Costantino I. La facciata è il luogo dell’edificio che ha subito nei secoli il maggior numero di rimaneggiamenti fino Il gruppo curato dalla sig.ra Amalia De Filippo rievoca il tempo in cui la raccolta del grano non veniva effettuata a raggiungere le attuali forme pseudogotiche su progetto di Alvino. Della costruzione originaria conserva però i tre Il conferimento dell’ Alta Onorificenza del Presidente della Repubblica, testi- con mezzi meccanici ma con la sola forza delle braccia, con tanto sudore ma anche con tanta allegria. portali. A proporne il corpo centrale è il gruppo “La passione per il grano”. monia e dà forza alle finalità sociali, storiche e culturali di un evento assunto

a livello nazionale. La leggenda ne attribuisce il merito agli Argonauti ma furono gli abitanti di Sibari a fondare nel VII sec. a.C. il sito di Paestum, uno dei più prestigiosi gioielli archeologici d’Italia. Si compone di due edifici in stile dorico: il tempio di Nettuno e il tempio di Cerere che si ergono maestosi di fronte allo scenario del mare. Presentazione dei giovani • Gruppo Folkloristico “Fortuna Folianensis” Tommaso e Antonio con il gruppo “Teorema della Paglia”. A percorrere le vie di nel giorno della sfilata è quest’anno anche la statua di San Michele Arcangelo, • Banda Musicale “A. Cusano” di conservata nella Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, che viene annualmente portata in processione al millenario • Associazione Nazionale Carabiniari “Salvo D’Acquisto” - Sezione di Foglianise Eremo fondato dai Longobardi sul monte Caruso. Opera dell’artista locale prof. Antonio Tommaselli in ricordo del • Gonfaloni Comunali - Autorità A pochi chilometri dalla dinamica cittadina di Cava de’ Tirreni sorge in una posizione pittoresca, incuneata in una “Maestro della paglia” Angelo Pannillo, il “difensore della Chiesa” è rappresentato nell’atto di vincere satana con la • Gonfalone della Festa del Grano cerchia di monti, la celebre abbazia fondata nel 1101 da un nobile longobardo che vi si ritirò per farvi vita eremitica. spada nella mano, lo scudo e sotto i suoi piedi il dragone sconfitto in battaglia. La facciata attuale dalle eleganti forme barocche risale invece alla seconda metà del ‘700 per iniziativa dell’abate Giulio De Palma su disegno dell’arch. Giovanni del Gaizo. A proporla è il giovane Carmine Bianco con il gruppo “Teorema della Paglia”. La leggenda narra che nei pressi di cresceva un noce secolare sotto le cui fronde si riunivano le streghe prima di partire in volo a cavallo della scopa. Di quì deriverebbe l’appellativo di Benevento quale città delle streghe e luogo prescelto di incontro delle “ianare”. A narrare la leggenda sono gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Foglianise guidati dal docente di educazione artistica prof. Antonio Tommaselli. La Festa ripropone il tradizionale gruppo di donne che disposte in fila portavano il grano in covoni in “segno di devozione” a San Rocco. Curatore è il sig. Cosimo Iadanza. Collocata nei giardini della Reggia, la scultura rappresenta il dio che, sollecitato da Giunone, suscita la furia dei Nato a il 25 maggio 1887 San Pio ha vissuto nell’umiltà la sua straordinaria avventura di taumaturgo e venti contro Enea e i Troiani. L’opera, eseguita da più artisti, è adorna di ventotto statue di vènti. Grandioso è apostolo del confessionale. Quando morì nel 1968 ebbe inizio quel processo di santificazione che, ben prima della l’emiciclo a porticato che chiude superiormente la vasca alimentata da una cascata che chiude come un velo alcuni elevazione agli onori degli altari nel 2002, lo colloca nella devozione dei fedeli di tutto il mondo come uno dei Santi Ancora nel solco della tradizione si colloca il carro di grano con i buoi che ci riporta alle origini della Sagra quando fornici del portico. Realizzazione a cura dei “Giovani artisti del Leschito”. più amati del XX secolo. A presentarne la figura è il prof. Antonio Tommaselli con gli alunni dell’Istituto Comprensivo. questi, sapientemente guidati, si “inginocchiavano” dinanzi al Santo. In ricordo del “Maestro della paglia” Angelo Pannillo. Esistente dal 1323 la Chiesa dell’Annunziata, sontuoso esempio di allestimento decorativo tardo barocco, è segna- lata dall’imponente campanile ottocentesco, orgoglio e vanto degli abitanti di Chiaio. Lavoro del giovane Rocco Capolavoro medioevale iscritto dal 25 giugno 2011 nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco, il