P I A N O DELL’OFFERTA FORMATIVA

DIREZIONE DIDATTICA 5 CIRCOLO DI P. Via S. Bernardo 1 o. 26100 Cremona Tel. 0372454205 fax 0372434815 F. e-mail [email protected]

a.s. 2005/2006 INDICE

1 Composizione di circolo pag 3 9 Progetto di plesso pag 32

9.1 Scuola dell’infanzia Persichello pag 33 1.1 Risorse professionali pag 6

1.2 Risorse strutturali 9.2 Scuola dell’infanzia S. Felice pag 38 pag 7 9.3 Scuola dell’infanzia pag 43 1.3 Risorse materiali pag 8 10 Programmazione curricolare della pag 50 2 Servizi di segreteria pag 9 scuola primaria

3 Calendario scolastico pag 10 11 Progetti di plesso pag 57

4 Proposte per una scuola autonoma pag 11 11.1 Scuola primaria Dosimo pag 58

5 Progetto di scuola pag 12 11.2 Scuola primaria Manzoni pag 59

6 Progetti comuni pag 16 11.3 Scuola primaria Stagno Lombardo pag 69

7 Rapporti con la famiglia e pag 21 11.4 Scuola primaria Stradivari pag 71 con il territorio

8 Programmazione curricolare pag 29 della scuola dell’infanzia 1 Composizione del circolo

5°cr scuola dell’infanzia

scuola primaria

3 SCUOLE DELL’INFANZIA

SAN FELICE: PERSICHELLO: STAGNO LOMBARDO: n. 2 sezioni n. 3 sezioni n. 2 sezioni Alunni n°51, alunni stranieri Alunni n° 72, alunni stranieri Alunni n° 43, alunni stranieri 14 10 13, alunni disabili 2 Docenti curricolari n° 4 Docenti curricolari n° 6 Docenti curricolari n° 4 Docenti specialisti n°1 Docenti specialisti n°1 Docenti specialisti n°1 religione religione religione Orario da lunedì a venerdì Orario da lunedì a venerdì dalle 8,00 alle 16,00 dalle 8,00 alle 16,00 N° 1 sostegno Trasporti: a cura del Trasporti: a cura del Orario da lunedì a venerdì di Cremona per gli aventi Comune di dalle 8,30 alle 16,30 diritto. per gli aventi diritto. Trasporti: a cura del Comune Accoglienza anticipata: dalle di Stagno Lombardo per gli 7,45 per alunni con genitori aventi diritto. lavoratori che presentino documentati problemi. Prolungamento orario dalle 8.00 alle 18.00 per una sezione

4 1. COMPOSIZIONE DEL CIRCOLO Scuole Primarie

SCUOLE PRIMARIE

CREMONA - “STRADIVARI” CREMONA - “MANZONI” n. 10 classi a tempo pieno con mensa n. 10 classi a tempo pieno con mensa

Alunni n°231, alunni stranieri 45, alunni disabili 7 Alunni n°239, alunni stranieri 41, alunni disabili 9 Docenti curricolari n° 20 Docenti curricolari n° 19 Docenti specialisti n° 1 lingua inglese + 1 part time Docenti specialisti n° 1 lingua inglese + 1 part time n° 2 e 1/2 sostegno n° 4 sostegno n° 1 religione n° 1 religione Orario da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 16,30 Trasporti: a cura del Comune di Cremona per gli aventi Orario da lunedì a venerdì dalle 8,15 alle 16,15 diritto. Accoglienza anticipata: dalle 7,30 alle ore 8,25 per alunni Accoglienza anticipata: dalle 7,30 alle ore 8,10 per alunni con genitori lavoratori con genitori lavoratori

DOSIMO - “GHISLERI” STAGNO LOMBARDO “G.MORI” n. 5 classi a tempo pieno con mensa n. 5 classi con mensa facoltativa ( 5 rientri pom.) Alunni n° 116, alunni stranieri 11, alunni disabili 3 Alunni n° 51, alunni stranieri 13, alunni disabili 1 Docenti curricolari n° 10 Docenti curricolari n° 6 Docenti specialisti n°1 lingua inglese Docenti specialisti n° 1 lingua inglese (part time) n° 1 sostegno n° 1 sostegno n° 1 religione (part time) n° 1 religione (part time) Orario da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 16,30 Orario: da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 16,00

Trasporti: a cura del Comune di Stagno Lombardo per Trasporti: a cura del Comune di Persico Dosimo per gli aventi diritto. gli aventi diritto.

5 1.1 Risorse professionali del Circolo

• 16 docenti di scuola dell’infanzia

• 56 docenti di scuola primaria

• 4 docenti di inglese

• 3 docenti di religione

• 11 e mezzo docenti di sostegno

• 1 dsga

• 1 d.s.

• 8 ore docenti bambini stranieri

• 28 personale ata

6 1.2 Risorse strutturali

• uffici di direzione e segreteria • aula magna • aule per l’attività curricolari • palestre • sala video • laboratorio musicale • laboratori di informatica • laoratori grafico pittorici • cucina e spazi per la mensa • biblioteche • ambulatori medici • aree verdi • parco

7 1.3 Risorse materiali

• computer, stampanti, scanner, videoproiettore forno per cottura elaborati artistici • lavagna luminosa materiale audiovisivo • fotocopiatrici piccoli sussidi • stereo libri per alunni e per docenti • radioregistratori riviste specializzate • videoregistratori materiale per le attività di sostegno per l’educazione fisica, • tv color per l’educazione tecnica, per l’apprendimento delle scienze, • episcopi per l’attività teatrale • telecamere • proiettore diapositive • macchine fotografiche • impianti di amplificazione

8 7. servizi di segreteria 2 La Segreteria del Circolo è così organizzata:

9 3

Da sottoporre al Consiglio di Circolo l’approvazione del ponte del 25 aprile.

10 continuità educativa avvio l’inglese alla scuola dell’infanzia

piano uscite didattiche 4 mensa e tempo libero

nuovo curricolo proposte per una scuola attività sportiva e gioco accoglienza e orientamento autonoma psicomotricità (scuola dell’infanzia)

lingua inglese manifestazione Mediaexpo

informatica e multimedialità laboratorio musicale

progetti di circolo e di plesso educazione ambientale

educazione alla pace laboratori espressivi

integrazione bambini stranieri sicurezza e protezione civile

educazione interculturale progetto promozione alla lettura

alunni H- recupero educazione alimentare valori fondamentali della persona, sociali, educativi educazione stradale nuovi saperi educazione alla salute

interdisciplinarietà trasversalità autonomia- flessibilità organizzativa -sperimentazione-nuovi orari-orientamento- recupero e sostegno-documentazione-rapporti scuola-famiglia- comunicazione modularità classi aperte 11 5 PROGETTO DI SCUOLA

Il Progetto di Scuola che il 5°Circolo di Cremona propone si fonda: - sulle finalità della Scuola d’Infanzia e della Scuola Primaria espresse nella legge 53/03 e nel D. L. 59/04; - sui vincoli che i medesimi atti normativi pongono nella organizzazione delle attività educative; - sulle indicazioni contenute nelle circolari 205 del’90 e 73 de ’94 in merito all’inserimento delle alunne e degli alunni stranieri e agli interventi educativi e didattici a loro favore - sull’autonomia (didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione) attribuita alle istituzioni scolastiche dalla legge 59/97 e regolata con DPR. 275/99; - sui principi pedagogici che il Circolo ha scelto come riferimento per individuare sia le caratteristiche della propria offerta formativa, sia la natura dei servizi educativi attivati negli anni precedenti per dare risposte adeguate alla domanda delle famiglie che hanno scelto di iscrivere i propri figli alle diverse scuole del Circolo stesso; - sulle scelte e le modalità di attuazione dei processi di insegnamento/apprendimento descritti nel successivo punto “Progettazione Curricolare”; - sulle modalità di rapporto che la Scuola intende promuovere con le famiglie e le istituzioni territoriali.

PRINCIPI PEDAGOGICI DI RIFERIMENTO

Gli insegnanti che lavorano nel Circolo condividono un’idea di scuola come ambiente educativo dove la qualità delle relazioni tra docenti, alunne e alunni, diventa un elemento determinante dei successi e degli insuccessi nell’apprendimento. La Scuola è un’istituzione che si deve porre come un sistema flessibile e modificabile secondo le ragioni di un percorso di crescita che coinvolge allo stesso tempo insegnanti ed alunni. L’orizzonte di riferimento ideale di questo Piano dell’Offerta Formativa è da ricercare in alcuni principi che abbiamo maturato nel corso della nostra storia professionale e nella nostra esperienza in questa Scuola. Essi sono:

12 ACCOGLIENZA

Nel suo significato più ampio, in tutte le classi e per tutto l’anno, si presta attenzione a tutte le bambine e a tutti i bambini, in modo particolare ai nuovi iscritti. Il concetto di accoglienza è un principio centrale delle nostre scuole che permette: di riconoscere ed accogliere i bisogni, le caratteristiche, le differenze, le storie personali delle bambine e dei bambini attivando tutte le possibili soluzioni organizzative, strumentali, didattiche ed educative che rispondano alle specificità presenti nella scuola di stabilire quelle relazioni significative che generano più facilmente percorsi di apprendimento di avviare un percorso formativo dove le bambine, i bambini e gli adulti sono inevitabilmente coprotagonisti, anche nella fase di progettazione delle attività di facilitare i rapporti di relazione e di riconoscimento reciproco dei ruoli con le famiglie al momento dell’ingresso e durante tutto il percorso scolastico dei figli PLURALISMO CULTURALE

In un contesto di Accoglienza come quello descritto si colloca l’irrinunciabilità a dare valore alle diverse culture di appartenenza di tutte le alunne e tutti gli alunni presenti nella scuola. Il compito educativo che ci proponiamo non si limita ad un riconoscimento ma si attiva in un confronto continuo e produttivo dove le diversità culturali sono pensate come risorse positive per attivare adeguati processi di crescita delle persone. Ogni intervento, anche in assenza di alunni stranieri, tenderà sia in ambito educativo come nella trattazione delle diverse discipline a: -prevenire il formarsi di pregiudizi -superare forme di visione etnocentrica -promuovere una capacità di confronto, convivenza costruttiva, accettazione e rispetto delle differenze, in un quadro di ricerca delle somiglianze all’interno del quale vengono riconosciute la propria e l’altrui identità culturale attraverso la ricerca di dialogo, comprensione, collaborazione. CONTINUITA’

Il principio pedagogico di riferimento si fonda sulla consapevolezza che, nella scuola primaria, si realizza un tratto di percorso educativo e formativo della bambina e del bambino che non può essere disgiunto dall’esperienza precedente nella scuola dell’infanzia e dal successivo inserimento nella scuola secondaria di primo grado. Tale percorso è accompagnato e favorito dall’incontro degli insegnanti dei diversi ordini di scuola. VALORIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA

Il percorso di apprendimento che la scuola propone parte dal principio che la bambina e il bambino sono soggetti attivi nell’approccio alla conoscenza. Nel suo rapporto con la famiglia, con gli altri, con la realtà, ogni soggetto ha già maturato una propria visione intuitiva e parziale del mondo. Ogni nuovo sapere può diventare effettivo solo se si innesta sulle conoscenze già presenti e si sviluppa attraverso la valorizzazione delle esperienze personali. Compito della scuola è quello di favorire, in ogni alunna e alunno, la consapevolezza delle proprie conoscenze. 13 SCUOLA COME AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E DI VITA

L’apprendimento è l’esito di uno sviluppo armonico che comprende tutte le dimensioni della persona. Per questo a scuola non avviene soltanto l’incontro con i saperi codificati (le discipline) ma si vivono relazioni interpersonali in contesti strutturati e in numerosi altri momenti di attività differenziate e ricorrenti (gioco libero, mensa, feste, partecipazione ad iniziative ed avvenimenti culturali, uscite didattiche, ecc.). Il tempo scolastico è, quindi, un tempo vario e flessibile, e favorisce il confronto interpersonale, l'espressione dei propri sentimenti, la cura del proprio corpo, lo sviluppo dell’impegno personale, del rispetto degli altri e dell’ambiente e della solidarietà sociale.

Organizzazione delle attività educative e didattiche

Le nuove disposizioni normative prevedono che le Scuole, nel pieno esercizio della propria autonomia, in relazione alle consistenze di organico loro assegnate e valutate le prevalenti richieste delle famiglie, articolino la propria offerta formativa secondo modelli unitari comprendenti, per quanto riguarda la Scuola Primaria, il tempo scuola obbligatorio ed il tempo scuola facoltativo opzionale, fatta salva la qualità dell’insegnamento/apprendimento.

La richiesta delle famiglie, così come si è espressa al momento delle iscrizioni, si è indirizzata verso la continuazione dei modelli attuati negli anni precedenti, e cioè: Tempo Pieno (30 ore di insegnamento + 10 ore di mensa e interscuola) nelle scuole elementari di Cremona (“Stradivari” e “Manzoni”) e nella scuola elementare di Dosimo; Tempo lungo (30 ore di insegnamento + 7,5 ore di mensa ed interscuola) nella scuola elementare di Stagno Lombardo; 40 ore settimanali in 5 giorni nelle scuole d’infanzia di Stagno, Persichello e S. Felice; 50 ore settimanali in 5 giorni in una sezione della scuola d’infanzia di S. Felice. Il Collegio dei docenti del 5°Circolo di Cremona propone, per l’a.s. 2005/06 la continuazione del tempo pieno nella Scuola primaria secondo le modalità seguite nello scorso anno scolastico. Il modello, che costituisce per la scuola una scelta già “validata” sul piano pedagogico e didattico, ha le seguenti caratteristiche: un tempo scuola per gli alunni di 40 ore (30 di insegnamento + 10 di mensa e interscuola) distribuite in 5 giorni settimanali. E’ previsto anche un pre- scuola per i genitori che ne fanno richiesta. ( questo modello è seguito nelle Scuole di Cremona e Dosimo. Nella scuola di Stagno il tempo della mensa + interscuola ammonta a 7,5 ore settimanali);

14 • Le 40 (37,5) ore settimanali sono considerate un tempo educativo unitario che comprende momenti dedicati alla didattica (di classe, di gruppo, di intergruppo), alla mensa (educazione alimentare), al gioco libero ed organizzato (sviluppo di contesti relazionali e comunicativi in situazioni piacevoli e motivanti).

• La gestioane della didattica (per classe, per classi parallele, per gruppi di interclasse) si fonda sulla con titolarità e corresponsabilità del team docente rispetto al gruppo di apprendimento assegnato, sulla progettazione comune, su comuni criteri di verifica e valutazione.

• Le finalità generali della Scuola Primaria, in particolar modo per quanto attiene alla accoglienza ed alla valorizzazione delle diversità individuali, all’integrazione degli alunni svantaggiati e disabili, all’individualizzazione dei percorsi di apprendimento e alla personalizzazione dei piani di studio, sono assicurate da una piena utilizzazione della flessibilità didattica e da un uso razionale e programmato di tutte le risorse orarie consentite in base alla dotazione organica assegnata alla scuola (compresenze)

15 6 PROGETTI COMUNI

16 Accoglienza Obiettivi organizzare un contesto di accoglienza favorire un inserimento graduale nella scuola conoscere, anche attraverso l’osservazione, i bisogni, le caratteristiche, le storie dei nuovi alunni rassicurare le famiglie sull’attenzione che la scuola pone nel ricevere i figli ed avviare un percorso di conoscenza e di collaborazione Attività per la scuola dell’infanzia

♦ assemblea con i genitori dei nuovi iscritti a maggio per presentare le insegnanti e il “Progetto accoglienza” della scuola; ♦ consegna alle famiglie di opuscoli informativi sulla organizzazione , le attività della scuola e gli orari dell’inserimento; ♦ frequenza graduale dei bambini a settembre con un orario diversificato e progressivo ♦ allestimento degli spazi della scuola e delle sezioni con giochi e materiale per creare un ambiente accogliente e rassicurante per i piccoli.

