Quad. Mus. St. Nat. , 19: 13-16 (2006) 13

Micro-scalpello in pietra levigata da Macchia Guadazzone, Cecina (LI)

FRANCO SAMMARTINO1

RIASSUNTO. Viene segnalato il ritrovamento di uno scalpello in pietra levigata di piccole dimensioni raccolto in superficie insieme a pochi altri reperti litici e ceramici in località Macchia Guadazzone nel Comune di Cecina (LI).

SUMMARY. The discovery of a polished stone micro-chisel together with some other stone artefacts near Macchia Guadazzone, Cecina (LI) is reported.

Introduzione stati scoperti alcuni siti che hanno restituito po- chi materiali nei comuni di Riparbella e Cecina Ricerche di superficie, tuttora in corso, effet- (Sammartino, 2003a, 2004). tuate dallo scrivente nei territori collinari posti Per questi periodi le località più importanti, al confine fra le Province di Livorno e , nei già note in passato, rimangono , comuni di Casciana Terme, , , dove all’inizio del secolo scorso furono scoperte , , tombe a fossa ricollegabili alla cultura di Riparbella, Cecina, , Guardistallo, Rinaldone (Schiff Giorgini, 1915; Cocchi Genick, , Montecatini Val di Cecina, Grifoni Cremonesi, 1989) e Ortacavoli presso Monteverdi, Bibbona e , Riparbella (Grifoni, 1964) dove nel corso di la- hanno portato al ritrovamento di numerose sta- vori stradali furono scoperte alcune sepolture zioni spesso con abbondanti industrie del dell’Età del ferro. Paleolitico inferiore, medio e del Mesolitico. In Eccezionale anche il ritrovamento di un pu- numero assai minore sono i siti individuati con gnale in selce di 11,4 cm dal circondario di materiali del Paleolitico superiore, Neolitico e Bibbona (Rapezzi, 1968; Sammartino, 2003b). dell’Età dei metalli. Molte di queste località sono Le ultime ricognizioni hanno portato al ri- già state segnalate (Cherubini, Sammartino, 1997, trovamento di tracce di frequentazione post- 2000; Sammartino 2003a-b, 2004, 2005a, b) altre paleolitica nel territorio gravitante intorno al sono tuttora in corso di studio e fra i siti indivi- paese di Casale Marittimo. duati a seguito di prospezioni sistematiche ef- A Podere Chiassone, una cuspide di freccia fettuate negli ultimi decenni, si segnalano inol- con ritocco bifacciale coprente a sezione bombata tre per il Paleolitico inferiore e medio i siti di con grosso peduncolo, in selce bianca, una la- Fiorino, Preselle, Tramerini, Le Venelle, Podere mella di ossidiana, alcune schegge ed una pic- Chiassone, Le Mezzelune e Macchia del cola macina, in località Casalvecchio, una lamella Felcianello. Per il Neolitico e l’Età dei metalli, i in ossidiana ed una in selce ed infine in località dati raccolti sono al momento ancora scarsi, sono Macchia Guadazzone, dove in una ristretta area

1. Conservatore Onorario, Preistoria. Museo di Storia Naturale del Mediterraneo Via Roma, 234 – 57127, Livorno 14 Franco Sammartino sono stati raccolti alcuni manufatti litici e I margini laterali sono convessi ed il profilo ceramici, fra cui il micro-scalpello oggetto di frontale è piano-convesso mentre quello latera- questa nota. le è lenticolare. La materia prima è un’eclogite composta da pirosseno omfacite di colore verde Descrizione e da piccoli cristalli di granati rossastri di di- mensioni comprese fra 0,5 e 1 mm distribuiti uni- La zona del ritrovamento si trova in un’area formemente nella massa in insieme a di circa 250 mq disboscata di recente che insiste su microcristalli neri di magnetite. un terreno sabbioso al limitare della macchia sul Si tratta di una varietà litologica alloctona, lato destro del Fosso Guadazzone a nord del Po- di sicura importazione in quanto i più vicini dere Case Nuove. Questo terreno si trova a 50 m affioramenti di eclogiti, con composizioni mine- slm, nella parte più alta di un’ampia spianata che ralogiche assai variabili, oggi sono conosciuti in degrada verso ovest e che fa parte della Formazio- varie zone dell’arco alpino occidentale. ne delle Sabbie rosse di Val di Gori del Pleistocene Con molta probabilità è stata utilizzata per la medio (Mazzanti, Sanesi, 1987). Il terreno della spia- fabbricazione una scheggia derivante dalla rot- nata è composto da sabbie arrossate con rari ciot- tura di un’ascia. toli, che aumentano man mano che si scende di Ciò si desumerebbe oltre che dalle dimensio- quota. Poche centinaia di metri più ad est di que- ni, anche dalla presenza di alcune porzioni di sto punto, sono stati raccolti in passato, materiali superfici levigate che creano delle faccette leg- paleolitici fra i quali grossi nuclei discoidali e scheg- germente oblique ed asimmetriche rispetto al- ge Levallois, mentre a sud, sul lato opposto del Fos- l’asse maggiore dello strumento, a testimonian- so, si trovano industrie del Paleolitico inferiore con za del tentativo di sfruttare al massimo il fram- choppers, nuclei poliedrici, raschiatoi e grosse mento di una materia prima rara e di pregio an- schegge (Sammartino, 2003a). che a scapito di un equilibrio dimensionale del- Il piccolo scalpello ha una forma allungata gros- lo strumento. somodo rettangolare con doppio tagliente, le su- Per quanto riguarda la sua funzionalità, esso perfici sono completamente levigate e, fatta ecce- potrebbe essere stato utilizzato per piccoli lavori zione per i due margini laterali, sono lucidate con di carpenteria, creazione di scanalature e piccoli particolare accuratezza in prossimità delle super- fori per incastri. fici attive (Fig. 1). Considerazioni Misure dello scalpello: L = mm 38,50 Nella vasta area della Bassa Val di Cecina, l = mm 16,50 come accennato in precedenza, non si hanno si- S = mm 9,20 gnificativi ritrovamenti di epoca olocenica, e Tagliente maggiore = mm 14,00 questo risulta essere il terzo rinvenimento di un Tagliente minore = mm 7,10 manufatto in pietra levigata dopo quello di Pog- Peso = gr. 10,68 gio all’Asino (Cecina), un frammento di scalpel-

