Giugno 2013 AGENDA PARROCCHIALE

BATTESIMI CALENDARIO Fontana Ingrid Caruso Angelica Maddalena di Manuel e Paggi Marzia di Salvatore e di Aceti Annamaria LITURGICO nata il 29.11 2011 nata il 16.1.2013 battezzata il 19.2.2012 battezzata il 26.5.2013 Giugno Silvani Filippo Radici Giosuè 19 Festa dei SS. Gervasio e Protasio di Luca e Monzio Compagnoni Alice di Lorenzo e Ubiali Giovanna nostri patroni nato il 5.2.2013 nato il 252.1.2013 S. Messe ore 7,30 – 10 – 20,30 battezzato il 21.4.2013 battezzato il 26.5.2013 29 Solennità dei Bonassoli Luna Ravasio Sara SS. Pietro e Paolo di Imerio e Santinelli Michela di Antonio e Longo Teresa S. Messe ore 7,30 – 10 – 20,00 nata il 13.2.2013 nata il 25.7.2007 battezzata il 25.4.2013 battezzata il 26.5.2013 prefestiva Cantù Mattia Ravasio Giorgia di Giancarlo e Pelizzari Desirée di Antonio e Longo Teresa Luglio nato il 24.7.2012 nata l’8.8.2012 5 Primo venerdì del mese battezzato il 28.4.2013 battezzata il 26.5.2013 S. Messa ore 7,30 Ceruti Lara Busetti Marta Adorazione ore 9,30 di Andrea e Roncoroni Silvia di Roberto e di Annovazzi Paola S. Messa ore 10,00 nata il 10.12.2012 nata il 24.4.2013 16 B.V. del Carmelo battezzata il 28.4.2013 battezzata il 9.6.2013 S. Messa ore 20,30 Fumagalli Gabriel Filippo Ferri Riccardo Tiberio al “parchetto” processione di Simone e Lanzone Naira di Ilario e di Sassi Vera verso la Chiesa parrocchiale nato il 11.11.2012 nato il 20.12.2012 battezzato il 28.4.2013 battezzato il 9.6.2013 Agosto Oddo Edoardo 2 Perdono di Assisi di Massimiliano e Ariceto Simona Indulgenza plenaria nato il 15.11.2012 DATE DEL BATTESIMO 15 Festa dell’Assunzione battezzato il 28.4.2013 24 Giugno ore 12 della B.V. Maria Radavelli Ilaria 22 Settembre ore 16 S. Messe ore 8 – 10 – 11 – 18,30 di Michele e Rossi Francesca 20 Ottobre ore 12 26 Solennità di S. Alessandro nata il 2.12.2012 17 Novembre ore 16 Patrono della Diocesi battezzata il 28.4.2013 15 Dicembre ore 12 S. Messe ore 7,30 – 10 Valaperta Diego Agostino (Luglio e Agosto di Mirko e di Sangaletti Natascia da definire con i sacerdoti) nato il 24.1.2013 Tutte le domande di Battesimo sono ORARI S. MESSE battezzato il 28.4.2013 accolte con gioia dalla Chiesa. Vi sarà Ranieri Aurora chiesto di partecipare a quattro incon- Feriali di Antonio e di Facciocchi Monica tri di preparazione del sacramento per Luglio - Agosto ore 7,30 - 10 nata il 3.12.2012 aiutarci a fare un gesto di Dio con di- battezzata il 28.4.2013 gnità e le responsabilità di uomini cre- Sabato e vigilia prefestiva Forlani Daniel denti. Per chi battezza nei mesi di set- ore 20 di Emiliano e di Tarenghi Chiara tembre, ottobre, novembre, dicembre nato il 28.5.2012 gli incontri sono sabato 7 – 14 – 21 set- Domenica e festivi battezzato il 28.4.2013 tembre dalle ore 10 alle ore 11 in casa ore 8 -10 - 11,15 - 18,30 Forlani Francesco parrocchiale. di Alessandro e di Gastoldi Angela NB. Il quarto incontro sarà il sabato nato il 15.1.2013 che precede la celebrazione del sacra- I VOSTRI PRETI battezzato il 26.5.2013 mento del battesimo in chiesa parroc- Quido Daniel chiale dalle ore 10 alle ore 11. È bene don Ernesto - parroco di Ivan e Ghidotti Marianna per tempo prendere contatto con i sa- 0363 95164 nato il 10.1.2013 cerdoti per fissare la data o program- [email protected] battezzato il 26.5.2013 mare gli incontri di preparazione. don Giacomo - oratorio 0363 95184 MATRIMONI [email protected] Russo Raffaele e Pisacane Simona – 18 Aprile 2013 don Sandro 0363 1842500 Carminati Simone e Monzio Compagnoni Francesca – 20 Aprile 2013 2

La Voce della Comunità di Bariano VITA PARROCCHIALE

ra questo il titolo di un edito- venta sempre più diffusa nelle nu- Eriale dell’Eco di , al- NUOVI PRETI ove generazioni l’insignificanza l’indomani delle ordinazioni sa- del Vangelo nel progettare il futu- cerdotali di 9 novelli sacerdoti: 8 ro. Ne è sintomo la fatica per le per la nostra diocesi e uno per il AL SERVIZIO giovani coppie a vivere il Vangelo Perù. Mi chiedo: quale sarà, nel- del matrimonio ed educare i figli l’immediato futuro, il rapporto tra DELLE secondo l’insegnamento di Gesù. questi preti e le comunità nelle Meno matrimoni, meno battesi- quali lavoreranno? Certamente mi, difficoltà ad iniziare un cam- una cosa chiara l’hanno in testa e COMUNITÀ mino di accompagnamento fami- la esprimono così: “la nostra forza gliare ai sacramenti del perdono, di uomini di Dio sarà più solida se CHE della comunione e della cresima. I riusciremo a non rinchiuderci sot- nostri oratori, la pastorale giova- to il “proprio campanile”. Nel sen- CAMBIANO nile, la vita delle associazioni di so di pensare che, dove c’è un ispirazione cristiana, se vogliono campanile, lì c’è un prete a totale avere futuro ed essere incisive nel disposizione della gente. Non sarà costruire una società “come Dio più così! Di più. Papa Francesco, di don Ernesto vuole”, devono lavorare insieme accogliendo questi novelli preti durante il recente pellegrinaggio dei bergamaschi a Roma, li invita- va ad essere preti non solo pen- sando alla Diocesi di Bergamo, ma per la chiesa universale. Suggestiva e profetica (?) è pure la richiesta del Vescovo di Guantà- namo (Cuba) alle diocesi d’Italia, chiedendo di avere preti over ’75 in buono stato. Dal “rottamare” i preti che vanno in pensione a 75 anni siamo alla richiesta dell’“usa- to sicuro”. Al di là delle battute, questo dice che il modo di essere preti sta cambiando, perché cam- durante i quali erano abituati ad attraverso percorsi e progetti con- biano le comunità parrocchiali. averne due. Una di queste è la no- divisi con parrocchie vicine e del Da noi resiste questa consoli- stra, con la partenza di don Giaco- vicariato. Di conseguenza il servi- data tradizione: ogni comunità mo, nominato parroco di Grone. zio dei preti non sarà più un riferi- deve avere il suo prete e appena la Dove va il cristianesimo? mento esclusivo ad una precisa comunità abbia qualche migliaio Come stanno cambiando le nostre comunità parrocchiale delineata di abitanti, di preti deve averne al- parrocchie? A tutti è nota la crisi in un solo paese. Ora l’impegno meno due: il parroco e il curato, che oggi il cristianesimo e le sue del sacerdote dovrà andare oltre i dedicato quest’ultimo alla cura dei istituzioni (Chiesa, parrocchia, confini dello stesso paese per crea- ragazzi e dei giovani. Ora questo oratorio,…) stanno attraversan- re insieme ad altri, che cercano di schema non funziona più e funzio- do. Chi vive in un paese spesso “giocare la vita da cristiani”, con- nerà sempre di meno. A partire da non è cristiano e chi è stato bat- divisione di terre esistenziali. Ter- tezzato non sempre decide di vive- mine usato dal nostro Vescovo

quest’anno più di una decina di Giugno 2013 parrocchie avranno un solo prete, re da cristiano e la percentuale de- per riferire che realtà come: fami- dopo decenni e spesso dopo secoli, gli stessi battezzati diminuisce. Di- glia, gioventù, immigrati, scuola, 3

Piace, e non soltanto ai cattolici, per la semplicità dei gesti, la spontaneità, l’umiltà che lo contraddistingue e il linguaggio diretto. Riviviamo le prime settimane di Papa Francesco successore di Pietro attraverso alcuni pensieri che sono già entrati nel nostro cuore e allo stesso tempo riassumono il programma del suo pontificato. VITA PARROCCHIALE

dimensione affettiva, educazione alla mondialità ed altro…, sono realtà che superano i confini della A DON GIACOMO singola parrocchia. Il lavoro del prete non è quello di fare tutto da UN GRAZIE… E TANTI AUGURI solo. Il suo successo starà nella ca- pacità di collaborare con gli altri preti e sempre di più con i laici. N GRAZIE… al Signore per averti chiamato. Lui ti ha ac- Questi cambiamenti, trasforma- Ucompagnato con il suo Spirito in ogni momento, Lui non ti zioni, meglio dire “conversioni”, le farà mai mancare la luce, la forza, la passione e la fedeltà. comunità cristiane sono oggi chia- UN GRAZIE… alla tua famiglia per averti aiutato a scoprire la mate a viverle, perché il Vangelo tua vocazione e a tutti coloro che ti sono stati vicini in questi anni di Gesù torni ad essere annuncio e ti hanno accompagnato in tanti modi. di salvezza per tutti. Non è facile UN GRAZIE… per quello che sei stato e hai fatto per tutti noi. in questo momento trovare delle soluzione e risposte da sostituire a GLI AUGURI quelle che abbiamo. Nessuno di- • di essere sempre deciso e radicale nel seguire Gesù e di desidera- spone di “ricette” precostituite, re di conoscerlo sempre di più. per il fatto che non esistono, se • di avere sempre una grande passione per l’uomo di oggi, per non nella misura con cui le cerca- camminare con lui e dirgli la presenza dell’amore e della miseri- no da costruire insieme. cordia di Dio. Questi momenti di cambia- • di coltivare sempre uno Spirito missionario di disponibilità e di mento sono da vivere non come accoglienza verso i lontani, amore privilegiato per i più poveri, i moneti catastrofici, tragici ed ec- sofferenti, i deboli. cezionali. La Chiesa, in ogni epo- • di far trasparire una Chiesa che accanto alla stola abbia “il grem- ca, ha vissuto momenti di trasfor- biule della lavanda dei piedi”. mazione ben più pesanti che la no- • di essere un prete di comunione come i tuoi fratelli sacerdoti e stra. Quando le vicende sono vis- con i laici per costruire comunità cristiane più giuste e fraterne, sute accettando anche le sfide, at- ricche di doni e di carismi diversi. tenti allo spirito che guida in cam- • di essere un prete capace di vedere la storia umana alla luce del biamenti, le comunità si vivacizza- Cristo Risorto pieno di fiducia e seminatore di speranza. no e diventano adatte ai tempi • di essere un prete sereno, per dire che è bello essere cristiani e che vivono. I nuovi preti questi che vivere e predicare il Vangelo è la più bella cosa che possa cambiamenti li hanno in testa fare una persona. chiaramente. Certamente don Infine ti auguriamo di essere fedele per sempre alla tua vocazio- Giacomo, fresco dal celebrare i ne e di non avere paura. suoi primi 10 anni da prete è già Ricordati sempre la preghiera che dice: preparato a realizzarli come novel- lo parroco in quel di Grone. Noi, “Quand’anche non ci fosse nulla Bariano io e voi, non porremo resistenza che mi dà una mano né subiremo né remeremo contro non ci fosse neanche un fratello di fede alle trasformazioni che siamo che mi sostiene: chiamati a vivere. Continueremo Tu, o Signore, mi basti insieme, laici e preti, a compiere con te ricomincio da capo, piccoli passi e gesti di prove di co- Tu mi basti Signore

La Voce della Comunità di munione con le parrocchie vicine Tu mi basti Signore.” e con il vicariato preparando il 4 terreno al nuovo che verrà.

