Assessorato all’Ambiente

dalle Terre d’Acqua fino al Monte Rosa

Guida al turismo sostenibile in provincia di

UNIONE EUROPEA Ministero dell’Economia e delle Finanze Realizzato con fondi DOCUP 2000 - 2006 MISURA 1.1B. 3 Dal Po al Monte Rosa La provincia di Vercelli, racchiusa tra il fiume Po e le Alpi, è caratterizzata da un’affascinante ricchez- za di paesaggi e ambienti. La piana risicola vercel- lese e la Valsesia con le alte vette del Monte Rosa, gli impetuosi torrenti che scavano le montagne e i placidi fiumi di pianura che scorrono tra i campi, i boschi planiziali e i lariceti dei pendii alpini, crea- Pagina precedente: il fiume Sesia no i forti contrasti che caratterizzano il vercellese. vicino alle sorgenti In un ideale viaggio da sud a nord si incontrano Piemonte Parchi per prime le risaie, }}1 un ambiente creato dal- Risaie l’uomo dove si pratica un’agricoltura intensiva. In in primavera Guido Tassini primavera, dopo le prime lavorazioni del terreno, Canale le risaie, grazie a un capillare sistema di canalizza- Piemonte Parchi zione, vengono allagate, creando il famoso “mare L’Abbazia di Lucedio a quadretti”, una superficie di circa 100.000 et- Piemonte Parchi tari sommersa dalle acque. }}1 Questo territorio, pur fortemente antropizzato, è im- portantissimo per numerose specie di uccelli sia per nidi- ficare, sia come zona di sosta durante le migrazioni. Quasi perse in questo mare, si tro- vano le cascine e le Grange, alcune, quelle abbandonate, sono la testimonianza di un passato in cui l’esigenza del- la manodopera riuniva intere comunità, altre, invece, sono vive e moderne aziende in cui si pratica ancora oggi la col- tivazione del riso. }}1 Per promuovere la cultura mate- riale del territorio (del passa- to, attraverso la raccolta delle testimonianze, del presente e del futuro, attraverso la va- lorizzazione e la didattica) è stato istituito l’Ecomuseo delle Terre d’Acqua }}36. Spostandosi verso Borgo D’Ale e Santhià, il riso cede il posto a frutteti e coltivazioni 4 5

Monte Rosa Alagna Varallo Fiume Sesia Vercelli Fiume Po m 4634 m 1191 m 450 m 265 m 130

di ortaggi. Risalendo verso nord si trovano lembi di tivi che, visitando il vercellese, vogliono praticare Marmotta Alessandro Zonari piani baraggivi fortemente incisi dai corsi d’acqua, sport “eco-compatibili”. In questa guida si trovano che preannunciano le colline di Gattinara, dove il quindi, oltre alle indicazioni per visitare ambienti sapiente lavoro dell’uomo produce vini di eccel- di grande interesse naturalistico, informazioni per lente qualità. }}1 Infine la Valsesia, verdissima praticare sport a basso impatto ambientale e ricca di arte e natura. Spicca la presenza del }}43 che la straordinaria varietà del territorio, dal- Le colline Parco più alto d’Europa }}30, ma tutta la valle è la pianura vercellese (le “Terre d’acqua”) alla Val- del Gattinara Guido Tassini uno scrigno di tesori naturalistici, }}1 di splen- sesia, favorisce. }}1 Non ci resta che augurarvi Escursione didi paesaggi e di risorse socio-culturali promossi una buona permanenza, certi che non rimarrete tra i boschi anche dall’Ecomuseo della Valsesia }} . delusi da un così affascinante scenario. Alessandro Zonari 39 In questo scenario particolare, per tutelare alcune zone del territorio con cosa sono i S.I.C. ? importanti emergenze Dal 1992 l’Unione Europea si è impegnata nella naturalistiche, sono sor- conservazione della biodiversità progettando la te alcune aree protette realizzazione di una rete di ambienti da tutelare, come Parchi Naturali, la cosiddetta Rete Natura 2000. A tal fine ogni Riserve Speciali, S.I.C. Stato membro propone alla Commissione Europea (Siti di Importanza Co- l’elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC), munitaria), S.I.R. (Siti di con l’obiettivo di garantire il mantenimento e il ri- Importanza Regionale) pristino di tipi di habitat naturali e di specie eu- e Z.P.S. (Zone di Prote- ropee a rischio (rare, minacciate o vulnerabili). La zione Speciale). Rete Natura 2000 è costituita da: Zone Speciali di Un territorio da esplo- Conservazione (Z.S.C.), Zone di Protezione Speciale rare con attenzione, os- (Z.P.S.), Siti di Interesse Regionale (SIR). servando i piccoli cam- I SIC - Z.P.S. in provincia di Vercelli sono: il Bosco biamenti dell’ambiente della Partecipanza, la Garzaia di , la Val Ma- e lasciandosi travolgere stallone, la Palude di S. Genuario, la Fontana del da spettacolari paesag- Gigante, le Lame del Sesia e l’Isolone di , l’Isolotto del Ritano, la Garzaia del Rio Druma e gi. }}1 Un territorio l’Alta Valsesia. che saprà affascinare Il Monte Fenera, la Baraggia di , il La- qualunque animo sen- ghetto di Sant’Agostino e l’Isola di S. Maria sono sibile alle bellezze na- definiti solo quali S.I.C.. Tra i S.I.R. più rilevanti si ricordano infine la turali, }}1 dove non Baraggia di , le risaie tra e S. Germano V.se, la mancano però spunti stazione di Isoetes Malinverniana, le Valli Otro, Vogna e Gronda. per soddisfare anche Per informazioni contattare Provincia di Vercelli, Settore Tutela Ambientale, le esigenze degli spor- tel. 0039.0161.590.424 NATURA Boschi di pianura, di collina e di montagna, paludi, piani ba - raggivi, corsi d’acqua, grotte, ghiacciai, sacri monti, la visita ai Parchi permette di avere un quadro pressoché completo dei molteplici ambienti naturali del territorio, di conoscere le evo - luzioni dei diversi ecosistemi e comprendere la loro importanza per la conservazione della biodiversità. La tutela di questi ambienti ha portato a ottimi risultati, salva- guardando importanti particolarità botaniche e luoghi adatti parchi alla nidificazione e alla sopravvivenza di molte specie animali e che, in territori molto antropizzati, spesso trovano non poche difficoltà. Ognuno dei Parchi del vercellese ha una propria spe- cificità, ma tutti sono ugualmente preziosi e meritevoli di una riserve visita attenta. Nelle pagine che seguono troverete una breve descrizione delle caratteristiche ambientali e tutti i riferimenti utili per poter organizzare una proficua e piacevole gita. 9 Monferrato. Sistema delle aree Superata l’area urbana di Casale Mon- ferrato, si scopre il volto più naturale e PA R C O FL U V I A L E D E L PO E protette della Fascia D E L L’OR B A selvaggio del Po, qui il fiume, alimen- ø mmFluviale 80 del Po tato dalle acque del Sesia, Tanaro e tratto vercellese-alessandrino Scrivia, modella ampi ghiareti, spiagge e isolotti di ghiaia. Si può apprezzare il paesaggio fluviale in continua trasfor- Ambiente: pianura-collina mazione per l’azione della corrente, e Riserve Naturali Speciali Ghiaia grande, Confluenza del Sesia e del la presenza di rare specie faunistiche, Grana, Garzaia di Valenza (Riserva Naturale Integrale), Boscone, gli aironi primi fra tutti. Il tratto iniziale Confluenza del Tanaro, Palude di San Genuario, Fontana gigante. dell’area protetta in provincia di Vercelli si carat- Calanchi Superficie: circa 14.500 ettari. Altitudine: 68-151 m nei pressi Anno di istituzione: 1990 terizza per la presenza di risaie e pioppeti; sulla di Palazzolo Servizi: Presso il centro visite Cascina Belvedere si trovano le sale di tipo sponda opposta del fiume troviamo colline rico- Vercellese naturalistico del Parco e i capanni di osservazione per il birdwatching perte di fitti boschi di querce, noci, olmi e ciliegi, Parco Fluviale del P o e dell’Orba (necessaria la prenotazione). Il Parco organizza attività didattiche per le robinie. Il contrasto tra questi due mondi che il scuole ed escursioni guidate per gruppi e iniziative turistiche. È attivo un centro di recupero per la fauna selvatica (non visitabile). All’interno del ter- fiume collega, crea paesaggi suggestivi. Tra aprile ritorio del Parco sono presenti alcune aree pic-nic. Rocca: a Verrua Savoia e giugno, nonostante i pochi centimetri d’acqua (TO). Porto: a (VC). Isola Colonia: a che coprono le risaie, si ha l’impressione di essere (VC). Piagera: a Gabiano (AL). Pobietto: a Morano sul Po (AL). Portietto: circondati dal mare, mentre dall’alto delle colline a Pontestura (AL). Argine: a Frassineto Po (AL). Pennello: a Bozzole (AL). Grana: a Valenza (AL). Orti: a Bassignana (AL). L’Ente-Parco segnala e si può osservare il grande mosaico di specchi suggerisce numerosi itinerari, percorribili a piedi o in bici, nel Parco e nel d’acqua delimitati da sottili cordoli di terra. All’al- territorio circostante. È allestito un percorso che da Verrua Savoia- Cre- tezza di Palazzolo Vercellese si possono osservare scentino raggiunge Palazzolo V.se, con possibilità di attracco per canoe. i bellissimi calanchi, }}1 spettacolari pareti È possibile affittare biciclette presso la SOMS di Rivalba frazione di Valmac- ripidissime che l’erosione fluviale e delle acque ca (AL) tel. 0039.0142.410002. Per informazioni, richiedere il materiale informativo, prenotazioni e visite: Settore Fruizione – Centro Visite: Cascina piovane hanno contribuito a formare. Belvedere, S.S. 494 Km 70, 27030 Frascarolo (PV) tel. 0039.0384.84676 All’interno del territorio protetto di particolare inte- fax 0039.0384.84754 e-mail: [email protected] resse segnaliamo il S.I.C. (Sito di Importanza Co- Sede legale e amministrativa: Piazza Giovanni XXIII n. 6, 15048 Valenza (AL) munitaria) Isola di Santa Maria }}5, in cui l’Ente tel. 0039.0131.927555 fax 0039.0131.927721. Sedi operative e Centro Visite: Sede dell’Institute for Earth Education Parco ha avviato un progetto di rinaturalizzazione, – Ramo Italiano Cascina Belvedere, S.S. 494 Km 70, 27030 Frascarolo (PV) rimboschendo con alberi tipici dell’ambiente flu- tel. 0039.0384.84676 fax 0039.0384.84754. Uffici Tecnici: Viale Lungo viale un’ampia parte di quest’area. Po Gramsci 10, 15033 Casale Monferrato (AL) tel. 0039.0142.457861 fax 0039.0142.448196. Sportello informativo per lo sviluppo sostenibile “INFOFIUME”: Viale Lungo Po Gramsci 8 15033 Casale Monferrato (AL) numero verde 800.269.052 fax 0039.0142.448196 - Sito www.parcodelpo-vcal.it la Riserva Naturale Fontana Gigante di Si tratta di una piccola area con stagni alimentati da risorgive, cir- Il fiume tra collina e pianura condati da boschi di querce, salici e ontani. È una delle zone umide Il Parco Fluviale del Po tratto vercellese/alessan- più importanti del Piemonte per l’avifauna palustre nidificante, e drino si estende dal ponte di (VC) per la sosta degli Ardeidi . Si segnala la presenza diEmys orbicula- ris, e piante rarissime nel vercellese e molto rare nella flora padana sino alla confluenza con il torrente Scrivia. Un quali: sagittaria (Sagittaria sagittifolia), inclusa in Lista Rossa Na- susseguirsi d’ambienti diversi armoniosamente zionale, ninfea gialla (Nuphar luteum), specie a protezione assolu- collegati dal corso d’acqua, il fiume Po (il mag- ta in Piemonte, felce palustre (Thelypteris palustris), erba-vescica giore d’Italia), che per un lungo tratto disegna il (Utricularia australis), carice pannocchia (Carex panicolata). confine tra la pianura vercellese e le colline del La fruizione è riservata per scopi scientifici. NATURA parchi e riserve 10 11

un marchio per l’Ambiente À T I S O I R U C la Palude di San Genuario È un marchio che contraddistingue aziende del territorio La Palude di San Genuario è diventata Riserva dell’Area Turistica del Parco Fluviale del Po che imposta- Naturale con L.R. 23/2006; è stata oggetto di no i processi produttivi secondo logiche di rispetto del- un intervento di riqualificazione ambientale, al- l’ambiente naturale. l’interno di un progetto “LIFE-Natura” (strumen- È attribuito sulla base di specifici disciplinari che individuano, per to attraverso cui la Commissione Europea finan- ogni categoria di attività, le azioni richieste per il miglioramento zia progetti di tutela e valorizzazione dei S.I.C., continuo della qualità ambientale del territorio. ossia i Siti di Importanza Comunitaria }}5). Il controllo del rispetto dei disciplinari è garantito dall’Ente-Parco. La Riserva Naturale “Palude di San Genuario” costituisce una delle poche interruzioni al con- Per maggiori informazioni: www.parcodelpo-vcal.it - [email protected] tinuum della piana risicola vercellese e costitui- sce un fattore di diversità ambientale rilevante. Gli aironi, primi fra tutti Il sito si estende per 425 ha. La notevole rile- Il fiume ospita numerosi anatidi che qui trovano vanza naturalistica dell’area consiste soprattut- luoghi dove nidificare o sostare durante il pe- to nell’essere l’unico sito in Piemonte, e uno dei pochi a livello nazionale, dove nidificano con- riodo di passo. Quella del germano reale (Anas temporaneamente alcuni ardeidi quali il tara- platyrhynchos) è la presenza più numerosa, ma buso (Botaurus stellaris), }}1 l’airone rosso nei diversi periodi si possono osservare marzaio- (Ardea purpurea), il tarabusino (Ixobrychus mi- le (Anas querquedula), alzavole (Anas crecca), nutus) nonché il falco di palude (Circus aerugi- mestoloni (Anas clypeata), canapiglie (Anas nosus). L’area è anche importante per la sosta e Particolare strepera) e molte altre. Numerosi anche i limicoli, l’alimentazione di numerosi altri ardeidi. È pre- della RNS Palude di San Genuario che si spostano dalla risaia al fiume in cerca di sente una delle poche popolazioni note a livello Parco Fluviale del Po e dell’Orba

