DIPARTIMENTO AMBIENTE ED ENERGIA UFFICIO PREVENZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE

COMPLETAMENTO MESSA IN SICUREZZA E BONIFICA DELLE ACQUE DI FALDA (Cod. CBMT06 - SIN Val )

PROGETTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI: INDAGINI PROPEDEUTICHE, PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA, COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED IN FASE DI ESECUZIONE

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

ELABORATO N° 1

Responsabile Unico Procedimento: ing. Salvatore Margiotta

SOMMARIO

PREMESSE ...... 3 1. OGGETTO ...... 4 2. PRESTAZIONI ...... 10 3. CALCOLO IMPORTI ...... 12 4. QUADRO ECONOMICO ...... 13 5. PROCEDURA DI GARA ...... 13 6. DURATA DEL SERVIZIO ...... 13 7. DUVRI ...... 14

2

PREMESSE L’intervento di “Completamento della messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda delle sole aree di competenza pubblica” ricade nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “rafforzato” sottoscritto in data 19 giugno 2013 tra la Regione , il M.A.T.T.M. ed il Ministero dello sviluppo economico che definisce 10 interventi di Messa in sicurezza e di bonifica nei Siti d’Interesse Nazionale “Tito” e “Val Basento ed è finanziato dalla delibera CIPE 55/2016. L’Accordo individua quale Soggetto Attuatore degli interventi la Regione Basilicata, la quale ha stabilito di realizzare gli interventi mediante gare di appalto. In relazione a ciò, la Regione Basilicata ha sottoscritto alcune convenzioni con I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), I.S.S. (Istituto Superiore di Sanità) ed i Consorzi A.S.I. di Potenza e per ricevere supporto in campo tecnico-scientifico. In particolare, la convenzione stipulata con I.S.P.R.A. prevede che la medesima esegua la redazione dei progetti preliminari di alcuni degli interventi dell’A.P.Q. L’intervento in questione è particolarmente complesso in quanto esteso ad aree ricadenti nei tre comuni di Pisticci, e . Il progetto preliminare, redatto da I.S.P.R.A., prevede la suddivisione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica in tre lotti distinti che riguardano alcuni territori ricadenti nei comuni di Salandra, Ferrandina e Pisticci. Tale soluzione si è resa necessaria per tener conto di alcuni fattori quali: l’estensione del SIN, la morfologia, l’assetto idrogeologico, le caratteristiche della contaminazione delle acque sotterranee; nonché per tener conto delle previsioni del vigente Piano Regolatore Generale del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera. Il progetto preliminare di bonifica prevede tecniche differenti per le varie aree d’intervento a seconda del grado di contaminazione laddove, mentre nel sito di Salandra si prevede solo un monitoraggio dei parametri ambientali, nel sito di Ferrandina si ritiene percorribile un approccio di intervento basato sul contenimento e la bonifica della contaminazione con tecnologie di biorisanamento assistito “in situ” ed ancora in quello di Pisticci è prevista la realizzazione di tre pozzi di emungimento nelle aree in cui sono state riscontrate le evidenze di contaminazione più significative. A valle dei pozzi un impianto TAF con logica di funzionamento in discontinuo, a batch, che prevede l’invio delle acque emunte ad un serbatoio di stoccaggio ed il successivo rilancio alle sezioni di trattamento. Inoltre, nelle aree dei comuni di Ferrandina e Pisticci, laddove sono stati rilevati dei superamenti delle CSC (concentrazione soglia di contaminazione) l’I.S.P.R.A. ha evidenziato che la documentazione utilizzata per la redazione del progetto preliminare non è sufficiente, per cui ritiene che sia necessario effettuare alcune ulteriori analisi sui parametri ambientali, da utilizzare anche per la redazione della progettazione definitiva-esecutiva, nonché una campagna di campionamento sulla rete dei piezometri esistenti. Il Codice dei contratti, D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i., non prevede più la possibilità di affidare mediante gara la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori (appalto integrato), salvo nei casi previsti dal co. 1-bis dell’art. 59. Pertanto, col presente studio e al fine di procedere alla esecuzione degli interventi di bonifica ipotizzati, si illustrano le modalità e le condizioni per poter procedere alla redazione dei due successivi livelli di progettazione: definitiva, esecutiva.

