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L'originedel castello cli Torella assoldò i Saraceni, che occupavano la Calabria e le Puglie, contro Siconolfo e questi, a sua volta, assoldò altri Saraceni, che occu­ I Longobardi divisero il loro clucatodi in gastalcla­ pavano Taranto, ma costoro durante la guerriglia si unirono a ti, a capo clei quali vi era il gastalclo, che resiecleva in una città quelli che combattevano per Salerno. Così Siconolfo ebbe la vitto­ 1 importante cli dette circoscrizioni amministrative . Nelle nostre ria e non contento di questi due eserciti saraceni prese a suo zone vi era il gastaldato cliQuintoclecimo (l'antica Eclano e l'odier­ servizio anche i Saraceni di Spagna che avevano occupato l'isola na Mirabella) e quello di Gonza con i medesimi confini clelleanti­ di Creta; questi gruppi di Saraceni, senza preoccuparsi di com­ che civitates romane. Il territorio cli Torella apparteneva al ga­ battere per coloro che li avevano ingaggiati, razziavano per pro­ staldato cliGonza. prio conto. Nel 774 cadeva il regno longobarcloper opera di Carlo Magno, Grande fu lo sterminio arrecato dalle guerre in queste contra­ e il duca di Benevento, Arechi Il (758-787), ritenendosi il conti­ de. I Saraceni erano giunti a saccheggiare anche le basiliche ro­ nuatore della sovranità del popolo longobarclo,elevò il suo duca­ mane. Allora Landone, conte di Capua, Sergio duca di Napoli, to al rango di principato e adottò il titolo di principe e le insegne Basaccio, abate di Montecassino ed altri si recarono da Lotario, di re. Il dominio longobardo nell'Italia Meridionale da allora si imperatore di Germania, per supplicarlo a mettere pace nelle chiamò Principato di Benevento. nostre con tracie e a cacciare i Saraceni dall'Italia. Il sacco di Roma Nell'839, dopo sette anni di governo, il principe Sicardo, du­ commosse Lotario che inviò suo figlio Ludovico Il, re d'Italia, il rante una battuta di caccia, venne ucciso dal suo tesoriere Radel­ quale, giunto a Roma, venne incoronato imperatore nell'848. chi. Si contenclevano la successione l'assassino Radelchi e il con­ Dopo l'incoronazione Ludovico marciò verso Benevento e, quivi te Adelchi, sostenuto dal gastaldo di Capua. Radelchi uccise il giunto, compose i vari contrasti dividendo il principato in due, rivale e prese la corona di principe. Ora, quantunque questi aves­ assegnando a Siconolfo Salerno e a Radelchi Benevento. Così le se conseguito il principato col consenso di quasi tutti i sudditi, a trattative che avevano avuto inizio nell'844 si conclusero nell'848. molti ciò non piacque. Il fratello di Sicardo, il diacono Siconolfo, Il confine, per quanto riguarda il nostro territorio, è riporta­ che si trovava prigioniero a Taranto, fu invitato a soppiantarlo to all'articolo X del capitolare, firmato dai due principi alla pre­ dagli avversari e dai cognati Orso, conte di Gonza e Rodelmonte, senza dell'imperatore, tra la fine dell'848 e il principio dell'849: conte di Acerenza. Per liberare Siconolfo i suoi fautori, assieme Inter Beneventum et Consjam sit finisidipsum staphilum ad Fre­ 2 agli Amalfitani, nemici di Benevento, ubriacarono i carcerieri, quentum, ubi ex antiquo XXMilliaria sunt per partes . Così sap­ discesero nelle prigioni e, trattolo in libertà, lo scortarono fino a piamo che il confine cli segnava anche il confine clei Gonza, presso suo cognato, ove, nella notte del Natale dello stes­ due Principati e che ivi erano venti miglia così cla Conza come so 839, lo proclamarono loro signore. da Benevento. Il Natale dell'839, quindi, è memorabile per l' e ricor­ Per difendere questi confini il principe di Salerno costruì il da come, mediante questo fatto, si ebbe la divisione del princi­ castello cli ( Guardia = sentinella), S. Angelo pato di Benevento in due, onde il principio della decandenza dei dei Lombardi (nome dato in onore clel loro protettore, l'angelo Longobardi e l'inizio di quelle guerre che tanto afflissero queste guerriero s. Michele), Monticchio dei Lombardi (Monticulum = nostre province. piccolo monte), e quindi Torella (Turrella = piccola torre). Ora Siconolfo, desideroso di recuperare le terre del fratello Il principe di Benevento costruì per sua difesa il castello di ucciso, inflitta una solenne rotta all'usurpatore Radelchi, che con (negli antichi documenti è chiamato Castellum ventiduemila uomini era andato ad assediare Salerno ribellatasi, Sancti Felicis e poi Rocca dall'arabo Ruch = torre quadrata per divenne signore di questa parte meridionale del principato. In­ clifesa)e S, Angelo al Pesco (in dialetto pescane= pietra), oggi in 3 tanto a Benevento si reputava Siconolfo un ribelle mentre a Sa­ territorio cliFrigento: • lerno Radelchi un usurpatore. Radelchi, non potendo resistere, Notiamo, per ultimo, che su eletticonfini si modellarono quelli

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Il Castello "Canclriano" ctopo la ricostruzione e il restauro