©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte IL CASO ROMA

Il ruolo da sempre preminente che Roma ha rivestito (statali) e I'Antiquarium Comunale o i Musei Capitolini rispetto al territorio regionale nelle vicende del colle­ (comunali) possiedono alcuni reperti provenienti da una zionismo, in particolare archeologico e artistico, ha de­ medesima area culturale o a volte da uno stesso luogo che terminato il prevalere delle raccolte romane su quelle risultano divisi solo per contingenze storiche accidentali. degli altri musei del Lazio, sia per quantità che per Altro esempio può essere costituito dalla Pinacoteca qualità dei materiali. Capitolina, che conserva dipinti di scuole e di autori I problemi gestionali e di conservazione nei musei di presenti in altre gallerie statali o fidecommisse della città. Roma non sono tanto diversi quanto, soprattutto, più Essendo però oltre ottanta i musei romani, senza con• complessi: basti pensare alla megastruttura dei Musei siderare i Musei Vaticani con le loro diciannove impor­ Capitolini, o alle oltre cinquanta sale del Museo della tanti sezioni, ed essendo questa indagine limitata ai mu­ Civiltà Romana. sei di competenza regionale, si è deciso di restringere Un'analisi della situazione dei musei locali di Roma il campo ai soli musei comunali (sedici}, pur tenendo non poteva prescindere dall'esame di tutti i musei della conto del dibattito in corso e di alcune proposte di in­ città soprattutto nella prospettiva di un piano generale tervento già formulate in pubblici incontri - come di­ di revisione delle strutture esistenti. Risulta ormai im­ remo più avanti - che interessano sia i musei comunali prorogabile la soluzione dei molti problemi che afflig­ che quelli statali. Sono stati esclusi quindi dalla scheda­ gono da tempo la maggior parte delle strutture museali tura, a parte ovviamente i musei statali - compresi romane.'> quelli universitari - , anche quelli privati e le raccolte A determinare la situazione attuale ha influito per buona ecclesiastiche. Di questi ultimi si è scelto di esaminarne parte la pesante eredità della politica culturale prevalsa solo alcuni a titolo puramente esemplificativo della loro soprattutto negli anni '50 e '6o. Si pensi, ad esempio, varietà e peculiarità. al rapporto impari, sempre mantenuto, tra centro storico Un elenco di tutti i musei romani locali o di interesse e fascia urbana intermedia da un lato e il resto della città locale viene pubblicato nella tabella a p. 65. dall'altro. Ciò si è verificato anche nel campo dei ser­ Dati i problemi specifici presentati da alcuni musei vizi culturali, in particolare i musei: il maggior numero comunali, talvolta per l'inagibilità dei locali, talvolta per di essi è situato nel centro storico. Se il discorso si estende la difficoltà del reperimento della documentazione com­ alle altre attrezzature culturali pubbliche, come ad esem­ pleta, l'indagine è stata condotta nel modo seguente: pio le biblioteche, si constata un'analoga distribuzione.2l mentre la maggior parte degli istituti è stata schedata Un'altra tt:ndenza in atto è quella di voler spostare dal " vivo ", come già avvenuto per gli altri musei dell:l alcune istituzioni museali dal centro storico, non certo regione, le schede di alcuni (Musei Capitolini, Antiqua­ nell'ottica di un decentramento dei servizi culturali, rium Comunale, Pinacoteca Capitolina, , ma per far spazio a centri direzionali e di gestione o Museo della Civiltà Romana, Casa del Cardinale Bessa­ forse perché ritenute meno importanti. Proviamo ad rione) sono state redatte per le voci fondamentali dai analizzare per esempio quali musei si trovano nel " nuovo " responsabili degli stessi musei. Per la Casa del Cardinale quartiere dell'EUR; si tratta di istituzioni che non hanno Bessarione, ad esempio, ci si è affidati al conservatore mai interessato la cultura accademica: il Museo della in quanto, a causa dei restauri in corso nell'edificio, i Civiltà Romana, un museo di calchi e di riproduzioni, materiali erano stati trasferiti temporaneamente nei de­ è stato abbandonato a se stesso ed ha vegetato fino a positi dei Musei Capitolini e non erano visibili; per pochissimi anni or sono. Il Museo Nazionale di Arti e la redazione della scheda sono stati così utilizzati l'inven­ Tradizioni Popolari, considerato da sempre di serie B tario dei materiali e le altre notizie relative alla collezione. per il tipo di raccolte conservate, è attualmente in corso di restauro; abbastanza continua è invece l'attività con­ Esaminando la storia della costituzione dei musei co­ nessa all'allestimento di mostre temporanee. Il Museo munali di Roma, una prima caratteristica è data dal ri­ dell'Alto Medio Evo, allestito secondo moderni criteri levante contributo di lasciti e donazioni. Se si escludono museografìci, conserva materiali inerenti ad una disci­ i Musei Capitolini e l' Antiquarium, tutti gli altri musei plina, l'archeologia medievale, che ancora fa fatica ad comunali sono il risultato di donazioni, avvenute nei inserirsi autonomamente tra le "sorelle maggiori", l'ar­ primi decenni di questo secolo, da parte di collezionisti cheologia classica e la storia dell'arte medievale; il Mu­ privati: così ad esempio, il Barracco, il Canonica, il Na­ seo Nazionale Preistorico ed Etnografico " Luigi Pigo­ poleonico, la sezione originaria della Galleria Comunale rini ", dal XVII secolo ospitato nel palazzo del Colle­ d'Arte Moderna e il Museo di Roma, anche se l'acqui­ gio Romano, è stato sfrattato e trasferito all'EUR per sizione di una prima parte di materiali di quest'ultimo far posto al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. fu il frutto di un vero e proprio programma d'acquisto. Nell'ambito dell'indagine, la situazione dei musei lo­ E questo è tanto più smgolare se si tiene conto della cali romani richiedeva un esame che non ignorasse la lunga tradizione di collezionismo pubblico, soprattutto esistenza degli altri musei cittadini, soprattutto statali o nel settore archeologico, inaugurata già nel 1471 con la di enti diversi che, per la particolare natura dei materiali, ben nota donazione di alcune sculture bronzee al popolo presentano tangenze a volte assai strette con le collezioni romano da parte di Sisto IV. Tale avvenimento, nella comunali. Questo si verifica soprattutto per il settore ar­ storia della museologia, viene giustamente considerato cheologico e storico-artistico: ad esempio il Museo uno dei primi, importanti atti di riconoscimento di " in­ Nazionale di , il Museo Nazionale Romano teresse pubblico" delle raccolte d'arte, continuato - per

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I- ROMA, MUSEI CAPITOLINI- IL SALONi: DEL MUSEO CAPITOLINO DI SCULTURA ANTICA (foto Archivio del Museo)

2 - ROMA, MUSEI CAPITOLINI - LA SALA DEGLI ORAZI E CURIAZI Ni:L PALAZZO DEI CONSERVATORI ADIBITA SALTUARIAMENTE A SEDE DI MOSTRE TEMPORANEE (foto Malter)

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ROMA, MUSEI CAPJTOLINI - LA SALA DEGLI IMPERATORI E IL SALONE CENTRALE DEL MUSEO DI SCULTURA ANTICA NELL'ALLE­ STIMENTO MUSEOCRAFICO SETTECENTESCO Uoco Malter) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte TAV. VII

