Macugnaga nel Novecento nel Novecento alpinismo personaggi cronache luoghi MONTAGNA MEMORIA PANDEMIA La sez. Cai Macugnaga Macugnaga Testimonianze diverse festeggia 50 anni nel Novecento di persone bloccate 800 soci nel piccolo un libro racconta nei paesi d’Anzasca villaggio la storia minore in tempo di coronavirus

Paolo Crosa Lenz pag.23 Redazione pag.9 Redazione pag.4-5-6-7

GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO - APRILE 2020 ANNO LVIII - n°1 - Oblazione su IBAN IT 45 H 05034 45480 000000000181 www.ilrosa.info “Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale DL 353/2003 (L. 27/02/04) Art. 1 Comma 1 NO/28/02/2003 ( CPD)”

EDITORIALE Paolo Crosa Lenz Nell’emergenza coronavirus le Alpi sono tornate ad essere luogo di rifugio per chi è in difficoltà Primavera silenziosa Le Alpi salubri Una stagione difficile, E’ stato un inverno balordo. Un restiamo da soli per salvarci tutti. inverno di ultima generazione. Così ancora una volta madre Ora ci aspetta una primavera natura, con i suoi tempi lenti che un nuovo futuro silenziosa, nell’isolamento neces- permettono un cammino riflessi- La riscoperta dell’antica solidarietà e del valore della memoria per lenire il dolore presente sario per combattere il coronavi- vo, ci può aiutare a vivere bene. L’intensa vita sociale di una valle di montagna si è fermata tornando al calore del focolare rus. Abbiamo vissuto un inverno, Non solo lei, ma anche i libri e la nel sentire collettivo associato musica, soprattutto l’epidemia ci Guardando fiduciosi ad una prossima bella stagione di ripartenze segnate da grandi obiettivi alla neve e al gelo, che non è ar- offre l’occasione per riscoprire la rivato. A febbraio le temperature solidità degli affetti e la cura del- medie sono state quelle di aprile la casa. Un terzo aspetto è quello con tre gradi sopra la norma, ab- della solidarietà. Nei nostri vil- biamo avuto 17 giorni di foehn e laggi, spontaneamente e “natu- 70 giorni continui senza pioggia. ralmente”, sono immediatamen- Sono dati che probabilmente si te scattati meccanismi di aiuto riproporranno nei prossimi anni reciproco per cui l’individuo si ed a cui dobbiamo abituarci, sen- scopre comunità. Abbiamo anche za escludere qualche “scherzo riscoperto il valore e il rispetto di stagione” in tempi di global per gli anziani. Quasi un ritorno warming. Non dobbiamo tutta- ai valori della cultura classica. via solo abituarci, ma soprattutto Cantava Ugo Foscolo alla ma- elaborare comportamenti indivi- dre: “a voi le palme tendo”. La duali e collettivi per contrastare solidarietà nelle comunità alpine i cambiamenti climatici. I nostri non è innata, ma imposta dalla giovani ce lo chiedono e lo dob- severità di un ambiente estremo. biamo a loro. Nel numero scorso In montagna, ce lo insegna la sto- de “Il Rosa” ipotizzavamo un ria europea degli ultimi dieci se- futuro “ritorno alle Alpi” come coli, non si sopravvive da soli, ma effetto del riscaldamento globa- solo con gli altri. È l’eredità an- le, con i ricchi in fuga e i poveri cestrale della civiltà contadina in costretti a rimanere nelle città quota che coniuga un individuali- torride. Mai avremmo pensato smo atavico legato al possesso di che quell’ipotesi sarebbe diventa- fazzoletti di terra con meccanismi ta realtà in pochi mesi a causa di solidali (il trasporto del fieno, il un altro evento: la diffusione del taglio del bosco, la cottura del coronavirus. In una guerra che pane) garantiti da ferree regole Una Macugnaga radiosa si appresta a riabbracciare turisti, villeggianti, alpinisti ed escursionisti non ammette disertori, il virus è sociali. In queste settimane la so- Foto © Sport PRO-MOTION stato raccontato dallo scrittore lidarietà comunitaria e il valore Tahar Ben Jelloun come la meta- della solitudine si sono rivelati pcl Il mondo del Darioski fora del male che c’è negli uomini comportamenti concreti per com- Macugnaga nel Novecento e richiama al romanzo di Albert battere il pericolo invisibile. Sarà presto nelle librerie dell’Ossola e nelle edicole di Valle Camus del 1947 “La peste”. Ancora una volta la grande ric- Anzasca il libro “Macugnaga nel Novecento”, ultima ini- Tre aspetti di quanto sta acca- chezza delle Alpi è stata non solo ziativa editoriale dell’Associazione Culturale “Il Rosa” che dendo in questi mesi riguardano la natura (la salubrità dei boschi, cura l’edizione del nostro giornale. Due anni di lavoro, sette le Alpi. I cittadini ricchi, quelli i grandi spazi aperti e solitari), redattori che hanno lavorato liberamente e gratuitamente che possiedono le seconde case, ma la sua storia e la sua cultura. per realizzare un’opera unica nel panorama editoriale del fuggono in montagna dalle città La solidarietà collettiva che scon- Verbano Cusio Ossola. Abbiamo avuto 47 collaboratori per ammalate. Le Alpi salubri, come figge ogni triste caccia a presunti la fornitura delle immagini, ne abbiamo raccolte oltre mil- riserva di benessere e luogo di untori moderni è parte, come la le, ne abbiamo pubblicate 260; quattro le sezioni tematiche: rifugio. Sfollati della contempo- cura per un lavoro ben fatto, di alpinismo, personaggi, cronache e luoghi. Non è un libro di raneità, mentre i poveri rimango- quel sistema di valori che sono storia, ma di memoria. La memoria di un villaggio alpino no rinchiusi negli “alveari” delle la linfa vitale della civiltà alpina. nel Novecento. è ieri, ma sembra mille anni fa. Il villaggio metropoli. Macugnaga non è mai Se un insegnamento pedagogico è raccontato dalle immagini offerte dalle famiglie di Macu- stata così affollata. Un secondo emerge da ciò che siamo stati co- gnaga che coralmente hanno partecipato all’impresa. Le pa- aspetto, in un mondo sempre più stretti a fare in questi tempi, è il se- role sono al servizio delle immagini e servono a coglierne il chiassoso e veloce, è la riscoperta guente: agiamo da soli pensando significato. Le fotografie raccontano gioie e dolori di una -co della solitudine e del silenzio, del- agli altri, soprattutto a chi è più munità, imprese grandi e cambiamenti profondi. Sullo sfon- la possibilità di stili di vita diffe- debole e fragile. Così, da questa do, la grande ricchezza di Macugnaga: il severo ambiente renti da quelli a cui eravamo abi- esperienza dolorosa, la nostra so- alpino che schiaccia e modella le storie degli uomini.. Da Provinciale a Statale, poi Regionale, quindi Provinciale e adesso di nuovo tuati. È un’imposizione doverosa: cietà potrà uscirne migliore. Statale, ma quando sarà ben sistemata tutta l’arteria di fondovalle?

Anzola d’Ossola (VB) Piazza della Chiesa, 19 Tel./ Fax 0323 83943 A.BOGGIO Cell. 338 8941287 dal 1968 [email protected] 2 Macugnaga Terza Pagina 3

Attualità Redazione Valorizzazione Weber RECENSIONE/1 Paolo Crosa Lenz RECENSIONE/2 Teresio Valsesia Filippo Besozzi: “Per la prossima estate speriamo nel turismo di prossimità” Saranno interrate le linee telefoniche ed elettriche Un romanzo legato alle miniere d’oro di Pestarena Un libro di Lorenzo Revojera Riaperta la funivia Staffa - Alpe Bill Un paesaggio nuovo per Isella Dopo un prolungato quindi raggiungeva l’Alpe Bill L’Amministrazione comuna- al rifacimento delle strade in- Lo sciamano delle Alpi Papa Achille Ratti e Antonio Castelnuovo stop tecnico ha ripreso a a piedi. Gli impianti hanno ri- le di Macugnaga punta al ri- terne, all’illuminazione e in- funzionare la funivia aperto sabato 15 febbraio, con ordino delle diverse frazioni terramento dei cavi telefonici L’ultimo romanzo di Michele La parete est negli anni ‘50 Staffa-Alpe Bill. Di questa ottime condizioni di innevamen- del e per questo ha ed elettrici. Marziani è la storia di una fa- del Novecento ripartenza, dei lavori eseguiti to, registrando un notevolissimo partecipato ad un bando re- La seconda parte, 235mila miglia eccentrica governata da (foto Marina Ottolini) e delle prospettive future afflusso di sciatori già dal primo gionale presentando un pro- euro, sarà destinata alla riva- un’anziana mamma molto chic. abbiamo parlato con giorno di apertura. Buon avvio, getto, suddiviso in due parti, lorizzazione del Centro Fon- I fratelli sono quattro: un avvo- Ci sono due alpinisti legati Filippo Besozzi, direttore ma ecco il blocco obbligato per relativo alla riqualificazione e do dove saranno realizzati cato, un medico, un economista a Macugnaga fra quelli (una della MTS, la cooperativa la pandemia COVID-19. valorizzazione di Isella. una sala polifunzionale e un e un fratello da ritrovare. Una ventina) indagati da Lorenzo che gestisce gli impianti Quali le prospettive per la pros- Si tratta di Fondi PSR, tuttora giardino didattico, con annes- vecchia miniera d’oro in Ossola, Revojera nel suo ultimo libro di risalita di Macugnaga. sima estate? in attesa di assegnazione defi- sa area attrezzata con giochi e guarda caso a Pestarena di Ma- (“Alpinismo dietro le quinte”), Ad oggi è difficile rispondere. nitiva, 384mila euro destinati tavoli in legno. cugnaga della quale la famiglia edito dal CAI centrale nella La funivia Staffa-Alpe Bill è sta- Mi sembra scontato dire che possiede antiche azioni societa- collana dedicata ai “Personag- ta inaugurata nel 1959, ogni 20 tutto dipenderà dalla regressione rie, innesca una ricerca che porta gi”. Come si evince facilmente anni è stata sottoposta a inter- della pandemia, però qualche ra- la famiglia Beltrami tra le mon- dal titolo, l’autore ha riportato venti di revisione generale (1979 gionamento lo possiamo fare. La tagne e i boschi dell’infanzia. alla luce una serie di figure di - 1999) e nel 2019 ha compiuto speranza è che, a giugno, ci sia la Adrasto è il fratello che nessuno protagonisti, soprattutto lom- i 60 anni di esercizio, raggiun- possibilità di riaprire gli impian- sente più da anni. Ma quando un bardi, che erano finite quasi gendo quella che una volta sa- ti di risalita. Sicuramente ci sarà progetto d’investimento richie- tutte nel dimenticatoio. Pecca- rebbe stata la “fine vita tecnica” un forte calo delle presenze stra- derà l’approvazione dell’intera to, poiché per essere dei bravi dell’impianto. Le nuove norma- niere e, per quanto riguarda in famiglia gli altri tre fratelli in- mette di fronte alla complessi- alpinisti bisogna conoscere la tive hanno abolito il concetto di particolare modo gli impianti del traprenderanno una rocambo- tà delle relazioni familiari, alla storia. Lorenzo Revojera, nato vita tecnica (che avrebbe com- Moro, questi avevano un peso di lesca ricerca. Ora Adrasto vive nostra infanzia come risorsa a Milano nel 1930, ha operato portato la demolizione dell’im- circa il 50% durante la stagione del formaggio delle sue vacche, per vivere meglio l’età adulta e professionalmente in ruoli im- pianto) introducendo la possi- estiva (tour del e a un ambiente che da ostile può portanti del mondo industriale bilità di effettuare dei lavori di passaggi di giornata provenienti diventare rifugio quando la vita e culturale, ma si è impegnato sero di recuperare solo qualche revisione generale che adeguino dai campeggi del lago Maggio- Il romanzo scorre troppo veloce. anche nel recupero dei alcu- oggetto: sono stati ricordati dal l’impianto alle attuali norme di re). La speranza è che ci sia un ci mette Michele Marziani vive sulle ne fra le maggiori figure del- A Macugnaga, gli anziani hanno CAI Milano in una lapide nel sicurezza senza però poter mo- aumento delle presenze italiane, di fronte alla Alpi piemontesi, in alta Valse- la storia alpinistica. Indagini sempre sottolineato l’”errore” cimitero di Chiesa Vecchia. A dificare le caratteristiche sostan- sia, dove ha preso spunto per sempre svolte sulla base di do- Macugnaga, gli anziani hanno se non ci sarà un’eccessiva con- complessità ziali (portata oraria, velocità…). trazione della capacità di spesa la scrittura del fortunato me- cumenti spesso finiti anch’essi compiuto dai tre nell’essere partiti sempre sottolineato l’”errore” Blu elettrico per la funivia Staffa-Alpe Bill (Foto Filippo Besozzi) delle relazioni L’impianto è di proprietà del Co- possiamo sperare che il turismo moir filosofico Il suono della nel dimenticatoio. Dall’ultima per l’ascensione alla Nordend... compiuto dai tre nell’essere mune di Macugnaga e pertanto razione delle piste e la messa in personale e gasolio con l’elicot- di prossimità sia privilegiato. familiari... solitudine (Ediciclo). Autore di ricerca (pag. 144, e un impor- partiti per l’ascensione alla i lavori sono stati interamente servizio degli impianti superio- tero, poi con l’avanzamento dei Però è ancora troppo prematu- svariati romanzi e appassionato tante corredo fotografico, euro Nordend il 15 agosto, festa finanziati dall’ente (importo to- ri. Queste operazioni sono sta- lavori si è potuto portare al Bill ro fare programmi, al momento di pesca sportiva della quale si 17) ecco dunque riemergere essere ricordato non solo per le Meno noto il secondo perso- dell’Assunta, patrona di Ma- tale di circa un milione di euro). te più complicate rispetto agli solamente i materiali (gasolio, possiamo solo impegnarci tutti ha una moglie giovanissima e è occupato professionalmente Achille Ratti, poi papa Pio XI, sue imprese sul Rosa, fra cui naggio, vittima della tragedia cugnaga. Una ricorrenza che le Per consentire l’apertura degli anni passati non avendo avuto ricambi e scorte alimentari) poi- perché le misure di distanzia- dall’aria conturbante, tre figli a nella gestione ittica, nel 1995 ha e Antonio Castelnuovo. Perso- la “prima italiana” alla Dufour sulla Nordend nel 1909, insie- guide e gli alpinisti hanno sem- impianti il personale ha dovuto a disposizione il primo tronco ché non c’erano ancora i sistemi mento sociale portino al risultato cui, come da tradizione di fami- pubblicato per l’editore Grossi naggio (il primo) riscoperto un e la prima traversata del Colle me agli amici e compagni di pre dedicato alla Messa e alla lavorare al Monte Moro già dai della funivia. Inizialmente si è di sicurezza che consentissero sperato e ci consentano di ripar- glia, ha attribuito nomi omerici, di Domodossola A pesca in Os- po’ da tutti dopo essere stato Zumstein che dovrebbe essere cordata, Bompadre e Somma- solenne processione della Ma- primi di gennaio per la prepa- reso necessario portare in quota il trasporto del personale, che tire quanto prima. Isella dall’alto (Foto Danilo Leonardi) e un tumore. Un cancro che gli sola, fortunato manuale-guida ai ignorato per decenni. Il papa- chiamato “Colle del Papa” non ruga. I tre non furono mai ritro- donna, con una sorta di assoluto devasta la faccia. Il romanzo ci torrenti ossolani. alpinista merita sicuramente di solo a Macugnaga e ad Alagna. vati e le lunghe ricerche permi- divieto di andare in montagna. Ambiente Walter Bettoni RiconoscimentO Weber Marco Sonzogni Davide Rabbogliatti L’ambiente della Val Quarazza sacrificato alle centraline idroelettriche Assegnato il “Premio Fedeltà alla RECENSIONE/3 RECENSIONE/4 Montagna” 2020 dell’ANA Straordinarie storie di migranti nel libro In un libro 250 anni Fino all’ultima goccia d’acqua dello storico ticinese Giorgio Cheda di storia delle fiamme gialle in Ossola Torna puntualmente il dibattito simità del Lago delle Fate con Silvio Pella, montanaro sulla creazione di nuove centra- perdita della bellezza delle spetta- fedele al suo territorio Nel Brasilio con Francesco La Guardia di Finanza in Valle Anzasca line idroelettriche da installarsi in colari forre esistenti fra le località territorio di Macugnaga. Produ- Prà di Lanti e Crocette. Un netto Sarà consegnato a Silvio Pel- Il libro di Giorgio Cheda (Nel cono energia pulita e il Comune, a stravolgimento ambientale. Non la, alpino del Gruppo di Ma- Brasilio con Francesco- Porta volte, ne ricava un modesto ritor- c’è compensazione economica cugnaga, sezione di Domo- aperta sul mondo - Oltremare, no economico. Deturpano l’am- che possa valere la preservazione dossola, il premio “Fedeltà 2018) è un’opera scomoda che biente, devastano i piccoli corsi di un ambiente bello e unico come alla Montagna” 2020 asse- mette a nudo verità che non d’acqua e sconvolgono la bellez- la Valle Quarazza, ricordiamo che gnato annualmente dall’As- si vorrebbero conoscere, che za del paesaggio. Attualmente in è parte del Tour del Monte Rosa, sociazione Nazionale Alpini. scardina pregiudizi fomenta- comune di Macugnaga ne sono un trekking apprezzato in tutto La consegna dell’ambito ri- ti dai populismi che “aizzano previste tre, tutte regolarmente au- il mondo e che costituisce la più conoscimento nazionale av- la paura dello straniero”. Un torizzate dalla competente auto- Le forre delle Crocette scompariranno (Foto Walter Ferrari) lunga traversata intervalliva delle verrà a Macugnaga nel corso libro che spiega la storia par- rità provinciale che può decidere di Macugnaga, , tutta da costruire. Poi arrivano le Alpi. La centralina Fornarelli- di un’apposita manifestazio- tendo dai più deboli e non dai liberamente, senza sentire le voci e Bannio centraline “speculative”: una in Pestarena dovrebbe captare le ne fissata per i giorni 29 e 30 “pretesi eroi”. Come fa ogni delle autorità locali e della popola- Anzino per relativi 140mila euro Val Quarazza e una a Fornarelli- acque del Quarazza e dell’Anza e agosto, alla presenza del La- uomo libero, scrive consa- zione. La prima centralina sarà re- ciascuno per cui 14/20 del costo Pestarena. Interventi e benefici canalizzarle verso la già esistente baro Nazionale e dei massimi pevole di disturbare e urtare, alizzata sul rio Tambach (delibera sarà coperto con fondi europei. La esclusivamente privati e impor- centralina a Pestarena; essa com- dirigenti dell’ANA. raccontando la storia di 40.000 comunale 20/2020). Si tratta del particolarità di questa centralina è tante stravolgimento ambientale porterebbe la distruzione di un La candidatura dell’alpino ticinesi emigrati oltremare progetto strategico “Valle Ossola” che non produrrà elettricità per la dell’ecosistema alpino. Dalla meraviglioso tratto della storica Silvio Pella è stata proposta nell’arco di un secolo. Il libro (1,4 milioni di euro) presentato pura vendita ma per l’autoconsu- ventilata volontà di costruire una mulattiera che percorre l’Anza- dalla sezione di Domodossola si inserisce in un’opera che epoca”. L’autore spiega che C’è anche la Valle Anzasca a fare in accordo con l’Unione dei Co- mo, per illuminazione pubblica gippabile fin verso gli alpeggi del sca. Addio ai granitici lastroni in collaborazione con i Grup- l’autore definisce “il più affa- piante, animali e persone non da sfondo a fatti, eventi e vicende muni e finanziato (1,12 milioni ed eventualmente per gli edifici fondovalle ad un ponte sul rio Ca- posati dai nostri avi per ritrovare pi Alpini della valle Anzasca liguri, una da quelli laziali e scinante romanzo storico della hanno mai cessato di migrare raccontate tra le oltre quattrocento di euro) con il Fondo Europeo comunali. Fin qui tutto bene: uso spisana, al depauperamento delle l’ennesima polverosa o acquitri- che unitariamente hanno sa- trentini. Gli ultimi vincitori svizzera italiana”. La storia subendo infinite mutazioni ge- pagine del libro “In nome della di Sviluppo Sociale. La restan- pubblico di una risorsa pubblica e acque del Quarazza che saranno nosa pista. Il dado è tratto o così puto ben presentare e sostene- erano stati: nel 2017 Miche- racconta dell’ingegnere ticine- netiche e migliorando il patri- legge - Domodossola, l’Ossola e te parte sarà a carico dei comuni forse l’inizio di un’unione valliva incanalate e restituite solo in pros- parrebbe. re la candidatura dell’alpino lino Giordano, Palanfrè-Cu- se Francesco Porta costretto ad monio biologico dell’umanità. le Fiamme Gialle - Vicende sto- 1998, Passo del Moro con la Svizzera e nelle valli osso- 75° della prima liberazione della macugnaghese. Il “Premio neo; nel 2018 Luca Pantanali, emigrare in Brasile nel 1854. Cinquanta milioni di europei riche e cronache operative della lane; sono citati i singoli reparti un valle. Il lavoro presenta poi fatti e Passaggio tra i monti gli uomini del Sagf: Fedeltà alla Montagna” così Canebola-Udine; nel 2019 La partenza da Manno verso sono emigrati dal 1815 alla Guardia di Finanza (1774-2019)”. In piedi - Franco Zannin, tempo esistenti pure in piccoli pa- vicende di cui nemmeno in ambito concepito, nasce nel 1981. Fortunato Flaviani, Ovindoli- l’ignoto paese sudamericano, prima guerra mondiale tra cui Il libro, che ricostruisce 275 anni Carlo Mazzucchelli, Massimo esi, nonché le attività del Soccorso locale esistevano riscontri; il testo è mancato l’albergatore Luigi Tonietti Attualmente viene assegnato L’Aquila. Sandro Bonfadini, l’interminabile viaggio in nave, sedici milioni di italiani ma di storia del Corpo sul territorio Mascarino, Davide Barbazza. Alpino della GdF, facendo riemer- ricostruisce pure aspetti sconosciu- da un’apposita commissio- vicepresidente della Sezione i tormenti e i contatti epistolari solo centomila non europei ossolano, è pubblicato dall’editore In ginocchio - Stefano Riga, gere una storia in cui si intersecano ti o quasi del contrabbando, che per È andato avanti Luigi Tonietti, particolare. Erano giorni che da valanga, consentì di indivi- ne composta dai consiglieri di Domodossola e capogrup- con la famiglia lontana alimen- sono emigrati nel vecchio con- domese Grossi ed ha come autori Francesco Villa, Ercole Vittoni. eventi di portata mondiale o nazio- quasi due secoli si è svolto sul con- anni 90. Nativo di Borgone di nevicava intensamente. In paese duarlo e salvarlo rapidamente. nazionali Innocenti, Morani, po di Bannio, commenta: tano una lettura emozionante tinente. È un libro per “cerca- il maggiore della Guardia di Fi- nale e, all’opposto, fatti minori che fine con la Confederazione e inten- Ceppo Morelli si era poi trasfe- c’erano oltre tre metri di neve. Una grande folla ha preso parte Chies, Merlini e Perona. Il «L’idea di proporre la candi- e drammatica. Il protagonista re di capire la complessità del nanza Gerardo Severino, direttore solana ANFI e nell’acquisizione di riguardano le comunità locali quali samente vissuto in Valle Anzasca. rito a Macugnaga dove ha fatto Luigino, che allora era vicesin- alla cerimonia funebre celebrata premio si pone come un rico- datura di Silvio Pella è stata muore di colera nel 1855 a Rio passato responsabilizzando il del Museo Storico del Corpo - che numerose fonti e di tanti materiali; quelle della valle del Rosa, o singo- Ripercorrendo questi eventi sono prima il calzolaio e poi il taxi- daco, dopo una riunione in mu- dal prevosto don Maurizio Mi- noscimento per i soci, legati proposta dal Gruppo di Ma- de Janeiro. Il Brasile di allora cittadino nei confronti del futu- ha già firmato una ottantina di libri la bella ed originale copertina è fir- le persone, non solo militari delle emersi anche nomi e cognomi di sta; ricordava: “Allora c’erano nicipio, stava rientrando a piedi dali affiancato da don Gianluigi alle proprie valli, alle attività cugnaga e subito condivisa (Brasilio è la deformazione ro”. L’autore della prefazione oltre a saggi ed articoli di storia mata da Giampaolo Prola – Studio Fiamme Gialle ma anche semplici Finanzieri che poi si sono accasati quattro auto a Macugnaga, la verso casa quando, poco prima Panzeri, già direttore della Casa volte a migliorare gli insedia- dai gruppi anzaschini e dalla dialettale di un emigrante) non definisce l’opera di Cheda“un militare - e Pier Antonio Ragozza, Arkide di Domodossola. Il libro cittadini dei paesi delle vallate os- in diversi centri del nostro territo- mia, la Balilla di Luigi Ruppen, di mezzogiorno, lo spostamento “De Filippi” di Pecetto. Presenti menti rurali, i pascoli, gli al- sezione domese. La scorsa facilitava l’accoglienza dei libro come atto d’amore per il studioso di storia locale dell’Osso- ripercorre, per la prima volta in solane. Tra i capitoli di particolare rio; i loro discendenti sono oggi quella del direttore della minie- d’aria della valanga del Tam- i gagliardetti dei Gruppi di Ma- peggi, incoraggiando i diversi estate una commissione na- migranti. Nella prefazione di suo paese, le sue montagne per la e di storia militare, in particolare assoluto, le vicende delle Fiamme interesse, quello relativo al periodo ossolani: si riscopre perciò anche ra e l’ambulanza dell’AMMI”. bach lo sollevò, scaraventandolo cugnaga, Pestarena, Ceppo Mo- soggetti a non abbandonare zionale è stata a Macugnaga Dick Marty si legge di “come le persone che hanno dovuto delle due guerre mondiali e della Gialle e dei predecessori di queste della Resistenza e della “Repub- un poco conosciuto aspetto genea- Coniugato con Edda Etty Lag- nel sottostante prato e seppellen- relli, Vanzone con San Carlo, l’ambiente nel quale vivono a vedere e valutare l’attività può il civilissimo occidente ac- emigrare, per meglio capire Resistenza. Nella realizzazione del in Ossola dal 1774 ai giorni nostri, blica dell’Ossola”, in cui sono stati logico e di storie familiari. Il libro è ger e padre di Andrea e Elisabet- dolo sotto la neve. Per fortuna , Calasca e Ca- e lavorano. Il premio è stato di Silvio Pella. L’impressione cettare che nel mediterraneo, il mondo di oggi”. L’opera è libro è stato determinante l’appor- attingendo a fonti inedite reperite portati alla luce fatti e situazioni ad arricchito da numerose foto d’epo- ta, negli anni ’60 con la moglie e Mario Costa Pisani vide la scena stiglione. Carlo Lanti ha recitato vinto dodici volte dagli alpini è stata positiva e si è concre- che fu proprio la sua culla, sia corredata da belle foto dell’an- to del presidente dell’ANFI (As- presso l’archivio dell’Ufficio Sto- oggi sconosciuti nella storiografia ca spesso inedite, provenienti oltre il suocero Zaverio ha realizzato e diede l’allarme immediato ed il con piglio montanaro, la “Pre- piemontesi, sei da quelli ve- tizzata con l’assegnazione del diventato un cimitero per mi- tropologo francese Claude sociazione Nazionale Finanzieri rico del Comando Generale della locale, grazie alle relazioni com- che dagli archivi di Roma anche l’albergo “Lagger Cristallo” provvidenziale intervento degli ghiera dell’Alpino”. Poi il fere- neti, cinque da quelli friulani, “Premio Fedeltà alla Monta- gliaia e migliaia di bambini, Lèvi-Strauss. È una storia che d’Italia) locale, M.M.A. Stefano Guardia di Finanza a Roma, ma pilate a fine del conflitto da parte da alcuni privati: si ripercorrono a Pecetto. Nel 1986 Luigino uomini del Sagf (Soccorso Alpi- tro è stato portato a spalla dagli quattro da quelli lombardi, gna” che per la prima volta donne e uomini che cercano racconta tutti i migranti dalle Mura, anima e promotore di que- anche frutto di una ricerca a livello degli Ufficiali in servizio a Domo- quindi anche attraverso le immagi- (come da tutti era conosciuto) no della Guardia di Finanza) di Alpini e tumulato nel cimitero di tre da quelli abruzzesi, due viene assegnato ad un alpino aiuto. Una macchia terribi- montagne. Quindi anche di tut- sta iniziativa editoriale, nella parte locale, ricostruendo eventi, storie dossola e nelle valli ossolane, dive- ni quasi duecentocinquanta anni di ha vissuto un’avventura molto Macugnaga, accorsi con il cane Chiesa Vecchia. da quelli emiliani, toscani e delle terre d’Ossola». le e indelebile per la nostra te le valli dell’Ossola. relativa alla storia della sezione os- e fatti accaduti lungo la frontiera nute di attualità nella ricorrenza del storia locale e delle Fiamme Gialle. 4 Pandemia ieri e oggi Pandemia coronavirus 5

STORIA Don Fabrizio Cammelli TECNOLOGIA Lorenzo Vedana [email protected] Testimonianza/2 Margherita Rosina Mali e rimedi dei nostri antenati: un tema di grande attualità La tecnologia al servizio della scienza La consolazione di un tramonto sul Monte Rosa Le epidemie di peste in Valle Anzasca Un supercomputer Macugnaga

