Comune di Provincia di DdP-obiettivi e strategie

Sindaco MAURIZIO TRUSSARDI

Assessore all'Urbanistica e Paesaggio GILBERTO GIUDICI

Valutazione Ambientale Strategica Ingegnere ERIC PASINETTI

Studio Geologico Geologo FABIO PLEBANI Geologo ANDREA GRITTI

Reticolo Idrico Minore Geologo FABIO PLEBANI Geologo ANDREA GRITTI

Progetto Urbanistico PGT WALTER COCCIA & TIZIANA COMI a r c h i t e t t i a s s o c i a t i via Giovanni Reich, 68/B 24020 (BG)

Collaboratori FABRIZIO COSTA CRISTINA ELVINI EMMA ANNA GIAMBALVO VALENTINA GUERINI Architetto PAOLO PENDEGGIA data: Febbraio 2014 Documento di Piano DP_00_01 Relazione illustrativa

1 di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

2 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie INDICE

1. PREMESSA 1.1 Il materiale prodotto

2 . LOCALIZZAZIONE

3. CONSIDERAZIONI CLIMATICHE

4 . GLI OBIETTIVI GENERALI DEL GOVERNO DEL TERRITORIO 4 .1 La partecipazione

5 . LA PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA 5 .1 Piano Territoriale Regionale (PTR) 5 .2 Rete Ecologica Regionale (RER) 5 .3 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) 5 .4 Parco Locale di Interesse Sovaccomunale (PLIS)

6. IL QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO COMUNALE 6.1 I sistemi ambientali 6. 2 I sistemi territoriali 6. 3 Rilevanze naturalistiche 6.3.1 Inquadramento vegetazionale 6.3.2 Rilevanze faunistiche 6.4 Rilevanze archeologiche, storico culturali 6.5 Geologia e Geomorfologia 6. 6 Caratteristiche della popolazione e dell'economia 6. 6 .1 Andamento demografico storico dal 1861 al 2001 6. 6 . 2 Andamento demografico dal 2001 al 2010 6. 6 . 3 Variazione percentuale della popolazione anni 2002-2010 6. 6 . 4 . Flusso migratorio della popolazione 6. 6 .5. Movimento naturale della popolazione dal 2002 al 2010 6. 6 .6 Distribuzione della popolazione anno 2011 6. 6 .7. Struttura della popolazione dal 2002 al 2011 6. 6 .8 Popolazione per età scolastica anno 2011 6. 6 .9 Presenza stranieri anno 2011 6. 6 .10 Distribuzione per area geografica di cittadinanza anno 2011 6. 6 .11 La struttura produttiva anno 201 0 6. 6 .12 La struttura alberghiera ann i 2006- 201 0

3 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie 6. 6 .13 Flusso degli arrivi anno 201 0 6. 6 .14 Indicatori Livello e qualità della vita anni 1999-2011 6. 7 La mobilità

7. LA SENSIBILITA' PAESISTICA DEI LUOGHI

8. IL DOCUMENTO DI PIANO 8.1 Le scelte strategiche 8.2 I sistemi 8.2.1 Il sistema ambientale 8.2.2 Il sistema urbanizzato 8.2.2.1 Il Sistema dei servizi 8.2.2.2 Il sistema insediativo esistente 8.2.2.3. Il Sistema insediativo di imminente formazione 8.2.2.24 Il sistema della mobilità 8.3 Le previsioni edificatorie di PRG 8. 4 I l dimensionamento di PGT 8. 5 I l dimensionamento d ei nuclei di imminente formazione NIF 8. 7 I servizi dopo l'attuazione delle previsioni di PGT 8. 8 Le scelte in merito alla perequazione ed alla compensazione urbanistica 8. 8. 1 La compensazione nei Nuclei di imminente formazione 8. 8. 2 La compensazione nei Nuclei di Antica Formazione, Nuclei di R ecente F ormazione, aree libere o liberabili interne al Tessuto Urbano Consolidato 8. 8 Le scelte in merito alla premialità

9. BIBLIOGRAFIA

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1. PREMESSA

La legge Regionale n. 12/2005 denominata “Legge per il Governo del Territorio” entra in vigore modificando profondamente il quadro normativo previgente. Essa è riconducibile ad una sorta di testo unico in materia urbanistica in sostituzione della L.R. 51/75.

La LR 12/2005 disapplica il DM 1444/68 in quanto non suddivide più in zone omogenee il territorio e non lo pianifica ma tende, attraverso un insieme sistematico di azioni complesse degli atti, a governare il territorio in tutte le sue componenti.

La legge 12/2005 determina altresì la decadenza della validità del previgente PRG attraverso l'introduzione del nuovo strumento di pianificazione denominato Piano del Governo del Territorio PGT. Il PRG previgente, approvato dalla Giunta Regionale con atto n. 50430 del 28.03.1991, e stato oggetto di continui aggiornamenti grazie all'approvazione di 8 varianti che negli anni hanno assicurato l'adattamento dello strumento stesso alle nuove esigenze. Il piano previgente costituisce una ottima base di partenza in termini di pianificazione con la necessità ora dotare il territorio di un nuovo strumento di largo respiro che si adatti alle nuove metodologie disciplinari imposte dalla LR 12/2005.

Nello specifico per la redazione del PGT e necessario:

• Attivare e promuovere il processo partecipativo per introdurre una forte componente democratica delle scelte urbanistiche; • Approfondire la conoscenza del territorio in maniera più vasta e complessa al fine di salvaguardare, preservare e potenziare: l'ambiente, il paesaggio, la flora, la fauna, l'idrologia, la geologia, la storia, la cultura peculiari del territorio;

Il PGT si articola in tre atti distinti:

Documento di Piano: Esplicita le strategie, gli obiettivi ed azioni attraverso cui perseguire un quadro complessivo di sviluppo socio- economico ed infrastrutturale in considerazione delle risorse ambientali, paesaggistiche e culturali come elementi essenziali da valorizzare; Definisce lo scenario territoriale condiviso dalla comunità che, attraverso gli attori pubblici e privati, diviene essa stessa attuatrice; Determina adeguate politiche di intervento per le varie funzioni; Verifica la sostenibilità ambientale e la coerenza paesistica delle previsioni di sviluppo; Dimostra la compatibilità delle politiche di intervento con le risorse economiche attivabili; Il DP non produce effetti diretti sul regime giuridico dei suoli.

Piano dei Servizi: Quantifica, regola e potenzia i servizi di carattere pubblico; Il PS produce effetti diretti sul regime giuridico dei suoli.

Piano delle regole: Definisce gli aspetti regolamentativi e qualitativi della previsione di Piano; Il PR produce effetti diretti sul regime giuridico dei suoli.

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1.1 Il materiale prodotto

Gli elaborati hanno in taluni casi natura prescrittiva ed in altri natura descrittiva e conoscitiva. Quest'ultimi, determinano la base per le scelte di natura prescrittiva. Gli elaborati prodotti altro non sono che un riassunto della notevole massa di dati ed informazioni raccolti che ci hanno consentito di motivare ogni scelta sulla base di elementi oggettivi di fattibilità geologica, dei vincoli, del paesaggio e della partecipazione dei cittadini.

DP – DOCUMENTO DI PIANO

DP_00 INTRODUZIONE DP_00_01 Relazione Illustrativa

DP_01_QUADRO CONOSCITIVO: IL CONTESTO TERRITORIALE

DP_01_01 Inquadramento territoriale scala 1:10.000 DP_01_02 Quadro strutturale PTPR scala 1:5.000 DP_01_03 Rete Ecologica Regionale scala 1:10.000 DP_01_04 Stralcio PTCP scala 1:10.000 DP_01_05 Mosaico delle previsioni scala 1:10.000 DP_01_06 Mosaico delle previsioni PGT approvati scala 1:10.000

DP_02 QUADRO CONOSCITIVO: ELEMENTI DEL PAESAGGIO E DELLA CONSERVAZIONE DP_02_01 Carta dei vincoli scala 1:5.000 DP_02_02 PLIS – art. 34 LR 86/83 scala 1:5.000

DP_03_QUADRO CONOSCITIVO: LA PIANIFICAZIONE VIGENTE DP_03_01 Stato di attuazione del PRG scala 1:5.000

DP 04 QUADRO CONOSCITIVO: IL CONTESTO COMUNALE DP_04_01 Uso del suolo scala 1:5.000 DP_04_02 Servizi esistenti scala 1:2000 DP_04_03 Schede servizi esistenti DP_04_04 Il Patrimonio Immobiliare Comunale scala 1:5.000 DP_04_05 Istanze Cittadini scala 1:5.000

DP 05 QUADRO CONOSCITIVO: NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE DP_05_01 Individuazione edifici scala 1:1.000 DP_05_02 Lo stato di Conservazione degli edifici scala 1:1.000 DP_05_03 Altezze scala 1:1.000

DP_06_PROGETTO: LE PREVISIONI DI PIANO DP_06_01 Il sistema Ambientale scala 1:5.000 DP_06_02 Il sistema dell'Urbanizzato scala 1:5.000 DP_06_03 Previsioni a confronto scala 1:5.000 DP_06_04 Scheda di indirizzo ambito AT1 scala 1:2.000 DP_06_05 Norme Tecniche di Attuazione

PS - PIANO DEI SERVIZI

PS_01_PROGETTO: LE PREVISIONI DI PIANO PS_01_01 Relazione PS_01_02 Servizi in previsione scala 1:2.000 PS_01_03 Norme tecniche di attuazione

6 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie PR - PIANO DELLE REGOLE

PR_01_PROGETTO: LE PREVISIONI DI PIANO PR_01_01 Carta dei vincoli scala 1:5.000 PR_01_02 Carta della sensibilità paesistica scala 1:5.000 PR_01_03 Disciplina delle aree scala 1:2.000 PR_01_04 Schede edifici scala varie PR_01_05 Norme tecniche di attuazione

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2 . LOCALIZZAZIONE

Il Comune di Monasterolo del Castello ubicato nella valle Cavallina dista da Bergamo ventisette chilometri ed è collegato con la strada provinciale n. 67 alla SS 42 del Tonale e della Mendola. Rientra nel comprensorio del Lago di Iseo e confina con i Comuni di , Grone, , e , e sulla sponda opposta con i comuni di Spinone e .

