DI VALSAMOGGIA

CITTA’ METROPOLITANA DI

Percorsi ciclabili di collegamento tra Bazzano e Muffa

Progetto Esecutivo

Ottobre 2019

All.A

RELAZIONE TECNICA E DESCRITTIVA

MILANO - Sede legale BRESCIA - Sede operativa www.weproject.it Via Valtellina, 6 - 20159 Milano Via Rieti, 4 - 25125 Brescia [email protected] tel. +39 02 66823404 tel. +39 030 8374509 P.IVA 07077100969 fax +39 02 48002752 fax +39 030 8374511 Comune di Valsamoggia

Sommario

1. Introduzione ...... 2 2. Contesto dell’intervento ...... 3 2.1 Inquadramento territoriale e comunale ...... 3 2.2 Coerenza con i contenuti e gli elaborati della pianificazione territoriale ...... 4 3. Definizione degli obiettivi e risultati attesi...... 4 4. Descrizione dell’intervento...... 5 4.1 Normativa di riferimento e linee progettuali ...... 5 4.2 Tracciato di progetto ...... 6 4.3 Interferenze con i sottoservizi e criticità del tracciato ...... 11 4.4 Soluzioni progettuali: stratigrafie e materiali ...... 12 4.5 Segnaletica...... 14 4.6 Sostenibilità ambientale del progetto ...... 15 5. Disponibilità delle aree ...... 16 6. Copertura finanziaria ...... 17

Percorsi ciclabili di collegamento tra Bazzano e Muffa 1 Progetto esecutivo

Comune di Valsamoggia

1. Introduzione Il progetto nasce dall’esigenza di collegare il centro abitato di Bazzano con la località Muffa, con l’obiettivo futuro di unire i centri abitati del comune di Valsamoggia e creare una rete globale di mobilità dolce. L’idea progettuale si pone all’interno di una strategia complessiva di incremento della mobilità sostenibile avviata dal Comune che prevede diverse linee di intervento sul territorio. Attualmente sono in fase di realizzazione i percorsi ciclopedonali che collegano Bazzano a e un tratto di percorso in corrispondenza della Nuova Bazzanese.

Figura 1 – Estratto Tav.01-Inquadramento – Schematizzazione dell’infrastruttura di progetto e del contesto territoriale

Il progetto oggetto di questa relazione prevede la realizzazione tre stralci di collegamento ciclopedonali tra i percorsi già esistenti, strategici nel quadro dell’accessibilità comunale e della mobilità sostenibile per la fruibilità dei servizi e delle strutture comunali (sede municipale, scuole, campo sportivo, ospedale) e per la zona produttiva collocata a metà strada tra i due abitati. La realizzazione dei due tratti consente non solo di collegare Bazzano con Muffa, ma si pone nell’ottica più ampia di collegamento futuro tra e Monteveglio. Attualmente la viabilità ciclopedonale utilizza la SP569 (che verrà a breve declassata da strada provinciale a strada comunale grazie alla realizzazione della “Nuova Bazzanese”) che presenta elevate criticità dal punto di vista della sicurezza per i ciclisti e i pedoni. Obiettivo principale è realizzare dei collegamenti riconoscibili e sicuri in grado di rispondere alla necessità di spostamento dei cittadini. Il completamento dei tratti esistenti, consentirà di realizzare un percorso in grado di servire anche la zona produttiva tra i due centri abitati e sarà utilizzabile anche dai lavoratori di tale area. Il completamento della maglia di percorsi locali consente il potenziamento dell’accessibilità ai servizi esistenti e la valorizzazione del paesaggio dei centri abitati e degli spazi aperti. In quest’ottica, risulta quindi fondamentale la realizzazione dei nuovi tracciati che garantiscono la continuità della rete e valorizzano le opportunità di collegamento.

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L’utilizzo del futuro percorso ciclabile, garantirà un sostegno alla mobilità sostenibile collettiva e inciderà in modo significativo nella riduzione dell’utilizzo dell’automobile e nel conseguente miglioramento della qualità dell’aria.