Fig. 1 - Il micro-scalpello in pietra levigata da Macchia Guadazzone, Cecina (LI). Fig. 1 - Polished stone micro-chisel from Macchia Guadazzone, Cecina (LI). Micro-scalpello in pietra levigata da”Macchia Guadazzone, Cecina (LI) 15 lo di forma allungata a margini leggermente con- d’impasto semi-depurato in pessimo stato di con- vessi a sezione piano-convessa in eclogite verde servazione. composta da omfacite e granato piropo, raccolto In mancanza di elementi diagnostici fra la insieme a pochi altri manufatti neo-eneolitici e scarsa industria accompagnante, resta incerta quello di Vada, un’ascia sporadica di forma sub- l’attribuzione culturale del micro-scalpello di trapezoidale in serpentinite verde scuro Macchia Guadazzone. Rimanendo in ambito to- (Sammartino, 1991-92, 2003a). Peraltro l’ascia, scano, gli scalpelli si trovano quasi esclusivamen- proveniente dalla zona delle terme romane, po- te in siti neolitici, e sono in genere più grandi e trebbe essere stata raccolta altrove e trasportata di forma più slanciata. sul posto in epoca romana appunto, ed utilizza- In Italia centrale si conoscono alcuni micro- ta a scopo apotropaico. Sono noti molti scalpelli con caratteristiche di lavorazione simili ritrovamenti di asce in pietra levigata e cuspidi che con molta probabilità sono stati ottenuti an- di freccia in contesti successivi all’Età dei metal- ch’essi dal riutilizzo di schegge d’ascia come li, in alcune zone anche fino al secolo scorso, rac- quelli dei siti neolitici di Villa Badessa, colte ed utilizzate non a scopo funzionale ma Catignano e Colle S. Stefano (Radi, 1979,1991; come amuleti legati alla simbologia del fulmine Tozzi, Zamagni, 2003). (Blinkemberg, 1911; Brizzi, 1977). Questo strumento al momento risulta essere Gli scarsi reperti neolitici e dell’Età dei metal- lo scalpello in pietra levigata d’utilizzo funzio- li, in alcuni casi oggetti isolati, provenienti dalle nale, più piccolo rinvenuto nel territorio zone di Riparbella, Casale Marittimo, Cecina e livornese, e fra i più piccoli rinvenuti in Italia. Bibbona, sarebbero indicativi di una sporadica frequentazione della zona. Di contro, la presen- Bibliografia za delle sepolture eneolitiche di Guardistallo, le caratteristiche dei terreni e le ampie spianate ai BRIZZI B., 1977. L’Italia nell’Età della pietra. Ed. margini del Fiume Cecina che risultano ottimali Quazar. Roma. per l’utilizzo a scopo agricolo secondo le strate- BINKENBERG C., 1911. The thunderweapon in gie di sfruttamento territoriale neolitiche religion and folklore. A study in comparati- (Cremaschi, 1990), farebbero supporre l’esisten- ve Archeology, Cambridge. za nella zona, di resti di insediamenti anche sta- CHERUBINI L., SAMMARTINO F., 1997. La Mazzanta. bili, già a partire dal Neolitico, indiziati anche In: Dal Bronzo al Ferro. Il III millennio a C. dai frammenti di macine in arenaria e quarzite nella Toscana Centro-occidental. Pisa, 164- di Podere Chiassone, Macchia Guadazzone e 165. Poggio all’Asino, e da un elemento di falcetto in CHERUBINI L., SAMMARTINO F., 2000. L’Età preistori- selce bianco-grigia trasformato in cuspide di frec- ca e protostorica. In: Regoli E., Terrenato N., a cia, proveniente dalla probabile struttura cura di, Guida al Museo Archeologico di dell’Eneolitico/Bronzo antico di Podere Rosignano Marittimo. Siena, pp. 24-28. Ciambellaia (Sammartino, 2003a). Al momento COCCHI GENIK D., GRIFONI CREMONESI R., 1989. L’Età si può solo ipotizzare che eventuali insediamenti del Rame in Toscana. Massarosa. si possano trovare in zone attualmente ricoperte CREMASCHI M., 1990. Geoarcheologia: Metodi e da vegetazione arborea, ad una certa profondità Tecniche delle Scienze della Terra nella Ri- sotto i depositi alluvionali del Fiume Cecina o cerca Archeologica. In: Mannoni T., Molinari inglobati nel perimetro urbano della Città di A., a cura di, Scienze in Archeologia, Quad. Cecina (Sammartino, 2003a). Dip. Arch. Stor. Arti – Sez. Archeologia, Uni- Insieme al piccolo scalpello i pochi manufatti versità di Siena, pp. 395-422. raccolti nell’area indagata, consistono in un fram- GRIFONI R., 1964. Rinvenimento di due asce di mento di lamella a margini paralleli in selce ros- piombo presso Riparbella (Pisa). Atti Soc. so-arancio esotica, di probabile provenienza Tosc. Sci. Nat., Mem. Ser.A, 71: 1-12. marchigiana, sei schegge in diaspro rosso e MAZZANTI R., SANESI G., 1987. Geologia e quarzite, un piccolo nucleo in diaspro, tre fram- morfologia della Bassa Val di Cecina. In: menti di macine in arenaria quarzosa con un solo Note di Geologia, Paleopedologia,e piano di lavoro e due frammenti di pareti di vaso Morfologia del territorio costiero tra 16 Franco Sammartino