Il Comune di Monasterolo del Castello per l'ubicazione e la morfologia del territorio, per la presenza del lago, e le cime dei colli di San Fermo presenta caratteristiche ambientali di pregio.

Il territorio, che si estende sulla sponda sinistra del lago d'Endine, è ad una altezza sul livello del mare che varia da 337 a 1324 del monte Torrezzo.

Primo lago in Lombardia ad essere vietato ai natanti a motore aspetto che lo rende particolarmente adatto ad attività sportive come il canottaggio, wind-surf, ecc. D'inverno, complice la ridotta esposizione solare per la presenza delle vette, spesso lo specchio d'acqua viene ricoperto da una lastra di ghiaccio che si presta per attività all'aperto anche nel periodo invernale.

Di notevole pregio il castello con l'annesso parco che declina verso il fiume .

Il territorio fu aggregato a Spinone dei Castelli nel 1928 e poté ricostituirsi Comune indipendente nel 1947.

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3. CONSIDERAZIONI CLIMATICHE

Per la parte superiore della Valle Cavallina ove è localizzata l'area di interesse, le temperature medie annuali (escludendo le quote più elevate) possono essere comprese intorno agli 11-12 °C con un regime termico che evidenzia i minimi nei mesi di dicembre e gennaio (temperatura media 1,2 °C) e massimi luglio- agosto (temperatura media 21,3°).

Per quanto riguarda le precipitazioni, i valori annui possono essere compresi tra 1200 mm di pioggia nella media valle e 1600 mm nell'alta valle distribuiti con massime nei mesi di maggio e ottobre e con minime nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio.

In basso è riportata la zona climatica per il territorio di Monasterolo del Castello, assegnata con Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993. Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore Zona climatica E giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. Il grado-giorno (GG) di una località è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima confortevole nelle abitazioni. Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di Gradi-giorno riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di temperatura necessari per 2.588 raggiungere la soglia di 20 °C. Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso l'impianto termico.

Il territorio italiano è suddiviso nelle seguenti sei zone climatiche che variano in funzione dei gradi-giorno indipendentemente dall'ubicazione geografica.

Zona Gradi-giorno Periodo Numero di ore climatica A comuni con GG ≤ 600 1° dicembre - 15 marzo 6 ore giornaliere B 600 < comuni con GG ≤ 900 1° dicembre - 31 marzo 8 ore giornaliere C 900 < comuni con GG ≤ 1.400 15 novembre - 31 marzo 10 ore giornaliere D 1.400 < comuni con GG ≤ 2.100 1° novembre - 15 aprile 12 ore giornaliere E 2.100 < comuni con GG ≤ 3.000 15 ottobre - 15 aprile 14 ore giornaliere F comuni con GG > 3.000 tutto l'anno nessuna limitazione

Si evidenzia dunque una zona climatica tipica delle fascia pedemontana lombarda.

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4 . GLI OBIETTIVI GENERALI DEL GOVERNO DEL TERRITORIO

Il piano si fonda sulle seguenti “invarianti strutturali”:

• Il piano comunale viene inteso come una miglior definizione della pianificazione sovraordinata ma senza recepire la stessa passivamente, anzi, con un approccio critico si è voluto enfatizzare alcune opportunità che rafforzano il sistema previsionale sovra comunale;

• Il piano tende ad enfatizzare la necessità di innescare meccanismi di sviluppo sostenibile inteso come il progresso che soddisfa i bisogni attuali senza compromettere la vivibilità delle generazioni future......

• Il piano tende ad enfatizzare il complesso sistema di vincoli allo scopo di salvaguardare la la storicità dei luoghi e dell'ambiente.

• Il piano tende a difendere il suolo libero ed il paesaggio lacuale e collinare;

• Il piano valorizza il patrimonio edilizio esistente del Nucleo di Antica Formazione e l'edilizia sparsa sul versante collinare attraverso la definizione di una corretta procedura che indirizzi verso un buon uso e riuso dell'esistente;

• Il Piano assume come slogan “CONSUMO DI SUOLO 0 = MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA'”

Le invarianti di piano nascono da un connubio di obiettivi formulati dall'Amministrazione Comunale e dai cittadini attraverso la partecipazione declinando gli stessi in una complessa rete coerenziata di azioni che tendono ad esaltare la specificità locale del territorio.

4 .1 La partecipazione

La consultazione pubblica è elemento qualificante per una buona pianificazione locale di governo del territorio. Unitamente alle analisi, alla raccolta dati di aspetti socio-economici, fisico ambientali, alla corretta restituzione grafica della realtà locale la partecipazione completa il quadro che delinea le concrete possibilità di sviluppo sostenibile.

A tale proposito, in coerenza con i disposti della LR 12/2005, l'amministrazione ha raccolto i contributi, le proposte e le considerazioni dei soggetti che, a qualsiasi titolo, hanno ritenuto utile e necessario per se e/o per la comunità intera, formulare indicazioni riguardo la gestione territoriale.

I contributi pervenuti sono 110 circa, di cui alcuni formulati fuori termine ma comunque catalogati e valutati nell'ottica della maggior condivisione possibile delle scelte e dei problemi segnalati.

In termini generali la maggior parte delle istanze tendono ad essere portatrici di interessi privati attraverso la modifica del regime dei suoli dello strumento previgente.

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5 . LA PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA

Il territorio di Monasterolo del Castello è interessato da diversi strumenti di pianificazione territoriale predisposti dalla Regione Lombardia, la Provincia di Bergamo e dai Comuni aderenti al PLIS del Lago d'Endine ognuno dei quali con una diversa valenza ed efficacia normativa.

La coerenza di obiettivi tra i piani sovaccomunali e la pianificazione locale garantiscono il miglioramento della qualità della vita attraverso la difesa del territorio, dell'ambiente ed il potenziamento delle peculiarità territoriali in sintonia con il principio di sostenibilità della Comunità europea.

5 .1 Piano Territoriale Regionale (PTR)

Il PTR è uno strumento di governance e pianificazione territoriale in Regione Lombardia: descrive la visione strategica di sviluppo futuro della Lombardia e rappresenta la base condivisa su cui gli attori economicamente attivi possono coordinare le proprie attività. L'obiettivo principale che persegue il PTR è il continuo miglioramento della qualità della vita dei cittadini nel loro territorio secondo i principi dello sviluppo sostenibile.

Il PTR fornisce agli strumenti di pianificazione locale la “vista di insieme”, svolge una funzione di quadro di riferimento e di strumento di orientamento e indirizzo per le politiche settoriali regionali; per questo contiene solo alcuni elementi di immediata operatività. La sua concreta attuazione, infatti, risiede nella “traduzione” che ne verrà fatta a livello locale attraverso i PGT secondo i criteri di sussidiarietà, autonomia locale e identità dei territori.

Il PRT individua un articolato sistema di macro-obiettivi che prevedono:

• Il rafforzamento della competitività dei territori della Lombardia, dove per competitività si intende il miglioramento della produttività relativa ai fattori di produzione; • Il riequilibrio del territorio regionale mediante lo sviluppo di un sistema policentrico e di nuove relazioni tra i sistemi città-campagna al fine di garantire la parità di accesso ai servizi pubblici; • La protezione e la valorizzazione delle risorse regionali in termini ambientali, paesaggistici, economici, culturali e sociali al fine di perseguire una migliore qualità della vita.

Il Documento di Piano è dunque componente del PTR quale quadro di riferimento per la pianificazione locale in termini di una corretta lettura delle opportunità e le potenzialità del territorio.

Il PRT individua diversi sistemi territoriali omogenei indicando le potenzialità, le debolezze e gli elementi caratterizzanti degli stessi declinando una serie di obiettivi specifici per ogni sistema. Il Comune di Monasterolo del Castello rientra nel sistema territoriale metropolitano est e nel sistema della montagna. Gli obiettivi del sistema territoriale Metropolitano est sono: • Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini riducendo le diverse forme di inquinamento ambientale; • Riequilibrare il territorio attraverso le forme di sviluppo sostenibili del punto di vista ambientale; • Tutelare i corsi d'acqua come risorsa scarsa migliorando la loro qualità; • Favorire uno sviluppo e riassetto territoriale di tipo policentrico mantenendo il ruolo di Milano come principale centro del nord Italia; • Favorire l'integrazione con le reti infrastrutturali europee; • Ridurre la congestione di traffico privato potenziando il trasporto pubblico e favorendo modalità

11 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie sostenibili; • Applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano e infrastrutture e grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio; • Riorganizzare il sistema del trasporto merci; • Sviluppare il sistema delle imprese lombarde attraverso la cooperazione verso un sistema produttivo di eccellenza; • Valorizzare il patrimonio culturale e paesistico del territorio.