San Rocco fu toccato solo marginalmente la peste, qualunque malattia in un pregevole oratorio, inaugura- per sconfiggere COVID-19 ai tempi del coronavirus (Bannio) dall’infezione. Anche nel 1630 la realtà essa fosse, erano Fabiano e to nel 1622. Nel 1629 i banniesi valle fu risparmiata dalla famo- Sebastiano, celebrati il 20 genna- fecero voto di festeggiare la Ma- potenza di calcolo dei compu- zie alle quali si potrà più veloce- notizie simili a bollettini di guer- In questi giorni di quarantena sa peste manzoniana, che colpì io. Le frecce di Sebastiano richia- donna della Neve con tutta la so- ter presenti nelle nostre case per mente comprendere non solo una ra e quello che cerchiamo di fare per il Coronavirus ritornano alla la bassa valle, a partire da Mer- mavano le ferite della malattia, lennità di cui ancora oggi vanno svolgere calcoli e generare dati in forma ma tutte le forme alterna- è preservare un’atmosfera sere- memoria i tempi passati, quando gozzo. Anche e soprattutto nella sua forma bub- fieri. Anche se non è specificato, grado di permettere agli scienzia- tive di tale proteina. L’attivazione na per i bambini, che chiedono devastanti epidemie decimavano furono miracolosa- bonica. La “Storia dei Longobar- alla Vergine si promette di cele- ti di studiare più rapidamente il del programma FAH per combat- ansiosamente cosa sta succe- le nazioni e creavano un clima di mente risparmiate dal contagio. di” di Paolo Diacono ricorda poi brare la ricorrenza del 5 agosto COVID-19 e altre malattie tra cui tere COVID-19 è lasciato ora alla dendo nel mondo. Per noi adul- terrore. Chi non va con il ricordo Il sorgere della malattia era stato che nel 680 la peste si era fermata per essere stati risparmiati dalla il cancro e il morbo di Parkinson. volontà di chi possiede un com- ti è diverso, non si può restare alla famosa peste del Manzoni preceduto da una grave carestia quando a Pavia venne eretto un spaventosa peste che imperver- Non importa se il dispositivo che puter (anche portatile) che abbia impermeabili a una tragedia studiata a scuola? Quali gravi pe- che, indebolendo la popolazione, altare al santo. Nel 1587, davan- sava in tutta la Lombardia. Cu- abbiamo sia potente o no, perché accesso a internet e vuole metter- collettiva di queste dimensioni: stilenze la Valle del Monte Rosa la espose alla pestilenza. La Valle ti al notaio Albasini, i consoli di riosamente, la Valle Anzasca si unito ai computer di tutte le altre lo a disposizione della comunità abbiamo amici milanesi amma- ha dovuto affrontare? Come si è Anzasca non venne di fatto con- Bannio, Anzino e Ciola fecero rivela un’isola felice, perché gran persone nel mondo iscritte al pro- scientifica. Più saranno i compu- lati, anche in modo grave, di cui difesa? Enrico Bianchetti scrive tagiata, ma non per questo nella voto solenne di celebrare la festa parte delle pestilenze che la storia gramma, contribuirà comunque ter collegati e più rapida sarà la seguiamo con ansia le vicende, che le antiche pestilenze, con la gente la paura era meno forte. La dei SS. Fabiano e Sebastiano a ricorda non la toccarono, se non alla ricerca. Partiamo ora dalle produzione dei calcoli che il FAH che ci fanno capire come dav- cosiddetta “peste nera” com- grande ignoranza in medicina, causa della pestilenza che arrivò marginalmente. Questo non solo basi e vediamo che cosa stiamo potrà poi inviare ai ricercatori di vero sia un attimo venire col- parsa tra il 1347 e il 1350, poi a aggravata da convinzioni false e fino a Castiglione. Nel 1630 il per il fervore dei valligiani, che esattamente aiutando a ricercare Stanford e altre università in tutto piti. E poi vedere l’impegno, il più riprese nel secolo successi- cure inefficaci se non dannose, tra voto risulta ratificato, insieme ai seppero sempre trovare il santo In un’era all’insegna della tec- aderendo al programma Folding il mondo per permettere loro di rischio e le facce stravolte di chi vo, avevano risparmiato la Valle l’altro possibili esclusivamente a voti fatti ai SS. Quirico e Giulitta, giusto a cui votarsi, ma anche nologia, quale può essere l’arma At Home. Per i due coronavirus comprendere le possibili strutture Macugnaga (foto Maria Cristina Tomola) è in prima linea negli ospedali Anzasca, mentre ci racconta che chi godeva di un certo benessere, a S. Eusebio e a S. Rocco, a cui per il clima più secco delle valli migliore per combattere il nuovo SARS e COVID-19, il primo del COVID-19, trovarne i punti Doveva essere un normale week d’ufficio da organizzare diver- o anche solo le code stermina- la prima peste che fece parecchi faceva sì che l’unica possibilità si aggiunge in quell’anno il voto alpine e per il relativo isolamento coronavirus se non la tecnologia attacco dell’infezione si verifica deboli e riuscire ad arrivare a una end di Carnevale a Macugnaga, samente, consegne editoriali te davanti ai supermercati ci fa morti in valle fu uno strascico di fosse votarsi a qualche santo che a S. Carlo, sempre per essere delle persone, che impedì il dif- stessa con l’aiuto di ognuno di nei polmoni, dove una proteina cura e/o un vaccino. Un piccolo l’occasione per riunire la fa- improrogabili. Siamo rimasti sentire dei privilegiati, fortuna- quella di San Carlo (1576-77) implorasse l’Altissimo di preser- protetti dalla malattia, evidente- fondersi di morbi che richiedono noi? Ciascuno di noi può contri- sulla superficie del virus si lega gesto che, senza nessun costo per miglia (10 persone…) sotto lo e non ce ne siamo pentiti. Ab- ti a essere ospiti di una piccola nel 1585. In questa occasione vare dalla malattia. Anche nella mente ciclicamente ricomparsa. un clima umido e una vicinan- buire a vincere la battaglia met- a una cellula recettore (che per- l’utente, potrebbe veramente aiu- stesso tetto, in un luogo amato biamo cercato di organizzarci comunità in cui ci si sente pro- sappiamo che a Cimamulera mo- nostra valle molti sono i ricordi di La devozione dei banniesi pro- za fisica. Speriamo allora che il tendo a disposizione il proprio mette l’ingresso dell’ossigeno nel tare a vincere la battaglia contro il da tutti noi e che frequentiamo in modo “militaresco”, convin- tetti, anche grazie all’impegno rirono 200 persone su 535 abi- questa fede che voleva ergersi ad prio in quegli anni aveva portato buon clima e la fede forte della computer. Come? Aderendo sangue) nell’alveolo. Questa pro- COVID-19 e altre gravi malattie. da più di sessant’anni. Poi la cendo i bambini che bisognava di Sindaco, Amministrazione e tanti; a Castiglione 28 persone. argine delle epidemie. I santi più a riedificare la cappelletta della nostra valle ci difenda anche dal al programma del “Folding At teina, detta proteina S, si evolve Per maggiori informazioni e sco- notizia che le scuole a Milano rispettare orari e scadenze sco- Carabinieri nell’essere inflessi- Probabilmente il resto della valle antichi a cui ci si votava contro Madonna del Gelo, sostituita da Coronavirus! Home” (FAH), ideato dall’Uni- e modifica continuamente. Qui prire come iscriversi al program- sarebbero state chiuse tutta la lastiche, utilizzando i computer bili sulle regole da rispettare per versità di Stanford quasi 20 anni entrano in gioco le elaborazioni ma, basta andare sul sito: settimana ci ha fatto mettere in per le lezioni online che a poco il bene comune. Abbiamo temu- fa, che consiste nell’utilizzo della fatte con il programma FAH gra- https://foldingathome.org/ valigia un paio di magliette in a poco le loro classi hanno isti- to all’inizio di essere visti come Il colera e la spagnola più, il romanzo che in città non tuito. Gli adulti (e gli anziani…) untori dagli abitanti di Macu- Testimonianza/3 Renato Cresta si è avuto il tempo di leggere, il Più vicino nel tempo, ad Anzino, due singolari quadri ricordano i Il culto di san Rocco San Carlo Borromeo computer portatile per restare voti fatti in occasione di altre due pestilenze: contro l’epidemia di Nel XV secolo si diffuse il una bella statuetta è conservata Il vero protettore delle no- samento soprattutto all’at- connessi ciascuno con il proprio ...restare a Macugnaga da non residenti colera del 1837 i benefattori di Roma fecero dipingere un quadro culto di san Rocco, il più noto nell’oratorio dei SS. Giulio e stre terre dalle pestilenze è tività mineraria; inoltre dal lavoro. Sì, certo, a Milano ormai o rientrare a Milano? Ovviamente che rappresenta la grande processione fatta in quell’occasione dal tra i protettori dalla peste. Egli Filippo a Pianezzo. E questo è san Carlo Borromeo. Questo 1610 in poi san Carlo venne La libera gioia del respirare dai primi di febbraio evitavamo clero e dal popolo romano per scongiurare la diffusione del morbo. stesso era stato malato e aveva certamente solo un assaggio di per due motivi: i Borromeo invocato in tutta l’area lom- se possibile i mezzi pubblici, il i bambini tifavano per restare ma La malattia dall’India si era diffusa in tutto il mondo seguendo le soccorso gli appestati. Inoltre quanto anche nella nostra zona erano i feudatari della Valle barda come protettore dalla stre. Il lebbroso parla con un uf- cinema, la pizza con gli ami- c’erano impegni importanti degli adulti rotte commerciali. Inutili furono le misure di contenimento con cui era uno straniero viaggiatore e sia diffuso il culto di san Rocco. e ci è noto il loro interes- peste, per il suo impegno ficiale che è giunto in prossimità ci, ma pensando sempre che il l’Italia cercò di isolarsi e il male arrivò anche a Roma. Nelle confu- il suo culto serviva a contenere nei confronti degli appesta- dell’attuale Torre del lebbroso, contagio riguardasse la Cina e di cui tenere conto... se concezioni mediche dell’epoca si ritenne che il male era diffuso la paura dello straniero, ritenuto ti, che non aveva paura di nella quale questo disgraziato chi con i cinesi aveva contatti dai miasmi dei rifiuti e questo contribuì a diffondere la raccolta “untore”, cioè propagatore del- avvicinare (basta ammirare resterà rinchiuso per trent’anni, ravvicinati, non noi. La prima della spazzatura, anche se il male non fu fermato da questo prov- la malattia. San Rocco è festeg- a Domodossola la splendida sino alla sua morte e gli confida settimana a Macugnaga è passa- oltre a cercare di svolgere il pro- gnaga, giustamente preoccupati vedimento. In realtà il colera è una patologia intestinale, trasmes- giato come patrono a Castiglio- tela del Tanzio “S. Carlo che che la sua prigionia non lo rende ta in un’atmosfera di vacanza, i prio lavoro con mezzi di fortuna di restare immuni dal contagio, sa dall’acqua inquinata, che si diffuse velocemente anche a causa ne, che conserva ben due statue comunica gli appestati”). In particolarmente infelice. Sembra quattro nipoti felici per una so- e connessioni internet inadegua- ma ciò non è avvenuto; abbiamo delle pessime condizioni igieniche, soprattutto negli strati bassi del santo, ma anche a Vanzone, valle san Carlo è probabil- impossibile che un uomo allo sta scolastica inaspettata, in noi te, si sono divisi i compiti: fare limitato al minimo le discese in della società. Un secondo quadro ad Anzino ricorda l’epidemia di a cui è dedicato l’oratorio che mente il santo di cui è più stadio terminale, senza poter ve- adulti l’idea che saremmo ritor- la spesa, cucinare, le pulizie di piazza, giusto per fare la spesa e Spagnola, un’influenza che tra il 1918 e il 1920 causò più morti sorge in piazza, piccolo gioiello diffusa la rappresentazione. dere né dialogare con nessuno, nati al lavoro ai primi di mar- casa, la lavanderia, liberare il acquistare il giornale, muniti di della peste nera, stimati tra i 50 e i 100 milioni di persone. Essa barocco. Anche a Cimamulera Prima di tutto al santo ar- trovi la felicità. La sua ricetta è zo. La decisione improvvisa di prato fuori casa da legnetti e fo- guanti e mascherine. trovò terreno fertile nelle precarie condizioni in cui la popolazione nell’oratorio di fronte alla par- civescovo milanese è dedi- coltivare l’essenziale. Il collo- chiudere Milano “chi è dentro è glie secche a mano a mano che In questo tempo sospeso, che europea viveva: erano gli anni della Prima Guerra Mondiale, e le rocchiale si venera san Rocco, cata la chiesa di san Carlo, quio con se stesso e con la natu- dentro, chi è fuori può rientrare la neve si ritirava; sembra ba- non riusciamo a definire, la vita condizioni di debolezza e malnutrizione favorirono l’epidemia. Le che nella pala è rappresentato l’antica Ciola, ma anche ra lo sostiene e lo ravviva, ren- ma non uscire fino a nuovo or- nale, ma l’organizzazione è ne- è strana: non si fanno più pro- potenze in guerra nascosero il problema, aumentando le occasio- con san Sebastiano. A Bannio dendolo più umano di chiunque dine” ci ha messo di fronte alla cessaria per non soccombere al grammi a lungo termine e non si l’oratorio di Barzona, in cui Ceppo Morelli (foto Diego Tonietti) ni di contagio. Solo la stampa spagnola, da cui il nome, ne parlò, gli è dedicato il piccolo oratorio insieme appaiono san Carlo altro: la sua è la libera gioia del necessità in poche ore di prende- caos di una convivenza sovraf- contano le giornate che ancora facendo credere che fosse diffusa solo lì. Gli anzinesi, scampati nella Piana sopra l’abitato, anti- e san Rocco nell’affresco L’ufficiale apprezzava il racco- dine non si trova sempre nel cuo- respirare. Al momento anche noi re una decisione drastica: restare follata e così prolungata; forse la dovranno passare prima della anche a questa epidemia, attribuirono la protezione all’intercessio- camente detto di san Barnaba; a che funge da pala d’altare. glimento e la solitudine di que- re delle foreste o tra le rupi. L’in- respiriamo liberamente, basta a Macugnaga da non residenti o cosa più difficile quando si è in fine dell’isolamento; si gode di ne di san Giuseppe, già invocato nell’epidemia di colera del secolo Macugnaga segnaliamo la bella Anche la pala dell’altare di sto rifugio. “Siamo in città, e ci felice è solo dovunque”. È un pensare a chi respira intubato per rientrare a Milano? Ovviamen- dieci tutti in casa è l’impossibili- piccole cose come una telefona- precedente. Si obbligarono con voto a festeggiare il santo la quarta tela a Pecetto, in cui Cristofo- Soi, insieme con san Ber- si crederebbe nel deserto”, disse, brano tratto da Il lebbroso delle sentirsi beneficiati dalla fortuna te i bambini tifavano per restare tà di ritagliarsi a piacimento un ta inaspettata da amici lontani, domenica di Pasqua, cosa che si fa ancora oggi. ro, Rocco e Giovanni Nepo- nardo, titolare della chiesa, e il Lebbroso rispose: “La solitu- città di Aosta, di Xavier de Mai- o, se preferite, benedetti da Dio. ma c’erano impegni importanti momento privato. Non abbiamo il gesto gentile di un ristoratore muceno implorano la Vergine; San Rocco (Castiglione) San Carlo Borromeo (San Carlo) raffigura san Carlo. degli adulti di cui tenere conto: televisione e questo, paradossal- che ti regala un po’ delle sue Testimonianza/4 Marco Sozogni un trasloco (ormai rimandato mente, è stato un bene poiché scorte ormai inutili, un tramonto TESTIMONIANZA/1 Don Fabrizio Cammelli a data da destinarsi…) lavoro purtroppo ormai si sentono solo perfetto sul Rosa. Fede in quarantena Il treno del sud Testimonianza/5 Irene Fracei Schranz Testimonianza/6 Oggi tira un vento teso con amici, i parenti dobbiamo limi- di solitudine ho imparato a tor- Sui tavoli imperano Il custode San Giuseppe le nostre chiese, grazie anche ai davanti a san Valentino e alla Ma- quarantena ci ha fatto riscoprire qualche fiocco di neve, alla tare gli accessi ai negozi come narci, a sedermi sul sasso sopra (Anzino) volontari di ciascuna parrocchia, donna delle Grazie a Calasca, ci una fede antica, in situazioni che faccia della primavera! Meglio tutti, ma per me, poco lontano il dirupo che sporge sul paese. le autocertificazioni del silenzio sono aperte alcune ore al giorno. siamo affidati a san Rocco, il san- sembravano rinchiuse in un lon- così da un lato, perché il fred- da casa, c’è il posto “magico” Questa emergenza epocale che Fra le diverse testimonianze Ormai da diversi giorni sono an- Quindi la scelta di non sospende- to della peste, a Castiglione. Ma tano passato, quello della peste, do induce a rintanarsi ancora dove andavo da bambino a coinvolge tutti ci insegna anche abbiamo raccolto anche quello che io chiuso in casa, con l’invito re le funzioni: più volte mi sono non solo abbiamo scomodato an- ma che è diventato improvvisa- di più tra le mura domestiche. sentire il treno sferragliare giù a non sottrarci alla lentezza, a del custode del silenzio, Danie- a muoversi il meno possibile. La ritrovato in chiesa a celebrare la S. che i santi a noi vicini: don Giu- mente attuale. Questa fede an- Diversamente però si vorrebbe in basso nella lontana ferrovia. guardare le cose della vita sotto le Rossi, guardiano della diga CEI ha sospeso tutte le funzioni Messa tutto solo, o con una o due seppe Rossi, il Venerabile France- tica ha saputo proporsi in modo uscire dall’inverno a da questo una luce nuova, a ricordarci chi di Quarazza, il Lago delle Fate, pubbliche, ma non per questo noi persone. Se da una parte stringe il sco Tojetti ... Infine abbiamo colto nuovo, grazie ai social. Allora vi morbo che ci costringe in casa. siamo e da dove veniamo. La zona di svago e allegria nelle preti siamo in vacanza, o in cassa cuore, perché vedo le nostre belle l’opportunità che i social media ci aspettiamo, sulla pagina del San- Io e i miei due vicini, che vivia- mia vicina pascola le sue due giornate di vacanza e solitudine integrazione. Mai come in questi chiese vuote, dall’altra sento che offrono: la possibilità di trasmet- tuario di Anzino e sul Gruppo mo questa montagna marginale La nostra vita, pecore nel recinto dietro le case assoluta in questi giorni. «Silen- momenti si desidera la presenza tutti con il cuore vogliono essere tere in diretta le nostre preghiere Parrocchie Bassa Anzasca su Fa- lontana dai centri urbani e dalle nonostante “io e mio marito la domenica zio sì - dice Daniele - solitudine di Dio, e a noi la sfida di raggiun- presenti, e che la benedizione del e celebrazioni, per aiutare chi è a cebook. Ci sentiremo uniti, non grandi città, ci sentiamo privi- le limitazioni, andavamo a pescare con gli un po’ meno. Fino a venerdì 20 gere tutti per dare serenità e fidu- Signore dalle nostre chiese rag- casa a pregare, per sentirci meno solo tra di noi, ma soprattutto con legiati e, pensando al dramma non è cambiata amici, ecco, questo ci manca marzo c’era ancora molta gente Mondelli (foto lavalledelrosa.it) cia. Ecco allora alcune scelte, che giunge tutte le nostre case. Gra- soli. Io per primo ho dovuto im- il Signore, che non ci abbandona. che vivono i contagiati, le loro molto. ma verranno tempi migliori” che saliva quassù, piccoli grup- vogliono lanciare un messaggio zie alla memoria e ai consigli di parare, ma è stato davvero utile. Concludo con un dolore, quello famiglie, i medici e coloro che dice. La nostra solitudine non Mondelli è un minuscolo villag- tragitto Mondelli - Ceppo Morelli, pi che tranquillamente passeg- forte: Dio non ci lascia soli, ma tante persone, siamo poi tornati a La tecnologia non ci distrae dalla di non poter essere presente allo lavorano per mantenere una è nuova, è frutto di una scelta, gio di montagna, al momento ci necessità: spesa settimanale! Cer- giavano e si inoltravano verso anche in questa strana situazio- riscoprire cosa hanno fatto i nostri preghiera, ma ci aiuta questa vol- stesso modo in tutte le parrocchie. continuità accettabile alla no- siamo abituati ad essere isolati, sono undici residenti e per noi la tamente pare strano non poter de- Crocette. Adesso passano spo- ne ci accompagna e ci sostiene. padri in situazioni simili. Ho sco- ta! Abbiamo trasmesso da tutte Le limitazioni riguardano anche stra esistenza non possiamo che Riuscivo a sentirne il fragore e da sempre viviamo con “la na- vita non è molto cambiata ma si cidere di andare dalla parrucchiera radici podisti o qualche solitario La prima scelta è sul territorio: perto che hanno pregato tanto, si le chiese parrocchiali e dai nostri me, e soprattutto Castiglione è essere contenti di vivere qui in qualche volta intuivo una linea tura alla porta” e gli animali che percepisce un’atmosfera particola- o scendere anche solo per un caffè macugnaghese con il cane. A le chiese rimangono aperte. Non sono affidati alla Vergine Santis- santuari. E così le nostre chiese difficile da raggiungere, ma non questo estremo lembo del co- scura che sulla pianura andava si avvicinano alle case. Perciò re. Benché quassù vi sia maggior al bar o a trovare un’amica o per questi si sono recentemente ag- importa se nessuno vi entra, se sima, ai nostri santi. Allora lo ab- sono diventate ancora più grandi per questo è dimenticata. Spero mune di Calasca Castiglione. verso sud. Poi percepivo rumo- sotto questo aspetto il periodo possibilità di movimento anche una visita al cimitero. Non vedo giunte persone con gli sci diret- non ci sono celebrazioni pubbli- biamo fatto anche noi: abbiamo e accoglienti, perché virtualmente che la preghiera virtuale possa La nostra vita, nonostante le li- re degli assali e lo stridere dei che viviamo non ci spaventa ma qui si sta in casa. Qualche giretto, i miei nipoti da tre settimane, ma te verso il Passo del Turlo. Non che ... Dio abita in mezzo a noi, e esposto la statua di san Giusep- siamo sempre stati in tanti: alcu- aiutare tutti, ed essere un’occasio- mitazioni, non è cambiata mol- freni prima del fischio peren- siamo angosciati e consapevoli certamente ce lo concediamo, ma questo vale per tutti. Dobbiamo è proprio solitudine, ma il co- la chiesa aperta è un invito a ricor- pe ad Anzino, la Madonna della ne celebrazioni sono state seguite ne di pregare insieme nelle nostre to. Non possiamo spostarci, è torio che anticipava l’entrata del dramma che opprime le per- non troppo. Sui tavoli delle cucine avere pazienza, tutto si risolverà. ronavirus ha mutato il volto di darselo e un conforto. Ecco che Neve a Bannio, abbiamo pregato anche da 500 persone ... Questa famiglie. Questo ci farà bene! vero! Non possiamo vedere gli nelle stazioni. In questi giorni sone nelle grandi città. imperano le “autocertificazioni”, Speriamo. questa primavera a Quarazza. 6 Pandemia coronavirus Mali e animali 7 TESTIMONIANZA/7 Paolo Brusaferri TESTIMONIANZA/8 Giulia Napoletano LA STORIA Marco Sonzogni Riflessione Massimo Marcolini Ma Macugnaga è Macugnaga! Si percepisce comunque la sua presenza La memoria di Santina Battaglia di Barzona su un’epidemia d’altri tempi A proposito di predazioni e recinzioni Questi mangiano Il “mostro” La febbre “maltese” tra i No, Claudio non sarà come lupi non arriverà mai quassù minatori d’Anzasca il lupo … Il 21 febbraio sono arrivato nici. Giorni lieti, coinvolgenti, peggio di Ferragosto! Oggi è C’è ancora luce fuori e io mi Domenica 8 marzo ci sveglia- mascherine mentre attendono Barzona è la “porta dell’oro” avevamo nulla. Spesso pas- senza una adeguata informa- Mi dispiace per Sandro Rigoli Guardo la foto di Sandro e qui con Letizia ed Ernesto, i pieni di vita e di divertimento; il 3 aprile e mia figlia è tran- ritrovo chiusa in casa a cercare mo con la notizia che siamo il proprio turno per entrare in della Val Bianca. I giaci- sava a trovarlo il perito delle zione e cura antibiotica. e Claudio Chiarinotti che han- Claudio e mi viene da chie- miei due nipoti, per le vacan- anche frenetici. Sono termi- quillissima: sa che qui i ra- di far passare in qualche modo anche noi Zona Rossa. Il gior- farmacia o all’alimentari del menti di questa zona erano miniere, un brav’uomo del Il batterio che perdura nel no perso ventisei pecore. Mi dergli: “Ma Claudio, tu che sei Si restava, ze di carnevale. Loro abitano nati il 5 marzo, appena pri- gazzi sono molto più al sicuro le ore, la giornata, le settimane. no dopo inizia ufficialmente la paese. Lo senti quando vorresti limitati e piuttosto modesti sud che ci portava un po’ di fisico indebolito causa in- dispiace per Fausto Stoppini cresciuto a pane e alpeggio, senza a Portogruaro (fra Venezia e ma della proclamazione delle che da loro in città. Mi diver- Poco più di un mese fa sembra- Quarantena. Qui siamo in un abbracciare un tuo amico, ma rispetto ai ricchi filoni di Pe- farina. Finché il sette luglio stabilità emotiva e porta, che ha visto tornare solo tre che ricordi l’avo Angelo, cosa “far niente”, Trieste) ed hanno vicine le fa- zone rosse, quando i genitori te l’inventiva dei miei nipoti: va tutto così lontano, così im- piccolo paese di montagna, ci non puoi. Lo senti quando hai starena, ma contribuivano, 1942, a sessant’anni, morì talvolta, a compiere gesti pecore su tredici. raccontava dei lupi? Com’era sopportando volose piste di sci del trentino, dei pronipoti sono venuti a ri- hanno costruito “Macugnopo- probabile. Eravamo tutti presi conosciamo tutti e siamo molto i tuoi affetti lontani. Lo senti di fino alla chiusura avvenuta sfinito. L’anno successivo di estrema gravità come nel Sono anch’io piccolo allevato- concretamente la giornata del il silenzio ma Macugnaga è Macugnaga! accompagnarli a Milano e io li”, un Monopoli ambientato a dal lavoro e per chi, come me, più fortunati rispetto a chi si ri- sera quando le luci sono tutte alla metà degli anni Quaranta venne a mancare anche mia caso di quel montanaro di re e so cosa si prova a perdere pastore? Come vigilavano? Loro ci vengono da quando sono rimasto solo con i miei Macugnaga (dove le stazioni lavora nell’ambiente turistico, trova chiuso in un appartamento spente e trovi che il silenzio sia del Novecento, ad accredita- mamma Albina”. Nel libro Premosello che, nel 1955, un proprio animale. Essendo Quante perdite avevano? I vec- di ore... avevano pochi mesi, qui hanno due ragazzi. Proprio mentre si sono trasformate nelle chie- la stagione invernale sembrava in città. Per ora qui il “Mostro” diverso dal solito, assordante. re l’affermazione che “l’oro “La miniera d’oro di Pesta- impazzito dalla malattia si piccoli allevatori li conoscia- chi cosa raccontavano del loro imparato a sciare con la Beba, si stanno diffondendo queste se delle frazioni, le società non avere mai fine. Da lonta- non è arrivato, ma si percepisce Senza la frenesia e la routine del italiano è oro ossolano”. Le rena” l’ingegner Bruck così accanisce con la scure sulle mo uno per uno e spesso hanno lavoro?” Negli anni sessanta, e poi è appena stata riaperta la notizie opache e preoccupanti, negli impianti di risalita, le no si sentiva parlare di questo comunque la sua presenza. lavoro riscopriamo i ritmi lenti ispezioni dell’ingegner Renè lo ricorda: “Morto il nostro sue tre figliolette causando un nome. non vedevo l’ora di finire la Credo che in agricoltura come funivia del Moro; come si può succede l’inconcepibile: saba- caselle nei negozi e altri luo- nuovo Virus: “Non arriverà mai Lo senti quando incontri qual- della vita in montagna, mentre Bruck alle diverse gallerie bravo sorvegliante Battaglia la morte della più piccola Ma come è successo? scuola per andare in Appenni- in altre attività collegate sia in- andare a sciare altrove? Qual- to 7 marzo Macugnaga viene ghi importanti). Ora sono qui qui”. Ne ero certa pure io. La cuno in paese che ti accenna la Natura inizia ovunque a riap- della miniera Agarè avveni- Eugenio della Valbianca in prima di togliersi la Di giorno o di notte? In no dai miei cugini che portava- dispensabile essere in un certo che giorno di sciate stupende presa d’assalto da una marea da più di un mese e devo fare Cina inizia ad inginocchiarsi: un saluto frettoloso, quasi im- propriarsi del proprio spazio. vano partendo da Pontegran- seguito a febbre maltese. E’ vita. che situazione no al pascolo le loro mandrie di numero. In pochi, con tanta e poi si comincia a parlare di di gente che sale a sciare; ne il bucato quasi ogni giorno. E “Non arriverà mai qui”. Primi barazzato. Lo senti quando fai Trovo una sorta di maligna iro- de sulla mulattiera che sali- stato anche tanti anni nelle precisa? vacche da latte. forte passione, qualche recinto sospensione delle scuole. In arriva talmente tanta che i devo preparare pranzo e cena contagi in Europa, in Italia. Le fatica a riconoscere i volti ac- nia in tutto questo tempo che ci va, attraverso Barzona, l’alpe miniere di carbone e d’oro in Ho così provato, senza respon- elettrificato o telesorveglianza men che non si dica i nipoti si vigili bloccano le auto all’al- molto seriamente, altro che la scuole chiudono: “Non arriverà curatamente nascosti dietro le avanza. Paù, l’oratorio del Sassello, America e Francia”. Santina, sabilità diretta, la giornata del non è condizione sopportabile organizzano con i cugini e mi tezza del Mignon: tutti i par- mia insalata: questi mangiano mai qui”. Non lo ammetto, ma gli alpeggi di Cresta e Cin- appena sedicenne, ricorda il pastore. L’uscita dal paese, il a lungo. Nell’articolo si scrive ritrovo con sei ragazzi vulca- cheggi di Pecetto sono saturi; come piccoli lupi! inizio a non crederci più. Pontegrande, tutto fermo e immobile (Foto Diego Tonietti) gora fino agli imbocchi del- funerale del padre, la lunga camminare per raggiungere il che “il lupo è un anello impor- le gallerie dopo quasi tre ore discesa sulla mulattiera, le pascolo, il sostare a lungo. tante dell’ecosistema alpino” Solidarietà Paolo Crosa Lenz di salita. L’ultimo tratto di litanie di don Rigoni e Si stava a guardare talvol- (...) “è auspicabile un interven- sentiero non era percorribile l’austera figura di Renè ta facendo intervenire i to serio delle istituzioni”. Con- Sosteniamo le piccole realtà neppure dai muli. La miniera Bruck con il cappello cani. Si restava, senza cordo, sottolineando la profes- produttive in montagna era allacciata ad una teleferi- in mano. Altra triste “far niente”, soppor- sione del pastore - alpigiano, ca con venti secchi appesi in nota dell’ingegnere tando il silenzio di anch’esso anello importante uno “stato deplorevole”. Bar- “Rubini Marino il ore, la sensazione dell’economia e della cultura zona era collegata con Cala- nostro bravo co- d’isolamento, di inu- di montagna. Solidarietà sca da una lunga mulattiera e struttore di telefe- tilità, sapendosi ar- Pastore - alpigiano, esempio solo nel 1975, grazie all’ini- riche è morto il 28 rangiare fino al tardo moderno, indicativo: uomo ziativa degli abitanti riuniti febbraio di sera pomeriggio quando con capacità pratica e reali- alpina in un comitato presieduto da dopo la mia visita si rientrava per la smo. Sa arrangiarsi, non ha Natale Chiarinotti, è stata co- a causa di febbre mungitura. la smania di apparire, di fare Negli ultimi tempi sono nate lidarietà pubblica fatta non da- struita la strada carrozzabile. maltese”. La costanza di ogni il protagonista “televisivo”. sulle Alpi piccole realtà pro- gli uomini, ma dalle istituzioni. “Questo sforzo non è suffi- L’AMMI richiese giorno, per più giorni. Capace di vigilare, prendersi duttive che lavorano legate alla Lanciamo un appello per co- TESTIMONIANZA/10 Ginevra Zanussi ciente per rendere agibile la alle autorità sanita- Gli adulti mandavano i cura. Sa “stare”. Sa sopportare terra, a nuove coltivazioni, ad struire concretamente una soli- carreggiata” scrivono sulla rie l’intervento di una ragazzi al pascolo perché a lungo il silenzio, la sensazio- un allevamento moderno. Sono darietà di uomini che sostenga Mamme ai tempi del coronavirus petizione che hanno rivolto commissione medica i grandi facevano altri la- ne di inutilità, di vuoto. Capace donne e uomini che scommet- le piccole realtà produttive di al presidente del consiglio per contrastare la diffu- vori indispensabili per man- di assorbire la lentezza e per , imbocco della Valle (Foto Diego Tonietti) tono sulla possibilità di una montagna. Compriamo il vino Aldo Moro e al ministro dei sione del morbo con focolai dare avanti l’attività familiare. questo perseverante, costante. vita dignitosa nelle valli di prodotto sui nostri monti, ma- Prati e boschi lavori pubblici Bucalossi sempre più attivi in Ossola. Non è che oggi in pochissimi Si percepisce piccolo nel pano- TESTIMONIANZA/9 Paola Valle montagna. Sono i nuovi mon- gari il passito di Olino oppure il “si deve aggiungere un atto La brucellosi o “febbre di si devono fare tante cose? E rama che lo circonda e contem- tanari, gente venuta da fuori, nebbiolo di Fomarco, i salumi di buona volontà da parte Malta” è una malattia inseri- tutte in fretta, tutte necessarie poraneamente si sente un Re. Svolgere le cose che ci fanno star bene ma anche e soprattutto nuove dei maiali allevati in valle (ma- come oro delle autorità per la costru- ta nel testo unico delle leggi per tenere economicamente? Per questi valori umani, que- generazioni alpine che rivitaliz- gari quelli dei “maiali neri”), zione del ponte sul torrente sanitarie solo nel 1934 e rag- In pochi si è costretti a lasciare ste caratteristiche di modernità zano modernamente le attività i formaggi dei nostri alpi, le Sono una mamma di tre bimbi è sempre facile, il metodo d’in- Valbianca”. Un villaggio di giunge il suo apice alla fine L’un contro l’altro armati lì e “intanto” andare a fare altre e interesse pubblico, attuali, Cucinare, cucire tradizionali dei genitori, oppu- marmellate o i distillati dei no- che ha la fortuna di abitare a Ma- segnamento cambia nel tempo minatori lasciato a se stesso, degli anni quaranta con venti cose per avvantaggiarsi? In po- desiderabili, per le loro buone re tornano ai luoghi di origine stri paesi. Non ne facciamo un cugnaga. Dico la fortuna perché (provate a fare matematica delle ancora più distante dal “pa- casi per centomila abitanti. Il Eccoli i due grandi mali dell’inverno trascorso, interpreta- chi bisogna essere un po’ dap- e preziose pratiche, pastori e per costruire una nuova vita. elenco, non forniamo numeri di in questo periodo di quarantena elementari). In più bisogna con- lazzo” ora che la miniera era contagio avviene principal- ti dalla matita del nostro Darioski: entrambi accerchiano le pertutto, si è costretti a lasciare alpigiani sono certamente da e fare l’orto Lo abbiamo detto: in montagna telefono per non dimenticare in cui le distanze si azzerano, la trollare ogni giorno il sito della chiusa. Santina Battaglia, una mente per contatto di ovini, Alpi, contro di loro preghiamo. Sono due mali però diversi: il gregge e la mandria per scen- sostenere, incoraggiare anche non si diventa ricchi, ma si può nessuno. La rete umana della possibilità di avere prati e boschi scuola per scaricare e stampare delle poche abitanti di questa bovini e caprini. Gli animali il virus è fetente e invisibile, il lupo è visibile e concreto. Il dere a fare altro. Magari non ci con indennizzi e finanziamen- Abituati a vivere in piena li- a vivere la nostra famiglia in vivere bene. Dignità di lavoro solidarietà permetterà a tutti fuori casa è oro. Le insegnanti si i file. La chiamata quotidiana ai frazione, è una arguta signo- si trasmettono l’agente pa- primo è il male che viene da lontano, il secondo da vicino. sono tempo ed energie e forse ti. Attenti al lupo … ma anco- bertà di movimento, in questi modo meno frenetico, assa- e alta qualità di vita. La crisi noi di costruire una nostra lista sono organizzate in modo for- nonni non può mancare. Abituati ra del 1925. Racconta con togeno attraverso l’allatta- Entrambi fanno paura. Il lupo, a differenza del virus, sbrana neanche ricoveri chiusi dove ra di più attenti all’alpigiano e giorni di blocco totale ci si porando il piacere di viverci economica che seguirà l’emer- di necessità. Non guardiamo midabile, ogni giorno ci sono a vederli sempre, devono restare nostalgia la vita dei minatori: mento e la fecondazione. I per sopravvivere, come è nelle leggi di natura. Rappresenta portare gregge e mandria al pastore. No Claudio, non sarà sente un po’ spaesati anche con tranquillità senza guar- genza del coronavirus, rischia solo al prezzo, ma alla qualità e lezioni on line. Mai troppo lun- in contatto. La fortuna di avere “Qualcuno l’ho conosciuto minatori che di sera tornano un male che è nostro: il male di vivere. sicuro. Se sono veri anche tut- il lupo a far morire il tuo lavo- se sappiamo che per ora è dare sempre l’orologio per i di uccidere queste piccole re- alla provenienza. L’isolamento ghe perché l’attenzione al pc tre figli è che si tengono compa- ma ne ho visti tanti morire alle case, o prima del turno di ti questi motivi, la vigilanza è ro. Il lupo è un predatore, ci si l’unico modo di combatte- mille impegni e correre … e altà produttive, spesso con del coronavirus ci ha portati a viene subito meno. Se non altro gnia, ma di certo ai bimbi manca purtroppo! Mio padre Euge- lavoro mattutino, danno una difficile e il lupo non è la causa difende con la vigilanza, che è re questa pandemia che sta correre. Nella nostra picco- difficoltà di accesso al credito risparmi forzati. le lezioni proseguono, i bambini la loro routine, sciare e trovarsi nio lavorava nella miniera mano alle donne e soggiorna- ma la conseguenza. propria del pastore. colpendo tutto il mondo. Noi la comunità di Cimamulera, e agli ammortizzatori sociali. Aiutiamo chi rischia di non sembrano gradire anche il con- con gli amici. Come mamma dell’Agarè come sorveglian- no nelle stalle a mungere con stiamo a casa, cercando di siamo prudenti e seguiamo le La montagna marginale rischia avere futuro. Compriamo in tatto con i loro compagni. Di anche a me mancano le loro te, io ero adolescente e mi la testa appoggiata al corpo Cronaca Marco Sonzogni fare le cose che ci fanno star regole per il bene di tutti. A di diventarlo ancora di più. Le valle, compriamo in montagna. contro noi genitori dobbiamo se- uscite: non c’è un momento del- raccontava che la paga non delle mucche infette. Bevono bene (cucinare, fare piccole sentire le notizie dell’avanza- grandi aziende produttive e Sarà un’esperienza bella che guirli molto di più perché quan- la giornata in cui riesca a portare era granché ma si tira avan- il latte appena munto, venen- Predata una pecora manutenzioni, cucire e fare re del virus e i morti che ci commerciali avranno maggiori ci permetterà di costruire una do una lezione dura un’ora inve- a termine un lavoro senza inter- ti con qualche mucca nella do a contatto con le mucose l’orto) tutto serve per svaga- sono giornalmente si stringe disponibilità di accesso ai so- nuova rete di rapporti umani. ce di tre o quattro a settimana, il ruzioni. Ma per lo meno andrà stalla e il fieno degli alpeggi. e le secrezioni degli animali. re la mente. Abbiamo ripreso il cuore. stegni di stato, una legittima so- Anche così, andrà tutto bene. resto dobbiamo farlo noi. E non tutto bene. Nella primavera del 1942 si E si ammalano. La malattia ammalò di febbre maltese ma si cura con metodi empirici Il lupo a Barzona TESTIMONIANZA/11 Serena Brusa TESTIMONIANZA/12 Maurizio Marzagalli il suo fisico era già debilita- to dalla silicosi. Rimase due Sotto, imbocco della Questo confinamento ci può riportare alle cose semplici della vita Si sente più forte il desiderio di andar per monti mesi a letto e non sapevamo miniera dell’Agarè, a dx, la La presenza del lupo in valle posto l’esito della predazio- Il comandante dei carabinieri come saziare quel poco ap- signora Santina Battaglia Anzasca si è manifestata an- ne, questa e da attribuirsi con forestali del parco Valgrande, petito che gli rimaneva, non (foto Marco Sonzogni) cora a Barzona nel comune di molta probabilità a un lupo. Andrea Baldi, in un’intervi- Nonno Nino dice che una cosa così Le montagne sullo sfondo Calasca Castiglione. Martedì I lupi presenti nelle valli Os- sta rilasciata a gennaio alla Per noi alpinisti di pianura le riconosci la mole da gran parte cabile nel senso più tragico del 13 marzo Claudio Chiarinot- solane sono predatori “non stampa locale afferma che non l’ha mai vista Alpi sono sempre state un ri- della pianura lombarda. Ricordo termine. È in questi momenti ti, l’allevatore già gravato meticci” cioè di pura razza “A oggi, in Italia, non si re- Questi giorni di forzata clausura può vantare un giardino, un or- una sana creatività arriveremo fugio. Luoghi dove ritrovarsi, che si partiva il sabato e la do- di clausura forzata che si sente da una pesante stagione in e non incrociati con cani. Lo gistrano aggressioni all’uo- io li vedo come un’opportunità ticello, ecco perché non sfrutta- alla fine del tunnel. Mio nonno con altri, il più delle volte con menica, anche con il treno, per ancora più forte il desiderio di alpeggio dove il gregge che stabilisce il referto prodotto mo da circa 180 anni, ogni che non ci ricapiterà mai. Fer- re il momento per dedicarcisi? Nino, alpino di 84 anni dice che se stessi. Sono sempre state una salire una cima, per arrivare ad andar per monti. Un desiderio custodiva è stato decimato, dal National Genomics Cen- incontro con il lupo si è con- mati. Fermati e segui il ritmo Dal canto mio sto sfruttando una cosa così non l’ha mai vista; presenza sentita anche se a volte un rifugio o semplicemente per anche doloroso soprattutto quan- ha rinvenuto la carcassa di ter for Wildlife and Fish Con- cluso con la fuga dell’esem- lento che assumono le giorna- questo momento facendo tutte nemmeno in tempo di guerra non visibile, soprattutto quando stare assieme agli amici. Erano do il vento primaverile affila le una pecora vittima di una pre- servation del Montana, attra- plare”. Per quanto riguarda te. La vita, al giorno d’oggi, è quelle cose che non si hanno eri costretto a rimanere chiuso la nebbia invernale le nasconde- i tempi di una montagna fisica cime lontane e ne rende limpido dazione. Il gregge si trovava verso reperti che gli sono stati gli animali da reddito invece fatta di sveglie, corse, scaden- mai il tempo di fare, leggendo in casa anche se era un perio- va. Ma le sapevamo lì e a tempo quasi competitiva, di salite im- il profilo. Non sappiamo ancora all’interno di un recinto, dove inviati dai tecnici delle Aree “Il lupo valuta l’accessibili- ze, frenesia, vai al lavoro corri guardando ascoltando; provo do brutto in modo differente, la debito le avremmo comunque ri- pegnative e di orologi al polso. quando finirà questo periodo ter- la fiera si è facilmente intro- Protette dell’Ossola e del Par- tà della preda oltre al livello a casa prepara la cena, veloce quella ricetta che sono anni che gente moriva per un altro mo- trovate. Ricordo il piacere nello Poi con l’avanzare delle stagioni ribile ma sappiamo che proba- dotta spaventando gli animali co Valgrande. La squadra for- di rischio che corre per ab- che è tardi, passa in lavanderia, mi piacerebbe fare, quel bagno tivo non per un virus, subdolo scorgere il Resegone con i “molti è arrivata la montagna riflessiva, bilmente ci segnerà per sempre, che sono fuggiti tentando di mata da carabinieri forestali, batterla. Per questo motivo paga la bolletta. E ora? Que- caldo che richiede sempre trop- ed intangibile. Spera di tornare suoi cocuzzoli in fila, che in vero più spirituale e impegnata. Una le cose non saranno più le stes- salvarsi. Una è stata raggiun- polizia provinciale e soccorso l’impiego di sistemi di pre- sto “lockdown” o se vogliamo po tempo. Il giardino, questo per presto a giocare le carte con i lo fanno somigliare a una sega”, montagna da riscoprire con altri se…per noi. Le montagne in- ta e predata, un’altra si è pro- alpino militare e civile ha rac- venzione come il confinamen- parlare italiano, questo confina- me sconosciuto! Sono riuscita a suoi amici al circolo, sorseg- la Grigna e la Grignetta, palestre amici che mi hanno permesso di vece saranno sempre quelle. Le babilmente ferita fuggendo. colto, in vaste aree dell’Osso- to notturno, costituisce un mento ci può riportare alle cose piantare i girasoli e la borragi- giando un bicchiere di vino. Nel di alpinismo e di vita per molti apprezzarla una volta di più ed in montagne sanno aspettare e a noi Secondo i rilievi del veterina- la, campioni biologici che ha elemento fondamentale per semplici della vita: qui in valle ne! Sarà ancora lunga la strada frattempo si diletta nelle bische milanesi e il profilo inconfon- modo differente. E poi è arrivato montanari di pianura ci saranno rio Alberto Zorloni dell’ASL inviato al laboratorio scienti- diminuire in modo drastico le quasi la totalità delle persone ma con il giusto ottimismo e clandestine in casa con il nipote. dibile delle cime del Rosa. Ne il 2020, quest’anno indimenti- di conforto. VCO che ha verificato sul fico negli Stati Uniti. predazioni”. 8 Memorie d’Anzasca Memorie d’Anzasca 9

