P I A N O DELL’OFFERTA FORMATIVA
DIREZIONE DIDATTICA 5 CIRCOLO DI CREMONA P. Via S. Bernardo 1 o. 26100 Cremona Tel. 0372454205 fax 0372434815 F. e-mail [email protected]
a.s. 2005/2006 INDICE
1 Composizione di circolo pag 3 9 Progetto di plesso pag 32
9.1 Scuola dell’infanzia Persichello pag 33 1.1 Risorse professionali pag 6
1.2 Risorse strutturali 9.2 Scuola dell’infanzia S. Felice pag 38 pag 7 9.3 Scuola dell’infanzia Stagno Lombardo pag 43 1.3 Risorse materiali pag 8 10 Programmazione curricolare della pag 50 2 Servizi di segreteria pag 9 scuola primaria
3 Calendario scolastico pag 10 11 Progetti di plesso pag 57
4 Proposte per una scuola autonoma pag 11 11.1 Scuola primaria Dosimo pag 58
5 Progetto di scuola pag 12 11.2 Scuola primaria Manzoni pag 59
6 Progetti comuni pag 16 11.3 Scuola primaria Stagno Lombardo pag 69
7 Rapporti con la famiglia e pag 21 11.4 Scuola primaria Stradivari pag 71 con il territorio
8 Programmazione curricolare pag 29 della scuola dell’infanzia 1 Composizione del circolo
5°cr scuola dell’infanzia
scuola primaria
3 SCUOLE DELL’INFANZIA
SAN FELICE: PERSICHELLO: STAGNO LOMBARDO: n. 2 sezioni n. 3 sezioni n. 2 sezioni Alunni n°51, alunni stranieri Alunni n° 72, alunni stranieri Alunni n° 43, alunni stranieri 14 10 13, alunni disabili 2 Docenti curricolari n° 4 Docenti curricolari n° 6 Docenti curricolari n° 4 Docenti specialisti n°1 Docenti specialisti n°1 Docenti specialisti n°1 religione religione religione Orario da lunedì a venerdì Orario da lunedì a venerdì dalle 8,00 alle 16,00 dalle 8,00 alle 16,00 N° 1 sostegno Trasporti: a cura del Comune Trasporti: a cura del Orario da lunedì a venerdì di Cremona per gli aventi Comune di Persico Dosimo dalle 8,30 alle 16,30 diritto. per gli aventi diritto. Trasporti: a cura del Comune Accoglienza anticipata: dalle di Stagno Lombardo per gli 7,45 per alunni con genitori aventi diritto. lavoratori che presentino documentati problemi. Prolungamento orario dalle 8.00 alle 18.00 per una sezione
4 1. COMPOSIZIONE DEL CIRCOLO Scuole Primarie
SCUOLE PRIMARIE
CREMONA - “STRADIVARI” CREMONA - “MANZONI” n. 10 classi a tempo pieno con mensa n. 10 classi a tempo pieno con mensa
Alunni n°231, alunni stranieri 45, alunni disabili 7 Alunni n°239, alunni stranieri 41, alunni disabili 9 Docenti curricolari n° 20 Docenti curricolari n° 19 Docenti specialisti n° 1 lingua inglese + 1 part time Docenti specialisti n° 1 lingua inglese + 1 part time n° 2 e 1/2 sostegno n° 4 sostegno n° 1 religione n° 1 religione Orario da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 16,30 Trasporti: a cura del Comune di Cremona per gli aventi Orario da lunedì a venerdì dalle 8,15 alle 16,15 diritto. Accoglienza anticipata: dalle 7,30 alle ore 8,25 per alunni Accoglienza anticipata: dalle 7,30 alle ore 8,10 per alunni con genitori lavoratori con genitori lavoratori
DOSIMO - “GHISLERI” STAGNO LOMBARDO “G.MORI” n. 5 classi a tempo pieno con mensa n. 5 classi con mensa facoltativa ( 5 rientri pom.) Alunni n° 116, alunni stranieri 11, alunni disabili 3 Alunni n° 51, alunni stranieri 13, alunni disabili 1 Docenti curricolari n° 10 Docenti curricolari n° 6 Docenti specialisti n°1 lingua inglese Docenti specialisti n° 1 lingua inglese (part time) n° 1 sostegno n° 1 sostegno n° 1 religione (part time) n° 1 religione (part time) Orario da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 16,30 Orario: da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 16,00
Trasporti: a cura del Comune di Stagno Lombardo per Trasporti: a cura del Comune di Persico Dosimo per gli aventi diritto. gli aventi diritto.
5 1.1 Risorse professionali del Circolo
• 16 docenti di scuola dell’infanzia
• 56 docenti di scuola primaria
• 4 docenti di inglese
• 3 docenti di religione
• 11 e mezzo docenti di sostegno
• 1 dsga
• 1 d.s.
• 8 ore docenti bambini stranieri
• 28 personale ata
6 1.2 Risorse strutturali
• uffici di direzione e segreteria • aula magna • aule per l’attività curricolari • palestre • sala video • laboratorio musicale • laboratori di informatica • laoratori grafico pittorici • cucina e spazi per la mensa • biblioteche • ambulatori medici • aree verdi • parco
7 1.3 Risorse materiali
• computer, stampanti, scanner, videoproiettore forno per cottura elaborati artistici • lavagna luminosa materiale audiovisivo • fotocopiatrici piccoli sussidi • stereo libri per alunni e per docenti • radioregistratori riviste specializzate • videoregistratori materiale per le attività di sostegno per l’educazione fisica, • tv color per l’educazione tecnica, per l’apprendimento delle scienze, • episcopi per l’attività teatrale • telecamere • proiettore diapositive • macchine fotografiche • impianti di amplificazione
8 7. servizi di segreteria 2 La Segreteria del Circolo è così organizzata:
9 3
Da sottoporre al Consiglio di Circolo l’approvazione del ponte del 25 aprile.