Gli obiettivi del Sistema territoriale della Montagna sono: • Tutelare gli aspetti naturalistici e ambientali propri dell'ambiente montano; • Tutelare gli aspetti paesaggistici, culturali, architettonici ed identitari del territorio; • Garantire una pianificazione territoriale attenta alla difesa del suolo, all'assetto idrogeologico e alla gestione integrata dei rischi; • Promuovere uno sviluppo rurale e produttivo rispettoso dell'ambiente; • Valorizzare i caratteri del territorio ai fini turistici, in una prospettiva di lungo periodo, senza pregiudicarne la qualità; • Programmare gli interventi infrastrutturali e dell'offerta di trasporto pubblico con riguardo all'impatto sul paesaggio e sull'ambiente naturale e all'eventuale effetto insediativo; • Sostenere i Comuni nell'individuazione delle diverse opportunità di finanziamento; • Contenere il fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri montani, attraverso misure volte ala permanenza delle popolazioni in questi territori; • Promuovere modalità innovative di fornitura dei servizi per i piccoli centri; • Promuovere un equilibrio nelle relazioni tra le diverse aree del sistema montano, che porti ad una crescita rispettosa delle caratteristiche specifiche delle aree;

12 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie • Valorizzare la messa in rete dell'impiantistica per la pratica degli sport invernali e dei servizi che ne completino l'offerta.

Obiettivi tutti che il PGT recepisce contestualizzandoli alle peculiarità territoriale.

Il PTR, in applicazione dell'art. 19 della LR 12/2005, ha natura ed effetti di Piano Territoriale Paesaggistico ai sensi della legislazione nazionale. Il PTR in tal senso assume, consolida ed aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale vigente (PTPR approvato nel 2001) e ne integra la sezione normativa in linea con la “Convenzione Europea del Paesaggio” e con il D.lgs 42/2004.

Si riportano di seguito gli estratti degli elaborati di PTR al fine di evidenziare, nel caso specifico, le informazioni contenute. Gli elaborati rappresentano un quadro riassuntivo delle tutele paesaggistiche di cui il PGT deve tener conto. Tale quadro riassuntivo è comunque da considerarsi in evoluzione tramite il Sistema Informativo Beni Ambientali (SIBA).

PTR_Estratto Tavola A (fuori scala) Ambiti Geografici e unità tipologiche del Paesaggio

Il comune di Monasterolo del Castello rientra nell'unità tipologica di “Paesaggi delle valli prealpine”. Lo stesso si colloca nella valle Cavallina caratterizzata da un fondo piatto e alluvionale.

Le valli prealpine sono di antichissima occupazione umana per la ricca presenza di acqua che contribuì alla formazione di insediamenti produttivi ed all'inurbamento di fondo valle. Elemento da considerare è la necessità di contenere la saturazione edilizia a salvaguardia delle caratteristiche originarie del sito.

Necessaria è una compatibile rete infrastrutturale verso valle degli ambiti e la costruzione di una compatibilità sostenibile del settore produttivo e commerciale.

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PTR_Estratto Tavola B (fuori scala) Elementi identificativi e percorsi di interesse paesaggistico

Elemento caratterizzante riportato nella tavola B è la presenza all'interno del perimetro comunale di tracciati guida paesistici e visuali sensibili (vedi anche tav. E).

PTR_Estratto Tavola C (fuori scala) Istruzioni per la tutela della natura

La tavola C non presenta particolari prescrizioni riguardo il territorio di Monasterolo del Castello.

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PTR_Estratto Tavola D (fuori scala) Quadro di riferimento della disciplina paesistica regionale

La tavola D evidenzia il fatto che il territorio di Monasterolo del Castello è interessato da ambiti di elevata naturalità (art. 17 PTR). Detti ambiti corrispondono a quei luoghi ove la pressione antropica è storicamente limitata.

15 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

PTR_Estratto Tavola D1 (fuori scala) Quadro di riferimento delle tutele dei laghi insubrici

La tavola D1, di maggior dettaglio rispetto alla tavola precedente, evidenzia, oltre agli ambiti di elevata naturalità (art. 17 PTR), il sistema vincolistico ai sensi del D.Lgs 42/2004.

PTR_Estratto Tavola E (fuori scala) Viabilità di rilevanza paesistica

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Elemento caratterizzante riportato nella tavola E è la presenza all'interno del perimetro comunale del tracciato guida paesistico n. 32.

PTR_Estratto Tavola F (fuori scala) Riqualificazione paesaggistica: ambiti ed aree di attenzione regionale

La tavola F fornisce gli elementi del degrado tipico del fondovalle, le aree a rischio frana e la rete di elettrodotti aerei in prossimità del lago.

Il PTR fornisce infine gli indirizzi per la riqualificazione ed il contenimento delle aree degradate:

• Salvaguardia e potenziamento dei varchi esistenti e delle relazioni interne ai sistemi degli spazi aperti per il rafforzamento del verde come elemento costitutivo del paesaggio; • Il recupero di ambiti degradati e/o dismessi; • Riqualificazione della rete idrografica; • Sistemazione paesistica degli ambiti contermini alle infrastrutture con attenta contestualizzazione attraverso aree verdi e filari alberati;

Tali indirizzi si concretizzano nel PGT:

• Evitando l'occupazione di nuove aree; • Evitando l'interruzione degli spazi aperti; • Potenziando e mantenendo le qualità delle visuali; • Garantendo la conservazione della storicità e delle peculiarità del territorio.

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5 .2 Rete Ecologica Regionale (RER)

La Rete Ecologica Regionale è infrastruttura prioritaria del Piano Territoriale Regionale e costituisce elemento orientativo per la pianificazione di maggior dettaglio. Essa fornisce il quadro delle sensibilità prioritarie naturalistiche esistenti fornendo gli elementi portanti dell'ecosistema territoriale.

RER_Estratto settore 110 (fuori scala) fonte www.cartografia.regione.lombardia.it/rlregisdownload/

Il comune di Monasterolo del Castello non è interessato da corridoi primari ma dai contenuti in legenda.

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5 .3 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)

Il PTCP costituisce quadro riassuntivo a cui riferirsi per garantire una coesione unitaria dei PGT al fine di avere un corretto approccio con le previsioni di livello sovra comunale. L'art. 18 della LR 12/2005 impone il PTCP come prescrittivo e prevalente rispetto alle previsioni di PGT.

PTCP_Estratto Tavola E1 (fuori scala) Suolo e acque Elementi di pericolosità e criticità: compatibilità degli interventi di trasformazione del territorio

L'elaborato evidenzia chiaramente le porzioni di territorio ove le trasformazioni hanno una specificità critica declinata nella normativa del Piano come richiamato in legenda.

19 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

PTCP_Estratto Tavola E2 (fuori scala) Paesaggio e Ambiente Tutela, Riqualificazione e Valorizzazione paesistica del territorio

L'elaborato fornisce gli elementi che hanno determinato l'ossatura della tavola di dettaglio della sensibilità paesistica dei luoghi come elemento fondamentale per la valutazione dell'incidenza delle trasformazioni territoriali.

Il PGT, in conformità alla LR 12/2005 fa proprie le indicazioni del PTCP come meglio evidenziato negli elaborati grafici allegati.

20 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

PTCP_Estratto Tavola E3 (fuori scala) Infrastrutture per la mobilità Quadro integrato delle reti e dei sistemi

La carta fornisce un quadro complessivo rispetto alle grandi arterie viarie esistenti e di previsione e i percorsi di mobilità dolce considerati strategici. Nel caso di Monasterolo del Castello si evidenzia la necessità di assicurare una ciclo pedonalità lungo la sponda del lago e la conferma dell'asse viario provinciale. La strada di previsione, in difformità allo strumento previgente, viene ora previsto nell'altra sponda del lago.

21 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

PTCP_Estratto Tavola E4 (fuori scala) Organizzazione del territorio e sistemi insediativi Quadro strutturale

La carta evidenzia, oltre al sistema degli spazi aperti ed il verde, gli ambiti per la pianificazione vigente, i Nuclei di Antica Formazione e le aree di primo riferimento per la pianificazione locale.

L'elaborato indica dunque in modo specifico la porzione di territorio capace di assorbire una previsione di inurbamento locale.

22 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

PTCP_Estratto Tavola E5 (fuori scala) Ambiti ed elementi di rilevanza paesistica

La carta individua gli ambiti di qualità paesistica o che collegano luoghi di valore storico e/o turistico. In particolare quei elementi ove è possibile cogliere i caratteri distintivi del paesaggio.

Attenzione particolare viene posta per la tutela delle visuali, dei tracciati, dei luoghi vegetazionali ed insediativi che caratterizzano il paesaggio.

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5 .4 Parco Locale di Interesse Sovaccomunale Lago d'Endine (PLIS)

I Parchi locali di interesse sovraccomunale fungono come elementi di connessione tra il sistema dei verde urbano e le aree protette di interesse regionale. Essi assicurano un continuità ambientale tra le aree meglio conservate e/o di maggiore pregio. A livello provinciale, il PLIS del Lago d'Endine si colloca all'interno di una fitta rete di aree protette che da nord ricuciono il territorio ricadente nel Parco Regionale delle Orobie Bergamasche con il lago di Iseo e di Endine. A livello locale, esso funge da strumento per la tutela del lago e delle aree immediatamente circostanti.

Provincia di Bergamo_Carta delle aree Protette (fuori scala)

24 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie Il Parco, approvato nelle sue forme attuali nel 2005, si sviluppa per una superficie pari a 1.606 ha ed interessa il territorio di quattro comuni:

• Endine Gaiano (207 ha); • Monasterolo del Castello (686 ha); • Ranzanico (627 ha); • (86 ha).

