REGIONE PROVINCIA di

COMUNE di MONTORIO AL

VARIANTE AL P.R.G. REALIZZAZIONE DI UN COMPLESSO SPORTIVO DESTINATO AGLI SPORT MOTORISTICI

IN LOCALITA’ SAN MAURO

V.A.S. Valutazione Ambientale Strategica RAPPORTO AMBIENTALE D. Lgs 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii. D.lgs 16 gennaio 2008, n. 4 art. 13

RELAZIONE AGRONOMICA

Soggetto Competente-Procedente : Comune di Montorio al Vomano Viale Duca degli Abruzzi, 1 64046 Montorio al Vomano (TE)

in collaborazione con: Autodromo del Gran Sasso S.r.l. Viale Risorgimento, 28 64046 Montorio al Vomano (TE)

Il professionista incaricato: dott. agr. Bruno Di Bonaventura

Teramo, luglio 2011 REALIZZAZIONE COMPLESSO SPORTIVO DESTINATO AGLI SPORT MOTORISTICI DENOMINATO AUTODROMO DEL GRAN SASSO S.R.L

RELAZIONE AGRONOLICA

Il sottoscritto Dott. Agr. Bruno Di Bonaventura nato a Te il 11/07/1957 e residente a in via Ripattoni n° 110, iscritto al n° 104 dell’Albo Professionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Teramo, con studio in Bellante Via Ripattoni n° 106 , telefono 0861610256 cell 329/2603458, è stato incaricato dal signor Mario Petrarca residente a Montorio al Vomano , in qualità di legale rappresentante della Società denominata AUTODROMO DEL GRAN SASSO s.r.l. , con sede in Montorio al Vomano viale Risorgimento al n° 50 e iscritta al registro delle Imprese di Teramo, codice fiscale e partita I.V.A. n° 01632230676, alla redazione della presente relazione tecnico–agronomica e sul rapporto della flora e fauna presente, A tal fine, lo scrivente ha eseguito un sopralluogo sul sito oggetto di intervento e sul comprensorio limitrofo sul quale sono ubicati i terreni interessati, rilevando gli elementi necessari per adempiere al mandato ricevuto. INDIVIDUAZIONE DEL SITO Descrizione Il sito insiste su di un’area agricola di ha 64.62.84 , in agro del Comune di Montorio al Vomano, Il terreno in oggetto è in parte di proprietà dalla Società denominata AUTODROMO DEL GRAN SASSO s.r.l con sede in Montorio al Vomano, (allegato a) ed in parte da acquisire (allegato b ) le superfici interessate sono catastalmente individuate come da prospetto che segue, nei sotto allegati a e b

ALLEGATO A terreno di proprietà comune foglio Particella superficie ha. Montorio 1 97-119-222-223 0.48.49 Montorio 2 75-78-81-85-87-211 3.36.61 Montorio 3 67-68-72-88-89-91-92-94-95-98-99- 100-101-106-123-124-131-132-143- 18.45.92 165-240-241-324-333 Montorio 12 38-39-50-51-143-149-150-169-173 4.81.50

SUPERFICIE TOTALE IN PROPRIETA’ HA 27.12.42

ALLEGATOB terreno da espropriare

Ditta proprietaria Foglio Mappale Mappale Superficie Superficie Num. Ditte Superficie di Superficie catastale (mq) catastale esproprio (mq) (mq) esproprio

F O G L I O 2

1 PULSONI Biagina nata a il 2 224 1332 13/09/1956, PLSBGN56P53L295X, Proprieta` per 1000/1000 2464,14 1192 COZZI Berardo nato a MONTORIO AL VOMANO il 2 03/02/1953, CZZBRD53B03F690O, Proprieta` per 1/1 vedere 2 72 1990 1990 anche Foglio 3 e Foglio 13 73 8150 8150 PULSONI Achille nato a TORRICELLA SICURA il 3 05/05/1923, PLSCLL23E05L295H, Proprieta` per 1000/1000 2 136 8708 8708 vedere anche Foglio 12 1702 1702 137 4100 710,71 DE ANGELIS Luciana nata a TERAMO il 09/04/1966, 4 DNGLCN66D49L103F, Proprieta` per 1/1 2 79 2390 17,75 80 14130 11792,44 258 41498 132,85

5 PULSONI Malvina nata a TORRICELLA SICURA il 2 135 5046 376,51 08/09/1957, PLSMVN57P48L295P, Proprieta` per 1000/1000

6 PULSONI Celestina nata a TORRICELLA SICURA il 2 62 3750 5,85 06/05/1961, PLSCST61E46L295L, Proprieta` per 1000/1000 DI PIETRO Gabriele nato a TORRICELLA SICURA il 04/07/1955, DPTGRL55L04L295A, Proprieta` per 7/18 bene personale 7 PULSONI Biagina nata a TORRICELLA SICURA il 2 225 1880 86,83 13/09/1956, PLSBGN56P53L295X, Proprieta` per 611/1000 bene personale 230 5088 146,35 MARINI Annina nata a il 19/08/1939, 8 MRNNNN39M59D076F, Proprieta` per 3/4; 2 232 862 92,96 ZUCCARINI Franco nato a TERAMO il 23/06/1962, ZCCFNC62H23L103O, Proprieta` per 1/4

F O G L I O 3 DI DONATANTONIO Gaetano nato a MONTORIO AL VOMANO il 17/02/1959, DDNGTN59B17F690D, Proprieta` per 9 1/2; 3 295 920 920 DI RENZO Franca nata a TERAMO il 19/02/1959, DRNFNC59B59L103H, Proprieta` per 1/2. 69 1350 1350 310 670 670 SIDERI Katia nata in SVIZZERA il 29/08/1973, 10 SDRKTA73M69Z133R, Proprieta` per 1/1 vedere 3 84 5150 4815,95 anche Foglio 13

11 PIGLIACELLI Elisabetta ; FU BENIAMINO Comproprietario 3 90 4740 4740 PIGLIACELLI Giuseppe ;FU BENIAMINO Comproprietario

COZZI Armando ; FU GIUSEPPE Comproprietario; COZZI Domenico ; FU GIUSEPPE Comproprietario; COZZI Elisabetta ; FU GIUSEPPE Comproprietario; 12 COZZI Filomena ; FU GIUSEPPE Comproprietario; 3 87 2890 2890 COZZI Pietro ; FU GIUSEPPE Comproprietario; COZZI Romualdo ; FU GIUSEPPE Comproprietario; PIERSANTI Elisabetta ; FU BENIAMINO Comproprietario. 164 790 790 SISTILLI Romanina nata a TERAMO il 03/03/1924, Proprieta` 13 per 1000/1000 3 85 4752 4752 428 428