Attività per la scuola primaria

L’accoglienza degli alunni stranieri è regolata dal Protocollo di Accoglienza, votato in Collegio Docenti. L’accoglienza degli alunni disabili è regolata da uno specifico progetto di Circolo.

Attività per le bambine e i bambini di classe prima:

♦ assemblea con i genitori dei nuovi iscritti per presentare le/gli insegnanti e il “Progetto accoglienza” della scuola; ♦ consegna alle famiglie di opuscoli informativi sulla organizzazione , le attività della scuola e gli orari dell’inserimento; ♦ frequenza graduale dei bambini a settembre con un orario diversificato e progressivo ♦ allestimento degli spazi della scuola e delle sezioni con giochi e materiale per creare un ambiente accogliente e rassicurante per i piccoli per tutti i nuovi inserimenti:

• colloqui con i genitori • inserimento graduale a seconda delle situazioni. 17 Multietnicità

Nella nostra scuola si verificano spesso, anche in corso d’anno, ingressi di alunni stranieri. Ciò nonostante le risorse a disposizione sono progressivamente diminuite. Quest’anno l’attuazione del progetto è affidata alle insegnanti e agli insegnanti di plesso e ad una insegnante a 8 ore nel plesso Manzoni per permettere, anche, all’ins. Tamborini, F.S. alunni stranieri, di partecipare al gruppo Provinciale di coordinamento preso il C.S.A di Cremona. Essendosi verificata nel Circolo una ulteriore contrazione di organico che riduce le ore di compresenza disponibili, sarà necessario reperire altre risorse tra le quali, ad esempio, ore aggiuntive di insegnamento. Il progetto comprende l’attuazione di modalità di accoglienza finalizzate all’inserimento, interventi specifici riguardanti l’apprendimento dell’italiano per i bambini stranieri,l’attuazione di percorsi di educazione interculturale per tutti gli alunni ed interventi specifici finalizzati al coinvolgimento dei genitori stranieri che prevedano momenti di incontro e scambio con tutti i genitori. Destinatari del progetto sono quindi: Alunni stranieri e piccoli gruppi di compagni delle classi in cui sono inseriti relativamente alle attività svolte nel “laboratorio linguistico”. Tutti gli alunni riguardo ai percorsi di educazione interculturale Genitori stranieri Tutti i genitori.

Obiettivi

favorire lo scambio comunicativo tra alunni di lingue, culture, competenze diverse favorire il confronto con lingue e culture diverse organizzare iniziative specifiche per l’apprendimento dell’italiano L2 superare i limiti di una comunicazione esclusivamente linguistica realizzare una significativa integrazione tra alunni italiani e alunni provenienti da altri Paesi facilitare i rapporti tra le famiglie straniere e la scuola e viceversa

Attività

♦ colloquio di accoglienza con la famiglia del bambino seguendo il “Protocollo” approvato dal collegio docenti. ♦ attivazione di laboratori linguistici ♦ organizzazione di momenti d’incontro e di scambio interculturale: mostre, feste, ecc. ♦ colloqui con i genitori alla presenza , dove necessario, di un mediatore culturale. ♦ Momenti di incontro/scambio tra scuola e genitori 18 Continuità

Obiettivi

garantire un passaggio graduale degli alunni/e nei diversi ordini di scuola attuare una corretta trasmissione di informazioni utili e significative tra gli/le insegnanti interessati, riguardanti le caratteristiche personali, le capacità e le competenze dei singoli alunni/e favorire una conoscenza reciproca degli stili di insegnamento, al fine di aiutare gli alunni ad affrontare la nuova realtà assicurare ai bambini/e un percorso formativo coerente tra le esperienze maturate

Attività

♦incontri tra le/gli insegnanti per condividere il progetto di continuità ♦momenti di scambio fra bambini/e dei due ordini di scuola con attività organizzate (laboratori, feste, ecc) ♦colloqui con le/gli insegnanti dei due ordini di scuola e le famiglie che intendono iscrivere i bambini/e in anticipo. ♦ passaggio di informazioni e osservazioni sui bambini/e fra le/gli insegnanti dei due ordini di scuola.

19 Integrazione disabili

Lo scopo primario della scuola nell’accogliere la disabilità è quello di creare le condizioni affinché ogni alunno disabile possa sviluppare le proprie potenzialità in un percorso reale di integrazione socio-scolastica, proponendo percorsi individuali che rispondano alle esigenze specifiche di ciascun soggetto. Proprio sulla base della personalizzazione dell’apprendimento, si individuano alcuni obiettivi:

Obiettivi

♦ garantire una molteplicità di interventi funzionali alle specifiche disabilità, attraverso la creazione di piani individualizzati, centrati sui bisogni formativi dei bambini/e ♦ ricercare forme di collaborazione con le famiglie, ordini di scuola diversi, enti locali ed équipes territoriali per una necessaria uniformità di interventi educativi ♦ sostenere ed arricchire le potenzialità del soggetto disabile per il raggiungimento della massima autonomia possibile ♦ introdurre la flessibilità organizzativa e didattica e, dove necessario, l’adattamento degli ambienti e degli spazi scolastici

Attività

♦ Accoglienza degli alunni/e disabili, con attenzione alla predisposizione di un ambiente e di un contesto adatto alle esigenze più particolari; ♦ conoscenza e osservazione degli alunni disabili mediante il passaggio di informazioni presso le famiglie, gli esperti, le scuole di provenienza, il territorio e tramite una seria e sistematica osservazione dei comportamenti, delle situazioni e dei contesti organizzativi; ♦ stesura di un percorso individualizzato (PEI), nel rispetto delle difficoltà e per la valorizzazione delle potenzialità, che preveda per l’attuazione dell’integrazione interventi adatti allo scopo, come ad esempio: o differenziazione didattica o individualizzazione educativa e didattica o lavoro in piccolo gruppo o laboratori o utilizzazione dell’attività multimediale e di tecniche comunicative alternative per favorire l’apprendimento e l’acquisizione dell’autonomia o attivazione di progetti specifici in collaborazione con Enti locali, altre scuole, specialisti della riabilitazione o incontri di coordinamento con equipes o predisposizione di percorsi di accompagnamento delle famiglie volti ad una reale collaborazione e ad un’effettiva condivisione del progetto di vita dei bambini/e disabili 20 7 Rapporto con le famiglie scuola dell’infanzia

L’accoglienza che la scuola attua nei confronti dei bambini non può prescindere dal considerare anche le loro famiglie. Il benessere dei piccoli dipende anche dal rapporto che le insegnanti riescono a stabilire con i genitori. Durante l’anno si prevedono momenti d’incontro con i genitori attraverso: assemblee generali: di norma si svolgono due volte l’anno vi partecipano tutti i genitori dei bambini iscritti e vengono fornite dalle insegnanti informazioni sull’organizzazione della scuola e le attività progettate.

Consiglio di intersezione: sono momenti di valutazione, di conoscenza e confronto su questioni di carattere specifico fra le insegnanti del plesso e i rappresentanti dei genitori. Durante questi incontri vengono illustrati i progetti didattici in corso e quelli in previsione, si verifica l’organizzazione scolastica e si prendono in considerazione eventuali problemi che possono sorgere nel rapporto insegnanti-genitori.

Incontri individuali: le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali con i genitori come momento di confronto e di verifica.

Feste: sono un momento ricreativo e socializzante tra genitori, bambini e insegnanti. Nell’organizzazione delle feste di genitori sono chiamati a partecipare attivamente e a portare il loro contributo. Di norma vengono organizzate la festa di Natale e la festa di fine anno al termine del percorso didattico ed eventuali altre occasioni secondo le tradizioni di ogni scuola.

21 Rapporto con le famiglie scuola primaria

I docenti concordano nel ritenere la collaborazione con le famiglie condizione indispensabile per promuovere l'educazione integrale dei bambini che frequentano la scuola primaria. Il rapporto, fondato sulla reciproca fiducia, va costruito nel tempo attraverso la ricerca di modalità e strumenti diversificati, anche se parziali, per dare risposte adeguate ai bisogni emergenti. La riforma conferisce alle famiglie possibilità di scelta in merito ad alcuni aspetti della vita scolastica: − età di inizio della scuola (anticipo-posticipo) − orario scolastico 27 a 30 ore − attività opzionali per 99 ore annue Sono inoltre coinvolte direttamente nella stesura della valutazione (portfolio). Il campo nel quale si ritiene importante e necessaria la collaborazione dei genitori è sicuramente quello inerente il progetto educativo della scuola. L’esperienza ci ha infatti dimostrato come solo una condivisione di tale aspetto possa dare senso agli interventi che si intendono proporre. Gli insegnanti e i genitori devono imparare a mettere in comune le loro aspettative relative ad un ipotetico “progetto di vita” del bambino al fine di individuare interventi efficaci per realizzarlo. Prima di parlare di valutazione condotta con la famiglia, occorre impostare una progettazione educativa comune. Gli strumenti che possono consentirla sono: • una partecipazione all’elaborazione dei contenuti della programmazione educativa, anche attraverso la costituzione di una commissione allargata formata da rappresentanti dei genitori e degli insegnanti che si occupi all’inizio della revisione dell’attuale programmazione educativa e successivamente si impegni ad affrontare ogni anno alcuni temi significativi del rapporto scuola-famiglia. In tale sede dovrebbero essere improntati gli strumenti necessari per la condivisione delle prassi educative e per la valutazione del percorso.

22 • una presentazione assembleare del progetto educativo della scuola • un’attenzione costante alla riflessione sui temi educativi nel corso degli incontri individuali con i genitori. Tale riflessione non sarà occasionale ed estemporanea, ma seguirà alcuni indicatori (anche variabili a seconda del percorso scolastico del bambino come il livello di autonomia, il vissuto relazionale dall’alunno, la crescita della sua autostima, il rapporto con il cibo, l’organizzazione del materiale…)

Le osservazioni sugli alunne/i saranno guidate da questionari compilati congiuntamente da docenti e genitori. E’ evidente come questi temi siano veramente completi solo se elaborati, progettati e valutati con le famiglie. I materiali elaborati e condivisi costituiranno una parte della documentazione prevista nel portfolio e una testimonianza del “patto” educativo stipulato con la famiglia. La costruzione di una fiducia reciproca servirà a stabilire e a chiarire i campi degli interventi, le prospettive, le aspettative. La gestione di questo rapporto può avere bisogno di figure che gestiscano la mediazione anche attraverso la collaborazione con gli enti territoriali. I materiali da raccogliere e da inserire nel portfolio sono: − la programmazione educativa della scuola − i questionari compilati insieme ai genitori − osservazioni

Si cercherà di favorire ed incentivare le iniziative di collaborazione tra i genitori e gli enti che si occupano di accompagnare le famiglie nei percorsi educativi. Si ritiene opportuno specificare scopi e modalità del rapporto scuola – famiglia.

23 SCOPI

L'istituzione Scolastica si propone di:

− accogliere e formulare proposte educative e didattiche valutandone l'efficacia

− acquisire elementi di conoscenza sulla storia pregressa del bambino nella fase iniziale di inserimento in classe 1^ e per i nuovi ingressi

− favorire forme organizzate di accoglienza all'ingresso nella scuola elementare, sia dei bambini/e che dei genitori, per avviare un rapporto significativo ( per gli alunni stranieri e per i disabili ci si riferisca ai relativi protocolli assunti dal collegio)

− instaurare forme di ascolto reciproco che portino alla comprensione e alla condivisone di un progetto educativo

− sensibilizzare e condividere i principi fondamentali della convivenza

− avviare il superamento di rapporti formali e burocratici a favore di una partecipazione più attiva, diretta e consapevole

− di chiedere ai genitori l'impegno di collaborazione continuativa per l'educazione dei loro figli in riferimento ai valori nei quali la scuola si riconosce (rispetto delle diversità, accoglienza, integrazione)

− di concorrere alla rimozione degli ostacoli che possono presentarsi nel percorso di apprendimento, di seguire le attività scolastiche e di valorizzare le proposte della scuola

− di partecipare attivamente ai momenti assembleari e alle varie iniziative proposte.

24 MODALITA’

− incontri per la costruzione o revisione della programmazione educativa

− raccolta di informazioni sul vissuto degli alunni attraverso strumenti chiari e leggibili

− progetto di accoglienza per le classi prime differenziato per bambini e genitori

− continuità di rapporti strutturati e non, durante l'anno scolastico

− momenti assembleari in cui si discutono i valori della comunità scolastica e si avvia il confronto sulle caratteristiche proprie della vita comunitaria e sui comportamenti che essa richiede

− colloqui individuali per comunicare la situazione affettiva, relazionale e cognitiva del bambino e per concordare possibili itinerari volti al superamento o alla riduzione delle difficoltà e allo sviluppo delle potenzialità

− feste e iniziative conviviali per favorire la reciproca conoscenza in contesti diversi e per superare gli aspetti formali che ostacolano la comunicazione e lo scambio costruttivo.

25 Modalità e scadenze comuni che regolano il rapporto con le famiglie degli alunni 1. Assemblee di classe o di classi parallele (con la partecipazione di tutti i genitori e degli insegnanti delle classi interessate): − una prima assemblea che ha lo scopo di presentare la programmazione educativa e l'organizzazione del tempo scolastico − eventuali altre assemblee in corso d'anno per proporre e deliberare iniziative mirate ed urgenti ed in particolare per l'avvio dei lavoro nelle classi prime (a fine giugno o inizio settembre) − assemblea di verifica dell'andamento generale della classe in alternativa, o come premessa ai colloqui individuali. 2. Consigli di interclasse ( formati da tutti gli insegnanti e dai genitori rappresentanti di ogni classe dei plesso ): − Ogni due o tre mesi per un totale di tre/quattro incontri l'anno.

3.Comitato dei genitori organizzato in linea di massima dai rappresentanti dei genitori( nei plessi con il maggior numero di alunni). Collabora con gli insegnanti in occasione di particolari attività( feste, progetti, ecc ... ) con iniziative autogestite differenziate tra scuola e scuola.

4. Commissione di Circolo scuola-famiglia con rappresentanti di docenti e genitori per la costruzione o la revisione della programmazione educativa e degli strumenti di verifica della stessa.

5. Colloqui individuali con le famiglie: − 2 incontri (uno a febbraio e uno a giugno) che coincidono con la distribuzione del documento di valutazione − altri momenti intermedi in cui si fa il punto, con i genitori, sul percorso scolastico degli alunni.

L'organizzazione degli incontri viene concordata con i genitori. Gli insegnanti sono disponibili ad incontrare i genitori in caso di bisogni urgenti e specifici 26 Rapporti con il territorio

Le scuole dell’infanzia hanno stabilito rapporti di collaborazioni con enti culturali e associazioni presenti sul territorio e in particolare con le amministrazioni comunali che finanziano iniziative e progetti per l’arricchimento della offerta formativa delle scuole. Il territorio circostante consente uscite con i bambini (cascine, giardini, centro culturale) che favoriscono la osservazione, l’esplorazione, la raccolta di materiali, di dati ed informazioni sull’ambiente naturali e sociale in cui i bambini vivono.