cibo. Pettegole (Tringa totanus), pantane (Tringa regionale di testuggine palustre (Emys orbicula- Tarabuso Piemonte Parchi nebularia), piro piro culbianco (Tringa ochropus), ris). }}1 Vi sono habitat di grande importanza Testuggine palustre cavalieri d’Italia (Himantopus himantopus) sono tra cui lembi relitti di bosco di carpino bianco e europea Piemonte Parchi alcuni tra questi. Gli ardeidi utilizzano gli stessi farnia, e popolamenti di erbe palustri nelle ac- ambienti di caccia, nidificando nelle garzaie a que sorgive e correnti. Grazie agli interventi effettuati si è potuto elevare il valore naturalistico dell’area, garantendo la tutela della volte in compagnia dei cormorani (Phalacrocorax biodiversità, il suo mantenimento e l’incremento nel tempo. Sono carbo), abilissimi pescatori. Le zone boscose sono fruibili 2 itinerari naturalistici, illustrati in un depliant, nonché un frequentate da ghiandaia (Garrulus glandarius), percorso per visite guidate in area ad accesso riservato. È in fase capinera (Sylvia atricapilla), codibugnolo (Ae- di allestimento il Centro studi naturalistici sulle aree umide.

githalos caudatus) e altri passeriformi. I rapaci NATURA più frequenti sono poiane (Buteo buteo), gheppi (Falco tinnunculus), allocchi (Strix aluco) }}1 e La flora del Parco civette (Athene noctua), ma va segnalata anche A ridosso delle sponde del fiume si trovano piop-

Allocco la presenza del falco di palude (Circus aerugi- pi neri (Populus nigra), salici bianchi (Salix alba), Parco Naturale delle Lame del Sesia nosus). Tra i mammiferi citiamo la volpe (Vulpes salici rossi (Salix purpurea), e l’invasivo indaco Riccio Piemonte Parchi vulpes), il tasso (Meles meles), il riccio (Erinaceus bastardo (Amorpha fruticosa). La pianura lascia europaeus), }}1 la donnola (Mustela nivalis) subito spazio ai pioppeti e alle risaie, mentre la e l’invadente nutria (Myocastor coypus). Rettili e parte collinare ospita farnie (Quercus robur), ro- anfibi annoverano la presenza di biacchi (Coluber verelle (Quercus pubescens), ciliegi selvatici (Pru- viridiflavus), natrici dal collare (Natrix natrix), rane nus avium), noci (Juglans regia), aceri campestri di Lataste (Rana latastei), rospi smeraldini (Bufo (Acer campestre), noccioli (Corylus avellana) e viridis). biancospini (Crataegus monogina). parchi e riserve 13 Parco Naturale il bosco sacro di Apollo Bosco delle Sorti Ai tempi dei romani, ci fu il primo grande processo di disbosca - mento. Forse il bosco di si salvò perché probabilmente era della Partecipanza un bosco sacro al dio Apollo. Nel 1275 il Marchese del Monferrato Guglielmo il Grande, concesse il bosco agli abitanti di Trino, che di Trino avevano aiutato a ricostruire le mura della città. Nasce da lì la Partecipanza, un tipo di istituzione un tempo piuttosto diffusa, che Ambiente: pianura consiste nell’indivisibilità di una proprietà gestita collettivamente. Superficie: 1068 ettari. Altitudine: 150-194 m A Trino ogni “partecipante” ha diritto annualmente al taglio del bo- Anno di istituzione: 1991 sco su un appezzamento, che per equità è estratto a sorte, da cui il Servizi: alla Cascina Guglielmina è attiva una foresteria (24 posti letto) nome di Bosco delle Sorti. Il diritto a essere “partecipante” era ed e il servizio di noleggio biciclette. Per le visite guidate rivolte a gruppi è ereditario. Da allora si può affermare che, tranne alcuni aggior - o per le attività didattiche per le scuole, presso il Parco opera il Centro namenti dovuti all’evolversi dei tempi, le regole di utilizzo del bosco Ricerche Atlantide, associazione di accompagnatori naturalistici (e-mail: [email protected]) e AR.TUR.O. (e-mail: [email protected]) sono rimaste molto simili. Con la costituzione del Parco nel 1991 Si segnala il percorso “Camminatura” del progetto reti ecologiche }}79 si è dato ai tagli un indirizzo di miglioramento naturalistico pur Sede: Via Vercelli, 3 - 13039 Trino (VC) tel. 0039.0161.828642 senza privare i partecipanti del loro diritto di raccogliere legna.

fax 0039.0161.805515. E-mail: [email protected] STORIA & ARTE l’opportunità di immergersi totalmente nella natu- L’ultimo bosco planiziale ra, con i suoi suoni e profumi e la possibilità di un Il bosco della Partecipanza, con i fugace incontro con uno dei suoi molti suoi oltre 1000 ettari, costituisce abitanti. Importanti testimonianze stori- un’eccezionale testimonianza stori- co-architettoniche sono rappresentate co-ecologica di bosco planiziale, il dall’Abbazia di Lucedio, dalla grangia di tipico bosco di pianura ormai in via Montarolo e dal santuario della Madon- di estinzione. Alcuni secoli fa, tutta na delle Vigne poste nelle immediate la Pianura Padana era occupata da vicinanze del Parco. foreste di questo tipo. Nel corso dei secoli è avvenuto un quasi Gli abitanti del bosco totale disboscamento per trovare nuovi Circondato totalmente da ambienti terreni da dedicare antropizzati, il bosco diventa il natura- all’agricoltura. le rifugio per gli animali selvatici. Tra i Il bosco della Parte- mammiferi troviamo volpi (Vulpes vul- cipanza si è salvato pes), cinghiali (Sus scrofa), tassi (Me- grazie alla sua lunga les meles), }}1 scoiattoli (Sciurus e particolare storia. vulgaris), ghiri (Glis glis), faine (Martes È stato gestito come foina). Ai margini del bosco, presso Co- sta di Montarolo, è presente una delle garzaie più Tasso un bene comune e Piemonte Parchi importanti d’Europa, che ospita prevalentemente con regole che ne Sparviere garzette (Egretta garzetta) e nitticore (Nycticorax Piemonte Parchi Il bosco della hanno garantito la sopravvivenza fino ai giorni no- Partecipanza nycticorax). Ghiandaie (Garrulus glandarius), fa- Alessandro Zonari stri diventando un Parco Regionale. Il bosco, che in primavera appare come un’isola verde in mezzo giani (Phasianus colchicus), cuculi (Cuculus ca- Il bosco norus), torcicolli (Jynx torquilla), picchi verdi (Pi- planiziale a un mare di risaie, }}1 è un importante luogo tra le risaie cus viridis) sono i frequentatori discreti del bosco Parco Naturale Bosco delle Sorti di rifugio per molti animali. Passeggiando lungo della Partecipanza di Trino i sentieri del Parco, in qualunque stagione, si ha e delle sue radure. Rapaci diurni e notturni come parchi e riserve 14 15 la poiana (Buteo buteo), lo sparviere (Accipiterer nisus), }}1 l’allocco (Strix aluco) e il gufo (Asio otus) trovano nel bosco e nelle immediate vici- nanze un ottimo territorio di caccia. Sono presenti la vipera (Vipera aspis), il saettone (Elaphe longis- sima) e nelle zone più umide è stata segnalata la rara testuggine palustre (Emys orbicularis).

Mughetto In primavera uno spettacolo floreale Piemonte Parchi In passato l’uomo è intervenuto per aumentare la produzione di legname, un tempo materiale pre- ziosissimo, inserendo piante come la robinia (Ro- binia pseudoacacia) o la quercia rossa (Quercus rubra), non originarie di questa zona, ma con la caratteristica di un rapido accrescimento. L’istitu- zione del Parco ha fatto in modo che si conte- nesse la diffusione delle specie non autoctone. Farnie (Quercus robur), carpini bianchi (Carpinus betulus), ciliegi selvatici (Prunus avium), frassini maggiori (Fraxinus excelsior), ontani neri (Alnus glutinosa), olmi campestri (Ulmus minor) e tigli (Tilia cordata), sono i protagonisti del bosco. Tra gli arbusti citiamo nocciolo (Corylus avellana), fusaggine (Euonymus europaeus), biancospino (Crataegus monogyna), spinocervino (Rhamnus catharticus), sambuco (Sambucus nigra). Presen- ze piuttosto particolari sono il pungitopo (Ruscus aculeatus) e l’asfodelo montano (Asphodelus al- bus). Spettacolari le fioriture di anemone bianco (Anemone nemorosa) agli inizi della primavera e di mughetto (Convallaria majalis) a maggio. }}1

un bosco certificato À T I S O I R U C Il Parco del Bosco delle Sorti della Partecipanza ha ot- tenuto la certificazione deI Forest Stewardship Council (FSC), un’organizzazione non governativa, senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri: gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, associazioni di consumato- ri, proprietari forestali, tecnici, enti di certificazione, industrie di lavorazione e commercializzazione del legno. Obiettivo di FSC è promuovere in tutto il mondo una gestione delle foreste e delle piantagioni che tuteli l’ambiente naturale, utile per la gente (lavo- ratori e popolazioni locali) e valida dal punto di vista economico, in linea con i principi dello sviluppo sostenibile di Rio de Janeiro. Per informazioni: www.fsc.org 17 La Garzaia di Villarboit è un piccolo Parco Naturale bosco in cui nidificavano gli ardeidi; da delle Lame qualche anno questi uccelli si sono spo- stati, ma si spera che in futuro possano del Sesia tornare. La Garzaia di Carisio, sulle rive del torrente Elvo, ospita oltre 1000 nidi di ardeidi. Il territorio della Palude di Ca- salbeltrame è in parte coltivata a risaia, Ambiente: pianura mentre nel nucleo centrale sono stati ef- Riserve naturali speciali: Garzaia di Villarboit, Isolone di Oldenico, fettuati lavori di rinaturalizzazione. Questa Garzaia di Carisio, Palude di Casalbeltrame è la parte naturale vera e propria (10 ha), Superficie: circa 1600 ettari (comprese le riserve). Altitudine: 136-160 m Anno di istituzione: 1978 protetta da una recinzione, e rappresenta un importante rifugio faunistico per spe- Servizi: presso la sede del Parco è presente un museo naturalistico. cie acquatiche anche rare quali il pelli- È attiva una foresteria (24 posti letto) e il servizio di noleggio biciclette cano (Pelecanus onocrotalus) avvistato (necessaria la prenotazione). All’interno del Parco si trovano: capanni di occasionalmente, il cavaliere d’Italia osservazione per il birdwatching, aree pic-nic e un percorso vita. Il Parco è una stazione di inanellamento. (Himantopus himantopus) e il tarabuso (Botaurus stellaris). Sede: Via XX Settembre n.12- 13030 (VC) tel. 0039.0161.73112 – 0039.0161.73393 fax 0039.0161.73311. Tra lame, gerbidi e ghiareti Sito www.lamedelsesia.vc.it Ricchissima la presenza di fauna, che solo tra gli uccelli supera le 140 specie Dove il bosco abbraccia censite. Tra queste spicca la presenza di il fiume anatidi e limicoli che trovano da nutrirsi e nidificare nelle zone umide. Nelle lame o Il territorio del Parco è stato creato e plasmato lungo il fiume si può intravedere un lampo dal fiume Sesia, che, con le sue piene improvvise azzurro a pelo d’acqua, è il coloratissimo e violente, ha formato meandri ed estesi ghiareti, martin pescatore (Alcedo atthis) }}1 inframmezzati da isolotti. In questo tratto, lungo le sorpreso durante la sua attività di pesca. sue rive, sono rimasti i boschi, altrove scomparsi, Queste presenze sono di richiamo per molti rapaci Martin pescatore Piemonte Parchi che nascondono le lame, specchi d’acqua nati come poiane (Buteo buteo), nibbi bruni (Milvus dai meandri e da rami del fiume ormai abban- Giovane gufo migrans), gheppi (Falco tinnunculus) e lodolai Parco Naturale delle Lame del Sesia donati. La presenza di diversi habitat in un’area (Falco subbuteo) che frequentano regolarmente relativamente piccola rende il Parco delle Lame le sponde del fiume. Con un po’ di fortuna, nei pe- del Sesia un eccezionale serbatoio di biodiver- riodi di passo, è possibile osservare l’aquila ana- sità. Passeggiando al suo interno, oltre alle già traia maggiore (Aquila clanga) e il falco pescatore citate lame, possiamo incontrare i gerbidi, radure (Pandion haliaetus). Il bosco ospita passeriformi, piuttosto aride nate su antichi depositi di ghiaia picchi e rapaci notturni come il gufo comune abbandonati dal fiume nel suo continuo vagabon- (Asio otus), }}1 l’allocco (Strix aluco), la civetta dare. Queste radure sono destinate a trasformarsi (Athene noctua) e il barbagianni (Tyto alba). An- (molto lentamente) in bosco. La vegetazione cam- che i mammiferi utilizzano il bosco per trovare cibo bia aspetto in relazione alla distanza dal fiume o e casa. Scoiattoli (Sciurus vulgaris), volpi (Vulpes Pagina precedente: Il panorama dalle zone più umide. Del Parco fanno parte anche vulpes), ghiri (Glis glis), tassi (Meles meles) popo- osservabile quattro riserve naturali speciali. L’Isolone di Ol- lano il Parco insieme a presenze più recenti come dall’argine denico è ubicata al confine sud del Parco. Parco Naturale delle Lame del Sesia il cinghiale (Sus scrofa) e la minilepre (Sylvilagus parchi e riserve 18 19 Una pianta acquatica protetta birdwatching all’Isolone La vegetazione del Parco conta circa 500 specie, L’Isolone di Olde- tra cui una rara pianta acquatica, l’Isoetes malin- nico è una Riserva verniana, riconosciuta dalla Comunità Europea Naturale Speciale come specie protetta. Un’altra pianta acquatica circondata dal fiu- è il nannufero (Nuphar lutea) che in tarda pri- me. Il capanno di mavera ricopre, con la sua spettacolare fioritura, osservazione posto le lame. Tra gli alberi si incontra, vicino alle zone sull’argine del fiume umide, il pioppo nero (Populus nigra), il pioppo è un luogo ideale tremulo (Populus tremula), il salice bianco (Salix per gli amanti del alba), il salice rosso (Salix purpurea) e l’ontano birdwatching che, con nero (Alnus glutinosa). Allontanandosi dall’acqua l’aiuto di un semplice si trova la farnia (Quercus robur), il frassino mag- binocolo, potranno giore (Fraxinus excelsior), il tiglio (Tilia cordata), il osservare gli uccelli nelle loro operazioni ciliegio selvatico (Prunus avium), l’acero campe- di ricerca del cibo e stre (Acer campestre), il carpino bianco (Carpinus cura dei giovani. Al- betulus), oltre all’invadente robinia (Robinia pseu- l’Isolone è presente doacacia). Tra gli arbusti segnaliamo la presenza una delle garzaie più del corniolo (Cornus mas), del nocciolo (Corylus importante d’Europa, avellana), della sanguinella (Cornus sanguinea) e In gita al Parco con circa 3000 nidi. della fusaggine (Euonymus europaeus). Guido Tassini A R Aironi U cenerini T A (Ar- N dea cinerea), garzet- te (Egretta garzetta), nitticore (Nycticorax nycticorax), aironi guardabuoi (Ardeola ibis), sgarze ciuffetto (Ardeola ralloides) Tramonto e cormorani (Phalacrocorax carbo) occupano sulla garzaia i diversi “piani” di pioppi, salici e robinie. Da Parco Naturale delle Lame del Sesia alcuni anni, un po’ a sorpresa, si registra la ni-

