Periodico città futura 35 Verso una cultura per l’infanzia Settembre 2019

SPECIALE: BAMBINI IN MOVIMENTO

Poste Italiane Spa – Sped. In A.P. 70% NE/TN - N° 35 – settembre 2019 quadrimestrale / Registrazione tribunale di n. 1232 del 21.12.2004 – Editore Città Futura, Via Abondi,37 – 38121 Trento / Direttore responsabile: Renzo Grosselli / Redazione: Valentina Demattè e Corrado Corradini – Foto: Archivio Città Futura - Stampa: Nuove Arti Grafiche soc. coop. -T rento In questo I nidi d’infanzia gestiti da Città Futura numero

TRENTO E VALLE DELL’ADIGE

3 Europa Editoriale Via Fermi, 23/A - 38100 Trento Piazza San Giuseppe, 2 - 38049 Bosentino Tel. 0461 847497 - [email protected] Battista Q. Borghi Tel. 0461 924622 - [email protected] Il movimento, Vigolo cuore del lavoro al nido Rodari Via Roma, 33 - 38049 Via Giovanelli, 6 - 38100 Trento Tel. 0461 233192 - [email protected] BAMBINI IN MOVIMENTO ALTA VALSUGANA Vigolo Baselga Via Don Luca Deflorian, 20 Pergine "Il Girasole 4 Carlo Gualini Via Amstetten, 17 - 38070 Vigolo Baselga Tel. 0461 502540 - [email protected] Crescere in movimento Tel. 0461 866291 - [email protected] Pergine "Bucaneve" Vera Turchet Roncafort Via Dolomiti, 54 - 38057 Pergine Valsugana 6 Via Caneppele, 19 - 38121 Trento Tel. 0461 548503 - [email protected] A modo loro: il piacere di Tel. 0461 829854 - [email protected] muoversi Viale Trento, 4 - 38052 Caldonazzo (TN) Tel. 0461 723707 - [email protected] Via Paganella, 48/a - 38015 Lavis (TN) 8 Valentina Demattè Tel. 0461 241617 - Fax 0461 249669 Celebrazione del camminare [email protected] ALA

Pressano Ala 10 Denise Daddi Via Pilati, 11 - Pressano Viale 4 Novembre, 4 - 38061 Ala Saper usare le mani Tel. 0461 247163 - [email protected] Tel. 0464 670177 - Fax 0464 670861 [email protected] Scarabocchio Serravalle Laura Cagol Corso Buonarroti, 32 - 38100 Trento 12 Via Negrelli, 33 - Serravalle - Ala Tel. 0461 420800 - Cell. 342 0000347 Crescere in equilibrio Tel. 0464 697011 - [email protected] [email protected]

13 Romina Tommasini Cognola ALTOPIANI CIMBRI Libri per grandi e per piccini: Via Carlo e Valeria Julg, 40 - Cognola Tel. 0461 236528 - [email protected] consigli di lettura Via Roma, 68 - 38064 Folgaria (TN) Tel. 0464 720241 - [email protected] Ravina Via per Belvedere, 6A - Ravina IN COOPERATIVA Tel. 0461 935187 - [email protected] Fraz. Gionghi, 107/4 - Lavarone Tel. 0464 783469 - [email protected] Meano 15 P. Trubiano e T. Adami Via delle Sugarine, 38 - 38121 Trento Il bilancio sociale 2017-2018 Tel. 0461 950398 - [email protected] VAL DI FIEMME

Ziano di Fiemme 17 Valentina Demattè VALLI GIUDICARIE Via Nazionale, 29 - 38030 Al Festival dell'educazione Tel. 0462 570126 - [email protected] di Tione Castello di Fiemme Via Durone, 22 - 38079 Via Latemar, 2 Tel. 0465 326403 - Fax 0465 222242 38030 Castello-Molina di Fiemme 18 Valentina Demattè [email protected] Tel. 0462 340270 Il giusto contesto per le [email protected] Spiazzo esperienze dei bambini Via S. Vigilio, 5 - 38088 Spiazzo VALLE DEL CHIESE Tel. 0465 802149 - [email protected] 19 Darzo Comighello Via S. Giovanni Nepomuceno, 13 Le ricette della cuoca Fraz. Comighello, 60 - 38077 Ponte Arche Fraz. Darzo - Tel. 0465 702407 - [email protected] Tel. 0465 685709 - [email protected] EDITORIALE Battista Q. Borghi, Il movimento, responsabile scientifico cuore del lavoro al nido di Città Futura

Attraverso i movimenti, Il presente numero della rivista si propone di affrontare il tema del movi- i bambini diventano mento: parlare del movimento significa porsi delle domande su ciò che apprendisti di comunità, fanno i bambini al nido e che cosa fanno (e che cosa organizzano) gli sentono di appartenere ad adulti per assecondare e promuovere lo sviluppo. un determinato contesto ed Il movimento è importante perché è una manifestazione vitale che co- agiscono di conseguenza. stituisce la prima espressione del bambino di contatto con il mondo, sia Iniziano a vivere, al nido, una come risposta agli stimoli dell’ambiente sia come intervento diretto attra- propria vita sociale. verso l’azione. Il movimento costituisce perciò il cuore del lavoro al nido poiché svolge una funzione centrale per lo sviluppo sano via via su una molteplicità di piani: neurologico, psicomotorio, cognitivo ed espressivo/ comunicativo. Il movimento ha diverse funzioni: • meccanica: serve al bambino per adattarsi all’ambiente e a interagire con esso; • psicomotoria: si tratta di un termine tecnico che rimanda a tutti quei movimenti i cui effetti permettono al bambino di costruire via via - per tentativi ed errori - degli schemi di azione finalizzati alla soluzione di problemi, mettendo in atto tutto il suo armamentario sensoriale (il gusto, l’odorato, il tatto, l’udito, la vista); • di rappresentazione mentale dello spazio: il bambino costruisce men- talmente delle vere e proprie “mappe” spaziali; • di regolazione della vita emotiva, che costituisce la molla profonda per la comunicazione gestuale, fatta di gesti convenzionali ed espressivi in grado di evidenziare lo stato emotivo e affettivo di ogni bambino.

Via via i movimenti non sono solo funzionali e di adattamento all’ambien- te e alle situazioni, ma finiscono per diventare un’importante palestra di orientamento sociale. I bambini imparano poi a fare come fanno gli altri e ad assumere dei comportamenti collettivi. Il movimento diventa perciò sociale e i bambini, attraverso di esso, diventano apprendisti di comunità e vivono al nido una vita sociale: imparano a condividere, acquisiscono un senso di appartenenza, imparano a rispettare, a partecipare e infine collaborare fra loro. E cooperare significa comprendersi, aiutarsi recipro- camente, trarre vantaggio l’uno dall’altro. In altre parole, cercare di por- tare avanti il bene . Sappiamo bene che condividere e cooperare sono condizioni fonda- mentali per il benessere nello stesso tempo di ognuno e di tutti. Il bene comune e la cooperazione sono anche il fine e lo scopo ultimo della nostra cooperativa.