Scuole primarie I rapporti tra l’Istituzione Scolastica e gli Enti Locali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di:

- promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole ( personale per assistenza ai soggetti portatori di handicap, operatori in servizio civile, assistenti sociali, mediatori culturali, volontari che seguono l’inserimento di bambini stranieri, nomadi e alunni in disagio socio- culturale…)

- realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole

- offrire proposte culturali ed educative ampie e integrate con le linee guida indicate nel POF

- favorire un uso programmato dei mezzi di trasporto per visite guidate.

27

Le scuole del circolo sono collegate alle seguenti istituzioni territoriali: Assessorato all’Istruzione della Provincia di Cremona per progetti riguardanti la formazione di docenti e alunni Assessorati all’Istruzione dell’ Amministrazione Comunale di Cremona e dei paesi interessati Servizi medici riabilitativi di base, servizi specialistici d’appoggio per interventi ad alunni disabili e in difficoltà: ASL - CRLM, Neuropsichiatria infantile CSE di via Tofane per la conoscenza reciproca e l’integrazione sociale tra disabili grandi e piccoli Cooperative di servizi Scuole di altri ordini (comunali, statali, private) per garantire la continuità tra ordini di scuola e favorire scambi culturali Associazioni, federazioni sportive e oratori parrocchiali Camst

Musei di Cremona Museo di Museo di Pescarolo Biblioteca Comunale di Cremona Biblioteche Comunali di Dosimo e Stagno Fattorie didattiche

Progetti avviati in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cremona

Spettacoli presso il Teatro Ponchielli Rassegna di film per ragazzi Cinema Padus/Tognazzi Educazione Stradale “Io cammino alla grande” per la conoscenza del quartiere “Cremona dei bambini” per l’uso degli spazi cittadini da parte dei bambini

Altri progetti vengono proposti da Amministrazioni o Enti ad inizio anno scolastico. I docenti, negli incontri di Settembre, valutano le proposte e decidono se aderire o meno, di comune accordo o autonomamente. 28 Programmazione curricolare

8 SCUOLA DELL’INFANZIA

29 Scelte metodologiche Osservazione Curricolo di scuola Competenze in uscita e condivise Valutazione Il curricolo della Scuola d’infanzia è “La scuola dell’infanzia, di durata triennale, La metodologia della scuola per l’infanzia ha i “All’interno della azione professionale strutturato in continuità e secondo i principi concorre all’educazione e allo sviluppo suoi cardini nei seguenti punti: dell’insegnante, l’osservazione occasionale e generali assunti per la Scuola Primaria. affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale , valorizzazione del gioco come dimensione sistematica, appresa ed esercitata attraverso In attesa della definizione regolamentare delle religioso e sociale delle bambine e dei della personalità del bambino e base di ogni specifici itinerari formativi, consente di Indicazioni nazionali, esso fa riferimento agli bambini, promuovendone le potenzialità di esperienza e di ogni apprendimento. Per valutare le esigenze del bambino e di Orientamenti relazione, autonomia, creatività, questo le insegnanti predispongono riequilibrare via via le proposte educative in apprendimento e ad assicurare una effettiva opportunamente situazioni e spazi per giochi base alla qualità delle sue risposte, poiché la Gli orientamenti del1991 articolano il uguaglianza delle opportunità educative”. liberi o guidati con materiale più o meno progettazione degli interventi si modula e si curricolo esplicito intorno o sui Campi di Al termine del triennio di scuola per strutturato e valorizzano i giochi simbolici e mette a punto costantemente sui modi di Esperienza definiti come “ i diversi ambiti del l’infanzia, il bambino matura delle di finzione . essere, sui ritmi di sviluppo e sugli stili di fare e dell’agire del bambino” e quindi settori competenze cosi schematizzate secondo i l’esplorazione e la ricerca per sollecitare nei apprendimento di ogni bambino”. specifici ed individuabili di competenza, nei campi di esperienza: bambini la loro spontanea curiosità e (Nuovi Orientamenti) quali il bambino conferisce significato alle sue Il sé e l’altro stimolare la capacità di soluzione dei molteplici attività, sviluppa il suo Il bambino: problemi con risposte originali e personali. apprendimento, acquisendo anche le Sa raccontare alla maestra i suoi stati d’animo Le maestre propongono quindi attività strumentazioni linguistiche e procedurali, e in relazione a situazioni vissute controllando operative di osservazione a contatto con la L’osservazione, nelle sue varie funzioni, persegue i suoi traguardi formativi, nel le sue emozioni natura,di manipolazione,e di sperimentazione accompagna l’azione dell’insegnante in modo concreto di una esperienza che si svolge Coglie aspetti dell’amore umano nei rapporti che i bambini possono svolgere sia nel gioco continuativo e diventa strumento di controllo entro pochi confini definiti e con il costante tra le persone collegandolo al messaggio libero che in attività didattiche mediate della azione educativa e della progettazione suo coinvolgimento. religioso dall’adulto didattica. L’idea di campo appare più idonea a definire Intuisce il valore di comportamenti utili alla La qualità delle relazioni è un elemento Gli aspetti importanti da osservare sono: le forme di aggregazione del sapere nell’età salvaguardia dell’ambiente indispensabile affinché il bambino si senta la dinamicità della situazione, i cambiamenti e tre e sei anni ed assicura valore alla Rispetta gli altri e collabora con loro veramente accolto ed abbia la possibilità di le evoluzioni che la caratterizzano con una soggettività infantile. Accetta di stare con tutti i compagni senza apprendere in un ambiente stimolante e ed particolare attenzione agli stati d’animo e alle Il Campo di esperienza richiama una esclusioni ,nel rispetto delle differenze affettivamente rassicurante.Attraverso i emozioni che i bambini esprimono nel gioco situazione vissuta in prima persona, nel Assume le regole di comportamento giochi e le attività in piccolo e grande gruppo libero e nelle attività didattiche. contatto diretto con la realtà, insostituibile condivise nel gruppo , il bambino matura le sue competenze I vari aspetti della comunicazione per lo sviluppo dell’intelligenza e la Corpo, movimento, salute comunicative ed affettive. interpersonale fra bambini e con gli adulti sia strutturazione del pensiero. il bambino sa: La relazione adulto-bambino nell’ambiente nel piccolo che nel grande gruppo Gli orientamenti propongono sei campi di discriminare le proprietà percettive degli scolastico è prevalentemente quella tra i contesti e le situazioni che sostengono e esperienza educativa non come aree oggetti insegnante e bambino, ma anche le altre favoriscono la curiosità dei bambini , il loro disciplinari, ma come modi diversi di controllare gli schemi dinamici e posturali di figure operanti nella scuola entrano in gioco atteggiamento di esplorazione e organizzare il pensiero del bambino avendo b a s e ( c a m m i n a r e , c o r r e r e , s a l t a r e , con un ruolo fondamentale per creare un ricerca,l’apprendimento attraverso consapevolezza, però, che essa non può mai lanciare,stare in equilibrio)adattandoli ai clima sereno. l’esperienza . essere racchiusa all’interno di un singolo parametri spazio-temporali dei diversi La maestra resta comunque il primo Partendo dalla osservazione degli interessi e campi ma necessariamente interagisce con gli ambienti. riferimento e deve essere sempre attenta ai dei bisogni dei bambini, il percorso educativo altri. coordinare a livello oculo-manuale la segnali inviati dai bambini stessi sul loro e didattico che si sviluppa è quindi flessibile , Di ogni campo il testo individua l’oggetto (ciò motricità fine avendo consolidato la bisogno di sicurezza e di gratificazione e modificabile secondo le risposte che i d cui si occupa), le finalità che intende dominanza corporea competente nel dare le risposte adeguate. bambini danno alle proposte delle maestre e perseguire e offre alcune schematiche orientarsi nello spazio- foglio Per sottolineare la centralità del bambino i traversale a tutti i campi di esperienza. indicazioni metodologiche- didattiche. Rappresentare in modo completo e strutturato docenti sono chiamati a realizzare, in Bambini e adulti sono co-protagonisti del la figura umana Curare in autonomia la coerenza con le indicazioni della Riforma, i percorso educativo. Il corpo e il movimento: costituisce l’ambito p r o p r i a p e r s o n a , g l i o g g e t t i Piani Personalizzati delle Attività educative della corporeità e della motricità e personali,l’ambiente ed i materiali comuni per consentire a ciascuno di maturare al L a v a l u t a z i o n e s i b a s a s u l l a contribuisce alla crescita e alla maturazione nella prospettiva dell’ordine e della salute meglio le proprie capacità. osservazione,riguarda i livelli di svilupp complessiva del bambino. Riconoscere ed imitare suoni e rumori Questa “personalizzazione” si traduce nel dei bambini il contesto di apprendimento e Riconoscere le tipologie sonore – musicali di contestualizzare gli obiettivi formativi nella si articola in diverse fasi: base realtà di ogni scuola disponendo spazi e iniziale mirata a delineare un quadro delle 30 Curricolo di scuola Competenze in uscita Scelte metodologiche Valutazione condivise Riprodurre ritmi semplici e più complessi realtà di ogni scuola disponendo spazi e iniziale mirata a delineare un quadro delle Attraverso la consapevolezza del proprio materiali,adottando strategie di lavoro per capacità/competenze/conoscenze con cui corpo il bambino struttura la propria identità. Fruizione e produzione di messaggi: gruppi diversificati e laboratori, organizzando ogni bambino entra nella scuola. I discorsi e le parole: costituisce lo specifico il bambino: i tempi della giornata,scegliendo i contenuti intermedia legata alle attività didattiche per campo delle capacità comunicative riferite sia Presta attenzione ai discorsi altrui cercando delle proposte didattiche in modo che ogni modulare le proposte dei percorsi formativi alle risposte dei singoli bambini al linguaggio sia ad un primo approccio alla di comprenderli singolo bambino possa raggiungere la propria finale, di bilancio, per la verifica degli esiti lingua scritta (da intendersi non come Esprime le proprie idee e i propri bisogni personale maturazione ed il pieno sviluppo formativi, della qualità degli interventi didattici, precoce avvio all’attività di scrittura, pronunciando correttamente le parole, delle sue competenze delle modalità relazionali e didattiche delle pertinenza della scuola elementare, ma come nominando gli oggetti e le persone in modo Organizzazione degli spazi insegnanti, del significato complessivo della valorizzazione dell’interesse da parte del adeguato con frasi complete Per concretizzare i principi metodologici ora esperienza educativa. I livelli raggiunti da ogni bambini ai sistemi di scrittura). Racconta ed evoca fatti ed esperienze vissute esposti, l’ambiente scolastico viene bambino richiedono di essere osservati più che Lo spazio, l’ordine e la misura: questo campo personalmente predisposto dalle insegnanti secondo precisi misurati e compresi più che giudicati, poiché si rivolge in modo specifico alle capacità di Analizza e commenta figure di crescente criteri perché compito della scuola è quello di identificare i r a g g r u p p a m e n t o , o r d i n a m e n t o , complessità sia accogliente e stimolante. processi da promuovere , sostenere e rafforzare quantificazione e misurazione di fatti e Ascolta e ripete fiabe,filastrocche e poesie Vi sono spazi allestiti per permettere ai per consentire a ciascuno di realizzarsi al massimo grado possibile. Il bambino va sempre considerato fenomeni della realtà, ed alle abilità comprendendone il contenuto bambini aggregazioni diversificate ,sia a in relazione al contesto nel quale viene rilevato il necessarie per interpretarla e per intervenire Individua le caratteristiche che differenziano seconda dei loro interessi, sia a seconda delle comportamento o la sua prestazione consapevolmente su di essa. gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere esigenze delle diverse attività(individuali,di LA DOCUMENTAZIONE Le cose, il tempo e la natura: riguarda il e dello scrivere distinguendo tra il segno piccolo o grande gruppo); altri spazi e E’ uno strumento di verifica del lavoro ed è mondo fisico visto nella sua “realtà dinamica” della parola, dell’immagine, del disegno e della laboratori hanno materiali più o meno indispensabile per ricostruire il percorso che muta nel corso del tempo.Oggetto di scrittura strutturati per giochi liberi, osservazioni formativo di una scuola. questo campo è dunque la realtà naturale ed Da forma all’esperienza individualmente e in scientifiche, giochi simbolici . La documentazione è fondamentale: artificiale, nella sua dimensione fisica, gruppo disegnando, modellando, utilizzando Ogni scuola ha angoli –gioco allestiti nelle per le insegnanti: attraverso il”Diario di bordo” o biologica ed umana, ed ha come finalità tecniche e materiali diversi sezioni e spazi organizzati per attività altre forme di raccolta di osservazioni occasionali principale la prima formazione di Riconosce ed osserva varie forme di particolari: salone, palestra,laboratori e mirate,di percorsi didattici,di esperienze proposte ai bambini, le maestre documentano le atteggiamenti e di abilità di tipo scientifico. espressione visiva .,giardino. scelte educativo –didattiche nel corso dell’anno. Messaggi, forme e media: rappresenta una Per i bambini:la conservazione ordinata dei propri costellazione di linguaggi diversi e prende in Esplorare,conoscere e progettare lavori permette di riguardarli insieme alle maestre considerazione le attività inerenti alla il bambino sa: o ai genitori.E’ una opportunità per rendersi comunicazione ed espressione: e s p l o r a re i l p ro p r i o a m b i e n t e La giornata scolastica conto delle proprie conquiste e per ricordare le -manipolativo-visiva viverlo,occuparlo,percorrerlo,osservarlo,rap- esperienze fatte insieme agli amici. -sonoro musicale presentarlo facendo ricorso a parole, Per i genitori: gli incontri di presentazione dei -drammatico teatrale azioni,costruzioni,modelli, schemi e disegni La giornata scolastica è scandita da diversi percorsi elaborati nel lavoro scolastico si -audiovisuale e mass-mediale raggruppare, ordinare oggetti in base alle momenti, ciascuno dei quali ha una precisa arricchiscono con i materiali prodotti dai bambini, Il sé e l’altro: si caratterizza come l’ambito loro caratteristiche( forma, grandezza, valenza educativa. le foto ,i filmati come indicato nei documenti sulla Riforma,le della relazionalità, dello sviluppo dell’idea di colore,peso) La durata e la successione cronologica delle insegnanti hanno elaborato il Portfoglio delle sé in rapporto agli altri (dove altro indica non porre in relazione eventi e pensieri attività tiene conto degli interessi e dei ritmi competenze individuali per documentare il solo le persone diverse da me, ma anche la formulando previsioni e prime ipotesi dei bambini, non è rigida ma si articola in percorso di apprendimento e di crescita del comunità sociale,le altre culture, l’Altro della intuire la progressione numerica ed il modo tale da creare intorno al bambino bambino e come strumento di passaggio delle dimensione religiosa). concetto di quantità. sicurezza e punti di riferimento. informazioni fra la scuola materna e la primaria. In questo campo confluiscono tutte le Manipolare in modo costruttivo , montando e Anche le attività di vita quotidiana sono Questo documento è composto da esperienze ed attività esplicitamente smontando i giochi secondo un proprio momenti da valorizzare come esperienze una scheda informativa sui livelli di sviluppo fi n a l i z z a t e progetto o le istruzioni d’uso, formative per l’acquisizione della autonomia. elaborata dalle insegnanti in base alle loro che stimolano il bambino a comprendere la collocare persone,fatti ed eventi nel tempo Programmare correttamente i diversi tempi osservazioni, necessità di darsi e di riferirsi a norme di rispettando la successione temporale della vita scolastica è un compito qualche elaborato significativo scelto anche con l’aiuto del bambino, comportamento e di relazione indispensabili ( prima- ora- dopo) fondamentale per l’insegnante per garantire il un questionario rivolto ai genitori come per una convivenza minimamente valida. registrare la regolarità dei cicli temporali benessere psico-fisico del bambino. strumento di confronto con la famiglia e per avere una fotografia il più possibile completa dei 31 bambini.. DI 9 PROGETTI PLESSO

scuola dell’infanzia Oltre ai progetti comuni condivisi a l l ’ i n t e r n o d e l C i r c o l o precedentemente descritti, le scuole realizzano i seguenti progetti di plesso

32 9.1 Scuola dell’infanzia “Archimede” di Persichello

Presentazione della scuola

Capienza: 72 bambini così suddivisi:

SEZIONE A: 23 bambini di 5 anni insegnanti Moruzzi- Boccelli

SEZIONE B. 25 bambini di 4 anni “ Lattarini-Mercurio

SEZIONE C: 24 bambini di 3 anni. “ Amadasi-Paoli-Oneta

Nella scuola è presente,una mattina alla settimana, l’insegnante Barone Annamaria specialista per l’educazione religiosa

Bozzini, Contardi: personale ausiliario addetto alla pulizia e al riordino dei locali. Spitti :cuoca inviata dal servizio CAMST.