complesso Fusco con il gruppo “Teorema della Paglia”. si sviluppa intorno alla chiesa fondata dai Longobardi nell’VIII secolo. Di alto valore ideologico e politico l’edificio Altro elemento di continuità nel tempo è la scena della riproposizione delle ultime fasi della lavorazione del grano è affiancato da un monastero con chiostro oggi sede del Museo del Sannio. Il campanile, invece, crollato con il ter- curata dal sig. Mario Pastore. remoto del 1688 fu ricostruito per ragioni di sicurezza distante dalla chiesa. Una singolare fontana con quattro leoni che reggono un obelisco impreziosisce il sito sottolineando l’essenzialità della facciata dell’edificio. A presentarlo Uno dei borghi medievali più suggestivi d’Italia è quello di Casertavecchia. Dal suo centro urbano si erge, affiancata sono gli alunni dell’Istituto Comprensivo e del Liceo Scientifico di Foglianise guidati dai docenti Maria Antonietta alla Cattedrale di San Michele, la torre campanaria di 32 metri e 5 piani con bifore costruita nel 1234. Essa è soste- Zampelli e Pasquale Iannella con la collaborazione esterna del sig. Paride Rossi. nuta da un arco su cui, tra le scritte, si legge che il 31 marzo 1727 passò Papa Orsini diretto a Benevento “dove fu 40 anni arcivescovo”. A presentarla è Giovanni Pirozzolo con il gruppo “Teorema della Paglia”. Sullo sfondo ben delineato di un profilo del Monte Caruso si erge svettante il campanile con la romanica facciata della Basilica della SS. Annunziata e S. Antonio. Un luogo baricentrale della Valle Vitulanese in cui il religioso, Porta naturale del Parco del Matese, la cittadina serba nel tessuto urbano la barocca Chiesa dell’Annunziata la cui nativo di Foglianise in attesa di essere elevato agli onori degli altari, ha vissuto molti anni della propria esperienza facciata fu realizzata nel XVIII secolo. Di epoca barocca sono anche gli artistici portali centrali e laterali formati da religiosa. A otto anni di distanza dalla morte la figura di Padre Isaia da Foglianise risalta e si impone come “esempio Edificata in stile tardo romanico rinascimentale la Cattedrale della Città del Tricolle si presenta come un prominen- colonne e capitelli corinzi in marmo rosso. Opera proposta dal gruppo “Giovani Carristi”. fulgido di preghiera, di virtù cristiane e di perfetto frate minore”. Un messaggio chiaramente proposto dalla fami- te edificio per imponenza e bellezza. A custodirne l’ingresso è la triade sacra formata dalla Vergine Assunta ed i Santi glia Tucci & Company, autori dell’opera. Patroni Elzeario ed Ottone le cui sculture sormontano i portali della facciata. è proposta dal sig. Antonio Pastore.

Correva l’anno 1685 e il Cardinale Orsini nel suo diario registrava di essere stato destinato da papa Innocenzo XI alla “metropolitana Chiesa di Benevento che è insieme la più grande provincia d’Italia nonchè del Regno”. Il Da sempre simbolo della città si erge svettante su piazza Amendola. In stile barocco, con i suoi 35 metri di altezza, 30 maggio 1686 fece il suo solenne ingressò nella città, già sede episcopale di San Gennaro, a dorso di un cavallo sembra sia stata eretta intorno al 1650 su una torre dell’antica cinta muraria su disegno dell’architetto bergamasco L’imponente fortezza iniziata nel 1279 dai d’Angiò e riedificata per celebrare l’ingresso trionfale di Alfonso d’Ara- bianco e conservò per 44 anni il suo governo anche quando divenne pontefice con il nome di Benedetto XIII. Ad Cosimo Fanzago. è opera del sig. Salvatore Columbro e famiglia. gona nel 1443, ha pianta trapezoidale ed è circondata da un fossato dove poggiano gli alti basamenti delle cinque accogliere Orsini nella città pontificia c’erano anche le “pacchiane” di Foglianise che, guidate da Eleonora Boffa e torri cilindriche. Giganteggia al centro di piazza Municipio ed è uno dei monumenti simbolo della città presentato Lonia Catillo, rievocano oggi un avvenimento cruciale della storia sannita. fedelmente dal sig. Antonio Angiolelli. Localizzata a pochi chilometri da Nusco la Chiesa sorge sui resti di un antico tempio pagano convertito ad un nuovo uso nel IX secolo da Amato, primo vescovo della città, che la affidò ai benedettini. Risale al 1842 il restauro Parla longobardo uno dei monumenti simbolo del capoluogo sannita comunemente chiamato “Duomo”. Distrutto della facciata con caratteristica bifora in stile gotico. A presentarla è Domenico Bianco con il gruppo “Teorema è uno dei simboli di Anacapri, l’altro comune