ARCHITETTI DEL MARE

Guida alla scoperta delle conchiglie e... dei loro “proprietari” sulla spiaggia del Parco Nazionale del Circeo 3

TESTI Silvana Nesi Sirgiovanni, O conchiglia marina, figlia Sabrina Cangiano della pietra e del mare biancheggiante, (Istituto Pangea onlus) tu meravigli la mente dei fanciulli. DISEGNI Bruno Spiccia Alceo (poeta del VII sec a.C.) traduzione di Salvatore Quasimodo FOTO Archivio Parco Nazionale del Circeo Un guizzo di emozione attraversa l’arco di duemilaseicento anni e si Archivio AC&P rispecchia nel piacere, quasi infantile, di raccogliere una conchiglia CARTOGRAFIA sulla spiaggia. L’ideale sarebbe, certo, trovare una di quelle belle AC&P conchiglie, grandi e spiralate, da portare all’orecchio, una volta tornati a

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE casa, per “sentire il mare”; a saperle guardare, però, tutte le conchiglie e AC&P srl - Aurelio Candido & Partners perfino i loro frammenti possono raccontarci delle storie e aiutarci a capire abitudini e modi di vita degli organismi cui appartengono. In effetti, benché spesso si sia portati a considerare la conchiglia come Si ringrazia la Dott.ssa Sabrina Cangiano una specie di “casa” abitata dal mollusco, essa fa parte integrante per aver fornito la collezione di conchiglie dell’animale, e più precisamente è lo scheletro esterno che esso stesso Le foto sono a dimensione reale, scala 1:1 secerne e ingrandisce secondo il ritmo della crescita.

Per avere la sicurezza di riuscire a riconoscere le conchiglie più comuni che potrete incontrare passeggiando sulla spiaggia del Parco Nazionale del Circeo dopo una mareggiata, è opportuno acquisire alcune Finanziato con Legge Regionale n. 1/2001 informazioni generali sui due gruppi di molluschi meglio noti e che comprendono il maggior numero di specie: i gasteropodi e i bivalvi. Un altro gruppo, il più evoluto, quello dei Cefalopodi, ha nella quasi totalità, una conchiglia interna o assente; per riconoscerli rimandiamo al depliant “Il mare porta... guida alla scoperta del materiale che arriva a... riva sulla spiaggia del Parco Nazionale del Circeo”. 4 5

Bivalvi I bivalvi hanno, come dice il loro retrattili, che permettono nome, la conchiglia costituita l’afflusso d’acqua all’interno da due parti, o valve, anche quando i bivalvi sono incernierate fra di loro. infossati nella sabbia. Il sifone La cerniera è munita di dentini inalante fa entrare l’acqua e e di cavità, o fossette, e quello esalante la fa uscire presenta spesso un legamento. dopo che sono avvenuti gli In ogni valva si riconosce scambi gassosi per la Cardium chiuso, vista di lato Cardium chiuso l’umbone, punto di origine respirazione e sono state filtrate della conchiglia, che identifica le particelle utili per la sua parte dorsale sulla quale l’alimentazione. sono visibili le strie di I bivalvi che vivono nei fondali accrescimento distinguibili da sabbiosi riescono ad affossarsi altre eventuali ornamentazioni scavando con il piede a forma perché sono disposte a intervalli di scure. irregolari. Internamente le valve presentano una o due impronte, riconoscibili per una diversa lucentezza, corrispondenti ai Gasteropodi punti di inserzione dei muscoli I gasteropodi hanno un corpo munito di un piede che il mollusco usa per tenere carnoso e allungato del quale si servono serrate le valve. per spostarsi nell’acqua e nei fondali ma anche, in alcuni casi, per rimanere saldamente ancorati al substrato. Il capo si allunga talvolta in una proboscide alla cui estremità si trova la bocca con una radula munita di minuscoli dentini con funzione raschiante e triturante. Parte del corpo dei gasteropodi, come quello dei bivalvi, è coperto da una piega cutanea, Turittella comunis il mantello, dalla cui secrezione ha origine la conchiglia. La conchiglia in un solo pezzo (univalve) si presenta come un cono allargato e spesso Mollusco infossato con sifoni Spesso le impronte sono assume una forma spiralata che partendo collegate al solco del mantello, dall’imboccatura arriva all’apice. una piega cutanea che secerne Orientando la conchiglia con l’imboccatura rivolta una sostanza calcarea di cui è verso l’osservatore, si potrà verificare se fatta la conchiglia. Sono la spirale è destrorsa (si avvolge verso destra) presenti uno o due sifoni, o tubi o, caso assai più raro, sinistrorsa. 6 7

