UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 20 settembre 2016 UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Martedì, 20 settembre 2016

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20/09/2016 Prima Pagina Il Sole 24 Ore 1 20/09/2016 Prima Pagina Italia Oggi 2 20/09/2016 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 3 20/09/2016 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 4 20/09/2016 Prima Pagina La Voce di Romagna 5 Il Resto del Carlino Ravenna

20/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16 FRANCESCO MONTI «Era Merendi a gestire i soldi della mamma E le avevano tolto il gas... 6 20/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16 LORENZA MONTANARI Tra Pavaglione e Rocca tornano nel fine settimana i 'Rombi di passione' 8 20/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16 VISITE GUIDATE ALL' ECOMUSEO DELLE ERBE PALUSTRI 10 20/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 17 LUIGI SCARDOVI Continua a 'colpire' il velox di Argenta C' è chi ha collezionato... 11 20/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 17 All' Obiettivo Casa il premio di un volo in mongolfiera 13 20/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 17 Nel fine settimana controllati oltre 200 veicoli 14 20/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 17 Seimila euro ai terremotati con il pranzo della solidarietà 15 20/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 17 Visite guidate al cimitero ebraico 16 Corriere di Romagna Ravenna

20/09/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 36 La perizia dei Ris che inguaia Secondo Merendi: sulla cintura... 17 20/09/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 37 "Futuro green", ecco i premiati 19 20/09/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 37 "Porte aperte"si è presentata in fiera 20 20/09/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 37 AMALIO RICCI GAROTTI Rombi di passione e di solidarietà 21 20/09/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 37 Visite guidate al cimitero ebraico 23 La Voce di Romagna Ravenna

20/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 23 Intensificati i controlli Al Globo attenzione alla zona parcheggio 24 20/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 23 Segnalate cinque persone Servizi ad ampio raggio nel Lughese 25 Pubblica Amministrazione

20/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 5 GIORGIO COSTA Vinta la guerra alla tassa sugli imbullonati 26 20/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 7 MARCO LUDOVICO Accoglienza, task force a Palazzo Chigi per rispondere alle proteste dei... 28 20/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 8 GIANNI TROVATI Irpef o cuneo, possibile taglio già nella manovra ma... 30 20/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Statali, doppia incognita sul rinnovo dei contratti 32 20/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 15 GIUSEPPE LATOUR Le ferrovie «ex concesse» sotto la vigilanza dell' Ansf 34 20/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 26 GIAMPAOLO GALLI Sul deficit una deviazione necessaria 36 20/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 40 EMANULE REICHFRANCO VERNASSA Per il tax rate rilevano imposte locali e... 38 20/09/2016 Italia Oggi Pagina 6 PIETRO VERNIZZI M5s, sta saltando proprio tutto 40 20/09/2016 Italia Oggi Pagina 7 GIOVANNI BUCCHI Anci, scende in pista il sindaco di Pesaro 42 20/09/2016 Italia Oggi Pagina 7 CARLO VALENTINI I sindaci del Pd contro Renzi 44 20/09/2016 Italia Oggi Pagina 25 ANDREA MASCOLINI Parere precontenzioso vincolante per la p.a. e l' impresa 47 20/09/2016 Italia Oggi Pagina 28 Portas (Anagrafe): tagli Irpef subito 49 20/09/2016 Italia Oggi Pagina 29 Feste in piazza semplificate 50 20 settembre 2016 Il Sole 24 Ore

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«Era Merendi a gestire i soldi della mamma E le avevano tolto il gas per bollette non pagate» Delitto di Barbiano, nella terza udienza la testimonianza della nipote della vittima

«MERENDI mi disse 'Spero che la mamma, nell' aldilà, stia bene'. Io mi sono arrabbiata, gli ho detto 'Lei vuole solo la verità'. E lui ha tirato un pugno sul tavolo». A parlare, come teste dell' accusa, è Susanna Cantagalli, nipote di Pia Rossini, uccisa il 14 aprile del 2015 nella sua casa di Barbiano di Cotignola. Per l' omicidio è imputato il figlio Secondo Merendi (di cui la Cantagalli non è cugina, essendo figlia della sorella del secondo marito della vittima): secondo l' accusa sarebbe stato lui a soffocare l' anziana e spezzarle il collo con un braccio, per poi metterle intorno al collo la cintura di un accappatoio simulando lo strangolamento a opera di un estraneo. MERENDI, dopo il sequestro dell' abitazione che condivideva con la madre (e prima di essere arrestato), era stato ospitato nella casa adiacente, che la Cantagalli condivide con il compagno, la figlia e il padre. In quei giorni, la donna gli chiese «Sei stato tu?» (domanda che avrebbe posto anche al compagno). Ricevendo risposte negative. In un' intercettazione telefonica fatta ascoltare in aula dal pm Stefano Stargiotti, e registrata il 20 aprile, la Cantagalli riferisce un altro episodio relativo al comportamento dell' imputato nel periodo immediatamente successivo alla morte della madre: i carabinieri gli avevano chiesto il numero della parrucchiera che periodicamente si occupava dell' anziana. «Gli ho detto che io il numero ce l' ho, ma lui mi ha risposto 'Si arrangiano'». La teste ha poi riferito quanto a sua conoscenza sui problemi economici della famiglia: «Lei aveva demandato tutta la gestione economica a lui dopo la morte del marito. Non mi disse, forse per orgoglio, che le avevano staccato il contatore del gas (14 giorni prima dell' omicidio, ndr)». Ma i due «vivevano in simbiosi. E lei si reputava molto fortunata ad avere un figlio come lui». Nella terza udienza del processo a Merendi è stato introdotto anche il tema delle tracce di Dna sulla cintura dell' accappatoio e sugli indumenti della vittima. Il maggiore Alberto Marino del Ris di Parma ha parlato del profilo genetico di Merendi ritrovato sulle due estremità della cintura (mentre la parte centrale era macchiata del sangue della vittima), ammettendo però che tracce epiteliali possono essere presenti anche su un tessuto usato abitualmente nel tempo. Il maresciallo Giorgio Avvantaggiato è invece stato sentito riguardo alle fibre sugli indumenti di vittima e imputato: «Sui polsini della maglia rossa della vittima c' erano 42 frammenti di fibre compatibili con la camicia a quadretti bianchi, gialli e

