal cielo qui sospirò di amore, qui pianse, e qui riprese la patria dei beati: sacri sono al cittadino ogni rudere ed ogni sasso, egli intende serbato con religione ogni ricordo, e bene intende, e vuole. La monografia di Giuseppe Guidicini soddisfa pienamente alla curiosità dello intelletto, ed ai desideri del cuore, e ciò è quanto basta anzi ne avanza, onde i generosi Bolognesi prendano sotto la loro protezione un' opera scritta per carità di Patria, e pubblicata per amore di Patria e di famiglia. Cecina 12 Giugno 1870. F. D. GUERRAZZI”. Noi crediamo che il suesposto basti a procurarci l'intero soddisfacimento di tutti coloro che si cortesemente concorsero a facilitarci questa pubblicazione e incoraggiati cosi, proseguiamo solertemente fino all'intero compito della medesima. L'EDITORE. 6 STRADA MAGGIORE Strada Maggiore comincia dalla porta della Città, e termina al Trivio di Porta Ravegnana. La lunghezza di questa Strada è di pertiche 261. 2 e di superficie pertiche 510. 75. 7 a carico del Governo, e di 67. 65 del Comune. Totale perti che 771. 77. 7. Dove è la presente porta della Città vi era la Rocchetta che il Ghirardazzi dice che Galeazzo di Giovanni Pasi essendo del Senato, e Controlatore della Camera la fece fabbricare nel 1503 essendo allora Ingegnere della Camera Nicolò Rusticelli. Altri la dicono cominciata d'ordine di Giulio II li 4 settembre 1507 per procurare un asilo ai Ministri Pontifici in caso di tumulto. I lavori progredirono con lentezza, poi si sospesero. Partiti i Bentivogli per la seconda ed ultima volta da Bologna li 10 giugno 1512, si riprese la fabbrica della Rocchetta a modo che li 24 novembre susseguente fu in istato di ricevere le artiglierie, le munizioni, e le guardie, comandate dal Castellano Francesco Frescobaldi Fiorentino. Questo Castello li 11 marzo 1513 facendo festa per l'elezione di Leone X e scaricando artiglierie cariche a palla, una di queste di libbre 8 colpì la Torre Asinelli con sommo spavento dei sottoposti artigiani. Nel 1550 il Papa per far cosa grata ai Bolognesi la fece smantellare. Li 20 novembre 1555 il Senato ordinò un mandato di 24 scudi d'oro all' architetto Raffaele d' Urbino , per mercede di due mesi da lui impiegati diligentemente nella spianata del Forte di Strada Maggiore, e nella riparazione delle mura della Città. L'antica porta della Città trovasi a sinistra della presente sortendo per la medesima ed in conseguenza non faceva prospetto nè alla strada interna , nè all' esterna della Città. Li 18 agosto 1554 Antonio dalla Sega, e Domenico Passarini si obbligarono per L. 800 di costruire un ponte di pietra sopra le fosse della Città rincontro la porta di Strada Maggiore presso la Rocchetta; rogito Camillo Canonici.

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