“E adesso incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi” SOCIETÀ E TERRITORIO

BREBEMI, DALL’ALTO DEL POTERE diventata quasi un caso la fra- sottolineare con dispiacere il fatto Èse pronunciata sabato 1 giu- che “certe affermazioni giungano gno da Francesco Bettoni. A bor- dopo una visione dall’alto e quindi in do di un ultraleggero decollato dal ogni senso da una certa distanza da Campo volo Careas a Caravaggio, queste opere, contrariamente a il presidente della Brebemi ha sor- quanto è costretto il mondo agricolo volato da Cassano d’Adda a Bre- che non disponendo di ultraleggeri lo scia tutto il tracciato dell’arteria subisce molto più direttamente da attualmente in fase di realizzazio- terra”. ne. Fin qui, tutto normale. La visi- dere bene conto che tutto sommato Non si è fatta attendere la rea- ta non avrebbe probabilmente non abbiamo sottratto molto terreno zione del quotidiano l’Eco di Ber- avuta grande eco se non fosse per all’agricoltura”. gamo nell’editoria pubblicato il 3 la frase pronunciata dallo stesso Parole che hanno fatto sobbal- giugno a firma Gianlorenzo Barol- Bettoni a sorvolo ultimato: “Gra- zare più d’uno, e tra questi il presi- lo. Lo pubblichiamo integralmen- zie alla visuale dall’alto –spiegava il dente della Coldiretti Alberto Bri- te, seguito da un commento alla presidente Brebemi– ci si può ren- vio, il quale non ha mancato di vicenda di don Ernesto.

on me ne voglia il presidente provinciale alle Grandi infrastruttu- terie locali – da sempre termometro NFrancesco Bettoni, ma il suo re Silvia Lanzani non ha colto la della vitalità lavorativa – pare piut- commento a chiusura dell’escursione “grande ferita” inferta al territorio è tosto stemperato. Ma non era per aerea sopra il tracciato della Brebe- probabilmente perché il taglio è anco- questo motivo che si è accesa la luce mi-Argentea “tutto sommato non ra fresco. Quando però su un volto verde per la Brebemi? abbiamo sottratto molto terreno al- noto compare una ruga, diventa un È vero, c’è la recessione che mor- l’agricoltura” non può passare inden- dettaglio dirompente che cancella de: i progetti di fabbriche e villette re- ne. Certo, si poteva fare peggio: si po- tutto il resto: immaginiamoci una ci- stano prudentemente nei cassetti in tevano bruciare i campi e cospargerli catrice d’asfalto lunga chilometri. attesa di tempi migliori, le palazzine di sale. Oppure potevano scoppiare La Bassa bergamasca non sarà dipinte di fresco restano vuote e sui scontri tipo Val di Susa e vedere le più una distesa di verde coltivato con balconi spiccano i cartelli “in vendi- famiglie sgomberate dall’esercito stile grappoli di capannoni, ma Brebemi e ta”, così come le serrande abbassate Cina. Invece… tutto sommato. Ma contorno. Il dado ormai è tratto, se dei negozi che segnano lo svuotamen- per la somma finale è ancora presto, questo taglio sacrificale sarà ripaga- to dei centri storici. Fiorisce invece perché l’impatto della Brebemi sulla to con un vantaggio lo dirà con un certo accanimento il dibattito Bassa e i suo abitanti è soltanto al ca- soltanto il tempo. Per il momento il su future discariche e deposito di ma- pitolo uno. Il conto in termini di ver- gran fermento auspicato attorno al- teriali di scarto e pericolosi. Non è de, di futura resa del terreno coltiva- l’opera è confinato al cantiere: ca- una bella prospettiva: mi fa venire in bile, della tenuta del sistema idrogeo- mion carichi di ghiaia, acrobazie di mente quei sacchetti anonimi di rifiu- logico e soprattutto della salute di chi gru gigantesche e pattuglie di indaffa- ti che compaiono abbandonati al ci- ci abita, resta appeso a tante incogni- rati operai che per rispettare il ruoli- glio della strada. L’immagine della te. Tutto pare “abbellito” sulla carta no di marcia si spendono ben oltre le terra di nessuno, anzi del degrado. dei progetti o a cavallo di ultralegge- ultime luci del tramonto. L’augurio corale è che dall’opera- ro, ma le linee delicate di Brebemi e Fuori le iniziative economiche zione Brebemi esca qualcosa di posi-

Tav lungo la piana orobica hanno un languono, l’attività imprenditoriale tivo visto che il prezzo sborsato già da Giugno 2013 volume e un peso che non si possono boccheggia a caccia di credito e clien- ora è alto e sarebbe davvero una bef- minimizzare. Se anche l’assessore ti e anche il traffico sulle vecchie ar- fa crudele vedere questa piattaforma 5

“Per favore, chi ha ruoli di responsabilità in ambito economico, politico e sociale, sia responsabile custode della creazione” SOCIETÀ E TERRITORIO

di decollo dello sviluppo orobico pre- cipitare in un miraggio desertico. Infine da uomo di pianura non mi dispiacerebbe un pizzico di sensibilità in più per le nostre lande impolverate e stravolte dalle ruspe. Oppure quando costruiranno la transconti- nentale Pechino-Mosca-Londa e uno dei pilastri dovrà poggiare in mezzo a Città Alta, su Facebook cliccherò un bel “mi piace”. Gianlorenzo Barollo

PERICOLOSO guardare le sono oltre cento le aziende agricole ex-area Falk di Sesto San Giovan- Ècose dall’alto. Solo Dio può espropriate. Sei milioni di metri qua- ni, allo scopo di organizzare un in- farlo! Perché? Dice un racconto drati, senza contare tangenziali, rac- tervento caritativo. Con molta fa- ebraico che quando Dio creò Ada- cordi e aree intercluse tra le due ope- tica siamo riusciti a farci accettare mo, lo aveva fatto sporcandosi le re, sottratte all’utilizzo agricolo. E e conquistare fiducia grazie alla mani con il fango e soffiando su di ancora aziende agricole isolate dai credibilità e alla cura amorosa del- lui lo spirito di vita. Pensò di ren- loro territori, canali irrigui interrotti, le suore di Madre Teresa. Polizia e derlo felice creando per lui ogni fontanili prosciugati, inquinamento Croce Rossa non erano infatti mai “bendidio”. L’uomo non era con- acustico”. riuscite a entrare nel campo rom. tento e Dio se ne accorse, perché Secondo: fare nostro l’invito Abbiamo fatto più visite per scendeva dall’alto per passeggiare che l’articolista dell’Eco di Berga- conoscere la realtà, ascoltare le fa- con lui nel paradiso terrestre. mo rivolge a quanti sono interes- miglie, verificare i bisogni e le ne- Allora, cosa fece Dio? Si rimise al sati dall’operazione Brebemi: “è cessità. E oltre a questo abbiamo lavoro per correggere l’opera: “tol- necessario vigilare sulle scelte che svolto un piccolo censimento del- se dalla costola dell’uomo che aveva verranno fatte sul territorio, perché, le persone e dei luoghi –chiamati creato una donna, la donò all’uomo, visto che il prezzo sborsato fino a ora ‘baracchine’– dove avevano tro- che disse: ‘Grazie! Finalmente sono è alto, sarebbe una beffa crudele ve- vato alloggio:quattro tavole e un felice’”. dere questa piattaforma del decollo telo per tetto. dello sviluppo orobico precipitare in A dire di una suora indiana Nello specifico, a proposito di un miraggio desertico o in colate di ‘una situazione sconvolgente e Brebemi, cosa fare adesso che tut- cemento o in future transcontinentali inimmaginabile’ per lei che cono- to è fatto e per chi ‘ha visto dall’al- rotte di collegamento veloce strada- sceva e aveva vissuto negli ‘slam’ to,sembra che tutto sommato le”. Sarà compito di chi abita que- descritti da Lapierre nel libro “La l’impatto ambientale non è poi sto territorio fare molta attenzio- Città della Gioia”. Un giorno il così male?

Bariano ne perché, se abbassiamo la guar- sindaco di Sesto San Giovanni, Primo: sottoscrivere quello dia, può succedere di tutto. Oldrini, insieme al governatore che il presidente della Coldiretti della Lombardia Formigoni e al Alberto Brivio ha detto chiara- Personalmente ho purtroppo commissario della Croce Rossa mente all’assessore provinciale due brutte esperienze: lombarda, decide di effettuare un Silvia Lanzani e al presidente di La prima è del 2002. La Caritas sopralluogo partendo in elicottero Brebemi Francesco Bettoni: “l’ef- di Milano, con due suore di Madre dal vicino Campo Volo di Bresso:

La Voce della Comunità di fetto Brebemi si vede da terra, non Teresa di Calcutta, mi aveva inca- “dall’alto –spiega– la situazione si dall’alto. I numeri danno la forza dei ricato di seguire l’insediamento vede meglio”. Convoca poi in Co- 6 disagi. Riferendosi alla nostra zona, abusivo dei rom nella grande mune un tavolo di lavoro per af-

“Quello che oggi comanda non è l’uomo, è il denaro, il denaro, i soldi comandano” frontare la situazione. Invita la nel frattempo realizzati ed è sede dizioni orientali, ultimo baluardo Caritas, Medici Senza Frontiere e del Centro Commerciale ‘Il Vul- alla selvaggia economia capitalista altre associazioni di volontariato. cano’. È di proprietà del costrutto- che ha invaso e stravolto il mondo Esordisce affermando che “dall’al- re romano Caltagirone, già noto a occidentale,cominciano a mostra- to la situazione delle persone e Milano negli anni ’70 perché in- re le crepe nelle loro solide fonda- l’insediamento abusivo si presenta quisito per abusi edilizi. I condo- menta. per numero meno pesante di mini,invece, sono ancora lì con le Se ci vogliamo bene, occorre quando si pensasse”. E a conferma scritte ‘Affittasi’,‘Vendesi’, ‘Per- conservare la memoria per avere della sua sbrigativa analisi, proiet- mute’.Ci si è ‘distratti un momen- capacità di futuro, iniziando a vi- ta un video girato durante il volo. to’, non si è vigilato sul territorio, gilare sulle scelte che oggi vengo- La nostra relazione, invece, è di perché altro poteva essere fatto, e no fatte. tutt’altro parere: sottolineiamo questo è il risultato. Don Ernesto infatti quanto la situazione è grave Un altro episodio. India:gen- e preoccupante. Richiamiamo naio 2013. per ricordarmi di uno l’attenzione sul numero delle fa- scempio in terra indiana,mi ero miglie e dei bimbi che abitano in appuntato questo promemoria: FESTA quel posto, delle “baracchine”, di ‘anche l’India ha la sua Brebemi’. Ss. GERVASIO E PROTASIO quanti abitano i capannoni, degli Mi riferivo a una grande strada edifici da tempo dismessi e perico- che da Chennai (ex Madras), ca- Parrocchia di Bariano lanti. pitale del sud dell’India, porta ver- Si calcola una ‘popolazione di so lo SkriLanka. Nessuno sa il per- 16-19 giugno 2013 invisibili’ di circa 300 persone che ché. Alcuni dicono per favorire il con il patrocinio del vive immersa nella sporcizia, in si- turismo veloce. Questo progetto Comune di Bariano tuazioni igienico-sanitarie che mi ha sconvolto perché ha distrut- non si possono descrivere, su un to interi paesi, ricchi di tradizioni Domenica 16 terreno altamente inquinato per il millenarie, un vero patrimonio dalle ore 15 in Oratorio tipo di lavoro che lì veniva svolto. culturale e spirituale della vera Tutto questo senza poi contare il India. Ha sconvolto il paesaggio, Camminata per Arianna puzzo irrespirabile che non si po- irriconoscibile agli occhi di chi ci teva certo sentire dall’alto. accompagnava e che vi aveva vis- Mercoledì 19 Conclusione: non si fece nulla. suto per quasi due anni. Inquieta Ore 20:00 Si decise di intensificare gli sgom- che alcuni centri religiosi, dedicati Ritrovo c/o Municipio beri con le ruspe per abbattere gli alla meditazione, alla preghiera e alloggi di fortuna e blindare il ter- all’ascesi spirituale, chiamati Ore 20:15 ritorio con la Polizia. Dopo due Ashram, vengano distrutti da Corteo verso anni i vari gruppi famigliari si tra- questa nuova autostrada. Ho tra- Piazza Don Paganessi sferirono in altre zone di periferia, scorso una giornata di spiritualità Ore 20:30 spostando il problema altrove, in un Ashram, tenuto da una co- SS. Messa celebrata esasperando la gente di altri terri- munità di monaci di Camaldoli. da don Giacomo Cortesi tori –Rozzano e Opera– già prova- Erano preoccupati perché buona ti da situazioni difficili. Eravamo parte del centro spirituale sarà ab- A seguire in alla vigilia delle feste natalizie, si battuta per fare spazio a questa Piazza Don Paganessi arrivò a dare fuoco ad alcune ba- nuova autostrada. Questo distrug- intrattenimento musicale con: racche per esprimere la propria gerà l’ambiente, che non sarà ido- rabbia: era il Natale 2004. neo a creare il silenzio, indispensa- “Piccolo Coro ARMONIA” della Tin Pan Alley