FERRETTI Iole nata a MONTORIO AL VOMANO il 23/02/1933, FRRLIO33B63F690F, Proprieta` per 1/5; FERRETTI Lucia nata a MONTORIO AL VOMANO il 14 20/09/1941, FRRLCU41P60F690U, Proprieta` per 1/5; 3 86 1149 1149 FERRETTI Natalina nata a MONTORIO AL VOMANO il 01/01/1931, FRRNLN31A41F690H, Proprieta` per 1/5; FERRETTI Sabatino nato a MONTORIO AL VOMANO il 09/04/1926, FRRSTN26D09F690W, Proprieta` per 1/5; FERRETTI Teresa nata a MONTORIO AL VOMANO il 02/03/1944, FRRTRS44C42F690K, Proprieta` per 1/5 1521 1521 COZZI Guerino nato a MONTORIO AL VOMANO il 15 09/03/1927, CZZGRN27C09F690S, Proprieta` per 1000/1000 3 163 606 606 vedere anche Foglio 13 2534 2534

16 MARCACCI Dario nato a TERAMO il 18/09/1960, 3 96 4220 4220 MRCDRA60P18L103D, Proprieta` per 1/1 bene personale DI GIULIO Cristina nata a MONTORIO AL VOMANO il 17/05/1936, DGLCST36E57F690U, Proprieta` in regime di comunione dei beni; 17 MICACCHIONI Berardo nato a MONTORIO AL VOMANO 3 97 1528 1528 il 24/09/1930, MCCBRD30P24F690K, Proprieta` in regime di comunione dei beni. 3892 3892

18 CORUZZI Lina nata a MONTORIO AL VOMANO il 3 202 4100 4100 04/01/1940, CRZLNI40A44F690H, Proprieta` per 1000/1000 400 400

19 NORI Alessio nato a MONTORIO AL VOMANO il 09/05/1939, 3 130 270 270 NROLSS39E09F690J, Proprieta` per 1000/1000 COZZI Berardo nato a MONTORIO AL VOMANO il 03/02/1953 CZZBRD53B03F690O, Comproprietario; COZZI Caterina nata a MONTORIO AL VOMANO il 20 24/02/1951, CZZCRN51B64F690F, Comproprietario; 3 125 8205 8205 COZZI Giuliana nata a MONTORIO AL VOMANO il 18/01/1960, CZZGLN60A58F690Q Comproprietario. vedere anche Foglio 13 125 125 126 240

21 NORI Alessio nato a MONTORIO AL VOMANO il 09/05/1939, 3 166 4990 4940 NROLSS39E09F690J, Proprieta` per 1000/1000 128 700 700 273 160 160 274 10 10 129 19158 13711,41 1512 167 7650 2660,74

CONFRATERNITA S ANTONIO E SS SACRAMENTO DI 22 MONTORIO V Diritto del concedente; 3 281 180 180 NORI Alessio nato a MONTORIO AL VOMANO il 09/05/1939, NROLSS39E09F690J, Livellario. DI PAOLANTONIO Maria ;FU BENIAMINO Proprieta` per 23 1000/1000 vedere anche Foglio 13 3 127 3480 1566,64 179 1550 1086,56

126 240,00 24 DI GIULIO Alfredo nato a MONTORIO AL VOMANO il 3 93 5440 2532,48 13/10/1941, DGLLRD41R13F690R, Proprieta` per 1/1 COZZI Berardo nato a MONTORIO AL VOMANO il 2 03/02/1953, CZZBRD53B03F690O, Proprieta` per 1/1 vedere 3 82 2320 543,11 anche Foglio 2 e Foglio 13

DI STEFANO Ilde nata a TERAMO il 19/03/1962, DSTLDI62C59L103B, Proprieta` per 8/36; 25 PAESANI Antonio nato a MONTORIO AL VOMANO il 3 272 2742 07/02/1955, PSNNTN55B07F690Q, Proprieta` per 13/36; 414,17 SISTILLI Romanina nata a TERAMO il 03/01/1928, SSTRNN28A43L103H, Proprieta` per 15/36. 968 CONFRATERNITA S ANTONIO E SS SACRAMENTO DI MONTORIO AL VOMANO Diritto del concedente; DI STEFANO Ilde nata a TERAMO il 19/03/1962, 26 DSTLDI62C59L103B, Enfiteusi per 8/72; 3 134 3170 421,96 PAESANI Antonio nato a MONTORIO AL VOMANO il 07/02/1955 PSNNTN55B07F690Q Enfiteusi per 13/72; SISTILLI Romanina nata a TERAMO il 03/01/1928 SSTRNN28A43L103H Enfiteusi per 51/72.

DI STEFANO Ilde nata a TERAMO il 19/03/1962, DSTLDI62C59L103B, Enfiteusi per 8/72; 27 PAESANI Antonio nato a MONTORIO AL VOMANO il 3 271 6710 210,53 07/02/1955 PSNNTN55B07F690Q Enfiteusi per 13/72; SISTILLI Romanina nata a TERAMO il 03/01/1928 SSTRNN28A43L103H Enfiteusi per 51/72.

F O G L I O 1 2

DI CARLANTONIO Ninetta nata a il 28 02/04/1943, DCRNTT43D42C311X, Proprieta` per 1/3; 12 170 2020 1015,62 MARCACCI Anna Maria Paola nata a TERAMO il 25/01/1964, MRCNMR64A65L103P, Proprieta` per 1/3; MARCACCI Carlo Daniele nato in VENEZUELA il 02/12/1969, MRCCLD69T02Z614M, Proprieta` per 1/3. 171 1260 672,72

29 MARCACCI Biagio nato a MONTORIO AL VOMANO il 12 172 3840 3046,05 03/02/1938, MRCBGI38B03F690M, Proprieta` per 1000/1000 PULSONI Achille nato a TORRICELLA SICURA il 3 05/05/1923, PLSCLL23E05L295H, Proprieta` per 1000/1000 12 48 8950 614,86 vedere anche Foglio 2

F O G L I O 1 3 COZZI Berardo nato a MONTORIO AL VOMANO il 2 03/02/1953, CZZBRD53B03F690O, Proprieta` per 1/1 bene 13 560 120 120 personale vedere anche Fo glio 2 e Foglio 3 14 1070 1070 407 810 430,95

23 DI GIULIO Domenico nato a MONTORIO AL VOMANO il 13 559 880 880 10/11/1928, DGLDNC28S10F690V, Proprieta` per 1/1 15 2522 1724,24 218

16 1182 1121,97 358

COZZI Guerino nato a MONTORIO AL VOMANO il 15 09/03/1927, CZZGRN27C09F690S, Proprieta` per 1000/1000 13 23 496 496 vedere anche Foglio 3 774 774 22 107 107 1093 1093 575 600 620,06 574 3330 2547,30 425 350 307,41 21 4680 4680 COZZI Luisa ;FU VINCENZO VED FALCHINI 30 Comproprietario; 13 20 620 620 FALCHINI Mariassunta;FU CAMILLO Comproprietario.