3 BAMBINI IN MOVIMENTO Carlo Gualini, Crescere in movimento pedagogista Città Futura

Il movimento è parte Il mondo dei bambini è un mondo in processo. Un processo evolutivo com- fondamentale e altamente fermento. I primi anni di vita sono carat- plesso, analizzato approfonditamente terizzati da un’energia vitale crescente da Giuseppe Nicolodi nel capitolo “Il significativa dell’esperienza che spesso sorprende gli adulti (e li gioco senso-motorio” de L’educazione vitale di ogni bambino, mette alla prova). L’idea che i bambi- psicomotoria nell’infanzia, che merita che nel corso della sua ni fatichino a stare fermi, l’interrogati- attenzione da parte dell’adulto, anche crescita matura capacità vo sulla loro necessità di ripetere con in virtù del ruolo che egli riveste al suo motorie via via sempre più tenacia alcuni gesti o movimenti, l’ap- interno ma che non sempre è di imme- prensione per il piacere ricorrente di diata comprensione. ampie e complesse. Il suo sfidare la sorte con salti, arrampicate Le braccia dell’adulto, fin dal primo rapporto con il movimento, e arditi equilibrismi sono pensieri che incontro con il neonato e in partico- in particolare dal secondo attraversano spesso la mente degli lare nel suo primo periodo di vita, lo anno di vita in poi, muta in adulti. Il movimento è certamente par- tengono a sé in un abbraccio caldo e te integrante, fondamentale, altamente rassicurante, cullandolo con delicati ragione di questa evoluzione. significativa dell’esperienza vitale di movimenti oscillatori e ritmati. È un mo- È una fase emozionante per il ogni bambino. Si può affermare, sen- vimento di cui il bambino è destinatario bambino, ricca di esplorazioni, za timore di smentite, che non esiste ad ogni latitudine e in ogni cultura uma- stupori e apprendimenti a bambino senza movimento, meglio na, che risponde a un suo bisogno pri- ancora che non esiste persona, nella mordiale. È un abbraccio che contiene più livelli, alla quale spesso piena integrità delle sue componenti e che sostiene. Per il bambino questo corrisponde una certa fatica emotive, psichiche, cognitive che pos- movimento dà vita a sensazioni fisiche dell’adulto sa formarsi senza che il movimento strettamente collegate a stati emotivi di abbia una parte insostituibile in questo benessere, produce una tonicità diste-

4 BAMBINI IN MOVIMENTO sa e rilassata nel corpo. L’angoscia ori- ginaria di cadere nel vuoto, provocata dalla sensazione della gravità, trova a contenerla un movimento delicato, dol- ce, fluido, continuo. L’unità psichica del bambino, ancora immatura, trova a so- stenerla la sensazione fisica di unità e di continuità che il delicato abbraccio, fatto di equilibrio e di ritmo, gli restitu- isce. Siamo di fronte al movimento fu- sionale, che annullando la percezione di separazione fra adulto e bambino, rappresenta il primo codice di comu- nicazione affettiva. Il movimento, che si fa unico fra due persone distinte, dà vita ad un vissuto emotivo unico: è l’o- smosi emotiva, quel fenomeno potente ed altamente significativo che trasmet- te al bambino senso di benessere, di presenza dell’altro e consolida il suo vissuto di esistere. Il bambino, nel corso della sua cre- scita, matura capacità motorie via via sempre più ampie e complesse e il suo rapporto con il movimento, in par- ticolare dal secondo anno di vita in poi, muta in ragione di questa evolu- zione. È una fase emozionante per il bambino, ricca di esplorazioni, stupori e apprendimenti a più livelli, alla quale spesso corrisponde una certa fatica dell’adulto, fra timori per l’incolumità del figlio e dubbi sulla propria capa- cità di “tenere dietro” a tanta vitalità. Il movimento, che da fusionale si è fatto sempre più attivo e si è aperto gradualmente al coinvolgimento de- gli altri, degli oggetti e dello spazio, evidenzia caratteristiche specifiche e quasi senza controllo e misura, tut- alla definizione dell’identità del bambi- porta con sé significati evolutivi che è te le potenzialità del proprio corpo. Il no. importante riconoscere e sostenere. movimento rappresenta così il canale Lo sguardo dell’adulto sul suo movi- Salti audaci, improbabili arrampicate, espressivo privilegiato del bambino, mento non può allora che andare oltre corse sfrenate, giravolte mozzafiato, il modo attraverso cui parla il proprio una lettura sfuocata che lo vede come spinte, rotolamenti, lanci ed una serie Io che agisce sul mondo, che esiste in semplice necessità di sfogo, incapacità di altri atti motori, che solo motori non relazione all’altro da Sé (relazione in- di controllo, inutile rischio, disattenzio- sono e che animano le giornate dei terpersonale) e agli altri (dimensione ne verso gli altri. È uno sguardo che bambini. È il movimento senso-moto- sociale più ampia). deve essere capace di comprendere rio nel quale, a differenza di quello fu- che il piacere del movimento, il biso- sionale, il bambino cerca attivamente Il punto cruciale gno di movimento, nasce nel bambino sollecitazioni brusche, rapidi cambi di L’identità della persona, che sappiamo dal suo intrecciarsi con la costituzione ritmo, accelerazioni e frenate, ampi di- attraversare nella prima infanzia una della propria identità personale e per slivelli, in generale l’alterazione anche fase di maturazione fondamentale e tale motivo appare un elemento evo- improvvisa dell’equilibrio tonico e la fortemente dinamica, è una nozione lutivo indispensabile, irrinunciabile. È sua ricomposizione. psichica alla quale appartiene però uno sguardo che deve essere presen- Il piacere del movimento è costituito anche una componente fisica, stret- te per rispondere in modo autentico ed dall’ebbrezza del senso di vertigine e tamente legata alla corporeità. Nel efficace alla domanda fondamentale di paura, dalla sfida ad esse, dall’azio- bambino lo psichico è corporeo, sen- del bambino: “Guardami!”. Una doman- ne sugli oggetti e nello spazio e quindi za alcuna distinzione disciplinare. Vuol da intima, profonda, che ha bisogno di è prodotto dal movimento in quanto dire che nel costituirsi di una coscienza trovare risposta al bisogno di conferma tale, più che dai suoi effetti sulla re- unitaria di Sé come entità psichica e di che tutto ciò che il bambino vive è po- altà circostante. Gesti che danno vita un corpo unitario come sede di questa sitivo e trova riscontro fuori di Sé negli ad un vero e proprio bombardamento coscienza il movimento, le sensazioni occhi dell’altro. Occhi che restituisco- sensoriale nel quale si colloca l’emo- percettive che produce, le sensazioni no la bellezza, l’importanza, la realtà zione di far scaturire, far uscire da sé, emotive ad esse connesse concorrono del suo esistere.

5 BAMBINI IN MOVIMENTO Vera Turchet, A modo loro: pedagogista Città Futura il piacere di muoversi

Tutti i bambini devono Ai bambini piccolissimi piace sgambet- gna che il sistema motorio e la buona potersi muovere in libertà, tare, puntare i piedi, strisciare, rotola- coordinazione muscolare operano me- re, prendere un oggetto interessante, raviglie quando le attività motorie fun- scoprendo il piacere che poiché queste attività autonome e li- zionano in modo corretto: queste rin- possono procurarsi con bere permettono loro di perfezionare forzano la memoria e l’apprendimento l’attività autonoma sin da a ciò che hanno sperimentato e gettano le basi per sviluppare le di- piccolissimi, sperimentando inizialmente con le mani, che sono il verse funzioni neuroevolutive. la possibilità di scoprire da primo giocattolo di ogni bebè. Fare co- Come ben sanno i genitori, la maggior noscenza con la mente del bambino in parte dei bambini sono smaniosi ed sé le proprie capacità e le evoluzione rappresenta per i genitori orgogliosi di esibire le loro capacità possibili soluzioni, senza una gioia e una scoperta quotidiana, motorie in diverse occasioni: al centro l’intervento di intromissioni che nasce da una responsabilità spe- dell’espressione motoria c’è la voglia esterne dell’adulto, che ciale nell’incoraggiare i bambini ad ap- di fare e di esporsi ad un “rischio evo- prendere abilità nuove, ad elaborare lutivo” che nasce con curiosità e mo- renderebbero il bambino un pensiero superiore e personale, a tivazione intrinseca, dal desiderio di passivo e dipendente da lui, trovare intuizioni positive, a scoprire vivere il corpo per sperimentare nuove distraendolo dal suo essere nuove possibilità espressive ed origi- soluzioni, sapendo controllare in modo operoso nel mondo. nali, a fantasticare. La ricerca ci inse- sicuro e armonico i molti e piccoli mo- vimenti transitori della crescita, ancora e sempre, in relazione a quel contesto di gioco ed esperienza; ogni progresso e conquista raggiunta consente al pic- colo di assaporare e gustare un vitale senso di padronanza e un armonioso sviluppo motorio.

