L’Angelo di Verola

5 Mensile di vita Parrocchiale anno XXXVII - n. 5 maggio 2012 L’Angelo di Verola sommario

Mensile di Vita La parola del Prevosto (don Luigi) 3 Parrocchiale Verolese Calendario liturgico (T. Cervati) 4 A cura di don Luigi Bracchi Auguri Santo Padre (Card. Bagnasco) 9 Il mese mariano 11 In cammino con Maria 12 La Madonna pellegrina nelle diaconie 13

Vita parrocchiale Convegno su don Primo Mazzolari (A. Clemente) 14 Dal Consiglio Pastorale (P. Sala) 17 Le Suore (Suor Bartolomea Pagani) 18 Un tuffo nel passato (Classe ‘65) 21 Ricordo di don Renato Poetini 22 Camminiamo insieme (don Luigi) 23 Briciole francescane (Fr. Roberto Pietro) 24 Dal Gruppo Famiglie 25 Dalle Madri Cristiane 26 Dalla Lectio Divina (E. Cipolletta) 27 Il percorso di fede per fidanzati 28 Valerio Fidenzi: Di sole e d’azzurro... Dall’Oratorio la via della Grazia Missione compiuta (don Giovanni) 29 Giovedì santo 31 Venerdì santo 33 Cresimandi a Roma 33 Cena con delitto (GAO) 34 Redattori: Estate 2012 35

Sac. Giuseppe Albini Sac. Giovanni Consolati Arte & Cultura Le poesie di Rosetta (R. Mor) 36 Sac. Carlo Civera Lo spazio di Massimo (M. Calvi) 37 Sac. Sergio Mariotti Torna alla luce un affresco della Disciplina (N. Brunelli) 38 Tiziano Cervati Le nostre rubriche Verola Missionaria (P. Sala) 40 Telefoni utili Educare all’amore (don F. Checchi) 43 030 931210 (Casa Canonica) Ridere ... e piangere... (L. A. Pinelli) 45 030 932975 (abit. Prevosto) Famiglie 2012 (don S. Mariotti) 46 Passeggiando con il Prof (A. Clemente) 48 030 931475 (abit. don Giovanni) 030 9360611 (abit. don Carlo) Varie – Cronaca 030 932998 (don Sergio) Cronaca bianca (L. Bove) 49 Festa della radio 50 Per ricordare Mario Bonvicini 53 A Donatella Pagliari 53 Stampa Tipolito Bressanelli - Storie d’altri tempi 54 Tel. 030 938 02 01 - Fax 030 938 33 56 A Padova con le diaconie 55 [email protected] Farmacie e numeri utili 56 Grafica Anagrafe 57 Serena Bressanelli Offerte 58

L’Angelo di Verola L’Angelo di Verola sommario la parola del prevosto

La parola del Prevosto (don Luigi) 3 Calendario liturgico (T. Cervati) 4 Auguri Santo Padre (Card. Bagnasco) 9 Il mese mariano 11 Maggio: In cammino con Maria 12 La Madonna pellegrina nelle diaconie 13 mese sempre prezioso Vita parrocchiale Convegno su don Primo Mazzolari (A. Clemente) 14 Maggio si sa, la primavera è Dal Consiglio Pastorale (P. Sala) 17 inoltrata con gli svariati profumi Le Suore (Suor Bartolomea Pagani) 18 Ae colori floreali, nonché il cin- Un tuffo nel passato (Classe ‘65) 21 guettio degli uccellini che, al mattino Ricordo di don Renato Poetini 22 presto, come sottofondo piacevole, Camminiamo insieme (don Luigi) 23 annuncia il giorno che si risveglia! Briciole francescane (Fr. Roberto Pietro) 24 Maggio è il mese per eccellenza de- Dal Gruppo Famiglie 25 dicato a Maria Santissima, Madre del Dalle Madri Cristiane 26 Figlio di Dio, Cristo Gesù e Madre del- Dalla Lectio Divina (E. Cipolletta) 27 la Chiesa, perciò Madre spirituale di Il percorso di fede per fidanzati 28 ciascun cristiano e quindi di ognuno di noi che formiamo la grande fami- Dall’Oratorio glia comunitaria che è la chiesa vera, Missione compiuta (don Giovanni) 29 autentica. Valerio Fidenzi: Di sole e d’azzurro... la via della Grazia. Giovedì santo 31 La Madonna infatti è per noi cristiani Venerdì santo 33 colei che anzitutto scegliamo di acco- Cresimandi a Roma 33 gliere nella nostra vita di ogni giorno; dell’Ave Maria, ripetendo lentamente, ma col cuore le significative parole Cena con delitto (GAO) 34 Ella ci protegge con profondo senso materno ed in modo particolare ci “prega per noi peccatori adesso…” Estate 2012 35 porta a Gesù, poiché la devozione Ma- ci aiuta ad esperimentare un fecondo riana non è fine a se stessa, ma ci aiu- amore materno che non ci lascia mai, mistero cristiano mistero Arte & Cultura ta a vivere il Vangelo come Lei ci ha se lo vogliamo! Le poesie di Rosetta (R. Mor) 36 testimoniato con la sua vita umile, di Quest’anno domenica 27 maggio ri- Lo spazio di Massimo (M. Calvi) 37 preghiera, di ascolto e carità. Lo con- corre la solennità di Pentecoste che Torna alla luce un affresco della Disciplina (N. Brunelli) 38 statiamo nella premurosa visita alla non è solo il ricordo (cinquanta giorni parente Elisabetta, e l’attento, solleci- dopo la Pasqua) dell’avvenuta disce- Le nostre rubriche to intervento alle nozze di Cana. sa dello Spirito Santo 2000 anni fa, Verola Missionaria (P. Sala) 40 I Vangeli danno scarse notizie sulla ma è la solennità che sempre ripro- Educare all’amore (don F. Checchi) 43 vita della Madonna, però è presente pone una personale esperienza dello Ridere ... e piangere... (L. A. Pinelli) 45 durante il viaggio al Calvario, poi la Spirito Santo che è l’Amore di Dio Famiglie 2012 (don S. Mariotti) 46 troviamo sotto la Croce in silenzio! per ogni persona, in particolare per Passeggiando con il Prof (A. Clemente) 48 Maria Santissima è una madre spe- ciascun cristiano che cerca di crede- ciale che non abbandona mai i suoi re per accogliere e vivere tale grande Varie – Cronaca figli, coloro che a Lei si affidano con profonda realtà! Lo Spirito di Dio con del l’attualità Cronaca bianca (L. Bove) 49 coraggio, fiducia e sincera umiltà. Si la sua fortezza ci colmi dei suoi doni Festa della radio 50 sa che la preghiera è indispensabile e Maria Santissima ci aiuti ad essere Per ricordare Mario Bonvicini 53 per una vera devozione Mariana. Ri- sempre accoglienti al progetto che A Donatella Pagliari 53 scoprire il Santo Rosario può aiutare Dio con Amore sempre fedele, pro- Storie d’altri tempi 54 a vivere in modo semplice, ma auten- pone a ciascuno; con disponibilità e A Padova con le diaconie 55 tico il messaggio cristiano attraverso coraggio, umilmente, come Lei seppe Farmacie e numeri utili 56 i misteri della gioia, del dolore, del- fare, testimoniando con la vita di ogni Anagrafe 57 la gloria e della luce che ci fanno giorno. Offerte 58 rivivere la vita di Gesù. Il susseguirsi don Luigi

L’Angelo di Verola 3 sommario calendario liturgico

Maggio 2012

ORARI SANTE MESSE In Basilica: Prefestiva: ore 18.30 Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30 ore 18.15 Celebrazione dei Vespri Feriali: ore 7.00 - 9.00 - tutti i giorni ore 18.30 - tutti i giorni eccetto il giovedì S. Rocco: Festiva: ore 9.00 S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00 Feriali: ore 20.00 solo giovedì Cappella Casa Albergo: Tutti i giorni: ore 16.30 (eccetto la domenica)

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.00, un sacerdote è a disposizione per le confessioni.

Mese Mariano

Si apre il mese dedicato alla devozione verso la Vergine Maria. Ogni giorno le Messe delle 9.00 e delle 18.30 saranno precedute dalla recita del S. Rosario. Sono in programma sere di preghiera nelle varie Diaconie e il pellegrinaggio della statua della Madonna nelle case (vedi pag. 13).

Ogni sera alle ore 20.30 si prega con il S. Rosario nelle chiese sussidiarie di S. Rocco, Madonna di Caravaggio (Stadio), chiesa di S. Donnino e alla Breda Libera.

1 martedì S. Giuseppe lavoratore ore 9.00 S. Messa per il mondo del lavoro seguita da un rinfresco al Circolo ACLI di via Dante

2 mercoledì ore 20.30 dalle Suore: Consiglio Pastorale Parrocchiale dal 1° maggio al 10 giugno 2012 giugno 10 al maggio 1° dal 3 giovedì Santi Filippo e Giacomo, apostoli Primo giovedì del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 adorazione comunitaria e personale fino alle ore 12.00 ore 20.30 Dalle Suore: Lectio Divina ore 20.45 In Oratorio: Incontro sull’affettività per i ragazzi di 3ª media

4 venerdì Primo venerdì del mese consacrato alla devozione del Sacro Cuore. Sante Messe con orario feriale. Si porta la Comunione agli ammalati ore 20.30 - Cappella delle Suore: Esposizione del Santissimo e adorazione comunitaria e personale fino alle 22.00 5 sabato Festa di S. Gottardo in S. Donnino ore 9 e 11 Le Sante Messe del mattino sono celebrate in S. Donnino ore 17.00 S. Rosario e benedizione con la reliquia del Santo ore 20.30 Giostra Medievale in Oratorio

L’Angelo di Verola 4 L’Angelo di Verola calendario liturgico

6 Domenica – Quinta di Pasqua (I settimana del salterio)

Dal Vangelo: - “... Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frut- to, lo pota perché porti più frutto. ...”. (Gv 15, 1-2) Sante Messe con orario festivo

Ritiro in preparazione alla Cresima a ore 15.00 Suore: Incontro per i genitori dei ragazzi di 1ª e 2ª media ore 15.00 Oratorio: Incontro per il 1° anno di Iniziazione Cristiana ore 18.15 Vespri

7 lunedì ore 20.30 dalle Suore: preparazione dei Centri di Ascolto

10 giovedì ore 20.45 - In Oratorio: Incontro sull’affettività per i ragazzi di 3ª media

11 venerdì ore 20.30 - In Oratorio: Incontro genitori dei ragazzi di 3ª media

12 sabato ore 20.00 - In Oratorio: Cena con delitto (serata GAO) Nel pomeriggio dalle Suore: Ritiro per il 3° anno di ICFR maggio 2012 maggio 13 Domenica – Sesta di Pasqua (II settimana del salterio)

Dal Vangelo: - “... Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di que- sto: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. ...”. (Gv 15, 12-14) Sante Messe con orario festivo

Beata Maria Vergine di Fatima

Oggi si celebra la festa in onore della Madonna di maggio. ore 9.30 Santa Messa seguita dalla processione solenne in onore della Madonna. Non viene celebrta la Messa delle 11.00. Pomeriggio in Oratorio: Animazione GAO

14 lunedì San Mattia Apostolo ore 20.30: Centri di Ascolto, preceduti da una breve trasmis- sione da Radio Basilica

15 martedì ore 20.45 in Oratorio: Riunione di tutti i baristi

17 giovedì ore 20.45 - In Oratorio: Incontro sull’affettività per i ragazzi di 3ª media

L’Angelo di Verola 5 calendario liturgico

18 venerdì Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, fondatrici delle suore di Maria Bambina. La Santa Messa delle ore 7.00 sarà celebrata nella Cappella delle Suore. ore 20.30 A Bagnolo, i giovani incontrano il Vescovo

20 Domenica – Ascensione del Signore – Solennità (Proprio del salterio) Dal Vangelo: - “...Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predica- rono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano. ...”. (Mc 16, 19-20) Sante Messe con orario festivo Giornata delle Comunicazioni Sociali ore 9.30 Nel corso della Messa, presentazione domanda di ammissione del 4° anno di ICFR ore 15.00 In Basilica: Prime confessioni per il 3° anno di ICFR ore 18.00 Vespri solenni ore 18.30 Santa Messa per il 30° di Radio Basilica presieduta da mons. Luigi Corrini

21 lunedì Sant’Arcangelo Tadini. Verolese. Memoria liturgica 7ª settimana di Pasqua - III del salterio 22 martedì ore 20.45 in Oratorio: Consiglio Direttivo dell’Oratorio 24 giovedì Madonna Ausiliatrice Meeting dei Chierichetti 25 venerdì ore 20.00 Rosario e S. Messa alla Cappella della Madonna di Caravaggio allo Stadio. 26 sabato Beata Vergine Maria di Caravaggio Pomeriggio In Oratorio: Ritiro per il 2° anno di ICFR ore 20.30 Veglia di Pentecoste e confessioni dei genitori e dei padrini e maggio 2012 maggio madrine dei cresimandi ore 20.30 Casa natale di sant’Arcangelo: Santa Messa

27 Domenica - Pentecoste - Solennità (Proprio del salterio)

Dal Vangelo: - “...Disse il Signore: - Quando verrà il consolatore che io manderò dal Padre, lo spirito di verità che procede dal Pa- dre, egli mi renderà testimonianza e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio- ...”. (Gv 15,26-27) Sante Messe con orario festivo ore 10.15 I cresimandi sono attesi all’Oratorio per il corteo verso la Basilica ore 11.00 S. Messa solenne con l’amministrazione della Santa Cresima ai ragazzi di 3ª media

L’Angelo di Verola 6 L’Angelo di Verola calendario liturgico

ore 18.00 Vespri solenni seguiti dalla santa Messa ore 21.00 Giardini di Palazzo : Spettacolo teatrale per il 30° di Ra- dio Basilica da lunedì 28 8ª settimana del Tempo Ordinario - IV del salterio 30 mercoledì Assemblea parrocchiale sulle Unità Pastorali con mons. Cesare Polvara

31 giovedì Visitazione della Beta Vergine Maria. Festa ore 20.00 Parco Nocivelli: Rosario e Santa Messa di chiusura del mese di Maggio

Giugno 2012

1 venerdì Primo Venerdì del Mese. Si porta la Comunione agli ammalati. ore 19.00 Partenza per il pellegrinaggio zonale a Caravaggio. è sospesa la santa Messa delle 18.30 2 sabato Ritiro per il 2° anno di ICFR a Chiari giugno 2012 giugno 3 Domenica – Santissima Trinità - Solennità (Proprio del salterio) Dal Vangelo: - “… E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni po- tere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». ...” (Mt 28, 18-20) Sante Messe con orario festivo ore 9.00 Giornata di socializzazione per la 2ª media alla Casa Tabor ore 9.30 In Basilica: Promesse battesimali per il 2° anno di ICFR ore 15.00 In Oratorio: Incontro per i genitori e i bambini del 1° anno di ICFR ore 18.00 Vespri da lunedì 4 9ª settimana del Tempo Ordinario - I del salterio 5 martedì ore 20.30: Santa Messa alla Santella della Cascina Canove 6 mercoledì ore 20.30: in Oratorio assemblea generale del Gruppo Sportivo dell’Oratorio 7 giovedì Primo giovedì del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 adora- zione comunitaria e personale fino alle ore 12.00. ore 20.30 Santa Messa al Cimitero 9 sabato ore 20.30 Veglia e confessioni per genitori, padrini e madrine dei cresimandi e comunicandi

L’Angelo di Verola 7 calendario liturgico

ore 21.30 Giardini di Palazzo Gambara: Spettacolo teatrale per il 30° di Ra- dio Basilica

10 Domenica – Corpus Domini - Solennità (Proprio del salterio)

Dal Vangelo: - “... Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la bene- dizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, que- sto è il mio corpo». Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio» ...”. (Mc 14, 22-25) Sante Messe con orario festivo

ore 10.30 I cresimandi e i comunicandi sono attesi all’Oratorio per il cor- teo verso la Basilica

ore 11.00 S. Messa solenne con l’amministrazione della Prima Comunio- ne e della Santa Cresima, presieduta dal Vescovo mons. Lucia- no Monari

ore 16.00 Esposizione del Santissimo Sacramento

ore 18.00 Santa Messa seguita dalla solenne Processione Eucaristica

giugno 2012 giugno Da lunedì 11 10ª settimana del Tempo Ordinario - II del salterio

Santellando...

itorna anche quest’anno la bella esperienza delle Messe del martedì alle R “Santelle” sparse nel nostro territorio. Ecco il calendario: Martedì 5 Giugno ore 20.30: Cascina Canove Martedì 12 Giugno ore 20.30: Morti della Motta (*) Martedì 19 Giugno ore 20.30: Cascina Confortino Martedì 26 Giugno ore 20.30: Casa Allieri via San Rocco Martedì 3 Luglio ore 20.30: Breda Libera Martedì 10 Luglio ore 20.30: Cascina Lachini Martedì 17 Luglio ore 20.30: Cascina Vallatelle Venerdì 27 Luglio ore 20.30: Edicola di Sant’Anna (via Ricurva) Martedì 31 Luglio ore 20.30: Cascina Vincellate

(*) - Morti della Motta: in caso di pioggia la Messa sarà celebrata presso il signor Angelo Ferrari, in via Gaggia, 58.

