ACCOMPAGNATI SIPROIMI
IPROIMI
RAPPORTO ANNUALE ANNUALE RAPPORTO 019
INTERNAZIONALEMINORI STRANIERI NON E PER 2
SISTEMA DI PROTEZIONE PER TITOLARI DI PROTEZIONE TITOLARI PER SISTEMA DI PROTEZIONE ATLANTE ATLANTE
RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI SISTEMA DI PROTEZIONE PER TITOLARI DI PROTEZIONE ATLANTE SIPROIMI 2019
SIPROIMI
RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI
SISTEMA DI PROTEZIONE PER TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI Rapporto annuale DIREZIONE SIPROIMI 2019 Virginia Costa e Luca Pacini Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale COORDINAMENTO E CURA e per minori stranieri non Monia Giovannetti accompagnati Atlante Siproimi 2019 IL RAPPORTO È STATO REDATTO DA Alessandra Caldarozzi Monia Giovannetti Alessandro Somai
SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati
ED IN PARTICOLARE Annalisa Giovannini Maria Silvia Olivieri Camilla Orlandi
Il presente rapporto è stato chiuso con le informazioni disponibili al mese di ottobre 2020.
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE M&C Management & Consulting, Roma
Stampa Tipografia EUROLITE s.r.l., Roma
ISBN 978-88-6306-057-7 INDICE
PREFAZIONE...... 3 3.2 LE FIGURE PROFESSIONALI IMPIEGATE NEI PROGETTI...72 PRESENTAZIONE...... 5 INTRODUZIONE...... 7 3.3 L‘INCLUSIONE SOCIALE DEI BENEFICIARI...... 78 3.4 LA PARTECIPAZIONE DEI BENEFICIARI E LE ATTIVITÀ DI CAPITOLO 1 SENSIBILIZZAZIONE SUL TERRITORIO...... 90 CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEL SIPROIMI...... 9 CAPITOLO 4 1.1 COS’È IL SIPROIMI...... 13 ANALISI DEI PROGETTI DESTINATI AI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI...... 93 1.2 L’ACCOGLIENZA INTEGRATA...... 15 4.1 LA RETE TERRITORIALE A SOSTEGNO DEI PROGETTI...... 96 1.3 L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA 4.2 LE FIGURE PROFESSIONALI IMPIEGATE NEI E INTEGRAZIONE: DA SPRAR A SIPROIMI...... 16 PROGETTI...... 98 1.4 I PRINCIPALI DATI DEL 2019...... 21 4.3 L‘INCLUSIONE SOCIALE DEI BENEFICIARI...... 103 1.4.1 I PROGETTI...... 21 1.4.2 GLI ENTI LOCALI COINVOLTI...... 23 4.4 L’ACCOMPAGNAMENTO ALL’ETÀ ADULTA...... 106 1.4.3 I POSTI IN ACCOGLIENZA...... 30 4.5 LA PARTECIPAZIONE DEI BENEFICIARI E LE ATTIVITÀ 1.4.4 LE STRUTTURE ABITATIVE...... 38 DI SENSIBILIZZAZIONE SUL TERRITORIO...... 110 1.4.5 I BENEFICIARI ACCOLTI...... 39 APPENDICE...... 113 CAPITOLO 2 IL DETTAGLIO DEI PROGETTI SIPROIMI...... 115 I BENEFICIARI ACCOLTI...... 41 2.1 NAZIONALITÀ...... 46 I FLUSSI MIGRATORI IN EUROPA E IN ITALIA. ALCUNI DATI DI SINTESI...... 125 2.2 GENERE...... 51
2.3 ETÀ...... 52
2.4 I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI...... 55
2.5 TITOLO DI SOGGIORNO...... 57
2.6 LE PRINCIPALI VULNERABILITÀ DEI BENEFICIARI...... 58
2.7 MODALITÀ D’INGRESSO IN ITALIA...... 59
2.8 MODALITÀ DI USCITA DAI PROGETTI DI ACCOGLIENZA...62
CAPITOLO 3 ANALISI DEI PROGETTI DESTINATI AI BENEFICIARI ORDINARI O CON DISABILITÀ/DISAGIO MENTALE...... 63 3.1 LA RETE TERRITORIALE A SOSTEGNO DEI PROGETTI.....67 RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI 2019 RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI 2019
di Matteo Mauri, PREFAZIONE Vice Ministro, Ministero dell’Interno
Ringrazio l’Anci perché mi consente, in occasione della attività. Una crescita nella qualità dei servizi, via via redazione dell’Atlante SIPROIMI 2019, di condividere ampliati attraverso il confronto e la messa in comune alcune brevi riflessioni su un tema che mi sta partico- di prassi sperimentate a livello territoriale, con una co- larmente a cuore. stante attenzione alla presa in carico delle persone vul- Voglio partire dalla considerazione che il Servizio Cen- nerabili. trale svolge un compito prezioso e indispensabile per Tali azioni dovranno confrontarsi con le innovazioni garantire in Italia un qualificato sistema di accoglienza. contenute nel nuovo D.L. Immigrazione, che interviene Il lavoro rivolto ai titolari di protezione internazionale in modo significativo proprio sul Sistema di protezione e ai minori stranieri non accompagnati è complesso e attraverso la trasformazione del SIPROIMI in SAI (Si- delicato, perché incide in profondità nella vita di mol- stema di Accoglienza e Integrazione). Non un semplice te persone a cui è stato riconosciuto il diritto ad essere cambiamento lessicale, ma un intervento che, oltre a tutelate. introdurre diverse forme di protezione, amplia la pla- L’efficacia di questo lavoro, a livello nazionale e loca- tea dei possibili beneficiari delle prestazioni del nuovo le, ha determinato l’effettiva fruibilità di un diritto e sistema di accoglienza ricomprendendo i richiedenti ha contribuito a realizzare una concreta integrazione, asilo. condizione fondamentale per una compiuta convivenza L’intento del Governo - diretto a rafforzare in modo sociale all’interno delle comunità. significativo il binomio accoglienza/integrazione - è I risultati dell’attività che da anni viene portata avanti quello di garantire nel modo migliore la protezione da molti Comuni e dagli operatori del settore sono ve- prevista dalla legge e dalle Convenzioni internaziona- ramente considerevoli. Grazie a questi risultati