Oggi,quella zona di Sesto San bile per chi vuol sentire la voce di Giugno 2013 Giovanni, ex-area Falk, spariti i Dio. Di fronte al dio denaro, al Accademy School rom, ospita numerosi condomini profitto, anche le più antiche tra- 7

“E Dio nostro Padre ha dato il compito di custodire la terra non ai soldi ma a noi: agli uomini e alle donne. Noi abbiamo questo compito” ATTUALITÀ

Giovani e lavoro C’ERA UNA VOLTA L’ITALIA A decine di migliaia, con una tendenza alla crescita, scappano all’estero alla ricerca di migliori possibilità di lavoro e di vita. Eppure dovrebbero essere loro il futuro del nostro Paese.

’era una volta lo zio d’Ameri- Cca, partito dal paesino con la valigia di cartone, qualche strac- cio, due vestiti e poco altro, senza conoscere la lingua (in realtà co- nosceva a malapena anche l’italia- no), speranzoso di trovare fortuna all’estero e dare così una svolta alla sua vita. C’era anche chi rimaneva in Italia con un lavoro sicuro (per quanto malpagato) e con una fa- miglia da sfamare. Quando perio- dicamente lo zio d’America torna- va a casa era una festa per tutti, anche per quei bambini che non lo conoscevano. A cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, contadini e operai si ammassavano nelle navi dirette a ova che l’Italia non è loro più in nanza. La maggior parte di loro si New York, la grande mela, la città grado di offrire. sposta per un periodo di tempo dei sogni, il lusso ambito e sognato Decine di migliaia di giovani compreso fra i tre e i sei mesi, ed è a portata di mano. Era l’Italia del- tra i 20 e i 40 anni vanno a studia- soddisfatta della scelta. l’emigrazione povera post-unifica- re o a lavorare all’estero, in Paesi Chi emigra oggi è altamente zione. che sono ben felici di dare loro ac- formato, ha una laurea, qualche coglienza. Dal 1990 sono stati ol- stage non pagato all’attivo e in al-

Bariano L’Italia regala tre 2 milioni gli italiani emigrati cuni casi anche un master o un i suoi giovani al mondo all’estero, 36.000 dei quali soltan- dottorato. Molti approdano all’e- Un secolo dopo, la stagnazione to nel 2012. stero per rabbia e disperazione, economica, l’incessante crisi che La “nuova” emigrazione riguar- perché si sentono poco apprezzati non sembra attenuarsi e l’immobi- da principalmente ragazzi diplo- da un sistema come quello italiano lità del mercato del lavoro spingo- mati e laureati, oppure in cerca di scarsamente meritocratico. no i migliori cervelli italiani al di lavori non necessariamente umili. Fino a una decina di anni fa la

La Voce della Comunità di fuori dei confini nazionali alla ri- Varcano i confini del Belpaese an- Spagna e l’Irlanda rappresentava- cerca di un lavoro che li soddisfi che ingegneri, stilisti, chef, ricer- no le mete più ambite da parte dei 8 veramente, di un’opportunità nu- catori universitari, esperti di fi- neo-laureati. Al giorno d’oggi le

“Cristo è il Pastore della Chiesa. Cristo è il centro, non il successore di Pietro. Cristo è il riferimento fondamentale, il cuore della Chiesa” nuove generazioni approdano so- sta che cullare l’illusione di un la- ché. L’esodo italiano non sarebbe prattutto in Germania, ma anche voro in sintonia con la loro istru- così dannoso se si potesse convin- in Francia, Svizzera, Gran Breta- zione. E’ a questo punto che la ri- cere quelli che sono partiti a tor- gna, Belgio, oppure oltre oceano cerca di nuovi stimoli in un conte- nare con l’esperienza maturata al- in Australia, Argentina, Brasile, sto che li valorizzi fa crescere in l’estero. Il problema non è tanto oltre che negli Stati Uniti. loro la consapevolezza che uscire che il giovane italiano voglia stare dall’Italia è la soluzione migliore. lontano dal proprio Paese, ma il Scappare Cercare qualcosa che l’Italia evi- fatto che molti di loro se ne vanno per poi ritornare? dentemente non sa offrire (da po- con l’intenzione di tornare con Lavorare o studiare all’estero sti di lavoro sicuri e ben remune- pochi mesi di esperienza interna- non significa necessariamente rati, a sistemi di carriera che pre- zionale da mettere sul curriculum. “scappare” dall’Italia. Tutte le mino il merito) non deve rappre- Senza un sistema politico stabile, università italiane al giorno d’oggi sentare un motivo di vergogna per rischiano di ritrovarsi risucchiati, organizzano periodicamente i nostri giovani. ancora una volta, nel vortice del- International Career Days per Ciò che conta è avere le idee l’instabilità e nel circolo vizioso promuovere l’avventura extra- molto chiare su dove andare e per- senza fine dell’immobilismo. confine, consentendo in tal modo a migliaia di studenti e laureati di interfacciarsi con altrettante CORSI DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO aziende di tutto il mondo operanti in settori molto diversi tra loro. hi desidera un matrimonio religioso deve partecipare a degli in- Sta di fatto che l’Italia rischia Ccontri di riflessione su questo sacramento. Non è un patentino, di perdere le proprie risorse mi- per essere marito e moglie, ma un aiuto per compiere questo passo così gliori alla luce di questo esodo ver- importante e qualificante della vita, compiuto nel nome di Dio. so i Paesi europei ed extraeuropei, capaci di offrire lavoro ai nostri Quest’anno i corsi in collaborazione con le parrocchie giovani attraverso contratti sta- di e si svolgeranno a Bariano dal gionali, annuali o stage. 30 settembre al 15 dicembre Giugno 2013 Una volta concluso il percorso ogni lunedì sera alle ore 21. di studi, spesso ai giovani non re- 9

“Cari giovani, abbiate un animo grande! Non abbiate paura di sognare cose grandi!” ATTUALITÀ

Gli effetti della crisi SEMPRE PIÙ POVERI E BISOGNOSI Negli ultimi anni è cresciuto il numero di coloro i quali si rivolgono ai centri della Caritas: famiglie con figli, pensionati, ma anche casalinghe e pure chi ha un’occupazione stabile

una fotografia impietosa Èquella che ci consegna la Ca- ritas. Un flash su come, e soprat- tutto in quale modo, la pesante e quasi infinita crisi economica ab- bia spalmato sulla società i suoi effetti peggiori. L’economia del profitto non solo ci ha reso schia- vi del consumismo, ma di questi tempi anche più poveri. Più pove- ri e bisognosi. Sì, anche in Italia, dove il boom economico degli Anni 60 è un ricordo lontanissi- mo, appartenente a un’altra epo- ca, ma dove anche il benessere di cui larghi strati della popolazione ha goduto e beneficiato fino a po- chi anni fa è stato sopraffatto dal sopravvenire di una condizione sempre più precaria, che ha colpi- to più o meno pesantemente pure quella fascia di ceto medio-medio alto oggi alle prese con una situa- zione del tutto inedita e compli- cata. Siamo più poveri: lo leggiamo tutti i giorni sulle colonne dei quo- tidiani. Siamo un Paese di precari, ci ripete la tivvu. Siamo una socie- Bariano tà da ricostruire, e non soltanto sul piano etico e morale. Allo stes- so modo siamo anche un Paese che non riesce ad offrire opportu- nità di occupazione ai nostri gio- vani (ne leggete in altra parte del

La Voce della Comunità di giornale, ndr), un Paese che invec- chia ma stenta a capire che anche 10 gli immigrati (per necessità) pos-

“Ah, come vorrei una Chiesa povera per i poveri!” CHI BUSSA ALLA PORTA DELLA CARITAS anni fa, ora sono saliti al 5,3 per cento. Più in generale, anche gli 2011 2009 Var. % anziani bussano con maggiore fre- Italiani 28,9 23,1 +25,1 quenza alla porta della Caritas: Donne 53,4 52,8 +1,1 nel 2011 lo ha fatto il 5,9 per cen- Anziani 5,9 3,9 +51,3 to delle persone rientranti in que- Separati o divorziati 13,4 12,7 +5,5 sta fascia, vale a dire il 51,3 per Vedovi o vedove 6,1 4,8 +27,1 cento in più rispetto al 3,9 per Coniugati 49,9 51,4 -2,9 cento rilevato nel 2009. Segno con figli minori conviventi 37,0 24,2 +52,9 evidente di sofferenza per la cate- Ha un lavoro 21,3 16,8 +26,8 goria della terza età. È disoccupato 61,6 73,5 -16,2 Cala invece, seppure lievemen- Pensionati 5,3 3,2 +65,6 te (appena 2,9 punti) la percen- Fonte: Caritas - Famiglia Cristiana n.16/2013 tuale dei coniugati, passata dal 51,4 al 49,9 per cento. Per contro sono essere, anzi, già lo sono, una è cresciuta, e non poco, la richie- risorsa importantissima per la sta di un aiuto Caritas da parte struttura dell’azienda Italia. della fascia di popolazione con fi- E se non bastasse, i numeri foto- gli minori conviventi: dal 24,2 al grafati dalla Caritas riferiti al 2011 37 per cento, pari a un aumento (pubblicati su Famiglia Cristiana del 52,9 per cento. n.16/2013), ci dicono che sempre Questa è l’Italia del terzo mil- più siamo un Paese che ha aumen- lennio. E non si pensi che a rivol- tato in modo esponenziale la do- gersi alla Caritas siano esclusiva- manda di assistenza. Quella riferita mente immigrati o extracomuni- alle esigenze e alle necessità quoti- tari. Al contrario, sempre più ita- diane, quindi non prorogabili. liani, il 23,1 per cento nel 2009, il Lo conferma il fatto che oggi 28,9 per cento nel 2011, chiedono alla porta della Caritas bussa il 61,6 sostegno. Segno evidente di un di- per cento di disoccupati (era il 73,5 sagio che ormai non ha più nem- per cento nel 2009), ma anche il meno passaporto. 21,3 per cento (contro il 16,8 per cento) di coloro i quali un’occupa- zione l’ha, ma evidentemente non riesce a ‘tirare fine mese’. Cifre che LA SOLIDARIETÀ A BARIANO fanno riflettere, soprattutto che ri- flettono una situazione che ha evi- nche la nostra parrocchia si inserisce nel programma Caritas ri- dentemente superato il livello di Avolto ai più bisognosi con il progetto Adottiamo per un anno guardia. una famiglia in difficoltà. L’adozione consiste nell’impegno a versare In crescita anche la percentua- 15 euro al mese. Alla proposta hanno ad oggi aderito 27 famiglie di Ba- le di casalinghe: erano il 2,7 per riano. cento nel 2009, ora, con un balzo I criteri per aiutare le famiglie in difficoltà sono quelli dettati dalla del 177 per cento, la quota è arri- Caritas diocesana: colloquio con il centro ascolto Caritas per verificare vata al 7,5 per cento. Anche la ca- le difficoltà, perdita del posto di lavoro, stato di famiglia, certificazione tegoria dei pensionati trova sem- Isee. La commissione Caritas diocesana definisce gli aiuti e gli interven- ti di sostegno per la famiglia residente nel nostro Paese.