3

1. OGGETTO Finalità dell’affidamento è il servizio avente come oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva nonché la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori di completamento della messa in sicurezza e la bonifica delle acque di falda per le aree pubbliche all'interno delle aree industriali della Val Basento situate nei territori comunali di Salandra, Ferrandina e Pisticci, previsti dal progetto preliminare redatto da I.S.P.R.A., dell’importo complessivo di € 10.708.453,86. Ai fini del completamento della documentazione propedeutica alla redazione delle ulteriori fasi di progettazione, è previsto il completamento delle preliminari indagini e delle connesse analisi necessarie a stabilire il quadro preciso della contaminazione. Il SIN, all’interno del progetto preliminare, è stato suddiviso in tre lotti distinti per caratteristiche morfologiche, assetto idrogeologico, caratteristiche della contaminazione delle acque sotterranee. I tre lotti si riferiscono ad aree ricadenti nei tre comuni:  Salandra,  Ferrandina,  Pisticci.

Il dettaglio delle attività è specificato all’interno degli elaborati progettuali del progetto preliminare per ognuno dei tre lotti che, come detto, presentano differenti livelli di contaminazione della falda; in particolare alcune delle suddette attività dovranno essere svolte in tutto il SIN, altre invece sono necessarie solo in una parte di esso. Sinteticamente le attività previste sono:  Sito di Ferrandina a. Censimento dei piezometri pubblici esistenti; b. Definizione dei valori di fondo per la falda; c. Indagini propedeutiche alla progettazione; d. Progettazione MISE e bonifica della falda;  Sito di Salandra a. Monitoraggio;  Sito di Pisticci a. Analisi propedeutiche alla progettazione; b. Progettazione MISE e bonifica falda; c. Monitoraggio e controllo bonifica. Di seguito vengono illustrate in maggiore dettaglio le singole attività:

4

1.1. Censimento dei piezometri pubblici esistenti Tutti i piezometri pubblici di cui si ha notizia dai documenti ufficiali messi a disposizione dalla Regione, non ancora individuati durante le indagini dell’ottobre 2014, saranno oggetto di verifica mediante ricognizione in campo. In particolare, si prevede di verificare l’efficienza, la sicurezza e la manutenzione di tutti i piezometri esistenti in corrispondenza delle aree pubbliche e agricole per decidere in merito al loro ripristino o alla loro sigillatura definitiva. Nel lotto Salandra il censimento riguarderà i piezometri appartenenti alla rete regionale 2005, all’anagrafe regionale 2005, alla rete regionale integrativa 2007 e alla rete per lo studio dei valori di fondo 2009, come mostrato nel dettaglio della Relazione Tecnica – Generale SIN del progetto preliminare. Complessivamente, il totale dei piezometri pubblici installati all’interno e all’esterno del lotto ammonta a 56, di cui 16 già censiti nella ricognizione svolta da ARPAB ad agosto 2014. Nel lotto Ferrandina il censimento riguarderà i piezometri appartenenti alla rete regionale 2005, all’anagrafe regionale 2005 e alla rete per lo studio dei valori di fondo 2010. Complessivamente, il totale dei piezometri pubblici installati all’interno e all’esterno del lotto ammonta a 118, come mostrato nel dettaglio della Relazione Tecnica – Generale SIN del progetto preliminare, di cui 24 già individuati nella ricognizione, cui è seguito il monitoraggio, svolta da ARPAB ad agosto 2014. Nel lotto Pisticci il censimento riguarderà un totale stimato in circa 97 piezometri, di cui: • i piezometri pubblici appartenenti alla rete regionale 2005, all’anagrafe regionale 2005, che nel lotto in questione sono pari a 24; • quelli individuati nella ricognizione svolta da ARPAB ad agosto 2014, pari a 13; • i 60 piezometri considerati nel progetto di MISE TECNOPARCO del 2006.