PLIS Lago d'Endine_Planimetria generale suddivisa per Comune (fuori scala)

Nel caso di Monasterolo del castello il previgente PRG è stato oggetto di specifica variante ai sensi della LR. 23/97 riguardante la “Perimetrazione ed istituzione del PLIS” dove, oltre a gli elaborati grafici, sono state integrate le NTA a definizione del nuovo strumento di salvaguardia.

Nello specifico il PLIS ricadente nel Comune di Monasterolo del Castello è suddiviso in altre tre sub aree:

• La fascia del Lago costituita dall'area del lago e le aree ad esse adiacenti; • La fascia intermedia e di raccordo, formata da aree di grande pregio ambientale che fungono da veri e propri corridoi, è costituita dalle vallette e dalle fasce di rispetto delle stesse; • La fascia Boschiva e dei colli che si spinge verso monte dalla quota di 500 slm.

Attraverso il Programma Pluriennale degli interventi, oggi gestito dalla Comunità Montana, o da altri finanziamenti il PLIS si pone come obiettivo principale:

25 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie La fascia del Lago: • Tutela delle zone umide; • Realizzazione di area protetta naturalistica di osservazione della fauna acquatica; • Istituzione di apposita segnaletica sul lago, con brevi indicazioni per la conoscenza delle essenze botaniche presenti e la loro protezione; • Recupero delle acque del lago alla balneabilità con il completamento della separazione della rete fognaria in acque bianche e nere; • Completamento del sistema di accessibilità alle rive del lago e la sua percorribilità mediante il completamento della passeggiata lungo lago; • Collegamento del percorso pedonale a quello in Località San Felice; • Realizzazione di pontili galleggianti a supporto delle attività nautiche;

La Fascia intermedia e di raccordo: • Consolidamento dei versanti vallivi e loro sistemazione secondo le tecniche bioingegneristiche, rinaturalizzazione spondale; • Completamento della pedonalità e dei sentieri;

La fascia Boschiva e dei colli: • Riproposizione di rinnovo del patrimonio boschivo con interventi di diradamento selettivo e di riconversione del ceduo all'alto fusto, con possibile eliminazione delle essenze alloctone; • Consolidamento dei versanti franosi con particolare attenzione alle aree della valle Torrezzo e valle Spirola; • Protezione e tutela delle aree sorgive da fenomeni di scivolamento e contaminazioni; • Sistemazione dei sentieri con riapertura di quelli inattivi.

PLIS Lago d'Endine_Planimetria generale sub aree (fuori scala)

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6. IL QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO COMUNALE

6.1 I sistemi ambientali

Da un punto di vista ambientale il territorio presenta tre diverse tipologie di sistemi del paesaggio:

• La fascia bassa costituita dal lago, la sponda e del territorio immediatamente circostante; • La fascia media che è rappresentata dall'inurbamento e dalle aree libere ad esso circostanti; • La fascia alta alta occupata dai versanti boscati, i pascoli e le cime.

6. 2 I sistemi territoriali

Ogni sistema territoriale ha delle specifiche funzioni che hanno una ricaduta diretta in termini di previsioni di governo del territorio. Tali sistemi, di grande complessità, coesistono e si intersecano nei sistemi ambientali sopra descritti creando un “unicum” che rende la realtà oggetto di studio peculiare e per certi versi unica:

Sistema Sotto sistema Caratteristiche e funzioni Aree ricoperte di acqua con ecosistema di grande Acqua fragilità Sistema del lago Zone umide Aree ricoperte da canneti Aree libere per lo più inerbite con funzioni per lo svago e Sponda la meditazione Nucleo di antica Centro storico ed area del Castello formazione NAF Nuclei urbani di recente Aree consolidate o con modesti fenomeni di inurbamento formazione NRF Sistema urbano Nuclei di imminente Aree libere in cui il previgente strumento urbanistico formazione NIF prevede nuove edificazioni Nuclei su ambiti collinari Piccoli edifici su ambiti a prato e/o boscati NAC Strade asfaltate Aree libere per la percorribilità carrale Aree prevalentemente Ambiti aperti con modesta urbanità caratterizzati da destinate all'agricoltura ampie aree libere per lo più a prato o coltivazione Ambiti di prevalente Rive dei corsi d'acqua valenza ambientale e Sistema rurale, paesistica Pascoli paesistico ed Ambiti di prevalente ambientale valenza ambientale e Boschi cedui o di alto fusto naturalistica Percorsi che garantiscono la connessione all'interno del Sentieri sistema di appartenenza

6. 3 Rilevanze naturalistiche

6.3.1 Inquadramento vegetazionale

Per questo aspetto si rimanda alla lettura del punto 3.3.1 della relazione del PLIS sapientemente trattato dall'Architetto Monica Russo di Castro (BG) e dal naturalista Dott. Giambattista Rivellini di Endine Gaiano (BG).

27 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie 6.3.2 Rilevanze faunistiche

Per questo aspetto si rimanda alla lettura del punto 3.3.2 della relazione del PLIS sapientemente trattato dall'Architetto Monica Russo di Castro (BG) e dal naturalista Dott. Giambattista Rivellini di Endine Gaiano (BG).

6.4 Rilevanze archeologiche, storico culturali

Sulla base dei repertori del PTCP, da studi bibliografici,dalla consultazione di fonti iconografiche e da sopralluoghi in sito vengono di seguito elencati gli elementi di rilevanza paesistica ed architettonica con gli opportuni aggiornamenti a livello locale:

Localizzazione rilevanze archeologiche, storico, culturali (fuori scala) fonte: http://siter/provincia.bergamo.it/agssitera/ Estratto tavola PTCP n. 5.3 (fuori scala) Elementi ed ambiti oggetto di tutela

Decreto Bene vincolato/Normativa di N Dettaglio bene Descrizione/note di tutela vincolo Medievale, rinnovato nel sec. XVI a dimora signorile e nel 1937-1939 venne restaurato integralmente

Beni immobili di interesse Castello Terni de D.M. 1 artistico e storico Gregorj 29/05/59 D.Lgs 42/2004 art. 2

2 Bellezze individuate/coni Zona rivierasca del - D.M. panoramici Lago d'Endine 14/01/58

28 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

D.Lgs 42/2004 art. 136 (lettere a,b, c, d) Laghi 3 D.Lgs 42/2004 art. 142 Lago d'Endine - - (lettera b) Codice fiume 160283 Fiumi, torrenti e corsi d'acqua Torrente Cherio Tratto vincolato: tutto il corso fino al lago di - 4 D.Lgs 42/2004 art. 142 Endine (lettera c) Codice fiume 160266 Valle Torrezzo - Tratto vincolato: dallo sbocco per 2 km. Ghiacciai e circhi glaciali 5 D.Lgs 42/2004 art. 142 Non presenti - - (lettera e) Parchi e riserve nazionali e/o regionali 6 Non presenti - - D.Lgs 42/2004 art. 142 (lettera f) Territori coperti da foreste e da boschi Ambiti boscati sul 7 Vedi tavola vincoli - D.Lgs 42/2004 art. 142 versante collinare (lettera g) 8 Centri e nuclei storici Elementi storico architettonici

Tipologia: Centro e nucleo storico Nucleo di antica - formazione NAF

estratto mappa catasto Lombardo Veneto anno 1863 Tipologia: Ch i esa Docum. Sec. XIII-XIV, ampliamento1636- - parrocchiale, pieve, oratorio, cimitero 1653 invertendone l'orientamento portando Parrocchiale l'altare verso il lago (per questa ragione la SS. Salvatore chiesa rimase a lungo senza facciata perché ostruita da altre costruzioni.

29 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

Nel 1775 fu insignita del titolo di Prepositurale. Nel 1834 restauro complessivo della Chiesa con completamenti via crucis e portali di accesso al Sagrato.

estratto mappa catasto Lombardo Veneto anno 1863

Nel 1903-1913 Ampliamento della Chiesa, decorazioni pittoriche delle volte e nuova facciata Tipologia: Monastero, convento Ex Monastero Docum. 989, distrutto nel secolo VIII - Benedettino di San Salvatore Tipologia: Torre, Castello Castello Terni Sec. X Dist. 1166 secc. XIII-XIV Riad. Sec. de'Gregorj detto il XVI Certamente provvisto di doppia cinta D.M. 62 “Castelletto” muraria. 15/12/37 D.Lgs 42/2004 art. 2 (vedi anche punto 1)

Tipologia: Palazzo, Villa Sec. X, Ricostruz. Sec. XIII Castello Terni Preesistente Castello Conti di , poi D.M. 62 de'Gregorj Suardi, trasformato in villa Terzi. 15/12/37 D.Lgs 42/2004 art. 2 Due cortili e giardino all'italiana (vedi anche punto 1) Tipologia: Struttura ricettiva di interesse collettivo - - Osteria Tipologia: Altri edifici e complessi architettonici - - Casa Ros Nuclei Rurali a carattere - - permanente, malghe, cascine Belzignolo Bertarino Bonettino Ca del Cheg Ca Niverzoli Cascina Bruciata Colle di Caf Foppalupo (Stalla Foppalupo) Foppelle Gazzolo La Costa Moj Ronchi Seres Seripiano Stalla Frassini

