Mem. Descr. Carta Geol. d’It. 102 (2014), pp. 57 - 72 figg. 19

Itinerari geoturistici nel comprensorio del Monte dell’Ascensione e dei calanchi Geotouristic routes in Monte Ascensione and badlands district

FARABOLLINI P. (*), SCALELLA G. (**)

RIASSUNTO - Il turismo geologico è solamente da poco ABSTRACT - The geological tourism only recently has been tempo considerato una risorsa economica soprattutto per considered an economic resource, especially for those areas quelle aree già classificate come Parchi nazionali o regionali already classified as national or regional parks or natural reserves. o Riserve naturali. Tuttavia l’interesse suscitato dal geotu- However, the interest aroused by the geotourism as a resource rismo non necessariamente deve corrispondere come does not necessarily correspond to the characteristics of areas risorsa di aree che per le caratteristiche naturalistiche già that already represent elements of secure territorial and rappresentano elementi di sicuro valore territoriale- environmental value. In this sense the tourism may became ambientale. In questo senso anche aree che per la loro important in the areas which by their particular shape and particolare conformazione e storia geologica sono carat- geological history are characterized by different geological sites terizzate da diversi geositi di importante significato estetico, of important aesthetic and scientific-educational significance. oltre che scientifico-didattico, possono esercitare sul It’s the case of the Mount of the Ascensione (originally called turismo un notevole richiamo. È il caso del Monte del- Nero Mt., then Polesio Mt.), located in the southern , l’Ascensione (in origine chiamato Monte Nero, poi Monte between the Tronto River and the Tesino stream, which for Polesio), che ricade nelle Marche meridionali, tra il fiume Tronto its remarkable scientific peculiarities, has been the subject of ed il torrente Tesino, che per le sue notevoli peculiarità numerous geological studies, as it is considered relevant to scientifiche è stato oggetto di numerosi studi geologici in an understanding of the geological evolution of the quanto ritenuto significativo per la comprensione del- Plio-quaternary Adriatic sector of central . l’evoluzione geologica plio-quaternaria del settore adriatico In addition to this scientific importance, in this area there dell’Italia centrale. Oltre a tale importanza scientifica, in are many other features, and to geomorphological and tale area sono presenti molte altre peculiarità a carattere natural, which allow us to consider this area of considerable geomorfologico e naturalistico che permettono di consi- interest, not only for the scientific and educational value, for derare quest’area di notevole interesse, anche per il valore different sectors of Earth Sciences, but also for the aesthetic paesaggistico ed estetico che difficilmente è possibile and landscape value, which is hardly possible to find in an rinvenire in un’area di così limitata estensione. Le caratteristiche area of such limited extension. The above features mean that sopra citate fanno si che tale area, opportunamente valorizzata, this area, appropriately leveraged to constitute a real tourist possa costituire un vero e proprio polo di riferimento point of reference, with a secondary economic activity based turistico, con un indotto economico basato su un turismo on a geological tourism and nature combining the interest geologico e naturalistico che associ all’interesse prettamente purely scientific-popular also the emotional-related semiological scientifico-divulgativo anche quello emotivo-semiologico only to landscape-environmental characteristics. legato alle caratteristiche paesistico-ambientali. Below therefore are described on the basis of scientific Di seguito pertanto vengono descritte, sulla base delle knowledge and environmental and aesthetic value, the geo- conoscenze scientifiche ed ambientali e del valore estetico, morphological peculiarities that characterize this area, which, le peculiarità geomorfologiche che caratterizzano tale when linked by a dedicated route, they constitute a hiking comprensorio, che, opportunamente legate da un itinerario path geo-safe value and tourist interest, enough to include dedicato, vanno a costituire un percorso geo-escursionistico in a project for the construction of geopark, precisely the di sicuro valore ed interesse turistico, tanto da poter confluire “Geopark of Mount Ascensione”, which is already the in un progetto di realizzazione di geoparco, appunto il writers are proposing to regional authorities, and that is proving “Geoparco del Monte dell’Ascensione”. consensus among local administrators and professionals.

PAROLE CHIAVE: Geositi e geomorfositi, Geoturismo, KEY WORDS: Geosites and geomorphosites, Geotourism, Geoparco, Monte dell’Ascensione, Marche meridionali Geopark, Ascensione mountain, Southern Marche

(*) Scuola di Scienze Ambientali, Università degli Studi di Camerino, via Gentile III da Varano, 62032 - Camerino (MC) (**) Regione Marche, Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia - Via Palestro, 19 - 60122 - 58 FARABOLLINI P. - SCALELLA G.