33 PROGRAMMAZIONE

PREMESSA

La scuola materna è un servizio educativo di interesse pubblico rivolto ai bambini di età compresa fra i tre e i cinque anni. In collaborazione con la scuola elementare i servizi sociali e sanitari del territorio, la scuola materna si pone come istituzione che salvaguarda e rafforza i diritti e bisogni dei bambini attraverso un percorso di formazione, informazione e confronto tra gli operatori e genitori. I Nuovi Orientamenti, entrati in vigore nell’anno 1991, costituiscono il testo programmatico a cui si devono ispirare tutte le scuole dell’infanzia ed indicano in modo chiaro le finalità di questo ordine di scuola .:

COME SI PROGETTA

Le insegnanti si incontrano mensilmente per progettare le attività didattico-educative avvalendosi delle proprie competenze professionali in coerenza con i Programmi Ministeriali. Le docenti, all’inizio dell’anno, dopo aver osservato i bambini e i loro prevalenti interessi e bisogni,propongono un libro o un racconto che diventa l’ambientazione e il filo conduttore di tutte le attività progettate.Il tema comune dell’anno viene presentato ai bambini in vari momenti, in grande gruppo , con l’ausilio di tecniche di animazione e travestimenti che li coinvolgono e stimolano la loro fantasia. Il percorso metodologico, pur rimanendo collegato all’ambientazione fantastica, è calibrato sulle diverse età dei bambini e le esigenze individuali rilevate dalle insegnanti. Nella scuola sono anche allestiti laboratori per attività in piccolo gruppo con bambini delle tre età ( gruppi di intersezione). Le maestre verificano periodicamente e collegialmente l’attività educativo-didattica e ne riferiscono ai genitori rappresentanti durante gli incontri di intersezione.

34 EDUCAZIONE RELIGIOSA

L’educazione religiosa si realizza con specifiche ed autonome attività di insegnamento strettamente connesse al progetto di plesso.

Orario d’insegnamento: venerdì dalle ore 08,00 alle 12,30.L’insegnante, in quanto contitolare al pari delle colleghe assegnate alle sezioni, prende servizio alle ore 8,00 per l’accoglienza dei bambini.

Obiettivi generali dell’educazione religiosa:

promuovere fra i bambini atteggiamenti di reciproca accoglienza; intuire la presenza di Dio Padre e Creatore nella natura e nella vita dell’uomo; intuire l’amore di Dio Padre come dono per tutti gli uomini; cogliere il messaggio cristiano espresso nella festa della Pasqua; prendere coscienza dell’esistenza di alcuni segni propri della vita della comunità cristiana

35 PROGETTI DI SCUOLA

LABORATORIO “MANI ABILI”: Le insegnanti, nell’ottica di arricchire l’offerta formativa della propria scuola, organizzano momenti di attività “creative“ per i bambini/e. Obiettivi: sviluppo e consolidamento di specifiche abilità percettive, motorie e sensoriali, sviluppo della creatività, riciclo di materiale “povero” (carta, plastica, cartone ecc…)

Materiali: di tutto e di più (pasta al sale, carta, stoffa, creta, plastica ecc…….) Tempi: in varie occazioni durante l’anno.

PROGETTO “LETTURE IN BIBLIOTECA”:

Il Comune ha allestito presso il Centro Ricreativo Culturale una biblioteca per ragazzi e bambini di età prescolare.. Pertanto le insegnanti intendono usufruire di tale opportunità per stimolare tutti i bambini della scuola ad un approccio “giocoso” ai libri e alla lettura.

Attività: visite periodiche alla biblioteca lettura di libri e racconti da parte della bibliotecaria conversazioni libere e guidate sui racconti ascoltati realizzazione di lavori grafici e pittorici da lasciare in biblioteca per allestire piccole “mostre” iscrizione alla biblioteca per prendere i libri in prestito per il gruppo dei 5 anni sistemazione e cura dell’angolo lettura della sezione dei grandi con l’aiuto della bibliotecaria. 36 PROGETTO DI PSICOMOTRICITA’

Premessa: Il salone di psicomotricità è il luogo privilegiato per l’apprendimento dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia: la nostra scuola, da anni, ha un laboratorio attrezzato con materiale specifico.

Le insegnanti, dopo una attenta analisi dei bisogni dei bambini, sentono l’esigenza di estendere a tutti questa attività attraverso un approccio che valorizzi, nel movimento, l’espressività di ognuno.

Saper utilizzare i dati osservativi per progettare un’azione psicomotoria educativa, che tenga conto della specificità di ogni singolo, significa aiutare i bambini a costruire un percorso di crescita verso una dimensione più cognitiva.

A tal fine le insegnanti, come lo scorso anno, hanno programmato un percorso di formazione che dia loro strumenti osservativi adatti a cogliere nei bambini bisogni e cambiamenti in modo sempre più mirato.

Gruppi di bambini coinvolti nel progetto: bambini di tre e cinque anni suddivisi in sei gruppi omogenei per età seguiti da una specialista. I bambini di quattro anni saranno seguiti dall’insegnante di sezione Boccelli specialista in pratica Psicomotoria di Aucouturier.

Docenti coinvolte: sezione B Lattarini- Mercurio sezione C Paoli- Amadasi- Oneta

Tempi da gennaio a maggio

PROGETTO NUOTO

Il corso di nuoto che proponiamo ai bambini della sezione “grandi” vuole essere un approccio ai giochi acquatici. Vincere l'eventuale timore dell'acqua, sentire la propria corporeità jn un ambiente poco conosciuto, attendere il proprio turno, imparare nuove tecniche, usare materiali specifici, trovare soluzioni personali, può aiutare il bambino a sviluppare un senso crescente di autonomia. Il corso avrà scadenza settimanale e avrà la durata di 10 lezioni. Il costo di €36 per bambino sarà a carico delle famiglie. 37 9.2 scuola dell’infanzia “Peter Pan” di S. Felice

• BAMBINI ISCRITTI 51 • DUE SEZIONI ETEROGENEE • QUATTRO INSEGNANTI CURRICOLARI: SEZ. A Daniela BARBIERI/Michela MAZZONI SEZ. B Raffaella CACCIAPUOTI/ Ester FERRETTI • UNA INSEGNANTE DI RELIGIONE CATTOLICA: Annamaria BARONE • UN ESPERTO DI LABORATORIO TEATRALE • UN ESPERTO DI LINGUA INGLESE • DUE COLLABORATORI SCOLASTICI

SPAZI E STRUTTURE

La nostra struttura scolastica è ampia e accogliente, rispondente alle vigenti norme di sicurezza. La scuola si sviluppa su un piano dove troviamo: atrio, sala da pranzo, cucina, palestra, due sezioni, laboratorio multimediale, laboratorio attività espressiva, servizi igienici ed all’esterno due giardini attrezzati.

38 SPAZI SEZIONE Tutti gli spazi nella scuola e nelle sezioni sono studiati a misura di bambino; la loro organizzazione risponde alle necessità fisiche e di sviluppo del fanciullo (Orientamenti 1991).

In ogni sezione sono presenti: • Angolo morbido con tappeti, divani e cuscini, • Angolo del gioco simbolico (casa) • Angolo delle attività strutturate, • Angolo del gioco (manipolazione, puzzle…), • Angolo della lettura.

ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO

Il team docenti della scuola d’infanzia di San Felice per soddisfare al meglio i bisogni dei bambini adotta una programmazione aperta, flessibile e rispondente alle esigenze dei bambini; scaturirà dall’osservazione e dalla rilevazione attenta e sistematica delle loro competenze e delle loro dimensioni di sviluppo.

La programmazione terrà presente i seguenti punti: • Osservazione della situazione iniziale; • Definizione degli obiettivi, vale a dire delle mete di sviluppo che si vogliono raggiungere; • Individuazione e selezione dei contenuti, per la realizzazione delle attività funzionali agli obiettivi scelti; • Identificazione delle procedure didattiche, ossia dei metodi di insegnamento, delle strategie relazionali, dei mezzi, dei materiali, degli spazi, dei tempi e delle condizioni organizzative; • Verifica degli obiettivi scelti e perseguiti, individuandone modalità, strumenti e tempi; • Valutazione sia delle competenze dei bambini sia dell’efficacia dei percorsi didattici. Le attività didattiche: • Attività di gioco • Attività grafico-pittorico-manipolative • Attività linguistiche • Attività motorie • Attività musicali • Attività di informatica • Attività di lingua inglese • Attività di educazione cattolica • Escursioni, uscite, visite guidate nel territorio. 39 INIZIATIVE DI SOLIDARIETA’

La scuola aderisce ogni anno all’iniziativa di solidarietà promossa dall’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) con la vendita delle arance. ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI

La scuola funziona cinque giorni a settimana per un totale di 50 ore. L’orario della scuola dell’infanzia viene deliberato dal Consiglio di Circolo tenendo conto dei vincoli ministeriali. • 08.00 09.00 accoglienza • 09.00 10.00 attività di sezione • 10.30 12.00 attività gruppi omogenei per età • 12.10 13.00 pranzo • 13.30 prima uscita • 13.00 14.00 gioco libero e/o strutturato • 14.00 15.30 riposo per i piccoli, relax e attività per mezzani e grandi • 15.45 16.00 uscita

SERVIZI

La scuola offre la possibilità: di tempo anticipato (per genitori lavoratori) dalle ore 7,45 – 8.00 con la presenza di una collaboratrice scolastica che garantisce l’accoglienza dei bambini.

di tempo prolungato (per genitori lavoratori) dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Il servizio è garantito dalle insegnanti del plesso. 16.10 merenda 16.30 prima uscita 17.00 seconda uscita 17.30-18.00 uscita di mensa fornita dalla CAMST. Il menù, che viene adottato da tutte le scuole d’infanzia, è quello studiato dai medici e dai dietisti dell’ASL di Cremona; tale menù viene consegnato per opportuna conoscenza a tutti i genitori all’inizio dell’anno scolastico ¬ di servizio scuola bus. 40 PROGETTI/ATTIVITA’ STRAORDINARI

Per permettere ai bambini di vivere particolari e significative esperienze le insegnanti intendono:

1 -aderire alle proposte dei seguenti Soggetti esterni e territoriali:

• Attività di Educazione Stradale svolto in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale del Comune di Cremona

• Attività Teatrali: “Oltreibanchi”-rassegna di teatro per bambini

• Attività didattiche proposte dal Sistema Museale del Comune di Cremona o Pinacoteca: laboratorio teorico-pratico o Museo di Storia Naturale o Museo della Civiltà Contadina o Zero 13-servizio di Promozione del Libro e della Lettura

41 2 -realizzare i seguenti Progetti Straordinari oltre a quelli comuni inseriti nel P.O.F. di Circolo:

• Progetto “Gioco e imparo con il computer”

Il progetto è rivolto agli alunni di cinque anni e nasce dall’esigenza di diffondere nei bambini la capacità di usare il PC come strumento per accedere ad attività didattiche alternative e sperimentare l’utilizzo della macchina come approccio alla scrittura. Verranno presentati i programmi Paint, Word e saranno utilizzati CD educativi.

• Progetto “C’eraunavoltaunastoria”

Il laboratorio prevede una serie di incontri con un insegnante specializzato al fine di favorire lo sviluppo della creatività dei bambini nelle sue diverse forme: • Espressione corporea e gestuale; • Realizzazione di scenografie; • Improvvisazione e messa in scena di drammatizzazioni, spettacoli, dialoghi, situazioni varie. Le attività saranno rivolte ai bambini di quattro e cinque anni.

• Progetto “Ok, let’s play!”

Il corso sarà condotto da un’esperta ed è rivolto solo ai bambini di cinque anni. Scopo principale del progetto è quello di impostare le basi per il futuro apprendimento della lingua straniera, creare cioè quella serie di situazioni in cui il bambino si rende conto che esiste un altro modo di comunicare e di rapportarsi con gli altri. Uno dei modi più naturali per raggiungere tale obiettivo è fare riferimento al mondo del bambino, introducendo i vocaboli e le espressioni relative alla sua identità, alla famiglia e ai giochi.

42 9.3 SCUOLA DELL’INFANZIA “G. Mori” DI STAGNO LOMBARDO

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

La scuola dell’infanzia di Stagno lombardo è composta da due sezioni:

Sezione “A”, chiamata “TOPOLINI”, accoglie bambini di tre, quattro e cinque anni. Le insegnanti titolari sono Rina Frittoli e Bonvini Tiziana. Sezione “B”, chiamata “PAPERINI”, accoglie bambini di tre, quattro e cinque anni. Le insegnanti titolari sono Caterina Gobbi e Romina Kerry Maffezzoni.

Ogni anno si valuta la possibilità di inserire i bambini di due anni e mezzo in base alla normativa vigente.

La sezione offre al bambino, soprattutto nel periodo di inserimento e reinserimento, sicurezza affettiva. E’ il luogo di riferimento nel quale si ritrovano persone e cose conosciute (insegnante, giochi, compagni). Nelle sezioni sono stati creati degli angoli-gioco; l’allestimento dei medesimi non è casuale ma pensato, studiato e progettato con i bambini al fine di soddisfare le esigenze ed i bisogni di ognuno. Gli angoli gioco sono aperti a tutti i bambini in situazione di piccolo gruppo con aggregazione spontanea.

Nella nostra scuola è stato superato il concetto di sezione chiusa a favore di una maggiore flessibilità nell’organizzazione degli spazi e della gestione dei gruppi di bambini; infatti le insegnanti sono corresponsabili di tutti i bambini, i quali hanno la possibilità di muoversi in tutti gli spazi.

43 ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA

La scuola dell’infanzia di Stagno Lombardo funziona dalle ore 8:30 alle ore 16:30, dal lunedì al venerdì, per un totale di 40 ore settimanali.

