Atti Parlamentari — 1668 — Camera dei Deputati

XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2006 questione dei beni « abbandonati » degli nel Golfo di Policastro, in provincia di esuli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia –: , riguardante in particolare i porti se, oltre all’aspetto multilaterale della di , e Policastro, ma anche la vicenda dei beni immobili e dell’apertura aree di Capitello e ; lungi dal- del mercato, si sia affrontata o si stia l’esprimere un complessivo dissenso da comunque affrontando anche quella bila- quello che puo` essere un volano di svi- terale relativa alle case e ai beni seque- luppo dell’intera area campana del Golfo strati agli esuli italiani dal precedente di Policastro, taluni aspetti del progetto regime jugoslavo; destano perplessita` in relazione in rela- zione a valori paesaggistici ed ambientali, se il Governo italiano ritenga o meno che gia` in passato sono stati oggetto di di rivendicare il principio della restitu- tutela; zione dei beni ai legittimi proprietari, almeno laddove e per quanto possibile; in particolare per quel che riguarda cosa in particolare si ritenga di proporre il Porto di Scario e` previsto di elevare la per quelli « denazionalizzati » che vengono mantellata del molo di sopraflutto fino a restituiti agli ex proprietari se croati ma 4 metri di altezza dal piano di calpestio non se italiani (da parte croata chiamati della banchina, allo scopo di impedire « optanti »); l’ingresso delle onde di burrasca; ma in tal se sia ancora in vita la commissione modo si ha anche l’occultamento del bilaterale incaricata dal precedente go- fronte mare da ogni angolo del vecchio verno di verificare la situazione giuridica borgo marinaro (e di conseguenza della e la posizione dei beni tuttora potenzial- vista del borgo dal mare) con conseguente mente restituibili; in caso positivo si menomazione del quadro panoramico che chiede di sapere se vi siano, ed eventual- attualmente e` oggetto di vincolo paesaggi- mente quali, risultati scaturiti dalla stessa; stico; si aggiunga che i lavori di ristrut- turazione comporteranno anche il taglio di quali altre iniziative, comunque, si numerosi alberi pluridecennali, sia pure intendano porre in essere per il processo sostituiti con nuovi impianti; di avvicinamento della Croazia all’Unione Europea si accompagni ad un’equa e de- per quel che riguarda il porto di finitiva soluzione dell’antica vicenda dei Sapri, in relazione al quale si ritiene assai beni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, opportuno offrire un’occasione di rilancio, che risponda a criteri di rispetto dei diritti il progetto prevede la realizzazione di una umani, di giustizia e spirito di reale pa- passerella in legno lunga 400 metri che cificazione europea. (3-00303) taglia in due la piccola baia di San Gior- gio, al fine di collegare il porto alla citta`; *** lungo la passerella sono previsti numerosi approdi. Va osservato che la passerella non collega con il centro cittadino, quanto AMBIENTE E TUTELA invece con un’area di snodo dalla quale e` DEL TERRITORIO E DEL MARE necessario percorrere altre centinaia di metri per raggiungere l’abitato. Fatto piu` Interrogazioni a risposta scritta: grave, il progetto sembra ledere l’integrita` della baia medesima, gia` posta sotto tutela TREPICCIONE. — Al Ministro dell’am- con decreto 20 luglio 1966, in quanto biente e della tutela del territorio e del « ... quadro naturale di incomparabile bel- mare, al Ministro delle infrastrutture, al lezza godibile da numerosi punti di vi- Ministro per i beni e le attivita` culturali. — sta... »; sui medesimi luoghi Italia Nostra Per sapere – premesso che: condusse negli anni ’70 un’aspra e vitto- e` in corso di definizione un progetto riosa battaglia al fine di salvarli dalla di potenziamento della portualita` turistica speculazione edilizia; Atti Parlamentari — 1669 — Camera dei Deputati

XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2006

conclusivamente va osservato che la l’attracco delle unita` sulle quali sia pos- regione intende ristrutturare o sibile trascorrere la notte negli approdi di realizzare ben 5 porti (o approdi) turistici Capitello e Villammare –: in soli 13 chilometri con la presenza estiva quali iniziative i Ministri interrogati di migliaia di barche e decine di migliaia intendano adottare – nell’ambito delle pro- di persone; comincia pertanto a porsi il prie competenze salvaguardando l’autono- complessivo problema delle migliaia di mia regionale – in relazione alle problema- scarichi a mare non solo di idrocarburi, tiche esposte e se non si ritenga opportuno ma anche di organici, problema partico- approfondire gli impatti paesaggistici ed larmente grave nella baia di San Giorgio, ambientali dell’intero progetto. (4-01183) un cul de sac che si trova a ridosso di due ampie aree di attracco; ma anche per gli approdi di Capitello GIUDITTA. — Al Ministro dell’ambiente e Villammare la presenza dei soli gavitelli e della tutela del territorio e del mare. — di attracco puo` costituire un rilevante Per sapere – premesso che: problema di inquinamento; la normativa il decreto reale dell’11 maggio 1942 vigente, valida per tutte le unita` da diporto accordo` la concessione settantennale del dal 1o agosto 2005 prevede che ad esse prelievo dalle sorgenti Sanita` di Caposele siano vietati scarichi in mare dei servizi di una portata media potabile di 3,63 igienici nell’ambito dei porti, degli approdi moduli (363 1/s) all’Ente autonomo per e nei limiti indicati dalle autorita` dinanzi l’acquedotto pugliese, recentemente tra- alle spiagge, a meno che non siano dotate sformatosi in societa` per azioni; di adeguato serbatoio di scarico; una re- cente indagine della stampa specializzata dal 1942 ad oggi si sono succedute di settore ha rilevato che quasi nessuno ha diverse disposizioni legislative che hanno tale serbatoio ed e` infinitesimo il numero trasferito le competenze ad altri enti, tanto di quelli che lo usa correttamente; la da rendere obsoleta ed inattuabile la di- stessa indagine ha dimostrato che nei porti sposizione su indicata; dove e` previsto un servizio di smaltimento il decreto legislativo 31 marzo 1998, dei reflui (impianto denominato pump up), n. 112, all’articolo 89, comma 1, lettera i), quasi nessuno chiede di utilizzarlo; chi ha trasferito le funzioni ed i compiti abita vicino alla riva in prossimita` dei amministrativi dello Stato, inerenti la ge- porti, sa in che stato trova le acque di stione del demanio idrico, alle regioni; primo mattino, anche nei mari piu` puliti, poiche´ si tratta di un’inquinamento con- l’articolo 17 della legge 5 gennaio centrato nello spazio e nell’orario; la cosa 1994 n. 36, (Disposizioni in materia di e` aggravate dalle molte unita` diportistiche risorse idriche) ha introdotto lo strumento che nella stagione estiva, non avendo tro- dell’accordo di programma interregionale, vato posto nella rada, stazionano appena da promuovere laddove il fabbisogno di fuori del porto; risorsa comporti o possa comportare il trasferimento di acqua tra regioni diverse, tale situazione rischia di inficiare travalicando i comprensori di riferimento tutti gli sforzi di depurazione delle acque dei bacini idrografici istituiti a norma reflue compiuti dai comuni del Golfo di della legge 18 maggio 1989, n. 183; Policastro; pertanto sarebbe opportuno che nell’ambito del citato progetto di po- il decreto legislativo 31 marzo 1998, tenziamento della portualita` turistica n. 112 di conferimento di compiti e fun- siano quanto meno dettate severe prescri- zioni dallo Stato agli enti territoriali, ha zioni sui reflui delle unita` diportistiche, consolidato l’importanza dell’accordo di che sia imposto ad esse l’uso di wc chimici programma interregionale con la previ- con serbatoio di contenimento che sono in sione, all’articolo 89 comma 2, che sino vendita a costo contenuto, e che sia vietato all’approvazione del bilancio idrico su Atti Parlamentari — 1670 — Camera dei Deputati

XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2006 scala di bacino, le concessioni idriche che se il Ministro non intenda proporre interessano piu` regioni devono essere ri- una modifica dell’articolo 158 del decreto lasciate d’intesa tra le regioni interessate; legislativo n. 152 del 2006, al fine di sottoporre qualsiasi trasferimento d’acqua il nuovo decreto legislativo del 3 interregionale alla disciplina degli accordi aprile 2006, n. 152 (Norme in materia di programma, a prescindere da eventuali ambientale) ha abrogato la legge n. 36 del travalicazioni di confini distrettuali. 1994 e ha riproposto l’istituto dell’accordo (4-01185) di programma inserendolo nell’articolo 158, secondo cui laddove il fabbisogno idrico comporti o possa comportare il trasferimento di acqua tra regioni diverse BENEDETTI VALENTINI. — Al Mini- e cio` travalichi i comprensori di riferi- stro dell’ambiente e della tutela del terri- mento dei distretti idrografici, le autorita` torio e del mare. — Per sapere – premesso di bacino, sentite le regioni interessate, che: promuovono accordi di programma tra le da lunghi anni, a disdoro dei poteri regioni stesse; pubblici e in particolare per contestabile l’accordo di programma cosı` come atteggiamento della Giunta regionale del- riformulato comporta diverse conseguenze l’Umbria, si e` incancrenita ed e` diventata in merito alle competenze e alle proce- caso nazionale la vertenza relativa al Rio dure, in particolare: l’intesa tra le regioni Fergia, prezioso corso d’acqua nascente e non diventa piu` necessaria se il trasferi- in primo tratto corrente nell’amena loca- mento idrico resta all’interno dello stesso lita` di Boschetto, interessante il territorio distretto idrografico; l’accordo di pro- di Nocera Umbra e quello di Gualdo gramma vede coinvolte principalmente le Tadino; autorita` di bacino distrettuali attraverso le affrontando indescrivibili sacrifici, quali avviene il trasferimento idrico, in- fronteggiando minacce e lusinghe, facen- debolendo il ruolo delle regioni (in quanto dosi carico di valori e interessi generali si avrebbero accordi di programma inter- che avrebbero dovuto essere tutelati dai distrettuali e non piu` interregionali); tutte pubblici poteri, gli abitanti del Boschetto, le intese e gli sforzi di concertazione avendo peraltro a fianco associazioni e portati avanti con grande dispendio di cittadini di ogni parte dell’Umbria pensosi risorse economiche ed umane sono di fatto della sorte del territorio, si sono mobilitati, interrotti o cancellati fino all’istituzione e eretti in comitato, impegnati in forma di all’operativita` delle autorita` di bacino di- presidio colloquiante, costituiti in proce- strettuali; dimenti giudiziali, per difendere l’esistenza l’articolo 158 del decreto legislativo e la portata del Rio Fergia, che e` il tratto n. 152 del 2006, non tiene assolutamente identitario e la risorsa economico-sociale conto del decreto legislativo n. 112 del fondamentale del territorio in parola, con- 1998, che ha ribadito l’importanza delle tro i ricorrenti propositi di rilasciare alla intese interregionali per i trasferimenti societa` multinazionale sfruttatrice delle idrici –: vene idriche, da cui dipende il Rio Fergia, ulteriori concessioni di prelievo; se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere iniziative, anche nor- in esito a questa multiennale e allu- mative, per attribuire, coerentemente con cinante controversia, nel corso della quale il nuovo sistema delle competenze la tito- non si e` esitato a minacciare atti repressivi larita` della concessione idrica diretta- sul posto e quasi a far passare i cittadini mente alla regione in cui e` localizzata la per turbatori dell’ordine pubblico, scri- sorgente con la relativa opera di capta- vendo pagine oscure nel rapporto demo- zione, anche al fine di una piu` efficace ed cratico fra pubblici poteri e popolazione, equa tutela delle risorse; si e` addivenuti alfine, nell’anno 1993, alla Atti Parlamentari — 1671 — Camera dei Deputati

XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2006 firma di un protocollo di intesa che fisso` non meramente locale e che, oltretutto, va in 28 litri al secondo il massimo invalica- ad influire sul regime di portata del si- bile prelievo complessivo delle acque del stema fluviale centro-umbro; Rio Fergia che sarebbe stato consentito, con ulteriori inderogabili garanzie per la alcune iniziative sono sicuramente popolazione del Boschetto; necessarie e comunque utili per scongiu- rare ogni sconcertante nuovo conflitto tra dopo una malaugurata reviviscenza cittadini e pubblici poteri, in presenza di del problema e un preoccupante ritorno rischio d’infrazione, da parte dei secondi, alla carica dell’impresa istante per aumen- di un protocollo d’intesa che con tanto tare l’emungimento, accolto purtroppo con travaglio e fiducioso impegno venne si- favore dall’amministrazione comunale di glato –: Gualdo Tadino, sulla motivazione e spe- ranza (secondo l’interrogante assai labile) se non ritenga il Governo di interve- di qualche marginale aumento occupazio- nire presso la competente autorita` di ba- nale, si apprende che con delibera del 27 cino perche´ sia fermato qualsiasi amplia- settembre 2006 la giunta regionale del- mento dei prelievi dal Rio Fergia e dal l’Umbria si sarebbe pronunciata ammet- bacino da cui esso sorge, e in ogni caso di tendo la concedibilita` di ulteriori prelievi convocare in tempi ristrettissimi un tavolo d’acqua, aggiungendo condizioni e ipotesi istituzionale con regione e comuni, cui di regolamentazione e forniture alternative partecipi il comitato dei cittadini di Bo- per i boschettani che secondo l’interro- schetto che ha ormai consolidata e rico- gante definire assurde e intollerabili e` nosciuta ufficialita` rappresentativa della ancor poco; popolazione. (4-01189) la popolazione era stata incoraggiata nella bonta` delle sue posizioni, a difesa del prezioso corso d’acqua, non solo dal sot- JANNONE e GREGORIO FONTANA. — toscritto fin dai primissimi anni della Al Ministro dell’ambiente e della tutela del vertenza, ma via via da numerosi espo- territorio e del mare, al Ministro della nenti parlamentari, regionali e locali pra- salute. — Per sapere – premesso che: ticamente di tutte le forze politiche, per- fino oggi investiti di responsabilita` di mag- il « Novazza Uranium Project », con- gioranza e di Governo, e in ogni caso cerne 870.000 tonnellate di materiale da sempre dalle amministrazioni comunali di estrarre per ricavare 1.300 tonnellate di Nocera Umbra che si sono susseguite al- ossido di uranio, per un valore totale in l’insegna di pur diverse coalizioni politi- sito di circa 120 milioni di euro; che, sı` che i cittadini contavano ragione- l’inizio del lavoro sul campo sarebbe volmente di non veder piu` lese le proprie previsto per la primavera del 2007, dopo legittime aspettative; una fase di informatizzazione dei dati giunge notizia che la popolazione, esistenti. I progetti finalizzati ad esplorare comprensibilmente sdegnata, si sta rimo- la zona hanno portato ad un exploit bor- bilitando con clamorose forme di protesta sistico del titolo Metex, societa` australiana e di difesa, giustificando le vive preoccu- interessata allo sfruttamento delle risorse pazioni di chi ha a cuore la convivenza del sottosuolo; serena e la salvaguardia prioritaria dei beni fondamentali e irripetibili della co- della miniera di uranio a Novazza, munita`; dopo la scoperta nel Dopoguerra, si e` parlato molto negli anni Settanta, all’epoca la vertenza relativa alle acque del Rio dei piani nucleari, poi abbandonati, del Fergia, corrente in localita` Boschetto, ter- governo Italiano. Se ne torna a parlare ritorio ricadente nei Comuni di Nocera ora, nonostante la presunta poverta` del Umbra e di Gualdo Tadino, e` controversia giacimento; Atti Parlamentari — 1672 — Camera dei Deputati

