Fondazione Memofonte onlus Studio per l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche ___________________________________________________________________________________________ 1775-1792 CATALOGO DELLE PITTURE DELLA R. GALLERIA COMPILATO DA GIUSEPPE BENCIVENNI GIÀ PELLI DIRETTORE DELLA MEDESIMA * PARTE I CORRIDORI c. 2 Indice Quadri dei corridori, numero 135 - della Stanza d’Amore, 28 - della Tribuna, 25 - della prima Stanza dei quadretti fiamminghi, 145 - della seconda Stanza, 209 - del Gabinetto delle medaglie, 34 - della Stanza dell’Emafrodito, 48 - della Sala della Niobe, 4 - ritratti dei pittori - ritratti di Uomini illustri numero 628 [Di questo Catalogo esistono due redazioni (ABU, ms. 463 ins. 10 e ins, 4); la trascrizione qui pubblicata presenta la prima versione integrata con le rare varianti espresse in parentesi tonda e testo corsivo. Le annotazioni a margine sono invece precedute dall’asterisco. La sezione dei manufatti antichi (sculture, iscrizioni, sarcofagi ecc.) esiste solo nella seconda redazione e qui integralmente trascritta]. c. 4 Indice Parte I a Quadri dei corridori Parte II a Quadri del Gabinetto delle monete e medaglie moderne - della Stanza di Amore - del Gabinetto delle miniature ______________________________________________________________________________________________ www.memofonte.it Fondazione Memofonte onlus Studio per l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche ___________________________________________________________________________________________ - della Tribuna - del Gabinetto dei disegni - della prima Stanza dei quadri fiamminghi - della 2 a Stanza dei medesimi Parte III a Quadri del Gabinetto delle medaglie Collezione dei Ritratti de’ pittori Quadri della Stanza dell’Ermafrodito - della Sala di Niobe - del Gabinetto delle pitture antiche Appendice L’indice dei pittori è in un volume in 4° a parte. c. 5 Prefazione * Ho fatto un discorso a parte sopra la pittura da servire d’introduzione al presente catalogo ed è indirizzato in forma di lettera al ... [sic] Pubblicai nell’anno 1779 il primo volume della Descrizione della R. Galleria di Firenze contenente un Saggio Istorico della medesima, nel quale narrai come questo luogo era pervenuto da piccoli principij a quel grado di ricchezza in cui oggi si ammira e di molte cose più celebri ch’ella conserva, raccolsi le notizie più sicure e più interessanti, dando in succinto un ragguaglio dello stato della medesima nel tempo che io scrivevo. Questa mia opera, dietro alla quale promessi che sarebbero succeduti varij tomi di cataloghi delle pitture, dei marmi, dei bronzi ecc., fu il segnale di una [c. 5v] nuova e total riordinazione della stessa Galleria, poiché Pietro Leopoldo, dividendo le sue cure indefesse nel far felice i suoi popoli, nel educare la sua numerosa prole e nel promuovere le scienze e le arti belle, volle che senza risparmiare le grandiose spese che sarebbero bisognate e che di fatto occorsero, tutto si aumentasse, tutto si ristorasse, tutto con nuova simetria si ponesse in mostra, tutto in fine con maggiore eleganza disponesse. Lungo sarebbe il narrare quante variazioni siano, perciò in tal congiuntura accadute, ed inutile forse riuscirebbe lo spiegare con molte parole queste medesime variazioni, per cui tutti gli amatori dei buoni studi devono professare un’eterna gratitudine al genio [c. 6] di questo principe. Io detti in detto libro la pianta della R. Galleria nel modo che allora si trovava, onde il riprodurre soltanto questa stessa pianta servirà per ricordare le variazioni suddette, e per mostrare come la sovrana munificenza l’ha di una nuova grandiosa scala abbellita con far trasportare nel Gran Salone, di cui fu parlato, vol. I, pag. 289, la statua di Niobe con i figli e con erigere un superbo elegantissimo Gabinetto ornato di colonne di alabastro orientale e di verde antico per riunirvi esposte a gli occhi di ognuno le gemme intagliate ed i più preziosi vasi di pietre dure che in vari luoghi erano [c. 6v] riposti. Quanto più ricca sia la R. Galleria di sculture e di antichità venute di Roma e dalle regie ville ed acquistate e raccolte in varie parti, di pitture e di quadri bellissimi comprati a gran prezzo, lo spiegheranno questo ed i successivi cataloghi e l’occhio ______________________________________________________________________________________________ www.memofonte.it Fondazione Memofonte onlus Studio per l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche ___________________________________________________________________________________________ dello spettatore sarà testimone dell’eleganza con cui la Regia Fabbrica è ornata, e tutto quello che serba è disposto e collocato. Se mai verrà il caso di ristampare la suddetta mia opera, allora mi sarà facile il correggerla ed il porla su quel piede