L’Angelo di Verola 8 L’Angelo di Verola compleanno del papa

«Grazie, Santo Padre» Auguri a un vero amico

o splendido colonnato di san Pie- consapevole che il problema urgente tro esprime il grande abbraccio è quello della fede. L che la Chiesa cattolica dà a Be- La gioia della fede è il filo d’oro che nedetto XVI per i suoi ottantacinque ispira e racconta ogni suo intervento. anni. In quell’abbraccio ideale e forte Ed è questa la risposta più importan- vi è anche il mondo che riconosce in te di cui il mondo ha bisogno nella lui una luce per l’umanità intera: luce sua complessità: non tanto di muta- mite e chiara che indica, con le parole zioni organizzative, ma di riforma dei di Gesù e della universale ragione, la cuori, poiché sono questi che danno verità e il bene. È dunque una festa di anima e fecondità ai programmi e famiglia, fatta di gratitudine al Signo- alle strutture. La santità – centro del- re che lo ha scelto come suo Vicario; la riforma lieta di Papa Benedetto – al cardinale Joseph Ratzinger che ha non è una astrazione o un ripiego per

accettato la volontà di Cristo sapen- sfuggire alla modernità ma, al contra- famiglia di do che solo nell’obbedienza d’amore rio, è scendere al centro dei problemi si sta vicini a Gesù; al Santo Padre dell’uomo contemporaneo. È vivere la Benedetto XVI, che con la preghiera fede con gioiosa consapevolezza che e il pensiero, la parola e il governo, cambia la vita dei singoli e genera guida il popolo di Dio. Fin all’inizio del una umanità nuova, rapporti diver- supremo ministero, Benedetto XVI ha si, organismi vitali. Se la fede irrora iniziato la sua “riforma” umile e lieta, i modi di pensare e di agire, allora il una festa una

L’Angelo di Verola 9 compleanno del papa

Signore è reso presente, e le società, te: vi entra senza violenza, sempre le culture, gli stati, ne sono benefi- riconoscendo il lucignolo accesso. ciati. Allora, ovunque vi è una zolla di Ma anche senza rinunciare a far ri- umanità, lì germoglia la speranza. È splendere la verità: quella di Cristo e su questa strada di rinnovamento che quella dell’uomo, che in cristo scopre il Papa conduce la Chiesa, sapendo il suo vero volto. Mi sembra che qui che il mondo attende di intravedere emerga in modo particolare la “pro- la gioia dei redenti. E lo fa con mitez- fezia” di Benedetto XVI: egli indica la za, quasi in punta di piedi, sapendo di via della verità e della vita. Nei viaggi dover servire, ma anche con la tena- apostolici, infatti, ha spesso ricordato cia del nocchiero in mezzo ai venti a che l’umanità rischia di smarrire la volte contrari, in forza di quel “sì” ori- strada “dell’umano”, di andare contro ginario a Cristo, egli non porta avan- se stessa: il Vangelo è svelamento di ti se stesso, non cerca il successo. Dio, offerta della sua vita, libertà dalle Schivo, non vuole dimostrare nulla di illusioni, felicità vera. Il suo stemma personale né alla Chiesa né al mon- rivela qualcosa di quest’uomo, che do. L’unico desiderio è annunciare Cristo sceglie all’improvviso come Gesù, luce delle genti. Qui sta la sua strumento docile, e che, con la con- disarmante libertà, e quindi la pace. chiglia del pellegrino, indica la strada Il suo Magistero ricorda la bellezza alla Chiesa universale verso i pasco- della fede, una bellezza da riscoprire li alti di Dio. Grazie Padre Santo. La fresca e operosa pensando al mondo Chiesa che è in Italia, insieme ai suoi vivace e generoso dei giovani, e alla Pastori, si stringe a Lei desiderosa di testimonianza dei cristiani segnati essere la prima e più vicina, per dirLe: dalla miseria o perseguitati fino al ad multos annos, Santità! di famiglia di sangue. Ricorda che la libertà ripo- sa sulla verità. Non teme di entrare Cardinale Angelo Bagnasco nelle questioni anche le più delica- (Da: Avvenire del 15 aprile 2012) una festa una

Il 16 aprile 2012 il Papa ha compiuto il suo 85° compleanno. L’abbraccio della nostra comunità si unisce alla grande famiglia cristiana. Auguri!

L’Angelo di Verola 10 L’Angelo di Verola devozione a maria

“Maria invita ad aprire le dimensioni della preghiera, a rivolgersi a Dio non solamente nel bisogno e non solo per se stessi”

enedetto XVI, in piazza san Pie- tro, davanti a circa ventimila B fedeli ha introdotto, nel corso della catechesi del mercoledì, il tema della preghiera degli Atti degli Apo- stoli e nelle Lettere di . San Luca ci ha consegnato, come sappiamo, uno dei quattro Vange- li, dedicato alla vita terrena di Gesù, ma ci ha lasciato anche quello che mariano è stato definito il primo libro della storia della Chiesa, cioè gli Atti degli Apostoli. In entrambi questi libri, uno degli elementi ricorrenti è proprio la preghiera, da quella di Gesù a quella

di Maria, dei discepoli, delle donne e mese il della comunità cristiana. gare, ed è proprio nella preghiera che Il cammino iniziale della Chiesa – ha aspettano il dono promesso da Cristo ricordato Benedetto XVI – è ritma- Risorto, lo Spirito Santo. to anzitutto dall’azione dello Spirito In questo contesto di attesa – ha sot- Santo, che trasforma gli Apostoli in tolineato il Papa – tra l’Ascensione testimoni del Risorto sino all’effusio- e la Pentecoste, san Luca menziona ne del sangue, e dalla rapida diffusio- per l’ultima volta Maria, la Madre di ne della Parola di Dio verso Oriente e Gesù, e i suoi familiari (v. 14). A Maria Occidente. Tuttavia, prima che l’an- ha dedicato gli inizi del suo Vangelo, nuncio del Vangelo si diffonda, Luca dall’annuncio dell’Angelo alla nasci- riporta l’episodio dell’Ascensione del ta e all’infanzia del figlio di Dio fattosi Risorto (At 1,6-9). uomo. Con Maria inizia la vita terrena Ai discepoli il Signore consegna il di Gesù e con Maria iniziano anche i programma della loro esistenza vo- primi passi della Chiesa; in entrambi i tata all’evangelizzazione e dice «Ri- momenti il clima è quello dell’ascolto ceverete la forza dallo Spirito Santo di Dio, del raccoglimento. che scenderà su di voi e di me sarete Oggi – ha detto Benedetto XVI – vor- testimoni a Gerusalemme, in tutta la rei soffermarmi su questa presenza Giudea, e la Samaria e fino ai confini orante della Vergine nel gruppo dei della terra» (At 1,8). discepoli che saranno la prima chie- A Gerusalemme gli Apostoli, rimasti sa nascente. Maria ha seguito con in Undici per il tradimento di Giuda discrezione tutto il cammino di suo Iscariota, sono riuniti in casa per pre- Figlio durante la vita pubblica fino ai

L’Angelo di Verola 11 devozione a maria

piedi della croce, e ora continua a se- ne degli Atti degli Apostoli: «Si ra- guire, con una preghiera silenziosa, il dunò dunque la Chiesa nella stanza cammino della Chiesa. Nell’Annun- al piano superiore insieme a Maria, ciazione, nella casa di Nazaret, Maria la Madre di Gesù, e insieme ai suoi riceve l’Angelo di Dio, è attenta alle fratelli. Non si può dunque parlare di sue parole, le accoglie e risponde al Chiesa se non è presente Maria, Ma- progetto divino, manifestando la sua dre del Signore… La Chiesa di Cristo piena disponibilità: «Ecco la serva del è là dove viene predicata l’Incarnazio- Signore: avvenga per me secondo la ne di Cristo dalla Vergine, dove pre- tua volontà» (Lc 1,38)… dicano gli apostoli, che sono fratelli Se non c’è Chiesa senza Pentecoste, del Signore, là si ascolta il Vangelo» non c’è neanche Pentecoste senza la (Sermo 30,1: SC 164, 135) Madre di Gesù, perché Lei ha vissu- to in modo unico ciò che la Chiesa Udienza Generale di sperimenta ogni giorno sotto l’azione Benedetto XVI dello Spirito Santo. San Cromazio di del 14 marzo 2012 Aquileia commenta così l’annotazio- Di Antonio Colasanto

In cammino con Maria per costruire una vera comunità

mariano e Diaconie organizzano, nel Accogliamo con gioia ed entusiasmo mese di maggio 2012, un modo questa iniziativa abbellendo esterior- L diverso di vivere la devozione mente l’ambiente, ma soprattutto alla Vergine Maria: la Madonna Pelle- preparando il nostro cuore a vivere grina, un’esperienza già vissuta nella con sincerità questo cammino. nostra parrocchia. Ti chiediamo, inoltre, di coinvolgere il mese il Nelle Diaconie la statua della Madon- le famiglie della tua zona, in partico- na si fermerà, per due o tre giorni, lare quelle nuove; di dare spazio ai presso alcune famiglie (già contat- bambini e ai giovani. tate), secondo il calendario riportato nella pagina accanto. Ci auguriamo una disponibilità da In ogni Diaconia sarà celebrata una parte di tutti! Santa Messa alla sera alle ore 20,30. Don Luigi La statua della Madonna sarà porta- Diaconie ta in processione, alle varie famiglie Consiglio Pastorale ospitanti, con la recita del Santo Ro- sario. N. B. Per rendere chiaro il cammi- La nostra preghiera sarà per tutte le no di comunione è auspicabile che nostre intenzioni, in particolare per sia sospesa la recita del Santo Ro- tutte le famiglie della Comunità, in sario nella chiesetta o nelle singole preparazione all’incontro col Papa a famiglie della Diaconia interessata Milano nei primi giorni di giugno. all’iniziativa.

L’Angelo di Verola 12 L’Angelo di Verola devozione a maria

La Madonna Pellegrina nelle Diaconie ore 20.30 Diaconia Sant’Anna Breda Libera 2 maggio presso fam. Gavazzoli Gianbattista (con Santa Messa) 3 maggio presso fam. Sossi (attraversando la strada provinciale)

Diaconia Crocifisso 4 maggio partendo da via Lombardia 20, arrivo alla fam. De Angeli-Bellomi (con Santa Messa) 7 maggio partendo da via Lombardia, viale Italia, via Rovetta, via Circonvallazio- ne 14, presso fam. Bettoncelli-Pelucchi

Diaconia Sacro Cuore 8 maggio via Isola Caprera 13, presso fam. Zorza Carlo (con Santa Messa) 9 maggio via De Amicis 32, presso fam. Zanolini Angelo 10 maggio via Gramsci 9, presso fam. Roda

Diaconia San Rocco mariano 11 maggio vicolo Angusto, 16 presso fam. Bodini Angelo (con Santa Messa) 14 maggio partendo da vicolo Angusto, via Indipendenza, via G. D’Annunzio 4, presso fam. Penocchio Giuseppe 15 maggio partendo da via G. D’Annunzio, via Monti, via Petrarca, via U. Foscolo 4, presso fam. Girelli Sergio

Diaconia Sant’Antonio mese il 16 maggio presso la Stele (con Santa Messa) 17 maggio partendo da via Brodolini, via Patrioti, via A. Da Giussano 88, presso fam. Burlini Angelo 18 maggio via Gentile 1, presso fam. Sala Arturo (Rino)

Diaconia San Donnino 21 maggio via Bambini presso condominio Tiepolo 22 maggio partendo da via Bambini, via Donini, via Castellaro 65, presso fam. Cervati Giuseppe 23 maggio presso Chiesa San Donnino (con Santa Messa)

Diaconia Madonna di Caravaggio 24 maggio via Puccini presso condominio Gescal 25 maggio presso Cappella Madonna di Caravaggio con piccola processione in via Stadio (con Santa Messa) 28 maggio partendo da via Stadio, via Verdi, Via Ponchielli, presso fam. Penoc- chio Aldo

Diaconia Sant’Arcangelo 29 maggio via Carducci, presso fam. Moro 30 maggio partendo da via Carducci, via Zanardelli, via Roma, via Rovetta, via Grimani, presso fam. Paracchini 31 maggio Parco Nocivelli (con Santa Messa)

L’Angelo di Verola 13 convegno - vita parrocchiale

Don Primo: un parroco per tutti!

razie alla Fondazio- ne «Don Primo Maz- G zolari», alla nostra Amministrazione, alle Forze dell’Ordine, sabato 14 apri- le, nel salone della Bibliote- ca Comunale, si è tenuto il Convegno «Don Primo Maz- zolari. Parroco ed Educato- re», in occasione del Cente- nario della sua ordinazione sacerdotale in Verolanuova. La scelta e preparata lista di oratori, quali: dott.ssa Paola Bignardi, don Bruno Bignami, don Erio Castelluc- ci, dott. Diego Maianti, prof. Giorgio Vecchio, introdotti dal prof. Giorgio Campani- ni, è stata arricchita dalla presenza dei Rev.mi Vesco- vi Mons. Luciano Monari e Mons. Gualtiero Sigismondi, ed ha fatto da corolla ad una platea attenta e partecipe. della triade «Catechesi – Liturgia – Ca- rità». A tratti poetici, alcuni passaggi primo mazzolari primo I tanti interventi hanno insistito sul hanno ricordato del come don Primo don Primo Mazzolari quale «formatore paragonava le «ore della Chiesa» alle di coscienze» ed incarnazione perfetta «ore della Pianura Padana». Ognuno don

Mons. Luciano Monari. Don Bruno Bignami.

L’Angelo di Verola 14 L’Angelo di Verola convegno - vita parrocchiale

Un momento del convegno. di noi, figlio di questa terra brumosa gnato” del concetto cultuale del prete eppure così generosa, sa cosa voles- come «alter Christus», interpreta ap- se dire, in modo particolare quando pieno i «Decreti di Riforma» del Con- conclude dicendo: «… il Po diventa il cilio di Trento ed in lui sono sollecite,

mio oceano». Proprio questo è stata impellenti, essenziali, la predicazione mazzolari primo la vita di don Primo, un ruscello, un e la «cura d’anime». Ecco, allora, che fiume, che è straripato nel grande emerge la figura del «prete mangia- evento del Concilio Vaticano II. Don to», dell’idea di don Primo del prete Primo è stato paragonato ad una cles- che è «stare con…», che è stare dalla don sidra: che riceve e dà. Seppur “impre- parte dei poveri, dei deboli. Bellissime

La concelebrazione in Basilica. Mons. Gualtiero Sigismondi.

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Alberto Branca, voce recitante.

siamo re, sacerdoti e profeti, ma dob- biamo saper esercitare questa profe- zia, cioè partecipare al «patos divino».

La cantata “La più bella avventura”. Mons. Sigismondi ci ha «regalato» due termini che dovrebbero essere la nostra guida: timore e gioia gran- pagine sono state ricordate dell’impe- de. Timore per la nostra piccolezza gno suo e delle sue Parrocchie per gli davanti al Mistero, gioia grande per- sfollati. Teologicamente don Primo sa ché come San Tommaso possiamo che il ministero dell’Ordine sacro na- gridare: «Mio Signore, mio Dio». Il sce con l’intera predicazione di Cristo Vescovo di Foligno, parafrasando don primo mazzolari primo e l’istituzione dell’Eucaristia, ma che Primo, ci accomuna al suo amore per ha il suo concretizzarsi nella lavanda la Diocesi leggendoci il canovaccio dei piedi, anticipando la «Chiesa del della sua lettera pastorale alle Parroc- grembiule» del mai dimenticato don

don chie, esortandoci ad essere Chiesa, il Tonino Bello. «popolo di Dio» tante volte richiama- to dal Concilio Vaticano II. Il nostro Vescovo ed il Vescovo di Fo- ligno, Mons. Sigismondi, ci hanno La nostra terra bresciana, fucina ricordato l’aspetto profetico di don di ecclesiologia ed evangelizzazio- Primo Mazzolari. Mons. Monari, così ne farà tesoro di questo incontro e come faceva don Primo che attingeva sull’esempio del nostro Vescovo e dal quotidiano, ci ha ricordato il «cli- del Presbiterio, le nostre Comunità ma» che stiamo respirando, dall’aria possano diventare «pane spezzato» «inquinata» e, quindi, urgono «buo- per quanti hanno bisogno di sentirsi ni polmoni». Ecco, don Primo aveva amati ed accolti. ottimi polmoni che, alla stregua dei Ancora grazie di cuore a quanti han- Profeti dell’Antico Testamento, non no permesso questo Convegno. ha risparmiato, «gonfiandoli» dell’an- nuncio della Parola. Nel battesimo, La Comunità parrocchiale ricordava ancora Mons. Monari, tutti di Verolanuova