10 continuità educativa avvio l’inglese alla scuola dell’infanzia
piano uscite didattiche 4 mensa e tempo libero
nuovo curricolo proposte per una scuola attività sportiva e gioco accoglienza e orientamento autonoma psicomotricità (scuola dell’infanzia)
lingua inglese manifestazione Mediaexpo
informatica e multimedialità laboratorio musicale
progetti di circolo e di plesso educazione ambientale
educazione alla pace laboratori espressivi
integrazione bambini stranieri sicurezza e protezione civile
educazione interculturale progetto promozione alla lettura
alunni H- recupero educazione alimentare valori fondamentali della persona, sociali, educativi educazione stradale nuovi saperi educazione alla salute
interdisciplinarietà trasversalità autonomia- flessibilità organizzativa -sperimentazione-nuovi orari-orientamento- recupero e sostegno-documentazione-rapporti scuola-famiglia- comunicazione modularità classi aperte 11 5 PROGETTO DI SCUOLA
Il Progetto di Scuola che il 5°Circolo di Cremona propone si fonda: - sulle finalità della Scuola d’Infanzia e della Scuola Primaria espresse nella legge 53/03 e nel D. L. 59/04; - sui vincoli che i medesimi atti normativi pongono nella organizzazione delle attività educative; - sulle indicazioni contenute nelle circolari 205 del’90 e 73 de ’94 in merito all’inserimento delle alunne e degli alunni stranieri e agli interventi educativi e didattici a loro favore - sull’autonomia (didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione) attribuita alle istituzioni scolastiche dalla legge 59/97 e regolata con DPR. 275/99; - sui principi pedagogici che il Circolo ha scelto come riferimento per individuare sia le caratteristiche della propria offerta formativa, sia la natura dei servizi educativi attivati negli anni precedenti per dare risposte adeguate alla domanda delle famiglie che hanno scelto di iscrivere i propri figli alle diverse scuole del Circolo stesso; - sulle scelte e le modalità di attuazione dei processi di insegnamento/apprendimento descritti nel successivo punto “Progettazione Curricolare”; - sulle modalità di rapporto che la Scuola intende promuovere con le famiglie e le istituzioni territoriali.
PRINCIPI PEDAGOGICI DI RIFERIMENTO
Gli insegnanti che lavorano nel Circolo condividono un’idea di scuola come ambiente educativo dove la qualità delle relazioni tra docenti, alunne e alunni, diventa un elemento determinante dei successi e degli insuccessi nell’apprendimento. La Scuola è un’istituzione che si deve porre come un sistema flessibile e modificabile secondo le ragioni di un percorso di crescita che coinvolge allo stesso tempo insegnanti ed alunni. L’orizzonte di riferimento ideale di questo Piano dell’Offerta Formativa è da ricercare in alcuni principi che abbiamo maturato nel corso della nostra storia professionale e nella nostra esperienza in questa Scuola. Essi sono:
12 ACCOGLIENZA
Nel suo significato più ampio, in tutte le classi e per tutto l’anno, si presta attenzione a tutte le bambine e a tutti i bambini, in modo particolare ai nuovi iscritti. Il concetto di accoglienza è un principio centrale delle nostre scuole che permette: di riconoscere ed accogliere i bisogni, le caratteristiche, le differenze, le storie personali delle bambine e dei bambini attivando tutte le possibili soluzioni organizzative, strumentali, didattiche ed educative che rispondano alle specificità presenti nella scuola di stabilire quelle relazioni significative che generano più facilmente percorsi di apprendimento di avviare un percorso formativo dove le bambine, i bambini e gli adulti sono inevitabilmente coprotagonisti, anche nella fase di progettazione delle attività di facilitare i rapporti di relazione e di riconoscimento reciproco dei ruoli con le famiglie al momento dell’ingresso e durante tutto il percorso scolastico dei figli PLURALISMO CULTURALE
In un contesto di Accoglienza come quello descritto si colloca l’irrinunciabilità a dare valore alle diverse culture di appartenenza di tutte le alunne e tutti gli alunni presenti nella scuola. Il compito educativo che ci proponiamo non si limita ad un riconoscimento ma si attiva in un confronto continuo e produttivo dove le diversità culturali sono pensate come risorse positive per attivare adeguati processi di crescita delle persone. Ogni intervento, anche in assenza di alunni stranieri, tenderà sia in ambito educativo come nella trattazione delle diverse discipline a: -prevenire il formarsi di pregiudizi -superare forme di visione etnocentrica -promuovere una capacità di confronto, convivenza costruttiva, accettazione e rispetto delle differenze, in un quadro di ricerca delle somiglianze all’interno del quale vengono riconosciute la propria e l’altrui identità culturale attraverso la ricerca di dialogo, comprensione, collaborazione. CONTINUITA’
Il principio pedagogico di riferimento si fonda sulla consapevolezza che, nella scuola primaria, si realizza un tratto di percorso educativo e formativo della bambina e del bambino che non può essere disgiunto dall’esperienza precedente nella scuola dell’infanzia e dal successivo inserimento nella scuola secondaria di primo grado. Tale percorso è accompagnato e favorito dall’incontro degli insegnanti dei diversi ordini di scuola. VALORIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA
Il percorso di apprendimento che la scuola propone parte dal principio che la bambina e il bambino sono soggetti attivi nell’approccio alla conoscenza. Nel suo rapporto con la famiglia, con gli altri, con la realtà, ogni soggetto ha già maturato una propria visione intuitiva e parziale del mondo. Ogni nuovo sapere può diventare effettivo solo se si innesta sulle conoscenze già presenti e si sviluppa attraverso la valorizzazione delle esperienze personali. Compito della scuola è quello di favorire, in ogni alunna e alunno, la consapevolezza delle proprie conoscenze. 13 SCUOLA COME AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E DI VITA
L’apprendimento è l’esito di uno sviluppo armonico che comprende tutte le dimensioni della persona. Per questo a scuola non avviene soltanto l’incontro con i saperi codificati (le discipline) ma si vivono relazioni interpersonali in contesti strutturati e in numerosi altri momenti di attività differenziate e ricorrenti (gioco libero, mensa, feste, partecipazione ad iniziative ed avvenimenti culturali, uscite didattiche, ecc.). Il tempo scolastico è, quindi, un tempo vario e flessibile, e favorisce il confronto interpersonale, l'espressione dei propri sentimenti, la cura del proprio corpo, lo sviluppo dell’impegno personale, del rispetto degli altri e dell’ambiente e della solidarietà sociale.
Organizzazione delle attività educative e didattiche
Le nuove disposizioni normative prevedono che le Scuole, nel pieno esercizio della propria autonomia, in relazione alle consistenze di organico loro assegnate e valutate le prevalenti richieste delle famiglie, articolino la propria offerta formativa secondo modelli unitari comprendenti, per quanto riguarda la Scuola Primaria, il tempo scuola obbligatorio ed il tempo scuola facoltativo opzionale, fatta salva la qualità dell’insegnamento/apprendimento.
