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So •.•>•>• NAZIONALE. Infermeria piena e formazione in alto mare a 24 ore dalla Norvegia

Madonna sceglie Roby Baggio: «il più bello»

Madonna l'ha detto chiaro e tondo: è il giocatore più bello di «Usa 94-. Già tempo fa. prima dell'avvio del mondiale, la rockstar americana si era lasciata sfuggire un commento Indicativo: aveva trovato gli occhi di Baggio •dreamy-, fantastici. Ieri, ha meglio articolato il suo giudizio: «È molto bello, molto macho, di certo uno degli uomini più belli che abbia mai visto». E poi, ha aggiunto: «Se l'Italia arriverà In finale Inviterò Baggio nella mia villa di Hollywood». Ma. se da un lato la prima parte della frase non lascia ombra di equivoco, dall'altro iato non si capisce perché Madonna sia intenzionata a mostrare al calciatore la sua residenza solo nel caso in cui l'Italia salisse sul podio. In verità la risposta e molto semplice: tra le righe, la cantante ha inteso incoraggiare Roberto Baggio affinché quest'ultimo si Impegni a fondo in questo mondiale e si dedichi pienamente al raggiungimento dell'obiettivo a cui tutte le squadre aspirano. La finale, appunto..

Proprio per questo. Madonna ha avuto parole di conforto verso l'Intera squadra azzurra. Si è detta delusa della sconfitta contro l'Irlanda esortando gli italiani ad un pronto riscatto. «Non è finita - ha proclamato la rockstar-e poi. com'è noto, gli italiani sanno farlo meglio». Ma che cosa? il 4-4-2 o il troverà soluzione per la gara con la Norvegia Onoratt-Biondi/Ansa 4-4-3? C'è confusione e non vorremmo che le dichiarazioni di Madonna alimentassero futili polemiche In seno alla nostra nazionale. Come quella che ha coinvolto li giovane . Fino a Ieri, infatti, il terzino milanista era giudicato dai giornali americani il più bello del mondiale. Sacchi chiede aiuto all'analista Ma ora, pare che le parole della cantante l'abbiano gettato in un cupo e preoccupante sconforto. Insomma, lasciamo lavorare in Signori si ferma. Gli azzurri dallo psicologo pace Arrigo Sacchi. mo forti, possiamo fare strada». Ri­ confidano le loro depressioni, pri­ po un grande bisogno di riscatto: sto modo. Ancelotti al Milan non ci può aiutare. Ma non cerco alibi. Sacchi non ha ancora sciolto i dubbi sulla for­ costruire il morale: fosse facile. Gli ma di far capire che il più in crisi e sarà una prova d'orgoglio, la loro. avrebbe giocato mai». In sostanza: Nemmeno quando dico che qui si azzurri sono sempre più depressi, proprio il commissario tecnico: «Ef­ Una superstimolazionc ti può por­ qualcosa c'è, ma Baggio deve im­ stanno giocando due Mondiali- mazione che affronterà domani la Norvegia. È rinchiusi in quel convento austero fettivamente con lui sto lavorando tare al successo come al tracollo, parare a conviverci. «Una cosa è si­ uno a Ovest, l'altro a Est dell'Ame­ e inaccessibile di Sommerset Hills? molto». Sacchi ha fatto da bersa­ ma abbiamo fiducia. I ragazzi han­ cura: Baggio non è il tipo che si tira rica, pervia delle condizioni clima­ certo l'impiego di Benarrivo nel ruolo di terzino Male, ci vuole terapia di gruppo. glio a una critica che, in un colpo no fatto autocritica, sono anche indietro. Ha un gran carattere, ba­ tiche». La Norvegia? «Una squadra Vianello entra in campo cosi, sug­ solo, gli ha fatto pagare anche gli stati molto severi con se stessi: il sta guardare a come ha saputo vera, a centrocampo gioca con 3 destro, mentre Berti o Conte andranno a cen­ gerendo di aprire le porte a mogli e arretrati dei 31 mesi scorsi: «Tutti caso di Pagliuca. per esempio, ne è reagire ai gravissimi infortuni patiti uomini, fa il fuorigioco e il pres­ fidanzate dei calciatori, e natural­ pugni che fanno male» avrebbe la prova». E Roberto baggio