EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013 Aggiornamento al 13 maggio 2013; h. 20.00

Relazione a supporto della dichiarazione di stato di emergenza ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26/10/2012 (G.U. n. 30 del 5/2/2013)

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Corso Bolzano, 44 10121 Torino www.regione.piemonte.it/governo/org/14.htm email: [email protected] telefono: 011-432.1398 fax: 011-432.5785 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

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Il presente documento è stato redatto con il contributo delle seguenti Strutture della Direzione OO.PP., Difesa del Suolo ed Economia Montana a Foreste:

• Infrastrutture e Pronto Intervento • Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico – Torino • Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico – Biella • Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico – Vercelli • Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico – Verbania • Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico – Cuneo • Protezione Civile e Sistema Anti Incendi Boschivi (A.I.B.) (In collaborazione con il Centro Funzionale di Arpa e con i Volontari del Piemonte) • Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico, Area di TO, CN, NO, VB • Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico, Area di AL, AT, BI, VC EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

Introduzione ed inquadramento dell’evento. A partire dalla giornata di venerdì 26 aprile, e con particolare veemenza, il pomeriggio di sabato 27 aprile 2013, violenti fenomeni temporaleschi hanno colpito con notevole intensità un’estesa fascia montana e pedemontana nord orientale del Piemonte. Le zone in cui si sono rilevati maggiori effetti sono state il , l’Eporediese e la Valchiusella, gran parte del Biellese, la media e bassa Valsesia e parte del Verbano Cusio Ossola. Il giorno 2 maggio un violento nubifragio ha colpito un settore della bassa Langa Cuneese. Fenomeni isolati di intensità minore hanno altresì interessato altre aree della fascia pedemontana/collinare. Nei giorni dal 26 aprile al 1 maggio 2013 una depressione pressoché stazionaria sulla Penisola Iberica ha determinato un intenso e persistente flusso umido sudoccidentale sulla nostra regione che ha determinato precipitazioni rilevanti sopratutto sui versanti pedemontani del Piemonte settentrionale dove dove si sono registrati sia elevati quantitativi cumulati - si sono raggiunti localmente valori massimi intorno a 400 mm in 5 giorni - sia elevate intensità orarie. I primi fenomeni si sono registrati dalla giornata di Venerdì 26 aprile, con piogge deboli diffuse e intensità maggiori sul settore settentrionale a causa dell’interazione del flusso umido meridionale con l’orografia. Nel tardo pomeriggio di sabato 27 aprile, una forte instabilità termodinamica sulla zona prealpina dall’alto Canavese al Verbano ha dato origine allo sviluppo di celle temporalesche intense che, rimanendo stazionarie, hanno fatto registrare massimi di precipitazione molto forti, in particolare sull’ Eporediese, Biellese e Verbano (zone B e A del sistema di allertamento) dove si sono superate in alcune stazioni pluviometriche le soglie di allertamento. La zona dell'Eporediese e del Biellese (zona B del sistema di allertamento) ha visto precipitazioni medie di forte intensità (54,5 mm in 12 ore) con un massimo sulle 12 ore di 193,2 mm raggiunto nella stazione di (dove la massima intensità oraria è stata di 50,8 mm) e un massimo sulle 3 ore di 133,8 mm raggiunto nella stazione di Pinalba (dove il massimo orario è stato di 100 mm). Nel bacino del del Toce invece (zona A) si sono registrati in media 42,6 mm, con un massimo in 12 ore sulla stazione di Fomarco (VB) di 126 mm e di 62,2 mm in 3 ore la stazione di Sambughetto (VB). Le precipitazioni, dopo una breve attenuazione nel mattino di Domenica 28 aprile, sono continuate nelle giornate di lunedì 29 e di martedì 30 Aprile con quantità mediamente moderate ma valori localmente forti o molto forti sui settori settentrionali ed occidentali, deboli o localmente moderate altrove. Valori rilevanti sono stati misurati, nelle prime 12 ore, nelle stazioni di Lago Paione (zona A) con 79,8 mm, Piedicavallo (zona B) con 56,4 mm, Piano Audi (zona C) con 88,6 mm e Vaccera (zona D) con 39,4 mm. Mercoledì 1° maggio la circolazione depressionaria ha stazionato tra Spagna e Francia apportando ancora instabilità diffusa al mattino sulle zone a nord del Po, seppur generalmente con valori di precipitazione inferiori alle giornate precedenti. Complessivamente sono stati registrati quantitativi ingenti nel settore settentrionale della Regione, in particolare sui versanti pedemontani, raggiungendo localmente valori massimi intorno a 400 mm in 5 giorni di valore cumulato. Nella giornata di giovedì 2 maggio, nonostante un aumento dei valori di pressione che ha determinato un miglioramento generale delle condizioni meteorologiche, un minimo in quota posizionato in prossimità dei Pirenei ha continuato a convogliare un impulso di aria instabile sulla regione determinando temporali diffusi a partire dalle ore centrali, in particolare sul settore sud-occidentale. La descrizione dettagliata del quadro meteorologico elaborato dal Centro Funzionale presso Arpa Piemonte è riportata nell’allegato 1. Numerosi sono stati i disagi e gli impatti sulla collettività sia relativamente alla normale convivenza sociale, sia segnatamente all’assetto e al patrimonio economico. I Comuni maggiormente interessati (evidenziati in fig. 1), che coprono complessivamente una superficie di circa 1600 km2, sono 59 (37 in Provincia di Torino, 8 in Provincia di Biella, 4 in Provincia di Vercelli, 5 in Provincia di Verbania, 5 in Provincia di Cuneo). La popolazione residente in detti Comuni risulta essere di circa 150.000 abitanti. Nell’area colpita sono presenti importanti vie di collegamento, anche internazionali (ad es.: l’autostrada A5 - Torino – Aosta – Traforo del Monte Bianco) la SS 33 del Sempione e la SS 659 della val Formazza, alcune strade di rilevanza nazionale, regionale e locale talora non agibili in corso d’evento, nonché la ferrovia Torino – Aosta e la ferrovia del Sempione. Sono stati segnalati, inoltre,

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numerosi e diffusi danni alle diverse piste, mulattiere e tratturi ad uso agro-silvo-pastorale, inducendo un evidente disagio in un territorio montano ad alta vocazione di utilizzo e valorizzazione dei pascoli e del patrimonio colturale. A causa degli intensi fenomeni si sono registrati casi di interruzione della viabilità dovuti sia ad attività dei corsi d’acqua che a movimenti di versante; frequenti i casi di isolamento di frazioni, allagamento di edifici (in particolare di cantine e di garage), trasporto e deposito di materiale in carico ai corsi d’acqua, esondazioni, intasamento e rigurgito della rete di smaltimento acque reflue, ostruzione di attraversamenti, cedimenti di muri, asportazione del manto stradale, episodi di persone intrappolate in auto ecc. . Le amministrazioni comunali, supportate dai Tecnici della Direzione Regionale OO.PP. Difesa del Suolo ed Economia Montana a Foreste hanno emesso, a oggi, circa 50 Ordinanze volte a evitare il peggioramento delle situazioni in atto, per lo sgombero di edifici, per il blocco della viabilità e per l’effettuazione dei primi interventi. In totale le evacuazioni ammontano ad un centinaio. Dalle prime ore dell’allerta, il giorno 26, la competente Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste, si è organizzata per far fronte all’emergenza sin dall’emissione del 1° Bollettino di Allertamento per rischio idrogeologico (Direttiva P.C.M. 24/12/2004), mettendo in campo le proprie risorse umane e strumentali. Lo schema organizzativo messo in atto ha previsto due momenti distinti:

• l’immediata attivazione della sala operativa di Protezione Civile regionale quale riferimento per tutte le attività concernenti la prima fase emergenziale; • l’attività di ricognizione e censimento ed analisi dei danni da parte degli uffici tecnici della Direzione, coordinati dal Settore Infrastrutture e Pronto Intervento.

In entrambe le fasi i responsabili dei Settori decentrati Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico sono stati individuati come referenti su base territoriale in sintonia e di concerto con i responsabili dei Settori Prevenzione del Rischio Idrogeologico e degli altri uffici tecnici periferici, al fine di operare in modo strutturato e coordinato assicurando la massima efficacia delle azioni. Già in corso di evento è stata effettuata una serie di rilievi ed accertamenti, anche al fine di fornire un supporto tecnico alle Amministrazioni locali per la gestione di situazioni critiche (evacuazioni, chiusure viabilità ecc.), nonché di verificare l’evoluzione di alcune situazioni note. Il presente rapporto riporta il quadro della situazione sulla base delle informazioni disponibili e dei rilievi esperiti alla data della stesura del documento. Con riferimento alla descrizione degli effetti al suolo si sottolinea come gli accertamenti siano ancora in atto e potrebbero continuare nei giorni prossimi anche in relazione ad una risposta in tempi differiti di alcune tipologie di instabilità dei versanti.

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Figura 1 – Comuni maggiormente colpiti. In rosso i comuni interessati dall’evento del 27/4–1/5/2013; in verde i comuni interessati dall’evento del 2/5/2013.

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Attivazione del sistema regionale di protezione civile L’attivazione del sistema regionale di Protezione Civile si è originata in data 26 aprile 2013 alle h 13.00 a seguito dell’emissione del bollettino d’allertamento per rischio idrogeologico previsto dalla Direttiva P.C.M. 24 febbraio 2004 da parte del Centro Funzionale di ARPA Piemonte. Tale Bollettino prevedeva per le 36 ore successive e per determinati riferimenti geografici e idrologici (Tabella 1)e per definiti livelli di criticità (Tabella 2 e Tabella 3) un avviso meteo (ordinaria criticità) per piogge e temporali per i settori A, B, e per soli temporali sul settore I. Nei due giorni successivi si confermava la situazione, con l’estensione dell’avviso meteo ai settori C ed L. Il Bollettino d’allertamento del giorno 29 confermava il quadro critico previsto, definendo un codice d’allertamento pari 2 (moderata criticità) per i settori A, B, C e L e un avviso meteo di ordinaria criticità per i settori D, E ed I. Il Settore Protezione Civile della Regione Piemonte, sulla base delle proprie procedure operative allertava il Sistema regionale di Protezione Civile (Province, Prefetture, Dipartimento Protezione Civile, Comuni, Volontariato, ecc…) e disponeva l’apertura della Sala operativa di protezione civile a partire dalle h 06.00 del 30 aprile 2013. Contemporaneamente all’apertura della sala operativa è stata data informazione agli Organi ed alle Strutture della Regione nelle sue articolazioni politiche e organizzative. Dai presidi territoriali regionali di protezione civile di , Vercelli e Verbania sono stati allestiti in pronta partenza i mezzi con i materiali, le apparecchiature e le attrezzature necessarie a fronteggiare eventuali richieste di assistenza da parte delle Autorità di Protezione Civile sul territorio. Stante la situazione meteo prevista il Settore inoltrava richiesta di applicazione dei benefici di cui al DPR 194/01 all’Ufficio Volontariato del Dipartimento Nazionale della Protezione civile. La Sala operativa regionale individuava la turnazione del personale in modo da poter monitorare l’andamento dei fenomeni meteo previsti e dare contestuale risposta ad eventuali esigenze del territorio. Presso la sala operativa sono giunte le informazioni dagli uffici UTG delle Prefetture e dalle Province e dall’A.I.Po (Agenzia Interregionale per il Po) sulle rispettive attività istituzionali in corso; A.I.Po comunicava l’attivazione del proprio servizio di pronta reperibilità per gli uffici di Parma, Torino, Alessandria e Casale Monferrato.

Tabella 1 - Riferimenti geografici contenuti nei Bollettini d’allertamento Estratto da: D.G.R. del 30 Luglio 2007, n. 46-6578. “APPROVAZIONE NUOVO DISCIPLINARE PER LA GESTIONE ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO REGIONALE AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE” Riferimenti geografici zone di allerta F Valle Tanaro A Bacino del Toce G Bacini Belbo e Bormida B Valli Chiusella, Cervo, Valsesia H Bacino dello Scrivia C Valli Orco, Lanzo e Sangone I Pianura settentrionale D Valli Susa, Chisone, Pellice, Po L Pianura torinese e colline E Valli Varaita, Maira e Stura di Demonte M Pianura cuneese

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Tabella 2 - Livelli di criticità contenuti nei Bollettini d’allertamento: rischio idrogeologico 1 - Criticità ordinaria Le situazioni da criticità ordinaria sono determinate da precipitazioni previste o monitorate a cui in generale è associata una bassa probabilità che si verifichino fenomeni di dissesto, pur tuttavia è necessario prestare attenzione all’evoluzione della situazione. 2 - Moderata Criticità Le situazioni di moderata criticità sono determinate da precipitazioni previste o monitorate in grado di generare i seguenti fenomeni di dissesto: • VERSANTI: limitati fenomeni di instabilità; possibile attivazione di singoli fenomeni di instabilità di grandi dimensioni, in aree note, legati a contesti geologici particolarmente critici; • CORSI D’ACQUA A REGIME TORRENTIZIO: limitati fenomeni di trasporto in massa con parziale riattivazione di conoidi, contenuta attività erosiva e modesti fenomeni di inondazione ed alluvionamento; possibile attivazione di singoli fenomeni di grandi dimensione; • AMBITO URBANO - RETE IDROGRAFICA MINORE, CANALI IRRIGUI, RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE: allagamenti ad opera dei canali e dei rii e fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane, con coinvolgimento delle aree urbane più depresse 3 - Elevata Criticità Le situazioni di elevata criticità sono determinate da precipitazioni previste o monitorate in grado di generare: • VERSANTI: numerosi ed estesi fenomeni di instabilità; possibile attivazione di singoli fenomeni di instabilità di grandi dimensioni; probabile riattivazione di singoli fenomeni di instabilità di grandi dimensioni, in aree note. • CORSI D’ACQUA A REGIME TORRENTIZIO: numerosi e marcati fenomeni di trasporto in massa con riattivazione di estesi settori di conoide e notevoli fenomeni di inondazione ed alluvionamento (corrispondente allo Scenario 2 del GNDCI “inondazione urbana o delle infrastrutture periurbane o delle infrastrutture viarie e ferroviarie extraurbane conseguente ad esondazione dei corsi d’acqua minori”). • AMBITO URBANO - RETE IDROGRAFICA MINORE, CANALI IRRIGUI, RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE: estesi allagamenti ad opera dei canali e dei rii e rilevanti fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane, con coinvolgimento di aree urbane estese (corrispondente allo Scenario 1 del GNDCI “inondazione urbana o delle infrastrutture periurbane da rigurgito di fognature o di fossi e scoli di drenaggio”).

