UN PIANO PER LA VALORIZZAZIONE DI CAMPOMAGGIORE

ungo l’alto corso del getazione boschiva alle conda volta il villaggio sor- fiume Basento, uno propaggini delle Dolomiti ge su un pianoro posto su di Pierfrancesco Rescio Ldei più importanti Lucane. Esse sono le quin- una balza del Monte deno- corsi d’acqua della Basili- te dove viene segnata la minato Scarrone del Sàlice, cata, sorge la città fantasma storia di un gruppo di abi- a 475 metri sul livello del di Campomaggiore Vec- tanti che, dediti alla fatico- mare. “Il villaggio” -scrive chio. L’insediamento si sa vita delle campagne, in Gioacchino Cutinelli-Ren- trova sul tratto viario che un solo giorno viene co- dina- “abitava parte in case congiunge Taranto con stretto a spostarsi in un al- e parte in capanne di stop- Napoli attraverso le impor- tro luogo impaurito da un pia aggruppate senz’ordine tanti città di e Sa- imponente smottamento intorno alla Casa Barona- lerno. Scriveva nella metà del terreno esteso per tutto le”, ma oggi maestosi e sin- del 1800 il conte Gioac- l’abitato e che in alcuni golari monumenti fuorie- chino Cutinelli-Rendina, punti ha toccato la profon- scono da quella terra come futuro senatore del Regno dità di 30-50 metri. creature storpie che hanno d’Italia: “Campomaggiore, Prima di quell’8 febbraio trovato, sin dalla loro na- con le sue casette tutte 1885, quando la frana eb- scita, un crudele destino. uniformi ed ordinate in fi- be inizio, il paese, dopo es- Essi, tuttavia, meritano di la come le tende di un sere stato abitato dalla essere ricordati quale mo- campo: coperte di tegole preistoria fino al 1300, tro- mento più felice del paese. rosse e ombreggiate da fi- va un periodo di abbando- È curioso notare che, a chi e da viti piantate in- no come viene spesso regi- dispetto di tutti i paesi del- nanzi alle porte e che sa- strato nei territori della Ba- la , arroccati su lendo lungo i muri faceva- silicata soggetti a continui erti colline con le case di- no festone sull’architrave o spostamenti di popolazio- sposte a semicerchi in ma- intorno alla finestrella. ni in cerca di nuove terre niera casuale, Campomag- Sulla piazza, assai vasta e da coltivare. Probabilmen- giore si trovi come un pae- posta quasi al centro del- te il territorio di Campo- se di pianura, con isolati di l’abitato, torreggiava scuro maggiore, privo di feudata- forma quadrangolare ed e severo il Palazzo dei Ren- ri passò alla Corona impe- una via principale, la via dina e di riscontro era la riale se nel 1622 il Re Fi- Rendina. Il conte Teodoro Chiesa, bianca e pulita che lippo IV concedeva a Car- Rendina aveva chiamato, pareva una sposa. Un semi- lo Rendina il titolo di con- per la costruzione dell’inte- cerchio di colline riparava te, imponendogli di far ro paese, l’architetto Gio- il paese dal soffio di borea e abitare un feudo dalle anti- vanni Patturelli, giovane di ponente.. e lasciava che origini. Era proprio allievo di Luigi Vanvitelli, aperta come una larga fine- Campomaggiore. il quale “concepì un ordi- stra dalla quale entrava len- I terreni argillosi vasti e nata pianta... con strade tamente luce a fiotti del so- fertili, l’incremento della larghe, dirette tagliantisi le nascente”. popolazione dovuto ad un ad angoli retti e con una Strano destino quello di ritorno nelle campagne fe- vasta piazza nel mezzo”. Campomaggiore, di essere cero “rinascere” il centro di Ma vediamo più da vici- oggi avvolto dalla fitta ve- Campomaggiore. Per la se- no il villaggio con i suoi