siamo li, unitamente all’impegno di consolidare una rete di convinti ancora di più che stiamo percorrendo la strada servizi che riduca il più possibile quelle sacche di mar- giusta e che dobbiamo concentrare le nostre energie per ginalità e disagio, che sappiamo quali effetti negativi mettere tutti nelle condizioni di fare sempre meglio. possono produrre. Anche per questo, appena dopo il mio arrivo al Vimi- Nel lavoro concreto di strutturazione del nuovo SAI nale, ho voluto visitare la sede del Servizio centrale del sarà fondamentale il confronto costante tra Ammini- SIPROIMI. Un incontro molto stimolante, durante il strazione centrale, Enti Locali e realtà del Terzo Settore. quale ho avuto modo di confrontarmi e di ascoltare le L’obiettivo è quello di sviluppare un modello che sia idee e le proposte di chi quotidianamente si misura con d’aiuto per una politica di gestione dei flussi migratori la realtà del territorio, acquisendo così elementi utili an- efficace e lungimirante. che per il complesso lavoro che ha condotto al recente Anche per questo, voglio rivolgere un sincero ringrazia- Decreto Immigrazione (D.L. 130/2020). mento non solo a tutti gli attori istituzionali ma anche Il ruolo del Servizio Centrale risulta fondamentale an- alle lavoratrici e ai lavoratori dell’accoglienza nell’am- che nell’attuale fase di emergenza dovuta alla pande- bito del Sistema. È grazie al loro quotidiano impegno e mia. Abbiamo adottato diversi provvedimenti, come alla loro professionalità che è stato possibile costruire ad esempio il prolungamento dei tempi di accoglienza una rete territoriale di qualità, diffusa, sostenibile e ben nelle strutture per favorire una gestione capace di ade- organizzata. guarsi in velocità e duttilità alle esigenze straordinarie. Sono certo che gli importanti risultati, che il rapporto Il tutto sempre concertato con il Dipartimento per le 2019 ci consegna, saranno di stimolo per il raggiungi- libertà civili e l’immigrazione, l’ANCI, lo stesso Servi- mento dei prossimi obiettivi del Sistema di accoglienza zio centrale e con la fattiva collaborazione di Comuni e e integrazione. soggetti gestori. L’Atlante SIPROIMI 2019 fotografa l’alto livello rag- Buon lavoro a tutti voi. giunto dal Sistema di protezione in quasi 20 anni di
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di Michele Di Bari PRESENTAZIONE Capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’interno
Nel corso del 2019, la rete di accoglienza degli enti locali monia lo sforzo di ciascun soggetto coinvolto nel pro- è stata interessata da ulteriori interventi di regolamen- cesso di inserimento e inclusione dei beneficiari nella tazione. consapevolezza che il contributo di ciascuno è deter- Con il decreto del Ministro dell’Interno del 18 novem- minante per il superamento degli ostacoli che si frap- bre sono state adottate le nuove linee guida per il fun- pongono al raggiungimento dell’autonomia e alla piena zionamento del SIPROIMI, il cui contenuto è il risultato realizzazione del progetto di vita dei migranti accolti. di una proficua e consolidata interlocuzione con l’ANCI Il riconoscimento del sinergico rapporto interistituzio- ed il Servizio Centrale, procedendo ad una complessiva nale ha trovato conferma anche nel rinnovo della con- rivisitazione delle modalità di funzionamento allo sco- venzione con ANCI per il triennio 2020-2022 al fine di po di conseguire una maggiore razionalizzazione del si- ottimizzare il sistema di protezione e facilitare il coor- stema e di accesso ai finanziamenti delFondo nazionale dinamento, a livello nazionale, dei servizi di accoglien- per le politiche ed i servizi dell’asilo da parte dei progetti za territoriali. Nel momento in cui questo Rapporto presentati dagli enti locali. viene pubblicato è in corso una revisione normativa, di Nel segno della rete di accoglienza dei minori stranie- cui al decreto legge 21 ottobre 2020 n. 130, in corso di ri non accompagnati sono stati finanziati nuovi pro- conversione, che amplia la platea dei destinatari delle getti riservati alla categoria dei minori stranieri non misure di accoglienza apprestate dagli enti locali, diver- accompagnati: si tratta di 32 nuove progettualità, per sificando i livelli delle prestazioni. 595 ulteriori posti, raggiungendo così una capacità di Il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione accoglienza complessiva dei minori di 4255 posti con del Ministero dell’interno sta predisponendo i provve- la fruizione dei servizi di integrazione e di inclusione. dimenti di attuazione con la preziosa collaborazione di Altrettanto significativa è stata l’attivazione di idonei tutti i soggetti interessati. percorsi in risposta a specifiche vulnerabilità, di cui Nell’occasione, rivolgo un sentito ringraziamento ai sono portatori le vittime di torture e violenza, di tratta collaboratori del Dipartimento e a tutti coloro che rea- e con disagio mentale, nonché per i migranti giunti con lizzano con impegno questa sinergia tra istituzioni cen- i corridoi umanitari. trali, realtà locali e associazionismo. Il rapporto del SIPROIMI, anche per quest’anno, testi-