L’insegnamento di Emmi Pikler È con questi principi che Emmi Pikler, pediatra ungherese, nel suo libro “Cosa sa fare il vostro bambino?” sostiene che i genitori non si devono “preoc- cupare di cosa fa”, ma “guardare cosa fa” il proprio figlio, entrare in contatto con le sue emozioni e i suoi bisogni offrendogli spazi di libertà per favorire l’integrazione armoniosa tra movimen- to, gioco, curiosità, apprendimento e benessere. L’originalità di Emmi Pikler, condivisa con il grande movimento dell’Educazione Attiva, è nel vedere in un neonato che si muove un sogget-

I GRANDI AUTORI Emmi Pikler ha lavorato per anni a Budapest sia come in grado di raggiungere autonomamente. Non esistono pediatra di famiglia, sia in un istituto per bambini or- forzature, né esercitazioni, ma solo ambienti e adulti fani, conosciuto da tutti come Loczy. Qui ha potuto che, quando il bambino è pronto a fare un movimento, elaborare alcune idee che in seguito si sono rivelate glielo lasciano fare e che vivono intensamente assieme fondamentali per lo sviluppo dei nidi d’infanzia, come a lui la gioia per il traguardo raggiunto. ad esempio l’assegnazione di figure di riferimento Queste idee e modalità educative hanno portato gran- stabili ai bambini che si prendessero fisicamente cura di risultati per i bambini di Loczy, non solo in termini di di loro. sviluppo motorio, ma anche di competenze relazionali, Per quanto riguarda il movimento, a Loczy il principio di resilienza, di autonomia. Risultati di cui noi possiamo su cui si fonda la relazione educativa è che l’adulto non usufruire nei servizi educativi e che possiamo offrire a mette mai il bambino in una posizione che egli non sia tutti i bambini che li frequentano.

6 BAMBINI IN MOVIMENTO to impegnato in un’opera, allo stesso tempo interna ed esterna: tutti i bam- bini devono potersi muovere in libertà, scoprendo il piacere che possono pro- curarsi con l’attività autonoma sin da piccolissimi, sperimentando la possibi- lità di scoprire da sé le proprie capacità e le possibili soluzioni, senza l’interven- to di intromissioni esterne dell’adulto, che renderebbero il bambino passivo e dipendente da lui, distraendolo dal suo essere operoso nel mondo. Libertà motoria significa riconoscere e restituire al bambino piccolo la liber- tà di scoprire, provare, sperimentare e poi conservare o abbandonare nel corso del tempo tutte le forme di mo- vimento che desidera mettere in atto: ha poca importanza a quale età avven- gano le acquisizioni in senso motorio, poiché ciò che conta è che ciascuna di esse derivi da quella precedente e che il bambino possa percorrere ef- fettivamente questo percorso in tutta tranquillità, sicurezza e senza timore. Saper cogliere i micro cambiamenti quotidiani della crescita, sintonizzan- dosi con i bisogni e gli interessi del bambino piccolo, permette a tutti i ge- nitori di formare uno sguardo sul pro- prio bambino e quindi di sentirsi capaci e importanti nell’esistenza del piccolo, sapendo godere della relazione pro- promuovere tutto questo per il vostro La libertà di movimento di braccia e fonda con lui attraverso l’ascolto, lo bambino organizzando i luoghi di vita gambe, anche a passeggio, è limitata sguardo, le mani, la voce, i gesti quoti- del bambino, a casa e a passeggio, a dalle posizioni di trasporto? diani delle piccole cose. partire da alcune semplici domande: Trova piccole attenzioni e parole Può sostenere la posizione verticale in quando richiama mamma o papà con Cosa possono fare un genitore o un fascia con le difficoltà legate alla forza gridolino o con il pianto esprimendo il educatore? di gravità di propria iniziativa? desiderio di vicinanza? Per vedere tutto questo in un bambi- Può ruotare la testa da una parte e Può stare seduto da solo? no piccolissimo bisogna prendersi il dall’altra per guardarsi intorno con fa- Per le prime esperienze di attività mo- tempo di stare insieme e conoscersi cilità? toria il bambino ha bisogno di poco: giorno per giorno, coltivando il piace- Può sgambettare liberamente, solleva- uno spazio protetto e delimitato, un re di guardare appassionatamente il re le braccia e muoverle liberamente? angolo morbido che offra sicurezza, proprio bambino che vive il corpo e il Può cambiare posizione in sicurezza? una base rigida dove poter trovare il movimento sin dalla nascita, a partire I vestiti gli permettono movimenti fluidi giusto equilibrio, due o tre oggetti di in- dal pensiero più semplice e profondo: e vari? teresse che favoriscano l’esplorazione è il rispetto dell’interesse del bambi- Può osservare le mani? con tutti i sensi, e se possibile lasciare i no il punto di contatto della nostra re- Può stendersi verso il giocattolo, l’og- piedi nudi per esplorare e vivere con il lazione con lui, l’inizio della relazione getto di suo interesse, sfiorarlo, pren- corpo ogni novità che il mondo intorno con la vita. Come genitore e insieme derlo in modo libero, provando e ripro- saprà offrire alla sua curiosità e voglia educatore potreste considerare come vando ancora? di crescere.

GLI ARrEDI PIKLER NEI NIDI DI CIttÀ futura Dopo il periodo in cui il bambino sta sdraiato, si gira e Si tratta di un investimento fatto non solo sullo sviluppo rotola, arrivano i diversi momenti dello stare seduto, del motorio dei bambini, ma sullo sviluppo della loro perso- gattonare, del camminare, dell’arrampicarsi, del salire nalità e sulla costruzione della loro identità, poiché ogni le scale e del correre. Per favorire lo sviluppo libero di bambino che, a suo tempo e modo, raggiunge un tra- ogni bambino in ognuno di questi ambiti, Città Futura ha guardo motorio con le proprie forze e la propria volontà, acquistato, per ogni nido, gli arredi progettati da Emmi ha costruito anche un pezzettino di sé e del modo in cui Pikler a questo scopo. affronterà la vita.

7 BAMBINI IN MOVIMENTO Valentina Demattè, Celebrazione del camminare pedagogista Città Futura

Come adulti dovremmo Una decina di bambini, tutti tra i tre e i tano per tutto l’anno il servizio nido di sfruttare ogni occasione sei anni d’età, camminano in fila indiana Lavarone e quotidianamente escono lungo un sentiero che si snoda tra l’er- nei prati e nei boschi circostanti, che per lasciare che i nostri figli ba alta e si inoltra in un bosco. Alcuni sono diventati la loro sezione in natura. camminino, possibilmente di loro hanno in mano un bastone che Mentre camminano, lo sguardo dei in un luogo naturale, ma a volte battono sui tronchi degli alberi bambini è contemporaneamente anche nel proprio quartiere. o sul terreno, altri con le mani sfiorano attento e rilassato, pronto a cogliere Mentre camminano, lo l’erba, le spighe e i fiori, qualcuno dà qualunque piccolo tesoro nascosto: la mano a un’educatrice. Tutti, nessuno un fiore, un filo d›erba con una forma sguardo dei bambini è escluso, camminano stando molto at- particolare, un insetto. Ogni occasione contemporaneamente tenti a dove mettono i piedi, in silenzio è buona per soffermarsi e osservare e attento e rilassato, pronto a per ascoltare i suoni della natura e per da lì costruire mondi inventati e magici, cogliere qualunque piccolo porre attenzione alle forme, ai colori, che richiamano gli antichi miti legati a ai suoni, alla sensazione dell’aria sulla Madre Natura. tesoro nascosto: un fiore, pelle e agli odori del bosco. un filo d’erba con una forma In un altro bosco, altri bambini più Andare in un bosco particolare, un insetto. Ogni piccoli, di due o tre anni, camminano L’elenco di ciò che i bambini vivono, occasione è buona per sparsi. Ognuno si ferma in un momen- e quindi apprendono, è lungo ma in- to diverso, chi si accuccia, chi si lascia teressante per noi adulti, poiché il bo- soffermarsi e osservare e da scivolare lungo il prato, chi rotola, chi sco può essere un alleato eccellente lì costruire mondi inventati guarda un bruco, chi dà la mano all’e- nell’educazione di un bambino, tanto e magici, che richiamano gli ducatrice. da parte dei genitori quanto da parte antichi miti legati a Madre I primi sono i bambini che frequenta- di educatori e insegnanti. Natura. no il servizio estivo E...state nel bosco Dal punto di vista affettivo-emotivo sull’Altopiano della Vigolana e per più i bambini nel bosco sviluppano una di un mese camminano, giocano, man- maggiore capacità di regolare le pro- giano e riposano sotto il cielo, all’om- prie emozioni, poiché l’ambiente in cui bra degli alberi o in mezzo a un prato. sono immersi favorisce la loro serenità, I secondi sono i bambini che frequen- la possibilità di ritagliarsi uno spazio e