DI GIULIO Domenico nato a MONTORIO AL VOMANO il 31 10/11/1928, DGLDNC28S10F690V, Proprieta`; 13 17 368 368 SCARPONE Maria ;ASSUNTA nata a TERAMO il 01/01/1893, Usufruttuario parziale. 102 102 18 94 94 ROCCHI Linda nata a TERAMO il 10/04/1935, 32 RCCLND35D50L103O Proprieta` per 1000/1000 13 25 820 820 185 300 300 187 1480 1480 189 3980 3980 188 760 760 24 100 100 40 40 184 80 80 201 500 500 240 240 193 2770 2770 27 1870 1870 368 630 630 192 4975 3898,70 995 191 3420 1900,47 700 CROCE Vanda nata a TORRICELLA SICURA il 31/01/1948, 33 CRCVND48A71L295E,Proprieta` per 1/2 13 26 1900 1900 34 3500 3500 1780 1780 29 5400 5400 840 840 COZZI Berardo nato a MONTORIO AL VOMANO il 03/02/1953, CZZBRD53B03F690O, Comproprietario; COZZI Caterina nata a MONTORIO AL VOMANO il 20 24/02/1951, CZZCRN51B64F690F, Comproprietario; 13 225 5870 5870 COZZI Giuliana nata a MONTORIO AL VOMANO il 18/01/1960, CZZGLN60A58F690Q, Comproprietario. vedere anche Foglio 3 DI PAOLANTONIO Maria ;FU BENIAMINO Proprieta` per 23 1000/1000 vedere anche Foglio 3 13 226 6770 6703,45 31 2860 594,05 D`AMBROSIO Bruno nato a MONTORIO AL VOMANO il 34 17/05/1945, DMBBRN45E17F690I, Proprieta` per 1/1 in regime 13 186 850 850 di comunione dei beni 190 900 900 DI GIULIO Angelica nata a MONTORIO AL VOMANO il 35 05/10/1949, DGLNLC49R45F690F, Proprieta` per 1/2; 13 287 30 30 DI GIULIO Vincenzo nato a MONTORIO AL VOMANO il 27/07/1950, DGLVCN50L27F690S, Proprieta` per 1/2. 288 2370 2370

36 COZZI Iolanda nata a MONTORIO AL VOMANO il 13 289 2400 2400 05/11/1924, CZZLND24S45F690Z, Proprieta` per 1000/1000 COZZI Ermanno nato a MONTORIO AL VOMANO il 27/09/1885 Usufrutto; 37 COZZI Ersilia ;MAR COZZI nata a MONTORIO AL 13 290 2410 2410 VOMANO il 27/08/1930 Proprieta`.

38 COZZI Alessandro nato a MONTORIO AL VOMANO il 13 365 100 19,78 08/09/1937, CZZLSN37P08F690Z, Proprieta` per 1000/1000 194 671

1000 6973,75 5509 28 2450 2450 182 6290 6290

39 RICCI Adelina nata a il 10/06/1939, 13 366 690 651,07 RCCDLN39H50C040E, Proprieta` per 1000/1000 367 20 20 11 3264 2610,18

PIO Aldo nato a MONTORIO AL VOMANO il 27/03/1942, PIOLDA42C27F690B, Proprieta` per 1/5; PIO Donato nato a MONTORIO AL VOMANO il 17/02/1945, PIODNT45B17F690W Proprieta` per 1/5; 40 PIO Giosaffatte nato a MONTORIO AL VOMANO il 13 44 6430 1,69 07/11/1938, PIOGFF38S07F690Q, Proprieta` per 1/5; PIO Maria nata a MONTORIO AL VOMANO il 05/11/1936, PIOMRA36S45F690K, Proprieta` per 1/5; PIO Sergio nato a MONTORIO AL VOMANO il 28/11/1947, PIOSRG47S28F690D, Proprieta` per 1/5. 39 11300 256,83 SIDERI Katia nata in SVIZZERA il 29/08/1973, 10 SDRKTA73M69Z133R, Proprieta` per 1/1 vedere 13 579 375 280,37 anche Foglio 3 578 3230 2831,44 529 3400 3400 576 6960 6599,44 41 RODOMONTI Concetta nata a TERAMO il 28/04/1957 13 530 230 RDMCCT57D68L103V, Proprieta` per 1/1 73,97 100 528 1525 1624,20 750 DI PAOLANTONIO Maria nata a MONTORIO AL VOMANO il 19/11/1965, DPLMRA65S59F690E, Nuda proprieta` per 500/1000; DI PAOLANTONIO Maria nata a MONTORIO AL 42 VOMANO il 19/11/1965, DPLMRA65S59F690E, Proprieta` per 13 183 1430 1430 500/1000; MOSCIANESE Regina nata a MORRO D`ORO il 17/09/1936, MSCRGN36P57F747L, Usufrutto per 1/2 342 3234 2628,47 568 2212 1726,98 FERRETTI Sabatino nato a MONTORIO AL VOMANO il 09/04/1926, FRRSTN26D09F690W, Proprieta` per 1/7 bene personale; FERRETTI Sabatino nato a MONTORIO AL VOMANO il 43 09/04/1926, FRRSTN26D09F690W, Proprieta` per 3/7 in regime 13 19 2995 2995 di comunione dei beni; MARCANGELO Maria nata a TERAMO il 15/05/1933, MRCMRA33E55L103L, Proprieta` per 3/7 in regime di comunione dei beni. 705 705 Tot mq

Espropri Totale 236 889,96

DISTINTA SUPERFICI COSTITUENTI IL COMPARTO

DESCRIZIONE U.M. AREA

AREA COMPLESSIVA COMPARTO mq. 512 530,19 di cui: SUPERFICIE IMPIANTO AUTODROMO - di proprietà mq. 247 042,00 SUPERFICIE SERVIZIO ACCESSORIO - di proprietà mq. 24 200,00 SUPERFICIE IMPIANTO AUTODROMO - da espropriare mq. 236 889,96 SUPERFICIE STRADE DA mq. 4 398,23