in cui sarebbe dovuta essere se avessi indugiato, e prevedendo il futuro avessi sospeso qualche tempo a darla in luce. Ma nel [c. 7] seguitare il mio disegno, il catalogo stesso delle pitture indicherà lo stato attuale di questo luogo. Le medesime saranno accennate nell’ordine in cui al presente si trovano, ed un indice alfabetico infine richiamerà tutti i pezzi di uno stesso autore. Si vorrebbero esposti i quadri nelle gallerie con ordine cronologico che servisse ad additare la storia ed il progresso della pittura, o per via di scuole e di autori che facilitasse i confronti del loro rispettivo merito e desse il criterio di conoscere le diverse loro maniere, ma le gallerie, sono come le biblioteche, nelle quali la forma dei volumi fa ostacolo alle distribuzioni metodiche. Di più mai vi è stata galleria il di cui architetto abbia potuto o saputo combinare il disegno alla qualità e quantità delle cose preziose che vi potevano col tempo esser riposte. Doppo descritte le pitture situate ne’ [c. 7v] corridori, vi è … il ragguaglio dei ritratti dei sovrani e degli uomini illustri che adornano i medesimi con una breve notizia delle loro persone per interessare gli spettatori, e nelle due sale destinate alla raccolta dei ritratti originali dei pittori, si è dato il catalogo di essi distribuito cronologicamente per facilitare la soddisfazione ai curiosi di apprendere con gli occhi la storia di questa sublime arte. Del Gabinetto dei disegni si è parlato a suo luogo succintamente perché il solo indice di essi occuperebbe due intieri volumi uguali ai presenti. Questo Gabinetto dei disegni, il viaggiatore che lo saprà apprezzare, deve osservarlo separatamente per non confonder le sue idee fra [c. 8] le pitture e fra i primi abbozzi e i primi studi che i pittori fecero per colorire le loro tele. Ho detto già e ripeto adesso, che questo mio catalogo sarà molto semplice e spogliato affatto di enfatiche descrizioni, perché gli scrittori sacrificano quasi sempre con esse la verità, imbarazzano il giudizio altrui, alterano gli oggetti e prevengono il sentimento che lo spettatore vuole liberamente formarsi alla vista delle opere che va ad osservare. Soltanto ho notate quelle memorie istoriche le quali ho incontrate nelle mie ricerche sopra molti quadri, per indicarne la provenienza ed assicurarne l’autenticità. Per le scuole oltramontane molte volte è a noi impossibile il decidere certi dubbi che si affacciano all’occhio e che lasciano in sospeso la mente. [c. 8v] Ho veduti molti altri cataloghi simili, ho osservati i difetti che avevano ed ho procurato di scansarli e di correggerli. Se non mi è affatto riuscito di arrivare a tanto o sia ciò per causa della materia, o per causa della mia insufficienza, imploro ed ho fiducia di ottenere almeno dalle persone discrete un cortese compatimento. Nel vol. XLVII del Giornale Pisano , il signor abate Lanzi ha pubblicata una dotta Descrizione sommaria della R. Galleria la quale può soddisfare bastantemente chi fosse contento di formarsi soltanto una generale idea della medesima. Per coloro che non posseggono la nostra lingua, il signor Francesco Zacchiroli, pensionato di S.A.R., ne ha composta un’altra in francese uscita in luce in questi giorni. Doppo una generale riordinazione la R. Galleria non può così presto mutare di faccia, onde le piccole variazioni che alterassero questo, o altri suoi cataloghi, possono indicarsi ai forestieri facilissimamente anche in stampa (1783). Introduzione Se i professori dell’arte vogliono permettere che un dilettante di pittura parli della medesima, gentilissimo signor conte, lasciatemi ancor voi il piacere d’indirizzarvi questa lettera come un attestato pubblico della sincera stima che fo del vostro merito, e di spiegarvi alcune mie idee natemi nel mettere in ordine il catalogo dei quadri di questa R. Galleria. Voi troverete che l’ho disteso con tutta la maggior semplicità nel modo che ho promesso nella ______________________________________________________________________________________________ www.memofonte.it Fondazione Memofonte onlus Studio per l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche ___________________________________________________________________________________________ prefazione, acciò chi viene in questo luogo possa da se medesimo formare quei giudizi che vuole e che lusingano sempre l’amor proprio di colui che gli pronunzia, molto più poi quando si scostano dalle opinioni più ricevute. Non mi farete colpa se ho tralasciato di notare i nomi degli autori tutte le volte che non gli ho letti nelle tele medesime, o che una costante tradizione appoggiata sopra la pratica delle maniere, non me li ha fatti scoprire, se pure l’autorità di qualche soggetto accreditato non mi è servita di guida. Io ho conosciuto
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