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azzurri di Merendi. E su questa camicia c' erano sette frammenti di fibre indistinguibili da quelle del maglioncino della donna». ALTRO punto in discussione: il tragitto che Merendi ha affermato di aver percorso in auto tra le 10.45 e le 11.45 nel giorno del delitto. Il luogotenente Franco Di Cesare, comandante del Nucleo operativo radiomobile di Lugo, ha esposto i risultati dell' esperimento condotto con lo stesso Merendi, che ha condotto i carabinieri lungo lo stesso itinerario. I filmati delle telecamere presenti in quelle zone ­ ha detto ­ mostrano alcune incongruenze. Mancano, in particolare, le immagini che mostrino l' ingresso a Lugo della sua auto, mentre la sua uscita dalla città avviene con un percorso diverso da quello dichiarato. NELL' UDIENZA ha fatto capolino anche il tema del movente, sul quale i difensore, avvocato Serafino Tabanelli, dà battaglia. E in particolare l' ipotesi che il delitto possa essere stato motivato dalla scoperta di difficoltà economiche. È stato il maresciallo Cristian Desiderio, carabiniere del nucleo operativo di Lugo, a elencare i debiti della famiglia, in gran parte relativi ai due appartamenti (con contatori comuni) di cui Merendi aveva la nuda proprietà, mentre l' usufrutto era di Pia Rossini: cinque bollette Enel non pagate per fondi insufficienti sul conto corrente, tre rate del gas non saldate (motivo per cui, l' 1 aprile, il contatore fu piombato), un piccolo insoluto anche nella bolletta idrica. A cui si aggiungono alcuni mancati versamenti di Tasi e Imu e l' interruzione dei pagamenti di un abbonamento a Mediaset Premium e delle rate di un finanziamento. Francesco Monti.

FRANCESCO MONTI

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EVENTO SI RINNOVERA' L' APPUNTAMENTO CON LE MOTO D' EPOCA PROTAGONISTE DELLA RIEVOCAZIONE DEL CIRCUITO 'BARACCA' Tra Pavaglione e Rocca tornano nel fine settimana i 'Rombi di passione'

«NON POTEVA mancare, a Lugo, una manifestazione dedicata ai motori, perchè questo è un territorio storicamente legato alla passione per tutto ciò che è 'moto'». Così l' assessore allo sport Pasquale Montalti ha aperto la presentazione, ieri in Rocca, dell' edizione 2016 di 'Rombi di Passione', l' appuntamento annuale organizzato dall' associazione lughese 'Una passione in moto' che si svolgerà sabato 24 e domenica 25 in centro a Lugo. Alla presentazione sono intervenuti Vittorio Roccati, presidente di 'Una passione in moto', e Benito Battilani, l' esperto che cura gli aspetti storici della manifestazione. «Questa iniziativa giunta alla 17ª edizione, il che ne dimostra il successo, ha il valore aggiunto di dedicare spazio all' educazione stradale e di devolvere il ricavato in beneficenza». 'Rombi di passione' prenderà il via sabato in piazza Baracca, dove, alle 8.30, la Polizia Municipale insegnerà educazione stradale, mentre nel Salone Estense della Rocca la Pubblica Assistenza terrà un corso di 'Educazione al primo soccorso'. Entrambe le iniziative sono dedicate agli alunni delle scuole medie. Alle 15, sempre in piazza Baracca, ci sarà l' accoglienza dei 'vespisti', in occasione del 70° anniversario della mitica Vespa; alle 16 VI Motoraduno Vespertino: il giro sarà diretto alla Villa Romana di Russi, poi, alle 19, 'Apericena del centauro' al bar Chicco d' Oro di Lugo. Alle 21, in piazza Cavour andrà in scena la 4ª edizione dell' Endurolls memorial 'Sergio Guerra', esibizione non competitiva, a coppie miste, degli storici motori ausiliari Mosquito. Domenica poi, dalle 9 alle 10.30 nelle piazze del centro si potrà assistere a 'Le nonne in pista', carosello di motociclette anteguerra, poi la manifestazione culminerà nel 17° circuito 'Francesco Baracca', rievocazione a carattere non competitivo per moto d' epoca costruite non oltre il 1980. All' iniziativa, che si svolgerà dalle 10.30 alle 17.30, parteciperanno circa 100 piloti per un totale di 150 moto, perchè diversi partecipanti porteranno più moto. Il giro si svolgerà intorno alla Rocca e al Pavaglione. In entrambe le giornate sotto al Pavaglione ci sarà una mostra scambio di articoli per auto e moto d' epoca. 'Rombi di passione', ha spiegato Roccati, «è una manifestazione di carattere storico e culturale, finalizzata soprattutto a far capire alle giovani generazioni il ruolo importante che i motori hanno avuto

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nella nostra storia, basti pensare alla diffusione del Moschito, motore che si applicava alle biciclette. Molto importante anche lo scopo benefico, grazie alla quale finora abbiamo adottato a distanza, tramite Avsi, 11 bambini delle zone povere del mondo». La 'parola chiave' dell' iniziativa è 'passione', ha sottolineato Battilani, «quella che per noi è ancora capace di trasformare il rumore di una moto in una splendida musica». Vale a dire in un 'rombo di passione'. Lorenza Montanari.