I terreni interessati al progetto sono costituiti da un corpo fondiario principale nel quale sarà realizzato il complesso sportivo vero e proprio e due aree di pertinenza di cui una sarà destinata a servizi all’impianto e l’altra a vivaio tette site in agro del Comune di Montorio al Vomano alla località San Mauro e coinvolge parte dei fogli di mappa .1-2-3 - 12 e 13 La superficie catastale dell’area di intervento e delle aree limitrofe, ricade in zona svantaggiata ai sensi della Direttiva CEE n.268/75. Il terreno interessato all’impianto in esame, e le aree osservate fanno parte di più aziende agricole a prevalente indirizzo cerealicolo e olivicolo , ubicate in agro del ripetuto comune di Montorio al Vomano, nel versante nord delle colline che scendono verso la valle del fiume Vomano. Le caratteristiche morfologiche dei terreni sono tali da farli considerare con giacitura acclivi, e va dal molto acclive, al pressoché pianeggiante. Le caratteristiche agronomiche possono essere definite buone. La natura dei terreni è di medio impasto con struttura piuttosto sciolta, ben strutturati e ricchi di scheletro; lo stato di coltivabilità e di fertilità degli stessi è buono. La dotazione in sostanza organica è buona, grazie soprattutto alle colture foraggere e da rinnovo che vi vengono attuate . L’appezzamento principale in esame è posizionato sulla sinistra orografica del Fiume Vomano, Tutto il terreno direttamente interessato dalla realizzazione dell’impianto sportivo, e di natura agricola coltivato prevalentemente a cereali e foraggiere , non vi sono nell’area di intervento impianti significativi di frutteti e vigneti pregiati, né aree orticole di pregio , vi sono altresì piante di ulivi secolari che potrebbero avere una valenza ambientale di pregio , che comunque saranno tutte conservate sia quelle che insistono sulle aree non direttamente coinvolte dalla realizzazione della pista e delle altre opere accessorie, sia quelle direttamente coinvolte dalla realizzazione della pista e delle opere accessorie che saranno comunque reimpiantate nello stesso territorio al di fuori dei siti di intervento . Nelle aree esterne sono presenti alcuni Boschetti di Querce frammisti ad altre essenze tipiche della fascia pedoclimatica del Lauretum e macchie ripariali a tratti frammiste ad essenze non autoctone come la robinia .

Paesaggio Nella zona circostante il paesaggio è costituito dalla “Collina tipica”, essendo caratterizzato da ampi spazi, con il terreno percorso e modellato da incisioni dovute all’erosione, che ha modellato i fianchi delle vallate. Caratteristici della vallata del vomano sono piccoli dirupi e occasionali compluvi erosivi, quasi sempre coperti da vegetazione rupestre che incidono i versanti collinari, formando creste e vallette molto singolari. Le pareti sono pendenti, e ricoperte da boschetti cedui di latifoglie principalmente querce, mentre alla base sono coperti da una tipica vegetazione, composta da specie arbustive e arboree tipiche della zona umide , con prevalenza di acacie, salici e pioppi , appartenenti alla zona pedoclimatica del lauretum , tuttavia nell’area di intervento non si riscontra la presenza di calanchi.

Uso del suolo Sostanzialmente nel comprensorio in esame si rilevano le seguenti tipologie di uso del suolo: • le aree agricole, • le aree con vegetazione spontanea Le aree agricole sono principalmente dei seminativi semplici e seminativi arborati frammisti a imponente piante di ulivi, come nel nostro caso, sono utilizzati prevalentemente per la produzione di cereali in rotazione con colture foraggiere in rotazione tra di loro. In alcune zone sono presenti piccoli oliveti specializzati ed un piccolo arboreto da legno . La vegetazione spontanea è spesso ridotta ad aree a ridosso dei cigli delle strade , o nei boschetti presenti, occupate per lo più da pioppi , salici, querce e robinia , ed aree con vegetazione riparia localizzate sempre a ridosso delle sponde e delle scarpate delle strade, in forma di fasce di vegetazione più o meno larghe, ed in vallette percorse da fossi che a causa della loro pendenza non possono essere coltivate con mezzi meccanici. Si rileva anche la presenza di piccoli canneti ed altri cespugli e arbusti perenni costituiti da rovi ginestre ginepro biancospino ecc . . CARATTERI AMBIENTALI

Caratteristiche Geopedologiche del terreno aziendale I suoli aziendali presentano le seguenti caratteristiche: i suoli sono formati essenzialmente da marne ed argille di vari colori plioceniche, sulle quali poggiano residui banchi di conglomerati e di sabbie giallastre ed argille grigio-azzurre del Calabriano. In questa fascia dominano le forme collinari più classiche ed imponenti. In particolar modo i tipi litologici fondamentali sono tre: a) Argille marnose del Pliocene inferiore b) Argille sabbiose del Pliocene superiore-Calabriano inferiore c) Sabbie argillose e conglomerati arenacei del Calabriano superiore Essi sono caratterizzati dall’essere abbastanza profondi e dotati di una buona permeabilità, che si accentua nel periodo estivo in presenza delle fessurazioni poligonali dovute al disseccamento. Inquadramento climatico Dallo studio dei dati termopluviomentrici forniti dall’Istituto Idrografico e Mareografico, relativi all’intervallo 1975 – 2006, si evidenzia come ci sia uno spiccato periodo di siccità relativo ai mesi giugno – agosto, come si evince dalla lettura del termoudogramma seguente: Dati della stazione meteorologica di Atri più vicina all’area di intervento

Termoudogramma Atri

90 80 70 60 50 Precipitazioni 40 Temperature 30 20 10 0 Mesi nella zona considerata, quindi, cadono mediamente in un anno circa 648 mm di pioggia; • la punta di piovosità si raggiunge nei mesi di ottobre–novembre-dicembre il mese più asciutto è luglio; • la piovosità nel periodo ottobre-maggio è di 492.2 mm; • la piovosità nel periodo giugno-settembre è di 200 mm.

