COMUNE DI GERGEI (Provincia di )

Ufficio della Lingua e della Cultura sarda

Questo testo è stato elaborato in sede di Ufficio della Lingua e della Cultura della Sardegna (Legge nazionale 482/99). La traduzione in Lingua sarda è stata prodotta con l’utilizzo della parlata sardo‐ campidanese e variante locale, appartenendo, Gergei, a quest’area linguistica.

La Legge regionale n. 26/97 e la Legge nazionale n. 482/ 99 dispongono il riconoscimento del sardo come Lingua minoritaria e per questo si può operare in regime di bilinguismo. La storia e la cultura locale possono essere maggiormente valorizzate con l’utilizzo della Lingua di appartenenza, del sardo in questo caso.

L’impegno dell’Amministrazione Comunale è rivolto alla tutela, fruizione e valorizzazione del Patrimonio storico, linguistico e culturale che la Comunità possiede. Anche il patrimonio linguistico contribuisce a definire i tratti identitari di questa Comunità.

GERGEI. IL TERRITORIO. Gergei, appartenente alla regione storica‐geografica del Sarcidano, è situato alle falde della giara di Serri, a 374 m.s.m. Molto popolato in altri tempi, al momento, conta circa 1400 abitanti. Il territorio fu abitato, come lasciano intravedere alcune testimonianze, già in epoca neolitica (3500 a. C.). Ma è la presenza nuragica che ha lasciato in eredità la più valida attestazione della presenza umana ed urbana nel territorio, dove sono distribuiti circa 30 nuraghi, secondo i canoni dell’habitat nuragico, fortemente disperso. Accertato anche lo sviluppo urbano in epoca romana.

Il territorio, un’area di collina con vaste aree pianeggianti, ha sempre avuto una vocazione produttiva per l’agricoltura e in minore misura per l’allevamento. Qualche secolo fà fu introdotta la coltura dell’olivo, e grazie all’olivicoltura, alla qualità eccellente del suo olio e all’alto livello di produzione granaria, Gergei acquistò rinomanza, tanto che nel corso del secolo XIX si svilupparono, nel paese, alcune aziende agrarie di grande rilievo, tra le quali merita di essere segnalata quella dei Conti Orrù.

ORIGINE. BREVE STORIA. Il paese (la villa, sa bidda, in Lingua sarda) in epoca medievale appartenne alla curatoria di Siurgus, nel Regno o Giudicato di Càlari (Cagliari). E’ di epoca giudicale (IX‐1258) la prima, rara, menzione storica de sa bidda de Exrei o Xrèxei, come ancora viene indicato il paese nella parlata locale.

II toponimo de Ergei (con quello di Serri), che secondo alcuni linguisti è di probabile origine prelatina, compare per la prima volta in un documento di fine 1190, nel quale viene citato il nome di un cittadino della villa, quale testimone di un compromesso fra due parti in causa. Qualche storico ricorda che, all’epoca, Gergei era una villa molto popolosa, con un’economia ricca, considerata la particolare fertilità del suolo. Nel 1258, con la fine del Giudicato di Cagliari e la tripartizione del suo territorio, Gergei, compreso nel Terzo Centrale del Cagliaritano, fu concesso a Guglielmo il Capraia, nobile pisano, sovrano del Regno o Giudicato d’Arborea e di questo seguì le sorti. Così, alla morte del Capraia, il nuovo re o giudice del Regno d’Arborea, Mariano II, nel 1295, si alleò col Comune di Pisa al quale lasciò in testamento il Terzo Centrale, che fu eseguito solo ai primi del 1300. Gergei e tutto il territorio del Terzo Centrale, ereditati dal Comune di Pisa furono amministrati dalla Repubblica comunale fino al 1324.

In quell’anno (1324), con la conquista del Regno di Sardegna (che, però, non comprendeva tutta l’Isola) da parte dei Catalano‐Aragonesi ai quali si deve l’introduzione di quel secolare e vessatorio modo di governare, il feudalesimo, anche Gergei divenne feudo aragonese. Così, i documenti attestano numerosi atti di concessione feudale della villa a feudatari aragonesi, persino atti di vendita, avvenuti, fra gli stessi feudatari.