8 BAMBINI IN MOVIMENTO un tempo per decantare le emozioni forti, inoltre il movimento e l’esposizio- ne alla luce del sole influenzano indi- rettamente la produzione di serotoni- na, chiamato comunemente l’ormone della felicità. Dal punto di vista sociale, il bosco ridu- ce le occasioni di conflitto tra bambini rispetto ad un’aula chiusa e li aiuta a trovare delle soluzioni quando questi conflitti si manifestano, poiché nessu- no si sente costretto a fare ciò che fan- no gli altri, a stare dove gli altri stanno o a entrare in relazione forzatamente con qualcuno, ma può scegliere. Dal punto di vista cognitivo, nel bosco i bambini fanno delle scoperte che solo lì si possono fare; sono portati dall’ambiente a utilizzare la loro fan- tasia, per inventare giochi, storie e lin- guaggi, trasformando ciò che trovano in giocattoli, attrezzi, armi, rifugi, po- zioni, strumenti musicali, villaggi, isole o montagne. già fare, ma che nel cammino non tro- al quale troppo spesso viene lasciato Dal punto di vista dell’autonomia, i vano piacere. poco tempo. Come adulti dovremmo bambini con l’aiuto e sotto lo sguardo Oggi siamo tutti poco abituati a cammi- quindi sfruttare ogni occasione per attento dell’adulto imparano a gestire nare: utilizziamo la macchina o i mez- lasciare che i nostri figli camminino, consapevolmente i rischi, che ci sono zi di trasporto per spostamenti anche possibilmente in un luogo naturale sempre nell’ambiente di vita di ogni molto brevi. Questo è certo molto co- - che come abbiamo avuto modo di bambino, ma che nel bosco sono più modo, ma cosa comporta per il nostro dire arricchisce la loro esperienza di comprensibili e più facilmente affron- corpo? Cosa comporta per il nostro elementi introvabili in altri luoghi -, ma tabili. tempo di vita? Per stare meglio, quan- anche nel proprio quartiere. E per invo- Dal punto di vista motorio infine, nel do possiamo, noi adulti ci ritagliamo gliarli a farlo, un suggerimento che mi bosco i bambini imparano a conoscere dei momenti in cui consapevolmente sento di dare è di farlo in compagnia. i propri limiti fisici e le loro potenzialità, e volontariamente ci sottoponiamo Quando ci si trova con gli altri bambini sviluppano la forza, l’equilibrio, il co- a esercizi fisici, andiamo in palestra, e genitori al pomeriggio, dopo il nido o ordinamento tra occhi, mani, braccia, corriamo sul tapis roulant. D’altronde, dopo la scuola, non è necessario sta- gambe e piedi. quali altre possibilità abbiamo? I nostri re al parco giochi. Si possono fare due ritmi di vita ci obbligano a spostamen- passi. Vedrete che i bambini, insieme, Perché camminare ti veloci e camminare non è certo un troveranno lungo il cammino cose inte- Un aspetto che spesso si trascura è modo veloce per spostarsi. ressantissime di cui noi adulti neanche che nel bosco i bambini imparano a Non così per i bambini però. A loro do- ci accorgiamo e queste li aiuteranno a camminare. Può sembrare scontato, vrebbe essere dato il tempo per arri- proseguire, per trovarne altre. All’inizio in fondo tutti sanno camminare, ma vare da un posto all’altro camminando, non si va molto lontano, magari ci si se chiediamo a qualunque genitore, ci per godere il piacere di guardarsi at- sposta di poche centinaia di metri, per- risponderà che non è tanto facile far torno, per avere la pazienza di metterci ché per un bambino camminare non camminare il proprio figlio: si stanca, tutto il tempo che ci vuole, per esse- deve essere un dovere, ma un piacere. si annoia, chiede di essere preso in re soddisfatti di sé quando arrivano a Poco alla volta le distanze si allunga- braccio o sul passeggino o di tornare a destinazione, ma anche per pensare: no, le mete si ampliano e camminare casa a giocare. Il bosco quindi insegna il ritmo del cammino infatti favorisce la diventa sempre più naturale, per noi e a camminare ai bambini che lo sanno nascita del pensiero fine a se stesso, per loro.

I GRANDI AUTORI Molti sono gli esperti e gli studiosi di educazione, re- leggere indipendentemente dal fatto che si abbiano o centi e del passato, che hanno parlato dell’educazione meno figli o si sia educatori: è una riflessione profon- in natura e dell’importanza di camminare. Ne trovate da sul senso del cammino, sulle possibilità che il cam- alcuni nella sezione “Proposte di lettura”. Qui segnalo minare dà all’essere umano, ad esempio la possibilità invece un autore e un libro di qualche anno fa (2005), di conoscere meglio se stessi. “Ben difficile è non -ri che non sono esplicitamente rivolti al mondo dell’edu- conoscersi - per tutto questo e altro ancora - viatores, cazione, e cioè Filosofia del camminare di Duccio De- abitatori delle strade, camminatori dell’esistenza. Della metrio, edito da Raffaello Cortina. Questo è un libro da propria, soprattutto”.

9 BAMBINI IN MOVIMENTO Denise Daddi, Saper usare le mani pedagogista Città Futura

La dimensione motoria, Un giorno, durante la presentazione spesso considerata inferiore ai genitori del percorso di avvicina- mento alla musica proposto al nido, alla mente, è fondamentale la mamma di una bambina del gruppo per lo sviluppo cognitivo. dei grandi, dopo aver visto un filma- La mano forma il pensiero to relativo all’attività proposta l’anno mettendolo in relazione precedente, pone questa domanda: con l’ambiente: tramite “Ho visto che durante le lezioni i bam- bini si muovono molto nella stanza: l’osservazione e l’azione, non è meglio invece educarli a stare il bambino realizza un po’ più fermi? Anche in previsione apprendimenti, memorizza dell’ingresso alla scuola dell’infanzia? pacchetti di informazioni Che poi già noi a casa facciamo molta fatica su questo aspetto, non sta mai procedurali che nessuna ferma e vuole sempre toccare tutto!” spiegazione astratta potrebbe In effetti, fino ai sei anni la mente dei dare, costruisce repertori di bambini si presenta come una mente movimenti che gradualmente assorbente, che per natura li spinge a provare, toccare, sentire tutto, in una si trasformeranno in idee e sorta di amplificatore in cui le mani concetti. diventano lo strumento per capire e conoscere il mondo. Organi di infor- mazione, di senso e relazione, le mani esplorano materiali e consistenze e attivano un movimento costruttivo

sugli oggetti guidato da scopi preci- si, non sempre comprensibili per l’a- dulto. Hanno bisogno di allenamento, esercizio e ripetizione: lentamente, con pazienza, affinano movimenti sempre più precisi e complessi, come aprire e chiudere, tirare, spingere, riempire e svuotare. A volte narrano storie, con gesti che sembrano delle danze, accompagnando la voce dei bambini anche la dove mancano le parole. Ma nella nostra società, il diritto all’u- tilizzo delle mani e spesso negato o sostituito dall’incontro con i touch screen. In realtà, occorre tenere sem- pre bene a mente che, per l’essere umano, quella di toccare rappresenta una condizione naturale, un impulso orientato alla conoscenza del modo al quale, spesso, anche noi adulti, nonostante possiamo contare su un buon database di informazioni accu- mulate nel tempo, cediamo. Per un bambino, invece, questo bagaglio di informazioni è ancora tutto da crea- re e il tatto è il senso privilegiato per farlo. Ciò non significa che il bambino deve essere assecondato anche nei luoghi dove non è permesso toccare,