Ibis sacro dificazione dell’ibis sacro (Threskionis aethio- Parco Naturale delle Lame del Sesia picus) }}1 recentemente censito in 300 individui. Sulle acque del fiume sostano molte anatre, mentre sul ghiareto può capitare di osservare la sospettosa volpe, mentre vaga alla ricerca di qualche uovo o piccolo caduto accidentalmente dal nido.

floridanus). Il fiume è abitato da pesci quali barbi (Barbus barbus plebejus), cavedani (Leuciscus cephalus), lucci (Esox lucius), tinche (Tinca tinca) e anguille (Anguilla anguilla), che sono spesso preda degli ardeidi e dei cormorani presenti con una numerosa colonia all’Isolone di Oldenico. parchi e riserve 21 ganiche, inoltre manca una rilevante circolazione Riserva Naturale idrica superficiale. Queste condizioni, sfavorevoli per ogni tipo di coltivazione, hanno impedito la Orientata “colonizzazione” agricola fino al 1900. L’uomo in delle Baragge passato, ha sfruttato a pascolo questi terreni, disboscando am- pie zone e praticando il debbio, periodico incendio per aumen- Ambiente: pianura tare gli elementi minerali nel Superficie: 3.980,27 ettari, così suddivisi: terreno e favorire il rinnovo della Baraggia di Candelo (o Baraggione) e Baraggia di Verrone: 1.674,12 ettari; Baraggia di Rovasenda: 1.152,79 ettari; Baraggia del Piano vegetazione. Agli escursionisti, le Rosa: 1.153,36 ettari. Altitudine: 150-340 m baragge offrono numerosi sen- Anno di istituzione: 1992 tieri e stradine sterrate con limi- Servizi: l’Ente di gestione dispone di una collezione naturalistica e di tati dislivelli, molti dei quali per- una biblioteca tematica. In fase di allestimento un Centro Visite della corribili a cavallo o in mountain Riserva delle Baragge a Cossato (BI), fraz. Castellengo. Sono stati bike. I paesaggi che si incontra- realizzati un’Aula Verde con percorso botanico in comune di Candelo e percorsi ciclabili tra Gattinara e Masserano e nella zona del Piano Rosa. no non lasciano mai delusi. Le varie porzioni della riserva sono Sede: Via Crosa, 1 - 13882 Cerrione (BI) tel. 0039.015.677276 circondate da numerose strade fax. 0039.015.2587904 Sito www.baraggebessabrich.it che ne consentono un comodo accesso. Le ultime brughiere Vita nella savana vercellese Con il termine baraggia è indicato un ambiente Di notevole interesse naturalistico boscoso con esemplari in parte radi di querce, sono gli animali tipici del territo- betulle, carpini, con sottobosco di brugo, che si rio baraggivo, in particolare l’en- estendeva un tempo sui terrazzi marginali della tomofauna con specie rare ed pianura piemontese da Biella fino al Ticino. La ri- endemiche, tra queste si ricor- serva tutela alcuni nuclei della baraggia originaria, dano i coleotteri carabidi: Agno- in passato molto estesa e oggi ridotta ad alcune nium livens, A. ericeti, Bembidion ‘isole’ a causa dell’intensa opera di bonifica che humerale, il coleottero Catops ha favorito la risicoltura. Altipiani con vaste pra- westi, un catopide presente sol- terie e brughiere alternate a sporadici alberi e tanto in un’altra stazione in Ita- vallette boscose, questo il paesaggio che colpisce lia, e il lepidottero Coenonympha per la sua semplicità e il suo equilibrio di spazi oedippus molto raro e localizza- e forme, un ambiente a tratti sorprendentemente to. L’avifauna è ben rappresenta- somigliante alla savana africana. Le baragge of- ta. La presenza più vistosa è la frono scorci spettacolari: allo sfolgorante e diffuso cicogna bianca (Ciconia cico- colore dorato dell’erba si alternano macchie rosa, nia), }}1 segnaliamo anche l’ortolano (Embe- Nido di tipiche del brugo, e talora marroni (felci aquiline), riza hortulana), l’upupa (Upupa epops), }}1 il cicogne presso senza dimenticare le vicine montagne che forma- Rovasenda rigogolo (Oriolus oriolus), l’allodola (Alauda arven- Alessandro Zonari no una emozionante cornice. sis), il picchio rosso minore (Dendrocopos minor), Un’upupa che I suoli, depositi alluvionali di varie epoche, sono l’averla piccola (Lanius collurio). Molti i rapaci ha catturato piuttosto poveri di elementi nutritivi e sostanze or- una preda notturni e diurni come la civetta (Athene noctua), Parco Fluviale del P o e dell’Orba parchi e riserve 22 23 il lodolaio (Falco subbuteo) e il nibbio bruno (Mil- stuca tenuifolia e F. ovina) vus migrans). Importante la presenza del pelobate che in autunno colorano fosco (Pelobates fuscus insubricus), un anfibio un di viola il paesaggio. tempo diffuso in tutta la Pianura Padana, ma ora Si incontrano macchie di divenuto raro. In Italia le ultime colonie accertate arbusti in cui sono pre- di questa specie si trovano in Piemonte e Lombar- senti le ginestre (Genista dia. Tra i mammiferi sono presenti la lepre (Lepus tinctoria e Cytisus scopa- europeus), }}1 la volpe (Vulpes vulpes), il tasso rius), }}1 il biancospino (Meles meles), il capriolo }}1 (Capreolus ca- (Crataegus oxyacantha), preolus) e il riccio (Erinaceus europaeus). il prugnolo (Prunus spi- nosa). Un paesaggio colorato di viola Tra gli alberi, a volte radi e stentati troviamo la far- Ginestra Piemonte Parchi La baraggia è caratterizzata dalla presenza del nia (Quercus robur), il carpino bianco (Carpinus Tipico ambiente Lepre brugo (Calluna vulgaris), delle molinie (Molinia betulus), il pioppo tremulo (populus tremula) e la di baraggia Parco Fluviale del Po e dell’Orba coerulea e M. arundinacea), delle festuche (Fe- betulla (Betula pendula). Piemonte Parchi Capriolo Piemonte Parchi parchi e riserve 25 Parco Naturale le caverne dell’orso Monte Fenera Le grotte carsiche, che si aprono nella parte occidentale del monte, }}1 nascondono in - tricati e spettacolari labirinti ricchi di stalattiti e stalagmiti. Nelle grotte sono stati ritrovati anche Ambiente: collina-montagna Superficie: 3378 ettari. Altitudine: 320-899 m molti resti faunistici del Pleistocene e resti di Anno di istituzione: 1987 popolazioni umane risalenti a migliaia di anni Servizi: su prenotazione si organizzano attività didattiche e visite gui- fa, utili a comprendere la dinamica dell’antro - date. All’interno del Parco sono presenti cinque diversi itinerari tematici pizzazione di queste zone. Il Monte Fenera è con cartelloni illustrativi (gli itinerari sono segnalati sulla carta del sicuramente una delle stazioni preistoriche più Parco). Sono presenti alcune aree attrezzate. importanti d’Europa. Tra i resti fossili anima - li sono stati ritrovati quelli dell’orso delle ca - verne, un orso estinto circa 20.000 anni fa, e Sede: Frazione Fenera Annunziata -13011 (VC) tel. 0039.0163.209356 fax 0039.0163.209356. E-mail [email protected] del rinoceronte di Merk, quest’ultimo è l’unico ritrovamento in Piemonte. Sono stati effettuati Grotta al Monte Fenera ritrovamenti anche dell’uomo di Neandertal. Piemonte Parchi Dentro e fuori la montagna NATURA Quasi fosse posto a guardia dell’ingresso della peregrinus), la rondine montana (Ptynoprogne ru- Valsesia, il Monte Fenera sorge isolato alle porte pestris), il picchio muraiolo (Tichodroma muraria). di Borgosesia. La sua forma }}1 Presenti anche i rapaci notturni e il succia- arrotondata, }}1 lo rende capre (Caprimulgus europaeus) che frequenta le facilmente riconoscibile dalla zone a brughiera. Segnaliamo ancora il biancone pianura. Si distingue netta- (Circaetus gallicus) grande rapace che si nutre mente dal resto delle monta- quasi esclusivamente di serpenti. Tra questi ultimi gne vicine per la sua diversa sono presenti la vipera (Vipera aspis) e il biacco origine geologica, è infatti (Coluber viridiflavus). Ghiri (Glis glis), martore l’unico importante complesso (Martes martes), caprioli (Capreolus capreolus), sedimentario della Valsesia. cinghiali (Sus scrofa) e lepri (Lepus europeus) Sul versante nord, si trovano rappresentano la popolazione dei mammiferi. bianche e strapiombanti pareti Il Monte Fenera calcareo-dolomitiche. La parte bassa del Parco è La flora della bassa montagna Piemonte Parchi in parte coltivata, ma dove il terreno diventa più ri- Le sue pareti sono ricoperte da boschi tipici del- pido, i boschi ricoprono i versanti della montagna, l’ambiente di bassa montagna, con castagno fino alla sommità. (Castanea sativa), frassino maggiore (Fraxinus excelsior), orniello (Fraxinus ornus), faggio (Fa- La cicogna nera gus silvatica), rovere (Quercus petraea), acero La presenza più affascinante è quella della cicogna di monte (Acer pseudoplatanus), betulla (Betula nera (Ciconia nigra) }}1 che nidifica nel Parco. pendula), farnia (Quercus robur), sorbo monta- Cicogna nera In Italia sono segnalati solo altri cinque o sei luo- no (Sorbus aria), sorbo degli uccellatori (Sorbus Piemonte Parchi ghi di nidificazione. Nei boschi troviamo il picchio aucuparia). Tra gli arbusti annoveriamo il ginepro Picchio muraiolo rosso minore (Dendrocopos minor), il picchio mu- (Juniperus communis), il salicone (Salix caprea), Piemonte Parchi ratore (Sitta europaea), la capinera (Sylvia atrica- il nocciolo (Corylus avellana), il biancospino (Cra- pilla), il rampichino (Certhia brachydactyla). Le taegus monogina), il prugnolo (Prunus spinosa), pareti calcaree ospitano il falco pellegrino (Falco la frangola (Frangula alnus), il sambuco (Sambu- parchi e riserve 26 27 cus nigra). Tra le numerose piante erbacee che si possono trovare nel Parco, si fanno notare le numerose felci, tra le quali ricordiamo la lingua cervina (Phyllitis scolopendrium), la felce florida (Osmunda Regalis) e il capelvenere (Adiantum capillus - Veneris). Una buona rete di sentieri consente l’esplorazio- ne di questo suggestivo monte che, nonostante la vicinanza di importanti centri abitati, regala la sensazione di camminare in un altro tempo. Dalla sua vetta (899 m) si può godere un vastissimo e suggestivo panorama che spazia dalla pianura vercellese e novarese a buona parte dell’arco al- pino con l’inconfondibile mole del Monte Rosa a portata di mano. Ma il paesaggio e le sue par- ticolarità naturalistiche di superficie non sono i soli punti di interesse. Il Monte Fenera nasconde interessantissime ricchezze anche al suo interno. Panorama verso La composizione calcarea delle sue rocce ha per- Borgosesia e il messo la formazione di grotte con antichi ritrova- Monte Barone Piemonte Parchi menti fossili al loro interno. parchi e riserve 29 La sua realizzazione si deve all’opera di celebri ar- Riserva Naturale chitetti come Galeazzo Alessi e Benedetto Alfieri, pittori come Gaudenzio Ferrari, Giovanni D’Errico, Speciale del Sacro Tanzio da Varallo, Prestinari, il Tabacchetti, il Moraz- Monte di Varallo zone. È il più importante Sacro Monte piemontese dal punto di vista artistico. Anche la vegetazione fu nei secoli organizzata secondo le scelte di gu- sto che accompagnarono la storia del complesso. Ambiente: collina Ce lo testimoniano oggi la zona del giardino, con Superficie: 33 ettari. Altitudine: 450-600 m le siepi di bosso artificiosamente potate (sul mo- Anno di istituzione: 1980 dello dei giardini all’italiana), sia la zona boschiva Servizi: aree attrezzate per pic-nic, erbario, visite guidate e attività di- dattiche, sentiero botanico autoguidato, visite al complesso devozionale del Vallone dell’Inferno. La componente floristica è del Sacro Monte. ricca e diversificata con oltre 400 specie censite. Sede: Piazzale della Basilica - 13019 Varallo (VC) tel. 0039.0163.53938 Da segnalare la presenza di faggi a canna d’orga- fax 0039.0163.54047 centro informazioni presso “casa d’Adda” in cui è presente no e alcuni alberi secolari. La fauna tipicamente materiale informativo in inglese, tedesco e francese tel. 0039.0163.564518. E-mail [email protected] pre-montana non è particolarmente significativa anche per effetto della considerevole affluenza di Tra arte e natura pellegrini e visitatori. Dal 2003 il Sacro Monte è inserito nella lista del patrimonio mondiale del- La Riserva Naturale Speciale nasce con lo scopo l’umanità dell’UNESCO. Interno della di salvaguardare in primo luogo il valore artistico cappella 36 “la salita del Sacro Monte di Varallo, il più antico dei sacri Il bosco tra le cappelle votive al Calvario” monti piemontesi. Fu edificato su uno sperone Nella parte esterna al recinto sacro si trovano le Guido Tassini roccioso }} sovrastante Varallo che rappresen- piante che hanno ripreso possesso di coltivi ab- Piazza 1 della Basilica ta l’antico livello di fondovalle. L’azione dei ghiacci bandonati: roverelle (Quercus pubescens), casta- Piemonte Parchi e del fiume Sesia gni (Castanea sativa), farnie hanno poi ulterior- (Quercus robur), bagolari (Cel- mente abbassato tis australis), sorbi montani il livello portandolo (Sorbus aria). All’interno del alla quota attuale. recinto sono state introdotte È costituito da 50 molte specie non tipiche della cappelle popolate zona, tra cui l’olivo (Olea eu- da oltre 800 statue ropae), il pittòsporo (Pittospo- in legno e terracotta rum tobira), l’albero di Giuda policroma a dimen- (Cercis siliquastrum), il leccio sione naturale }}1 (Quercus ilex), lo spino di Pagina precedente: che narrano vita, passione, morte e resurrezione di Giuda (Gleditsia triacanthos), facciata della Basilica Cristo. La realizzazione del Sacro Monte iniziò alla il ginkgo (Ginkgo biloba) e il dell’Assunta fine del quindicesimo secolo per volontà del frate liriodendro (Liriodendron tuli- Guido Tassini Il Sacro Monte Bernardino Caimi che, di ritorno da un viaggio in pifera). Il muro di cinta mette dall’Alto Palestina, volle riprodurre a Varallo i sacri luoghi e in rilievo il contrasto tra l’inter- Piemonte Parchi rievocare la Vita e la Passione di Cristo a beneficio no, dove la mano dell’uomo è dei fedeli che non potevano recarsi in Terra Santa. intervenuta e l’esterno dove I pellegrini avevano così modo di rivivere i fatti del il bosco ha mantenuto un Vangelo con stupore e coinvolgimento emotivo. aspetto più naturale. parchi e riserve 31 Parco Naturale Alta Valsesia