Caratteristica della vegetazione presente nell’area

La vegetazione potenziale dell’area, la fascia sublitoranea della provincia teramana, è caratterizzata in prevalenza da querce termofile o termo-mesofile appartenenti al climax della roverella (Quercus pubescens) e della rovere (Quercus petraea) con potenzialità per il cerro (Quercus cerris) con predominanza per l’una o per l’altra a seconda del substrato pedologico e della disponibilità idrica (Tommaselli, Balduzzi, Filipello, 1973). Volendo soffermarci su una descrizione necessariamente sintetica delle tipologie vegetazionali del comprensorio in esame, è possibile riferire sommariamente sulle seguenti formazioni: • Querceti termofili a prevalenza di Roverella; • Vegetazioni ripariali;

Querceti termofili a prevalenza di roverella La porzione di territorio che dalle quote più basse e dagli alvei dei fiumi giunge fino ai 1000 e più metri s.l.m. è contraddistinta dalla presenza di sporadiche macchie di querce caducifoglie. Più dettagliatamente è la Roverella che partecipa in misura maggiore alla composizione dello strato arboreo dominante. Ad essa si associano l’Olmo campestre, l’Acero campestre, il Sorbo domestico, l’Orniello, la Carpinella, il Sambuco tra le specie arboree; tra quelle arbustive ci sono la Ginestra odorosa, il Ginepro, la Sanguinella, il Biancospino, il Caprifoglio, il Pungitopo, il Bosso e gli elementi tipici dei pruneti. Alcuni soggetti riconducibili all’Olmo, all’Acero, ad alcuni Prunus, al Sambuco ed alla Ginestra, sono rilevabili nelle zone limitrofe all’appezzamento in discussione.

Vegetazione ripariale Gli ambienti ripariali, nel corso dei secoli, sono stati quasi sempre influenzati da diverse forme di impatto antropico, come la regimazione dei fiumi e le bonifiche effettuate per scopi agricoli. Tali interventi hanno portato all’eliminazione della vegetazione igrofila primaria, in modo che oggi l’ambiente abiotico e biotico è completamente diverso rispetto a quello originario. L’evoluzione storica del paesaggio fluviale è passata attraverso fasi che hanno sempre più fortemente inciso sull’ambiente; all’inizio dell’era cristiana si può ritenere che l’influenza umana fosse molto debole, mentre verso l’anno 1000 era già incominciato un progressivo disboscamento che aveva prodotto squilibri ecologici. Nel secolo scorso è avvenuta una forte devastazione del patrimonio ripariale con effetti negativi come l’aumento delle alluvioni, l’intensificazione dell’erosione e della deposizione di alluvioni e l’abbassamento della falda freatica. In passato le fitogenosi forestali ripariali hanno potuto beneficiare di una certa protezione, che ha consentito la loro evoluzione senza eccessivi interventi antropici. Tuttavia queste norme non sono servite a proteggere sufficientemente la vegetazione ripariale ed a mantenerla fino ai nostri giorni. Infatti nella maggior parte dei corsi d’acqua italiani la vegetazione ripariale è oggi ridotta, quando esiste, ad una fascia molto ristretta, per non dire, a volte, ad un semplice filare di alberi od arbusti. È fin troppo evidente che tali situazioni hanno spesso creato condizioni di squilibrio delle componenti con ripercussioni svariate sull’ecosistema stesso. Un tempo tali pianure erano sede di antiche foreste planiziarie formate da Farnie, Frassini, Carpini, Olmo, Ontano nero, Salici e Pioppi. Oggi la sede di tali antiche foreste è spesso occupata dall’agricoltura intensiva irrigua, da centri abitati e dai manufatti in genere. Quello che resta di queste antiche cenosi sono alcune formazioni prettamente igrofile vegetanti a ridosso dei corsi d’acqua e conservatisi, perché radicano sulle pertinenze idrauliche che come noto sono aree demaniali, protette ultimamente anche dalle disposizioni di cui alla Legge 431/85 “Legge Galasso”. La tipologia forestale in esame è presente, lungo l’asta del fiume Vomano e lungo alcuni fossi che scendono dalle colline vicine, mentre più strettamente nel comprensorio per cui si relaziona, e sull’area di intervento, prevale i terreni agricoli e i boschetti di latifoglie

Considerazioni ecologiche Le associazioni forestali che accompagnano spesso discontinuamente il corso del fiume e dei fossi confluenti, occupando in genere le sabbie e le ghiaie depositate dalle alluvioni e dalle piene, sono riconducibili agli Alneti, ai Saliceti ed ai Pioppeti. In genere queste formazioni si dispongono in modo da formare una cintura intorno al corso d’acqua, in funzione della loro particolare ecologia. Infatti, mentre gli alneti ad ontano nero con presenza di salici prevalgono nei suoli ghiaiosi, e quindi a più ridosso dei ciottoli fluitanti, i pioppeti a prevalenza di pioppo bianco, pioppo gatterino, pioppo nero, salice bianco e talvolta il raro frassino ossifillo, si collocano su substrati sabbioso-argilloso profondi che si rinvengono sulla cintura esterna dell’area di pertinenza del corso d’acqua.

Caratteristica della fauna presente nell’area

La fauna è costituita dall’insieme di specie e di popolazioni di animali vertebrati ed invertebrati, residenti in un dato territorio, stanziali o di transito abituale, ed inserite nei suoi ecosistemi. Essa comprende le specie autoctone e le specie immigrate divenute ormai indigene, come pure quelle specie introdotte dall’uomo o sfuggite ai suoi allevamenti ed andate incontro ad indigenazione perché inseritesi autonomamente in ecosistemi appropriati. I popolamenti faunistici dell’area di studio sono stati “indagati” sulla base dei dati bibliografici o delle conoscenze dirette e/o dei dati rilevati in campo per avvistamento diretto, riconoscimento canto o segni lasciati. Le categorie sistematiche prese in considerazione riguardano Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi. L’area di indagine è definibile a basso valore faunistico in quanto presenta ecosistemi non complessi, caratterizzati da un’agricoltura intensiva, con un discreto livello di antropizzazione e privi di vegetazione di particolare valore naturalistico. Nell’area di intervento e nel suo immediato intorno, l’entità dei mammiferi, degli uccelli e dell’insieme dei vertebrati è bassa. L’entità delle specie minacciate (quelle che assumono un significato critico per la conservazione della biodiversità) è invece molto bassa per il motivo che l’ambito d’intervento per la distanza dalle sorgenti di naturalità presenta specie ubiquitarie e ad ampia valenza ecologica, legate ad habitat agricoli ed urbanizzati e per questo non minacciate. Fatta eccezione per i Chirotteri per i quali parleremo appresso Tali specie sono opportuniste e generaliste, adattate a continui stress come sono ad esempio i periodici sfalci delle foraggiere e alla raccolta dei cereali e a tutte le comune operazioni colturali agricole , come le arature, le concimazioni e l'utilizzo di pesticidi ed insetticidi e sono abituate anche al rumore improvviso o continuo come quello prodotto delle macchine agricole nell’esercizio delle attività . Di seguito viene riportata una descrizione generale dei popolamenti faunistici dell’area coltivata in esame, con l’indicazione delle specie che più la caratterizzano.