30 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

(Stalla Solivo di Valpiana) Stalla Usci Valpiana Tipologia: Roccoli Roccolo dei Gazini Località Belzignolo - Tipologia: Manufatto stradale - - Ponte di Gavazino Muro di epoca Centro storico, Ricovero - imprecisata Data ritrovamento 1981 per sterri edili Reperti litici Collina del Castello preistorici attribuiti al Data ritrovamento 1989 per ricerca di - 9 Presenze archeologiche preneolitico superficie Monte Ballerino Reperti preistorici Data ritrovamento 1990 per ricerca di - superficie

6.5 Geologia e Geomorfologia

E' ora in corso di rivisitazione lo studio geologico comunale redatto dal Geologo Fabio Plebani nel 2002 al fine di adeguarlo alle nuove disposizioni imposte dalla LR12/2005 e dal DGR 2616/2011. Di grande interesse il quadro generale dei dissesti che in termini di governo del territorio sono di fondamentale importanza:

Stralcio tavola dei dissesti idrogeologici e della pericolosità dei territori (fuori scala) fonte: http://siter/provincia.bergamo.it/agssitera/

La Carta Geologica della Provincia di Bergamo, fornisce un ottimo inquadramento, anche riferito al contesto più prossimo, dei caratteri geologici del territorio comunale, con la descrizione delle formazioni rocciose che costituiscono l’ossatura territoriale, riferite a formazioni triassiche e giurassiche:

31 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

• Calcare di Zu (33); • Dolomia a Conchodon (34); • Calcare di (35); • Formazioni medoloidi dei colli sommitali (37); • Formazioni quaternarie, legate alle oscillazioni glaciali e alla dinamica torrentizia, sono invece presenti lungo tutta la fascia dei bassi versanti perilacuali.

La dinamica geomorfologica si esplica in modo particolare: lungo le aste torrentizie, tra le quali assumono rilevanza, anche per l’elevato rischio geologico, la Valle Spirola e la Valle Torrezzo, che si dirigono direttamente sul centro abitato; in corrispondenza delle alte pareti e delle bancate rocciose in condizioni di degrado che rilasciano con relativa frequenza blocchi e frane anche di notevoli dimensioni, non sempre confinate alle quote più alte dei versanti.

Stralcio carta geologica della Provincia di Bergamo (fuori scala) fonte: http://siter/provincia.bergamo.it/agssitera/

La carta litologica fornisce altre informazioni sulla conformazione rocciosa:

32 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie Relativamente alla fattibilità geologica si rimanda alla visione del materiale appositamente prodotto dal Geologo Fabio Plebani come parte integrante e sostanziale del PGT in narrativa.

6. 6 Caratteristiche della popolazione e dell'economia

L'indagine statistica della popolazione residente nell'area di studio è rilevante al fine di completare l'ossatura progettuale del governo del territorio.

I dati provengono per lo più dai dati dell'ultimo censimento ISTAT e dai dati provenienti dall'ufficio anagrafe comunale.

6. 6 .1 Andamento demografico storico dal 1861 al 2001

L’andamento demografico storico dei censimenti della popolazione residente nel comune di Monasterolo del Castello dal 1861 al 2001. I censimenti della popolazione italiana hanno avuto cadenza decennale a partire dal 1861 ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936 che si tenne dopo soli cinque anni per regio decreto n.1503/1930. Inoltre, non furono effettuati i censimenti del 1891 e del 1941 per difficoltà finanziarie il primo e per cause belliche il secondo.

Popolazione residente ai censimenti – dati ISTAT elaborazione TUTTITALIA.IT

6. 6 . 2 Andamento demografico dal 2001 al 2010

L’andamento demografico del Comune di Monasterolo del Castello tra gli anni 2001 e 2010 risulta:

Anno Popolazione residente Variazione assoluta Variazione percentuale 2001 936 - - 2002 959 +23 +2,46% 2003 1.007 +48 +5,01%

33 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

2004 1.023 +16 +1,59% 2005 1.031 +8 +0,78% 2006 1.075 +44 +4,27% 2007 1.077 +2 +0,19% 2008 1.099 +22 +2,04% 2009 1.099 0 0,00% 2010 1.119 +20 1,82%

Andamento della popolazione residente – dati ISTAT elaborazione TUTTITALIA.IT

Da informazioni fornite dall'anagrafe comunale gli abitanti residenti risultano 1.176.

6. 6 . 3 Variazione percentuale della popolazione anni 2002-2010

Variazione percentuale della popolazione – dati ISTAT elaborazione TUTTITALIA.IT

6. 6 . 4 . Flusso migratorio della popolazione

La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2010.

Saldo Iscritti Cancellati Saldo migratorio Anno migratorio Da altri Per altri Da altri Per altri con Da estero Da estero totale comuni motivi comuni motivi l'estero 2002 47 6 0 31 0 0 +6 2003 56 26 0 26 0 7 +26 2004 54 13 0 47 0 8 +13 2005 57 6 0 45 5 6 +1 2006 78 9 1 40 0 4 +9 2007 51 16 0 68 0 9 +16 2008 66 18 0 51 0 14 +18 2009 37 10 1 49 0 0 +10 2010 27 17 0 32 0 1 +17

34 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

Flusso migratorio – dati ISTAT elaborazione TUTTITALIA.IT

6. 6 .5. Movimento naturale della popolazione dal 2002 al 2010

Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale.

Anno Nascite Decessi Saldo Naturale 2002 14 13 +1 2003 11 12 -1 2004 14 10 +4 2005 9 8 +1 2006 12 12 0 2007 20 8 +12 2008 10 7 +3 2009 10 9 +1 2010 14 5 +9

Movimento naturale della popolazione – dati ISTAT elaborazione TUTTITALIA.IT

35 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie 6. 6 .6 Distribuzione della popolazione anno 2011

Celibi Vedovi Divorzi Maschi Femmine Totale Età Sposati Nubili Vedove ati Numero % Numero % Numero % 0-4 48 0 0 0 30 62,5% 18 37,5% 48 4,3% 5-9 57 0 0 0 31 54,4% 26 45,6% 57 5,1% 10-14 64 0 0 0 30 46,9% 34 53,1% 64 5,7% 15-19 53 0 0 0 26 49,1% 27 50,9% 53 4,7% 20-24 54 6 0 0 27 45,0% 33 55,0% 60 5,4% 25-29 54 11 0 0 31 47,7% 34 52,3% 65 5,8% 30-34 38 39 0 1 40 51,3% 38 48,7% 78 7,0% 35-39 23 47 0 2 33 45,8% 39 54,2% 72 6,4% 40-44 20 67 2 7 49 51,0% 47 49,0% 96 8,6% 45-49 12 72 1 6 50 54,9% 41 45,1% 91 8,1% 50-54 9 54 2 8 35 47,9% 38 52,1% 73 6,5% 55-59 8 57 3 1 40 58,0% 29 42,0% 69 6,2% 60-64 5 55 3 0 32 50,8% 31 49,2% 63 5,6% 65-69 3 42 9 2 27 48,2% 29 51,8% 56 5,0% 70-74 2 48 8 0 29 50,0% 29 50,0% 58 5,2% 75-79 4 23 15 0 16 38,1% 26 61,9% 42 3,8% 80-84 7 13 24 0 15 34,1% 29 65,9% 44 3,9% 85-89 3 6 12 0 5 23,8% 16 76,2% 21 1,9% 90-94 0 1 5 0 1 16,7% 5 83,3% 6 0,5% 95-99 1 0 2 0 0 0,0% 3 100,0% 3 0,3% 100+ 0 0 0 0 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Totale 465 541 86 27 547 48,9% 572 51,1% 1.119

Popolazione per età, sesso e stato civile anno 2011 - dati ISTAT elaborazione TUTTITALIA.IT

6. 6 .7. Struttura della popolazione dal 2002 al 2011

L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana.

Anno 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale residenti Età media 2002 146 614 176 936 40,7 2003 149 635 175 959 40,6 2004 169 652 186 1.007 40,3 2005 177 659 187 1.023 40,4

36 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie 2006 172 663 196 1.031 40,7 2007 181 699 195 1.075 40,6 2008 174 702 201 1.077 41,2 2009 175 709 215 1.099 41,7 2010 170 707 222 1.099 42,1 2011 169 720 230 1.119

Struttura della popolazione - dati ISTAT elaborazione TUTTITALIA.IT

6. 6 .8 Popolazione per età scolastica anno 2011

Età Maschi Femmine Totale 0 1 6 7 1 8 7 15 2 4 5 9 3 5 5 10 4 8 7 15 5 7 5 12 6 5 3 8 7 8 5 13 8 5 5 10 9 8 7 15 10 8 7 15 11 7 6 13 12 8 4 12 13 4 10 14 14 8 7 15 15 6 9 15

37 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

16 6 4 10 17 3 9 12 18 6 6 12

6. 6 .9 Presenza stranieri anno 2011

Popolazione straniera residente a Monasterolo del Castello al 1° gennaio 2011. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Struttura della popolazione straniera - dati ISTAT elaborazione TUTTITALIA.IT

6. 6 .10 Distribuzione per area geografica di cittadinanza anno 2011

Gli stranieri residenti a Monasterolo del Castello, secondo i dati ISTAT, al 1° gennaio 2011 sono 108 e rappresentano il 9,7% della popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'India con il 22,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (21,3%) e dalla Romania (14,8%).

