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Bordighera, un anno senza : ricordando il musicista scomparso il 12 agosto 2015

di Alice Spagnolo – 12 Agosto 2016 – 9:05

Bordighera. Intorno alle 10 di sera del 12 agosto di un anno fa, smetteva di battere il cuore di Giancarlo Golzi. Un infarto lo ha strappato prematuramente ai suoi cari e ai tanti fans che oggi lo ricordano con affetto. Il celebre batterista e paroliere di e è morto nella sua villa, all’angolo tra via dei Colli e via Fontana Vecchia, in seguito venduta dalla famiglia di Golzi.

Quella notte Bordighera e tutto il mondo della musica non volevano credere che la scomparsa dell’amatissimo Giancarlo Golzi fosse reale: ai messaggi di cordoglio, infatti, si univano quelli di chi cercava di trovare un’altra verità non credendo possibile che il musicista fosse morto davvero. Proprio lui, da sempre soprannominato“Il Capitano”, sembrava essere in splendida forma e stava affrontando, con i suoi compagni di viaggio dei Matia Bazar, una tournée per festeggiare i quarant’anni di carriera di uno dei gruppi più longevi della canzone italiana. Sempre pronto a fare del bene per la sua città, Giancarlo Golzi era stato insignito anche del Parmurelu d’Oru, riconoscimento assegnato dal Descu Rundu alle personalità che portano il nome della Città delle Palme nel mondo:

“Io Bordighera la porto sempre con me e quando posso parlo della mia città, di quanto è meravigliosa”, diceva sempre il batterista, che pure era nato nella vicina Sanremo e negli anni della sua infanzia aveva vissuto a Vallecrosia. Ma con la moglie Myriam, il figlio Davide e il golden retriever Pedro, Giancarlo Golzi si era stabilito a Bordighera e questa era per lui “casa”, il luogo in cui tornare dai tanti viaggi per lavoro, dalle tante tournée con i suoi due gruppi che lo portavano in giro per il mondo.

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La lunga carriera del musicista era iniziata negli anni Settanta, quando insieme a degli amici, tra cui il bordigotto Alberto Moreno, aveva dato vita al progetto “Museo Rosenbach”. Il primo album del gruppo, intitolato Zarathustra, riscosse un grandissimo successo e portò la band nell’olimpo del rock progressivo. Il Museo Rosenbach si sciolse appena nato nel 1973, per poi ritornare attivo nel 2012. Nel frattempo Giancarlo Golzi era entrato a far parte di una band genovese con , , e Antonella Ruggiero: erano nati i Matia Bazar. Una formazione, questa, che pur cambiando spesso la voce femminile per quarant’anni non ha mai smesso di regalare emozioni, facendo ballare generazioni di italiani e non solo.

Questa sera Bordighera ricorderà Giancarlo Golzi con un concerto: l’appuntamento è alle 21,30 ai Giardini Lowe di via Vittorio Veneto. A suonare saranno i “Mad”, band della quale fa parte anche il figlio di Giancarlo, Davide Golzi, vero unico orgoglio dell’immenso musicista scomparso. Il concerto, durante il quale verrà presentato in anteprima assoluta l’album del gruppo (“Apparenze”) e verranno interpretate canzoni dei Matia Bazar, ha come scopo quello di raccogliere fondi da devolvere alla Polisportiva ‘Integrabili’ per l’acquisto di strumenti musicali.

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