Nel 1348, a causa degli effetti devastanti della Peste Nera, che colpì tutta l’Europa, Gergei subì un grave calo demografico. Durante la prima guerra tra il Giudicato o Regno di Arborea e il Regno di Sardegna, nel 1353‐55, il paese fu occupato dalle truppe arborensi e subì notevoli danni, che incisero notevolmente sulla sua florida economia.

Alla fine della prima guerra tra i due Regni, nel 1355, quando re Pietro IV d’Aragona convocò a Cagliari il primo Parlamento sardo, anche Gergei inviò i suoi rappresentanti.

A causa della seconda guerra fra il Regno d’Arborea e il Regno di Sardegna, scoppiata nel 1363 e conclusasi fra alterne vicende di pace e di guerra, solo nel 1409, fino a quella data il paese e il suo territorio ripresero la fisionomia istituzionale di villa della curadoria del Regno d’Arborea. Dopo la battaglia di (1409) e la sconfitta dei Sardi giudicali, il Regno di Sardegna, fu definitivamente conquistato dagli Aragonesi, così anche Gergei tornò in mano ai vecchi feudatari, i Carroz. Il regime feudale continuò sempre più oppressivo e vessatorio.

Intanto, nel 1614, il paese fu compreso nel ducato di , che nel 1800 era in mano ai Duchi Tellez Giron ai quali, nel 1843, dopo l’abolizione del feudalesimo, il paese fu riscattato, dietro pagamento, da parte di tutta la Comunità, dell’ingente somma di Lire sarde 293, 14. In quegli anni, il paese godeva di un’economia agricola fiorente.

Nel 1848, Gergei fu compreso nella neo istituita Provincia di e ne fece parte fino alla sua abolizione, avvenuta nel 1859, anno in cui fu compreso nella Provincia di Cagliari. Negli anni 1927‐2003 ha fatto parte della Provincia di Nuoro, e nello stesso anno è stata nuovamente incluso in quella di Cagliari.

L’ABITATO. L’abitato si sviluppa attraverso un sistema di antichi vicinati, quelli del Centro storico, ancora individuabili con i vecchi toponimi, attorno alle tre chiese, la parrocchiale intitolata a Martire, e le due chiese filiali di Santa Maria e Santa Barbara. Tutte, di notevole pregio architettonico.

Nell’area del Centro storico, un certo pregio va riconosciuto alle abitazioni tradizionali, addossate le une alle altre, molte delle quali sapientemente valorizzate e restaurate, che conferiscono al tessuto urbano un’immagine d’altri tempi. Nelle aree d’espansione urbana, sono presenti le nuove tipologie costruttive, grandi, spaziose, con giardino sul davanti.

LA COMUNITA’ GERGEESE. Nel passato, anche molto remoto, per la consistenza dei redditi familiari, Gergei si è sempre distinto per il numero elevato di studenti. La chiesa parrocchiale è sempre stata in mano di Rettori, uomini di profonda cultura, e la Comunità ne ha tratto giovamento. Gergei ha dato alla storia persone di un certo successo, nativi del paese e distintisi in diversi campi del sapere, altri, invece, hanno operato a Gergei, ma provenienti da fuori.

Per cominciare, ricordiamo il venerabile Pietro Nolasco Perra, meglio noto come Sant’Impera, nato a Gergei nel 1574 e morto a Valenza (Spagna) nel 1606, in odore di santità. Vanno, poi, citati Monsignor Canu, nativo del paese, divenuto Vescovo di Bosa negli anni 1871‐1905. Non può passare inosservato un altro religioso, nato anche lui a Gergei, Pietro Paolo Deidda, appartenente all’Ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli del quale fu Ministro Generale per ben due volte (una volta dal 1850 al 1862).