Ambiente: montagna Superficie: 6.440 ettari Altitudine: 900-4459 m Anno di istituzione: 1979

Servizi: Museo naturalistico a (aperto nei mesi estivi, in altri periodi su prenotazione). Centro visita e orto botanico all’Alpe Fum Bitz (aperto nei mesi estivi, in altri periodi su prenotazione). Centro visita a alla frazione Roj (per prenotazioni rivolgersi al bed and breakfast Stella Alpina 0039.347.2622880). Rifugi del Parco: Massero 2082 m, 25 posti (Carcoforo tel. 0039.0163.95650); Vallè 2175 m, 25 posti (Rima tel. 0039.0163.95050); casa del Parco “Brusà” 1350 m, 20 posti (Rima tel. 0039.0163.95000), area attrezzata ad Alagna.

Sede: C.so Roma, 35 - 13019 Varallo (VC) tel. 0039.0163.54680 fax 0039.0163.54680. Sito www.parcoaltavalsesia.it

Sul Monte Rosa, nel Parco più alto d’Europa Il Parco più alto d’Europa ha una grande ricchezza naturalistica anche alle sue quote più basse, dove tra rigogliosi boschi di faggio, abete bianco e lari- ce a quote superiori, trovano rifugio e nutrimento numerose specie animali. Ma il Parco Alta Valsesia è conosciuto principalmente per le sue alte quote, dove offre paesaggi spettacolari e unici. Al cospet- to del Monte Rosa si ha la possibilità di osservare alcune tra le cime più alte d’Europa. Ghiacciai, mo- rene, cascate, forre si succedono lasciando senza fiato per la loro bellezza. Camminando sui nume- rosissimi sentieri presenti all’interno del Parco, si scoprono i più svariati aspetti della vita di queste montagne e dei suoi abitanti, uomini o animali che siano. Nei pressi di Alagna, il sentiero glaciologico Rima l’anello degli alpeggi }}112 mostra come Lo stambecco Archivio ATL Valsesia Vercelli aiuta a comprendere la millenaria azione di model- l’uomo abbia imparato a sfruttare per l’allevamento lamento del territorio operata dai ghiacciai. i pascoli di alta montagna e il sapiente utilizzo del- Nella frazione Pedemonte si trova il museo Walser, la pietra nella costruzione delle baite. Il sentiero che conduce a scoprire questa affascinate popola- faunistico, che da Carcoforo conduce al Rifugio zione, la loro opera di colonizzazione dell’alta valle Massero e al colle della Bottigia, è attrezzato con e la loro peculiare architettura. In Val Sermenza, a tabelloni che illustrano gli animali della zona. parchi e riserve 32 33 La Val Mastallone, ricca di boschi, invita a esplorare il selvaggio vallone di Roj, dove si ha la possibilità un sentiero per conoscere di fare interessanti osservazioni faunistiche. i ghiacciai Lo stambecco, guardiano del Parco Il sentiero glaciologico, tra i pochi nel suo Tipico Parco di alta montagna, ospita una grande genere in Italia, percorre parte della valle varietà di specie animali. Camminando sui sentieri del Sesia e del vallone di Bors. Lungo il del Parco non è difficile incontrare il camoscio (Ru- percorso ci sono otto tabelloni sui feno- meni che, durante l’era quaternaria, hanno picapra rupicapra) }}1 e lo stambecco (Capra “creato” e continuano a modificare il paesaggio. Il Il ghiacciaio ibex) }} intenti a brucare nelle praterie alpine. 1 sentiero offre ai visitatori la possibilità di conoscere i lungo il Sentiero Più difficili da osservare, sia per il loro carattere Glaciologico ghiacciai Valsesiani, }}1 di scoprire la loro azione Alessandro Zonari schivo e sia perché frequentano il bosco, sono di erosione e deposito di materiali, cos’è e come nasce un circo il cervo (Cervus elaphus), }}1 recentemente glaciale o una cascata o una forra. Il sentiero glaciologico si svi- reintrodotto con discreto successo, il capriolo luppa nel comune di Alagna partendo dalla località Acqua Bianca, (Capreolus capreolus) e il cinghiale (Sus scrofa). a quota 1500 m e, lungo un comodo percorso della durata di circa Facilmente avvistabile ad alte quote è la simpatica 2 ore, raggiunge l’Alpe Fun D’Ekku o Fondecco a quota 2070 m. Il marmotta (Marmota marmota) sempre pronta a sentiero è alla portata di tutti, ma essendo in alta montagna, occor- lanciare il suo caratteristico fischio di allarme. Si re prestare attenzione alle condizioni meteorologiche e indossare può intuire la presenza di altri mammiferi osser- calzature e abbigliamento adeguati. Sul sentiero sono presenti due vando le tracce lasciate al loro passaggio, animali rifugi (Pastore e Crespi Calderini) dove è possibile rivolgersi per schivi come la volpe (Vulpes vulpes), la puzzola pranzi e pernottamenti (previo verifica periodo di apertura). L’Ente (Mustela putorius), l’ermellino (Mustela erminea), Parco dispone di depliant illustrativi anche in lingua inglese. NATURA il tasso (Meles meles), la lepre variabile (Lepus Camoscio timidus), l’arvicola delle nevi (Microtus nivalis), lo stamente perseguitato in quanto, se non disturbata Piemonte Parchi scoiattolo (Sciurus vulgaris), il quercino (Eliomys o minacciata, non ha nessun interesse ad attac- Cervo Piemonte Parchi quercinus). Ricca e degna di nota l’avifauna, dove care l’uomo. Infine il lupo (Canis lupus), estinto in Aquila reale spicca la presenza dell’aquila reale (Aquila chrysae- Valsesia verso la metà del 1800, sembra voler tor- in volo tos) }}1 nidificante con alcune coppie nel Parco. nare tra queste splendide montagne. Oltre al lupo Piemonte Parchi Citiamo la poiana (Buteo buteo), l’astore (Accipiter recentemente sono stati segnalati alcuni sporadici gentilis) e lo sparviere (Accipiterer nisus) tra gli al- avvistamenti anche della lince (Felis lynx). tri rapaci diurni, mentre i rapaci notturni sono ben Flora ad alta quota rappresentati da allocco (Strix aluco), civetta capo- La vegetazione del Parco è fortemente condizionata grosso (Aegolius funereus) e il maestoso gufo reale dalla quota. Partendo da quelle più basse, princi- (Bubo bubo). Si segnala anche l’avvistamento del palmente tra Fobello e , troviamo il bosco gipeto (Gypaetus barbatus). Il gallo forcello (Lyru- misto di faggio (Fagus silvatica) e abete bianco rus tetrix), la pernice bianca (Lagopus mutus) e la (Abies alba). Salendo di quota il bosco misto lascia coturnice (Alectoris graeca) trovano preziosi luoghi spazio al larice (Larix decidua), con sottobosco di dove nidificare. Citiamo ancora il corvo imperiale mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) e di rododendro (Corvus corax), il gracchio (Pyrrhocorax graculus), (Rhododendron ferrugineum) che ritroviamo anche la nocciolaia (Nucifraga caryocatactes), il merlo al piano arbustivo con ontano verde (Alnus viridis) acquaiolo (Cinclus cinclus), il rampichino alpestre e carice curva (Carex curvula). Alle quote più alte (Certhia familiaris). Tra gli anfibi sono presenti la oltre ai muschi e ai licheni, si trovano le formazioni rana temporaria (Rana temporaria) e la salamandra vegetali pioniere su rocce e detriti morenici tra cui (Salamandra salamandra) mentre tra i rettili c’è la primule, ranuncoli dei ghiacci, genepì, azalee nane vipera (Vipera aspis), animale timido a lungo ingiu- e genziane, spesso con fioriture spettacolari. parchi e riserve Territorio, paesaggio, comunità, identità, storia, memoria, cultu- ra: queste sono le parole chiave che identificano, o distinguono, l’ecomuseo rispetto al museo tradizionale. L’ecomuseo è un museo del territorio in senso nuovo, poiché rappresenta un nuovo concetto sia di museo sia di territorio. L’elemento centrale viene spostato dagli oggetti materiali al patrimonio culturale immateriale che, secondo la Convenzio- ne Internazionale Unesco del 2003, comprende tradizioni ed espressioni orali, dialetti e lingua come vettore del patrimonio culturale immateriale; arti dello spettacolo e creatività; attivi- tà sociali tradizionali; attività connesse alla conservazione di natura, ambiente e territorio; savoir-faire legato all’artigianato tradizionale e ai mestieri. L’ecomuseo non si intende mai rivolto al passato, ma il passato è lo strumento per capire il presente di un territorio e della sua comunità; è uno strumento vivo nelle mani della popolazione locale, che deve assicurare dinamicità, Ecomusei dignità e valore ad un complesso di cose, mettendo in luce un sistema di relazioni. Gli oggetti e le diverse attività, pertanto, diventano il pretesto per avviare un discorso olistico e dinamico sullo sviluppo del territorio e della sua comunità. Per effetto della L.R. n. 31 del 1995 in provincia di Vercelli ne sono stati istituiti due: l’Ecomuseo delle Terre d’Acqua e l’Ecomuseo della Valsesia. 36 37 XIX secolo, grazie Ecomuseo delle all’impulso dato da Camillo Benso, Terre d’acqua Conte di Cavour che diede il via Dove le risaie incontrano alla costruzione il cielo del Canale Cavour. }} Scopo dell’ecomuseo delle Terre d’Acqua è di 1 Il legame tra riso recuperare la tradizione e tramandare la cultura e territorio appa- della civiltà risicola vercellese che, dall’età del re indissolubile bronzo ai giorni nostri, è stata plasmata e modifi- anche al turista cata dall’uomo divenendo un unicum a livello in- di passaggio. Le ternazionale. Istituito nel 1999, l’Ecomuseo delle opere di bonifica Terre d’Acqua coinvolge circa cinquanta comuni, risalgono al primo compresi tra i fiumi Sesia, Dora Baltea e Po. Dal Medio Evo, quan- mese di aprile il territorio diventa un paesaggio di do i Monaci Ci- grande fascino e le risaie allagate trasformano i stercensi diedero campi in una grande tavolozza in cui si riflettono origine, con il loro i mille colori del cielo e dell’ambiente circostante. lavoro, al sistema In questo “mare a quadretti” crescerà il riso grazie delle grange. Le a un complesso e ricco sistema di canali. L’opera risaie sono state di regimazione delle acque inizia intorno al 1200 e lo scenario di una prosegue nei secoli con scavi e studi sulle minime rete di avveni- Pagina precedente: pendenze, arrivando oggi a sommergere una su- menti sociali, culturali, economici e storici, come paesaggio perficie di 89.000 ha in pochi giorni. L’espressio- di risaia le lotte di classe delle mondine magistralmente Piemonte Parchi ne più alta di questo ambizioso progetto risale al documentate nel film “Riso Amaro” di De Santis.