ROMA, MUSEI CAPITOLINI, PALAZZO DEI CONSERVATORI CRATERE DI ARISTONOTHOS (METÀ VII SEC. A.C. CIRCA) (foto Malter) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

quanto riguarda i Musei Capitolini - tra il XVII e il XIX secolo con l'ampliamento della struttura espositiva, con la creazione del Museo Capitolino di Scultura An­ tica, della Pinacoteca Capitolina (collegata all'Accademia del Nudo, sempre in Campidoglio), del Museo del Pa­ lazzo dei Conservatori e, nel nostro secolo, con l'istitu­ zione del Museo Nuovo, il Braccio Nuovo e la Raccolta Lapidaria (figg. t e 2, TAvv. VI e VII). L'iniziativa pubblica che portò alla cost tuzione del ­ l' Antiquarium Comunale prese avvio dalla necessità di conservare l'ingente materiale di scavo che veniva re­ cuperato nel corso di lavori edilizi dopo il r87o, soprat­ tutto nei nuovi ·quartieri deii'Esquilino, Viminale e Qui­ rinale. Bisognerà però attendere fino al 1929 per vedere realizzata la prima sede dell' Antiquarium sul Celio (figg. 3 e 4). L'edificio fu chiuso e abbandonato solo dieci anni dopo, nel 1939, a causa di lesioni irreparabili pro­ vocate alla struttura architettonica dai lavori per la fu­ tura metropolitana; e cosl è rimasto fino al 1978 quando una parte dei materiali fu esposta in alcune sale di Pa­ lazzo Caffarelli sul Campidoglio, ora difficilmente visita­ bile e solo su richiesta. 3) 3 - ROMA, ANTIQUARIUM COMUNALE- VEDUTA DELL'ESTERNO Purtroppo, sia i Musei Capitolini che l'Antiquarium PRIMA DEL PARZIALE CROLLO AVVENUTO NEL 1939 Comunale non offrono un'immagine esauriente della (foto Archivio del Museo)

4 - ROMA, ANTIQUARIUM COMUNALE L'ALLESTIMENTO DELLA SALA DEI MOSAICI PRIMA DELLA CHIUSURA AVVENUTA NEL 1939 (foto Archivio del M useo)

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5 - ROMA, ANTIQUARIUM DEL FORO DI AUGUSTO 6- ROMA, ANTIQUARIUM DEL FORO DI AUGUSTO LA PRIMA SALA DUE SALE CON REPERTI MEDIEVALI E CON IL PLASTICO DEL FORO

7 - ROMA, 8 - ROMA, MUSEO DELLE MURA IL CAMMINAMENTO ESTERNO LUNGO LE MURA AURELIANE L'INTERNO DI UN PIANO DEL CAMMINAMENTO ALL'ALTEZZA DI ADIBITO A SEDE DI MOSTRE TEMPORANEE (foto Savio) (foto Savio) -

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città antica; né le altre due istituzioni archeologiche co­ in cotto o in pietra esistenti sul tracciato delle mura, munali, cioè l'Antiquarium del Foro di Augusto e il plastici ricostruttivi di J?Orte e di tratti delle mura, marmj Museo delle Mura possono essere annoverate come strut­ ed altri materiali origmali o in riproduzione. Sono in ture museali in grado di assolvere ad una funzione con­ preparazione le sezioni relative al Medio Evo, al Rina­ servativa, scientifica e didattica. scimento ed alle epoche successive. 4l Il primo, costituito da tre salette e da un piccolo ma­ L'esigenza di istituire un museo di storia urbana della gazzino adiacente alla chiesa dei Cavalit>ri di Rodi, è città di Roma è già stata ampiamente riconosciuta da visibile solo su richiesta; esso conserva alcuni frammenti più parti, e si è manifestata io particolare in questo ul­ di sculture e di decorazioni architettoniche di epoca ro­ timo periodo soprattutto in coincidenza con il dibattito mana e medievale reperiti nell'area del Foro di Augusto complessivo, tuttora io corso, sulla riqualificazione del­ e nelle zone limitrofe e il plastico di ricostruzione del l'assetto archeologico ed urbanistico del centro di Roma Foro stesso (figg. 5 e 6). Il Museo delle Mura, sistemato e soprattutto della zona del Foro Romano, del Palatino, nei locali di ROrta San Sebastiano e solo da pochissimo dei Fori Imperiali e del Colosseo. tempo di nuovo agibile (1984), è un museo essenzial­ Era inevitabile che nel dibattito fossero coinvolti tutti mente didattico, inserito nel suggestivo percorso della gli enti che operano nel settore: dallo Stato, per mezzo " Passeggiata sulle mura " (figg. 7 e 8): ancora in corso di della Soprintendenza Archeologica di Roma, alla Regione completamento, tanto da essere utilizzato attualmente con l'Assessorato alla Cultura, al Comune con i suoi anche come sede di mostre temporanee, esso dovrebbe vari assessorati, a docenti universitari, a singoli opera­ documentare la storia della costruzione e delle trasfor­ tori ed esperti. mazioni subite nel tempo dalla imponente cinta muraria; Sono state costituite, già da tempo, commissioni di fino a questo momento è stata allestita la prima sezione studio miste in un esperimento che potremmo definire riguardante le tre fasi antiche di Aureliano, Massenzio '' storico " o di avanguardia, in quanto instaura un e Onorio: sono esposti infatti calchi delle decorazioni nuovo rapporto di collaborazione tra enti diversi fino

9- ROMA, MUSEO DELLA CIVILTÀ ROMANA- LA SALA DEI TEATRI, ANFITEATRI, CIRCHI E PALESTRE (foto Savio)