2. Contesto dell’intervento

2.1 Inquadramento territoriale e comunale Il Comune di Valsamoggia è stato istituito il 1º gennaio 2014 dalla fusione dei comuni di Bazzano, , Crespellano, Monteveglio e , già parte dell'Unione di comuni Valle del Samoggia. Il comune conta 30.849 abitanti, fa parte della Città metropolitana di Bologna e ne risulta essere il secondo maggior comune per superficie, e il quinto per numero di abitanti. È inoltre il comune sparso maggiormente popoloso dell'Emilia Romagna sulla base del numero di residenti. Valsamoggia è situata ad ovest di Bologna, verso il territorio modenese. Il suo territorio è generalmente collinoso e comprende anche la zona di pianura pedecollinare, nella quale sono situati Bazzano e Crespellano. Valsamoggia è interamente compresa nel bacino imbrifero del torrente Samoggia, tributario del fiume Reno.

Il progetto si inserisce in un contesto territoriale caratterizzato dai seguenti elementi:

 presenza di singoli tratti di piste ciclabili frammentati all’interno dei centri abitati, che non consentono il collegamento con i principali punti attrattori presenti (scuole, TPL, luoghi di cultura, municipio, ecc.)  presenza di una stazione ferroviaria a Bazzano e una in località Muffa, sulla linea Casalecchio- Vignola, vicina ai percorsi ciclabili di progetto  presenza dello svincolo stradale della “Nuova Bazzanese” in località Muffa, in corrispondenza di un tratto di percorso ciclopedonale di progetto  presenza del fiume Samoggia che attraversa il territorio comunale nei pressi dell’abitato di Bazzano. È attualmente in fase di realizzazione una nuova passerella di collegamento tra le due sponde che permette l’unione di due tratti ciclabili esistenti e che entra a far parte della strategia globale per la mobilità dolce  presenza di un collegamento solo di tipo stradale, percorribile con mezzi privati su gomma, tra i centri abitati di Muffa e di Bazzano costituito dalla SP569, che verrà declassata da strada provinciale a strada comunale a seguito dell’apertura della “Nuova Bazzanese”  viabilità interna ai due centri abitati caratterizzata da punti e incroci pericolosi per pedoni e ciclisti  territorio caratterizzato da forte valenza turistica  territorio con presenza di servizi essenziali difficilmente raggiungibili tramite percorsi ciclopedonali

Nello specifico le criticità sono:

 mancanza di collegamento ciclabile continuo tra Bazzano, Muffa e Crespellano  settore del trasporto privato tra le principali cause delle emissioni di CO2 sul territorio  frammentarietà dei collegamenti ciclabili locali esistenti che non consentono il raggiungimento dei principali poli attrattori e servizi del territorio  presenza di incroci e attraversamenti pericolosi per pedoni e ciclisti

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2.2 Coerenza con i contenuti e gli elaborati della pianificazione territoriale Dal confronto col PSC e col RUE dei comuni dell’area Bazzanese (ultima approvazione: gennaio 2018) emerge come le aree interessate dagli interventi, in assenza di vincoli, consentano la realizzazione dei lavori previsti. Il progetto presentato è coerente con il nuovo “Piano di Mobilità Ciclabile di Valsamoggia” che mira a creare entro il 2019 una rete tra i percorsi esistenti e quelli di nuova realizzazione.

3. Definizione degli obiettivi e risultati attesi Attraverso la realizzazione del progetto proposto si intendono raggiungere i seguenti obiettivi:

Macro-obiettivi:

 Potenziare la rete ciclopedonale tramite la realizzazione di tratti di collegamento tra i percorsi esistenti  Favorire il miglioramento della mobilità comunale e la sicurezza del pedoni e dei ciclisti  Migliorare la qualità dell’aria promuovendo le forme di mobilità sostenibile in alternativa all’uso del veicolo privato  Incentivare i collegamenti casa-lavoro (attraverso la realizzazione del progetto sarà possibile servire anche la zona industriale e artigianale e consentire ai lavoratori di raggiungere il proprio posto di lavoro in maniera sostenibile)

Obiettivi specifici:

 Incentivare la mobilità dolce  Migliorare i collegamenti a basso impatto ambientale interni all’area urbana e di collegamento tra centri abitati  Migliorare la sicurezza stradale, con particolare riferimento a punti critici per gli utenti deboli

I risultati attesi riguardano:

 Realizzazione di circa 2,3 km di percorso ciclabile continuo (di cui 0,9 km esistenti e 1,42 km progetto), che consenta di collegare Bazzano con Muffa e permetta il collegamento tra i principali poli attrattori (scolastici, culturali, lavorativi ecc.)  Riduzione dell’incidenza del settore trasporti sulle emissioni del territorio. Con la realizzazione dell’intervento si stima una diminuzione dell’impiego dei mezzi privati con un abbattimento delle emissioni di CO2 di circa 156,08 tCO2/anno e un risparmio energetico di 615,13 MWh/anno.  Realizzare un percorso ciclabile continuo in sede propria e attraversamenti ciclabili sicuri.

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4. Descrizione dell’intervento

4.1 Normativa di riferimento e linee progettuali

Per la progettazione degli itinerari ciclabili e gli elementi di qualità delle diverse parti degli itinerari medesimi si è fatto riferimento alla normativa vigente per il raggiungimento degli obiettivi fondamentali di sicurezza e di sostenibilità ambientale della mobilità: obiettivi che devono essere perseguiti in maniera organica, valutando di volta in volta le strategie e le proposte che meglio rispondono agli stessi. Il quadro normativo è il seguente:

Indicazioni dell’Unione Europea

· Libro arancio 1999 “Citta in bicicletta, pedalando verso l’avvenire”; · Libro verde 2007 “Verso una nuova cultura della mobilità urbana”; · Risoluzione del Parlamento europeo sulla sicurezza stradale in Europa 2011-2020.

Normativa Nazionale · Nuovo Codice della Strada D.Lgs n. 285 del 30.04.1992 e s. m. i.; · Regolamento di esecuzione e attuazione del Nuovo Codice della Strada D.P.R. n. 495 del 16.12.1992 e s. m. i.; · Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica L. 366/98; · Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili D.M. n° 557/1999; · Norme Funzionali e geometriche per la costruzione delle strade D.M. 5 novembre 2001. · Norme Funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali D.M. 19 aprile 2004. · Costi standard per la realizzazione di itinerari ciclabili e pedonali nelle aree urbane: L. n. 208 del 28.06.1991.

Normativa Regionale . L.R. del 27.12.2017 n. 25 . L.R del 05.06.2017 n. 10 . Determina Regionale N° 3185 del 03/04/2013 per la segnaletica stradale

Il progetto è stato redatto considerando obiettivi di sicurezza e di sostenibilità ambientale della mobilità, che hanno portato a delle valutazioni e allo sviluppo di soluzioni sicure per gli utilizzatori. I principali aspetti qualitativi e progettuali considerati nella progettazione sono stati:

Sicurezza: è stata posta particolare attenzione alla sicurezza del percorso attraverso lo studio e la prevenzione delle situazioni di pericolo per l’utenza debole. La realizzazione della pista ciclabile in sede propria, separata da cordolo di sicurezza dalla carreggiata e illuminata grazie alla nuova illuminazione di progetto, consente di tutelare e proteggere i fruitori. Il restringimento della carreggiata e l’istituzione del senso unico di circolazione in Via Sirena consente di intervenire indirettamente anche sul traffico veicolare, limitando la velocità e garantendo la sicurezza stradale.

Continuità: rappresenta uno dei capisaldi del progetto, nell’ottica non solo di collegare i tratti esistenti relativi all’area di intervento, ma inserendoli nel contesto pianificato di un tracciato ciclabile interconnesso più ampio, che collega tutti i centri abitati del territorio di Valsamoggia e gli altri percorsi esistenti, garantendo quindi la continuità del tracciato e determinando una maggiore attrattività del percorso.

