CONSORZIO TUTELA VINI MONTEFALCO www.consorziomontefalco.it MONTEFALCO SAGRANTINO ITA/ENG/DEU “Magni nominis umbra” Lucano, Fars., I. 135 Gli statuti comunali già nel XIII sec. certificano una vitivinicoltura di qualità. Della pena di chi porta i pali dalle vigne altrui. Nessuna persona ardisca, o presuma cavar, o portar pali novi, o vecchi dalle vigne altrui del distretto di Montefalco, o d’alcun d’essi, in pena di 25 soldi per ciascuno e per ogni volta; e qualsivoglia persona s’intenda haver portato via i pali da esse vigne, che sarà stata ritrovata portar, o haver i pali nelle pertinenze d’esse vigne; se non fussero i pali di colui che li portasse alla sua vigna, o che l’avesse a lavoreccio. E ch’ il Notaro de’ danni dati sia tenuto farne inquisizione in qualsivoglia mese, e quei che per mezzo d’inquisizioni havrà trovato detti delinquenti, debbia di fatto punire, et esiger le suddette pene, e farle pervenir nel Comune, in pena di dieci libre di denari del suo salario. E ciò non habbia luogo in quei, che li portaranno dalla vigna propria, o in affitto. Fotografie di Pier Paolo Metelli SOMMARIO • TABLE OF CONTENT • INHALTSVERZEICHNIS Sagrantino, Figlio D’umbria ...........................................................................4 I Vini di Montefalco .........................................................................................5 Caratteristiche (Terreno e Clima) ..................................................................6 ITALIANO Principali caratteri ampelografici ..................................................................7 Valutazione qualitativa delle annate del Montefalco Sagrantino ..................8 Sagrantino: una varietà diversa per un vino diverso ...................................10 Il Consorzio Tutela Vini Montefalco ..............................................................11 Elenco delle Cantine consorziate ................................................................28 Mappa del territorio .....................................................................................31 Sagrantino, Umbria’s Jewel .........................................................................12 Montefalco Wines .........................................................................................13 Characteristics (Terrain and climate) ..........................................................14 ENGLISH Main Ampelographic Characteristics ..........................................................15 Vintage quality evaluation ............................................................................16 Sagrantino: a different variety for a different wine .....................................18 Consorzio Tutela Vini Montefalco .................................................................19 Sagrantino, das juwel umbriens ..................................................................20 Die Weine von Montefalco ............................................................................21 Merkmale (Boden und Klima) ......................................................................22 DEUTSCH Hauptcharakteristka der Reben ..................................................................23 Qualitative Bewertung der Jahrgänge des Sangrantino von Montefalco ..................................................................24 Sagrantino: eine andere sorte für einen anderen wein ..............................25 Consorzio Tutela Vini Montefalco .................................................................27 4 Consorzio Tutela Vini Montefalco ITALIANO SAGRANTINO, FIGLIO D’UMBRIA LA STORIA, IL VINO, IL TERRITORIO L’area collinare interessata alla produ- secolo. Dalla prima metà del Trecento zione del Montefalco Sagrantino DOCG le leggi comunali iniziavano a tutelare comprende, oltre all’intero territorio vite e vino, dedicandogli interi capito- comunale di Montefalco, che le regala li e rubriche di statuti comunali. Nel il nome, parte dei comuni di Bevagna, 1451 il noto pittore fiorentino Benozzo Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gozzoli, chiamato dai francescani ad Gualdo Cattaneo. Montefalco, cuore affrescare l’abside della loro chiesa, simbolico oltre che geografico della alludeva forse al Sagrantino dipingendo Valle Umbra, per la sua centralità ha la bottiglia di vino rosso sulla mensa ricevuto l’appellativo di “Ringhiera del cavaliere da Celano negli affreschi dell’Umbria” per la splendida vista dedicati alla vita di San Francesco. Nel spalancata sui Monti Martani come sul 1622 il cardinale Boncompagni, legato Subasio e gli Appennini, su Spoleto, di Perugia, inasprì severamente le san- Trevi, Foligno, Spello e Assisi. Il nome zioni stabilite dallo statuto comunale, Sagrantino sarebbe riconducibile ai prevedendo persino “la pena della forca Sacramenti (dal latino “Sacer” - Sacro) se alcuna persona tagliasse la vite d’uva”. in quanto l’uva