LORENZA MONTANARI

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VISITE GUIDATE ALL' ECOMUSEO DELLE ERBE PALUSTRI

Sabato e domenica prossimi sono previste visite guidate gratuite all' Ecomuseo delle erbe palustri di Villanova di Bagnacavallo. Sabato 24 alle 9.30, 11, 15 e 16.30; domenica 25 alle 10, 11.30, 15 e 16.30. Per i gruppi oltre le 10 persone è obbligatoria la prenotazione (0545­ 47122)

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Continua a 'colpire' il velox di Argenta C' è chi ha collezionato ben 18 multe Nuove polemiche per lo strumento installato sull' Adriatica

COME ERA logico attendersi, la raffica di multe comminate grazie all' occhio elettronico dell' autovelox fisso installato dallo scorso primo luglio lungo la statale Adriatica alle porte di Argenta (nei pressi del Santuario della Celletta), sta facendo discutere e suscita molte polemiche. Sanzioni che riguardano numerosi utenti della strada, tra cui moltissimi lughesi e ravennati, che da giorni si vedono recapitare le contravvenzioni a casa. Dopo il caso, raccontato sabato scorso su queste pagine, riguardante un 50enne residente nella Bassa Romagna che ha raccolto ben 11 multe in appena 45 giorni, dovendo sborsare complessivamente un migliaio di euro e vedendosi decurtare 15 punti dalla patente di guida, a intervenire sulla questione ora è l' AutoMoto Club Romagna, associazione di automobilisti con sede a Ravenna che conta oltre 400 associati. Lo fa attraverso il suo legale di fiducia, l' avvocato Massimiliano Nicolai, il quale rileva che «tante persone, sia lughesi che ravennati ma anche residenti in altre province, hanno già contattato l' associazione per presentare ricorso contro le sanzioni amministrative elevate con il velox di Argenta. Spicca poi il caso di due persone, nella fattispecie il titolare di un' azienda di trasporti e quello di una ditta che consegna il pane, che di multe ne hanno addirittura 'prese' rispettivamente 15 e 18». L' AVVOCATO rileva che «gli autovelox che vengono installati e utilizzati nel pieno rispetto del Codice della Strada, cioè con taratura legale, omologazione, corretta presegnalazione, sufficiente visibilità, servono a prevenire gli incidenti, inducendo gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità. In particolare, i velox devono essere normalmente mobili, ossia presidiati da una postazione di vigili. In questi casi gli automobilisti, presa una multa, ben difficilmente ne prenderanno altre. Perciò l' obiettivo, ossia il rispetto dei limiti di velocità, viene raggiunto». Il legale sottolinea poi che «in casi eccezionali (come appunto quello dello strumento collocato lungo l' Adriatica all' altezza del Santuario della Celletta, ndr), i velox possono essere fissi, ossia senza la presenza dei vigili. In questi casi l' installazione non deve però essere preceduta da subdoli abbassamenti dei limiti di velocità e la carreggiata deve essere realmente pericolosa. Non solo, ma le sanzioni dovrebbero essere recapitate agli utenti entro pochi giorni, in modo da poter fungere da deterrente. Se però, come sta succedendo con il velox di Argenta, le sanzioni vengono recapitate dopo addirittura

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mesi, i velox fissi servono solo a 'fare cassa', perchè consentono, appunto per varie settimane, lo sforamento dei limiti di velocità agli automobilisti. Utenti ignari, per mesi, di avere subito sanzioni, ossia di non avere rispettato i limiti di velocità». Luigi Scardovi.

LUIGI SCARDOVI

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FIERA BIENNALE DESIGNATA L' AZIENDA VINCITRICE DEL CONCORSO 'FUTURO GREEN' All' Obiettivo Casa il premio di un volo in mongolfiera

DOMENICA si sono svolte alle Fiera Biennale di Lugo le premiazioni del concorso "Futuro green... in fiera", per premiare gli allestimenti e le intenzioni 'green' degli standisti che hanno aderito all' iniziativa. La giuria, composta dai rappresentanti dei quattro ordini e collegi professionali del gruppo di lavoro del progetto Futuro green 2020, ha assegnato il premio di un volo in mongolfiera per 2 persone, offerto da Ferrara Fiere Congressi, alla rete di imprese Obiettivo Casa, perchè "lo stand, oltre a presentare prodotti e soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale, ha caratteristiche architettoniche (sia nella struttura leggera in tubi innocenti, sia nella copertura verde con pannelli solari integrati) che rappresenta appieno la filosofia del progetto futuro Green". Menzione speciale poi a Stefano Drei dell' associazione 'Incrocio dei sogni' per la creatività della proposta e per l' ottima rappresentazione di come tutte le persone possano fare la propria parte per il risparmio energetico, tutti i giorni attraverso le buone abitudini quotidiane. Il concorso è stato promosso dall' Unione dei Comuni tra gli standisti della fiera, per diffondere il progetto "Futuro Green" e i suoi contenuti. Vi hanno partecipato (nella foto) Silla sas, le reti di impresa Energia&Habitat e Obiettivo casa, Punto Primo Infissi, Dorica Legnami, Impresa Edile Salani, Bloomfield srl e l' associazione Incrocio dei sogni.

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CARABINIERI Nel fine settimana controllati oltre 200 veicoli

OLTRE 200 veicoli controllati e quasi 300 (per l' esattezza 295) persone identificate. E' il bilancio dei servizi di controllo a largo raggio effettuati nello scorso fine settimana dai carabinieri della Compagnia di Lugo in particolare nei pressi dei più frequentati luoghi di ritrovo e lungo le principali vie di accesso alla città: la San Vitale, via Piratello, via Provinciale Felisio, via Fiumazzo e via Quarantola. Un' attività che viene svolta da diversi mesi registrando un incremento soprattutto nei weekend. Il tutto, allo scopo di garantire maggior sicurezza sulle strade soprattutto nelle ore serali e notturne, quando il consumo di alcol e di sostanze stupefacenti registra un sensibile incremento. In occasione dei controlli dell' ultimo fine settimana, i carabinieri hanno indagato un 40enne di nazionalità marocchina per mancanza di documenti di identificazione personale. I carabinieri hanno inoltre segnalato alla prefettura 4 persone, due giovani maggiorenni e due minorenni di Lugo, per detenzione di sostanze stupefacenti (hashish e marijuana). lu.sca.