La richiesta delle famiglie, così come si è espressa al momento delle iscrizioni, si è indirizzata verso la continuazione dei modelli attuati negli anni precedenti, e cioè: Tempo Pieno (30 ore di insegnamento + 10 ore di mensa e interscuola) nelle scuole elementari di Cremona (“Stradivari” e “Manzoni”) e nella scuola elementare di Dosimo; Tempo lungo (30 ore di insegnamento + 7,5 ore di mensa ed interscuola) nella scuola elementare di Stagno Lombardo; 40 ore settimanali in 5 giorni nelle scuole d’infanzia di Stagno, Persichello e S. Felice; 50 ore settimanali in 5 giorni in una sezione della scuola d’infanzia di S. Felice. Il Collegio dei docenti del 5°Circolo di Cremona propone, per l’a.s. 2005/06 la continuazione del tempo pieno nella Scuola primaria secondo le modalità seguite nello scorso anno scolastico. Il modello, che costituisce per la scuola una scelta già “validata” sul piano pedagogico e didattico, ha le seguenti caratteristiche: un tempo scuola per gli alunni di 40 ore (30 di insegnamento + 10 di mensa e interscuola) distribuite in 5 giorni settimanali. E’ previsto anche un pre- scuola per i genitori che ne fanno richiesta. ( questo modello è seguito nelle Scuole di Cremona e Dosimo. Nella scuola di Stagno il tempo della mensa + interscuola ammonta a 7,5 ore settimanali);
14 • Le 40 (37,5) ore settimanali sono considerate un tempo educativo unitario che comprende momenti dedicati alla didattica (di classe, di gruppo, di intergruppo), alla mensa (educazione alimentare), al gioco libero ed organizzato (sviluppo di contesti relazionali e comunicativi in situazioni piacevoli e motivanti).
• La gestioane della didattica (per classe, per classi parallele, per gruppi di interclasse) si fonda sulla con titolarità e corresponsabilità del team docente rispetto al gruppo di apprendimento assegnato, sulla progettazione comune, su comuni criteri di verifica e valutazione.
• Le finalità generali della Scuola Primaria, in particolar modo per quanto attiene alla accoglienza ed alla valorizzazione delle diversità individuali, all’integrazione degli alunni svantaggiati e disabili, all’individualizzazione dei percorsi di apprendimento e alla personalizzazione dei piani di studio, sono assicurate da una piena utilizzazione della flessibilità didattica e da un uso razionale e programmato di tutte le risorse orarie consentite in base alla dotazione organica assegnata alla scuola (compresenze)
15 6 PROGETTI COMUNI
16 Accoglienza Obiettivi organizzare un contesto di accoglienza favorire un inserimento graduale nella scuola conoscere, anche attraverso l’osservazione, i bisogni, le caratteristiche, le storie dei nuovi alunni rassicurare le famiglie sull’attenzione che la scuola pone nel ricevere i figli ed avviare un percorso di conoscenza e di collaborazione Attività per la scuola dell’infanzia
♦ assemblea con i genitori dei nuovi iscritti a maggio per presentare le insegnanti e il “Progetto accoglienza” della scuola; ♦ consegna alle famiglie di opuscoli informativi sulla organizzazione , le attività della scuola e gli orari dell’inserimento; ♦ frequenza graduale dei bambini a settembre con un orario diversificato e progressivo ♦ allestimento degli spazi della scuola e delle sezioni con giochi e materiale per creare un ambiente accogliente e rassicurante per i piccoli.
Attività per la scuola primaria
L’accoglienza degli alunni stranieri è regolata dal Protocollo di Accoglienza, votato in Collegio Docenti. L’accoglienza degli alunni disabili è regolata da uno specifico progetto di Circolo.
Attività per le bambine e i bambini di classe prima:
♦ assemblea con i genitori dei nuovi iscritti per presentare le/gli insegnanti e il “Progetto accoglienza” della scuola; ♦ consegna alle famiglie di opuscoli informativi sulla organizzazione , le attività della scuola e gli orari dell’inserimento; ♦ frequenza graduale dei bambini a settembre con un orario diversificato e progressivo ♦ allestimento degli spazi della scuola e delle sezioni con giochi e materiale per creare un ambiente accogliente e rassicurante per i piccoli per tutti i nuovi inserimenti:
• colloqui con i genitori • inserimento graduale a seconda delle situazioni. 17 Multietnicità
Nella nostra scuola si verificano spesso, anche in corso d’anno, ingressi di alunni stranieri. Ciò nonostante le risorse a disposizione sono progressivamente diminuite. Quest’anno l’attuazione del progetto è affidata alle insegnanti e agli insegnanti di plesso e ad una insegnante a 8 ore nel plesso Manzoni per permettere, anche, all’ins. Tamborini, F.S. alunni stranieri, di partecipare al gruppo Provinciale di coordinamento preso il C.S.A di Cremona. Essendosi verificata nel Circolo una ulteriore contrazione di organico che riduce le ore di compresenza disponibili, sarà necessario reperire altre risorse tra le quali, ad esempio, ore aggiuntive di insegnamento. Il progetto comprende l’attuazione di modalità di accoglienza finalizzate all’inserimento, interventi specifici riguardanti l’apprendimento dell’italiano per i bambini stranieri,l’attuazione di percorsi di educazione interculturale per tutti gli alunni ed interventi specifici finalizzati al coinvolgimento dei genitori stranieri che prevedano momenti di incontro e scambio con tutti i genitori. Destinatari del progetto sono quindi: Alunni stranieri e piccoli gruppi di compagni delle classi in cui sono inseriti relativamente alle attività svolte nel “laboratorio linguistico”. Tutti gli alunni riguardo ai percorsi di educazione interculturale Genitori stranieri Tutti i genitori.