Organizzazione degli orari nel mese di settembre

Grazie alle esperienze maturate negli anni scolastici precedenti, per consentire un inserimento il più possibile graduale ed attento alle esigenze di ogni bambino, nel mese di settembre si adotterà il seguente orario scolastico:

Dalle ore 8.30 Accoglienza dei A c c o g l i e n z a d e i 1 settimana bambini grandi e bambini grandi e alle ore 12.30 mezzani Dalle ore mezzani, e di tre anni 8.30 alle ore per i quali, insegnanti e genitori, di comune Dalle ore 10.30 Accoglienza dei bambini di tre anni con la presenza di un 16.30 accordo, avranno alle ore 12.30 genitore o di un familiare deciso che il bambino è pronto a frequentare Dalle ore 8.30 alle Frequenza bambini la scuola per l’intero

2 settimana ore 16.30 grandi e mezzani; orario; dalla 3 settimana 3 dalla Accoglienza per i

e Accoglienza dei bambini bambini di tre anni per

di tre anni, con tir Dalle ore i quali, insegnanti e Dalle ore 9.30 l’eventuale presenza di un genitori, di comune genitore o di un familiare, 8.30 alle ore accordo, avranno alle ore 12.30 se ritenuta necessaria per deciso che il bambino a par 14.00 soddisfare i bisogni del non è ancora pronto a bambino; frequentare la scuola per l’intero orario. 44 L’ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO

Nella scuola dell’infanzia di Stagno Lombardo i bambini partecipano attivamente, oltre ai giochi liberi o guidati, ad attività più strutturate che noi chiamiamo “attività riguardanti al progetto di Sfondo”. Lo Sfondo Istituzionale-integratore costituisce la modalità di progettazione e il metodo adottato dalle insegnanti. Secondo questo metodo di lavoro le insegnanti non decidono a priori le attività da proporre, ma è dall’interazione tra insegnanti- bambini che si sviluppa il progetto da realizzare assieme . In maniera sintetica progettare per sfondo consiste in: -OSSERVARE I BAMBINI DURANTE IL GIOCO LIBERO -RILEVARE LE “TRACCE-STIMOLI” CHE I BAMBINI LASCIANO NEL CONTESTO -DISCUTERE LE OSSERVAZIONI RACCOLTE DALLE INSEGNANTI PER DELINEARE INSIEME “L’ ELEMENTO ANALIZZATORE” (spicchio di realta’ significativa e pregnante su cui partire per elaborare un percorso condiviso coi bambini). -ORGANIZZAZIONE DEI BAMBINI IN GRUPPI DI LAVORO: OMOGENEI-ETEROGENEI-D’INTERESSE, per proseguire nella realizzazione del progetto in corso. -OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI SISTEMATICHE DI COME IL LAVORO STA PROCEDENDO, per verificare l’interesse dei bambini, le potenzialità da sollecitare in vista delle competenze da maturare.

Nella logica dello “sfondo” non è possibile preventivare a priori le attività che si svolgeranno in questo anno scolastico perché esse scaturiscono in “itinere” nella relazione tra insegnanti e gruppi di bambini nel contesto scolastico.

Oltre al percorso inerente allo “Sfondo istituzionale-integratore”, le insegnanti progettano le seguenti attività:

♦ attività di sezione

♦ attività nel pomeriggio con i bambini mezzani e grandi

♦ attività di continuità con la scuola primaria e i bambini del gruppo dei grandi

♦ attività inerenti al laboratorio linguistico (per i bambini stranieri e non)

♦ attività di educazione religiosa 45 PROGETTI “STRAORDINARI” CHE SI INTENDONO ATTUARE

Oltre alle attività didattiche ordinarie, in questo anno scolastico le insegnanti intendono realizzare alcuni progetti che hanno lo scopo di ampliare l’offerta formativa del curricolo e che rientreranno nel normale orario scolastico. Tali iniziative, permetteranno ai bambini di fare esperienze particolari in settori specifici anche con altre figure educative dell’extrascuola, con le quali le insegnanti collaboreranno attivamente per la realizzazione dei progetti stessi. ------PROGETTO ACQUATICITA’

FINALITA’: Il corso si propone di coinvolgere i bambini nell’elemento acqua in modo molto graduale e giocoso, facendo superare eventuali ansie e paure. Non si tratta di un corso di nuoto tradizionale, ma una nuova modalità di far vivere l’acqua ai bambini in modo naturale attraverso giochi di galleggiamento con vari materiali spugnosi, piccole immersioni, scivolamenti, prestando molta attenzione alle modalità individuali di impatto all’elemento, senza forzature che potrebbero bloccare l’esperienza. I bambini sono divisi in piccoli gruppi di massimo 8 bambini con la presenza di un istruttore ed eventualmente di un’insegnante che funge da facilitatatore. Il corso rientra anche nel progetto continuità scuola dell’infanzia-scuola elementare, in quanto sono coinvolti i bambini e le insegnanti dei due ordini di scuola.

TEMPI Il corso è diviso in 10 lezioni di un’ora, 1 volta alla settimana. Periodo: da definire con la FIN.

DESTINATARI/CLASSI: i bambini di cinque anni (gruppo grandi) e i bambini di prima elementare.

SCUOLA: INFANZIA ED ELEMENTARE DI STAGNO LOMBARDO

DOCENTE RESPONSABILE:Maffezzoni Romina Kerry

ENTE PROPONENTE: FIN (Federazione Italina Nuoto)

Finanziamenti: il corso è completamente a carico delle famiglie (euro 36 per bambino). 46 PROGETTO LINGUA INGLESE

FINALITA’: Da diversi anni continua nella nostra scuola dell’infanzia l’apprendimento della lingua inglese una volta alla settimana per i bambini di cinque anni. Tale progetto è attuato grazie alle competenze del Sig. Mc Ewin, insegnante di madre lingua alla British School di Cremona. Il maestro facilita l’apprendimento dei bambini alla lingua inglese attraverso un metodo “naturale”. Infatti con giochi, canti, e piccole scenette i bambini sono coinvolti attivamente nell’imparare questa lingua straniera. La scelta di far partecipare solo i bambini di cinque anni dipende sia dalla disponibilità del Sig.Mc Ewin ( 1 ora alla settimana), sia dal fatto che i bambini di tre e quattro anni hanno tempi di attenzione e concentrazione piuttosto ristretti e l’esperienza risulterebbe poco coinvolgente e significativa. TEMPI: 1 volta alla settimana a partire dal Gennaio 2006 in date da concordare con l’insegnante madrelingua. DESTINATARI/CLASSI : i bambini di 5 anni (gruppo grandi) SCUOLA: INFANZIA DI STAGNO LOMBARDO DOCENTE RESPONSABILE: Frittoli Rina ENTE PROPONENTE: PRIVATO Sig. Andrew Mc Ewin Finanziamenti: il progetto è gratuito. 3 ATTIVITA’ DI TEATRO “OLTRE I BANCHI”

FINALITA’: Continua da diversi anni il Progetto Teatro che prevede la partecipazione dei bambini ad alcuni spettacoli teatrali organizzati e proposti dal Comune di Cremona. Tali spettacoli si svolgeranno presso il teatro comunale Ponchielli di Cremona, sia presso la scuola dell’infanzia. La scelta di far partecipare i bambini di tre anni agli spettacoli del Ponchielli sarà valutata in base al programma delle rappresentazioni previste dalla locandina che è solitamente presentata ogni Ottobre da parte del Comune di Cremona. Per quanto riguarda gli spettacoli svolti a scuola, tutti i bambini parteciperanno all’esperienza. La partecipazione ad altri spettacoli proposti da compagnie diverse da quelle previste dal programma “Oltre i banchi” saranno valutate in corso d’anno. DESTINATARI: Sezioni “A” e “B” SCUOLA: Infanzia di Stagno Lombardo DOCENTE RESPONSABILE: Maffezzoni Romina Kerry ENTE PROPONENTE: Comune di Cremona Finanziamenti: il costo del biglietto è a carico delle famiglie. 47 LABORATORIO LINGUISTICO “PRIMA DI LEGGERE”

FINALITA’:

Il progetto è rivolto ai bambini di quattro e di cinque anni, con l’obiettivo di proporre attività ludiche organizzate che possano contribuire alla scoperta del linguaggio e delle modalità di comunicazione, sviluppando una maggiore capacità di differenziare e cogliere le relazioni tra le componenti percettive e sperimentando diverse forme di comunicazione e di rappresentazione. L’idea è di organizzare un vero e proprio laboratorio che possa rafforzare lo sviluppo della competenza linguistica e metalinguistica dei bambini.

La logopedista Renata Sabatini curerà la supervisione del progetto collegato ad un corso di formazione al quale parteciperanno le insegnanti. Tale corso è coordinato dalla stessa logopedista Sabatini.

Il progetto rientra nelle attività ordinarie della scuola.

DESTINATARI: I BAMBINI DI 4 E DI 5 ANNI DELLA SCUOLA

SCUOLA: INFANZIA STAGNO

DOCENTE RESPONSABILE: Bonvini Tiziana

ENTE PROPONENTE: Comune di Cremona, Cooperativa SINTESI, Direzioni Didattiche del 1°-3°-5° Circolo.

48 PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA

FINALITA’: Il progetto si realizza per l’intero anno scolastico in attività e/o laboratori che le insegnanti dei due ordini di scuola ogni anno elaborano. Schematicamente il progetto si caratterizza per queste linee fondamentali: - all’inizio del nuovo anno scolastico le insegnanti della scuola dell’infanzia a turno svolgono attività in prima elementare insieme alle nuove maestre, svolgendo un’azione di “accompagnamento e di facilitazione”. I bambini di prima ritornano alla scuola dell’infanzia per svolgere attività insieme al gruppo dei bambini di cinque anni. A questo punto si delinea il nuovo progetto da portare avanti durante il corso dell’anno.

-nella seconda parte dell’anno i bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia svolgeranno le attività del progetto presso la scuola primaria con gli amici di prima. In questo modo inizierà un primo inserimento ed ambientamento nella nuova scuola. I bambini prepareranno la “Valigia dei materiali” che li accompagnerà nel “viaggio” verso la scuola primaria

Tempi: il progetto si svolge a cadenza quindicinale per tutto l‘anno scolastico. In momenti particolari il progetto potrà avere anche cadenza settimanale di solito pomeridiana.

Il progetto rientra nelle attività ordinarie della scuola.

Docente responsabile: Bonvini Tiziana

DESTINATARI/CLASSI: i bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia e i bambini di prima elementare.

SCUOLA: INFANZIA E PRIMARIA DI STAGNO LOMBARDO

49 PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE

10 SCUOLA PRIMARIA

50 Curricolo di scuola Competenze in uscita Scelte metodologiche Valutazione condivise La scuola è un ambiente di vita, di relazione La legge sull’autonomia ed il relativo La valutazione non è la semplice registrazione ,di apprendimento. regolamento assegna alle Scuole un ampio dei risultati ottenuti sulla base di parametri Il soggetto che apprende è impegnato, ad spazio di originale operatività per quanto oggettivi che misurano le abilità individuali. incrementare tutte le aree di sviluppo: fisico- Conoscenza di sè riguarda l’organizzazione dei tempi e dei Essa è un processo complesso che tiene senso- motorio, emotivo-affettivo, cognitivo, modi dell’attività di insegnamento- conto di tutte le principali variabili che collaborativo-sociale. Il percorso di apprendimento, delle scelte di articolazione connotano lo sviluppo personale(affettività, apprendimento è dunque strettamente della didattica, della ricerca e della identità personale, capacità relazionali, tipo di connesso con le fasi dello sviluppo personale, sperimentazione. Il Collegio dei docenti del intelligenza, interesse, impegno) e degli sociale ed affettivo dell’alunno, con la 5° Circolo di Cremona condivide le seguenti elementi che caratterizzano la situazione in maturazione della propria identità personale. scelte metodologiche. cui l’apprendimento ha luogo. Non si dà apprendimento se le proposte di •Esprime liberamente opinioni personali Alla luce di quanto affermato elenchiamo gli insegnamento non sono congruenti con le •Sa autocontrollarsi e adeguare il proprio ELEMENTI DA CONSIDERARE AI FINI dimensioni dello sviluppo personale. comportamento in contesti strutturati e non, DELLA VALUTAZIONE: •Accetta gli errori sui quali è in grado di La scuola, attraverso la propria azione relazione e socialità educativa e didattica, ha il compito di riflettere, rapporti/relazione con compagni e adulti promuovere e sviluppare il potenziale umano •Si rende conto delle proprie capacità e dei (insegnanti e altro personale scolastico) che caratterizza ogni singolo alunno. Per propri limiti, L’organizzazione della didattica promuove e regolericonoscimento,rispetto,interiorizzazi •E’ consapevole della propria unicità e questo scopo si serve degli strumenti che tutela: ne(autocontrollo) sono principalmente le discipline, che gli individualità. collaborazione, integrazione, inserimento nel alunni devono progressivamente scoprire, in gruppo modo attivo e costruttivo, a partire dalla partecipazioneconfronto con gli altri, rispetto propria esperienza. •l’accoglienza l’integrazione dei bambini del pensiero altruii E’ anche l’incontro con le scienze, la disabili,culturalmente e socialmente accettazione dell’altro. matematica, la lingua, l’arte, la musica che svantaggiati, stranieri; autonomia aiuta il soggetto a conoscere, pensare, Relazione con gli altri capacità di orientarsi nell’organizzazione c o m u n i c a r e , i m m a g i n a r e , a g i r e •l’unitarietà dell’insegnamento, la piena scolastica responsabilmente. •Sa costruire rapporti positivi con coetanei corresponsabilità e contitolarità del team capacità di gestire il proprio materiale Ogni “sapere”, caratterizzato da una forma, ed adulti docente, cioè l’intesa costante tra i docenti raggiungimento di una autonomia affettiva •È disponìbile al rapporto di collaborazione un linguaggio, degli strumenti, dei metodi che lavorano nelle stesse classi o gruppi di (reggere il distacco dall’adulto, capacità di propri, contribuisce alla formazione di una con gli altri per contribuire, con il proprio alunni, circa i metodi dell’insegnamento, i affrontare i conflitti…) mente aperta alla riflessione, alla curiosità, ad apporto personale, all’esito positivo di criteri di osservazione e valutazione degli accettazione della valutazione,consapevolezza un atteggiamento critico. progetti comuni. apprendimenti, il collegamento tra i vari /fiducia delle proprie possibilità/difficoltà, Le discipline, articolate in unità di •Rispetta gli altri, le loro opinioni, il loro ambiti disciplinari autovalutazione modo di essere e di porsi e le loro diversità. apprendimento, trasformano le capacità e le esecuzione delle consegne, lavoro autonomo potenzialità di ciascuno in competenze. Le •Accetta eventuali critiche come stimolo a •il benessere e la sicurezza degli. alunni capacità di prendere decisioni, fare domande, rivedere le proprie convinzioni e il proprio competenze utilizzano le conoscenze e le dare spiegazioni abilità acquisite nei diversi contesti di modo di operare. •la creazione di contesti di apprendimento apprendimento •Conosce e mette in atto le regole apprendimento e di vita. che favoriscano una didattica di tipo attivo, ( capacità, atteggiamenti, competenze ecc I percorsi disciplinari selezionati nel curricolo fondamentali della convivenza civile. che fa appello alla valorizzazione delle …”trasversali”) di scuola sono caratterizzati non tanto da conoscenze e delle capacità che gli alunni già Capacità generali una preoccupazione di quantità e possiedono, al loro coinvolgimento attivo attenzione, concentrazione, ascolto, completezza dei contenuti, ma dalla nelle proposte, alla scelta di contenuti che comprensione delle consegne, autonomia di individuazione ragionata dei saperi essenziali suscitano interesse e motivazione lavoro. di ciascuna disciplina. Per l’individuazione di nell’apprendere. Atteggiamenti tali saperi si è tenuto presente, sia la Motivazione, interesse, impegno, costanza. struttura della disciplina, sia la finalità Competenze/Abilità formativa che ad essa viene attribuita. Le discipline vengono attuate secondo comunicare esperienze 51 Curricolo di scuola Competenze in uscita Scelte metodologiche Valutazione condivise Le discipline vengono attuate secondo Capacità di: diverse modalità di aggregazione, secondo le comunicare esperienze risorse, le competenze e le specificità dei Strumenti culturali Gli insegnanti richiamano partecipare alla costruzione collettiva dl sapere plessi. l’importanza di operare nella classe mettere in relazione il proprio sapere personale Si possono prevedere attività di classe, gruppi con il sapere codificato nella sua unitarietà, forti della comprendere e utilizzare i linguaggi e gli strumenti di classi aperte, accorpamento di classi, •Capisce messaggi orali, visivi, sonori. specifici delle discipline semiclasse, laboratori temporanei o consapevolezza della sua valenza rielaborare e utilizzare in contesti diversi quanto permanenti. •Usa un vocabolario adeguato alle situazioni pedagogica ed educativa. appreso. Le insegnanti programmano per ambiti: comunicative. Ritmi e stili di apprendimento La classe è ancora un luogo dove i modi di procedere AMBITO LINGUISTICO ESPRESSIVO: •Utilizza tecniche differenziate di lettura singoli individui possono tipi di intelligenza italiano, arte e immagine, musica. silenziosa e ad alta voce di testi di diverso confrontarsi ed arricchirsi senza continuità AMBITO MATEMATICO: matematica, tipo. progressi scienze, tecnologia e informatica, scienze rinunciare ad esprimere le proprie tempi motorie e sportive difficoltà •Ne analizza alcuni elementi. individualità. risorse AMBITO ANTROPOLOGICO: storia, Al fine di attuare i PSP, secondo la ALTRI ASPETTI geografia. •Riconosce le principali caratteristiche Per quanto riguarda i giudizi propri di ogni INGLESE linguistiche e comunicative di testi diversi nuova normativa, si completerà il disciplina, si rimanda al Curricolo di Circolo e ad RELIGIONE CATTOLICA lavoro della classe attraverso la altre documentazioni predisposte allo scopo. •Pianifica, organizza e scrive un testo in base formazione di gruppi sia di I giudizi formulati dovranno tenere conto di tutte all’argomento le variabili dei percorsi individuali dovute sia ai TEMPO-ORARIO SETTIMANALE recupero, (inteso come possibilità diversi punti di partenza, alle situazioni di OBBLIGATORIO DI OGNI AMBITO •Conosce la funzione dei principali elementi svantaggio, alla qualità degli atteggiamenti e delle di colmare eventuali svantaggi ), sia relazioni. della lingua italiana e la struttura della frase di potenziamento, (inteso come Pur attenendosi quindi ai criteri generali elencati, sarà necessario formulare appositi descrittori MONOENNIO valorizzazione delle attitudini e dei dell’apprendimento per gli alunni stranieri e per i •Si esprime in lingua straniera parlando di sé, diversi modi di apprendere) disabili, in relazione alla specificità delle situazioni e della famiglia, del proprio ambiente, dei gusti nell’ambito linguistico e/o logico ai percorsi di apprendimento predisposti: ORARIO e delle preferenze. A questo proposito potrà essere utile il materiale AMBITO SETTIMANALE matematico. prodotto in questi anni relativo alla valutazione •Adopera per esprimersi e comunicare con L’attuazione di questi laboratori degli alunni stranieri e dei disabili. LINGUISTICO gli altri anche codici diversi dalla parola ( LO STRUMENTO fotografia,disegno, fumetto, linguaggio richiede la compresenza degli La scheda di valutazione attualmente in vigore non espressivo 11 ore sarà più riproposta. La valutazione, infatti, gestuale…) comprendendone in maniera insegnanti del team ed è dovrebbe essere attuata attraverso il Porfolio elementare il senso e le tecniche. MATEMATICO- subordinata alla garanzia di spazi e oltre che, probabilmente, attraverso un 11 ore documento predisposto a livello nazionale (vedi SCIENTIFICO •Analizza e comprende suoni e brani musicali: adeguate risorse orarie. valutazione esterna del servizio Nazionale di produce e interpreta con il corpo, la voce, gli Si auspica che i genitori valutino Valutazione prevista all’inizio del 1° e dl 2° ANTROPOLOGICO strumenti. Utilizza forme di notazione biennio). 2 ore spontanea e convenzionale. positivamente questa proposta Gli insegnanti, quindi, si impegnano a realizzare come opportunità formativa nel quanto di loro competenza nella stesura di un DOCUMENTO DI VALUTAZIONE CHE DOVRÀ INGLESE 1 ore percorso di crescita dei loro figli. TENERE CONTO DEGLI ELEMENTI SOPRA ELENCATI E DELLE CONSIDERAZIONI CHE SEGUONO. OSSERVAZIONI RELIGIONE 2 ore Riteniamo improbabile l’attuazione del Portfolio in quanto implica una serie di condizioni che 52 Curricolo di scuola Competenze in uscita Scelte metodologiche Valutazione condivise