MEMORIA Marco Botti SCUOLA Livia Scotti Vita dei nonni Pietro Secondo Patelli Memorie di un impianto di sci “smontabile” Una collaborazione tra “Il Rosa” e la Scuola secondaria di Vanzone “Ho praticato la pastorizia per tutta la vita” La “Mulgata”, tra storia e leggenda La vita dei nonni Nonna Caterina Bucchetti Tra gli anni ’70 e ’80, la manovia attirò decine di sciatori a Vanzone. Partecipare al concorso lette- tità personale, per non perdersi cupazione dei nostri territori nell’appartamento dei custo- noi RAF). Ogni cinque anni rario “Leggere le Montagne” in questa società liquida, come da parte dei tedeschi durante di della scuola. Dopo aver si faceva la festa al Pizzo San Lo scoppiettio del motore – era della “manovia” non bastavano Adriano Schranz, il mitico “Titti”, indetto da ArsUni Vco in col- è stata definita dal sociologo la seconda guerra mondiale, passato venti anni a scuola Martino: si andava a dormire di concezione agricola, modifi- e si dovevano ritirare, per essere che fu poi chiamato a rivestire la laborazione con il segretariato polacco Zygmut Bauman e per la Marcia Verde, il disastro di come bidella, mi hanno dato una notte all’Alpe Asinelli e cato per lo scopo - e quell’odore distribuiti secondo turni, consen- prestigiosa carica di Commissa- permanente della Convenzio- imparare il rispetto di un am- Chernobyl, la fatica quotidiana finalmente la pensione, ma al mattino del giorno seguen- acre che ti lasciava addosso, come tendo a tutti di usufruirne. rio Tecnico della Nazionale di sci ne delle Alpi, del Parco della biente faticoso da vivere come dei bambini impegnati con la ho continuato a lavorare la te si ripartiva per altre tre ore quando tagli legna tutto il giorno In verità, l’impianto era stato ac- nautico. Erano gli anni della mia Fantasia Gianni Rodari e con la montagna, ma gratificante scuola e con i lavori dei campi campagna e ad aiutare le mie di cammino. Arrivati in cima con la motosega. Il serpeggiare quistato dalla locale Pro Loco nei fanciullezza sciistica. Gli anni in il contributo della Fondazione per quanto offre dal punto di e della stalla. sorelle che praticavano la c’era il prete che celebrava della cordina metallica, con quel primissimi anni ’70 e messo nei cui si aveva tutto, tutto ciò che ser- Cariplo, ha offerto agli alunni di vista naturalistico e, soprattutto, I ricordi di una vita semplice e transumanza del bestiame; si la messa. Finita la funzione sibilo tra le carrucole poste su pa- prati del “Pian”, nella Vanzone ve davvero. O quasi. E ci si diver- terza della Scuola secondaria di dei rapporti umani. povera, ma sempre dignitosa e saliva all’alpeggio ad aprile e religiosa si andava al Lago letti provvisori infissi a bordo pi- più bassa. Tuttavia, in quel sito, la tiva con nulla. Non voglio cadere Vanzone interessanti opportuni- Scrivere le storie dei propri avi, votata allo spirito di sacrificio si scendeva ad ottobre. Grande per il pranzo al sac- sta, nella neve. Il gancio da tenere pendenza era poca e l’esperimen- nella retorica, ma ricordo quei tà. Non solo la possibilità di re- alcuni arrivati in Valle da molto per il bene della famiglia ha ac- Anche mio figlio veniva con co e poi si cantava; qualcuno al collo durante la discesa, una to non ebbe successo. Così, nel momenti come unici e irripetibili. alizzare un vero libro, ma anche lontano, ha portato i ragazzi a cresciuto la loro ammirazione Nonna Caterina con il nipote noi, dagli 8 anni in poi sali- aveva anche la fisarmonica e sorta di morsetto che si doveva in- ’75, per iniziativa della famiglia Il timore, quasi reverenziale, che la collaborazione con “Il Rosa”, scoprire fatti storici, economi- per i nonni e li ha resi protago- Pietro Secondo va da solo. Il mio compito si faceva festa fino a notte. castrare al volo nella corda traen- Speranza (papà Aquilino in prima si provava anche solo nel vedere il giornale di Macugnaga e della ci e sociali del secolo scorso, nisti di una grande avventura: era quello di portare la spesa Erano tempi duri, ma sapeva- te, per risalire il pendio, dopo un fila, affiancato dai figli Gianfran- gli sci. I miei primi “strumenti di Valle Anzasca. I testi scritti dai come: la Grande Guerra, l’oc- essere giornalisti per un giorno. Mi chiamo Caterina Bucchet- alle mie sorelle una volta alla mo affrontarli e anche diver- violento strattone. L’allegra adu- co e Walter), il Gruppo Sportivo tortura”, ereditati da un cugino ragazzi raccontano con parole ti, sono nata il 3 giugno del settimana. Stavano su fin che tirci tutti insieme. nata, al termine di un’abbondante Fulgor ne ritirò la gestione e lo che a sua volta già li aveva avuti semplici, ma ricche di pathos, 1927 a Vanzone con San Car- nevicata: tutti insieme su e giù “a spostò in località Valleggio, nel di seconda mano, erano intera- l’amore per i nonni, che nel loro Iniziamo con questo numero la pubblicazione delle lo. Nel 1961 mi sono sposa- scaletta”, per battere la pista, con prato denominato “Molgatta”, ma mente in legno, verniciati di rosso immaginario rappresentano le biografie dei nonni raccolti dagli alunni di terza della ta con Patelli Pietro e l’anno si saliva la neve fino alle ginocchia e degli da tutti conosciuto col toponimo fuoco, con lamine ruggini tenute radici della loro storia familiare Scuola secondaria di Vanzone. Le biografie, scritte con dopo è nato mio figlio Gian- “zoccoli” bianchi che si forma- dialettale “Mulgata”. da viti. “Lupo sport”, la marca (e e personale. Scoprire le proprie freschezza da ragazze e ragazzi di quattrodici anni, con- carlo, era il primo di agosto. all’alpeggio vano sotto le solette degli sci, per Si trattava di soli 250 metri di dire che il lupo, in quel finire degli origini e amare il proprio terri- tinueranno sui prossimi numeri del giornale, con spazio Ho praticato la pastorizia per ad aprile l’assenza di sciolina. lunghezza, ma la pendenza era anni ’70, non occupava le notizie torio sono elementi fondamen- maggiore dopo l’emergenza del coronavirus. tutta la vita, ma ho anche la- e si scendeva In quelle occasioni, dopo aver abbastanza pronunciata, soprat- di cronaca come ora…). Tuttavia, tali per costruire la propria iden- vorato, per venti lunghi anni, ad ottobre reso agibile la pista, si sciava gra- tutto nel primo tratto, appena sotto non erano tanto gli scii a turbare i dal 1958 al 1978, come bi- tis, in segno di riconoscenza verso la Strada Vecchia. Fu subito suc- mei sonni fanciulleschi, bensì gli della presso la scuola di Van- i “gatti delle nevi” umani (non zone. Prima ha iniziato mio Sopra, Tino Zamboni e che il giornaliero incidesse molto marito, aveva appena finito c’era l’erba fresca, cioè tutta un gruppo di spettatori nelle finanze familiari, dato che di lavorare in miniera, poi l’estate, mentre d’inverno te- vanzonesi ad una gara. costava 1000 Lire per gli adulti e sono stata costretta ad andare nevano le mucche nella stalla A lato, gara di slalom 500 per i bambini. E poi ancora, anch’io. Nel 1968 mio marito perché l’erba era secca e ge- parallelo. con l’affermarsi dell’impianto, è morto per un carcinoma ai lata, quindi le bestie mangia- le prime gare di slalom gigante e come per l’ambiente più celebre polmoni, che gli è venuto a vano il fieno che si tagliava al anche di parallelo, sponsorizzate della Coppa del Mondo di sci. Sia causa della silicosi che aveva principio di giugno, si mette- dalla Cariplo (con i pali delle por- perché a fine stagione si smantel- contratto lavorando in minie- va dentro un gerlo e si por- te ricavati da pertiche per piante lava tutto - picchetti, carrucole, ra. Allora Giancarlo aveva tava in solaio a seccare così di fagioli, ma verniciati di blu e cavi metallici, fari, ecc; in poche solo 6 anni. che potesse essere pronto per di rosso, per dare loro un tono più parole, si toglievano “le tende” - e Io ho continuato a fare la bi- l’inverno. “professionale”). E grazie ad un la pista tornava ad essere sempli- della e, al posto di mio ma- In tempo di guerra abbiamo paio di fari apposti sulle cascine cemente un verde prato in pen- rito, a lavorare a scuola è sofferto la fame: mi ricordo che si trovavano a lato del traccia- denza. Sia perché in quel luogo venuto mio fratello Tarcisio. che si andava a comperare to, le sciate in notturna, con distri- d’infanzia, la mitica “Mulgata”, Quando mio fratello è giun- riso, sale e farina a Piedi- buzione di “moderate brente” di ne abbiamo viste davvero di tutti i to all’età della pensione, mi mulera, e anche a Pietro Secondo vin brulè (assieme alla Baitina di colori, con mirabolanti avventure sono trasferita a Vanzone, Pieve Vergonte (chiamato da con il cappello d’Alpino , i primi della provincia e lo spostare il peso per fare le pri- di personaggi locali, come se ci tra i primi in tutto il nord Italia ad me curve senza accartocciarsi su fossimo trovati noi stessi protago- Novità in libreria Redazione inventarsi lo sci notturno!). TUTTI INSIEME sé stessi, equivaleva allo sforzo di nisti di un circo. E quel fantomatico “pumin”, la cambiare il moto di rotazione ter- Era il 1980 quando la gestione Iniziativa editoriale dell’Associazione Culturale “Il Rosa” pianta di mele posta proprio in su e giù restre. E poi l’entusiasmo quando “Speranza” terminò. Ad anni ’80 inoltrati, ci fu ancora qual- mezzo alla pista. “A SCALETTA”, arrivarono i primi sci nuovi, dei Chi non ha rischiato di schiantar- Rossignol con attacchi Tyrolia, che tentativo di ripresa grazie a PER BATTERE si contro? Come attratti in modo autentica fantascienza! Assieme Giovanni Lana, che si occupò di Macugnaga nel Novecento irresistibile dal “frutto del pecca- LA PISTA. agli scarponi di plastica, coi ganci far funzionare lo skilift nei fine È in questi giorni nelle libre- alpino nel Novecento. imprese grandi e cambiamen- to”. Tutti parlavano della “Mul- metallici, che tenevano quei ma- settimana. E per diverse stagioni, rie dell’Ossola e nelle edico- È ieri, ma sembra mille anni ti profondi. Sullo sfondo, la gata”, a Vanzone con San Carlo, ledetti talloni finalmente fissi. E a fasi alterne, ci riuscì anche, sin le di Valle Anzasca il libro fa. Il villaggio è raccontato grande ricchezza di Macu- lo skilift che richiamava decine e cesso! Grazie all’impegno e alla molla, messa in tensione da una la voglia di provarli al più presto, verso il 1990. Tuttavia, le nevicate Walter, Aquilino e Patrizia “Macugnaga nel Novecento”, dalle immagini offerte dalle gnaga: il severo ambiente al- decine di sciatori dall’intera val- disponibilità degli Speranza, nelle leva, che passava dietro il tallone appunto in Mulgata, per vedere se sempre più rade e scarse ed il mu- Speranza, Giorgio Gioia e ultima iniziativa editoriale famiglie di Macugnaga che pino che schiaccia e modella le. Non solo i ragazzi locali, ma prime stagioni si riuscì a sciare e lasciava quest’ultimo libero di quelle curve fossero divenute più tare dei tempi e delle abitudini, ne Franco Piantanida. dell’Associazione Culturale coralmente hanno partecipato le storie degli uomini. anche molti villeggianti nel fine tutti i giorni, non solo nei week alzarsi e muoversi. Il risultato di semplici da disegnare. Queste le decretarono la fine. Non ci furono “Il Rosa” che cura l’edizione all’impresa. Le parole sono al settimana, non aspettavano altro end. E si ebbe persino, il giove- attacchi a cui si dovevano aggan- questa tecnologia d’anteguerra mie memorie di quel vero e pro- più i “tempi d’oro” degli anni ’70 del nostro giornale. servizio delle immagini e ser- che l’apertura della pista. Al pun- dì pomeriggio, la presenza di un ciare gli scarponi di cuoio, dalla richiedeva un gesto atletico, che prio “Circo Bianco”: possiamo e sulla Mulgata, purtroppo, calò Due anni di lavoro, sette re- vono a coglierne il significa- to che, in molte occasioni, i ganci Maestro che impartiva lezioni: punta piatta: una sorta di cordina a aveva più dell’eroico; la fatica nel- definirlo tranquillamente così, inesorabilmente l’oblio. dattori che hanno lavorato to. Nell’intenzione dei redat- Don Fabrizio Cammelli liberamente e gratuitamente tori non c’è nostalgia per un RELIGiosità per realizzare un’opera uni- mitico “tempo felice”, bensì ca nel panorama editoriale la sola necessità di raccontare del Verbano Cusio Ossola. un secolo di storia delle Alpi. Calasca, cinque statue per sant’Antonio Abate Il ricavato della vendita ser- Le donne e gli uomini sono i virà per “mandare avanti” il protagonisti dei luoghi e del- Il piccolo museo di Calasca rac- no è che i bambini, tornando da ginariamente presente, ma non bilmente settecentesca, è quello servazione ed è stata esposta in giornale. Nel corso del Nove- le cronache. Donne e uomini coglie opere provenienti dai vari scuola, si divertivano a tirarle sopravvissuto ai secoli. dei canonici di sant’Antonio, occasione della festa patronale cento, Macugnaga ha vissuto Teresa Oro, la Sin che non ci sono più, ma che oratori del territorio, oltre che il sassi per farla dondolare … e il Il simpatico animale compare una congregazione francese che di gennaio. Non molto grande, un percorso paradigmatico di mobiliare delle seconde case possiamo guardare negli oc- ricco patrimonio della parroc- povero sant’Antonio, paziente- nella terza statua, con un bel si rifaceva al santo e che cura- la scultura, forse da collocare tra quanto avvenuto in molti al- e degli appartamenti in affit- chi grazie alle immagini. chiale. Le preziose suppellettili mente seduto a vegliare sul suo muso allungato, accanto al santo va proprio il doloroso fuoco, sette e ottocento, raffigura il san- tri luoghi delle Alpi e che ha to. Tutto questo, preparato in Le fotografie raccontano gio- ed opere d’arte trovano così un paese, riporta ancora i lividi di eremita rappresentato in piedi, allevando i famosi maiali. In- to con una fluente barba e i clas- per sempre cambiato il volto tempi lenti nei decenni pre- ie e dolori di una comunità, Miravalle luogo sicuro in cui essere custo- quelle ingiuste sassate. La statua con bastone, libro e fuoco. Sono dossavano uno scapolare lungo sici simboli che permettono di e il ruolo della più rilevante cedenti, è avvenuto in modo dite e visitate da curiosi e turisti. risalirebbe alla costruzione della questi infatti i classici attributi di e un mantello con pellegrina a riconoscerlo. Anche quest’opera catena montuosa d’Europa. repentino negli anni ’60 del La cattedrale di Calasca ha una chiesa, il XV secolo, ed è proba- sant’Antonio: il bastone a forma cappuccio, proprio come nella presenta tracce di un restauro Una serie di fenomeni sociali Novecento, quando l’Italia singolare ricchezza: conserva bilmente tra i più antichi manu- di tau, antico attributo degli aba- statua. Il colore variava da un fai-da-te, con una vernice co- hanno caratterizzato il secolo del boom economico da pa- molte statue del suo patrono, fatti del paese. Il santo è rappre- ti, ricorda che era padre di mo- grigio ad un azzurro spento. Il lor bronzo che ricopre il colore e hanno delineato il volto at- ese contadino diventa una Antonio Abate. Infatti oltre alla sentato seduto anche in un’altra naci; il libro ricorda che Antonio simbolo di questi monaci era il originale, certamente più chia- tuale: l’abbandono delle tra- nazione industriale. Sono gli bella statua che viene ancora scultura, datata al XVI secolo: si convertì ascoltando il Vangelo tau, che vediamo rappresentato ro, forse dorato. L’amore della dizionali attività rurali (agri- anni durante i quali nascono oggi portata in processione per indossa un semplice saio stretto e passò la sua lunghissima vita sulle spalle della statua. Da qual- gente di Calasca ha permesso di coltura e allevamento) con la e si consolidano gli stereotipi le feste di gennaio, con il suo ar- dal cordone, e apre le braccia in a meditarlo e metterlo in prati- che mese la chiesa di Calasca ha conservare queste sculture, cre- fine dei sistemi d’alpeggio, la della “Perla del Rosa” e della tistico portorio in legno dorato, un gesto di accoglienza e com- ca; il fuoco ricorda che il santo accolto un’altra scultura del suo ando la singolare situazione di definitiva affermazione del “Macugnaga da bere”, del- ci sono altre quattro statue. Non prensione, pronto ad ascoltare i era invocato per essere guariti patrono: una bella statuetta in avere ben cinque opere che raf- turismo di massa, la chiusu- le discoteche improvvisate e è chiaro il motivo della presenza suoi amati calaschesi. La statua dal “fuoco di sant’Antonio”, legno, dono della famiglia Fal- figurano il santo patrono. Certa- ra delle miniere d’oro che ha degli incontri di boxe: nelle di così tante statue del patrono, è stata artigianalmente “restau- una infiammazione nervosa, ma cioni di , che vanta origini mente un prezioso patrimonio scritto la parola fine ad una piazze arrivano le automobili Considerata la possibile difficoltà di reperimento del volu- certamente la più antica è quella rata” con colori a tempera, e anche una intossicazione da un calaschesi per alcuni suoi mem- di arte e di fede, da conservare e secolare stagione estrattiva, il di lusso, bar e ristoranti sono me “Macugnaga nel Novecento”, lo stesso è reso disponi- che i più anziani ricordano sul- necessiterebbe di un intervento fungo velenoso che si annidava bri. La bella immagine, che po- da godere, per i calaschesi e per raddoppio della stagione del invasi da una nuova borghe- bile mediante spedizione raccomandata direttamente a do- la facciata della chiesa vecchia, di mani esperte. In nessuna di nella farina di segale, il pane dei teva essere collocata in qualche quanti vorranno visitare il pic- turismo con la costruzione sia rampante. Non è un libro micilio Info mail: [email protected] abbattuta ormai un secolo fa. queste due statue è rappresenta- poveri. L’abito con cui è rappre- nicchia o su qualche altarino, è colo museo della Cattedrale tra degli impianti di risalita, la di storia, ma di memoria. 1965, Tragedia di Mattmark, gruppo di L’aneddoto che molti racconta- to il classico porcello, forse ori- sentato in questa scultura proba- stata donata per favorirne la con- i boschi di Calasca. diffusione del fenomeno im- La memoria di un villaggio soccorritori arrivati da Macugnaga 10 Valle Anzasca Montagne del Verbano Cusio Ossola 11