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Dal Consiglio Parrocchiale

onvocazione dell’11 aprile 2012, Vescovo circa l’istituzione e l’organizza- con i seguenti argomenti all’ordi- zione delle Unità Pastorali, coinvolge tut- C ne del giorno: ta la comunità, e le schede distribuite ai fedeli per la compilazione, intendevano 1) Situazione dei progetti e lavori di raccogliere le riflessioni di ognuno sui ristrutturazione Casa Canonica e vari argomenti esposti. Chiesa della Disciplina. Significato, utilità e vantaggi delle Unità 2) Compilazione del questionario di Pastorali sono già stati largamente illu- gruppo sulle Unità Pastorali. strati nei precedenti incontri, in modo 3) Varie ed eventuali particolare in quello comunitario di zona, tenutosi a il 15 mar- Dopo la recita della preghiera, apre la se- zo 2012, con la presenza di Mons. Cesare duta il Presidente mons. Luigi Bracchi, Polvara, responsabile diocesano delle asserendo che anche l’incontro di que- erigenti Unità Pastorali, e pubblicato sul sta sera costituisce un piccolo passo in Bollettino n. 4 di aprile. xxxxx avanti nella comunione. Per quanto riguarda le “varie”, don Viene quindi presentato il progetto di Giovanni ci informa circa l’esito della ristrutturazione della Casa Canonica, re- “Missione Giovani”, tenutasi nel mese datto dallo studio degli Architetti Alghisi di marzo. È stata un’esperienza positiva e Moro. per tanti, ma soprattutto per i ragazzi che Dal fabbricato attuale verranno ricavati frequentano la Chiesa, che hanno preso un appartamento per il Parroco ed uno nuovo entusiasmo; questo dovrebbe ser- per un curato; un locale verrà adibito ad vire per poter raggiungere e coinvolgere ufficio parrocchiale; una sala riunioni ed anche i lontani, rafforzando il senso di ambienti per l’archivio. missionarietà. La spesa complessiva preventivata si È stata notata una certa reticenza, in aggira sui 1.400.000 euro e per affrontare senso di pudore, in alcune famiglie, tale impegno si provvederà alla vendita nell’accogliere l’invito dei Missionari che dei terreni e di alcuni fabbricati di pro- si sono presentati sulle loro porte, una prietà della parrocchia. certa fatica a mettersi in discussione, Per quanto riguarda il progetto Chie- a sentire cose nuove. Come possiamo sa della Disciplina, che consiste nella chiedere ai nostri ragazzi se conoscono messa in sicurezza del fabbricato, oltre Gesù, se in famiglia nessuno ne parla? a qualche intervento di restauro, l’onere Le missioni hanno comunque lasciato verrà totalmente sostenuto da Enti e Fon- un clima di entusiasmo nell’oratorio, dazioni; non graverà in alcun modo sulla spronando i catechisti e gli animatori ad parrocchia. impegnarsi ancora di più per coinvolge- Sul secondo punto interviene don Gio- re i ragazzi, a cercare forme nuove e più vanni che presenta la scheda “Comunità affascinanti per avvicinarsi a tutti. in Cammino”, uguali, nel contenuto, a Per quanto riguarda il programma del quelle distribuite per la consultazione in- Santo Rosario nelle diaconie nel mese di dividuale, ma che dovranno essere com- maggio, verrà definito in un incontro fra i pilate in gruppo. rappresentanti delle diaconie e pubblica- Viene ribadito il concetto di “Sinodo”, to sul Bollettino Parrocchiale. che significa adunanza, camminare in- Esauriti gli argomenti da discutere, la se- sieme, il sentire del popolo dettato dal- duta è tolta alle ore 22,00. lo Spirito Santo: Umanità più Spirito. Il La segretaria processo che condurrà alle decisioni del Pasqua Sala

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Verolanuova: “Il mio primo amore”

o lasciato la mia famiglia il 25 coltà mi sembrava grande guardando settembre 1962. Avevo appe- Lui. La mia prima aula di scuola ma- Hna 18 anni. Sono entrata nella terna è l’attuale salone giochi, avevo Congregazione delle suore di carità in classe 60 bambini di quattro e cin- delle Sante Bartolomea Capitanio e que anni e suor Erminia ne aveva 40 Santa Vincenza Gerosa (dette di Ma- dai due ai tre anni. Forte fu l’impatto ria Bambina) che conoscevo fin da tra la teoria che avevo imparato sui bambina, avendo degli zii paterni a banchi di scuola e quella che avevo Lovere. La mamma poi aveva una cu- davanti. Amavo e amo i bambini, ero gina Suora alla scuola Capitanio di e sono convinta che la scuola mater- Bergamo, meta delle nostre gite quasi na è un vivaio di relazioni umane pre- mensili. ziosissime: bimbi, genitori, educatrici. suore Entrai nel noviziato di Bergamo per- Un trio indissolubile per il futuro di ché preparava le missionarie e il mio una società basata sui valori che in- cuore spaziava sul mondo. carnano il vangelo attraverso i valori Il mio idolo era Padre Daniele “L’apo- umani elevati alla potenza. stolo dei lebbrosi in Molokai”. La mia passione, oltre alla scuola, Desideravo lasciare l’Italia e raggiun- era l’oratorio. Quanto ho giocato con gere una terra di missione con la cer- le ragazze che riempivano il cortile… catechesi, azione cattolica, catechi- le nostre le tezza che in quel luogo avrei incontra- to il Signore presente nei più poveri… sti, gruppo giovani, le riunioni serali, il coro della parrocchia… Come non Prima missione: Verolanuova, nella ricordare Don Giuseppe Ottolini assi- mia stessa terra bresciana. Incontrai stente dell’oratorio femminile e don una comunità di 21 sorelle fraterna- Luigi Lussignoli per l’oratorio ma- mente unite. Un campo di lavoro im- schile. Una forte testimonianza di vita menso, scuola materna, scuola ele- era la comunione tra la parrocchia e mentare, convitto studenti, oratorio, la comunità delle suore, basata sulla parrocchia. collaborazione e rispetto reciproco. A La giornata incominciava presto per Verolanuova ho continuato la mia for- tutte noi, alle cinque del mattino era- mazione di donna consacrata. Spesso vamo già in cappella e poi in Basilica mi ritorna e mi ritornava alla memoria per la messa. Il grande Crocefisso del- ciò che mi aveva detto mio papà dan- la Basilica mi accoglieva ogni giorno domi il consenso, un poco forzato, per a braccia aperte. Lo chiamavo il “Cri- entrare nella vita religiosa: “Ricordati sto della consolazione”, nessuna diffi- che non sarai una vera suora se non

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sarai pienamente donna e quello che vale per la donna vale anche per la suora”. Que- ste parole mi hanno aiutato e mi aiutano ancora. Avevo im- parato in famiglia il rispetto delle persone, l’accoglienza dei molti poveri che passava- no per casa, dove non man- cava mai un pane o una fetta di polenta e companatico per tutti. Spesso i giovani mi chie- devano e mi chiedono perché mi sono fatta suora. La mia ri- sposta era ed è ancora scon- certante: “Perché un uomo non mi bastava!”. Io non mi vedevo dedicata solo ad un suore uomo ma aperta ad ogni per- sona uomo o donna che sia- Suor Bartolomea Pagani, oggi. no. Donandomi a Lui potevo abbrac- dolcezza. ciare tutta l’umanità, quella concreta, Da giovane suora spesso mi risuona- incominciando là dove Lui mi aveva va dentro un interrogativo “Io mi sen- posta. In ogni vita passa un filo ros- to amata da Dio, per questo ho scelto so che, misteriosamente, pulsa, bat- di giocarmi la vita con Lui; come pos- nostre le te, corre attraverso il nostro corpo. È so rispondere all’amore? Dio non è il filo del cuore, l’asse portante della astratto, passa attraverso la vita. Ama- vita. È un dono, una grazia, possedere re è percorrere il cammino che questo un sesto senso (ogni donna lo possie- filo rosso fa attraverso la mia persona de) che sa scoprire, vedere, calibrare e tutte le persone. L’amore è unico e ogni evento positivo o negativo della si gioca nella relazione, una relazione vita. Calarsi nel profondo di sé stessi, dinamica, dialogante, fresca non pri- in continua ricerca, aiutati dall’intuito, va di rischi… ma è nel rischio che si dalla riflessione, dalla contemplazio- cresce e ci si purifica”. ne, dal confronto tra mentalità umana ed evangelica. A Verolanuova ho fatto le prime espe- rienze di campi scuola, a Sasso e a Emerge a lungo andare un’energia Spiazzi di Verona (Madonna della positiva e, pur nella povertà, della mia Corona). Sono ancora vive nella me- persona, sprigiona “l’Amore” che si fa moria le immagini meravigliose della tenerezza verso noi stessi e verso gli natura che regala il lago di Garda da altri. Da bambina tutto mi attraeva, lassù sul monte Baldo e l’esperienza inteneriva, entusiasmava, mi riempi- di comunione tra i gruppi di ragazze, va di gioia. Mi sembrava di possedere sacerdote e suore. una lente d’ingrandimento per anno- Altra esperienza fu la colonia del pa- dare il filo spezzato dell’amore e rian- tronato scolastico di Verolanuova che nodarlo per continuare a vivere felice. mi portava ogni anno in Galleno di Capivo che i problemi non si risolve- Corteno e poi, più tardi, con le bam- vano e non si risolvono con la durezza bine della nostra scuola a in ma con una ferma bontà, condita di Valcamonica. Con Don Luigi abbia-

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mo continuato l’esperienza di campi za, come superiora della comunità, scuola… proprio li. conservo la gioia di una comunione fraterna e cordiale tra noi e con la par- Mi domanderete “Dove è andata a rocchia. Preziose le esperienze vissu- finire la passione per le missioni? Il te con le insegnanti della scuola, de- filo della provvidenza è sempre vigile. dicate ai bambini con professionalità In quegli anni venni incaricata dalla ed amore. I rapporti con le famiglie, mia famiglia religiosa di entrare a far molto ricchi di reciproco rispetto e di parte del consiglio missionario dio- collaborazione generosa e forte so- cesano così da tenere viva la fiamma stegno per le iniziative preparate dal- missionaria all’interno delle comunità le programmazioni didattiche. Come sia religiose che parrocchiali. Questo non ricordare la ristrutturazione mi arricchì molto. Ho partecipato a dell’oratorio, le riunioni dei catechisti, vari convegni, in diocesi di e la catechesi con i giovani tutti i giove- a Roma. Tutto questo mi ha aperto la dì e le varie iniziative ed esperienze mente e il cuore ai problemi del mon- realizzate in collaborazione con Don do, della Chiesa, dell’Istituto. Giovanni Gritti, Don Francesco Ber- Ho capito che missionario non è solo toli e il Parroco Don Luigi Corrini. Da colui che parte, ma missione è li dove Verolanuova ho spiccato il volo per la la provvidenza ti chiama. Ho conosciu- Spagna nei Paesi Baschi. to molti missionari e le loro esperienze di vita. Un’altra iniziativa che mi ha se- Da qualche tempo mi piace contem- gnato dentro e voluta dalla nostra fa- plare la mia vita come un dipinto re- miglia religiosa sono stati “i convegni alizzato dalla provvidenza. Attraverso missionari” aperti ai giovani di ambo i momenti forti e deboli, le grandezze e sessi realizzati in Lovere. I giovani ve- suore le miserie, Lui, il Divino Pittore, conti- nivano da tutta Italia e la passione per nua a dipingere la mia storia con il filo la Chiesa missionaria innestò nuova della misericordia. linfa nelle persone e la consapevolez- Ho lasciato a Lui, il Redentore, di con- za che “tu sei, per il battesimo missio- durmi là dove vuole perché certamen- nario, a pieno titolo là dove vivi”. Altro te sarà solo ed esclusivamente il me- momento forte di Chiesa e d’Istituto glio per me. Nella mia stanza da letto sono stati i convegni della Carità. Noi ho un quadro grande della Madonna Suore di Maria Bambina per carisma le nostre le del Carmelo del Celesti che mi è stato siamo chiamate ad incarnare la carità regalato dalla parrocchia quando ho dell’amabilissimo Redentore con dol- spiccato il volo per i Paesi Baschi. Mi cezza ed umiltà. Anche qui ho vissuto ha fatto compagnia per quasi dicias- in prima persona i primi convegni e sette anni lassù, ai piedi dei Pirenei. tutto il cammino di preparazione con Mi sorrideva e mi sorride ora con quel una giovane verolese… Dopo una bimbo Gesù che pare voglia lasciare pausa di dieci anni a Bozzolo (Mn) e la madre per correre tra le mie braccia, sei anni ad (Bs) sono ritor- cammina con me in questo altro pez- nata a Verolanuova. L’opera era stata zo di vita in questa meravigliosa terra ridimensionata e la scuola materna Ligure. Con la benedizione di Maria vi meravigliosamente trasformata. abbraccio tutti e prego perché il sorri- La comunità era composta da un so di Dio viva nella vostra vita. gruppetto di suore giovani, il resto Con amicizia erano sorelle con le quali già avevo Sr Bartolomea Pagani condiviso la vita comunitaria da suora giovane. Da questa nuova esperien- Pietra Ligure 5 aprile 2012

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Le suore che compo- nevano la comunità di Verolanuova negli anni 1964 / 72: Sr Paola Toia, Superiora, Sr Teodolin- da Ambrosetti, Sr Pie- rina (la più anziana), Sr Ester Sangalli, Sr Ermi- nia Giardini, Sr Laurina Clerici, Sr Anastasia, Sr Angela Faioli, Sr Ma- ria Passera, Sr Ismene Manenti, Sr Angiolina (guardarobiera..), Sr Oli- va, Sorella Maria, Sr Va- lentina, Sr Domitilla, Sr Michela, Sr Emanuelita e Sr Celestina (che suo- nava il piano). S. Bartolomea Capitanio. S. Vincenza Gerosa. suore Un tuffo nel passato bbiamo avuto la richiesta di rac- grande piacere alcuni di noi si ricordano contare ricordi e esperienze del “la minestra di riso, la pasta rossa e le ini- A periodo della nostra infanzia lega- mitabili polpette di suor Valentina”, men- nostre le ta alla scuola Primaria presso le Suore di tre per altri il pranzo era un’angoscia. Maria Bambina. Indimenticabile resta la figura di suor Da “privilegiati” abbiamo potuto godere Laurina, assistente cuoca che con la sua degli ultimi anni di vita della scuola ele- dolcezza e discrezione stava all’erta. mentare gestita dalle Suore; con questo Come dimenticarci del banchetto dei articolo ci auguriamo di trasmettere le dolci di suor Ismene! Nulla mancava, dal emozioni provate da bambini in età sco- gelato di zucchero colorato alla stringa lastica. di liquirizia, dalla farina di castagne alle L’orario era prolungato e scandito da re- collane di caramelle, si poteva acquistare gole ben precise e rigorose; per le fem- tutto con poche lire. mine grembiulino nero, colletto bianco Da ultimo non possiamo tralasciare il con tanto di fiocco, per i maschi blusa mitico cortile dei sassi, nel retro dell’edi- nera con colletto bianco e, attenzione, … ficio, dove trascorrevamo l’intervallo po- con fronte scoperta, altrimenti la suora, meridiano, fra scivoli, altalene e vari gio- armata di mollette, provvedeva a ripristi- chi di gruppo, dai quali non si sottraeva nare l’ordine. la severissima e autoritaria Suor Miche- Prima di iniziare la lezione, essendo una la. Mentre nelle giornate fredde il ritrovo scuola gestita da suore, la nostra inse- era nel salone di fianco al refettorio, dove gnante ci faceva recitare la preghiera del l’insieme delle nostre voci produceva un mattino, poi si procedeva con le varie at- suono assordante. tività didattiche, intervallate da lavori ma- Concludendo possiamo dire che questo nuali ben distinti fra femmine e maschi periodo della nostra vita fa parte del no- come il ricamo o il traforo. stro bagaglio trascorso che riaffiora sem- Chiudendo gli occhi, riaffiorano alla pre e diventa argomento di confronto per mente gli odori e i sapori dei pranzi serate fra di noi. consumati alla mensa del convitto. Con Gli ex allievi della classe ‘65

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Ricordo di don Renato Poetini

omenica 8 aprile, Pasqua di Resurrezione di nostro Signo- D re Gesù Cristo, il carissimo don Renato Poetini è tornato alla casa del Padre.