attualmente non sono presenti e difficilmente si •Utilizza il linguaggio specifico delle discipline L’organizzazione didattica pone possano verificare in tempo utile. Prima fra tutte 1° biennio l’istituzione del Tutor, figura alla quale è affidata la •Si orienta sufficientemente nello spazio e nel attenzione alla strutturazione dei realizzazione dl Portfolio, che a tuttora non è tempo tempi e degli spazi come uno degli assolutamente definita e chiara per quanto riguarda ruolo, utilizzo, competenze, ecc... elementi indispensabili della Troviamo il Portfolio di difficile realizzazione •Attraverso la riflessione sui quadri di civiltà progettazione curricolare . anche per quanto riguarda la complessità de sue e su realtà geografiche diverse, costruisce i caratteristiche che, così come è descritto nel concetti chiave che lo avviano alla lettura del L’adeguata organizzazione e documento cui abbiamo già fatto riferimento presente. differenziazione degli spazi nei quali (Indicazioni nazionali…) lo rendono, di fatto, irrealizzabile nella sua “interezza”. In ogni caso, •Trae informazioni dalla lettura di semplici sono collocate le diverse attività due sono i compiti affidati al Portfolio: la fonti storiche. (classe, laboratorio, spazi interni ed Valutazione e l’Orientamento. Particolare importanza, inoltre, viene attribuita alla •Legge semplici carte stradali e mappe e esterni all’edificio scolastico), la “cooperazione educativa” della famiglia. conosce il linguaggio delle carte geografiche. scansione dei tempi educativi ( COSA TENERE IN CONSIDERAZIONE La necessità di coinvolgere alunni e genitori nella apprendimento, gioco, mensa, valutazione ci trova d’accordo. Riteniamo •Comprende gli elementi tipici di un accoglienza) e la stessa successione importante che gli alunni vengano coinvolti nella ambiente naturale ed antropico, utilizzando il valutazione del loro percorso di apprendimento, AMBITO ORARIO metodo scientifico della ricerca. degli interventi didattici nel corso abbiamo sempre curato questo aspetto e SETTIMANALE della giornata e della settimana continueremo a farlo. Come abbiamo esplicitato •Comprende gli elementi tipici di un negli ELEMENTI DA CONSIDERARE AI FINI ambiente naturale ed antropico inteso come sono definiti nel rispetto delle DELLA VALUTAZIONE, fasi essenziali di un LINGUISTICO- sistema ( ecologico,biologico, tecnologico…) esigenze e dei bisogni degli alunni percorso di crescita sono, fra le altre, le capacità di accettazione della valutazione, la ESPRESSIVO 10 ore con riferimento al livello di età ed •Utilizza strumenti informatici e programmi consapevolezza e la fiducia nelle proprie al loro diritto al benessere fisico e possibilità, la conoscenza delle proprie difficoltà, di base. la ricerca di modalità per superarle, il MATEMATICO- mentale. raggiungimento della capacità di autovalutazione. SCIENTIFICO 10 ore •Si serve dei principali strumenti di Ogni insegnante, dunque, continuerà a mettere in consultazione ( vocabolario,enciclopedie, atto strategie idonee perché ogni alunno venga C.D., Internet) La misura del successo formativo è supportato nel raggiungimento di quanto individuata nella acquisizione di elencato. ANTROPOLOGICO 3 ore •Possiede strategie e tecniche di calcolo. Ad esempio: la discussione collettiva sulle competenze trasversali da parte di modalità di esecuzione dei lavori proposti, così •Analizza e comprende situazioni tutti gli alunni in maniera adeguata come la correzione individualizzata, a tu per tu problematiche , organizzando percorsi di con l’insegnante, o ancora il confronto con un alle proprie potenzialità e possibilità compagno, vanno sicuramente in questa INGLESE 2 ore soluzione. evolutive, superando gli svantaggi direzione. Anche riguardo la “cooperazione educativa” con •Stabilisce relazioni. Effettua classificazioni delta situazione di partenza e la famiglia ci sembra importante sottolineare che rappresentandole in modo adeguato. rimovendo gli ostacoli che ne il coinvolgimento della famiglia nella valutazione RELIGIONE 2 ore del proprio figlio ha soprattutto il significato di •Progetta semplici indagini statistiche. Legge e impediscono la piena realizzazione condividere le responsabilità educative e interpreta grafici e tabelle. personale. completare la raccolta di elementi che documentano il percorso di crescita di un bambino.

53 Curricolo di scuola Competenze in uscita Scelte metodologiche Valutazione condivise

Su questa base gli insegnanti sono 2°BIENNIO concordi su alcune scelte Conoscere come è un alunno in ambienti diversi • Misura grandezze utilizzando il Sistema metodologiche fondamentali: da quello scolastico, quindi anche come è Internazionale di Misura. nell’ambiente famigliare, quali competenze - partire dall’esperienza dell’alunno dimostra di possedere, quali rapporti costruisce, ORARIO •Conosce le principali caratteristiche delle valorizzando le conoscenze e le fornisce elementi di conoscenza che nella scuola AMBITO non possono essere rilevati. Non si tratta, quindi, SETTIMANALE figure geometriche piane, le sa costruire e sa abilità che già possiede - stimolare la sua curiosità ed il suo di “negoziare” valutazioni o di sovrapporre i ruoli operare con esse. di docenti e genitori. Ciascuno ha, infatti, funzioni e interesse responsabilità specifiche LINGUISTICO •Legge e interpreta grafici e tabelle - attivare un atteggiamento critico da E proprio questa distinzione di ruoli, che nelle più -ESPRESSIVO 9/10 ore parte dell’alunno portandolo a volte menzionate “Indicazioni” troviamo ambigua •Analizza situazioni incerte qualificandole e problematizzare i dati della realtà rende possibile osservare il bambino secondo quantificando il grado di incertezza. circostante riferimenti diversi che, confrontati e messi in MATEMATICO relazione, possono contribuire a creare - aiutare l’alunno a sistematizzare le un’immagine completa di lui, delle sue capacità, ma -SCIENTIFICO 9/10 ore •Conosce e coordina il proprio corpo in nuove conoscenze individuando la relazione allo spazio vissuto e in contesti anche delle sue difficoltà e delle strategie comuni struttura concettuale di quelle che già da mettere in campo al fine di un loro diversi ( giochi di squadra) possiede, nel rispetto dei ritmi superamento. ANTROPOLOGICO personali di apprendimento (il confronto potrebbe avvenire, anche guardando i 3 ore quaderni dei bambini e/o altri materiali prodotti). - valorizzare gli stili di apprendimento La personalizzazione dei piani di studio, di e i diversi tipi di intelligenza che gli conseguenza, sarà da intendersi in questo senso: alunni dimostrano di possedere (da “Dall’individualizzazione alla personalizzazione, INGLESE 3 ore - valorizzare tutti i linguaggi a chiavi di lettura” prof. Claudio Girelli, Università di d i s p o s i z i o n e Verona) ( e s p r e s s i v o , m a n i p o l a t i v o , “ Personalizzare significa riconoscere: Convivenza civile le capacità e l’importanza di ciascuno nel RELIGIONE comunicativo...) anche al fine di gruppo 2 ore s c o p r i r e q u a l e c a n a l e d i il valore delle esperienze e delle conoscenze di apprendimento privilegiare per ciascuno favorire al massimo lo sviluppo i diversi modi di apprendere •Affronta in modo autonomo e responsabile i una scuola attenta e valorizzante offre a ciascuno problemi quotidiani riguardanti la cura della personale le occasioni per approfondire la propria propria persona. - utilizzare una varietà finalizzata di soggettività, per sviluppare le molteplici mediatori didattici e di situazioni di intelligenze, per coltivare le proprie attitudini, per •Riflette sui propri diritti-doveri, rispettando apprendimento al fine di moltiplicare favorire la personale progettualità: è una scuola gli impegni assunti all’interno di un gruppo di le opportunità per il raggiungimento orientante, perché sostiene e promuove il persone che condividono le regole comuni personale percorso di costruzione dell’identità di del successo formativo ognuno in un contesto che rende possibile questo del vivere insieme. -sostenere l’attività laboratoriale per tutti.” come metodologia che privilegia Tutto quanto descritto presuppone risorse che •Si comporta a scuola, per strada, negli spazi l’operatività, lo sviluppo delle relazioni non siamo sicuri di avere a disposizione, ad pubblici, sui mezzi di trasporto in modo da interpersonali e di collaborazione esempio tempi e modi molto più “distesi” per i rispettare gli altri e le cose. colloqui con i genitori, ma necessita anche di una costruttiva, la possibilità di ri- definizione, condivisa tra scuola e famiglia, dei finalizzazione delle proposte reciproci ruoli. didattiche per gruppi di alunni individuati rispetto a differenti bisogni o opportunità formative. 54 La valutazione del contesto educativo

Le Scuole del 5° Circolo sono impegnate in una riflessione in merito al monitoraggio della Qualità del contesto educativo. Nel tempo, dal ’96 ad oggi, hanno utilizzato allo scopo diversi strumenti elaborati dai prof. Monica Ferrari e Daniele Pitturelli coadiuvati da un gruppo di insegnanti cremonesi appartenenti a diversi ordini di scuola (dalla scuola infanzia alle superiori). Sono:

• “QUAFES” che è servito a misurare la QUALITÀ PERCEPITA dagli insegnanti

• “GAQUIS” relativo alla QUALITÀ INTRINSECA ( entrambi a cura di Monica Ferrari, pubblicati da Franco Angeli)

• “S.A.S. I.-S” STRUMENTO AUTOVALUTAZIONE SCUOLA INFANZIA – SUPERIORI (nell’ambito del dottorato di ricerca in scienze della formazione, a cura di Daniele Pitturelli, di prossima pubblicazione).

Gli strumenti sono stati “testati” nell’’intento di evidenziare i punti di forza e di debolezza della scuola al fine di valorizzarne le positività e affrontare le problematicità emerse attraverso azioni migliorative e innovative.

