UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO Dipartimento di scienze umane e sociali SCUOLA DI DOTTORATO IN STUDI STORICI Alessandro Salvador Il NAZIONALSOCIALISMO E LA DESTRA NAZIONALISTA TEDESCA: 1925 - 1933 Tutor: prof. G. Corni Tutor: prof.ssa A.G. Manca XXII ciclo (2006-2009) 1 INTRODUZIONE. 3 PARTE I - LA DESTRA NAZIONALISTA: 1925 – 1933. 1. Il partito nazionalsocialista (NSDAP): da organizzazione regionale a nazionale, 1925 – 1933. a. Rifondazione e consolidamento del partito. 9 b. La NSDAP negli anni d'oro della Repubblica. 15 c. Gli anni dell'ascesa al potere. 22 2. Lo Stahlhelm: da movimento paramilitare a organizzazione politica, 1926 – 1929. a. Il nuovo ruolo delle organizzazioni paramilitari. 27 b. I raduni di Berlino (1927) e Amburgo (1928): le tappe della svolta politica. 35 3. Il partito tedesco-nazionale e la sua progressiva radicalizzazione: 1925 – 1930. a. Il compromesso con la Repubblica. 48 b. La nomina di Hugenberg e la crisi della DNVP. 57 c. La DNVP negli anni finali della Repubblica. 63 PARTE II: L'OPPOSIZIONE NAZIONALE E IL NAZIONALSOCIALISMO: 1926 – 1933. 1. Lo Stahlhelm e la NSDAP: dalla svolta politica dei veterani fino alla lotta contro il piano Young. a. Reazioni nazionalsocialiste alla svolta politica dello Stahlhelm. 70 b. La gestione dei rapporti e dei conflitti fra il movimento dei veterani e i nazionalsocialisti. 84 c. La propaganda nazionalsocialista e la crisi nello Stahlhelm. 99 2. Gli anni dell'opposizione nazionalista: dal Volksbegehren contro il piano Young a Bad Harzburg a. La lotta contro il piano Young e la costruzione di un fronte nazionalista. 106 b. L'asse Hitler – Hugenberg e la crisi della DNVP. 127 c. L'opposizione nazionalista contro il “sistema” nel Reich e in Prussia. 143 3. Crisi e sconfitta dell'opposizione nazionalista. a. L'illusione di un'alleanza: da Bad Harzburg alle presidenziali. 157 b. I tedesco-nazionali e lo Stahlhelm durante la campagna presidenziale. 171 c. I tedesco-nazionali contro i nazionalsocialisti: il tentativo di arginare Hitler nel 1932. 188 III – CONCLUSIONI. 1. Il ruolo dello Stahlhelm nella opposizione nazionalista. 198 2. La DNVP di Hugenberg e le ragioni di un fallimento. 204 3. La crescita della NSDAP a spese della destra nazionalista. 209 APPENDICE 1. STATISTICHE. 213 APPENDICE 2. NOTE SULLE FONTI. 223 BIBLIOGRAFIA. 227 ELENCO DELLE FONTI. Fonti bibliografiche: 236 Periodici: 236 Fonti archivistiche: 237 2 Introduzione. Con la presente ricerca si è inteso, soprattutto, indagare come la destra nazionalista radicale tedesca si è rapportata con il partito nazionalsocialista e la sua repentina crescita nelle fasi finali della Repubblica di Weimar. Il nazionalsocialismo è forse il fenomeno storico-politico su cui più si è scritto e le cui sfumature e sfaccettature sono state analizzate, con alterne fortune, già nell'immediato dopoguerra, quando non addirittura durante la guerra.1 Tuttavia questa vasta letteratura risulta sbilanciata su alcuni aspetti e ne trascura altri. Il periodo del Terzo Reich e la figura di Hitler, comprensiva degli studi sulla psicologia delle masse e il potere carismatico, rappresentano una parte consistente di questa vasta produzione. Ben rappresentati sono anche gli studi sull’ideologia nazionalsocialista, sulle sue radici e i suoi vettori, ivi compresi alcuni lavori che esplorano gli aspetti più peculiari e “esoterici” di quell’ideologia. Esiste, tuttavia, un buco nella letteratura sul nazionalsocialismo, sia contenutistico sia temporale. La letteratura sul partito nazionalsocialista, la sua struttura, le sue strategie politiche e il suo sviluppo durante la Repubblica di Weimar è decisamente sottorappresentata, se escludiamo lavori pionieristici degli anni sessanta e settanta che continuano a costituire un punto di riferimento nonostante la distanza temporale che ci separa da essi.2 Allo stesso modo è raro trovare delle trattazioni che trattino in modo sistematico delle interazioni tra il nazionalsocialismo e i movimenti politici a esso contemporanei, se escludiamo opere generali sui movimenti politici della Repubblica di Weimar in cui, spesso, un occhio di riguardo è dato al nazionalsocialismo, senza che i modi di interazione siano trattati nella loro complessità. Se, quindi, nella vasta letteratura sul nazionalsocialismo è ancora possibile trovare delle lacune, e sorprenderebbe il contrario dato che i punti di vista sono tanti almeno quanto gli esseri umani, ben più grave è la situazione per quanto riguarda altri movimenti politici che durante la Repubblica di Weimar hanno condiviso obiettivi, lotte, persone e anche condanne penali, col partito di Hitler. Lo 1 Si vedano ad esempio i vari e controversi scritti di Hermann Rauschning, di cui il più famoso è sicuramente Gespräche mit Hitler (Europa-Verlag, New York-Zürich, 1940) oppure testi infarciti di dietrologia ed ipotesi fantasiose come The thousand-year conspiracy di Paul Winkler (Scribner, New York, 1943) 2 In particolare grande importanza rivestono ancora i lavori di Dietrich Orlow, Wolfgang Horn e Joseph Nyomarkay per i cui dettagli bibliografici si rimanda alle note del primo capitolo e alla bibliografia. 