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FUSIGNANO SUCCESSO DELL' INIZIATIVA Seimila euro ai terremotati con il pranzo della solidarietà

GRANDE successo a Fusignano dell' iniziativa di solidarietà alle popolazioni terremotate del Centro Italia. Grazie al pranzo solidale con la pasta all' amatriciana svoltosi al bocciodromo e alle iniziative collegate sono stati raccolti oltre 6mila euro. In particolare, oltre 300 persone hanno partecipato al pranzo e sono stati incassati 4.300 euro, a cui si sono aggiunti 945 euro dslla lotteria organizzata dall' Avis con premi offerti da associazioni, commercianti e privati. Inoltre, il Circolo Auser Fusignano ha commutato l' importo delle donazioni di generi da parte dei fornai di Fusignano, della cantina 'Le Romagnole', della coop Terremerse (Comacar­Borgo Buono), della coop agricola Fruttagel, del Conad Fusignano e della Cooperativa Alleanza.3, pari a 840 euro. All' iniziativa hanno collaborato anche Agis, Brainstorm, Centro Sociale e Bar Centro, Cif, Comitato di gemellaggio, Fusignano è più, Giardino di Lorenzo, Girodellaromagna.net, Gruppo solidarietà Teresa, Podistica Avis, Pro Loco Fusignano, Romagna Air Finders, Ruota Libera, Spi­Cgil.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 15 20 settembre 2016 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

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DOMENICA 25 Visite guidate al cimitero ebraico

ANCHE Lugo partecipa alle iniziative legate alla 'Giornata europea della cultura ebraica'. Domenica prossima, 25 settembre, dalle 15.30 alle 17.30 il cimitero ebraico in via Di Giù aprirà le porte al pubblico con visite guidate della dottoressa Ines Miriam Marach, che anche quest' anno collabora con l' amministrazione comunale per l' organizzazione degli appuntamenti legati all' evento. Per partecipare alle visite è necessario prenotare, telefonando al la biblioteca Trisi allo 0545 38568, oppure inviando una email a [email protected].

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La perizia dei Ris che inguaia Secondo Merendi: sulla cintura dell'accappatoio c'è solo il suo Dna

RAVENNA. «Oltre al sangue della vittima, su quella cintura di accappatoio avete trovato tracce di Dna diverse rispetto a quelle di Meren di? » «No, abbiamo trovato solo tracce di Secondo Merendi. Altre non ne sono state osservate». La domanda clou dell' udienza in Corte d' Assise per la morte di Pia Rossini arriva poco prima di mezzogiorno, quando il pm Stefano Stargiotti chiede al maggiore Alberto Marino dei Ris di Parma l' esito più importante degli accertamenti eseguiti sulla cintura di spugna trovata attorno al collo dell' 81enne di Cotignola uccisa il 14 aprile del 2015 nella sua abitazione di via Corriera 3. Il maggiore dei Ris non ha dubbi. «Su quella cintura c' era solo il suo dna». E la certezza scientifica che mette agli atti è di quelle destinate a pesare parecchio sul processo che vede il figlio di Pia, il 58enne Secondo Merendi, imputato con l' accusa di aver ammazzato la madre a mani nude per poi inscenare uno strangolamento ad opera di un ladro entrato in casa per rubarle i pochi risparmi custoditi. Di quel ladro, però, stando a quanto emerso ieri in aula, non ci sono tracce. Né testimoniali, nè (soprattutto) biologiche. Ce ne sono invece di Merendi. Anzi, come ha sottolineato ieri la pubblica accusa, ce ne sono solo di Merendi. Le analisi, come ha ricordato il pm Stargiotti, vennero fatte in due fasi diverse. In un primo momento i Ris cercarono frammenti di dna su quella cintura. E trovarono due tipi di dna. Uno era ovviamente della vittima, l' altro era di un soggetto di sesso maschile. Ma era anche un dna molto "particolare", perché considerato "unico mpatibile" con quello della vittima. Termine tecnico che sta a indicare un legame di parentela diretta: o tra genitore e figlio, o tra fratello e fratello. Pochi giorni dopo i carabinieri prelevarono della saliva a Merendi e il successivo esame confermò che quel dna era suo. Nulla di strano trattandosi di un accappatoio usato proprio da Merendi, ma quello che non torna è un' altra cosa: come è stato possibile che il presunto aggressore abbia ucciso Pia Rossini senza lasciare nessuna traccia? E senza nemmeno cancellare quelle di Merendi. Impossibile per la procura. Possibile, invece, per la difesa. Che ha cercato di instillare dubbi sulla rilevanza di quel dato. Prossima udienza il 27 settembre. (c.d.