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IO- ROMA, MUSEO DELLA CIVILTÀ ROMANA- IL PLASTICO DI ROMA AL TEMPO DI COSTANTINO Uoto Savio) ad oggi scarsamente coordinati. Il dibattito è scaturito sei Capitolini}, sul Celio (Antiquarium) ed in altri spazi dalla necessità di dare attuazione alla legge n. 92 del xg8x, dove avrebbero sede la sezione della civiltà della Roma la cosiddetta " legge speciale " per Roma che ha assegnato imperiale (Mercati Traianei}, quella sulla configurazione x8o miliardi per il restauro e il riassetto del centro dell'assetto medievale-rinascimentale (Villa Silvestri Ri­ storico archeologico della capitale. valdi}, la sezione relativa alla storia economica e commer­ Una sede pubblica di confronto sul progetto dei Fori ciale di Roma (ex Arsenale pontificio}, il sistema "banca è stato un convegno sul tema " Roma: Archeologia e dati" (ex convento di Santa Maria della Consolazione). Progetto", svoltosi a Roma nel maggio 1983; ad esso Tornando ora all'analisi dei musei già esistenti, un si è affiancata una mostra dello stesso titolo, di cui è altro museo archeologico collegabile con la storia della stato redatto un catalogo. 5) Come è stato affermato in città e della cultura del mondo antico-romano è il Mu­ quella sede per una corretta progettazione e per la pro­ seo della Civiltà Romana, uno dei pochi musei italiani grammazione del nuovo assetto territoriale del centro che non conservi pezzi originali (figg. 9 e xo). Si tratta storico e dei musei, è necessario prima di tutto una co­ infatti di una copiosissima raccolta di calchi di frammenti noscenza precisa del patrimonio culturale esistente e del architettonici, monumenti, iscrizioni, sculture, riprodu­ patrimonio edilizio di proprietà pubblica sottoutili.zzato zioni e modellini eseguiti allo scopo di documentare la per poter inserire in un più corretto uso, ai fini di un storia di Roma, gli aspetti della civiltà romana, la città potenziamento delle strutture culturali della città, le nelle sue trasformazioni e le opere civili e militari. Una aree e i musei archeologici. recente mostra allestita nel museo nell'ambito delle ma­ Superato il pregiudizio di analizzare i musei partendo nifestazioni di "Roma Capitale x87o-19II ", divenuta dalla distinzione delle competenze giuridico-ammini­ poi permanente e propedeutica alla visita, chiarisce le strative (il che avrebbe portato inevitabilmente a formu­ peculiarità della singolare collezione originata dalla Mo­ lare ipotesi e progetti separati tra loro}, è stato prospet­ stra archeologica del I9II e dalla Mostra Augustea della tato un " sistema preferenziale ", quasi una sorta di Romanità del 1937-1938. 6> asse viario culturale (piazza Esedra, via Nazionale, Cam­ Un'istituzione culturale come questa, con grandi pos­ P,idoglio, corso Vittorio Emanuele II}, che prevede sibilità, soprattutto didattiche, dovrebbe essere poten­ ' ... una migliore utilizzazione e razionalizzazione di ziata sia dal punto di vista tecnico e dei servizi (manca sedi museali esistenti, da conseguirsi anche con l'acqui­ ogni tipo di impianto, di illuminazione artificiale, di sizione di nuovi spazi da integrare in sistemi organici e riscaldamento, di antincendio, di antifurto e climatiz­ articolati ... ". zazione}, sia dal punto di vista espositivo: risultano in­ Per il futuro Museo di storia urbana, in particolare, fatti superati certi criteri di collocazione delle opere, s1 pensa a varie sezioni collocate sul Campidoglio (Mu- che sono ordinate secondo una successione in parte ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte cronologica, in parte tematica. Preoccupanti sono an­ che i problemi di conservazione dei materiali, costituiti quasi tutti di gesso, legno o altro materiale particolar­ mente deperibile; è il caso del grande plastico di Roma ai tempi di Costantino: i supporti sui quali esso poggia, tutti in legno, sono ormai completamente tarlau e ri­ schiano da un momento all'altro di crollare sotto il peso del plastico stesso. Per questa ragione si prevede d1 ef­ fettuare una serie di interventi di disinfestazione e di restauro di tutte le sale che comporteranno la chiusura del museo per almeno due o tre anni. Anche il Museo Barracco, con la sua interessante col­ lezione di sculture antiche, messa insieme dal Barone Giovanni Barracco e poi donata nel 1902 al Comune di Roma, dovrebbe essere quanto prima ristrutturato: una mostra dal titolo " Il ' Nuovo' Museo Barracco " svol­ tasi negli stessi locali del museo dal 18 novembre 1982 al x8 gennaio 1983 ha presentato un primo progetto di nuovo allestimento; 7l quello attuale infatti non sem­ bra il più idoneo per una chiara e didattica presentazione del materiale e gli spazi non appaiono razionalmente utilizzati. La non ampia ma qualificata raccolta rappresenta l'unico nucleo comunale di oggetti di cultura non romana: il museo conserva infatti reperti assiro-babilonesi, egiziani, etruschi e soprattutto un raro e cospicuo gruppo di ori­ ginali greci (figg. II 13). Rilevante importanza rivestono inoltre - come è 12 - ROMA, MUSEO BARRACCO noto - le collezioni comunali storico-artistiche, a co- LA SALA DEGLI ORIGINAU GRECI

I I - ROMA, MUSEO BARRACCO 13- ROMA, MUSEO BARRACCO LA SALA DELL'ARTE ASSIRA LA SALA DEGLI ORIGINALI GRECI

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14- ROMA, PINACOTECA CAPITOLINA- LA SALA DI SANTA PETRONILLA (fotc Archivio del Museo)

minciare dalla Pinacoteca Capitolina (fig. 14). Di antica riale, raccolto a partire dal 1930 (anno di inaugurazione costituzione - fu infatti fondata da Benedetto XIV del primitivo Museo di Roma in alcuni locali dell'ex su sollecitazione del cardinale Valenti Gonzaga - BJ Pastificio Pantanella, alla Bocca della Verità), soprattutto essa possiede una prestigiosa raccolta di dipinti, nonché attraverso donazioni e lasciti di collezionisti privati, non porcellane, arazzi e mobilia antica; 9) vi è rappresentata rappresenta che in modo disomogeneo e approssimativo soprattutto la produzione figurativa del primo Seicento, alcune delle trasformazioni subite dalla città nei secoli anche se non mancano dipinti dal XIV al XVIII secolo passati. di alcune importanti scuole. Tuttavia l'utilizzazione con­ Il sistema espositivo andrebbe rivisto sia dal punto di tinua delle sale della Pinacoteca come spazio espositivo vista tematico, sia per quanto concerne l'aspetto tecnico per mostre temporanee ottiene il risultato, certo involon­ museografico. Altro limite è rappresentato dalla frequente tario, di mettere in secondo piano l'interesse della col­ chiusura delle sale per poter utilizzare il personale di lezione permanente. custodia negli altri ambienti del museo adibiti spesso a Un altro museo strettamente legato alla storia della sede di mostre temporanee. Inoltre si segnala la chiusura città è il Museo di Roma (figg. 15-17). ' 0 > Vi sono raccolti del primo piano, a causa dei lavori di rifacimento del ­ dipinti, arazzi, sculture (in genere ritratti), tutti i gessi l'impianto elettrico, mentre il terzo piano è visitabile originali provenienti dallo studio dello scultore Pietro solo su richiesta. Tenerani, una collezione di calchi di gemme antiche e La sede del Museo di Roma accoglie anche altre isti­ moderne, stampe, maioliche di rinvenimento locale dei tuzioni: il Gabinetto Comunale delle Stampe, con una secc. XII-XVII, plastici dì monumenti e altri oggetti ricchissima raccolta di stampe dal XVI al XX secolo che che offrono un'immagine di Roma nei secoli passati, illustrano cerimonie, feste, avvenimenti storici, civili e soprattutto nel XIX secolo : ricordiamo ad esempio le religiosi di Roma e un archivio fotografico riguardante opere dì Bartolomeo Pinellì, di Ettore Roesler Franz e soprattutto immagini di Roma. Al terzo piano del palazzo di Antoine- Jean- Baptiste Thomas. Questo notevole mate- è ospitata anche la sezione dei dipinti del XIX secolo ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

15- ROMA, MUSEO DI ROMA 16-ROMA, MUSEO DI ROMA-UNA DELLE SALE DEGLI ACQUERELLI LA SALA DELLA FAMIGLIA BRASCHJ DELLA SERIE "ROMA SPARITA" DI E. ROESL.ER FRANZ (1845-1907)