10 BAMBINI IN MOVIMENTO come ad esempio i musei o alcuni ne- gozi, ma che va sostenuto nelle sue scoperte e nelle sue necessità dove esse possono essere soddisfatte. Al fine di promuovere una crescita armonica dei bambini, è necessario quindi restituire tempo e valore ai loro gesti, fare spazio all’educazione della mano e alla sensorialità. Molti pedagogisti e medici negli anni hanno trattato questo vasto argomen- to, una tra tutti Maria Montessori. Poiché l’apprendimento e collegato all’esperienza diretta e sensoriale, la pedagogista marchigiana ci invita a riflettere su quanto la dimensione motoria, spesso considerata inferiore alla mente, sia invece fondamentale per lo sviluppo cognitivo. La mano, infatti, forma il pensiero mettendolo in relazione con l’ambiente: tramite l’osservazione e l’azione, il bambino realizza apprendimenti, memorizza pacchetti di informazioni procedura- li che nessuna spiegazione astratta per facilitare l’osservazione e l’imita- mondo e nella costruzione del loro potrebbe dare, costruisce repertori di zione; scomporre un’attività in tutte pensiero. movimenti che gradualmente si tra- le sue tappe li aiuta ad analizzarne la Come educatori e come genitori dob- sformeranno in idee e concetti astrat- sequenza logica e a mettere ordine biamo dunque ricordarci che nel no- ti. Coordinare visione e prensione alla mente. Semplici attività di esplo- stro fare quotidiano siamo sempre per afferrare un oggetto che dondola razione e pratiche di vita quotidiana, esempi e modelli per i bambini che sulla culla, scoprire la consistenza di come ad esempio maneggiare libe- ci osservano, ci scrutano, ci studiano. un velo di farina sparso su un tavolo, ramente scampoli di stoffa di diverse Fare lentamente, davanti ai loro oc- raccogliere piccoli oggetti, allacciare consistenze o oggetti di dimensioni chi, dare importanza ad ogni gesto e un bottone, svitare il tappo di una bot- sempre più piccole con il progredire all’intera sequenza di azioni, anche se tiglia, sono pertanto esperienze che dell’età dei bambini, chiudere una ormai le compiamo meccanicamen- escono dall’ordinario per diventare cerniera, piegare degli strofinac- te quando siamo soli, rappresenta il conoscenza. ci, spolverare, spremere gli agrumi, primo passaggio. Il secondo, è lasciar sgusciare le uova sode, impanare la fare a loro, alle loro mani, senza cor- Restituire valore ai gesti dei carne, raccogliere elementi naturali reggerli se sbagliano o non eseguono bambini al parco o fare giardinaggio rappre- il movimento alla perfezione, ma ripe- Per cominciare, adeguandosi ai loro sentano tutte ottime occasioni per so- tendo il gesto con calma giorno dopo ritmi e rallentando le nostre azioni, stenere i bambini nella scoperta del giorno.

I GRANDI AUTORI Per Maria Montessori, l’attività muscolare (il movimento) è il fattore fondamentale dello sviluppo della vita psichica: è perciò evidente il motivo per il quale i bambini provano una grande soddisfazione quando si rendono conto di essere capaci di compiere una certa azione ed è per questo che vi si esercitano a lungo. Da qui l’importanza della precisione dei movimenti e del piacere che il bambino prova alla ricerca del loro perfezionamento. Maria Montessori ricorda che nel bambino vi è un “periodo sensibile” in relazione al perfezionamento dei movimenti, vale a dire vi è un momento della vita nel quale il coordinamento motorio e il perfezionamento dei movimenti globali e fini rappresenta un momento cruciale particolarmente produttivo. Passato quel periodo lo sviluppo dei movimenti non avrà quella produttività, velocità e scioltezza dell’età della vita giusta per il loro sviluppo. Si tratta di un momento della vita “speciale” nel quale il bambino “analizza” i movimenti globali e fini e conseguentemente si “specializza” nella loro acquisizione e nella loro esecuzione precisa e funzionale. Il bambino è infatti in grado di “economizzare” i movimenti, nel senso che diviene via via sempre più capace di selezionare quelli efficaci e di svolgerli con armonia e trovandosi a proprio agio, eliminando ogni movimento goffo o inappropriato. Le attività di affinamento motorio possono essere tantissime e possono essere ampiamente attinte dalle esperienze della vita pratica (come spolverare, pulire, apparecchiare la tavola, ecc.), ma anche esercizi come infilare il filo, cam- minare su un tracciato, stare in equilibrio su un piede, ecc. Da un lato dunque il segreto del perfezionamento è la ripetizione, dall’altro non bisogna dimenticare che è impor- tante che le attività siano graduali in modo che il bambino sia via via in grado di superare difficoltà sempre maggiori.

11 BAMBINI IN MOVIMENTO Laura Cagol, Crescere in equilibrio nutrizionista Città Futura

Un’alimentazione equilibrata il nostro organismo utilizzi al meglio È importante che si cominci durante e una regolare attività fisica tale energia che, se in eccesso, può l’età evolutiva ad avere uno stile di contribuire all’aumento della massa vita attivo e a svolgere una regola- sono elementi indispensabili grassa depositata sia a livello sotto- re attività fisica (che non dev’essere per il mantenimento e cutaneo, sia a livello addominale. necessariamente uno sport organiz- il raggiungimento di un L’importanza di dedicarsi con rego- zato, ma può essere movimento ge- buono stato di salute. larità alla pratica dell’attività fisica, in nerico o attività ludica e ricreativa), in L’Organizzazione Mondiale ogni sua forma di espressione (gioco, quanto costituisce un fattore determi- lavoro, danza, sport ecc.) era cono- nante per mantenere un buono stato della Sanità indica sciuta ben prima dei Romani. Furono di salute: assicura un corretto rappor- nell’esercizio fisico e i Greci che più di ogni altro popolo to tra peso e statura, riduce stress e nell’adozione di abitudini ne compresero pienamente il valore ansia, migliora la qualità del sonno alimentari corrette gli salutistico e morale, tanto da consi- e riduce, come già detto, il rischio di derare la ginnastica e lo sport come sviluppare patologie come obesità, strumenti più efficaci per elementi fondamentali anche del pro- malattie cardiovascolari e diabete. uno sviluppo armonico del cesso educativo. Risulta, quindi determinante il ruolo bambino e la prevenzione La parola dieta deriva infatti dalla della famiglia, che deve impegnarsi a di malattie croniche e parola greca δίαιτα (diaita = abitudi- costruire con il proprio bambino so- ne, modo di vivere), il cui significato lide basi per uno stile di vita sano e degenerative. è in realtà molto più ricco e ampio, il più possibile attivo, che lo accom- indicando uno stile di vita in cui una pagni nell’accrescimento e nell’età L’organismo ha bisogno di avere corretta alimentazione e un’altrettan- adulta. sempre a disposizione il giusto quan- to corretta e adeguata attività fisica titativo di energia (fabbisogno calori- concorrono a creare, mantenere e Cosa devono mangiare i bambini co) per il normale funzionamento (re- sviluppare il benessere psichico e la che fanno movimento? spirazione, attività cardiaca, tempe- salute. Generalmente si pensa che un bam- ratura corporea, ...) e per svolgere le Il ruolo del movimento nella promo- bino che fa attività fisica abbia biso- attività quotidiane come camminare, zione del benessere trova ampio ri- gno di un’alimentazione più abbon- correre, giocare, pensare, ecc. conoscimento scientifico da parte dante rispetto al bambino inattivo L’unica energia che possiamo utiliz- delle organizzazioni internazionali e che debba assumere integratori zare è quella contenuta negli alimenti che si occupano di salute. dietetici. In realtà questo non è qua- e l’attività fisica è essenziale affinché L’Organizzazione Mondiale della Sa- si mai vero, se si escludono bambini nità, infatti, indica nell’esercizio fisico o adolescenti che praticano sport a praticato almeno un’ora al giorno, livello agonistico e che presentano inteso in senso generico come mo- specifiche carenze alimentari. vimento corporeo, e nell’adozione Una sovrastima delle reali necessità di abitudini alimentari corrette (mo- lo espone al rischio di malnutrizione derate quantità di grassi e zuccheri per eccesso. semplici, adeguati consumi di frutta, Il bambino è in grado fin da piccolo di verdure e legumi, ecc.) gli strumenti assecondare correttamente il proprio più efficaci per uno sviluppo armoni- istinto di fame e di sazietà, al riparo co del bambino e la prevenzione di da stimoli inappropriati, adeguando malattie croniche e degenerative (so- la sua alimentazione alle richieste nu- vrappeso, obesità, ipertensione arte- trizionali, che aumentano in funzione riosa e altre malattie cardiovascolari, dell’attività fisica che pratica. diabete, ecc.). Al termine dell’attività fisica non c’è Tutto questo assume un’importanza pertanto alcun bisogno di proporre al ancora maggiore se si considera che bambino bevande energetiche e me- oggi in Italia il 21,3% dei bambini tra rendine, correndo il rischio di fornirgli gli 8 e i 9 anni è in una condizione di una quantità di calorie decisamente sovrappeso, mentre il 9,3% è in una superiore a quella consumata. condizione di obesità, con picchi più Non sono necessarie integrazioni o alti nelle regioni del Sud e del Cen- diete stravaganti: è sufficiente un’a- tro (dati forniti dall’indagine 2016 di limentazione varia ed equilibrata, ba- OKkio alla SALUTE, sistema di sorve- sata su cibi sani, fra cui non devono glianza nazionale promosso e finan- mai mancare acqua e frutta, fonda- ziato dal Ministero della Salute). mentali per la reidratazione.