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"Futuro green", ecco i premiati Il volo in mongolfiera è andato alla rete di imprese Obiettivo Casa

LUGO. Si sono svolte domenica scorsa le premiazioni del concorso "Futuro green... in fiera", per premiare gli allestimenti e le buone intenzioni "green" degli standisti che hanno aderito all' iniziativa. La giuria, composta dai rappresentanti dei quattro ordini e collegi professionali del gruppo di lavoro del progetto Futuro green 2020, ha assegnato il premio finale di un volo in mongolfiera per due persone, offerto da Ferrara Fiere Congressi, alla rete di imprese Obiettivo Casa, con la seguente moti vazione: "Lo stand, oltre a presentare prodotti e soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale, ha caratteristiche architettoniche (sia nella struttura leggera in tubi innocenti, sia nella copertura verde con pannelli solari integrati) che rappresenta appieno la filosofia del progetto futuro Green". È stata data inoltre una menzione speciale a Stefa no Drei dell' associazione "Incrocio dei sogni" per la creatività della proposta e per l' ottima rappresentazione di come tutte le persone possano fare la propria parte per il risparmio energetico, tutti i giorni attraverso le buone abitudini quotidiane. La premiazione è stata effettuata dal vice presidente dell' Unione dei Comun della Bassa Romagna Davide Ranalli. Il concorso è stato promosso dall' Ucbr tra gli standisti della fiera, per diffondere ulteriormente il progetto "Futuro Green" e i suoi contenuti.

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"Porte aperte"si è presentata in fiera L' associazione era presente nello stand del volontariato alla Biennale

LUGO. Porte aperte allo Stand del volontariato. «A volte persone scompaiono in modo tragico per disturbi psichici non seguiti nel modo dovuto». Sono parole di Valerio Cellini, presidente della sezione lughese di "Porte aperte" aderente alla Consulta del Volontariato, ospite nei giorni scorsi dello Stand alla Biennale. si tratta di un gruppo dedito alla salute mentale, nato a Ra venna nel 1995 e costituito prevalentemente da familiari di persone portatrici di disagio psichiatrico. L' associazione è ora attiva, oltre che nelle sezioni di Faenza e Lugo, anche nelle province di Cesena e Forlì. A Ravenna ne fanno parte un centinaio di famiglie, a Lugo sono 20 le famiglie iscritte. Tra i filoni di intervento, jl supporto alle famiglie, accentuando anche l' impegno sul versante formativo, la valorizzazione dei momenti di incontro con i Dipartimenti di Salute Mentale al fine di un sempre più proficuo rapporto di confronto e collaborazione, nonché degli organismi istituzionali previsti (Comitato Utenti e Famigliari, Consulta regionale) anche allo scopo di giungere alla definizione di adeguati indicatori di risultato. Si promuovono corsi di formazione per i familiari,si organizzano incontri e convegni,con scedenza trimestrale, vengono promosse attività di auto mutuo aiuto. «Nella nostra azione spiega Cellini ­ ci rivolgiamo ai familiari di persone sofferenti di disturbi psichiatrici, ai Servizi di tutela della salute mentale, ai servizi sociali dei Comuni, all' impresa sociale». Porte aperte è attenta allo sviluppo del progetto "Viaggio di Salute in Romagna", con l' avvio di nuovi laboratori e la messa in rete delle attività promosse dalle diverse as sociazioni del settore con lo scopo di creare un' offerta ampia e integrata di attività di socializzazione, formative e ricreative, aperte e inclusive. (a.r.g. )

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Rombi di passione e di solidarietà Nel week­end torna nelle strade e nelle piazze la popolare kermesse dedicata ai motori Il ricavato sarà devoluto alla fondazione Asvi. Montalti: «Evento storico per la città»

LUGO. Rombi di passione all' insegna della solidarietà. Sabato e domenica prossimi le piazze del centro storico saranno teatro dell' evento solidale dedicato ai motori: tutto il ricavato della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all' Asvi, fondazione che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo con particolare attenzione all' educazione. «Rombi di passione è un evento storico per la città per i lughesi e per i tanti appassionati ­ sottolinea l' assessore Pasquale Montalti ­. Tra le tante iniziative messe in campo, mi piace ricordare che sabato sarà data attenzione come sempre all' educazione stradale e al primo soccorso: un aspetto dell' iniziativa che si rivolge in particolare ai giovani e guarda al futuro». Montalti ha presentato la 17ª edizione, in calen d i a r i o nel week­end affiancato da Vittorio Roccati, presidente di una "Passione in moto" e Benito Battilani, storico delle due ruote e autore di numerose pubblicazioni. Nella due giorni una parte del centro storico diventerà teatro dell' evento solidale dedicato ai motori. Da segnalare, il 24 dalle 8.30 alle 12.30 in piazza Ba racca la nona edizione di "Educazione al primo soccorso", dedicata agli alunni delle scuole medie del comprensorio e le rievocazioni di cimeli a due ruote. Il 25 dalle 9 alle 10.30 nelle piazze del centro storico arrivano "Le nonne in pi sta", un carosello di motociclette anteguerra e dalle 10.30 alle 17.30 l' appuntamento è con il XVII circuito "Francesco Baracca", una rievocazione a carattere non competitivo aperta a moto d' epoca da competizione e stradali co struite fino al 1980. Tra gli altri appuntamenti il raduno di vespisti, il motoraduno vespertino, l 'Endurolls memorial "Sergio Guerra", esibizione non competitiva di motori ausiliari storici "Mosquito". Per consenti re lo svolgimento dell' evento, verranno chiuse al traffico, vie e piazze interessate. «Ci teniamo molto alla riuscita di questo evento per diffondere e trasmettere la nostra passione ­ sottolinea Roccati ­ Sono molto grato del contributo offerto da Battilani, prezioso ospite e commentatore della manifestazione, intenzionato come noi ad esaltare il mondo del motorismo lughese del dopoguerra». Espressioni gratificanti per Battilani: «Mi sento a casa in questo genere di manifestazioni, frutto della passione di tante persone, poichè la competizione sportiva è innata nell' uomo. Mi auguro ,trattandosi di una rievocazione e non di una gara, che i piloti non tirino il collo ai propri magnifici mezzi». L' iniziativa è organizzata dall'

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 21 20 settembre 2016 Pagina 37 Corriere di Romagna

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Corriere di Romagna Ravenna

associazione "Una passione in moto", in collaborazione con Romagna circuiti classici e con il patrocinio del Comune. Amalio Ricci Garotti.