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Tabella 3 - Livelli di criticità contenuti nei Bollettini d’allertamento: rischio idraulico 1 - Criticità ordinaria Le situazioni da criticità ordinaria sono determinate da precipitazioni previste o monitorate in grado di generare PORTATE DI MORBIDA ovvero portate che occupano l’intera larghezza del corso d’acqua; a questa situazione è associata una bassa probabilità che si verifichino fenomeni di esondazione, pur tuttavia devono essere sospesi tutti i lavori in alveo ed è necessario prestare attenzione all’evoluzione della situazione. 2 - Moderata Criticità Le situazioni di moderata criticità sono determinate da precipitazioni previste o monitorate, in grado di generare PIENE ORDINARIE a cui sono associati i seguenti fenomeni di dissesto: • CORSI D’ACQUA A REGIME FLUVIALE: limitati fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento delle aree prossimali al corso d’acqua e moderati fenomeni di erosione. • CORSI D’ACQUA A REGIME FLUVIALE ARGINATI: limitati fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento delle aree golenali e moderati fenomeni di erosione. 3 - Elevata Criticità Le situazioni di elevata criticità sono determinate da precipitazioni previste o monitorate, in grado di generare PIENE STRAORDINARIE a cui sono associati i seguenti fenomeni di dissesto: CORSI D’ACQUA A REGIME FLUVIALE: estesi fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento di aree distali al corso d’acqua, intensi fenomeni di erosione e di alluvionamento. CORSI D’ACQUA A REGIME FLUVIALE ARGINATI: estesi fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento di tutta l’area golenale e di aree distali al corso d’acqua con inondazione dovuta a puntuali fenomeni di tracimazione, sifonamento o rottura degli argini; intensi fenomeni di erosione e di alluvionamento.

Le attività di sala sono state quindi avviate come definito dalle procedure operative. Sono stati definiti turni di sala operativa a coprire un arco temporale di 48 ore ed un supporto costante del personale assegnato alle diverse aree funzionali del settore. La Provincia di Biella e quella di Verbania hanno comunicato l’apertura della propria sala operativa; costante è stato il raccordo tra la Sala Operativa Regionale con gli uffici UTG delle Prefetture interessate dall’evento. Il Settore regionale di Protezione Civile nelle giornate del 29 e del 30 aprile ha altresì preso parte a due riunioni del Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) convocato dalla Prefettura di Torino. Nel pomeriggio del giorno 30 si è riunito presso lo stesso Settore il Centro Regionale di Coordinamento Tecnico Idraulico, previsto dalla Direttiva P.C.M. del 8/2/2013 “Indirizzi operativi per l’istituzione dell’Unità di Comando e Controllo del Bacino del Fiume Po, ai fini del governo delle piene”, con la partecipazione di rappresentanti dell’AIPO, del Centro Funzionale regionale e delle strutture tecniche della Direzione regionale Opere Pubbliche. Nel corso di tale riunione si sono analizzate le situazioni di potenziale criticità di carattere idraulico sulle aste principali del territorio piemontese e si sono definite procedure e metodologie d’intervento per regolamentare l’attività del Centro in occasione di future situazioni d’emergenza. La Sala operativa della Protezione civile ha lavorato secondo il Modello Augustus, attraverso quindi l’attivazione delle funzioni di supporto, in particolare sulla Funzione Tecnico-scientifica (F1), Funzione Mass-media e Comunicazione (F3), Funzione Volontariato (F4), Funzione Materiali e mezzi (F5) e Funzione Telecomunicazioni (F7).

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Tabella 4 - Segnalazioni relative al dissesto idrogeologico gestite dalla Sala Operativa BERSAGLIO COMUNE PROV. FENOMENO Tipologia Condizione Mongrando Biella Allagamenti Reti Reti distribuzione acqua danneggiate

Rosazza Biella Frana di crollo Strade principali Strade principali chiuse in via cautelativa Fenomeni Aglie' Torino Edifici Edifici danneggiati torrentizi Fenomeni Reti smaltimento acque reflue Aglie' Torino Reti torrentizi danneggiate Fenomeni Aglie' Torino Strade principali Strade principali danneggiate torrentizi Fenomeni Aglie' Torino Strade secondarie Strade secondarie danneggiate torrentizi Fenomeni Reti smaltimento acque reflue Aglie' Torino Reti torrentizi danneggiate Fenomeni Aglie' Torino Edifici Edifici altro torrentizi Fenomeni Andrate Torino Edifici Edifici chiusi in via cautelativa torrentizi Fenomeni Andrate Torino Strade secondarie Strade secondarie danneggiate torrentizi Fenomeni Borgofranco d' Torino Strade principali Strade principali interrotte torrentizi Fenomeni Borgofranco d'Ivrea Torino Strade secondarie Strade secondarie interrotte torrentizi Fenomeni Borgofranco d'Ivrea Torino Edifici Edifici chiusi in via cautelativa torrentizi Reti smaltimento acque reflue Ivrea Torino Allagamenti Reti danneggiate Ivrea Torino Allagamenti Strade principali Strade principali interrotte

Montalto dora Torino Allagamenti Strade secondarie Strade secondarie interrotte

Montalto dora Torino Allagamenti Edifici Edifici chiusi in via cautelativa Fenomeni Nomaglio Torino Edifici Edifici danneggiati torrentizi Fenomeni Nomaglio Torino Strade principali Strade principali interrotte torrentizi Fenomeni Nomaglio Torino Strade secondarie Strade secondarie danneggiate torrentizi Fenomeni Torino Edifici Edifici chiusi in via cautelativa torrentizi Fenomeni Settimo vittone Torino Strade secondarie Strade secondarie danneggiate torrentizi Fenomeni Settimo vittone Torino Edifici Edifici altro torrentizi Verbania Verbania Allagamenti Edifici Misure cautelari per innalzamento lago

Varallo Vercelli Frana Strade secondarie Strade secondarie interrotte

La sala operativa ha complessivamente gestito 24 segnalazioni di situazioni di criticità sul territorio, attraverso una prima validazione delle informazioni ricevute; le segnalazioni sono state condivise con le strutture tecniche decentrate della Direzione per l’effettuazione dei necessari sopralluoghi tecnici e con i Coordinamenti Provinciali competenti per la risoluzione delle criticità richiedenti un eventuale supporto delle strutture operative del Volontariato in termini di personale, materiale e mezzi. La funzione informazione e comunicazione è stata gestita, durante tutto il corso dell’evento dai colleghi dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale mediante la pubblicazione delle informazioni sulle pagine web della Regione Piemonte. I comunicati stampa emessi nel corso dell’evento sono riportati in allegato. I Comuni coinvolti in attività di protezione civile riferite all’evento meteorologico al momento della stesura del rapporto risultano essere 10, interessati principalmente da fenomeni di piena e/o esondazioni dei corsi d’acqua del reticolo secondario o da problematiche connesse a crisi della rete di

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regimazione idrica in ambito urbano. Localmente si sono verificati modesti fenomeni franosi, specialmente a carico della viabilità secondaria. In alcuni comuni dell’Eporediese sono state attuate evacuazioni precauzionali di edifici di civile abitazione. Nella Tabella 4 è riportato l’elenco delle segnalazioni gestite dalla Sala Operativa nel corso dell’evento. Nella gestione delle emergenze è stato richiesto il supporto logistico ed operativo fornito dalle associazioni di volontariato, che hanno operato su richiesta delle amministrazioni comunali. Il rapporto con gli Enti e le Associazioni di livello nazionale (ANA e ANC - Associazione Nazionale Alpini e Associazione Nazionale Carabinieri) è stato gestito soprattutto a livello informativo. Nella Tabella 5 è riportato il quadro degli interventi e delle attività svolte da parte delle diverse associazioni di volontariato di protezione civile. In relazione al progressivo miglioramento del quadro delle criticità sul territorio regionale e a seguito dell’emissione del bollettino d’allertamento del 30 aprile, che riportava a un livello di ordinaria criticità residua per deflussi, limitatamente ai settori A, B, C I ed L, si procedeva alle h 20.00 dello stesso giorno alla chiusura la sala operativa per la gestione dell’emergenza.

Tabella 5 - Riepilogo impiego risorse del volontariato e strumentali nel corso dell’evento

Unita’ impiegate Associazioni Attivita’ svolte Comuni impegnate MATERIALI MEZZI VOLONTARI N° TIPO N° TIPO

Land rover Pulizia fossi e Coordinamento BI 23 5 defender + sgombero Valli Elvo e Cervo autocarro materiale franato

Posizionamento barriere e sacchi Barriere noaq ( + Coordinamento Iveco 180 e pick sabbia su lungo 10 4 posa 200 sacchi 2 Verbania VCO up amarok lago maggiore sabbia) (c/o com. Prov.carabinieri)

Agliè, , Coordinamento Pompaggio , Ivrea, 102 9 Motopompe 15 Mezzi fuoristrada TO cantine allagate Montalto Dora, Pavone

Gestione presidio ANA 6 Druento territoriale

Totale 141 13 22

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Effetti al suolo Di seguito si riportano sinteticamente le segnalazioni pervenute alla Direzione e le risultanze dei sopralluoghi e delle verifiche ad oggi esperiti .

Provincia di Torino

L’Amministrazione Provinciale di Torino segnala numerosi dissesti lungo la rete viaria provinciale, di seguito riassunti.

Tabella 6 – Segnalazioni da amministrazione provinciale di Torino SP km Comune Nota SP 1 delle Valli di Lanzo 42+200 Ceres intervento di ricostruzione muro di controriva in pietrame a secco crollato SP 1 delle Valli di Lanzo 49+900 Intervento di ripristino della scarpata a valle in corrispondenza di un muro di sostegno SP 1 delle Valli di Lanzo 46+800 Ala di Stura Lavori di manutenzione straordinaria del ponte in ferro SP 13 diramazione 1 per 1+900 intervento di ricostruzione banchettone a valle 36 m a causa del Rivarolo cedimento scarpata e cordolo laterale a valle SP 197 del colle del Lys Viù Ripristino di attraversamenti idraulici e manutenzione straordinaria di ponti SP 197 del colle del Lys 22+700 Viù Lavori di manutenzione straordinaria del ponte SP 209 di 1+200 Mompantero Ripristino di attraversamento in Loc. Pietrastretta SP 210 di Mompantero Interventi di ripristino protezioni spondali in Loc. San Giuseppe SP 31 di Monastero 4+700 Monastero di intervento di costruzione scogliera a valle a causa smottamento scarpata Lanzo a valle SP 32 della Valle di Viù guado intervento di consolidamento spalle Stura SP 32 della Valle di Viù , Viù, Ripristino di attraversamenti idraulici e manutenzione straordinaria di , Lemie ponti SP 32 della Valle di Viù Viù Lavori di manutenzione straordinaria del ponte in loc. Fucine SP 32 della Valle di Viù 30+950 Usseglio Interventi di ripristino in seguito a spanciamento muro a monte SP 32 della Valle di Viù - 0+100 Usseglio Lavori di manutenzione straordinaria del ponte in loc. Perinera dir. 1 di Perinera SP 35 di Favria Favria intervento di ricostruzione sottofondo e pavimentazione degradato SP 47 della Val Soana 4+800 Ingria intervento di ispezione versante e disgaggio per una frana a monte SP 47 della Val Soana 8+400 Ingria intervento di ricostruzione opere di sostegno e banchettone per cedimento muro di sostegno SP 52 di 0+655 Agliè intervento di ricostruzione scarpata asportata con gabbionata SP 64 della Val Chiusella 12+750 intervento di ricostruzione scarpata franata con gabbionata SP 72 di Nomaglio Nomaglio-Settimo intervento di ricostruzione attraversamento stradale su ordinanza Vittone sindacale a causa di attraversamenti idraulici ostruiti e presenza materiale su strada SP 73 della Serra 10+000 ca Andrate intervento di somma urgenza per ripristino pavimentazione provvisoria in seguito ad asportazione pavimentazione in porfido da ripristinare con un successivo intervento urgente SP 73 della Serra Borgofranco- intervento di adeguamento attraversamenti stradali e regimazione alvei Andrate-Nomaglio- in Borgofranco, Andrate, Nomaglio e Settimo Vittone a causa di Settimo Vittone attraversamenti idraulici ostruiti e presenza materiale su strada SP 73 della Serra 1+480 Borgofranco Rifacimento di un ponticello sul Rio dei Mulini d'Ivrea SP 73 della Serra 2+890 Borgofranco Rifacimento di un ponticello sul Rio Bersalone d'Ivrea SP 73 della Serra 3+800 al Borgofranco Regimazione acque a monte dei Balmetti (intervento progettato dal 4+900 d'Ivrea Comune di Borgofranco d'Ivrea)

Comune di Agliè L’esondazione dei rii Gais, Cua e Rialto e la compromissione della rete fognaria hanno determinato danneggiamenti alle strade comunali Meleto, Principe Amedeo, Crosa e Michela. In particolare si sono registrati danni diffusi alla viabilità comunale legati all’accumulo di detriti, l’allagamento del salone polifunzionale Alladium e di numerose cantine nella zona del campo sportivo e di piazza Setificio. Nel centro storico, in via Michela, danni alla pavimentazione. L’esondazione localizzata, per rigurgito, del rio Rialto e la concomitante azione erosiva esercitata sull’argine destro dal Canale di hanno

9 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste

inoltre comportato il danneggiamento di un tratto della strada provinciale per S. Giorgio C.se (asportata parte della carreggiata). Comune di Andrate Le acque meteoriche, invadendo le vie del concentrico, hanno comportato una parziale asportazione della pavimentazione stradale (via delle Alpi, piazza del Ponte, SP 73 della Serra). Si è verificata l’esondazione dei rii Tecchiale, Rossana, del Rumore, Lo Riale, Rionca e dei Mulini., con invasione di materiale detritico in corrispondenza di un edificio rurale abitato, che è stato sgomberato, con gravi danni all’adiacente strada comunale. Lungo le strade che collegano il centro abitato alle frazioni si sono invece registrati alcuni franamenti, che non hanno tuttavia isolato le borgate. Registrati anche danni alle strade comunali Rossana, S. Giacomo - Alpe Val Neira, Andrate- Chiaverano ed Andrate-S. Giacomo, danni alla rete acquedottistica ed un franamento in località Piste.

Figura 2 – Allagamenti e danni nel Comune di Andrate

Comune di Baldissero T.se Segnalati cedimenti lungo s.c. Bellavista, in areale già interessato da passati dissesti (marzo e novembre 2011). Comune di Borgofranco d’Ivrea Il territorio comunale è stato interessato da diffusi fenomeni di grave dissesto collegato all’attività della rete idrografica minore. L’attività erosiva esercitata dai rii dei Mulini, Ivozio, Lo Riale, Bersalone e S. Germano ha provocato danni per lo più in corrispondenza di tratti d’alveo privi di interventi di sistemazione. La parziale esondazione degli stessi rii ha inoltre comportato il danneggiamento di numerose strade sia per erosione che per accumulo di materiale detritico; si è inoltre reso necessario lo sgombero precauzionale di una decina di edifici (ordinanze 21-28 del 28 aprile), con coinvolgimento di circa 12 famiglie. In località Balmetti le acque ruscellanti hanno provocato forti erosioni ed alluvionamento. Sono stati effettuati lavori d’urgenza (taglio arboreo, muratura di rinforzo in sponda sinistra) in corrispondenza del fenomeno franoso nel bacino del rio dei Mulini, in loc. Biò, ai piedi della strada provinciale per Chiaverano. Riscontrate infine colate sul versante sinistro del Rio Mulini a monte della frazione Paratore. Le briglie sui rii principali a monte dell’abitato sono totalmente colmate da materiale detritico.