Vogliamo ricordare questo Sacerdo- te su “L’Angelo” perché sappiamo che tanti Verolesi l’hanno conosciuto e hanno ricevuto molto da lui. Negli anni settanta e ottanta (forse anche novanta) veniva spesso chiamato dal parroco di Verolanuova, mons. Luigi Corrini, amico di seminario e “coscritto” di sacerdozio, per tenere conferenze in occasione di festività, formazione di gruppi di coniugi che, per incontri con associazioni parroc- uniti ad un sacerdote, si sforzano di chiali, per i corsi di preparazione al approfondire il cammino di fede, ma- matrimonio dei fidanzati o per appro- turando umanamente e intensifican- fondimenti di fede. do rapporti sinceri e fidati. Don Renato ha condiviso ogni mo- notre dame notre Era originario dell’alta Val Camonica, mento della vita delle coppie che ha di Pontagna, frazione di Temù. Ordi- conosciuto. Ha sempre partecipato nato sacerdote nel 1953, dopo due agli incontri del Movimento, ha sti- anni di studio a Roma ed un anno di molato la formazione, ha aiutato a vicario cooperatore a Temù, divenne crescere e si è lasciato coinvolgere insegnante nel Seminario diocesano, anche come persona. incarico che mantenne fino al 2001. equipe equipe Contemporaneamente, nel primo Per la nostra Equipe in particolare è anno, svolgeva anche il ruolo di as- stato il “maestro” e l’amico che, dopo sistente diocesano dell’azione catto- i numerosi incontri mensili organizza- lica. ti dalla parrocchia e tenuti dallo stes- Sacerdote schivo da ogni pubblicità so don Renato, ci ha dato la spinta o personale visibilità, servitore della per potere proseguire da soli. Chiesa fino alla fine in uno spirito -li bero ed umile. Eravamo agli inizi degli anni ottanta. Ma noi, coppie dell’“Equipe Notre Ora siamo un gruppo di sette coppie Dame Verolanuova” non possiamo che, nonostante gli anni trascorsi, si non sottolineare il suo amatissimo sforzano di camminare insieme, in impegno per il nostro Movimento, un percorso di maturazione continua che don Renato aveva abbracciato della nostra fede. fin dal suo nascere nella diocesi di Don Renato non ci ha mai dimenti- Brescia nel 1966. cati. Fino a quando ha potuto faceva È stato promotore infaticabile della visita tutti gli anni ad ogni singola no-

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stra famiglia rinnovando e rinsaldan- insegnante presso il seminario dioce- do in tal modo la reciproca amicizia. sano. E pregare per lui, come lui stes- Ci ha sempre portati nel suo cuore e, so ci aveva chiesto in una corrispon- come tante volte ci ha scritto, ci ricor- denza di alcuni anni fa: “Ricordatevi dava sempre sull’altare della messa. di me, della Chiesa, di tutti i preti: il Signore ascolta le preghiere di chi Vogliamo quindi ringraziare il Signo- chiede che si faccia la sua volontà e re per averci donato don Renato: per venga il suo Regno”. la sua amicizia nei nostri confronti, O Signore, siamo certi che l’hai già per l’insegnamento che ha profuso a accolto fra le tue braccia. noi ed alla comunità parrocchiale di Verola, per i quarantacinque anni di L’Equipe Notre Dame di Verolanuova Camminiamo insieme

Nel mese di marzo è continuato l’afflusso di visitatori in Basilica:

el periodo della “Missione Giovani” il figlio di Giorgio Perlasca, famoso per Naver salvato la vita a tanti ebrei, a Verolanuova per una conferenza agli studenti dell’Istituto “Don Primo Mazzolari”, ha visitato con piacere la nostra Chiesa.

n quegli stessi giorni, una classe con ragazzi anche di altre religioni, ha visitato, con Igrande interesse, la Basilica. n gruppo di signore di Borgo ha grandemente apprezzato le tele del UTiepolo e le altre opere. Non si aspettavano, come tanti, opere così belle in una Basilica di provincia. nutrimento dello spirito dello nutrimento ella solennità di Pasqua e nel giorno di Pasquetta veramente tante persone, Nsingole, in coppia, o a piccoli gruppi, hanno fatto visita. Veramente notevole l’afflusso. arte: arte: l 14 aprile un gruppo di professori tedeschi è arrivato dalla Baviera. Superfluo Iraccontare lo stupore di fronte a tanta bellezza inaspettata. empre il 14 aprile i partecipanti al convegno su Don Primo Mazzolari, quanti era- Sno presenti alla celebrazione serale e allo stupendo concerto, sono rimasti tutti estasiati di fronte a queste bellezze, esaltate anche dalla bellezza dell’esecuzione.

don Luigi

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Sotto la neve... Pane (Prima parte)

Fr. Roberto ha iniziato il cammino di formazione con la Fraternità S. Chiara. Dopo qualche anno, ha intrapreso un altro cammino con i frati minori conventuali. At- tualmente si trova presso il convento di Sant’Antonio a Padova. Riportiamo di seguito la prima parte della lettera inviataci da f. Roberto. La seconda parte sul prossimo numero. Pace e bene - Fraternità Santa Chiara

elle campagne del mio paese, cui ho scelto il nome del primo apo- Verolavecchia, in provincia stolo è la dedicazione a lui della mia N di Brescia, si erge la piccola chiesa parrocchiale: è bello portarla chiesa detta “Madonna delle Cave”. spiritualmente con me! Ogni volta che percorro a piedi quel viale che Pieve costruita dai Frati Domenicani porta alla Madonna delle Cave, picco- intorno al XVI secolo. La chiesa ha lo pellegrinaggio che non manco mai dimensioni simili alla Porziuncola di d’intraprendere nei brevi periodi che Assisi, tanto cara a Francesco e, per trascorro a casa, ho sempre occasio- me, questa piccola cappella ne egua- ne di fare memoria del mio cammino glia il significato. C’è un lungo viale in spirituale, riconoscendolo autentico ghiaia che vi giunge, un tempo fian- dono del Signore. cheggiato da alberi da frutto, dove le

francescane francescane persone colpite dall’arsura estiva o Questo luogo mi permette sempre di dalla pioggia autunnale trovavano ri- fare verità su me stesso: di rimettere storo insieme ai nostri piccoli fratelli cioè al loro posto i tanti pezzi del mio piumati. vissuto, quasi fossero tasselli di un puzzle che la preghiera e la contem- C’è un detto popolare che il Beato Egi- plazione del creato riescono a ricom- dio di Assisi, uno dei primi compagni porre in unità.

briciole briciole del Poverello, apprezzerebbe di certo e che recita: “sotto la neve… pane”, Fr. Roberto Pietro profetizzando i frutti del raccolto (continua) dell’anno successivo. E, a proposito di pane, qui ho trovato veramente ri- storo e nutrimento spirituale, e il tut- to è avvenuto sotto il manto di Maria (alla quale è dedicata la chiesetta).

Questo luogo è per me così importan- te che, mentre mi preparavo alla Pro- fessione Temporanea dei voti, duran- te l’anno di Noviziato ad Assisi, più di una volta mi sono chiesto se non fos- se più opportuno aggiungere Maria al mio nome, anziché Pietro… come poi ho scelto. Una delle ragioni per

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L’educazione religiosa del bambino na donna si rivolge a un saggio, agire nella pratica quotidiana? Anzitutto vuole sapere da lui quando deve si deve tenere conto che i bambini, fin U iniziare ad educare religiosa- dai primi giorni di vita, sono molto ricet- mente il figlio. Il sapiente chiede l’età tivi nei confronti del mondo circostante del figlio e quando viene a sapere che ed hanno una particolare sensibilità nel ha quattro anni le dice: «Va’ a casa in recepire le comunicazioni, i messaggi fretta: sei in ritardo di quattro anni!». In- che coinvolgono la loro sfera sensitiva e fatti, l’educazione religiosa comincia fin affettiva. Sarà su queste basi che il bam- dalla culla. L’educazione religiosa deve bino, crescendo, arriverà a costruire la entrare a far parte di quella fitta rete di sua fede personale. rapporti che fin dal primo giorno di vita si stabilisce tra madre, padre e bambino Un’altra premessa importante è avere e che struttura pian piano la sua perso- coscienza che l’amore di cui “avvolgia- nalità. mo” il bambino, acquista una ricchezza particolare se gli diamo una prospettiva famiglie È nei primi tre anni che ciò avviene, al e un sentimento religioso. Ogni figlio è termine di questo periodo il bambino un dono del Signore. Con il Battesimo avrà acquisito i caratteri fondamentali è entrato in un’esperienza che non avrà del suo modo d’essere, di relazionarsi fine. Noi che vogliamo per lui il meglio, con la realtà. Ecco perché è importan- desideriamo che nel suo cuore trovino te che, in quella grande missione che posto sentimenti, valori e una visione i genitori compiono, abbia una parte del mondo che hanno il proprio fon- rilevante la componente religiosa. Il di- damento nel Vangelo. Occorre essere scorso si inserisce nella progressiva co- mossi dal desiderio di trasmettergli un noscenza del mondo e delle cose che il patrimonio così importante, tesoro su gruppo dal bambino fa, guidato dai genitori, nei pri- cui potrà contare sempre. Senza tale missimi anni della sua vita. È attraverso predisposizione, i gesti e le parole rivol- di loro che egli dà un nome alle cose e te al bambino rischierebbero di essere ne comprende la funzione. È necessario vuoti, superficiali. che i genitori aiutino il bambino a capi- re che la realtà non si esaurisce in ciò Ci sono alcuni Salmi che ci parlano, in che vediamo e tocchiamo con mano, termini poetici e profondi, della vicinan- ma che ha anche una dimensione mi- za di Dio al bambino. Il Salmo 22, detto steriosa, non percepibile con i sensi. del Buon Pastore, ci fa capire i significa- Che c’è un Dio che ci ama, che ci è vici- ti profondi del Battesimo, specialmente no, che ci accompagna lungo le strade il forte rapporto fra Gesù e “la nuova della vita. È un cammino graduale che pecorella” del Suo gregge. Il Salmo 130, prosegue nei mesi e negli anni che ver- breve ma intenso, descrive la straordi- ranno. Certo è un compito difficile, non naria capacità di affidarsi dei bambini. è come andare dal pediatra: qui non ci Il Salmo 138 che descrive la vicinanza sono parametri da verificare o tabelle amorosa di Dio agli uomini: «Sei tu che con cui confrontarsi! Sappiamo, però, hai creato le mie viscere e mi hai tessuto che nel Battesimo agisce la grazia bat- nel seno di mia madre…». Affidiamo al tesimale e questa consapevolezza ci Signore i nostri figli e le nostre famiglie. trasmette una grande fiducia, ma come Gruppo Famiglie

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Dalla Associazione Spose e Madri Cristiane

bbiamo ancora nel cuore i tre giorni vissuti nella celebrazione della Pa- squa della donna con l’approfondimento di figure femminili dell’Antico A Testamento, citate nella genealogia di Gesù, che per il mondo non erano “nulla di buono” ma Dio si è servito anche di loro per raggiungere il suo disegno divino; fino al terzo giorno con la presentazione di una Maria, vera donna e vera madre. Abbiamo compreso che il Signore si serve di “tutte”, anche di situazioni di peccato che solo Lui sa trasformare in Luce per l’umanità. Certo è che Dio ha bisogno del nostro Sì, non solo di quello di Maria, perché ci lascia libere di scegliere se collaborare alla realizzazione del suo Regno di salvezza. Alla luce di questo, tutte noi donne dobbiamo sentirci chiamate a dire il nostro sì; e sicu-

cristiane ramente si sono sentite chiamate le 9 nuove iscritte di quest’anno che hanno scelto di testimoniare la loro fede nella famiglia e nella comunità. Proprio per questo vorremmo riportare quelle che sono le origini della Pia Unione Spose e Madri Cristiane:

La Pia Unione ebbe origine a Parigi l’anno 1850 per opera di alcune donne che erano sensibili ai problemi che colpivano il mondo della famiglia. Pen- sarono di unirsi insieme, sotto la protezione di Maria Santissima, speranza e rifugio di tante madri, affinché la loro preghiera salisse più efficace a Dio, fonte di tutte le grazie e di tutte le misericordie. Cominciarono ad incontrar- si nella Cappella di nostra Donna di Lione guidate da Padre Teodoro Rati- spose e madri e spose sbonne e furono chiamate Granello di Senape.

Questo messaggio dovrebbe cercare di dare un “aiuto spirituale” ricordandosi che Dio ama ogni forma di preghiera: spontanea così come il rosario, il collo- quio diretto con Lui così come la liturgia delle ore, ecc... Ognuno di noi deve vivere semplicemente nel quotidiano la sua fedeltà a nostro Signore e la sua esperienza di Chiesa perché senza preghiera la vita cristiana è impossibile. “...Lo Spirito viene in aiuto alle nostre debolezze, perché nemmeno sappiamo cosa sia conveniente domandare; ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi” Rm 8, 26. Per aiutarci vicendevolmente in questo cammino, ci ritroveremo ogni mese sull’Angelo di Verola.

Elide e Manuela

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Dalla Lectio Divina

Beati quelli che pur non aven- do visto crederanno!’’. La me- “ ditazione e riflessione sulla Li- turgia della parola della II Domenica di Pasqua si sofferma sulla figura di S. Tommaso apostolo (Gv 20,19-31). Gesù venne “mentre erano chiuse le porte del luogo dove erano i suoi di- scepoli per timore dei Giudei’’ e disse “Pace a voi!’’ e nella sua misericordia e nel suo amore tronca la loro diffi- denza mostrando la realtà della sua Resurrezione: le mani piagate e il co- il tormento dei dubbi di fede nonché stato aperto. i rimorsi della propria incredulità che cerchiamo di soffocare con i raggiri giovani È difficile per noi formarci una pallida del ragionamento. idea di quell’incontro, ma il momento fu solenne. La paura si trasforma in La fede è una grazia, supera la cono- gioia. Gesù ripete “Pace a voi!’’ e ciò scenza e la percezione dei sensi, non non è augurio ma annuncio: è lui la è un dato scientificamente dimostra- pace e la sua presenza in mezzo a loro bile. È lì che la Resurrezione resta un è anche per la missione che duri tutta qualcosa che sfugge e il “gemello’’

la storia. “Come il Padre ha mandato pensa che il credere sia nel toccare missione me anch’io mando voi’’a proclamare Gesù ed Egli ascolta il desiderio di il Vangelo della redenzione in tutti i Tommaso, si fa vedere e toccare an- paesi del mondo. che da lui. Ma la fede non può met- tere delle condizioni, perché nel mo- Ma Tommaso quel giorno non c’era. mento in cui lo fa perde se stessa. E dubita della testimonianza di colo- Per assurdo, meno Gesù si vede e si ro che l’hanno visto. Anche se questi tocca, più lo si conosce perché non si sono tanti. Eppure anche lui aveva desidera per possederlo ma ci si pone sentito Gesù dire: “Dopo tre giorni nella condizione di amarlo senza con- risusciterò’’, ma dubita e se non met- dizioni, aprendo le “porte chiuse” te le mani nelle ferite del Cristo non del cuore. E tante sono le occasioni crede. Venne Gesù otto giorni dopo, per “toccare’’ la presenza del Risorto: a porte chiuse, si manifesta anche quando si toccano i poveri, quando all’incredulo apostolo che proclama si prega, nell’Eucaristia, nella Parola, il “Mio Signore e mio Dio’’ dopo un quando i timori e i dubbi di fede sono rimprovero di Gesù che rappresenta messi in fuga dall’azione dello Spiri- il monito per l’uomo dei secoli futuri. to, quando si crede alla sovranità di Tommaso, detto Didimo, che signifi- Dio che parla per la Chiesa. È solo ca “gemello’’, ma di chi? Dei miscre- allora che nel ‘“Tommaso interiore’’ denti futuri? Dei razionalisti che non abita la Verità. credono se non toccano? Sì, è il “ge- mello interiore’’ a ciascuno di noi, è Eugenio Cipolletta

L’Angelo di Verola 27 vita parrocchiale

Il percorso di fede per fidanzati

nizialmente dieci incontri sembra- la famiglia, che troppo spesso viene vano troppi per la preparazione al posto in secondo piano nella nostra I matrimonio, in realtà sono stati società, ma esso, sotto la benedizione un’introduzione che ha lasciato spazio di Dio e della Chiesa deve sempre farci per l’approfondimento personale della ricordare “finché morte non ci separi”. coppia. Amare il nostro futuro coniuge come Dal 16 febbraio al 17 marzo ci siamo noi stessi, più di noi stessi. ritrovati presso le suore di Verolanuo- Se per caso pensavamo che il matri- va per condividere due ore del giovedì monio fosse una passeggiata abbiamo e sabato sera: venti coppie, all’appa- capito che, per quanto piacevole, sarà renza diverse, ma tutte condotte dalla anche molto impegnativa, come lo è stessa volontà di unirsi nel sacro vin- stare in equilibrio in due sulla stessa colo del matrimonio e diventare una bicicletta. famiglia. Passare da “io” e “tu” a “Noi” richie- Argomenti a volte trascurati, a prima de sforzi e buona volontà, ma l’amore

al matrimonio al vista quasi banali, ma sui quali duran- tutto può, oltre al nostro ci supporterà te il corso abbiamo riflettuto, ricordan- quello di Dio. do che nel rapporto tra coniugi nulla è Tutti passaggi questi che effettivamen- mai da dare per scontato. te sembrano così semplici, a tal punto L’unione coniugale ha bisogno di es- da potersene dimenticare, ma che in- sere sempre rinnovata, affinché ogni vece saranno utili per meditare e per giorno sia nuovo, originale, fedele e superare gli ostacoli che incontreremo fatto di un sacrificio gratuito, totale ed durante il cammino a due. unico. Senza pretese d’esaustività, il corso è Inevitabilmente si presenteranno del- stato una piccola parentesi dedicata a le difficoltà, ma anziché chiudersi in condividere i temi che ruotano attorno noi stessi, sarà utile cercare aiuto in alla coppia e le varie tappe che la con- altre persone più esperte al di fuori ducono al sacramento del matrimonio. della coppia, senza lasciarci sfuggire Un caro augurio ai fidanzati e a tutte

in preparazione in di mano la situazione oppure pensare le famiglie già nate di saper rinnovare di essere in grado di risolverla da soli. costantemente le proprie promesse Il vincolo coniugale è fondamento del- matrimoniali. Se ci saranno momenti di litigio, scon- forto o avremo la sensazione di essere soli, non dovremo vergognarci, ci fer- meremo e osserveremo il crocifisso; Gesù che è morto per Noi, non esiste gesto d’Amore più grande. Ringraziamo i nostri compagni di viag- gio, i nostri genitori che per una sera ci hanno accompagnato in questo momento importante del nostro cam- mino, e gli animatori che hanno scelto di investire il loro tempo in noi, come Coppia e futura Famiglia. I Fidanzati

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Missione compiuta!

e dopo Missione Giovani, l’esperienza da poco conclusa, S qualcuno può dire che ora cono- sce Gesù, non posso garantirlo, certo è, che di Gesù in questa settimana se ne è parlato. E se ne è parlato in mol- ti modi, attraverso le parole dette dai sacerdoti e dai missionari, ma anche attraverso una comunità che ha par- tecipato attivamente sia all’organizza- zione che agli incontri.