1.2. Valori di fondo di ferro, manganese, solfati e boro Le concentrazioni rilevate di alcuni elementi inorganici, in particolare ferro, solfati e manganese, si ritiene possano essere ascritte a valori di fondo naturali. A tal fine dovranno essere realizzate indagini sulla base di quanto previsto nel protocollo ISPRA, ampliando la determinazione, oltre che a manganese, ferro e solfati, anche al boro. La procedura da utilizzare per l’individuazione dei valori di fondo nel SIN deriva dal “Protocollo per la definizione dei valori di fondo per le sostanze inorganiche nelle acque sotterranee”, elaborato nel 2009, la cui sintesi è riportata in Allegato al Progetto Preliminare, tenendo conto delle esperienze maturate a seguito della sua applicazione nei Siti di Interesse Nazionale e della specificità del sito in esame. Al fine di disporre di un numero di dati tale da garantire la significatività statistica dei valori determinati, la definizione dei valori di fondo sarà effettuata utilizzando una popolazione di almeno 30 dati distribuiti nell’intero SIN, suddivisi in modo tale da formare tre sotto-popolazioni rappresentative di ciascun lotto. I dati per ciascuna sotto-popolazione saranno acquisiti da piezometri già esistenti all’esterno del SIN, pertinenti al lotto di interesse, che saranno, eventualmente, incrementati da altri di nuova costruzione fino a raggiungere un totale di almeno 10.

1.3. Lotto Salandra – monitoraggio della qualità della falda

5

L’analisi dei risultati analitici relativi all’indagine integrativa del 2014, discussi nell’Elaborato 2a “Relazione geologica e idrogeologica” del presente progetto, ha messo in luce una sostanziale uniformità della contaminazione rispetto alle campagne d’indagine precedenti, evidenziando comunque la difficoltà di raffrontare i dati attuali con quelli pregressi in assenza di una rete di monitoraggio univocamente definita. Per ovviare alla scarsità e alla disomogenea distribuzione di piezometri pubblici effettivamente utilizzabili all’interno del SIN si ritiene opportuno procedere all’integrazione della rete di monitoraggio utilizzata nelle indagini del 2014, considerando solo i piezometri pubblici ed interni al lotto Salandra con ulteriori piezometri in aree pubbliche. Questo sarà possibile attraverso due distinte attività: • una nuova ricognizione in campo alla ricerca dei circa 50 piezometri non rinvenuti durante i sopralluoghi dell’agosto 2014; • la realizzazione di circa 10 nuovi piezometri a rimpiazzare, almeno in parte, quelli non più rinvenibili e/o riutilizzabili. I nuovi piezometri saranno realizzati prioritariamente in prossimità di quelli che in passato hanno mostrato la maggiore contaminazione della falda ma che, per inutilizzo o mancata individuazione, non sono stati oggetto di indagine nella campagna di ottobre u.s. Si prevede di effettuare un monitoraggio semestrale, sui soli piezometri pubblici, per un periodo di almeno 3 anni per consentire di valutare l’evoluzione della contaminazione tanto nelle aree prossime ai centri di pericolo, quanto in quelle più distanti, collocate nella parte sudorientale del lotto. Le campagne di campionamento che si intende eseguire a valle delle attività di ricognizione/installazione dei piezometri saranno condotte secondo le specifiche descritte nel progetto, utilizzando sia i piezometri pubblici campionati ad ottobre 2014, sia quelli di nuova individuazione e/o installazione. Il set analitico da ricercare sarà differenziato a seconda dei piezometri da monitorare: un set completo degli analiti sarà ricercato solo nei piezometri di nuova installazione e in quelli eventualmente rinvenuti, una volta valutata l’efficienza; un set analitico parziale, limitato alle sole sostanze che hanno mostrato superamenti delle CSC nella campagna di ottobre u.s., da ricercare nei piezometri in cui tali superamenti sono stati riscontrati. Nei piezometri pubblici che non hanno mostrato alcuna contaminazione nella campagna di ottobre 2014 si prevede un set analitico limitato ai parametri per i quali è in corso di definizione la determinazione dei valori di fondo (ferro, manganese, boro e solfati). In sintesi, l’articolazione delle campagne di monitoraggio della falda può essere schematizzata come segue: • set analitico completo in tutti i nuovi piezometri della rete (stimati in non meno di 10); • set analitico parziale in SP79: ferro, manganese, piombo, boro, solfati, 1,1-dicloroetilene e 1,2,3-tricloropropano. • set analitico parziale in Pz1 Pz2 Pz3 Pz4 Pz5 Orto del Tufo, SP26, SP70: ferro, manganese, piombo, boro, solfati.