17- ROMA, MUSEO DI ROMA- LA SALA DELLE VffiTÙ CON AFFRESCHI STACCATI, FRAMMENTI DI SCULTURE ALTOMEDIEVALI E MOSAICI PROVENIENTI DALLA BASILICA VATICANA 51 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte Verità, l'Abate Luigi, ecc.) e le "Scene dì vita romana" (ricostruite con manichini ed oggetti in stile dal pittore Orazio Amato, ispirandosi alle opere del Pinelli e del Thomas) furono destinate ai locali dell'ex convento di Sant'Egidio di proprietà comunale, assegnato dopo il restauro a funzioni di pubblica utilità. Qui però i dtpìnti (di non grande qualità), i calchi (non sufficientemente dotati di un apparato didattico) e le " Scene di vita ro­ mana " non offrono una sufficiente e chiara documenta­ zione sugli aspetti della vita a Roma nell'Ottocento; in particolare le " Scene di vita romana " ricordano molto da vicino certe "Period Rooms" americane e suscitano un senso di curiosità necrofila da museo delle cere. Un museo, questo, posto nell'antico quartiere di T ra­ stevere, che si riabilita non tanto per il singolare studio di gusto dannunziano del poeta romanesco Trilussa - donato al Comune e riallestito, sulla base di vecchie fotografie, in un ambiente - quanto per la dinamica attività che viene svolta nei locali del piano terra con mostre, dibattiti, incontri destinati sia al pubblico adulto che al mondo della scuola. u) Un'altra istituzione comunale recente è il Museo Canonica, situato nella suggestiva costruzione neomedie­ vale detta la Fortezzuola, sul Pincio (figg. 2o-22 e TAv. VIII, b). Lo scultore Pietro Canonica (r86g-1959), che aveva ottenuto l'edificio comunale in uso come abitazione e studio, donò alla sua morte tutta la sua collezione di sculture, quadri e mobili al Comune dì Roma. ' 2> Purtroppo, nonostante la sua posizione, il museo è escluso da qualsiasi itinerario culturale o turistico ed è quasi dimenticato dallo stesso ente proprietario; è l'unico museo comunale che non ha un funzionario responsabile stabile e che non compare tra le istituzioni museali comunali che svolgono attività didattica in collegamento con il Centro di Coordinamento Didattico del Comune di Roma; tale attività risulterebbe invece indispensabile per una migliore

18 - ROMA, MUSEO DEL FOLCLORE E DEI POETI ROMANESCHI LO SCRIVANO (RICOSTRUZIONE DI ORAZ IO AMATO)

della Galleria Comunale d'Arte Moderna: cosututta alla fine del secolo scorso grazie ad alcune donazioni e poi incrementata con acquisti- in particolare negli anni '20- raccoglie immagini di Roma e opere di artisti romani. DeHa Galleria Comunale d'Arte Moderna esiste anche una sezione, relativa alle opere del XX secolo, ammas­ sata nei depositi del Palazzo delle Esposizioni. Un note­ vole patrimonio dunque, in attesa di una stabile e ade­ guata sede, senza considerare il materiale della stessa epoca sparso nelle stanze degli uffici comunali. A proposito del Palazzo delle Esposizioni, anch'esso in parte di proprietà comunale, va ricordato che, costruito nel 1878-82 specificamente per ospitare mostre d'arte temporanee, è stato per molto tempo sottoutilizzato sia per lo stato di degrado dell'edificio, sia per l'inadegua­ tezza alle attuali esigenze museografico-espositive: sono attualmente in corso lavori di ristrutturazione e di restauro su progetto di un architetto museologo come Costan­ tino Dardi. Una oleografica emanazione del Museo di Roma è costituita da quello che, discutibilmente, è stato deno­ minato Museo del Folclore e dei poeti romaneschi (figg. 19- ROMA, MUSEO DEL FOLCLORE E DEl POETI ROMANESCffi r8 e rg). Una decina di anni fa alcuni dipinti e incis10nì, SCORCIO DELLO STUDIO DI TRILUSSA i calchi delle " statue parlanti " (Pasquino, Bocca della RICOSTRUITO IN ALCUNI AMBIENTI DEL MUSEO 52 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

20 - ROMA, MUSEO CANO!IfiCA - LA PRIMA E LA SETTIMA SALA IN PRJMO PIANO IL RITRATTO 01 DONNA FRANCA FLORIO (1903)

21 - ROMA, MUSEO CANONICA - LA TERZA SALA 22 - ROMA, MUSEO CANONICA - IL SALONE AL PRIMO PIANO

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23 - ROMA, MUSEO NAPOLEONICO - LA SALA D'INGRESSO (foto Archivio del Museo)

24- ROMA, MUSEO NAPOLEONICO- LA SALA DEDICATA AL SECONDO IMPERO foto Archivio del Museo)

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25- ROMA, CASA DEL CARDINALE BESSARIONE- ESTERNO DURANTE I LAVORI DI RESTAURO DEL 1983-1984 (foto Archivio del Museo)

26 - ROMA, CASA DEL CARDINALE BESSARlONE LA SALA D'INGRESSO PRIMA DEl LAVORl DI RESTAURO DEL 1983-1984 (foto Archi vio del Museo)

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27- ROMA, RACCOLTA DEL PIO ISTITUTO DEL SANTO SPIRITO- LA SALA DELLA PRESIDENZA

28 - ROMA, MUSEO STORICO DEL TEATRO ARGENTINA LA PRIMA SALA CON l FRAMMENTI DELL'ANTICO SOFFITTO LIGNEO DIPINTO ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte •

29 - ROMA, - LA SALA DEI VER­ TEBRATI

30 - ROMA, MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA - LA COLLEZIONE ORNITOLOGICA

3 I - ROMA, MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA - SCORCIO DI ALCUNE SALE

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30 57 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