Mammiferi

Tra i Mammiferi nell’area di intervento trova un habitat favorevole la lepre che frequenta ambienti aperti, e sono presenti, la volpe, il tasso, la faina, che razziano sia la selvaggina che gli animali di bassa corte presenti nelle aziende agricole , sono presenti inoltre gli ubiquitari ricci istrici e diverse specie di arvicole e chirotteri .

Anfibi e Rettili

Diverse sono le specie di anfibi e rettili che trascorrono la loro vita nelle acque e nella zona ad esse prossima. Sulla base dello studio delle esigenze ecologiche nel territorio in esame e in relazione a check list compilate per ambienti similari risulta molto probabile nell’area vasta la presenza dei seguenti anfibi: Ululone dal ventre giallo ( Bombina variegata ), rospo comune, rospo smeraldino, raganella italiana e rana verde (nessuno dei quali rientra nelle categorie di minaccia I.U.C.N. Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). È possibile ricordare una serie di rettili che, anche se non sono specifici degli habitat esistenti lungo le acque correnti, si ritrovano facilmente lungo di essi, tra questi: il Biacco (Coliber viridiflavus) un grosso serpente, che arriva ai due metri di lunghezza, del tutto innocuo e che nonostante ciò è sistematicamente ucciso per il suo aspetto ed il suo carattere fiero; il ramarro (Lacerta virdis), uno splendido sauro di colore verde brillante e di dimensioni notevoli; la lucertola campestre (Podarcis sicula) e la lucertola muraiola (Podarcis muralis). I tritoni e le rane sono preferenzialmente acquatici (gli habitat sono generalmente vasche, fontanili, stagni, fossi e canali). I rospi sono terricoli e sono rinvenibili nelle campagne, negli orti e nei giardini per cui il progetto autodromo interessa il loro habitat senza precluderne assolutamente la funzionalità. Risulta molto probabile la presenza nel territorio specialmente nelle aree incolte (naturalmente dei terreni incolti vicino all’appezzamento in esame) dei seguenti rettili: geco verrucoso, ramarro occidentale, lucertola muraiola, lucertola campestre, biacco, saettone comune e natrice dal collare, (nessuno dei quali considerato in pericolo). Legate all’acqua (Torrente dello zolfo) sono anche, naturalmente, le due specie di anfibi anuri più comuni: la rana verde ( Rana esculante ) e il rospo comune ( Bufo bufo ). La rana verde passa quasi tutta la sua vita tra acqua e vegetazione di riva, a caccia di uccelli, crostacei e girini. Il rospo comune è meno legato all’acqua, però in acqua si accoppia e depone le uova.

Uccelli Molte sono le specie di uccelli che frequentano abitualmente i corsi d’acqua e le zone limitrofe. Per essi, e per altri innumerevoli entità, le rive frondose sono rifugio per specie comuni anche in altri ambienti. La forte diminuzione degli habitat spinge infatti gli uccelli all’utilizzazione di ogni residuo territorio naturale. Il che può rende ancora più preziosa, l’area verde che circonderà la pista e le opere accessorie all’autodromo. L’avifauna annovera soprattutto specie (stanziali e migratrici) appartenenti all’ordine dei Passeriformi (circa 140 specie quelle presenti in Italia e sono quasi tutte avvistabili nel territorio interessato al progetto) considerando che sono frequentatore di terreni aperti con vegetazione alta o ridotta , dove nidifica, anche il fagiano la starna la quaglia e la coturnice, mentre i rapaci sono abbastanza presenti, uno abbastanza comune e facilmente avvistabile è la Poiana ma ci sono anche Falchi e rapaci notturni in primis Civette e Gufi. Tra i Coraciformi si può rilevare la presenza dell’upupa che frequenta ambienti aperti, coltivi e incolti, dove siano presenti boschetti, o vecchi alberi sparsi o filari, ruderi e manufatti vari in cui nidificare. Tra le altre specie residenti è spesso dannose all’agricoltura, è da segnalare la presenza della Cornacchia grigia della Gazza ladra e dei Corvi neri .

Chirotteri

In seguito alle notevoli difficoltà incontrate dai pipistrelli, che, soprattutto per la mancanza di rifugi negli edifici moderni e per la distruzione del loro ambiente naturale (a partire dalle loro prede), sono da considerare una specie a rischio di estinzione, e pertanto s'è reso necessario un programma europeo (BAT) per la loro salvaguardia.

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze (ma non solo) sta promuovendo la diffusione di rifugi artificiali (casette di legno simili a quelle predisposte talvolta per gli uccelli) per aumentare il numero dei pipistrelli e ridurre le zanzare in città senza insetticidi tossici, la cui riduzione dovrebbe poi a sua volta favorire l'aumento dei pipistrelli. Il Consorzio di Bonifica di Massaciuccoli (Lucca) sta promuovendo un progetto test che prevede il ripopolamento di pipistrelli nelle aree umide della Versilia (canali, laghi, acquitrini etc.) al fine di combattere l'esplosione demografica di zanzare che ha caratterizzato le estati degli ultimi anni in quella parte di Toscana. Usando i pipistrelli e non i pesticidi come lotta biologica alle zanzare, questo garantirebbe una efficacia duratura e non limitata come i trattamenti con pesticidi

Per quanto sopra considerando che le specie di chirotteri presenti sono quelle tipicamente presenti nel territorio Italiano (circa una trentina e sono in coda della presente relazione illustrate), e più in particolare nel nostro territorio e nel sito di intervento sono presenti principalmente famiglie di Barbastello , di Miniottero, di Verspertilio Maggiore e di Rinofili come il ferro di cavallo maggiore che se pur non classificati ad altissimo rischio, meritano comunque molta attenzione, e pertanto particolare riguardo dovrà essere dato alle protezione e difesa delle popolazioni presenti, nella nostra area di intervento cercando di adottare alcune delle iniziative sopra menzionate .

CONCLUSIONI

Per l’incarico ricevuto dal signor Mario Petrarca residente a Montorio al Vomano , in qualità di legale rappresentante dell AUTODROMO DEL GRAN SASSO S.R.L.. , con sede in Montorio viale Risorgimento n° 50, iscritta al Registro delle Imprese di Teramo, codice fiscale e partita I.V.A. n° 01632230676, il sottoscritto Dott. Agrario Bruno Di Bonaventura , ha relazionato sugli aspetti agronomici e vegetazionali dell’area oggetto di intervento ed interessati dalla realizzazione del progetto “AUTODROMO DEL GRAN SASSO” .

