IVS TI 2.2 INVENTARIO DELLE VIE Documentazione IVS Classificazione Nazionale DI COMUNICAZIONE STORICHE Cantone DELLA SVIZZERA pagina 1

Percorso TI 2 - Biasca - / (- Göschenen / - Disentis) Tracciato 2 Strada carrabile in sponda destra Carte Nazionali 1293, 1313

STORIA Aggiornamento November 1998 / Be, CLM

L'importanza del tracciato in sponda destra è secondaria ed è già indirettamente suggerita dai documenti del 13. secolo citati in TI 2. Nel 15. secolo la sua funzione sussidiaria alla "strada francesca" in sponda sinistra è ribadita da testimonianze locali, dalle quali risulta che era carrabile. Veniva utilizzata soprattutto da viandanti o pellegrini (già verso la fine del Duecento gli Umiliati avevano stabilito una loro succursale a Iragna: "hospitale de Yragna") e dai somieri e dai carratori quando i danni provocati dal fiume rendevano impraticabile o di difficile transito la strada francesca principale (CHIESI 1991: Lodrino: 88-89). Anche questa strada è attestata dallo schizzo geografico pubblicato in FORNI et al. 1979: 82-83. Probabilmente in un lontano passato, per il quale non abbiamo documenti scritti, questa strada ha avuto maggiore importanza come prosecuzione di quella proveniente da Locarno e che da Iragna portava direttamente in Leventina senza attraversare il fiume Ticino (vedi TI 4.1).

Nel "Quadro delle principali strade nel Cantone di Bellinzona con espressioni delle Comuni che si ritrovano sulle strade, e delle distanze dell'una all'altra di dette Comuni" del 1799 (ACB, DPC: scatola 1), il tracciato viene schematicamente così definito:

Molinazzo Gorduno 20' 35' 1 ora 15' Prosito 20' Lodrino 45' Rodaglio 20' Iragna 25' Biasca N.B. Questa strada non conduce che nell'interno del Cantone.

Quindi ancora all'inizio dell'Ottocento la sua funzione secondaria e sussidiaria alla "strada francesca" in sponda sinistra è maggiormente sottolineata di quanto lo fosse nel 15. secolo (CHIESI 1991: Lodrino: 88-89). Lo prova anche il fatto che dal "Prospetto dei Guastatori stabiliti sulle strade principali del Cantone di Bellinzona" del 1801 (ACB, DPC: scatola 1) risulta che per questa strada non furono predisposti cantonieri.

Non si hanno informazioni sicure circa il suo delineamento: l'andamento del vecchio alveo del fiume (come si può vedere sulle mappe censuarie e ancora, parzialmente, nei TA) suggerisce però che doveva seguire il piede della montagna attraversando i nuclei dei villaggi. A Molinazzo il tracciato si divideva da quello della "strada francesca" (vedi TI 2 e TI 2.1) attraversando il Ticino con un traghetto che portava in sponda destra sotto Gorduno. Il toponimo "Mote de la Nave de Gorduno" è attestato nel 1467 "ubi dicitur in IVS TI 2.2 INVENTARIO DELLE VIE Documentazione IVS Classificazione Nazionale DI COMUNICAZIONE STORICHE Cantone Ticino DELLA SVIZZERA pagina 2

Garbisio" (Galbisio: BSB 1941, IV/3: 85). Diversi tratti (vedi le descrizioni dei segmenti) di questo tracciato sono indicati nei TA 515 Bellinzona 1910, 512 1915 e 508 Biasca 1872.

Scarse le informazioni sulla morfologia e sui manufatti. Nel 1447 è attestato il "Ponte de Nioscha" e nel 1448, indirettamente, anche il "Ponte de Iragnia" (ACB, Pergamene: cat. 4); nel 1854 il ponte di Lodrino era in legno, e forse lo era anche prima (ACB, DPC: scatola 91, 25.3.1854). Nel 1751 il tratto tra Gorduno e Gnosca dovette essere riattato perché risultava impraticabile ai carri (ACB, Diversi: scatola 580). Alcuni supporti del traffico, nonostante la scomparsa della strada, costituiscono dei punti di riferimento per una parziale definizione del suo delineamento: - la chiesa romanica di San Giovanni Battista di Gnosca, citata per la prima volta in un documento del 1202 unitamente a quella dei santi Carpoforo e Maurizio (TI 125) nel quale veniva riconosciuta la giurisdizione di Como sulla prima e di Milano sulla seconda (GILARDONI 1967: 363). - la chiesa dei santi Simone e Giuda di Preonzo, di origine tardomedievale; rinnovata nel 1533 e quindi in periodo barocco; a questa si affianca l'oratorio di Santa Maria della Cintura edificato nel 17. secolo (ANDERES 1975: 47-48). - una settecentesca cappella poco a nord di Iragna, in località Bosciarina. La chiesa di San Giovanni Battista, della quale rimangono solamente le strutture murarie e l'abside, come si presenta dopo il restauro. Fig. 1 (Be, 24. 11. 1992)

La costruzione della strada cantonale tra Gorduno e Iragna (TI 160) ha in gran parte cancellato il tracciato i cui segmenti residui sono descritti a parte. –––– Fine della descrizione ––––