Comfort e Rettilineità: il tracciato è stato progettato in modo tale da rendere quanto possibile confortevole e diretto il flusso delle biciclette. Si è cercato pertanto limitare i dislivelli, realizzare opportuni raccordi, attraversamenti stradali sicuri, utilizzare pavimentazioni con una corretta rugosità della superficie e con caratteristiche antisdrucciolo, colorazioni che agevolino la lettura del percorso ed una segnaletica efficace.

Partecipazione e comunicazione: l’intento del comune di Valsamoggia è quello di promuovere e incentivare la mobilità dolce presso la cittadinanza, attraverso la presentazione del progetto e dell’intera rete di percorsi del territorio a cui esso si connette. Particolare attenzione verrà posta nel promuovere

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l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro, coinvolgendo anche le aziende dell’area industriale attraversata dal nuovo percorso. Inoltre, può essere motivo di studio in futuro, un sistema di incentivazione e bonus per i lavoratori che si recano al lavoro in bicicletta, utilizzando sistemi di localizzazione gps e in collaborazione con l’ Azienda USL.

Connessione con la rete TPL: in un’ottica di sviluppo della rete ciclabile del territorio e di fruizione da parte dei cittadini e dei turisti, risulta fondamentale la connessione tra i percorsi di progetto e le fermate del TPL, che consentono l’interscambio tra sistemi di mobilità sostenibile. Lungo il percorso di progetto sono presenti due fermate del TPL (“Bazzano Sirena” e “Muffa”) che servono le linee di autobus n° 94, 651, 656, 671, 672. In località Muffa e a Bazzano, sono inoltre presenti le stazioni ferroviarie della linea Casalecchio-Vignola. La possibilità di connessione tra la rete e il TPL consente di creare un sistema di mobilità attrattivo non solo per i cittadini, ma anche per i numerosi turisti.

Interazione con la rete delle ciclovie: da Bazzano si sviluppa la Ciclovia di Monteveglio, itinerario appartenente alle “Ciclovie dei Parchi”. L’intervento consentirà di raggiungere da Muffa tale ciclovia, grazie alla connessione con i percorsi esistenti e con i tratti attualmente in fase di realizzazione.

4.2 Tracciato di progetto Il progetto consente di integrare il percorso ciclopedonale esistente e di creazione un tracciato continuo di circa 2,3 km (0,9 km già esistenti e 1,42 km di progetto). Con riferimento alle Tavole 04 - Stato di progetto si sono individuati i seguenti tre stralci:

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Figura 2 – Individuazione del tracciato di progetto e dei tre stralci

Tratto AB - Il primo tratto congiunge la pista ciclabile recentemente realizzata e completata dalla Provincia di Bologna (e che si arresta in corrispondenza dei piloni del ponte della Nuova Bazzanese) con Via Moretto Scuole. Il tracciato di progetto è realizzato in sede propria a doppio senso di circolazione, con pavimentazione in asfalto. Non si è ritenuto necessario l’utilizzo del cordolo separatore in quanto il tratto in questione si sviluppa internamente ai campi presenti, a sufficiente distanza dalle sedi stradali. Inoltre, lasciando questo tratto privo di cordolo, si crea un effetto più naturale e agreste, evitando un approccio invasivo. La pista ciclabile scorre accanto al fosso naturale presente sotto la Nuova Bazzanese e, grazie all’inclinazione del tracciato, consente lo scarico naturale delle acque meteoriche nei fossi, senza bisogno di interventi di tombinatura. Il tratto AB si arresta in corrispondenza dell’attraversamento di progetto su Via Moretto Scuole, opportunamente realizzato e segnalato. Il basso flusso veicolare nella suddetta via, consente di non prevedere l’installazione di lanterne semaforiche e pulsantiere a chiamata in

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corrispondenza dell’attraversamento. La lunghezza totale del tratto AB, dal collegamento con la pista ciclabile esistente fino all’attraversamento su Via Moretto Scuole (compreso), è pari a 395 metri.