Obiettivi
favorire lo scambio comunicativo tra alunni di lingue, culture, competenze diverse favorire il confronto con lingue e culture diverse organizzare iniziative specifiche per l’apprendimento dell’italiano L2 superare i limiti di una comunicazione esclusivamente linguistica realizzare una significativa integrazione tra alunni italiani e alunni provenienti da altri Paesi facilitare i rapporti tra le famiglie straniere e la scuola e viceversa
Attività
♦ colloquio di accoglienza con la famiglia del bambino seguendo il “Protocollo” approvato dal collegio docenti. ♦ attivazione di laboratori linguistici ♦ organizzazione di momenti d’incontro e di scambio interculturale: mostre, feste, ecc. ♦ colloqui con i genitori alla presenza , dove necessario, di un mediatore culturale. ♦ Momenti di incontro/scambio tra scuola e genitori 18 Continuità
Obiettivi
garantire un passaggio graduale degli alunni/e nei diversi ordini di scuola attuare una corretta trasmissione di informazioni utili e significative tra gli/le insegnanti interessati, riguardanti le caratteristiche personali, le capacità e le competenze dei singoli alunni/e favorire una conoscenza reciproca degli stili di insegnamento, al fine di aiutare gli alunni ad affrontare la nuova realtà assicurare ai bambini/e un percorso formativo coerente tra le esperienze maturate
Attività
♦ incontri tra le/gli insegnanti per condividere il progetto di continuità ♦ momenti di scambio fra bambini/e dei due ordini di scuola con attività organizzate (laboratori, feste, ecc) ♦ colloqui con le/gli insegnanti dei due ordini di scuola e le famiglie che intendono iscrivere i bambini/e in anticipo. ♦ passaggio di informazioni e osservazioni sui bambini/e fra le/gli insegnanti dei due ordini di scuola.
19 Integrazione disabili
Lo scopo primario della scuola nell’accogliere la disabilità è quello di creare le condizioni affinché ogni alunno disabile possa sviluppare le proprie potenzialità in un percorso reale di integrazione socio-scolastica, proponendo percorsi individuali che rispondano alle esigenze specifiche di ciascun soggetto. Proprio sulla base della personalizzazione dell’apprendimento, si individuano alcuni obiettivi:
Obiettivi
♦ garantire una molteplicità di interventi funzionali alle specifiche disabilità, attraverso la creazione di piani individualizzati, centrati sui bisogni formativi dei bambini/e ♦ ricercare forme di collaborazione con le famiglie, ordini di scuola diversi, enti locali ed équipes territoriali per una necessaria uniformità di interventi educativi ♦ sostenere ed arricchire le potenzialità del soggetto disabile per il raggiungimento della massima autonomia possibile ♦ introdurre la flessibilità organizzativa e didattica e, dove necessario, l’adattamento degli ambienti e degli spazi scolastici
Attività
♦ Accoglienza degli alunni/e disabili, con attenzione alla predisposizione di un ambiente e di un contesto adatto alle esigenze più particolari; ♦ conoscenza e osservazione degli alunni disabili mediante il passaggio di informazioni presso le famiglie, gli esperti, le scuole di provenienza, il territorio e tramite una seria e sistematica osservazione dei comportamenti, delle situazioni e dei contesti organizzativi; ♦ stesura di un percorso individualizzato (PEI), nel rispetto delle difficoltà e per la valorizzazione delle potenzialità, che preveda per l’attuazione dell’integrazione interventi adatti allo scopo, come ad esempio: o differenziazione didattica o individualizzazione educativa e didattica o lavoro in piccolo gruppo o laboratori o utilizzazione dell’attività multimediale e di tecniche comunicative alternative per favorire l’apprendimento e l’acquisizione dell’autonomia o attivazione di progetti specifici in collaborazione con Enti locali, altre scuole, specialisti della riabilitazione o incontri di coordinamento con equipes o predisposizione di percorsi di accompagnamento delle famiglie volti ad una reale collaborazione e ad un’effettiva condivisione del progetto di vita dei bambini/e disabili 20 7 Rapporto con le famiglie scuola dell’infanzia
L’accoglienza che la scuola attua nei confronti dei bambini non può prescindere dal considerare anche le loro famiglie. Il benessere dei piccoli dipende anche dal rapporto che le insegnanti riescono a stabilire con i genitori. Durante l’anno si prevedono momenti d’incontro con i genitori attraverso: assemblee generali: di norma si svolgono due volte l’anno vi partecipano tutti i genitori dei bambini iscritti e vengono fornite dalle insegnanti informazioni sull’organizzazione della scuola e le attività progettate.
Consiglio di intersezione: sono momenti di valutazione, di conoscenza e confronto su questioni di carattere specifico fra le insegnanti del plesso e i rappresentanti dei genitori. Durante questi incontri vengono illustrati i progetti didattici in corso e quelli in previsione, si verifica l’organizzazione scolastica e si prendono in considerazione eventuali problemi che possono sorgere nel rapporto insegnanti-genitori.
Incontri individuali: le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali con i genitori come momento di confronto e di verifica.
Feste: sono un momento ricreativo e socializzante tra genitori, bambini e insegnanti. Nell’organizzazione delle feste di genitori sono chiamati a partecipare attivamente e a portare il loro contributo. Di norma vengono organizzate la festa di Natale e la festa di fine anno al termine del percorso didattico ed eventuali altre occasioni secondo le tradizioni di ogni scuola.
21 Rapporto con le famiglie scuola primaria
I docenti concordano nel ritenere la collaborazione con le famiglie condizione indispensabile per promuovere l'educazione integrale dei bambini che frequentano la scuola primaria. Il rapporto, fondato sulla reciproca fiducia, va costruito nel tempo attraverso la ricerca di modalità e strumenti diversificati, anche se parziali, per dare risposte adeguate ai bisogni emergenti. La riforma conferisce alle famiglie possibilità di scelta in merito ad alcuni aspetti della vita scolastica: − età di inizio della scuola (anticipo-posticipo) − orario scolastico 27 a 30 ore − attività opzionali per 99 ore annue Sono inoltre coinvolte direttamente nella stesura della valutazione (portfolio). Il campo nel quale si ritiene importante e necessaria la collaborazione dei genitori è sicuramente quello inerente il progetto educativo della scuola. L’esperienza ci ha infatti dimostrato come solo una condivisione di tale aspetto possa dare senso agli interventi che si intendono proporre. Gli insegnanti e i genitori devono imparare a mettere in comune le loro aspettative relative ad un ipotetico “progetto di vita” del bambino al fine di individuare interventi efficaci per realizzarlo. Prima di parlare di valutazione condotta con la famiglia, occorre impostare una progettazione educativa comune. Gli strumenti che possono consentirla sono: • una partecipazione all’elaborazione dei contenuti della programmazione educativa, anche attraverso la costituzione di una commissione allargata formata da rappresentanti dei genitori e degli insegnanti che si occupi all’inizio della revisione dell’attuale programmazione educativa e successivamente si impegni ad affrontare ogni anno alcuni temi significativi del rapporto scuola-famiglia. In tale sede dovrebbero essere improntati gli strumenti necessari per la condivisione delle prassi educative e per la valutazione del percorso.