1. - INTRODUZIONE cartografia geologica del CARG (consultabile presso il sito web dell’ISPRA) ed eventualmente Il Monte dell’Ascensione, nelle Marche meri- stampare il settore d’interesse. dionali, ubicato tra il fiume Tronto ed il Torrente Tesino, è stato oggetto, già a partire dal secolo scorso, di numerosi studi geologici, in quanto rite- 2. - INQUADRAMENTO GEOLOGICO E nuto significativo per la comprensione dell’evolu- STRUTTURALE zione geologica plio-quaternaria del settore adria- tico dell’Italia centrale (CASTIGLIONI, 1935; Il Monte dell’Ascensione costituisce il più elevato DEMANGEOT, 1965; CANTALAMESSA et alii, 1986; rilievo della fascia periadriatica delle Marche meri- CARLONI & FRANCAVILLA, 1990 cum bib.; BIGI et dionali (1.110 m s.l.m.) e rappresenta l’area in cui il alii, 1995). Studi successivi hanno ampiamente di- substrato del Pliocene superiore (CENTAMORE & mostrato come alle peculiarità propriamente geolo- DEIANA, 1986; NAPOLEONE et alii, 2002) si trova giche, se ne presentino altre a carattere geomorfo- alle quote più elevate in Europa. logico e naturalistico che permettono di considerare Il substrato è costituito da un corpo conglome- quest’area di notevole interesse, non solo scientifico ratico, in cui si riconoscono almeno cinque eventi ma anche didattico, per diversi settori delle Scienze di sedimentazione (figg. 1, 2), intercalato nelle peliti della Terra, quali quelli geologico-strutturale, sedi- del ciclo sedimentario plio-pleistocenico, trasgres- mentologico, geomorfologico, idrogeologico, antro- sive sulle sottostanti torbiditi messiniane della For- pico (FARABOLLINI & SCALELLA, 2003 e 2004; mazione della Laga (CANTALAMESSA et alii, 1986). CENTAMORE et alii, 2009; FARABOLLINI et alii, 2009; La successione litostratigrafica di ciascun livello SCALELLA et alii, 2009; ANGELINI et alii, 2012). Esso consiste nella sovrapposizione, in sequenza, di li- quindi rappresenta un polo di estrema importanza tofacies conglomeratiche, di livelli arenacei ed are- e attrazione turistica in quanto presenta elementi naceo-pelitici. La strutturazione del substrato paesaggistici che difficilmente si rinvengono in pre-trasgressivo si è realizzata dal Tortoniano al un’area di così limitata estensione. Pliocene inferiore, per effetto di un’attività tetto- L’itinerario proposto include sia spostamenti in nica compressiva, associata ad un sistema arco- auto, per raggiungere i siti principali in cui sono fossa in migrazione dal Tirreno all’Adriatico, presenti emergenze geologiche e geomorfologiche, mentre al generalizzato ed intenso sollevamento peculiari di quest’area, sia facili passeggiate ed pleistocenico (AMBROSETTI et alii, 1982) è associata escursioni, immerse nel paesaggio collinare mar- la sua successiva emersione e la disposizione mo- chigiano, percorsi che in alcuni casi sono ben se- noclinalica, verso oriente, dei depositi post-tra- gnalati mentre in altri risultano privi di segnaletica. sgressivi (GENTILI et alii, 1995; GENTILI & DRAMIS, Il percorso che consente sia di raggiungere la 1997). vetta del Monte dell’Ascensione (1.103 m s.l.m.m) che di circumnavigare l’intero monte è percorribile in ogni periodo dell’anno ad eccezione di alcuni 3. - CARATTERISTICHE GEOMORFO- brevi periodi nevosi durante i mesi invernali. LOGICHE Ad eccezione dei percorsi individuati per l’area floristica protetta (http://www.monteascensione. Il controllo lito-strutturale e tettonico dell’area comunerotella.net/inhome.htm) e di qualche altra in esame si riflette in maniera netta ed evidente citazione sporadica nei case history pubblicizzati sulla morfologia che caratterizza il comprensorio a livello provinciale sulle peculiarità del paesaggio del Monte dell’Ascensione: alle litologie più resi- e qualche forma pubblicitaria sul paesaggio realizzata stenti dei livelli conglomeratici ed arenaceo-con- da qualche amministrazione comunale glomeratici del substrato corrispondono evidenti (http://www.ripaberarda.it/) ad oggi non esiste scarpate di erosione selettiva con altezze che tal- una vera e propria guida specifica per i geositi del volta superano gli 80 m (figg. 1, 2). Monte dell’Ascensione. Alle litologie meno resistenti delle peliti plioce- Per quanto riguarda la cartografia, è da dire che niche corrisponde invece una morfologia alquanto oggigiorno l’utilizzo degli smartphone e tablet, muniti articolata legata alla presenza di un reticolo idro- di gps, rendono agevole il raggiungimento di qual- grafico fortemente gerarchizzato a cui si associa la siasi destinazione con buona precisione. Chi invece formazione di estesi e ben sviluppati fenomeni ca- non volesse utilizzare i mezzi offerti dalla tecno- lanchivi. logia, può far riferimento all’atlante stradale del Le principali formazioni calanchive sono pre- T.C.I. alla scala 1: 250.000 o più piccola oppure alla senti alla base dei versanti sud-orientali del rilievo cartografia I.G.M.; chi invece fosse interessato al del Monte dell’Ascensione, principalmente alla te- supporto cartografico geologico può reperire la stata dei torrenti Chiaro Morto, Bretta e Chifente ITINERARI GEOTURISTICI NEL COMPRENSORIO DEL MONTE DELL’ASCENSIONE E DEI CALANCHI 59 e si estendono per diversi chilometri seguendo il La loro disposizione a “spina di pesce”, con una loro corso. In particolare tali morfologie, oltre a serie di microbacini che si ricongiungono in un col- rappresentare l’elemento dominante del paesaggio lettore principale, hanno permesso l’isolamento di dell’area, rappresentano un fattore condizionante un “glacis” che ricopriva i versanti del Monte dello sviluppo antropico: in molti casi la continua dell’Ascensione, rappresentato da depositi sab- evoluzione ed arretramento delle testate dei calan- bioso-ciottolosi, già segnalato e diversamente in- chi ha portato alla creazione di esigue ed affilate terpretato, sia dal punto di vista genetico che creste spartiacque su cui rimangono isolate strut- cronologico, da numerosi autori (CASTIGLIONI, ture ed infrastrutture antropiche, quali ad esempio 1935; DEMANGEOT, 1965; DRAMIS et alii, 1982; gli abitati di Porchiano e Ripaberarda (fig. 3). FARABOLLINI et alii, 1992). Tali depositi, che si incas- sano al di sotto del Monte dell’Ascensione a quote comprese tra 850 e 650 m s.l.m. (figg. 2 e 4), presen- tano gli spessori maggiori, in corrispondenza di val- lecole la cui disposizione ed andamento testimoniano un reticolo idrografico simile a quello attuale impo- statosi durante l’Olocene (FARABOLLINI et alii, 1992). Sul lato nord esso è presente in limitatissimi lembi di difficile individuazione probabilmente in conse- guenza della sua successiva erosione. Il deposito, che presenta spessori anche supe- riori ai 20 metri, poggia sia sui corpi conglomeratici Fig. 1 - Panoramica del Monte dell’Ascensione e dei suoi tipici gradini mor- che costituiscono il Monte dell’Ascensione sia sulle fologici legati a erosioe selettiva tra i corpi conglomeratici più resistenti e le sottostanti peliti. In particolare il deposito è costi- peliti, ad essi intercalati, più facilmente erodibili. - Panoramic view of the Mount Ascensione and its typical morphological steps related tuito da alternanze di livelli sabbiosi e sabbioso- to selective erosion. conglomeratici, a geometria, in alcuni casi,