Figura 3 – Estratto Tav.04.a_ Stato di progetto – Tratto AB – Planimetria generale e sezioni

Figura 4 – Viste prospettiche della nuova pista ciclabile relativa al tratto AB

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Tratto BC – Il secondo tratto di progetto parte dall’attraversamento su Via Moretto Scuole e giunge, costeggiando l’attuale SP569, fino all’imbocco della pista ciclabile esistente nelle immediate vicinanze del distributore di carburante. La lunghezza del tracciato è pari a 603 metri ed è stata realizzata costeggiando e seguendo l’andamento della SP569. Da sottolineare come sia già stata avviata la procedura di declassamento dell’attuale strada provinciale, che diventerà prossimamente di competenza comunale. Il tratto BC è stato realizzato a doppio senso di circolazione, in sede propria, con doppio cordolo di separazione e la pavimentazione mantiene la continuità con il tratto precedente di progetto e il successivo esistente. Lungo il percorso sono presenti accessi carrabili alle abitazioni, che sono stati risolti con l’adeguata segnalazione e progettazione degli attraversamenti ciclabili. Anche in prossimità del distributore di carburante, è stato realizzato un attraversamento e si è individuata la soluzione progettuale che consiste nella demolizione dell’aiuola spartitraffico presente e che consentirà il passaggio del futuro tratto BC parallelamente alla SP569 e al distributore, senza intaccare la sicurezza degli utenti. Il tratto BC si attesta infine in corrispondenza della pista ciclabile esistente e all’attraversamento esistente sulla SP569.

Figura 5 – Estratto Tav.04.b. Stato di progetto – Tratto BC – Planimetria generale e viste prospettiche

Figura 6 - Estratto Tav.04.b. Stato di progetto – Tratto BC – Sezioni

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Tratto DE - Il terzo tratto, realizzato in sede propria a doppio senso di circolazione, inizia al termine del percorso esistente sulla SP569, in corrispondenza della fermata del TPL “Bazzano Sirena”. È prevista la realizzazione di un attraversamento su Via Provinciale Est e di un successivo attraversamento sull’attuale SP569. La scelta progettuale è stata dettata dalla necessità di garantire la maggiore visibilità e sicurezza agli utenti. L’attraversamento sarà realizzato a filo strada e sarà dotato di lanterne semaforiche a chiamata per gli utenti. Una volta superato l’attraversamento, il tratto prosegue verso sud seguendo l’andamento di Via Sirena. Il primo tratto veicolare è attualmente a senso unico (verso sud) e sarà ulteriormente ridotta la sezione stradale. La pista ciclabile prosegue parallelamente allo sviluppo di Via Sirena, affiancandosi al marciapiede esistente. Il tratto è realizzato in sede propria, a doppio senso di circolazione e con cordolo di separazione verso Via Sirena. In corrispondenza dell’interruzione del marciapiede, il percorso costeggia un campo agricolo fino a congiungersi con il percorso esistente che attraversa il fiume Samoggia (grazie alla passerella S. Pietro) e si collega al campo sportivo. La lunghezza totale del tratto DE è pari a 420 metri.

Figura 7 - Estratto Tav.04.c. Stato di progetto – Tratto DE – Planimetria generale e sezioni

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Figura 8 - Estratto Tav.04.c. Stato di progetto – Tratto DE – Viste prospettiche su Via Sirena

4.3 Interferenze con i sottoservizi e criticità del tracciato Il percorso presenta le seguenti criticità rappresentate da elementi di interferenza col tracciato scelto:

Acquedotto

Il tracciato della ciclabile di progetto interseca e si sovrappone in alcuni tratti al percorso di sviluppo dell’acquedotto. Il confronto dei tracciati e i punti di interferenza sono riportati nelle tavole progettuali dello stato di fatto (Tav.02.a e Tav.02.c). In fase di realizzazione del progetto, in occasione dei lavori di scavo l’impresa esecutrice i lavori dovrà avere cura della preventiva ricerca ed individuazione puntuale dell’impianto onde evitare infortuni e danni in genere.