Ma andiamo per gradi, spiego che Gesù? cosa è stata questa benedetta Missio- ne, perché probabilmente se a molti è arrivata, è anche vero che a qualcuno per vari motivi no, (o perché la voce di questo evento non è arrivata o perché a qualcuno è arrivata ma l’ha lasciata entrare dall’orecchio destro ed uscire da quello sinistro).

Nella settimana dal 17 al 25 marzo, conosci lo Verolanuova è stata invasa da missio- nari provenienti da altri paesi, (anche se devo dire che qualcuno di Verola cammino per cercarlo e conoscerlo. attraverso la sua collaborazione un pò lo è diventato) e hanno cominciato a Dopo il primo momento di stupore, di entrare nelle case, andando alle fer- perplessità, e perché no, per qualcu- mate degli autobus, alla stazione, nel- no anche un po’ di fastidio, (perché è le scuole, nella biblioteca e cercando fastidioso dover aprire le porte di casa di incontrare i giovani e i meno giova- e soprattutto quelle del cuore) si è ni della nostra parrocchia. passati alla curiosità di scoprire e di sentire, sino ad arrivare alla gioia di Ma perché? Qualcuno si domande- questi incontri. rà. La risposta la si trova nel titolo della missione, cioè per chiedere se Come ho già anticipato prima, non so qualcuno conosce Gesù e a rispo- rispondere se qualcuno in più di chi sta affermativa, ci si scambiava due già conosceva Gesù ora lo conosce, chiacchiere su cosa Gesù ha fatto e ma posso dire che Gesù si è sentito ha detto, mentre a risposta negativa attraverso le molte parole e lo si è si cominciava con le presentazioni e pure visto attraverso la generosità il racconto dell’amore che Lui ha dato e l’impegno di molte persone che si e ci continua a dare, nella speranza sono messe in gioco a vari titoli, chi che qualcuno, incuriosito, si metta in ha donato materialmente e chi ha do-

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nato impegno e tempo. Grazie ai Padri che ci hanno aiutato.

Spero che leggendo questa riflessio- Grazie all’Amministrazione comuna- ne possa nascere un desiderio: per le, ai gruppi sportivi e alle scuole. chi vi ha partecipato di continuare a cercare Gesù, e per chi non ha potuto Grazie a tutti i giovani, i ragazzi e alle o voluto partecipare nasca la voglia di famiglie che hanno partecipato. mettersi in cammino alla sua ricerca. Sperando di poter rivivere un’altra Grazie a tutti coloro che hanno offer- esperienza così significativa ringra- to tempo, denaro, materiali permet- zio di cuore la comunità tutta inte- tendo la realizzazione di tutto questo. ra. (Non abbiamo scritto nomi per non dimenticare qualcuno, ma a tutti vuo- Grazie al Consiglio pastorale e alla le arrivare il nostro grazie) ...e Grazie Commissione catechesi per l’organiz- a te che avendo ascoltato le parole di zazione. Gesù vorrai renderti missionario e ri- portarle alle persone che incontrerai. Grazie a tutti gli educatori che sono stati presenti. Don Giovanni Gesù? lo conosci conosci lo

La Santa Messa conclusiva della Missione.

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Giovedì Santo: un’esperienza nuova

o scorso 5 aprile, con la celebra- Gesù in ogni Messa consacrata. Essa zione della Cena del Signore è ripete anche il gesto di Gesù che, pri- L iniziato il Triduo Pasquale della ma di cena, si alzò e lavò i piedi agli Passione, Morte e della Resurrezione apostoli, memoria viva del coman- del Signore, cuore di tutto l’Anno Li- damento che il Signore Gesù ci ha turgico. Le parole ed i gesti sacramen- lasciato sull’amore fraterno e sul ser- tali di questo giorno ci fanno rivivere vizio. Tutta la vita cristiana dev’essere l’Ultima Cena di Gesù con gli Apo- un servizio. E Gesù lo ha voluto indi- stoli. Quella sarebbe stata una cena care in modo molto espressivo con la molto speciale, non solo perché era lavanda dei piedi. la pasqua ebraica, ma perché Gesù sapeva di mangiare per l’ultima volta Lavare i piedi al tempo di Gesù era un con i suoi amici, prima di essere ar- compito riservato ai servi, non il gesto pasquale restato e condannato a morte. Quanti degno di un Maestro, ma anche oggi erano i sentimenti attorno a quella conserva il messaggio di umiltà ed al tavola! Luca nel suo vangelo ci dice tempo stesso di amore: siamo invitati che il Signore aveva “tanto desidera- a non fare i calcoli tra chi di noi è più to” mangiare questa Pasqua con loro, grande o più piccolo, ma ad essere triduo ed i discepoli sentivano che le parole servi gli uni degli altri, sul suo esem- di Gesù erano cariche di importanza. pio. Gesù ci indica il senso del servi- In questo giorno la Chiesa ricorda zio, fondamentale per la vita di ogni l’istituzione dell’Eucarestia: il pane e cristiano. Occorre mantenere l’unione il vino diventano il corpo e il sangue di stretta di questi due fattori: il servizio

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e l’amore. Ricevendo la Comunione, piaciuto è stato quando abbiamo ac- noi accettiamo di essere trasformati ceso una candela e abbiamo fatto la dal Signore Gesù, ciascuno secondo processione. Mi sono piaciuti questi la propria vocazione. La nostra voca- due gesti perché mi hanno procurato zione è una vocazione all’amore. Dio gioia”. ci ha creati per comunicarci il suo “Durante la Messa del Giovedì 5 apri- amore e per renderci capaci di vivere le mi è piaciuto quando il parroco don nell’amore. Luigi ha lavato i piedi, perché mi sem- Quest’anno, ai bambini del quinto brava di vedere Gesù con gli apostoli”. anno di catechismo, è stata affidata “La Messa del Giovedì Santo è sta- l’animazione della Messa in Coena ta bellissima, io ho fatto l’apostolo e Domini del Giovedì Santo, anche per- il parroco mi ha lavato i piedi come ché il prossimo 10 giugno riceveranno Gesù nell’ultima cena. Mi sono sen- il sacramento dell’Eucarestia e della tito davvero un apostolo e questo mi Cresima. Ecco alcuni loro pensieri: ha creato una gioia grandissima nel “All’inizio ero un po’ emozionata per- cuore”. ché dovevo portare all’altare il Crisma “Il gesto che mi è piaciuto durante che verrà usato il 10 giugno per la no- la Messa del Giovedì Santo è stata la stra Cresima, invece poi ho capito che lavanda dei piedi da parte del parroco era per un compito speciale”. perché ha simboleggiato Gesù che si “Il giovedì Santo è stata per me una fa servo baciando i piedi degli apostoli grande gioia vedere i miei compagni nell’ultima cena”. fare gli apostoli”. “Le cose che mi hanno colpito nella “Noi non avevamo mai assistito alla Messa del Giovedì Santo sono state Messa del Giovedì Santo; è stato mol- il coro e quando il parroco lavava e to emozionante e ci ha riempito il cuo- poi baciava i piedi agli apostoli (i no- pasquale re di gioia essere stati scelti per fare stri compagni). Un’altra cosa bella gli apostoli. Quando Don Luigi ci ha è stata l’organizzazione della Messa lavato i piedi e ci li ha baciati è stato un perché quando si dovevano portare i po’come partecipare all’ultima cena dono eravamo sempre accompagnati alla presenza di Gesù”. dai chierichetti”. triduo “Partecipare alla Messa del Giovedì “Mi è piaciuto partecipare a questa Santo è stata un’esperienza molto Messa perché non avevo mai parteci- positiva, soprattutto vedere i nostri pato prima”. amici impersonare gli apostoli. È sta- “A me la Messa è piaciuta tanto per- ta la Messa più bella a cui abbiamo ché come Gesù ha lavato e baciato i partecipato”. piedi agli apostoli così il parroco li ha “Durante questa Messa si è ricreato il lavati a 12 bambini e mi è sembrato momento in cui Gesù lava i piedi agli un gesto molto dolce”. apostoli, mi è piaciuto molto ed è stato “Mi sono emozionato quando il sacer- molto emozionante”. dote mi ha baciato i piedi”. “Durante il Giovedì Santo, io ho gra- “Questa esperienza è stata bellissima dito molto il gesto del parroco che perché non avevo mai provato a fare ha lavato, baciato e asciugato i piedi l’apostolo”. dei nostri compagni che facevano “Appena il sacerdote ha finito di lavar- gli apostoli. Un altro gesto che mi è mi i piedi mi sono sentito nuovo, pieno L’Angelo di Verola 32 L’Angelo di Verola dall’oratorio

di energie ed ero molto emozionato”. Abbiamo visto subito sui loro volti “Io alla Messa mi sono sentito bene, una grande emozione e anche timore perché c’era tranquillità e molta par- in quanto erano consapevoli del gran- tecipazione”. de momento che stavano vivendo: la Passione e la morte di Gesù. “Questa Messa mi è piaciuta molto so- L’animazione e le letture delle Stazio- prattutto quando hanno ripetuto l’epi- ni sono state divise nei quattro grup- sodio dell’ultima cena”. pi; con serietà e partecipazione han- “Io alla Messa del Giovedì Santo ho no svolto il loro compito dimostrando provato felicità e gioia a leggere”. di capire quale era il proprio ruolo in “Ho provato una gioia bellissima questo momento spirituale. quando ho letto”. Siete stati veramente bravi! Ogni esperienza che proponiamo ai nostri ragazzi viene accolta con en- tusiasmo e gioia, anche la Via Crucis ha confermato questi sentimenti. Per La via Crucis questo noi catechisti, assistenti e il Don vi ringraziamo di vero cuore e animata speriamo che la gioia di stare insie- me nel nome di Gesù non venga mai dalle quarte a mancare. pasquale Un grazie anche ai genitori dei nostri enerdì Santo 6 aprile 2012 ore ragazzi che aiutano i loro figli nella 14.30, i nostri gruppi delle crescita spirituale. quarte del nuovo cammino di

V triduo iniziazione cristiana si sono ritrovati A nome dei catechisti in chiesa per animare la Via Crucis del quarto anno delle ore 15,00. Lucia e Valeria

Pasticcio alla romana 30 - 3 1 marzo - 1 aprile, domenica delle Palme

- Un cucchiaino di divertimento; stati noi i fortunati che hanno “adden- - una spolverata di euforia; tato” questa opportunità! - quattro chicchi di buon umore; Giunti a destinazione, tra lo stupore - un pizzico di spensieratezza; generale, ecco apparire di fronte ai no- - aggiunti a 50 grammi di rispetto; stri occhi estasiati il Colosseo, in tutta - una bustina di curiosità; la sua imponenza. Spettacolare! - amalgamati con una buona dose di In seguito, abbiamo intrattenuto un responsabilità. breve colloquio con una suora, suor Vittoria che conobbe Madre Teresa di isultato: l’esperienza più gu- Calcutta, che ha tentato di chiarirci il stosa che un cresimando possa mistero della Trinità, pur consapevole R assaporare! Quest’anno siamo che le parole non sono mai sufficienti

L’Angelo di Verola 33 Il gruppo dei cresimandi in Piazza S. Pietro. per spiegare il mistero di Dio. sopportato con pazienza e guidato in I momenti fondamentali del nostro modo esemplare aumentando in noi pellegrinaggio sono stati l’incontro il desiderio di ricevere finalmente il con il Vescovo Luciano, con la parte- dono dello Spirito Santo. Ci auguria- cipazione dei ragazzi provenienti dalla mo che, nei prossimi anni, i ragazzi diocesi di Brescia e la grande Messa che come noi dovranno ricevere la

a roma a Solenne celebrata, in piazza San Pie- Cresima possano avere l’opportunità tro, dal Papa Benedetto XVI. È stata di vivere un’esperienza indimenticabi- un’esperienza toccante e memorabile le come la nostra. che speriamo di ripetere al più presto. Anita, Gaia e Beatrice Oltre alla parte spirituale di questa av- ventura, ricorderemo anche le bellezze di Roma che abbiamo potuto ammira- re: la Basilica di San Pietro con la sua caratteristica cupola (raggiunta dopo aver “scarpinato” per oltre 500 scali- ni, ripidi e tortuosi!); l’affollatissima cresimandi Fontana di Trevi, nella quale abbiamo lasciato i nostri ultimi risparmi con- fidando di tornare a breve in questa città; il maestoso Altare della Patria, dedicato a tutti coloro che diedero la vita per l’Italia; Piazza di Spagna con tutti i suoi infiniti e lussuosi negozi. Non sono mancati episodi divertenti che hanno coinvolto il nostro grup- po, soprattutto di sera in albergo (ma non ditelo ai catechisti e al don …!) e che hanno contribuito a vivacizzare i momenti di svago e a creare il giusto clima per una riuscitissima “vacanza”. Ringraziamo il Don, Claudio, Ma- risa, Anna e Gianluca che ci hanno

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Proposte Estate 2012 Cambiamenti in corso...

’oratorio di Verolanuova ha tenuto conto di alcune esigenze delle famiglie emerse durante l’anno (crisi economica, costi elevati, una proposta per il L mese di giugno ecc..) e ha ripensato all’estate. Pertanto aumenterà l’impe- gno per soddisfare le esigenze di tutti e chiede alle famiglie di credere e scom- mettere sulla valenza educativa dell’Oratorio, di fissare in calendario queste date e di non stancarsi di proporre ai figli queste occasioni di crescita.

CAMPISCUOLA GREST xxxxx

18 giugno

8 luglio 2012 estate 11 luglio - 18 luglio 3 SETTIMANE DI GREST Campo 3ª-4ª- 5ª elem. - 1ª media (dalla 1ª elementare alla seconda media) a V.T. in Oratorio - Iscrizioni in oratorio Dall’ 1 al 31 maggio 18 luglio – 25 luglio INOLTRE Campo 2ª-3ª media a Collio V.T. 27 agosto – 9 settembre ALTRE 2 SETTIMANE DI GREST 28 luglio – 4 agosto in Oratorio Campo adolescenti in Folgaria programma

30 agosto - 9 settembre Festa dell’Oratorio

NON ESISTE BUON ANIMATORE SENZA LA FORMAZIONE… Venerdì 4 maggio a Chiari festa di tutti gli animatori Mercoledì 16 – 23 maggio - Giovedì 31 maggio ORE 20.30 IN ORATORIO corso di formazione per tutti gli animatori

L’Angelo di Verola 35 arte & cultura La poesia di Rosetta una poesia che scrissi lo scorso anno per mia madre, che vedo tuttora come immagine di Dio, come roccia cui aggrapparmi, come tenerezza infinita. La Èpropongo per affermare con decisione che ogni madre, pur nelle difficoltà e nei limiti personali, è un grande, inestimabile dono di Dio. Ad ogni mamma e nonna auguri di vero cuore per la prossima festa di maggio.

Immagine di Dio a mia madre, novantanovenne

Lenta se ne va la mattinata dietro un cupo grigiore.

Mamma non vuole alzarsi: il peso dei suoi anni l’affatica, la spinge ad adagiarsi. Ma io l’aiuto e insisto e allora m’accontenta: sa che non posso vederla allontanarsi dalla vita.

Sospirando, si lascia trascinare, mi dice i suoi dolori ed io l’ascolto. L’ascolto e l’accompagno. Scende in cucina, accende la TV.

Ecco, la guardo ancora destreggiarsi con elementi di tecnologia. Ed io, ammirata, resto ad osservare.

Avverto con dolcezza che mia madre è un grande dono: immagine di Dio e Sua integrità.

L’Angelo di Verola 36 L’Angelo di Verola arte & cultura massimo lo spazio di spazio lo

“...il peso dei suoi anni l’affatica, la spinge ad adagiarsi. Ma io l’aiuto e insisto ... sa che non posso vederla allontanarsi dalla vita”. (R. Mor)

L’Angelo di Verola 37 arte & cultura

Torna alla luce un affresco della Disciplina a Chiesa della Disciplina S. Cro- ce. Il primo documento storico in L cui si fa riferimento ad una chiesa dedicata al martire San Lorenzo in Ve- rolanuova (BS) è una carta di procura indirizzata al pro-prete, tale Don Pietro, datata 1267; in effetti, le fonti non con- sentono di verificare se l’attuale chiesa della Disciplina di Santa Croce fosse esattamente l’edificio citato, ma è cer- to che nel 1563 essa era la parrocchiale di Verolanuova, intitolata a San Loren- zo. Alcuni autori, peraltro, la ritengono cappella gentilizia dei conti Gambara,

2012 che abitavano nel vicino Castel Merli- no, i quali avevano finanziato nel 1534 un intervento di riparazione dell’edifi- cio costato 400 ducati d’oro. Nel 1625, anno della consacrazione È presente un campanile addossato della nuova Chiesa (ora Basilica di San alla facciata, mentre un secondo cam- Lorenzo), l’edificio venne assegnato ai paniletto si erge all’estremo est della Disciplini di S. Croce: la confraternita facciata a nord. All’interno, una strut- maggio maggio lo utilizzò come propria sede religiosa tura a volta rinascimentale nasconde fino al 1797 quando venne soppressa le forme della originaria copertura in dal governo provvisorio bresciano. stile romanico dalle tavolette in cotto 18 18 A seguito dell’editto di Saint Cloud con la faccia inferiore decorata, men- (1804), la chiesa perse anche il Cimi- tre gli intonaci delle pareti coprono le tero che da sempre la circondava, per vecchie strutture murarie, celando in finire abbandonata qualche decen- più parti decorazioni ed affreschi di nio fa e utilizzata come deposito per i materiali della parrocchia. Il nucleo originario dell’edificio è stato più vol- te rimaneggiato ed ampliato. L’edificio ha una sola navata, formata da una struttura muraria ad archi trasversali che sorreggono l’orditura del tetto e da un’abside poligonale coperta a volta. I portali marmorei sono settecenteschi, mentre le sagrestie appaiono come elementi aggiuntivi realizzati in tempi diversi.