E T R A & A I R O T S Per valorizzare questa tradizione, le ricchezze na- il canale e le sue “tombe” turali e del paesaggio sono stati individuati alcuni Parte da Chivasso e sfocia nel Ticino, il Canale centri d’interpretazione della realtà locale. Quelli attualmente visitabili sono: la Tenuta Castello Cavour, lungo oltre 82 km con una pendenza La complessa di circa 0,25%, è una delle opere idrauliche più ad Albano Vercellese, gestita dall’Ente Parco delle rete irrigua importanti a livello internazionale. Fortemente Lame del Sesia, che ospita un Centro di Esperien- della pianura vercellese voluto da Camillo Benso Conte di Cavour, ideato za rivolto alle scuole e, a Fontanetto Po, l’Anti- Associazione Ovest Sesia da Francesco Rossi, agrimensore al servizio del- co Mulino Riseria San Giovanni, risalente al Il lavoro delle la sua famiglia e progettato dall’ingegnere Car- XVI secolo, ancora funzionante, i cui macchinari mondine nel Il canale Cavour secolo scorso Piemonte Parchi lo Noè, fu terminato, in soli tre anni, nel 1866. sono azionati esclusivamente dall’acqua }}1 e Piemonte Parchi La sua portata d’acqua massima di 110 mc/s il Porto Natante presso il Parco Fluviale del Po e supera di gran lunga quella di molti fiumi della Pianura Padana. dell’Orba, dove è previsto il ripristino del traghet- Degni di nota sono l’edificio di presa dal Po a Chivasso, i ponti, le to spazzato via dall’alluvione del 2000. Inoltre, a varie dighe sui canali sussidiari, le ingegnose “tombe” (sifoni che è visitabile la Tenuta Colombara, permettono di far sottopassare un fiume o un canale) o i ponti- la classica grande cascina a corte chiusa risalente canali (canali che servono a passare l’acqua sopra un altro canale al 1500 e i cui fabbricati agricoli sono stati am- o a superare un avvallamento del terreno). Oggi è gestito dall’As- pliati nella seconda metà del 1800; qui i titolari sociazione Ovest Sesia di Vercelli. hanno riorganizzato alcuni locali esattamente co- 38 39 m’erano agli inizi del secolo scorso; l’aula scola- stica, l’appartamento dei tenutari con la cucina e Ecomuseo la camera da letto, l’esposizione degli abiti usati in quel tempo, il magazzino degli attrezzi, ecc… della Valsesia Presso le Tenute Colombara e Veneria si svolgono i corsi dell’Università di Scienze Gastronomiche di Storie di popoli Pollenzo. L’ecomuseo della Valsesia raccoglie le testimo- Altri Centri non meno importanti, oggetto di re- nianze delle vicissitudini del popolo vallese che Ingranaggi per la cupero strutturale, sono la Chiesa Abbaziale nel XIII secolo giunse in Valsesia. trasmissione del di Lucedio; la Cascina Boraso di Vercelli, sede moto dell’Antico In molte frazioni di Alagna sono presenti anche Mulino Riseria della storica Stazione Sperimentale per la Cerea- oggi le tipiche case costruite su un basamento in San Giovanni licoltura, che ospita un museo della sperimenta- Piemonte Parchi pietra. I piani superiori sono in legno con le clas- zione risicola ricco di testimonianze; la Stazione siche travi a incastro: la cucina, il soggiorno, la Idrometrica di Santhià, un modello in scala del stalla, i locali per la caseificazione, le camere e 1907, voluta da Camillo Benso Conte di Cavour, all’ultimo piano il fienile e la dispensa. Passeg- che riveste un’importanza notevole per la storia giando nelle strette viuzze selciate, ci si imbatte delle scienze idrauliche legate all’irrigazione nei abitualmente nel forno consortile, nella fontana, territori piemontesi e lombardi; il Mulino della nella chiesa, talvolta nel mulino (nel percorso Boscherina a Borgo d’Ale, risalente al 1448, che ecomuseale ne esiste solo uno restaurato e fun- sfruttava il salto dell’acqua del Naviglio d’Ivrea zionante), nella segheria (nel percorso ecomusea- per la macinazione di cereali e canapa e per la le se ne trova solo una restaurata e funzionante, produzione di olio. Ma il vercellese conserva ovun- azionata ad acqua) e nel forno della calce, a testi- que numerose e importanti tracce e testimonianze monianza dell’intensa vita sociale della comunità Museo Walser della sua storia. Tracce che, come abbiamo visto, di Alagna walser, documentata in modo preciso nel Museo Guido Tassini troviamo, nel paesaggio, nelle città e nei paesi, Walser, ospitato in una casa del nelle cascine, nei musei, nella popolazione stessa, 1628 in frazione Pedemonte. Alcuni nella memoria collettiva, nei dialetti locali, nelle abitanti orgogliosamente conservano risaie allagate, nel giallo oro del riso maturo, nelle la memoria e le tradizioni locali par- rievocazioni storiche, nelle tradizioni, nei parchi: in lando il tischu, l’antico dialetto alto tutti quei luoghi dove la popolazione vercellese ha tedesco. conservato e, in un certo qual modo, tutelato il Le visite guidate propongono passeg- proprio patrimonio materiale e immateriale. giate verso le più importanti località Molte sono le iniziative e gli eventi di animazione walser della valle. per divulgare la conoscenza di questo patrimo- Tra le mete più significative per sco- nio: progetti didattici che coinvolgono le scuole e prire il mondo dei walser ricordiamo, manifestazioni di grande richiamo come “Corti e oltre ad Alagna e le sue frazioni, la Cascine delle Terre d’Acqua” che abbina visite gui- Valle di Otro dove l’architettura tipica date a piacevoli degustazioni enogastronomiche. è immersa in uno splendido paesag- Per informazioni sull’ecomuseo delle Terre d’Acqua contattare gio naturale, con gli la Provincia di Vercelli, tel. 00390161.590.282 oppure l’Associazione Ovest Sesia di Vercelli, tel. 0161.28.35.37. splendidi insediamenti walser della Inoltre per le iniziative degli ecomusei è consigliabile consultare Val Vogna, perfettamente conservati, il sito web www.ecomusei.net o il sito della provincia disseminati lungo la “Via Regia”, l’an- www.provincia.vercelli.it tica via di comunicazione con la Valle d’Aosta, ed il museo etnografico di ecomusei 40 41 Rabernardo, ospitato in una casa walser del XVII la perizia del suo restauro. Si tratta secolo. A Rima San Giuseppe, in Val Sermenza, di una costruzione del 1600, dove nell’abitato più alto della Valsesia (1417 m), vive erano concentrate molte attività ancora oggi l’antica arte decorativa del cosiddetto diversificate durante l’anno: dalla marmo artificiale attraverso la quale è possibile fucina (dove si producevano chiodi, riprodurre artificialmente, con un’alchimia segreta serrature e scacciapensieri), al mu- di polvere di gesso e scagliola, il marmo naturale. lino per i cereali, dal forno al ma- Dagli anni Trenta dell’Ottocento il marmo artifi- gazzino per le granaglie. Il recupero ciale seguì le rotte dell’emigrazione degli abitanti ha permesso di riposizionare le do- di Rima, che con gli anni impiantarono all’estero tazioni tecnologiche che facevano fiorenti imprese ottenendo importanti incarichi per funzionare il mulino (ruota idraulica la decorazione di chiese, ville, palazzi governativi e albero di trasmissione in legno di e alberghi (testimonianze di marmo artificiale si rovere) solo grazie all’azione del- trovano ancora oggi ad esempio nel Cremlino a l’acqua del vicino torrente. }}1 Mosca e a Stoccolma nel Palazzo del Parlamen- Interessante è anche l’antica se- to). A Rima San Giuseppe proponiamo una sosta gheria ad acqua del cantone Pava- al Museo-Gipsoteca “Pietro Della Vedova”, raj di Rassa (progetto ecomuseale raccolta di statue di gesso e sculture varie. Infi- in fase di realizzazione). A Rassa e ne, l’abitato di Rimella, in Valmastallone, con i dintorni, oltre ai vari siti di archeo- percorsi attraverso le frazioni walser, tra le quali logia industriale, i forni della calce la frazione San Gottardo, il primo insediamento e le cave di marmo, si possono am- walser in Valsesia, il Museo della settecentesca mirare le varie frazioni inserite in un “Casa Vasina” dedicato alla cultura e alla storia contesto storico e artistico molto dei walser di Rimella, il Museo G.B. Filippa e i ricco (documentate nelle pubblica- percorsi attraverso gli alpeggi dove è possibile as- zioni del C.A.I. “I sentieri dell’arte”) sistere alla lavorazione del latte e alle attività agro dove, all’inizio del 1300, si svolse pastorali. Tra le eccellenze dell’ecomuseo spicca la vicenda di Fra’ Dolcino }}114. anche il mulino di . Tra i progetti di recupero Tra i segni lasciati sul territorio della Bassa Valse- Il mulino fucina di Mollia di fabbricati, testimonianza della vita della comu- sia dalla cultura contadina con le sue tradizioni Mattia Sandrini nità, quello del mulino di Piana Fontana, riveste e le sue specificità vi è un tipo di architettura, La ruota dentata un ruolo importante, per la sua eccezionalità e per presente soprattutto nel Parco del Monte Fenera, del mulino di Mollia che si distingue per il tetto in paglia: i taragn. Le Mattia Sandrini località principali attraverso le quali è possibile Walser dal 1200 ARTE & STORIA scoprire il patrimonio ecomuseale della bassa Un documento ritrovato nell’archivio capitolare della Basilica del- valle sono (dove presso Casa Spagna l’Isola di San Giulio, ci permette di datare la fondazione della più sorgerà un Centro Visite), Zuccaro, Breia e Cellio. antica colonia Walser della Valsesia: Rimella (1255 – 1256), costi- Oltre ai taragn, il progetto ecomuseale si propone tuita da coloni provenienti dalle valli di Visp, Saas Fee di recuperare e valorizzare l’identità archeologico- e del Sempione. Seguirà quella di Alagna, dove i primi industriale presente sul territorio. Tra antichi me- coloni, provenienti da Macugnaga, attraverso il passo del stieri e nuove attività lavorative, splendidi oratori e Turlo, si insediarono sulle terre monastiche a Pedemonte e Pedelegno (verso la fine del XIII sec.) e a Riva Valdob- costruzioni rurali, rivivono le usanze e gli ingegni di bia, dove la presenza di nuclei Walser in Val Vogna, pro- un’epoca in cui le esigenze della cultura materiale venienti da Gressoney, è attestabile dal 1325. convivevano con l’estro artistico. Per informazioni sull’Ecomuseo della Valsesia contattare la Comunità Montana Valsesia tel. 0039.0163.51555, fax 0163.52405, e-mail:[email protected] La provincia di Vercelli offre molteplici possibilità di praticare attività sportive, dagli sport più tranquilli ai cosiddetti estremi. Anche all’interno di ogni singola disciplina si possono trova - Sport re diversi livelli: dal principiante o curioso che vuole “provare” qualcosa di nuovo, all’habituè che ricerca elevati livelli di diffi- coltà o adrenalina. “impatto Ci si può cimentare nella disciplina favorita per proprio conto o con l’ausilio di guide naturalistiche, istruttori o guide alpine. zero” 44 45 Per comodità di consultazione descriviamo sepa- di una bicicletta con numerosissime possibilità di rate le attività praticabili in pianura e quelle in avvistamenti di animali, soprattutto uccelli che fre- montagna. quentano le risaie. Trattandosi di itinerari poco o nulla segnalati, conviene fare riferimento alle pub- Escursionismo blicazioni sui diversi percorsi ciclabili realizzati in provincia. Si segnalano alcune proposte. Il Parco Il territorio della pianura vercellese permette di Fluviale del Po }}8 offre una serie di percorsi se- effettuare passeggiate adatte a tutta la famiglia, gnalati con dettagliate carte raccolte nel cofanetto percorrendo itinerari di lunghezza variabile, ma “In bici sul Po”. Gli itinerari si svolgono in parte con variazioni altimetriche pressoché inesistenti. all’interno del territorio del Parco, ma Le camminate più interessanti si sviluppano all’in- non trascurano ambienti degni di nota terno dei Parchi Naturali, che hanno individuato situati nell’adiacente Area Turistica. Nel e segnalato molte reti di sentieri studiati appo- Bosco delle Sorti della Partecipanza sitamente per far conoscere le caratteristiche dei }}12 sono segnalati itinerari specifici diversi ambienti protetti. Passeggiando nei Parchi da percorrere in bicicletta, mezzo che si potranno così scoprire i tesori naturali della permette un’esplorazione più completa pianura vercellese e con un po’ di fortuna fare in- del territorio, consentendo di raggiun- teressanti osservazioni faunistiche. All’interno del gere anche le zone più lontane dagli Parco delle Lame del Sesia e del Bosco delle ingressi e spesso per questo trascura- Sorti della Partecipanza sono inoltre presenti te. Presso la Cascina Guglielmina, fo- percorsi fitness attrezzati per fare diversi esercizi resteria del Parco, è possibile affittare ginnici. Si segnala inoltre il percorso proposto dal le biciclette. Al Parco delle Lame del progetto “Reti ecologiche” nel Bosco delle Sorti Sesia }}16 è possibile avventurarsi nel della Partecipanza }}79. Al di fuori del territo- bosco o, percorrendo l’argine del fiume, rio dei Parchi può comunque essere piacevole raggiungere l’Isolone di Oldenico. Il camminare alla scoperta di scorci paesaggistici e Parco è promotore anche dei percorsi osservare le abitudini dell’avifauna presente nel- di “Castelbici”. Due percorsi semplici, le risaie. Le stradine di servizio ai campi, che a facili da percorrere e senza difficoltà al- Escursionisti volte ripercorrono antichi collegamenti tra i paesi, timetriche, correlati da un opuscolo che Guido Tassini consentono passeggiate piacevoli e ricche di sco- illustra aspetti culturali e naturalistici perte. Per attività organizzate o visite guidate, si della parte alta del vercellese. Il primo può fare riferimento agli Enti Parco o consultare le è denominato I feudi degli Avogadro, associazioni presenti sul territorio. (19 km), dove è possibile osservare, da posizione privilegiata, il torrente Elvo e di visitare Uno dei percorsi di “In bici sul Po” Cicloturismo antichi borghi, come Casanova Elvo e . Piemonte Parchi La presenza di numerose strade secondarie per- Il secondo invece, Tra Sesia e Baraggia è un po’ mette di ammirare gli ambienti risicoli dalla sella più lungo (40 km) e si spinge fino ai margini del-