Sono state individuate e riferite le principali caratteristiche d’utilizzo del suolo, agronomiche, climatiche e vegetazionali delle superfici interessate e del comprensorio limitrofo e relazionato più in generale sulla flora e fauna presente .

Sono state censite e rilevate le aree di salvaguardia da cui risulta che non ci sono, nel territorio direttamente interessato alla realizzazione del progetto, aree di particolare pregio (aree protette e o destinate alla salvaguardia della flora e della fauna presenti) e pertanto i terreni direttamente interessati al progetto sono soggetti solo alle comuni norme di salvaguardia ambientale che potranno essere ampiamente rispettate

Per quanto sopra a parere dello scrivente non si sono rilevate situazioni ecologiche ambientali tali da ostacolare la realizzazione dell’iniziativa e anche i pipistrelli ritenuti a rischio non dovrebbero ricevere particolare nuocimento dalla realizzazione dell’Opera programmata .

Tuttavia alcune precauzioni potranno essere adottate durante le fasi di realizzazione del sopra citato AUTODROMO al fine della salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio floro-faunistico dell’area di intervento.

1) tutela della flora presente sul tracciato Pur considerato che tutta l’area di intervento e interessata solo da coltivazioni agricole , sono comunque presenti piante di ulivi secolari che andranno salvate , per cui tutti gli alberi di ulivi , da frutta ed eventuali farnie presenti nel tracciato del percorso dopo averne richiesto specifica autorizzazione agli organi competenti (SIPA DI TERAMO, CORPO FORESTALE ECC.) saranno trapiantate nel periodo autunno-vernino nelle altre aree di pertinenza, non direttamente interessate dalle opere di realizzazione della pista .

2) tutela della fauna Le opere di recinzione della pista dovrà tenere conto anche della presenza di animali (principalmente mammiferi) selvatici sopra citati per cui dovrà adottare tecniche costruttive atte ad impedire l’accesso direttamente in pista dei selvatici presenti

3) tutela dell’ambiente dallo smog e dai rumori Tutta la pista dovrà essere circondata da alberi con obbiettivi di barriera acustica e mangia-smog “Anche negli spazi aperti come giardini o strade cittadine, le piante contribuiscono a ridurre gli effetti dello smog assimilando monossido di carbonio, anidrite solforosa, biossido d’azoto e polveri sottili e attenuando il rumore del traffico, come dimostrato da uno studio realizzato da ricercatori della Warnell School of Forestry and Natural Resources, in Georgia, in cui è emersa la capacità di un viale alberato di abbattere il 60% dello smog prodotto dalle auto che lo percorrono. Le piante inoltre hanno la capacita di consolidare con le radici i suoli pendenti, di migliorare l’impatto ambientale e di attutire il rumore per cui una buona alberatura insieme alle altre barriere acustiche potrà migliorare enormemente il contenimento dell’inquinamento acustico nell’area di intervento. Le specie più indicate per depurare l’aria e attutire i rumori, in città e per la nostra pista dell AUTODROMO DEL GRAN SASSO s.r.l. sono i platani, i tigli, le acacie, le querce, la paulovia, ma queste specie essendo caducifoglie saranno utilizzate in minima quantità, ( un minimo di utilizzo delle stesse è giustificato dalla loro capacita di rapido accrescimento), mentre sarà fatto ampio utilizzo di piante sempreverdi che avranno la capacità di garantire una efficacia funzionalità antirumore e antismog per tutto il periodo dell’anno , e tra queste le conifere (pini, cedri, cipressi , tuie ecc ) i lecci, ma anche alberi puramente da giardino come magnolie sempreverdi, mimose , bosso balearico , (Buxus balearica) e alberi da siepe come l’oleandro il lauro, il laurocerasi, il pitosforo il corbezzolo il ligustro, il bosso , per un buon contenimento acustico dovranno essere realizzate secondo il seguente schema; nella parte più vicino alla pista saranno realizzate delle siepi su doppia o tripla fila di lauroceraso-alloro-oleandro –ligustro-corbezzolo-pitosforo e bosso distante a circa 50 cm sulla file e 80 cm tra le file; nella parte piu lontana conifere di grandi dimensioni realizzando siepi di cipressi posti a una distanza di circa 150cm l’uno dall’altro e di pini posti a circa 300 cm l’uno dall’altro , nella zona mediana tra gli oleandri e i cipressi potranno essere piantate piante da giardino più classiche come lecci, magnolie sempreverdi, mimose , bosso balearico , ma anche nella realizzazione delle aiole si dovrà avere l’accortezza di utilizzare piante che oltre ad abbellire gli spazi liberi circostanti alla pista e quelli di utilizzazione del pubblico abbiano una spiccata attitudine alla fissazione dello smog “Studi condotti su cinquanta tra le principali piante da appartamento, per testarne la capacità di assorbimento degli inquinanti presenti negli ambienti chiusi, hanno dimostrato che alcune riescono a eliminare sostanze tossiche per l’organismo, quali la formaldeide, lo xilene o il benzene, contenuti nei materiali per l’edilizia e l’arredamento - spiega Francesca Rapparini ([email protected]) ricercatrice nella sezione di Bologna dell’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio nazionale delle ricerche - le più efficaci, sono la dracena, il filodendro, lo spatifillo e la gerbera, che assorbono più dell’80 per cento di inquinanti indoor. Attive, anche l’aloe, il ciclamino, la begonia e la stella di Natale”. Tali piante anno l’handicap che all’aperto durante la cattiva stagione possono essere danneggiate dal freddo e pertanto dovranno essere reimpiantate ad ogni primavera , anche le poante da appartamento utilizzabili per la realizzazione delle aiuole, hanno le stesse importanti caratteristiche degli alberi sopra citati: ossia hanno foglie a superficie larga, in grado quindi di assorbire le polveri sottili e non rilasciano terpeni, elementi dai quali dipende il profumo, ma che reagiscono con gli inquinanti emessi dalle automobili, formando ozono troposferico, dannoso per l’uomo e per l’ambiente” prosegue la ricercatrice dell’Ibimet-Cnr. Quindi considerando che su tutta l’area di intervento oltre agli alberi gia presenti potranno essere impiantanti numerosi altri alberi e piante ornamentali annuali e perenni che abbiano funzioni di barriera acustica di barriera anti-smog e di difesa del suolo, e di numerose aiuole che oltre all’aspetto puramente ornamentale con opportune essenze contribuiranno positivamente nella difesa dallo smog , è opportuno dotarsi di un apposito vivaio per l’ottenimento delle piante. 4 Vivaio Considerando che l’autodromo dispone di un area di terreno non direttamente interessata della pista a nemmeno utilizzabile come area di servizio su tale area si potrà realizzare un vivaio con obbiettivi specifici di produzione di piante annuali e poliennali finalizzati allo scopo in particolare potranno essere prodotte gli alberi utilizzati per le barriere di protezione acustica , e le piante annuali da utilizzare per il mantenimento delle aiole con specifiche attitudini anti-smog .