Allevamento Weber Social Alberto Piatti Elena Bertolini e Barbara Vercelli allevatrici ai piedi del Monte Rosa Successi, aggiornamenti e novità Suino Nero di Piemonte Macugnaga.net Un successo clamoroso: i 7000 di trattare l’argomento dai vari calendarietti stampati per il punti di vista. Successivamente nato e cresciuto in Valle Anzasca 2020 si sono volatilizzati in un sono stati premiati gli autori de- attimo, complice anche la loro gli scatti scelti per i calendarietti Barbara Vercelli disponibilità da metà dicembre! ed il vincitore della giuria tecni- Paolo Crosa Lenz nel suo allevamento E pensare che ne abbiamo fatti ca (curata quest’anno dall’amico Alpinismo fare mille in più (sette soggetti fotografo Nicola Morabito, alias crescita degli animali allo stato anziché sei), dal momento che Nik Principino), Federico Pan- Storie di montagne e di guide alpine brado o semibrado. I promo- abbiamo ‘agganciato’ anche grazzi, cui è stata consegnata la tori del ritorno di questa razza l’iniziativa della Regina dei targa “Andrea Costa Pisani”. sono stati i fratelli Roberto e Ghiacci per diffondere ancora Il 2020 è però anche tempo di Marco Costa, produttori vitivi- di più l’immagine di Macugna- aggiornamenti e novità: abbia- Sono due le dinamiche im- nicoli nel Roero e appassionati ga presso turisti di passaggio mo creato una pagina Facebook, Abele Traglio e la Valle Strona prenditrici agricole che in Val- di allevamento suino, frequen- non abituali! E un successo si che garantisce maggiori oppor- le Anzasca si dedicano all’al- tatori della nostra valle dove i è rivelata anche la Serata degli tunità a livello tecnico, che andrà Grande diventano teatro del- Strona” (3/82): Mentre l’alpi- precedente aveva accompa- levamento del suino Nero di maiali hanno trovato un ottimo Auguri del CAI del 28 dicem- nel tempo a sostituire l’attuale le prime escursioni di massa. nismo classico coglie gli ultimi gnato per sei settimane un ge- Piemonte, Elena Bertolini e habitat. Dal canto suo Elena bre, che abbiamo realizzato a gruppo; e si invita fin da ora a Troppo lontane e di difficile allori sulle Alpi ormai quasi ologo svizzero alla ricerca di Barbara Vercelli. Bertolini è titolare dell’Azien- quattro mani con la ‘nostra’ se- mettere il canonico ‘mi piace’ accesso sono le Grandi Alpi tutte svelate, Abele Traglio si nuovi filoni di minerali. Salite I maiali neri in Valle Anzasca da Agricola “Valle Olocchia” zione, dedicandola ad un tema per poterci seguire. Inoltre stia- che vengono ammirate, come accosta alla montagna con il estive e invernali, individua- non sono una novità perché in Comune di Bannio Anzino, quanto mai attuale: la conoscen- mo approntando, grazie soprat- un miraggio lontano, dai Due- rispetto e l’umiltà che contrad- li o di gruppo: il mestiere di come scriveva Ettore Masche- possiede una cinquantina di za delle valanghe e la situazione tutto alla ‘new entry’ tecnica mila a due passi dai laghi. Nel distingueranno tutta la sua Abele Traglio è protagonista roni nel volume “Zootecnia maiali e coltiva anche frutti di macugnaghese, organizzando Maurizio, appassionato di mon- 1872 era nato il Consorzio del- professione di guida. La pri- di un trentennio di scoperta speciale” – 1927 Ed. Unione bosco che poi trasforma nel una tavola rotonda divulgativa e tagna e di Macugnaga, alcune le Guide Alpine delle sezioni ma gita è al Capezzone, quasi di questi monti: partecipa alla Tipografico – Torino:“i maiali proprio laboratorio professio- informativa col capitano Renato modifiche al sito: dai necessari del CAI di Torino, Aosta Varal- una meta sacrale di auspicio e nascita dello scialpinismo ac- neri sono presenti in valle An- nale. Barbara Vercelli è alle- Cresta, noto nivologo, e con i adeguamenti di legge alle tradu- lo, Domodossola e Biella. Nel vaticino per colui che sareb- compagnando negli anni ‘20 zasca fin dai primi del ‘900”. vatrice in Comune di Vanzone responsabili del CNSAS, della zioni nelle principali lingue stra- 1891 abbiamo la prima guida be stato il miglior conoscito- l’omegnese Isolo Rasi ed Et- Recentemente la razza Nero dove ha un centinaio di suini Commissione Valanghe e della niere, da una migliore organiz- alpina della Valle Strona: si re delle montagne della Valle tore Giraud, garantisce i primi di Piemonte o Nero di Ca- che vivono nei terreni aziendali sicurezza impianti di Macugna- zazione delle varie webcam ad tratta di Spirito Rinaldi di For- Strona. Ma, già all’inizio, non interventi di soccorso alpino vour è stata riconosciuta dalla ben recintati. ga (Maurizio Vittone, Diego un restyling dei contenuti. Stay no di , che accompa- limitò la sua sfera di azione ai quando nell’agosto 1919 pre- Commissione tecnica centrale La rusticità di questi animali, Micheli e Luigi Corsi) al fine tuned ed #enjoymacugnaga! gnava i clienti allacciandosi al confini valligiani. Lo trovia- cipita dall’Altemberg l’alpini- del Libro Genealogico riunita di color ardesia, mascherina tra conformazione della coscia unita al tipo di allevamento, braccio un largo nastro rosso mo infatti sul Rosa, sul Gran sta legnanese Giovanni Cairoli presso la sede del ministero facciale bianca, balzane bian- e della spalla. Questo suino conferisce delle ottime caratte- Alla fine dell’Ottocento i con la scritta “Guida Valse- Paradiso, sul Monte Bianco e o nel 1933 muore l’omegnese delle Politiche agricole. Le che agli arti anteriori; poi una si distingue soprattutto per la ristiche alle loro carni che ven- Grazie al Corpo monti del Cusio, prealpini siana”. Otto anni più tardi, il compagnato centinaia di volte la più importante guida alpina nella regione del Cervino. Nel Angelo Falco sul Capezzone. caratteristiche degli anima- grande mole, un animale robu- sua rusticità e anche i due al- gono commercializzate con il per dimensioni e caratteri, fu- 7 ottobre 1899 diventa guida viaggiatori, turisti, studenti e della valle e il protagonista di 1911 accompagna il magg. Oggi il suo nome è ricordato li sono: mantello nero e cute sto ed equilibrato nel rapporto levamenti d’Anzasca curano la marchio “Il Nero del Rosa”. Volontari Soccorso rono oggetto di una primitiva Abele Traglio, nato a Rimel- signorine sui monti dell’alta quel periodo cruciale che vide Jacopo Cornara, comandante dal rifugio escursionistico al C’è un’istituzione particolarmente importante e utilissima scoperta della montagna da la ma cresciuto e vissuto a valle, appenderà gli scarponi al la nascita del turismo alpino del battaglione “Intra”, nella Laghetto del Capezzone: ri- Miniere Gianni Bretto sotto il profilo dell’aiuto sociale. Si tratta del Corpo Vo- parte degli abitanti delle città. Campello Monti. Eserciterà la chiodo per lasciare il posto ad in Valle Strona. La sua figura traversata in cresta dei monti covero d’emergenza per i fre- lontari Soccorso della Valle Anzasca che è impegnato nel Il Mottarone, il Massone e il professione per 32 anni, fino Agostino Beltrami che eserci- fu riscoperta da Teresio Valse- di Campello, dall’Usciolo alla quentatori di quei monti da lui Nascerà alla Torre di Battiggio con il progetto Mineralp trasporto di persone che sono nell’impossibilità di raggiun- Capezzone, i monti della Val al 1931 quando, dopo aver ac- tava dal 1923. Abele Traglio fu sia in un breve saggio su “Lo Bocchetta di Rimella. L’anno tanto amati. gere gli ospedali o i centri medici. In loro aiuto arrivano Il centro di documentazione mineraria della Valle Anzasca sempre con grande disponibilità, cortesia e professionalità Il luogo del silenzio Paolo Crosa Lenz SPORT E NATURA Maria Cristina Villa NATURA Davide Rabbogliatti i volontari del Corpo che svolgono la loro opera con una Il Comune di Vanzone con San ton Ticino), Lanschaftspark in legno e terra battuta, fu riedi- di di Alessandro Zanni e Marco media di oltre un intervento al giorno. È un aiuto prezioso La rinascita di un alpeggio Attività ricreative e tutela della natura La carta d’identità delle Terre di Mezzo Carlo partecipa al Programma Binntal, (Partner Canton Val- ficata tra il XII° ed il XIV° sec. del Soldato) e la torre oltre alle che ci è stato segnalato e che merita di essere citato con il di cooperazione Interreg Ita- lese). Il programma prevede tra in pietra con i possenti canto- funzioni segnaletica e daziaria dovuto apprezzamento e ringraziamento. abbandonato in Val Grande nelle aree protette alpine lia - Svizzera 2014-2020 con i numerosi interventi l’allesti- nali bugnati ed i portali archi- (sul percorso mercantile per il il progetto “MINERALP: Pro- mento alla Torre di Battiggio di travati. Si hanno documenti Passo del Moro) aveva proba- Il progetto Comuniterrae mozione del patrimonio geolo- un centro di documentazione i del XI° sec. che attestano la bilmente anche quella di pre- Sport e fauna selvatica: Tra Ossola e Verbano, con al cen- sul futuro, ricercando gli elemen- gico e naturalistico tra Italia e cui contenuti riguarderanno la presenza sui monti di Ciola (il sidio all’opificio metallurgico. Collaborazione internazionale tro l’area verde della Val Grande, ti più significativi di una cultura Svizzera” coordinato dall’Ente valorizzazione in chiave turisti- nome antico di San Carlo), di Le vicende di Bonifacio Cane Pian di Boit una convivenza possibile il progetto Comuniterrae (due fatta di storia, usi e costumi, fe- di Gestione delle Aree Protette co-culturale dei siti geomine- certi De Cagna detti homini ar- detto Facino (1360-1412), con- Nel corso degli ultimi anni hanno dimostrato che alcune valli, dieci comunità, 250 persone ste, antichi mestieri, produzioni dell’Ossola in partenariato con rari della Valle Anzasca. Nella gentari, di qui il nome “miniere dottiero casalese a servizio dei attive) è stato avviato nel gennaio autoctone, racconti, leggende, Regione Valle d’Aosta (Capo- Historia Langobardorum (789 dei Cani”, che estraevano l’oro Visconti, non sembrerebbero abbiamo assistito a importanti attività (soprattutto durante il mutamenti del turismo alpino: periodo invernale o nei perio- 2017 con il percorso di costruzio- dialetti, architetture tradizionali, fila Italia),E nte Parco del Mont d. C.), Paolo Diacono narra di col metodo dell’amalgamazio- quindi c’entrare né con le mi- ne delle Mappe di Comunità del- riti religiosi, devozione…il tutto Avic, Unione Montana della una torre situata nella media ne col mercurio (argento vivo, niere, né con la torre. non si tratta solo del prolifera- di riproduttivi) possono avere re di nuove attività ricreative e un impatto negativo sulla già le Terre di Mezzo. Ha visto il cen- immerso in una natura selvaggia Valle Sesia Associazione Val- Valle Anzasca, che potrebbe da cui il nome argentari). Il sito Il Comune di Vanzone con San simento partecipato di centinaia che si sta riappropriando del terri- le di Brosso, Cave di , essere individuata come quella in cui sorgeva l’opificio è quel- Carlo recuperò le rovine della sportive – sia estive che inver- difficile vita della fauna selva- nali - ma di numeri crescenti di tica. CIPRA Italia è impegnata di beni, luoghi, componenti del torio un tempo sfruttato e lavorato Associazione Acqua Fregia di di Battiggio. Certamente la tor- lo di Battiggio antistante la tor- torre e dal 2007 vi si ospitano patrimonio materiale e immate- dall’uomo ed oggi in gran parte Sessa (Capofila Svizzera-Can- re longobarda, verosimilmente re (come individuato dagli stu- iniziative. escursionisti che raggiungono al fianco delle Aree Protette sempre più spesso angoli re- dell’Ossola, nel progetto RE- riale, una cultura diffusa e radica- in abbandono. Il risultato sono le moti delle nostre montagne: SICETS (Resilienza ambienta- ta nei secoli. Tante identità, tante Mappe di Comunità delle Terre Storia Davide Rabbogliatti l’escursionismo, il trail running, le delle attività ricreative nelle memorie, molti punti di contatto di Mezzo. Una “carta d’identità” la mountain bike nelle sue varie aree protette dell’Ossola, attra- e alcune divergenze. Una bio- culturale delle comunità, da esse Una doverosa rivalutazione nel 130° della nascita declinazioni, lo sci alpinismo, verso la Carta Europea per il diversità ricchissima racchiusa creata e condivisa. Uno specchio Nella foto, scattata in occasione dell’ambasciata italiana di Am- il free riding, le escursioni con Turismo Sostenibile). Si tratta in un unico “nuovo” paesaggio in cui le comunità si riflettono, della visita ufficiale del Presi- man. si vedono i rappresentanti racchette da neve, sono attività di un’iniziativa articolata che culturale: le Terre di Mezzo, tra per riconoscersi, e che offrono Giuseppe Botti, egittologo di Vanzone dente della Repubblica, Sergio delle diverse Ong che operano in sempre più largamente pratica- coinvolge diversi attori della il Lago Maggiore e le Grandi ai propri ospiti, per farsi meglio Mattarella in Giordania, si vede Medio Oriente. Ricordiamo che L’alpe Pian di Boit a caduta. I rastrellamenti nazi- te. La facilità di accesso a zone filiera turistica locale in un per- Alpi. E’ stato un percorso condi- comprendere. Un prodotto cre- Sotto, Giuseppe Botti a Praga bito del Festival della Storia a Nicola Reggiani e Alessia (sulla destra dietro al Presiden- Deborah Da Boit opera da anni in Val Grande fascisti distrussero l’alpe, ma un tempo difficili da raggiun- corso di informazione, sensibi- viso che ha portato le comunità a ativo illustrato, parlante, con cui a lato, ritratto da giovane di Parma, presso il Seminario Bovo, entrambi dell’Universi- te) Deborah Da Boit, la giovane con Terre des Hommes l’orga- (foto Giorgio Oliva) fu in parte ricostruito nel 1952 gere, la disponibilità di nuovi lizzazione e anche di sviluppo confrontarsi, discutere, riflettere raccontarsi. Vescovile di Bedonia (Comu- tà di Parma e a Marco Botti, macugnaghese rappresentate re- nizzazione internazionale, fon- e “caricato” fino al 1973. Poi materiali tecnici (ad esempio economico e territoriale. Il pro- sulle trasformazioni, interrogarsi (www.comuniterrae.it) ne di origine della famiglia scrittore ossolano e collabo- sponsabile per Terres des Hom- data nel 1960 a Losanna, e volta Pensare di rivitalizzare un al- l’abbandono. Dopo coraggio- sci e bici sempre più leggeri e getto, sostenuto dalla Fonda- Botti), con la collaborazione ratore de “Il Rosa”. Grazie mes per i paesi Siria, Libano e a proteggere i bambini e le donne peggio a 1123 m, ma soprat- se iniziative di riutilizzo (bi- performanti) fanno sì che sem- zione Cariplo, prevede attività NATURA Redazione del Museo Archeologico di al suo lungo lavoro di risco- Giordania con contatti profes- da ogni forma di violenza o abu- tutto a tre ore di cammino dal vacco del Parco Nazionale Val pre più persone possano entrare che vanno dal monitoraggio Parma, del Centro Studi Car- perta dell’antenato egittologo sionali in Libia e Tunisia. Con so, garantendo loro il diritto alla primo centro abitato (Cicogna, Grande e centro di attività della in aree naturali sensibili. Seb- della fruizione alla formazione Una grande area dalla storia drammatica dinal Agostino Casaroli e del (attraverso numerosi articoli Sergio Mattarella, nella sede vita, alla salute e all’educazione. raggiungibile con una strada cooperativa Valgrande), oggi bene questo fenomeno abbia degli operatori, dall’attivazione Polo museale della Pilotta; il e con la poderosa biografia terribile da Rovegro), è roba da il progetto Colonia (collabora- risvolti positivi per l’economia di una campagna informativa La Val Grande secondo presso la medesima “Dal Monte Rosa alla Terra matti. Eppure accade nel Parco zioni locali per nuove iniziative di montagna, per i gestori delle all’allestimento di alcuni per- sede dell’Università di Parma. dei Faraoni”), è stato suscitato Nazionale Val Grande in Val associative), promosso e soste- aree protette alpine rappresenta corsi escursionistici a basso “parco letterario” Oltre alle diverse cariche isti- questo rinnovato entusiasmo Giuseppina Bianchi ha tagliato Pogallo. L’alpe Pian di Boit nuto dall’Unione Montana Val- una nuova sfida. Diversi studi impatto. tuzionali del mondo politico e interesse, da parte della co- è un alpeggio abbandonato su grande e del lago di Mergozzo, Nascerà nei prossimi anni il “parco partigiani e truppe nazifasciste. (a Bedonia, il sindaco Gianpa- munità accademica, verso il il traguardo delle 100 primavere un terrazzo pianeggiante, co- dal Parco Nazionale Val Gran- letterario” della Val Grande, il pri- Chiovini fu partigiano, storico e olo Serpagli e il consigliere re- nostro vanzonese Giuseppe Lo scorso 11 marzo, Giuseppina stituito da un gruppo di rustici de e dalla Fondazione Comuni- mo nell’alto Piemonte. Sarà intito- scrittore ed ebbe un ruolo chiave gionale dell’Emilia Romagna Botti. Grande soddisfazione Bianchi è stata calorosamente circondati da prati e boschi di taria del VCO insieme ad altre lato a Nino Chiovini, partigiano e nella ricerca etnoantropologica Alessandro Cardinali), nelle per Marco, anche per l’usci- festeggiata dai figli per lo straor- faggio. L’alpeggio, un tempo 15 associazioni ed enti locali scrittore verbanese. Si tratta di un legata al secondo conflitto mon- due giornate sono intervenuti ta dell’ultimo libro “Una vita dinario traguardo da lei raggiun- caricato per diversi mesi l’an- e animato da Tiziano Maioli, marchio che intende promuovere diale. Ad oggi si tratta della prima diversi egittologi, papirologi per la Papirologia Demotica. to: 100 anni! Nativa di Bannio, no, fu all’inizio del secolo scor- “uomo di rinascita” per la Val il territorio nel segno della cultura area protetta del Piemonte ad assu- Il 3 novembre scorso è ricor- tichi Egizi, nel periodo tardo. e archeologi provenienti da Giuseppe Botti, scritti 1921- figlia di Carlo e Camilla Volpo- so un importante villaggio di Grande, ne promuove una va- e della storia. Per la Valgrande il mere quest’etichetta: un progetto so il 130° anniversario della Per rievocarne la figura, l’in- tutta Italia: da Patrizia Raggio, 1968”, (curato da Alessia ne, faceva parte di una grande boscaioli impegnati a tagliare le lorizzazione come moderno si- parco letterario sarà immateriale, simile nella nostra regione nascita dell’egittologo vanzo- segnamento di Papirologia del direttrice del Museo Archeo- Bovo e pubblicato dalla casa famiglia composta da dodici fra faggete alla testata della valle: stema d’alpeggio al servizio del per quanto riguarda i confini, ma è il “Parco paesaggistico e lettera- nese Giuseppe Botti (1889- dipartimento Dusic dell’Uni- logico di Parma, a Marco De editrice Athenaeum, che pub- sorelle e fratelli di cui Augusto una ferrovia decauville in lieve turismo educativo, dell’escur- aiuterà a ricordare al visitatore che rio Langhe Roero e Monferrato”. I 1968), primo studioso italiano versità di Parma, il cui titolare Pietri, dell’Università di Pa- blica i volumi dell’Università ancora vivente e 96enne. Sposa- pendenza portava poi i tronchi sionismo e della ricerca scien- sta entrando in un’area dalla storia parchi letterari nacquero trent’anni ad essersi occupato, in maniera è il prof. Nicola Reggiani, ha via, a Elena Urzì, dell’Univer- di Parma), all’interno del qua- ta con Amelio Bonfadini, scom- all’Alpe Color, dove il pendio tifica. è la dimostrazione che drammatica. La Resistenza, infatti, fa: dal 2009 il loro coordinamen- sistematica, della decifrazione promosso un paio di incontri sità Sapienza di Roma, a Ma- le è stato inserito un suo con- parso nel 1998, madre di sette 1996 risiede a Domodossola, ma della montagna permetteva di un nuovo modello di sviluppo ebbe nel giugno del 1944 nei bo- to fa capo a “Paesaggio culturale della difficilissima scrittura scientifici e divulgativi: il pri- ria Cristina Guidotti, direttrice tributo, assieme a quello del figli e attorniata da uno stuolo di ancora oggi, appena può, torna condurli a Pogallo, centro di sostenibile sulle Alpi (e sulle schi della zona protetta un capitolo italiano” che opera con la Società demotica utilizzata dagli an- mo è stato realizzato nell’am- del Museo Egizio di Firenze, papirologo Nicola Reggiani. nipoti (15) e pronipoti (10). Dal volentieri nel suo paese natale. raccolta, con un impianto di fili Prealpi) è possibile. sanguinoso, con aspri scontri tra Dante Alighieri. 12 Outdoor Monte Rosa e dintorni Montagne del Verbano Cusio Ossola 13