XV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2006

nel mese di settembre 2006 la societa` una fonte esistente di uranio localizzata mineraria australiana Metex Resources ha relativamente vicino a una delle regioni annunciato di aver fatto domanda per la europee piu` industrializzate »; concessione di estrazione di uranio in una zona di 300 ettari e Novazza (a Valgoglio, da una riunione svoltasi in data 27 provincia di Bergamo), in Val Seriana, a settembre 2006 presso la Regione Lom- 85 chilometri a nord est di Milano, al fine bardia si evidenzia che la societa` austra- di assicurarsi il 100 per cento dello sfrut- liana ha per ora richiesto l’autorizzazione tamento della miniera di uranio di No- a raccogliere studi svolti in precedenza ed vazza; eseguire un rilievo geologico su scala re- gionale, sulla base di immagini satellitari. tra il 2000 e il 2005 il prezzo del- La Regione, dal canto suo, ha a disposi- l’uranio e` quasi triplicato. La richiesta zione 180 giorni di tempo per elaborare la globale di uranio e` infatti cresciuta con 28 propria risposta, tempo nel quale saranno nuovi reattori in costruzione oltre ai 442 effettuate tutte le necessarie verifiche –: esistenti; i prezzi dell’uranio sono quasi raddoppiati negli ultimi 12 mesi, ricollo- se il Ministro si sia espresso in sede candosi intorno ai 52 dollari la libbra; di valutazione di impatto ambientale e, in caso affermativo, quale sia stato l’esito. l’uranio non si commercializza infatti (4-01196) nei « mercati aperti », come si fa per le altre materie prime, ma venditori e com- *** pratori contrattano privatamente l’au- mento di prezzo, e` quindi determinato in buona parte dall’ingresso di speculatori sul ` mercato e dalle aspettative di crescita del BENI E ATTIVITA CULTURALI consumo nei mercati asiatici; Interrogazione a risposta in Commissione: dato che l’uranio emette radon, un gas radioattivo, nonche´ altri prodotti di BARBIERI. — Al Ministro per i beni e decadimento altrettanto radioattivi, le attivita` culturali. — Per sapere – pre- l’estrazione mineraria di uranio presenta messo che: pericoli ulteriori che si sommano a quelli gia` esistenti nell’attivita` di estrazione; le la Fondazione Valentino Bucchi or- miniere di uranio che non siano « a cielo ganizza da 29 anni un premio internazio- aperto » richiedono adeguati sistemi di nale per la musica del 20o e21o secolo; ventilazione per disperdere il radon; il premio, unico in Italia e il piu` le persone che vivono in aree vicine antico della Capitale; coinvolge musicisti a poligoni nucleari o a miniere che ne ed esperti di diverse generazioni prove- lavorano i minerali possono essere esposte nienti da tutto il mondo, in concerti, a livelli di radioattivita` piu` elevati per via dibattiti, confronti e incontri tra culture della produzione di polveri sottili e radon ed e` ricompresso da oltre 20 anni negli che vengono trasportati dai venti nelle accordi culturali dei Ministero degli affari zone circostanti; anche le acque usate esteri con numerosi Paesi; dalle miniere per il trattamento del mi- nerale possono diventare veicolo di con- grazie alla manifestazione, ad oggi, taminazione per le aree vicine; ben 486 giovani musicisti di 43 paesi hanno ricevuto borse di studio; il responsabile della Metex Resources Ian Walzk ha espresso l’intendimento di in relazione all’organizzazione del- evitare impatti ambientali significativi l’evento per il 2006, la Fondazione ha nella regione; « ...faremo tutto con discre- preventivato una spesa complessiva tra i zione ... Questo progetto e` importante: e` 200 e i 300 mila euro destinati a 7 gare