Consorzio per la Tutela dell'Olio Extravergine di Oliva DOP Garda
Attivo nelle province di Brescia, Mantova, Verona e Trento, il Consorzio conta 486 olivicoltori associati e certificati Garda Dop, 20 molitori e 19 imbottigliatori. I soci della zona di produzione Garda Orientale DOP sono 324, quelli Garda Bresciano DOP sono 110 e quelli Garda Trentino DOP sono 52.
I produttori dell'oro verde del lago di Garda sono suddivisi in 67 paesi, per un totale di una settantina di etichette.
Orientale Provincia di Verona: Affi, Bardolino, Brenzone, Bussolengo, Caprino Veronese, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Costermano, Garda, Lazise, Malcesine, Pastrengo, Peschiera del Garda, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Sommacampagna, Sona, Torri del Benaco, Valeggio sul Mincio. Provincia di Mantova: Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino, Volta Mantovana.
Bresciano Botticino, Calvagese della Riviera, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Gargnano, Gavardo, Limone sul Garda, Lonato, Manerba del Garda, Moniga del Garda, Muscoline, Padenghe sul Garda, Paitone, Polpenazze del Garda, Pozzolengo, Puegnago del Garda, Roè Volciano, Salò, San Felice del Benaco, Serle, Sirmione, Soiano del Lago, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Villanuova sul Clisi, Vobarno.
Trentino Arco, Calavino, Cavedine, Drena, Dro, Lasino, Nago-Torbole, Padergnone, Riva del Garda, Tenno, Vezzano e le parti rivierasche di località Santa Massenza, Sarche e Toblino.
Nell'annata 2009/2010 il Consorzio ha prodotto 204.413,58 kg di «oro giallo» del Garda, così suddivisi: Garda Orientale DOP 112.634,38 kg (55,37%), Garda Bresciano DOP 68.902,96 (33,87%), Garda Trentino DOP 21.876,24 (10,75%). I dati dell'ultima annata, invece, non sono ancora definitivi, perché la certificazione 2010/2011 a oggi non è ancora terminata. Su un totale finora registrato di 147.938,55 kg, l'Orientale conta il 43,88% del prodotto, il Bresciano il 42,57% e il Trentino il 13,56%. Quest'anno la pioggia è scesa copiosa sul finire dell'estate, ma la produzione si è confermata di qualità.
«La tanta pioggia – spiega Andrea Bertazzi presidente del Consorzio - non influisce sulla qualità, l'oliva è più pesante per l'acqua, ma poi viene eliminata nella lavorazione. Quest'anno l'oliva era sanissima, perché non c'è stata la mosca che si sviluppa di solito con settembre afosi e, quindi, quest'anno non ha trovato il clima ideale». L'aumentato numero dei consorziati (passati da 471 a 486), tuttavia, si è compensato con il freddo inverno che ha fatto diminuire le olive sulla pianta, così la produzione, secondo le previsioni, dovrebbe essere simile a quella dello scorso anno.
I prezzi si confermano tra gli 11 e i 15 euro per una bottiglia da 500 ml. Il marchio «del Garda» viene messo solo se c'è il certificato DOP, che comporta analisi e, quindi, costi, ma è un investimento sul mercato, un valore aggiunto. Il costo della certificazione è limitato, quel che costa veramente, infatti, è mantenere l'olivicoltura sul Garda in regola tra potatura, raccolta e molitura. Al consumatore il DOP costa circa 20 euro al litro, quello non certificato ha prezzi simili, poiché i costi di lavorazione sono comunque gli stessi.
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