CANDIDATURA MONDIALE Alessandro Bragoni , e la Val Divedro unite con la speranza di ospitare il Campionato del Mondo Un canzone per tornare in montagna Tra Lago d’Orta e bassa Valsesia I monti della luna Ossola Word Sky Running Champs 2022 Campane di Monte Nevoso Un susseguirsi lento e dolce di per la Colmetta, lasciando l’auto rilievi verdi, linee arrotondate e e camminando pochi minuti nel stare due candidate a contendersi Sguardi contemplativi ta più alta del territorio alle ma un inno al futuro. Questa ricoperte da boschi misti di lati- bosco appare il bacino del Lago l’assegnazione. Indiscrezioni dal Mottarone spalle di Trieste; dalla vetta estate probabilmente non po- foglie e faggete, lo specchio del d’Orta e i rilievi del Mottarone: che trapelano fra gli addetti ai si dominano a sud le isole tremo partecipare a raduni o Lago d’Orta e la Valsesia che cor- un grande libro da leggere per lavori vedono favorite in questo Prendiamo occasione dalle del Quarnero, a nord le Alpi feste campestri, gli appunta- re incontro al Monte Rosa. capire la storia della nostra terra momento Andorra e la candida- parole di una canzone che è e intorno i boschi. La canzo- menti collettivi della nostra Così, a volo d’uccello, appaiono i e come essa si sia formata nel tura dell’Ossola. nelle corde di tutte le fami- ne ricorda “cento alpini” che tradizione alpina forse saran- Monti della Luna, toponimo po- lento ruminìo dei millenni. Sem- Andorra può contare su una glie di montagna. Cantata da non sono tornati. Anche noi no sospesi. Speriamo tuttavia etico di conio recente ad indica- pre lungo la strada, grandi massi grossa capacità economica e Luciano Tajoli e scritta da oggi siamo in guerra, per la in un ritorno alla frequenza re la dorsale collinare che separa erratici (li si riconosce per la col- mettere sul tavolo grossi investi- Bixio Cherubini e Carlo Con- prima volta l’umanità unita individuale delle terre alte. la riviera occidentale del Cusio locazione appoggiata e la colora- International Veia Sky Race, menti finanziari, mentre l’Ossola cina (il duo di “Vola Colom- contro un nemico invisibile e Non feste chiassose, ma fati- dalla bassa Valsesia. Non sono zione diversa rispetto alle rocce l’importante competizione di è vista fra le favorite per la con- ba” per Nilla Pizzi che vinse non più uomo contro uomo. che solitarie per raggiungere monti per scalatori, piuttosto col- circostanti) sono stati deposti allo corse in montagna a fil di cielo formazione territoriale che oltre il Sanremo 1952), “Campane Ogni guerra prima o poi fi- una meta, conseguire un ob- line per escursionisti che amano sciogliersi degli antichi ghiacciai. che si svolge in Val Bognanco a ad essere splendida rispecchia di Monte Nevoso” è fonda- camminare nel verde, ammira- Un grande itinerario circolare settembre, non ha mai nascosto perfettamente i canoni tecnici mentalmente una canzone re ampi sguardi panoramici e per conoscere questi luoghi va le proprie ambizioni di crescita richiesti per le specialità skyrun- contro la guerra. Il Monte La montagna ci aspetta: scoprire piccoli tesori d’arte e da Madonna del Sasso a Valdug- a livello Internazionale. Un per- ning. Comunque andranno le Nevoso (1796 m) è la vet- idee e suggerimenti per il ritorno umili documenti di civiltà rura- gia e rientra al punto di partenza corso che ha portato l’importan- cose queste tre realtà si possono ad una gratificante solitudine le. Alle pendici di questi rilievi per la Cremosina. Lo si percorre te kermesse ad essere Campio- ganizzazione di competizioni Mondiale si svolge nel corso di to l’ufficio gara, svolti i briefing ossolana, stanno già lavorando già dire vincenti in quanto sono si stendono gli abitati sparsi di in automobile, ma è anche una nato Europeo lo scorso anno, di Skyrunning. L’entusiasmo un’intera settimana e prevede tecnici, le presentazioni dei top minuziosamente per poter posi- riuscite a superare qualsiasi cam- Madonna del Sasso e Valduggia. splendida cavalcata in bicicletta. sono giunti in Val Bognanco scaturito dai positivi risulta- l’organizzazione di tutte le spe- runners in gara e l’organizzazio- tivamente impressionare il co- panilismo mettendo insieme un Alle pendici del Mottarone Ritorneremo ancor Le vette che emergono appena atleti rappresentanti 24 nazioni, ti ottenuti nell’organizzazione cialità dello skyrunning (ultra, vk ne di svariati eventi di contorno mitato organizzatore ed ottenere grande e compatto comitato per dalla dorsale hanno elevazio- un risultato di altissimo prestigio dell’Europeo ha portato gli orga- e sky). Nel caso in cui la candi- ed intrattenimento. l’organizzazione della kermesse la promozione del territorio, un sui nostri monti ne modesta (il monte Briasco che ha permesso di promuovere nizzatori della Veia Sky Race a datura vada a buon fine UB T or- Sicuramente un progetto molto mondiale. In questo momento segnale forte di condivisione che La valle dell’Agogna 1185 m, il monte Avigno 1136 e far conoscere l’intero territorio maturare l’idea di candidarsi per ganizzerebbe la gara ultra di 50 ambizioso ed impegnativo quel- sono otto i paesi candidati, a lu- mancava e con nessun preceden- m e il monte di Prerro 951 m) e Il Mottarone è terra di confi- In questi alpi (Marandino, Gal- Ossolano. L’evento continenta- l’organizzazione del Campiona- km sul già collaudato percorso lo messo in campo da queste glio il “management committee” te in Ossola. Ora è il tempo della casa e del silenzio. Restiamo soli sono percorsi da una buona rete ne per eccellenza, confine tra lone, Cascinone, Giardina) si le ha riscosso grande successo to Mondiale che si correrà nel che prevede fra le altre particola- tre motivate realtà che hanno a di Ginevra si riunirà per screma- per salvarci tutti. Quando le maglie della sicurezza si al- di sentieri segnalati che permet- la pianura e le Alpi. A fare da può ancora leggere l’impianto fra atleti, addetti ai lavori e la 2022. Il campionato Mondiale si rità l’affascinante passaggio sul cuore la promozione turistica re le candidature, dovrebbero re- Foto di @jsaragossa lenteranno, progettiamo itinerari e attività per tornare in tono un escursionismo dolce e cerniera tra questi due mondi di insediamenti stagionali rima- ISF (International Skyrunning corre ogni due anni, quest’anno ghiacciaio del 3A posto ad oltre montagna da soli. Sarà una nuova scoperta del mondo. riposante. In primavera ed estate sono i laghi prealpini e le ri- sti immutati da secoli: le casci- Federation) definendo l’orga- si svolgerà in Spagna, mentre 3.000 mt di quota. Rampigada “Il Rosa” vi invita a visitare luoghi nuovi e inaspettati. due ristori agrituristici permetto- viere mediterranee incuneate ne e le stalle al centro dei pasco- nizzazione di Bognanco il mi- per il 2022 sono in corso delle di San Domenico in Val Divedro no di scoprire l’antica e semplice come grandi insenature in un li, i filari degli alberi da frutto glior Campionato Europeo della candidature che verranno valu- organizzerebbe la gara vertical gastronomia di queste valli pede- mare di montagne. Se a nord le (noci e ciliegi), i grandi castagni Pagina a cura di Paolo Crosa Lenz storia dello Skyrunning. ISF è tate ed entro la metà del 2021 che si snoderebbe dall’abitato di montane. Uno si trova fra i prati valli dell’Ossola sono ambien- isolati a offrire ombra alle muc- la Federazione che disciplina lo verrà annunciata la nazione e San Domenico, salendo lungo ombreggiati dell’alpe Raclette; te tipicamente alpino e a sud le che e cibo agli uomini, i faggi a skyrunning, sport definito an- l’organizzazione che otterrà que- le piste della rinomata stazione nisce e viene il tempo della biettivo inseguito da tempo. poco distante vi è la quattrocente- geometrie della Bassa sono pia- fornire in autunno foglie per la che corsa a fil di cielo, lo stesso sto prestigioso compito organiz- sciistica sino alla sommità degli speranza e del ritorno. Come Sarebbe già molto, sono con- sca cappella del Palgo con buoni nura assoluta, il massiccio del lettiera delle bestie e per i gia- comprende tre specialità : ultra zativo. Organizzare un mondiale impianti posta alla Cima Dosso nella canzone: “Ritorneremo sapevole che tanti lo sognano affreschi e una lapide che ricorda Mottarone condensa in un’area cigli dei pastori, le rogge che sky-marathon (gara di 50 km), il è molto impegnativo, ecco quin- dove ad attendere atleti, giorna- ancor sui nostri monti / e fal- ogni giorno. la morte di cinque partigiani nella ristretta molti ambienti diversi tagliano i prati per condurre vertical (corsa di sola salita) e lo di che sono state coinvolte altre listi, tifosi ed addetti ai lavori vi ceremo il grano al sole / ber- La montagna, che tanto ha primavera del ’45. L’altro si trova in una grande sintesi del mondo l’acqua dai ruscelli e permettere skyrunning (gara di 30 km con importanti realtà territoriali che saranno le strutture messe a di- remo l’acqua viva delle fonti dato all’Italia in questi mesi, ai “Due Faggi” sopra Rastaglino, prealpino (alcuni hanno parlato la ferti-irrigazione. passaggi tecnici). Lo skyrunning come il gruppo organizzatore sposizione della San Domenico / che è pura come il nostro sa aspettare. Gli alpinisti san- una balconata aperta sul verde di “miniatura”). A sud i contraf- Oggi una fitta ragnatela di sen- è uno sport di corsa in montagna di Bognanco hanno come mis- Sky. In val Bognanco l’atto fina- amor”. Non è la melanconia no cosa vuol dire aspettare e vivo della Valsesia. Lungo la stra- Escursionismo solitario sui forti minori si sciolgono nella tieri e stradine sterrate collega- di alta quota su tracciati tecnici sion principale la promozione le del Mondiale con l’organizza- triste del “vecchio scarpone”, lo faranno anche ora. da che da Boleto porta a Valpiana Monti della Luna pianura irrigua del Novarese no tra loro i paesi della valle ed impegnativi, a volte attrezzati del territorio. Si sono uniti ed zione della gara più tecnica, la percorsa dal fiume Agogna. dell’Agogna e permettono un con corde fisse, in cui si utiliz- è nato un tavolo di lavoro che sky, sul collaudato percorso che L’Agogna ha le sue sorgenti escursionismo dolce su itinera- za anche l’ausilio delle mani. È vede coinvolte anche BUT (For- può vantare la linea del cielo con poco sotto la vetta del Motta- ri non faticosi, molti dei quali inserito nelle discipline dell’al- mazza) e Rampigada (Val Dive- vista sui 4.000 metri delle Alpi Escursionismo prealpino su una verde montagna che guarda ai laghi rone e ne incide con carattere percorribili anche in mountain pinismo, i percorsi possono svi- dro). Dall’unione dei tre comitati Bernine. Nel progetto Mondiale torrentizio una piccola valle bike, che permettono belle lupparsi in tratti sino al II grado organizzativi, delle tre vallate base logistica e centro organiz- ammantata di boschi e pascoli passeggiate alla scoperta di un di difficoltà alpinistica. L’intero ossolane nasce il progetto Road zativo dell’evento sarebbe Do- per poi distendersi come fiu- territorio ricco di pregi artisti- Camminare sul Monte Cerano territorio Ossolano ben si addice to Ossola Word SkyRunning modossola con il suo splendido me e percorre la Padania per ci e ambienti naturali diversi. A , cittadina dono di oltre quarant’anni, oggi, manenti, rappresenta qui la zona Per questi boschi passa il “Sentie- per la propria morfologia all’or- Champs 2022. Il Campionato centro storico, lì verrebbe allesti- confluire nel Po, dopo un cam- I sentieri non sono esili tracce modellata da lunghi decenni di grazie all’impegno di tanti volon- degli “alpeggi alti” che hanno ro Di Dio”, l’itinerario escursio- Mountainbike Vittorio Scesa mino di 140 km, nei pressi di su ripidi pendii battuti dal ven- industrializzazione, è tempo di tari della sezione di Gravellona visto un precoce abbandono e nistico che percorre il cammino Voghera. Nato da una monta- to e dalle valanghe come nelle autostrada e centri commerciali. Toce del CAI che gratuitamente un inselvatichimento ormai con- dei partigiani dal fazzoletto az- gna prealpina, l’Agogna è un valli dell’Ossola, ma ampie Alta velocità. Eppure (incredibi- puliscono e segnalano i sentieri, solidato. La Colla e la Minarola, zurro da in Valle Strona fiume tipicamente padano le stradine rurali dal fondo sterra- le a dirsi, ma è così!) alle spalle queste montagne prealpine torna- luoghi aperti con grandi orizzonti al Boden di Ornavasso, sede del Realizzato sulla cui acque vengono utilizzate to che tagliano i versanti. Negli di Gravellona si alza un’ampia no ad essere percorribili. I sentieri lontani, rappresentano una testi- comando della “Valtoce”. Libri e nella pianura novarese per l’ir- ultimi anni, le sezioni del CAI montagna verde percorsa da buo- sul Monte Cerano permettono di monianza ultima di una civiltà carte escursionistiche permettono rigazione delle risaie (nei pressi di ed Arona hanno ni sentieri e ricoperta da fitti bo- raggiungere gli alpeggi storici, rurale estinta. Nonostante un ab- di immaginare percorsi solitari di Novara è intersecato dal Ca- compiuto un enorme lavoro di schi di latifoglie. Un luogo dove luoghi elevati che rappresenta- bandono di oltre mezzo secolo, partendo da Gravellona Toce, “Collina dello Sport” nale Cavour). La qualità delle segnaletica senza il quale sareb- riscoprire dimensioni lente del vano il limite altimetrico dell’al- l’alpe Colla è riconoscibile dalla Ornavasso e . sue acque, limpide e cristalli- be difficoltoso districarsi nella tempo e dello spazio. Bassa ve- picoltura della zona. La quota dei piana di Gravellona per il grande ne mentre scendono le colline ragnatela di piste, in larga parte locità. Quella montagna tondeg- 1.200-1.400 metri, dove in altre acero ultracentenario con una cir- La croce di vetta meridionali del Mottarone, as- realizzate per trasportare la le- giante, inconfondibile se vista da valli esistono insediamenti per- conferenza di circa tre metri. del Monte Cerano un bike park sumono in pianura una qualità gna ottenuta dal taglio dei bo- o dal Golfo Borromeo, scadente a causa della contami- schi, che percorrono la dorsale si chiama Monte Cerano. È punto L’Asd Scuola Italiana Mtb grazie ai maestri Roberto e anni organizzati in primavera tramite l’organizzazione di nazione dei prodotti fitosanitari e i versanti tra il Vergante e la panoramico di prim’ordine sulla Ossola Bike, si occupa, oltre Gianleo che con la loro pas- ed autunno. La scuola ade- escursioni turistiche guidate impiegati nella risicoltura. La valle dell’Agogna. Buoni libri e zona dei laghi prealpini e sulle alla pratica agonistica giova- sione hanno coinvolto vecchi risce al progetto “Scuole di per ragazzi e adulti a partire Valle dell’Agogna è ombrosa carte escursionistiche dettaglia- montagne dell’Alto Novarese. nile di questo meraviglioso e nuovi maestri presenti sul Ciclismo” istituito dalla FCI dai 14 anni. Gruppo minimo di boschi e ricca di acque sor- te permettono di camminare su Lo sguardo confronta i paesi del- sport, di coinvolgere, istruire, territorio ossolano. (Federazione Ciclistica Ita- di quattro persone. give, lungo il corso del torrente questi rilievi prealpini. la Valle Strona, incassati tra aspre accompagnare nella crescita La sede sita presso la prate- liana) dalla quale, a seguito Percorsi studiati per andare vi sono fertili prati da sfalcio, montagne e persi nel verde, con sportiva-educativa-culturale ria di Domodossola, trova la frequentazione di corsi spe- alla scoperta dei bellissimi mentre sulla montagna si apro- le cittadine della piana sottostan- bambini e ragazzi di età com- sua naturale evoluzione con il cifici e selettivi, provengono sentieri presenti in Valle Os- no le macchie verdi di alpeggi te, ricche di industrie e intasate di presa tra i 5 ed i 15 anni, in- trasferimento nel 2017 pres- i nostri maestri regolarmente sola, scelti dagli istruttori in ancora caricati e produttivi. Gli cemento. I laghi lontani sono uno segnando loro il corretto uso so la “Collina dello Sport” di tesserati e periodicamente base alla preparazione tec- alpeggi della valle sono tra gli specchio azzurro in cui si dise- della Mtb, sia in ambito tec- , dove sono stati aggiornati. Numerose le at- nica e fisica dei partecipanti. ultimi rimasti dei molti che co- gnano i contorni delle montagne; nico che di sicurezza, la va- realizzati un bike park artifi- tività svolte sul territorio in Per conoscerci meglio, con- stellavano queste montagne nei le Grandi Alpi e, di fronte, i Corni lorizzazione del territorio ed ciale ed un percorso natura- collaborazione con istituti tattarci e scoprire le nostre secoli scorsi. Lassù, gli ultimi di Nibbio selvaggi e i monti della una pratica sportiva sana da le fruibili dalla comunità ed scolastici, società di svilup- attività vi invitiamo a visitare a raccontare un’economia e un Val Grande. Un belvedere sui tre vivere all’aria aperta. utilizzati durante i corsi per po attività Outdoor e giornate il nostro sito: modo di vivere di cui oggi si ha Antico ponte in pietra nella ambienti di questa terra: lago, col- L’associazione, nata nel 2010 bambini e ragazzi dai 5 ai 15 di promozione del territorio www.scuolaossolabike.it solo un vago ricordo. valle dell’Agogna lina e montagna. Dopo un abban- 14 Monte Rosa e dintorni Castiglione, storie di paese 15

MEMORIA LA STORIA Settantacinque anni fa il sacrificio di don Giuseppe Rossi Pagina a cura di Marco Sonzogni Verso la beatificazione La Colma, Il mosaico che raffigura il saggio d’amore che sgorga l’alpe del fulmine martirio del giovane prete è dall’esemplare generosità con opera dei pittori Giovanni cui egli, imitando il Buon Pa- Botti e Secondo Falciola e del store, ha saputo offrire la sua “La lòsna” è entrata dal tetto, ha fuso paiolo Escursionismo Gianpaolo Fabbri mosaicista Walter Ferrarini vita in difesa e al servizio del e polenta e fulminato la mucca più bella popolo a lui affidato”. Escursionismo sulle Alpi del Vallese La notte del 26 febbraio di set- E’ in corso il processo di be- tantacinque anni fa, sul margi- atificazione per il martirio “in ne destro del dirupato torrente odio alla fede”. Quest’aspetto, Urial nel vallone di Colombet- che esclude il miracolo, dovrà Foggenhorn 2569 m ti, un manipolo di fascisti della essere confermato da una com- brigata nera Corrao Ravenna missione di teologi, poi, con L’Aletschgletcher (molto l’Alpe Bäll ed attraversiamo il na a splendere il sole. Il sentiero assassina don Giuseppe Ros- l’avvallo della Congregazio- “dimagrito”) dalla vetta Chelchbach quasi asciutto (15’). in discesa è sempre bello, diretto si. Toccante la testimonianza ne, sarà il Papa a concludere il del Foggenhorn. Il bel sentiero inizia a salire viran- adesso a sud – est. La nostra gui- di Ada Piffero (1925-2019), dibattito. Don Giuseppe Rossi do gradualmente a sud – ovest. A da, oggi disoccupata, si gode tran- la donna, allora diciannoven- nasce nel 1912 a Varallo Pom- Il gruppo escursionistico svizze- quota 2300 incontriamo un po’ quillamente il panorama. Dopo ne, che l’ha trovato “…vidi un bia, ed è ordinato sacerdote dal ro del Vallese degli Steinböcke o di neve che non crea alcun pro- 1 h 05’ arriviamo ad un bivio in grosso sasso a cui era stato vescovo Giuseppe Castelli il Stambecchi ha anche una sezione blema. Dopo 1 h 30’, ora diretti prossimità di Nessel, 2010. Pun- tolto il muschio, poi del san- 20 giugno 1937. Il 30 ottobre femminile, le Steingeissen o Ca- a sud, raggiungiamo la cresta a tiamo adesso decisamente a nord gue sparso sul terreno e poi 1938 prende possesso della mosce. Si tratta di un gruppo di quota 2572. Questa dorsale se- per chiudere il lungo anello, su un mucchio di sassi, di foglie, parrocchia di cinquecento ani- amici escursionisti che organizza para la conca di Belalp dalla erta sentiero pianeggiante con leggeri di terriccio. Intravidi tra due me di Castiglione Ossola.Nel gite in estate e in inverno, due o Gredetschtal, che sale da Mund. saliscendi. A quota 1968 attraver- sassi la veste di don Giusep- suo diario “Oasi ricreative del- tre volte al mese (mentre noi Tro- Dagli zaini degli Steinbőcke siamo nuovamente il Chelchbach pe”. La popolazione di Casti- lo spirito” il 27 gennaio 1943, tapian italiani per 52 settimane spuntano stuzzichini e bottiglie di e risaliamo all’Alpe Bäll, 2010 glione, dopo anni di repressio- mentre nel mondo divampa l’anno). La mia amicizia con la vino vallesano: è l’ora dell’ape- (55’). Altri 20’ per tornare ai 2098 ni, desiderosa di perpetuare la la guerra scrive “Si soffre da loro guida ufficiale (e diploma- ritivo. Ripartiamo in leggera di- di Belalp e della stazione alta memoria del suo parroco con tutti in qualche istante, in ta), Kurt Seiler di Sierre, ha fatto scesa, sempre lungo la cresta, per della funivia. In orario perfetto si un segno tangibile di devozio- molti istanti della nostra dura sì che già da tre anni si organizzi poi risalire rapidamente in vetta al ridiscende a Blatten dove scam- ne erige una cappelletta inau- esistenza. Si avvicendano le una gita estiva tutti insieme, un Foggenhorn, 2569 (25’). La di- biamo vino e libri di montagna gurata il 16 agosto 1946. Il giornate di sole e di nebbia, di vero e proprio gemellaggio italo - messa croce di vetta in legno non italiani con occhiali da sole sviz- professore don Giuseppe Ali- gioia e di tristezza”. Trascorre svizzero. È il 26 ottobre 2017. Da stona. Parliamo del panorama a zeri. Calorosi saluti e rientriamo ce del Collegio Mellerio pre- poco più di sei anni tra le ani- Briga saliamo a Blatten, 1327, e 360°. Weisshorn, Cervino, grup- in patria, passando per gli eterni dispone il progetto affidando me della sua parrocchia fino posteggiamo nel parcheggio co- po dei Mischabel, Fletschorn, semafori del Sempione e per la costruzione muraria all’im- all’olocausto del 26 febbraio perto alla partenza della funivia lita sopravvivono solo con aiuti al bar gli amici svizzeri perfetta- fra i quali la guida ufficiale Kurt e montagne del Sempione, Deve- l’ancora più eterno cantiere della presa Anselmo Bionda. Il mo- nel libro “Il parroco Giusep- Severino Cantonetti (1919- 1945. L’epigrafe nel cimitero che in pochi minuti ci porta ai pubblici. Da noi, invece, sembra mente puntuali, come ovvio. Ci l’amico Paul, all’alba delle 10.15, ro e Formazza, il ghiacciaio di galleria di Paglino. Speriamo di numento è decorato con un pe Rossi eroe della carità” 2015) riesce a far emergere di Varallo Pombia, suo paese 2098 di Belalp, rinomata stazio- che i privati se la cavino da soli: offrono il caffè e ci presentano il con raccapriccio della nostra gui- Aletsch molto dimagrito e tanto rivederci l’anno prossimo, salute mosaico (effige policroma pa- scrive “in severità e sempli- anche attraverso il XX Sino- natale, da cui le spoglie sono ne sciistica. Ci dicono gli amici staremo a vedere. Siamo in anti- programma odierno. Quattordici da, si mettono in movimento. Di- altro. Poco sotto la vetta, al riparo ed INPS permettendo. (Dislivello rietale) che raffigura la scena cità la Cappella della Memo- do Diocesano la figura di don state traslate verso la chiesa vallesani che qui le società che cipo grazie agli orari “notturni” Trotapian, con ritorni ed esordi retti ad occidente ci abbassiamo da un’arietta pungente, pranzia- totale: 800 m.; tempo totale: 4 h del martirio, opera dei pittori ria riuscì monumento degno Giuseppe: “Il Sinodo auspica parrocchiale di Castiglione re- gestiscono gli impianti di risa- della nostra guida e aspettiamo graditissimi, e undici Stambecchi, di un centinaio di metri sfiorando mo in ordine sparso. Intanto ritor- 30’; sviluppo: 10,6 km). Giovanni Botti di Vanzone, dell’avvenimento storico che una ricerca ufficiale sulla sua cita “L’immacolata giovinezza Secondo Falciola di ricorda e onora, ed è bella- identità sacerdotale perché a dell’innocente Prete sia propi- NATURA Maria Cristina Tomola FORMAZZA Anna Maria Bacher e del mosaicista Walter Fer- mente incastonato nell’auste- tutta la Chiesa novarese sia ziatrice di giorni migliori alla rarini di Bee. Angelo Stoppa ro ambiente montano”. Don meglio dato di cogliere il mes- Nazione Italiana”. Accordo internazionale tra il Parco Naturale Veglia Devero Lo Sportello Linguistico Walser e il Landschaftspark Binntal Walserverein Pomatt: studiare il titsch ARTE Transboundary Park Un affresco del ‘600 dove le donne sono all’inferno e gli uomini in Paradiso Il gruppo formazzino Egidio Narciso ultimo alpigiano della Colma Moritz Schwery (presidente Walserverein Pomatt a Wiler del Landschafts Park Binntal) per il Walsertreffen 2019 Gli ossari di Castiglione Il vasto alpeggio della Colma questa forza naturale. e Paolo Crosa Lenz (allora (foto di Luigi Framarini) è annunciato da una lapide, Nel 1974 viene inaugurato presidente del Veglia Devero) Il pittore, per il rifiuto di un po’ murata in una casa, che com- l’acquedotto rurale captando ricevono il riconoscimento del Nel settembre 1981 ricorreva il di latte da parte della matrona, memora la morte di Maria le acque della modesta sor- Transboundary Park IX centenario della morte di S. ficcò le donne all’inferno. Luchessa, uccisa dal fulmine gente di “Funtan da l’ovàk” Bernardo d’Aosta. Per festeggia- sull’uscio della sua baita il alleviando la durezza del se- Lo scorso settembre a Riga in re solennemente il loro patrono, i Gli ossari della chiesa parroc- 12 luglio 1867. È ancora viva colare presidio umano. Tutta- Lettonia, in occasione dell’Eu- Formazzini tornarono a indossare chiale di Castiglione, costruita la testimonianza di Cesarina via l’ago della bilancia pende roparc Conference 2019 a cui il costume, fedelmente riprodotto nel 1490, sono due: l’ossario Spagnoli (1901-1995) che in- verso l’abbandono. Nel 1975 hanno partecipato 360 delegati per l’occasione su modello tradi- minore, destinato ai bambi- dica “la lòsna” come uno dei Caterina Bettineschi lascia provenienti da 48 paesi, è stato zionale. Questo avvenimento ha ni e l’ossario maggiore che pericoli ricorrenti su quella definitivamente l’alpeggio e “battezzato” il Binntal Devero risvegliato in ciascuno riflessione raccoglieva i resti degli adulti cima: “Un giorno” diceva “è dieci anni più tardi anche Egi- Veglia Transboundary Park. Il e nuovo entusiasmo per la propria zioni in titsch, ora custodite in un fornire a chiunque una chiave di esumati dal vicino cimitero entrata tra le piode del tetto, dio Narciso sale per l’ultima riconoscimento (sono in tutto ufficiale in occasione dell’an- due pilastri: sostenibilità dello storia e ha portato, un paio d’anni prezioso archivio sonoro presso lettura comune. Dal 2001 a For- posto davanti alla chiesa fino ha fuso paiolo e polenta ed è volta con le sue dodici muc- undici in Europa) è il secondo nuale Transparknet Meeting. Il sviluppo e lotta ai cambiamen- dopo su iniziativa di Angela Ba- la nostra sede. Altro lavoro in- mazza si organizza ogni anno un alla metà del 1800. I due edifi- scesa nella stalla dove ha ful- che. Poi si susseguono lun- in Italia e il primo tra Italia e Transparknet Meeting 2020 si ti climatici. E’ stato riaffermato cher, all’istituzione del “Walser- teressante sono le videoriprese corso di titsch per adulti, rivolto ci adiacenti sono stati costruiti Svizzera; rappresenta il punto terrà il prossimo giugno a Binn con forza il ruolo di pilotaggio e verein Pomatt”. L’Associazione di brevi dialoghi realizzate con principalmente al personale degli nel basso medioevo, delimitan- di arrivo di un cammino di col- in Vallese e all’alpe Devero in di laboratorio di futuro delle aree Walser di Formazza è impegnata il coinvolgimento di numerosi uffici comunali, ma esteso anche do un lato del sagrato chiuso a Nel 1975 Caterina Bettineschi lascia laborazione comune iniziato Val d’Ossola. Il riconoscimento tutelate dalla rete Natura 2000, fin dal 1983 nel valorizzare e sal- adulti e bambini, queste sono ora ai residenti, a coloro che hanno destra da una bella balaustra in quindici anni fa, che ha visto due di Transboundary Park assicura sulla quale l’Europa investirà vaguardare il patrimonio artistico a disposizione come valido sup- il desiderio di conoscere più da granito di Baveno, risalente al definitivamente l’alpeggio e dieci anni tappe fondamentali: un accordo da parte dell’Europa un ulteriore oltre cento miliardi di euro nei e culturale della nostra comunità, porto per chi si volesse accostare vicino l’antico idioma parlato in 1821. L’ossario maggiore, che più tardi anche Egidio Narciso sale per formale transfrontaliero firmato elevato livello di tutela dell’am- prossimi dieci anni. Nel discorso promuovendo varie iniziative, al nostro dialetto. Con l’apertura valle, e che sono curiosi di sco- si affaccia alla piazzetta an- rappresenta il giudizio univer- nel 2013 e l’approvazione di una biente naturale sulle Alpi Le- conclusivo, Ignace Shops ha ci- volte al recupero di sculture li- dello “Sportello Linguistico Wal- prire, attraverso l’indagine sulle tistante la chiesa, è costituito sale. Una leggenda vuole che l’ultima volta con le sue dodici mucche. visione comune sul futuro della pontine. Nel corso dell’Europarc tato l’esperienza del Binntal De- gnee e opere d’arte pittoriche, alla ser”, grazie alla legge 482, l’atten- usanze, le tradizioni, i detti e i da un vano a pianta ottagonale l’artista, intento ad affrescare tutela della natura delle Alpi si- Conference la commissione am- vero Veglia Transboundary Park ricerca di canti e danze tradizio- zione per la lingua si è intensifi- proverbi, lo spirito walser in essi aperto a sud. Le pareti, affre- il tema dell’Apocalisse, avesse glato nella primavera 2019. Lo biente dell’Unione Europea ha anche per un aspetto di politica nali, alla collaborazione con gli cata e non sono solo gli studenti racchiuso. Il corso si tiene presso scate con le figure delle quattro bisogno di latte per miscelare minato la mucca più bella”. ghi anni di oblio, di silenzio scorso giugno, in Finlandia, è presentato il New Green Deal futura: “Bring people together”, enti locali per l’organizzazione universitari impegnati in qualche la scuola elementare di Ponte, ini- virtù cardinali e la deposizione i colori e, rivolgendosi ad una Nell’estate del 1951 un gior- e di rovina. L’annuale festa stata presentata la candidatura 2021 – 2030 che si baserà su unire i popoli. degli eventi che coinvolgono la tesi a rivolgersi allo sportello per zia sempre dopo la metà di gen- di Gesù, sono preda di umidi- donna che “stava li a curiosa- nale locale riporta la seguente con la messa nella cappelletta valle, a consolidare i rapporti con consulenze, ma anche gli abitanti naio con cadenza settimanale e tà, fessurazioni e distacco di re”, osò domandargliene un notizia: “Venerdì il fulmine dei giovani partigiani Sergio le altre comunità walser. L’asso- della valle vi si rivolgono per tra- dura fino alla fine di maggio. Per intonaci. Nella parete di fondo, po’. Non sappiamo se l’uomo cadeva sul casolare alpestre Jonghi e Aldo Saglio Salti, Un segnale di speranza dal Cervino illuminato ciazione ha sempre rivolto una duzioni in titsch secondo neces- quest’anno il giorno stabilito è il come ricordava don Severino avesse fatto delle allusioni non di Valentino Colombi e fred- uccisi dai fascisti nel 1944, e particolare attenzione al manteni- sità di vario genere: frasi da inci- giovedì dalle ore 20,30 alle 22,00. Cantonetti in uno scritto da lecite, ma la matrona rispose dava all’istante cinque muc- la ruvida partita a pallone tra Anche si mobilita ed illumina il Mat- proiettando il tricolore in segno di vicinanza mento del titsch, l’antico idioma dere su travi o su qualche mobile Per lo svolgimento di ciascuna cui attingo queste notizie, esi- con un secco diniego: “Per te che, sette capre e un maiale. anzaschini e antronesi sono terhorn/Cervino tutte le sere dal tramonto del per la situazione del bel paese. alemanno ancora parlato in valle, delle schtube, traduzioni di menù lezione è predisposta una scheda steva un altare che esponeva non ne ho proprio”. Sono quattro anni di seguito le uniche circostanze che ra- sole alle ore 23.00, quando le condizioni at- Dall’Ufficio Turistico fanno sapere che in anche se solo più dagli anziani. per i ristoratori e altre ancora. Fra in cui si analizza un aspetto parti- ossa e teschi “per provocare Per punire l’inaspettata arro- che l’alpe Colma è colpito dunano persone, ex alpigiani mosferiche lo permettono, fino al prossimo 19 questo modo la comunità di Zermatt inten- Alcune ricerche, svolte in ambito il 2008 e il 2009 il Walserverein colare della lingua ed è la base su la riflessione sulla vanità delle ganza femminile “Quel pen- dal fulmine producendo stra- e turisti sui pascoli oramai aprile. L’illuminazione sarà curata dall’artista de mostrarsi solidale con tutte le persone che linguistico con la collaborazione Pomatt ha condotto e portato a cui lavorare insieme. Un dialogo vanità del tempo e del mondo nello ficcò le donne all’inferno gi tra il bestiame”. Sono una abbandonati. Il nuovo rifugio della luce, Gerry Hofstetter. soffrono e ringraziare coloro che prestano il di numerosi formazzini, sono sta- termine, sotto la guida di un’équi- appropriato completa la lezione e che passa come l’acqua di un perché troppe volte curiose e Un diverbio che dal Medioe- sa” ma si oppose il cardinale quindicina le famiglie che, inaugurato nel 2005, con il Quest’azione simbolica vuole essere un segno loro aiuto al superamento di questa difficile te pubblicate; si tratta di raccolte pe di esperti e il coordinamento il relativo vocabolarietto, oltre a fiume”. bugiarde” dipingendo un “sa- vo, attraverso quell’affresco, si Poletti, venuto a Castiglione con quasi duecento capi, inal- cosiddetto “turismo lento”, ha di speranza e solidarietà in questo periodo reso crisi. Allo stesso tempo invitano ad osservare lessicali su vari argomenti, aned- della responsabile dello Sportello facilitare la comprensione del te- Sul timpano esterno dell’os- tanasso dantesco che getta let- perpetua nei secoli. Nel 1959 il ad amministrare le cresime in pavano in quegli anni questi contribuito alla riconversione difficile dalla pandemia in corso. lo spettacolo luminoso restando nelle proprie doti e proverbi. Un lavoro che ha Linguistico, un notevole progetto sto, diventa un utile supporto per sario maggiore si nota un bel teralmente nelle braccia di un parroco don Severino Canto- qualità di vescovo ausiliare di magri pascoli. Un parafulmi- dell’alpeggio che ha ritrovato Hanno iniziato con la bandiera rossocrociata case oppure guardando le immagini in diretta impegnato molto è la registrazio- di normalizzazione della scrittura aumentare via via la conoscenza dipinto del 1600 (fatto restau- suo compare, in mezzo alle netti avrebbe voluto abbattere i Novara, proprio per salvaguar- ne viene installato al centro vitalità grazie alla bellezza ma poi hanno reso omaggio anche all’Italia grazie alle numerose webcam. ne, con relativa trascrizione, di che ha coinvolto tutte le colonie di sempre nuovi vocaboli e nuove rare dal sacerdote Giuseppe fiamme, una donna che tiene e due ossari per “allargare lo spa- dare i pregevoli affreschi seco- dell’alpeggio cercando di mi- dei luoghi, all’accoglienza e numerose interviste e conversa- walser italiane con l’intento di espressioni. Croppi nel 1821 e 1853) che tira per i capelli”. zio pubblico davanti alla chie- lari che li corredano. tigare gli effetti devastanti di professionalità dei gestori. 16 L’Anzasca di cent’anni fa Terre alte 17