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epoche precedenti. Nella seconda metà del 1500 alla chie- sa vennero aggiunte due cappelle laterali come a formare un transetto, realizzando quindi una pianta a croce latina. La Chiesa presenta al suo interno di- versi sigilli tombali che presuppongo- no l’esistenza di tombe continue sotto il pavimento. Il matroneo, inserito nella struttura ori- ginaria, presenta affreschi sia a parete che a soffitto, con cornici in stucco. Il soffitto dell’oratorio, sorretto da ordi- tura portante lignea, è ad intonaco su arelle fissate con chiodi di ferro. 2012

Lo scopo del Rotary è incoraggiare e sviluppare l’ideale del “servire” inteso come motore e propulsore di ogni at- tività: tra gli obiettivi da raggiungere tendenza dei Beni Architettonici di c’è la promozione e valorizzazione del Brescia, con la quale si sta operando territorio e della comunità. Proprio per in stretta collaborazione e attenendosi questi motivi il Rotary Club Bs Maner- strettamente alle indicazioni impartite. maggio bio ha inteso partecipare in prima per- Il prevosto mons. Luigi Bracchi con la collaborazione della signora Barbara

sona per il recupero della Chiesa della 18 Disciplina S. Croce in Verolanuova, Nocivelli, ha promosso l’iniziativa. finanziando il restauro degli affreschi L’intendimento del Rotary Club Bre- che risultano murati nella prima cap- scia Manerbio di restaurare gli affre- pella a destra, rappresentante diverse schi è quello di lasciare un segno a sante (S. Lucia, S. Liberata da Como, perenne ricordo dei soci verolesi Re- S. Caterina d’Alessandria, ...) nato Abrami e Cesare Baronio, prema- Il progetto del restauro del dipinto è af- turamente scomparsi, oltre che a pro- fidato all’architetto Franco Maffeis e la muovere l’iniziativa dei restauri al fine sua realizzazione ad Alberto Fontanini, di diffondere l’importante messaggio restauratore accreditato alla Sovrain- storico, artistico e culturale intrinseco in questo edificio del nostro territorio. Proprio in questi giorni Alberto Fonta- nini e la sua equipe hanno portato alla luce l’affresco dando splendore e ma- gnificenza ad un’opera così importan- te esprimendo valore e interesse alla Chiesa. Venerdì 18 maggio alle ore 18,30, alla presenza delle autorità, il Rotary Club Brescia Manerbio è lieto di poter pre- sentare a tutta la popolazione l’opera interamente ristrutturata e consegnarla nella sua bellezza a tutta la comunità. Nedo Brunelli

L’Angelo di Verola 39 le nostre rubriche

“Abbiamo riso per una cosa seria” Campagna Nazionale 2012 sabato 19 e domenica 20 maggio

’iniziativa, promossa da FOCSIV, è vario e ricchissimo di culture, di spiri- dedicata al sostegno di progetti di tualità e dove è facile perdere la cogni- L diritto al cibo nel Sud del mondo zione del tempo e dello spazio, dove se dove vi sono intere popolazioni costret- pure nella povertà è facile ridere insie- te a vivere di stenti nonostante le tante me e scoprire usi e costumi e tradizioni promesse dei governanti dei “civili” po- che sembravano scomparsi nel tempo. poli dell’opulenza. Spesso mi viene da pensare “Ma qua- Allora noi tutti insieme dobbiamo sa- le è l’immagine più diffusa dell’Africa e per testimoniare il nostro impegno a degli africani nel pensiero della gente, favore degli ultimi suk, fronte oggi?” Forse che può bastare avvicina- di questa lotta alla fame e all’ingiusti- re gli immigrati che si trovano tra di noi zia, sensibilizzando quanta più gente per motivi di lavoro e che spesso sono possibile per comprendere che, se ci costretti a subire le nostre critiche? Mol- impegniamo insieme si avrà un mondo te volte sbagliamo perché non cono- più giusto e solidale dove tutti abbia- sciamo in profondità le loro tradizioni, missionaria no la possibilità di vivere con dignità e l’essenza della loro vita che poi è quella dare speranza ai propri figli. I proventi dell’Africa che sta nella sua sconfinata dell’iniziativa andranno ad un progetto varietà di culture da quella Neur a quel- volto a migliorare le condizioni di vita la degli Zulù del Sud Africa, quella degli dei Karimojon di Iriri, una regione del Ibo e quella dei Karimojon. Nord Est dell’Uganda che ancora fati- Sforziamoci almeno per un attimo e verola verola ca a raggiungere un accettabile livello pensiamo di trovarci in Terra d’Africa di autosufficienza alimentare. È nelle dove anche il concetto di “Uomo” può steppe aride dell’Est che vivono i noma- sorprenderci. Dice infatti il grande sag- di Karimojon, dalle forti tradizioni guer- gio Kwesi: L’Uomo si compone di due riere, che stabilirono a lungo in passato elementi, dal sangue che ereditiamo il proprio dominio sulla regione. Poi i re- dalla madre e dallo spirito infuso dal gimi dittatoriali da Amin, Milton, Obote, padre. Dato che il più forte di questi ele- Okello e per ultimo Museveni, al potere menti è il sangue, il bambino appartie- dal 1986, li sottoposero, con altri gruppi, ne non al padre ma alla madre e al suo ad uno sterminio organizzato del quale clan. Se per motivi gravi la donna doves- forse non si conoscerà mai l’esatta di- se lasciare il marito, lei può lasciare il mensione. villaggio e tornarsene al proprio clan e Dire Iriri Karimojon può dire poco, men- portare con sé tutti i bambini così che tre se diciamo Africa il pensiero va a abbiano sempre un posto dove andare quel grande, immenso “Continente a vivere. Nero”, troppo grande per poterlo de- La famiglia è cellula forte e vitale dove scrivere, è come l’Oceano, un Cosmo ognuno ricopre un ruolo determinante e

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ognuno conosce il proprio dovere. La fa- che addirittura si rotolano sul pavimen- miglia è sempre numerosa perché oltre to. “Abbiamo riso a papà, mamma e figli ci sono i numero- La malaria. Se è un problema grave, lo si nipoti, magari orfani e i cugini. è ancor di più per gli africani perché ol- per una cosa seria” Stare insieme rappresenta uno dei va- tre ad essere privi di cure sono spesso lori più importanti che tutti cercano di denutriti, esauriti ed affamati. Ecco per- rispettare, primo per la sopravvivenza, ché lungo le vie di comunicazione che Campagna Nazionale 2012 perché si possono svolgere lavori che portano alla missione in cerca di aiuto, singolarmente sarebbe impossibile e si trovano persone intorpidite, sedute o sabato 19 e domenica 20 maggio poi perché così uniti e numerosi si ce- sdraiate all’ombra di una pianta per ore lebra al meglio il culto degli antenati senza far nulla; non sono dei fannulloni che, se fisicamente non ci sono più, come potrebbe sembrare a prima vista, però vegliano su di loro e tengono con ma attendono passivamente che la feb- essi buoni rapporti. È sempre l’anziano bre passi e tornino un po’ le forze. l’intermediario tra gli antenati e i viventi I nomi propri. Un caso un po’ partico- sia che si tratti di cose ben auguranti, lare che sorprende molto noi europei positive o negative. sono i nomi che sono di una varietà La tradizione africana è collettivista, illimitata specie dove il cristianesimo perché lo stare insieme, in gruppo è for- non si è solidamente improntato per- za comune e aiuta ad affrontare le av- ché testimonia la poesia e la fantasia versità naturali sempre in agguato. Non della gente che chiama un bambino solo infonde sicurezza anche personale, nato all’alba di un bel giorno “Mattino”, dà senso di libertà, di poter comminare “Corroborante” o “Ombra d’acacia” se è tranquillamente anche fuori dal proprio venuto alla luce sotto un’acacia. Nomi missionaria territorio e spingersi fino nelle strade dati ai figli per perpetuare avvenimenti principali delle città: l’ombra del clan di importanti della storia passata e pre- appartenenza è un lasciapassare. sente. Se il bambino è nato al tempo Il buio crea una separazione rafforzan- dell’Indipendenza di un paese quasi do il bisogno di stare vicini in compa- sicuramente verrà chiamato “Indipen- gnia. Nessuno vuole stare solo, anche i dence”. Se due genitori sono entusiasti verola bambini aspettano gli adulti per andare a coricarsi. “Stare soli? Che disgrazia!” Le prime ore dell’alba sono il momento della massima socialità. Bambini che si rincorrono gridando, vicini di capan- ne che si salutano stringendosi le mani allegri e sorridenti a salutare il nuovo giorno nella speranza che sia un buon giorno. Ridere insieme. Niente accomuna la gente come il ridere insieme di qualco- sa di veramente buffo come la vista di un bianco che ha paura per un’iniezio- ne e fa uno scatto al contatto con l’ago conficcato con forza perché dà l’oppor- tunità all’infermiere ”nero” di sentirsi allo stesso livello, anzi ad un livello di superiorità. Così pure quando un “bian- co” è in preda alla malaria con la febbre che lo fa sobbalzare e battere i denti è un grosso motivo di risata per i bambini

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del loro presidente lo chiameranno col blema esiste quando si sparge la voce suo nome perché un nome che traman- che nella zona c’è un europeo, il che per da un evento inscritto nella memoria. loro equivale a milionario. Chi ti difende Oggi col propagarsi del Cristianesimo dai Boma Boys, banditi di strada? C’è e dell’Islam questo mondo rigoglioso di però un codice da rispettare. Rubare poesia, di storia e fantasia ha ridotto a una pentola ad una donna che poi cuo- poche decine i nomi tratti dai testi sacri ce i fagioli per vendere lungo la strada così da trovare un considerevole nume- per guadagnarsi da vivere è un vero ro di “Ibraim, Ahmed, Patrick, John, Ja- atto delittuoso perché le si toglie l’uni- mes e Ismael”. ca fonte di sostentamento. Differenti L’ospitalità. Nella tradizione africana, sono da considerare i furti negli allog- l’ospite ha diritto al massimo rispetto e gi dei turisti perché vengono giudicati tanta cortesia, gli si riserva il posto mi- quasi normali, un modo per livellare la gliore a sedere, su una sedia piuttosto disuguaglianza. Infatti non rubano mai che su uno sgabello e al centro dell’abi- tutto, ma è come una dichiarazione di tazione sia essa in paglia, di terra o mat- amicizia, un modo per dire che si è utili toni e gli si cucinano cibi semplici e po- e in quanto tali, accettati nel quartiere, veri ma al meglio. così non c’è più nulla da temere, si può Mistero. Grande mistero delle città afri- stare tranquilli e difesi da altre intrusio- cane è di che cosa vive tutta la massa ni esterne e magari violente perché la- di persone che gravita attorno ad esse. sciano in compenso un piccolo amuleto Si trovano nelle vicinanze non perché a garanzia protettiva. la città ha bisogno di loro ma perché la Nei villaggi molta gente possiede un miseria e la fame li ha allontanati dalle solo oggetto: chi ha una camicia può campagne e anche perché si rifiutano impiegarsi come guardia notturna, i di continuare a vegetare così per tutta guardiani seminudi non li vuole nes- la vita. Ma una volta raggiunta la soglia suno, chi ha un’accetta diventerà bo- della città si bloccano presi dal panico scaiolo, chi una bicicletta postino, cor- missionaria e dallo sgomento. È qui tra gli “slum” riere ecc. I disoccupati passano tutto il e le capanne d’argilla che sono venuti giorno a ridosso di un muro all’ombra a cercare fortuna. E ora che fare? Dove di una tettoia e ci restano fino a quando andare e cosa mangiare? Bisogna im- cala un po’ la frescura. pegnarsi. Rubare. Per conoscere al meglio l’Africa N.B. Queste sono le circostanze che ci verola verola non bisogna vivere nei quartieri lussuo- fanno vedere l’Africa come un paese vivi- si dei ricchi e dei diplomatici ma nelle bile, allegro, semplice, fantasioso dimen- missioni dove sono accolti e tutti hanno tico delle immani tragedie passate e pre- una loro storia da raccontare; oppure senti. Un paese in cammino nonostante vivere in una casetta, meglio se messa le grandi delusioni fallimentari dei “Piani a disposizione da una persona amica, di aggiustamento strutturale dell’Africa e altrimenti non si potrà dire di conosce- la globalizzazione selvaggia”, parole che re l’Africa. Bisogna tener presente però non nutrono. Per fortuna che nello spazio che in un quartiere sovraffollato di cata- lasciato dai poteri pubblici, i missionari, pecchie, di capanne polverose senz’aria i movimenti religiosi “giocano” un ruolo e luce dove brulicano miriadi di insetti, sempre più importante in particolare nel poi c’è il problema dell’acqua. Se c’è un campo sociale e sanno intervenire anche pozzo, anche se distante, questo non a titolo di mediatori in certi conflitti. Per i è un problema purchè ci sia acqua da nostri Karimojon e su tutto il continente prelevare, perché ci sono i bambini che si libera il sogno di una “Seconda Indi- fanno a gara per la fornitura d’acqua pendenza” che sarebbe sinonimo di di- pur di ricavare qualche soldino. Il pro- gnità, progresso economico e sociale.

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Sposati solo civilmente

ltra situazione irregolare parti- Analogamente a quanto affermato colarmente diffusa, è il matri- per la situazione dei divorziati rispo- A monio tra battezzati contratto sati, la Chiesa, dopo un serio discer- solo civilmente. L’origine di questa nimento sui motivi che hanno portato scelta è da ricercarsi nelle seguenti a scegliere il matrimonio civile rifiu-

motivazioni: perdita della fede, non tando o rimandando il matrimonio all’amore comprensione del significato religio- religioso, deve prendersi cura anche so del matrimonio, critica del matri- di questi suoi figli, invitandoli a par- monio concordatario sorta nell’odier- tecipare alla vita della comunità cri- no ambiente culturale o da alcune stiana, pur nei limiti dovuti dalla loro rivendicazioni ideologiche, tendenza non piena comunione con essa. An- a vivere l’unione civile quasi come un che in questo caso, tutta la comunità “esperimento”. Anche questa unione parrocchiale è chiamata, attraverso

è inaccettabile per la Chiesa anche se un dialogo rispettoso e fraterno, ad educare riconosce, che tale scelta, esprime la aiutare questi battezzati affinché le volontà di impegnarsi in un preciso loro scelte di vita siano coerenti con stato di vita assumendone i diritti e il Battesimo e con la fede ricevuti; gli obblighi e chiedendo il pubblico persuadendoli a regolare la propria riconoscimento da parte dello Stato. situazione alla luce dei principi cri- Per questo motivo è opportuno che stiani celebrando il matrimonio sa- nella catechesi, nella predicazione, cramentale. nei colloqui personali, affermare che: La “regolarizzazione” della loro po- «per i cattolici l’unico matrimonio sizione, sia curata con particolare valido che li costituisce marito e prudenza evitando di procedere in moglie davanti al Signore è quello forma sbrigativa come se si trattas- sacramentale, per la cui valida cele- se unicamente di un aggiustamento brazione è richiesta la “forma cano- burocratico; si accerti di individuare nica”. Il Battesimo, infatti, poiché li che i veri motivi della richiesta del costituisce membra vive di Cristo e matrimonio sacramentale non siano del suo Corpo che è la Chiesa, abili- in contrasto con la legge della Chiesa ta e impegna i cristiani a celebrare e che i nubendi siano sinceramente e a vivere l’amore coniugale “nel disposti a rimettersi in comunione Signore”» (La pastorale dei divorziati con la Chiesa e a partecipare ad una risposati..., nn. 37. 38; Familiaris con- preparazione catechetica al matrimo- sortio, n. 82). nio cristiano (corso dei fidanzati). Ad