pre più nella Caritas una sponda Giugno 2013 umanitaria solida sulla quale con- Per maggiori informazioni rivolgersi a don Ernesto. tare: erano il 3,2 per cento quattro 11

“Alcuni finiscono per essere preti tristi (…). Questo io vi chiedo: siate pastori con l’odore delle pecore, che si senta quello” ATTUALITÀ

Dipendenza dal gioco, la nuova droga SI VINCE SOLTANTO EVITANDOLA Il fenomeno è dilagante e abbraccia tutte le età senza distinzioni di sesso. Comune denominatore di questa nuova patologia è però il baratro in cui si rischia di sprofondare con conseguenze drammatiche

lot machine e gioco d’azzardo. L’azzardo corgi di tutti i problemi che hai e a SMi trovo costretto a riprende- non è un gioco questo punto raggiungi l’esasperazio- re l’argomento in quanto ormai il “Abito in Veneto, ho 39 anni e ne. Quell’uomo che ha sparato (a fenomeno sta dilagando in modo sono un giocatore compulsivo con Roma, il giorno del giuramento del esponenziale, e purtroppo i sinto- sindrome da dipendenza. So in che Governo Letta, ndr) non è pazzo. mi delle devastazioni che provoca condizioni mi trovo e per questo chie- Credo sia sfinito dalla sua dipenden- sono all’ordine del giorno. do aiuto. Ho passato il giorno di Pa- za dal gioco e dai suoi problemi. Luigi Mi rendo conto altresì che non squa senza gas in casa, al freddo e Preiti è come me (…). Entrambi sia- si può più soltanto parlarne, ma è senza mia figlia. Ho litigato con mia mo italiani, padri di famiglia, sepa- diventato urgente affrontare il moglie che sapendo che mi avevano rati, senza lavoro, senza soldi perché problema di petto, rimboccandoci staccato il gas non mi ha riportato la esasperati dalla dipendenza dal gioco le maniche allo scopo, quanto piccola (…). Più di 10 anni di gioco d’azzardo. meno, di tamponare la situazione mi hanno rovinato la vita mia e an- Credo di sapere bene come si sen- e intraprendere vere e proprie ini- che quella dei miei cari. Frequento tiva nei giorni scorsi Luigi Preiti. Lo ziative per tentare di eliminarlo. l’Associazione Giocatori Anonimi so perché anch’io sono rimasto senza Per questo motivo ognuno è della mia città (…) e sono ormai sei gas a casa per 17 giorni. (…) Lo so chiamato a fare la propria parte mesi che non gioco, mi astengo com- perché anche io sento mia figlia al te- con spirito di compartecipazione, pletamente. Però non ho risolto i miei lefono che è in Slovacchia con sua di solidarietà, di condivisione del- problemi. Sono senza soldi, senza la- madre e non so cosa rispondere le difficoltà nelle quali, magari suo voro, senza speranza, distrutto psico- quando mi chiede “Papà quando vie- malgrado, qualcuno si trova già logicamente (…), se non avessi i miei ni?” e io non ho neanche i soldi per drammaticamente coinvolto. genitori sarei sotto un ponte o sarei pagarmi il viaggio. Lo so perché Il mio modesto apporto consiste anch’io per l’esasperazione andato a anch’io sono assillato dai debitori che nel continuare a tenere alta l’at- Roma a protestare.(…). Noi gioca- chiamano e spediscono in continua- tenzione sull’argomento attraverso tori rimaniamo soli, sia quando gio- zione raccomandate. Lo so perché i articoli che possono sollecitare chiamo sia dopo. So bene cosa si pro- miei familiari non capiscono come ho –questo è l’auspicio- una seria ri- va quando si perde il lavoro, la fami- potuto ridurmi così in miseria. Lo so flessione, nonché favorire l’assun- glia, tutti i risparmi, ogni cosa, a cau- perché anch’io sono un giocatore zione di drastiche ed efficaci azioni, sa della dipendenza dal gioco che len- come Luigi. Bariano non voglio pensare risolutive, ma tamente ti porta a pensare solo al gio- Bisogna parlarne. Io penso che che almeno possano almeno ali- co come risoluzione di tutti i proble- raccontare lo stato d’animo può solo mentare la sensibilità verso di esso. mi. Giochi e perdi. Quindi rigiochi aiutare a far del bene e sono disposto Comincio quindi col riportare per rifarti: poi magari vinci, ma poco: a parlarne apertamente purché ci sia alcuni passi di una lettera pubbli- quindi rigiochi per sperare di vincere qualcuno disposto ad ascoltarmi cata dal quotidiano Avvenire (del ancora. E perdi ancora! Quindi rico- davvero, qualcuno che possa capire

La Voce della Comunità di 30 aprile scorso), lasciando ad minci. Giorni, mesi, anni. Poi arriva come aiutare noi giocatori malati. ognuno le considerazioni che ri- il momento che non hai più soldi per Non si può controllare il gioco. Non 12 tiene più adatte. giocare. Ti alzi una mattina e ti ac- si può combattere il gioco. Vanno

“Nella nostra vita abbiamo paura delle sorprese di Dio. Egli ci sorprende sempre. Il Signore è così” aiutati i giocatori ad astenersi e a ri- lapidato e distrutto tutto quello capito, lei, con chi si era sposata, farsi una vita. Io voglio ad esempio che aveva, ma prima di arrivare a ha creduto bene di sottrargli la fi- che mi sia disabilitato il codice fiscale tanto avrà cominciato con poco, glia al più presto, prima che venis- per l’accesso a tutti i giochi così come un poco per volta. Mi domando se contagiata dalla sua incurabile è disabilitato il codice fiscale di un allora: nessuno si è accorto che malattia. minore che una domenica pomeriggio stava imboccando una pessima Punto terzo. Un bravo anche a vorrebbe acquistare le sigarette da un strada? Se adesso i suoi genitori lui, cioè all’autore della lettera, distributore automatico. Voglio in sono ancora disposti ad accoglier- non certo per quello che ha com- sostanza essere aiutato anche dallo lo, dov’erano quando ha comin- binato ma perché, adesso, forse in Stato a continuare ad astenermi dal ciato a giocare? Forse lui era così ritardo, cerca con coraggio di ria- gioco per potermi rifare una vita sen- scaltro al punto da riuscire a in- bilitarsi e chiedere un aiuto non di za arrivare a delinquere o a commet- gannarli, ma c’è riuscito per così compassione o di carità, ma di so- tere gesti di cui potrei solo pentirmi.” tanto tempo? Oppure i suoi geni- stegno alla sua seppur debole vo- tori erano così orgogliosi di lui da lontà. Non cerca oboli dallo Stato Due o tre considerare ogni suo comporta- e quindi dalla comunità, ma sol- considerazioni mento un’azione ammirevole, per tanto i mezzi per riuscire a com- L’articolo è sicuramente toc- cui hanno capito in ritardo che la battere con successo la sua malat- cante e spaventoso nella sua situazione stava precipitando e tia. drammatica attualità. Vorrei solo non hanno avuto più il tempo né Mi preme sottolineare, in con- fare qualche considerazione su al- la forza di imporsi per intervenire? clusione, che le mie vogliono solo cuni punti sui quali non sono Oppure ancora, erano troppo essere delle osservazioni e niente completamente d’accordo con l’a- occupati e non avevano tempo di altro. Aggiungo che avendo anche utore della lettera, anche se ha controllarlo limitandosi, in piena una certa età, mi ricordo quello tutta la mia comprensione perché fiducia, ad aumentargli la “pa- che dicevano i nostri vecchi, ad in questo caso la situazione è pato- ghetta” quando, sempre più fre- esempio che: “chi va a piedi da logica e come tale va capita e valu- quentemente ne faceva richiesta, giovane va a cavallo da vecchio”, tata nella sua gravità. senza chiedere spiegazioni? e poi aggiungevano: “a buon in- Giugno 2013 Punto primo. Questo povero Punto secondo. Tanto di cap- tenditor poche parole”. uomo in dieci anni di gioco ha di- pello all’ex moglie che avendo ben Mario Lamera 13

“Accetta che Gesù risorto entri nella tua vita. Accoglilo come un amico: lui è la vita” ATTUALITÀ

da “Sette” (supplemento del SENZA VERGOGNA venerdì del “Il Corriere della Sera”) del 10 maggio 2013 Roma, ore 6, una mattina di maggio... L’INDUSTRIA DELLA FRAGILITÀ Gentile Severgnini, nei pri- mi tre mesi dell’anno i berga- maschi hanno speso per il gio- co circa 111 milioni di euro, la metà del bilancio di un anno dell’amministrazione provin- ciale, 60 milioni solo alle mac- chinette. Pare una sorta di nu- ova droga legalizzata, e le vit- time sono persone fragili che faticano a rendersene conto, o puntano sul gioco per risolvere i loro problemi. Raffaella Mezzetti

risponde Beppe Severgnini uccede anche questo nell’Ita- nendo di entrare soltanto per L’industria della fragilità lia allegramente riconvertita chiamare il marito. cresce, si diffonde e rende. I S al fenomeno delle slot machine. Non è così. I minuti passano, Governi lo sanno, ma fanno Roma, sono da poco passate le ma dalla sala slot la giovane cop- finta di niente. Anzi, incas- ore 6 di un venerdì mattina di pia non esce. Come riferirà la sano. Questo non è solo im- maggio di una settimana qualun- guardia giurata, i due genitori morale. Alla lunga è poco que. La Capitale ancora sonnec- sono infatti intenti al gioco, e non redditizio: gli italiani che fi- chia quando un uomo e una don- sembrano affatto preoccuparsi per niscono in questa spirale, na, A.M., 26 anni, e I.L., 30 anni, il bimbo chiuso in macchina, là fu- presto o tardi costeranno entrambi romani, arrivano alla ori, nel parcheggio. cari alla società. Un discorso sala gioco di via Settebagni. Par- Decide quindi di intervenire: simile vale per scommesse, cheggiata la macchina, lui scende d’accordo con il direttore della videopoker e compro oro e con passo spedito entra nel loca- sala chiama il 113. Intervengono che sbucano come funghi. le. Lei lo segue dopo pochi minuti, due pattuglie del vicino commis- Certo, sono legali: ma resta- una volta cioè finito di allattare e

Bariano sariato di Fidene-Serpentara. Ve- no socialmente pericolosi. aver messo il bimbo -di appena rificato che il piccolo è chiuso Ecco perché trovo inoppor- due mesi di età- nella culla collo- dentro l’auto, entrano nel locale. tuno che personaggi dello cata sul sedile posteriore della vet- Ai genitori viene prima imposto di spettacolo si prestino per tura. aprire l’auto, quindi, accertate le pubblicizzare queste attivi- La scena attira l’attenzione di buone condizioni del piccolo, i tà. Diventano complici in- una guardia giurata in servizio da- due giovani vengono identificati e volontari dell’attacco con- vanti al locale. Insospettito, il sor- La Voce della Comunità di denunciati per abbandono di mi- centrico sui più deboli. vegliante chiede spiegazioni alla nore. Pare che la coppia avesse 14 giovane, la quale ‘rassicura’ soste- problemi di denaro.