10 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

Figura 3 – Borgofranco d’Ivrea, Loc. Balmetti, allagamenti e danni nel nucleo abitato

Figura 4 – Borgofranco d’Ivrea, erosioni e danni lungo il r. dei Mulini

Comune di Crollo del muro di recinzione del cimitero comunale ed apertura voragine lungo strada intercomunale di collegamento tra borgate. Comune di Frana lungo s.c. comunale Braida Comune di Crollo muro di contenimento in loc. Cou. Necessario svuotamento pannelli in fune metallica che trattengono i blocchi. Emessa ordinanza 10-2013. Problemi idraulici lungo il Rio Verney e la Roggia del Lys. Comune di Danni alle strade Teca Re Mistrin (fraz. S. Anna), Crosa e Capriolo.

11 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste

Comune di Ceres Danni alle strade comunali della Croce per e Grange Almesio - Ponte di Rusià. Comune di Danni diffusi alla rete stradale comunale. Comune di Corio Peggioramento delle condizioni del dissesto lungo la s.c. in frazione Mecio. Comune di Cuorgné Danneggiate le difese spondali del Rio Gallenca presso via Galimberti. Comune di Danni al tetto del palazzo comunale (edificio storico vincolato dalla soprintendenza ai beni architettonici) e ad ai tetti di alcuni edifici privati. Comune di Danni per frana alle strade: Luvatera; Canfier; Carias-Bottil; Fraschietto; Capelli; Tetti. Comune di Modesti movimenti franosi lungo s.c. Rivotti. Problemi idraulici lungo l’alveo del T. Stura il località Pialpetta-Borgo. Comune di Ivrea Nel pomeriggio di sabato 27 aprile, a causa dei copiosi apporti pluviometrici, la rete di smaltimento delle acque meteoriche di via Jervis, via Torino, zona mercato (tra la stazione ferroviaria e la frazione San Grato), Lungo Dora e via Circonvallazione è andata in crisi; alcuni edifici sono stati allagati (negozi, cantine, garage, la palestra dell’istituto Cena), alcune automobili sono state coinvolte dalla furia della corrente. La rete di smaltimento delle acque bianche è andata in crisi ed ha subito diffusi danneggiamenti. Comune di Cedimento di un muro di contenimento. Comune di Il giorno 30/4/13 un fenomeno franoso ha interessato un settore di versante ad esposizione nord, a monte di s.da Rigolino a Moncalieri. Il coronamento del fenomeno, con sviluppo di circa 50 m, si colloca in corrispondenza del ciglio di una scarpata ove sono in corso interventi di nuova edificazione, con edifici ancora disabitati. Un settore di muro in C.A. ed alcune palizzate, per un tratto di circa 20 m, sono collassati; uno degli edifici ha le fondamenta lato valle completamente esposte. La scarpata di coronamento è subverticale, con substrato affiorante. Nel complesso il fenomeno è classificabile come scivolamento rotazionale; una zolla rototraslata di materiale terroso, con fronte di circa 60 m, larghezza di circa 20 m e spessori stimati sino a 4 m circa, ha raggiunto la s.da Rigolino, occludendola completamente per un tratto di circa 40 m . Nel tratto occluso il materiale franato si appoggia contro il versante opposto. Il volume complessivo di materiale coinvolto è dell’ordine di alcune migliaia di metri cubi (6000-10000). Sulla spalla sinistra del fenomeno si osserva un fenomeno minore di scivolamento incipiente, con superficie di alcune decine di metri quadrati. S.da Rigolino è l’unica via di acceso ad un gruppo di abitazioni stabilmente abitate, che sono quindi rimaste isolate.

12 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

Figura 5 - Schema del fenomeno franoso (non in scala da CTP 156133)

Figura 6 – Fenomeno franoso di s.c. Rigolino (Moncalieri) S.c. Rigolino ostruita. In alto si intravede la Visione frontale. In primo piano il piede della zolla prosecuzione oltre il corpo di frana. rototraslata. In alto il manufatto in C.A. collassato ed il coronamento principale.

Comune di Montalto Dora Vasti allagamenti e danni diffusi alla viabilità comunale. Nel centro storico l’altezza dell’acqua ha raggiunto gli 80 cm . Danni particolarmente gravi alla strada comunale Le Vigne (che conduce al lago Pistono ed al Sito di Interesse Comunitario IT 111021); parte del fondo stradale è stato divelto e trasportato sino alla piazza del comune. Isolati sette nuclei familiari.

Figura 7 – Allagamenti a Montaldo Dora

13 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste

Comune di Nomaglio Esondazione del Rio delle Valli. il Rio è esondato lungo gran parte del proprio corso, travolgendo parte delle difese spondali. Danni lungo S.P. 72 di Nomaglio. il Rio delle Valli ha occluso l’attraversamento della strada provinciale (km 6+310) ed è tracimato sulla SP72 e sulla SP73 provocando l’asportazione del manto stradale sulla prima ed il deposito di materiale litoide su entrambe, rendendo le strade impercorribili.

Figura 8 - Nomaglio – Tracimazione rio delle Valli lungo SP

Dissesto della strada comunale delle Valli il Rio delle Valli ha invaso e divelto la strada comunale rendendola impercorribile, l’acqua ha scavato fossi per una profondità che va dai 50 cm ai 2 m . Dissesto della strada comunale Nomaglio-Andrate. L’esondazione del Rio delle Valli ed in particolare la caduta dei massi trascinati ha interrotto il ponte sul Rio stesso della strada comunale da Nomaglio ad Andrate, creando una voragine di 2 m . Rio Rionasso. Il Rio è esondato lungo gran parte del proprio corso, mobilizzando materiali in alveo, erodendo le sponde in diversi e punti provocando danni alle vigne rivierasche, un fabbricato, creando potenziale pericolo per le regioni sottostanti. Rio Buseglia. Il trasporto solido ha provocato l’intasamento e la parziale asportazione dell’attraversamento della strada vicinale di Buseglia. Rio San Grato. il Rio San Grato è esondato nel tratto tra il Campo sportivo e il mulino comunale e determinando condizioni di potenziale pericolo per alcune abitazioni. Si sottolinea come la realizzazione di canali scolmatori a monte dell’abitato, realizzati a seguito degli eventi alluvionali del 1994, 1996 e 2000, abbia impedito che si verificassero danni all’interno del centro abitato. Figura 9 – Nomaglio; alluvionamenti nel centro abitato e danni alla viabilità minore

14 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

Comune di Ozegna Grave rischio di esondazione del T. Malesina. Comune di Danneggiato, presso la cartiera, il canale smaltimento acque che protegge da inondazione la zona artigianale. Comune di Danni diffusi alla viabilità comunale; diffusi allagamenti nel centro urbano con dissesto della rete smaltimento acque. Comune di L’erosione di sponda del rio S. Pietro con potenziale interessamento una strada interpoderale Comune di Crollo del manufatto di sostegno dell'unica strada di collegamento per la frazione Piandane. Comune di

Nei giorni 27 aprile – 1 maggio 2013 si è riattivato il fenomeno franoso in loc. Chiappetti. Tale fenomeno, manifestatosi più volte nel tempo, ebbe un episodio parossisitico il 2 maggio del 2012, allorquando si verificò un importante fenomeno di crollo. Il 2 maggio 2012 si verificò infatti una frana complessa dai versanti soprastanti la frazione Balmaglengo e Chiappetti che ha comportato la caduta di alcuni massi che hanno raggiunto il fondovalle. In particolare sono giunti almeno tre gruppi di blocchi, distanziati tra loro; uno di questi, di circa 20 m3, ha colpito il sedime della strada comunale demolendolo completamente e danneggiando i sottoservizi, e in particolare l’acquedotto comunale. Un altro gruppo di blocchi ha ostruito la strada comunale e ha colpito il rilevato della dell’autostrada A5 Torino Aosta; una porzione di uno di questi è stata proiettata sulla sede autostradale determinando un incidente. Un terzo blocco si è arrestato nei pressi dei primi edifici della frazione Balmaglengo, poco distante da un forno per mattoni abbandonato. Altri blocchi minori si sono fermati nel conoide. Il movimento franoso ha avuto origine circa 600 metri di dislivello a monte della zona colpita, circa all’altezza della frazione Lacou. Qui è presente una particolare condizione geologica. Una verifica nella zona di distacco ha permesso di evidenziare che all’altezza della frazione Lacou vi è una vasta area caratterizzata dalla presenza di detrito misto di potenza metrica appoggiato sul substrato roccioso, formato da limi sabbiosi cementati, entro cui sono inseriti blocchi eterometrici anche ciclopici. Tale settore di versante, come confermato dai dati derivanti dall’interferometria satellitare, è in leggero e costante cedimento. Tra la zona di distacco e il fondovalle vi è un ripido versante, privo di interruzioni, dove si è sviluppato un cono detritico parzialmente vegetato interrotto nella parte mediana da un salto roccioso. Nel corso dell’evento del 2.05.2012, in corrispondenza di un evento temporalesco localizzato, si è verificata una frana per fluidificazione del detrito con movimentazione di numerosi massi che, privi di discontinuità topografiche che ne ostacolino il percorso, sono giunti in parte al fondovalle. Nel sottostante cono detritico una vasta area è stata ricoperta da un accumulo di blocchi minori e accumuli medio-fini in posizione di equilibrio limite e la vegetazione è stata distrutta dall’evento. Il fatto che al piede del versante vi siano già numerosi blocchi decametrici indica che il fenomeno nel passato si è già ripetuto più volte; inoltre tali blocchi fungono da trampolino per i massi che provengono da monte permettendo rimbalzi ad altissimo coefficiente di restituzione. Nel corso dei mesi successivi sono state studiate con attenzione le condizioni geologiche del sito, anche grazie a rilievi dettagliati e a delle verifiche balistiche commissionate dal Comune ai propri professionisti di fiducia; dagli approfondimenti effettuati si è rilevato che nella zona di distacco è verosimile che si possano determinare nuovi fenomeni franosi, sia per distacco di blocchi dalle pareti rocciose in alcune parti disarticolati, sia per la possibilità che si possano ripetere fenomeni simili se non più gravi rispetto a quanto già accaduto. Accertata l’impossibilità di interventi di difesa attiva nella zona di distacco sia per la dimensione che per la tipologia del fenomeno, si è evidenziato come solo un vallo-rilevato al piede possa apportare una significativa mitigazione del rischio.

15 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste

In base a tali considerazioni, da parte dell’amministrazione comunale sono state intraprese più azioni cautelari, tra cui l’interruzione e il divieto di transito lungo la strada comunale per la località Chiappetti. Nel corso del recente evento del 28/4/2013, a causa delle importanti precipitazioni piovose, si è verificata la fluidificazione degli accumuli sul cono detritico conseguenti all’evento del 2012; il materiale fluidificato ha seguito il canale di conoide laterale destro e ed ha invaso la frazione Balmaglengo, depositando alcuni centimetri di sedimento medio-fine e movimentando numerosi blocchi lungo il cono detritico. Viste le condizioni meteorologiche il gestore autostradale ha posto una guardiania fissa e messo un senso unico alternato. Sul corpo di frana è attivo un sistema di monitoraggio GPS ora gestito da Arpa Piemonte che, nei prossimi giorni, effettuerà la prima lettura di esercizio.

Figura 10 – Immagini del crollo del 2/5/2012

Figura 11 – Schema della frana di loc. Chiappetti

Nel Comune di Quincinetto si segnala inoltre il cedimento di un muro in sottoscarpa su strada comunale in loc. Santa Maria.

16 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

Comune di Segnalate situazioni di pericolo lungo via causa erosione T. e lungo via Martin Vincenzo causa fenomeno di versante. Comune di Segnalate varie frane lungo la ripa di Robassomero. Comune di Aggravamento dissesti (per instabilità di versante) in località Case Pendon. Comune di Settimo Vittone Il territorio comunale è stato interessato da diffusi fenomeni di grave dissesto collegato all’attività della rete idrografica minore. Sono state emesse ordinanze di evacuazione temporanea per una trentina di famiglie.

Strada Comunale Settimo – Cavalgrosso. Il ruscellamento e la caduta di detriti hanno provocato l’interruzione della viabilità. Numerosi attraversamenti su rii minori si sono intasati provocando fenomeni di rigurgito.

Rio Valcauda. Il rio è esondato in più punti, in corrispondenza degli attraversamenti in località S. Carlo, Campiglie inferiore e superiore e Valcauda . Rio Calamia. Esondazioni ed erosioni localizzate lungo tutto il tratto. Sponde erose e murature stradali dissestate ed in equilibio instabile, nel tratto a monte dell’abitato di Costanza fino alla confluenza con la Dora Baltea. Rio Revalesio. Esondazioni ed erosioni localizzate lungo tutto il tratto. Opere di difesa esistenti danneggiate dalla frazione Caney alla confluenza con la D. Baltea. Frazione Montestrutto. Allagamento (altezza acqua circa 60 cm) delle abitazioni del centro storico. Figura 12 – Danni nel Comune di Settimo Vittone

Allagamenti a Montestrutto Danni a sede stradale ad opera del R. Valcauda

Danni a sede stradale ad opera R. Valcauda Danni ad opera del R. Calamia

17 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste

Comune di Movimento franoso in località Bioglio-Balmorto. Comune di Traversella Lungo la strada che collega la borgata Succinto con la Loc. Fondo, in località Durando, 500 m prima di raggiungere la loc. Fondo, tre massi di 1-2 m3 hanno raggiunto la sede stradale. Provengono dall’attivazione di una frana per scivolamento rotazionale (larghezza fronte circa 5 m) impostatasi sul detrito grossolano che costituisce il versante.

Figura 13 - Traversella, Crollo presso loc. Fondo

Comune di Usseglio Il giorno 18 aprile 2013, a monte di loc. Cortevizio, si è verificato un crollo di roccia intorno alla quota 1850 m dalla parete di Punta Forcola; la parte maggiore del materiale franato si è arrestata all’interno del canalone di scorrimento (Rio Chiot), a distanza considerevole dall’abitato di fondovalle . Solo alcuni frammenti minori di pezzatura decimetrica hanno seguito una traiettoria differente fermandosi al piede del versante nella zona retrostante la sede comunale destinata a bosco - prato, ad una distanza di circa m 100 dal Municipio. In conseguenza del recente evento alluvionale permane e si è aggravata la situazione di rischio.

Figura 14 Zona di distacco Frammento arrivato a circa 100 m dal Municipio

Comune di Esondazione rii minori; erosioni di sponda dei rii Valeriano e Granero. Dissesto lungo s.c. Costa.