Fig. 2 - Carta sinottica del comprensorio del Monte dell’Ascensione. - Synoptic map of Mount Ascensione area. 60 FARABOLLINI P. - SCALELLA G.

Fig. 3 - Panoramica dal versante nord del Monte dell’Ascensione. Da notare come l’erosione calanchiva abbia prodotto sottili spartiacque. Al centro l’abitato di Porchiano. - Panoramic view from the northern slope of Mount Ascensione. In the first plane the village of Porchiano. lenticolare e con spessori variabili, da poco a me- permette di ipotizzare come durante la sedimen- diamente inclinati (10°-15°) la cui deposizione tazione del glacis si potessero verificare episodi sembra legata in prevalenza a meccanismi legati ad di ristagni d’acqua. Anche nei pressi di Case Ma- acque diffuse; la presenza quasi costante di depositi rini (fig. 4), sedimenti carboniosi campionati alla caotici, permette di ipotizzare anche meccanismi base della sequenza detritica, hanno fornito una tipici di eventi di debris flow. All’interno del depo- età > 45.000 yr BP, comparabili con quelle di Por- sito, oltre alla presenza di uno o più paleosuoli chiano (fig. 4). bruni, è possibile riconoscere, soprattutto verso il Detto glacis di accumulo sembra pertanto che tetto o sopra la sequenza detritica, numerose su- abbia regolarizzato una superficie topografica che perfici di erosione, alcune delle quali in corrispon- si era modellata tra la fine del Pleistocene inferiore denza di canali prevalentemente ghiaiosi ed il Pleistocene medio (FARABOLLINI et alii, 1992) (FARABOLLINI, 1995). La base è invece caratteriz- successivamente al pediment che avrebbe circon- zata dalla presenza di ammassi abnormi costituiti dato il rilievo del Monte dell’Ascensione durante da clasti cementati, interpretabili come vecchi bloc- il più importante sollevamento tettonico dell’area chi di frana. (AMBROSETTI et alii, 1982). Analisi sedimentologi- Al tetto della sequenza, con spessori variabili che e stratigrafiche di dettaglio dei depositi di gla- tra 2 e 5 metri, sono presenti potenti accumuli di cis, datazioni radiometriche (GENTILI et alii, 1998), sabbie fini e finissime, massive, a volte ben ce- e considerazioni geomorfologiche e paleoambien- mentate, di colore giallastro con all’interno rari tali (la presenza di un paleosuolo alla base della se- ciottoli di natura calcarea e selciosa con dimensioni quenza detritica presente in località San Giacomo massime di 2 cm. Procedendo verso sud-est la gra- la cui datazione ha fornito una età di 25.300 +/- nulometria di tali materiali diminuisce: in corri- 300 yr BP, permettono di collocare la genesi di tale spondenza di Ripaberarda e, più avanti, di Appi- deposito durante il Pleistocene superiore. gnano del Tronto gli affioramenti sono quasi Al di sopra di tali materiali, la presenza di sedi- esclusivamente dati da sabbie fini, nel cui interno menti sabbiosi fini di probabile origine eolica si rinvengono diversi paleosuoli bruni. (FARABOLLINI, 1995) evidenziano come durante L’intensa incisione lineare, che si è spinta fino l’Olocene l’intensa erosione regressiva avrebbe fa- al substrato pelitico, ha smembrato il glacis di ac- vorito l’incisione e lo smantellamento di tale depo- cumulo, di cui lembi isolati sono riconoscibili a sito, che data la natura pelitica del substrato, Porchiano, Case Ischia, Ripaberarda, Castel di attualmente appare isolato in limitati lembi a quote Croce e Poggio Canoso. In particolare a Por- molto alte sul fondovalle attuale. La datazione di chiano, alla base della sequenza detritica è stato sedimenti carboniosi, all’interno di un suolo bru- rinvenuto un livello sabbioso con spessore di nastro rinvenuto al tetto della sequenza sabbiosa circa 20 cm, ricco in materiali carboniosi, di pro- fine presente lungo la strada per Polesio, nei pressi babile origine palustre, la cui datazione ha fornito di Case Alberti, ha fornito infatti una età di 11.055 una età > 51.000 yr B.P. (GENTILI et alii, 1998) che yr BP. ITINERARI GEOTURISTICI NEL COMPRENSORIO DEL MONTE DELL’ASCENSIONE E DEI CALANCHI 61

Fig. 4 - Veduta panoramica del versante meridionale del Monte dell’Ascensione (da GENTILI et alii, 1998, modificata). - Panoramic view of the southern slope of Mount Ascensione (from GENTILI et alii, 1998, modified).