“Non dobbiamo avere paura della bontà, e neanche della tenerezza” Giugno 2013 La Voce della Comunità di Bariano Giugno 2013 La Voce della Comunità di Bariano VITA ASSOCIATIVA

IN CERCA D’AUTORE Il cammino dei gruppi di ACR durante l’anno associativo 2012/2013

l gruppo dei ragazzi di Azione Nel secondo ICattolica ha vissuto un anno tempo di cate- carico di esperienze, incontri e chesi i 9-11 han- momenti ricchi di significato. Nel no compreso che mese del Ciao hanno scoperto di nella relazione essere stati “ingaggiati” nel grande con l’altro si co- spettacolo della loro vita, in cui noscono i propri Dio li ha chiamati a diventare pro- limiti e quindi il tagonisti e a mettersi in gioco per gruppo può di- il progetto che ha pensato per ventare un’occasione per superar- rianese. loro. Guardandosi dentro hanno li. Attraverso la Parola scoprono Durante tutto l’anno il cammi- visto i propri limiti e le proprie po- un Dio che sa perdonare e darci la no liturgico ha aiutato i ragazzi a tenzialità, comprendendo come forza di ricominciare con più vigo- scoprire la preghiera come vero e nella Chiesa ci sia posto per tutti e re grazie al sacramento della Ri- proprio dialogo con Dio: quest’ul- una parte da protagonista sia affi- conciliazione, sperimentato in pri- tima è stata curata in modo parti- data a ciascuno. ma persona dai bambini di secon- colare, presentando ai ragazzi di- Nel primo tempo di catechesi da elementare. A conclusione di versi stili da fare propri. i ragazzi hanno intravisto l’amore questo tempo i ragazzi hanno vis- I ragazzi di seconda media han- gratuito di Dio attraverso l’impe- suto un ritiro centrato sugli avve- no affrontato il cammino di prepa- gno delle tante persone che stan- nimenti dell’orto degli ulivi e del- razione al sacramento della Cresi- no loro vicine e che si spendono l’ultima cena. ma. È stato un percorso lungo e in- per loro. A questo proposito il Infine il terzo tempo di cate- tenso, fatto di occasioni di diverti- gruppo di seconda elementare ha chesi è servito ai ragazzi per sco- mento ma anche e soprattutto di scoperto il significato della condi- prire che è possibile vivere in ma- momenti per crescere insieme visione attraverso il brano del niera nuova la quotidianità grazie come ragazzi e come cristiani. Gli Vangelo della moltiplicazione dei all’Eucaristia, che ci permette di appuntamenti della domenica, le pani e dei pesci, mentre i 9-11 affrontare la vita come Gesù stes- preghiere, l’incontro con il vesco- hanno conosciuto, tramite la sto- so l’ha vissuta. vo Francesco, i ritiri a Caravaggio, ria di Mosè, un Dio che ha tanto I bambini più piccoli invece han- Bergamo, Sotto il Monte, fino al amato il suo popolo da farsi uomo. no seguito le orme di San France- weekend a Stella, che li ha intro- Questo periodo si è concluso con sco, imparando la sua semplicità e la dotti nella settimana più impor- un ritiro spirituale che ha avuto sua capacità di vedere Dio in tutte tante di quest’anno. Il 19 maggio come icona biblica l’annuncio del- le cose belle che ci circondano. lo Spirito Santo si è posato su di l’angelo ai pastori. Nel mese degli incontri,ira- loro, e non possiamo che incorag- Durante il mese della Pace i gazzi hanno organizzato una ban- giarli a rendersi sempre disponibili gruppi hanno raccolto fondi, tra- carella per partecipare alla fiera ad ascoltarne la voce e a seguirne mite una bancarella e una tombo- del Gruppo Ecologico Terrano- le orme sulla strade della vita! lata, per finanziare un progetto dei stra, conoscendo altre persone Gli educatori ACR

padri gesuiti volto a ridare un fu- che sul territorio si spendono per il Maria, Silvia, Alfredo, Giugno 2013 turo ai ragazzi di strada dell’Egitto bene di tutti e vivendo un mo- Francesco, Sara, Michela, attraverso il teatro. mento di festa con la comunità ba- Fabio, Daniele, Alessia 19

“Il messaggio di Gesù è la misericordia. Il Signore mai si stanca di perdonare” VITA DELL’ORATORIO

Tema del Grest 2013 EVERYBODY: «UN CORPO MI HAI PREPARATO» Appuntamento per tutti i ragazzi dal 17 giugno al 12 luglio

gni uomo è accomunato da chiesto di divenire il proprio volto tando con le mancanze, i difetti, i Oun elemento che è dono e – l’elemento più personalizzante canoni di bellezza posti dagli altri e responsabilità. È fattore di poten- del corpo –, realizzando quell’uni- dalla società. Allora riconoscere zialità e di fragilità. Insieme vita e cità creata e voluta da Dio, e tutto insieme ai ragazzi il grande dono morte, forza e limite. Tesoro da questo in riferimento all’uomo dell’unicità del proprio corpo sarà mostrare, da custodire, da curare. compiuto (Ef 4,13), Gesù Cristo. uno degli obiettivi della prossima Dono sempre consegnato. Mai de- L’immagine e somiglianza con Dio estate. Nella profonda consapevo- ciso, voluto, e purtroppo - pensa- trova proprio nella corporeità il lezza che la maturità si raggiunge no alcuni - nemmeno scelto. Que- suo culmine. Del resto, tutta l’e- anche riconoscendo il bello di es- sta immensa dimensione è il «cor- sperienza della salvezza, dalla cre- sere se stessi. po», strumento fondante che per- azione all’incarnazione fino alla mette ad ogni uomo di vivere la resurrezione della carne ha il suo Un corpo... propria vita e di incarnarsi nella centro nel corpo: caro cardo salu- “per esistere con gli altri” storia. Il «Corpo»: dimensione che tis, «la carne è il cardine della sal- La gioia di ricevere un dono, sarà al centro dell’estate di tutti i vezza» (cfr. Tertulliano). «Un cor- sappiamo bene, provoca due possi- nostri oratori, grande tema per il po mi hai preparato», appunto, e bili vie. L’egoismo di chi tiene e de- prossimo Centro Ricreativo Esti- con questo corpo io vivo tutto il sidera ancora. Oppure l’implicita vo delle nostre comunità. mio tempo, le mie azioni, le mie istanza interiore di ridonare, di ri- relazioni, la mia fede. creare gioia e scambio. Così do- Un corpo... vrebbe funzionare anche con il “preparatomi da Dio” Un corpo... grande dono del corpo. Se è vero Decido di iniziare a descrivervi “la mia unicità” che è ricevuto, allora deve essere i punti salienti del tema 2013 a Il corpo è appunto la forma di donato. E a chi, se non all’altro? partire da questa prima considera- una grande comunità, che è quella Un secondo spunto che nasce dal zione. Il mio corpo è stato prepa- umana, ma anche il particolare tema del Cre 2013 è proprio la mis- rato per me da Dio. È il primo che rappresenta l’unicità e l’irripe- sionarietà della dimensione corpo- spunto, dal quale nascono di ri- tibilità di ogni vita e di ogni perso- rea, che spinge all’utilizzo del pro- flesso tutti gli elementi che nell’e- na. Si potrebbe dire, forse facendo prio corpo nella relazione con il state prossima i ragazzi scopriran- sorridere qualcuno per la profon- prossimo. Uno strumento quindi Bariano no. Dio, ha preparato, ha costrui- da banalità del mio pensiero, che per raccontarsi, per giocare, per co- to, ha curato fin dal principio il “il mio corpo sono io”. D’altronde noscersi, per coltivare amicizie. Per corpo della Sua creatura, facendo- è radicale in ogni caso riflettere su servire, per aiutare, per pregare. lo a Sua immagine e somiglianza come ognuno di noi nella propria Un corpo per imparare ad amare. (Gn 1,27). Per comprendere me- vita debba fare i conti con il corpo. Nell’estate prossima sarà bello sco- glio ciò, è utile rileggere le parole Da una parte riconoscendone le prire insieme che con il corpo non

La Voce della Comunità di di Giovanni Paolo II: «Il Creatore ricchezze, ma dall’altra - sempre solo si costruisce la propria vita, ma ha assegnato all’uomo come com- più attuale nelle nostre giovani si contribuisce a scrivere anche la 20 pito il corpo. A ciascun cristiano è generazioni – coesistendo e coabi- storia degli altri.

“A volte ci sembra che Dio rimanga in silenzio, in realtà Dio ha parlato, ha risposto, e la sua risposta è la Croce di Cristo: una parola che è amore, misericordia, perdono” Un corpo... “appello Una delle iniziative dell’Oratorio sempre molto seguite dai giovani e dai meno e memoriale per il Cre” giovani è il Torneo di ping-pong. L’ottava edizione si è tenuta a marzo e per quat- Questo tema, che certo contiene tro settimane gli iscritti si sono sfidati in appassionanti match che hanno visto la mille altri possibili spunti di rifles- presenza di molti veterani del “tennis da tavolo” ma anche di alcune new entry. sione e di crescita, è un piccolo Grazie all’impegno degli organizzatori, soprattutto di Ronnie e Jacopo, il torneo “corpo” donato agli oratori. Ed in ha riempito l’oratorio, soprattutto durante l’attesissima serata finale. Il torneo ha questa corporatura, nella sua forza, incoronato ancora una volta vincitore Rossano Pellizzari; secondo classificato ma sicuramente anche nei suoi Valerio Tomasoni, sul gradino più basso del podio si è piazzato Jacopo Bettani e punti di debolezza, speriamo che appena sotto di lui l’altro organizzatore Ronnie Busetti. Dopo l’emozionante sfi- ogni piccola comunità del Cre da finale, partecipanti, organizzatori e i sostenitori degli atleti hanno potuto gu- (anch’essa corpo, come il grande stare fantastiche torte e pasticcini. Appuntamento alla prossima edizione. corpo della Chiesa) possa trovare le Gli organizzatori emozioni e le gioie che ogni espe- rienza estiva lascia sempre ed inde- lebilmente sulla pelle. E con il pro- prio corpo, perché solo con quello si può fare, ciascuno possa cogliere i frutti che la prossima estate saprà donare ad ognuno di noi. don Giacomo e i cooordinatori

BARIANO VOLLEY: CAMPIONI! na vittoria è sempre cosa gradita. UQuando poi si tratta di un cam- pionato è la soddisfazione è doppia. Altrettanto bello e significativo è stato per il Bariano Volley condividere nella serata di festa in oratorio lo scorso 4 giugno, gli eccellenti risultati conseguiti nella stagione (vittoria nel Campionato Provinciale Under 12 per le ragazze del 2001 e il raggiungimento dei Playoff per quelle dell’anno 2000 nella categoria Giovanissimi Csi), con tutte le 75 atlete delle differenti categorie, gli allenatori, lo staff dirigenziale, gli sponsor, le fami- glie e gli appassionati. Applausi per tutti, abbracci, canti di gioia e le immagini della storica vit- toria degli Under 12 passate sullo schermo hanno fatto da sfondo all’e- vento. Adesso, per tutte le atlete il me- ritato riposo estivo, magari con un oc-

chio e un pensiero già rivolto alla pros- Giugno 2013 sima stagione. 21

“L’amore di Dio è più forte del male e può far rifiorire le zone di deserto che sono nel nostro cuore. Quanti deserti anche oggi, soprattutto quando manca l’amore di Dio e per il prossimo” VITA PARROCCHIALE