— 63 — suo campanile, divenuto il simbolo del perdurare di una popolazione cacciata da quello che era conside- rato un Paradiso. I vecchi raccontano che quando l’unica costruzione super- stite che conserva tutta la sua altezza crollerà, allora tutti i Campomaggioresi perderanno ogni speranza di far rivivere un’economia che si è ridotta al minimo e che può trovare nuova lin- fa vitale nel turismo. Oggi, finalmente, il cam- panile è in ristrutturazione e verrà anche realizzato un impianto elettrico per illu- minazione artistica. Superata la torre campa- naria, la chiesa si riconosce per il sobrio stile neoclassi- co con un ingresso sovra- L’abitato di Campomaggiore stato da un breve timpano (Foto P. Rescio) ed una sola navata. Le tre monumenti. All’ingresso il Oggi la costruzione, sep- delle case e dalle strade sot- finestre del muro meridio- grande palazzo baronale pur spogliata degli arredi e to l’occhio attento ed am- nale davano luce alla nava- mostra ancora le possenti delle coperture, conserva monitore dell’arciprete. ta attraverso le vetrate di mura e gli accenni delle ancora il mistero religioso La diruta chiesa, posta di cui rimane solo qualche grandi volte a vela. L’im- di un tempo, quando du- fronte all’edificio del con- centinatura. Superato l’ar- pianto sembra ricordare un rante la processione nella te, sventrata in più parti co di trionfo si accede alla castello medievale, attra- quale si rappresentava la dallo scempio degli uomi- zona presbiteriale caratte- verso cui si accedeva sol- Passione di Cristo, il popo- ni e dalla forza della natu- rizzata da un’abside semi- tanto dall’ingresso oggi di- lo seguiva l’evento dall’alto ra, mostra quasi intatto il circolare che ospitava la strutto che immetteva poi in un cortile quadrangola- re sotto il quale corrono dei sotterranei ricavati nel- la viva roccia. Nella parte posteriore i depositi, le di- spense e la cucina. Una vita semplice quella nel palazzo, certo meno dura di quella dei campi, ma altrettanto vigile che i raccolti e le entrate econo- miche fossero garantite per il benessere del paese. Non meno importante è la chiesa di Campomag- giore, dedicata a Santa Ma- ria del Carmelo, da una statua in gesso e legno che si trovava nella parete di fondo dell’edificio, conser- vata ora nella chiesa di Campomaggiore Nuovo. Il “Casino della Contessa”, del XVIII sec. (Foto P. Rescio)