4. - IL MONTE DELL’ASCENSIONE UN rivolte: al ripristino delle condizioni naturali del- GEOSITO COMPOSITO l’affioramento; alla promozione di attività di con- servazione del bene geologico; alla definizione Il Monte dell’Ascensione rappresenta di per sé soprattutto di specifiche normative regionali che un geosito ma oltre a ciò nel suo comprensorio mirino alla conservazione e tutela di tali geositi. sono presenti una serie elementi geologici e geo- morfologici che fanno si che siamo in presenza di un geosito composito e, in questo contesto, si vuole 5. - ITINERARI GEOLOGICI, GEOMORFO- proporre alcune azioni volte alla loro conservazione LOGICI E NATURALISTICI e tutela. La Regione Marche ha realizzato il volume “Le Emergenze geologiche e geomorfologiche della Partendo dall’uscita dell’Autostrada A14 a Grottam- Regione Marche” (REGIONE MARCHE-ASSESSORATO. mare si imbocca la Strada Provinciale 92 della Valtesino URBANISTICA AMB., 1991) in cui tali geositi, attra- e si procede per circa 30 km fino ad arrivare al Comune verso schede censimento molto snelle e di facile let- di Rotella, un piccolo centro che trae le sue origini in tura, sono stati segnalati come un importante epoca preromana ed è caratterizzato da tre frazioni princi- elemento caratteristico del paesaggio geologico e pali: Capradosso, Castel di Croce, Poggio Canoso (fig. 5). geomorfologico marchigiano, e quindi degni di “ri- spetto”. Oltre alle azioni di caratterizzazione del 5.1. - STOP 1 - ROTELLA geosito, della sua importanza a livello di geodiversità (SAMPAOLESI & FARABOLLINI, 2002; FARABOLLINI et Il centro abitato insiste su un deposito alluvio- alii, 2008; FARABOLLINI & MICCADEI, 2009; nale del III ordine del torrente Tesino interdigitato SCALELLA et alii, 2009) e della sua divulgazione, ri- con i depositi alluvionali del fosso dell’Oste che ha sulta prioritario individuare delle specifiche azioni provocato, sul versante est del terrazzamento su cui 62 FARABOLLINI P. - SCALELLA G.

Fig. 5 - Mappa dell’itinerario geoturistico. - Map of the geo-touristic trail. insiste l’abitato (fig. 6), erosioni ed approfondimenti quindi si svolta a sinistra proseguendo poi fino alla del reticolo idrografico dando luogo a fenomeni località Osteria della frazione di Poggio Canoso; da gravitativi che hanno anche condizionato la sua evo- qui si prosegue in direzione nord per circa 9 km per luzione urbanistica. Sul lato nord del terrazzamento continuare sulla strada che ci condurrà alla Strada è possibile osservare il contatto erosivo tra i depositi Provinciale 93 nei pressi del Comune di Force. alluvionali del torrente Tesino e la formazione are- Lungo il percorso guardando verso sud è possibile naceo-conglomeratica sottostante. osservare il versante Nord del Monte dell’Ascen- sione caratterizzato da una fitta copertura boschiva 5.2. - STOP 2 - ROTELLA - FORCE mentre guardando verso nord la strada costeggia gli affioramenti parzialmente visibili che costituiscono Partendo da Rotella e proseguendo in direzione lo sfrangiamento verso nord del corpo conglome- nord-ovest, si attraversa il ponte sul torrente Tesino, ratico del Monte dell’Ascensione (fig. 7).

5.3. - STOP 3 - 4 - FORCE Arrivati in prossimità dell’abitato di Force, guar- dando verso sud-est è possibile osservare il pas- saggio stratigrafico tra i depositi del Messiniano e quelli del Pliocene inferiore-medio appartenenti ai depositi trasgressivo-regressivi, testimoniato, nelle peliti, dalla presenza di lamellibranchi di varie di- mensioni (SCALELLA, 2000). Inoltre da campiona- menti effettuati sui depositi basali costituiti da conglomerati e sabbie sono stati rinvenuti clasti a nummuliti provenienti dalla piattaforma carbona- tica laziale abruzzese (fig. 8). Tali clasti rappresentano in questo settore gli in- dicatori che le principali direzioni preferenziali di Fig. 6 - Panoramica di Rotella con il Monte dell’Ascensione. provenienza dei sedimenti di riempimento del- - Panoramic view of Rotella city and the Mount Ascensione. l’avanfossa periadriatica durante il Pliocene infe- ITINERARI GEOTURISTICI NEL COMPRENSORIO DEL MONTE DELL’ASCENSIONE E DEI CALANCHI 63

Fig. 7 - Panoramica dello sfrangiamento verso Nord del corpo conglomeratico del Monte dell’Ascensione. - Panoramic view of the conglomeratic body of the Mount Ascensione.