18 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

Comune di Vico Canavese Un fenomeno franoso ha interrotto la strada comunale della Colla. L’esondazione del rio Frascallo ed un fenomeno franoso hanno provocato l’interruzione della strada comunale -. Cedimento in vari punti del sedime stradale lungo la strada per Cimabossola. Attività erosiva e trasporto solido lungo il rio di Nant; possibile criticità legata alla presenza di un tratto intubato più a valle che potrebbe ostruirsi. Comune di Crollo su via Montiglio (strada vicinale) di un masso di circa 3 m3 staccatosi poco più a monte lungo il versante; permane in posto un secondo masso di maggiori dimensioni in condizioni di equilibrio precario. Poco più a valle di via Montiglio potrebbe essere coinvolta una strada vicinale che conduce ad una struttura turistico-ricettiva.

Figura 15 – Vidracco Crollo su v. Montiglio

Comune di Viù Danni ad una mulattiera presso il capoluogo.

Provincia di Biella

Il bacino maggiormente colpito è quello del torrente Viona, nei comuni di Mongrando e Donato; l’allegato 2 riporta una documentazione fotografica. Comune di Donato Deposito di abbondanti detriti, tra cui grossi tronchi d’albero e massi di notevoli dimensioni lungo il torrente Viona. Si segnalano danni anche ad alcune strade comunali (loc. valle Bina e Faipian) ed il danneggiamento di un’opera di presa lungo il T. Viona. Danneggiato il ponte sulla strada Vecchia comunale Donato-Andrate in loc. Ruscello. La frana di Buriunda si è riattivata nel corso dell’evento. Trattasi di un esteso fenomeno gravitativo con superficie di oltre 20000 m2 il cui piede, per uno sviluppo di circa 160 m, si colloca lungo la sponda sinistra del T. Viona e che potrebbe quindi, in caso di evoluzione parossistica, occludere lo stesso corso d’acqua. A seguito di richiesta da parte del Comune all’Arpa Piemonte (che gestisce la rete regionale di controllo dei movimenti franosi – RERCOMF), la stessa ha effettuato una lettura straordinaria del sistema di monitoraggio attivo sulla frana. Una scheda descrittiva del fenomeno franoso (redatta da Arpa Piemonte) è riportata nell’allegato 3. Le risultanze delle misure indicano movimenti decimetrici su tutti i capisaldi topografici presenti. Sono state attivate le procedure di approfondimento e monitoraggio previsti per i casi critici.

19 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste

Figura 16 – Schema della frana di Buriunda (da Sifrap di Arpa Piemonte, vedi all. 3)

T. Viona

Figura 17 – frana di Buriunda. A sinistra panoramica frontale, a destra scarpate di recente riattivazione (foto Arpa Piemonte).

A livello precauzionale, è stata disposta l’evacuazione dello stabilimento dell’Alpe Guizza, lungo il T. Viona a valle della frana. Comune di Graglia Danni alla strada comunale per Pianetti. Danni alle opere acquedottistiche. Comune di Magnano Un fenomeno franoso lungo le sponde del torrente Viona ha comportato il danneggiamento delle opere di presa dell'acquedotto comunale. Comune di Mongrando Danni a scogliere su torrente Viona con danneggiamento rete fognaria. Deposito di abbondanti detriti, tra cui grossi tronchi d’albero e massi di notevoli dimensioni, lungo il medesimo torrente. Si segnalano anche danni alle infrastrutture del servizio idrico integrato. Comune di Rosazza Il crollo di alcuni massi ha coinvolto la strada provinciale tra Rosazza e San Paolo Cervo. Strada aperta a senso unico alternato.

20 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

Comune di Sala Biellese Un fenomeno franoso lungo le sponde del torrente Viona ha comportato il danneggiamento delle opere di presa dell'acquedotto comunale. Comune di Sordevolo Movimento franoso. Comune di Quittengo Crollo di un tratto di muro di valle della strada comunale Quittengo-Roreto Oriomosso/Rialmosso con interruzione della circolazione veicolare.

Provincia di Vercelli Comune di Cellio Frane superficiali in frazione Carega che hanno interessato alcune strutture di viabilità pubblica. Comune di Piedicavallo Crollo muro di sostegno Comune di Valduggia Una frana in località Campiano ha creato disagi alla circolazione. Un altro fenomeno franoso ha provocato la temporanea chiusura della strada provinciale che conduce alla frazione Zuccaio. Comune di Varallo Cedimento del muro di sostegno lungo strada comunale Arboerio, oltre la frazione Dovesio.

Provincia di Verbania Comune di Craveggia Danni da frana alla rete stradale comunale. Comune di Formazza Chiusura Strada Statale n. 659 per passo San Giacomo, causa potenziale caduta massi. Comune di Mergozzo Danni alla pavimentazione di un rio in prossimità dell’abitato di Albo. Segnalati anche alcuni allagamenti.

Comune di Pieve Vergonte Il trasporto solido del rio Lanca ha comportato l’ostruzione di un attraversamento. Il crollo di un manufatto, in frazione Gulo, ha prodotto un franamento il cui materiale ha raggiunto un’abitazione. Comune di Premia Danneggiamento reti paramassi a seguito di crollo.

Provincia di Cuneo

Comuni interessati dall’evento temporalesco del 2 maggio 2013. Comune di Carrù Danni diffusi ad infrastrutture private.

21 Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste

Comune di Clavesana Allagamenti diffusi. Comune di Dogliani Esondazione del R. Papin con allagamento area presso il campo da calcio. Danni diffusi alla viabilità comunale: s.c. di Pianezzo; s.c. C.na Palazzotto; s.c. del Tanasso. Danni alla rete fognaria ed alla rete di smaltimento della acque bianche. Comune di Farigliano Esondazione del Rio Lupo. Allagamenti diffusi con battenti idrici sino a 3 m . Danni diffusi alla rete stradale, alle reti acquedottistiche e fognarie nonché agli impianti di depirazione. Numerosi danni a privati; ingenti danni all’agricoltura. Comune di Narzole Aggravamento della frana di Perosa, che minaccia il centro abitato.

22 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

Compendio impatti La tabella delle pagine seguenti elenca analiticamente le segnalazioni disponibli per ogni singola località al giorno 13 maggio 2013. Per ogni intervento previsto è riportato l’importo di massima necessario.

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EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 REGIONE PIEMONTE

PV Comune Fenomeno Tipologia danno Segnalazione Note Problemi idraulici lungo il T. Viona.Deposito di abbondante materiale tra cui grossi tronchi BI Donato Fenomeni torrentizi Dissesto idraulico d'albero e massi di notevoli dimensioni lungo l'asta. Richiesta dal comune ad Arpa una lettura straordinaria del BI Donato Frana Rischio ostuzione Riattivazione frana della Buriunda. sistema di monitoraggio attivo sulla frana della Buriunda Strade Danni alla strada comunale per valle Bina ed alla BI Donato secondarie strada Faipian Ponte s.da vecchia comunale Donato-Andrate loc BI Donato Fenomeni torrentizi Ponte . Ruscello danneggiato Problemi idraulici lungo il T. Viona, BI Donato Fenomeni torrentizi Dissesto idraulico danneggiamento opere idrauliche, di presa e di restituzione. Strade BI Graglia Frana Danni alla strada per località Pianetti secondarie BI Graglia Fenomeni torrentizi reti Danni alle opere acquedottistiche Un fenomeno franoso lungo le sponde del BI Magnano Fenomeni torrentizi Reti torrente Viona ha comportato il danneggiamento delle opere di presa dell'acquedotto comunale Danni a scogliere sul Torrente Viona; deposito di Dissesto abbondante materiale tra cui grossi tronchi BI Mongrando Fenomeni torrentizi idraulico/Reti d'albero e massi di notevoli dimensioni lungo il torrente Viona Infrastrutture BI Mongrando Fenomeni torrentizi Danni ad infrastrutture fognarie servizio idrico Strade Crollo di un muro di sostegno lungo via Pinchiolo, BI Piedicavallo secondarie in frazione Montesinaro Bonifica e messa in sicurezza del versante BI Piedicavallo Frana Strade principali ricompreso tra il ponte Pinchiolo e l'abitato di Piedicavallo a monte della SP 100 Strade Crollo di un tratto di muro di valle della SC Interruzione della circolazione BI Quittengo Frana di crollo secondarie Quittengo-Roreto-Oriomosso/Rialmosso veicolare Frana su SP tra Rosazza e San Paolo Cervo con BI Rosazza Frana di crollo Strade principali Competenza provincia senso unico alternato Elenco segnalazioni e valutazione interventi 1

EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 REGIONE PIEMONTE

PV Comune Fenomeno Tipologia danno Segnalazione Note

Un fenomeno franoso lungo le sponde del BI Sala Biellese Fenomeni torrentizi Reti torrente Viona ha comportato il danneggiamento delle opere di presa dell'acquedotto comunale BI Sordevolo Frana Movimenti franosi Strade CN Clavesana Frana Ripristino strade comunali secondarie Strade CN Dogliani Frana secondarie e Ripristino strade e sistemazione corsi d'acqua dissesto idraulico Strade CN Farigliano Frana Sistemazione strade comunali secondarie Strade Dissesto rete fognaria e danneggiamenti alle s.c. TO Agliè Fenomeni torrentizi secondarie Meleto, Principe Amedeo, Crosa, Michela 1 casa sgomberata per Esondazione dei rii Tecchiale, Rossana, del TO Andrate Fenomeni torrentizi Edifici invasione materiale d'alveo, Rumore, Lo Riale, Rionca, dei Mulini O.S. n. 04/2013 del 29/04/2013 Strade Danni alla strada S. Giacomo - Alpe Val Neira, TO Andrate Frana O.S. n. 02/2013 del 27/04/2013 secondarie altra viabilità locale Strade Danni alle strade comunali Andrate-Chiaverano e TO Andrate Fenomeni torrentizi O.S. n. 05/2013 del 27/04/2013 secondarie Andrate-S. Giacomo Strade TO Andrate Fenomeni torrentizi Danni alla Strada di Rossana O.S. n. 06/2013 del 30/04/2013 secondarie TO Andrate Fenomeni torrentizi Edifici Rischio allagamenti in località località Salamia Danni presso strada comunale di S. Giacomo- Strade TO Andrate Fenomeni torrentizi Pinalba (acquedotto) e in strada comunale per secondarie Chiaverano TO Andrate Frana Edifici Fenomeni di versante in località Piste Fessurazioni lungo s.da Bellavista in areale già Strade TO Frana interessato da passati dissesti (marzo e secondarie novembre 2011) TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici Problemi idraulici lungo il Rio Mulini in Borgata Biò O.S. n. 20/2013 del 23/04/2013 Strade TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Danni alle Via XXV Aprile e Via Marconi O.S. n. 31/2013 del 28/04/2013 secondarie

Elenco segnalazioni e valutazione interventi 2

EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 REGIONE PIEMONTE

PV Comune Fenomeno Tipologia danno Segnalazione Note Problemi idraulici lungo Rio S. Germano e ponte TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici O.S. n. 32/2013 del 28/04/2013 comunale al confine con Nomaglio O.S. n. 38/2013 del Strade Danni a viabilità e pavimentazione in Via Coppa TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi 07/05/2013;O.S. n. 30/2013 del secondarie in fraz. Balmetti 28/04/2013 Problemi idraulici lungo il Rio Mulini, , minaccia ad TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici abitato fraz. Biò a valle della S.P. n. 73 Problemi idraulici lungo Rio Mulini, , necessita TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici scolmatore a difesa abitato fraz. Biò Problemi idraulici lungo Rio Ivozio, , minaccia ad TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici abitato fraz. Ivozio Problemi idraulici lungo il Rio Mulini, a monte TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici S.P. n. 73 a protezione borgata Biò Problemi idraulici lungo presso i Rii Bersalone e TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici Lo Riale, rischio per concentrico e fraz. Biò, previsto scolmatore Problemi idraulici lungo il Rio S. Germano, , a TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici monte Strada Comunale della Palma, rischio per abitato della fraz. S. Germano , I° tratto Problemi idraulici lungo il Rio S. Germano, , a monte Strada Comunale della Palma, rischio per TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici abitato della fraz. S. Germano - II° tratto di completamento Danni gravi a opere fognarie e di smaltimento TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici acque meteoriche e pavimentazione Strada Comunale in fraz. Balmetti Danni a difese spondali e viabilità minore lungo TO Borgofranco d'Ivrea Fenomeni torrentizi Edifici Rio S. Germano, , presso confine con territorio comunale di Nomaglio Crollo del muro di recinzione del cimitero comunale e voragine su strada intercomunale di TO Bruzolo Frana Strada collegamento tra borgate Lattodi di Bruzolo e Leitera di S. Didero Ordinanza di chiusura al TO Canischio Frana Strada Frana lungo la s.da comunale Braida traffico veicolare (n. 4/2013 del 30/4/2013)

Elenco segnalazioni e valutazione interventi 3

EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 REGIONE PIEMONTE

PV Comune Fenomeno Tipologia danno Segnalazione Note Necessario svuotamento Crollo muro di contenimento in loc. Cou, pannelli in fune metallica che TO Carema Frana Edifici Riempimento e danneggiamento barriere trattengono i blocchi. paramassi metalliche a difesa abitato Ordinanza 10-2013. TO Carema Fenomeni torrentizi Culture Rio Verney e roggia del Lis Danni alle strade comunali della Croce per Strade TO Ceres Monastero di Lanzo e Grange Almesio - Ponte di Traffico veicolare limitato secondarie Rusià Strade TO Colleretto Castelnuovo Danni diffusi alla rete stradale comunale secondarie TO Corio Frana Edifici Dissesto s.c. fraz. Case Mecio (peggioramento) Ripristino e sottomurazione difesa spondale rio TO Cuorgné Fenomeni torrentizi Opere idrauliche Gallenca Strade Danni alle strade: Luvatera, Canfier, Carias-Bottil, TO Frassinetto Frana secondarie Fraschietto, Capelli, Tetti Strade Piccoli movimenti franosi lungo s.da comunale TO Groscavallo Frana secondarie verso Rivotti. Movimentazione in alveo T. Stura in loc. Pialpetta - TO Groscavallo Fenomeni torrentizi Edifici Borgo per sistemazione sponda sinistra TO Ivrea Allagamenti Reti Reti smaltimento acque reflue Strade interrotte, strada Torino, via Gervis, zona TO Ivrea Allagamenti Strade principali mercato, danni d'allagamento Un settore di muro in c.a. e alcune palizzate per Frana per Strade un tratto di circa 20 m sono collassate; uno degli TO Moncalieri scivolamento secondarie ed edifici ha le fondamenta lato valle esposte. rotazionale edifici Interessate proprietà private e viabilità comunale. Isolati, sino a 60-80 cm nel centro abitato, danni a TO Montalto Dora Allagamenti Edifici O.S. n. 15/2013 del 28/04/2013 rete stradale secondaria Strade Ordinanza in atto - 7 nuclei TO Montalto Dora Allagamenti Danni alla strada comunale delle Vigne secondarie familiari isolati Danni per occlusione attraversamento strada TO Nomaglio Fenomeni torrentizi Strade principali provinciale per rigurgito Rio della Valle TO Nomaglio Frana Edifici Problemi di versante a monte abitato TO Nomaglio Strade principali Voragine su strada Nomaglio-Borgofranco