— 64 — statua della Madonna del una mattina del 9 febbraio. Carmelo. Doveva essere un Verso le 5 di mattina alcu- luogo un pò oscuro che in- ni muli, raccontano, non cuteva timore verso chi vollero superare un ponte guardava e pregava per la che fu visto crollare in un buona riuscita del raccolto. attimo dai contadini della Un tempo il clero puntava zona. Il popolo si raccolse molto nella soggezione de- per l’ultima volta nella gli uomini. Piazza dei Voti a vedere in Accanto alla chiesa era la poche ore il crollo di tutte casa del sacerdote, circon- le abitazioni. Il grande Pa- data dalle numerose abita- lazzo dei conti Rendina, la zioni disposte parallela- bianca chiesa di S. Maria mente ed addossate l’un del Carmelo dai possenti l’altra. Le case venivano as- muri furono visti sgretolar- segnate dal conte il quale si assieme alla piccola Ca- concedeva, a chi avesse serma dei Carabinieri. Il piantato una vigna, libertà giorno dopo, 10 febbraio, le di tagliare legna per i tetti case erano tutte crollate. La ed i soppalchi, di realizzare tristezza nel popolo prese il opere che servissero all’in- sopravvento. 1845 persone cremento dell’attività agri- si videro all’improvviso sen- cola, come l’ovile e la can- za tetto e mai più il terreno tina ubicati sulla piazza fu feracissimo di ottimi gra- principale, detta Piazza dei ni ed olii tra i migliori della Voti, dal ricordo dell’impe- provincia. gno assunto il 20 novem- Si tentò, negli anni suc- bre 1741 dalla Famiglia cessivi, di ricostruire un Rendina e da 16 coloni di nuovo paese poco più lon- cui rimane ancora il nome: tano, il Campomaggiore Giuseppe , Nuovo, ma esso non ha Carlo , Nicola mai raggiunto la fama di Chiaromonte, Lelio Trica- quello vecchio nè il nume- rico, Domenico Pisano, La chiesa di S. Maria del Carmelo ro di abitanti. L’ultimo Paolo Miraglia, Angelo (Foto P. Rescio) conte che ha portato lustro Traficante, Rocco Casala- co più di 20 chilometri. La vano verso oriente per rag- alla sua terra ebbe il com- spro, Giovanni Domenico prosperità economica face- giungere la sorgente peren- pito di scrivere una necro- Civita, Mario Cafarelli, va contare, nel 1833, ne presso il lavatoio, i con- logia che così iniziava: Giuseppe Grassano, Cesa- 1.500 abitanti. “Io che scri- ti guardavano il panorama “Fumavan gaie le sue colli- re Benevento, Innocenzo vo” -affermava il conte Ren- da un’altra costruzione set- ne/pel ciel sereno de l’ul- Scioja, Giovanni Trafican- dina- “in men di vent’anni tecentesca, il Casino della tim’ora/venne, e rovine so- te, Bartolomeo Tricarico e ho visto sorgere intero un Contessa, sul poggio più pra rovine/trovò l’Aurora!” Francesco . nuovo rione, e come ora- alto di Campomaggiore, Oggi è necessario opera- E fu un impegno mante- mai lo spazio mancava a per controllare che il lavo- re direttamente sul sito, nuto. fabbricare, alle camere ter- ro fosse svolto da tutti i co- data la grande importanza Il mecenatismo del conte rene, si incominciò a so- loni. Dure pene in lavoro storica che esso riveste nel- Teodoro Rendina portò vrapporre le stanze sopra- erano inflitte a chi non sot- la storia della Basilicata ed nel centro numerosi abi- ne”. Un grande villaggio tostava alle regole. in quella archeologico-ar- tanti della città di Bitonto, all’avanguardia e al passo La grande piazza dove si chitettonica. in provincia di Bari, famo- con i tempi, se nella secon- raccoglieva il popolo, i Il recente ritrovamento sa per la produzione di da metà dell’Ottocento co- frantoi (uno all’ingresso di alcuni reperti archeolo- olio. Lo stanziamento di struisce una stazione ferro- del paese, l’altro sulla stra- gici ed il paesaggio sugge- diversi coloni viene evi- viaria sul primo terrazzo da per il cimitero) dove al stivo hanno imposto di ef- denziato ancora oggi dal del fiume Basento, un va- buio producevano l’olio, la fettuare una ricerca storica, dialetto dei Campomag- sto cimitero fuori del cen- fangosa strada per traspor- architettonica ed archeolo- giorèsi, molto più vicino a tro abitato ed una fontana tare le salme sino alle cap- gica concentrata nell’areale quello di Bari che non di con lavatoio. pelle, un giorno del 1885, descritto, che ha dimostra- Potenza che è distante po- Mentre le donne volge- vennero a mancare insieme to l’antichità certa di Cam-