12 BAMBINI IN MOVIMENTO A cura di Romina Tommasini, Libri per grandi e per piccini: coordinatrice Città Futura consigli di lettura

Proponiamo una selezione di libri dedicata ai Outdoor education, l’educazione si-cu- temi trattati in questo numero della rivista: il ra all’aperto, a cura di Roberto Farnè e Francesca Agostini, Junior, 2014. In que- movimento e la vita all’aria aperta. sto libro si ragiona anche sulla progetta- zione degli spazi, urbani e interni, che va ripensata in un’ottica di promozione del movimento dei bambini e dell’ac- cesso alla natura.

L’osservazione del movimento nel bam- bino. Accompagnare lo sviluppo psico- motorio nella prima infanzia, Agnes Szanto-Feder, Erickson 2014. Specifica- Libri per grandi mente rivolto al movimento del bambino piccolissimo, questo libro ci aiuta ad ap- Il mondo dei libri per adulti dedicati all’educazione è ormai procciarci al pensiero di Emmi Pikler e vastissimo e comprende teorie e idee che dicono tutto e il ad osservare il bambino con uno sguar- contrario di tutto. Non è facile farsi strada in questo labirinto do libero da aspettative di prestazioni e di pagine stampate. Noi proponiamo qui una selezione de- pieno di curioso interesse. dicata ai temi che abbiamo trattato in questo numero della rivista: il movimento e la vita all’aria aperta. Libri per piccini

Fuori. Suggestioni nell’incontro tra Molti sono gli albi rivolti alla primissima e prima infanzia che, educazione e natura, a cura di Monica mentre vedono come protagonista il libero movimento di Guerra, Franco Angeli 2018. Questo li- ogni essere in crescita, tendono anche a restituire i bam- bro può essere adatto sia agli educatori, bini al cuore del verde, alla natura, ad immergerli nelle sue sia ai genitori che abbiano il desiderio forme e a rivendicare il loro diritto a non venirne separati. Si di riflettere su quali esperienze far vi- tratta di storie, più o meno brevi, che riconoscono alla natura vere ai loro figli. Le parole chiave che un ruolo fondamentale perché si possa dare per l’individuo intitolano i capitoli sono molto suggesti- una crescita sana, autentica, nella quale tutte le parti di sé ve: radici, nature, selvatichezza, soglie, risultino integrate. Il contatto con gli animali, l’attrazione per rischio, nutrimento, cammino ed altre. gli ambienti vergini e gli ecosistemi primordiali… è ciò che Ci richiamano ognuna ad un diverso importante motivo per consente la propria realizzazione più completa come esseri avvicinare i bambini alla natura. profondamente umani.

13 BAMBINI IN MOVIMENTO Tra il primo ed il secondo anno Cucù di Hector Dexet. Casa editrice La- pis. Cartonato lucido, piacevole da sfo- I libri cartonati con le prime e semplici gliare, soggetti e oggetti in parte visibili, storie. in parte nascosti che si mostrano nel Aspettami! di Komako Sakai, Hatsue voltare le pagine. C’è il non vedo com- Nakawaki, E. Scantamburlo (traduttore). pleto per cui si invita all’uso dell’immagi- Casa editrice Babalibri. I bambini esplo- nazione; in altri casi al piccolo lettore è rano, ascoltano, sbirciano, e nel farlo richiesta attenzione nell’identificazione corrono, inciampano, strisciano. Ciò che dei particolari che si intravedono, in altri casi ancora prima si importa è scoprire, ogni giorno qualco- vede e poi non si vede più. Il vedere/non vedere è associato sa, ogni giorno un passo in più. Aspettami! Ecco la richiesta al buio o al vicino-lontano. che la protagonista fa, ogni qualvolta incontra e scopre l’al- tro. Un albo all’insegna della semplicità di un testo ricorrente Bestiolario di Georgina Ponce Blasco, e ripetitivo e di immagini che rappresentano l’essenzialità Ilaria Dal Canton. Casa editrice Passa- dei gesti ancora acerbi ma attenti, dell’equilibrio insicuro bao. «Chi c’era una volta?», chi popola dell’infanzia. questo albo dove il bianco spicca sul nero e viceversa e il nero? Le sottili li- Quando il sole si sveglia di Giovanna nee di movimento stimolano il piccolo Zoboli e Philip Giordano. Casa editri- lettore a seguire con le dita i diversi per- ce Topipittori. Poche, pochissime pa- corsi, i “sentierini di formiche” alla scoperta del mondo degli role scelte per narrare ai più piccoli insetti. Il movimento descritto da un testo semplice prende lo scorrere regolare di una giornata, vita attraverso leggere linee colorate che mimano la corsa, il scandita da due eventi naturali: cosa salto, la caduta, la danza… succede quando il sole si sveglia? E quando a svegliarsi è invece la luna? Le semplici e delicate illustrazioni: ogni pagina monocromatica accoglie un sog- Dal terzo anno getto dai colori tenui e dai tratti non precisamente definiti, ed un testo sobrio sembrano voler offrire ai piccolissimi let- Piccola Orsa di Jo Weaver, C. Ghisalber- tori la possibilità di vederci una loro storia. ti (traduttore). Casa editrice Orecchio Acerbo. È la storia, a tratti commovente, di una cucciola, che comincia a muove- Dal secondo anno re i suoi primi passi, alle prese con in- certe e timorose esperienze. A indicarle A differenza dei precedenti albi, dove l’attenzione dei bam- la strada c’è un’attenta e premurosa ma- bini si focalizza su un unico dettaglio per pagina, qui i più dre, pronta ad intervenire e a proteggerla. A rendere unico grandi possono cogliere diversi spunti di osservazione. questo albo sono le eleganti immagini in bianco e nero. Il viaggio delle due protagoniste comincia con il risveglio della La palla di Max, Il Carretto di Max, Il primavera, stagione che segna l’inizio di ogni cosa. bagnetto di Max di Barbro Lindgren. Casa editrice Bohem Press. Si tratta di Una storia che cresce di Ruth Krauss, un interessante prodotto seriale che Helen Oxenbury, A. Pascutti (tradutto- permette di creare un percorso per i re). Casa editrice Il Castoro. Il tema del- più piccoli. I bambini vengono coinvolti la crescita è presente anche in questo in un ambiente caloroso e familiare che albo, dove il passare lento del tempo, lo si ripete avventura dopo avventura, per- scorrere delle stagioni è visto attraver- mettendo loro di ritrovare, tra le pagine, so gli occhi di un bambino che osserva gli stessi compagni di carta, gli stessi molto. Tutto intorno a lui cresce: gli albe- gesti spontanei e sguardi intensamente ri germogliano, i fiori sbocciano… ma lui, concentrati. I diversi libretti raccontano quando diventerà grande? Si sente sempre così piccolo. Un le storie di quotidiana straordinarietà di giorno d’inverno però… Una storia semplice e vera perché Max, un bambino dell’età del lettore e parla di temi profondi, delle importanti domande che tutti si del suo silenzioso quanto espressivo cagnolone. pongono, grandi e piccini. La natura è uno sfondo potente. Lei accoglie la vita, è lei ciò di cui il bambino stesso si sente Brucoverde di Giovanna Mantegazza. di far parte. Casa editrice La Coccinella. I libri con i buchi con le fustellature circolari, invita- no i bambini a toccare, percorrendo con il dito il contorno tondeggiante, oppu- re a giocarci, usandoli come maschere improvvisate. La loro forza sta in testi particolarmente vivaci, semplici, essenziali e in rima. In ogni pagina si trova l’immagine di un soggetto, animale, frutto, verdura, raffigurato con pochi dettagli. Il tutto offre una -nar razione che scorre veloce e piacevole, buco dopo buco.