TRATTO AB TRATTO DE

Figura 9 – Interferenze del percorso con l’acquedotto

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Fossi

La realizzazione del tratto BC (e in pochi tratti anche dello stralcio AB) richiede la copertura dei fossi a margine della carreggiata. Tali fossi, aventi funzioni irrigue e di smaltimento delle acque meteoriche, dovranno essere ricollocati a margine della pista, osservando una distanza dalla stessa sufficiente affinché le opere di scavo non la danneggino e mantenendo un percorso parallelo all’originale. L’utilizzo di cordolo drenante lungo il tracciato e la pendenza (2%) del percorso, consentono il corretto smaltimento delle acque meteoriche sia verso i fossi che verso il sistema di caditoie a servizio della carreggiata esistente.

Altri sottoservizi

Non è stato possibile analizzare l’interferenza del tracciato con i percorsi del metanodotto e dell’elettrodotto. Le informazioni necessarie alla tracciabilità non sono attualmente in possesso dell’amministrazione comunale. La definizione precisa avverrà quindi nella successiva fase di realizzazione delll’opera.

4.4 Soluzioni progettuali: stratigrafie e materiali Il percorso ciclabile sarà realizzato in sede propria, a doppio senso di marcia, con sede fisicamente separata da quella relativa ai veicoli a motore, attraverso cordoli in calcestruzzo drenante fisicamente invalicabili, di ampiezza 50cm e altezza 12cm.

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La tipologia di separatore adottata è scelta, al fine di garantire la sicurezza del ciclista, in riferimento alle “Istruzioni tecniche per la progettazione delle reti ciclabili” redatte nel 2014 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nelle quali sono indicate, per tipologia di percorso ciclabile, le tipologie e le caratteristiche geometriche degli elementi separatori da adottare.

Figura 10 – Stratigrafia del percorso – Estratti da Tav. 03 – Stato di progetto

Figura 11 - Tipologie di separazione del flusso ciclabile dal flusso veicolare e relativi elementi complementari

Sistema di illuminazione e smaltimento delle acque meteoriche

Lungo i tratti non provvisti di un sistema di illuminazione (AB e BC) saranno installati pali per l’illuminazione, distanziati tra loro di una distanza variabile dai 25 ai 45 m a seconda delle caratteristiche dell’esistente. Percorsi ciclabili di collegamento tra Bazzano e Muffa 13 Progetto esecutivo

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Lo smaltimento delle acque meteoriche è garantito dalla pendenza trasversale (2%) della pavimentazione della pista, che consente il deflusso dell’acqua verso il terreno agricolo e il fosso che costeggia la ciclabile in corrispondenza del tratto AB. In corrispondenza del tratto BC, in cui la ciclabile corre tra la carreggiata e i campi agricoli, lo smaltimento sarà garantito dai fossi ricreati a seguito dell’intervento e dall’utilizzo dei cordoli in calcestruzzo drenante.

4.5 Segnaletica Al fine di garantire un’adeguata riconoscibilità della pista e soprattutto assicurarne il corretto utilizzo da parte di pedoni e ciclisti e indurre gli automobilisti a mantenere comportamenti corretti, in sede progettuale è stata definita l’apposizione della segnaletica orizzontale e verticale lungo il tracciato, in riferimento a quanto indicato dal Codice della Strada. Per un maggiore dettaglio della disposizione e della tipologia di segnaletica utilizzati, si rimanda alla Tav.06-Segnaeltica.

Per quanto riguarda la segnaletica orizzontale: all’inizio di ogni tratto, e dopo ogni attraversamento, sulla pista vanno apposti i seguenti pittogrammi:

Figura 12 – Segnaletica prevista dal CdS: pittogrammi indicanti il percorso pedonale e ciclabile

Gli attraversamenti ciclopedonali sono indicati mediante la seguente zebratura:

Figura 13 – Segnaletica prevista dal CdS: attraversamento ciclabile e pedonale

Per quanto riguarda la segnaletica verticale si prevede l’installazione di:

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Segnale di inizio e fine del percorso ciclabile

Il segnale di inizio va posto all’inizio di ogni tratto e dopo ogni attraversamento. Viceversa, il segnale di fine va posto solo al termine del percorso, e NON prima di un attraversamento, poiché il significato degli

Figura 14 – Segnaletica prevista dal CdS: segnali di inizio e fine percorso ciclopedonale a corsie separate e promiscuo Attraversamenti