CURIOSITÀ la zona baraggiva, toccando numerosi paesi, tra i maratona del riso quali , Villarboit e Rovasenda. Si possono affittare le biciclette presso la sede del Parco. Il 1° maggio si svolge l’ormai tradizionale “Marato- Il Parco delle Baragge }}20 ha individuato un na del Riso”, un’importante gara podistica aperta a bel percorso ciclabile che attraversa tutta la ba- dilettanti e professionisti, che, partendo dall’Abbazia di raggia di S. Maria che parte dalla S.P. 3 nei pressi Sant’Andrea di Vercelli, si snoda tra le strade che attraversano le di Gattinara (un cartellone descrittivo segnala l’ini- risaie, nel suggestivo scenario del “mare a quadretti”. zio dell’itinerario) per arrivare fino alla S.P. 317 tra 46 47 Rovasenda e Masserano. più tranquillo e volto all’osservazione del Sono da segnalare inoltre gli itinerari territorio e delle sue ricchezze naturali. del progetto Risaie ciclabili proposti Il fiume può essere un eccezionale punto da Legambiente e dall’associazione di vista che consente di osservare da vici- Veloclub di Vercelli. Lo scopo di que- no la vita nel fiume e negli ambienti che si è crea- sti percorsi è quello di promuovere to. Si può così scoprire la il territorio vercellese, permettendo ricca, ma spesso scono- di riscoprire scorci e frazioni a torto sciuta fauna che popola trascurati e proponendo spunti per i ghiareti. Essendo luoghi gite ed eventuali approfondimenti. Al con equilibri molto fragili, momento ne sono stati realizzati due, si raccomanda sempre il che si diramano nella campagna massimo rispetto della attorno a Vercelli, punto di partenza. natura. L’attività si svolge Il primo, di 15 km, tocca numerosi in proprio e non ci sono tratti di fiume allestiti con Il corriere cascinali e alcuni abitati, come Mon- imbarchi, per cui è consigliabile una ricognizione piccolo, piccolo uccello che tonero, Sali e Larizzate. Il secondo, per trovare adeguati punti di imbarco e approdo. frequenta i ghiareti lungo 30 km, punta invece più a sud Il tratto di Sesia tra e Vercelli è comunque Istituto Nazionale Fauna Selvatica e arriva a lambire il fiume Sesia. Ci facilmente percorribile e attraversa integralmente In Kayak al Parco A cavallo sono punti naturalistici particolari, come il Fonta- il Parco Lame del Sesia. È necessario chiedere Lame del Sesia Parco Naturale delle Lame del Sesia tra i boschi Piemonte Parchi none, ed emergenze storiche, come il Castello di l’autorizzazione agli Enti Parco qualora si attraver- Equitazione: . Si sviluppano prevalentemente su strade sino le riserve naturali. uno sport adatto sterrate, ma sono comunque di facile percorrenza. Indirizzi utili anche ai più Gli itinerari sono illustrati da depliant che descri- Canoa Club , via Farini 2, Saluggia. giovani Sito: www.canoaclubsaluggia.com; Guido Tassini vono il percorso in dettaglio. e-mail: [email protected]. Per approfondimenti consultare il sito www.veloclubvercelli.it

Equitazione L’offerta sportiva in Valsesia va dall’inverno al- Un altro modo di vivere gli ambienti naturali è l’estate. Si passa dal verde dei pascoli e degli quello di andare a cavallo. Il gran numero di alberi al bianco della neve che cade copiosa du- percorsi e l’appoggio dei maneggi consentono rante la stagione invernale, senza trascurare il blu di compiere escursioni a cavallo, diverse come intenso delle acque del Sesia e dei suoi affluenti. grado di difficoltà e come paesaggi osservati. A L’ampia scelta permette di individuare lo sport questo scopo si può approfittare delle numerosis- più indicato, sempre in un’ottica sostenibile per sime strade sterrate che attraversano la pianura l’ambiente. vercellese o dei percorsi all’interno dei Parchi. Per informazioni riguardanti i maneggi, occorre fare riferimento all’ATL. Escursionismo (trekking) La Valsesia e le sue valli laterali offrono numerosi Canoa sentieri, ideali per chiunque; ci sono diversi gradi di difficoltà, semplici passeggiate per chi non ha mai Sui grandi fiumi che delimitano la provincia di praticato trekking, ma anche escursioni impegna- Vercelli, quali Dora Baltea, Sesia e Po, è possibile tive per gli esperti che amano fare lunghi percorsi andare in canoa. La canoa in pianura si distingue o traversate di più giorni. All’ombra del maestoso da quella praticata in montagna per un approccio massiccio del Monte Rosa non c’è che l’imbarazzo sport impatto zero 48 49 della scelta: dai fondovalle alle Oltre ai sentieri, si segnala anche la via creste dei monti, è comunque ferrata di Cimalegna dedicata a Emilio garantito il piacere di cammina- Detomasi. Il percorso si sviluppa per 800 re in un paesaggio incantevole. metri dalla Bocchetta delle Pisse (2450 Esistono infatti decine di itine- m) al Colle d’Olen (2700 m), in uno degli rari segnalati che attraversano scenari più suggestivi dell’intera valle. La prati e foreste, torrenti e circhi via, raggiungibile comodamente in funi- glaciali, alla volta di rifugi, laghi via, prevede due varianti (una facile e e cime. Tra gli altri si segnalano una impegnativa, che comprende anche il sentiero Glaciologico }}33 un ponte tibetano). Esiste inoltre la pos- e gli altri sentieri proposti dal sibilità di gite organizzate, per scoprire al Parco dell’Alta Valsesia. Mol- meglio le meraviglie naturali di una valle te le possibilità di traversate e tra le più belle dell’arco alpino. La pos- trekking di più giorni. La Valse- sibilità di camminare attraverso le valli è sia è attraversata da alcuni tratti garantita anche in presenza di neve. Ba- della Grande Traversata delle sta inforcare ai piedi un paio di racchette Alpi (GTA), dalla Via Alpina e (o ciaspole), }}1 da affittare in loco, e dal Tour del Monte Rosa. si è pronti a partire. Si cammina immersi Si ricordano inoltre i sentieri nel silenzio della natura, in un ambiente segnalati nell’ambito del pro- incantato. Molti sono i sentieri adatti a cesso “Sentieri Mountain Fit- questa pratica che richiede comunque ness”, in cui viene proposta la prudenza. È buona norma rivolgersi alle montagna come uno strumen- Guide Alpine o alle guide naturalistiche Escursionisti to sportivo per ottenere salute e benessere. Per per sapere quali siano gli itinerari miglio- in Val Vogna ciascun sentiero vengono indicati i dati di utilizzo ri da affrontare. e ad Alagna Guido Tassini da parte di alcune categorie di possibili fruitori, dalla persona non allenata all’atleta. Per avere Alpinismo informazioni sui diversi percorsi, si consiglia di rivolgersi al corpo delle Guide di Alagna. Il Monte Rosa, il secondo monte più alto d’Europa, rappresenta uno scenario per-