Elenco segnalazioni e valutazione interventi 4

EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 REGIONE PIEMONTE

PV Comune Fenomeno Tipologia danno Segnalazione Note

TO Nomaglio Fenomeni torrentizi Edifici Problemi idraulici rio S. Grato, rischio per abitato Strade Danni a pista per accesso opera di presa TO Nomaglio Fenomeni torrentizi secondarie acquedotto Crollo argine ed esondazione rio Rionasso/rio TO Nomaglio Fenomeni torrentizi Edifici Danni a cascina sottostante Buseglia TO Ozegna Fenomeni torrentizi Grave rischio esondazione T. Malesina Danni al canale che protegge da inondazione la TO Parella Fenomeni torrentizi zona artigianale. Danni a viabilità comunale e rete fognaria, TO Pavone Canavese allagamenti diffusi nel centro urbano. Strade L’erosione di sponda del rio S. Pietro minaccia TO Pecetto Torinese Fenomeni torrentizi secondarie una strada interpoderale Strade Crollo del manufatto di sostegno dell'unica strada TO Pertusio Frana secondarie di collegamento per la frazione Piandane. Strade Cedimento muro sottoscarpa strada comunale TO Quincinetto Frana secondarie località Santa Maria Autostrada Fluidificazione accumulo frana con interferenza su Minacciata e chiusa in via TO Quincinetto Frana (potenziale) fraz. Balmaglengo. precauzionale Pericolo per via Barbania causa erosione T. Strade TO Rivara Levone; pericolo via Martin Vincenzo causa secondarie fenomeno di versante. Strade TO Rivara Frana Franamento controripa via Martin Vincenzo secondarie Strade Aggravamento situzione località Case Pendon già TO Rocca Canavese Frana secondarie finanziata con O.C. n. 7 Ripristino alveo Rio Valcauda, argine, rimozione Strade TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi detriti da strada comunale, demolizione manufatto O.S. n. 13 del 28/04/2013 secondarie Rio Calamia, disalveo Rio Revalesio Danni su Strada Comunale Settimo-Cavalgrosso: Strade TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi pulizia fossi, cunette, disostruzione O.S. n. 14 del 28/04/2013 secondarie attraversamenti Strade TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Danni a difese spondali e strade comunali O.S. n. 20 del 28/04/2013 secondarie Danni a difese spondali Rio Revalesio, rischio per TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Edifici 1 abitazione isolata abitato loc. Figlie-Canei Elenco segnalazioni e valutazione interventi 5

EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 REGIONE PIEMONTE

PV Comune Fenomeno Tipologia danno Segnalazione Note Problemi idraulici lungo Rio Valcauda in loc. TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Edifici Campiglie inf.; rischio per abitato Cesnola, richiede briglia Problemi idraulici lungo Rio Valcauda in loc. TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Edifici Valcauda-Campiglie, rischio per abitato Cornaley, richiede briglia Strade TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Danni a viabilità S.C. Cavalgrosso secondarie Problemi idraulici lungo Rio Calamia, richiede TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Edifici briglia selettiva Problemi idraulici lungo Calamia a monte del TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Edifici ponte Madonna delle Grazie S.P. n.72, rischio per il concentrico Problemi idraulici lungo Rio Calamia, tratto a valle TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Edifici della S.P. n.72, rischio per scuole e concentrico Problemi idraulici lungo Rio Calamia, loc. S. TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Edifici Sebastiano, rischi per abitato Danni a rete fognaria e sistemi smaltimento acque TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi meteoriche fraz. Montestrutto Problemi idraulici lungo il Rio Calamia - richiede Circa una ventina di abitazioni TO Settimo Vittone Fenomeni torrentizi Edifici sistemazione definitiva; progetto preliminare a rischio sgombero in caso di istanza L-.R. 54/75 peggioramento ordinanza di chiusura della Strade TO Tavagnasco Frana Movimento franoso località Bioglio-Balmorto strada comunale per Balmorto secondarie n. 15/13 del 30.04.2013 Danni alla strada che collega Succinto a Fondo, Strade Emessa ordinanza 9/2013 del TO Traversella Frana regione Durando. Crollo di blocchi sulla secondarie 30/4/2013 carreggiata Crollo dal settore di punta Forcola che ha TO Usseglio Frana Edifici raggiunto il fondovalle, borgata Cortevizio. (episodio del 18 aprile 2013) Rischio esondazione canale scolmatore rio TO Fenomeni torrentizi Edifici Levesa Esondazione rii minori; erosioni di sponda dei rii TO Varisella Fenomeni torrentizi Edifici Valeriano e Granero

Elenco segnalazioni e valutazione interventi 6

EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 REGIONE PIEMONTE

PV Comune Fenomeno Tipologia danno Segnalazione Note Dissesto s.c. bta Costa già segnalato, ma non finanziato, Strade TO Varisella Frana Dissesto lungo s.da comunale Costa nella LR 38/78 per € 20.000 a secondarie seguito delle piogge agosto 2012 cod. O1V_001_201892 Strade Interruzione s.da comunale Colla; cedimento TO Vico Canavese Frana secondarie sedime stradale s.da per Cimabossola Frana/Fenomeni Strade Interruzione s.da comunale Trausella-Rueglio, TO Vico Canavese torrentizi secondarie causa frana e esondazione Rio Frascallo. Strade Frana su via Montiglio. Permane un masso di Frana in prossimità di civile TO Vidracco Frana di crollo secondarie dimensioni maggiori in equilibrio precario. abitazione Strade TO Viù Danni a mulattiera secondarie Danni diffusi alle SP: 1, 13, 197, 209, 210, 31, 32, TO Provincia di Torino Strade principali 35, 47, 52, 64, 72, 73, SMAT (Società TO Metropolitana Acque Reti Danni diffusi ai collettori delle acque bianche Torino) Strade Smottamenti in frazione Carega che hanno VC Cellio Frana secondarie interessato alcune strutture di viabilità pubblica Strade Smottamento muro di sostegno s.c. Arboerio oltre Ordinanza attivata in data 29 VC Varallo Frana secondarie frazione Dovesio aprile Strade VCO Craveggia Frana Danneggiamenti per frana alle strade comunali secondarie Chiusura strada statale per passo San Giacomo, VCO Formazza Frana Strade principali causa crolli potenziali. VCO Mergozzo Fenomeni torrentizi Strade Allagamenti su strade provinciali Danneggiata la pavimentazione di un rio presso VCO Mergozzo Fenomeni torrentizi Opere idrauliche l'abitato di Albo Collasso muro di sostegno con franamento che Ordinanza Sindacale n. VCO Pieve Vergonte Frana Edifici ha sfiorato un'abitazione 808/2013 Attraversamento ostruito lungo Rio Lanca, loc. Ordinanza del comune 808- VCO Pieve Vergonte Fenomeni torrentizi Strada Piano 2013 VCO Premia frana Danneggiamento reti paramassi a seguito crollo

Elenco segnalazioni e valutazione interventi 7

Direzione Regionale Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste

Considerazioni conclusive Alla data di uscita del presente rapporto di evento i sopralluoghi e le verifiche per l’accertamento dei danni, per il censimento degli interventi di messa in sicurezza del territorio e la relativa quantificazione sono pressoché concluse. L’evento verificatosi nei giorni 27 aprile - 1 maggio 2013 ha colpito un’estesa fascia montana e pedemontana nord orientale del Piemonte. Complessivamente sono state registrate precipitazioni ingenti e fortemente concentrate a carattere temporalesco, che hanno localmente raggiunto valori massimi sino ai 400 mm in 5 giorni di valore cumulato. Nella giornata del 2 maggio si sono verificati diffusi temporali nel settore sud-occidentale del Piemonte. Numerosi sono stati i disagi e gli impatti sulla collettività sia relativamente alla normale convivenza sociale sia, segnatamente, all’assetto e al patrimonio economico. Il territorio interessato copre una superficie di circa circa 1600 km2 con popolazione residente di circa 150.000 abitanti. L’area è caratterizzata da importanti vie di collegamento, anche internazionali, da zone produttive anche rilevanti ed è fittamente popolata. A causa degli intensi fenomeni si sono registrati casi di interruzione della viabilità dovuti sia ad attività dei corsi d’acqua che a movimenti di versante; frequenti i casi di isolamento di frazioni, allagamento di edifici (in particolare di cantine e di garage), trasporto e deposito di materiale in carico ai corsi d’acqua, esondazioni, intasamento e rigurgito della rete di smaltimento acque reflue, ostruzione di attraversamenti, cedimenti di muri, asportazione del manto stradale, episodi di persone intrappolate in auto ecc. . Le amministrazioni comunali, supportate dai Tecnici della Direzione Regionale OO.PP. Difesa del Suolo ed Economia Montana a Foreste hanno emesso, a oggi, circa 50 ordinanze (vedi allegato 5) volte a evitare il peggioramento delle situazioni in atto, per lo sgombero di edifici, per il blocco della viabilità e per l’effettuazione dei primi interventi. Le persone evacuate, in totale, sono circa cento. Le informazioni ad oggi pervenute consentono una valutazione dei danni rilevati ed una proiezione economica ragionevolmente corretta. Precisato quanto sopra, si può già asserire che:

• le parti del territorio che sono state oggetto di adeguate attenzioni negli anni passati, con la realizzazione di opere e di interventi consoni alla tutela dei luoghi e dei beni non hanno evidenziato problemi di grande rilievo; • in generale i problemi idraulici si sono manifestati in modo particolarmente significativo sui corsi d’acqua minori con il coinvolgimento di porzioni di abitati; • si registra un certo numero di effetti indotti da frane che interessano soprattutto la rete stradale, le infrastrutture acquedottistiche e fognarie, nonché da dissesti idraulici sul reticolo minore che in genere rivestono caratteristiche di notevole urgenza a tutela della pubblica incolumità e igiene; • alcuni interventi di cui sopra sono assolutamente da realizzarsi a breve per evitare l’innesco incontrollato di conseguenze peggiori in caso di reiterazione dei fenomeni; • in taluni casi si sono puntualmente rimarcati gravi problemi in presenza di note e conclamate situazioni di dissesto che necessitano di una radicale soluzione; • i problemi di versante pottebbero ancora evolvere nel medio termine; • si sono localmente manifestati anche episodi di particolare intensità con danneggiamento di coperture e caduta di alberi dovuti a forte vento (es. Comune di Foglizzo); • la vulnerabilità del territorio è confermata soprattutto in concomitanza di intenso utilizzo dei suoli.

Alcuni effetti macroscopici rilevati, a scopo esemplificativo e non esaustivo sono i seguenti:

• fuoriuscita di numerosi corsi d’acqua della rete idrografica minore con alluvionamento di aree abitate; • crisi delle reti urbane di smaltimento delle acque superficiali non adeguate alla caratura dei nubifragi;

24 EVENTI PLUVIOMETRICI DEI GIORNI 27 APRILE – 2 MAGGIO 2013

• dissesto della pavimentazione urbana a causa del ruscellamento concentrato; • dissesti diffusi sulla viabilità provinciale, comunale e agro-silvo-pastorale per allagamenti o frane; • grave dissesto del torrente Viona; • evoluzione ed aggravamento di casi puntuali pregressi (es. crollo incanalato del 2 maggio 2012 in loc. Balmaglengo/Chiappetti in comune di Quincinetto con interessamento dell’autostrada TO-AO e frana Buriunda in comune di Donato); • coinvolgimento di abitazioni private. La raccolta delle segnalazioni relative ai danni a soggetti privati è come d’uso, demandata ai singoli comuni. Nella massa dei casi gli oneri necessari per il ripristino delle infrastutture primarie danneggiate e la mitigazione del rischio per le popolazioni trascendono le capacità economiche delle singole amministrazioni. Come noto, infatti, i comuni piemontesi, quelli alpini in particolare, hanno dimensioni, popolazione e di conseguenza, risorse, estrememente limitate. Le strutture della Regione Piemonte sono istituzionalmente competenti al coordinamento degli interventi ed alla gestione delle operazioni di rientro alla normalità, successivamente alla durata dello stato di emergenza.

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RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013

A cura del Dipartimento Sistemi Previsionali

Torino, 2 maggio 2013

 N    Codice Fiscale – Partita IVA 07176380017 Dipartimento Sistemi Previsionali Via Pio VII, 9 - 10135 Torino – Tel. 01119681350 – fax 01119681341 – E-mail: [email protected] P.E.C.: [email protected]

SOMMARIO RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013...... 0

INTRODUZIONE ...... 2

ANALISI METEOROLOGICA ...... 3

ANALISI PLUVIOMETRICA...... 18

ANALISI IDROMETRICA...... 30

ATTIVITA’ DEL CENTRO FUNZIONALE ...... 37

In copertina: a sinistra la precipitazione totale dell’evento misurata dal 27 aprile al 1 maggio, a destra il pluviogramma registrato a Larecchio (VB)

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 1

INTRODUZIONE Nei giorni dal 26 aprile al 1 maggio 2013 una depressione pressoché stazionaria sulla Penisola Iberica ha determinato un intenso e persistente flusso umido sudoccidentale sulla nostra regione che ha alimentato fenomeni precipitativi rilevanti sia dal punto di vista dei quantitativi cumulati, sia delle intensità orarie. L’articolato sistema frontale associato alla depressione ha infatti interessato a più riprese il nord-ovest italiano, determinando condizioni locali di forte instabilità con formazione di temporali sul settore settentrionale che hanno colpito il Verbano, Biellese ed alto Canavese nella serata di sabato 27 aprile, e sempre il Canavese e le valli di Lanzo nella prima parte della notte di martedì 30 aprile.

Figura 1. Altezza di geopotenziale a 500 hPa il giorno 26 Aprile alle 00:00 UTC. Si nota la presenza del minimo sulla Penisola Iberica, la cui persistenza ha determinato le condizioni di forte maltempo sul Piemonte.

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 2

ANALISI METEOROLOGICA

Dopo il tempo mite e soleggiato che ha caratterizzato la giornata del 25 Aprile, determinando un sensibile aumento delle temperature, la formazione di un minimo sulla Penisola Iberica, distaccatosi dal flusso principale che scorreva a latitudini maggiori, ha instaurato, dalla giornata del 26 Aprile, un afflusso persistente di aria umida e instabile sull’Italia nordoccidentale (fig.2). Il minimo, confinato tra due blocchi anticiclonici, uno sull’Atlantico e l’altro sul Medio Oriente, e alimentato dall’ondulazione del getto principale presente sulla penisola Britannica, ha avuto un carattere di stazionarietà.

Figura 2. Altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa il giorno 26 Aprile 2013 dalle 00:00 UTC alle 18UTC, ogni 6 ore. Si nota la presenza del minimo sulla Penisola Iberica e il flusso sudoccidentale umido sull’Italia nordoccidentale.