In visita al Museo Africano PROVE DI VITA (IN AFRICA) Un giorno al Museo della Basella a con i ragazzi di quarta elementare. Per conoscere più da vicino come di vive la quotidianità nei villaggi africani.

ll’interno del percorso cate- Achistico improntato sulla missionarietà, con la collaborazio- ne tra oratorio e genitori, giovedì 16 maggio abbiamo portato i ra- gazzi di quarta elementare in visita al Museo Africano della Basella di Urgnano. È stata una bella esperienza in quanto attraverso laboratori di pittura con materiali naturali (creta liquida ed hennè) e giochi, abbiamo riflettuto su come si svol- ge la vita dei bambini, loro coeta- nei, nelle baraccopoli e nei villag- gi africani. Con un gioco abbiamo visto e provato alcuni lavori realizzati dai piti), smistare e raccogliere nelle so i fratellini più piccoli, stirare ragazzi poveri: ad esempio portare discariche materiali poi venduti con ferri vecchi e senza elettricità, sulla testa vaschette senza usare le per pochi soldi, raccogliere e in- portare le pesantissime valigie dei mani (quelle servono ad altri com- saccare verdura portando sul dor- turisti giunti in aeroporto per po- chi spiccioli. Grazie al clima giocoso i ragazzi si sono divertiti e allo stesso tempo hanno capito quanto dura e pe- sante è la vita dei loro coetanei meno fortunati, che non hanno certo chiesto di nascere in una ter-

Bariano ra povera. Nell’incontro precedente ab- biamo invece incontrato Suor Ro- saria (missionaria nel Sud Sudan) che con il suo racconto e le diapo- sitive ci ha fatto capire la necessità di aiutare come già fanno alcuni

La Voce della Comunità di volontari di Bariano, che genero- samente danno il loro aiuto in Pa- 22 esi lontani.

“Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce” La Corale Santa Cecilia ad UNA GIORNATA DI CANTO E DI FESTA ettiamola così: ci sono pro- Mgrammi che devi rispettare come un soldatino, punto e basta. Altri che tolleri controvoglia, altri ancora che proprio non sopporti (compresi alcuni televisivi). Nien- te di tutto questo è invece la gior- nata di festa della Corale Santa Cecilia di Bariano che tradizional- mente chiude il nostro anno sem- pre ricco di appuntamenti. Quella giornata e quel programma all’in- segna del canto, ma anche dello stare insieme con gioia, l’abbiamo vissuta l’ultima domenica di mag- gio. Ecco come: Ore 8,30: partenza da Bariano, riterebbe di essere valorizzata non bondante come si può dedurre dal destinazione Aviatico, parrocchia soltanto part-time. lasso di tempo impiegato. Tra una (di montagna) nella quale don Ore 11,45: trasferimento in ca- portata e l’altra è possibile rinfran- Sandro trascorre da anni le vacan- binovia sulla cima del monte Poie- care lo spirito chiacchierando, ze estive (e per lui attive, dal mo- to (a 1.400 metri di quota) dove si cantando canzoni popolari e am- mento che sostituisce nella stagio- trova un unico rifugio-ristorante. mirando il suddetto panorama ne il sacerdote locale) nota ai ba- Per coloro i quali desiderano mag- ben visibile dalla sala del ristoran- rianesi anche per essere stata l’ul- giori informazioni, la cabinovia è te. tima affidata a don Liduino. una ‘scatola’ di neppure due metri Ore 17,00: ritorno in cabinovia Ore 10.00: arrivo a destinazio- per due, che trasporta fino a due ad Aviatico. Temerari ed equili- ne. Non senza aver prima sottoli- passeggeri e viaggia a velocità ri- bristi possono invece percorrere lo neato che durante il viaggio don dotta appesa a un cavo. A chi sof- sterrato in terra battuta del quale, Sandro ci ha fatto da guida turisti- fre di vertigini è consigliato non considerata l’altitudine, non si ga- ca snocciolando informazioni e guardare in basso; gli altri possono rantisce la sicurezza. Tempo pre- curiosità sui luoghi attraversati. gustare il magnifico paesaggio che visto per la salutare camminata, Un paesino grazioso, Aviatico, si può ammirare dal finestrino. Il 45 minuti. per quanto, ci dicono, spopolato monte spruzzato dai resti della re- Ore 18,15 ritorno a mezzo pul- in inverno: si anima solo durante cente nevicata, il verde dei prati e lman a Bariano. la stagione estiva, quando arriva- degli alberi, le cime delle monta- Ore 19,30 arrivo a destinazio- no numerosi i villeggianti. gne ancora imbiancate, i paesi e le ne. Felici e anche un poco stanchi Ore 10,30: celebrazione della città sottostanti. Bellissimo! (almeno chi ha scelto la soluzione S. Messa nella chiesetta di San Ore 12,15: sperando in una della discesa a piedi dal Monte Po- Giovanni Battista, una delle cin- bella giornata, passeggiata nei din- ieto). que dell’altopiano del , torni del rifugio: si respira un’aria Davvero un bel programma:

oggi sostanzialmente in disuso: un pura e fresca come probabilmente c’è tempo, ora, per pensare al Giugno 2013 vero peccato perché si tratta di neanche a Bariano. prossimo. una chiesa davvero bella che me- Ore 13,00-16,30: pranzo, ab- Mara Gimmelli 23

“La Chiesa è chiamata a uscire da se stessa e ad andare verso le periferie, non solo quelle geografiche ma anche quelle esistenziali: (…) quelle del dolore, dell’ingiustizia, dell’ignoranza e dell’assenza di fede” TESTIMONIANZE

’Anno della Fede ha avuto ini- in evidenza il fatto che la fede è un Lzio l’11 ottobre 2012 e termi- atto libero, è una nostra scelta: in APRIAMO nerà il 24 novembre 2013, solen- questa epoca per molti non è più nità di Cristo Re. Uno dei motivi normale credere, è una possibilità. che ha ispirato questo anno stra- Celebrare l’Anno della Fede A GESÙ ordinario nella storia della Chiesa vuole essere un appello a rinnova- è stato il 50° anniversario del Con- re la nostra scelta, a prendere CHE BUSSA cilio Vaticano II, convocato da “esatta coscienza della nostra fede Papa Giovanni XXIII l’11 ottobre per ravvivarla, purificarla, confer- 1962. Inoltre si colloca in una sta- marla, professarla” (Benedetto ALLA gione nella quale stanno esplo- XVI), a decidersi di nuovo per dendo le contraddizioni del mon- Cristo e a rimettersi con convin- do occidentale che si è costruito zione alla sua sequela. Per dirla NOSTRA su una logica di mercato che ha con le parole di Papa emerito: provocato disastri: la crisi econo- “Dobbiamo ritrovare il gusto di dirci mico-finanziaria ne è l’espressione cristiani, di riscoprire l’esigenza di un PORTA clamorosa, ma ben più grave è la cammino di fede, di mettere in luce crisi morale e spirituale causata da con sempre maggiore evidenza la gio- un capitalismo selvaggio abbinato ia e il rinnovato entusiasmo dell’in- a un consumismo sfrenato. Ne contro con Cristo …” (La porta usciremo? della fede). In questo contesto secolarizza- to la crisi di fede che ha investito La grandi sfide a cura di don Sandro l’occidente ha portato a mettere del dopo Concilio Il Concilio Ecumenico Vatica- no II ha preceduto i tempi e ci ha indicato come affrontare le sfide di questo nostro tempo. Cosa è stato il Concilio Vaticano II? Quanto ha operato e sta operando la Chiesa sulla scia del Concilio? Come fare arrivare il Vangelo-bu- ona notizia agli uomini di oggi? È questa la grande sfida del dopo Concilio. Per intuirne la portata credo siano significative le suggestive immagini dei pontefici che ne fu- rono protagonisti. Giovanni XXIII Bariano l’ha visto come incontro con il volto di Cristo; Paolo VI l’ha de- scritto come la matrice da cui è nato come dono uno spirito nuovo per la Chiesa; Giovanni Paolo II l’ha chiamato “grazia”. Benedetto

La Voce della Comunità di XVI ci dice non soltanto cosa fu il Vaticano II, ma come può essere e 24 diventare sempre di più una gran-

“Voi giovani portate la Croce pellegrina attraverso tutti i continenti (…) La portate per dire a tutti che sulla Croce Gesù ha abbattuto il muro dell’inimicizia che separa gli uomini e i popoli, e ha portato la riconciliazione e la pace” de forza per il sempre necessario Il tema dell’unità dei cristiani Esprime bene questa idea un rinnovamento della Chiesa. (Por- stava particolarmente a cuore a quadro esposto in una mostra ta fidei, numero 5). Papa Giovanni. Nel celebre di- d’arte che raffigura Gesù in un Fu davvero un evento universa- scorso di apertura del Concilio giardino oscuro con una lanterna le: più di duemila vescovi erano sottolineò una triplice irradiazio- nella mano sinistra e la destra che presenti a Roma l’11 ottobre 1962, ne del mistero dell’unità: unità dei bussa alla porta. Un visitatore, all’apertura del Concilio. Nella sto- cattolici tra loro “che deve conser- con tono ironico, si rivolge al pit- ria della Chiesa non c’era mai stata varsi esemplarmente e saldissima”; tore: “Il suo quadro è incompleto: un’assemblea così numerosa. di tutti i cristiani separati “che alla porta manca la maniglia!”. E il Pensato già durante il pontifica- aspirano a essere uniti con noi”; e di pittore: “Questa è la porta che to di Pio XII, preparato con un la- tutti quelli che seguono religioni conduce al cuore dell’uomo, si voro intenso durato tre anni, il non-cristiane. può aprire soltanto da dentro”. Concilio ha rinnovato e rinvigorito Il Vaticano II sta durando an- Chiaro? la Chiesa, ha “liberato dal manto un cora e ci interpella profondamen- Gesù rispetta la nostra libertà e po’ polveroso di una storia secolare il te. “Ogni Concilio -spiega il grande attende con pazienza la nostra ri- cuore pulsante del Vangelo, ha risco- teologo Congar- è una crisi; almeno sposta. L’Anno della Fede è un in- perto le radici cristiane come autenti- ogni Concilio vivo deve essere una vito alla conversione e ad aprire a ca novità” (Cardinal Ravasi). Ha crisi. Non chiude, anche quando de- Gesù che bussa la porta della no- dato voce a una Chiesa che voleva finisce, e il Vaticano II non ha pro- stra vita. Se apriamo, lui entrerà e comprendersi e dirsi in maniera dotto nuove definizioni. Apre oriz- sarà una grande festa (Apocalisse). ancora più autentica discepola, at- zonti nuovi, compie delle svolte”. Ci sovviene quanto spesso ripete- tenta agli insegnamenti del Mae- va Giovanni Paolo II: “Aprite, spa- stro, docile alla voce dello Spirito, Un’occasione lancate le porte a Cristo”. capace di parlare alla vita di tutti, di conversione di entrare in dialogo con il mondo L’Anno della Fede è quindi Cari amici, a tutti una parola (Lumen Gentium,numero1). una conseguenza e una esigenza sincera, cordiale e sempre valida. Si è fatto portavoce partecipe postconciliare, occasione propizia È quella di Papa Giovanni XXIII della vita concreta delle comunità per tutta la Chiesa di riprendere che alla solenne apertura del Con- cristiane, come delle gioie e delle sia a livello individuale che comu- cilio diceva: “La Chiesa cattolica, speranze, delle tristezze e delle an- nitario una conversione alla sua mentre con questo Concilio Ecume- gosce degli uomini di oggi, dei po- identità delineata dal Concilio: nico innalza la fiaccola della verità veri soprattutto e di tutti coloro essere popolo di Dio, corpo di Cri- cattolica, vuole mostrarsi madre che soffrono (Gaudium et spes,nu- sto, tempio dello Spirito Santo, sa- amorevolissima di tutti, benigna, pa- mero 1). cramento universale di salvezza e ziente, mossa da misericordia e da I frutti prodotti dalla grazia del- spazio d’incontro con Dio e di at- bontà verso i figli da lei separata. lo Spirito Santo attraverso questo tenzione al mondo e ai suoi pro- All’umanità travagliata da tante dif- evento sono sotto gli occhi di tut- blemi. ficoltà, essa dice, come già Pietro a ti: dal rinnovamento liturgico, che Per realizzare questo progetto quel povero che gli aveva chiesto l’e- ha rimesso al centro il mistero pa- Gesù ha “consacrato se stesso” (Gv lemosina: “Non possiedo né argento squale con la partecipazione atti- 17,19), cioè ha dato la sua vita sul- né oro, ma quello che ho te lo do: nel va dei fedeli, l’uso delle lingue na- la croce affinché tutti si sentano nome di Cristo Gesù, il Nazareno, zionali e l’espressività dei riti e dei cercati e amati dal Padre, lo possa- cammina”. simboli, alla centralità della Paro- no incontrare e credere al suo Auguro a tutti una buona con- la di Dio nella celebrazione di tutti amore. Nella lettera “La porta del- tinuazione dell’Anno della Fede, i sacramenti, nella catechesi, nel- la fede”, il Papa ci ricorda che que- un anno di speranza, gioia e pace l’insegnamento teologico, nella sta porta è sempre aperta, è stata nel nome di Gesù e per l’interces- Giugno 2013 spiritualità, nella pastorale, nella aperta dal Figlio di Dio. Ora tocca sione di Maria, madre di Gesù e cultura fino al dialogo ecumenico. a noi entrarvi. della Chiesa. 25