1.4. Lotto Ferrandina - indagini propedeutiche alla progettazione Le attività consisteranno in indagini specialistiche finalizzate allo sviluppo delle successive fasi di progettazione degli interventi. In particolare, tali indagini consentiranno di approfondire le conoscenze sia su eventuali aree sorgenti primarie e/o secondarie di contaminazione non ancora

6 identificate, la cui presenza è suggerita dalla distribuzione della contaminazione (vedi Tavole 10b, 10c, 10d), sia di raccogliere informazioni utili alla progettazione degli interventi di bonifica e/o messa in sicurezza. Le indagini consisteranno nelle attività descritte nel seguito. • Realizzazione di sondaggi (30) da attrezzare a piezometro spinti fino alla profondità di circa 15/20 m, comunque fino a raggiungere e penetrare per un metro circa il livello argilloso basale, di cui • 20 distribuiti sia a nord-ovest che a sud-ovest dell’area diaframmata, per approfondire le conoscenze su eventuali aree sorgenti primarie e/o secondarie di contaminazione non ancora identificate; • uno tra il PzD e il Pz1 (in area Sapio), per verificare l’ampiezza del pennacchio di contaminazione • uno a ovest e uno a est del PzE per verificare l’ampiezza del pennacchio di contaminazione • uno a ovest e uno a est del PzF per verificare l’ampiezza del pennacchio di contaminazione • due a ovest del SP42 (ubicato in prossimità dell’alveo del F. Basento) per verificare l’ampiezza del pennacchio di contaminazione • uno a metà della distanza tra il PzE e il PzF • uno a circa 300 m a sud del PzF • uno a circa 300 m a sud del Sp42 • Prelievo di n.3 campioni di terreno indicativamente da ognuno dei 30 sondaggi (circa n.90 in totale, in assenza di evidenze visive e anomalie organolettiche che richiederebbero ulteriori campionamenti), da sottoporre ad analisi di laboratorio. Sui campioni di terreno saranno ricercati i parametri chimici: antimonio, arsenico, berillio, cadmio, cromo totale, mercurio, selenio, tallio, cromo esavalente, piombo; benzene, toluene, etilbenzene, xileni e stirene (BTEXS); IPA, Idrocarburi leggeri C inferiore o uguale a 12 e Idrocarburi pesanti C superiore a 12; Alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni e alifatici alogenati cancerogeni, clorobenzeni, fenoli clorurati, PCB e su n.6 campioni di top soil diossine furani e amianto. Su 4 campioni saranno ricercati i parametri sito specifici, necessari alla redazione dell’analisi di rischio. • Prelievo di 5 campioni di terreno su sondaggi da definire per le analisi geotecniche di laboratorio (prove di permeabilità) in corrispondenza dei tre principali livelli stratigrafici: sabbioso-limoso, ghiaioso e argilloso di base. • Esecuzione di prove di permeabilità in situ da effettuare sia sui piezometri di nuova realizzazione sia sui piezometri esistenti (indicativamente 20 slug test). • Esecuzione di due prove di emungimento di lunga durata nei piezometri di nuova realizzazione: una nella parte settentrionale e una in quella meridionale dell’area diaframmata ex Liquichimica. • Rilievo plano altimetrico della posizione di tutti i piezometri sia di nuova sia di vecchia installazione (indicativamente 94 in totale) e della quota del boccaforo (quote assolute sul livello medio del mare). • Campionamento su tutti i piezometri oggetto della campagna di monitoraggio dell’ottobre 2014 (40), su quelli realizzati nel corso di queste indagini propedeutiche alla progettazione definitiva (30) e quelli eventualmente individuati successivamente (indicativamente 15 piezometri). Il