Gergei ha dato anche i natali ad un Rettore dell’Università di Cagliari, a metà del 1800, il Professor Borgna. Poi, va segnalata la Professoressa M. Teresa Atzori (nata nel 1896), illustre linguista di fama regionale, Docente nella Facoltà di Lettere di Cagliari. La Professoressa Atzori, inoltre, grande benefattrice, morta centenaria, è stata più volte assessore al Comune di Cagliari, negli anni 60. Degna di nota è anche l’insegnante elementare Assunta Giua, morta negli anni 60 del 900.

Uomini di talento, per la genialità, la cultura e il lodevole impegno con il quale hanno svolto la propria missione o attività, sono stati anche su Canonicu Matta, nativo di , Rettore a Gergei negli anni 1886‐1913, uomo di grande fama per le sue poesie dialettali, e il Segretario comunale Felice Maria Perra, di . Il Cavaliere Perra, Segretario a Gergei, sempre in quegli anni, studioso di “cose sarde”, ha curato alcune monografie per Gergei, e Mandas.

IL PAESE, OGGI. Purtroppo, il paese ha perso molto degli antichi splendori. Notevole è stato, negli ultimi anni, e ancora oggi, il calo demografico. L’emigrazione, a partire dalla fine degli anni 60, ha contribuito a spopolare il paese. Molti i giovani disoccupati. Sono degne di nota, però, alcune iniziative imprenditoriali, come quelle del settore della panificazione, dei dolci e della produzione di ottimi vini, con impiego di giovani lavoratori, locali. Il paese, noto come Paese del’olio, ha alcune potenzialità che potrebbero meglio garantire un certo sviluppo nei settori dell’olivicoltura, dell’ambiente, incontaminato, e del turismo rurale. Tutti gli sforzi dell’Amministrazione comunale sono rivolti a sostenere ogni intrapresa, in questo senso.

COMUNU DE Xrèxei (Provincia de Casteddu)

Ufìziu de sa Lìngua e de sa Cultura sarda

Custu testu est stètiu cuncordau in sa sedi de s’Ufìtziu de sa Lìngua e de sa Cultura sarda (Lei natziònali n. 482/99). Sa tradutzioni est stètia fata in Lìngua sarda-campidanesa, cun sa varianti locali, apartènendu, Xrèxei, a-i cust’àrea linguìstica.

S’impenniu de s’Aministratzioni comunali est indiritzau a sa tutela, godimentu e valorizatzioni de su Patrimòniu istòricu, culturali e linguìsticu de sa Comunidadi. Su Patrimòniu linguìsticu puru donat unu contrìbutu po definiri is tratus identitarius de sa comunidadi. S’istòria e sa cultura de sa bidda ponit essi avaloradas de prus cun s’impreu de sa Lìngua de apartenentzia.

Sa Lei regionali n. 26/97 e sa Lei nazionali n. 482/99 ant dispostu su reconnoscìmentu de su sardu comenti de Lìngua de minoria e po custu si poit operai in règimi de bilinguismu.

Xrèxei. Su territòriu. Xrèxei, apartènenti a sa regioni istòrica-aministrativa de su Sarcidanu, est situada a is peis de sa gìara de Serri, a 374 m.s.m.. Tenit 1400 abitantis. Su territòriu fuat stètiu abitau, coment’est dimostrau de certas testimoniantzas, giai in època neòlitica (3500 a. C.). Ma est sa presèntzia nuragica chi at lassau in eredidadi sa prus valenti atestatzioni de sa presèntzia umana e urbana in su territòriu, macai cussu siat stètiu un habitat meda ispèrdiu. In su territòriu funt presentis assumancu trinta nuraxis. Est acertau puru su svilupu urbanu de època romana.

Su territòriu at sempri tentu una vocazioni produtiva po s’agricoltura e in misura minori po s’allevamentu. Cancunu sèculu passau fuat stètia introduxia sa coltura de s’òlia e gràtzias a s’olivicòltura, a sa bona calidadi de s’ollu e a sa produtzioni manna de trigu, Xrèxei iat pigau fama meda, tantis ca in su sèculu XIX, in sa bidda si fuant svilupadas certas aziendas agrarias e tra custas si sinnalat s’azienda de is Contis Orrù.