AMALIO RICCI GAROTTI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 22 20 settembre 2016 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola)

Corriere di Romagna Ravenna

Visite guidate al cimitero ebraico

LUGO. Anche Lugo partecipa alle iniziative legate alla Giornata europea della cultura ebraica. Domenica 25 settembre dalle 15.30 alle 17.30 il cimitero ebraico in via Di Giù aprirà le porte al pubblico in occasione delle visite guidate della dottoressa Ines Miriam Marach, che anche quest' anno collabora fattivamente con l' Amministrazione comunale per l' organizzazione degli appuntamenti legati all' evento. Per partecipare alle visite è necessario prenotare, chiamando la biblioteca Trisi allo 0545 38568, oppure inviando una email a [email protected]. L' edizione 2016 della Giornata europea della cultura ebraica, dedicata al tema "Lingue e dialetti ebraici" è stata fissata per domenica 18 settembre. Come ogni anno, sinagoghe, musei e altri luoghi di tutte le comunità ebraiche e città della penisola accoglieranno il pubblico con varie manifestazioni culturali, tra visite guidate, spettacoli e percorsi enogastronomici.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 23 20 settembre 2016 Pagina 23 La Voce di Romagna

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LUGO Intensificati i controlli Al Globo attenzione alla zona parcheggio

Il comando compagnia dei carabinieri di Lugo dall' inizio di settembre ha incrementato le pattuglie presso il centro Commerciale Globo, con particolare attenzione alla zona del parcheggio, nonché potenziato l' attività di vigilanza delle più importanti strade di accesso alla città. Questa attività viene svolta in tutte le giornate, ma, soprattutto, in quelle ove prevista la maggiore affluenza di persone, tale servizio è stato dispo sto con lo scopo di prevenire e reprimere eventuali reati. Particolare riguardo viene quindi posto al contrasto della microcriminalità nelle aree di parcheggio e nell' area della Fiera nonché durante il mercato. Già i primi frutti di questo servizio si sono visti con decine di identificazioni e denunce, questa attività, sicuramente molto utile e che sembra riscuotere particolare apprezzamento, sarà ulteriormente incrementata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 24 20 settembre 2016 Pagina 23 La Voce di Romagna

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Segnalate cinque persone Servizi ad ampio raggio nel Lughese

I Carabinieri della Compagnia di Lugo hanno continuato nello scorso week end a svolgere i servizi di controllo a largo raggio che, oramai da diversi mesi, vengono effettuati ed incrementati nei fine settimana, per garantire maggior sicurezza sulle strade soprattutto nelle ore serali e notturne quando in occasione del sabato sera il consumo di alcol e degli stupefacenti aumenta. Durante tali servizi sono stati controllati più di 200 veicoli e identificate circa 295 persone. E' stato altresì deferito in stato di libertà un uomo di nazionalità marocchina per mancanza di documenti di identificazione personale e segnalati alla prefettura quattro persone, due giovani maggiorenni e due minorenni del luogo, per detenzione di sostanze stupefacenti.

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I nodi del comparto ceramico / 3 Vinta la guerra alla tassa sugli imbullonati

È servita molta pazienza ma alla fine la "guerra" contro la tassa sugli imbullonati (che poi altro non erano che nuovi, e più alti, valori catastali con conseguente rincaro dell' Imu) avviata nel 2014, è stata vinta. Almeno a metà; perché chi ha pagato nel 2015 non avrà nulla indietro (e anzi, se aveva un accertamento in corso dovrà attivarsi con nuove documentazioni e quindi nuovi costi) mentre chi non ha pagato effettivamente è "salvo" e ogni rivalutazione legata ai macchinari è esclusa. Le imprese della ceramica ­ che furono le prime a lanciare l' offensiva contro un sistema fiscale che finiva per valutare un capannone alla luce dei macchinari che ospitava anche se erano smontabili ma semplicemente fissati al suolo, come è inevitabile che sia (sarebbe come se gli immobili ad uso abitativo fossero valutati alla luce dei quadri appesi alle pareti) ­ ora possono tirare un sospiro di sollievo; perché le dichiarazioni "politiche" ­ tutte tese a sostenere la illogicità degli accertamenti tributari (spesso comunque pagati dalle imprese per chiudere i conti con il fisco e non trascinare le controversie con l' amministrazione) ­ ora hanno il conforto dei fatti. Tanto che a decorrere dal primo gennaio 2016, la determinazione della rendita catastale degli immobili censiti nelle categorie catastali dei gruppi D ed E viene realizzata tramite stima diretta, tenendo conto del suolo e delle costruzioni, oltre agli elementi ad essi strutturalmente connessi, che ne accrescono, strutturalmente, il valore. Proprio per questa ragione sono esclusi dalla stessa stima diretta i macchinari, le attrezzature e gli impianti funzionali al processo produttivo dell' impresa. «Diciamo che abbiamo sanato la situazione per il futuro ma chi nel 2015 ha pagato non vedrà nulla indietro e, anzi, ­ spiega Marco Vaschieri, amministratore delegato di Novabell ­ deve comunque realizzare il Docfa secondo le istruzioni delle Entrate e quindi pagare nuove consulenze professionali. Oltre che a noi, come azienda, questa vicenda, ora risolta, degli aumenti di valore catastale è costata 25mila euro». Comunque, alle imprese che avevano subito accertamenti da parte degli uffici tributari resta l' onere di aggiornare la rendita mediante la presentazione di un Docfa. La rapidità di azione era importante visto che se il Docfa veniva presentato entro il 15 giugno 2016 (un giorno prima della scadenza dell' acconto) la nuova rendita aveva effetto dal primo gennaio 2016. Se, invece, la rendita viene modificata con Docfa presentato dopo il 16 giugno 2016, allora i nuovi importi avranno effetto soltanto dal primo gennaio 2017.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 26 20 settembre 2016 Pagina 5 Il Sole 24 Ore