22 • una presentazione assembleare del progetto educativo della scuola • un’attenzione costante alla riflessione sui temi educativi nel corso degli incontri individuali con i genitori. Tale riflessione non sarà occasionale ed estemporanea, ma seguirà alcuni indicatori (anche variabili a seconda del percorso scolastico del bambino come il livello di autonomia, il vissuto relazionale dall’alunno, la crescita della sua autostima, il rapporto con il cibo, l’organizzazione del materiale…)
Le osservazioni sugli alunne/i saranno guidate da questionari compilati congiuntamente da docenti e genitori. E’ evidente come questi temi siano veramente completi solo se elaborati, progettati e valutati con le famiglie. I materiali elaborati e condivisi costituiranno una parte della documentazione prevista nel portfolio e una testimonianza del “patto” educativo stipulato con la famiglia. La costruzione di una fiducia reciproca servirà a stabilire e a chiarire i campi degli interventi, le prospettive, le aspettative. La gestione di questo rapporto può avere bisogno di figure che gestiscano la mediazione anche attraverso la collaborazione con gli enti territoriali. I materiali da raccogliere e da inserire nel portfolio sono: − la programmazione educativa della scuola − i questionari compilati insieme ai genitori − osservazioni
Si cercherà di favorire ed incentivare le iniziative di collaborazione tra i genitori e gli enti che si occupano di accompagnare le famiglie nei percorsi educativi. Si ritiene opportuno specificare scopi e modalità del rapporto scuola – famiglia.
23 SCOPI
L'istituzione Scolastica si propone di:
− accogliere e formulare proposte educative e didattiche valutandone l'efficacia
− acquisire elementi di conoscenza sulla storia pregressa del bambino nella fase iniziale di inserimento in classe 1^ e per i nuovi ingressi
− favorire forme organizzate di accoglienza all'ingresso nella scuola elementare, sia dei bambini/e che dei genitori, per avviare un rapporto significativo ( per gli alunni stranieri e per i disabili ci si riferisca ai relativi protocolli assunti dal collegio)
− instaurare forme di ascolto reciproco che portino alla comprensione e alla condivisone di un progetto educativo
− sensibilizzare e condividere i principi fondamentali della convivenza
− avviare il superamento di rapporti formali e burocratici a favore di una partecipazione più attiva, diretta e consapevole
− di chiedere ai genitori l'impegno di collaborazione continuativa per l'educazione dei loro figli in riferimento ai valori nei quali la scuola si riconosce (rispetto delle diversità, accoglienza, integrazione)
− di concorrere alla rimozione degli ostacoli che possono presentarsi nel percorso di apprendimento, di seguire le attività scolastiche e di valorizzare le proposte della scuola
− di partecipare attivamente ai momenti assembleari e alle varie iniziative proposte.
24 MODALITA’
− incontri per la costruzione o revisione della programmazione educativa
− raccolta di informazioni sul vissuto degli alunni attraverso strumenti chiari e leggibili
− progetto di accoglienza per le classi prime differenziato per bambini e genitori
− continuità di rapporti strutturati e non, durante l'anno scolastico
− momenti assembleari in cui si discutono i valori della comunità scolastica e si avvia il confronto sulle caratteristiche proprie della vita comunitaria e sui comportamenti che essa richiede
− colloqui individuali per comunicare la situazione affettiva, relazionale e cognitiva del bambino e per concordare possibili itinerari volti al superamento o alla riduzione delle difficoltà e allo sviluppo delle potenzialità
− feste e iniziative conviviali per favorire la reciproca conoscenza in contesti diversi e per superare gli aspetti formali che ostacolano la comunicazione e lo scambio costruttivo.
25 Modalità e scadenze comuni che regolano il rapporto con le famiglie degli alunni 1. Assemblee di classe o di classi parallele (con la partecipazione di tutti i genitori e degli insegnanti delle classi interessate): − una prima assemblea che ha lo scopo di presentare la programmazione educativa e l'organizzazione del tempo scolastico − eventuali altre assemblee in corso d'anno per proporre e deliberare iniziative mirate ed urgenti ed in particolare per l'avvio dei lavoro nelle classi prime (a fine giugno o inizio settembre) − assemblea di verifica dell'andamento generale della classe in alternativa, o come premessa ai colloqui individuali. 2. Consigli di interclasse ( formati da tutti gli insegnanti e dai genitori rappresentanti di ogni classe dei plesso ): − Ogni due o tre mesi per un totale di tre/quattro incontri l'anno.
3.Comitato dei genitori organizzato in linea di massima dai rappresentanti dei genitori( nei plessi con il maggior numero di alunni). Collabora con gli insegnanti in occasione di particolari attività( feste, progetti, ecc ... ) con iniziative autogestite differenziate tra scuola e scuola.
4. Commissione di Circolo scuola-famiglia con rappresentanti di docenti e genitori per la costruzione o la revisione della programmazione educativa e degli strumenti di verifica della stessa.
5. Colloqui individuali con le famiglie: − 2 incontri (uno a febbraio e uno a giugno) che coincidono con la distribuzione del documento di valutazione − altri momenti intermedi in cui si fa il punto, con i genitori, sul percorso scolastico degli alunni.
L'organizzazione degli incontri viene concordata con i genitori. Gli insegnanti sono disponibili ad incontrare i genitori in caso di bisogni urgenti e specifici 26 Rapporti con il territorio
Le scuole dell’infanzia hanno stabilito rapporti di collaborazioni con enti culturali e associazioni presenti sul territorio e in particolare con le amministrazioni comunali che finanziano iniziative e progetti per l’arricchimento della offerta formativa delle scuole. Il territorio circostante consente uscite con i bambini (cascine, giardini, centro culturale) che favoriscono la osservazione, l’esplorazione, la raccolta di materiali, di dati ed informazioni sull’ambiente naturali e sociale in cui i bambini vivono.
Scuole primarie I rapporti tra l’Istituzione Scolastica e gli Enti Locali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di:
- promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole ( personale per assistenza ai soggetti portatori di handicap, operatori in servizio civile, assistenti sociali, mediatori culturali, volontari che seguono l’inserimento di bambini stranieri, nomadi e alunni in disagio socio- culturale…)
- realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole
- offrire proposte culturali ed educative ampie e integrate con le linee guida indicate nel POF
- favorire un uso programmato dei mezzi di trasporto per visite guidate.