“Il Vangelo va annunciato e testimoniato. Ciascuno dovrebbe chiedersi: come testimonio io Cristo con la mia fede?” TESTIMONIANZE

Inoltre, nella frase, il tesoro “è”, mentre il cuore “sarà”. Que- DAL “TENDENZIALMENTE” st’alternanza di tempi verbali indi- ca che, tra la partenza e la meta, si AL “DECISAMENTE” pone un cammino. L’importante quindi non è il sentirsi arrivati, ma aneddoto è simpatico, e ac- minciavo a diffondere la notizia l’iniziare a compiere i primi passi. L’cadde a Bergamo poco più di del mio imminente ingresso in Se- L’“Eccomi” e i due “Sì, lo voglio” venti anni fa. Protagonisti l’allora minario! Tre anni fa percepivo detti venerdì, intendono testimo- Vescovo Oggioni e una classe di qualcosa di nuovo nel mio volto, niare tutto il desiderio (ora non ammittendi. Nel presentarli, il nei miei occhi; da quel settembre più solo Suo, ma anche mio!) di Rettore disse che si trattava di gio- ho costantemente chiesto al Si- seguire questa via, che mi è stata vani “tendenzialmente” orientati gnore di conservarmi sempre proposta, non imposta. Intendono al sacerdozio. Oggioni, che aveva quell’espressione. Grazie a Dio, esprimere tutto lo slancio di una preparato di tutto punto la sua ri- non l’ho mai persa! scelta libera e autentica. flessione, sentendo quelle parole, Nel frattempo, però, qualcosa è “Non per forza ma volentieri decise di cambiare programma, di cambiato. È aumentata la presa di “(1Pt 5,2). Volentieri! Per questo improvvisare la predica. Iniziò col coscienza della grandezza della quei “Sì, lo voglio” non possono riprendere le parole del Rettore, mia chiamata, e di pari passo è au- che essere carichi di gioia e di fre- dicendo che dopo quel passo, quei mentato il senso di indegnità. mito! ragazzi non erano più “tendenzial- Indegnità che non è meramente Chi mi ha visto venerdì sera, mente”, ma “decisamente” orien- personale, ma facente parte della avrà notato che non stavo nella tati al sacerdozio! Ne venne fuori struttura stessa dell’uomo: chi mai pelle. Che grazia grande! Che gio- quella che ritengo la più bella spie- potrebbe dirsi degno di diventare ia! Era troppa per poterla conte- gazione di cosa significhi l’ammis- ministro del Signore? Come non nere, e durante il rito quella con- sione tra i candidati all’ordine: sentirsi schiacciati, abbattuti e tentezza si è tramutata in pianto! passare dal “tendenzialmente” al sconfortati di fronte a questa con- Quelle lacrime erano gocce di feli- “decisamente”. sapevolezza? Come continuare il cità! Felicità perché davvero “Ora Quel “decisamente”, per me e cammino, pur essendo conscio di i miei occhi ti vedono”(Gb 42,5). per i miei compagni, è la cifra rias- questa infinita sproporzione tra Ringrazio tantissimo la comu- suntiva di 3 anni di cammino: dal- me e la chiamata del Signore? nità di Bariano per la vicinanza e la Scuola Vocazioni Giovanili Per spiegarlo, mi servo ben vo- la presenza, in questo giorno tanto (SVG), ai primi 2 anni di teologia; lentieri della frase che più di tutte speciale. Ringrazio i sacerdoti, tratti di cammino in cui, grazie mi ha accompagnato nel cammino guide in questo cammino: don alla preghiera, allo studio, all’ac- di quest’ultimo anno: “Dove è il Ernesto, don Giacomo e don San- compagnamento dei sacerdoti tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuo- dro. Ringrazio la mia famiglia, che educatori e alle esperienze matu- re” (Mt 6,21). Il tesoro, fondamen- mi sta sostenendo in questa scelta. rate nel servizio in varie parroc- talmente, è dono: si scopre senza Ciò non è cosa scontata: diversi chie (Bariano, e Grassob- seminaristi non hanno questa for- Bariano meriti propri. Semplicemente ac- bio), ho potuto mettere alla prova cade. Sorprendentemente accade! tuna. Ringrazio le preghiere di voi la mia fede e la mia vocazione. Accade l’insperato e lo si trova. È tutti, perché avete mantenuto fre- Come sono giunto a questo fa- consegnato! È gratuitamente affi- sco e vitale il mio desiderio di pro- tidico appuntamento del 17 mag- dato! Così è anche la vocazione. È seguire nel cammino. Vi chiedo di gio? Con tanta, tanta, tanta agita- dono di gioia, di vita ben spesa. È il perseverare in questa preghiera, zione e trepidazione; con la stessa sogno di realizzazione di un’esi- per me, per i miei compagni e per-

La Voce della Comunità di tensione degli inizi; con gli stessi stenza, che non ha avuto origine da ché altri giovani scoprano questo occhi lucidi e sprizzanti di gioia di desideri propri, ma anzitutto da al- bellissimo tesoro. 26 quel settembre 2010, in cui co- tro, da Qualcun altro! Michele Minuti

“La giovinezza bisogna metterla in gioco per i grandi ideali” VITA PARROCCHIALE

Consapevoli che questo servi- zio testimonia una vera attenzione MICRONIDO e cura verso la prima infanzia e i bisogni delle famiglie con bambini are famiglie, è attivo ormai piccoli, invitiamo le famiglie a Cda cinque anni un servizio di chiedere informazioni ed a visitare Micronido, nato dalla collabora- il Micronido, telefonando presso il zione tra la Fondazione Luogo Pio servizio (tel. 340-8872685). Grattaroli e la Cooperativa sociale COOPERATIVA CASCINA PARADISO FA. CASCINA PARADISO FA Il Micronido è un servizio edu- La Coordinatrice del Micronido cativo che si rivolge ai bambini dai Dott.ssa Ersilia Jamoletti 3 ai 36 mesi e si affianca alla fami- glia per offrire ai bambini espe- rienze di socializzazione, crescita e cura nel rispetto dei bisogni indi- SIAMO DIVENTATI GRANDI viduali. La sede del Micronido è in Via Umberto I, al primo piano del- difficile riassumere la Scuola dell’Infanzia, in un luogo Èquello che sono sta- molto accogliente e completa- ti per i nostri bambini mente ristrutturato. Lo spazio è questi anni alla scola stato organizzato ad angoli di inte- dell’infanzia: sono stati resse per rispondere ai bisogni dei anni pieni, intensi, ric- bambini dal punto di vista cogniti- chi di tante esperienze, vo, affettivo-relazionale, motorio, avventure, scoperte... linguistico e sensoriale. ma soprattutto tante at- Il Micronido è aperto dai primi tenzioni, cure e affetto. di settembre a fine luglio con chiu- Un grazie sincero sura durante le festività. Le fami- alle insegnanti per il la- glie possono accedere al Micron- voro svolto, ma soprattutto per il valore aggiunto dato a tutto quello do in tre fasce orarie: che hanno fatto, dettato dal sincero affetto verso i nostri bambini. Cre- Dalle 7.30 alle 16.30 tempo pieno do che questa poesia possa racchiudere quello che la scuola dell’infan- Dalle 7.30 alle 13.00 part time zia e le insegnanti sono state in questi tre anni per i nostri bambini. mattino In un prato pieno di colori oggi ho colto dei bellissimi fiori Dalle 13 alle 16.30 part time po- a te maestra li voglio donare per avermi saputo tanto amare. meriggio In un bosco tutto incantato oggi ho colto le magie del creato Dalle 16.30 alle 18.00 tempo pro- a te maestra le voglio donare per avermi sempre insegnato a sognare. lungato che viene attivato solo a In un campo tutto fiorito oggi ho colto la gioia di un sorriso raggiungimento di un numero mi- a te maestra lo voglio donare per avermi saputo ascoltare. nimo di adesioni. Nella favola della natura oggi ho smarrito la mia paura Le famiglie interessate possono a te maestra voglio ringraziare per avermi saputo insegnare a volare. iscriversi al servizio durante tutto Nella fiaba che mi hai raccontato non mi avevi detto che ti avrei lasciato l’anno presso la sede del Microni- nel mondo ogni cosa ha un suo perché ed io come farò senza di te. do, nei seguenti orari: dal lunedì al Da te volerò via come una mongolfiera venerdì dalle ore 8.00 alle 13.00. Nel cuoricino mio sempre tu sarai

Il Comune di Bariano contri- Maestra mia di me non ti scordare mai. Giugno 2013 buisce all’abbattimento della retta Grazie per averci fatto diventare GRANDI per le famiglie residenti. 27

“Le immagini del Vangelo che più mi piacciono sono quelle che mostrano ciò che Gesù suscita nella gente quando la incontra per strada” BARIANO MISSIONARIA

he l’amore grande di Gesù DALL’ETIOPIA, RINGRAZIAMENTI Cnella festa del S. Cuore vi PER LE ADOZIONI renda ricchi di amore e di miseri- arissimo Don Ernesto e amici, mi sono cordia, renda i sacerdoti veramen- Carrivati i 3.000 ¤ che mi avete mandato te simili a Lui per essere come il per le adozioni dei bambini per l’anno scola- BUON PASTORE, per accompa- stico 2012/2013. Vi ringrazio per la coopera- gnare, consigliare e illuminare zione e l’aiuto a sostegno della nostra scuola. tante anime a loro affidate. Concluderemo l’anno scolastico a fine giugno Prego per la buona salute di e sarà mia premura mandare alle care famiglie tutti. Uniti nella preghiera. di Bariano i risultati scolastici ottenuti. Con il vostro aiuto avete con- Giunga un caro saluto con l’au- tribuito a risolvere molti problemi che la nostra scuola sta affrontan- gurio di ogni bene a tutti i miei do, perché anche da noi la crisi mondiale si fa sentire e penalizza compaesani che porto nel cuore sempre più quelli che già faticano a difendersi dalla povertà, aggrava- con la preghiera e la riconoscenza, ta dalla siccità, che rischia di provocare la carestia. Anche gli aiuti in- grazie. ternazionali sono diminuiti. Vi ringrazio per la vostra fedeltà, pur co- Suor Emanuela Lamera noscendo le difficoltà economiche che anche l’Italia attraversa. Grazie di nuovo, prego per voi ricordandovi con Padre Lucas. Vi saluto caramente Padre Frehiwot, Direttore della scuola