Legislazione regionale e provinciale La Legge Regionale n°2/2008, all’art.1 comma 6., prevede che, in coerenza con i principi e con i divieti inderogabili dell’art.68, Titolo VII della L.R. 12 aprile 1983, n°18 ed in applicazione degli stessi, diretti alla protezione e valorizzazione del territorio agricolo come risorsa economica ed ambientale essenziale all’Abruzzo, alla qualità ed integrità degli habitat e al suo sviluppo, i terreni coltivati a vigneti, ad oliveti, a frutteti, ad orti sono salvaguardati da ogni forma di alterazione e sono equiparati a beni ambientali costitutivi del paesaggio,( tuttavia nell’area di intervento non vi sono colture pregiate accomunabili a quelli sopra descritti, eccezion fatta per gli ulivi secolari che, come sopra specificato, saranno opportunamente salvaguardati) Al comma 7, a tutela dell’immagine, della qualità, della salubrità delle produzioni viticole, olivicole, frutticole di pregio, riconosciute o in via di iscrizione nei rispettivi albi, di origine controllata garantita docg, di origine controllata doc, di indicazione geografica tipica igt, di origine protetta dop, di indicazione geografica protetta igp, ricadenti in ambiti territoriali di agricoltura specializzata e in distretti agroindustriali, la Regione controlla, in parallelo con l’evoluzione qualitativa delle trasformazioni edilizie ed ambientali ammissibili, ed accerta in tempo reale, in modo sistematico e permanente, su basi tecniche e scientifiche d’avanguardia, sulla scorta di informazioni storiche, di dati di monitoraggio dell’ultimo anno lo stato dell’inquinamento, i suoi effetti su persone, piante ed animali, le variazioni delle caratteristiche biochimiche di aria, acqua, suolo, per le verifiche di compatibilità, di fattibilità e per il rilascio di autorizzazioni concernenti insediamenti ed impianti a carattere industriale su aree esterne al territorio agricolo protetto. Il comma 8 stabilisce che, su aree a diversa destinazione urbanistica, limitrofe al territorio agricolo protetto, sono preclusi asportazione anche parziale e danneggiamento delle formazioni minerali, apertura di nuove cave, miniere e discariche, attività minerarie nocive, impianti ed industrie insalubri di prima classe, indicati all’art. 216 del testo unico delle leggi sanitarie, ancorché autorizzati ma non realizzati o comunque previsti in prossimità di terreni agricoli di cui ai commi 6 e 7. Tutto ciò considerato, per quanto agli aspetti agronomici ed alla vegetazione esistente è possibile affermare che il progetto per cui si relaziona non prevede interventi su coltivazioni in atto che possano essere equiparate ai beni ambientali costitutivi del paesaggio di cui alla Legge Regionale n°2/2008 tali da ostacolare e/o impedire la possibilità di realizzazione del progetto proposto. Il Piano Territoriale della Provincia di Teramo al Titolo II – Capo I nell’art. 4 “Le unità ambientali e culturali” individua i tipi di paesaggio per i quali si danno indirizzi specifici. Tra questi ci sono le – Aree ripariali e zone umide – nelle quali ricade l’area in oggetto che viene ulteriormente segnalata dall’art. 14 come “Corridoio biologico e paesaggistico dell’ambito fluviale” in quanto fa da collegamento tra diversi ambienti collinari interni e la costa teramana, come si evince dalla lettura dello stralcio della Tavola sul Sistema Ambientale del Piano Territoriale Paesistico della Provincia di Teramo. Il posizionamento dell’impianto all’interno di questa area, non compromette in alcun modo tale funzionalità

Ritenendo con tanto di aver ottemperato al mandato affidatogli dal signor Mario Petrarca residente a Montorio al Vomano , in qualità di legale rappresentante dell AUTODROMO DEL GRAN SASSO S.R.L, e di aver esaurientemente fornito tutte le notizie e gli elementi tecnici utili e/o indispensabili alle decisioni di merito, il sottoscritto rassegna la presente relazione, ringraziando la ditta committente per la fiducia accordatagli e rimanendo a completa disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento dovesse essere ritenuto necessario in merito a quanto esposto.

In allegato alcune immagini e notizie tassonomiche specifiche sui Chirotteri Tassonomia

I Chirotteri sono suddivisi in due sottordini : i Microchirotteri e i Macrochirotteri . I primi sono molto numerosi, mentre il secondo gruppo è invece formato dalla sola famiglia Pteropodidae , che comprende specie conosciute popolarmente col nome di volpi volanti o pipistrelli della frutta.

Ordine Chiroptera

• Sottordine Megachiroptera o Famiglia Pteropodidae

• Sottordine Microchiroptera o Superfamiglia Emballonuroidea  Famiglia Emballonuridae o Superfamiglia Molossoidea  Famiglia Antrozoidae  Famiglia Molossidae o Superfamiglia Nataloidea  Famiglia Furipteridae  Famiglia Myzopodidae  Famiglia Natalidae  Famiglia Thyropteridae o Superfamiglia Noctilionoidea  Famiglia Mormoopidae (Pipistrelli dai Mustacchi)  Famiglia Mystacinidae  Famiglia Noctilionidae  Famiglia Phyllostomidae o Superfamiglia Rhinolophoidea  Famiglia Megadermatidae  Famiglia Nycteridae  Famiglia Rhinolophidae (Ferri di cavallo) o Superfamiglia Rhinopomatoidea  Famiglia Craseonycteridae  Famiglia Rhinopomatidae o Superfamiglia Vespertilionoidea  Famiglia Vespertilionidae (Pipistrelli del vespro)

Specie presenti in Italia

In tutto il mondo esistono 1100 specie diverse di pipistrello, delle quali almeno 32 presenti in Italia [2] : DI SEGUITO QUELLE PRESENTI NELL’AREA DI INTERVENTO

Famiglia Nome comune Nome scientifico Immagine

Barbastello Barbastella barbastellus

Vespertilionidi Miniottero Miniopterus schreibersii

Vespertilio maggiore Myotis myotis

Ferro di cavallo Rinolofidi Rhinolophus ferrumequinum maggiore