sì**-..." POLITICA INTERNA La Documento della Direzione: «Non daremo la fiducia al governo» • • Astensione o addirittura voto contrario? Il segretario: «Dipenderà» cria Solo cinque dissentono: fra loro Mammì, Gunnella e Suni Agnelli Maccanico, Battaglia e Galasso: niente pasticci, restiamo fuori «Non possiamo sostenere Andreotti» Lo stato maggiore del Pri con La Malfa contro r«inganno» Il PrPni nofinini voterUnTOràn lIan fiduciTìnti^tti a aAl governOAUOmAo AndreottAnHvDAHli VIIVii*: lIon chi*hea soncnn/oS partri Arti»e' IntegrantInlAnranrAe i^**dell t-fnalitrifretarlot , SusannCttaurina AgnellAnnali»i eA «pu-ipoit passarnH>«Me l1»a» linelln«»ai chnhae avevnimma inditrsAi-­ linItiti hkna dati-litAo il su•»•«.••o. nni^aniprudentae candidato/<any1!f4atn , AntoniAnlnnÌAo MaccaniUi/v> ­ ha deciso la Direzione ieri sera, dopo 5 ore di dibattito. patto di maggioranza». faverlo Coltura ed Enzo Ber­ cato qualche giorno fa. secon­ consenso: «Ho interposto i co, ha fatto un intervento acco­ Astensione, dunque? O il Pri nardi, seguaci di Mamml nel do la quale il Pri ha subito miei uffici con Andreotti - ha rato e accolto con applausi: Sarà astensione o addirittura voto contrario? «Dipen­ si spingerà imo a votare contro partito del Lazio. un'onta, e 11 rapporto di fiducia ricordato -perchè l'atto grave «Non dobbiamo restare né nel­ de», dice La Malfa, ricevuto a tarda sera da Cossiga, Andreotti? Dal Quirinale, La In Direzione, Gunnella era con Andreotti è compromesso. subito dal Pri fosse rimediato. la maggioranza né nel governo Nella riunione della Direzione, pressoché isolati Matti­ Malfa più tardi annuncia sibilli­ andato giù duro: «Chi semina Una linea che aveva riafferma­ Questo per ora non è accadu­ - ha detto - . Io sono stato no: •Dipenderà». Intanto i mi­ vento raccoglie tempesta - to davanti ai suoi. «Ho suggeri­ to. Il partito è solidale con la chiamato al governo come tec­ mi, che chiedeva il rientro nella coalizione, e Gunnel­ nistri repubblicani, che Cossi­ aveva detto a La Malfa -. Spero to al segretario generale aclla Malfa. Ricordo a tutti che ab­ nico, tre anni fa, proprio per le la, che ha attaccato pesantemente La Malfa. I tre can­ ga ha nominato anche se non che le tue dimissioni non siano presidenza della Repubblica e biamo fatto l'impossibile per riforme Istituzionali. Ho lascia­ didati-ministri schierati col segretario. erano presenti al giuramento un giochetto». Susanna Agnel­ a Forlani - ha annunciato In­ evitare le elezioni anticipate. to Mediobanca per questo. E le di sabato scorso, «si dimette­ li, con garbo, aveva latto nota­ fatti alla Direzione - l'unica Dobbiamo essere decisi ma riforme, oggi, le si è volute ranno». re die nella gestione della crisi strada percorribile con dignità cauti- io suggerisco l'astemio- - scorporare per affidarle a Mar- Nel Pri, in realta, c'è chi te­ dal Pri» per sanare la ferita in­ tlnazzoll. lo, da tecnico, non ci La Malfa e Visentin:, a destra, durante la riunione della direzione del partito ci sono stati errori sia da parte ne». sto». me che le Intenzioni siano an­ di La Malfa sia da parte di An­ fetta da Andreotti. E la strada VITTORIO RAOONB cora più bellicose. «Ho votato che ha In mente La Malfa è In quelle cinque ore di di­ Si chiude cosi il giorno del dreotti. «A mio parere - aveva ('«azzeramento» della situazio­ scussione, La Malfa ha avuto di contro - dice Oscar Ma'mml, concluso - esistono ancora le ande orgoglio repubblicano, •i ROMA, f Andreotti VII do­ - dice La Malfa all'uscita -, Si è ministro delle Poste «accanto­ ne, il ritomo al momento in cui che restare soddisfatto. Con Enzo Bianco. L'ordine del gior­ no visti soltanto a sera tardi. vrà fare a meno dei repubbli­ parlato di politica». Poi si preci­ condizioni per rientrare nel go- Srande orgoglio sin dal matti­ no prevedeva: riforme istituzio­ Sul Grande Orgoglio dell'e­ nato» da La Malfa -: quel docu­ proponeva al presidente inca­ l'ala «estremista» del partilo (i no, fin dalla processione da­ cani. Il partito di La Malfa non pita al Quirinale., per spiegare mento è interpretabile in vario • verno». ricato la sua rosa di ministri, romagnoli Ravaglia, De Carolis nali e regionalismo. C'è stato dera, adesso, resta il marchio K>k> non rientra nelle schiere vanti alla salma di Randolfo a Cossiga la svolta repubblica­ modo, lo e altri l'abbiamo In­ Sia l'attacco al segretario, poi stravolta. e Ugolini in testa) che chiede­ Pacciardl, composta nella sala Invece - dicono i testimoni - di una trattativa durata giorni e . ministeriali, ma non voterà la na. terpretato come un passaggio però, sia la linea del nentro al vano un passaggio deciso al­ un gigantesco dibattito sullo giorni, con la De, Andreotti e il fiducia al governo. Ma davanti al silenzio degli delta direzione, sotto il dise­ Il documento del distacco del partito all'opposizione». governo, propugnata senza Interlocutori, Il segretario del l'opposizione, senza via inter­ gno di un'edera gigantesca, «sfregio» subito. La richiesta Quirinale, e forse nemmeno Cosi ha deciso Ieri sera la Di­ ha ottenuto 40 voti a favore, Uno dei tre ministri dimissio­ deflettere da Mamml, hanno Pri ha deciso di accelerare la medie. E i big che uno a uno proprio di fronte al piccolo bu­ che U Pri comunque rientrasse conclusa. Si tentava di rabbo­ rezione del Pri, riunita col se­ solo cinque contrari. Non che nari, Adolfo Battaglia, confer­ trovato ben pochi seguaci. E il polemica fino alla rottura. E su davano via libera al segretario. sto bronzeo di Ugo La Malfa. al governo è stata esclusa in nire la furia del Pri. E stato of­ gretario dalle 16,30 alle 21,30 il Pri abbia cambiato idea sul ma, ma con tutt'altro spirito, il voto finale della Direzione san­ questa strada ha ottenuto l'ap­ Candidati-ministri in testa. Grande orgoglio non solo partenza, da tutti. ferto qualche sortosegretariato nell'ex Hotel Bologna, a pochi momento politico: «Non esi­ dubbio di Mammì: «Non esclu­ cisce un successo personale di poggio di entrambi i «padri no­ «O entriamo senza trattare - del Gotha repubblicano, ma Fuori di li, a pochi metri, importante, come quello ai passi dalla sede dell'edera, in stono alternative all'attuale diamo né astensione né oppo­ La Malfa, leader dimissionario bili» del suo partilo. Spadolini oppure è meglio l'opposizio­ anche dei quadri «bassi» del proseguiva la sfilata davanti al servizi segreti. Tutto respinto piazza dei Caprettari, inagibile maggioranza - sostiene Infatti sizione. Le due strade sono perchè «tradito» da Andreotti. eVisentlnl. ne», ha detto Giuseppe Galas­ partito, i consiglieri regionali feretro di Pacciardi : Antonio con sdegno. La «strada pratica­ perche trasformata In camera la Direzione -, ma slamo co­ aperte». Le sue dimissioni dovrebbe •L'unica possibilità ai mo­ so. «Sono contro un appoggio del Pri. Erano nuniti a piazza Gava, Giuliano Vassalli, Fran­ bile» suggerita da La Malfa, ardente per l'ultimo omaggio a stretti a constatare che sono Gli altri quattro contrari al provvedere a respingerle il mento - ha spiegato Visentin! estemo al governo - ha accon­ dei Caprettari, dalle 11 alle co Maria Malfatti, i dirigenti ra­ condita di mille voci e di mille Randolfo Pacciardi. stati violati gli accordi raggiunti documento finale sono Aristi­ Consiglio nazionale, che è sta­ - è dissociarsi dalla maggio­ sentito Adolfo Battaglia- .Se 13,30 di ieri, assieme al vice­ dicali al gran completo, Nilde interpretazioni, è caduta nel si­ • Sono state cinque ore di di­ con il presidente incaricato, re­ de Gunnella, potente In Sicilia, to convocato per il 12 maggio. ranza». Poco dopo, intervenen­ non ci sono fatti nuovi, il rien­ segretario Giorgio Bogi e al re­ lotti, ricevuta da La Malfa in lenzio di chi avrebbe dovuto ri­ scussione. «Discussione serena lativi alla struttura del governo, oppositore dichiarato del se- Soprattutto, La Malfa vede do in Direzione, anche Spado­ tro è inaccettabile». E il terzo sponsabile degli Enti locali. persona. Craxi e Forlani si so­ spondere. Una famiglia nella storia politica dell'Italia: da cinquantanni i La Malfa sono sulla breccia Quando nel '65 il padre diventò segretario respingendo con furore il «padrinato» di Reale DIARIO DELPALAZZO E lo scatto del giovane Giorgio OIANPRANCO PASQUINO ricorda l'orgoglio del vecchio Ugo Giorgio La Malfa a duello con Andreotti. Il segretario , repubblicano dice di voler far pagare «il conto» al­ Storia ingloriosa l'intramontabile presidente del consiglio, ma la par­ tita non sembra facile. Gli scatti d'umore di La Malfa, sono di origine patema *cm»^in<>W'crffjrtnraW<J«t;' del rapporto K suo carattere. Di Giorgio diceva Amendola; «Non so , Giorgio quante cose ha imparato da suapa<^jj«jmpBnfiQfjf La Malfa ..„ certamente a dare lezioni al mondò». " " insiema • con il pentapartito a Franco RevigHo e Enrico . •• Sono tante le contraddizioni nel cielo del pentaparti­ ANTONIO DEL GIUDICI Manca al to. Ma non sono di meno le contraddizioni degli atteggia­ giuramento menti e del comportamenti del Partito repubblicano, fiplù •• ROMA. Giorgio La Malfa, ci di-Ugo hanno rivissuto in del Governo paese, tanto La Malfa se ne fa è dovere. Ugo non faceva ec­ atlantico dei partiti Italiani è stato costretto due volte, su anni 52, figlio di Ugo. L'ana­ questi giorni. Congresso re- Cossiga un'ossessione. Ugo si era gua­ cezione. E il giovane Giorgio punti rilevanti, a dissociarsi dalla politica del pentapartito: grafe, In politica, é spietata. Ci ubblicano all'Eur. Aprile del del giugno dagnato da Fortebraccio il no­ non si e mai sentito al centro prima, con Craxi presidente del Consiglio sul caso Slgonel- sono eredità che non si pos­ ?965. Il segretario Oronzo 1980. miglielo di «suocero della Pa­ di particolari adulazioni E pur la; poi, con Andreotti presidente del Consiglio, sull'appog­ sono accettare col beneficio Reale conclude il suo manda­ A destra tria».
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