MEMORIE Sergio Foà Anniversari Marco Piatti Personaggi Deborah Da Boit Curiosa promozione turistica in un depliant del 1930 I quarant’anni a Macugnaga di don Maurizio Midali Lettera aperta per i suoi quarant’anni a Macugnaga La Valle Anzasca novant’anni fa “Un piccolo prete di montagna” Grazie a Nella continua ricerca di imma- per le altre località della valle. allenamento al potere… Verso spuma dell’Anza e la pittoresca cristiana… Ma questa regione Da quarant’anni una breve gini d’epoca di Macugnaga mi “Macugnaga, altissima fra le Pecetto ammirevolissima si pre- Chiesa Nuova… L’ Alpe Pedrio- non è ricca d’oro soltanto: dal- frase risuona costantemente don Maurizio Midali sono imbattuto in un bellissimo altissime, celebre fra le più note senta la Chiesa Vecchia, monu- la è una meravigliosa spiana- le gallerie aurifere dei Cani, site nelle ampie navate della chie- Grazie don Maurizio per il suo sione mi ha trasmesso una gran dépliant promozionale del nostro stazioni climatiche, è come una mento di pura arte trecentesca… ta di verde inatteso, sparso di nell’alto della montagna, sgorga sa parrocchiale, quando al ter- gran cuore e per la sua fede che forza, la voglia di vivere la vita paese, nato per iniziativa di F. perla magnifica nella enorme Particolarmente pregevole è casolari, quasi animata a festa una preziosa e salutare acqua mine di una vacanza o di una in questi quarant’anni ha tra- con generosità ed intensità. Marta e G. De Giorgi. L’opusco- conchiglia smagliante delle nevi il soffitto , sovrastante l’altare da mandrie tintinnanti. Lo spu- arsenico-ferruginosa, superiore semplice visita ci si reca a sa- smesso a tutti noi. Noi dell’80 Per quarant’anni ci ha accom- lo, titolato “Dal Verbano al Rosa, eterne del Monte Rosa… Macu- maggiore. Caratteristici gli ar- mante, saporoso latte è offerto per le sue proprietà curative alle lutare e ringraziare don Mau- siamo un po’ figli suoi: Fran- pagnato nelle nostre vite, ha itinerario turistico Lago Maggio- gnaga è a 1333 metri sul livello chi e le finestre così perfetti nella con patriarcale generosità dalle più celebri del Trentino. Nota rizio: “Sono io che ringrazio cesco Marone è stato il primo sposato coppie innamorate, ha re – Vall’Anzasca”, è collocabile del mare, ed è come il ponte di lavorazione in pietra del sito, da bionde pastorelle di Calasca…” oggi a tutto il mondo medico, è te. Io sono solo un piccolo pre- bambino che ha battezzato a sepolto i nostri cari, ha battez- temporalmente intorno al 1930. transito tra la Svizzera, la Fran- illudere, a prima vista, che siano Non poteva mancare qui questo localmente sfruttata per bagni, te di montagna”. E cosa mai Macugnaga e la nostra età ri- zato i neonati e ha dato l’estre- Su una facciata vi sono le vi- cia e l’Italia. Per di qui, infatti, in levigato alabastro. Di fianco altro brano riferentesi a Ponte- inalazioni e cure nel vicino pa- sarà riuscito a fare, con la sua specchia quella del suo periodo mo saluto alle persone a cui gnette promozionali di alberghi e e attraverso il Monte Moro – alla Chiesa Vecchia, sull’ampio grande e Vanzone. “Con Pon- ese di Vanzone, che incontriamo umile voce, un piccolo prete sacerdotale. Immagino non sia abbiamo dovuto dire addio. Ha ristoranti sia del Lago Maggiore, così battezzato dal nomignolo verde piazzale, levasi un matusa- tegrande entriamo nella zona subito dopo sulla nostra strada. di montagna? Ha guidato con stato sempre facile inserirsi nel- vissuto le gioie e i dolori di tutti sia delle località lungo l’itinera- di Francesco Sforza – Ercole lemmico tiglio, colossale come aurifera, che si estende fino a Vanzone, fiore candido dischiuso passo sicuro, nelle sue routes la nostra comunità: noi monta- noi, è diventato uno di famiglia, rio Lago – Val d’Ossola – Valle Libico, Annibale ed il grande un baobab… Degna di speciale Pestarena, che era fino a qual- tra il verde della pineta, occhieg- del lunedì, centinaia di villeg- nari a volte abbiamo la scorza uno a cui ci si può affidare. Anzasca – Macugnaga. Sulla Pompeo ridiscesero in Italia; e menzione è in Pecetto la Casa che anno fa cespite di ricchezza giante tra le forre e le gole delle gianti a scoprire ed apprezza- dura, ma l’immagine che ho di Alzo il calice per brindare a lei: facciata opposta vi è la descrizio- v’è chi crede che lo stesso Giulio Pala, che per la sua antichità e dell’intera vallata. Vedonsi infat- montagne che nell’inverno gli re gli alpeggi che circondano lei è di un uomo sempre pronto grazie per questa vita trascorsa ne con le immagini fotografiche Cesare, nei suoi frequenti viaggi la sua armoniosa architettura ti, se pur diruti, gli stabilimenti precludono il sole, è diventata Macugnaga, da Hinderbalmo a regalare un sorriso sincero, di con noi, per ogni sua parola di di tutte le località a partire da nella Gallia Transalpina passas- di pretto stile indigeno venne di- della Scalaccia, e più oltre, dopo un soggiorno di primo ordine. a Pedriola, da Meccia a Ca- quelli che arrivano fino all’ani- supporto e per ogni sorriso che Arona e fino alla Valle Anzasca se per questa via… Oltre a S.S. sergente del IV Alpini Leonida chiarata monumento nazionale. S. Carlo, quelli assai più antichi Le sue palazzine, i suoi alberghi spisana, raccontandone la ma, con uno sguardo a volte ci ha regalato. Quarant’anni e Macugnaga, cui sono dedicate Pio XI altre ‘Altezze’ furono at- Bissolati (uno dei fondatori del Pure sotto la sua egida il gover- delle miniere dei Cani. In que- moderni e ricchi di conforti nella storia e il fascino di cui sono velato di tristezza perché con- sono una vita intera: mi augu- diverse descrizioni, talvolta an- tratte dalle altezze del Rosa: la Partito Socialista Riformista Ita- no ha preso un’altra bellezza di sti ultimi, secondo la leggenda, stagione estiva sono insufficienti pervasi. Col passo lento del sapevole delle sofferenze che ro che lei ne possa trascorrere che fantasiose, piacevolissime Regina Margherita, Umberto liano n.d.r.) si cimentarono vitto- Macugnaga: il grande bosco di gli imperatori cattolici di Mila- a contenere i troppo numerosi pellegrino, salendo i sentieri accadono nel mondo, ma pieno moltissimi altri con noi. alla lettura. Riporto alcuni passi, ed Amedeo di Savoia, il Duca riosamente nelle ascensioni del faggi che, come un colonnato no, nel IV secolo, condannava- villeggianti che vi accorrono…” più impegnativi che conduco- di fede e di amore. Lei non si Semplicemente grazie. ma avendone la possibilità sareb- degli Abruzzi ecc. E poiché an- Rosa, si potrebbe domandarci di tempio arboreo, si stende fra no ai lavori forzati gli anziani, Questa era la Valle Anzasca circa no al Moro o alla Bottigia, a è mai fermato alla su- be bello in futuro avere lo spazio che Cavour, Quintino Sella ed il se l’alpinismo non sia spesso un il candido, mobile ricamo della chiamati “cani” dalla gente cento anni fa. chi lo segue ha insegnato che perficie delle cose, ha anche nella vita “non possia- dell’esistenza e a mostrarla a braccio del Rosa che si tinge che ancora oggi ogni anno si sempre guardato den- Sergio Foà mo abbassare le montagne”, chi non riesce a scorgerla. Ha all’alba quando il 5 agosto si ritrovano in spensieratezza a tro ognuno di noi, cer- PERSONAGGI ma che bisogna coltivare per- affascinato anche chi non cre- parte alle 4 del mattino per partecipare alle sue routes e a cando la scintilla che ci severanza e fiducia in se stes- de, con la sua capacità di an- salire a piedi alla Madonna contribuire a organizzare ve- rende unici e preziosi. Macugnaga nello spazio e nel tempo si, unico modo per poter go- nunciare la bellezza del crea- delle Nevi (“Andiamo a sve- glie e celebrazioni, o - qualo- Ha dimostrato la sua dere la soddisfazione di aver to che più di ogni altra cosa gliare l’aurora”), iniziativa ra ormai impossibilitati dalle gran forza anche du- raggiunto la vetta. E cosa mai sussurra all’animo dell’uomo: proposta per la prima volta difficoltà e dalle responsabi- rante la malattia: invece sarà riuscito a fare, con la sua nel fascino di camminare in- quasi trent’anni fa e man- lità della propria vita - ricor- di abbattersi ha lottato flebile voce, un piccolo prete sieme assaporando il silenzio tenuta ancora oggi viva. E dano queste occasioni ormai come un leone, tornan- Antonio Stoppani e “Il Bel Paese” di montagna? Ha risvegliato rotto solo dal fischio del vento cosa mai sarà riuscito a fare, passate con un pizzico di vivi- do anche a camminare in chi crede, con le sue parole e dal rumore delle cascate; o con la sua semplice voce, un da nostalgia. “Io sono solo un fra i sentieri delle no- Tutti quanti siamo venuti a intrise di poesia e con il suo nell’indescrivibile sensazione piccolo prete di montagna? piccolo prete di montagna”. stre amate montagne. contatto, prima o poi, con il continuo incitamento ad “al- di sentirsi piccoli eppure parte Ha cementato gruppi di ami- Un piccolo prete che in qua- Ricordo di averla in- formaggio “Bel Paese”, tuttora zare lo sguardo verso l’alto”, di qualcosa di grande, avvolti ci che sono cresciuti insieme rant’anni ha fatto cose gran- contrata una volta sul in commercio. Pochi tuttavia la voglia d’infinito che la quo- dall’immensità del cielo stel- frequentando le sue proposte, di, sospinto da una tenacia e sentiero della Zamboni: sanno che questo formaggio, tidianità della vita scolastica o lato durante una notte da lui spesso travolgendo le barriere da una speranza che solo una sapevo della sua ma- nato nel 1906, prese il suo nome lavorativa tende a soffocare, organizzata in rifugio in val dovute alla lontananza delle fede autentica possono rende- lattia e mi son stupita da un vero e proprio succes- riuscendo a cogliere la pre- Formazza, in Antrona o all’al- rispettive residenze quotidia- re incrollabili. moltissimo nel vederla so letterario: “Il Bel Paese” senza di Dio in ogni anfratto pe Veglia; o ancora nell’ab- ne o alle differenze di età, e Grazie di tutto, don Maurizio. lì. Anche in quell’occa- dell’Abate Antonio Stoppani. Pubblicato nel 1876, completato con un’appendice nel 1882, fu Sei ricette facili e gustose per iniziare al meglio la primavera scritto da un sacerdote dell’Ordi- ne dei Rosminiani, insegnante di Geologia dell’Università di Pa- via, considerato padre della geo- Andar per prati (appena possibile): la bontà delle erbe spontanee logia italiana. Un volume di con- I primi mesi dell’anno scan- bagnate. Radunate i ravioli su gine e un mazzo di spinaci versazioni sulle bellezze naturali, discono l’arrivo delle prime un vassoio e cospargeteli con novelli. La borragine va sbol- la geologia e la geografia fisica erbe spontanee. I prati si in- un po’ di farina, possibilmente lentata in acqua salata e striz- d’Italia, che ebbe, fin dall’inizio, verdiscono lentamente, rega- di semola. Portate a ebollizio- zata bene Tritate finemente un successo enorme. Della prima pianeta, ma leggete cosa scriveva sorgenti, ritenute perenni, nella landoci prelibatezze selvati- ne abbondante acqua salata e un cipollotto e rosolatelo in edizione, 1876, vennero vendute lo Stoppani nel 1876: “Il ghiac- regione montuosa, l’abbassa- che dal sapore inconfondibile. cuocete i ravioli per circa 4-5 padella con un cucchiaio di 600.000 copie (per quel tempo ciaio di Macugnaga si era molto mento del livello dei pozzi e quel- Della prima edizione, 1876, Tarassaco, cicorino, silene minuti. La salsa di noci si spo- olio extravergine d’oliva, ag- un record) e si sono succedute ritirato; cioè dimagrato, impove- lo dei fontanili nell’alto Milanese, vulgaris, aglio orsino, borra- sa bene con questo piatto. Si giungete gli spinacini novelli vennero vendute innumerevoli edizioni fino ai rito, che faceva pietà a vederlo. si sono uniti all’arretramento dei che può valicarsi benissimo a piè che nessuno, vedendolo altrove, gine, ortica, portulaca, aspa- possono anche congelare. e la borragine. Salate bene le nostri giorni. Cosa c’entra questa (Lo Stoppani aveva già visitato il ghiacciai… In mezzo a questa ge- zoppo. Tutto il gruppo del monte vi avrebbe ravvisato un ghiaccia- ragi selvatici e finocchietto, Insalata di cicorino Ravioli di farina di Strudel salato con ortiche verdure, regolate di sale e di lunga premessa con Macugnaga? ghiacciaio del Belvedere sei-sette nerale ritirata dei ghiacciai alpi- 600.000 Rosa presenta del resto le tracce io…..” sono solo alcune delle delizio- grumolo, piselli freschi, castagne con borragine e ricotta pepe e in ultimo aggiungete Nell’appendice del 1882 l’Aba- anni prima n.d.r.). Era ciò che mi ni, quello di Macugnaga non vo- copie di questa universale disfatta… Lo Stoppani poi si dilunga nella se erbe che si possono trovare. asparagi, Parmigiano e e ricotta 50 g di uvetta e una manciata te Stoppani dedica una trentina aspettavo. Non vi dicevo appunto leva certamente far torto ai suoi precisamente dove termina col spiegazione di come si formano E adesso, grazie alla nostra pane nero di Coimo Preparate la pasta matta con di semi di sesamo. Lasciate di pagine ai “Ricordi del Monte che i ghiacciai sono in fuga, cioè compagni d’arme. Pare anzi, o Belvedere, il ghiacciaio arrivava ghiacciai e morene e in particola- Food Blogger Mara Toscani, Impastate 180 g di farina 0 con 330 g di farina 0, 220 ml di cuocere ancora pochi minuti. Rosa” in cui parla di Macugnaga diminuiscono da un pezzo su tutti per meglio dire è certo, che il pe- In 25 anni dunque il ghiacciaio nel 1870 quasi all’altezza della re quello del Belvedere. Fornisce scopriamo come utilizzarle in Lavate bene 200 g di insalata 60 g di farina di castagne, 2 acqua, 2 cucchiai di olio Riempite i cestini di pane raf- e del ghiacciaio del Belvedere. La i versanti delle Alpi? Questo pe- riodo di regresso del ghiacciaio di di Macugnaga avrebbe perdu- morena laterale e si poteva dire a tal proposito dimensioni e me- cucina con sei ricette facili e cicorino grumolo verde e ros- uova medie e pizzico di sale. d’oliva e sale. Lasciatela ri- fermo con la borragine e gli lettura di queste pagine, al di là riodo di regresso data su per giù Macugnaga sia cominciato da 50 to alcune centinaia di metri di ancora un bel ghiacciaio. Io non trature e spiegazione dei fenome- gustose che stupiranno tutti. sa. Unite poi i piselli freschi Formate una palla e lasciate posare in frigorifero e intan- spinaci novelli, cospargete di dell’interesse per il nostro paese, dal 1860, e probabilmente da anni e più. A memoria d’uomini grossezza… Esso si vedeva da mi aspettavo di trovarlo ora, ni ciclici della natura. Quello che appena sgranati di 6 baccel- riposare a temperatura am- to cuocete 700 g tra ortiche e formaggio grattugiato e in- a quei tempi non ancora colle- un’epoca ancora più lontana. I (mi diceva il sig. Oberto, valente Macugnaga, anzi, sembrava vi- dopo solo sei anni, tantum mu- stupisce è che, se mutiamo lo sti- li, 5 asparagi crudi tagliati biente. Nel frattempo lavate spinaci. Stendete la pasta in fornate di nuovo per altri 5-8 gato con la strada, che arrivava calori eccezionali, e più la dimi- alpinista e conduttore dell’alber- cino. Ora altro che vederlo! Se tatis ab illo, di vederlo cioè così le, molte di queste pagine potreb- finissimi e trasversali e con- bene 3-4 mazzi di borragine Frittatine di tarassaco un rettangolo sottile e farcite- minuti fino a doratura ultima- a Ceppo Morelli, lascia, per certi nuzione delle nevi, avvertito in go del Monte Moro a Macugna- non lo si vede nemmeno quando profondamente incassato tra le bero essere state scritte ai nostri dite con olio extravergine di e cuocete in acqua salata per novello (dandagliui) la con il misto di erbe amal- ta. Se volete un piatto ancora versi, trasecolati. Si parla in que- questo ultimo quindicennio, ne ga), quel ghiacciaio si avanzava si è arrivati alla cima del Belve- due morene, come un morto nel giorni. Io, veramente, ne ho letto ottima qualità, aceto di vino 25 minuti. Scolate, lasciate gamato a 250 g di ricotta, 100 più goloso, potete aggiungere sti ultimi tempi di cambiamento danno una ragione più che suf- almeno da 300 a 400 metri sul- dere… Insomma non c’è più altro cataletto, e per giunta così sfigu- anche recentemente (sulla ritirata rosso e sale. intiepidire e tritate grossolana- Lavate e mondate accura- g di formaggio grattugiato, alla verdura cubetti di pancet- del clima e di riscaldamento del ficiente. L’esaurimento di molte la sinistra più verso il paese… che un prosastico letto sassoso, rato dai massi che lo ricoprivano, dei ghiacciai) di uguali. Aggiungete solo alla fine sca- mente. In una ciotola unite la tamente 600 g di tarassaco sale e pepe. Richiudete lo ta o di formaggio. glie di Parmigiano Reggiano borragine 200 g di ricotta, a 3 novello. Lessatelo veloce- strudel e cuocete a 200°C per e cubetti di pane nero di Coi- cucchiai di formaggio grattu- mente in acqua salata e ri- 35-40 minuti. Frittata alta al forno con mo tostati. giato, a una grattata di noce passatelo in padella con poco tarassaco, ortiche, verzole moscata, regolando poi di sale olio extravergine d’oliva. In Cestini di pane raffermo e formaggio di capra e di pepe. Infarinate il piano di una ciotola mescolate 100 g con borragine, spinacini, lavoro e, con l’aiuto di un mat- di mollica di pane, 100 g di uvetta e sesamo Sbattete velocemente 6 uova. tarello o della macchinetta per formaggio grattugiato, mez- Aggiungete 100 g di formag- la pasta, tirate una sfoglia non zo bicchiere di panna fresca, Ammollate 3 panini raffer- gio di capra fresco o stagio- troppo fine. Con uno stampino un uovo, sale e pepe. Se ne- mi in acqua tiepida e latte. nato e mescolate. Versate 0,5 tondo o un bicchiere, intagliate cessario aggiungete poca fa- Strizzate bene e distribuite dl di latte o panna e amalga- tanti cerchi. Riponete una cuc- rina. Con un mestolo versate nei pirottini da muffin unti di mate. Unite poi 150-200 g di CLINICHE DENTAL QUALITY Numero verde dall’Italia: +39 800 858484 chiaiata di impasto al centro di un po’ alla volta il composto olio evo, dandogli la forma erbe spontanee miste sbollen- Via Cioia di Monzone, 8 Telefono: +39 0324 242292 ogni cerchio e richiudetelo su in una padela unta formando premendo bene con le dita. tate e ben scolate. Cuocete la 28845 Domodossola (VB) Italia Cellulare:+39 342 8467448 se stesso. Se la pasta si dovesse delle frittatine. Infornate in forno già caldo a frittata in una pirofila rotonda E-mail: [email protected] www.clinichedentalquality.com Sopra, Mara Toscani, essere asciugata troppo, inumi- Sono buone sia calde che 200°C per 5-8 minuti. Pulite di 18 cm di diametro ben unta a dx, la raccolta del tarassaco ditela con le dita leggermente fredde in un panino. e lavate un mazzo di borra- per 15-20 minuti a 180°C. 18 Passaggi tra i monti Arte fotografica e arte canora 19

