Villa, giardino e paesaggio rurale nel sistema delle residenze medicee in Toscana Nodi e chiavi per una lettura critica Virginia Neri Dottorato di Ricerca in Architettura curriculum Strutture e Restauro dell’Architettura e del Patrimonio culturale DOTTORATO DI RICERCA IN ARCHITETTURA curriculum STRUTTURE E RESTAURO DELL’ARCHITETTURA E DEL PATRIMONIO CULTURALE ciclo XXXI coordinatore: Prof. Giuseppe De Luca Villa, giardino e paesaggio rurale nel sistema delle residenze medicee in Toscana. Nodi e chiavi per una lettura critica. Settore Scientifico Disciplinare Icar/19 Dottoranda Tutore Dott. Neri Virginia Prof. De Vita Maurizio (firma) (firma) Coordinatore Prof. De Luca Giuseppe _______________________________ (firma) Anni 2015/2018 Alla mia famiglia, ad Alen ed ai miei amici più cari, per il loro paziente e continuo ascolto. 4 5 Ringraziamenti. Innanzitutto, ringrazio il mio tutor, il Professor Maurizio De Vita, per il suo costante sostegno: la sua guida è stata essenziale per questa ed altre ricerche. Sono inoltre infinitamente grata alle Professoresse Maria Adriana Giusti e Lionella Scazzosi, per i loro numerosi consigli, gli incontri, le revisioni: il loro entusiasmo, competenza e devozione per lo studio del restauro e del paesaggio mi hanno insegnato, in questi anni, i fondamenti di cui avevo bisogno. Sono grata anche ai Professori Luigi Zangheri e Giorgio Galletti per la disponibilità nel condividere la loro vasta conoscenza sulle ville e giardini medicei: grazie alla loro guida sono riuscita a portare avanti la parte più operativa di questo lavoro. Sono anche molto riconoscente ai Professori Annegreth Dietze, dell’Università norvegese di Scienze Sociali, Elizabeth Brabec dell’Università del Massachussets, Jane Lennon dell’Univesità di Melbourne e all’arch. William Cumming dell’Archivio nazionale irlandese del patrimonio architettonico per aver condiviso con me il loro materiale inerente il tema delle ville nei paesaggi rurali del mondo. Ringrazio anche le Professoresse Maria Piera Sette e Serena Pesenti per il tempo dedicato alla revisione di questo manoscritto. Sono riconoscente anche l’Arch. Paola Ricco, per la vicinanza, lo scambio di opinioni, i consigli per la ricerca delle fonti storiche ed archivistiche e per molte conversazioni relative a tutti gli aspetti di questo lavoro. Vorrei infine ringraziare il mio caro amico Sirio, per la pazienza e la continua assistenza per la gestione grafica e psicologica di tutta la ricerca, ed Alen, perchè so che posso sempre contare su di lui. 6 7 INDICE 4 - NODI E CHIAVI DI LETTURA 4.1 - Le coordinate del tema di ricerca. 4.1.a – Il fenomeno della villa. INTRODUZIONE 4.1.b – Il concetto di sistema. Il contesto di riferimento. 4.1.c – I sistemi di villa nel paesaggio. 4.1.d – Un itinerario locale. 1 - CONTRIBUTI DI METODO 4.2- Il caso studio come atto critico progressivo. 4.3 - Il sistema delle ville e dei giardini medicei in Toscana: recupero di 1.1 - Riflessioni sull’attualità critica e la natura della tematica. segni e memorie. 1.2 - Gli obiettivi della ricerca e i risultati attesi. 4.3.a - Un itinerario critico per la lettura. 1.3 - La metodologia utilizzata. 4.4 - Temi, relazioni, sistemi di connessione. 2 - MATRICI STORICHE E CULTURALI 5 – LETTURE CRITICHE 2.1 - Il restauro dei monumenti e dei giardini storici, un confronto nel 5.1 - Villa e paesaggio del Trebbio in Mugello. tempo. 5.2 - Villa e paesaggio di Castello. 2.2 - Dal monumento al paesaggio. 2.2.a - Le leggi di tutela. 6- NOTE CONCLUSIVE 2.2.b - Le carte del restauro. 2.2.c - Gli apporti dei cultori e dei centri di studio. 6.1 - Riflessioni su teorie e prassi. 6.2 - Punti nodali per future ricerche. 3 - TEMATICHE E CONFRONTI 7 - BIBLIOGRAFIA 3.1- Le ville, i giardini, il paesaggio, lo stato dell’arte. 3.2 - Ricerca e convegnistica sul tema, in Italia e all’estero. 8 - ALLEGATI 3.3 - Ville, giardini, paesaggi come eredità culturale condivisa. 3.3.a - Luoghi e paesaggi di villa: alcuni esempi internazionali. 8 9 INTRODUZIONE Il contesto di riferimento. La tesi qui introdotta è l’esito di un percorso di studio volto a definire, attraverso un’operazione di riduzione culturale, un insieme di esperienze legate da un comune metodo interpretativo della lettura critica di un monumento. Da tale insieme, si è cercato di trarre una possibile interpretazione del fenomeno della villa, partendo dall’assunto che il concetto di monumento è oggetto di un’idea sempre più estensiva, che tende ad una dilatazione verso il concetto di paesaggio. Tale processo si riflette all’interno dell’attività restaurativa, caratterizzata da tempo da un’attenzione particolare al patrimonio paesaggistico, legato a doppio filo con le pratiche del restauro dei beni culturali. Le motivazioni sono da ricercare, oltre che nell’evoluzione culturale in atto dalla fine dell’Ottocento ad oggi, anche nel fatto che