Un Secolo Di Battesimi Di Pisa (1457-1557)

Un Secolo Di Battesimi Di Pisa (1457-1557)

Università degli Studi di Pisa Scuola di Dottorato in Storia XXII Ciclo Tesi di Dottorato in Storia (Settore Scientifico Disciplinare M-STO/01) UN SECOLO DI BATTESIMI DI PISA (1457-1557) Tutore: Candidato: prof. Michele Luzzati dr. Iva Puccinelli Anno 2011 A mio padre Ivo 2 Introduzione Nel campo della ricerca storico-demografica i libri parrocchiali costituiscono una fonte documentaria di primario valore; la Chiesa attraverso un lungo e difficile processo (in casi sporadici avviato sin dal XIII secolo) istituì e diffuse la tenuta dei registri di battesimo, di matrimonio e di sepoltura e via via la regolamentò in forme sempre più vincolanti ed omogenee. Nella cura spirituale e nel controllo religioso della popolazione cristiana si possono individuare le prevalenti finalità all‟origine di questi documenti la cui rilevanza però non fu solamente religiosa. I registri di battesimo conservati in molte tra le principali città italiane, in serie spesso continue e a partire da epoche in alcuni casi remote (a Siena dal 1381, a Firenze dal 1428, a Bologna dal 1459) rappresentano per gli studi di demografia storica dell‟epoca tardo-medievale e dell‟inizio dell‟età moderna una delle fonti più interessanti. A questo tipo di documentazioni fa riferimento questo lavoro che pone al centro del proprio interesse i registri battesimali di Pisa relativi agli anni dal 1457 al 1557. La principale finalità che tale ricerca ha perseguito è stata quella di presentare e divulgare la fonte indagata evidenziandone le caratteristiche ed i contenuti. Si è cercato di sottolineare il processo attraverso il quale è stata realizzata la sua trascrizione e successivamente la sua normalizzazione e le conseguenti aumentate potenzialità che l‟utilizzo del sistema informatico apportava alla fonte stessa, prima fra tutte, la capacità di porre in relazione in tempi rapidi un‟elevata mole di informazioni. Si è cercato di rendere più perspicue e parlanti le notizie che le registrazioni fornivano ponendole in un costante confronto; è stato così possibile ritornare su alcune delle 3 testimonianze originarie della fonte e a questa apportare correzioni e/o integrazioni. Intorno alla metà degli anni settanta dello scorso secolo ebbe inizio la prima indagine sugli elenchi battesimali della Chiesa Primaziale di Pisa conservati oggi presso l‟Archivio Arcivescovile. Nella città, dove non vi era una pluralità di fonti battesimali, la popolazione (non solo quella cittadina, ma anche quella dei sobborghi e del contado più prossimo) portava a battezzare i propri figli esclusivamente nel Battistero posto di fronte al Duomo. Nel 1974 Michele Luzzati e Luigina Carratori avviarono la trascrizione delle registrazioni battesimali relative agli anni compresi fra il 1457 e il 1509 (contenute in otto registri); procedettero poi alla “normalizzazione” della fonte che, in questa forma, venne pubblicata nel 1990 in un‟edizione computerizzata1. Nell‟elaborazione dell‟archivio digitale si effettuò anche un lavoro di integrazione: sono state così immesse quelle informazioni che, rilevate attraverso un articolato confronto tra tutti i dati offerti dai registri, non venivano direttamente espresse dalla fonte; si scelse di rendere immediatamente riconoscibili queste integrazioni riproducendole in carattere minuscolo. Diverse tesi di laurea, a partire dal 2002, hanno proseguito la ricerca facendo avanzare l‟archivio digitalizzato dei battesimi pisani fino al 15272; il database per gli anni 1457-1527 è stato poi messo on line nel 2007 in un 1 Cfr. L. Carratori, M. Luzzati, I battesimi di Pisa dal 1457 al 1509. Edizione computerizzata della fonte, voll. 2, Pacini Editore, Pisa 1990. L‟edizione è disponibile presso la Biblioteca Universitaria di Pisa. 2 Cfr. D. Giovannetti , I battesimi di Pisa dal 1510 al 1515. Trascrizione ed edizione computerizzata, relatore prof. M. Luzzati, Facoltà di Lettere e Filosofia dell‟Università di Pisa a.a. 2001/02; E. Baldi, I battesimi di Pisa dal 1516 al 1519. Trascrizione ed edizione computerizzata, relatore prof. M. Luzzati, Facoltà di Lettere e Filosofia dell‟Università di Pisa a.a. 2002/03; I. Sancimino, I battesimi di Pisa dal 1520 al 1523. Trascrizione ed edizione computerizzata, relatore prof. M. Luzzati, Facoltà di Lettere e Filosofia dell‟Università di Pisa a.a. 2003/04; I. Puccinelli, I battesimi di Pisa dal 1524 al 1527. Trascrizione ed edizione computerizzata. Relatore prof. M. Luzzati, Facoltà di Lettere e Filosofia dell‟università di Pisa a.a. 2004/05. 