Mappando Il Tesoro Azzardato. Esiti Di Una Mappatura Geo-Referenziata E Psicosociale Analisi E Riflessioni
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1 Mappando il tesoro azzardato. Esiti di una mappatura Geo-referenziata e Psicosociale Analisi e riflessioni. A cura di Daniela Capitanucci PROGETTO “LiberANDoci dall’Overdose da Gioco d’Azzardo” ENTE CAPOFILA: Comune di Samarate ENTE ATTUATORE E CONSULENTE SCIENTIFICO: AND-Azzardo e Nuove Dipendenze ENTI PARTNER: Comuni di Albizzate, Angera, Arsago Seprio, Azzate, Besnate, Brunello, Cairate, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Castellanza, Cavaria Con Premezzo, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Ispra, Jerago Con Orago, Lavena Ponte Tresa, Lonate Pozzolo, Morazzone, Oggiona Con Santo Stefano, Somma Lombardo, Solbiate Arno, Taino, Vergiate; Ufficio di Piano di Azzate, Azienda Speciale Medio Olona, Ufficio di Piano di Sesto Calende, Ufficio di Piano di Gallarate, Ufficio di Piano di Somma Lombardo FINANZIATO DA: Regione Lombardia 2016 2 Edizioni And-in-Carta (2016) Copyright © 2016 by And-in-Carta, Gallarate (Va) ISBN- 978-88-89895-16-0 Mappando il tesoro azzardato a cura di Daniela Capitanucci Con contributi di: Paolo Andreotti, Maddalena Borsani, Daniela Capitanucci, Anna Colombo, Susanna Redaelli, Beatrice Rappo. Intervista a Silvia Rota. Licenza Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate - 4.0 Internazionale (CC BY-NC-ND)* Immagine di copertina: classe 2C dell’istituto comprensivo “Carminati” - Lonate Pozzolo (VA), Concorso “Non chiamatelo gioco!”, a.s. 2015-16. *il materiale incluso in questo volume può essere usato in tutti i modi fin tanto che: - vengano citate chiaramente le fonti ovvero la curatrice (Daniela Capitanucci) e l’Associazione AND- Azzardo e Nuove Dipendenze - non ci sia da parte dell'utilizzatore un fine di lucro; - i contenuti non vengano modificati, ad esempio estrapolando dei pezzi. 3 INDICE PREFAZIONE – di Leonardo Tarantino – Sindaco di Samarate (pag. 5) INTRODUZIONE – di Daniela Capitanucci; “Mappare il gioco d’azzardo lecito: work in progress di un lavoro complesso, dalla geolocalizzazione alle possibilità di intervento” (pag. 6) CAPITOLO 1 – di Daniela Capitanucci; “Le basi normative e scientifiche della mappatura” (pag. 7) 1.1 – Le Leggi Regionali 8/13 e 11/15 1.2 – L’attuale impatto e penetrazione territoriale delle apparecchiature da gioco d’azzardo lecito oggi 1.3 - Dati di penetrazione territoriale nei territori dei 5 ambiti del progetto 1.4 – Un’ultima attualizzazione: il lavoro di mappatura condotto dal quotidiano online locale “Varesenews” CAPITOLO 2 – di Daniela Capitanucci; “La mappatura geo-referenziata” (pag. 23) 2.1 – Le prime mappature geo-referenziate 2.2 – Le mappature geolocalizzate “obiettivo” realizzate nei Comuni della rete del progetto CAPITOLO 3 – di Daniela Capitanucci; “La mappatura psicosociale” (pag. 63) 3.1 – Introduzione e processo operativo 3.2 – I territori selezionati e gli osservatori incaricati 3.3 – La griglia di osservazione 3.4 – Analisi dei dati complessivi CAPITOLO 4 – AAVV “Report dagli osservatori” (pag. 87) 4.1 – di Maddalena Borsani “Paradossi del tempo: spiccioli di felicità, orme del vento” (pag. 89). Comuni di Cassano Magnago, Fagnano Olona, Ferno, Gorla Maggiore. 4.2 – di Beatrice Rappo “Guardare e non toccare sono cose da imparare” (pag. 137). Comuni di Vergiate, Somma Lombardo, Samarate. 4.3 – di Susanna F. Redaelli “Chi RI-cerca … trova!” (pag. 178). Comuni di Cavaria con Premezzo, Morazzone, Jerago con Orago. 4.4 – di Maddalena Borsani, Beatrice Rappo, Susanna F. Redaelli “Sei occhi sono meglio di due” (pag. 207). Comune di Gallarate. 4.5 – Intervista al Commissario di Polizia Locale di Gallarate Silvia Rota (p. 238). 4.6 – di Paolo Andreotti “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (pag. 242). Comuni di Arsago Seprio, Besnate, Ispra, Taino. 4.7 - di Beatrice Rappo; “Ancora osservazioni in vivo….” (pag. 303). Comuni di Albizzate, Angera, Azzate, Cairate, Oggiona Santo Stefano e Brunello. CONCLUSIONI – di Daniela Capitanucci; “Mappando il tesoro azzardato” (pag. 339) APPENDICE 1– di Anna Colombo; “Azzardo passivo: quali minori da proteggere?” (pag. 345) RINGRAZIAMENTI – (pag. 349) 4 PREFAZIONE Di Leonardo Tarantino Sindaco di Samarate Qual è il “tesoro” che è stato “azzardato” in questi anni? E’ proprio quello che la ricerca sul campo presentata in questo volume ha cercato di mappare. Certamente è la salute degli italiani che è stata incautamente “azzardata” da politiche economiche poco lungimiranti dal punto di vista sociale; proprio la salute psico-sociale è stata messa a rischio a seguito del proliferare massiccio di offerta di gioco d’azzardo legale ad elevato tasso di penetrazione nei territori, cui abbiamo assistito dal 2003 in avanti. La mappatura raccolta nel presente volume è solo una delle azioni del progetto “LiberANDoci dall’Overdose da Gioco d’Azzardo”, il cui Ente Capofila è stato il Comune di Samarate ed il cui Ente Attuatore e Consulente Scientifico è stata l’Associazione di promozione sociale AND-Azzardo e Nuove Dipendenze (fondata proprio nel 2003). I danni sono più che evidenti. Questo lavoro ha riconfermato una volta di più, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che anche la politica nazionale ha cagionato danni ingenti e quanto mai sia urgente cambiare registro sul tema “azzardo”. I comportamenti che possono sfociare in dipendenza da cui è difficile affrancarsi, andrebbero prevenuti e non promossi come è accaduto. Perché i danni colpiscono a macchia d’olio non solo le persone direttamente coinvolte (i giocatori, per intenderci) ma anche i loro familiari, in particolare quelli più vulnerabili, come minori e anziani; colpiscono inoltre la comunità locale, andando ad impoverire il tessuto sociale e l’economia del territorio (perché ciò che facilita l’indebitamento non può generare benessere). Occorre più che mai mettere in campo una politica di azioni nuove ed in controtendenza rispetto al passato. Ci auguriamo che questo lavoro di analisi, condotto in modo tanto approfondito, possa essere la buona prassi da seguire per conoscere il reale impatto del gioco d’azzardo nelle nostre comunità; speriamo possa essere una solida base documentale per promuovere atti amministrativi locali motivati (regolamenti ed ordinanze restrittive) che possano, per quanto possibile, limitare i danni. Rivolgo un ringraziamento doveroso e sincero all’ Associazione AND Azzardo e Nuove Dipendenze per il prezioso e appassionato lavoro fin qui svolto. Senza di loro, il percorso di lotta e prevenzione alla piaga moderna del “gioco d’azzardo legale” intrapreso da molte amministrazioni locali non avrebbe messo a dimora molti semi e non avrebbe raccolto frutti. Occorre però non fermarsi, la strada da fare è ancora molta, ma noi andremo avanti! 5 INTRODUZIONE Di Daniela Capitanucci MAPPARE IL GIOCO D’AZZARDO LECITO: WORK IN PROGRESS DI UN LAVORO COMPLESSO, DALLA GEOLOCALIZZAZIONE ALLE POSSIBILITA’ DI INTERVENTO La mappatura del fenomeno “gioco d’azzardo lecito” risente di alcune criticità. Si tratta infatti di un fenomeno non statico, in continua evoluzione, e per ciò stesso quindi difficile da fotografare. Cambia l’offerta dei giochi d’azzardo legali nel territorio (nuovi esercizi che aprono, altri che chiudono), cambiano le disposizioni normative (sia a livello nazionale che a livello locale), con una rapidissima obsolescenza di qualsiasi dato si voglia mappare. Un esempio per tutti, quando lo scorso anno di questi tempi – a maggio 2015 - era in discussione e si attendeva l’emissione della Legge Delega Fiscale che all’art. 14 vedeva proprio un capitolo interamente dedicato ai giochi d’azzardo legali. L’orientamento che poteva emergere da questo provvedimento, avrebbe potuto modificare radicalmente, per l’ennesima volta, tutto l’assetto del comparto forzando a nuove rideterminazioni con pesanti ricadute anche a livello locale. Sebbene la lettura dei documenti preparatori lasciasse intendere aperture nella direzione di riduzione del numero di slot machine nei punti vendita di prossimità e alcuni stanziamenti di fondi, vi erano anche forti timori che la direzione che avrebbe potuto essere intrapresa andasse a limitare le potestà regolative degli Enti Locali su cui tanto anche Regione Lombardia si è spesa. In particolare, pareva che ai Sindaci (e alle Regioni) potesse rimanere solo la possibilità di scelta/veto sulla localizzazione degli esercizi commerciali ma non quella di limitarne il numero o disciplinarne orari di funzionamento. Il tutto nel principio di raggiungere una omogeneità finalizzata alla protezione dell’introito erariale per lo Stato (nel 2015 circa 9 miliardi di euro) e ad un supposto contrasto all’illegalità. Anche altri successivi provvedimenti, e non ultimo l’impianto delle trattative portate in Conferenza Stato–Regioni, si sono orientati a perseguire questo orientamento: all’Ente Locale solo la possibilità di decidere dove collocare l’offerta di gioco d’azzardo, decisa (per qualità e quantità) a livello statale. Anche nel merito del divieto di pubblicità parrebbe che l’orientamento del Governo nella formulazione dei propri provvedimenti normativi (si pensi ad una Legge Quadro che viene oggi invocata dall’industria che tempo addietro invece se ne disinteressava), a fronte di dichiarazioni possibiliste, sia invece sostanzialmente sfavorevole: come in altri settori industriali si continuerà a consentire la pubblicità, pretendendo tuttavia di porre argini e barriere la cui efficacia nei termini della protezione della salute pubblica (in particolare delle fasce deboli, minori, anziani, indigenti) sarà tutta da dimostrare. Il divieto di fatto non viene contemplato ancora come una possibilità, nonostante vi siano