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di Matteo Biffoni INTRODUZIONE Delegato ANCI all’Immigrazione Sindaco di Prato
Il Rapporto SIPROIMI rappresenta, ormai da anni, ma anche di prevenire quella conflittualità che inevita- l’occasione per fare il punto sul sistema di accoglien- bilmente si attiva laddove si verifica un impatto eccessi- za gestito dai Comuni italiani ma anche per avanzare vo in termini di numeri e di percorsi non accompagnati. riflessioni più complessive sulle caratteristiche, i mu- Tutto ciò, vale la pena ricordarlo ancora una volta, in- tamenti, i nuovi orientamenti che attraversano il più tegrando nella massima misura possibile gli interventi complesso tema della governance dell’accoglienza di per un miglior funzionamento complessivo del welfare richiedenti asilo e rifugiati nel nostro Paese. territoriale, mettendo in campo misure che, pur rivolte Questa opportunità ci è data dalla natura stessa del alle persone accolte nella rete, attivano un beneficio per Sistema di accoglienza dei Comuni, che ci consente di tutta la cittadinanza. raccogliere e rappresentare quelle che sono le caratteri- Il Rapporto richiama e definisce con dati oggettivi an- stiche dei beneficiari, dei servizi, degli interventi, con che il ruolo cruciale degli enti gestori dei progetti e delle una ricchezza di dettaglio non solo quantitativo ma an- figure professionali coinvolte: se i progetti funzionano è che qualitativo di cui solo il Siproimi - oggi SAI - di- perché possono contare sulle qualità umane e professio- spone. nali di quanti compongono le equipe multidisciplinari, Nel 2019 sono stati messi a disposizione, da 713 enti lo- siano essi mediatori, operatori sociali o dell’integrazio- cali titolari di progetti, 33.625 posti in accoglienza, per ne, operatori legali, educatori, oppure personale ammi- un complessivo di 39.686 persone accolte durante l’an- nistrativo. no. Il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’a- Grazie ad anni di lavoro sinergico tra i Comuni e il Mi- silo ha infatti permesso di finanziare 844 progetti, dei nistero dell’Interno è stato creato un sistema orientato quali 166 per minori stranieri non accompagnati e 47 a ridurre fortemente la gestione dell’accoglienza emer- per persone con disagio mentale e disabilità fisica. genziale a favore di un sistema strutturato basato su Anche nel 2019, dunque, il Siproimi ha saputo mantene- piccoli centri diffusi e distribuiti sull’intero territorio re quelle qualità, che da sempre lo contraddistinguono, nazionale. di diffusione capillare e di ampio coinvolgimento terri- Nonostante i dati 2019 evidenzino una parziale contra- toriale: è presente in tutte le Regioni e in 104 Province, zione dei numeri del Siproimi, conseguenza del concre- interessando complessivamente 1.698 Comuni; sono to dispiegarsi degli effetti delle modifiche normative -in coinvolti tutti i grandi centri metropolitani e tra i tanti trodotte dal decreto legge n. 113/2018, al momento della Comuni la maggior parte è caratterizzata da dimensio- pubblicazione del presente Rapporto è entrato in vigore ni particolarmente contenute, con una organizzazione il decreto legge n. 130/2020 che, con la riapertura del dell’accoglienza che si conferma, in prevalenza, per pic- sistema di accoglienza dei Comuni ai richiedenti asilo, coli numeri. riporta il Siproimi, oggi rinominato SAI – Sistema di I dati restituiti nel Rapporto confermano anche che, Accoglienza e Integrazione, ad essere il sistema di acco- essendo organizzato direttamente dai Comuni ma con glienza principale, intendendo mantenere ai centri go- una struttura di coordinamento centrale, il Siproimi è vernativi CAS e CARA un ruolo di prima accoglienza e soggetto a meccanismi di monitoraggio e controllo sia per permanenze di breve periodo, così consolidando, in a livello territoriale che centrale. Ciò rappresenta un sostanza, il sistema nazionale ordinario, e non di natura aspetto irrinunciabile per un sistema che ha la respon- emergenziale. sabilità di gestire risorse pubbliche in misura significa- La collaborazione tra sistema dei Comuni e Ministero tiva e di tenere sempre presente l’impatto sulle comuni- dell’Interno si sta già orientando in tale direzione. Sarà tà che accolgono. necessario, nei prossimi mesi, riavviare il percorso di Si conferma inoltre l’attenzione a tutti quegli aspetti ampliamento del numero di posti disponibili in SAI e che consentono al Sistema di essere un dispositivo di riattivare quei meccanismi di collaborazione tra Sinda- integrazione, con grande attenzione rivolta ai percorsi ci e Prefetti, per l’individuazione delle migliori strategie formativi, all’insegnamento della lingua, alla media- di gestione dei fenomeni migratori, a tutela dei territori, zione interculturale che rende raggiungibili i servizi delle comunità e dei migranti stessi, con un’attenzione territoriali. Quegli aspetti che da sempre sono centrali sempre alta ai percorsi di protezione dei minori stranie- per il Sistema e che consentono ai progetti non solo di ri non accompagnati, di cui non va mai dimenticata la accompagnare i percorsi di inclusione nelle comunità specifica fragilità e i particolari bisogni.