Fondo roccioso Gasteropodi Molti molluschi vivono prevalentemente nelle In attesa fessure delle coste rocciose e degli scogli emersi di essere anche se non è infrequente che le mareggiate li raggiunte strappino dal loro ambiente naturale e ne buttino da un’ondata sulla spiaggia le conchiglie. un po’ più grande Bivalvi Littorina delle altre, (Littorina neritoides), 15 mm le littorine sono capaci di conservare sotto la conchiglia la più piccola traccia di umidità, anche chiudendo

Arca di Noè l’imboccatura con l’opercolo, una specie di “porta” (Arca noae), 41mm di natura cornea.

La conchiglia della prelibata ostrica, nota per la produzione delle perle, è Anche la patella risponde mangiata non solo dagli uomini ma alla scarsità d’acqua anche dai molluschi perforatori e riuscendo a conservarla dalle stelle di mare, si presenta a per molto tempo sotto la volte letteralmente crivellata a causa conchiglia. La patella è, della Clionia, una spugna che scava inoltre, una scavatrice Ostrica (), gallerie nella sua conchiglia fenomenale: leviga, infatti, con 62 mm movimenti del piede, della conchiglia e della radula, la roccia su cui Patella (), intende insediarsi e che lascerà, muovendosi 40 mm lentamente, solo per nutrirsi delle piccolissime alghe che raschia dalle rocce. Dattero di mare (Litophaga litophaga), La conchiglia ha la forma a cono con base allargata 80 mm tipica originariamente dei gasteropodi prima che comparissero le forme spiralate.

Cozza (Mitilus edulis), Il dattero di mare è capace, come dice 65 mm il suo nome scientifico, di “mangiare” la roccia, ossia di perforare il substrato roccioso su cui vive. Il “solco” lasciato Trottola dai suoi fori indica dove arrivava il (Monodonta turbinata), 16 mm mare in epoche lontane, come è verificabile nella Grotta delle Capre. 8 9

Ciprea o porcellino (Luria lurida), 41 mm Le conchiglie dei murici possono Queste tre conchiglie appartengono essere molto diverse da specie a alla famiglia più collezionata, quella specie. delle cipree, che anticamente venivano usate perfino come I murici, fra i quali il Thais è uno Ciprea monete nell’area asiatica dei più grandi, sono carnivori (Zonaria pyrum), Murice (Murex trunculus), 46 mm 40 mm indopacifica. predatori, che oltre a perforare le Variopinte e conchiglie dei bivalvi lasciando lucidissime, sembrano Murice (Bolinus brandaris), 81 mm un perfetto forellino vicino fatte di porcellana e all’umbone, sono anche abili devono la loro lucentezza nell’introdurre di sorpresa la ai due lobi del mantello del mollusco proboscide nelle loro valve che si espandono ai lati della socchiuse, forzandole. conchiglia ricoprendola totalmente e levigandola. Le attività di ricerca del Ciprea (Erosaria spurca), cibo, spostamento e riproduzione 35 mm avvengono di notte. Le prede più comuni sono tellina (pag. 11) e (pag. 13)

Notissimi fin dall’antichità, i murici furono utilizzati per primi dai Fenici per l’utilizzazione della porpora, un prezioso colorante che si ricavava dal corpo dell’animale dopo la sua morte. Ecco perché le tintorie all’aperto, contrassegnate da grandi cumuli Phalium granulatum, di conchiglie, spesso venivano... 70 mm fiutate prima ancora di essere Thais haemastoma, 50 mm viste.