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Le scuole del circolo sono collegate alle seguenti istituzioni territoriali: Assessorato all’Istruzione della Provincia di Cremona per progetti riguardanti la formazione di docenti e alunni Assessorati all’Istruzione dell’ Amministrazione Comunale di Cremona e dei paesi interessati Servizi medici riabilitativi di base, servizi specialistici d’appoggio per interventi ad alunni disabili e in difficoltà: ASL - CRLM, Neuropsichiatria infantile CSE di via Tofane per la conoscenza reciproca e l’integrazione sociale tra disabili grandi e piccoli Cooperative di servizi Scuole di altri ordini (comunali, statali, private) per garantire la continuità tra ordini di scuola e favorire scambi culturali Associazioni, federazioni sportive e oratori parrocchiali Camst
Musei di Cremona Museo di Piadena Museo di Pescarolo Biblioteca Comunale di Cremona Biblioteche Comunali di Dosimo e Stagno Fattorie didattiche
Progetti avviati in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cremona
Spettacoli presso il Teatro Ponchielli Rassegna di film per ragazzi Cinema Padus/Tognazzi Educazione Stradale “Io cammino alla grande” per la conoscenza del quartiere “Cremona dei bambini” per l’uso degli spazi cittadini da parte dei bambini
Altri progetti vengono proposti da Amministrazioni o Enti ad inizio anno scolastico. I docenti, negli incontri di Settembre, valutano le proposte e decidono se aderire o meno, di comune accordo o autonomamente. 28 Programmazione curricolare
8 SCUOLA DELL’INFANZIA
29 Scelte metodologiche Osservazione Curricolo di scuola Competenze in uscita e condivise Valutazione Il curricolo della Scuola d’infanzia è “La scuola dell’infanzia, di durata triennale, La metodologia della scuola per l’infanzia ha i “All’interno della azione professionale strutturato in continuità e secondo i principi concorre all’educazione e allo sviluppo suoi cardini nei seguenti punti: dell’insegnante, l’osservazione occasionale e generali assunti per la Scuola Primaria. affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale , valorizzazione del gioco come dimensione sistematica, appresa ed esercitata attraverso In attesa della definizione regolamentare delle religioso e sociale delle bambine e dei della personalità del bambino e base di ogni specifici itinerari formativi, consente di Indicazioni nazionali, esso fa riferimento agli bambini, promuovendone le potenzialità di esperienza e di ogni apprendimento. Per valutare le esigenze del bambino e di Orientamenti relazione, autonomia, creatività, questo le insegnanti predispongono riequilibrare via via le proposte educative in apprendimento e ad assicurare una effettiva opportunamente situazioni e spazi per giochi base alla qualità delle sue risposte, poiché la Gli orientamenti del1991 articolano il uguaglianza delle opportunità educative”. liberi o guidati con materiale più o meno progettazione degli interventi si modula e si curricolo esplicito intorno o sui Campi di Al termine del triennio di scuola per strutturato e valorizzano i giochi simbolici e mette a punto costantemente sui modi di Esperienza definiti come “ i diversi ambiti del l’infanzia, il bambino matura delle di finzione . essere, sui ritmi di sviluppo e sugli stili di fare e dell’agire del bambino” e quindi settori competenze cosi schematizzate secondo i l’esplorazione e la ricerca per sollecitare nei apprendimento di ogni bambino”. specifici ed individuabili di competenza, nei campi di esperienza: bambini la loro spontanea curiosità e (Nuovi Orientamenti) quali il bambino conferisce significato alle sue Il sé e l’altro stimolare la capacità di soluzione dei molteplici attività, sviluppa il suo Il bambino: problemi con risposte originali e personali. apprendimento, acquisendo anche le Sa raccontare alla maestra i suoi stati d’animo Le maestre propongono quindi attività strumentazioni linguistiche e procedurali, e in relazione a situazioni vissute controllando operative di osservazione a contatto con la L’osservazione, nelle sue varie funzioni, persegue i suoi traguardi formativi, nel le sue emozioni natura,di manipolazione,e di sperimentazione accompagna l’azione dell’insegnante in modo concreto di una esperienza che si svolge Coglie aspetti dell’amore umano nei rapporti che i bambini possono svolgere sia nel gioco continuativo e diventa strumento di controllo entro pochi confini definiti e con il costante tra le persone collegandolo al messaggio libero che in attività didattiche mediate della azione educativa e della progettazione suo coinvolgimento. religioso dall’adulto didattica. L’idea di campo appare più idonea a definire Intuisce il valore di comportamenti utili alla La qualità delle relazioni è un elemento Gli aspetti importanti da osservare sono: le forme di aggregazione del sapere nell’età salvaguardia dell’ambiente indispensabile affinché il bambino si senta la dinamicità della situazione, i cambiamenti e tre e sei anni ed assicura valore alla Rispetta gli altri e collabora con loro veramente accolto ed abbia la possibilità di le evoluzioni che la caratterizzano con una soggettività infantile. Accetta di stare con tutti i compagni senza apprendere in un ambiente stimolante e ed particolare attenzione agli stati d’animo e alle Il Campo di esperienza richiama una esclusioni ,nel rispetto delle differenze affettivamente rassicurante.Attraverso i emozioni che i bambini esprimono nel gioco situazione vissuta in prima persona, nel Assume le regole di comportamento giochi e le attività in piccolo e grande gruppo libero e nelle attività didattiche. contatto diretto con la realtà, insostituibile condivise nel gruppo , il bambino matura le sue competenze I vari aspetti della comunicazione per lo sviluppo dell’intelligenza e la Corpo, movimento, salute comunicative ed affettive. interpersonale fra bambini e con gli adulti sia strutturazione del pensiero. il bambino sa: La relazione adulto-bambino nell’ambiente nel piccolo che nel grande gruppo Gli orientamenti propongono sei campi di discriminare le proprietà percettive degli scolastico è prevalentemente quella tra i contesti e le situazioni che sostengono e esperienza educativa non come aree oggetti insegnante e bambino, ma anche le altre favoriscono la curiosità dei bambini , il loro disciplinari, ma come modi diversi di controllare gli schemi dinamici e posturali di figure operanti nella scuola entrano in gioco atteggiamento di esplorazione e organizzare il pensiero del bambino