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8 CAPITOLO 1
CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEL SIPROIMI Il Sistema di Accoglienza e Integrazione SIPROIMI 2019 33.625 39.686 74,8% (-7,3%) Posti Beneficiari 844 (-6,3% rispetto al 2018) (-3,5% rispetto al 2018) 85,3% Ordinari 86% Progetti Minori stranieri (-3,8% rispetto al 2018) 12,7% non accompagnati 12,0% 19,7% (+15,3%) Disagio mentale/ 2,0% disabilità fisica 2,0% 5,5% (-9,6%)
45.000 41.113 39.686 40.000 36.995 34.039 35.000 29.698 35.881 Progetti per persone Progetti per Progetti per 30.000 33.625 47 166 631 22.961 31.340 affette da disagio minori stranieri categorie ordinarie 25.000 26.012 mentale e/o disabilità non accompagnati 20.000 21.613 fisica 12.631 15.000 20.752 8.412 7.845 7.598 7.823 10.000 5.347 6.284 6.855 4.489 4.654 10.381 5.000 2.013 4.388 3.694 3.146 3.979 3.979 0 1.356 2.237 2.199 2.428 2.411 1.698 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Comuni interessati dal Sistema (titolari di progetto o sede di struttura Liguria: 897 713 o facenti parte di un’aggregazione Enti Locali titolari territoriale titolare di progetto) Lombardia: 2.422 Distribuzione Piemonte: 1.996 di Progetto regionale dei posti Valle d’Aosta: 25 (-5,2% rispetto al 2018) 6,3% Emilia Romagna: 3.038 8,9% oltre Friuli Venezia Giulia: 413 da 50.000 100.000 ab. 1.065 Nord-Ovest: 5.340 Trentino Alto Adige: 372 a 100.000 ab. Comuni coinvolti Veneto: 788 617 nel Sistema Nord-Est: 4.611 Lazio: 3.399 Comuni (titolari di progetto o sede di struttura) Marche: 1.363 Centro: 6.690 ITALIA Toscana: 1.469 27 Umbria: 459 Unioni di Comuni/ 617 33.625 Abruzzo: 706 Comunità montane Comuni 40,2% Basilicata: 660 21,2% Sud: 11.755 Titolari fino a Calabria: 3.336 da 15.000 5000 ab. 19 a 50.000 ab. Campania: 2.800 Province Isole: 5.229 Molise: 916 Puglia: 3.337 50 23,3% Sardegna: 369 Altri Enti da 5000 a 15000 ab. Sicilia: 4.860 Il Sistema di Accoglienza e Integrazione SIPROIMI 2019 33.625 39.686 74,8% (-7,3%) Posti Beneficiari 844 (-6,3% rispetto al 2018) (-3,5% rispetto al 2018) 85,3% Ordinari 86% Progetti Minori stranieri (-3,8% rispetto al 2018) 12,7% non accompagnati 12,0% 19,7% (+15,3%) Disagio mentale/ 2,0% disabilità fisica 2,0% 5,5% (-9,6%)
45.000 41.113 39.686 40.000 36.995 34.039 35.000 29.698 35.881 Progetti per persone Progetti per Progetti per 30.000 33.625 47 166 631 22.961 31.340 affette da disagio minori stranieri categorie ordinarie 25.000 26.012 mentale e/o disabilità non accompagnati 20.000 21.613 fisica 12.631 15.000 20.752 8.412 7.845 7.598 7.823 10.000 5.347 6.284 6.855 4.489 4.654 10.381 5.000 2.013 4.388 3.694 3.146 3.979 3.979 0 1.356 2.237 2.199 2.428 2.411 1.698 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Comuni interessati dal Sistema (titolari di progetto o sede di struttura Liguria: 897 713 o facenti parte di un’aggregazione Enti Locali titolari territoriale titolare di progetto) Lombardia: 2.422 Distribuzione Piemonte: 1.996 di Progetto regionale dei posti Valle d’Aosta: 25 (-5,2% rispetto al 2018) 6,3% Emilia Romagna: 3.038 8,9% oltre Friuli Venezia Giulia: 413 da 50.000 100.000 ab. 1.065 Nord-Ovest: 5.340 Trentino Alto Adige: 372 a 100.000 ab. Comuni coinvolti Veneto: 788 617 nel Sistema Nord-Est: 4.611 Lazio: 3.399 Comuni (titolari di progetto o sede di struttura) Marche: 1.363 Centro: 6.690 ITALIA Toscana: 1.469 27 Umbria: 459 Unioni di Comuni/ 617 33.625 Abruzzo: 706 Comunità montane Comuni 40,2% Basilicata: 660 21,2% Sud: 11.755 Titolari fino a Calabria: 3.336 da 15.000 5000 ab. 19 a 50.000 ab. Campania: 2.800 Province Isole: 5.229 Molise: 916 Puglia: 3.337 50 23,3% Sardegna: 369 Altri Enti da 5000 a 15000 ab. Sicilia: 4.860 RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI 2019
12 RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI 2019 CAPITOLO 1 CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEL SIPROIMI
1.1 COS’È IL SIPROIMI
Il SIPROIMI – il Sistema di protezione per titolari di “Lo straniero, al quale sia protezione internazionale e per i minori stranieri non impedito nel suo paese accompagnati – è il sistema afferente alla rete degli enti l’effettivo esercizio delle " locali che si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione libertà democratiche garantite dei richiedenti asilo e rifugiati, nonché dei minori non dalla Costituzione italiana, ha accompagnati. diritto d’asilo nel territorio Al Sistema aderiscono gli Enti locali (in prevalenza della Repubblica, secondo Comuni) che con le risorse del Fondo nazionale per le le condizioni stabilite dalla politiche e i servizi di asilo (FNPSA) realizzano progetti legge.” (Articolo 10 della di accoglienza integrata nell’ambito del welfare locale. Costituzione italiana) Tali progetti sono realizzati in cooperazione con gli enti attuatori, in prevalenza realtà del privato sociale, e attra- verso il dialogo e la collaborazione con gli altri interlo- cutori istituzionali. L’accoglienza integrata è l’asse portante del SIPROIMI, che si pone come ponte verso l’inclusione e come punto di riferimento delle reti territoriali andando ad agevo- lare il processo d’inserimento nel tessuto sociale locale delle persone accolte.
13 RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI 2019
La protezione internazionale
Il cittadino straniero può richiedere lo status di rifugiato o lo status di protezione sussidiaria.
Il rifugiato è un cittadino straniero il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o opinione politica, si trova fuori dal territorio del Paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di tale Paese. Può trattarsi anche di un apolide che si trova fuori dal territorio nel quale aveva precedentemente la dimora abituale e, per le stesse ragioni, non può o non vuole farvi ritorno.
Il cittadino straniero che non possiede i requisiti di “rifugiato” può richiedere lo status di protezione sussidiaria se sussistono fondati motivi per ritenere che, se ritornasse nel Paese di origine o, nel caso di un apolide, se ritornasse nel Paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale, correrebbe un rischio effettivo di subire un grave danno. Sono esclusi dalla protezione gli stranieri già assistiti da un organo o da un’agenzia delle Nazioni Unite diversi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria sono riconosciute all’esito dell’istruttoria effettuata dalle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.