In particolare nella seconda parte della giornata di Venerdì 26 Aprile la circolazione sudoccidentale si è intensificata (fig.3), a causa del rafforzamento del promontorio sull’area orientale e l’abbassamento della saccatura sulla penisola Britannica, che hanno gradualmente determinato uno streching del minimo. Questo ha determinato un richiamo di aria sub-tropicale sull’intera penisola.

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 3

Figura 3. Vento e umidità relativa a 700hPa dalle 00UTC alle 18UTC di Venerdì 26 Aprile.

Le precipitazioni della giornata di Venerdì 26 Aprile (fig.4) sono state a carattere sostanzialmente avvettivo, deboli diffuse, con intensità maggiori sul settore settentrionale a causa dell’interazione del flusso umido con l’orografia. Nella seconda parte della giornata le regioni settentrionali italiane sono state lambite dal ramo frontale freddo del sistema, che ha modulato il carattere diffuso delle precipitazioni, con la formazione di rovesci che sono stati registrati nella zona del Verbano e del Biellese (con valori massimi di 22.4 mm in 12 ore a Larecchio (VB) e 16,8 mm a Camparient (BI)). .

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 4

Figura 4. Precipitazione cumulata in 24 ore dalle 00UTC di Venerdì 26 Aprile alle ore 00UTC di Sabato 27 Aprile.

Nella giornata di Sabato 27 Aprile, l’abbassamento della saccatura sulla penisola Britannica isola un secondo minimo che si posiziona anch’esso sulla penisola Iberica, persistendo l’ampio anticiclone di blocco sul Mediterraneo orientale. Si è pertanto mantenuto il forte flusso sud occidentale a tutti i livelli dell’atmosfera che ha contribuito per l’intera giornata ad apportare umidità sulla regione. Sul Nordovest italiano si viene a determinare una condizione di marcata baroclinicità dovuta al contrasto tra le masse d’aria di origine subtropicale, in particolare negli strati più bassi, e l’aria fredda di origine nord atlantica in avvicinamento da nordovest in quota. Il nucleo della depressione in quota risulta infatti piuttosto freddo, con una temperatura minima del nucleo di circa -30 °C a 500 hPa.

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 5

Figura 5. Altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa il giorno 27 Aprile 2013 dalle 00:00 UTC alle 18UTC, ogni 6 ore.

Questo contrasto tra masse d’aria, associato alla convergenza negli strati più bassi, ha determinato una forte instabilità termodinamica sulla zona prealpina dal Verbano all’alto Canavese nel tardo pomeriggio del 27 Aprile, come evidenziato dalle mappe riportante nelle figure 6a e 6b.

Figura 6a. Andamento della temperatura potenziale Figura 6b. Vento e temperatura potenziale equivalente a equivalente e del vento dal 25 al 30 Aprile in un punto 925 hPa il 27 aprile alle ore 12UTC. del territorio regionale nell’alto Canavese.

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 6

L’instabilità ha dato origine allo sviluppo di celle temporalesche intense che, rimanendo stazionarie, hanno fatto registrare massimi di precipitazione molto forti.

Figura 7. Precipitazione cumulata in 24 ore dalle 00UTC di Sabato 27 Aprile alle ore 00UTC di Domenica 28 Aprile.

In particolare le precipitazioni sono state nella mattina moderate o forti su Verbano e Sesia, localmente molto forti. Nel bacino del Toce (zona A) nelle prime 12 ore di Sabato si sono registrati in media 35,6 mm, con un massimo in 12 ore sulla stazione di Larecchio (VB) di 93,8 mm e di 36 mm in 3 ore la stazione di Sambughetto (VB). Anche la zona del Biellese e del Sesia (zona B) ha visto precipitazioni medie forti, di 27,6 mm in 12 ore, con un massimo registrato dalla stazione di Bielmonte (BI) di 58 mm in 12 ore, di cui 35,8 mm in 3 ore. Nelle successive 12 ore della giornata nel bacino del Toce (zona A) si sono registrati in media 42,6 mm, con un massimo in 12 ore sulla stazione di Fomarco (VB) di 126 mm e di 62,2 mm in 3 ore la stazione di Sambughetto (VB). Sempre la zona del Biellese e del Sesia (zona B) ha visto precipitazioni medie forti, di 54,5 mm in 12 ore, con un massimo registrato dalla stazione di Traversella (TO) di 193,2 mm in 12 ore e 133,8 mm ad Andrate Pinalba (TO) in tre ore. Anche la zona Orco-Bassa Dora Riparia (Zona C) ha registrato precipitazioni moderate (medie di 20,5 mm in 12 ore) ma con punte interessanti a Colleretto (TO) di 74,4 mm, di cui 51 in tre ore.

Le immagini nella figura sottostante (fig. 8) mostrano l’evoluzione della cella temporalesca responsabile delle precipitazioni più intense formatasi tra le 14:00 e le 17:00 UTC del 27 aprile 2013. La cella ha raggiunto una notevole intensità verso le ore 15:00 UTC, pur non raggiungendo mai un’estensione verticale superiore a 7-8 km, valori tipici dei fenomeni convettivi nella stagione primaverile sulla nostra regione.

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 7

Fig 8. Mosaico della massima riflettività radar alle 14:00 (alto-sx), 15:00 (alto-dx), 16:00 (bassso-sx) e 17:00 (basso-dx).

Un’analisi più approfondita della riflettività e della velocità Doppler rilevata dal radar di Bric della Croce, permette di mettere in evidenza la formazione alle 15:10 UTC di un “eco ad uncino” (evidenziato dal cerchio nella mappa di riflettività) nel campo di riflettività, caratteristico di formazioni di tipo supercella associate a grandine. L’area indicata dalla freccia, con riflettività maggiore di 60 dBZ, conferma la presenza di grandine alla quota del fascio radar (1400 m s.l.m.). Alle 15:20 UTC si nota nel campo di velocità Doppler la caratteristica segnatura indicativa di una rotazione ciclonica, con centro localizzato 1-2 km a Nord del centro di Foglizzo (coordinate 7.82E 45.29N). Nel rispettivo campo di riflettività l’eco ad uncino appare ulteriormente sviluppato.

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 8

Figura 9: Velocità Doppler (sinistra) e riflettività (destra) alle 15:10 UTC (alto) e 15:20 UTC (basso).

Anche dalla precipitazione stimata da radar è possibile evidenziare l’intensità dei fenomeni precipitativi nell’area di Ivrea.

Figura 10a. Cumulata di precipitazione dalle ore 15:00 Figura 10b. Cumulata di precipitazione dalle ore 15:00 alle 20:00 UTC del 27.04.2013 rilevata dal sistema radar alle 20:00 UTC del 27.04.2013 rilevata dal sistema radar meteorologico piemontese. meteorologico piemontese. (dettaglio sulla zona d’Ivrea).

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 9

Sono evidenti due massimi di precipitazione su Pavone Canavese (TO) con oltre 140 mm e su Andrate (TO) con oltre 150 mm.

Le stazioni di Traversella (TO) e di Hone (AO) hanno registrato il record assoluto di precipitazioni in 24 ore, con valori rispettivamente di 212.6 mm e 142.0 mm, dalla data della loro installazione. Alcune stazioni hanno realizzato il massimo pluviometrico giornaliero per il mese di Aprile dal giorno della loro installazione, come si può osservare dalla tabella sottostante.

CEPPO_MORELLI VB 88.6 mm PIEDICAVALLO BI 192.4 mm TRAVERSELLA TO 212.6 mm LARECCHIO VB 201.6 mm CICOGNA VB 162.4 mm ANDRATE_PINALBA TO 181.6 mm CANDOGLIA_TOCE VB 156.4 mm MOTTAC VB 155.4 mm SAMBUGHETTO VB 209 mm FOMARCO VB 186.8 mm

La pressione al livello del mare (fig. 11) è scesa di circa 28 hPa dalla mattina del 25 Aprile fino alle 18UTC del 27 Aprile, momento nel quale l’afflusso di aria fredda ha sviluppato i fenomeni convettivi più intensi.

Figura 11. Andamento della pressione al livello del mare in un punto del Canavese dalle 00UTC del 25 Aprile alle 18 UTC del 30 Aprile.

Un ulteriore e determinante elemento che ha contribuito ad una fenomenologia così intensa sul settore nordoccidentale della regione è stato senz’altro il minimo di pressione che si è approfondito al suolo sull’area centro-meridionale del nostro territorio nel corso del pomeriggio di sabato 27 aprile (fig. 12), minimo barico che poi si è riassorbito nel corso della serata favorendo una progressiva attenuazione delle precipitazioni.

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 10

Figura 12. pressione sul livello del mare il giorno 27 Aprile 2013 dalle 06:00 UTC, ogni 6 ore.

Il giorno successivo persiste il flusso umido sudoccidentale, che è stata la caratteristica determinante di tutto l’evento (fig. 13). La leggera rotazione del flusso in senso antiorario determina un temporaneo lieve aumento della temperatura in quota, che corrisponde ad una fase di temporanea attenuazione delle precipitazioni, nella mattinata di Domenica 28 Aprile, che rimangono confinate solo ai rilievi, sempre nelle zone dal Canavese al Verbano, con un’estensione alle Alpi Graie. I valori più rilevanti sono quelli della stazione di Colleretto (TO), che misura 34,8 mm in 12 ore, di cui 33,2 in tre ore, e la stazione di Vaccera (TO) che misura una ventina di mm.

Nel pomeriggio le precipitazioni riprendono a causa dell’accumulo di umidità e delle condizioni di instabilità favorite dalle temporanee schiarite mattutine (fig. 14).

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 11

Figura 13. Altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa il giorno 28 Aprile 2013 dalle 00:00 UTC alle 18UTC, ogni 6 ore.

Figura 14. Precipitazione cumulata in 24 ore dalle 00UTC di Domenica 28 Aprile alle ore 00UTC di Lunedi 29 Aprile.

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Le piogge del pomeriggio di Domenica 28 Aprile hanno un carattere più diffuso, con massimi locali forti. Le precipitazioni più rilevanti cumulate in 12 ore ammontano a 25 mm nella zona del Toce (zona A), con 41,2 mm nellla stazione di Mottarone (VB), 27,4 mm nella zona del Biellese, Valsesia, Dora Baltea (zona B) con 47,6 mm a Piedicavallo (BI) e 26,9 mm nella zona Orco - Bassa Dora Riparia - Sangone (zona C) con 42mm a (TO). Sempre nel Verbano nella giornata di Domenica 28 Aprile si sono registrati apporti di neve fresca intorno ai 60-85 cm al di sopra dei 2500 metri.

Nella giornata di Lunedì 29 Aprile la configurazione sinottica rimane pressoché invariata: un flusso secondario continua ad alimentare parzialmente la struttura depressionaria centrata sulla Penisola Iberica, per poi ripresentarsi, dopo essere transitato a latitudini molto basse, come flusso sudoccidentale con componente debolmente ciclonica sul Mediterraneo occidentale. L’ampio anticiclone di blocco persiste sul Mediterraneo orientale impedendo il naturale spostamento verso est del minimo.

Figura 15. Altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa il giorno 29 Aprile 2013 dalle 00:00 UTC alle 18UTC, ogni 6 ore.

L’immagine da satellite (fig. 16) mostra l’alimentazione del minimo ad opera della saccatura sulle Isole Britanniche con aria relativamente più fredda, la circolazione depressionaria sulla penisola Iberica, il flusso umido sull’Italia tirrenica, con una linea di convergenza associata alla parte fredda della depressione, posizionata sulle Baleari.

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Figura 16. Immagine da satellite composta di Lunedi 29 Aprile alle ore 12UTC.

Le precipitazioni nella giornata di Lunedì 29 aprile (fig. 17) sono state a carattere persistente e diffuso, con valori moderati. Nella mattinata si sono registrati valori localmente forti o molto forti sui settori settentrionali (Cicogna (VB) 63,6 mm, Varallo (VC) 40 mm e Colleretto (TO) 23,2 mm) e sudoccidentali (Diga del Chiotas (CN) 54,8 mm e Upega (CN) 42,6 mm).

Figura 17. Precipitazione cumulata in 24 ore dalle 00UTC di Lunedi 29 Aprile alle ore 00UTC di Martedì 30 Aprile.

Anche in questa giornata alcune stazioni hanno realizzato il massimo pluviometrico giornaliero per il mese di Aprile dal giorno della loro installazione, come dalla tabella sottostante.

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COLLE_LOMBARDA CN 48.6 mm ARGENTERA CN 52.2 mm VINADIO_S._B CN 59.0 mm LAGO_PAIONE VB 77.2 GARDETTA CN 58.0 mm MACUGNAGA_RIFUGIO VB 73.2 mm

Nella giornata di martedì 30 Aprile il minimo sulla Penisola Iberica, seppur in lento colmamento, continua a condizionare lo stato del tempo sul Mediterraneo centro-occidentale convogliando flussi umidi sulla nostra regione. Nel corso delle prime ore del mattino la configurazione non subisce sostanziali evoluzioni, se non un leggero spostamento verso nord-est del centro della depressione, che determina un nuovo abbassamento della temperatura in quota e lo sviluppo di celle temporalesche intense. Successivamente si assiste ad un graduale colmamento della depressione.

Figura 18. Altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa il giorno 30 Aprile 2013 dalle 00:00 UTC alle 18UTC, ogni 6 ore.

Le precipitazioni registrate sono state mediamente moderate, con valori localmente forti o molto forti sui settori settentrionali ed occidentali, deboli o localmente moderate altrove. Valori rilevanti sono stati misurati, nelle prime 12 ore, nelle stazioni di Lago Paione (zona A) con 79,8 mm, Piedicavallo (zona B) con 56,4 mm, Piano Audi (zona C) con 88,6 mm e Vaccera (zona D) con 39,4 mm. Nelle successive 12 ore si segnalano sempre Lago Paione (zona A) con 33,4 mm, Bocchetta delle Pisse (zona B) con 21,2 mm, Borgone (zona C) con 50 mm e Barge

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(zona D) con 39,2 mm. Nella seconda parte della giornata il flusso ruota maggiormente da sud est negli strati bassi dell’atmosfera e le precipitazioni più intense interessano il settore più occidentale, da segnalare i 50mm in 12 ore a Borgone (zona C) e i 39,3 mm a Barge (zona D).

Figura 19. Precipitazione cumulata in 24 ore dalle 00UTC di Martedì 30 Aprile alle ore 00UTC di Mercoledì 1 Maggio.

Anche in questa giornata alcune stazioni hanno realizzato il massimo pluviometrico giornaliero per il mese di Aprile dal giorno della loro installazione, come dalla tabella sottostante.

COLLE_BARANT TO 64.2 mm BOCCHETTA_DELLE VC 55.0 mm PISSE FORMAZZA VB 55.8 mm VARISELLA TO 96.2 mm LANZO_STURA_ TO 98.8 mm CORIO TO 87.8 mm LAGO_PAIONE VB 113.2 mm ROSONE TO 95.2 mm

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Mercoledì 1° maggio la circolazione depressionaria persiste ancora tra Spagna e Francia apporta nella prima parte della giornata (fig. 20), apportando ancora instabilità diffusa al mattino sulle zone a nord del Po. Nel corso del pomeriggio la circolazione depressionaria si sposta verso nord, richiamata dalla depressione principale presente a nord delle isole britanniche, e si colma progressivamente, favorendo così un’attenuazione del flusso meridionale in quota ed un miglioramento delle condizioni meteorologiche con temporali limitati alle zone alpine.