55 “Al curricolo obbligatorio, che comprende 27 ore di lezione, vanno aggiunte 3 ore opzionali. Le ore opzionali riguardano un tempo aggiuntivo ( 1 ora ) per l’insegnamento della lingua inglese (monoennio e 1° biennio) e 2 ore di attività laboratoriale o di arricchimento disciplinare secondo una proposta che ogni plesso deciderà in accordo con le richieste espresse dai genitori. La scelta di modello orario (27 o 30 ore più la mensa) che viene fatta all’inizio dell’anno scolastico non può essere revocata”

56 11 PROGETTI

Oltre ai progetti comuni scuola primaria D condivisi all’interno del I Circolo e precedentemente descritti, le scuole realizzano i seguenti progetti di plesso

PLESSO

57 11.1 S c u o l a p r i m a r i a d i D o s i m o progetto di plesso “PANE E MARMELLATA” Intendiamo realizzare un progetto che “offra” un’idea di scuola come luogo di cultura in cui tutti hanno il diritto di imparare e di esprimersi. Il titolo è una metafora che interpreta i nostri bisogni professionali in una fase storica in cui si parla molto di riforma ed innovazione. Dice Calvino : “ E’ soltanto su una certa solidità prosaica che può nascere una creatività: la fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane. Se no rimane come una cosa informe, come una marmellata , su cui non si può costruire niente”

Noi riteniamo fondamentale attivare un apprendimento che dia BASI SOLIDE ( “PANE” ) senza trascurare aspetti EMOTIVI, FANTASIOSI,CREATIVI ed ESPRESSIVI (“ MARMELLATA” ) che caratterizzano l’infanzia.

Al fine di perseguire questa meta riproponiamo esperienze e attività realizzate con esiti positivi negli anni passati : percorso di educazione all’immagine che ha come finalità la valorizzazione - ARTE dell’espressività grafico – pittorica del bambino e prevede un graduale accostamento all’opera d’arte, anche attraverso visite guidate a mostre e musei.

percorso di sensibilizzazione e solidarietà rispetto ai problemi dell’infanzia nel mondo. -INTERCULTURA Continuerà la collaborazione con l’Associazione Mani Tese e con Ester Olivieri. Questo settore prevede altresì attività di alfabetizzazione per gli alunni di altra lingua.

- GIARDINO E STAGNO percorso di educazione ambientale realizzato con osservazioni reali sul campo, prelievo di campioni, fotografie periodiche…. Lo stagno, realizzato anni fa, insieme al giardino sono il nostro punto di partenza per una ricerca trasversale di docenti e bambini.

percorso musicale finalizzato alla realizzazione di un coro stabile di Plesso per l’educazione - MUSICA vocale-strumentale degli alunni. Continuerà la collaborazione con Letizia Tira e l’Associazione Musicale Pontesound.

58 11.2 Scuola primaria Manzoni PROGETTI DEL PLESSO Ideazione e realizzazione di spazi Elemento fondamentale del percorso è il riconoscimento del bisogno che il bambino ha di giocare (intendendo il gioco come spazio d’incontro, scambio, relazione, confronto, gratificazione, crescita, autonomia, collaborazione, progettazione), per il quale si cerca di rendere funzionali, nel limite del possibile, gli spazi. Inoltre, particolare attenzione viene data anche all’organizzazione degli ambienti per gli altri momenti della giornata (didattici, mensa, laboratori…).

Finalità: sviluppare la capacità di stare insieme, discutere, prendere decisioni collettive, progettate in base a scopi comuni; progettare e strutturare spazi in relazione ad uno scopo, seguire nel tempo un progetto e curare la sua attuazione, costruire con materiale vario (soprattutto di recupero), prendersi cura dell’ambiente in cui si gioca attivando i bambini nel momento del riordino; riflettere sugli aspetti che regolano questo momento.

Attività: individuazione e acquisto di giocattoli da utilizzare collettivamente nel corso dei cinque anni; preparazione a scuola della festa di Santa Lucia; costruzione di giochi con materiale di recupero; utilizzo e cura dell’ambiente esterno; individuazione delle “regole del gioco” nei vari spazi. Viene realizzato nei momenti del dopomensa, nei gruppi di attività, in classe attraverso riflessioni guidate sull’argomento.

Referenti Tutti gli insegnanti del plesso. Il progetto è finanziato dal Comune di Cremona nell’ambito del diritto allo studio- Partecipano tutte le classi del plesso 59 Pranzo a scuola

Nato nell’anno scolastico ‘93/’94 il percorso di riflessione sulla mensa raccoglie organicamente le strategie messe in atto da ogni gruppo per rendere significativo e vivibile questo importante momento della giornata scolastica.

Finalità: riconoscere il pranzo a scuola come un importante momento educativo all’interno della giornata scolastica; considerare la mensa come luogo di scambio affettivo e relazionale, oltre che come risposta al bisogno di alimentarsi; rendere significativo e vivibile questo momento sia per i bambini che per gli insegnanti; avviare il bambino a corretti comportamenti alimentari; riconoscere e interiorizzare delle regole.

Attività: personalizzazione dei locali mensa con allestimenti realizzati dai bambini; confronto sul gradimento dei cibi (riflessioni, scambi di opinioni e contrattazioni con i bambini); scelta dei posti a tavola (cambio periodico); percorsi di educazione alimentare, anche attraverso esperienze come la colazione e la merenda a scuola, la preparazione dei cibi, giornate con menu particolari (vegetariani, etnici), incontri con esperti…; riflessioni sugli aspetti che regolano questo momento.

E’ prevista la collaborazione con una dietista che opera all'interno dell’Amministrazione Comunale.

Referenti Tutti gli insegnanti del plesso. Il progetto è finanziato dal Comune di Cremona nell’ambito del diritto allo studio-

Partecipano tutte le classi del plesso

60 Teatro

Si struttura in progetto alcuni anni fa per dare risposte più adeguate ad attività ed iniziative da sempre presenti nella scuola.

Finalità: offrire opportunità espressive che esulino da quelle codificate in attività con percorsi preordinati; stimolare la progettualità in relazione a scopi precisi (realizzare costumi e scenografie, stendere strutture e copioni di azioni sceniche); scoprire l’utilizzo di materiali poveri e di recupero; ridare significato originario ad alcune feste e vivere esperienze significative che coinvolgono scuola e famiglia (Carnevale, Festa delle Luci) scoprire e recuperare le diverse culture d’origine.

Attività: attuazione di percorsi espressivi che possono tradursi anche nella messa in scena di quanto prodotto; realizzazione di spettacolazioni (Festa delle Luci, Carnevale) che coinvolgono tutti gli alunni della scuola, insegnanti, genitori, ma anche gli alunni delle Scuole per l’infanzia (vedi progetto Accoglienza) ed altre realtà educative (CSE); fruizione di spettacoli inseriti nelle rassegne per ragazzi proposti da Enti diversi.

Referenti Marina Lazzari per i rapporti con il Teatro Ponchielli, tutti gli insegnanti del plesso per la realizzazione. Il progetto è finanziato dal Comune di Cremona nell’ambito del diritto allo studio, sono a carico delle famiglie i costi per la fruizione degli spettacoli.

Partecipano tutte le classi del plesso

61 Burattini chiacchieroni

Questo progetto si inserisce nel più ampio progetto della scuola Manzoni chiamato “Progetto teatro” che coinvolge tutte le classi e che è descritto nel POF, le cui finalità educative sono ampiamente conosciute e condivise da tutti, insegnanti e genitori, che attivamente partecipano. Il progetto “Burattini chiacchieroni” è indirizzato alle classi terze della scuola “Manzoni”, soprattutto ai bambini stranieri che devono avere la possibilità di superare i limiti del linguaggio d’uso e di avere strumenti per esprimere attraverso simboli ,sia la cultura di provenienza, sia la nuova cultura. I burattini, visti usare ,e usati direttamente, possono essere una esperienza efficace di espressione e di comunicazione vera tra bambini. Il progetto coinvolge tutti gli insegnanti del team con l’intervento di un esperto, Massimo Cauzzi, che ha già lavorato lo scorso anno con le stesse classi per la realizzazione del progetto “Al di qua e al di là del mare”.

FINALITA’:

- sviluppare e potenziare le capacità di comunicazione

- sviluppare e potenziare il linguaggio verbale

- costruire un sistema simbolico attraverso la condivisione di un metalinguaggio

- offrire possibilità espressive.

L’impegno di spesa previsto è di 1.000,00 Euro, che sono stati accantonati già dallo scorso anno

Referenti

Ester Stanga 62 Io cammino…alla grande. Benessere in città

Il Comune di Cremona attraverso il Laboratorio “Cremona dei Bambini” del Settore Politiche Educative è l’ideatore del progetto. Da qualche anno gli alunni e le/gli insegnanti delle classi che aderiscono all’iniziativa, lavorano in collaborazione con le consulenti architetto del laboratorio. L’obiettivo principale che ha dato vita al progetto riguarda la promozione della mobilità autonoma del bambino attraverso la conoscenza e la storia del proprio territorio (quartiere e città).; quest’anno il progetto ha ampliato le proprie finalità considerando le tematiche riferite alla mobilità in città, alla flessibilità degli orari e alla qualità di vita individuale di donne, uomini, bambine e bambini che abitano a Cremona ed in particolare nel quartiere nel quale è inserita la nostra scuola. Le iniziative proposte mirano al coinvolgimento delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie come soggetti attivi nel miglioramento del territorio in cui vivono e/o vanno a scuola e come fruitori autonomi dei suoi spazi urbani. Nel suo insieme la proposta mira a coinvolgere i bambini delle scuole in attività differenziate per età, esperienza e interessi, sia in classe che all’aperto, al fine di favorirne l’autonomia in generale, ed in particolare nella mobilità all’interno degli spazi del loro quartiere e della loro città, costruendo con loro momenti di piccole “esperienze urbane”. Attraverso il coinvolgimento, insieme ai bambini ed agli insegnanti, anche dei genitori il progetto si propone inoltre di sensibilizzare rispetto al problema dell’inquinamento ambientale ed a sollecitare pratiche di vita rispettose dell’ambiente e dei tempi di vita delle persone. Ci si propone di concretizzare l’obiettivo su due fronti: da una parte promuovendo azioni quali ad esempio l’individuazione insieme di percorsi più sicuri casa-scuola e nel quartiere, l’organizzazione di “pedibus”…, dall’altra facendo in modo che i bambini acquisiscano gli strumenti più elementari per poter affrontare in modo autonomo e sicuro le soluzioni adottate.

Finalità: approfondire la conoscenza dello spazio partendo dai luoghi più prossimi e conosciuti allargandosi man mano alla città; migliorare la propria capacità di orientamento; approfondire i concetti spazio-tempo, il loro rapporto, le reciproche influenze, considerando il tempo nelle sue varie accezioni.

Attività: Le/gli insegnanti partecipano periodicamente a incontri di preparazione (presenti i consulenti del laboratorio) atti a facilitare la conduzione delle attività in classe e a confrontare lo stato di avanzamento del lavoro. Sono previsti incontri di discussione in classe tra i bambini e i consulenti architetti e uscite didattiche. Eventuale materiale di supporto necessario alla realizzazione del lavoro previsto viene fornito dal laboratorio “Cremona dei Bambini”.

Referente Marina Lazzari per i rapporti con l’Ente Locale, tutti gli insegnanti delle classi coinvolte per la realizzazione 63 Con la terra posso...giocare, colorare, costruire, coltivare, conoscere ... laboratorio didattico alla scoperta della terra.

Questo progetto intende far conoscere e promuovere comportamenti e stili di vita rispettosi dell’ambiente, educando fin dall’età scolare alla conoscenza e all’uso consapevole e armonico del territorio Finalità • diffondere la conoscenza dei principi di base della sostenibilità, anche attraverso la diretta applicazione dei diversi strumenti disponibili • diffondere il rispetto per le diversità e per l’ambiente • diffondere e stimolare approcci innovativi ai problemi dello sviluppo • motivare al consumo consapevole, al risparmio energetico e delle risorse naturali • favorire la conoscenza e l’utilizzo delle potenzialità e delle risorse locali

Attività • percorso preliminare di conoscenza del materiale “terra” come esempio di un bene locale, sfruttabile, riciclabile e quindi inseribile in un processo di ricerca di agire sostenibile, individuandone le caratteristiche, illustrandone l’uso nell’arte, nella costruzione, nell’agricoltura. e mostrando le implicazioni ecologiche e sostenibili del suo utilizzo • fase pratica relativa all’uso della terra come elemento di costruzione (svolta dagli insegnanti insieme ai referenti delle associazioni centro della terra e Gas) con il coinvolgimento delle bambine e dei bambini in attività di manipolazione con terre diverse per modellare forme e colorare e per costruire manufatti di abitazioni in terra in scala ridotta • costruzione di un orto all’interno dello spazio scolastico • visita alla azienda agricola che coltiva con principi dell’agricoltura biologica

Referente Le insegnanti delle classi quinte

64 Alla scoperta del fumetto Il nostro primo giornalino a fumetti

E’ proposto dal centro “Andrea Pazienza” e consiste in due laboratori. Il primo sulla storia e le tecniche del fumetto e il secondo sulla costruzione di un giornalino a fumetti

FINALITA’:

• Avvicinare gli alunni al mondo del fumetto, dando loro strumenti per comprenderne ed apprezzarne gli aspetti tecnici, artistici ed espressivi • Introdurre elementi utili per la progettazione di una pubblicazione • Incoraggiare l’espressione artistica e la creatività • Cogliere le particolarità del linguaggio narrativo del fumetto e saperne utilizzare le tecniche per comunicare in modo efficace i propri messaggi.

ATTIVITA’

• analisi di alcune tavole al fine di individuare gli elementi caratteristici del linguaggio del fumetto • ideazione e realizzazione di una storia e di un giornalino a fumetti Il progetto coinvolge le alunne, gli alunni e le insegnanti delle classi quinte ed è realizzato con il contributo, in qualità di esperto, di Michele Ginevra, responsabile del Centro Fumetto.

REFERENTI Michele Ginevra (centro fumetto) e le insegnanti delle classi quinte.

Il progetto “Alla scoperta del fumetto” necessita di un finanziamento di euro 600. Il progetto relativo all’ideazione di un giornalino a fumetti ha ottenuto un finanziamento da parte del Comune di Cremona 65 Una musica da favola (i tre ritmi)

Il progetto è realizzato “in rete” con la scuola media Vida, coinvolge gli alunni delle classi quarte

FINALITA’ • favorire il processo di continuità tra la scuola elementare e la scuola media attraverso il coinvolgimento degli alunni dei due ordini di scuola • avvicinare alla musica gli alunni delle classi elementari attraverso la vocalità e l’uso dello strumentario Orff

ATTIVITA’ • coinvolgimento ritmico, corporeo e vocale • lezioni comuni elementari-medie • spettacolo finale

REFERENTI Eriberto Mazzotti per la scuola elementare, Gianluigi Bencivenga e Corrado Braga per la scuola media

66 Il giardino di Luca

E’ un progetto in rete con il Liceo Artistico Munari di Cremona ormai attivo dal 2003 per l’attivazione di laboratori finalizzati alla realizzazione di materiali ed esperienze relativi all’integrazione degli alunni diversamente abili. Coinvolge le classi quarte, ma è aperto anche ad altre classi che intendessero aderire

FINALITÀ • Adattare la scuola all’accoglienza di persone disabili, con bisogni molto speciali, attraverso la trasformazione di competenze “estetiche” in percorsi finalizzati ad uno scopo concreto e fruibile, attraverso la scoperta di soluzione dei problemi. • Favorire situazioni significative e rispettose della specifica identità di ognuno, creando le condizioni affinché ogni individuo possa sviluppare le proprie potenzialità in un percorso reale, proponendo percorsi che rispondano alle esigenze specifiche di ciascun soggetto.