E T R A & A I R O T S fetto per praticare questa disciplina. Alte GTA, Via Alpina e Tour Monte Rosa vette, valloni e creste sono a disposizione La GTA è un percorso articolato su 1000 Km circa che percorre per stare a diretto contatto con la com- le Alpi piemontesi, organizzato con posti tappa e segnaletica ponente più selvaggia della montagna. specifica. La Via Alpina è un progetto più ampio, che collega Trie- Una delle salite più emozionanti e alla ste al Principato di Monaco toccando otto diverse nazioni alpine. portata di molti, è quella che porta alla In Valsesia le due vie si sovrappongono, arrivando da Gressoney Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Capanna Margherita per giungere a Campello Monti, dopo aver toccato Riva Valdobbia, }}1 Se non si è alpinisti esperti è consigliabile Archivio ATL Valsesia Vercelli Alagna, Rima, Carcoforo, S. Maria e Rimella. rivolgersi alle Guide per dedicarsi in tutta sicurezza Escursione Per informazioni www.via-alpina.com. alla pratica alpinistica. con le racchette da neve Il Tour del Monte Rosa è uno spettacolare anello, piuttosto impe- Alessandro Zonari gnativo che consente di girare intorno a questo bellissimo massic- Arrampicata sportiva Arrampicata cio montuoso. Il tour è organizzato in 9 tappe e tocca le località di sportiva Alagna, Macugnaga, Saas Fee, Zermatt e Gressoney. La grande varietà di vie fa sì che la Valsesia sia Per informazioni www.tour-monte-rosa.ch uno degli angoli migliori per arrampicarsi. }}1 50 51 A seconda delle pareti, ci sono gradi di difficoltà Sci di fondo differenti, per cui si ha un’offerta ampia e variega- Chi vuole praticare sci di fondo immerso nel silen- ta. Utilizzando mani e piedi, si sale a contatto con zio delle valli e dei boschi può trovare una buona la roccia, stando sospesi o quasi nel vuoto. offerta di piste: nei paesi di Riva Valdobbia, Sco- Per praticare questa disciplina sono a disposizio- pello e Carcoforo ci sono anelli con gradi di diffi- ne scuole e guide alpine. coltà diversi, inseriti in un contesto naturalistico indimenticabile. }}1 Scialpinismo Centro Sci di Fondo “La Marmotta Rosa”, Riva Valdobbia. È un modo di vivere in maniera consapevole la Info: tel. 0039.0163.91900; sito: www.monterosa4000.it/alagna-sci.htm. montagna, senza arrecare alterazioni a un patri- Note: percorso scuola; bar, ristorante, spogliatoi, scuola di sci monio eccezionale e allo stesso tempo delicato. e due noleggi. È una disciplina sicuramente faticosa, ma ricca di Sci di Fondo, Info: Ufficio Turistico di Scopello, tel. 0039.0163.731020, soddisfazioni. In Valsesia ci sono moltissimi itine- oppure Maestri di Sci Franca e Oscar, tel. 0039.349.0060799; rari praticabili, occorre sempre molta prudenza e sito: www.valsesia.it/SPORTETEMPOLIBERO/pistescopello.htm. Note: kinder park per bambini e un accogliente punto ristoro informarsi preventivamente sulle condizioni me- con solarium. teo. Sci di Fondo, Carcoforo Info: Centro Sci di Fondo dello Sci Club Carcoforo, Loc. Tetto Minocco, tel. 0039.0163.95616 – 0039.338.9679514; Cascate di ghiaccio sito: www.valsesia.it/SPORTETEMPOLIBERO/pistecarcoforo.htm. Note: servizio ristoro, spogliatoi, docce, locale sciolinatura e È una variante spettacolare dell’arrampicata, che possibilità di noleggio dell’attrezzatura. si sviluppa sulle cascate di ghiaccio. Si consiglia sempre di rivolgersi alle scuole e alle guide alpine. Parapendio Club Alpino Italiano, Sezione di , Via Durio n. 14, È uno sport mozzafiato, per chi ama emozioni in- tel. 0039.0163.51530 - e-mail: [email protected] . tense e rimane una delle discipline più amate e CAI di Borgosesia, Via Giordano 19/bis, tel. 0039.0163.21806. CAI di Scopello, c/o Municipio, tel. 0039.0163.731011. praticate per quanto riguarda il volo libero. }}1 CAI di Alagna, c/o Lyskamm Viaggi, tel. 0039.0163.922993. Stando sospesi nel cielo, si sfruttano le correnti Sezione di Vercelli, tel. 0039.0161.250207 e-mail [email protected]. d’aria e si dominano da posizione privilegiata le Sport: escursionismo, alpinismo, canyoning (sezione di Varallo). verdi vallate e le alte montagne della Valsesia. Note: informazioni su sentieri, passeggiate e segnaletica. Scuola d’Alta Montagna Lyskamm 4000, , In valle vi sono tre siti in cui si può decollare con il c/o il Residence Mirella - cell. 0039.347.2264381 parapendio: Bocchetta delle Pisse ad Alagna, tel. e fax: 0039.015.766452; e-mail: [email protected]; Cima Camparient a Scopello e Monte Tovo a sito: www.lyskamm4000.com Sport: arrampicata, alpinismo, cascate di ghiaccio ed . escursionismo. Note: promuove escursioni sul Monte Rosa, Istruttore voli biposto turistici: Parapendio varie uscite e gite collettive. Sono previsti corsi di arrampicata, Guido, tel. 0039.335.1321435 – 0039.328.6154041. Archivio ATL Valsesia Vercelli alpinismo e cascate di ghiaccio. Accompagnatori biposto: Michele Enzio, tel. 0039.347. Speleologia nelle Scuola di Alpinismo Corpo Guide Alagna, Alagna Valsesia 8003228; Agostino Pareti, tel. 0039.348.6016288. grotte del Fenera P.zza Grober, 1 - tel. e fax: 0039.0163.91310; Provincia di Vercelli sito: www.guidealagna.com - e-mail: [email protected] Sport: trekking, alpinismo e arrampicata. Note: è un utile punto di riferimento in caso di necessità. Speleologia Scialpinismo Centro Servizi Turistici Lyskamm Viaggi, Alagna Valsesia, Cascate di Fraz. Centro n. 44. Tel. 0163 922993; Questa disciplina si pratica presso il Monte Fe- ghiaccio fax 0163 91114; sito: www.lyskammviaggi.com; nera, nel quale sono presenti numerose grotte. e-mail: [email protected]. Sci di fondo L’attività speleologica si ha soprattutto in due Archivio ATL Valsesia Vercelli Sport: rafting, hydrospeed e canyoning; cascate di ghiaccio, escursionismo, arrampicate, alpinismo e scialpinismo. Note: grotte: la grotta “Buco della Bonaccia” e la grotta propone gite con le scuole e pacchetti turistici “delle Arenarie”. Progetto “Sentieri Mountain Fitness”: www.mountainfitness.org. È assolutamente necessario l’accompagnamento sport impatto zero 52 53 di speleologi per visitare in completa sicurezza le posita tavola; a detta dei prati- grotte. }}1 canti è quello che garantisce il Gruppo speleologico Valsesiano, Borgosesia. contatto più intenso con il fiume. Tel. 0039.0163.23153. }}1 Note: si organizzano uscite periodiche presso le grotte del Monte Fenera. Sono previste anche attività didattiche con le Kayak: è il progenitore degli scuole. sport fluviali, praticato su mezzi monoposto. Tra questi sport, è Mountain bike forse quello più noto al grande pubblico, anche perché si tratta Le escursioni in bici }} sono consigliate a cicli- 1 di una disciplina olimpica. sti esperti, in quanto si tratta di sentieri impegna- Miniraft: si tratta di una via di tivi, solitamente con grandi dislivelli. La Valsesia mezzo tra il kayak e il rafting, e è ottima inoltre per chi vuole praticare downhill, viene praticato su canoe pneu- scendendo a velocità incredibili lungo i pendii sco- matiche da 2-3 posti. scesi delle valli. Tubing: simile al kayak, ma uti- Scuola trial e mountain bike “Valsesia”, Varallo, via Isole di Morca 5. Cellulare: 0039.347.2840035; lizza una grossa ciambella nella sito: www.scuolatrialmtbvalsesia.net; discesa che viene guidata trami- e-mail: [email protected]. te una pagaia. Note: vengono organizzati corsi specifici ed escursioni (anche notturne). Propone anche skibike, snowbike e gite in bicicletta Scuola di Sport Fluviali “Accadueo”, sul fiume. Varallo, Fraz. Crevola, Via Principale 4. Cellulare: 0039.347.5836888 / 0039.335.7359601 / 0039.349.8622180 (segreteria); Rafting, canyoning (trekking sito: www.accadueo-sesia.it; e-mail: fluviale), hydrospeed, [email protected]. Sport: rafting, hydrospeed, canyoning. kayak e canoa, tubing Note: sono previsti corsi. Centro Attività Fluviali Da praticare lungo il fiume Sesia e i suoi affluenti. “Eddyline”, . Cellulare: Esistono numerose scuole alle quali rivolgersi per 0039.347.6439869; telefono e fax dedicarsi a queste attività. L’offerta è molto varia 0039.0163.775114 (maggio-settembre); sito: www.eddyline.it (anche in inglese); e prevede percorsi semplici (per chi è alle prime e-mail: [email protected]. armi) oppure impegnativi (per gli esperti). La cor- Sport: kayak, rafting, miniraft, hydrospeed, mountain bike e trekking. nice naturale si fonde con la varietà degli ambienti Note: sono previsti corsi per ciascun fluviali, offrendo quindi la possibilità di divertirsi in sport fluviale; sono previsti anche pacchetti di più giorni che Rafting Stefano Esposito uno scenario indimenticabile. Il periodo migliore comprendono sia sport fluviali che mountain bike e trekking. Centro Sport Fluviali “Hidronica”, Scopa, Località Villa. Canoa Mountain bike per “vivere il fiume” va da maggio a settembre. Ma Telefono: 0039.0163.735301; fax 0039.0163.732770; Stefano Esposito quali sono questi sport? Ecco un rapido sguardo: sito: www.hidronica.com (anche in inglese e in francese); Il fiume Sesia, Canyoning e-mail: [email protected]. Rafting: si tratta di un’appassionante discesa in durante i Hydrospeed Sport: rafting, hydrospeed, canyoning, kayak, mountain bike, Campionati Archivio ATL Valsesia Vercelli gruppo lungo le rapide del fiume utilizzando uno trekking, equitazione, arrampicata. Note: sono previsti corsi per mondiali di speciale gommone. }}1 ciascuno sport fluviale. canoa e kayak Centro Canoa e Rafting “Monrosa”, – via del 2002 Canyoning (detto anche trekking fluviale): è una Roma 1, cap. 13020. Cellulare: 0039.347.3200303 / Stefano Esposito discesa mozzafiato lungo il fiume senza l’utilizzo di 0039.340.6638975; telefono e fax: 0039.02.9102155; 0039.0163.75298 (estate); 0039.0321.76696 (altri periodi); mezzi; si scende a piedi oppure a nuoto attraverso sito: www.monrosarafting.it (anche in inglese); gole, forre, salti e cascate, per un contatto diretto e-mail: [email protected] }} Sport: rafting, canyoning, hydrospeed, miniraft, tubing, kayak. con le acque turbinose. 1 Note: sono previsti corsi per questi sport. Hydrospeed: anche in questo sport si segue la “Rafting Morgex e Valsesia”, – Via Isola 3. Cellulare: corrente del fiume, stando però sdraiati su un’ap- 0039.348.0053978; telefono; 0039.0163.560957; sport impatto zero 54 55 sito: www.rafting.it (anche in inglese, francese, tedesco e del fiume Sesia che va da Scopa fino ai confini spagnolo); e-mail: [email protected]. Sport: rafting, kayak, hydrospeed, canyoning, trekking. Note: della Riserva delle . Infine, se si vuole pe- sono previsti corsi per gli sport fluviali. scare il temolo, ricordandosi l’obbligo del “No Kill”, Scuola di canoa e rafting “River Action”, Varallo, si può raggiungere il fiume Sesia nei tratti di Pila, Loc. Balangera. Cellulare: 0039.349.2860912 Scopa e Scopello, oppure a Morca, in località Ba- 0039.335.8226413; sito: www.riveraction.it; e-mail: [email protected]. langera, dove la concentrazione di esemplari della Sport: rafting, hydrospeed, kayak, canyoning, minirafting. Note: specie è particolarmente invitante per gli amanti sono previsti corsi per questi sport. Vengono anche organizzati dei percorsi. di questo splendido pesce! Nella carta seguen- te sono evidenziate le zone adibite a specifici usi (tratti per la pesca turistica “facilitata”, di riserva Pesca sportiva speciale, per la pesca a mosca e di divieto di pe- La Valsesia offre una straordinaria varietà di am- sca a scopo di ripopolamento). }}1 bienti acquatici tale da soddisfare ogni esigenza di Società Valsesiana Pescatori Sportivi, Via Durio, 22/A pescatore. L’attività di pesca è radicata negli abi- - 13019 Varallo Sesia (VC), Tel e Fax: 0163-52093. La Sede è aperta: Martedì-Sabato 9:00-12:00-Giovedì 15:00-18:00 tanti della valle, da sempre legati alle tradizionali Associazioni “pro Temolo”, Associazione Valsesia Pinna tecniche di cattura e abilissimi nella scelta delle Blu, Chiesa, 2 - 13020 Vocca (VC) Pescatore in Trota marmorata Tel: 0039.348.5608808 – 0039.349.5386294 - Graia esche migliori, nella cura dei movimenti migratori Valsesia Fax: 0039.163 560912 e-mail: [email protected], Graia della fauna ittica e nella ricerca sito: www.valsesiapinnablu.it Associazione Thymallus, P.za Tarantelli, 6 - 20010 Pogliano Carta dei tratti delle tane e dei rifugi occupati ad uso specifico M.se (MI), Tel e Fax 0039.02.93548139 Graia dai pesci. E-mail: [email protected] Per chi ama la pesca torrentizia, il fiume Sesia da Campertogno Carta dei tratti ad uso specifico }}1 all’Alpe Pile è l’ideale, oltretutto – Riserva della Selva comodo da raggiungere anche – Riserva delle Piode in macchina. Un po’ più im- pegnativo, difficile da risalire, – Riserva turistica soci sostenitori ma particolarmente divertente – Tratto di ripopolamento è il torrente Sermenza. Per gli – Tratto pesca alla valsesiana amanti della pesca d’alta mon- – Tratto turistico tagna, i laghi alpini e le valli Ar- togna, Vogna e Sorba sono una meta obbligata. Per la pesca alla trota marmorata, un esem- pio di itinerario ideale è il tratto À T I S O I R U C pesca a mosca valsesiana Conosciuta in tutto il mondo è la tradizionale “pesca a mosca valsesiana”, nata per la pe- sca al temolo e praticata a “canna fissa”, un tempo di bambù, con una lenza conica intrec- ciata di crine di cavallo, oggi di materiale sin- Pescatore Archivio ATL Valsesia Vercelli tetico, e una mosca particolare, che non solo imita l’insetto ma anche la sua vivacità in ac- Mosca valsesiana Graia qua. }}1 Dalle “Terre d’Acqua” che così fortemente caratterizzano la pia- nura, alle pendici dell’imponente massiccio del Monte Rosa, la provincia di Ver celli offre molte occasioni a bambini e rag azzi delle scuole interessati a conoscere o approfondire diverse te- matiche. la natura I Par chi, avvalendosi di personale specializzato, propongono vi- site guidate e per corsi didattici per fare conoscere gli aspetti naturalistici e culturali caratteristici del territorio, che spesso fa scuola diventano il punto di partenza per analizzare importanti que - stioni ambientali. 