6. 6 .11 La struttura produttiva anno 201 0

Anno Unità di Comune Provincia Regione Fonte Rilev. Misura Numero di aziende agricole 12 6.445 54.333 2010 Statistica - RL Numero Superficie agricola utilizzata 90 70.963 986.826 2010 Statistica - RL Ettari N. Unità Locali Industria 82 94.691 895.416 2010 ISTAT Numero 3.648.95 N. Addetti U.L. industria 271 390.326 2010 ISTAT Numero 6 Ministero del Dipendenti comunali 3 5.012 63.076 2008 Numero Tesoro Commercio organizzato (grandi magazzini + 0 131 1.466 2000 SIST Numero supermercati alimentari) Esercizi alberghieri 1 289 2.967 2010 Statistica - RL Numero

Struttura produttiva - elaborazione SIS.EL Regione Lombardia.it

38 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

6. 6 .12 La struttura alberghiera ann i 2006- 201 0

2006 2007 2008 2009 2010 Numero di 2 2 1 1 1 esercizi Numero di letti 26 26 20 20 20 Numero di 14 14 11 11 11 camere Numero di 11 13 11 11 11 bagni

Struttura Turistica - elaborazione SIS.EL Regione Lombardia.it

6. 6 .13 Flusso degli arrivi anno 201 0

2006 2007 2008 2009 2010

Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Arrivi Pres. Esercizi alberghieri ------Esercizi complementari 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B&B - - - - 134 187 0 0 0 0 totale - - - - 134 187 - - - -

Flusso degli arrivi e delle presenze - elaborazione SIS.EL Regione Lombardia.it

6. 6 .14 Indicatori Livello e qualità della vita anni 1999-2011

Anno Unità di Comune Provincia Regione Fonte Rilev. Misura Totale contribuenti 689 686.634 6.563.061 2002 Min. finanze Numero Imponibile medio 13.817 16.772 18.240 2002 Min. finanze Euro Ricchezza immobiliare 39.236 31.602 36.139 1999 Ancitel - SIST Euro privata su abitanti Trasferimenti erariali per 216 156 178 2007 Min. Interno Euro abitante Sportelli bancari 1 766 6.606 2011 Bankitalia-SIST Numero Depositi bancari 0 14.875 241.478 2009 Bankitalia-SIST Milioni di Euro Impieghi bancari 0 46.989 573.154 2009 Bankitalia-SIST Milioni di Euro Auto circolanti 643 631.426 5.875.068 2011 ACI Numero Media autovetture su abitanti 57,5 57,5 59,2 2011 ACI %

Indicatori della qualità della vita - elaborazione SIS.EL Regione Lombardia.it

6. 7 La mobilità

Da un punto di vista della viabilità Monasterolo del Castello presenta un solo asse viario principale che è la SP 76 che, diramandosi dalla SS42, attraversa tutto il territorio da Casazza verso Endine. Il flusso di traffico è quasi prettamente di natura locale perché la maggior parte dell'utenza preferisce l'utilizzo della Strada Statale. Non si rilevano dunque grossi problemi di traffico di attraversamento.

Dall'asse principale si dirama la quasi totalità della struttura viaria che collega i servizi esistenti con il resto

39 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie dell'area urbanizzata.

Ma il basso flusso di traffico non significa che il sistema viario non presenti delle specifiche criticità:

• All'altezza della derivazione della SP76 con la SS42 lo stato dei luoghi presenta dei pericoli soprattutto per il traffico in uscita; • L'innesto delle vie Leopardi, Grigno e Foscolo con SP76 è pericoloso per mancanza di visibilità e perché il traffico che transita sulla SP76, in quel punto, non ha alcun elemento che obblighi alla moderazione della velocità; • Lunghi tratti della SP76 non è dotato di adeguato marciapiede; • I servizi presenti nel Centro storico non consentono l'istituzione permanente di una ZTL ed obbligano ad un attraversamento del centro storico non sempre adeguatamente dotato di spazi per la sosta. • I residenti del Centro storico non sempre hanno la possibilità di avere adeguate aree per la sosta degli autoveicoli. Ciò comporta un generalizzato degrado ed uso improprio di cortili e spazi liberi pertinenziali agli edifici esistenti.

Ma molto si è fatto negli ultimi anni sopratutto in termini di sicurezza stradale attraverso una adeguata implementazione della segnaletica, dell'illuminazione e della viabilità pedonale come evidenziato nella tabella seguente che riporta i dati sugli incidenti dal 2000 al 2011:

Indice di Anno Incidente Totale incidenti Totale feriti Totale morti mortalità 2000 7 7 0 0.0% 2001 1 2 0 0.0% 2002 1 2 0 0.0% 2003 6 8 0 0.0% 2004 4 7 0 0.0% 2005 3 5 0 0.0% 2006 3 3 0 0.0% 2007 3 5 0 0.0% 2008 2 2 0 0.0% 2009 3 3 1 33.3% 2010 2 3 0 0.0% 2011 1 1 (1) 0 0.0%

Storico incidenti stradali-Morti e feriti - elaborazione SIS.EL Regione Lombardia.it (1) Trattasi di pedone investito

Di particolare importanza la rete di sentieri e percorsi pedonali che consentono una percorrabilità del territorio sopratutto nel versante collinare.

La rete di percorsi è da conservare e potenziare anche in termini di accessibilità e continuità ma il sistema è funzionante ed è rappresentato soprattutto da:

• Il percorso lungo lago che è quasi completato come da strumento urbanistico previgente; • La rete dei sentieri collinari in particolare i percorsi CAI nn. 612, 612A, 613A, 613B come adeguatamente cartografate nelle tavole allegate.

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40 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

7. LA SENSIBILITA' PAESISTICA DEI LUOGHI

Le “linee guida per l'esame paesistico dei progetti” definite con DGR n. 7/11045 del 08.11.2002 evidenziano come l'impatto paesistico sia la risultante tra il “livello di incidenza” e la “sensibilità dei luoghi”.

Per definire la sensibilità è necessario valutare l'aspetto:

• Morfologico-strutturale dove si considera l'appartenenza dei sito ad un eventuale sistema ambientale che lo caratterizza; • Visibilità o covisibilità tra il luogo ed il suo intorno per meglio definire l'impatto delle trasformazioni; • Valore simbolico ove vengono analizzate aspetti più legati alla tradizione popolare, la storia, la fede.

Il concetto si basa sul fatto che ogni trasformazione territoriale è di fatto una trasformazione del paesaggio e che la qualità paesistica rappresenti un primario valore territoriale.

Il mantenimento dell'identità del luogo oggi è assai più difficile da ottenere per le tecniche costruttive, i materiali ed il linguaggio architettonico che non hanno più quella connotazione territoriale che in passato le erano proprie. La globalizzazione in questo senso ha agevolato il progresso ma, con il tempo, ha tolto al paesaggio la propria peculiarità locale.

L'analisi del territorio, delle fonti documentali, dei vincoli, della pianificazione sovracomunale hanno portato alla redazione di una carta che, utilizzando i criteri sopra menzionati, hanno portato alla definizione della sensibilità complessiva dei luoghi. Il grado attribuito tiene conto degli aspetti Morfologico-strutturali, visibilità o covisibilità e simbolici.

Il giudizio complessivo è piuttosto alto in considerazione della qualità e la fragilità del paesaggio oggetto di studio:

Carta della Sensibilità paesistica (fuori scala)

41 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

Al fine di rendere concreto il mantenimento della qualità ambientale il PGT, in linea con la DGR n. 7/11045 del 08.11.2002, prevede che la Commissione per il Paesaggio valuti i progetti attraverso una analisi dell'impatto paesistico con le modalità dettate dal DGR stesso che in questa sede si considera integralmente richiamato.

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42 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

8. IL DOCUMENTO DI PIANO

Il PGT è di fatto una evoluzione del PRG previgente che ha fornito una solida, pertinente e collaudata pianificazione territoriale. Il nuovo strumento dunque, sulla base dell'esistente, aggiorna ed implementa lo stesso con i nuovi concetti di governo del territorio introdotti dalla LR 12/2005, sopratutto in materia di tutela ambientale.

8.1 Le scelte strategiche

Da un confronto aperto con l'Amministrazione Comunale e tenuto conto anche della partecipazione dei cittadini le scelte strategiche possono essere così sintetizzate:

1. La tutela del Lago, dei corsi d'acqua, del verde di sponda e delle rive;

2. La tutela del versante boscato, dei crinali e dei Nuclei Rurali a carattere permanente, malghe, cascine, ecc. sul versante collinare attraverso una politica di incentivazione al recupero del presidio territoriale;

3. La tutela e l'implementazione dei percorsi di mobilità dolce dalla sponda del lago e del versante collinare;

4. La tutela delle aree agricole come elemento di continuità ambientale;

5. La tutela dei corridoi ambientali che dal lago portano agli ambienti collinari al fine di garantire una rete ecologica anche da un punto di vista faunistico e vegetazionale;

6. L'implementazione dei servizi attraverso un ottica di maggior qualità e fruibilità;

7. La tutela del Nucleo di Antica Formazione;

8. La tutela del suolo libero attraverso consumo di territorio pari a 0 rispetto allo strumento urbanistico previgente;

Obiettivi tutti che puntano ad una sostenibilità ambientale del progresso.

8. 2 I Sistemi

Il DdP classifica il territorio comunale in 2 sistemi principali, l'ambientale e l'urbanizzato. Gli stessi sistemi hanno delle sub-aree di seguito sintetizzati:

8. 2 .1 Il Sistema ambientale

Esso occupa gran parte del territorio comunale e la sua funzione è di vitale importanza in termini di contenimento dell'inquinamento, difesa idrogeologica, mantenimento della biodiversità e della qualità paesistica. Ciò determina un alto grado di sensibilità paesistica del sistema.