32- ROMA, RACCOLTA DEL PIO ISTITUTO CATEL- LA SALA DELLE RIUNIONI

fruibilità del materiale raccolto ed esposto, tanto da rite­ priva dell'arredo e difficilmente visitabile a causa di nuovi nersi auspicabile un suo più idoneo riordinamento. lavori di restauro all'edificio. Un museo che conserva materiale storico-artistico e Alle istituzioni già ricordate ne vanno aggiunte ancora storico-documentario, anch'esso frutto della donazione due di recente acquisizione e una "eccentrica": la di una collezione privata al Comune di Roma {quella Quadreria del Santo Spirito, il Museo Storico del Teatro del Conte Giuseppe Napoleone Primoli, nel 1927), è Argentina e il Museo civico di Zoologia. il Museo Napoleonico: I l) ciascuna sala è dedicata ad La prima, passata di recente alle competenze del Co­ un momento storico o ad un membro della famiglia mune di Roma come patrimonio ex IPAB, fu fondata Bonaparte nel contesto del I e del II Impero {figg. 23 e 24). nel XIX secolo coi materiali provenienti dagli edifici L'ordinamento, che non ha carattere cronologico, sug­ di proprietà del Pio Istituto del Santo Spirito e da Ospe­ gerisce l'idea di una casa-museo e da qualche tempo dali quali quello della Trinità dei Pellegrini, di San vi si svolge una interessante attività culturale con visite gui­ Rocco, della Consolazione e di San Giacomo in Augusta; la date e ricognizione scientifica dei materiali. raccolta è costituita in prevalenza da quadri •s> ma vi Un'altra raccolta che assume l'aspetto di una casa­ sono anche arazzi, vasi da farmacia, mortai in bronzo e museo è quella ospitata nella Casa del Cardinale Bessa­ in porfido e mobili dei secoli XV- XVII di un certo pre­ rione,14) posta sull'iniziale tratto della via Appia Antica: gio {fig. 27); tutti questi oggetti costituiscono l'arreda­ qui mobili, tele, sculture in marmo e in legno, maioliche, mento degli uffici dell'Istituto; in realtà non si tratta opere quasi tutte appartenenti all'epoca rinascimentale, dunque di una vera e propria struttura museale. La rac­ sono state raccolte per arredare i suggestivi ambienti colta è visitabile solo su richiesta. di questo edificio del XV secolo restaurato negli anni Il Museo del Teatro Argentina è stato inaugurato nel '30 e nel xgso-51 {figg. 25 e 26). Negli ultimi tempi è novembre del xg82. 16) Ricavato in un vano del sotto­ stato utilizzato principalmente come luogo di rappresen­ tetto del teatro, espone originali e copie di documenti tanza e di riunioni della Giunta comunale: la Casa è oggi relativi alla nascita e alle trasformazioni dell'istituzione; ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

33 - ROMA, MUSEO D'ARTE SACRA DELLA BASILICA 34 - ROMA, MUSEO FRANCESCANO DEl PADRI CAPPUCCINI DI SANTA MARIA SOPRA MINERVA LA SALA DEI DIPINTI LA SALA DI ESPOSIZIONE (foto Archivio del Museo)

35- ROMA, MUSEO FRANCESCANO DE l PADRI CAPPUCCINI - LA SALA DELLE STAMPE (foto Archivio del Museo)

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antiche incisioni, fotografie di attori di compagnie tea­ trali, vecchie locandine, costumi, calchi in gesso e fram­ menti dell'antico soffitto !igneo dipinto sono esposti in moderne vetrine o su supporti in ferro. Molto appropriata è stata la decisione di conservare almeno una delle capria­ te !ignee settecentesche dell'antica copertura. Il piccolo museo è visitabile soltanto durante l'orario antimeridia­ no del botteghino del Teatro Argentina (fig. 28). Infine un museo " eccentrico " è il Museo Civico di Zoologia, formato da una ricca e varia collezione (figg. 29-31), annesso al Giardino Zoologico, il quale diversa­ mente dagli altri, dipende dall'Assessorato al Turismo. Dal punto di vista gestionale sta attraversando un periodo di profonda crisi e sarà sottoposto quanto prima ad una totale revisione del sistema espositivo. Anche la colle­ zione di questo museo è frutto di diverse donazioni da parte di privati ad incremento di un primo nucleo costituito nel 1932 con materiali provenienti da Istituti universitari. •7> Al 1984 risale la delibera comunale di istituzione di un nuovo museo: il Museo storico dell'Isola Tiberina. Al progetto sta lavorando una commissione di studio com­ posta, oltre che da funzionari comunali, anche da studiosi ed esperti esterni all'amministrazione capitolina. Il museo

36 - ROMA, THE KEATS AND SHELLEY MEMORIAL HOUSE - PARTICOLARE DELLA SALA DELLA BIBLIOTECA

37 - ROMA, THE KEA TS AND SHELLEY MEMORIAL HOUSE - LO STUDIO DI KEATS 37 6o ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

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38 - ROMA, MUSEO GOETHE - LA SECONDA SALA (PARTICOLARE)