Le spine che ornano le spire delle Sebbene diverso dai muricidi, il Buccino conchiglie giovani si trasformano, (Buccinulum corneum), buccino ne condivide lo stile di nell’individuo adulto, in nodi. 42 mm vita e le abitudini predatorie. L’opercolo calcareo che chiude la conchiglia, chiamato comunemente occhio di Santa Lucia, è considerato un portafortuna. Astraea rugosa, 30 mm 10 11

In passato i collezionisti hanno pagato per specie dello stesso Fondo sabbioso gruppo di questa bella conchiglia Bivalvi cifre tali da incoraggiare la sua falsificazione con pasta di riso. La conchiglia, dalla forma un po’ Epitonium Peccato che la copia si particolare, somiglia ad un lamellosus, 27 mm dissolvesse nelle mani di chi astuccio allungato, aperto alle voleva lavarla! Per fortuna, estremità. Il mollusco è capace di la popolazione del mollusco è scavare con il piede una galleria, andata aumentando nel tempo, lunga fino a 2 metri, dove si e oggi la sola ricompensa per il rifugia durante la bassa marea. raccoglitore è la bellezza della L’imboccatura è rivelata, sulla conchiglia. sabbia, da un foro ovale, un po’ stretto nel mezzo.

Cerithium vulgatum, 55 mm

Il nome si riferisce alla conchiglia Tellina (Donax trunculus), 29 mm tipicamente conica, non spiralata. Un dentino della radula Una tellina con le valve ancora ha una caratteristica forma di incardinate può sembrare arpione, capace di lanciare un addirittura una farfallina, per il veleno paralizzante contro le sue delicato colore roseo delle sue piccole prede che comprendono valve. Un forellino, all’apparenza Cannolicchio persino piccoli pesci. ( sp.), 13 mm insignificante sta, però, ad indicare che, come tanti altri bivalvi, è stata aggredita e divorata da un predatore, Cono (Conus mediterraneus), probabilmente un murice, un 29 mm buccino, (pag. 9), o una natica (pag. 14)

Vongola (Chamelea gallina), 33 mm 12 13

Pinna (Pinna nobilis), 250 mm

Mactra stultorum, La pinna è uno dei bivalvi più 40 mm grandi del Mediterraneo. Infrequente ma non impossibile il Le valve della sua conchiglia rigonfia ritrovamento sulla spiaggia di restano posteriormente un po’ scostate. una delle due valve dall’interno La mactra ha molti nemici, soprattutto madreperlaceo. In qualche caso le voraci natiche (pag.14) delle quali la pinna produce anche una sono la preda preferita. specie di perla che, contrariamente a quella prodotta Come suggerisce il nome scientifico dall’ostrica (pag. 6), non ha del Cardium, la robusta conchiglia, valore commerciale. soprattutto vista di profilo, somiglia proprio ad un cuore. In ogni individuo le Solecurtus strigilatus, valve sono perfettamente uguali anche 80 mm nella colorazione. Provare per credere: in un mucchietto di valve singole è possibile identificare dall’aspetto esterno le due che appartengono allo stesso individuo e che, quindi, si incerniereranno esattamente. Caratteristico il piede robusto dal colore rosso vivo, del quale si serve per infossarsi rapidamente Pettine nella sabbia. (Pecten jacobeus), 60 mm Glycimeris glycimeris, 40 mm Conchiglia simbolo per eccellenza, quella del pettine ha preso il nome dalla coste radiali ben visibili sulla valva superiore. Le due valve, diverse fra loro, sono utilizzate dal mollusco per spostarsi con un movimento a reazione provocato dalla loro Cardium veloce apertura e chiusura, dal (Acanthocardia tubercolata), singolare rumore di nacchere. 50 mm 14

Fondo sabbioso Gasteropodi Una conchiglia globulare, poco spiralata, di colore variabile, caratterizza la famiglia dei Naticidi, efficienti predatori che usano radula e succhi acidi per forare i gusci di bivalvi, in particolare di telline (pag. 11), Natica (Neverita josephina), 35 mm mactra (pag. 13) e ostriche (pag. 6).

SELVA DI CIRCE Natica (Naticaria millepunctata), 37 mm Natica (Naticaria haebrea), 38 mm

CENTRO VISITATORI

Fasciolaria Piede di pellicano lignaria, (Aporrhais 50 mm pespelecani), 45 mm

Le digitazioni che si estroflettono dall’apertura della conchiglia, hanno meritato a questo gasteropode il nome Nassarius mutabilis, comune di piede di pellicano. 25 mm Un particolare interessante: le estroflessioni compaiono soltanto

PICCO quando il mollusco, da adulto, ha DI CIRCE raggiunto la maturità sessuale e QUARTO FREDDO rappresentano quindi in un certo MONTE CIRCEO QUARTO QALDO Turritella communis, 35 mm senso... il suo abito nuziale.