14 IN COOPERATIVA Il bilancio sociale 2017-2018 Paolo Trubiano e Tiziana Adami

Il documento presenta Il bilancio sociale, anche quest’anno godere del riconoscimento e della sti- dati e informazioni sulla realizzato nella forma di inserto del ma di diversi soggetti pubblici e privati. periodico, si rivolge a tutti coloro che I servizi gestiti nel corso dell’anno edu- vita della cooperativa, hanno contribuito e che contribuisco- cativo 2017-2018 sul territorio provin- facendo emergere gli aspetti no alla crescita della nostra cooperati- ciale sono stati: qualificanti che caratterizzano va, i suoi stakeholder principali, attorno i nostri servizi. ai bambini e alle bambine che hanno ■ 23 nidi d’infanzia comunali vissuto e vivono negli spazi che gestia- ■ 2 nidi privati conciliativi mo: i loro genitori, i nostri committenti, ■ 7 servizi estivi nella fascia 3 - 7 anni il nostro personale, le comunità e i ter- ■ 3 servizi estivi nella fascia 0 - 3 anni ritori all’interno dei quali operiamo. ■ 1 servizio estivo nella fascia 6 - 11 anni ■ 14 laboratori proposti all’interno di Committenza fiere, congressi, eventi aziendali. Città Futura svolge la propria attività nell’ambito della Provincia di Trento Famiglie e bambini con una committenza prevalentemen- L’incremento dell’utenza dei nidi rispet- te costituita da Amministrazioni comu- to al precedente anno educativo è di nali. Data la capillare diffusione territo- 15 tra bambine e bambini, pari ad un riale, si può affermare che continui a aumento dell’1,5%:

Allargando lo sguardo oltre i nidi, il to- La contrazione complessiva è dovuta tale dei bambini che complessivamen- alla riduzione degli iscritti ai laborato- te hanno preso parte alle iniziative ri proposti in occasione di fiere, con- coordinate dalla cooperativa è stato di gressi ed altri eventi analoghi (- 26%) 2.766 unità, con la seguente distribu- e ai servizi estivi rispetto al precedente zione che segue. anno educativo.

15 IN COOPERATIVA Personale perativa al 31 agosto 2017 è pari a 302 (-10,6% rispetto al Il numero delle persone che operano all’interno della coo- 2016), così distribuite per ruolo:

Formazione oggi con una fase di rinnovi e possibili nuove acquisizioni di Nell’arco dell’anno educativo 2017-2018 le ore lavorative servizi consolidati da un lato e possibili oggetto di sviluppo dedicate alla formazione complessivamente per tutto il per- dall’altro. Ciò rende quindi la cooperativa solida internamen- sonale sono state 11.280, di cui 4.772 (42,3%) organizzate te ma vulnerabile al mercato dei servizi all’infanzia che vede dalla Provincia di Trento e 6.508 (57,7%) organizzate dalla competitori possibili. Dall’analisi dei dati e dalla documenta- cooperativa. Le ore di formazione corrispondono al 3% delle zione emerge una forza lavoro giovane e con carichi di cura ore complessivamente lavorate dal personale. importanti a cui la cooperativa sta rivolgendo un progetto di sostegno e conciliazione importante. Il Family Audit all’inter- Conciliazione no di questo disegno mantiene una crescita costante, nono- L’attenzione alla conciliazione da parte di Città Futura è cre- stante una fase così delicata e difficile”. sciuta costantemente ed è attestata anche dalla certificazio- Nel corso dell’anno educativo 2017-2018 la cooperativa ha ne Family Audit il cui certificato Executive è stato oggetto gestito 27 pratiche di astensione anticipata per gravidanza, della visita di mantenimento in data 19 giugno 2018, a segui- 39 pratiche di congedo di maternità e 95 pratiche di conge- to della quale il Valutatore si è espresso come segue: “Cit- do parentale. tà Futura sta investendo nella qualificazione del personale, Al 31 agosto 2018 si contavano 240 contratti a tempo inde- nell’organizzazione per favorire il benessere lavorativo e terminato sul totale delle risorse impiegate. Circa il 92% del- personale, nel promuovere diversi strumenti per migliorare le titolarità sulle posizioni in organico risultavano assegnate la qualità del lavoro e la competenza. Questo sforzo che si a tempo indeterminato. vede anche dalla ricchezza del Piano Aziendale si scontra

16 IN COOPERATIVA Con le mani, con il corpo, Valentina Demattè con la mente: in relazione

Al festival dell’educazione Il tema di Educa 2019 era la relazione un classificatore eccezionale, perché Educa di Rovereto, ad aprile, tra scuola e famiglia e noi abbiamo vo- ha bisogno di dare ordine al mondo luto interpretarlo proponendo a geni- per comprenderlo, conoscerlo e sentir- Città Futura ha portato un tori e bambini il linguaggio del gioco, si al sicuro in esso. laboratorio, intitolato “Il gioco che è universale e sa mettere in comu- La scatola cosmica permette di ricreare del bambino nello sguardo nicazione bambini, genitori e educatori micro ambienti naturali al nido, a scuo- dell’adulto”. anche senza l’uso di parole. Le nostre la o a casa. In questo modo il bambino proposte sono state due: la Scatola az- va alla scoperta del mondo a partire da zurra e la Scatola cosmica. ciò che è vicino a lui, piccolo e adatto Nonostante la prima sia stata ideata da al suo sguardo e alle sue mani. Rappre- Dora Kalff e la seconda da Maria Mon- senta inoltre un momento speciale di tessori, in tempi e luoghi molto distanti relazione tra l’adulto, che ha costruito tra loro, esiste un forte legame tra que- la scatola e preparato i materiali, che li ste due proposte educative, che andia- conosce bene e li presenta, e il bambi- mo a descrivere. no, che inizialmente ascolta e osserva e poi agisce in prima persona. La Scatola azzurra La scatola cosmica è essenzialmente La scatola Azzurra è una scatola in le- un piccolo pezzo di mondo, un mondo gno colorato di azzurro di circa 70 cm costruito con correttezza e rispetto per x 50 che contiene la sabbia naturale, quella che è la realtà. In questo pic- la terra, la sabbia cinetica o l’acqua, in colo mondo - un diorama in legno - si cui viene creato un racconto. Ad essa raccolgono gli elementi essenziali di si affianca una scatola frazionata al un habitat di cui il bambino può avere suo interno o diversi contenitori per esperienza diretta (o indiretta attraver- i materiali, le miniature e gli oggetti so l’immaginazione e i libri). Lo scopo è a disposizione del bambino. Durante ricostruire l’habitat, con i suoi elementi il gioco le mani del bambino dispon- paesaggistici, di flora e di fauna, nomi- gono ogni cosa nella sabbiera, danno nandone con correttezza gli elementi e forma ad un’immagine, ora lentamen- arrivando così a conoscerlo e a trovare te in maniera pensosa, ora con gesti piacere nella conoscenza. rapidi. Ciascun bambino ha tempi propri nel sentire e nel fare, per ascol- L’esperienza di laboratorio tare creare un proprio mondo imma- I bambini si sono soffermati molto a lun- ginario e fantastico. I bambini gioca- go in questo gioco, anche più di un’o- no piacevolmente in silenzio, perché ra. Nella stanza, in cui erano presenti sono concentrati, impegnati, immersi molti adulti e molti bambini, regnava il con le mani nelle consistenze e nelle silenzio, interrotto solo da bisbigli, sus- forme. surri ed esclamazioni di meraviglia. Il bambino che gioca è un bambino che Molto interessante è stato in seguito prepara la sua trasformazione. Grazie il confronto tra il gruppo dei genito- ai principi creativi del gioco, le combi- ri e le nostre pedagogiste, mentre i nazioni possono svilupparsi all’infinito: bambini proseguivano il gioco, non ogni bambino che gioca con la Scatola avendone mai abbastanza. L’interes- azzurra racconta una propria storia ri- se manifestato dai genitori per questo correndo all’immaginario. Guardando- tipo di attività ci ha confermato che lo, possiamo osservare il suo mondo le parole non bastano: c’è bisogno di interiore che emerge pian piano. trovare nuovi canali di dialogo tra isti- tuzioni educative e famiglie, che pas- La Scatola cosmica sino attraverso l’esperienza concreta Fin da piccolo il bambino ama fare del gioco condiviso tra adulto e bam- esperienza in ambienti diversi ed è cu- bini, ma anche dell’osservazione, da rioso degli ambienti naturali: il prato, parte di genitori e educatori, del bam- il bosco, il lago. Se li può frequentare, bino che gioca e che ci mostra quali innatamente comincia a classificare ciò cose meravigliose è in grado di fare che vede, sente e tocca, collocando e quanto una certa tipologia di gio- ciò che conosce in una cornice in cui si co può farlo stare bene, tanto a casa orienta facilmente. Il bambino è infatti quanto a scuola.