In questo caso la segnaletica è rivolta alle automobili, alle quali viene segnalato l’attraversamento ciclabile mediante l’apposito segnale quadrato, collocato esattamente in corrispondenza dell’attraversamento. A questo si aggiunge la presegnalazione dell’attraversamento mediante il segnale triangolare di pericolo:

Figura 15 – Segnaletica prevista dal CdS: segnalazione e presegnalazione dell’attraversamento ciclabile

4.6 Sostenibilità ambientale del progetto L’intero progetto è stato sviluppato con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, soprattutto per quanto riguarda i seguenti fattori:

Miglioramento della qualità dell’aria e riduzione dei consumi:

Si prevede una riduzione dell’utilizzo dell’automobile da parte dei cittadini soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti casa-lavoro e per raggiungere i luoghi di interesse comunale. Tale obiettivo è raggiungibile anche grazie alle attività di sensibilizzazione e di promozione della mobilità dolce per i cittadini.

Inserimento paesaggistico:

L’impatto dell’itinerario ciclabile sul paesaggio è minimo, con la minima sottrazione e la minima aggiunta di elementi, per valorizzare al meglio il territorio. Lungo il tratto parallelo alla Nuova Bazzanese, in cui si prevede di realizzare la pista ex-novo, non vengono introdotte alberature, per non alterare la percezione del paesaggio agricolo esistente.

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Minimizzazione del consumo di suolo e dell’impermeabilizzazione:

E’ stato possibile sviluppare l’intervento minimizzando il consumo di suolo in tutta la parte di percorso lungo la SP569 dove il nuovo tratto viene realizzato a lato della sede stradale. In questo tratto si è deciso di seguire il percorso della strada provinciale per limitare l’impatto del nuovo progetto, garantire la continuità del percorso ed evitare la frammentazione del territorio. La minimizzazione del consumo di suolo su Via Sirena (che sarà resa a senso unico veicolare) è garantita dal restringimento della carreggiata e dallo sfruttamento del marciapiede esistente.

5. Disponibilità delle aree La maggioranza del tratto AB è di competenza della Provincia di Bologna, mentre i restanti tratti risultano di proprietà privata. Per le aree private, si intende procedere con interventi di esproprio per realizzare l’opera. Si rimanda alle Tav.09.a, Tav.09.b, Tav.09.c e all’All. F- Piano particellare di esproprio per un maggior dettaglio delle proprietà coinvolte. Di seguito si riporta la destinazione d’uso delle aree da PSC vigente.

Figura 6 – Estratto dal PSC dei Comuni dell’area Bazzanese – Tav. BZ.PSC.3b Ambiti e trasformazioni territoriali, Gennaio 2018 Tratto 1 (Stralcio AB e BC) Destinazione d’uso del suolo: Ambiti agricoli periurbani; Sub-Ambiti delle discontinuità abitative; Ambiti produttivi comunali esistenti consolidati Note: Il percorso ciclabile interessa la superficie delle particelle per una fascia di ampiezza 2,5 m parallelamente a Via Moretto Scuole e di 3,5 parallelamente alla Strada provinciale SP569 Tratto 2 (Stralcio DE) Destinazione d’uso del suolo: Tessuti insediativi a bassa intensità e dotazioni ecologiche ambientali Note: Il percorso ciclabile interessa la carreggiata stradale di Via Sirena e parte della fascia erbosa a margine della strada

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6. Copertura finanziaria L’importo totale dell’intervento corrisponde a € 329.461,10 , di cui € 230.622,77 finanziati da Regione. Il cofinanziamento da parte del Comune di Valsamoggia ammonta a € 98.838,33.

Descrizione Importo Costo intervento € 329.416,10

Finanziamento concesso da Regione (70%) € 230.622,77 Cofinanziamento Comune di Valsamoggia (30%) € 98.838,33

Il finanziamento stanziato da Regione fa riferimento alla linea di intervento denominata “Lotto 1: potenziamento della Rete ciclopedonale”. Si riporta di seguito il quadro tecnico economico, con le voci di spesa suddivise per categorie.

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