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Da parte sua, l' Agenzia delle entrate ha chiarito che gli «elementi strutturalmente connessi al suolo o alle costruzioni che ne accrescono la qualità e l' utilità devono essere valorizzati nella rendita»: sono tutte quelle componenti che risultano caratterizzate da una utilità trasversale e indipendente dal processo produttivo svolto all' interno dell' unità immobiliare. Si tratta, ad esempio, degli impianti di condizionamento, areazione, ascensori e di tutto quello che garantisce una migliore fruibilità dell' immobile. Non così, invece, per «macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

GIORGIO COSTA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 27 20 settembre 2016 Pagina 7 Il Sole 24 Ore

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La misura. Il premier nega che si voglia fare una «cabina di regia» e parla di «coordinamento» della presidenza fra i «sei o sette» ministeri competenti sull' immigrazione Accoglienza, task force a Palazzo Chigi per rispondere alle proteste dei sindaci

ROMA Sull' immigrazione non c' è una cabina di regia a palazzo Chigi, dice da New York il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier sostiene che «l' idea è quella di un coordinamento più efficace» visto che «i ministeri che si occupano di immigrazione sono sei o sette». Cambiano le formule ma non la sostanza. L' idea di cambiare, per Renzi, c' è tutta. Dall' inizio del mese lo ha reso noto al ministro dell' Interno, Angelino Alfano, per intervenire negli assetti di gestione dell' accoglienza migranti. Anche se l' andamento degli sbarchi (130.561 immigrati al 19 settembre dal 1° gennaio) è in linea con le tendenze degli altri anni. Ma la questione sempre più minacciosa riguarda soprattutto i rifugiati sul territorio: 158.479 ­ dato aggiornato a ieri ­ a cui vanno sommati 16mila "minori non accompagnati" giunti dall' inizio dell' anno e una parte dei 25mila arrivati nei due anni passati. A breve, insomma, ci saranno 200mila immigrati ospiti dei centri italiani. «Possiamo dire senza finta modestia di essere campioni mondiali di umanità» sottolinea il ministro dell' Interno, Angelino Alfano. Ma la questione è ben altra. Al presidente del Consiglio, infatti, non sfugge da tempo che il malumore tra i sindaci è diffuso. Compresi quelli Pd come il primo cittadino di Milano, , che lo ha reso noto con una lettera a Repubblica. Non va dimenticato, poi, che Renzi proviene proprio dall' esperienza di sindaco a Firenze. Né è un caso se all' Anci, l' associazione nazionale comuni d' Italia, non è ancora decollato il nuovo piano di distribuzione migranti: un programma definito fin da maggio scorso e ancora nei cassetti. Nonostante l' ultima riunione il 6 settembre al Viminale, presieduta da Alfano, con il presidente Anci, Piero Fassino, il sottosegretario Domenico Manzione, il capo di gabinetto Luciana Lamorgese, i capi dipartimento Ps, Franco Gabrielli, e Libertà civili, Mario Morcone. Scontri e dissidi tra prefetti e sindaci sull' immigrazione restano all' ordine del giorno. I problemi potrebbero aumentare, con l' accumularsi di sbarchi e le tensioni non sopite. A palazzo Chigi il coordinamento voluto da Renzi dovrebbe così prevedere anche i rappresentanti di Regioni e Comuni. Più complicato, se non improbabile, resta definire una sottrazione dei poteri di gestione dell'

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 28 20 settembre 2016 Pagina 7 Il Sole 24 Ore

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accoglienza ora in capo al Viminale. Si è parlato di una «centrale unica degli appalti dell' accoglienza» ma ­ fanno notare gli addetti ai lavori ­ con circa 4mila700 centri di ospitalità e altrettanti appalti di servizio «centralizzare tutto è come minimo arduo». Renzi, tuttavia, non nasconde le sue perplessità sull' operato di Alfano: «Bisogna evitare che chi viene qui in attesa di essere giudicato rifugiato stia a passare il tempo senza fare niente perché questo crea anche insofferenza». Tra palazzo Chigi e Interno, ma anche al di fuori, si sta cominciando a ragionare sulla possibilità di impiegare i rifugiati. È il tema irrisolto dell' integrazione, ricco di molti singoli sforzi ma secondario davanti all' emergenza sbarchi e accoglienza. Il ministro dell' Interno, in realtà, ha già definito un decreto per dar vita a un nucleo ispettivo costituito anche con elementi esterni al Viminale, come l' Anticorruzione e la Guardia di Finanza, per controllare efficienza e regolarità degli appalti sull' immigrazione. Il provvedimento è apparso una prima risposta alle intenzioni manifestate da Renzi all' inizio del mese. Un modo per evitare decisioni di accentramento a palazzo Chigi della gestione immigrati: indirizzo che delegittima, nei fatti, l' azione di Alfano e del Viminale. Ecco perché Renzi ridimensiona, parla di «coordinamento» tra i ministeri e «diffida» dall' usare l' espressione «cabina di regia» che anche per Alfano «non esiste». Certo è vero che della questione immigrazione si occupano anche i dicasteri del Welfare, della Difesa, degli Esteri, oltre alla delega sull' intelligence in capo al sottosegretario Marco Minniti. Senza dimenticare l' Economia, con un ruolo strategico per la funzionalità dell' assistenza migranti. I fondi necessari sono ingenti. Tutto il mondo del Terzo settore, in prima linea nell' accoglienza, sta soffrendo da tempo di una sospensione dei pagamenti. Sono fermi al 31 marzo scorso. Le cifre attese viaggiano nell' ordine di 800 milioni che a fine anno diventeranno un miliardo. Prima dell' estate Alfano aveva scritto in proposito al ministro Pier Carlo Padoan. Ma per ora riscontri e spiragli non ci sono. E il ruolo del Terzo settore ­ 300mila enti, un milione di addetti ­ è non solo essenziale per l' assistenza degli immigrati ma anche strategico sul piano politico. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