39 - ROMA, MUSEO GOETHE - LA TERZA SALA

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documenterà la stratificazione storica di questa area opere riportano denominazione, datazione e autore degli così {>eculiare di Roma dall'epoca romana fino ai nostri oggetti esposti. È visitabile soltanto a richiesta. giorn1 e si articolerà in diverse sezioni: x) storia sociale A metà strada tra l'artistico e il documentario è il (presenza, fin dall'antichità, di istituzioni a carattere assi­ Museo Francescano dei Padri Cappuccini.2 3l La colle­ stenziale, come l'ospedale) i 2) storia economica (tra­ zione ebbe origine dalla ingente documentazione ico­ sporti e commercio sul Tevere) i 3) storia urbanistica, nografica su San Francesco, raccolta da padre Louis architettonica e artistica (il Tevere, il tempio di Escula­ da Porrentruy per illustrare una biografia del Santo, pio, le chiese e i conventi, la torre e il palazzo Caetani); edita nel 1885. Il materiale, accresciuto da altri lasciti, 4) storia religiosa (edifici di culto pagani, cristiani, la donazioni e con i recuperi effettuati dai conventi fran­ confraternita dei " Saccon i rossi "); una sezione in parti­ cescani abbandonati o soppressi, ebbe varie sedi fino a colare sarà dedicata alla storia della comunità ebraica che, nel 1968, venne trasferito in quella attuale del Col­ che ha sempre mantenuto contatti con l'isola. I locali legio di San Lorenzo da Brindisi. Migliaia di incisioni destinati a sede del museo sono quelli, in parte già di di varia epoca raffiguranti San Francesco o altri santi, proprietà comunale, della antica residenza dei Caetani, oltre 500 dipinti, centinaia di disegni, ceramiche e por­ divenuta nel XVII secolo convento dei Frati Minori fran­ cellane, monete, medaglie, matrici e riproduzioni di si­ cescani di San Bartolomeo all'Isola e, infine, ospedale gilli costituiscono la raccolta connessa alla storia del­ israelitico. l'Ordine. Il ricchissimo materiale, esposto in quaranta Da questa analisi della situazione dei musei comunali sale, sia sulle pareti con sintetiche didascalie, sia all'in­ di Roma, nel suo complesso non certo positiva e tutta­ terno di bacheche, sia immagazzinato per ragioni di via in fase di cambiamento, si rileva una improrogabile spazio su rastrelliere mobili, è visibile solo agli studio­ necessità di adeguare maggiormente le istituzioni museali si e su motivata richiesta (figg. 34, 35 e 41). cittadine alle esigenze di una migliore funzionalità e La Keats and Shelley Memoria! House e il Museo fruibilità delle strutture. I lavori in corso o in progetto, Goethe documentano pienamente la tipologia della casa­ sopra menzionati, testimoniano appunto la volontà, da museo. Nella prima, costituita dagli ambienti dove visse parte dei responsabili comunali, di rendere più idonei e mori John Keats (1821), si sono venuti raccogliendo dal 1 sistemi espositivi e di dare maggior spazio alle funzioni 1907 cimeli e ricordi reperiti in parte attraverso lasciti didattiche dei musei. l8l e donazioni da parte di familiari e ammiratori dei poeti Per la parte gestionale ed amministrativa, oltre a denun­ romantici inglesi presenti a Roma nel secolo scorso e in ciare la ormai nota carenza di personale, ai vari livelli, parte con acquisti effettuati dall'associazione omonima nonostante che gli organici siano stati aumentati con la che gestisce il museo (figg. 36 e 37). 24) L'istituzione è legge n. 285 e con altre assunzioni, i cui ruoli però non dotata di una biblioteca specializzata nella letteratura sono ancora stati definiti, l9) vanno ricordate le esigue rom~ntica inglese ed è visitabile secondo un regolare cifre destinate nel bilancio comunale ai musei per ristrut­ orano. turazioni, restauri e acquisti di opere. 20> La Fondazione Goethe ha istituito nel 1973 un museo che raccoglie nei locali dove Goethe abitò nel suo sog­ Se si passa ad analizzare il panorama degli altri musei ~iorno romano la documentazione relativa alla presenza romani classificabili di interesse locale, ci si trova di m Italia del grande scrittore tedesco, come testimonianza fronte ad un numero abbastanza vasto di raccolte di di­ dell'incidenza culturale del momento italiano nella vita verso genere: musei storico-documentari, case-museo, artistica di Goethe (figg. 38 e 39). Il museo di Roma rap­ collezioni artistiche ed archeologiche soprattutto di e.nti presenta una diramazione degli altri due musei tedeschi privati, ecclesiastici, di confraternite, di fondazioni, ecc. dedicati all'artista, quello di Francoforte e quello di Come è stato prima accennato, si è proceduto ad una ana­ Weimar. Anche questo museo è regolarmente aperto. 25> lisi-campione scegliendone fra questi solo alcuni, sele­ Tra le raccolte di tipo documentario si segnala quella zionati in modo da rispecchiare le diverse realtà culturali teatrale del Burcardo, d1 proprietà della Società degli Autori presenti nelle numerose istituzioni esistenti. Tra le rac­ ed Editori, cui è annessa una biblioteca specializzata ricca colte a carattere prevalentemente storico-artistico sono di 30.000 volumi, costituente un importante centro di state scelte quelle del Pio Istituto Catel, della Basilica di documentazione per studiosi di testi teatrali, per registi Santa Maria sopra Minerva e del Museo Francescano ed attori.26l Il materiale documentario è frutto dell'acqui­ dei Padri Cappuccini. La prima, di proprietà del Pio sizione da parte della S.I.A.E. delle collezioni di Luigi Istituto Catel (antico ente di assistenza per artisti ita­ Rasi (1920) e di Cesare Levi {I9?0), alle quali si aggiun­ liani e tedeschi), è costituita in parte da d1pinti e disegni sero successivamente sporadici mcrementi tra cui l'ul­ dal pittore tedesco Franz Ludwig Catel, lasciata all'isti­ timo consistente in un ricco gruppo di costumi dell'at­ tuto al momento della sua morte (1856); 21> una minima trice Tatiana Pavlova (1970). Dipmti, fotografie, locan­ parte è formata invece da opere (quadri, sculture, meda­ dine, programmi, lettere, sculture, bozzetti di scenografie, glie) di artisti che hanno usufruito dei sussidi dell'isti­ maschere e marionette, raggruppati per temi, sono esposti tuto. Il materiale è utilizzato come arredamento delle secondo un allestimento che non valorizza particolar­ sale adibite ad uffici dell'istituto stesso (fig. 32). mente il materiale (fig. 40). È aperto tutte le mattine nei Il Museo della Basilica di Santa Maria sopra Minerva giorni feriali. è sistemato in un piccolo locale che si affaccia sotto le Infine, un museo sui generis è senza dubbio il Museo arcate del chiostro del convento omonimo.22> Istituito delle Anime del Purgatorio, ~estito dalla Arciconfrater­ nel 1974, esso conserva paramenti liturgici (tra cui un nita omonima. In realtà non SI tratta di un museo ma di camice donato da Pio IX), argenterie ed altri oggetti di una esigua raccolta di documenti vari ed insoliti- presunta culto, un affresco staccato della fine del X III secolo, testimonianza della vita ultraterrena - esposti all'interno attribuito alla scuola di Duccio e dipinti su tavola di di una vetrina nella sacrestia della novecentesca chiesetta diversa epoca. Il materiale, descritto in un opuscolo in stile gotico del Sacro Cuore del Suffragio. È quan­ reperibile presso la chiesa, è esposto in vetrine a muro to rimane della cospicua collezione del padre Vittore e a giorno (fig. 33); didascalie dattiloscritte ai lati delle Jouet, missionario marsigliese, messa insieme alla fine ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

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40- ROMA, RACCOLTA TEATRALE DEL BURCARDO- UNA DELLE SALE AL PRIMO PIANO (foto Industrial Foro)

del XIX secolo, nel corso di numerost viaggi in van hanno tra le finalità precipue quella della pubblicizzazione paesi europei. 21l delle raccolte, come ad esempio il Museo Francescano Nonostante la varietà della tipologia delle raccolte qui o il Catel. Altre raccolte non analizzate in questa sede presentate a titolo esemplificativo, abbastanza stretta ed non sono accessibili. Dal punto di vista espositivo si evidente è la connessione tra questi nuclei museali e la registrano alcune carenze connesse soprattutto alla na­ storia della città. La loro esistenza andrebbe salvaguar­ tura storico-documentaria e alle scarse finalità didattiche data e assicurata, anche se tra esse intercorrono divari delle raccolte. L'attività scientifica è praticamente as­ enormi, soprattutto inerenti alla consistenza dei mate­ sente: unica eccezione sembra il Museo Goethe che or­ riali e delle strutture: dalle quaranta sale del Museo ganizza saltuariamente mostre di arte contemporanea Francescano all'unica vetrina del così detto Museo delle in alcune sale del museo. Anime del Purgatorio. Del resto l'incidenza dei visitatori Anche per questi musei andrebbe quindi prevista una rilevata ci fa dedurre che sono istituzioni poco note e con maggiore e più qualificata utilizzazione all'interno del una limitata vocazione al rapporto verso l'esterno. Lo circuito delle altre istituzioni museali della città: è evi­ dimostrano la scarsa disponibilità di accesso e gli orari dente infatti che la polarizzazione di interessi nei riguardi di apertura: nella maggior parte dei casi o sono chiusi di musei di rilevante importanza, ora più che mai in atto o visitabili a richiesta soltanto per un pubblico specializ­ a causa dell'imperante concetto di turismo sempre più zato. Solo alcuni rispettano orari regolari di apertura che massificato, ha fatto scaturire una domanda molto alta talvolta coincidono con quelli della normale vita dell'isti­ solo verso alcune istituzioni prestigiose, come ad esempio tuto da cui i musei dipendono, non disponendo questi i Musei Capitolini o i Musei Vaticani o la Galleria Bor­ ultimi quasi mai di personale specifico di custodia. È ghese (quest'ultima attualmente chiusa a causa di seri il caso delle raccolte ecclesiastiche ospitate in chiese, problemi di statica); al contrario, non è stato mai attivato, conventi o abbazie ovvero di quelle i cui enti gestori non o almeno proposto, un " sistema " museale globale che, ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