7 campionamento riguarderà anche i 3 piezometri presenti nell’area Mythen (vedi Figura 7), attualmente gestita dal curatore fallimentare, nei quali le determinazioni effettuate dall’ARPAB avevano rilevato significativi superamenti delle CSC per il toluene e per il benzene. In questo stesso ambito saranno anche campionati i 6 piezometri presenti nell’area Materit, per confermare i lievi superamenti, rilevati nel corso della caratterizzazione del 2007, delle CSC nella falda per il tricloroetilene e l’esaclorobutadiene. Per un totale indicativo di 94 campioni di acque di falda. Al momento del prelievo dei campioni, inoltre, dovranno essere fatte determinazioni in campo di: temperatura, conducibilità, pH, potenziale redox e ossigeno disciolto. Nella Tavola 11 “Indagini propedeutiche alla successive fasi della progettazione” del Progetto Preliminare è riportata l’ubicazione indicativa dei punti di indagine, che sarà definita a valle dei sopralluoghi. Sui campioni saranno ricercati i seguenti analiti, individuati sulla base degli attuali superamenti delle CSC: antimonio, arsenico, berillio, cadmio, cromo totale, mercurio, selenio, tallio, cromo esavalente, piombo, ferro, manganese, boro, solfati; benzene, toluene, etilbenzene, xileni e stirene (BTEXS), IPA, idrocarburi totali espressi come n-esano; alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni e alifatici alogenati cancerogeni, clorobenzeni, fenoli clorurati, PCB.

1.5. Progettazione interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda Sulla base dei risultati delle indagini integrative previste e dell’approfondimento delle conoscenze del sito nonché attingendo alle informazioni disponibili ed alla luce delle tipologie e concentrazioni di contaminanti riscontrati in falda, dovrà essere redatta la progettazione definitiva ed esecutiva a partire dalle indicazioni del progetto di fattibilità posto a base di gara. Il progetto dovrà mirare alla messa in sicurezza e bonifica della falda. Il progetto definitivo dovrà contenere i protocolli con i quali si intendono realizzare le prove pilota e i test di laboratorio. Le prove di laboratorio saranno condotte incubando il materiale dell’acquifero e l’acqua di falda in condizioni ambientali differenti, sia naturali (equivalenti a quelle in situ) che modificate (attraverso l’aggiunta del substrato).

1.6. Lotto Ferrandina – monitoraggio Per le aree nelle quali, a valle delle indagini integrative previste, saranno riscontrate concentrazioni di contaminante in falda tali da poter essere compatibili con una riduzione della contaminazione per “attenuazione naturale”, dovrà essere previsto uno specifico piano di monitoraggio per il controllo del processo di biodegradazione naturale. Inoltre, a valle delle indagini integrative, in fase di progettazione definitiva, dovrà essere elaborato il piano di monitoraggio di dettaglio degli interventi con l’obiettivo di valutare l’efficacia della messa in sicurezza e bonifica della falda. I dati raccolti nel corso delle attività di monitoraggio saranno registrati in un database, poi analizzati e descritti in relazioni tecniche periodiche. Ai fini della valutazione economica si stima di effettuare campionamenti semestrali per un periodo di tre anni su un numero indicativo di 15 piezometri.