58 59 Dalle terre d’acqua ressanti percorsi cicloturistici segnalati dall’Ente- Parco, denominati “In bici sul Po”. al pianeta Terra }}1 La Cascina diventerà punto di riferimento degli Parco del Po, tratto vercellese istituti scolastici per tutte le attività di educazione e alessandrino }} 8 ambientale e per la fruizione turistica rivolta a un Situato lungo il fiume più importante della Pianura pubblico adulto. Padana, comprende ambienti naturali di estrema Per informazioni e prenotazioni: ricchezza, tutti strettamente legati ai corsi d’acqua, Centro Visite – Settore Fruizione e Didattica - Cascina Belvedere: tel. 0039.0384.84676 - fax 0039.0384.84754 quali lanche, risaie, stagni, ghiareti, gerbidi, boschi, www.parcodelpo-vcal.it/educazione_ambientale.htm fino alle pendici collinari del Monferrato affacciate www.parks.it/parco.po.al-vc/edu.html sul fiume. Da segnalare è la presenza nel territorio del Parco di importanti testimonianze della cultura Nel bosco che fu sacro risicola, come la Grangia di Pobietto e l’affasci- al dio Apollo nante Antico Mulino ad acqua “S.Giovanni” Bosco delle sorti della Partecipanza }} , e storica come la Fortezza di Verrua Savoia. 37 di Trino }} Le proposte didattiche del Parco, varie e diverse 12 per ogni fascia di età, consentono di scoprire, co- Uno dei pochi esempi di bosco planiziale noscere atten- rimasti nella Pianura Padana, è sicura- tamente questi mente il più importante della provincia. ambienti e pro- Testimone delle sembianze della pianura pongono molti prima dell’introduzione dell’agricoltura in- spunti di rifles- tensiva, è di grande interesse per i suoi sione su grandi aspetti naturalistici e per la sua curiosa temi ambientali storia, che gli ha permesso di conservarsi e sull’inevitabile fino ad oggi. La vicinanza con l’Abbazia impatto umano. di Lucedio }}77, che si trova a poche Le attività per- centinaia di metri di distanza dai confini mettono inoltre nord del parco, e con la garzaia di Monta- Pagina precedente: di esaminare in modo critico la successione degli rolo permettono di sviluppare interessanti Attività sul ghiareto eventi storici, accompagnati in un mondo fatto di percorsi che offrono un’ampia panorami- Parco Fluviale del Po e dell’Orba sensazioni, poesia, silenzi e osservazioni accurate. ca sugli aspetti storico-naturalistici della Attività Obiettivo principale è quello di far crescere la con- risicoltura, oltre che su quelli tecnico-col- di Educazione alla Terra sapevolezza personale e di stimolare l’adozione di turali degli ambienti boschivi. Parco Fluviale del Po e dell’Orba stili di vita in armonia con l’ambiente naturale. In Per avere ulteriori informazioni: quest’ottica il Parco è sede nazionale dell’Institu- Sede tel 0039.0161.828642 fax 0039.0161.805515 te for Earth Education (l’Istituto per l’Educazione e-mail: [email protected] Attività nel Bosco alla Terra). }}1 L’Istituto è un’organizzazione Alessandro Zonari educativa internazionale, che elabora e promuo- Bambini La casa degli aironi “al lavoro” ve programmi didattici di educazione ambientale Alessandro Zonari rivolti a tutte le fasce di età. Proprio nell’ambito Parco delle Lame del Sesia }}16 dell’educazione, l’Ente Parco, in collaborazione In questo Parco fluviale è possibile effettuare vi- con l’Amministrazione Comunale di Crescentino, site guidate e percorsi didattici alla scoperta del sta realizzando l’allestimento di un laboratorio territorio, della fauna e della flora, in un ambiente didattico e nuovi percorsi tematici presso la Ca- vario ed emozionante, tra boschi, lanche e radure scina Ressia, situata in un’area già meta di inte- la natura fa scuola 60 61 lambiti dal fiume Sesia. orizzonti e le suggestive sfumatu- Il Parco dispone anche re di colore, che caratterizzano la di laboratori attrezzati baraggia in ogni stagione, sicura- dove è possibile osser- mente non lasceranno indifferen- vare più da vicino, con ti bambini e ragazzi che, sotto la l’aiuto del microscopio, i guida del competente personale piccoli abitanti dei corsi del Parco, potranno trasformarsi, d’acqua o cimentarsi per una giornata, in artisti, de- nella lavorazione del- dicandosi alla pittura o ad altre l’argilla, in piccoli lavori attività pratiche, che prevedono di falegnameria }}1 l’utilizzo di materiali naturali. Altri o nell’intreccio di ceste percorsi intendono stimolare la in vimini. Le proposte voglia di avventura dei giovani, didattiche del Parco, che, forniti di bussola e cartina, pensate per le varie fa- potranno sentirsi esploratori o sfi- sce di età, vanno dalla darsi in gare di orienteering. Una semplice esplorazione guida d’eccezione è prevista per della natura per mezzo i più piccoli che saranno condot- dei sensi, alla valuta- ti alla scoperta della natura da zione della qualità dei uno gnomo. Oltre alle classiche corpi idrici attraverso visite guidate, il Parco propone l’applicazione degli in- passeggiate notturne e, per chi è dici biotici. }}1 Non interessato a qualche argomento Studenti nella sono tralasciati gli aspetti più direttamente legati in particolare, passeggiate con falegnameria al ruolo dell’uomo rispetto al proprio territorio, con esperti di archeologia, botanica, del Parco Lame Alessandro Zonari percorsi centrati sulla risicoltura o sull’archeologia zoologia e astronomia. sperimentale. I ragazzi potranno anche improvvi- Per informazioni e prenotazioni: sarsi cercatori d’oro e assaporare la sorpresa di Sede: Tel. 0039.015.677276 / 0039.015.2587028 trovare delle vere pagliuzze del prezioso metallo Fax 0039.015.2587904 - E-mail: baragge nelle acque del torrente Elvo, oppure sentirsi or- [email protected] www.baraggebessabrich.it/pagine/scuole. nitologi assistendo alle tecniche di inanellamento html e censimento dell’avifauna o dilettandosi con il www.parks.it/riserva.baragge/edu.html birdwatching all’Isolone di Oldenico }}18. Per informazioni e prenotazioni: Viaggiando Sede: Tel 0039.0161.73112 – Fax 0039.0161.73311 E-mail: [email protected] nel tempo www.parks.it/parco.lame.sesia/edu.html www.lamedelsesia.vc.it/Sa_ProposteDidattiche.asp Parco del Monte Fenera }}24 Le caratteristiche geomorfologi- }} che del Monte Fenera rendono particolarmente A pesca di Nella “savana” vercellese 1 macroinvertebrati Riserva Naturale Orientata affascinante questo Parco sia per le particolarità Parco Naturale delle Lame del Sesia delle Baragge }} di flora e fauna, sia per la presenza di grotte, fos- Attività al Parco 20 delle Baragge sili e reperti preistorici }}25. In un ambiente Riserva Naturale Orientata delle Le proposte dell’Ente Parco, per approfondire la incantevole, dove i segni della storia dell’uomo si Baragge conoscenza delle aree baraggive, sono molte e Scoperte fondono armoniosamente con gli elementi natura- sensoriali calibrate per le differenti fasce di età. Gli ampi Parco Naturale Monte Fenera la natura fa scuola 62 63 li, è possibile intraprendere percorsi didattici che re le dinamiche sulla formazione e il comporta- saranno veri e propri viaggi nel tempo, non solo mento di ghiacciai e valanghe, anche nell’ottica storici, ma anche geologici, naturalistici alla sco- delle problematiche causate dai cambiamenti perta delle tracce dell’uomo di Neandertal o del- climatici }}33. l’orso delle caverne. Sono previste anche attività Il Parco, con i suoi boschi e i suoi pascoli offre ludiche e sensoriali per i più piccoli. }}1 un’ottima opportunità per scoprire il territorio, Per informazioni e prenotazioni: }}1 cimentandosi in attività di orienteering. Sede: tel. 0039.0163.209356 - fax 0039.0163.209356 Prezioso supporto alla didattica è dato dai loca- e-mail: [email protected] www.parks.it/parco.monte.fenera/edu.html li e dalla strumentazione del museo naturalistico di Carcoforo, punto di partenza ideale per molte attività. Quando l’arte si fonde Naturalmente di grande interesse sono anche gli con la natura aspetti legati alla presenza dell’uomo e alla cul- Riserva del Sacro Monte di Varallo }}28 tura delle genti di montagna, soprattutto per gli In questa piccola, “preziosa” Riserva, lungo un insediamenti di popolazioni Walser }}39 che percorso che si snoda tra le 50 cappelle del Sa- costituiscono un interessantissimo esempio di cro Monte, tra storia e natura, ci sono proposte adattamento alla rigide condizioni di vita dell’am- didattiche rivolte a bambini tra i sei e i dieci anni, biente montano. per fare conoscere il patrimonio storico, artistico e Per informazioni e prenotazioni: Sede: tel. 0039.0163.54680 Momenti culturale del luogo. E-mail: [email protected] di osservazione Alessandro Zonari Per informazioni e prenotazioni: www.parks.it/parco.alta.valsesia/edu.html Alla scoperta Sede: tel. 0039.0163.53938 - fax 0039.0163.54047 E-mail: [email protected] dei licheni Alessandro Zonari www.parks.it/riserva.sacro.monte.varallo/index.html Dove dormire Il Parco Naturale del Bosco delle Sorti della I segreti della Partecipanza ha recentemente ristrutturato la montagna Cascina Guglielmina, al confine sud del bosco, che dispone di 7 camere da 2/4 persone ciascu- Parco dell’Alta Valsesia }} 30 na per un totale di 24 posti letto con bagno in Questo Parco, il più alto di Eu- ogni camera. ropa, offre un’occasione unica All’interno della Tenuta Castello, sede del Parco per conoscere la montagna. Lame del Sesia, sono state ricavate cinque ca- Le proposte didattiche per- merate, distribuite su due piani con docce e ser- mettono di esplorare e com- vizi igienici comuni su ogni piano per un totale di prendere i vari ambienti di alta 24 posti letto. }}1 La foresteria quota: il bosco, i corsi d’acqua, Per quanto riguarda il vitto, entrambi i Parchi met- del Parco Lame del Sesia i ghiacciai e i nevai. tono a disposizione l’uso della cucina attrezzata e Parco Naturale delle Lame del Sesia Qui i ragazzi avranno l’occasio- locale mensa, in alternativa ci si potrà ne di conoscere l’affascinante affidare a un servizio di catering (rivol- territorio montano anche at- gersi al personale del Parco per l’elenco traverso la ricerca delle tracce delle ditte presenti in zona). lasciate dagli animali e dal- Per pernottare in un rifugio della Valsesia l’uomo, potranno approfondire rivolgersi al Cai di Varallo o all’ATL locale. l’ecologia degli incontaminati Per l’elenco di ostelli e altre strutture ricettive corsi d’acqua oppure impara- rivolgersi all’ATL locale. 64 65 Altre proposte Da menzionare l’iniziativa “italian for children per bambini – summer camp”, un camp dedicato a bambini e adolescenti che vogliono imparare o approfondire e ragazzi giocando la lingua italiana. Ragazzi, bambini e gruppi www.lacasainbosco.it (sito anche in inglese) scolastici possono fare sport www.lyskammviaggi.com (sito anche in inglese) e imparare divertendosi an- www.hidronica.com (sito anche in inglese e francese) che al di fuori dei Parchi. Numeri e indirizzi utili Laboratorio Territoriale “Centro di Educazione Ambientale” della Specialmente in Valsesia, Provincia di Vercelli: Via XX Settembre, n.45 – 13100 Vercelli la bellezza della natura e Tel. 0039.0161.590.424/425 – fax 0039.0161.210.492 e-mail:[email protected] - sito: www.provincia.vercelli.it le molte possibilità di fare C.A.I. sezione di Varallo: Via C.Durio, 14 - 13019 Varallo (VC) sport, sono occasione di tel. 0039.0163.51530 - fax 0039.0163.54384 interessanti proposte di sog- e-mail: [email protected] giorno rivolte ai più giovani. La segreteria è aperta: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì con orari d’ufficio Il fiume diventa un luogo www.caivarallo.it/home.htm dove incontrare l’ambiente e ATL Vercelli e Valsesia: www.atlvalsesiavercelli.it la natura praticando gli sport (sito in italiano, inglese, francese, tedesco) Sedi: fluviali in sicurezza grazie al- Varallo - C.so Roma n. 38 - 13019 Varallo (VC) l’esperienza di guide fluviali tel. 0039.0163.564404 – fax 0039.0163.53091 e/o accompagnatori naturali- [email protected] stici esperti. Lyskamm Viag- Vercelli - V.le Garibaldi n. 90 - 13100 Vercelli tel. 0039.0161.58002 – fax 0039.0161.257899 gi propone viaggi organizzati [email protected] in Valsesia di uno o più giorni Alagna - P.za Grober n. 1- 13021 Alagna Valsesia (VC) tra natura, sport e cultura. tel. 0039.0163.922988 – fax 0039.0163.91202 La Casa in Bosco, situata [email protected] tra boschi e prati nel cuo- Associazioni di guide naturalistiche re della Parco Naturale del Per la Valsesia: G.E.A.V (Guide Escursionistiche Ambientali Valsesia) Monte Fenera, }}1 è un C.so Roma, 35 - 13019 Varallo Sesia (VC) kinderheim con posti limitati tel 0039.334.1524207 e-mail [email protected] che opera da molto tempo www.geav.it Per il basso vercellese: nel campo delle vacanze di Centro Ricerche Atlantide - C.R.A. Attività al Fenera C.so Garibaldi 29 - 13100 Vercelli Parco Naturale Monte Fenera bambini e ragazzi (4 -14 anni). Qui i piccoli ospiti potranno trascorrere una va- tel. 0039.339.7488620 - 0039.347.2454481 e-mail: [email protected] canza all’insegna del divertimento, senza che L’ontano: Via Neghelli 7 - 13100 Vercelli sia tralasciato l’aspetto educativo, cimentandosi tel. 0039.339.5206944 / 0039.338.9127711 in avventurosi giochi all’aria aperta, in attività di fax 0039.178.2213634 - e-mail: [email protected] archeologia sperimentale o nel tiro con l’arco. Si Coop. Ar.Tur.O.: Via Alighieri, 59 - 13100 Vercelli tel. 0039.0161.212616 può partecipare anche a visite guidate, laboratori e-mail: [email protected] didattici (marmo artificiale, mulino di Mollia etc) Girovagarte snc: Via Boccioloni, 4 - 13019 Varallo (Vc) nei siti ecomuseali della cultura walser, nonchè tel. e fax 0163 564 824 - e-mai: [email protected] visita ad alcune fattorie didattiche della Valse- sito: www.girovagarte.it sia (per concordare le attività e avere informa- Per le guide in grotta al Parco del M. Fenera: Associazione Gruppo Archeo-Speleologico di Borgosesia zioni rivolgersi alla Comunità Montana Valsesia, c/o Dr. Umberto Binotti - tel. 0039.335.7492304 tel. 0039.0163.51.555 fax 0039.0163.52405, Gruppo Speleologico Valsesiano e-mail:[email protected]). c/o Sig. W. Albini - tel. 0039.0163.23153 la natura fa scuola