Fig. 8 - Panoramica del passaggio tra la Formazione della Laga con i depositi pelitici (in primo piano) del Pliocene medio, con alla base ciottoli a nummuliti provenienti dalla Piattaforma Carbonatica Laziale-Abruzzese, e i depositi conglomeratici di Montemoro (sullo sfondo a destra). - View of the transition between the Laga Formation with pelitic deposits (in the foregroud) of the middle Pliocene, with underlying pebble Nummulite from carbonate platform Latium Abruzzi, and conglomeratic deposits of Montemoro (on the right background). riore medio erano prevalentemente da sud e sud- direzione sud-est troviamo appunto il Monte omo- ovest, in connessione alle intense fasi tettoniche nimo della frazione, costituito da conglomerati po- del margine settentrionale della Piattaforma La- ligenici ed eterometrici appoggiati direttamente sui ziale-Abruzzese e dell’evoluzione del thrust della depositi del Messiniano, caratterizzati da prevalenti Montagna dei Fiori (fig. 9). peliti e subordinati orizzonti tabulari di arenarie (figg. 10, 11). 5.4. - STOP 5 - MONTEMORO 5.5. - STOP 6 - CASTEL DI CROCE Tornando indietro sulla strada provinciale 93 e prendendo poi la strada provinciale 14 per Castel Si prosegue per circa 3 km e si arriva alla fra- di Croce si percorre un tratto di circa 2 km e si at- zione di Castel di Croce da qui la panoramica verso traversa la frazione di Montemoro; guardando in Est offre dal basso verso l’alto il passaggio strati- 64 FARABOLLINI P. - SCALELLA G.

Fig. 9 - Paleografia dell’area del Monte dell’Ascensione durante la fase di avanfossa (Messiniano - Pliocene Inferiore e Medio) (da SCALELLA, 2000). - Paleogeography of Mount Ascensione area during the foredeep phase (Messinian - Pliocene Lower and middle) (from SCALELLA, 2000). grafico tra i depositi Messiniani (prevalente pelitici dere il permesso di accesso). A piedi l’itinerario per e subordinatamente sabbiosi) a quelli conglomera- arrivare alla vetta del Monte dell’Ascensione è lungo tico prevalenti con intercalazioni arenacee ed are- circa 4 km. Dopo circa 2,5 km è possibile osservare naceo-pelitiche del Monte dell’Ascensione (fig. 12). un’esteso affioramento di conglomerati poligenici, alla cui base (al margine della strada) è visibile un in- 5.6. - STOP 7 - MONTE DELL’ASCENSIONE cluso pelitico al cui interno è evidente una intensa bioturbazione (fig. 14). Da Castel di Croce si riparte e si prosegue per circa 3 km per arrivare ad un incrocio dove si svolta 5.7. - STOP 8 - FOSSO MORIGNANO a destra e si prosegue per circa 600 mt fino ad arri- vare all’incrocio con una delle strade che conduce Tornati in auto si riprende il tratto asfaltato alla vetta del Monte dell’Ascensione (fig. 13) (in ge- della strada provinciale dell’Ascensione e si conti- nere la strada è chiusa da un cancello in quanto que- nua per circa 2 km, dopo una serie di curve si ar- sto versante risulta in buona parte di proprietà riva ad un tornante al margine del fosso di privata della Famiglia Manni alla quale bisogna chie- Morignano (fig. 15). Qui è possibile effettuare uno

Fig. 10 - Panoramica esplicativa del passaggio stratigrafico. - Panoramic view of the stratigraphic sequence. ITINERARI GEOTURISTICI NEL COMPRENSORIO DEL MONTE DELL’ASCENSIONE E DEI CALANCHI 65

Fig. 11 - Panoramica di Montemoro (in alto al centro) costituito da depositi conglomeratici a geometria lenticolare in discordanza sulla Formazione della Laga. - View of Montemoro (top center) constituted by a conglomeratic deposits with lenticular geometry unconformably on Laga Formation.

Fig. 12 - Panoramica del Monte dell’Ascensione da ovest, si possono vedere dal basso le peliti con orizzonti arenacei della Formazione della Laga, le peliti del Pliocene Inferiore e i corpi conglomeratici del Monte dell’Ascensione. - View of Mount Ascensione from the west. You can see from below: the mudstones with sandstone horizons of the Laga Formation, the mudstones of the Lower Pliocene and the conglomeratic bodies of Mount Ascensione. stop per osservare il passaggio tra la Formazione 5.8.-STOP 9,10-MONTE DELL’ASCENSIONE-POLESIO della Laga costituita da orizzonti pelitico-arenacei e le argille del Pliocene pressoché simili per carat- Dopo questo STOP è possibile intraprendere teristiche litologiche alle Marne del Vomano. due percorsi: il primo lungo circa 13 km conti- 66 FARABOLLINI P. - SCALELLA G.

Fig. 13 - Panoramica verso sud-est dalla vetta del Monte dell’Ascensione. - Panoramic view from S-E of the Mount Ascensione summit.

da vicino le balze del Monte dell’Ascensione costi- tuite da corpi conglomeratici alternati ad orizzonti meno competenti di tipo arenaceo ed arenaceo-pe- litico (fig. 1) che conferiscono la caratteristica con- formazione in seguito agli intensi processi di degra- dazione meteorica e di approfondimento del reticolo idrografico delle fasi post-glaciali. Alla frazione Po- lesio è possibile osservare coltri di depositi sabbioso limosi di origine eolica depositatisi durante le fasi fredde dell’ultimo periodo glaciale (fig. 16).