14 RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI 2019
1.2 L’ACCOGLIENZA INTEGRATA
All’interno dei progetti del SIPROIMI oltre ad essere competenze degli attori locali, come pure le esperienze garantita l’accoglienza materiale (vitto e l’alloggio) sono pregresse sperimentate sul territorio di riferimento. previste attività di accompagnamento sociale, finaliz- Inoltre, all’interno del SIPROIMI sono previsti proget- zate alla conoscenza del territorio e all’effettivo accesso ti specializzati per l’accoglienza e sostegno di persone ai servizi locali, fra i quali l’assistenza socio-sanitaria. portatrici di specifiche vulnerabilità o di esigenze pe- L’accoglienza integrata comporta la presa in carico oli- culiari: stica dei beneficiari, singoli o con il rispettivo nucleo • persone disabili o con problemi di salute (fisica e familiare e comprende i seguenti servizi minimi obbli- mentale), gatori: • minori stranieri non accompagnati, a) accoglienza materiale; • vittime di tortura o di violenza, b) mediazione linguistico-culturale; • nuclei monoparentali, c) orientamento e accesso ai servizi del territorio; • donne sole in stato di gravidanza, d) insegnamento della lingua italiana e inserimento • lgbt. scolastico per i minori; Si tratta, quindi, di una accoglienza differenziata e ca- e) formazione e riqualificazione professionale; librata in funzione di ciascuna tipologia di utenza pro- f) orientamento e accompagnamento all’inserimento prio al fine di garantire l’universalità nell’accesso ai lavorativo; servizi e la presa in carico olistica delle persone. g) orientamento e accompagnamento all’inserimento Tutti i progetti SIPROIMI sono presentati in occasione abitativo; di avvisi pubblici pubblicati dal Ministero dell’Interno h) orientamento e di accompagnamento all’inseri- in base alle esigenze di posti di accoglienza all’interno mento sociale; del Sistema e sono sottoposti all’esame di una Com- i) orientamento e accompagnamento legale; missione di valutazione. Le modalità di presentazione j) tutela psico-socio-sanitaria. e valutazione delle domande per l’accesso alle risorse Tutte le attività elencate sono realizzate con l’obiettivo del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo di accompagnare ogni singola persona accolta lungo sono illustrate nelle linee guida predisposte dal Ministe- un percorso di (ri)conquista della propria autonomia. ro dell’Interno. I titolari dei progetti sono gli Enti loca- Il SIPROIMI è, dunque, caratterizzato da un approc- li, i quali possono presentare domanda di prosecuzione cio olistico ai servizi e, al contempo, dalla costruzione dei servizi di accoglienza già in essere oppure domanda di percorsi d’integrazione individualizzati e model- per il primo ingresso all’interno del SIPROIMI. L’acces- lati sulle caratteristiche del territorio ospitante, così so alle risorse del FNPSA è regolato dalle graduatorie da valorizzare al meglio la vocazione, le capacità e le finali dei progetti ammessi a finanziamento.
15 RAPPORTO ANNUALE SIPROIMI 2019
1.3 L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE: DA SPRAR A SIPROIMI
Il Sistema di Protezione, avviato nel 2001 in maniera fino alla definizione del loro status. La nuova norma- sperimentale con risorse straordinarie e successivamen- tiva - novellando le disposizioni riguardanti il sistema te istituzionalizzato con le legge n. 189/2002, ha avuto SPRAR e riformando il sistema di accoglienza (artt. 8, nel tempo un’evoluzione continua, determinata anche 9, 14, e 15 d.lgs. n. 142/2015) – ha segnato una “netta dif- dai cambiamenti normativi intervenuti negli anni. ferenziazione tra coloro che hanno un titolo definitivo A fine 2018 si è registrato un importantecambio nor- a permanere” e coloro che “sono in temporanea attesa mativo con l’entrata in vigore della legge n. 132 del 2018. della definizione del loro status giuridico”. I destinatari Il nuovo dispositivo normativo ha ridefinito la platea di questa “seconda” tipologia di accoglienza (artt. 9 e 11 dei beneficiari del sistema di accoglienza e sancito il del d.lgs. n. 142/2015) sono nello specifico: cambio di denominazione dall’originario SPRAR a • i richiedenti protezione internazionale, i quali ab- SIPROIMI. biano formalizzato la domanda e risultino privi Il “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugia- di mezzi sufficienti a garantire una qualità di vita ti” (SPRAR) è stato rinominato in “Sistema di prote- adeguata per il sostentamento proprio e dei propri zione per titolari di protezione internazionale e per familiari; i minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI)” e • i “richiedenti ricorrenti”, che hanno fatto ricorso l’accesso alla rete di accoglienza degli enti locali è ri- avverso la decisione di rigetto della protezione in- servato: ternazionale; • ai titolari di protezione internazionale; • i titolari di protezione umanitaria, già riconosciuta • ai minori stranieri non accompagnati; dalla Commissione territoriale, ma che hanno im- • ai titolari dei “nuovi” permessi di soggiorno intro- pugnato la decisione amministrativa richiedendo dotti dall’art. 1 del d.l. n. 113/2018 (per cure me- una forma di protezione maggiore (rifugio o pro- diche, per calamità e per atti di particolare valore tezione sussidiaria), mantenendo in questo caso la civile); qualifica di richiedenti asilo. A questi si aggiungo- • ai titolari di permesso di soggiorno per casi speciali no anche gli “umanitari ricorrenti” che si trovano a condizione che tali soggetti non accedano a siste- nel SIPROIMI e nei cui confronti, al termine del mi di protezione specificamente dedicati (titolari periodo transitorio previsto dal comma 6 dell’arti- di un permesso per motivi di protezione sociale ex colo 12 del d.l. n. 113/2018, non sia intervenuta una art. 18 T.U. Imm.; permesso di soggiorno per vitti- decisione sulla definizione dello status, i quali po- me di violenza domestica ex art. 18-bis T.U. Imm., tranno – su richiesta – proseguire l’accoglienza nei permesso di soggiorno per vittime di particolare centri governativi; sfruttamento lavorativo ex art. 22, co. 12-quater • richiedenti asilo per i quali è stata attivata la proce- T.U. Imm.). dura Dublino e sono in attesa dell’eventuale trasfe- Sono stati invece esclusi dai medesimi servizi i richie- rimento nel Paese competente alla trattazione della denti la protezione internazionale o i titolari di altre domanda d’asilo; forme di protezione come era previsto prima dell’in- • “dublinanti di ritorno” ovverossia i richiedenti asi- troduzione del d.l. n. 113/2018. lo giunti in Europa attraverso la frontiera italiana L’accesso ai centri governativi di prima accoglienza e che hanno presentato domanda di asilo in altro pa- nelle strutture straordinarie di accoglienza è stato ri- ese europeo aderente al sistema europeo comune di servato invece ai richiedenti protezione internazionale asilo.