Figura 20. Altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa il giorno 1° Maggio 2013 dalle 06:00 UTC, ogni 6 ore.

Nella prima parte della giornata di mercoledì 1° maggio le precipitazioni sono state deboli o moderate diffuse, con valori di pioggia cumulata più significativi misurati dalle stazioni di Lago Paione (zona A) con 41,6 mm e (zona C) con 39,8 mm. Nelle successive 12 ore le precipitazioni sono state limitate alle zone montane e pedemontane alpine, dove si segnalano i 23,8 mm di Traversella (zona B) in 3 ore ed i 32 mm di Rifugio Gastaldi (zona C).

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ANALISI PLUVIOMETRICA

A partire dalla giornata di Sabato 27 aprile forti precipitazioni hanno interessato il Piemonte colpendo soprattutto il nord della regione. Nei giorni a seguire le precipitazioni sono state meno intense ma comunque continue sempre sulle medesime zone determinando situazioni di criticità. Vengono riportate nella successiva tabella le piogge medie areali giornaliere e totali misurate sui bacini idrografici piemontesi durante l’evento del 27 aprile - 1 maggio 2013.

Figura 21. Bacini idrografici considerati Tabella 1. Totali di pioggia registrati espressi in millimetri nelle giornate dell’evento Precipitazioni [mm] BACINO 27/04 28/04 29/04 30/04 1/05 Totale

Alto Po 2.8 22.9 27.4 37.8 3.4 94.3 Pellice 9.1 24.3 24.7 43.4 3.2 104.7 Varaita 3.2 20.9 29.5 25.5 2.8 81.9 Maira 3.9 19.6 32.4 26 1.9 83.8 Residuo Po confluenza Dora Riparia 4.7 22.9 22.3 23.7 4.2 77.8 Dora Riparia 11.4 15.9 25 26 4.5 82.8 Stura di Lanzo 24.5 30.6 22.2 62.5 14.7 154.5 Orco 45.8 37.3 22.9 60.5 21.6 188.1 Residuo Po confluenza 15.1 30.7 21.8 35.5 8.6 111.7 Dora Baltea Dora Baltea 39.6 21.6 16.2 24.1 14.6 116.1 Cervo 34.4 28.4 25.3 25.3 9.7 123.1 Sesia 67.4 33.4 31.7 29.8 14.5 176.8 Residuo Po confluenza Tanaro 0.7 17.5 17 7.3 2.4 44.9 Stura di Demonte 10.1 19.6 40.6 28.7 1 100 Tanaro 3.7 16.5 28.2 17.7 0.2 66.3

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 18

Precipitazioni [mm] BACINO 27/04 28/04 29/04 30/04 1/05 Totale

Bormida 4.6 6.5 19.7 6.5 0.1 37.4 Orba 9.9 1.9 14 3.6 0 29.4 Residuo Tanaro 0.2 10.9 19.6 6.6 0.7 38 Scrivia Curone 18.5 2.2 8.2 1.4 0 30.3 Agogna Terdoppio 2.8 16.3 19.8 4.6 3.6 47.1 Toce 93.6 35.5 33.5 32.7 29.1 224.4 Ticino svizzero 65.8 42.1 50.4 18.6 8.7 185.6 Piemonte 25.8 22.3 26.1 20.7 6.9 101.8

Di seguito vengono mostrate le immagini delle precipitazioni giornaliere registrate a partire dal 27 aprile al 1 maggio.

a b

c d

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 19

e

Figura 22 Precipitazioni giornaliere: a) 27 aprile, b) 28 aprile, c) 29 aprile, d) 30 aprile, e) 1 maggio. Complessivamente sono stati registrati quantitativi forti sulla parte settentrionale della regione in particolare sui versanti pedemontani; si segnala il valore cumulato medio su tutta la regione che è stato di circa 100 mm in 5 giorni.

Figura 23 precipitazione totale evento Come si può notare analizzando i dati riportati nella successiva tabella, i maggiori quantitativi di pioggia si sono registrati sabato 27 aprile nelle province di Verbania e Biella con un massimo di 213 mm al pluviometro di Traversella (TO). Sulla pianura settentrionale e su quella torinese i

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 20

quantitativi di pioggia sono stati decisamente inferiori rispetto a quelli registrati sulle zone di allerta A e B.

Tabella 2. Totali di pioggia espressi in millimetri per le stazioni più significative nelle giornate dell’evento.

bacino comune stazione 1/05 1/05 27/04 27/04 28/04 29/04 30/04 Totale provincia provincia Zona allerta

A TICINO MONTECRESTESE VB LARECCHIO 201.2 61.2 61 56.2 30.8 410.4

A TICINO VALSTRONA VB SAMBUGHETTO 207.2 54.8 52.8 56.6 17 388.4

A TICINO TRONTANO VB MOTTAC 156 42.4 60.4 51.6 21.8 332.2

A TICINO PIEVE VERGONTE VB FOMARCO 187 39 31 40.4 28 325.4

A TICINO COSSOGNO VB CICOGNA 162.8 42 72.8 19.4 20 317

A TICINO MERGOZZO VB CANDOGLIA_TOCE 156.6 36.8 48.8 28 18.4 288.6

A TICINO CURSOLO-ORASSO VB CURSOLO 110 52.2 71.6 31 20 284.8

A TICINO BOGNANCO VB LAGO_PAIONE 25.8 14.4 74.8 113.4 55.2 283.6

A TICINO BOGNANCO VB PIZZANCO 102.2 38.2 31.8 42.6 39.2 254

A TICINO TOCENO VB ARVOGNO 121.8 44 38 28.2 21.6 253.6

A TICINO DRUOGNO VB DRUOGNO 116.6 38 47.8 28.4 20.4 251.2 MACUGNAGA A TICINO MACUGNAGA VB 23.8 45.4 72.2 69.8 40 251.2 RIFUGIO_ZAMBONI A TICINO VARZO VB ALPE_VEGLIA 82.2 46.6 23.2 47.2 45.4 244.6

A TICINO TRASQUERA VB TRASQUERA 88.2 30.6 32.4 43 44.4 238.6

A TICINO CEPPO MORELLI VB CEPPO_MORELLI 88.4 44.4 22.2 28.6 36.2 219.8

A TICINO VARZO VB VARZO 74.6 32.2 24 42.8 43.2 216.8

A TICINO DOMODOSSOLA VB DOMODOSSOLA 88.8 34.6 36.6 25.8 24.8 210.6 MOTTARONE A TICINO STRESA VB 46 44.8 67.2 23.8 18.2 200 BAITA_CAI DORA B TRAVERSELLA TO TRAVERSELLA 212.8 53.8 31.2 61.6 48.6 408 BALTEA B SESIA PIEDICAVALLO BI PIEDICAVALLO 191.8 73.6 33.2 59.8 11.4 369.8

B SESIA FOBELLO VC FOBELLO 149.8 39.8 37 49.4 17.8 293.8 DORA B ANDRATE TO ANDRATE_PINALBA 181.4 36.6 31.8 36.8 5.6 292.2 BALTEA DORA LILLIANES- B LILLIANES AO 177.8 29.2 24.6 40.8 13.8 286.2 BALTEA GRANGES B SESIA TRIVERO BI CAMPARIENT 106.8 46.6 40.6 56.4 13 263.4

B SESIA RASSA VC RASSA 128 43 26.4 47.4 9 253.8

B SESIA BOCCIOLETO VC BOCCIOLETO 119.6 33.8 29.4 44.2 14.2 241.2

B SESIA BIELLA BI OROPA 94.6 38.8 36.6 56.2 6.6 232.8

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 21

bacino comune stazione 1/05 1/05 27/04 27/04 28/04 29/04 30/04 Totale provincia provincia Zona allerta RIMA SAN B SESIA VC RIMA 103.4 42 22.2 37 17.4 222 GIUSEPPE DORA PONTBOSET- B PONTBOSET AO 79 42.6 17 45.2 23.2 207 BALTEA FOURNIER DORA B TO MEUGLIANO 86 37.2 28.8 39 13.8 204.8 BALTEA DORA B TO CAVALLARIA 74.8 40.6 30.2 42.6 16.4 204.6 BALTEA B SESIA GRAGLIA BI GRAGLIA 69.4 40.6 35.8 51.6 4.4 201.8

C ORCO SPARONE TO SPARONE 82.8 60.6 21 96.4 61.6 322.4

C PO CORIO TO PIANO_AUDI 69.8 37.4 24.8 126.4 31.2 289.6 COLLERETTO C ORCO TO COLLERETTO 90 68.6 30.4 67 28.4 284.4 CASTELNUOVO C ORCO TO FORZO 49.4 37.4 23.2 80.4 29.6 220 STURA DI LANZO C LANZO TORINESE TO 34.6 31.6 22.2 93.2 27 208.6 LANZO STURA_DI_LANZO C PO LANZO TORINESE TO LANZO 47.8 37.2 23.4 75.2 23.2 206.8

C PO COAZZE TO COAZZE 27.8 51.4 20.8 90 5.8 195.8

C PO CORIO TO CORIO 19.4 27 22.4 85.8 30 184.6

D PELLICE TO VACCERA 8.4 48.4 24.6 74.2 3 158.6

D PELLICE TO COLLE_BARANT 10 14.2 47 64 6.4 141.6 D PELLICE PERRERO TO 16.6 41 20.4 59.6 3.6 141.2 GERMANASCA D ALTO PO BARGE CN BARGE 6.2 27.6 25 72.4 0.8 132

E TANARO LIMONE PIEMONTE CN LIMONE PANCANI 40.8 48.2 42.4 32.6 0 164 VINADIO E TANARO VINADIO CN 32.6 30 59 40.2 0.4 162.2 S._BERNOLFO F TANARO BRIGA ALTA CN PIAGGIA 23.6 38.8 46.2 29 0 137.6

Le intensità di pioggia più significative sono quelle registrate nella giornata di sabato 27 su tutte le diverse durate. Si segnala in particolare il valore estremamente elevato del pluviometro di Andrate Pinalba (TO) che ha registrato in un’ora 100mm di pioggia.

Tabella 3. Massimi di pioggia, espressi in millimetri per diverse durate per le stazioni più significative.

Bacino Comune Stazione allerta Zona di Max 1 h Max 3 h Max 6 h Max 12 Max 12 h Provincia Provincia Max 24 h 24 Max

A TICINO VALSTRONA VB SAMBUGHETTO 27.8 63.4 92.4 132.8 211.6 A TICINO MONTECRESTESE VB LARECCHIO 15.6 44.2 73.6 124.4 206.2 A TICINO PIEVE VERGONTE VB FOMARCO 20.2 56 94 149.4 189.8 A TICINO COSSOGNO VB CICOGNA 25.6 44.8 64.8 95.2 163

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 22

Bacino Comune Stazione allerta Zona di Max 1 h Max 3 h Max 6 h Max 12 Max 12 h Provincia Provincia Max 24 h 24 Max

A TICINO MERGOZZO VB CANDOGLIA_TOCE 25 50.8 91 110 158.6 A TICINO TRONTANO VB MOTTAC 20 45.6 64.4 87 158.2 A TICINO TOCENO VB ARVOGNO 9.2 24.8 39.2 71 125.6 A TICINO DRUOGNO VB DRUOGNO 10.8 27.4 40.4 64 118.2 A TICINO BOGNANCO VB LAGO_PAIONE 9.6 23.6 43.8 80.6 115.2 A TICINO CURSOLO-ORASSO VB CURSOLO 11.6 32.6 50.4 68.8 110.2 A TICINO TRAREGO VIGGIONA VB MONTE_CARZA 8.8 27.8 44.4 70.4 110 A TICINO STRESA VB MOTTARONE_-_BAITA_CAI 10.2 23.4 38.8 62.6 106.2 A TICINO VERBANIA VB PALLANZA 10.6 21.4 38 64 105.6 A TICINO CANNOBIO VB CANNOBIO 8.2 27 44 70.2 104.8 A TICINO BOGNANCO VB PIZZANCO 9.2 21.8 39.2 73.2 102.8 DORA B TRAVERSELLA TO TRAVERSELLA 50.8 115 152.6 196.6 213.8 BALTEA B SESIA PIEDICAVALLO BI PIEDICAVALLO 27 47.8 78 139 206 DORA B ANDRATE TO ANDRATE_PINALBA 100.2 133.4 142.8 154.6 182.6 BALTEA DORA B LILLIANES AO LILLIANES-GRANGES 38.4 89.4 150.6 165.6 177.8 BALTEA B SESIA FOBELLO VC FOBELLO 18.4 43.6 72.8 120.2 154.2 B SESIA RASSA VC RASSA 19.6 33.6 60 101.4 132.6 B SESIA BOCCIOLETO VC BOCCIOLETO 12.8 29.2 50.2 89 120.6 B SESIA RIMA SAN GIUSEPPE VC RIMA 12.6 28.4 51.8 77.2 109.4 B SESIA TRIVERO BI CAMPARIENT 22.4 41 50.2 72.2 108.6 C PO CORIO TO PIANO_AUDI 26.4 51 62.4 90.6 143.2 STURA DI C LANZO TORINESE TO LANZO_STURA_DI_LANZO 25.6 32.6 50.6 75.6 116.4 LANZO COLLERETTO C ORCO TO COLLERETTO 27.6 51.4 63.6 76.8 114.4 CASTELNUOVO C ORCO SPARONE TO SPARONE 24 44.4 59.2 82 112 C ORCO TO ROSONE 15.6 37.8 52.8 59.4 106.2 STURA DI MONASTERO DI C TO CHIAVES 13.4 36.8 47.4 60.4 105.6 LANZO LANZO STURA DI C VARISELLA TO VARISELLA 17.8 29.4 46.4 70.6 104.6 LANZO C PO CORIO TO CORIO 16.2 30 45.6 63.6 103.8 D PELLICE BOBBIO PELLICE TO COLLE_BARANT 6.2 17 28.8 46.6 77 D PELLICE ANGROGNA TO VACCERA 20.6 28.6 30.6 46.4 76 D ALTO PO BARGE CN BARGE 11 15.6 27.2 38.4 72.8 D PELLICE PERRERO TO PERRERO_GERMANASCA 10.6 20.8 25 39 60.8 E TANARO LIMONE PIEMONTE CN LIMONE_PANCANI 10.2 21.2 33.2 46.8 83.6 E TANARO VINADIO CN VINADIO_S._BERNOLFO 11.8 26.6 40.8 56.6 80.4 E TANARO ENTRACQUE CN DIGA_DEL_CHIOTAS 17.8 37.2 50 56.8 76.8 F TANARO BRIGA ALTA CN PIAGGIA 12.6 26.4 42.8 45.6 82.6 ROCCAFORTE F TANARO CN RIFUGIO_MONDOVI' 10 24.4 39.2 42.4 75.6 MONDOVI’ F TANARO BRIGA ALTA CN UPEGA 12.8 27.2 42 45.6 73.4 G TANARO SASSELLO SV PIAMPALUDO 8.6 23.2 35.8 39.8 41.4 G TANARO CALIZZANO SV SETTEPANI 7.2 13.8 18.8 19.4 37.4

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 23

Bacino Comune Stazione allerta Zona di Max 1 h Max 3 h Max 6 h Max 12 Max 12 h Provincia Provincia Max 24 h 24 Max

H SCRIVIA CARREGA LIGURE AL PIANI_DI_CARREGA 13.4 29.6 39.8 50.4 56.6 H SCRIVIA BUSALLA GE BUSALLA 21.8 36.8 45 50 54 L PO FRONT TO FRONT_MALONE 9.4 22.2 28.8 41.8 59.6 L PO TO CASELLE 10.4 23 25.4 38.8 55.6 M VARAITA VILLANOVA SOLARO CN VILLANOVA_SOLARO 5.6 14 22.6 35.4 54.2 VILLAFRANCA M PELLICE TO VILLAFRANCA_PELLICE 7.4 15 22.2 31.6 47.8 PIEMONTE

Di seguito i pluviogrammi più significativi registrati durante l’evento.