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ogni modo, «coloro che hanno già stica. Solo con la “regolarizzazione” contratto matrimonio civile non della loro posizione, possono essere siano ammessi alla celebrazione riammessi ai sacramenti. del matrimonio canonico senza la Similmente a quanto si è detto per licenza dell’Ordinario del luogo» (La i divorziati risposati, non è neppure pastorale dei divorziati risposati..., n. possibile affidare loro incarichi o ser- 39; cf Decreto generale sul matrimo- vizi che richiedono una pienezza di nio canonico, n. 44). testimonianza cristiana e di apparte- Nel caso che la richiesta di matri- nenza alla Chiesa (Familiaris consor- monio solo religioso abbia per sog- tio, n. 82; La pastorale dei divorziati getti una persona canonicamente e risposati..., n. 41). civilmente libera e una persona, già sposata civilmente e attualmente se- Diacono Francesco Checchi parata e in attesa di divorzio, si pro- ceda ancor più con equilibrio e cau- tela. Quindi, fin quando il precedente matrimonio civile non sia sciolto con una regolare sentenza di divorzio, con la risoluzione delle eventuali penden- ze fra le parti interessate, l’Ordinario del luogo (vescovo), al quale il parro- co deve sempre rivolgersi, non può concedere l’autorizzazione se non per gravi ragioni e in circostanze vera- mente eccezionali (Decreto generale all’amore sul matrimonio canonico, n. 44, 2). Spetta sempre al parroco accertare se chi ha ottenuto lo scioglimento del precedente matrimonio civile abbia particolari doveri da onorare verso altre persone o verso i figli e se sia disposto ad osservarli (cf can. 1071, par. 1, n. 3); inoltre, accerti la sinceri- educare educare tà della richiesta del sacramento del matrimonio, inteso come scelta unica e irrevocabile. Questi accertamenti riguardano, analogamente, anche la richiesta di matrimonio tra una persona cano- nicamente e civilmente libera e una persona cattolica già sposata civil- mente e divorziata. Poiché la condizione di vita dei cat- tolici sposati solo civilmente, non è di fatto coerente con le esigenze del Battesimo, sino a quando permango- no in questa situazione, non possono essere ammessi all’assoluzione sa- cramentale e alla comunione eucari-

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Ridere con chi ride, piangere con chi piange di Luigi Andrea Pinelli Il rispetto del padre a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricorda- Non è semplice l’incontro e la vera co- re e se non ci riesco non ti innervosire... municazione tra le generazioni e spes- la cosa più importante non è quello che so tra padri e figli, tra madri e figlie o dico, ma il mio bisogno di essere con te tra fratelli si alzano muri di incompren- ed averti lì che mi ascolti. sione che non si riescono più ad abbat- Quando le mie gambe stanche non mi tere. consentono di tenere il tuo passo non Ma è molto importante richiudere il trattarmi come se fossi un peso, vieni cerchio ed aprire la comunicazione verso di me con le tue mani forti nello efficace che permetta una coerente in- stesso modo con cui io l’ho fatto con te tenzionalità di costruire una relazione quando muovevi i tuoi primi passi. di affetto e comprensione che va al di Quando dico che vorrei essere morto... piangere là di tutto. non arrabbiarti, un giorno comprenderai Capita a volte che si arrivi al punto di che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di ca- dividere le strade e non sentire più pire che alla mia età non si fa più fatica l’esigenza di riunirle. Tale esigenza ri- e un giorno scoprirai che nonostante i mane però inespressa, ed intimamente miei errori ho sempre voluto il meglio desiderata... per te e che ho tentato di spianarti la strada. Propongo di seguito un testo: Lettera Dammi un po’ del tuo tempo, dammi e ridere di un padre ad un figlio - spero che vi un po’ della tua pazienza, dammi una piaccia e che vi possa servire... spalla su cui poggiare la testa allo stes- “Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi so modo in cui io l’ho fatto per te. sporco quando mangio e non riesco a Aiutami a camminare, aiutami a finire vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tem- i miei sogni con amore e pazienza in po che ho trascorso ad insegnartelo. cambio io ti darò un sorriso e l’immenso Se quando parlo con te ripeto sempre amore che ho sempre avuto per te. le stesse cose... non mi interrompere... Ti amo figlio mio”. ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia fin- Una lettera simile potrebbe essere sta- ché non ti addormentavi. ta scritta anche da una madre... imma- Quando non voglio lavarmi... non biasi- giniamo che il figlio la riceva dopo la marmi e non farmi vergognare... ricor- sua morte... un massacro. Non c’è più dati quando dovevo correrti dietro in- niente da fare. Quindi, sia che siamo ventando delle scuse perché non volevi figli o genitori, impegniamoci a capire fare il bagno. ciò che è necessario fare fintanto che è Quando vedi la mia ignoranza per le possibile farlo perché poi giunge il mo- nuove tecnologie, dammi il tempo ne- mento in cui è troppo tardi. cessario e non guardarmi con quel sor- risetto ironico... ho avuto tutta la pazien- Preghiamo perché ognuno possa es- za per insegnarti l’abc. sere impegnato a fare ciò che deve al Quando ad un certo punto non riesco momento giusto per le persone giuste.

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Educare: è tempo di fare festa

na famiglia che si rispetti sa anche unire lavoro e festa in U quanto l’uomo, la persona non deve fare del lavoro l’unica ra- gione del proprio esistere ma deve unire saggiamente e prudentemente anche momenti di festa e di pausa nell’impegno quotidiano. La festa perciò non deve diventare una totale contrapposizione tra lavo- ro e riposo, ma ricuperando il con- cetto latino degli “oz” di Capua, deve essere una normale prosecuzione e diversificazione di quanto si è proget- tato. I latini ben sapevano cosa fosse l’im- pegno quotidiano, ma il vero ozio per loro consisteva nel cambiare interes- si e attività, tanto da mantenere attivo il “comparto persona”. 2012 La festa è questo, non possiamo ac- contri, di noi con noi stessi e di noi cettare quanto oggi si va proponen- con gli altri. Quanto sarebbe impor- do: festa come evasione totale da sé, tante pensare come la vita che abbia- dagli altri, dal mondo. mo è un grande dono che qualcuno È certo importante ricuperare il valore ci ha donato e ci ha affidato perché la della propria individualità, ma anche vivessimo in pienezza. quello di una sana vita di comunità Accorgerci di un mondo che ci cir- con relazioni, incontri e progettuali- conda e che è lì apposta per noi con le famiglie famiglie tà. Quando le cose si fanno in questo sue micro esistenze e macro proget- modo ci si arricchisce, si fa posto ad tualità. Ci è sempre di aiuto il “Can- altri impegni, la vita è più articolata e tico delle creature” di San Francesco l’esistenza più interessante. È impor- per lodare e riconoscere la provviden- tante inoltre ricuperare per una sana za e l’amore di Dio per noi. Come non distensione festiva quanto il nostro esaltarci pensando a chi siamo: per- caro Aristotele diceva riguardo alla sone umane create dall’amore provvi- filosofia: “la filosofia è figlia della- me dente di Dio. raviglia”. Far festa è riconoscere quale privi- Quanto sarebbe bello se nel giorno di legio possa avere l’uomo in quanto festa noi cominciassimo aprendo gli immagine e somiglianza del suo Cre- occhi a meravigliarci e stupirci di chi atore. Uomo che è quindi l’incaricato siamo, di chi vediamo, di chi incon- da Dio per la gestione e promozione triamo, di chi avviciniamo e con cui dell’intero creato. L’uomo, grazie a ci accompagnamo. La festa perciò è questo dono impareggiabile di Dio, luogo e occasione di veri e validi in- si trova ad esprimere e scoprire il

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dice, son belli da vedere ma difficili da digerire, rimangono la realtà che Dio creandoci ci ha messo accanto per aiutarci in questo impegnativo compito di vivere. Sugli altri si son dette e si dicono tante cose, vale per tutte il famoso proverbio africano: da lontano una persona sembra una macchia nera, a 100 metri assomiglia ad un uomo, vicino è un fratello. progetto che il Creatore ha sulle cose create. Che bisogno abbiamo di rifarci ad un L’uomo non dimentichi perciò la co- detto africano? Noi oggi abbiamo ur- erenza sull’impegno di essere luo- genza di recuperare un concetto più gotenente del Signore stesso. Se positivo e propositivo circa le persone meraviglia è quella verso la creazio- che stanno con noi: non più nemici 2012 ne, è altrettanto logico che la stessa ma fratelli. o maggiore meraviglia la si rivolga a La festa perciò deve essere un mo- colui che ha fatto tutte le cose. mento importante non per chiuderci Quanti di noi al mattino ringraziamo nel nostro egoistico “fare niente”, ma per la creazione, per quello che si è e uscire dalla nostra privacy per fonder- per quanto si ha: basta un niente per- ci con chi ci sta vicino, e insieme pro- ché la meravigliosa avventura della gettare e camminare verso migliori vita venga a cessare. traguardi. famiglie Ricordiamo che oltre a guardare a È sempre vero il detto che due mo- noi riscopriamo quanti assieme a nete fanno un rumore, ma insieme si noi condividono gli stessi sentimenti lucidano e sembrano più belle e più di gioia e di festa. Gli altri, qualcuno nuove. Se l’uomo diventa così nuovo e bello, grazie ad un riposo gioioso e festoso, tutto l’universo risente di questa novi- tà, di questa festa, e il mondo intero potrà gustare un futuro di speranza e pace migliori. Lascio per ultimo l’accenno a colui che dà senso e vigore a questo slan- cio pienamente umano: questo gior- no di festa in cui il singolo si ritrova, la comunità si convoca, ognuno guar- di sempre più in alto da cui ci viene vita, sapienza, libertà, gioia e futuro. Noi non vogliamo ammetterlo ma la presenza di Dio è così importante e così necessaria che se mancasse moriremmo. Non è forse questo il pericolo a cui ci stiamo avvicinando?

Don Sergio

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La tradizione cristiana ci invita a rinnovare il culto della Madonna stata appena riposta la straordina- in particolare. Così la nostra epoca, nel ria “macchina” delle Quarantore, fedele ascolto della tradizione e nell’at- Èabbiamo celebrato da poco la Pa- tenta considerazione dei progressi del- squa e ci incamminiamo verso la Pen- la tecnologia e delle scienze, offrirà un tecoste: la Chiesa nasce e vive grazie contributo di lode a colei che, secondo le all’assistenza dello Spirito e alla premu- sue stesse profetiche parole, “tutte le ge- prof rosa intercessione di Maria, la Madre di nerazioni chiameranno beata”». La Co- Gesù e madre nostra. In questo mese stituzione dogmatica su «La Chiesa» siamo invitati ad avere un pensiero par- «Lumen Gentium» del 1964, si conclude ticolare per Lei, ma come nasce questa con il capitolo VIII: «La Beata Maria ver- devozione? Il mese di maggio da dedi- gine Madre di Dio nel mistero di Cristo care alla Madonna sembra abbia avu- e della Chiesa». Andiamo e rivederlo to inizio con S. Filippo Neri e le varie perché il nostro amore alla Beata Ver- congregazioni mariane dei principali gine deve essere sempre più cosciente collegi gesuiti. Prima il culto era molto e in linea con il Magistero della Chiesa. semplice e devozionale, il suo attuale Il Concilio non insiste tanto sull’aspetto sviluppo lo si deve ad alcuni preti del biologico-genetico della sua maternità, 1700 (p. Dionisi, p. Saporiti, p. Lalomia ma sull’aspetto storico-salvifico costi- e p. Muzzarelli) i quali pubblicarono tuito dall’essere mediatrice col Cristo. dei libretti per ogni giorno del mese di La sua cooperazione come madre non maggio che ebbero molto successo. Ci fu solo di mettere al mondo il Cristo ed si riuniva attorno alla Vergine e dopo allevarlo, ma madre sempre. Scrive S. la lettura di una pagina del libretto si Meo: «Essa è l’arca vivente che porta in concludeva con una riflessione utile al sé l’autore stesso dell’alleanza, lo gene- rinnovamento della vita cristiana. Oggi ra, lo presenta ai pastori e ai magi, lo passeggiando con il il con passeggiando si dà molto più spazio alle riflessioni offre al Padre nel Tempio, lo nutre, lo bibliche in sintonia con la Marialis cul- alleva, lo segue e ne medita le parole tus di Paolo VI che, al n. 17, cita: «Certe durante la vita pubblica, lo assiste nella pratiche cultuali, che in un tempo non morte, e infine impetra la discesa dello lontano apparivano atte ad esprimere Spirito Santo sulla Chiesa nascente, e un sentimento religioso dei singoli e si conforma a Lui nella gloria dell’As- delle comunità cristiane, sembrano oggi sunzione». Cooperazione totale all’ope- insufficienti o inadatte, perché legate a ra dell’unico redentore Gesù Cristo, per schemi socioculturali del passato, men- volontà del Padre divenuto suo figlio, tre da più parti si cercano nuove forme perché tutti gli uomini siano redenti. espressive… Ciò può produrre in alcuni Come Maria si distingue per la fede, un momento di disorientamento, ma l’obbedienza alla volontà di Dio e col chi… riflette su tali fenomeni, scopre dolore si associa al sacrificio del Figlio, che molte tendenze della pietà contem- così anche noi, in questo mese saremo poranea sono chiamate a concorrere pellegrini dietro alla sua statua implo- allo sviluppo della pietà cristiana, in rando una fede adulta. generale, e della pietà verso la Vergine, Ad maiora, Nello

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150 i catecumeni che a Pasqua hanno ricevuto i sacramenti «Quel pomeriggio che ho deciso di entrare in chiesa…» È un mese pieno di emozioni», ho capito che dovevo andarmene». È dice Stefano, 38 anni compiuti, partito con la sua ragazza disoccupa- «che la notte di Pasqua ha ricevu- ta e ha vissuto prima a Bologna, poi a to il Battesimo, la Cresima e la Comu- Parma e infine a Milano, dove è arrivato nione dall’arcivescovo Angelo Scola e nell’ottobre 2010 in piena crisi econo- fra dieci giorni cambierà anche lavoro mica. Intanto nella sua testa c’era già tornando a occuparsi di trasporti come l’idea di diventare cristiano. «Di fronte fece al Sud prima di lasciare la sua Si- a tante rinunce e sacrifici avevo come cilia. Quella di Stefano è una storia sof- modello Cristo, che mi stimolava con ferta, ma anche di grande dignità: ha il suo grande sacrificio per gli altri. Ho saputo superare mille difficoltà grazie rivalutato e rielaborato quello che sa- bianca alla sua onestà e determinazione, cer- pevo sul cristianesimo, perché mi sono cando sempre di mantenere un sano reso conto che era stato banalizzato ottimismo. «Sono nato e cresciuto a dalla cultura che avevo assorbito. Ero Catania, dove sono rimasto fino a 34 disoccupato da due anni, sconfortato anni – racconta –. I miei genitori si sono per tutto quello che mi era accaduto, sempre professati atei, soprattutto mia stanchissimo per i viaggi e traslochi da madre, quindi non ho ricevuto un’edu- una parte all’altra dell’Italia e ho deciso cazione cristiana e io mi definivo agno- di intraprendere un nuovo cammino». cronaca stico dai miei studi di filosofia al liceo. «Un pomeriggio sono uscito di casa, Però i valori che la mia famiglia mi ave- ho visto la Chiesa di Santa Marcellina va trasmesso dal punto di vista morale e ho deciso di entrare», ricorda Stefa- erano solidi». no. «Lì ho incontrato don Antonio Co- A differenza di tanti ragazzi del Sud, stabile e abbiamo parlato: aveva una Stefano non ha abbandonato la sua cit- grandissima capacità di ascolto. Ho tà perché non trovava lavoro. È sempre iniziato a frequentarlo e mi ha aiutato a stato un gran lavoratore, basta guar- sciogliere i dubbi che rappresentavano dare il suo curriculum. «Nel 2005 sono la distanza da colmare per essere bat- stato assunto in un’azienda di trasporti tezzato e diventare cristiano a tutti gli confiscata alla mafia. All’inizio andava effetti». E così è stato. tutto bene, avevo fatto anche carriera, In Duomo la sera di Pasqua c’era an- ma poi sono riprese le attività collate- che suo padre, giunto a Milano per rali e le collusioni. Dopo due anni ho l’occasione. «Siamo stati insieme per subìto pressioni e intimidazioni, ricon- una settimana, mi è stato vicino nei ducibili a un progetto di criminalità momenti di difficoltà fino al percorso organizzata ai danni della stessa azien- di catecumeno e mi ha fatto da pa- da, dello Stato e della collettività, con drino. Dalle sue parole si riconosce la risvolti da cronaca giudiziaria». Stefano fede, anche se non va in Chiesa. Prima ha cercato di resistere, unico a opporsi di andarsene l’ho invitato a essere un a un sistema che lo avrebbe portato a cristiano a 360 gradi». guadagni facili, ma quando i colleghi Luisa Bove «mi hanno fatto terra bruciata intorno Da: Avvenire del 15 aprile 2012

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Da trent’anni, la nostra passione… la tua radio

rmai ci siamo: dal 20 maggio si aprono i festeggiamenti per O l’anniversario di RBV, Radio Basilica di Verolanuova, la nostra emittente parrocchiale. Una festa un po’ diversa dalle solite; non ci saran- no infatti né salamine né ballo liscio, né cene né lotterie, ma ci saranno tanti momenti per stare insieme con un bel po’ di “cibo per la mente”, con spettacoli teatrali, concerti e giochi intelligenti. Un misto piacevole di cul- tura e divertimento, senza trascurare La festa si aprirà il 20 maggio pros- un momento di celebrazione eucari- simo, alle 18.30, con una celebrazio- stica, proprio nello stile che caratte- ne di ringraziamento, presieduta da rizza la nostra radio, una emittente mons. Luigi Corrini, fondatore della che vive grazie alla passione e alla vo- radio. Una data non casuale poiché è lontà dei suoi operatori, tutti volonta- la solennità dell’Ascensione e in quel ri, che mettono un po’ del loro tempo giorno si celebra anche la Giornata al servizio della comunità cristiana, delle Comunicazioni Sociali. ma anche di quella civile, di Verola- nuova, tenendo fede alla missione Gli spettacoli: dettata dall’articolo 4° del suo statuto: Abbiamo voluto valorizzare alcuni Art. 4° - L’Associazione ha per oggetto personaggi che, nati a Verolanuova, l’esercizio, senza fine di lucro, di un si sono distinti nel campo del teatro e servizio di radiodiffusione sonora a della musica, in Italia e nel mondo, e carattere culturale, etico, politico e re- associazioni Verolesi che, poco cono- ligioso mediante trasmissione di pro- sciute “in casa”, si stanno facendo in- grammi vari autoprodotti o acquisiti vece conoscere per la loro importan- da terzi, ed in particolare di program- za e creatività anche fuori dai confini mi informativi autoprodotti su avve- del nostro paese. nimenti politici, religiosi, economici, sociali, sindacali o culturali. (…) Un vivissimo ringraziamento all’Am- L’Associazione per l’espletamento ministrazione Comunale per averci dell’attività di cui sopra si richiama alla concesso il suo patrocinio e per aver- dottrina sociale della Chiesa Cattolica. ci messo a disposizione gli spazi, il è un compito non facile ma che cer- palcoscenico e la logistica per realiz- chiamo di adempiere con costanza e zare la festa. passione. Vediamo allora tutti gli ap- Grazie anche all’Avis che ci metterà a puntamenti: disposizione i tavoli per il 24 giugno.