3 Stahlhelm e lo Jungdeutsche Orden rappresentano, ad esempio, due grandi organizzazioni che hanno segnato la storia del movimento nazionalista radicale contro la Repubblica di Weimar. Le loro organizzazioni di massa arrivavano a coinvolgere centinaia di migliaia di individui in periodi nei quali la NSDAP raccoglieva a malapena ventimila aderenti. Tuttavia di questi movimenti, negli studi sul nazionalsocialismo, esistono solo degli accenni che raramente considerano, e mai in modo sistematico, le modalità, le cause e gli effetti delle interazioni fra questi movimenti e il nazionalsocialismo. A onor del vero pochissima attenzione è stata dedicata a questi movimenti in senso generale. Se si escludono lavori generali sui movimenti paramilitari e sulle Politische Kampfbünde3, la produzione monografica sullo Stahlhelm e sullo Jungdeutsche Orden è carente, per non dire inesistente.4 Si tratta inoltre di lavori molto lontani del tempo ed elaborati in periodi in cui l'accesso alle fonti era limitato, sia per la vicinanza agli anni della guerra, con tutte le limitazioni che il caos postbellico in Germania e le limitazioni legali imponevano, sia per le conseguenze della divisione dello Stato tedesco che hanno reso per decenni inaccessibili, agli storici occidentali, le fonti conservate oltre la cortina di ferro. Sulle relazioni specifiche tra questi movimenti e il nazionalsocialismo un primo e unico tentativo è stato fatto da Werner Knabe, in una tesi di dottorato rimasta inedita che, nonostante l'apprezzabile sforzo che rappresentò, era limitata da un ampio uso di memorialistica, spesso frutto di corrispondenza diretta fra l'autore e i protagonisti delle vicende esaminate.5 Un altro limite del lavoro di Knabe, sul cui progetto di base è costruita una parte di questa ricerca, è rappresentato dalla sua corrispondenza esclusiva con esponenti dello Stahlhelm. Sullo Jungdeutsche Orden apparentemente esiste una letteratura più ampia ma buona parte di essa è attribuibile a ex membri dell'ordine o a persone che con esse hanno avuto rapporti diretti. La mia intenzione di affrontare i rapporti dei nazionalsocialisti con questa organizzazione non ha, tuttavia, avuto un seguito, perché non sono emersi elementi tali da renderli interessanti ai fini della mia ricerca. Se è pur vero che tra Jungdeutsche Orden e NSDAP è esistita una 3 In questo campo spiccano i lavori di autori come James Diehl, Kurt Finker, Sven Reichardt e Dirk Schumann (vedi bibliografia) 4 Sullo Stahlhelm esiste una sola monografia realizzata da Volker Berghahn nel 1966, mentre altri lavori non sono stati pubblicati come la dissertazione di Alois Klotzbücher e quella di Werner Knabe (v. bibliografia). Esistono tuttavia alcuni saggi che ne affrontano alcuni aspetti specifici come ad es. Cebulla, Florian, Die Rundfunk politik des Stahlhelm, in Rundfunk und Geschichte, No. 25, 1999: pp. 101 – 106; per quanto riguarda lo Jungdeutsche Orden, oltre ad una monografia di Klaus Hornung (v. bibliografia) esistono alcuni lavori anche recenti come ad es. Lohmüller, Wolfgang, Der Jungdeutsche Orden, Lohmüller, München, 1987. Quest´ultima opera come altre sull´Ordine, viene tuttavia da ambienti che hanno, dopo la guerra, tentato di ricostruirne l´organizzazione. 5 La tesi, del 1955, dal titolo Der Stahlhelm und die NSDAP, è conservata presso l´archivio dell´IfZ di Monaco, segnatura: MS528 4 dialettica e che alcuni aspetti meriterebbero forse ulteriori approfondimenti, i dati emersi non lasciano intendere che questa dialettica e le sue conseguenze sull'ordine o sul partito nazionalsocialista abbiano avuto un ruolo decisivo, o anche solo rilevante, nello sviluppo dei due movimenti. Tuttavia le fonti sullo Jungdeutsche Orden sono lacunose e la gran parte di esse, conservata presso il Bundesarchiv di Berlino, sono conservate in fondi appartenenti ad organizzazioni nazionalsocialiste e quindi sono frutto di una raccolta intenzionale con probabili fini di studio o di indagine, considerato il ruolo dell'ordine nella resistenza ai primi anni del regime nazionalsocialista. Se si è ritenuto di menzionare lo Jungdeutsche Orden in questa sede è proprio per segnalare questa problematica ed eventualmente stimolare ulteriori ricerche in questo senso. A questi due movimenti, cui la ricerca ha dedicato un’attenzione limitata, si deve accompagnare un terzo soggetto politico i cui rapporti con il partito nazionalsocialista hanno avuto degli effetti determinanti,
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