• Lavorare insieme, cooperare, collaborare per uno scopo comune unendo le abilità e le sensibilità di ragazzi e bambini ma anche di insegnanti, dirigenti scolastici, operatori della scuola con l’aiuto delle professionalità più indicate per affrontare il tema della disabilità. Attività • Progettazione e realizzazione di testi illustrati fruibili da ciascun alunno disabile inserito nella scuola, necessari alla didattica, attraverso la rivisitazione di libri in uso o la creazione di nuovi testi adatti alle esigenze e alle modalità di apprendimento di ciascun alunno disabile del plesso. Referenti Paola Romagnoli per la scuola elementare e Ferdinando Ardigò per il liceo artistico.

67 Attività per l’arricchimento dell’offerta formativa

Nel plesso si realizzano le seguenti attività come arricchimento dell’offerta formativa come completamento di esperienze interne alla scuola o come adesione a opportunità offerte da enti e associazioni.

Mercatino di Natale: attraverso attività che utilizzano tecniche grafiche, manuali e pittoriche di vario tipo si realizzano oggetti con materiale vario e di recupero. Lo scopo del mercatino è creare momenti di socializzazione e condivisione tra le classi quarte e quinte e il Centro Socio Educativo. Il denaro raccolto dalla vendita degli oggetti finanzia alcune attività delle classi, contribuisce al finanziamento della gita di due giorni delle classi quinte e viene in parte donato in beneficenza ad un’associazione scelta dai bambini. Educazione alimentare in collaborazione con Coop per l’avvio ad un corretto comportamento alimentare (classi quarte). “Lo Spaventapasseri” partecipazione alla giornata del gusto (classi quarte). Minivolley e judo in collaborazione con le società Esperia e Saigo.

Educazione ambientale. Le varie classi partecipano inoltre a mostre o altre iniziative a seconda delle opportunità offerte dal territorio. In collaborazione con “Legambiente” si svilupperanno alcuni percorsi a seconda delle esigenze delle singole classi.

68 11.3

Scuola primaria di Stagno Lombardo

PROGETTI DEL PLESSO

• Progetto “Di tutti i colori” rivolto agli alunni ed alle alunne stranieri per la loro prima alfabetizzazione e a tutti gli alunni e le alunne per un reciproco scambio tra le diverse culture

• Progetto “ Di terra e di acque” teso all’esplorazione ed alla conoscenza dell’ambiente nei suoi aspetti naturali ed antropici, in collaborazione anche del Liceo Scientifico “Aselli”di Cremona per la creazione e la gestione di un laboratorio permanente per il monitoraggio delle acque dei numerosi bodri presenti sul territorio

• Progetto “ Di tutto un po’” riguardante la corretta alimentazione e la creazione di sane abitudini alimentari con ampliamento della gamma del gusto

• Progetto “Di acqua e nell’acqua” da svolgersi nella piscina comunale di Cremona per prendere confidenza con l’acqua

• Progetto “Di teatro e di musica”nel quale si costruirà lo spettacolo finale a chiusura dell’anno scolastico

Progetto “Diamoci una regolata” per riflettere sull’opportunità di darsi regole condivise per una serena vita collettiva

Progetto “Di cuore e di mente” per conoscersi e per gestire l’affettività 69 Inoltre, il team docente aderisce ai seguenti Progetti organizzati da vari enti (Amministrazione Provinciale,

Amministrazione Comunale, Regione Lombardia, A.S.L…….)

• “Spaventapasseri” con particolare attenzione all’alimentazione ed ai problemi ad essa legati

• “Mani in acqua” con attività di laboratorio svolte sull’acquautobus

• “L’oasi visibile”- flora e fauna del nostro territorio

• “Il club dai vincenti” per la prevenzione del tabagismo

Attività di minivolley della società “Esperia”

Progetto Fisco per l’acquisizione di un corretto comportamento nei confronti del sistema fiscale

70 11.4

Scuola primaria “Stradivari”

Progetti di plesso

“ IO CAMMINO ALLA GRANDE”

Obiettivi

• Coinvolgere gli alunni come soggetti attivi del miglioramento del territorio in cui vivono e in cui vanno a scuola; • rendere i bambini fruitori autonomi degli spazi urbani, in particolare all'interno degli spazi del loro quartiere e della loro città

Attività

• Il progetto si sviluppa attraverso alcune proposte che hanno come motivo conduttore l’ esplorazione e la conoscenza dello spazio urbano, ma con percorsi differenziati secondo l’età.

• Classi seconde “ Dentro la città” Favorire l'autonomia dei bambini, in particolare all'interno degli spazi del loro quartiere e della loro città

• Classi terze “ I luoghi e la memoria” S’intende approfondire il tema del rapporto tra “spazio” e “tempo” inteso quest’ultimo come il trascorrere degli anni, ossia come “tempo storico”

• Classi quarte " I parchi ci raccontano la storia della città" Attraverso l'esplorazione di due parchi della città si intende scoprirne la storia e imparare a conoscere le specie tipiche del nostro territorio.

Classi coinvolte : 2^ B - 3^ A e 3^ B - 4^ A e 4^ B Docenti coinvolti : insegnanti delle classi Linguaggi coinvolti: linguaggi verbali e non verbali Tempi previsti: il 2° quadrimestre Tempi utilizzati: decisi dagli insegnanti nelle classi Fondi previsti: costo zero Partner esterni alla scuola : referenti del laboratorio Comunale “ Cremona dei bambini”, dott. Cinzia Galli responsabile del Museo di Storia Naturale di Cremona 71 "IL MIO PRIMO LIBRO DELL'AMBIENTE" Obiettivi Imparare a conoscere la natura e a difenderla. • Conoscere l'ambiente naturale studiando piante e animali che ci circondano.

Attività • Incontri introduttivi in aula • Almeno due sopralluoghi guidati • Una tappa al Museo di Scienze Naturali • Incontri in aula per reportage finali

Classi coinvolte : 2^ A e 2^B Docenti coinvolti : insegnanti delle classi Linguaggi coinvolti: scienze, immagine, lingua Tempi previsti: 10 incontri della durata di 2 ore ciascuno Tempi utilizzati: ottobre/novembre Fondi previsti: costo zero, finanziato da Legambiente Partner esterni alla scuola : operatori di Legambiente

“EDUCARE CON LA MUSICA”

Obiettivi Sviluppare dinamiche e dimensioni della pedagogia musicale tradizionale attraverso didattiche moderne utilizzando anche linguaggi non verbali Attività

• Attività varie in cui oltre la musica e il canto corale vengono coinvolti linguaggi non verbali • Lezioni frontali

Classi coinvolte : 5^B Docenti coinvolti : insegnante di musica Linguaggi coinvolti: linguaggi verbali e non verbali Tempi previsti: 10 lezioni di 2 ore ciascuna Tempi utilizzati: novembre/maggio con cadenza mensile Fondi previsti: finanziato con contributo dei genitori Partner esterni alla scuola : prof. Isidoro Gusberti 72 “ANIMAZIONE TEATRALE”

Obiettivi

Superare i limiti di una comunicazione puramente linguistica e coinvolgere il bambino nella sua totalità • Favorire una migliore conoscenza e accettazione di sé • Educarlo ad una maggiore autonomia e ad un miglior accomodamento del proprio modo di essere

Attività Il percorso è strutturato in quattro fasi: • 1^ fase: conoscenza teorico pratica della metodologia di base, presa di coscienza del proprio corpo, attraverso la scomposizione segmentarla e l’ascolto globale delle sensazioni/emozioni, la respirazione, il cuore che batte, ascolto e controllo,il movimento e l’immobilità volontari e indotti, lo spazio come luogo di azione. • 2^ fase: ascolto musicale la postura: come cambia in base alla musica/suono, l’emozione: come passa dalla sonorità alla motricità e alla musica, la drammatizzazione: interpretazioni degli stati d’animo suscitati dal brano. • 3^ fase: la narrazione del corpo, trasformazione di ogni immagine in gesto, attraverso una ricerca individuale, parola, gesto suono : il corpo narra. • 4^ fase il lavoro dell’attore studio delle scene: lo spazio , il tempo, il personaggio, improvvisazione individuale o di gruppo per entrare nella circostanza data, scelta delle produzioni degli allievi, coordinamento di situazioni sceniche per una possibile prova aperta / rappresentazione teatrale.

Classi coinvolte : 3^A e 3^B – 4^ A e4^B Docenti coinvolti : gli insegnanti delle classi Linguaggi coinvolti: linguaggi espressivi non verbali , vocale Tempi previsti: 30 / 40 ore annuali per team Tempi utilizzati: 2 h settimanali da ottobre a maggio Fondi previsti: le modalità di realizzazione del progetto sono subordinate al reperimento dei fondi necessari ( chiesti al fondo autonomia e ai genitori ) Partner esterni alla scuola : Sig.ra Grazia Piccinelli – esperta teatrale 73 "

GUERNICA" IL FUTURO HA UNA MEMORIA

Progetto strettamente legato agli altri due progetti di team "Io cammino alla grande" e "Animazione teatrale"

Obiettivi • Mantenere e restituire ai bambini memoria di un passato che non deve tornare mai più. • Rendere consapevoli i bambini che, conservando l'insegnamento della storia, si può affrontare la paura. • Tradurre le emozioni in parole. • Tradurre le parole in poesia. • Tradurre le poesie in gesti. • Dipingere emozioni per lasciare una traccia visibile del percorso.

Attività

• Letture • Rappresentazione grafica con l'utilizzo di varie tecniche espressive. • Costruzione di oggetti con materiale di recupero per la produzione di suoni e di rumori. • Produzione di immagini e testi.

Classi coinvolte : 3^A e 3^B Docenti coinvolti : insegnanti delle classi Linguaggi coinvolti: linguaggi espressivi non verbali, poetici e grafico- pittorici Tempi previsti: 2 ore settimanali Tempi utilizzati: da ottobre a fine aprile Fondi previsti: finanziata dalla Amministrazione Provinciale di Cremona Partner esterni alla scuola :EmmeCi Associazione Culturale di Massimo Cauzzi 74 "IL PIACERE DI CRESCERE"

Obiettivi • Favorire le potenzialità espressive, creative e comunicative, riferite sia alla dimensione motoria sia all'aspetto simbolico/cognitivo ed affettivo/ relazionale. • Rispondere ai bisogni del bambino, aiutandolo nel suo normale percorso evolutivo oppure in situazioni di difficoltà. • Facilitare il passaggio "dal piacere di agire al piacere di pensare" attraverso un itinerario di maturazione psicologica veicolata dal movimento e dalla conoscenza del sé corporeo.

Attività • Giochi senso-motori per una migliore percezione del sé corporeo • Giochi simbolici per permettere l'espressione dell'immaginario • giochi di rappresentazione

Classi coinvolte : 1^A e 1^B Docenti coinvolti : gli insegnanti delle classi Linguaggi coinvolti: linguaggi espressivi non verbali Tempi previsti: 20 ore annuali Tempi utilizzati: 2 ore settimanali Fondi previsti: le modalità di realizzazione del progetto sono subordinate al reperimento dei fondi necessari ( chiesti al fondo autonomia) Partner esterni alla scuola : psicomotricista esperta dell'età evolutiva

"PSICOMOTRICITA'"

Obiettivi • Migliorare il benessere del bambino all'interno del gruppo classe. • Aumentare la consapevolezza del sé corporeo. • Aiutare l'alunno a mettere in atto modalità comunicative spontanee. Attività • Sedute di psicomotricità in palestra in piccolo gruppo. tempi utilizzati: settembre/ottobre 2 volte alla settimana (un’ora ogni intervento) • In classe rielaborazione e verbalizzazione dell'esperienza vissuta. fondi previsti: finanziamenti del Comune di Cremona Classi coinvolte : 2^B partener esterni alla scuola: psicomotricista M.Luisa Gabbani Docenti coinvolti : gli insegnanti della classe Linguaggi coinv olti: linguaggi espressivi non verbali Tempi previsti: 10 ore 75 "ANIMANDO” Obiettivi • Sviluppare la creatività e l'espressività del bambino. • Sviluppare la comunicazione attraverso lo strumento del teatro di animazione.

Attività • Costruzione del burattino • Gioco di movimento • Animazione

Classi coinvolte : 2^A e 2^B Docenti coinvolti : gli insegnanti delle classi Linguaggi coinvolti: ed. linguistica, immagine, musica e motoria Tempi previsti: 10 ore per ogni classe Tempi utilizzati: 2 ore settimanali Fondi previsti: le modalità di realizzazione del progetto sono subordinate al reperimento dei fondi necessari ( chiesti al fondo autonomia) Partner esterni alla scuola : Magni Daniela e Massimo Cauzzi per l'Associazione Culturale EmmeCi

"GLI ALUNNI DEL FISCO"

Obiettivi • Creazione di un nuovo modo di intendere il fisco attraverso un lavoro didattico interdisciplinare

Attività • A scuola lavoro interno studenti/insegnanti, interdisciplinarietà. • A scuola incontro fisco/alunni. • In ufficio simulazioni di situazioni tipiche dell’utenza.

Classi coinvolte : 5^A - 5^B Docenti coinvolti :insegnanti delle classi Linguaggi coinvolti: Storia-Educazione Civica- Matematica-Immagine Tempi previsti: 10 ore Tempi utilizzati: gennaio - febbraio Fondi previsti: costo zero Partner esterni alla scuola : Agenzia delle entrate con il Patrocinio della Provincia di Cremona 76 “LIBERI DAL FUMO” CLUB DEI VINCENTI

Obiettivi

• Resistere alla pressione che spinge i giovani a fumare

• Obiettivi conoscitivi, attitudinali, comportamentali

Attività

• Compilazione questionari alunni, genitori, insegnanti

• Prendere contatto con il personaggio che si occupa degli “affari di salute”

• Conoscere come siamo fatti dentro

• “Le storie della Buona Salute” lette dai genitori a casa per un loro maggior coinvolgimento

Classi coinvolte : .5^A-5^B Docenti coinvolti : insegnanti delle classi Linguaggi coinvolti: Italiano- Scienze- Immagine Tempi previsti: 10 ore Tempi utilizzati: 1° quadrimestre con cadenza quindicinale Fondi previsti: costo zero. Partner esterni alla scuola : Servizio Territoriale Dipendenze Cremona

77 Nel plesso si realizzano inoltre le seguenti attività come arricchimento dell'offerta formativa:

• MINIVOLLEY attività che vuole promuovere la pratica del volley con giochi ed esercizi fruibili da tutti, in collaborazione con l'Unione Sportiva Esperia.

• OLTREIBANCHI TEATRO partecipazione a spettacoli per bambini e bambine presso il Teatro Ponchielli di Cremona.

• MUSEI CIVICI: - MUSEO IN TASCA visita gratuita ai musei cittadini offerta dal Comune di Cremona a tutti gli alunni e le alunne della scuola primaria. - DIPINGERE CON LE PAROLE visite alla Pinacoteca, finalizzate all'approfondimento delle attività linguistiche ed espressive.

• BIBLIOTECA attività di prestito e consultazione presso la Biblioteca Statale di Cremona.

• FANTASTICALIBRO attività di promozione alla lettura finanziata dal Comune di Cremona.

78 Questo documento è stato corretto, integrato ed aggiornato dalle insegnati della commissione P.O.F. del 5° circolo di Cremona composta da : Laura Amadasi, Paola Ardighieri, Chiara Bozzetti, Daniella Ceruti, Ester Ferretti, Caterina Gobbi, Anna Moruzzi, Anna Papini, Anna Tamborini.