SUOR ROSARIA SALUTA TUTTI VOI... iao carissimi amici, sono stata in Italia circa un Cmese... mi scuso subito perché come sempre ho avuto poco tempo e non ho potuto incontrarvi tutti, ma non posso non scrivere un GRAZIE grandissimo per tutto quello che fate per i poveri del Sud Sudan. Grazie per l’aiuto dato in modi diversi, vestiti, cibo e materiale vario messo nei containers, raccol- ta di soldi e la vostra preziosa amicizia. tati, abbiamo dato ad ogni famiglia un bel pezzo di La missione sta crescendo molto bene, la scuola terra, i semi e gli attrezzi. Speriamo nella pioggia e in elementare con i suoi 800 bambini funziona a mera- un buon raccolto. viglia, la scuola materna aperta circa due mesi fa è Come vedete il lavoro non manca e nemmeno bellissima e i 200 bambini ospitati sono felicissimi... l’entusiasmo... con tutti voi andiamo avanti con fi- anche perché tutti i giorni ricevono cibo. ducia. Così è anche per il gruppo dei ragazzi di strada Grazie a Dora, Sandra e amiche e alla classe di ca-

Bariano che frequentano la scuola di recupero e quando techismo di Bariano: tutti ci hanno accolto con gran- sono pronti vengono reinseriti nella scuola. de disponibilità, accoglienza e apertura di cuore. È invece ancora in costruzione la scuola tecnica Torno in Sud Sudan con grande felicità e con il per le donne che presto offrirà loro la possibilità di cuore pieno della presenza di tutti voi, del vostro imparare vari lavori e così poter guadagnare per il amore e della vostra vicinanza alle persone che vi- sostentamento della famiglia. vono a Gumbo, ai loro problemi e necessità. Abbiamo iniziato anche il Progetto Agricoltura: Vorrei grandi braccia per potervi abbracciare

La Voce della Comunità di 30 famiglie sono seguite da un agricoltore che inse- tutti con affetto e riconoscenza. gna loro come coltivare in modo da avere più risul- Suor Rosaria Assandri 28

“Domanda a Gesù che cosa vuole da te e sii coraggioso! Sii coraggiosa! Domandaglielo!” IN MEMORIA DI SUOR GIUSEPPINA MASSERDOTTI Il ricordo della consorelle

l giorno 2 maggio 2013, nella smetteva serenità e dono di sé nel Icasa “Santa Maria D. Mazzarel- quotidiano vissuto alla presenza lo” di Santiago (Cile), il Signore del Signore. Ovunque cercò di ha chiamato alla pace eterna la essere coerente e fedele alla con- nostra cara missionaria sacrazione religiosa come scrisse Suor Giuseppina Masserdotti il 24 marzo 1978: “Il Signore si fa sere attenta e disponibile a quello nata a Bariano (BG) sentire fortemente nella mia anima: che il Signore mi chiede. il 19 novembre 1920 mi chiede amore, dedizione senza li- 4° Sento il desiderio immenso di Professa a Casanova di miti, vuole un’anima tutta amore, essere tutta del Signore e di gua- Carmagnola (TO) il 5 agosto 1941 per essere un nuova Betania per il dagnargli anime, specialmente Appartenente all’Ispettoria Cilena suo Cuore...”. Così pregava: “Si- quelle dei Sacerdoti. “San Gabriele Arcangelo” gnore, ti offro il tuo stesso amore... 5° So per esperienza che senza l’a- prestami il tuo cuore affinché io ti iuto di Gesù, non sarei capace di Suor Giuseppina, dopo aver la- ami e ti serva nelle persone che mi nulla. Sono cosciente dei miei li- vorato per 10 anni in alcune case circondano”. miti e della mia povertà, per que- del Piemonte (Bellongo, Novizia- La sua vita semplice trasmette- sto mi metto ogni giorno nelle Sue to di Torre Bairo e nell’Istituto va la gioia di sentirsi profonda- mani, gli offro la mia poca terra e “Sacro Cuore” di Vercelli), il 14 mente amata dal Signore, che la gli dico: “Eccomi, signore, accettami ottobre 1951 giunse all’Ispettoria chiamava a consumarsi per Lui. come sono”. Cilena come missionaria. Era una Lei stessa scriveva: “Mi dono tutta FMA autentica, fedele alla sua a Te, senza riserve; insegnami a rico- Possiamo dire che visse con co- consacrazione, lavoratrice instan- noscerti presente in tutto e in tutti. erenza e fedeltà questi suoi propo- cabile, delicata, dal tratto affabile Dalle mie labbra e dal mio cuore sca- siti. In questi ultimi anni nella e affettuoso. Si caratterizzò sem- turisca sempre il Fiat, si faccia la tua casa di riposo di Santiago “S. Ma- pre per il suo bel sorriso e la totale volontà, e il grazie per gli innumere- ria D. Mazzarello” giorno dopo dedizione alla missione: era una voli benefici che mi concedi”. giorno si andò consumando, come donna di Dio. Nei 72 anni di Pro- Intorno al 2007 suor Giuseppi- una lampada, sempre raccolta in fessione religiosa testimoniò il suo na così si interrogava: cos’è quello preghiera fino al momento in cui dono radicale al Signore e la con- che vivi?, cosa desideri?, che cosa venne lo Sposo e la introdusse alle sapevolezza di sentirsi pienamente cerchi? che cosa senti?, cosa cono- Nozze eterne. amata da Lui. sci per esperienza? E rispondeva Grazie, suor Giuseppina! Tutta Le comunità dove svolse con così: l’Ispettoria è riconoscente per la generosità la missione di consi- 1° Vivo nella divina volontà e cer- tua vocazione missionaria e la do- gliera scolastica, economa, re- co di penetrare totalmente in essa. nazione della tua vita. Ora che sponsabile dei laboratori, vicaria 2° Desidero amare molto il Signo- vivi in Dio per sempre, intercedi furono quelle di Santiago, S. Mi- re, vivere una fede profonda e im- per la tua famiglia e per questa tua guel, Linares, Puerto Montt, mergermi sempre più nell’oceano seconda patria che si è arricchita Punta Arenas, Los Andes. Fu immenso della divina volontà. con la tua presenza, e ottienici dal

sempre benvoluta dalle alunne e 3° Cerco i mezzi che sono a mia di- Signore molte e sante vocazioni. Giugno 2013 dal personale della casa per la sua sposizione per vivere profonda- L’ispettrice carità e delicata attenzione. Tra- mente nella divina volontà ed es- Suor Aurelia Rossi 29

“L’incoerenza dei fedeli e dei pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere, mina la credibilità della Chiesa” VITA PARROCCHIALE

Carlino, fratello mio grazie di tutto cuore. Avrei voluto dirtelo il giorno del funerale, ma un nodo galeotto in gola mi ha bloccato. Dopo 30 anni di cammino quotidiano, insieme come fratelli, dirti un grazie sin- cero era d’obbligo, un obbligo morale come si addice a collaboratori fedeli. Te lo dico adesso, un grazie sincero e cor- diale. In questa occasione fare discorsi cele- brativi è una facile tentazione, ma non è nel mio stile e tu lo sai bene, anche se potrei farlo senza ipocrisia. Ma questi non sono momenti per fare panegirici, bensì occasioni per fermarci a riflettere sul grande mistero della vita e della morte. Grazie Carlino per il tuo servizio svolto per 50 anni alla comunità e ai tuoi cari arcipreti: Don Ales- sandro, don Adamo, don Giovanni, a me e preziosa spalla a don Ernesto. E’ stato un servizio quotidiano (dal suono dell’Ave Maria al ricordo dei morti, la sera), umile, fedele, prezioso, disinteressato, senza giornate di riposo e senza ferie e con la presenza a tutte le celebrazioni liturgiche. Adesso presentati ai sindacati celesti per regolare la tua posizione: annualità, ferie, straordinari, tut- to non pagato, la liquidazione. I sindacati sono chiamati a regolare una pratica senz’altro molto com- plessa. Gesù stesso e la Madonna ti faranno da avvocati. Carlino, con la tua grave perdita è come se fosse bruciata una biblioteca locale che ti ha visto umile protagonista della storia della comunità di Bariano: i suoi arcipreti, i curati, i preti novelli, le associazio- ni, le sue tradizioni cristiane. Tu ricordavi tutto con grande precisione: date, personaggi e luoghi, an- che perché sei stato un grande lettore di storie locali. Hai lasciato un vuoto assordante. Ogni giorno c’è un momento, un luogo, un ricordo, un fatto che mi parlano di te. Tutto mi sembra un sogno. Carlino, ti ringrazio per il tuo esempio nella devozione al Sacro Cuore, all’Eucarestia (che ti ha portato anche a far rinascere la confraternita del Santissimo Sa- cramento, di cui sei stato con orgoglio priore) e alla Madonna (aprivi la giornata con il Rosario in mano … e se qualche sacerdote snobbava questa devozione, lo facevi subito notare). Alla radice di tutto la tua fede, che ho ammirato durante la tua malattia specialmente quando ti ho portato l’Eucarestia. E adesso il modo migliore di tenere viva la tua memoria è continuare il tuo prezioso servizio alla no- stra comunità. Per questo, a nome tuo, prego i tuoi collaboratori e in primis i confratelli ad essere dispo- nibili con generosità e con lo spirito di fede che ha caratterizzato il tuo servizio. Tu dal cielo accompa- gnali e prega per loro e con loro. Permettimi ora di ricordarti un fatto storico che so tu apprezzerai. Il grande Michelangelo ha affre- scato da Maestro impareggiabile la famosissima Cappella Sistina: il tutto “gratis et amore Dei … in ri- parazione dei miei peccati e per guadagnarmi il Paradiso”. Carlino, non sei stato un grande artista, ma un umile servitore del Signore. Che il Signore ti riservi un posto speciale in Paradiso. E adesso lascia che la mia preghiera e quella della comunità tutta si faccia canto: in Paradiso, Car- lino, ti accompagnino gli angeli e ti accolgano i santi e la Madre Celeste a ricevere il premio riservato ai servi fedeli. E dalla Casa del Padre canta con il salmista:“Oh, quanto è amabile la tua Dimora, l’a- nima mia languisce d’amore: sì, anche il cuore e la carne tripudiano, bramo la tua Casa, mio Signore” (Salmo 83). Con tanto affetto don Sandro 30

La Voce della Comunità di Bariano ANAGRAFE PARROCCHIALE

Hanno preso il sentiero che conduce al Padre: ricordiamoli insieme

Resmini Aurelia Roncalli Maria Bettani Bruno Ceruti Giancarlo anni 85 anni 89 anni 63 anni 70

Cometti Maria Grasselli Elisa Bettani Giuseppe Silvani Amilcare anni 64 anni 74 anni 91 anni 95

Il vostro ricordo è sempre con noi

Antonietta Facchetti Raffaele Facchetti Leoni Vilma 7º anniversario 1º anniversario anni 56

Naddia Morlotti in Corna 2º anniversario Mamma la tua assenza è incolmabile ti vogliamo tanto bene. Giulio Colpani Romolo Gualandris Provesi Pietro Tuoi figli Luca e Paolo 9º anniversario 5º anniversario anni 71 31

Giugno 2013 La Voce della Comunità di Bariano