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Domenica 27 maggio alle ore 21.00 Sabato 16 giugno alle ore 21.00 “L’inevitabile sfida di Don Chisciot- Luca Bassanese e la Piccola Orche- te e Sancho Panza” stra Popolare Spettacolo teatrale di “Ca’ Luogo Uno straordinario spettacolo di musi- d’Arte” con Alberto Branca e Massi- ca e teatro con un musicista-attore di miliano Grazioli grandissimo talento

una produzione cà luogo d’arte Alberto Massimiliano Branca Grazioli

cà luogo d’arte associazione culturale via farini, 6/8 - gattatico reggio emilia tel.: 0522 678125 www.caluogodarte.com

L’inevitabile sfida di Don Chisciotte e Sancho Panza

Testo di Marina Allegri

Regia di Maurizio Bercini

Con Alberto Branca e Massimiliano Grazioli

design: www.goffredo.com Scene di Maurizio Bercini e Donatello Galloni

Dipinte da Patrizio Dall’Argine

Costumi di Patrizia Caggiati

Musiche di Paolo Codognola

Contacts : Alberto Branca Domenica 17 giugno alle ore 21.00 www.caluogodarte.com “Forse ac e forse gnac” La ricchezza di una lingua, la gioia di un dialetto Sabato 9 giugno alle ore 21.00 Omaggio ad Angelo Canossi nel 150° Fulvio Anelli in concerto della nascita Una serata in compagnia del can- Spettacolo teatrale, nato da una tra- tautore di casa nostra smissione di RBV con Tiziano Cervati e Fulvio Anelli

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Domenica 24 giugno dalle ore 10.00 Tutti gli eventi si svolgeranno pres- alle 19.30 so il Giardino di Palazzo Gambara, TorreCon il Palazzo Comunale. Giornata dedicata al gioco creativo con l’Associazione Ludica “La Torre In caso di maltempo, si terranno nel d’Avorio” salone della Biblioteca Comunale o nell’Auditorium dell’ITC Mazzolari.

E allora, utilizzando il titolo di una vec- chia trasmissione di RBV, vi diciamo: “Accorrete numerosi”

La squadra dell’Oratorio che, con le nuove divise di calcio di Radio Basilica, ha partecipato al Torneo dei Vigili del Fuoco.

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Per ricordare Mario Bonvicini

ieci anni fa, il 31 maggio 2002, si spegneva Mario Bonvici- D ni. Sindaco dal 1963 al 1980 e successivamente Presidente della Casa di Riposo fino al 1996, fu arte- fice, con Nullo Biaggi, Enrico Braga- dina, Rino Bonera e molti altri, tutti usciti dal nostro Oratorio, diretto al- lora dall’indimenticabile Don Bene- detto Gallignani, della rinascita della nostra cittadina dopo la Seconda Guerra mondiale e del suo sviluppo economico. Per ricordare la sua opera e la sua figura, i familiari e gli amici invitano ricordo quanti lo conobbero e lo stimarono, ma anche i giovani che lo volessero di S. Lorenzo e al successivo incontro in scoprire, alla Messa di suffragio che che si terrà, alle ore 20,45, presso il verrà celebrata Mercoledì 30 Maggio salone della Biblioteca in Via Semen- prossimo, alle ore 18,30 nella Basilica za.

A Donatella Pagliari

arissima Doni, vogliamo esprimerti il nostro grazie per il bene che ci hai C voluto e per averci insegnato il gran- de valore dell’amicizia. La forza e il coraggio che hai dimostrato siano per noi stimolo ed esempio da imi- tare. Con grande dignità hai portato la tua croce e con altrettanta umiltà hai accettato ciò che il Signore ti stava chiedendo. Ora siamo noi a chiedere al Signore che ti accolga tra gli angeli e ti tenga sul palmo della Sua mano. Riposa in pace.

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Storie di altri tempi

icordando i tempi della mia fan- insieme. A fine settimana si presen- ciullezza, quando la miseria si tarono tutti puntuali ma il salame non R poteva toccare con mano, mi c’era più. L’ex frate non aveva resistito sono ricordato di come ci si poteva e, un giorno dopo l’altro, fettina dopo arrangiare per far quadrare il bilancio fettina lo aveva mangiato. Così finì piuttosto magro. anche la famosa Filodrammatica. Un giorno, un povero diavolo mise in Il tempo vola, la gente continua a na- piedi una compagnia teatrale che più scere e morire, ma la fame è tanta. scalcinata non poteva essere. Lui, il A quei tempi ci si arrangiava come si capocomico era stato in un conven- poteva. Dicono che il bisogno aguzza to di frati, aveva una certa istruzione; l’ingegno. ma la sua permanenza non durò mol- to. Una volta fuori si industriò a fare C’era un tale che, sfruttando l’inge- il ciabattino, ma di soldi ne vedeva nuità e l’ignoranza della gente girava pochi anche perché il lavoro lo stan- per le case con una specie di sarco- cava. fago nel quale, aprendolo, sulle due ante era dipinto Sant’Antonio, su una Di solito, era l’inverno dove nelle con le mani giunte, sull’altra con le stalle si riuniva la gente per scaldar- braccia aperte; ma lui premuroso si, arrivavano i burattinai con le loro chiedeva sempre: “vülìf chèl coi brass tragedie che la gente, dopo il Rosa- deèrcc o con i brass saràcc?” (volete rio, aspettava con ansia. Di soldi non quello con le braccia chiuse o aper- se ne vedevano, venivano pagati in te); ciò dipendeva dalla grazia che generi alimentari, poche cose, ma volevano ottenere; mentre le donne che permettevano di assicurarsi un si facevano il segno della Croce, lui pasto; se poi c’era un pezzo di sala- passava a raccogliere le offerte. La me, quello era il massimo. Forse sarà gente credeva a queste cose e lui ave- stato per la visione di quel salame va fame. Credo che il buon Dio abbia che il capocomico radunò intorno a sorriso anche Lui. xxxxxx sé qualche ragazzotto; era come una C’era un altro uomo, i cui vestiti era- Armata Brancaleone, c’era anche lo no sempre troppo larghi, tanto era scenografo, che era stato nell’Istituto magro, e in lui si poteva scorgere la Artigianelli di Brescia; a lui il compito fame guardandolo negli occhi, due di disegnare i fondali e le quinte. occhi mansueti che chiedevano solo Cominciarono le prove in una stalla di volergli bene, di accettarlo così abbandonata e, quando tutto sembrò com’era. pronto, scelsero una cascina per la prima rappresentazione. Questo sapeva un po’ di musica, un Sembrava che tutto fosse andato ab- dono della natura. Non era mai anda- bastanza bene e anche loro ricevette- to a scuola, forse non sapeva scrivere ro, tra le diverse cibarie, l’agognato il suo nome, ma sapeva suonare la salame. Si divisero il tutto in parti fisarmonica e naturalmente suonava uguali, il salame lo tenne in custodia ad orecchio. il capocomico, con la promessa che Veniva invitato, perché costava poco, il primo sabato si sarebbero trovati alle cerimonie nuziali o alle sagre

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rionali; oppure alla sera, a finire la Lei era tutto l’opposto, alta, massic- giornata sotto il portico si metteva a cia, con un aspetto mascolino; se fra i suonare sempre le stesse musiche, la due sorgevano discussioni e ciò suc- gente alle volte gridava “cambia Bar- cedeva di rado, perché lui si trovava bèl” perché questo era il soprannome spesso a rotolare per terra con due con cui era conosciuto. Il “barbèl” è ceffoni in faccia e così aveva impara- una piccola farfalla che solo a toccar- to a darle sempre ragione. la si “scioglie”. Comunque si vollero bene, e vissero Anche lui si era sposato. Non era più “felici e contenti”. giovane e così pure lei, ma di buon accordo convolarono a nozze. Gino Pini

Saranno in Gita a

con visita guidata alla Basilica di S. Antonio e alla città.

Quota di iscrizione €. 25.00 (pullman, guida turistica + biglietto entrata Orto Botanico )

Programma completo e iscrizioni presso le Suore entro il 28 maggio 2012

Basilica S. Antonio Orto Botanico

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Numeri utili di telefono: Servizio Sanitario 118 (soltanto nei casi di emergenza) Ambulatori medici 030 9362609 via Grimani Gruppo Verolese Volontari Soccorso 030 9361662 via Gramsci, 4 Alcolisti in trattamento 030 932245 - 335 6188031 Alcolisti Anonimi (Manerbio) 333 2710743 Problemi con le droghe? 338 2346954 Gam-Anon (Familiari dei giocatori) 340 6891091 Giocatori Anonimi 388 9257719 Vigili del Fuoco 030 931027 - 115 Carabinieri - Pronto intervento 112 Guardia Farmaceutica (Numero verde) 800.23.10.61 Guardia Medica dalle 20.00 alle 8.00 030 932094 N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 8.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00. Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soc- corso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì. Turni domenicali di guardia farmaceutica dell’Azienda S.L. 19 Le farmacie di turno, aperte la notte e nei festivi, si alternano ogni due giorni. Pubblichiamo il Numero Verde da chiamare per sapere con certezza le farmacie aperte. Ricordiamo che il numero è gratuito e si può chiamare, 24 ore su 24. 800.231061 Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola” Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 18 maggio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati. Importante: Per facilitare la pubblicazione degli articoli: gli scritti siano preferibilmente dat- tiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche. Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail. Gli articoli vanno fatti pervenire: diretta- mente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: [email protected] La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino. Non verranno accettati articoli anonimi o firmati con il solo nome o solo le iniziali. La Redazione

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Anagrafe parrocchiale

Battesimi

7 Orizio Vittoria di Fabio e di Ancilla Rossini 8 Baiguera Vittoria di Ilario e di Cristina Molinari 9 Baronio Daniele di Simone Domenico e di Boletti Linda 10 Quinzanini Martina di Luigi e di Tiziana Boldini 11 Delmirani Alberto di Carlo e di Ottavia Rossini 12 Bresciani Martina di Fabio e di Elena Pizzamiglio 13 Manfredini Davide di Luca e di Clara Brescianini 14 Beltini Laura di Sergio e di Samantha Brunelli 15 Mingardi Simone di Marco e di Giuseppa Sanfilippo 16 Dondoni Andrea di Paolo Giuseppe e di Barbara Gritti anagrafe Matrimoni

2 Manfredini Luca con Brescianini Clara Bodini Giuliano con Scalvi Elisa (a Torchiera)

Defunti

17 Gennari Giuliana in Piovani di anni 66 18 Pagliari Donatella in Venturini di anni 54 19 Cetara Gianpaolo di anni 48 20 Pagani Massimiliano di anni 29 21 Pietta Paola ved. Adami di anni 88 22 Benassi Paolina di anni 96

Un grazie di cuore a “Quelli di S. Anna” per lo spie- do del 18 febbraio 2012 con il quale hanno consegnato all’Oratorio, quale contributo per organizzare i campi scuola, la somma di 2.050 euro.

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Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica Giornata celebrata nel mese di APRILE 1.086,50 Casa Albergo 123,92 San Rocco 143,34 Tele e affreschi 106,43 Breve guida al tempio 143,72 Libri vari 100,00 DVD Basilica 120,00 Somma Contributi Anonimi 730,00 Dalla visita agli ammalati 1.225,00 Per i miei cari defunti 150,00 N.N. 50,00 In ricordo della sorella Giuliana 200,00 In ricordo di Franchino e Giuseppe 50,00 Nel Battesimo di Vittoria 70,00 Gli amici nel ricordo della cara Donatella 225,00 Mensilità 30,00 Nel Battesimo di Martina 100,00 Roberto in memoria di mamma Maria, il papà Luigi e il fratello Faustino 100,00 Per il Battesimo di Vittoria 100,00 Simone e Linda Baronio nel Battesimo di Daniele 100,00 Mensilità 100,00 Clara e Luca, ricordando il loro matrimonio 200,00 Per i leoni della Disciplina 20,00 Totale Euro 5.273,91

“Amici della Basilica” adesioni alla “Confraternita del Restauro” N.N. 5.000,00 N.N. 1.500,00 N.N. 2.000,00 offerte N.N. 500,00 Eredità casa don Giuseppe Lama 37.400,00 Nel ricordo di Massimiliano 500,00 Totale Euro 46.900,00

Per la ristrutturazione della Canonica Per la ristrutturazione a ricordo del matrimonio del figlio 500,00 Un’amica nel compleanno di Giulia Colla 25,00 Per la ristrutturazione a ricordo del matrimonio del figlio 250,00 Assiciazione Spose e Madri Cristiane 335,00 Totale Euro 1.110,00 Per San Rocco In ricordo di Maddalena Cervati 100,00 Totale Euro 100,00

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Parrocchia di San Lorenzo martire - Verolanuova Rendiconto finanziario anno 2011

Entrate w Uscite w Proventi patrimoniali Fitti e interessi attivi 15.508,23 Entrate Ordinarie Offerte festive, feriali, ceri e celebrazioni 140.352,69 Offerte per Restauri (da privati) 155.973,46 Contributo Fondazione Cariplo per Organo 4.166,66 Contributo dell’Oratorio per riparazione tetto 20.000,00 Contributo Fondazione San Paolo per interessi 12.000,00 Eredità don G. Lama e Quaranta 63.571,46 Rimborso cauzione Liquigas 10.000,00 Gestioni Speciali Bollettino stampa – attività parrocchiali 30.267,12 44.206,00 Oneri Finanziari Spese bancarie e interessi passivi c/c e mutuo 17.570,60 Rimborso Mutuo Quota capitale 47.344,57 Uscite Ordinarie sacrestia, liturgia, addobbi e varie 24.100,45 Restituzione prestiti da privati 120.000,00 Uscite per il personale retribuzione e oneri sociali laici e religiosi 52.397,89 Uscite Varie Assicurazioni, Enel, Gas, Imposte varie 85.266,68 Manutenzione Ordinaria Fabbricati 8.822,00 Manutenzione Straordinaria Oratorio 78.323,60 Restauro parti lignee Basilica 27.300,00 finanziario 2011 finanziario Restauro Organo Lingiardi 30.600,00 Manutenzione Ordinaria Impianti 3.556,00 Manutenzione Straordinaria impianti 3.968,80

Partite di Giro Offerte per le Missioni 1.794,70 1.794,70 Quaresima Missionaria 2.792,75 2.792,75 Carestia in Africa 1.500,00 1.500,00 Seminario di Pola 1.232,00 1.232,00 rendiconto Carità del Papa 760,00 760,00 Radio Basilica 1.500,00 1.500,00 Omaggio don Graziano 1.000,00 1.000,00 Microcredito 11.000,00 11.000,00 TOTALE 473.419,07 565.036,04 Disavanzo 91.616,97 TOTALE A PAREGGIO 565.036,04 565.036,04

DEBITO COMPLESSIVO AL 31.12.2011 568.102,00

N.B.: A dedurre il saldo del contributo regionale per danni terremoto di 144.177,00 non ancora pervenuto.

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Siti Internet Indirizzi di posta elettronica

Sito della Parrocchia Parrocchia San Lorenzo www.verolanuova.com [email protected] Oratorio Oratorio “G. Gaggia” www.verolanuova.com/parrocchia/oratorio [email protected] Angelo di Verola Radio Basilica www.verolanuova.com/Angelo [email protected] Archivio Angelo di Verola Angelo di Verola http://digilander.libero.it/angeloverola [email protected] Coro San Lorenzo Calendario Manifestazioni http://digilander.libero.it/corosanlorenzo [email protected] Coro San Lorenzo [email protected]