Fig. 14 - Intensa bioturbazione delle peliti alla base dell’orizzonte conglomeratico. - Pervasive bioturbation of mudstones at the base of conglomeratic horizon. nuando la strada che conduce a Morignano, svol- tando a sinistra per Montadamo e quindi per Ve- nagrande, da dove si continua fino ad arrivare alla Circonvallazione nord di . Lungo questo percorso è possibile incontrare diversi af- fioramenti del membro post-evaporitico della For- mazione della Laga. Il secondo percorso, che con- Fig. 15 - Panoramica del fosso di Morignano in cui sono visibili gli strati pe- litico arenacei della Formazione della Laga in passaggio stratigrafico verso sigliamo, si effettua tornando indietro dal tornante l’alto con le peliti del Pliocene inferiore e gli orizzonti conglomeratici del per circa 300 metri e svoltando a destra prendendo Monte dell’Ascensione. - Panoramic view of the Morignano stream. It is possible to recognize the pelitic-arena- una strada comunale che conduce a Polesio, dopo ceous layers of the Laga Formation and, stratigraphically upwards, the Lower Pliocene circa 3 km. Lungo il tragitto è possibile osservare mudstones and the conglomeratic horizons of Mount Ascensione. ITINERARI GEOTURISTICI NEL COMPRENSORIO DEL MONTE DELL’ASCENSIONE E DEI CALANCHI 67

linare delle Marche meridionali. La genesi di queste morfologie è stata da sempre messa in relazione con particolari fattori stratigrafico-strutturali e di esposizione: versanti con giacitura degli strati a reggipoggio, presenza alla sommità di livelli parti- colarmente resistenti e meno erodibili, esposizione verso i quadranti meridionali. Recentemente (FARABOLLINI et alii, 1992) è stato evidenziato come le caratteristiche meso e micro-strutturali del substrato roccioso sia uno dei fattori condi- zionanti la morfogenesi calanchiva. L’analisi mi- neralogica effettuata su campioni provenienti da aree limitrofe, caratterizzate da morfologie e spessori di materiali di copertura diversi ma da stesse condizioni di giacitura e di esposizione, ha Fig. 16 - Al centro della foto, in primo piano, deposito sabbioso-limoso di evidenziato una composizione mineralogica simile origine eolica depositatisi durante le fasi fredde dell’ultimo periodo glaciale. - At the center of the picture, in the foreground, sandy-loam wind sediments deposited ma con un contenuto totalmente diverso in calcite. during the cold phases of the last ice age. Inoltre, in corrispondenza dei due sistemi principali di fratture riconosciuti nel substrato roccioso di tutta l’area esterna delle Marche meridionali, con 5.9. - STOP 11 - PORCHIANO direzione all’incirca appenninica, antiappenninica e subordinatamente N-S, è frequente la presenza Ripartendo da Polesio si prosegue svoltando a di fessure e fratture beanti completamente o par- destra per circa 1 km e si arriva ad un punto pano- zialmente cementate da calcite. Si sono sviluppate ramico da dove è possibile osservare la località così morfologie calanchive particolarmente accen- Porchiano, caratterizzata da un rilievo residuale di tuate, caratterizzate da bacini suddivisi in una serie Glacis poggiante sulle peliti a macrofossili del Plio- di vallecole disposte a spina di pesce, fortemente cene. Inoltre da tale STOP è possibile avere una incise e dalla caratteristica forma a V, in cui gli in- ampia panoramica sulle morfologie calanchive che terfluvi sono dati, molto spesso, da veri e propri caratterizzano il comprensorio del Monte del- setti verticali (fig. 17). La rispondenza esistente tra l’Ascensione. creste principali e sistema di fratturazione, parti- Le morfologie calanchive rappresentano sicu- colarmente evidente in quest’area, è pertanto da ramente una delle forme più spettacolari presenti mettere in relazione alla maggiore resistenza al- in tutta l’area in esame, soprattutto nei litotipi l’erosione da parte delle argille poste all’intorno argillosi plio-pleistocenici, anche per la loro parti- della frattura stessa, in conseguenza della parziale colare propensione al dissesto: , Ripa- cementazione prodotta dalla abbondante precipi- berarda, Rotella, Monte dell’Ascensione, Montalto tazione di carbonato di calcio proveniente dalla Marche, Santa Vittoria in Matenano, , ecc., dissoluzione del potente ed esteso glacis di accumulo solamente per citarne alcune presenti nell’area col- che circonda il Monte dell’Ascensione.

Fig. 17 - Punto panoramico da cui è possibile osservare il paesaggio dei calanchi. - Panoramic point of view from which you can observe the landscape of the badlands. 68 FARABOLLINI P. - SCALELLA G.