Sub-aree Descrizione sintetica/criticità/azioni di piano Lago d'Endine Descrizione sintetica Area di inestimabile valore paesistico con valenza sovraccomunale

43 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie Criticità Limitato utilizzo delle attività nautiche Azioni volte alla tutela ed allo sviluppo di attività Azioni di Piano sportive all'aperto Ambiti dotati da elevata connotazione visiva e Descrizione sintetica naturalistica Il versante collinare boscato Criticità Diffuso abbandono e poca manutenzione Azioni volte alla conservazione, alla tutela Azioni di Piano idrogeologica, valorizzazione delle speci autoctone Ambiti di elevata naturalità che caratterizzano il Descrizione sintetica territorio da un punto di vista geomorfologico, I corsi d'acqua ambientale e faunistico Criticità Pericolo di eccessivo inurbamento nella parte bassa Azioni di Piano Azioni volte alla tutela ed alla totale conservazione Descrizione sintetica Ambiti liberi con modesto inurbamento Gli ambiti per l'agricoltura Criticità Diffuso abbandono Azioni di Piano Azioni volte alla conservazione Interessano aree nella parte intermedia e sommitale del Descrizione sintetica bosco con funzioni anche agricola I pascoli Criticità Diffuso abbandono Azioni di Piano Azioni volte alla conservazione Ambiti ove lo strato superficiale è caratterizzato da Descrizione sintetica roccia affiorante Le formazioni rocciose Criticità Distacco massi Azioni di Piano Azione volte alla conservazione

8.1. 2 Il Sistema Urbanizzato

8.1.2.1 Sistema dei servizi

Esso è concepito, dalla nuova LR 12/2005 attraverso il Piano dei servizi, come un sistema che punta alla qualità e non al mero fabbisogno pro capite in termini di quantità. Sotto quest'ultimo aspetto è da dire che la dotazione di aree per servizi è palesemente in esubero rispetto al minimo prescritto dal DM 444/68 che è pari a 18 mq/ab.

Sub-aree Descrizione sintetica/criticità/azioni di piano Descrizione sintetica Aree libere generalmente inerbite Criticità Dotazione di attrezzature non omogenea Verde Pubblico Azioni volte alla tutela ed all'implementazione delle Azioni di Piano

I attrezzature e di attività all'aperto

L

Descrizione sintetica Ambiti a forte caratterizzazione funzionale

S Aree per attività sportive Criticità Non adeguate per utenza sovraccomunale

I

S Azioni di Piano Azioni volte alla conservazione ed allo sviluppo

T Comprendono aree come municipio, cimitero, oratorio,

Descrizione sintetica E sala civica, ecc

M Aree per servizi di interesse Necessità di revisione generalizzata delle funzioni

A comunale Criticità

tenuto conto degli spazi a disposizione

D Azioni di Piano Azioni volte alla tutela ed alla implementazione

E Descrizione sintetica Ambiti con forte caratterizzazione funzionale

I

Aree per l'istruzione Criticità -

S

Azioni di Piano Azioni volte alla conservazione ed al miglioramento E

R Descrizione sintetica Ambiti con forte connotazione simbolica

V Criticità -

Aree per il culto I

Azioni volte alla conservazione ed a migliorare la Z Azioni di Piano

I fruibilità Descrizione sintetica Aree a parcheggio a raso Poca regolamentazione per residenti centro storico , Aree per la sosta autoveicoli Criticità poca possibilità di accoglimento pullman e presenza disomogenea Azioni di Piano Miglioramento e potenziamento

44 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie 8.2.2.2 Il Sistema Insediativo esistente

Esso è composto dagli ambiti edificati alla data di adozione del PGT

Sub-aree Descrizione sintetica/criticità/azioni di piano Descrizione sintetica Aree ove l'inurbamento è di tipo storico Stato di conservazione discreto, scarsa poli I

L funzionalità, scarsa dotazione di parcheggi per residenti

Criticità

S e generalizzato mediocre stato di conservazione degli

I Nucleo di antica formazione spazi aperti a servizio dell'edificato

S

NAF Azioni volte alla tutela ed a promuovere la poli T

E funzionalità attraverso meccanismi che premiano la

M Azioni di Piano qualità e la risoluzione della mediocre conservazione

A degli spazi aperti. Disciplina che agevoli l'attuazione in

I tempi rapidi

N Nuclei prevalentemente Descrizione sintetica Trattasi di ambiti urbanizzati esterni al NAF

S

residenziali di recente Criticità - E

D formazione NRF Azioni di Piano Azioni volte al contenimento delle volumetrie

I Edificato sparso sul versante collinare: Cascine, stalle,

A Descrizione sintetica

malghe e similari T

I Nuclei su ambiti collinari NAC Scarsa dotazione di urbanizzazioni primarie e in taluni

V Criticità

casi di abbandono O Azioni di Piano Azioni volte alla tutela ed al recupero consapevole Nuclei prevalentemente Descrizione sintetica Ristoranti, Pizzerie, commercio di quartiere, ecc. commerciali/ricettivi/produttivi Criticità Localizzazione per lo più concentrata nel NAF di recente formazione NCRF Azioni di Piano Azioni volte al potenziamento

8.2.2.3 Il Sistema insediativo di imminente formazione

Esso è composto dagli ambiti perimetrati come da tavole allegate.

8.2.2.4. Il Sistema della mobilità

Esso è composto dalle infrastrutture viarie di natura carrale e pedonale:

Sub-aree Descrizione sintetica/criticità/azioni di piano Asta infrastrutturale che percorre tutto il territorio ai Descrizione sintetica piedi della collina All'altezza della derivazione della SP76 con la SS42 lo I

L stato dei luoghi presenta dei pericoli soprattutto per il

S traffico in uscita;

I Viabilità a livello provinciale L'innesto delle vie Leopardi, Grigno e Foscolo con

S Criticità

SP76 SP76 è pericoloso per mancanza di visibilità e perché il T

E traffico che transita sulla SP76, in quel punto, non ha

M alcun elemento che obblighi alla moderazione della

A velocità;

I Azioni volte alla risoluzione delle criticità attraverso

N Azioni di Piano fondi privati in attuazione dei PA

S

Descrizione sintetica Aste infrastrutturali di derivazione alla SP 76 E

D Viabilità a livello locale Criticità Poca dotazione di marciapiedi, sinuosità

I Azioni di Piano Azioni volte alla risoluzione della pedonalità

A

Infrastruttura lineare con forte connotazione T Descrizione sintetica

I contemplativa

V Percorso pedonale lungo lago

Criticità Poco utilizzo, frammentarietà O Azioni di Piano Azioni volte alla tutela ed alla implementazione Trattasi di percorsi storici o di nuova formazione che Descrizione sintetica interessano l'ambito collinare Percorsi collinari Criticità Utilizzo discreto, poca accessibilità e visibilità Azioni di Piano Azioni volte alla tutela ed al potenziamento

45 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie 8.3 Le previsioni edificatorie di PRG

L'edificabilità residua di PRG risulta:

8. 4 I l dimensionamento di PGT

Dai dati desumibili dal precedente punto 6.6, dai censimenti e dall'ufficio anagrafe comunale la situazione della popolazione risulta:

31.12.1991 31.12.2001 31.12.2013 Popolazione residente 860 936 1.176 Famiglie 521

Per stabilire l'andamento teorico di incremento di popolazione si tiene conto dell'incremento dell'ultimo decennio in particolare:

Incrementi teorici ipotizzabili Incremento numero di abitanti nel periodo 2001-2013 240 Incremento percentuale nel periodo 2001-2013 20,40% Incremento numero di abitanti teorico al 2023 1.519

46 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

8. 5 I l dimensionamento d ei nuclei di imminente formazione

Gli abitanti teorici vengono dimensionati con il parametro di Superficie Lorda di Pavimento pari a 1 ab/50 mq. Il parametro trasforma il parametro dell'abrogata LR 01/01 che prevedeva 1 ab/150 mc. Si ritiene congrua l'applicazione di tale parametro a livello comunale, stante l'oggettiva difficoltà di stabilire un parametro più puntuale. Tale scelta nasce dal tipo di edilizia sparsa realizzata nell'ultimo decennio che, a campione, a dimostrato parametri più alti.

Superfici SLP e Abitanti Ambito N. massima territorial teorici realizzabile e St Ambiti di trasformazione AT 1 40.728 4.600 92 Ambiti di nuove edificazione (NE) 4 47.836 12.436 251 sommano 5 88.564 17.036 343

8. 6 I servizi esistenti

Per il dimensionamento pro capite dei servizi esistenti il calcolo può essere fatto in due modi differenti:

Il primo che tiene conto del solo dato di abitanti residenti pari a 1.176 unità dal quale deriva che la quota procapite di servizi è pari a:

(95.317,40 mq / 1.176 abitanti)= 81,05 mq/abitante (in esubero di 63,05 mq rispetto al minimo di legge)

Dotazione Dotazione Servizio esistente/mq procapite/mq (1) Verde Pubblico 51.491 43,78 Aree per attività sportive 3.727 3,16 Aree per servizi di interesse comunale 15.017 12,76 Aree per l'istruzione 10.575 8,99 Aree per il culto 672 0,57 Aree per la sosta autoveicoli 13.832 11,76

(1) dotazione esistente mq / 1.176 abitanti Il secondo che, tenuto conto che non vi sono dati attendibili riguardo le presenze estive, tiene in considerazione il numero delle seconde case che è pari a circa il 50% del patrimonio esistente; ne deriva che la quota procapite dei servizi è:

[95.317,40 mq / (1.176 abitanti + 1.176 presenze stagionali)]= (95.317,40 mq / 2.352 abitanti)= 40,52 mq/abitante (in esubero di 22,52 mq rispetto al minimo di legge)

Dotazione Dotazione Servizio esistente/mq procapite/mq (1) Verde Pubblico 51.491 21,89 Aree per attività sportive 3.727 1,58 Aree per servizi di interesse comunale 15.017 6,38 Aree per l'istruzione 10.575 4,49 Aree per il culto 672 0,28 Aree per la sosta autoveicoli 13.832 5,88

(1) dotazione esistente mq / (1.176 ab residenti + 1.176 presenze stagionali)= 2.352 abitanti teorici

47 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie Questo ultimo dato è da considerare importante e pertinente al fine di una verifica non meramente quantitativa del parametro ma anche come indicazione qualitativa delle aree asservite a questo tipo di utilizzo. Si rimanda a migliore specificazione sull'argomento al Piano dei Servizi ed al materiale grafico a corredo del PGT.