Storie Marco Sonzogni MEMORIE Attilio De Matteis Singolari spigolature storiche in Val Baranca Un tuffo nel passato grazie ad una raccolta di fotografie d’antan Umberto Altana e “il petrolio” di Bannio Immagini della vecchia Pieve che è già un grosso indizio, in dato dei tecnici per un sopral- tra i quali emerge il tema delle La convinzione di Umberto Al- ritrovamento dei reperti arche- quella zona non cresce più l’er- luogo. Pochi giorni dopo questo popolazioni walser che, secon- tana è avvalorata dal fatto che ologici riportata nel paragrafo ba e la vegetazione che c’è è di incontro, il 27 ottobre 1962, En- do l’autore, hanno colonizzato diverse case sparse sul territorio “La necropoli di Bannio”: “La dimensioni ridotte”. Altana rac- rico Mattei muore, precipitando il territorio banniese ponendo un del comune, di cui alcune abita- scoperta avvenne per puro caso conta di essere stato testimone a Bascapè con il suo bireatto- grosso nucleo a Piedibaranca. te, sono costruite con la tecnica quando, nel 1937, iniziarono i dell’evaporazione gassosa del re Morane-Saulnier sventrato Durante lavori di sbancamento del blockbau (kunkasc) tipico lavori per la costruzione delle petrolio attraverso i due “sfia- da una bomba. Allo scopo di sono state rinvenute “…pietre dell’architettura walser. nuove scuole elementari. Gli tatoi di scisti bituminose, quale concretizzare la passione per angolari che erano chiaramen- Questi presunti walser banniesi, operai addetti allo scavo delle sia la quantità di petrolio impri- la storia locale, Umberto Alta- te i resti delle fondamenta delle secondo Altana, avevano pro- fondazioni si imbatterono in al- gionata in queste scisti spetta ai na ha dato alle stampe un libro case walser” e due caverne la babili contatti con la colonia cuni cumuli di pietra che erano tecnici stabilirlo”. Durante l’in- presentato nella sala consiglia- cui realizzazione è attribuita alle di Rimella che raggiungevano i sepolcri dei Celti”. La seconda tervista non si è potuto verificare re di Vanzone il 2 luglio 2010. popolazioni germaniche che le attraverso “…una strada abba- guerra mondiale impedì la pro- lo stato della scoperta perché in Il volume “Quattro passi nel usavano come cantine. Gallerie stanza larga situata sulla spon- secuzione delle ricerche fino al L’undici gennaio 1974, in piena quel periodo invernale la zona passato”, non menziona l’oro simili si trovano a Salecchio e in da destra dell’Olocchia”. 1953 quando Michele Bionda le 1 2 crisi energetica, il quotidiano era coperta di neve. La notizia è nero ma tratta vari argomenti val Formazza. Suggestiva la descrizione del intraprese con passione. La Stampa riporta un artico- sensazionale in una fase cruciale lo che titola “Un falegname di crisi petrolifera che impone Ai nostri giorni la fotografia avrebbe scoperto petrolio nella la circolazione automobilistica Umberto Altana è ormai alla portata di tut- Valle Anzasca a 1200 metri di a targhe alterne. Tutta Italia, e ti: ogni occasione è buona quota”. L’artigiano a cui si ri- parte del mondo, sono coinvolti Umberto Altana è nato a Torino il 24 febbraio 1931. Dopo per scattare foto, sempre più ferisce l’articolista è Umberto dall’austerity con norme restrit- qualche anno trascorso a Biella nel 1936 dove ha frequen- con gli smartphone e sempre Altana, un appassionato cultore tive che tendono a limitare i con- tato le elementari, nel 1941 arriva a Bannio e giovanissi- meno con le macchine foto- di storia locale mancato il 20 sumi energetici. mo lo troviamo al lavoro negli alpeggi. Alpino, prima nella grafiche. dicembre 2019. L’oro nero si Lo scopritore medita di coin- Fanfara Taurinense e poi ad Aosta. Partecipa attivamente A dire il vero vengono i bri- troverebbe “… sotto due piccoli volgere esperti e tecnici del set- alla vita del paese ricoprendo per un periodo le cariche di vidi a chi è cresciuto con le crateri” sulle montagne di Ban- tore per verificare l’eventuale vice sindaco e assessore. Componente per molti anni del vecchie “regole” dell’inqua- nio nella zona del Pizzo Nona. sfruttamento dell’ipotetico gia- Premiato Corpo Musicale di Bannio, di cui è stato anche dratura che doveva essere Il valico descritto è da sempre cimento, “Ne avevo parlato ad- presidente, e della Filarmonica di Calasca. Appassionato attentamente valutata, inqua- caratterizzato da un forte odore dirittura ad Enrico Mattei quan- di storia, linguistica e toponimia. Nell’archivio di famiglia drata mantenendo l’orizzon- di petrolio tant’è che è stato ri- do era venuto in visita in valle ha lasciato un numero impressionante di documenti. Spo- te “diritto”, con il sole alle 3 4 5 battezzato “Bocchetta del petro- Anzasca”. Altana racconta che sato con Felicina Vittoni. Due figli: Gabriella e Felice. Due spalle…: gli scatti erano in lio”. L’articolo continua: “Oltre il presidente ENI si era mostrato nipoti: Thomas e Andrea e una pro nipote: Matilde. numero limitato dato il costo all’intenso odore di petrolio, interessato e che avrebbe man- non indifferente del materiale della latteria turnaria, edifi- utilizzato. cato nei primi anni del secolo RICORDO Walter Bettoni PERSONAGGIO Fulvio Longa Gli appassionati, poi, pas- scorso; proseguendo verso savano ore e notti nella “ca- sinistra ecco “casa Sibilia” Era presidente onorario E’ stato tra i fondatori del Gruppo Sportivo Genzianella mera oscura” per sviluppare e poi il “caffè Centrale”, per i negativi e poi stampare le decenni vero e proprio luo- della Scuola Sci Macugnaga immagini su carta o addirittu- go di ritrovo e aggregazione La Valle Anzasca piange Raimondo Balicco ra su supporti telati per le im- sociale. Davanti ad esso la magini più preziose. Le im- casa che ospitava il “Risto- Mercoledì 18 marzo Raimondo portando grandi successi. La sua Addio a Gianni Rapetti magini ottenute non avevano rante Centrale” (quanta fan- Balicco, 77 anni, amico della Valle passione per la corsa in montagna un carattere effimero come tasia nei nomi!) e, di fronte, Anzasca e dell’Ossola, è decedu- ha avuto inizio in Valle Anzasca, quelle digitali, ma restavano l’asilo Cicoletti. La veduta to nella sua casa di Villa d’Almè dove giunse poco più che venten- nei cassetti o negli album a si estende verso montagna (Bergamo); è andato avanti, come ne presso la Caserma Forestale ricordo e testimonianza. fino alla località Buchero e al 6 nel gergo degli Alpini. Dipenden- di Ceppo Morelli. Si inserì presto 7 8 Fa oggi un certo effetto ritro- “cantun d’la Miseria”, posto te del Corpo Forestale dello Stato nella comunità ceppomorellese e varsi sotto gli occhi esempla- sulla riva destra del torrente come Guardia Forestale dal 1965 dell’Anzasca, dove tra l’altro, con ri di quasi cento anni fa che ci Marmazza. Moltissimi gli al- cartolina, si può ben vedere anche “l’osteria dul sciur Ta- là (foto 4) la via si restringe- che ci restituisce un ricordo al 2002 con esperienze lavorative il geometra Giorgio Longa, i fra- restituiscono angoli del paese beri da frutta, oggi totalmente il piccolo nucleo abitato e pella” nella quale era esposto va per la presenza del forno della vita dei tempi, con la nelle Regioni Lazio, Piemonte e telli Gian Carlo e Sergio Tabacchi, e volti ormai scomparsi: mi fa scomparsi, inframmezzati tra la vasta area di prati che si imbalsamato lo storico lupo per il pane, sulla destra: di vecchietta con la “civera” in Lombardia, ha ricoperto compiti altri atleti ed ex atleti del locale gendo attività agonistica e collabo- sempre con tenacia e decisione. piacere proporre quest’album le case, mentre nell’angolo estende verso Piedimulera. ucciso a Mazucher. Proprio fronte la recinzione del pre- spalla, ripresa in primo piano di responsabilità organizzativa e gruppo di marciatori in montagna rativa con altre associazioni spor- Sempre presente nelle riunioni per di angoli scomparsi, o pro- inferiore verso destra si vede La via principale (foto 2) era di fronte (foto 3) l’asilo in- stigioso Palazzo Gallotti che nella foto 6. Sarebbero tan- del personale nel Corpo Forestale dell’Enal Ceppo Morelli e con un tive, è sempre stato vicino al G.S. cercare di risolvere i problemi dei fondamente modificati di Pie- un tratto della strada in terra via Roma, ora via Cicoletti: fantile realizzato a fine Ot- fu anche abitazione dello sto- tissime le immagini, ma mi dello Stato. È stato atleta di corsa gruppo di validi giovani del pic- Genzianella e alla Valle Anzasca. piccoli paesi di montagna». An- ve Vergonte. La mia ricerca è battuta che si dirigeva verso il fondo, ovviamente, era in tocento grazie al lascito te- rico e indimenticabile dottor piace chiudere con le foto 7 in montagna, allenatore della Na- colo paese collaborò alla nascita Balicco era sindaco di Mezzoldo, che Antonio Decaro, presidente partita da una foto del centro Piedimulera, attraversando terra battuta, quotidianamen- stamentario del benemerito Nino Monaco, oggi diventato e 8 nelle quali il fotografo ha zionale e poi Commissario Tec- del Gruppo Sportivo Genzianella, piccolo paese situato alla testata dell’Anci e sindaco di Bari ricorda del paese scattata dall’al- il greto della Marmazza con te accudita dal “stradin” o dottor Giovanni Cicoletti: in- sede del Municipio, seppur voluto impreziosire con le Si è spento a Milano Gianni “La via del Presidente”. Wal- nico delle Nazionali della Corsa dimostrando subito le sue capaci- della Val Brembana, ed era al suo Balicco: «Dobbiamo salutare un to del campanile che offre “ul cunetun” e i vasti prati “cantunè” con la sua carrio- tere generazioni di pievesi vi completamente ristruttura- modelle le sue inquadrature, Rapetti, presidente Onorario ter Romen ricorda la salita: in Montagna (Coni/Fidal) dal tà organizzative e di competenza terzo mandato. Jonathan Lobati, altro sindaco che se n’è andato per un’immagine profondamente dove si trovavano solo poche la, pala e scopa. Esiste ancora trascorsero i primi anni d’in- to. Sulla via che portava alla dando un esempio di quel- della Scuola di Sci Macugna- «È stata un’impegnativa sa- 1985 al 2012. Membro Onorario tecnica. Raimondo Balicco anche attuale presidente della Comunità colpa del coronavirus. Innamorato diversa dall’attuale. In primo case di Fomarco Basso. Nella oggi il fabbricato che ospita- fanzia, accuditi dalle Suore chiesa (foto 5) il fotografo ha la che un tempo si definiva ga. Cecilia Borgonovi, diret- lita che è andata a chiudere dell’Associazione Mondiale Corsa Dopo il trasferimento in Valle Vi- Montana, dice: «Mi dispiace per la e difensore del suo territorio oggi piano si vede il fabbricato foto 1, ripresa da una vecchia va il “Ristorante Centrale” e del Cottolengo. Poco più in immortalato un’immagine “l’arte della fotografia”. trice della scuola, commenta: uno degli ultimi problemi sul in Montagna. Con i suoi ragazzi gezzo, presso la Caserma Forestale sua valle, per il suo territorio e per così duramente colpito». Lascia il “Personalmente è da pochi grande ventaglio della Est del aveva girato l’Italia e l’Europa ri- di Santa Maria Maggiore, pur svol- le sue montagne che aveva difeso figlio Alessio e la moglie Ausilia. anni che conoscevo Gianni, Rosa. Oltre diciotto ore di sa- Anniversari Elena Fornetti ma posso dire che era una lita in uno scenario incompa- persona squisita, sorridente e rabile fra crepacci, seracchi, Pubblichiamo uno stralcio del discorso celebrativo per l’ottantesimo di fondazione dalla gran voglia di vivere. Mi vento gelido e tratti rocciosi Don Giovanni Battista Bossi Livia Frezza dicono i maestri di lungo cor- ghiacciati. Stremati abbiamo gennaio 1973 al 30 novembre con le diverse Associazioni, an- so che, fin dagli anni settanta, raggiunto la capanna Mar- 1993. Trasferito quindi a Bor- dava a trovarlo. Recentemente, ha collaborato generosamen- gherita, accolti da Chino gosesia dove è stato cappella- alla Milizia Tradizionale aveva La Corale di Cimamulera te con la nostra scuola sci for- Muraro. La via l’abbiamo no dell’ospedale per oltre un regalato alcune giacche previa Dio ci rispetta quando lavoria- Giovanni Scarani, la musica di Rolandi, il cui interessamento, il nendo materiale tecnico, idee voluta dedicare all’amico ventennio e parroco di Agnona, benedizione da lui fatta presso mo, ci ama quando cantiamo. Emília Ghinzone, che già da cui amore ci ha permesso di cre- ed entusiasmo, al punto da Gianni, grande appassionato Foresto e Isolella. Don Giovan- la chiesa di Foresto. Oggi siamo qui, tutti assieme, qualche tempo faceva avanti e scere oltre i nostri limiti, oltre i esserne nominato presiden- di Macugnaga e del Monte ni Bossi nel suo mandato apo- per celebrare un momento im- indietro per Piedimulera, attra- nostri repertori, per scoprire che te onorario”. Beba e Paolo Rosa con i suoi grandi silen- stolico a Bannio ha ampliato portante. Siamo qua come erano verso la mulattiera, per prendere i confini che tracciamo ci esclu- Schranz ricordano: “Gianni zi e la natura incontaminata l’asilo Infantile, costituito la qui, 80 anni fa, le persone che lezioni di organo e prepararsi al dono dal resto del mondo e che, Rapetti è stato l’ideatore dei dei quattromila». Chiude il Compagnia Teatrale e fatto in- hanno dato vita alla nostra cora- meglio per questa prima esibi- una volta varcati, la vista dall’al- pettorali da gara elasticizza- ricordo di Gianni Rapetti un stallare l’energia elettrica nelle E’ scomparsa lo scorso 4 marzo a Or- le. In un periodo storico diffici- zione, la direzione forte e intensa tra parte è sempre migliore. Nel ti che tuttora sono utilizzati rattristato Aldo Pirazzi, primo diverse chiese e oratori. A don navasso, dove risiedeva dal 1969, Livia le, all’alba degli stravolgimenti del maestro Mario Fornetti, che 1990 la direzione passa a Fulvio nelle diverse gare, comprese direttore a collaborare con lui: Bossi si deve l’introduzione Mafalda Frezza. Era nata a Fornarelli di della seconda guerra mondiale, già dal 1933 guidava la corale di Fornetti, figlio del fondatore, quelle di Coppa del Mondo”. “Era una fucina di idee, al- della “Nevicata” del 5 agosto, Macugnaga nel 1928. Figlia di Giaco- Mario Fornetti ed Emília Ghin- Piedimulera. E dopo quel primo, e nel 1999 è la volta di Mauro Lamberto Schranz aggiunge: cune innovative altre allegre quando il Simulacro della Ma- mo, nato nel 1905, e di Elisa Mazzetti, zone dimostrarono con deter- grande successo, tanti ne sono Tagliaferri, che ancora porta “Credeva moltissimo nelle e spassose. Sua quella della Si è spento all’età di 92 anni, donna viene issato sulla cupo- nata nel 1904, era prima di sei fratelli e minazione che si può evitare di seguiti: per la prima messa di avanti La corale con passione. E potenzialità di Macugnaga bottiglia da pagare quando don Giovanni Battista Bossi. la della parrocchiale. È stato sorelle. Aveva sposato Natalino Caffoni, sentire dentro il silenzio assor- don Luciano Tomola, con l’ese- nel 2010 Mimí, la nostra Mimí, sì da divenire azionista della un maestro cadeva durante la Nato a Galliate il 17 febbraio inoltre un curatore attento e mancato nel 2003, con cui aveva avuto dante che c’è fuori, attraverso cuzione della I missa pontificalis lei che aveva diretto la corale “SommerSki”, la società che settimana lavorativa. 1928, è stato ordinato prete a meticoloso del patrimonio reli- tre figli: Germana, Walter e Tiziana. la musica. Il 13 dicembre 1939, del Perosi, e le donne, per la pri- femminile per 71 anni, lascia gestiva lo sci estivo quando E così anche la gita e la cena Novara da Monsignor Vincen- gioso e culturale a lui affidato. Walter Caffoni è personaggio molto per la festività di Santa Lucia, si ma volta, ammesse in cantoria; l’accompagnamento del canto sul ghiacciaio del Talliboden di fine stagione le ha ideate e zo Gilla Gremigni il 28 giugno Nel 2013, in occasione del suo noto nell’ambiente degli sport invernali: esibì per la prima volta la Scho- per l’arrivo di don Arturo Besse- con il suo amato organo a Mau- la neve durava tutto l’an- finanziate lui. Ha sciato con 1953. Dal 1957 al 1972 è stato 60° anniversario di sacerdozio, militare del Soccorso Alpino della Guar- la Cantorum. In questa chiesa, ro nel 1949, un parroco che ha ro, con l’aiuto anche della ma- no”. A lui Walter Romen e noi finché la salute glielo ha arciprete a Bannio e dal 1961 è stata conferita la Cittadinan- dia di Finanza, è stato specialista nello per questa solennità, al suono sempre creduto e sostenuto la estra Simona Guglielmi, che ci Gianni Tagliaferri, maestro e permesso. Per noi maestri e al 1972 anche Primicerio ad za Onoraria di Bannio Anzino. sci di velocità arrivando a detenere per di quest’organo. Chiudete gli sua corale, non facendole mai ha permesso di crescere. Mimí simo genio musicale conosciuto riempiono di orgoglio e che an- non è altro che la storia di una fa- guida alpina, hanno dedicato per Macugnaga è una gran- Anzino. Passato quindi alla par- L’anziano sacerdote era rima- breve tempo il record del mondo nel chi- occhi, tornate a quel tempo: le mancare l’affetto e la vicinanza ha anche introdotto alla musica a livello mondiale e cresciuto tra cora oggi accompagna in alcuni miglia, un grande affresco di una un’impegnativa via sulla Est de perdita”. Lascia la moglie rocchia di Marano Ticino dove sto molto legato alla comunità lometro lanciato. Ai famigliari, le con- note della Messa “Cantate do- di padre; nel 2006 per l’arrivo colui che fu uno dei suoi primi le crome e i semitoni della corale momenti i nostri canti. Perché la comunità che cammina insieme, del Rosa, da loro battezzata Giovanna e il figlio Franco. è rimasto per vent’anni, dal 7 di Bannio Anzino che spesso, doglianza della redazione de “Il Rosa”. mino” di Perosi, l’omelia di don a Cimamulera di don Simone allievi: Roberto Olzer, grandis- di Cimamulera, i cui successi ci storia della corale di Santa Lucia unita, tra le pieghe del tempo. 20 Memoria sportiva Tradizione 21

l’avvenimento Renato Cresta Cultura alpina Elena Giannarelli Le cinque partecipazioni di Renato Cresta alla “Vasaloppet d’Italia” Una lingua di affetti che non passano mai di moda La grande avventura della Marcialonga Il dialetto: una ricchezza che nessuno deve rubarci

La Marcialonga sbandare e cadere su una la- sue prepotenze. La quinta La parola “dialetto” etimolo- Borca, anni ‘20 del regala ai ragazzi un migliore ren- si svolge su una stra di ghiaccio ed allora si Marcialonga è l’attenzio- gicamente si connette al verbo Novecento, quando la lingua dimento scolastico. Interessanti distanza di settanta ferma e s’informa: “Are you ne prestata ai tanti gesti di greco dialègomai, “conversare”, più diffusa era il Titsch. sono le motivazioni: desiderio di chilometri, che OK?” E riparte solo dopo la cortesia che mi hanno fatto “ragionare”, “discutere” ed ha la creare un legame forte con la fa- corrispondono al mia risposta affermativa. capire che la Marcialonga è stessa radice del sostantivo “dia- noranze erano state fortemente miglia, voglia di conoscere la sto- cammino da La terza Marcialonga è quel- una gigantesca festa di gen- logo”: indica quindi il parlare penalizzate in epoca fascista tan- ria di determinati termini e parti- Domodossola a la volta che sono affiancato ti, è la fatica di oltre duemila della quotidianità. In linguistica, to che alcune famiglie avevano colari espressioni; la possibilità di Borgomanero, seguendo da una graziosa ragazza dal- volontari che s’impegnano il termine appare ambiguo e non subito la “traduzione italiana” arricchire il proprio parlato. Con il Lago Maggiore le trecce bionde che procede diversi giorni per preparare esiste una definizione universal- del loro cognome: a Macugna- queste premesse, c’è da augurarsi sino ad Arona. sul binario al mio fianco e e poi ancora diversi giorni mente accettata né di lingua, né ga Zurbriggen era diventato Del che l’inversione di tendenza vada resta appaiata per un lungo per riordinare. È questo che di dialetto: di solito la parola in- Ponte e Antematter Del Prato. avanti. Così la cantina tornerà a tratto pianeggiante. non pos- mi ha fatto capire che ogni dica le varietà locali di un sistema Nessuno ha tutelato i dialetti, che essere “cànova”, dal latino “ca- La volta che sono andato più so proseguire nei miei ragio- edizione è una festa di tutta linguistico, che si contrappongo- già all’indomani dell’Unità d’Ita- noba”, la baracca di vimini o di veloce ho impiegato quasi namenti perché devo saltar la valle, una festa nella qua- no alla lingua nazionale. Comun- lia e nei primi programmi scola- canne e poi di legno, che si pian- sei ore e mezza. Ne ho fatte fuori dal binario: un sobbal- le sia il primo, sia l’ultimo que sia, si tratta di una distinzio- stici elementari cominciarono a tava sulle vie o nei mercati, per cinque. La mia prima Mar- zo l’ha fatta cadere. concorrente transitano tra ne capace di assumere valenze essere discriminati per la neces- vendere sale e cibi. Divenne la cialonga è quella volta che, anche fortemente ideologiche e sità di imporre un’unica lingua bottega dove si commerciava al alla partenza il termome- politiche. In Spagna di recente è nazionale. In molti luoghi l’italia- minuto, poi l’ambiente di casa in tro segna -6° C e, dopo una tornata prepotentemente alla ri- no veniva studiato a scuola come cui si conservano le vettovaglie. mezz’ora di gara, si alza il Ero ben allenato quella volta, balta la questione del Catalano e lingua straniera, dato che in casa Lo zio tornerà a essere “barba”, föhn che lo fa salire a +6° C. ma ci sono voluti due giorni per di Barcellona; in Libano un par- ci si esprimeva costantemente in un traslato per indicare l’uomo Il vento strappa dagli alberi tito di destra, nazionalista e cri- altro modo. anziano, dotato di saggezza: la le ultime foglie, oltre a pigne smaltire la sbornia di stanchezza. stiano, “I Guardiani dei Cedri”, L’alfabetizzazione ha portato rendono l’idea. Le loro colleghe a Vanzone il 7 agosto scorso, un barba era attributo dei filosofi e rametti che cadono sulla si batte perché il paese non abbia dunque alla diffusione della lin- e i loro colleghi di quarant’anni colto signore mi ha avvicinata e nell’antichità. È parola settentrio- pista e sono triturati dagli più legami con il mondo arabo. gua italiana e al regresso delle fa, per eccesso di zelo, demo- L’alfabetizzazione ha definito velleitaria la posizione nale antichissima, che Dante usa sci; la temperatura ha ridotto La quarta Marcialonga è quel due ali di folla che applaude Sostiene che il Libanese debba parlate locali. Negli anni Cin- nizzarono le parlate locali e pur- ha portato dunque di chi, come me, incita a un recu- in Paradiso 19,137. La mia ami- la neve ad un pacciume, un gigante norvegese, almeno a tutti, che incoraggia tutti. Ma essere riconosciuto come lingua quanta e Sessanta del Novecento troppo distinsero i loro alunni in alla diffusione della pero del dialetto, a un riavvicina- ca Oriana Pala, quando il fondo misto di graniglia di neve e giudicare dall’abbigliamen- la mia quinta Marcialonga è autonoma e preme per sostitu- addirittura chi non si esprimeva bambini di serie A e di serie B a lingua italiana mento dei giovani alle loro radi- di un sentiero è bagnato e si sci- foglie pestate, sminuzzate, to, quello che spintona tutti stato anche l’accorgermi che ire l’alfabeto arabo con quello in lingua era considerato perso- seconda del loro modo di espri- e al regresso delle ci. “Il dialetto esprime un mondo vola, dice: “Slizzigo” e suo nipo- grattugiate. Tutti avanziamo per superare un gruppo che il tempo passa: quella ragaz- fenicio. L’Italia è la nazione dei na incolta. Oggi le amiche Enri- mersi. Addirittura tanti genitori parlate locali. passato, una realtà agricolo-pa- te Nicolas, di diciassette anni, la in una fanghiglia marrone si è formato nella strettoia di zetta che cinque anni fa mi dialetti, intesi come espressione ca Borelli e Federica Vallogini, cominciarono a parlare con i loro storale che non esiste più”. Così comprende. Il verbo slita’ indica nella quale nessuna sciolina Via de Ischia e riesce a gua- ha offerto il te è ancora li con linguistica di un ristretto ambito maestre elementari illuminate, figli un italiano che essi stessi argomentava e devo dire con una “scivolare” ed è parente stretto serve più, vai avanti a fati- dagnare una decina di posti; il suo vassoio, ma adesso si geografico: basti pensare che al se in un tema trovano la parola conoscevano poco. Fu un errore qualche ragione. Dimenticava, della “slitta”, il traino senza ruo- ca e devi spingere, spingere è proprio quel tale che, poco è trasformata in una bella fi- momento della proclamazio- “muiri”, si limitano a metterla clamoroso, che ha portato al qua- un patrimonio di commedie di però, quel signore, che il dialetto te che si muove sulla neve. Alle persino nei tratti in discesa. dopo, vedi che s’inciampa in gliola che mi sorride. ne dell’Unità della penisola nel tra virgolette, come vocabolo si totale abbandono dei dialetti. valore inestimabile. Si continua a è la lingua degli affetti e che gli origini di tutto questo è il tedesco Ero ben allenato quella vol- in una salita, mi pesta un ba- glie il mio bastoncino e me di me, ma regola la sua velo- un suo bastoncino ed esce di La Marcialonga è questo e 1861 solo il 4% della popola- non italiano: un tempo quell’uso Eppure questi sono una ricchez- poetare nel dialetto di Bagheria, affetti non passano mai di moda. “schlitten”. Dietro una parola in ta, ma ci sono voluti due stoncino, me lo strappa dalle lo porge sorridendo. cità sulla mia e mi fa compa- pista, cade giù dalla scarpa- tante altre cose ancora, tan- zione conosceva l’italiano. Non sarebbe stato considerato erro- za culturale; sono specchio di come dimostra Ignazio Buttitta Così ho scoperto con piacere da dialetto si apre un mondo: che giorni per smaltire la sbor- mani e prosegue senza una È pure quel ragazzo di Vare- gnia nel lungo e noioso tratto ta e ruzzola nella neve, tra te cose che ricordo e, sicu- solo: in alcune zone si parlavano, re grave. Eppure il sostantivo è realtà degne della massima con- che definisce povero e servo il una recente indagine che il 63% le future generazioni possano ri- nia di stanchezza.La seconda parola di scusa, ma è anche se, quello con il cappello da tra Predazzo e Bosin. È an- le risate e gli sfottò di tutti ramente, molte altre che ho e si parlano ancora, lingue altre, assolutamente espressivo e non siderazione. Pier Paolo Pasolini popolo cui è stata rubata la lingua dei giovani è tornato a utilizzare appropriarsi di questa ricchezza, Marcialonga è quel tale che, quel giovanotto che racco- mondariso, che è più veloce che quel tale che mi ha visto quelli che hanno subito le dimenticato. che la Costituzione Repubblica- facile a rendersi in lingua: né difese il friulano; in napoletano dei padri. Alla fine di una confe- le parlate locali: il bilinguismo è con consapevolezza e con un piz- na tutela all’articolo Sei. Le mi- “paccottiglia” né “cianfrusaglie” Eduardo De Filippo ha lasciato renza su questi argomenti, tenuta pratica sana, che apre la mente e zico di divertimento. STORIA Paolo Crosa Lenz STORIA Walter Ferrari Un voto per ritrovare il filone d’oro La Cappella dei Frassini Questa edicola votiva posta lungo Giulio vince e il diavolo, sbuffando, la strada che dalla piazza Municipio arranca verso il Passo del Moro. Ad La “Madonna nera” di Migiandone porta a Chiesa Vecchia, si dice sia il un certo punto chiede a San Giulio primo luogo di culto di Macugnaga. di portare almeno il battacchio, il Ricorre quest’anno il bicente- Tra storia e leggenda questa cappella santo acconsente e arrivano in cima. nario di edificazione del pic- resta legata alla figura di SanG iulio. Scendendo sull’altro versante, a colo santuario dedicato alla Si narra che egli giunse in Ossola causa del peso della campana, il dia- Madonna “nera” di Oropa a alla fine del IV secolo d.c. e che nella volo sprofonda nella neve, stanco Migiandone, frazione del co- sua opera di evangelizzazione diede e arrabbiato si ferma e scaraventa, mune di Ornavasso in Bassa molta importanza alla costruzione nel sottostante burrone, la pesante Ossola. La storia della chiesa di chiese e cappelle. Carlo Zambo- campana che si frantuma in piccoli è legata strettamente alle mi- nini, di Anzino, detto Cerina, nel pezzi che sono tutt’oggi presenti nei niere d’oro di Macugnaga. TRASFORMA 1830 scrisse che San Giulio giunse diversi villaggi del Vallese. Tornan- Scrive don Remo Bessero a Macugnaga il 22 settembre 344 do alla Cappella dei Frassini e a San Belti (“La Madonna d’Oro- d.c. e che celebrò la S. Messa dove Giulio, va ricordato che egli è arri- pa di Migiandone”, 1985): ora sorge la Cappella dei Frassini. A vato dall’Oriente si è fermato alla LA TUA VASCA IN DOCCIA “Racconta l’aurea leggenda San Giulio resta legata la leggenda Pieve di Brebbia prima di arrivare del voto fatto dal suo fonda- della campana destinata al Vallese: sul lago d’Orta dove ha edificato la tore, Gaspare Bessero (1769- a Vanzone abitano degli artigiani sua centesima chiesa. Brebbia la tro- PRIMA DOPO 1861), cercatore d’oro in valle che fabbricano le campane. Una di viamo 600 anni dopo nel 999 legata Anzasca, il quale vestito da queste deve essere portata nel vicino alla vendita dei territori ai piedi del mendicante percorreva a pie- Canton Vallese e il Vescovo incari- Monte Rosa al Monastero di Arona di la distanza fra Pestarena e ca San Giulio del trasporto. Il santo e uno dei capifamiglia si chiama Torino per portare alla Zecca incontra il diavolo che gli dice di Giulio. All’interno della Cappella i lingotti d’oro nascosti in una essere il possessore dell’anima del dei Frassini possiamo ammirare un polenta, che teneva nello zai- prete di Macugnaga, ma San Giulio antico affresco dove è raffigurata la no. Così travestito e passan- non ci sta e scommette che il prete Madonna e il Bambino con ai lati do per strade secondarie, era tornerà sulla retta via. Chi perde por- San Giovanni Battista e San Bernar- sempre riuscito a sfuggire ai terà la campana a destinazione. San do di Aosta. malandrini che tentavano di saltargli la strada. E fu così che, passando sotto i monti d’Oropa nel Biellese, aveva fatto voto a quella Madonna: nella miniera si era perso il fi- Infatti nell’ultima domenica le a piedi lungo una comoda di affreschi: un’Adorazione lone d’oro; se lo avesse trova- di agosto del 1820, il parro- stradina selciata con cappelle dei Magi di Paolo Raineri e un to, avrebbe fatto costruire in co don Carlo Jonghi, delega- della via crucis (1822, dipinti Sacro Cuore di Gesù. L’orato- paese una bella chiesa in ono- to del vescovo, benediceva la del pittore vigezzino Lorenzo rio è dedicato alla Madonna di re di quella Madonna. E così chiesa, annotando sul registro Peretti). Ha una disposizione Pompei. L’ultima domenica avvenne. I lavori di costru- dell’archivio: “Festa solenne, a croce greca e presenta tre di agosto, festa solenne della zione dell’edificio iniziarono grande concorso mai veduto- altari e un piccolo oratorio. Il “Madonna nera” è occasione il 17 agosto 1819 e già nel si, milizia, mortaretti e banda maggiore è dedicato alla Be- per i molti migiandonesi emi- luglio dell’anno successivo il per tre giorni”. Il Santuario, ata Vergine d’Oropa, con una grati all’estero per un ritorno vescovo di Novara visitava il su un breve ripiano aperto sul- statua in una nicchia di mar- a casa e, per i discendenti, ai cantiere pressoché ultimato. la valle del Toce, è accessibi- mo; i laterali presentano gran- luoghi d’origine. 22 Camminando e correndo sui nostri monti Montagna 23