5.10. - STOP 12 - CASE SILVESTRI calità di Ripaberarda di Castignano (fig. 19), un centro ricco di storia le cui origini secondo alcuni Da questo STOP si torna indietro e si imbocca studi risalgono al IX sec. a.C. Nel 1510 buona la contrada Capitiana con una strada brecciata per parte della frazione franò a causa dei fenomeni circa 2 km che sale verso C.se Silvestri; da qui con- erosivi del reticolo idrografico che la circonda; uni- tinuando la strada verso l’alto sulla stessa Contrada tamente agli edifici venne distrutta anche la chiesa per circa 1 km si giunge ad un pianoro dove si può benedettina di Sant’Egidio. lasciare l’auto per poi proseguire in mezzo al bosco Le morfologie calanchive e i fenomeni franosi, verso la vetta del Monte dell’Ascensione, dal quale oltre a rappresentare l’elemento dominante del si può osservare un panorama mozzafiato sulle paesaggio dell’area, rappresentano un fattore con- morfologie calanchive (fig. 17). Si torna quindi in- dizionante dello sviluppo antropico: in molti casi dietro e si ripercorre in discesa un tratto di circa 1 la continua evoluzione ed arretramento delle te- km per poi svoltare a sinistra e quindi si prosegue state dei calanchi, soprattutto nei versanti caratte- per circa 1 km. Lungo questo percorso, totalmente rizzati da giacitura degli strati a traversopoggio o a panoramico, è possibile osservare sulla sinistra un reggipoggio, con gli estesi e profondi fenomeni deposito (fig. 18), ubicato a quote di oltre 700 mt, franosi che invece caratterizzano i versanti con gia- attualmente interpretato come il resto più antico citura a franapoggio, ha portato alla creazione di del glacis dell’Ascensione (GENTILI et alii, 1988). esigue ed affilate creste spartiacque (fig. 19) su cui Tale deposito risulta costituito da clasti arrotondati rimangono isolati paesi (Ripaberarda) e frazioni a e subarrotondati, immersi talvolta in matrice sab- volte quasi del tutto disabitate (Porchiano). biosa, stratificato e con geometrie piano parallele. Nel paese è ancora visibile la porta castellana ed La disposizione stratigrafica, le caratteristiche se- i resti della mura fortificate; all’interno del castello è dimentologiche e la presenza sui clasti di strie e di possibile ammirare un elegante campanile cinque- piccole cavità circolari, simili a fori di litodomi, centesco, decorato in sommità con piatti di maiolica consentono di avanzare una seconda ipotesi, tut- di colore azzurro, il cui progetto è attribuito ad An- tora in fase di verifica e cioè quella che tale depo- tonio da Lodi, probabilmente eretto su uno preesi- sito costituisca il lembo più interno del ciclo di stente utilizzato come torre di avvistamento. chiusura plio-pleistocenico, di cui ampi resti si pos- sono osservare in corrispondenza dell’attuale linea 5.12. - STOP 14 - CAPRADOSSO - ROTELLA di costa nelle Marche centro-meridionali, sospesi a quote tra 400-150m s.l.m. (CANTALAMESSA et alii, Tornando indietro e risalendo fino all’incrocio 1986; CENTAMORE et alii, 2009). Da tale sito, guar- precedente si prosegue prendendo la strada per dando verso sud-est, si nota il panorama offerto Capradosso dove si giunge dopo circa 3 km; da qui dai calanchi e dai rilievi residuali dei depositi di gla- è possibile prendere una strada percorribile in auto cis di Porchiano e Ripaberarda. che si sviluppa per circa 3 km e si giunge ad un pia- noro da cui si può lasciare l’auto per continuare a 5.11. - STOP 13 - RIPABERARDA piedi verso la vetta del Monte dell’Ascensione. Da Capradosso si continua sulla strada principale che Da questo STOP, proseguendo per circa 500 m, conduce nuovamente a Rotella. si arriva ad un incrocio, da dove prendendo la Nel versante nord si osserva un paesaggio com- strada brecciata verso destra, si può arrivare alla lo- pletamente diverso dell’area dell’Ascensione, co-

Fig. 18 - A: Deposito sabbioso-ciottoloso, presente alla sommità del Monte dell’Ascensione; B: particolare. - A: sandy-gravel deposit, present at the summit of Mount Ascensione; B: detail. ITINERARI GEOTURISTICI NEL COMPRENSORIO DEL MONTE DELL’ASCENSIONE E DEI CALANCHI 69

Fig. 19 - Ripaberarda di Castignano (da: www.ripaberarda.it). - Ripaberarda of Castignano (from: www.ripaberarda.it). stituito da estesi boschi e coltri detritiche interrotte n.26), tale area risulta censita come “Emergenza dalle incisioni di un reticolo idrografico general- geologica e geomorfologica”. Considerando che mente di tipo perenne. gli aspetti normativi tutelano solamente in modo Da Capradosso, percorrendo la strada princi- frammentario i singoli elementi costituenti il pae- pale, si può scegliere di ritornare a Rotella. saggio del comprensorio, risulta auspicabile l’inse- rimento di tale area, da parte del sistema di pianificazione, nel novero dei parchi e/o riserve 6. - CONSIDERAZIONI E PROPOSTE naturali, in modo tale che questo patrimonio na- turale venga tutelato per i suoi importanti signifi- Gli itinerari che qui abbiamo proposto rappre- cati scientifici, didattici e turistici. sentano soltanto alcuni tra tutti quelli che è possi- La provincia di Ascoli Piceno nel 2009 ha isti- bile effettuare nel comprensorio del Monte tuito un gruppo di lavoro che ha approfondito lo dell’Ascensione e dei Calanchi. Altri possibili iti- stato delle conoscenze scientifiche e del quadro nerari geoturistici riguardano l’ambiente ipogeo normativo ed ha quindi individuato una serie di rappresentato da due grotte principali esplorate e azioni che hanno portato a realizzare il primo pro- descritte dal Gruppo Speleologico Alpino Rotel- getto sui geositi nell’ambito del Piano Territoriale lese: la Grotta di Amedeo e la più famosa Grotta di Coordinamento della Provincia di Ascoli Piceno del Lupo. Altri percorsi possibili possono com- (SCALELLA et alii, 2009). prendere i vulcanelli di fango diffusi in particolare L’iter procedurale per giungere alla salvaguardia nel territorio del Comune di Rotella. dei geositi in ambito provinciale ha avuto inizio Come sopra accennato, infatti, il comprensorio dalla fase di analisi del territorio e della sua risorsa, del Monte dell’Ascensione rappresenta un insieme e ha valutato l’area in base agli aspetti del singolo di peculiarità geologiche, geomorfologiche e vege- sito ed alla sua vocazionalità, ha individuato le mi- tazionali. In particolare la Regione Marche ha clas- nacce e ha definito gli obiettivi da perseguire e, in- sificato il Monte dell’Ascensione come “Area fine, ha indicato le proposte di fruizione e regionale di Emergenza botanico-vegetazionale di valorizzazione del geosito, includendo anche la eccezionale interesse” ed ha istituito un’area flori- possibilità di individuare percorsi tematici specifici stica protetta la cui perimetrazione è indicata dal (sentieristica geologico-geomorfologica) per quelle decreto del P.G.R. n. 73 del 24/03/1997. Analo- situazioni particolarmente significative, sia dal gamente, sempre attraverso lo strumento legisla- punto turistico che didattico-scientifico. tivo del PPAR (Del. Amm. N.197 del 3.11.1989 Il progetto ha riguardato la valorizzazione delle “Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR) peculiarità territoriali della Provincia di Ascoli Legge 8 agosto 1985 n.431 e L.R. 8 giugno 1987 Piceno e Fermo, relativo al comprensorio del 70 FARABOLLINI P. - SCALELLA G.