8. 7 I servizi dopo l'attuazione delle previsioni di PGT

Considerati i soli abitanti residenti la dotazione procapite di servizi in seguito all'attuazione del PGT risulta:

(134.787(1) mq / 1.519(2) abitanti)= 88,73 mq/abitante (in esubero di 70,73 mq rispetto al minimo di legge)

(1) [128.137 mq (esistente + AT1) + 1.908 mq (NE1) + 1.616 mq (NE2) 1.775 mq (NE3) + 1.351 mq (NE4)]= 134.787 mq. Vedi tavola servizi di progetto (2) (1.176 abitanti + 343 abitanti teorici)= 1.519 abitanti. Vedi tavola servizi di progetto

Dotazione di Dotazione Servizio PGT/mq procapite/mq (1) Verde Pubblico 80.350 52,89 Aree per attività sportive 3.727 2,45 Aree per servizi di interesse comunale 15.317 10,08 Aree per l'istruzione 10.575 6,96 Aree per il culto 672 0,44 Aree per la sosta autoveicoli 17.493 11,51

(1) (1.176 abitanti + 343 abitanti teorici)= 1.519 abitanti.

Considerati gli abitanti residenti e la quota teorica di residenti stagionali la dotazione procapite di servizi in seguito all'attuazione del PGT risulta:

(134.787(1) mq / 2.695(2) abitanti)= 50,01 mq/abitante (in esubero di 32,01 mq rispetto al minimo di legge)

(1) [128.137 mq (esistente + AT1) + 1.908 mq (NE1) + 1.616 mq (NE2) 1.775 mq (NE3) + 1.351 mq (NE4)]= 134.787 mq. Vedi tavola servizi di progetto (2) [1.176 abitanti + 1.176 presenze stagionali + 343 abitanti teorici)= 2.695 abitanti.

Dotazione di Dotazione Servizio PGT/mq procapite/mq (1) Verde Pubblico 80.350 29,81 Aree per attività sportive 3.727 1,38 Aree per servizi di interesse comunale 15.317 5,68 Aree per l'istruzione 10.575 3,92 Aree per il culto 672 0,24 Aree per la sosta autoveicoli 17.493 6,49

(1) [1.176 abitanti + 1.176/2 presenze stagionali + 343 abitanti teorici)= 2.695 abitanti teorici

Questo ultimo dato è da considerare importante e pertinente al fine di una verifica non meramente quantitativa del parametro ma anche come indicazione qualitativa delle aree asservite a questo tipo di utilizzo. Si rimanda a migliore specificazione sull'argomento al Piano dei Servizi ed al materiale grafico a corredo del PGT.

8. 8 Le scelte in merito alla perequazione ed alla compensazione urbanistica

La LR 12/2005 introduce in Lombardia l'alternativa all'esproprio per l'attuazione dei piani urbanistici attraverso il concetto di perequazione e compensazione. In passato i vincoli urbanistici valevano a tempo indeterminato e le indennità espropriative erano commisurate al valore agricolo del suolo. Solo dagli inizi degli anni 80 si introduce il concetto di espropriabilità per pubblica utilità a tempo determinato. A tale proposito, la sentenza della Corte

48 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie Costituzionale n. 5 del 1980, definisce una durata massima del vincolo in 5 anni e, successivamente, la sentenza della Corte Costituzionale n. 179 del 1999 sancisce il fatto che la reiterazione del vincolo può solo essere fatta una volta.

In considerazione di quanto sopra e, tenuto conto che nel frattempo si è stabilito che l'indennità di esproprio deve essere corrisposta al privato ai prezzi di mercato, la pratica urbanistica ha dimostrato che l'esproprio è quasi impossibile da applicare in quanto le risorse delle amministrazioni sono sempre più ridotte.

L'attribuzione di potenzialità edificatorie alle aree per i servizi, da utilizzare attraverso il trasferimento di diritti edificatori connessi su aree deputate, sterilizza la problematica del vincolo e della sua validità temporale, facendo si che i piani divengano effettivamente attuabili.

La perequazione è dunque è essenzialmente una pratica progettuale che dipende da una moltitudine di variabili: gli obiettivi e le finalità amministrative, i territori in cui si applica e le relative caratteristiche urbanistiche e ambientali, le esigenze collettive, le domande sociali, ecc. E' dunque la componente progettuale che definisce le modalità di applicazione della perequazione che può essere di tre tipi:

• Perequazione locale: circoscritta all'interno di un ambito unico appositamente perimetrato (ad esempio ambito di trasformazione); • Perequazione ad arcipelago: tra suoli non contigui con aree di decollo e aree di atterraggio dei diritti volumetrici; • Perequazione ad arcipelago senza collegamento predeterminato: tra suoli contigui e/o non contigui senza aree o comparti definiti a priori. Quest'ultima è l'applicazione del concetto perequativo nell'essenza più pura ed è quella che massimizza il concetto di flessibilità.

Il concetto di compensazione, che istituisce una correlazione tra lo sviluppo di una determinata volumetria alla cessione di una maggior quota di aree per servizi in aggiunta al minimo di legge, determina il ricorso a quanto già previsto dalla LR 9/99 in materia di standard di qualità in ambito della pianificazione negoziata.

Stante le implicazioni di carattere patrimoniale, fiscali, gestionali, nel caso specifico di Monasterolo del Castello si è ritenuto di optare per l'applicazione del solo concetto della compensazione in forza del fatto che i nuclei di imminente trasformazione (AT1 e NE) hanno una circoscritta ricaduta territoriale.

8. 8. 1 La compensazione nei Nuclei di I mminente F ormazione

Le aree ricadenti all'interno del sistema insediativo e nella sub-area dei Nuclei di Imminente formazione (AT1 e NE), oltre alla quota di servizi minima per legge, dovranno contribuire a:

Ambito AT1 • Realizzare e cedere, in regime di uso pubblico con obbligo di manutenzione a carico dell'attuatore, un parco urbano attrezzato come indicato nell'allegato DP_06_04; • Realizzare e cedere un centro sociale di interesse collettivo come indicato nell'allegato DP_06_04; • Realizzare e cedere, in regime di uso pubblico con obbligo di manutenzione a carico dell'attuatore, un parcheggio a raso come indicato nell'allegato DP_06_04; • Realizzare una porzione di marciapiede esterna al perimetro di AT in raccordo con l'esistente lungo la via San Felice come indicato nell'allegato DP_06_04.

Ambito NE1 L'attuatore dovrà realizzare a propria cura e spese: • La rotatoria di progetto nell'innesto della Strada Provinciale n. 76 con via Giacomo Leopardi; • La porzione di percorso pedonale lungo lago per un totale di 425 ml circa nel tratto compreso tra la località Legner e la casa del pescatore; • Ampliare il Parcheggio P09.

Ambito NE2 L'attuatore dovrà realizzare a propria cura e spese:

49 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie • La rotatoria nell'innesto tra via San Felice e la SP76; • La porzione di percorso pedonale lungo lago per un totale di 425 ml circa nel tratto compreso tra la località Legner e la casa del pescatore; • Il parcheggio pubblico di progetto P33.

Ambito NE3 L'attuatore dovrà realizzare a propria cura e spese: • La nuova strada di accesso all'ambito con relativi percorsi pedonali; • I parcheggi di progetto P34, P35, P36 e P37; • Acquisire le aree necessarie per la realizzazione della strada.

Ambito NE4 L'attuatore dovrà realizzare a propria cura e spese: • La porzione di percorso pedonale lungo lago tra la località Moj e San Felice per un totale di 55 ml circa.

8. 8. 2 La compensazione nei Nuclei di Antica Formazione, Nuclei di R ecente F ormazione, aree libere o liberabili interne al Tessuto Urbano Consolidato

Le aree ricadenti all'interno del sistema insediativo e nelle seguenti sub-aree:

• Nuclei di Antica Formazione; • Nuclei di Recente Formazione • Aree libere o liberabili interne al Tessuto Urbano Consolidato

Oltre agli oneri concessori dovuti per legge e regolamento Comunale dovranno contribuire a implementare i servizi per la sosta in funzione del carico urbanistico dell'intervento;

8. 8 Le scelte in merito alla premialità

Per scelta progettuale si è ritenuto infine di non dar corso ad incentivi legati alla premialità in termini volumetrici per l'entrata in vigore della LR 33/2007 che, migliorando la precedente LR 26/1995, consente di non considerare l'involucro edilizio (murature perimetrali) nel caso in cui si persegua un miglioramento del 10% dei coefficienti di efficienza termica del fabbricato.

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50 Comune di MONASTEROLO DEL CASTELLO Provincia di Bergamo DdP-obiettivi e strategie

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