4 apposito sito dal Dipartimento di Storia dell‟Università di Pisa in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa che l‟ha ospitato in un proprio server3. Il sito dei battesimi pisani consente l‟analisi e la rielaborazione di una ingente quantità di informazioni; nella realizzazione di questo archivio, infatti, non ci si è limitati ad un semplice lavoro di schedatura delle registrazioni ma, come già detto, è stato attuato un complesso procedimento attraverso il quale le informazioni fornite dalle singole registrazioni sono state arricchite e completate con quelle desunte grazie allo studio e alla rielaborazione dell‟intera fonte (mettendo a confronto di volta in volta le varie iscrizioni battesimali riconducibili ad uno stesso nucleo parentale). Ampliare e approfondire questa indagine sui registri battesimali pisani per sottolineare il valore e le potenzialità di questa fonte storica sono stati come si è detto i principali obiettivi del presente lavoro. L‟interesse verso questo ambito di indagine ha coinvolto chi scrive già durante il suo corso di studi universitari diventando oggetto della sua tesi di laurea. Punto di partenza, ed elemento imprescindibile della tesi di dottorato, è stata la trascrizione letterale e l‟edizione computerizzata di altri nove manoscritti contenenti le registrazioni battesimali degli anni dal 1528 al 1557 che sono già verificabili nel nuovo sito on line. Il preliminare e impegnativo lavoro di trascrizione letterale che ha portato all‟inserimento nell‟archivio delle 14.085 nuove registrazioni somministrate nel Battistero di Pisa nei trentuno anni analizzati ha messo in luce una serie di nuovi elementi: dal maggio del 1529, oltre alle consuete informazioni4, si è trovata l‟indicazione di padrini e madrine; la loro presenza rimane costante negli anni 1530 e 1531, diminuisce, fino a scomparire, nel periodo tra 1532 e 1541, ricompare pressochè senza interruzioni dal 1542 al 1557. Altra 3 Archivio Informatico dei Battesimi di Pisa, (http://battesimi.sns.it ). 4 Nome del battezzato, del padre, del nonno e del bisnonno, cognome, professione, origine, parrocchia. 5 interessante novità è risultata, a partire dall‟aprile del 1552, l‟annotazione, nella quasi totalità dei casi, del nome della madre del battezzato. L‟apparire di questi elementi “inediti” ha avviato una serie di riflessioni e considerazioni e ha indotto, nel contempo, a delineare futuri campi di indagine. L‟archivio informatico che era stato realizzato per il periodo 1457- 1527 è stato dunque ampliato fino a comprendere un secolo di registrazioni battesimali. Alle 29.452 registrazioni già presenti nel primo archivio se ne sono aggiunte così 14.085, e la banca dati attualmente contiene 43.537 schede. Ottenuto quindi un archivio digitalizzato, che è di ben un terzo più ricco di quello che arrivava soltanto fino al 1527, si è proceduto ad un‟analisi complessiva del nuovo secolare data base che è stato messo a disposizione degli studiosi. L‟arco di tempo preso in esame è quello che vede Pisa al passaggio tra tardo Medioevo e gli inizi dell‟età Moderna. Passata agli inizi del Quattrocento sotto il dominio della Repubblica Fiorentina la città vide l‟allontanamento di molte delle sue più importanti famiglie e nel contempo fu meta di una massiccia ondata immigratoria proveniente dai territori dello Stato dominante. Alla fine del secolo le istanze di ribellione pisane portarono ad una difficile guerra contro Firenze che, solo nel 1509, riuscì ad avere la meglio sull‟antica Repubblica Marinara; i vincitori decisero di adottare un regime meno duro rispetto a quello precedente e sotto Cosimo I, salito al potere nel 1537, Pisa divenne una sorta di secondo polo dello Stato fiorentino. La presente ricerca ha cercato di individuare se e quanto queste vicende abbiano avuto riflesso nelle registrazioni battesimali: i flussi migratori, l‟origine dei gruppi familiari, la presenza in città dei contadini 6 negli anni della guerra5, l‟andamento delle nascite, sono alcuni dei fenomeni che si è scelto di analizzare e porre in relazione agli eventi politici. Filo conduttore della seconda parte della tesi è stato l‟utilizzo dei registri battesimali nello studio della demografia storica della città di Pisa; tra le fonti documentarie maggiormente utilizzate da questa disciplina nell‟indagine sulle popolazioni vissute anteriormente al XIX secolo, vi sono proprio quelle di origine ecclesiastica che, soprattutto in Italia, si distinguono frequentemente per ricchezza, varietà e continuità come nel caso degli elenchi pisani nei quali sin dal 1457 sono annotate e conservate le registrazioni dei battesimi che avvenivano nel Battistero pisano, che, come detto, era l‟unico fonte in città nel quale il rito di questo sacramento veniva celebrato. La terza parte della tesi è composta da dieci saggi di ricerca nei quali sono stati analizzati alcuni degli elementi presenti nei registri battesimali che si sono ritenuti maggiormante significativi; un interessante ambito di indagine si è rivelato ad esempio quello offerto dalla frequente presenza negli elenchi

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