Origini. Brevi istòria. Sa bidda in su Medioevu fuat apartènnia a sa Curadoria de Sèurgus, in su Renniu o Giudicau de Casteddu. Sa prima, rara, mentzioni istòrica de sa bidda de Exrei o Xrèxei, comenti ancora benit indicada in su fueddai locali, est de època giudicali (IX-1258).

Su topònimu de Ergei ( cun cussu de sa bidda de Serri), de probabili òrigini prelatina, cumparit po sa prima borta in d-unu documentu de sa fini de su 1190, a cantu benit nomenau un’òmini de sa bidda, cali testimongiu de unu compromissu tra duas partis in causa. Cancunu studiosu arregodat ca in cussus tempus Xrèxei fuat una bidda meda populada, cun d’una econòmia possenti, cuntziderada sa fertilìdadi de sa terra.

In su 1258, cun sa fini de su Renniu de Casteddu e sa divisioni de su territòriu in tres partis, a Gullielmu de Capraia, nòbili pisano e rei de su Renniu de Arborea ddi fuat stètiu cuncediu su Tertzu Centrali de su Calaritanu, chi cumprendiat Xrèxei puru. A sa morti sua, in su 1295, totu su terrritòriu fuat stètiu ereditau de su Comunu de Pisa. Aici, Xrèxei puru fuat passau a su Cumunu de Pisa.

In su 1324, cun sa concuista de su Renniu de Sardinnia (chi non cumprendiat totu s’Isola) de parti de is Catalanus-Aragunesus, chi iant introduxiu su feudalesimu, unu secùlari modu de gruvennai, Xrèxei puru fuat diventau fèudu de s’Aragona. Aici, is documentus atestant medas atus de cuncessionis feudalis de sa bidda de Xrèxei a feudatàrius aragonesus, puru atus de bendida de sa bidda de parti de is stessus feudatàrius.

In su 1348, po crupa de sa pesta niedda, chi iat abatiu totu s’Europa, Xrèxei puru iat tentu unu calu de sa popolazioni. Duranti sa prima guerra tra su Renniu de Arborea e su Renniu de Sardinnia, in su 1353-55, sa bidda fuat stètia ocupada de is sordaus arborensus, e iat subiu medas dannus, chi iant provocau conseguentzas po s’econòmia.

A sa fini de sa guerra tra is dus Rennius, in su 1355, candu su rei Pietru IV de Aragona iat cunvocau, in Casteddu, su primu Parlamentu sardu, Xrèxei puru iat mandau i rapresentantis cosa sua.

A càusa de sa segunda guerra tra su Renniu de Arborea e de Sardinnia, scopiada in su 1363, acabada dopo unu perìudu de paxi e de batallias longas, in su 1409, a-i cussa data sa bidda e su territòriu iant torrau a pigai sa fisionomia istititutzionali de bidda de sa curadoria de su Renniu de Arborea. Dopu sa batallia de Seddori (1409) e sa scunfita de is Sardus giudicalis, su Renniu de Sardinnia fuat stètiu concuistau de is Aragonesus in manera definitiva, aici Xrèxei fuat torrau in possidentzia de is antigus feudàtarius, is Carroz. Su regimi feudali iat sighiu prus mali meda de prima.

Intantis in su 1614, sa bidda fuat stètia inclùida in su Ducau de Mandas, chi in su 1800 fuat in is manus de is Ducas Tellez Giron e a issus, in su 1843, dopo s’abolitzioni de su feudalesimu, sa bidda fuat stètia riscatada, dopu chi sa Comunidadi iat pagau sa suma manna de 293, 14 francus (vecchie Lire). In cussus annus, sa bidda godiat de un’econòmia flòrida.

In su 1848, Xrèxei fuat stètiu cumprendiu in sa Provincia noa de Isili, e nd’iat fatu parti fintz’a s’abolitzioni cosa sua, in su 1859, e in cuss’annu fuat intrada a fai parti de sa Provìncia de Casteddu. Mentris in is annus 1927-2003 fuat inclùida in sa Provìncia de Nugoro e in su stessu annu (2003) e torrada a sa Provìncia de Casteddu.