1.7. Lotto Pisticci – monitoraggio della qualità della falda

8

Sulla base delle considerazioni sulla qualità della falda, i dati raccolti nell’ambito delle varie indagini realizzate nell’area dal 2005 fino ad oggi ne richiedono la conferma e/o l’aggiornamento, con una campagna di monitoraggio che soddisfi la doppia necessità di coprire da un lato l’intera area del lotto, comprendendo sia la parte industriale che quella circostante, dall’altro di utilizzare lo stesso set analitico per tutti i campioni raccolti. La campagna di monitoraggio dovrà essere svolta su circa 58 piezometri, comprendenti: - i piezometri pubblici appartenenti alla rete regionale 2005, all’anagrafe regionale 2005, che nel lotto Pisticci si ipotizza possano essere stimati in circa 25; - quelli individuati nella ricognizione, cui è seguito il monitoraggio, svolta da ARPAB ad agosto 2014 , pari a 13; - parte dei 60 piezometri considerati nel progetto di MISE Tecnoparco del 2006, che in prima approssimazione possono essere stimati in circa 20. I piezometri saranno scelti seguendo un criterio di copertura omogenea dell’area industriale con particolare attenzione alle aree risultate più contaminate nel corso del rilievo 2006. Nel caso in cui i rilievi svolti nelle attività precedenti mostrassero l’inesistenza e/o l’inidoneità dei piezometri afferenti alle reti del 2005, ne dovranno essere realizzati di nuovi in corrispondenza o in prossimità di quelli risultati inutilizzabili. Al momento attuale, ai fini del calcolo sommario della spesa, si può ipotizzare l’installazione di circa 10 nuovi piezometri. La campagna comprenderà: • rilievo plano-altimetrico della posizione di tutti i piezometri sia di nuova sia di vecchia installazione (indicativamente 58 in totale) e della quota del boccapozzo (quote assolute sul livello medio del mare) • determinazione in campo di temperatura, conducibilità, pH, potenziale redox e ossigeno disciolto. Sui campioni saranno ricercati i seguenti analiti, individuati sulla base degli attuali superamenti delle CSC: antimonio, arsenico, berillio, cadmio, cromo totale, mercurio, selenio, tallio, cromo esavalente, ferro, manganese, boro, solfati; benzene, toluene, etilbenzene, xileni e stirene (BTEXS); idrocarburi totali espressi come n-esano; alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni e alifatici alogenati cancerogeni, idrocarburi policiclici aromatici. A valle della prima campagna di monitoraggio sarà valutata, di concerto con l’ARPAB, l’opportunità di eseguire ulteriori campagne di monitoraggio della qualità delle acque di falda. Le modalità tecniche per il monitoraggio e il prelievo dei campioni sono descritti nell’Allegato 4 dell’elaborato 3 “Relazione tecnica – Generale SIN”.

1.8. Lotto Pisticci – progetto definitivo di MISE Il progetto definitivo di MISE consisterà nel completamento del progetto consortile Tecnoparco approvato che sarà compiuto sulla base dell’esito del monitoraggio della qualità della falda e potrà prevedere diverse fasi di realizzazione e messa in esercizio di nuovi pozzi. Ciò consentirà da un lato di evitare l’eventuale propagarsi della contaminazione verso le aree agricole e demaniali circostanti l’area industriale, dall’altro la bonifica delle aree di proprietà del CSI Matera. Anche ai fini dell’articolo 3, comma 5, della legge n. 136 del 2010 e dell’articolo 72, comma 4, sono stati acquisiti i seguenti codici:

9

Codice identificativo della gara (CIG) Codice Unico di Progetto (CUP) : G22D12000560001 Il presente Capitolato Descrittivo e prestazionale costituisce allegato allo “schema di contratto”, parte integrante del Progetto preliminare posto a base di gara.

Nel 10% delle stazioni di campionamento si dovrà prevedere la formazione di un’ulteriore aliquota, che potrà essere utilizzata per eventuali controanalisi da parte di ARPAB. Le attività di controllo dovranno essere effettuate durante tutto lo svolgimento delle attività di caratterizzazione, anche attraverso la verifica della correttezza e della conformità delle attività di campo e di laboratorio rispetto alle specifiche tecniche per il prelievo e l’analisi dei campioni.