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Luoghi di sbarco “Aree Hotspot” Interventi di soccorso, prima assistenza e identificazione dei migranti presso centri governativi in corrispondenza dei luoghi Centri Governativi maggiormente interessati di prima accoglienza da sbarchi massicci. e strutture straordinarie di accoglienza Centri per l’accoglienza di richiedenti protezione internazionale fino alla definizione del loro status. SIPROIMI Sistema di protezione per l’accoglienza di titolari di protezione internazionale, minori stranieri non accom- pagnati (MSNA), titolari di nuovi permessi di soggiorno.
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Il nuovo dispositivo normativo ha sancito il cambio di ha, di fatto, interrotto il trend fortemente crescente ini- denominazione da SPRAR a SIPROIMI e ha ridefini- ziato a partire dal 2012. Questa inversione di tendenza to la platea dei beneficiari, senza però intaccare le ca- sembrerebbe peraltro confermata anche dai primi dati ratteristiche strutturali del sistema di accoglienza inte- riferiti all’anno 2020. Nel corso degli anni, lo SPRAR/ grata, che ha continuato a poggiare su alcuni capisaldi: SIPROIMI ha registrato numerosi ampliamenti a se- • la titolarità dei progetti affidata agli Enti locali; guito, soprattutto, dell’incremento dei flussi migratori • la definizione di servizi minimi garantiti contem- provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente. Nei primi plati nelle Linee guida; 10 anni di attività (2003-2012), l’incremento dei posti e • il partenariato strategico con i soggetti del terzo degli accolti è stato progressivo e ha portato a triplica- settore, cui è spesso demandata la realizzazione dei re l’offerta l’iniziale: il tasso di crescita medio annuo dei progetti; posti si è attestato al 16,6%, mentre quello dei beneficia- • il modello di accoglienza “diffusa” e per piccoli nu- ri ha di poco superato il 20%. Il 2013 è stato un anno di meri, che interessa un numero significativo di pic- “rottura”: a seguito della cosiddetta “emergenza nord-a- coli comuni distribuiti su tutto il territorio nazio- fricana” si è registrato un notevole incremento di posti nale; (+161%) e beneficiari (+61%), che è continuato piutto- • le modalità di funzionamento del Sistema, che sono sto sostenuto fino al 2018, quando sono stati registrati regolate dalla Linee Guida del Ministero dell’Inter- complessivamente 35.881 posti e 41.113 beneficiari. Il no e che vedono la compartecipazione del Servizio 2019 rappresenta invece l’anno in cui si osserva l’inver- Centrale affidato ad ANCI e della Fondazione Citta- sione della pendenza delle due curve a seguito di una lia, oltre ovviamente agli Enti attuatori delle singole contrazione concomitante dei posti (33.625 unità, -6,3% iniziative progettuali. rispetto al 2018) e dei beneficiari accolti (39.686 unità, Il nuovo dispositivo normativo ha però avviato una leg- -3,5% rispetto al 2018). gera contrazione del numero di posti e beneficiari e
POSTI FINANZIATI E BENEFICIARI ACCOLTI, ANNI 2003-2019 VALORI ASSOLUTI
45.000 41.113 39.686 40.000 36.995 34.039 35.000 29.698 35.881 30.000 33.625 31.340 22.961 25.000 26.012 20.000 21.613 20.752 15.000 12.631 8.412 10.000 7.845 6.855 7.598 7.823 5.347 6.284 4.489 4.654 10.381 5.000 2.013 4.388 3.694 3.146 3.979 3.979 0 1.365 2.237 2.199 2.428 2.411 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
Pos� Beneficiari
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pevolezza sui rischi del contagio e sui comportamenti da tenere per favorirne il contenimento. In maniera SIPROIMI E COVID trasversale su tutto il territorio italiano, nelle grandi città come nei piccoli comuni, è stata realizzata una Con l’insorgere dell’emergenza sanitaria dovuta alla copiosa produzione di materiale informativo, a cui diffusione del Covid-19, il Siproimi è stato chiamato a hanno partecipato attivamente molti dei beneficiari dare prova di adattamento e reazione a fattori esterni accolti. Soprattutto video, ma anche schede e volantini che hanno imposto un cambiamento sul regolare svol- informativi, sono stati prodotti in più lingue, condivi- gimento dei servizi di accoglienza. si su portali, siti web più o meno istituzionali, pagine Se in passato l’esigenza di variare le modalità di eroga- social, in maniera tale da garantirne la più ampia dif- zione dei servizi era stata determinata unicamente da fusione e raggiungere anche la popolazione straniera modifiche normative1, incidenti sulla sola dimensio- esterna al Siproimi. E’ stata una campagna informativa ne del Siproimi, nel 2020 il fattore di cambiamento de- senza precedenti che ha accresciuto la responsabilità terminato dalla pandemia ha investito universalmente personale di beneficiari e operatori, nonché ottenuto il territorio nazionale e tutta la popolazione presente, risultati importanti: all’interno del Siproimi, tra mar- autoctona o straniera. Le misure di contrasto alla dif- zo e giugno 2020, i casi di positività al virus registra- fusione del contagio e il rigido periodo di lockdown ti sono stati estremante contenuti, così come rilevato hanno, dunque, forzatamente indotto gli enti locali e dall’Osservatorio Covid attivato dal Servizio Centrale. attuatori del Siproimi ad attivarsi in rapidità, per adat- Essendo le strutture del Sistema di Protezione in pre- tare l’erogazione dei servizi di accoglienza alla nuova valenza predisposte in appartamenti, gli enti locali e situazione verificatasi. attuatori del Siproimi hanno dovuto coniugare la ge- Mancando disposizioni generali per il funzionamen- stione delle civili abitazioni in tempi di confinamento to in condizioni di emergenza delle strutture di acco- – al pari con il resto della popolazione italiana – con glienza e con la particolarità degli alloggi del Sistema l’esigenza di mantenere i servizi di presa in carico, che di Protezione allestiti in prevalenza in appartamenti, il la responsabilità sulle persone in accoglienza dettava Servizio Centrale è intervenuto fornendo riferimenti loro. Con l’obiettivo prioritario di salvaguardare la sa- operativi alla rete Siproimi, in maniera progressiva e lute di beneficiari e operatori, là dove possibile, molti in coerenza con il susseguirsi delle disposizioni