partendo dal centro, si irradiasse verso la periferia, inten­ con un ~ruppo teatrale utilizzando temi suggeriti dalle " Scene dendo come tale non solo quella concernente i musei romane'. 12) Una parte deUa collezione esistente nell'apl?'lrtamento, an­ minori cittadini ma tutta la vitale realtà museale delle cora abitato dalla vedova dell'artista, è visibile a nchiesta e man­ cinque province laziali. Se pensiamo, ad esempio, alle tiene tuttora il carattere di arredo ad uso privato; sul museo cfr. collezioni, più volte citate in questa sede, di Viterbo, M.A. CANONICA, Museo Canonica. Guida, Roma 1969. Rieti, Orte, Velletri, ecc., non si comprende perché esse 13) C. PIETRANGELI, Museo Napoleonico "Primo/i". Guida, siano sempre escluse sia da qualsiasi itinerario a carattere Roma 1966; è in corso di pubblicazione, a cura del funzionario più propriamente culturale organizzato dal " centro., , responsabile del museo, una guida-itinerario aggiornata. 14) D. BIOlCHI, La Casina del Cardinale Bessarione, a cura della sia dai tradizionali itinerari turistici. Anche le istituzioni Ripartizione X, Antichità e BeUe Arti del Comune di Roma, Roma statali periferiche non hanno avuto finora fortuna migliore: I967; è da segnalare il furto di alcuni oggetti avvenuto nel 1983. si pensi ai musei di Palestrina, Civitavecchia, Vulci o I5) A. CANI7.ZA, M. CASALlNI, Il Pio Istituto del S. Spirito e Ospe­ alla villa di Ba~naia e ai palazzi di Caprarola e di Oriolo dali Riuniti di Roma, Roma 1933, per la parte relativa aUa descri­ Romano. Costituiscono una eccezione Villa d'Este e zione della quadreria; AA.VV., Pio Istituto di S. Spirito ed Ospedali di Roma. Inventario dei dipinti e di altre opere d'arte, Roma I973i Villa Adriana a Tivoli, forse per i collegamenti esistenti è in corso la schedatura dei materiali da parte della Soprintendenza con la capitale, assicurati, naturalmente con efficienza, ai Beni Artistici e Storici di Roma e del Lazio. da agenzie turistiche private. I6) Il Teatro Argentina e il suo Museo, catalogo a cura di L. SQUARZINA con scrini di G. Tirincanti, S. D'Amico, C. Pericoli ENZO BORSELLINO Ridolfini, Roma I982. 17) 11 Giardino Zoologico di Roma nel XXV anniversario, Roma I935, pp. 70 e 7I i nel 1983 è stata allestita presso il Giardino Zoolo­ giCO la mostra L'arca di Noè, suUa storia del Giardino e del Museo. 1) Uno dei primi e rari dibattiti pubblici sui musei di Roma risale ormai al 1967: Situazione e problemi dei musei di Roma, Ioo 18) È recente l'istituzione del Centro di Coordinamento Didat­ Dibattito della Sez1one Romana di Italia Nostra, Roma 18 maggio tico del Comune di Roma, della cui attività si tratta in se~uito 1967, relatori G. Briganti, A. Carandini, F. Zeri. Sui musei di Roma, (cfr. Museo locale e didattica). Attualmente esso è in corso d1 ri­ oltre alla bibliografia specifica sui singoli musei citata più avanti, strutturazione dal punto di vista organiuativo e metodolo~ico: cfr. Roma e dintorni, a cura del Touring Club Italiano, Milano si è maturata infatti ne~li operatori che svolgono il servizio didat­ 1977, (settima edizione); I Musei -Schede (Collana "Capire l'I ta­ tico, fi.nora rivolto quas1 esclusivamente alle scuole, la convinzione lia' ), a cura del Touring Club Italiano, Milano 198o, pp. 15o­ che sia più importante ed incisivo iJ rapporto diretto con gli inse­ I63; Tutti i Musei di Roma. Guida genera/t ai Musei e Gallerie di gnanti, almeno in una fase preparatoria alla visita al museo; inol­ Roma, a cura di S. Al.ETIA e F. FARINA, Oriolo Romano s.d.; L. tre sembra più utile e produtttvo un impegno maggiore da parte MARINO TRELLINI, Musei di Roma, a cura dell'E.P.T. di Roma, del Centro nella produzione di materiale scientifico-didattico da Roma 198I-I982 (seconda edizione). distribuire gratuitamente o a prezzi politici a studenti, insegnanti e al pubblico adulto. 2) Una grossa concentrazione di istituti è dislocata in un'area centrale e ristretta della città: senza considerare le centottantuno I9) Si confronti ad esempio l'ambiguità della figura assegnata biblioteche universitarie e le otto statali, sono oltre centocinquanta agli operatori didattici. le biblioteche specializzate facenti capo a diversi enti pubblici e 20) Se nel I976, per esempio, lo stanziamento è stato di lire privati (Ministeri, Istituti culturali aggregati a rappresentanze II3.786.374• nel I982 è salito a soli II7.302.255, con una punta diplomatJche, Accademie, Fondazioni, quelle appartenenti allo massima di lire 306.364.58o nel 1981, quando ne sono stati impie­ Stato Pontificio, ecc.), con sedi per lo pi(J al centro. Solo 27 (com­ g<~ti ben 1og.ooo.ooo per i restauri degli affreschi della Sala dei prese quelle non funzionanti o m allestimento) sono le biblioteche Capitani dei Musei Capitolini e 61.ooo.ooo per le coperture in plexi­ comunali elencate dall'Amministrazione capitolina come operanti glas dei plastici e dei calchi del Museo della Civiltà Romana che non nelle circoscrizioni cittadine (esclusa la l, Roma Centro); di queste avevano mai avuto una protezione: interventi questi che però sono circoscrizioni la V e la XIV non ne hanno affatto. Cfr. Leggere a da considerare di emergenza e non di normale ammirustrazione. Roma. Il problema delle biblioteche pubbliche-Centri culturali, estratto Le cifre ora menzionate non comprendono gli stanziamenti per il dal Notiziario di Italia Nostra, Consiglio regionale Lazio, Anno g, personale e per le spese correnti (ad esempio l'eneq~ia elettrica per marzo-aprile 1983, p. I e ss. l'illuminazione o le pulizie) eroçati da un'altra Ripartizione. 3) Di quella mostra, dal titolo Roma dalle origini alla repubblica, Si ringrazia l'Assessorato al B1lancio del Comune di Roma per fu redatto un catalogo provvisorio ciclostilato a cura di A. SoM­ i dati forniti relativi ai finanziamenti. MELLA e AA.VV. 21) H. GELLER, Das " Pio Istituto Catel" in Rom und sein stifter, 4) Passeggiata sulle Mura, opuscolo a cura della X Ripartizione in Miscellanea Bibliothecae Hertzianae, Miinchen 196I, pp. 498- Antichità, Belle Arti e Problemi della Cultura, testo di L. CozZA, 501 i G. BoNIFAZIO, Franz Ludwig Ca te/, tesi di laurea, Istituto • Roma 1984. di Storia dell'Arte, Facoltà di Magistero, Università di Roma, a.a . 5) AA.VV., Roma: Archeologia e Progetto, catalogo della mostra, 1975-I976; Franz Ludwig Catel, a cura del Pio Istituto Catel, Roma I984· Roma I983· 22) V. GoLZIO, G. ZANDER, Le chiese di Roma dall'XI al XVI 6) AA.VV., Museo della Civiltà Romana, Roma 1982; AA.VV., secolo, Rocca S. Casciano Ig63, pp. 8o-83i LP. GROSSI, Basilica Dalla mostra al museo : dalla Mostra archeologica del 1911 al Museo di S. Maria sopra Minerva, Roma 198o, p. 20. della civiltà romana, catalogo della mostra, Roma 1983. 23) Il Museo Francescano, catalogo a cura di P. GERLACH, S. 7) AA.VV., Il " Nuovo" Museo Barracco. Mostra storica e do­ GrEBEN, M. D'ALATRI, Roma I973· S. GIEBEN, I cento anni del cumentaria, catalogo della mostra, Roma I982. Museo Francescano dei Cappuccini (Roma). Gli inizi, 1880-1896, 8) Sul mecenatismo del cardinale Valenti Gonzaga cfr. S. CoR­ in Collectanea Franciscana, 52, 1982, 1-4, pp. 425-452. MIO, Il cardinale Silvio Valenti Gonzaga, collezionista, tutore, pro­ 24) The Keats-shelley Memorial in . A Brief Record o! the motore delle Belle Arti nella Roma Papale al tempo di Benedetto History of the Istitution and the Acquisition of the Memoria/ House, XlV, tesi di laurea, Istituto di Storia dell'Arte, Facoltà di Magi­ in Bulletin o[ the Keats-Shelley Memoria/ Rome, a cura di Sir Renne! stero, Università di Roma, a.a. 1982-83, di prossima pubblicazione. Rodd e H. Nelson Gay, s.d. (Igog), r, pp. I-Io. g) C. PIETRANGELI, Musei Capitolini. Guida breve, Roma 1963, in particolare cfr. pp. 137-155i R. BRUNO, Pinacoteca Capitolina, 25) H. HOLTZHANER, Goethe-Museum, Werk Leben and zeit Bolo~na 1978; E.L. LA RoccA, M.E. TITTONI MoNn, Musei Capi­ Goethes in Dokumenten, Berlin-Weimar Ig6g, pp. 5-34; Das Goethe­ tolim. Roma, Milano I984· Museum in Rom, Miinchen 1973· 10) A.M. COLINI, C. PIETRANGELI, C. PERICOLI RIDOLF!l'fl, 26) C. BRANCHim, Il Burcardo, la biblioteca e la raccolta teatrale Museo di Roma. Itinerario, Roma 1966; C. PIETRANGELI, Il Museo della S.I.A.E., Roma 1979, con ampia bibliografia. di Roma. Documenti e iconografia, Bologna 197I. 27) F. AQUILANTI, Il Museo delle Anime del Purfatorio, in Lazio I 1) È da ricordare l'interessante esperimento di drammatizza­ Ieri e Oggi, IX, 1973, 2, pp. 4o-42; "Museo de Purgatorio", a zione realiuato nel museo alcuni anni or sono da Bianca Mauoleni cura dell'Arciconfratemita del Sacro Cuore del Suffragio, Roma I974· ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