Sa bidda. Sa bidda est formada de diversus bixinaus, cussus de su Centru istòricu, chi funt connotus cun is nomini becius, a giru de is tre crèsias, sa parrochia de Santu Vitu, e is duas crèsias filialis de Santa Maria e Santa Brabara.

In s’àrea de su Centru istòricu, unu certu pregiu architetonicu andat reconnotu a is domus traditzionalis, apitzigadas is unas a is atras, medas funt stètias valorizadas e beni arrangiadas e po custu donant a su bixinau un’imagini de atrus tempus. In is àreas de espantzioni urbana funt presentis domus noas, mannas, spatziosas, cun sa pratza ainnantis.

Sa Comunidadi de Xrèxei. In su passau, meda antigu puru, gràtzias a sa cunsistèntzia de is rèditus familiaris, Xrèxei s’est distintu sempri po su nùmuru mannu de personas studiadas. Sa crèsia parrochìali est stètia sempri in manus de Arrètoris, òminis de bona cultura e sa Comunidadi nd’at pigau sempri giovàmentu. Xrèxei at donau a sa storia personas de una certa fama, personas nativas de sa bidda, chi si funt distintas in diversus campus de sa cultura. Atrus, invecis, benendu de foras, ant operau pròpiu in Xrèxei.

Po cumentzai, arregòdaus su veneràbili Pedru Nolascu Perra (Xrèxei 1576), mortu a Valentzia (in Spagna), in su 1606, in fama de santìdadi. Nasciu in Xrèxei, bandat sinnallau puru Monsignor Canu, Vèscuvu de Bosa a sa fini de su 1800-primus de su 1900 . Non poit passai inosservau un’atru religiosu, nasciu issu puru in Xrèxei, Pietru Paulu Deidda, appartenenti a s’Ordini spidalieru de is Fatebenefratelli. Xrèxei at donau puru sa nascita a unu Retori de s’Universidadi de Casteddu, a mètadi de su 1800, su Professori Borgna. Ancora, depeus sinnallai sa Professoressa M. Tèresa Atzori, illustri linguìsta de fama regionali, Docenti in s’Universidadi de Casteddu. Sa Professoressa Atzori, benefatora, morta a prus de cent’annus est stètia puru assessori de su Comunu de Casteddu, in is annus 60 de su 1990. Depeus arregodai puru sa signorina Assunta Giua, morta a mètadidi de is annus 60, maista elementari, una benefatora.

Ominis de talentu, po sa genialìdadi e s’impegnu lodevuli chi ant tentu in s’esecìtziu de sa missioni e de s’atividadi cosa insoru, funt stètius su Canonicu Matta, nativu de Nuragus, Arrètori in Xrèxei in is annus 1886-1913, òmini de fama po is poesias dialetalis, e su Segretàriu comunali Felici Maria Perra de Biddanoadefranca. Su Cavalieri Perra, Segretàriu in Xrèxei sempri in cussus annus, studiosu de “cosas sardas”, iat scritu diversas òperas po is biddas de Xrèxei, Mandas e Iscroca.

Sa bidda, oi. Pùrtropu, oi sa bidda at perdiu meda de is antigus splèndoris. In is ùrtimus tempus sa populatzioni at tentu una diminùtzioni manna meda. S’emigratzioni, cumentzada a sa fini de is annus 60, at favorèssiu s’abandonu de sa bidda. Funt medas is giòvunus disocupaus. Perou, mèritant de essi arregòdadas certas initziativas imprenditorìalis, comenti de cussas de su setori de sa panificatzioni, de is drucis e de sa produtzioni de su binu bonu.

Sa bidda, connòscia comenti de bidda de s’ollu bonu, tenit certas potentzialìdadis chi iant a podi garantiri mellus unu certu svilupu in is setoris de s’olivicòltura, de s’ambienti, incontamìnau, e de su turismu rurali.

Totus is sfortzus de s’Aministratzioni Comunali funt indiritzaus a sustenni d-onnia initziativa in custu sensu.