avendo b a s e ( c a m m i n a r e , c o r r e r e , s a l t a r e , con un ruolo fondamentale per creare un ricerca,l’apprendimento attraverso consapevolezza, però, che essa non può mai lanciare,stare in equilibrio)adattandoli ai clima sereno. l’esperienza . essere racchiusa all’interno di un singolo parametri spazio-temporali dei diversi La maestra resta comunque il primo Partendo dalla osservazione degli interessi e campi ma necessariamente interagisce con gli ambienti. riferimento e deve essere sempre attenta ai dei bisogni dei bambini, il percorso educativo altri. coordinare a livello oculo-manuale la segnali inviati dai bambini stessi sul loro e didattico che si sviluppa è quindi flessibile , Di ogni campo il testo individua l’oggetto (ciò motricità fine avendo consolidato la bisogno di sicurezza e di gratificazione e modificabile secondo le risposte che i d cui si occupa), le finalità che intende dominanza corporea competente nel dare le risposte adeguate. bambini danno alle proposte delle maestre e perseguire e offre alcune schematiche orientarsi nello spazio- foglio Per sottolineare la centralità del bambino i traversale a tutti i campi di esperienza. indicazioni metodologiche- didattiche. Rappresentare in modo completo e strutturato docenti sono chiamati a realizzare, in Bambini e adulti sono co-protagonisti del la figura umana Curare in autonomia la coerenza con le indicazioni della Riforma, i percorso educativo. Il corpo e il movimento: costituisce l’ambito p r o p r i a p e r s o n a , g l i o g g e t t i Piani Personalizzati delle Attività educative della corporeità e della motricità e personali,l’ambiente ed i materiali comuni per consentire a ciascuno di maturare al L a v a l u t a z i o n e s i b a s a s u l l a contribuisce alla crescita e alla maturazione nella prospettiva dell’ordine e della salute meglio le proprie capacità. osservazione,riguarda i livelli di svilupp complessiva del bambino. Riconoscere ed imitare suoni e rumori Questa “personalizzazione” si traduce nel dei bambini il contesto di apprendimento e Riconoscere le tipologie sonore – musicali di contestualizzare gli obiettivi formativi nella si articola in diverse fasi: base realtà di ogni scuola disponendo spazi e iniziale mirata a delineare un quadro delle 30 Curricolo di scuola Competenze in uscita Scelte metodologiche Valutazione condivise Riprodurre ritmi semplici e più complessi realtà di ogni scuola disponendo spazi e iniziale mirata a delineare un quadro delle Attraverso la consapevolezza del proprio materiali,adottando strategie di lavoro per capacità/competenze/conoscenze con cui corpo il bambino struttura la propria identità. Fruizione e produzione di messaggi: gruppi diversificati e laboratori, organizzando ogni bambino entra nella scuola. I discorsi e le parole: costituisce lo specifico il bambino: i tempi della giornata,scegliendo i contenuti intermedia legata alle attività didattiche per campo delle capacità comunicative riferite sia Presta attenzione ai discorsi altrui cercando delle proposte didattiche in modo che ogni modulare le proposte dei percorsi formativi alle risposte dei singoli bambini al linguaggio sia ad un primo approccio alla di comprenderli singolo bambino possa raggiungere la propria finale, di bilancio, per la verifica degli esiti lingua scritta (da intendersi non come Esprime le proprie idee e i propri bisogni personale maturazione ed il pieno sviluppo formativi, della qualità degli interventi didattici, precoce avvio all’attività di scrittura, pronunciando correttamente le parole, delle sue competenze delle modalità relazionali e didattiche delle pertinenza della scuola elementare, ma come nominando gli oggetti e le persone in modo Organizzazione degli spazi insegnanti, del significato complessivo della valorizzazione dell’interesse da parte del adeguato con frasi complete Per concretizzare i principi metodologici ora esperienza educativa. I livelli raggiunti da ogni bambini ai sistemi di scrittura). Racconta ed evoca fatti ed esperienze vissute esposti, l’ambiente scolastico viene bambino richiedono di essere osservati più che Lo spazio, l’ordine e la misura: questo campo personalmente predisposto dalle insegnanti secondo precisi misurati e compresi più che giudicati, poiché si rivolge in modo specifico alle capacità di Analizza e commenta figure di crescente criteri perché compito della scuola è quello di identificare i r a g g r u p p a m e n t o , o r d i n a m e n t o , complessità sia accogliente e stimolante. processi da promuovere , sostenere e rafforzare quantificazione e misurazione di fatti e Ascolta e ripete fiabe,filastrocche e poesie Vi sono spazi allestiti per permettere ai per consentire a ciascuno di realizzarsi al massimo grado possibile. Il bambino va sempre considerato fenomeni della realtà, ed alle abilità comprendendone il contenuto bambini aggregazioni diversificate ,sia a in relazione al contesto nel quale viene rilevato il necessarie per interpretarla e per intervenire Individua le caratteristiche che differenziano seconda dei loro interessi, sia a seconda delle comportamento o la sua prestazione consapevolmente su di essa. gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere esigenze delle diverse attività(individuali,di LA DOCUMENTAZIONE Le cose, il tempo e la natura: riguarda il e dello scrivere distinguendo tra il segno piccolo o grande gruppo); altri spazi e E’ uno strumento di verifica del lavoro ed è mondo fisico visto nella sua “realtà dinamica” della parola, dell’immagine, del disegno e della laboratori hanno materiali più o meno indispensabile per ricostruire il percorso che muta nel corso del tempo.Oggetto di scrittura strutturati per giochi liberi, osservazioni formativo di una scuola. questo campo è dunque la realtà naturale ed Da forma all’esperienza individualmente e in scientifiche, giochi simbolici . La documentazione è fondamentale: artificiale, nella sua dimensione fisica, gruppo disegnando, modellando, utilizzando Ogni scuola ha angoli –gioco allestiti nelle per le insegnanti: attraverso il”Diario di bordo” o biologica ed umana, ed ha come finalità tecniche e materiali diversi sezioni e spazi organizzati per attività altre forme di raccolta di osservazioni occasionali principale la prima formazione di Riconosce ed osserva varie forme di particolari: salone, palestra,laboratori e mirate,di percorsi didattici,di esperienze proposte ai bambini, le maestre documentano le atteggiamenti e di abilità di tipo