Monte dell’Ascensione, rappresentato da aree par- naturalistici, attività didattica e scientifica (Scuola ticolarmente ricche di geositi di sicuro valore di Geoturismo), attività divulgativa e pubblicitaria. estetico, scientifico e didattico. Le caratteristiche Una fase importante del progetto è stata quella sopra citate fanno si che tale area, opportunamente della catalogazione del geosito, che avviene attra- valorizzata, possa costituire un vero e proprio verso il reperimento di dati fisiografici e geologici polo di riferimento turistico, che ha anche un su scheda informativa predisposta dall’APAT, che indotto economico basato su un turismo geologico successivamente è stata informatizzata su supporto e naturalistico che associ all’interesse prettamente Arcgis. L’uso del GIS ha permesso l’acquisizione scientifico-divulgativo anche quello emotivo-se- di informazioni utili ad individuare i diversi geositi miologico legato alle sole caratteristiche paesisti- e propedeutica per realizzare itinerari tematici. co-ambientali. A tale scopo l’Amministrazione L’implementazione del progetto è passata anche provinciale ha già recepito nel proprio Piano Ter- attraverso la raccolta di dati territoriali che hanno ritoriale di Coordinamento una progettazione a permesso di analizzare lo stato ambientale, il qua- sistema dell’ intera rete di piste ciclabili e sentieri, dro normativo e la presenza infrastrutturale e ri- allo scopo di promuovere a livello provinciale l’ cettiva presenti sul territorio provinciale. utilizzo della “mobilità dolce”, alternativa a quella L’archivio informatizzato è stato concepito ba- esistente e soprattutto che consente di avallare sandosi su schede inserite in un database, con un nuove proposte di Geoturismo. numero di campi non necessariamente fisso, ma La valorizzazione del geosito quale elemento predisposto a crescere nel tempo con l’affinarsi essenziale del paesaggio, si fonda innanzitutto su delle metodologie di indagine e con l’acquisizione un processo di comunicazione e interpretazione di nuove informazioni. che deve portare il fruitore a guardare con occhi Il geosito è stato individuato può avere una di- diversi ciò che lo circonda. Da qui l’idea di un pro- mensione puntuale, areale o lineare secondo la sua getto di valorizzazione pensato con percorsi pano- conformazione ed estensione e che meglio riesce ramici tematici che permettono al visitatore di a caratterizzarlo. cogliere immediatamente gli aspetti geologici più La banca dati è il presupposto conoscitivo di salienti. Sono state applicate metodologie G.I.S. a qualsiasi intervento mirato alla tutela, valorizzazione nuove proposte di Geoturismo che costituisce una e fruizione dei geositi individuati. Lo scopo è parte essenziale del tema di valorizzazione del pae- stato quello di operare una pianificazione orientata saggio e delle sue peculiarità geologiche e geomor- alla fruizione dei geositi per i loro aspetti paesag- fologiche, che l’Amministrazione provinciale di gistico-culturali, didattico-ricreativi e soprattutto Ascoli Piceno ha inteso attuare su più fronti. stimolare la sensibilità e l’interesse per la conoscenza Il progetto globale si è articolato in diverse fasi scientifica del territorio. che hanno riguardato il censimento, la cataloga- Tutto questo fa parte di obiettivi generali che ri- zione dei beni ambientali (emergenze geologiche e guardano l’incentivazione di iniziative volte alla di- geomorfologiche) tramite apposita scheda già pre- versificazione dell’offerta turistica, di proporre un disposta dall’ISPRA (Istituto per la Protezione e turismo di qualità salvaguardando l’identità culturale Ricerca Ambientale, già APAT), informatizzazione e sociale dei residenti, di sensibilizzare gli operatori delle emergenze geologiche e geomorfologiche in- turistici ad una gestione ecologica delle strutture ri- dividuate e di gestione del database da parte del cettive e turistiche e di tutelare e promuovere il pa- S.I.T. provinciale, analisi tecnico-scientifica e studio trimonio ambientale e storico-culturale. delle relazioni di ogni elemento ambientale con il quadro di riferimento normativo e la rete infra- strutturale esistente. 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