come in carriera. La formazione sarà uffi­ sing, cerca di ingabbiarti nella sua trocampo. In forse Signori. mente anche alla «mamma insepa­ detto Rosi nelle sue telecronache sta? ««Sta bene. L'ho visto triste solo cializzata soltanto oggi: anche per­ metà campo per batterti in contro­ rabile» di : sugge­ di boxe per descrivere un uomo una volta qualche giorno fa per ché su Signori ci sono dubbi da su- piede e ha quel Fiortoft ecceziona­ rimento accolto all'istante, ieri a groggy come il et, colpito a ripeti­ una intervista di Sacchi, ma poi è perarare, il giocatore è più ottimi­ le in avanti. Noi però abbiamo dui- DAL NOSTRO INVIATO mezzogiorno hanno pranzato tutti zione in quello che è diventato un sta dei medici. Dovrebbero cam­ FRANCESCO ZUCCHINI stato tutto spiegato, risolto e supe­ vantaggi su di loro, siamo più leg­ assieme. impietoso gioco al massacro. An­ rato». biare quasi completamente laterali geri e più abituati al caldo. Dovre­ • MARTINSVILLE. Nazionale: sibilo: oltretutto gli fanno osservare Primo comandamento: cercare cora lo psicologo: «Sacchi deve ed esterni: sulla destra, Benarrivo e La Norvegia si avvicina. Il prepa­ mo attaccare gli spazi, prenderli in adesso entra in campo lo psicolo­ che, se un Vianello doveva esserci, di sorridere, liberarsi dalla tristezza prendere tante decisioni pratiche e forse Berti (o Conte): sulla sinistra, velocità: voglio una partila come ratore atletico Pincolini conferma Maldini e Signori, Massaro è anco­ go. Si chiama Renzo Vianello. è ve­ forse quello giusto era Raimondo. e dai cattivi pensieri. Proprio per importanti. Come lo vedo? Nervo­ qucllocon Portogallo eScozia Sia­ questo niente giornali: la lettura so, certamente: come un candida­ che «Baggio ha una grande voglia ra favorito su Casiraghi per far cop­ neziano e lo ha voluto Sacchi per Formazione sbagliata anche qui? A mo stati cnticrfti, umiliati. Dobbia­ psicanalizzare le truppe nei mo­ 24 ore dalla partita con i norvegesi delle pagine sportive è stata sconsi­ to che presenta la tesi di laurea». E di giocare» e che «Baresi non è al pia con Baggio. Il resto non si toc­ menti difficili. Come questo, ap­ di Olsen in cui si gioca tutto, Arrigo gliata dopo la batosta contro l'Eire. la squadra? «La tensione c'è, ma massimo ma nemmeno in cattive ca: e comunque, mai più la coppia mo reagire». L'ultimo pensiero è punto. E che sia difficile non ci so­ Sacchi ammette che «bisogna rico­ Dice Vianello: -Qui bisogna racco­ non è mai sfociata in diatribe. condizioni: l'ho visto peggio tempo d'attacco Signori-Baggio. a quanto per Evani: «Non è più un ragazzo, no dubbi: persa la partita con l'Ei- struire il morale, seriamente com­ gliere i cocci e concentrare tutte le Nell'82, la squadra vedeva nella fa al Milan». E tuttavia su Baggio ci pare. Anche Sacchi, pur non am­ ha 31 anni, era la sua ultima occa­ re, Evani si e stirato e ha già con­ promesso, e bisogna farlo subito, energie contro la Norvegia. Anche stampa una "nemica": ci litigò fino sono ancora perplessità, per via mettendolo, si deve essere convin­ sione mondiale. Sono mollo di­ cluso il suo Mondiale (oggi l'eco­ perché c'è poco tempo e perche la festa di Arbore e stata utile: un a scelglicrc il black-out, il silenzio. delle tendinite che lo affligge, e che to dell'errore clamoroso commes­ spiaciuto per lui». Adesso l'Italia ha grafia, poi si deciderà se mandarlo nessuno di noi vuole uscire dal break dopo la delusione per ripar­ Oggi di cose del genere non c'è resta un mistero: una volta per tut­ so nel giorno del debutto. Le criti­ un centrocampista in meno su cui a casa o farlo restare) ; non bastas­ Mondiale. Per fortuna il giocatore tire con più slancio». Pensare posi­ traccia. La forza di questi ragazzi ò te, è una