scientifico. espressione visiva .,giardino. scelte educativo –didattiche nel corso dell’anno. Messaggi, forme e media: rappresenta una Per i bambini:la conservazione ordinata dei propri costellazione di linguaggi diversi e prende in Esplorare,conoscere e progettare lavori permette di riguardarli insieme alle maestre considerazione le attività inerenti alla il bambino sa: o ai genitori.E’ una opportunità per rendersi comunicazione ed espressione: e s p l o r a re i l p ro p r i o a m b i e n t e La giornata scolastica conto delle proprie conquiste e per ricordare le -manipolativo-visiva viverlo,occuparlo,percorrerlo,osservarlo,rap- esperienze fatte insieme agli amici. -sonoro musicale presentarlo facendo ricorso a parole, Per i genitori: gli incontri di presentazione dei -drammatico teatrale azioni,costruzioni,modelli, schemi e disegni La giornata scolastica è scandita da diversi percorsi elaborati nel lavoro scolastico si -audiovisuale e mass-mediale raggruppare, ordinare oggetti in base alle momenti, ciascuno dei quali ha una precisa arricchiscono con i materiali prodotti dai bambini, Il sé e l’altro: si caratterizza come l’ambito loro caratteristiche( forma, grandezza, valenza educativa. le foto ,i filmati come indicato nei documenti sulla Riforma,le della relazionalità, dello sviluppo dell’idea di colore,peso) La durata e la successione cronologica delle insegnanti hanno elaborato il Portfoglio delle sé in rapporto agli altri (dove altro indica non porre in relazione eventi e pensieri attività tiene conto degli interessi e dei ritmi competenze individuali per documentare il solo le persone diverse da me, ma anche la formulando previsioni e prime ipotesi dei bambini, non è rigida ma si articola in percorso di apprendimento e di crescita del comunità sociale,le altre culture, l’Altro della intuire la progressione numerica ed il modo tale da creare intorno al bambino bambino e come strumento di passaggio delle dimensione religiosa). concetto di quantità. sicurezza e punti di riferimento. informazioni fra la scuola materna e la primaria. In questo campo confluiscono tutte le Manipolare in modo costruttivo , montando e Anche le attività di vita quotidiana sono Questo documento è composto da esperienze ed attività esplicitamente smontando i giochi secondo un proprio momenti da valorizzare come esperienze una scheda informativa sui livelli di sviluppo fi n a l i z z a t e progetto o le istruzioni d’uso, formative per l’acquisizione della autonomia. elaborata dalle insegnanti in base alle loro che stimolano il bambino a comprendere la collocare persone,fatti ed eventi nel tempo Programmare correttamente i diversi tempi osservazioni, necessità di darsi e di riferirsi a norme di rispettando la successione temporale della vita scolastica è un compito qualche elaborato significativo scelto anche con l’aiuto del bambino, comportamento e di relazione indispensabili ( prima- ora- dopo) fondamentale per l’insegnante per garantire il un questionario rivolto ai genitori come per una convivenza minimamente valida. registrare la regolarità dei cicli temporali benessere psico-fisico del bambino. strumento di confronto con la famiglia e per avere una fotografia il più possibile completa dei 31 bambini.. DI 9 PROGETTI PLESSO
scuola dell’infanzia Oltre ai progetti comuni condivisi a l l ’ i n t e r n o d e l C i r c o l o precedentemente descritti, le scuole realizzano i seguenti progetti di plesso
32 9.1 Scuola dell’infanzia “Archimede” di Persichello
Presentazione della scuola
Capienza: 72 bambini così suddivisi:
SEZIONE A: 23 bambini di 5 anni insegnanti Moruzzi- Boccelli
SEZIONE B. 25 bambini di 4 anni “ Lattarini-Mercurio
SEZIONE C: 24 bambini di 3 anni. “ Amadasi-Paoli-Oneta
Nella scuola è presente,una mattina alla settimana, l’insegnante Barone Annamaria specialista per l’educazione religiosa
Bozzini, Contardi: personale ausiliario addetto alla pulizia e al riordino dei locali. Spitti :cuoca inviata dal servizio CAMST.
33 PROGRAMMAZIONE
PREMESSA
La scuola materna è un servizio educativo di interesse pubblico rivolto ai bambini di età compresa fra i tre e i cinque anni. In collaborazione con la scuola elementare i servizi sociali e sanitari del territorio, la scuola materna si pone come istituzione che salvaguarda e rafforza i diritti e bisogni dei bambini attraverso un percorso di formazione, informazione e confronto tra gli operatori e genitori. I Nuovi Orientamenti, entrati in vigore nell’anno 1991, costituiscono il testo programmatico a cui si devono ispirare tutte le scuole dell’infanzia ed indicano in modo chiaro le finalità di questo ordine di scuola .:
COME SI PROGETTA
Le insegnanti si incontrano mensilmente per progettare le attività didattico-educative avvalendosi delle proprie competenze professionali in coerenza con i Programmi Ministeriali. Le docenti, all’inizio dell’anno, dopo aver osservato i bambini e i loro prevalenti interessi e bisogni,propongono un libro o un racconto che diventa l’ambientazione e il filo conduttore di tutte le attività progettate.Il tema comune dell’anno viene presentato ai bambini in vari momenti, in grande gruppo , con l’ausilio di tecniche di animazione e travestimenti che li coinvolgono e stimolano la loro fantasia. Il percorso metodologico, pur rimanendo collegato all’ambientazione fantastica, è calibrato sulle diverse età dei bambini e le esigenze individuali rilevate dalle insegnanti. Nella scuola sono anche allestiti laboratori per attività in piccolo gruppo con bambini delle tre età ( gruppi di intersezione). Le maestre verificano periodicamente e collegialmente l’attività educativo-didattica e ne riferiscono ai genitori rappresentanti durante gli incontri di intersezione.
34 EDUCAZIONE RELIGIOSA
L’educazione religiosa si realizza con specifiche ed autonome attività di insegnamento strettamente connesse al progetto di plesso.
Orario d’insegnamento: venerdì dalle ore 08,00 alle 12,30.L’insegnante, in quanto contitolare al pari delle colleghe assegnate alle sezioni, prende servizio alle ore 8,00 per l’accoglienza dei bambini.
Obiettivi generali dell’educazione religiosa:
promuovere fra i bambini atteggiamenti di reciproca accoglienza; intuire la presenza di Dio Padre e Creatore nella natura e nella vita dell’uomo; intuire l’amore di Dio Padre come dono per tutti gli uomini; cogliere il messaggio cristiano espresso nella festa della Pasqua; prendere coscienza dell’esistenza di alcuni segni propri della vita della comunità cristiana
35 PROGETTI DI SCUOLA