dell’isola di Capri, e si presenta come secondo faro d’Italia per im- dalle incursioni aeree americane del 1943 fu ricostruito e conserva quasi intatta la facciata con porta bronzea e la della Paglia”. portanza e potenza di illuminazione. Situato in un punto caratteristico somigliante alla carena di una nave, da cui cripta. Severo come una torre di difesa si eleva il campanile, a pianta quadrata, su due piani separati da un corni- trae origine la denominazione di Punta Carena, si accese per la prima volta il 1 dicembre 1867. Opera proposta da cione sporgente sostenuto da archetti pensili. La facciata, ingentilita da bifore ogivali, presenta numerosi elementi Carlo De Filippo con il gruppo “Teorema della Paglia”. di spoglio romani come il rilievo raffigurante un cinghiale pronto per il sacrificio, divenuto poi lo stemma di Bene- vento. Opera dei piccoli Angela e Bruno De Pietto. Nella pregevole riproduzione del gruppo di “Mimì e i suoi allievi” la Vergine è raffigurata su un trono reggente tra le sue braccia Gesù Bambino. Entrambe sono aureolati e la regale rappresentazione sembra voler riconoscere l’importanza della Madonna che è il cardine dello spirito di devozione che anima i monaci e i pellegrini che con Il complesso monumentale in stile barocco, più volte riedificato, si ricollega all’ultimo rifacimento dopo il terremo- fede scalano il monte Partenio. to del 1688 di orsiniana memoria. Risale a questo intervento la trasformazione della originaria facciata fanzaghiana A ricordo dell’appena concluso centenario di istituzione della Provincia Religiosa “Santa Maria delle Grazie” dei in piperno e muratura su tre livelli, con scala a doppia rampa e ingresso con portale in bronzo affiancato da due Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia, il gruppo “Mimì e i suoi allievi” intende tributare un omaggio alla Vergine nicchie. Lavoro in paglia dei sig.ri Antonio Marcarelli e Antonio Tesauro. Patrona di Benevento e Regina del Sannio, presentando il tempio edificato in suo onore dopo aver liberato la città dal colera nel 1837. La facciata, in stile neoclassico, è preceduta da un pronao esastilo con architrave, sovrastato da Con orgoglio il gruppo “Giovani Carristi” presenta la facciata neoclassica della Chiesa Cattedrale di Avellino sede una loggia su cui sono collocate le statue dei sei santi protettori di Benevento: S. Antonio, S. Barbato, S. Francesco, episcopale dell’illustre concittadino Mons. Gioacchino Pedicini. Quale Pastore della diocesi nell’anno 1966 scriveva S. Bartolomeo, S. Gennaro e S. Rocco. In sommità, sul frontone, vi è la statua della Madonna con Bambino. nella storia della Chiesa Avellinese una pagina degna di menzione: la ricorrenza dell’VIII centenario di fondazione Sulla sinistra del rinascimentale edificio si innalza un campanile a pianta quadrata. Nei suoi due piani si aprono vani della Cattedrale e l’Incoronazione della Vergine Assunta, Patrona della città. semicircolari sormontati da un tamburo ottogonale con cupoletta a bulbo ribassata. Presentazione a cura dei giovani Luca e Pietro con il gruppo “Teorema della Paglia”.

Così scriveva Basilio Giannelli, regio consigliere di Carlo III in riferimento alla rigogliosa Valle Vitulanese che agli occhi dell’erudito orginario di Foglianise si presentava ubertosa e fertile. Essa composta dai comuni di Campoli I bambini della Scuola Calcio Atletico Foglianise presentano un omaggio alla città di Napoli ed alla sua grande del Monte Taburno, , , Foglianise, Paupisi, , e conserva tesori squadra di calcio il cui simbolo, il “ciuccio”, rappresenta con simpatia la società azzurra da oltre ottant’anni. artistici di inestimabile valore e patrimoni culturali da scoprire e valorizzare. A realizzare il plastico sono state tutte La celebre Porta Nuova si presenta come una delle opere più suggestive della città, di grande valore artistico e cul- le maestranze che a vario titolo hanno collaborato per la riuscita dell’edizione 2012 della Festa del Grano. Gli ormai turale. Realizzata nel 1754 dal maestro Ragozzino alla sommità presenta la statua di San Matteo, Patrono della città noti “Maestri della Paglia” hanno con prontezza raccolto l’invito del Sindaco Giovanni Mastrocinque a combinare opera dallo scultore Francesco Pagano. Lavoro in paglia del sig. Giuseppe Mastrocinque. è la più antica cattedrale di Napoli, che la tradizione popolare titola a San Gennaro, fatta erigere dall’imperatore nell’opera la loro abilità manipolativa.