MUSEI E RACCOLTE DI ROMA (I984)

COMUNALI ECCLESIASTICI ALTRI

ANTIQUARIUM COMUNALE MusEO D'ARTE SACRA DELLA CASA DI PIRANDELLO Sede provvisoria: BASILICA DI SANTA MARIA Via Antonio Bosio, 15 SD a SOPRA MINERVA Piazza Caffarelli, 4 A ar Piazza di Santa Maria sopra GALLERIA COLONNA CASA DEL CARDINALE Minerva, 42 SA a r Via della Pilotta, 17 SA a BESSARIONE MusEO DELLA BASILICA GALLERIA DELL'AccADEMIA Via di Porta San Sebastia­ DI NAZIONALE DI SAN LUCA no, 8 M c Piazza San Pancrazio, 5/d A a Piazza dell'Accademia di San GALLERIA COMUNALE Luca, 77 SA a MUSEO DELLE CATACOMBE D'ARTE MODERNA GALLERIA DORIA PAMPHILJ E CONTEMPORANEA DI SAN SEBASTIANO Via Appia Antica, 136 A c Piazza del Collegio Romano, Sede provvisoria: I/A SA a Piazza San Pantaleo, xo SA ar MUSEO DEL PURGATORIO Lungotevere Prati, 12 SD a GALLERIA PALLAVICINI MusEo BARRACCO ROSPI GLI OSI Corso Vittorio Emanuele Il, A a MUSEO FRANCESCANO Via XXIV Maggio, 43 SA ar t68 DEI pp. CAPPUCCINI Via Vittorio Veneto, 27 SD a KEATS AND SHELLEY MUSEO CANONICA MEMORIAL HoUSE Viale Pietro Canonica, 2 SA a MuSEO fRANCESCANO , 26 SD a DEI PP. CAPPUCCINI MUSEI CAPITOLINI Grande Raccordo Anulare, MOSTRA PERMANENTE DELLA M a COMUNITÀ ISRAELITICA Piazza del Campidoglio km 65.200 M a r IN ROMA MusEo CIVICO DI ZooLOGIA MUSEO E PINACOTECA DELLA Lungotevere Cenci M a Via Aldrovandi, t8 se ar BASILICA DI SAN PAOLO Via Ostiense, t86 M a MUSEO AFRICANO MUSEO DEL FOLCLORE E DEI Via Aldrovandi, 16 M c PoETI RoMANESCHI MUSEO UCRAINO Piazza Sant'Egidio, t/B M a Piazza della Madonna dei MusEO DELLA SociETÀ Monti, 3 M a r GEOGRAFICA ITALIANA MusEo DELLA CIVILTÀ Via della Navicella, 12 se c ROMANA Piazza Giovanni Agnelli, 15 A c MUSEO DELLE CELEBRITÀ MUSEO DELLE MURA Piazza della Repubblica, 12 SD a Via di Porta San Sebastiano, A a MusEo DELLE CERE 18 Piazza dei Santi Apostoli, 67 SD a MUSEO DI ROMA MUSEO DI VILLA ALBANI Piazza San Pantaleo, 10 M a Via Salaria M a r MuSEO NAPOLEONICO MUSEO GOETHE Via Zanardelli, I M a , x8 SD a MusEo STORICO MUSEO T ASSIANO DE.L TEATRO ARGENTINA Salita di Sant'Onofrio, 5 SD a M a r QUADRERIA DELLA CASSA RACCOLTA DELL'EX PIO DEPOSITI E PRESTITI ISTITUTO DEL SANTO SPIRITO Piazza del Monte di Pietà SA c Borgo Santo Spirito. 3 M a r RAccoLTA DEL PIO ISTITUTO CATEL Viale Trastevere, 85 SA a r RACCOLTA TEATRALE DEL BURCARDO Via del Sudario, 44 M a

A = archeologico a = aperto SA = storico-artistico se = scientifico a r = aperto a richiesta SD = storico-documentario M= misto c = chiuso ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

4r - ROMA, MUSEO FRANCESCANO DEI PADRI CAPPUCCINI - TESSUTO DI LINO A SFILATO SICILIANO: PARTICOLARE CON LE STIGMATE DI SAN FRANCESCO (SECC. XV-XVI?) (foto Archivio del Museo)

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