Castiglioncello e S.Vincenzo in Provincia di of a mediterranean wood. The absence of diagnostic Livorno. Quad. Mus. St. Nat. Livorno Suppl. elements makes almost impossible the cultural n° 1, 7 :1-27. attribution. RADI G., 1979. Resti di un villaggio neolitico a Villa The analysis of the two active edges, show cluster Badessa (Pescara). Atti Soc. Tosc. Sci. Nat., streaks, due to the utilization of the chisel for carving Mem., Ser. A, 86: 405-414. woods. This chisel is one of the smallest found in RADI G., 1991. Il villaggio neolitico di Colle Santo and it has been made reutilizing a fragment of a Stefano (Ortucchio). In: Irti U., Grossi G., polished axe. Pagani V., a cura di, Il Fucino e le aree limi- The polished stone tools are very rare in the lower trofe nell’antichità. Roma, pp. 110-121. Cecina Valley, as much as the olocenic sites, identified RAPEZZI P., 1968. Scoperte archeologiche nuove o in very few places; Podere Chiassone, Poggio all’Asi- inedite nel territorio volterrano. Rassegna no and Podere Ciambellaia, in the surroundings of Volterrana, 33-35: 3-37. Cecina, in which are presents other implements SAMMARTINO F., 1991-92. Manufatti in pietra levi- attesting agricultural activities, like grinding stones gata dal territorio dei Monti Livornesi. and sickles with sheen on the edges, attributed to the Quad. Mus. St. Nat. Livorno, 12: 67-84. Copper age/ late Bronze. SAMMARTINO F., 2003a. Ritrovamenti preistorici nel territorio di Cecina (Livorno). Rassegna di Archeologia, 20(a): 75-86. SAMMARTINO F., 2003b. Pugnale litico da La Pievaccia presso Bibbona (Livorno). Rasse- gna di Archeologia, 20(a): 157-162. SAMMARTINO F., 2004. La preistoria nel territorio di Riparbella. In: Biagioli . G., a cura di, Riparbella. Terra della Maremma pisana dalle origini ai nostri giorni. Grafiche M.D.M., Forlì. SAMMARTINO F., 2005a. La preistoria. In: Esposito A. M., Sammartino F., a cura di, 700.000 anni fa, la sopravvivenza, 2.500 anni fa, il senso del sacro. Mostra di reperti archeologici, Co- mune di Bibbona. SAMMARTINO F., 2005b. Frequentazioni mesolitiche sui Monti di Castellina Marittima (Pisa). Ri- vista di Scienze Preistoriche, 55: 467-488. SCHIFF GIORGINI R., 1915. Di una tomba eneolitica rinvenuta a Guardistallo presso Cecina (Pisa). B.P.I., 41: 40-45. TOZZI C., ZAMAGNI B., 2003. Il villaggio neolitico di Catignano (Scavi 1971-1980). Origines, Firenze.

Extended abstract

The discovery of a polished stone micro-chisel together with some other stone artefacts near Mac- chia Guadazzone, Cecina (LI), is reported. This micro-chisel, 3,8 cm long, has been found together with a short number of implements, including three fragments of grinding-stones and few fragments of ceramics, in a narrow ploughed area near the edge