17 IN COOPERATIVA Il giusto contesto per le Valentina Demattè esperienze dei bambini

Se offriamo ai bambini Il benessere del bambino dipende da inclusivo per tutti i bambini deve per- contesti positivi, avremo vari fattori: biologici, psicologici e so- mettere loro di alternare continuamen- ciali. In quanto educatori, ciò che pos- te azione e percezione, per far sì che bambini più felici. E di siamo fare per favorirlo è lavorare sul quello che è dentro di loro esca (azio- conseguenza avremo contesto nel quale il bambino fa espe- ne) e quello che è fuori di loro - e cioè insegnanti e genitori felici, rienza, che si compone a sua volta di il contesto - entri (percezione). Nasce perché tra le persone corre vari fattori: ambientali, relazionali e così un’esperienza educativa che per- un contagio emotivo, che se personali. Ognuno di essi può essere mette al bambino di entrare in relazio- un facilitatore oppure una barriera per ne con il proprio corpo, con il mondo è negativo porta stress e se è il bambino: sta a noi trasformarli tutti in e con gli altri attraverso la percezione positivo porta armonia. facilitatori, ogni giorno e per tutti i bam- del contesto che lo circonda e le pro- bini. prie azioni in quel contesto. Questo tema è stato affrontato da Ste- Ogni esperienza - in particolare quel- fan Von Prondzinski durante il conve- le legate alle emozioni - letteralmente gno Erickson “0.3 - partiamo dal nido” modifica la struttura fisica del cervello che si è tenuto a Trento il 5 e 6 aprile e del bambino (D. Siegel); è quello che ci ha portati a riflettere su come è pos- Piaget ha chiamato accomodamento. sibile costruire un contesto educativo Possiamo dire quindi che i contesti nei inclusivo, che cioè metta ogni bambino quali facciamo sì che i bambini possa- nelle condizioni di fare esperienze si- no fare esperienza influenzano la futu- gnificative, di apprendere e di essere ra struttura del loro cervello. Una gran- educato. de responsabilità per noi adulti! Prima di tutto, occorre far un’analisi di cosa i bambini fanno, di qual è il loro Quali sono i contesti che permettono stato di salute, il loro stato emotivo, ai bambini di agire e percepire? cosa amano fare, cosa fisicamente Von Prondzinski ci propone due agget- sono in grado di fare: non cosa fanno tivi: essi devono essere multisensoriali su richiesta dell’adulto, ma cosa scel- e plurifunzionali. gono di fare. Un contesto multisensoriale contiene Partendo dall’etimologia di educare, poche cose, ma con molte proprietà che deriva da educere - tirare fuori - diverse. Un contesto plurifunzionale possiamo dichiarare che un contesto contiene pochi elementi che si posso- no utilizzare in tanti modi diversi. In poche parole, occorre togliere, to- gliere e ancora togliere oggetti dalle nostre sezioni e dai nostri giardini, se- lezionandoli con cura affinché i bam- bini possano fare ciò che amano, cioè giocare liberamente: questo porta gio- ia, felicità, benessere, soddisfazione e puro piacere. Se noi offriamo ai bam- bini contesti positivi, avremo bambini più felici. E di conseguenza avremo insegnanti e genitori felici, perché tra le persone corre un contagio emotivo, che se è negativo porta stress e se è positivo porta armonia. L’ambiente naturale è un elemento chiave dei contesti educativi positivi. Un servizio educativo nel quale i bam- bini possono quotidianamente giocare liberamente in un ambiente naturale è un servizio che fornisce loro la possibi- lità di fare e di percepire, di prendersi il tempo e di entrare in relazione con il proprio corpo, con il mondo e con gli altri.

18 IN COOPERATIVA Le ricette della cuoca

In questo numero proponiamo le ricette elaborate dalla RISOTTO CON PUNTE DI ORTICHE SELVATICHE cuoca Marcella del nido di Tione per un pranzo o Ingredienti: cipolla e alloro, ortiche fresche, riso, brodo vegetale. una cena e una merenda Ricetta: fare un soffritto leggero con cipolla, alloro e olio extravergine di equilibrati e con cibi di oliva per 10 minuti a fiamma bassa finché la cipolla è diventata trasparente e leggermente dorata. stagione. Aggiungere le ortiche fresche, sminuzzate. Aggiungere il riso lavato sotto acqua corrente. Lasciare tostare qualche minuto. Aggiungere brodo vegetale, sale qb. Cuocere per circa 20 minuti, fino a cottura. Infine, sminuzzare erbe aromatiche a piacere.

BUDINO AL CACAO SENZA UOVA CECIATA CON Ingredienti: 1 l. di latte, 65-70 g VERDURE maizena, 100 g di zucchero, 2 cucchiai di cacao. Ingredienti: 350 gr di farina di Ricetta: sciogliere in 2 bicchieri ceci, 1050 ml di acqua, 175 ml di latte freddo: maizena, zucche- di olio evo, sale q.b, (erbe a pia- ro, cacao. Portare a ebollizione il cere: rosmarino, erba cipollina, latte rimanente. timo, origano, maggiorana, …), Quando raggiunge l’ebollizione, verdure a piacere (cipolla, caro- aggiungere il composto pre- te, zucchine, cavolo cappuccio, parato, lasciare bollire 1 minuto porri, radicchio, …). mescolando e poi togliere dal Ricetta: unire farina, acqua, olio fuoco, versare nelle coppettine e sale. Mescolare bene e lascia- e lasciare raffreddare a tempe- re riposare qualche ora (o una ratura ambiente. Se l’attesa per notte intera). la consumazione supera un’ora, Unire le erbe aromatiche. collocare in frigorifero a +4°C. Saltare in padella velocemente le verdure con olio evo. Mettere la carta forno su di una teglia. Versare le verdure padel- late e ricoprire con la pastella di farina di ceci. Infornare ad alta temperatura (180° nel forno ven- tilato) per 30/35 minuti, finché la farinata comincia a diventare dorata, prima di servire, aspet- tare che si sia intiepidita e ras- sodata.

19 città futura

Città Futura soc. coop. sociale s.c.s. Via Abondi, 37 – 38121 Trento Tel. 0461.263155 – Fax 0461.263894 e-mail: [email protected] – www.citta-futura.it pec: [email protected]

Progettazione e realizzazione di servizi di nidi d’infanzia