gover- servizi hanno continuato a essere seguiti da remoto, native. Tra febbraio e giugno 2020 sono state condivise soprattutto nei casi quando la natura stessa del ser- indicazioni in merito alle procedure di contenimento vizio lo consentiva. I colloqui di orientamento e assi- del contagio e di informazione da adottare, alle condi- stenza, i corsi di lingua, le attività di supporto sociale o zioni di permanenza delle persone in accoglienza, alla psicologico, le verifiche sulla progressione dei percorsi riorganizzazione dei servizi e alla rimodulazione dei individualizzati, diversi interventi di mediazione lin- costi a essi imputabili, garantendo altresì un costante guistica e culturale non si sono, pertanto, più tenuti in aggiornamento sull’evoluzione delle disposizioni nor- presenza, ma si sono spostati negli uffici virtuali messi mative e amministrative, di volta in volta adottate dal a disposizione dalle differenti piattaforme di comuni- Governo. cazione a distanza. Nel Siproimi è stata, dunque, data priorità all’informa- Altre attività, invece, si sono dovute sospendere per zione e alla necessità di favorire una maggiore consa- l’impossibilità di condurle da remoto. In particolare 1 Si fa riferimento a quei cambiamenti normativi che in passato hanno sono stati i tirocini formativi a essere maggiormente inciso sulla conformazione del Sistema di Protezione e le modalità penalizzati. In virtù di questo, proprio al fine di non di fare accoglienza. Come, a titolo di esempio, quelle disposizioni intaccare ulteriormente i percorsi di inclusione sociale che nel tempo hanno previsto o meno la possibilità di accogliere nel Siproimi i richiedenti asilo ovvero di poterlo fare già dal momento avviati, in moltissime realtà del Siproimi, anche in tal del primo arrivo sul territorio italiano o successivamente a una pri- caso su tutto il territorio nazionale, sono state molte- ma permanenza in centri governativi o per l’accoglienza straordina- plici le iniziative che hanno favorito la partecipazione ria.
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dei beneficiari a misure di sostegno al resto delle po- di mantenere in accoglienza i richiedenti asilo e i tito- polazioni locali. Di conseguenza persone accolte nel lari di protezione umanitaria già presenti all’interno Sistema di Protezione sono state coinvolte nelle conse- dei progetti. Il blocco di fatto delle uscite dall’acco- gne a domicilio in favore delle persone maggiormen- glienza e dei trasferimenti ha consentito di mantenere te vulnerabili in caso di contagio (anziani, immuno- in condizioni di sicurezza le persone, rafforzando così depressi, malati), nella raccolta di cibo e beni o nella le misure anti-contagio. Il ministero dell’Interno ha, preparazione di pasti per quanti con un aggravamento infine, consentito agli enti locali di poter utilizzare le della propria situazione economica durante l’emer- proprie strutture per ospitare le fasce deboli popola- genza sanitaria. zione – a prescindere dallo status giuridico - che nel Sono, infine, state a decine le esperienze di beneficiari periodo di lockdown non avevano disponibilità di abi- che – nell’iniziale assenza dei dispositivi di protezio- tazioni in cui restare confinati. Questo ha consentito al ne – hanno realizzato per sé e per le comunità locali Siproimi di intercettare le esigenze sui singoli territori mascherine protettive, che sono state distribuite a par- comunali e interagire di conseguenza con tutti gli altri tire dal personale sanitario negli istituti ospedalieri di servizi locali per individuare soluzioni di intervento prossimità. in favore delle intere comunità cittadine. Agli enti locali del Siproimi è stato, inoltre, consentito
Il Decreto Legge n.130 del 21 ottobre 2020
Contemporaneamente all’uscita di questo rapporto è stato avviato l’iter parlamentare di conversione del decreto-legge n. 130 del 21 ottobre 2020 il quale è intervenuto nuovamente sul sistema di accoglienza. In particolare, l’articolo 4 del decreto-legge riforma le disposizioni riguardanti il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati (rinominato “Sistema di accoglienza e integrazione”) prevedendo l’inserimento nelle strutture della rete, nei limiti dei posti disponibili, oltre che ai titolari di protezione internazionale e ai minori stranieri non accompagnati, ai richiedenti la protezione internazionale, che erano stati esclusi dal D.L. 113 del 2018, nonché ai titolari di diverse categorie di permessi di soggiorno previsti dal TU immigrazione (permesso per "protezione speciale” per i soggetti per i quali vige il divieto di respingimento o di espulsione ai sensi degli articoli 19, co. 1 e 1.1. del TUI e permesso di soggiorno per casi speciali ex art. 1, co. 9, D.L. 113/2018) e ai neomaggiorenni affidati ai servizi sociali in prosieguo amministrativo.
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1.4 I PRINCIPALI DATI DEL 2019
1.4.1 I PROGETTI
Nel 2019, il Fondo nazionale per le politiche e i servizi da disagio mentale e/o disabilità fisiche (47 progetti, dell’asilo (FNPSA) ha finanziato complessivamente 844 5,5%). Rispetto al 2018 si è registrato un sensibile in- progetti (-3,8% rispetto all’anno precedente). Dall’anali- cremento dei progetti MSNA (+15,3%), questo anche si della distribuzione dei progetti per tipologia si evince a seguito delle disposizioni normative che indicano il che nel 2019 tre progetti su quattro sono stati dedicati SIPROIMI il sistema privilegiato di presa in carico di all’accoglienza di persone afferenti alla categoriaordi - tutti i minori non accompagnati presenti sul territorio nari (631 progetti, pari al 74,8%), circa uno su cinque è nazionale2. Tale incremento è stato più che compensa- stato destinato all’accoglienza dei minori stranieri non to dalla concomitante riduzione dei progetti ordinari accompagnati (166 progetti “MSNA”, pari al 19,7%), (-7,3%) e di quelli destinati agli stranieri con disagio/ mentre la quota restante ha interessato progetti speci- disabilità (-9,6%). ficatamente deputati all’accoglienza di persone affette 2 I progetti dedicati ai minori stranieri non accompagnati sono aumen- tati grazie all’approvazione di due nuove graduatorie rispettivamente nel primo e nel secondo semestre del 2019.