— 65 — pomaggiore almeno a par- strazione Comunale di tire dal X-XI sec. d.C. Campomaggiore; si ricor- Ricerche più approfon- dano: un dressage a due dite sulle eventuali presen- no tuttora non solo gli ele- nuamente visitato sia dagli campi per cavalli, realizza- ze di strutture di particola- menti architettonici ma abitanti di Campomaggio- zione, nella Piazza del pae- re interesse architettonico anche il frantoio e le botti, re Nuovo che da turisti. Le se antico, di un teatro in dimostrano in maniera in- abbandonati dopo la frana opere provisionali più ur- strutture leggere per mani- confutabile che la chiesa che nel febbraio 1885 genti vanno immediata- festazioni all’aperto, un madre, dedicata a S. Maria sconvolse l’abitato e lo co- mente definite secondo “parco di sculture” lungo del Carmelo, l’abitato, il strinse ad un abbandono l’ispirazione della Legge n. un ideale percorso nel cen- Palazzo Baronale urgono totale. 1089 del 1939 e della Leg- tro urbano di Campomag- di urgenti lavori di consoli- Le indagini archeologi- ge n. 1497 del 1939, che giore, inizialmente attuato damento. I monumenti, che di superficie,volte ad insieme prevedono la con- già con 2 simposii di scul- infatti, presentano alcune individuare depositi ar- servazione dei beni in que- tura, con interventi di lesioni che necessitano di cheologici intatti, segnala- stione, sia quelli vincolati scultori di fama internazio- un’opera di carpenteria che no settori da scavare come che segnalati come monu- nale, che realizzano opere eviti il crollo delle muratu- l’abitato,in quanto subito menti di interesse storico, in tempo reale con l’utiliz- re. Si è verificato, infatti, crollato, e la chiesa,che do- archeologico, ambientale e zo della pietra arenaria lo- un repentino dissesto so- vrebbe ancora possedere paesaggistico. Essi rappre- cale, strutture ricettive an- prattutto nel muro d’am- l’antica pavimentazione. sentano l’unica memoria che a ridosso del centro ab- bito sud della chiesa, il Campomaggiore quindi storica di Campomaggio- bandonato (pizzeria, ecc.). quale solo possedeva i resti rappresenta un complesso re, e perciò non possono La necessità di utilizzare originali delle centinature di strutture molto impor- essere esclusi dall’attività le risorse, di rispondere alle delle finestre che illumina- tanti non solo per la storia degli organi preposti alla esigenze dell’utenza non- vano la navata centrale. Il del villaggio, ma anche per tutela. In particolare rive- chè la valorizzazione degli “Casino della Contessa”, l’architettura dei monu- ste priorità il complesso operatori e delle autono- inoltre, sebbene sottoposto menti che non trova eguali della chiesa, del laborato- mie che si concretizzano a vincolo di tutela monu- nelle evidenze presenti in rio e del Casino della Con- nel quadro socio-economi- mentale, è continuo ogget- Provincia di Potenza. tessa, seguiti dal villaggio e co attuale, ovvero nelle to di spoliazione dei resti Il sito, poichè non anco- dal palazzo baronale. competenze e nei mezzi di- architettonici, i quali rap- ra indagato nel sottosuolo, Tutto ciò rientra fra i sponibili, comportano la presentano un unicum può fornire ulteriori con- progetti di valorizzazione messa a punto e l’attuazio- nell’architettura della re- tributi alla storia della cul- turistico-paesaggistica già ne di politiche e strutture gione. tura materiale del villaggio avviati ed in corso di ulti- che siano al passo con le Le masserie poste nei che rischia ulteriori e peri- mazione, sotto la cura e innovazioni ed il tempo pressi del Casino conserva- colosi crolli poichè conti- l’auspicio dell’Ammini- presente.

Si ringrazia per la collabora- zione il sig. Mario Caprara, il cui merito sta nel continuo operare per i beni culturali di Campomaggiore, ed il Sinda- co di Campomaggiore Mario Ungaro per la disponibilità. Bibliografia di riferimento: per un quadro storico-archeo- logico, con bibliografia pre- cedente, P. RESCIO, Campo- maggiore: Archeologia del- l’Edilizia Storica, Campomag- giore 1997.

La dimora baronale prima del 1885 (Comune di Campomaggiore)

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