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 24

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 25

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Figura 24. I pluviogrammi più significativi registrati

La caratterizzazione in termini statistici dell’evento è ottenibile dal confronto dei valori di altezza e durata delle precipitazioni registrate in corso d’evento con quelli relativi alle curve segnalatrici di possibilità pluviometrica (LSPP) utilizzate nel sistema di allerta regionale. Nei grafici seguenti sono rappresentate, per alcune stazioni ritenute più significative, le altezze di pioggia dell’evento (asse delle ordinate), espresse in funzione delle diverse durate (1, 3, 6, 12, 24 ore- asse delle ascisse) e vengono confrontate con le curve di possibilità pluviometrica di assegnato tempo di ritorno (5, 10, 20 e 50 anni). Questo tipo di confronto consente innanzitutto di capire se ci sono state e quali siano le durate maggiormente critiche.

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RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 28

Figura 25. Confronto tra i dati registrati (rappresentati dai punti) e le linee segnalatrici di possibilità pluviometrica L’analisi delle precipitazioni, condotta in termini statistici evidenzia come le precipitazioni siano risultate critiche per le brevi durate (1-3 ore) in particolare per la giornata di sabato 27. Le intensità di precipitazioni (come si nota dai grafici riportati nelle figure precedenti) sono caratterizzate da tempi di ritorno molto elevati (maggiori di 50 anni) in particolare per i pluviometri di Andrate Pinalba e Traversella. Tempi di ritorno inferiori (tra 20 e 50 anni) sono stati riscontrati su durate maggiori.

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ANALISI IDROMETRICA Lungo il reticolo idrografico, i primi innalzamenti significativi dei livelli idrometrici sono iniziati nella giornata del 28, in particolare in alcuni corsi d’acqua secondari delle zone settentrionali con livelli comunque inferiori alle soglie di attenzione. Nel Verbano, il lago Maggiore ha superato il livello di attenzione. Nei bacini a nord del Po sono stati registrati incrementi significativi dei livelli idrometrici, comunque al di sotto della soglia di attenzione, sul Sesia, sul Cervo e sulla Dora Baltea, mentre i livelli idrometrici dell'Orco e del Malone alla confluenza col Po hanno fatto registrare valori prossimi alla soglia di attenzione. Anche nei bacini a sud del Po, localmente nel cuneese, si sono raggiunti livelli prossimi alla soglia di attenzione. Nella seguente tabella si riportano i colmi di piena e i massimi incrementi di livello registrati nelle stazioni più significative.

Tabella 4. Colmi di piena e massimi incrementi di livello registrati durante l’evento per le stazioni più significative

data e ora bacino comune stazione MAX 0,5h 1h 3h 6h 12h 24h colmo provincia provincia Incremento 01/05/2013 TICINO VERBANIA VB PALLANZA 5.55 0.02 0.04 0.1 0.18 0.34 0.56 1.59 22:30 SAN SANTINO SAN 27/04/2013 TICINO BERNARDINO VB 6.13 0.4 0.71 1.72 2.73 2.8 3.86 3.94 BERNARDINO 23:30 VERBANO GRAVELLONA GRAVELLONA 27/04/2013 TICINO VB 1.94 0.24 0.24 0.34 0.56 0.72 0.85 0.9 TOCE STRONA 20:00 CANDOGLIA 28/04/2013 TICINO MERGOZZO VB 4.47 0.14 0.26 0.67 1.23 2.32 3.5 3.5 TOCE 00:00 DORA TAVAGNASCO 27/04/2013 TAVAGNASCO TO 2.54 0.24 0.36 0.76 1.14 1.27 0.9 1.34 BALTEA DORA BALTEA 18:00 PRAY 27/04/2013 SESIA PRAY BI 2.46 0.23 0.28 0.41 0.58 0.81 0.84 0.92 SESSERA 23:30 PONT- 01/05/2013 ORCO TO PONT SOANA 2.81 0.17 0.23 0.28 0.41 0.57 0.55 0.7 CANAVESE 08:30 GERMAGNANO STURA DI 01/05/2013 GERMAGNANO TO BORGO 2.69 0.3 0.58 0.93 1.05 0.93 1.38 1.84 LANZO 01:30 STURA DI VIU' STURA DI LANZO LANZO STURA 01/05/2013 TO 2.06 0.41 0.66 0.86 0.87 0.91 1.24 1.56 LANZO TORINESE DI LANZO 01:30 ROBILANTE 29/04/2013 TANARO ROBILANTE CN 2.03 0.24 0.3 0.62 0.79 0.81 0.8 0.88 VERMENAGNA 09:30 GAIOLA 30/04/2013 TANARO DEMONTE CN STURA DI 1.41 0.07 0.1 0.24 0.32 0.41 0.49 0.72 11:30 DEMONTE VINADIO 30/04/2013 TANARO VINADIO CN STURA DI 1.77 0.63 0.78 0.83 0.85 0.92 1 1.19 12:30 DEMONTE GARESSIO 29/04/2013 TANARO GARESSIO CN 2.31 0.23 0.32 0.55 0.82 0.85 1.24 1.33 TANARO 11:30 TORRE SAN MICHELE 29/04/2013 TANARO CN MONDOVI' 1.54 0.09 0.17 0.36 0.5 0.45 0.7 0.75 MONDOVI' 11:00 CORSAGLIA PONTE DI 29/04/2013 TANARO ORMEA CN 2.16 0.24 0.24 0.42 0.7 0.7 1.11 1.15 NAVA TANARO 13:00 FRABOSA MONTALDO DI 29/04/2013 TANARO CN SOPRANA 1.72 0.12 0.16 0.23 0.39 0.37 0.63 0.67 MONDOVI' 12:30 CORSAGLIA PIANTORRE 29/04/2013 TANARO LESEGNO CN 2.31 0.15 0.27 0.64 0.97 1.12 1.45 1.54 TANARO 14:30 MONDOVI' 29/04/2013 TANARO MONDOVI' CN 1.66 0.11 0.18 0.23 0.3 0.31 0.43 0.47 ELLERO 18:00

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 30

data e ora bacino comune stazione MAX 0,5h 1h 3h 6h 12h 24h colmo provincia provincia Incremento AGOGNA MOMO 01/05/2013 MOMO NO 4.47 0.13 3.34 3.32 3.32 3.07 3.34 3.84 TERDOPPIO AGOGNA 18:30 DORA 28/04/2013 VEROLENGO TO 2.68 0.16 0.31 0.63 0.94 1.09 1.25 1.26 BALTEA DORA BALTEA 03:30 VIGLIANO VIGLIANO 27/04/2013 SESIA BI 1.4 0.13 0.18 0.29 0.49 0.8 0.9 0.97 BIELLESE CERVO 23:00 27/04/2013 SESIA CARISIO VC CARISIO ELVO 3.07 0.69 1.2 1.32 1.52 1.78 1.64 1.96 21:00 SAN BENIGNO SAN BENIGNO 30/04/2013 ORCO TO 2.58 0.16 0.24 0.48 0.69 0.87 0.78 1.42 CANAVESE ORCO 14:00 30/04/2013 PO BRANDIZZO TO 2.37 0.46 0.67 1.12 1.16 1.32 0.91 1.97 MALONE 15:00 FRONT 30/04/2013 PO FRONT TO 1.75 0.15 0.25 0.45 0.75 0.91 0.76 1.17 MALONE 12:30 STURA DI VENARIA 30/04/2013 VENARIA TO 2.13 0.22 0.3 0.53 0.77 1 0.81 1.2 LANZO CERONDA 12:30 TORINO STURA DI 30/04/2013 TORINO TO STURA DI 1.81 0.17 0.32 0.57 0.82 0.87 0.89 1.34 LANZO 13:00 LANZO FOSSANO 30/04/2013 TANARO FOSSANO CN STURA DI 2.21 0.12 0.1 0.16 0.26 0.4 0.53 0.69 13:30 DEMONTE

Di seguito si riportano gli idrogrammi più significativi, registrati durante l’evento dagli idrometri della rete regionale

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RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 32

Figura 26. Gli idrogrammi più significativi registrati durante l’evento

Lungo l’asta del Po a monte di Torino, all’idrometro di e nel tratto torinese all’idrometro di Murazzi sono stati registrati valori elevati ma al di sotto del livello di attenzione. Gli incrementi più consistenti si sono registrati a valle delle confluenze di Orco e Malone quindi a San Sebastiano e Crescentino dove si sono raggiunti livelli di attenzione. Nel tratto di valle a Valenza dopo la confluenza col Sesia e fino alla sezione di Isola Sant’Antonio, a chiusura della parte piemontese del bacino del Po, i livelli si sono mantenuti al di sotto della soglia di attenzione. Nella tabella seguente si riportano i colmi di piena e gli incrementi di livello registrati lungo l’asta del Po durante l’evento. Tabella 5. Colmi di piena e massimi incrementi di livello registrati durante l’evento per il Po

data e ora bacino comune stazione MAX 0,5h 1h 3h 6h 12h 24h colmo provincia provincia Incremento 01/05/2013 PO CARIGNANO TO CARIGNANO PO 3.21 0.05 0.09 0.23 0.41 0.55 0.72 1.5 10:30 TORINO 01/05/2013 PO TORINO TO 2.75 0.08 0.14 0.31 0.52 0.63 0.92 1.72 MURAZZI PO 11:30 SAN SAN 30/04/2013 PO SEBASTIANO DA TO SEBASTIANO 4.38 0.2 0.28 0.62 1.15 1.33 1.23 2.37 15:30 PO PO CRESCENTINO 30/04/2013 PO CRESCENTINO VC 4.53 0.21 0.34 0.72 1.14 1.21 1.25 2.43 PO 18:00 01/05/2013 PO VALENZA AL VALENZA PO 3.08 0.15 0.26 0.59 1.11 1.59 1.97 2.89 00:30 ISOLA ISOLA S. 01/05/2013 PO AL 5.14 0.12 0.2 0.54 0.99 1.61 1.95 3.27 SANT'ANTONIO ANTONIO PO 05:30

I grafici seguenti mostrano gli idrogrammi registrati dalle stazioni ubicate lungo l’asta del Po

RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 33

Figura 27 Gli idrogrammi più significativi registrati durante l’evento per il Po

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Nel seguente grafico si riporta l’andamento dei livelli lungo l’asta del Po durante l’evento; si nota bene la traslazione di un doppio colmo da San Sebastiano dovuto ai contributi dei bacini nordoccidentali. Da Valenza e fino alla chiusura del bacino, è evidente anche un primo colmo dovuto ai contributi del Sesia e degli altri bacini settentrionali.

Figura 28 Andamento dei livelli registrati durante l’evento per il Po

Per quanto riguarda il lago Maggiore, nelle prime ore di lunedì 29 aprile il livello idrometrico misurato all’idrometro a Pallanza (VB) ha superato la soglia di attenzione posta a 5m sullo zero idrometrico. I livelli hanno continuato a crescere per i successivi 3 giorni fino a raggiungere un massimo di 5,56m nelle prime ore del 2 maggio per poi decrescere lentamente. Nel grafico seguente viene mostrato il livello idrometrico misurato durante l’evento.

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Figura 29 Livello registrato all’idrormetro di Pallanza durante l’evento

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ATTIVITA’ DEL CENTRO FUNZIONALE Sulla base delle previsioni meteorologiche e delle valutazioni degli effetti al suolo, i bollettini di allerta meteoidrografica emessi da Venerdì 26 Aprile a mercoledì 1 Maggio, dal Centro Funzionale di Arpa Piemonte contenevano livelli di criticità moderata su alcune Zone di Allerta del Piemonte per l’attesa di rilevanti fenomeni al suolo.

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RAPPORTO PRELIMINARE SULL’EVENTO PLUVIOMETRICO DEL 27 APRILE – 1 MAGGIO 2013 38

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Figura 30. Bollettini di allerta emessi durante l’evento pluviometrico.

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Relazione meteorologica evento 2 maggio 2013

Nella giornata di Giovedì 2 Maggio, nonostante un aumento dei valori di pressione che ha determinato un miglioramento generale delle condizioni meteorologiche, un minimo in quota posizionato in prossimità dei Pirenei ha continuato a convogliare un impulso di aria instabile sulla regione determinando temporali diffusi a partire dalle ore centrali, in particolare sul settore sud-occidentale.

Precipitazione cumulata in 12 ore dalle 12UTC alle 24UTC del 2 Maggio.

Sono da segnalare i particolare i temporali sviluppatisi nelle prime ore del pomeriggio nella zona di tra Dogliani e Mondovì, in Provincia di Cuneo. A causa delle elevate temperature raggiunte nella ore di maggior insolazione, superiori ai 23°C in tutte le stazioni dell’area, la presenza di umidità negli strati bassi a causa dei processi di evaporazione delle piogge dei giorni precedenti e il costante flusso umido in quota, si sono sviluppate celle temporalesche che hanno determinato precipitazioni intense e grandine. Rilevanti sono i 40mm di pioggia registrati in un’ora (dalle 14 alle 15 UTC) dalla stazione di Carrù, i 29,6 mm dalla stazione di Farigliano, i 26mm dalla stazione di Mondovì e i 24,8 mm di Somano, che sono rappresentativi dei massimi dell’evento. Stazioni circostanti hanno registrato valori decisamente più bassi. Anche il vento è stato associato ai fenomeni temporaleschi è stato intenso, con raffiche fino a 15-16 m/s (pari a 55-57 km/h). Il barometro ha registrato, all’approssimarsi della cella temporalesca un diminuzione della pressione di circa 4 hPa, con un tasso di decrescita di 2hPa in un’ora.

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 Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Biella [email protected] Biella, lì _08/05/2013_

     

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