cosa grave o no? «Se Bag­ che lo hanno scosso. «La mia ama­ contare, e Sacchi perde una pedi­ se, Signori continua a non allenarsi italiano e bravissimo a gestire le tivo: come dicono gli americani e nell'avere la coscienza a posto gio non fosse a posto non gioche­ rezza è quella di non aver soddi­ na nel settore dove già aveva latto per un affaticamento muscolare e tensioni: è il più allenato. I norve­ come canta Jovanotti. «lo vi assicu­ quando sanno di aver dato il mas­ rebbe. E poi lo dicono i medici, e sfatto i tifosi e il presidente. Ma non parsimonia, quando preferì punta­ potrebbe perfino saltare la Norve­ gesi ci impegneranno al massimo, ro che il gruppo non e fuori di te­ simo, non prima. Certamente con­ io non dico bugie», spiega Sacchi, facciamo solo disfattismo, bisogna re su un difensori.- in più. Aiuto, si- gia. Per il et è un momento impos- dobbiamo farci trovare pronti: sia­ sta», dice l'uomo a cui gli azzurri tro la Norvegia porteranno in cam­ aggiungendo «se si ragiona in que­ reagire positivamente, fare ciò che gnorVianello. Chi va inserito come attaccante nella nazionale azzurra: il giocatore del Milan o Casiraghi? Un plebiscito per Massaro: «Ha più grinta» Brasile, dubbi d'amore CLAUDIO FERRETTI • Daniele Massaro o Pierluigi Ca­ ha giocato alla grande, la fortuna è ON HO ANCORA capito bone se e siraghi in campo contro la Norve­ LORENZO BRIANI dalla sua parte. Eppoi Casiraghi ha quanto amo il Brasile. È il solito conflit­ gia? Nessun dubbio: Massaro, al­ mo in Sacchi...». Maurizio Damila- sono un tecnico, ma l'Italia che ho no un tecnico». «Casiraghi lo man­ i piedi a banana. La differenza fra i N to tra ragione e istinto. Da ragazzino meno è fortunato. Così, nessuno no, olimpionico della marcia, fa visto in campo sabato sera era dav­ derei in campo contro i bassi di­ due è una sola: il milanista qualche naturalmente stravedevo per quella ineguaglia­ dei personaggi sportivi extracalci­ un esame critico della situazione vero penosa e qualche cambia­ fensori del Messico - dice Riccar­ volta segna, il laziale nemmeno se bile squadra che vinse il mondiale del '58. Ma stici da noi intervistati ha dato la azzurra: «Arrigo ha studiato una mento bisognerà, inevitabilmente, do Plttis, stella della Benetton di uno io prega in ginocchio. Secon­ quella credo che sia stata la più grande forma­ basket -, ma domani sul rettangolo zione che mai sia scesa su un campo di calcio sua preferenza all'attaccante lazia­ squadra per Baggio e Signori, non farlo. Massaro dentro e Casiraghi in do me l'Italia di Sacchi non riesce Snocciolarne i nomi equivale a recitare un so­ le. certo per Casiraghi. Massaro, che panchina, quindi. Il milanista ha di gioco metterei certamente Mas­ nemmeno a passare il primo tur­ netto: Gilmar, Djalma Sanlos. Nilton Santos. Zi­ Sandro Dell'Agnello, ex nazio­ in campo si danna l'anima, è tino qualcosa in più, almeno sul piano saro. Tanto peggio di cosi ò davve­ no Ho seguilo alla tiwù le prime to, Bellini. Orlando, Gamncha. Didi, Vavà, l'ole. nale di basket parla chiaro: «Scelgo che ha ancora tanta fame di vitto­ della grinta, proprio quella che ro difficile fare». E Andrea Giani. partite di questo mondiale: beh, l'I­ Zagallo. Endecasillabi puri o quasi. Sin qui la memoria, l'estetica, la pas­ Massaro perché ha grinta, ma so­ ria. In più ò veloce e grintoso». manca a questa Italia sconclusio­ schiaccialore di punta della Maxi- talia è quella che ha giocato peg­ sione. C'è però, nella storia calcistica del Brasile, nella sua essenza, un prattutto perché Casiraghi mi è «Non so che dire -ci racconta Ste­ nata e senza carattere. In campo si cono di Parma e della Nazionale di gio. Baggio? Un morto in mezzo al tarlo nemmeno troppo nascosto che la sfarina. E