2. PRESTAZIONI Il progetto preliminare ha stimato la seguente qualificazione e i seguenti importi di lavoro: Categoria dei lavori: OG12 Lavorazioni: BONIFICA Importo Lavori: € 7.321.817,32 ID Opere (ex DM n 143/2013): D.02 Classe e Categoria dei lavori (ex L. n. 143/1949): VII/a Le prestazioni richieste per progettazione definitiva sono: - Relazioni generale e tecniche, Elaborati grafici, Calcolo delle strutture e degli impianti, eventuali Relazione sulla risoluzione delle interferenze e Relazione sulla gestione materie (art.24, comma 2, lettere a), b), d), f), h) D.P.R. 207/10, art.26, comma 1, lettera i) D.P.R. 207/10)

- Disciplinare descrittivo e prestazionale (art.24, comma 2, lettera g), D.P.R. 207/10)

- Piano particellare d'esproprio (art.24, comma 2, lettera i) D.P.R. 207/10

- Elenco prezzi unitari ed eventuali analisi, Computo metrico estimativo, Quadro economico (art.24, comma 2, lettere l), m), o), D.P.R. 207/10)

- Studio di inserimento urbanistico (art.24, comma 2, lettera c), D.P.R. 207/2010)

- Rilievi plano-altimetrici (art.24, comma 2, lettera c), D.P.R. 207/2010)

- Schema di contratto, Capitolato speciale d'appalto (art.24, comma 3, D.P.R. 207/10)

- Relazione geotecnica (art.26, comma 1, D.P.R. 207/2010)

- Relazione idrologica (art.26, comma 1, D.P.R. 207/2010)

- Relazione idraulica (art.26, comma 1, D.P.R. 207/2010)

10

- Relazione sismica e sulle strutture (art.26, comma 1, D.P.R. 207/10)

- Relazione geologica (art.19, comma 1, D.P.R. 207/10)

- Progettazione integrale e coordinata - Integrazione delle prestazioni specialistiche (D.P.R. 207/10)

- Relazione paesaggistica (d.lgs. 42/2004)

- Aggiornamento delle prime indicazioni e prescrizioni per la redazione del PSC (art.24, comma 2, lettera n), D.P.R. 207/2010)

- Studio di impatto ambientale o di fattibilità ambientale (VIA-VAS- AIA) (art.24, comma 2, lettera e), D.P.R. 207/2010)

- Piano di monitoraggio ambientale

Le prestazioni richieste per progettazione esecutiva sono: - Relazione generale e specialistiche, Elaborati grafici, Calcoli esecutivi (art.33, comma 1, lettere a), b), c), d), D.P.R. 207/10)

- Particolari costruttivi e decorativi (art.36, comma 1, lettera c), D.P.R. 207/10)

- Computo metrico estimativo, Quadro economico, Elenco prezzi e eventuale analisi, Quadro dell'incidenza percentuale della quantità di manodopera (art.33, comma 1, lettere f), g), i), D.P.R. 207/10)

- Schema di contratto, capitolato speciale d'appalto, cronoprogramma (art.33, comma 1, lettere l), h), D.P.R. 207/10)

- Piano di manutenzione dell'opera (art.33, comma 1, lettera e) D.P.R. 207/10)

- Progettazione integrale e coordinata - Integrazione delle prestazioni specialistiche ((D.P.R. 207/10)

- Piano di Sicurezza e Coordinamento (art.33, comma 1, lettera f), D.P.R. 207/2010)

Le prestazioni per la esecuzione dei lavori sono quelle riferite alle “Linee Guida: Il Direttore dei lavori: modalità di svolgimento delle funzioni di direzione e controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione del contratto” del 29 giugno 2016 di ANAC.

11

3. CALCOLO IMPORTI L’importo a base di gara è così suddiviso: INDAGINI PRELIMINARI a) Determinazione valori di fondo Sopralluogo per verifica esistenza e controllo efficienza piezometri pubblici sui tre lotti 60.426,28 Determinazione valori di fondo 98.695,22 b) Indagini propedeutiche Ferrandina Realizzazione 30 sondaggi prof. 15 m Campionamento e analisi di laboratorio terreno e acque 568.613,24 c) Indagini propedeutiche Pisticci Realizzazione 10 sondaggi prof. 15 m, campionamento e analisi di laboratorio acqua di falda 135.001,23 PROGETTAZIONE/DIREZIONE d) Progettazione definitiva 187.293,78 e) Progettazione esecutiva 67.066,39 f) Direzione dei lavori 254.073,11 AMMONTARE COMPLESSIVO DEL CORRISPETTIVO 508.433,28 SOMMA COMPLESSIVA A BASE DI GARA € 1.371.169,25

Sulla base dell’importo presunto dei lavori, l’ammontare del corrispettivo per lo svolgimento dei servizi di ingegneria e architettura richiesti è stato determinato conformemente al D.M. 17/06/2016 Le indagini preliminari, come da progetto preliminare, sono state stimate adottando i vigenti prezzari di ARPAB e REGIONALI.