ESCURSIONISMO Claudio Marchisotti, Giorgio Capponi (www.escursionando.it) CELEBRAZIONI Paolo Crosa Lenz Imprenditorialità Fabrizio Vedana Un itinerario tra antichi alpeggi in Valle Olocchia 1970 - 2020: cinquant’anni per la montagna e per la natura alpina Miniere d’oro e Bitcoin L’anello dei Cerf Pestarena, lo storico Pozzo Maggiore della miniera d’oro Una bella escursione ad anello Il sentiero continua e superato il Buon cinquantesimo in valle Olocchia, laterale della Rio della Valle si giunge all’alpe scaldano quanto più sono po- Val Baranca (dislivello 476 m; che sulla cartina è indicato come tenti e il calore può compromet- difficoltàE /EE; tempo comples- Cerf non meglio specificato, qui CAI Macugnaga te il loro buon funzionamento: sivo h 5,00). Va innanzitutto reso sorge una bella baita moderna- per questo si mettono in luoghi merito al Gruppo Escursionisti mente ristrutturata. Da questo freschi (naturalmente o per ef- Val Baranca e al Gruppo Alpini punto un sentiero segnalato scen- fetto dell’aria condizionata). di Bannio che hanno effettuato de direttamente a raggiungere Le miniere sono luoghi freschi un importante lavoro di ricerca l’Alpe Giavine (857 m) e per- durante tutti i mesi dell’anno e, storica riscoprendo antichi nomi mette di accorciare notevolmen- adottando determinati accorgi- di località oramai caduti nel di- te il giro. Si continua a seguire il La sezione CAI Macugnaga menti logistici, possono diven- menticatoio, recuperando sentie- sentiero che traversa e superato viene istituita nel febbraio 1970 tare un luogo ideale dove collo- ri abbandonati da tempo. La no- il Rio Scolatore, si raggiungono ed è la prima delle sezioni CAI care questi computer anche in stra attenzione è stata attratta dal i ruderi dell’alpe la Stur. Si supe- di “terza generazione”. Sono le termini di sicurezza (alla minie- percorso che transita tra alpeggi rano il Rio dell’Ouga, il Rio del sezioni nate dopo il boom eco- ra si accede normalmente da un identificati con il toponimoCerf . Laurò e il Rio Pizzone da cui si nomico e con un’attenzione solo ingresso e questo può esse- Il percorso, con partenza da Val- sale a raggiungere l’oramai diru- particolare all’escursionismo e re adeguatamente presidiato o piana, visita i Cerf che si trovano to alpe Pizzone (1117 m) con la ai temi ambientali. Dopo Ma- protetto). È importante ricorda- lungo l’itinerario. Verremo poi a sua cappelletta. Dall’alpe il sen- cugnaga, nasceranno re che a monte della criptovalu- sapere che Cerf è la forma dialet- tiero scende a raggiungere l’alpe (1973), Valle Vigezzo (1974) e ta c’è un meccanismo denomi- tale di Cervo, “alpe Cervo di ...”. a raggiungere la dorsale dove, ad sco e giunge al Cerf di Sant’An- protezione dell’alpe. Continuan- Castelletto da cui, volgendo a de- rio di Sant’Antonio di Anzino da Formazza (1983). Le sezioni di nato Blockchain che altro non è Lasciata l’auto a Valpiana, at- un bivio, si abbandona il sentiero tonio (patrono di Anzino) oramai do sul sentiero su cui è quasi stra, si raggiunge la strada asfal- Santa Maria di Fobello in occa- prima generazione sono quelle se non un software complesso traversiamo il ponte sul torrente che scende per proseguire a de- ridotto ad un ammasso di pietre. scomparso il piano calpestabile, tata nei pressi dell’alpe Giavine, sione dell’annuale pellegrinag- nate agli albori della storia del costruito in modo che si possa- Olocchia e ci incamminiamo a stra lungo una traccia di passag- Si procede con percorso altale- facendo attenzione a dove si ap- quindi si percorre un tratto del gio. Si torna a Valpiana e, passate CAI, nell’Italia postrisorgimen- anni ’70 del Novecento, con Franco Pace, primo Presidente C’erano una volta le miniere sul mercato delle valute virtuali, no solamente aggiungere nuovi fianco della condotta seguendo gio, per iniziare a percorrere il nante per raggiungere il Cerf dul poggiano i piedi, si raggiunge il percorso devozionale usato dai Case Rovazzi (825 m) al luogo tale, quando un club elitario si l’affermarsi dell’escursionismo del Cai Macugnaga assieme a d’oro, la ricchezza tangibile, meno ne restano da trovare e il dati alla fine della catena senza le indicazioni per i Cerf. Si sale lungo traverso che entra nel bo- Demio con la cappelletta posta a successivo Cerf at Mama Lena. pellegrini per giungere al santua- di partenza. impegnò a “costruire gli italia- di massa, il CAI superò la so- Carlo Ravasio fondatore de l’oro che poteva essere toccato mining (l’estrazione) diventa la possibilità di modificarne i ni” attraverso la frequentazione glia dei 300.000 soci. Nel 1963 “Il Rosa” fisicamente e poi diventare, una più difficile e costosa (servono contenuti. Così la Blockchain di Trail running Matteo Vola delle Alpi e la conquista delle il raggruppamento delle sezioni volta venduto, denaro contante. computer sempre più grandi e una criptovaluta inizia il giorno vette. Da noi furono le “quattro CAI “Est Monte Rosa”, oggi derbalmo), il grande impegno Oggi, invece, ci sono i compu- più potenti). Questi computer in cui viene creata e continua a rosine”: Varallo, Biella, Domo- diciassette con un’esperienza del volontariato per il recupero e ter, gli algoritmi, le criptovalute, per poter funzionare bene ed incrementarsi giorno dopo gior- Una rubrica per gli amanti della corsa in montagna dossola e Verbano-Intra. Nella pionieristica in Italia. La sezione la segnaletica dei sentieri (veico- i Bitcoin: il web è diventato una estrarre le criptovalute, come i no conservando traccia di quel- La strà parentesi del ventennio nacque- del CAI Macugnaga (presidenti lo di un nuovo uso ricreativo del- sorta di nuova miniera e i Bit- Bitcoin, hanno bisogno di due lo che nel frattempo è successo. ro Novara (1923), Arona 1930) Franco Pace, Teresio Valsesia, la montagna), al ruolo di Teresio coin hanno, metaforicamente fondamentali elementi: 1) tanta È un file pubblico e chiunque I corridori delle cime d’la Coloria e Omegna (1934); il CAI (dive- Roberto Marone, Flavio Violatto Valsesia come vicepresidente e forse non solo, preso il posto energia elettrica - 2) ambiente può averlo nel proprio com- nuto Centro Alpinistico Italiano) e oggi Antonio Bovo) contribuì generale del CAI e promotore dell’oro. Nel comune sentire e fresco. Per comprendere il pri- puter o nel proprio smartpho- Spettacolare passaggio di fu assoggettato al CONI e con- in modo decisivo e con rilie- del Sentiero Italia. Vincolato ora pensare miniere d’oro e cripto- mo punto è bene precisare che ne scaricandone il software. I Stefano Ruzza al Passo del Moro trollato dal Fascismo. Nell’im- vo nazionale al rinnovamento alle necessità di cronaca legate valute non hanno nulla in co- questi computer devono avere nuovi minatori di criptovalute durante il MEHT mediato dopoguerra, tra il 1945 del CAI e all’adeguamento alla all’emergenza coronavirus. mune. In realtà non è così. Le una buona relazione tra hashra- hanno un compito importante: (Foto Sport PRO-MOTION) e il 1948, nacquero sette sezioni nuova realtà culturale e sociale “Il Rosa” dedicherà ampio spa- criptovalute, di cui il Bitcoin te e consumo di elettricità; devono convalidare tutti i pa- (Gravellona Toce, Piedimulera, italiana. Penso al peso inno- zio nel numero estivo alla storia è la più diffusa (possiamo dire per hashrate si intende l’unità gamenti e le transazioni delle Caro lettore, è con grande pia- Pallanza, Villadossola, , vativo dato all’escursionismo del CAI Macugnaga. Una storia che è l’equivalente del dolla- di misura della potenza di ela- criptovalute e devono riunirli cere che ti dò il benvenuto su Borgomanero, Baveno): la mon- (“camminare per conoscere”) che ci permetterà di raccontare ro americano nel mondo delle borazione della rete Bitcoin. in pacchetti che vengono chia- questa nuova rubrica dedicata al tagna come nuova libertà, il CAI alla creazione dei nuovi bivacchi come sono cambiate l’Italia e valute aventi corso legale), non La rete deve, infatti, risolvere mati blocchi. Quando un blocco mondo della corsa in montagna. divenne associazione di massa escursionistici recuperando gli le Alpi alla fine del Novecento. sono qualcosa di etereo esisten- complicati calcoli matematici viene completato il minatore lo Come mai ho deciso di scrivere e contribuì a costruire l’Italia edifici rurali abbandonati sugli Per ora: buon cinquantesimo te solo nel mondo intangibile di per ragioni di sicurezza: quan- rende pubblico e il pacchetto (o a proposito di questo argomen- repubblicana. A partire dagli alpeggi (primo in Ossola l’Hin- CAI Macugnaga. internet; sono degli algoritmi do il computer raggiunge un blocco) viene aggiunto agli altri to? Beh, se abiti o frequenti que- prodotti da grandi computer hash di 10 TH/s significa che già esistenti nella Blockchain. sti meravigliosi luoghi, forse ti attraverso complessi e lunghi può raggiungere una potenza Di queste miniere, luoghi fre- sarai reso conto di quanto il trail calcoli matematici. I Bitcoin, e di calcolo di 10 milioni al se- schi, difficilmente accessibili running, in questi ultimi anni, sia Aquile d’oro in genere le criptovalute, sono condo e consentire quindi di ne esistono ormai molte in di- uno sport in grande esplosione. Questi i soci che hanno raggiunto i 50 anni di delle monete virtuali e hanno estrarre, mensilmente, una de- versi luoghi del pianeta: Cina, Ne sentiremo parlare sempre più iscrizione al Cai: la caratteristica di essere di- terminata quantità di Bitcoin. Russia, Bulgaria e anche nella spesso. Ora voglio portarti in un Marta Aureli Tassinari, Giulio Aureli, Cesare sponibili in quantità limitata e Poter disporre di energia elettri- vicina Svizzera. L’Italia, per viaggio nella natura, mentre re- Maria Aureli, Sergio Barone, Sandra Besna- vanno trovate. Per scoprirle, ca a basso costo e/o pulita (cioè ora, pare non abbia ancora va- sti comodamente seduto sul tuo ti Cova (alla memoria), Bartolomeo Bionda, però, invece che usare i classici proveniente da fonti rinnovabili lutato se e come dare una nuova divano. Ti sembrerà di correre Ferdinando Bonomi, Valerio Broggini, Giu- strumenti del minatore (ancora come l’acqua) significherebbe vita alle sue non poche miniere. su alti pendii e percorrere ripide seppe Burgener, Franco Campiotti, Gaetano visibili in alcune miniere d’oro abbattere sensibilmente anche Magari una proposta in tal sen- discese, tra boschi e sassaie, sot- Carelli, Luciana Colonna, Alberto Corsi, Er- delle nostre valli) bisogna uti- l’impatto ambientale che l’uti- so potrebbe nascere proprio at- to il sole, il vento e la pioggia, al manno Cova, Paolo Cova, Mario Gardenal, lizzare i computer e i software lizzo di questi computer porta traverso il nostro giornale e per fianco di questi atleti fuori dal co- Dario Lana, Carlo Lanti, Sergio Malan, Fu- che fanno calcoli crittografici con sé. Il secondo aspetto da voce dei locali amministratori mune. Se invece tu sei un atleta, rio Pace, Oriana Pala, Luigi Pala, Rosangela (per questo si parla di cryptova- considerare è appunto l’am- alla ricerca, oggi più che mai, spero che tra le righe che legge- lerò trucchi e strategie mentali: possono aiutarlo nell’impostare settimanale ha inserito anche un Catarnal, il borgo ab- Pirazzi Cresta, Mario Pizzi, Flora Ranzoni, lute). Come per l’oro, più Bit- biente in cui collocare questi di nuove opportunità lavorative rai, tu possa trovare spunti e con- come avere un corretto atteggia- allenamenti più mirati, prepara- po’ di training mentale, e cioè bandonato e silenzioso e Saro Rotino, Roberto Sala e Graziella Villa. coin vengono trovati e immessi computer. Questi calcolatori si per la gente di montagna! sigli da mettere subito in pratica, mento, come superare le crisi che tori atletici, massaggiatori, nutri- tutta quella serie di esercizi utili l’edicola della Madonna in gara e allenamento. Osser- arrivano dopo alcuni chilometri, zionisti, e così via. Da qualche per sviluppare maggiore concen- di Mondovì. vando da vicino questi sportivi, come mantenere la mente foca- tempo a questa parte anche la trazione, fiducia in se stessi, mo- Tour Monte Rosa - Matterhorn sono arrivate alla mia mente una lizzata e molto altro ancora. Cosa figura dell’allenatore mentale ac- tivazioni e resilienza. Ti lascio Approfittando dell’inverno mite, Manifestazioni estive del Cai Macugnaga serie di domande, tra cui: cosa caratterizza queste gare? Cosa le compagna gli ultra trailer nei loro dicendoti un’altra cosa: ho letto Antonio Bovo, Sergio Da Ros pensano questi atleti durante la rende così sfidanti? intensi allenamenti. L’allenatore di alcune ricerche condotte su e Ugo Giovannone hanno lavo- Questo qui pubblicato è il programma di massima che potrà subire modifiche a seguito loro gara? Cosa si dicono per A mio avviso sono le lunghe e a mentale è un professionista che gruppi di atleti che hanno percor- rato sodo e recuperato la storica delle disposizioni che saranno eventualmente emanate dalle competenti autorità vista mantenersi motivati e non mol- volte lunghissime distanze per- aiuta chi fa sport a sviluppare un so lunghe distanze; tali studi han- “strà d’la Coloria” che è una de- la situazione sanitaria nazionale conseguente al coronavirus. lare? Cosa li spinge a compiere corse, 30, 60, 120 km, e in certi giusto atteggiamento durante la no dimostrato che dopo ore e ore viazione della mulattiera Piedi- queste grandi imprese? Come si casi anche di più, con dislivelli gara, a gestire le emozioni prima di corsa, dormendo pochissimo mulera-Cimamulera, via storica 4 Luglio: Il CAI Macugnaga organizza il 39° allenano? Quando si allenano? che possono variare dai 1000 ai e durante la gara, a formulare tempo, avendo dolori in diverse di accesso alla Valle Anzasca. La Raduno delle “Genti del Rosa” al Passo del Quali sfide mentali devono supe- 3000 metri o più. Vengono anche obiettivi specifici e misurabili, a parti del corpo, la mente cede pri- “strà d’la Coloria” diparte dalla Monte Moro, (evento in calendario per il 50° rare per andare avanti chilometro definite gare di endurance, che trasformare emozioni negative ma del fisico. stessa mulattiera circa cento me- dell’istituzione della Regione Piemonte). In caso di cattivo tempo, l’evento del 4/7, si svol- dopo chilometro? In realtà sono significa di resistenza, perché le in produttive, a cambiare rapi- Quando inizi a dirti: non ce la tri dall’inizio della stessa da Ci- gerà a Macugnaga, al tendone di Pecetto seguirà programma dettagliato. solo alcune delle domande che ore che servono per arrivare al damente i pensieri negativi in faccio più, devo fermarmi, sono mamulera. Dopo un tratto semi 11 Luglio: Rassegna di Cori in Chiesa Parrocchiale di Staffa, dei cori: “Monte Rosa” di avevo nella testa, così ho iniziato traguardo sono tante e faticose. potenzianti, ecc. Mente e corpo troppo stanco, eccetera, proba- pianeggiante, passando davanti passando sotto al poggio di Ca- Macugnaga, “Penne Nere” di Gallarate e “La Rocca” di Arona. a parlare e intervistare alcuni di In competizioni di questo tipo vanno a braccetto, come si suol bilmente hai ancora il 40% di ad una edicola votiva, raggiunge stigiasco (Cappella della Pace) questi gladiatori delle montagne. quindi, è bene prestare grande dire. Sono i due lati della stessa benzina nei muscoli, ma se la tua la frazione più piccola di Cima- per raggiungere poi la località 18 e 19 Luglio: il CAI Varazze incontra il CAI Macugnaga per festeggiare rispettivamente Con lo scopo, da una parte di attenzione a due aspetti: quel- medaglia. Prendiamo due atleti testa ti dice che non ce la puoi mulera “Catarnal”. All’entrata Coloria sita a ridosso della chie- il 75° e 50° anniversario della Fondazione - Classica Traversata Veglia - Devero. soddisfare la mia curiosità verso lo fisico e quello mentale. Per che hanno su per giù le stesse ca- fare, ecco che la percezione della del borgo una bella edicola dedi- sa parrocchiale di Piedimulera. 1 Agosto: Recital in Chiesa Parrocchiale a Staffa con il “Coro La Rocca” di Arona e uno sport così faticoso ma anche quanto riguarda il primo dei due, ratteristiche fisiche e si sono pre- fatica sale all’ennesima potenza, cata alla Madonna di Mondovì, L’intervento manutentivo ha Walter Berardi. entusiasmante, e dell’altra per quello fisico per intenderci, si la- parati sottoponendosi ai medesi- rischiando così di farti abbando- del 1848 ancora in buono stato, subito portato buoni frutti infatti creare percorsi di allenamento vora con schede nelle quali sono mi allenamenti, seguono la stessa nare la gara. È proprio in questi grazie anche alle cure prestate alcune persone anonime hanno 5 Agosto: festa della Madonna delle Nevi al Monte Moro, incontro fra le “Genti della Valle mentale mirati a loro. Sì perché annotate le distanze e i tempi di alimentazione, entrambi hanno momenti che un atleta allenato per anni da Ermanna Giovan- ripulito, sistemato ed abbellito di Saas” e le “genti della Valle Anzasca”. Si è tenuta a Grächen l’as- vicepresidente dell’associa- qui fatto collegialmente pro- quando si parla di gare di questo percorrenza. Si utilizzano crono- la stessa probabilità di vincere. anche mentalmente può usare none, fino alla sua scomparsa le edicole votive. Per anni que- 13 Agosto: al Col d’ Egua - 37° incontro dell’ Amicizia fra le genti della Valsesia e le genti semblea generale dell’asso- zione, Roberto Marone. spettando alcune migliorie da tipo, ogni atleta dovrebbe com- metri e GPS. Si seguono tabelle Certo il giorno della gara uno tutte le sue migliori carte, e tenere (2017). L’ultimo ad abitare la sto panoramico sentiero era stato della Valle Anzasca. ciazione internazionale TMR Presenti i rappresentanti dei apportare al percorso e pun- prendere l’importanza di allenare alimentari che aiutano l’atleta ad dei due potrebbe sentirsi più in testa alla gara, raggiungendo uno frazione è stato Bruno Cappel- mantenuto pulito e ben curato “Tour Monte Rosa – Mat- paesi delle sette valli del tando ad un incremento ulte- 18 Agosto: 8ª edizione “Premio Macugnaga Monte Rosa” a cura di Teresio Valsesia, serata anche la mente. Come forse hai assumere il giusto quantitativo forma e riposato ma chi davvero stato di “flusso mentale” capace li che ha vissuto lì fino alla fine da Evasio Pironi. La “strà d’la terhorn”. La delegazione di Rosa, il presidente Roland riore delle presenze di parte- presso Kongresshaus di Staffa. capito, ti parlerò dell’aspetto più di calorie, eccetera. Spesso l’at- farà la differenza sarà l’atleta che di trasportarlo fino al meritato degli anni ’90 del Novecento. Coloria” vi attende, coronavirus Macugnaga era guidata dal Nanzer ha tracciato un posi- cipanti al trekking attorno al psicologico di questo sport. Sve- leta si rivolge a specialisti che nella sua routine di allenamento traguardo. La strada prosegue poi nel bosco permettendo. sindaco, Stefano Corsi e dal tivo consuntivo del lavoro fin Monte Rosa. 24 Ultima Continuiamo nella tradizione, sguardi sempre più ampi

Le grandi sfide del 2020 pa- gna. Nel 2019 siamo passati tri di aggregazione sociale. trenta firme (tutte volontarie e te l’arrivo delle problema- attuale nei nostri territori che iono quelle dell’ambiente e dal bianconero al colore, ri- Rimanendo saldamente gior- di prestigio). tiche legate al coronavirus hanno visto un aumento di dell’innovazione (pensare ducendo il peso della carta nale identitario (Macugnaga Una conferma di affetto al riusciamo ad uscire puntuali popolazione che ha cercato globalmente, agire localmen- (e dei costi), ma conservando e la Valle Anzasca), vogliamo giornale, ma anche di liber- nei tempi previsti, grazie ai quassù riparo dalla pande- te). Anche un piccolo giorna- quel “rosa” che costituisce aprirci al mondo delle Alpi tà di pensiero e pluralismo nostri collaboratori, al perso- mia confidando nel ripetersi le alpino, frutto di volontaria- valore identitario. “vicine” con due pagine dedi- di idee. Crediamo nel futuro nale della tipografia e al cor- dell’immunità dalla peste di to etico e povero di risorse, Nel 2020 abbiamo tre obbiet- cate: “Montagne del VCO” e delle Alpi come bene comune riere. Non saremo presenti in manzoniana memoria. vuole accettare queste sfide, tivi. Confermiamo l’uscita di “Monte Rosa e dintorni” (con per l’Europa e per il mondo. tutti i punti di distribuzione Qui sotto trovate l’elenco del- orgoglioso dei suoi 60 anni tre numeri l’anno a 24 pagine attenzione alla cultura walser Cercheremo di raccontare le e anche la consegna postale le Vostre gradite ed indispen- di vita come una delle prime con una tiratura di 10.000 co- delle colonie italiane e valle- cose buone e le energie gio- andrà un po’ più a rilento, ma sabili offerte a noi pervenute free press delle Alpi, nato in pie e una diffusione capillare sane). L’ultimo numero del vani che stanno animando “Il Rosa” è presente e traccia entro il 31 marzo. una remota valle di monta- e gratuita presso i grandi cen- 2019 ha vista la presenza di questo processo. Nonostan- un quadro della situazione Il Rosa Ha offerto € 200: Lolli Dario Domodos- Guerciotti Roberto, Calasca; Lometti lano; Graziato Roberto, Valmorea; Bi- Bernardi Franco, Domodossola; Zani modossola; Ercole Galofaro, Preglia; mo, Piedimulera; Pizzi Remigio, Vanzo- sola. € 100: CAI Macugnaga; Comune di Roberto, Beura C. € 20: CAI Besozzo; ghetti Ermes, Cameri; Scolari Flavia, Roberto, Bannio; Pala M.Rosa, Pallan- Mauri Giovanna, Sesto S.G.; Bacci Ros- ne; Alfieri Aldina, Laveno M.; Toffolet Ceppo Morelli; Botti Stefano, Lugano; CAI Varano B.; Tamburini Flavia, Geno- Galliate; Rigamondi Mario, Milano; zeno; Bancora Raffaele, Guanzate; Car- sana, Serravalle S.; Valtorta Paolo, Az- Fausto, Ceppo M.; Adobati Marina, Ca- Cinquini Carlo, Gravellona. Bonacci va; Tamburini Giovanni, Milano; Bron- Bossi Mario, ; Belli Guido, zoli Stefano, Gravellona; Vittone Irene, zio; Bodo Antonio, Novara; Gianni Ma- lasca; Carelli Anna, Ceva; Luchessa Alessandro, Villadossola; Midali Mauri- zini Donatella, Cimamulera; Piatti Al- Calasca; Rigoli Ermes, Godiasco; Cama- Vanzone; Monsù Monica, Novara; Mer- ria Pia, Cassano M.; Cattani Carli, Maurizio, Roma; Reguzzoni Carlo, Ma- zio, Macugnaga. € 50: CAI Vigezzo; berto, Lurate; Alfieri Vittorio, Milano; gna Carla, Asigliano V.; Basilico Andrea, letti Olimpia, Solbiate; Motta Giacomo, Reggio E.; Gianni Giovanni, Gallarate; niago; Rocco Cinzia, Vanzago; Scaglia CAI Luino; Agostinelli Anna, Uggiate Oberoffer Sandro, Invorio; Antonini Lu- Cogliate; Macugnaga; Bettineschi Stefa- Quarna; Pinaglia Giacomina, Ferno; Pi- Ermini Maria, Macugnaga; Sanna Maria Andrea, Gemonio; Pizzi Mirella, Vanzo- T.; Aliprandi Giorgio, Milano; Crosta igi, Varese; Albergo del Leone, Forno, no, Ceppo Morelli; Eredi Jacchini Ermi- rozzini Bruno, Calasca; Vittorina Fanto- T., Olbia; Carozzi Daniele, Piedimulera; ne; Pedretti Enrico, Tradate; Morganti Piero, Gallarate; Bibolini Tedeschi, Ge- Cappelli Elis, Pieve V.; Frattini Giorgio, nio, Premosello; Piffero Luciana, Pieve netti. Luzzogno; Cristina Callegari, Do- Oberoffer Angelina, Milano; Boschi Fer- Bartolomeo, Castiglione; Fam. Pignata- nova; Tettoni Angelo, Arona; Riccadon- Luino; Musazzi Angelo, Busto A.; Maz- ro, Briga; Donatelli Umberto, Bannio; na Antonio, Torino; Innocenti Pier Gior- zola Giovanna, Vaprio d’A.; Del Tredici Stoppini Elio, Vanzone; Borghi Ida, Mi- gio, Macugnaga; Borghi Ballerini Anna, Filippo, Brebbia; Vittone Germano, Pie- lano; Cocchini Walter, Bannio; Tognalet- Milano; Pella Teresina, Torino; Lombar- dimulera; Olzer Roberto, Piedimulera; ta Roberto, Milano; Resente, Katia, Ma- di Benito, Canegrate; Crosta Claudio, Jacchetti Giovanni, Villasanta; Marcon sera; Vergottini Franco, Bellagio; Milano; Mariola Cristina, Torino; Bras- Walter, S.P. Feletto; Montoli Luciana, Zaninetta Rosaria, Angera; Pirazzi Ore- sel Lorenz, Boroli Filippo, Intra; Madda- Rho; Bazzana Luciano, Milano; Tede- ste, Domodossola; Fam. Vespa, Genova; lena Treccani, Milano; Boroli Filippo, schi Teresio, Anzola, Proietti Mauro, Peretti Giorgio, Pieve di Cadore; Rosa Verbania; Gambola Pieropaolo, Bannio Monteporzio C.; Garbagni Stefano, Cep- Gianfranco, Vanzone; Rampazzo Diana, Anzino, Bovo Antonio, Piedimulera; po M.; Tabachi Silvio, Ceppo M.;.; Pi- Casorate; Terrevazzi Mario, Rho; Ferra- Bozzolan Flavio, Milano; Ceresa Pier rozzini Marina, Pieve V.; Bellinghieri ra Giuseppe, Monza; Pinaglia Alberto, Luigi, Novara; Asti Emilio, Milano; Stefano, Pieve V.; Fossati Paolo, Triug- Vanzone. Fam. Riccadonna, Torino; Bassetti Alfre- gio; Bettoni Carolina, Pestarena; Sola do, Gozzano; Tamini Gino, Milano; Cor- Leonardo, Pallanza; Cattaneo Rita, Ol- Preghiamo coloro che invia- si Alberto, Macugnaga; Orsi Angelo, giate O.; Pirali Alberto ; Bono- no il loro prezioso sostegno Colonno; Eredi Ceva Vincenzo, Valenza; mi Marisa, Stresa; Rigamonti Silvio, Papetti Donata, Milano. € 40: CAI Goz- Marano S.P.; Robello Elena M., Cernu- a mezzo bonifico bancario di zano; Signorini Sabina, Madesimo; Eter- sco S.N.; Sandretti Giacomo, Ceppo M.; voler indicare il loro indiriz- no Ornella, Fiano; Mascaretti Nino, Mi- N.N.; Ferrazzi Alessandro, Costa M.; zo altrimenti noi non siamo lano; Sutto Riccardo, Milano; Burgener Marcolli Adriana, Azzate; Nicò Franco, in grado di verificare l’esi- Sandra, Macugnaga; Bazzaro Augusto, Macugnaga; Zelaschi Marco, Voghera; stenza o la correttezza dello Macugnaga; Ballerio Alberto, Varese; Casagrande Piero, Milano; Corsi Sergio, stesso. Donato Fantonetti, Domodossola. € 35: Seveso; Cerutti Gianpiero, Borgomane- Pasini Gabriella, Casale C. Cerro; Paita ro; Vittoni Adele, Battiggio; Circolo Giuseppina, Gozzano; Crosta Paolo, Mi- ARCI Castiglione; Aimetti Daniela, Proponiamo lano. € 30: Brezzo Francesco, Corsico; Ispra; Perillo Giovanni, Busto A.; Nanni quest’immagine bucolica Nicolini Lorenzo, Codogno; Gallo Ro- Bruno, Faenza; Bassi Battista, Piedimu- a ricordo della libertà di sanna, Torino; Melli M.Iolanda, Marna- lera; Marazzini Giorgio, Parabiago; Ca- un tempo non lontano te; Molinari Gigliola, Vanzaghello; Be- relli Caterina, Castiglione; Bigi Rita, e che presto tornerà sozzi Giancarla, Besnate; Salvini Treviglio; Oberoffer Adriano, Vanzone; Giovanni, Gemonio; Priotto Lalla, Gra- Gattoni Aldo, Muggiano; Bernardi Fau- portando gioia, lavoro e vellona T.; Bellinghieri Stefano, Pieve sto, Crodo; Patrone Giorgio, Domodos- una positiva ripresa. V,; Busnelli Roberto, Carimate; Bertani sola; Mitri Marco, Tresivio; Lachi Paolo, (Foto Giulia Zurbriggen) Giulia, Novara; Orro Bruno, Saronno; Montevarchi; Scaglia Federica, Trobaso; Cigalotti Luciano, Anzino; Fantonetti Chiusoli Franco, Medesano; Brocca Sil- V.; Rovaletti Aldo, Pieve V.; Geltrudi Bruno, Macugnaga; Scandroglio Mari- via, Beura; Valle Sigfredo, Piedimulera, Ida, Busto A.; Penna Donato, Verbania; Questo numero è stato chiuso il 3 aprile 2020 - Tiratura 10.000 copie stella, Cassano M.; Bettegazzi Dionigi, Rigoli Claudio, Milano; Garbagnati Lui- Norzi Umberto, Ceppo Morelli; Prandini Bannio; Gamba Maria, Vercelli; Orro gi, Milano; Bona Franco, Milano; Corsi Luigina, Bannio; Paronelli Felice, Gavi- Agostino, Varese; Volpone T. Silvana, Elvira, Macugnaga; Pala Marco, Domo- rate; Berno Armando, Ceppo Morelli; Milano; Pestalozza G.Luigi, Milano; dossola; Fattalini Romeo, Calasca; Ma- Jerich Teresita, Ceppo Morelli; Crosta Rist .Cistella, ; Perno Anna, Co- rone Roberto, Macugnaga; Charbonnier Alessandro, Varese; Mocellin Paola, Pre- logno M.; Sironi Giorgio, Gallarate, Ma- Franco, Domodossola; Da Pra Vittorino, mosello; Rigotti Genesio, Bannio; Mer- riola Paolo, Lainate; Bianchi Maria Ele- Bannio; Lissandrelli Egidio, Villadosso- calli Pacifico, Novara; Vedana Riccardo, na; Fabbri Gianpaolo, Domodossola; la; Spagnoli Laura, Pallanzeno; Magnani Vanzone; Mascia Donatella, Calasca; Minolfi Valentino, Domodossola; Zauli Anna Rosa, Varese; Cani Franco, Tre- Piffero Renato, Castiglione. Zangarini Claudio, Genova; Antonioletti Franco, mezzina; Gadda Anna, Fagnano O.; Andrea. €10: Conti Rita; Bonfanti Nata- Legnano; Mina Luigi, Valdilana; Pani- Schranz Mariangela, Ceppo Morelli; Ca- lina, Bellagio; Vismara Francesco, Cep- gone Angelo, Galliate; Porzio Natalina, rugo Cesare, Saronno; Tabachi Giancar- po Morelli; Eredi Gatti Giuseppe, Van- SEGUICI ANCHE SU Garbagna N.; Pettinaroli Giorgio, Mila- lo, Ceppo Morelli; Maggia Vittorio, Ban- zone; Conti Fermo, Piedimulera; www.ilrosa.info no. € 25: Colli Luigi, Gavirate; Borgheri- nio; Rainelli Marina, Pieve V.; Alberti Baratelli Armando, Castelveccana; Bino ni Paolo, Milano; Carboni Annalisa, Sas- Claudio, Novara; Minotti Giuditta, Mila- Antonio, Ceppo Morelli; Pizzi Rosalda, Facebook e Instagram sari; Voletti Luciana, Vanzone; Lucchina no; Novaria Emilia, Calasca; Martini Omegna; D’Anna Paolo, Varese; Ticozzi Sede - Direzione – Amministrazione e Redazione: Francesco, Varese; Ponzo Mauro, Galla- Matteo, Castiglione; Belli Santino, Ales- Enrica, Villadossola; Chiarinotti Bruno, Via Monte Rosa, 75 - 28876 MACUGNAGA (VB) Contatti: [email protected] rate; Papi Franco, Milano; Molinatto sandria; Restelli Franco, Albizzate; Bur- Mergozzo; Badini Eraldo, Calasca; Cambio o aggiornamento indirizzi: 349 411 01 99 (solo messaggi) Anna, Domodossola; Martini Luigi, Ca- ghiner Luigi, Genova; Bruno Rosa Apri- C.R.I. Piedimulera; Francioli P.Luigi, stiglione; Prefumo Bionda, ; le, Trivero; Circolo Arci Fomarco; Piedimulera; Bresciani Moreno, Domo- oppure mail: [email protected] Zambonini Anna, Vanzone; Oro Italo, Rolandi Giovanna, Premosello; Dago dossola; Carelli Silvana, Pieve V.; Ferip- Registrazione Tribunale di Verbania n° 295 – 29 novembre 1999 Paruzzaro; Federici Marina, Verbania; Carlo, Novara; Balestrieri Sergio, Leg- pi M. Maria Rosa, Milano; Mariani Distribuzione ad erogazione libera con versamento minimo di 20 euro annuali Guzzi Pietro, Milano; Guzzi Mario, Mi- giuno; Speranza Walter, Vanzone; Ro- P.Luigi, Meda; Corsi Tiziano, Verbania; Banco BPM - Codice IBAN: IT45 H 05034 45480 000000000181 lano; Crespi Luigi, S. Vittore O.; Bianchi lando Sergio, Verbania; Bernardi Fausto, Narciso Erina, Castiglione; Milisenda Banco Posta - Codice IBAN: IT59 E 07601 10100 001041530567 Franco, Milano; Mittino Massimo, No- Crodo; Pirazzi Oreste, Calasca; Belluati Alfredo, Domodossola; NN; Cani Ema- vara; Pandolfi Aldo, Somma L. Bossone Franco, Novara; Cirilli Roberto, Jesi. nuele, Torino; Detomasi Carlo, Bannio; Fondatore e già direttore: Carlo Ravasio - Direttore Responsabile: Paolo Crosa Lenz - Presidente: Mauro Hor Laura, Domodossola; Argenziano Giu- € 15: Bevilacqua Giovanni, Torino; Bon- Berardi Eliano, Legnano; Mandrino Caporedattore: Walter Bettoni Vice Caporedattore: Davide Rabbogliatti – Collaboratori: Emilio Asti, Enzo Bacchetta, seppe, Benevento; Don Giuseppe Teglia, fadini Matteo, S. 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