il masochismo, la voca­ profondamente. antipatico. Avrà fano 71111, sprinter azzurro - non sono messi in bella mostra soltanto pallavolo guidata da Julio Velasco, campo». zione al suicidio. Suicidio metalonco. tattico ma non solo Le cronache fatto si e no sci gol in dieci campio­ conosco Massaro ne tantomeno Baggio e Signori. Gli altri?». punta su Casiraghi? No, nemmeno È deciso, Vincenzo Maenza, e del 1950 registrarono non so più quanti casi di persone che si tolsero la vi­ nati. E, questo, sarebbe un attac­ Casiraghi. Qui ci serve un leader, Dino Meneghin, nco dirigente lui: «Scelgo Massaro, perché que­ regala giudizi netti, anche taglienti. ta dopo «la disgrazia». La disgrazia fu la sconfitta con l'Uruguay nella par­ cante? Secondo me non è nemme­ un trascinatore. In campo, dun­ del basket targato Milano e cam­ sta è la sua stagione, ha giocato «Sbaglio, forse?». No, visto, tra l'al­ tita decisiva di quel mondiale. Conoscendo se stessi, i propri incubi, la no da Nazionale...». Meno duro, in­ que, metterei sia Casiraghi che pione di fama intemazionale parla tutte le partite importanti e le ha tro, che nessuno degli intervistati propria fragilità psicologica, i brasiliani avevano previsto una formula con vece, è Andrea Lucchetta, stella Massaro. Adesso non chiedetemi chiaro: «Qui ci serve un uomo che decise lui senza sbagliare quasi fra Massaro e Casiraghi ha scelto il girone finale all'italiana che riduceva al minimo i rischi della singola pai- chi tirerei fuori dal campo». Tutti nulla. È indispensabile all'Italia di tifa. Ma il destino li beffò, trasformando l'ultimo incontro in scontro deci­ del volley italico, ex capitano della si emozioni in campo, che corra e secondo. Nemmeno uno che ha ti­ sivo. Al Brasile sarebbe bastato pareggiare; volle invece stravincere e at­ Nazionale campione del mondo: per Massaro, comunque. Casiraghi gridi come un matto. Il match con­ Arrigo Sacchi». Vincenzo Maenza, tubato prima di dire il suo preferito. è troppo poco goleador metre il due medaglie d'oro olimpiche alle taccò in modo dissennato, esponendosi al contropiede di (iliiggia e «Fra Massaro e Casiraghi preferisco tro la Norvegia è troppo importan­ Merito del campionato eccellente Schiaffino. C'è, nell'animo di quella gente, un tremore costarne che trop­ il primo, perché è uno tignoso, in milanista quest'anno ha dimostra­ te e gli azzurri non possono per­ spalle, è assai critico verso la Na­ di Massaro che quest'anno è stato zionale si Sacchi: «Non vorrei esse­ po spesso si muta in paura. Si dice clic siano dei bambini, nel calilo co­ campo non molla mai la presa e to di essere in gran forma. Potreb­ mettersi di sbagli.-rc. Visto quello .liutaio dalla buona sorte e dalla me nel ballo, come nella vita. Come nelle loro presunzioni Raramente, corre come un forsennato. In cam­ be regalare più di una soddisfazio­ che ha messo in m jstra in campio­ re nei suoi panni», E alla domanda: grinta, o demerito di Pierluigi Casi­ come nel loro caso, i luoghi comuni dell'agiografia trovano risconti i nel­ po uno cosi fa sempre comodo. 4- ne al clan azzurro. Yuri Chechl, il nato, Daniele Massaro lo promuo­ chi sceglie? Risponde secco: «Da­ raghi, che non is riuscito a mettersi l'antropologia culturale. Ne condivido la tenerezza, fin quando non si tra 3-3, 4-4-2, 4-5-1, 6 contro 5. Qui ginnasta più famoso d'Italia mette verei a titolare. Ma io di calcio ne niele Massaro perbacco! Massaro in bella mostra e in Nazionale non sforma in abbandono al fatalismo, in vocazione alla sconfitta È per que­ non ci si capisce più nulla, speria­ le mani avanti: «Attenzione, non capisco veramente poco, non so­ anche se è milanista. Quest'anno ha entusiasmato per niente? sto che non ho ancora capito se li amo oppure no.