12

4. QUADRO ECONOMICO

A Servizi

A1 Acquisizione servizio di ingegneria € 1.371.169,25

A2 Oneri di sicurezza non soggetti a ribasso * € 20.000,00 Sommano A+A1 € 1.391.169,25 B Somme a disposizione dell’Amministrazione

B1 Spese generali ex art. 113 D. Lgs 50/2016 in c.t. € 20.000,00

B2 Spese per Commissione Giudicatrice € 10.000,00

B3 Spese di pubblicità € 5.000,00

B4 IVA 22% su A1+ A2+ B1+ B2 € 312.657,235

Sommano B1+B2+B3+B4 € 347.657,235 TOTALE GENERALE € 1.738.826,485 ED IN CIFRA TONDA € 1.740.000,00

5. PROCEDURA DI GARA La procedura di gara prevista è quella aperta, ai sensi dell’art. 60 del Codice, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, ex art. 95 del Codice. Il presente appalto costituisce la prima fase di una procedura finalizzata anche alla esecuzione dei lavori e al monitoraggio continuo delle acque di falda come meglio specificato nel progetto preliminare. I criteri cui si farà riferimento per l’attribuzione dei punteggi sono esplicitati nel disciplinare di gara.

6. DURATA DEL SERVIZIO Il servizio appaltato, si divide in una fase di progettazione ed una di direzione lavori, pertanto anche la durata sarà divisa in due intervalli temporali differenti ed in particolare:  il servizio di progettazione definitiva e esecutiva e analisi preliminari, salvo riduzioni da valutare in sede di offerta, avrà una durata di 180 (centoottanta) giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data di stipula del contratto di cui: giorni 100 destinati alle analisi propedeutiche, mentre le progettazioni definitiva ed esecutiva, salvo riduzioni da valutare in sede di offerta, avranno la durata ciascuna di 40 (quaranta) giorni naturali e consecutivi decorrenti la prima dalla data di approvazione delle indagini, la seconda dalla data di approvazione della progettazione definitiva.  Il servizio di Direzione lavori dovrà essere svolto durante l’esecuzione dei lavori, pertanto 13

seguirà la tempistica dettata dal cronoprogramma dei lavori, che al momento non è noto in quanto riguardante una successiva fase che potrà avere luogo solo dopo l’approvazione della progettazione esecutiva.

7. DUVRI L’attività dei servizi richiesti non comporta rischi da interferenze per le attività svolte tra il personale del committente e quello dell’appaltatore e pertanto, fatti salvi gli obblighi di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 26 del D.Lgs n. 81/2008, non necessita dell’elaborazione del DUVRI di cui all’art. 26 del citato Decreto Legislativo. Poiché però le attività di campo potrebbero esporre a particolari rischi per la sicurezza e per la salute, a causa della ricerca di particolari sostanze chimiche, dovrà essere redatto da parte dell’impresa il Piano Operativo di Sicurezza (POS), ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008. Resta a carico dell’appaltatore l’adozione ed il rispetto di tutte le norme e misure (igieniche, di protezione collettiva e individuale, emergenza) necessarie a svolgere in completa sicurezza le attività. La strumentazione da utilizzare per le indagini in campo (sonde meccaniche, macchine perforatrici, elettropompe, …) dovrà essere conforme alla normativa vigente ed in particolare alla Direttiva Macchine 2006/42/CE e D.Lgs. n. 17/2010 e s.m.i. Si fa obbligo all’appaltatore di formare il proprio personale in merito ai corretti comportamenti da attuarsi come previsto dal sopraccitato D.Lgs. n. 81/2008.

14