era coltivata dai frati che Nell’Ottocento il Calandri, nel suo ne ricavavano un passito destinato ai riti “Saggio geografico, storico, statistico del religiosi o ancora perché era il vino che territorio Pontificio” cita Montefalco il contadino tirava fuori in occasione “al vertice dello Stato per i suoi vini”. delle festività e delle ricorrenze religiose In quel periodo iniziano ad arrivare che scandivano la vita del tempo, come importanti riconoscimenti al Sagranti- la Pasqua o il Natale. Se già nel 1088 no, vitigno vocato dalla scarsa produt- si scriveva di terre piantate a vigna in tività. Nel 1925 alla Mostra Enologica Montefalco, risalgono al Duecento nu- dell’Umbria, la cittadina definita centro merosi documenti che testimoniavano vinicolo più importante della regione: la cura costante che i vignaioli riservano “Montefalco occupa il primo posto nella al “campo piantato a vigna”. Visitare cultura del vigneto specializzato con un Montefalco, una delle pochissime città prodotto medio annuo di 65 quintali italiane nelle quali la viticoltura veniva d’uva per ettaro”. Quasi scomparso dai praticata anche all’interno del centro vigneti umbri negli anni Sessanta, il urbano, consente tra l’altro di conoscere Sagrantino è stato recuperato grazie luoghi davvero singolari sotto il profilo all’impegno ed al coraggio di alcuni del paesaggio viticolo, come per il vignaioli, ottenendo così nel 1979 il circuito delle viti storiche e di rintrac- riconoscimento della DOC, seguita nel ciare i segni dell’assetto agrario del XV 1992 dalla DOCG. ITALIANO Consorzio Tutela Vini Montefalco 5 I VINI DI MONTEFALCO MONTEFALCO BIANCO DOC Vino bianco a base di Grechetto, l’altra uva tipica dell’Umbria, e Trebbiano. Agli aromi ed ai sapori conferiti dal Grechetto, si accompagna la nota di freschezza tipica del Trebbiano. GASTRONOMIA: antipasti magri, minestre in brodo e asciutte, pesce e carni bianche. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10° C MONTEFALCO ROSSO DOC Come in molte zone vinicole del Centro Italia, a Montefalco il Sangiovese vanta una no- tevole tradizione e diffusione. Da qui la nascita del Montefalco Rosso dove il Sangiovese si sposa con il Sagrantino che apporta tipicità e struttura a questo vino da tutto pasto. GASTRONOMIA: primi piatti, carni arrosto e alla griglia, pollame nobile. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16° C MONTEFALCO SAGRANTINO DOCG È un vino di grande struttura ottenuto esclusivamente da uva Sagrantino. Grazie al ric- chissimo corredo di polifenoli e di tannini, questo vino ha una longevità straordinaria. Necessita quindi di un lungo periodo di affinamento nel legno prima, nella bottiglia poi. GASTRONOMIA: carni alla griglia, con salse brune, cacciagione. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 18° C MONTEFALCO SAGRANTINO PASSITO DOCG Dall’omonima uva Sagrantino si ottiene anche il tradizionale passito. I grappoli vengo- no scelti accuratamente e messi a passire su graticci per almeno 2 mesi. Quindi si vini- fica fermentando il mosto con le bucce. Si ottiene cosi un vino passito molto particola- re perché, pur essendo un vino dolce, rimane asciutto grazie al suo patrimonio tannico. GASTRONOMIA: vino da meditazione, si accompagna a formaggi stagionati o dolci secchi. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 12° C UVAGGI Grechetto minimo 50%, Trebbiano dal 20 al 35%, Montefalco Bianco altre uve autorizzate 0-30% Montefalco Rosso e Sangiovese dal 60 al 70%, Sagrantino dal 10 al 15%, Montefalco Rosso Riserva altre uve autorizzate 15-30% Montefalco Sagrantino Sagrantino 100% Montefalco Sagrantino Passito Sagrantino 100% 6 Consorzio Tutela Vini Montefalco ITALIANO CARATTERISTICHE (TERRENO E CLIMA) Il clima della città di Montefalco e delle sui 700 mm, mediamente distribuite in 89 colline circostanti è di tipo continentale. giorni, con un minimo relativo in estate ed In base alla media trentennale di riferi- un picco in autunno. La neve fa la sua ap- mento 1961–1990, la temperatura media parizione circa sette volte l’anno in città, e del mese più freddo, gennaio, si attesta a a volte gli accumuli sono anche abbastanza +3,8 °C; quella del mese più caldo, luglio, è consistenti. In media ci sono 40 giorni di di +25,3 °C. gelo all’anno. Le precipitazioni medie annue si aggirano ZONA DI PRODUZIONE La zona geografica delimitata dall’ art. 3 mente lungo i profili collinari che portano del disciplinare di produzione del Mon- la fascia altimetrica di coltivazione dai 220 tefalco ricade in provincia di Perugia al m. s.l.m. ai 472 dei rilievi collinari più ele- centro dell’ Umbria, e abbraccia l’ inte- vati presidiati da antichi borghi medievali. ro territorio comunale di Montefalco e La pendenza degli appezzamenti vitati e parte dei comuni di Bevagna, Giano dell’ l’esposizione generale è variabile,
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