DISTRIBUZIONE PROGETTI PER TIPOLOGIA, VARIAZIONE PROGETTI PER TIPOLOGIA, ANNI 2018-2019 ANNI 2018-2019 VALORI ASSOLUTI VALORI PERCENTUALI
20% MSNA totale 844 15,3% 877 15%
10% ordinari 631 681 5%
0% MSNA 166 144 -5% totale -3,8% ordinari -10% disagio/ 47 -7,3% 52 disagio/ disabilità disabilità -15% 0 200 400 600 800 1000 -9,6%
2019 2018 -20%
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DISTRIBUZIONE PROGETTI PER TIPOLOGIA, DISTRIBUZIONE PROGETTI PER TIPOLOGIA, ANNO 2019 ANNO 2018 VALORI PERCENTUALI VALORI PERCENTUALI
disagio/ disagio/ disabilità 5,6% disabilità 5,9%
MSNA MSNA 19,7% 16,4%
ordinari ordinari 74,8% 77,7%
I numeri della rete SIPROIMI | Dati a Luglio 2020
I dati dell’anno 2020, seppur non ancora consolidato (i dati si riferiscono al mese di luglio 2020), sembrerebbero confermare il trend decrescente del numero di progetti avviati nel 2019. I progetti totali scendono sotto la soglia delle 800 unità, con una contrazione del 5,8%.
In particolare, la tipologia di progetti che registrano la riduzione più marcata è quella dei minori non accompagnati, che si contraggono di circa il 10% e in totale controtendenza rispetto all’aumento di circa il 20% registrato nel corso del 2019.
602 Ordinari
795 Progetti 149 Minori stranieri non accompagnati
44 Disagio mentale o disabilità
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1.4.2 GLI ENTI LOCALI COINVOLTI
Gli Enti locali titolari di progetto sono complessiva- di due progetti (uno per categoria ordinaria l’altro per mente 713 (-5,2% rispetto all’anno passato), di cui 617 minori stranieri non accompagnati - compreso FAMI Comuni, 19 Province, 27 Unioni di Comuni o Comuni- – o per disagio mentale e disabilità fisica), 15 i titola- tà montane e 50 altri Enti (Ambiti o Distretti territoriali ri di tre progetti (uno per categoria ordinaria, uno per e sociali, Consorzi intercomunali, Società della salute). minori stranieri non accompagnati -compreso FAMI- Gli Enti attuatori sono presenti in quasi tutte le Province l’altro per disagio mentale e disabilità fisica) e 2 quelli (104 su 107) e in tutte le Regioni italiane. titolari di quattro progetti (uno per categoria ordinaria, Gli enti locali titolari di un solo progetto sono stati 601 due per minori stranieri non accompagnati -compreso (84,3%), scendono invece a 95 (13,3%) quelli che lo sono FAMI- l’altro per disagio mentale e disabilità fisica).
DISTRIBUZIONE ENTI TITOLARI DI PROGETTO PER DISTRIBUZIONE ENTI TITOLARI PER NUMERO DI TIPOLOGIA, ANNI 2018-2019 PROGETTI, ANNO 2019 VALORI ASSOLUTI VALORI ASSOLUTI
Totale 713 752 1 proge�o 601
Comuni 617 655 2 proge� 95 Province / 19 Ci�à Metropolitane 19
3 proge� 15 Unioni di Comuni / 27 Comunità Montane 28
4 proge� 2 Altri 50 50 0 200 400 600 800 0 200 400 600 800 2019 2018 2019
DISTRIBUZIONE DEGLI ENTI TITOLARI DI PROGETTO PER NUMERO DI PROGETTI REALIZZATI, ANNO 2019
NUMERO PROGETTI DI CUI L’ENTE E’ TITOLARE TIPOLOGIA DI ENTE TOTALE ENTI TOTALE PROGETTI 1 2 3 4
COMUNI 518 85 12 2 617 732 UNIONE COMUNI 24 2 1 0 27 31 PROVINCE 14 3 2 0 19 26 ALTRI 45 5 0 0 50 55 TOTALE 601 95 15 2 713 844
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La maggior parte dei 617 Comuni titolari di progetto tassi di urbanizzazione e sviluppo. Il 63,5% dei Comuni è caratterizzata da dimensioni particolarmente conte- titolari di progetto ha meno di 15.000 abitanti e offre nute, ciò a conferma del fatto che il Sistema di acco- oltre 11.000 posti, pari a circa il 50% del totale. I gran- glienza e integrazione è presente in realtà territoriali di comuni con oltre 100.000 abitanti si attestano a 39 diversificate, dai grandi centri metropolitani a quelli unità e arrivano a coprire oltre un/quarto (più precisa- caratterizzati da una bassa densità abitativa e da bassi mente il 28,6%) dell’offerta di posti.
DISTRIBUZIONE DEI COMUNI TITOLARI DI PROGETTO E DEI POSTI PER AMPIEZZA DEMOGRAFICA, ANNO 2019
NUMERO COMUNI NUMERO POSTI AMPIEZZA DEMOGRAFICA val. ass. val. % val. ass. val. %
fino a 5.000 abitanti 248 40,2% 6.486 22,7% 5.001 - 15.000 abitanti 144 23,3% 4.831 16,9% 15.001 - 50.000 abitanti 131 21,2% 5.418 19,0% 50.001 - 100.000 abitanti 55 8,9% 3.638 12,7% oltre 100.000 abitanti 39 6,3% 8.173 28,6% TOTALE 617 100% 28.546 100%
DISTRIBUZIONE DEI COMUNI PER AMPIEZZA DISTRIBUZIONE DEI POSTI PER AMPIEZZA DEMOGRAFICA, ANNO 2019 DEMOGRAFICA DEI COMUNI, ANNO 2019 VALORI PERCENTUALI VALORI PERCENTUALI