il paesaggio si è rivelato un patrimonio estremamente fragile sia per le gravi forme di degrado che lo caratterizzano da decenni che per le non sempre facili modalità di intervento. Il confronto con il patrimonio paesaggistico sempre più tende ad assumere un atteggiamento che dal punto di vista metodologico si rivolge alle pratiche della disciplina restaurativa, dall’analisi alla proposta: dalla conoscenza tramite fonti dirette, alla lettura del degrado, alle proposte per un progetto di manutenzione, conservazione o valorizzazione. Dal restauro dei giardini storici, sia la scala della tutela che quella del restauro, si sono, nel corso del tempo, dilatate verso il paesaggio, da considerarsi come bene culturale, vera unità di natura e cultura, come lo definisce Rosario Assunto. In quanto documento frutto delle sovrapposizioni storiche e delle tracce del passato e prodotto della trasposizione della cultura nella natura, il paesaggio Villa Gamberaia a Settignano (Firenze). Dettaglio. 12 13 dà luogo ad un sistema complesso costituito da relazioni culturali, spaziali, semantiche e figurative che sono oggetto di molti studi e protagonisti nel dibattito culturale dei primi anni del nuovo millennio. La complessità del tema è data principalmente dall’esistenza di un salto di scala non lineare tra gli ambiti del monumento/giardino e paesaggio, ma è grazie all’adozione di approcci diversi da quelli tradizionali e grazie alle potenzialità dell’interdisciplinarietà, che si possono ottenere “valutazioni sistemiche” (Giusti 2003, p. 129) dei diversi contesti, rendendo conto del processo con strumenti qualitativamente e quantitativamente attendibili. In questo lavoro è stata elaborata una sintesi di vari studi sul tema - senza nessuna pretesa di completezza - che potesse avere una chiara dimensione pratica ed operativa. La complessità delle tematiche oggetto di studio superano consapevolmente le possibilità individuali di esprimere un punto di arrivo definitivo e per tale motivo la ricerca non cerca di essere né esaustiva né tantomeno conclusiva: questo studio è voluto come una sistematizzazione tematica finalizzata al rendere tale sintesi un supporto per altre future ricerche. Paesaggio nelle colline di Settignano (Firenze) 14 15 1. CONTRIBUTI DI METODO 1.1 - Riflessioni sull’attualità critica e la natura della tematica. Il fenomeno delle ville costruite in campagna dal Rinascimento in poi, in diverse aree geografiche europee ed extraeuropee, riassume in maniera puntuale il concetto di compenetrazione, connessione e condizionamento, tra fabbrica e paesaggio, tra ambiente costruito dato dalla villa con giardino ed ambiente naturale dato dal paesaggio. La dilatazione e la compenetrazione di villa, giardino e paesaggio, sono quindi leggibili nella stessa evoluzione avvenuta, nel corso del Novecento, dell’ampliamento del campo della disciplina del restauro, quando “l’interesse della cultura storica si dilata dal testo al contesto che dapprima viene considerato inscindibile dall’episodio emergente del quale costituisce la “cornice” e poi apprezzato anche per i suoi specifici valori (Sette, 2012). Del resto, anche la definizione stessa del concetto di restauro ha subito importanti trasformazioni nel corso degli anni, un’evoluzione sempre più proiettata ad un’apertura verso una multidisciplinarità ed una pluriscalarità insieme ad un progressivo mutamento degli oggetti, delle ragioni e delle finalità del restauro (De Vita 2015, p. 24). Dalla nascita della disciplina restaurativa nel senso moderno del termine nel corso del XIX secolo, ad arrivare ad oggi, si può dire che ci sia stata una decisiva evoluzione del significato della parola restauro. Si vuole solo fare un breve accenno alla nascita dei primi concetti della visione moderna della disciplina restaurativa in Italia -di cui si parlerà nei capitoli successivi- che, grazie alla figura di Camillo Boito furono affrontati durante il III Congresso degli ingegneri ed architetti del 1883 e che produssero dei punti Dettaglio cella del Convento di S. Francesco a Fiesole (Firenze). 16 17 programmatici che risulteranno fondamentali non solo per la successiva stesura È in questo contesto multidisciplinare e pluriscalare che la tematica della della Carta italiana del restauro del 1932, ma anche per il primo pacchetto di lettura di un sistema che racchiude villa, giardino e paesaggio si inserisce, tra leggi organiche emanate dal 1907 al 1912 a tutela del patrimonio storico ed monumento e paesaggio, come punto nodale di un sistema complesso. artistico. La tematica rappresenta quindi un argomento trasversale, che interessa molte Dalla traduzione letterale del verbo latino restaurare che significa riparare, e diverse discipline
Details
-
File Typepdf
-
Upload Time-
-
Content LanguagesEnglish
-
Upload UserAnonymous/Not logged-in
-
File Pages139 Page
-
File Size-