MARCO LUDOVICO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 29 20 settembre 2016 Pagina 8 Il Sole 24 Ore

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FOCUS. GLI INTERVENTI FISCALI Irpef o cuneo, possibile taglio già nella manovra ma scatterà nel 2018

Riprendono quota le ipotesi di "anticipare" nella prossima legge di Bilancio le misure fiscali da far scattare nel 2018, sulla falsariga di quanto accaduto con il taglio Ires dal 27,5% al 24% scritto nell' ultima legge di stabilità (al comma 61 della legge 208/2015) ma destinato a entrare in vigore dal 1° gennaio prossimo. Il viceministro dell' Economia Enrico Morando rilancia questa prospettiva per quel che riguarda il taglio al cuneo fiscale. L' obiettivo, spiega Morando, è quello di superare «la logica dell' emergenza» per dare «certezza agli operatori» con una «riduzione strutturale al cuneo fiscale e contributivo con orizzonte 2018­2019». La strada alternativa è quella di agire invece sull' Irpef, dopo la rinuncia all' obiettivo di anticipare il taglio al 2017 certificata dal ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan alla luce del peggioramento della congiuntura. Anche per l' imposta sui redditi, insomma, si potrebbero scrivere già nella prossima manovra i termini di una riduzione destinata però ad affacciarsi solo dal 2018. «Mettere in manovra la riduzione Irpef dal 2018 rappresenterebbe un altro straordinario impegno e patto con i cittadini», sostiene il viceministro dell' Economia Enrico Zanetti, in risposta alla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso secondo la quale «fare interventi spot sulle singole forme di tassazione continua a distorcere un sistema fiscale che è sempre meno progressivo». Sia il cuneo sia l' Irpef sono stati in questi mesi al centro dei lavori tecnici nella fase di preparazione della manovra, e sono usciti dalla lista degli interventi per il 2017 per una questione di costi. La riduzione strutturale del costo del lavoro stabile studiata fin qui dai tecnici di Via XX Settembre, con un abbattimento definitivo del carico contributivo sui contratti a tempo indeterminato, costerebbe tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro all' anno se indirizzata ai nuovi assunti, mentre avrebbe oneri ovviamente maggiori se estesa a tutti. Il suo compito è comunque quello di sostituire gli incentivi annuali finora messi in campo che, dopo il passaggio dalla forma "piena" del 2015 (100% di taglio fino a 8.060 euro l' anno per tre anni) a quella parziale del 2016 (40% fino a 3.250 euro l' anno per due anni) sparirebbero senza nuovi interventi per gli assunti dal 2017. Nella lista delle opzioni per la prossima manovra si era fatto quindi strada anche un ritocco ulteriore del decalage, messo però decisamente a rischio dal quadro di finanza pubblica: le ipotesi ancora in corsa guardano quindi a una platea più limitata, e puntano a

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 30 20 settembre 2016 Pagina 8 Il Sole 24 Ore

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premiare i contratti in alternanza oppure a concentrarsi sul Mezzogiorno. Sull' Irpef invece il confronto è fra il taglio di un punto dell' aliquota del 38%, che riguarda i redditi fra 28mila e 55mila euro lordi all' anno e costerebbe almeno 3 miliardi all' anno, e il piano a tre aliquote invece delle attuali cinque promosso da Zanetti che invece ne costerebbe 9. Anche per inserire una o l' altra di queste misure al futuro servono però spazi di finanza pubblica per coprirne i costi nei tendenziali; la possibilità, quindi, dipende dalla crescita programmata per il 2017, che ora è all' 1,4% ma è destinata a essere rivista al ribasso insieme all' 1,2% messo in calendario per quest' anno. I nuovi numeri arriveranno la prossima settimana con la nota di aggiornamento al Def, dopo gli ultimi dati sui conti economici nazionali attesi dall' Istat per venerdì prossimo. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.

GIANNI TROVATI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 31 20 settembre 2016 Pagina 8 Il Sole 24 Ore

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Pubblico impiego. Risorse e regole da rivedere Statali, doppia incognita sul rinnovo dei contratti

Le dimensioni della dote aggiuntiva che sarà messa a disposizione dalla legge di bilancio rimane la variabile fondamentale per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego. Per far ripartire le trattative, però, bisogna "sminare" il campo da alcune regole della riforma Brunetta finora rimaste inattuate perché avrebbero dovuto entrare in gioco giusto alla prima tornata contrattuale successiva, finora rimasta in stand by: gli ostacoli principali sono rappresentati dalla rigidità delle «fasce di merito», che imporrebbero di dedicare ai premi individuali la «quota prevalente» dei fondi decentrati concentrando sul 25% del personale il 50% delle risorse, e dalla forte limitazione delle regole contrattuali realizzata fissando per legge una serie di materie prima lasciate alle relazioni sindacali. È questo l' orizzonte delineato dai sindacati nelle scorse settimane negli incontri bilaterali all' Aran, e il tema sarà al centro di una riunione collettiva dopodomani. In questi giorni sono circolate varie ipotesi di lavoro, dal contratto­ponte (spalmare le poche risorse disponibili e lasciare ai prossimi passi la revisione delle regole) all' accordo "politico" pre­contratto, ma senza l' atto di indirizzo da parte della Funzione pubblica, cioè il documento che fa partire le trattative vere e proprie, il confronto deve per ora limitarsi nei fatti a individuare i problemi sul campo. Un po' più avanti è solo il comparto della sanità, dove l' atto di indirizzo è in via di elaborazione da parte del comitato di settore, dove però siedono gli amministratori regionali e non il governo. Il superamento del meccanismo delle «fasce» previsto oggi e l' allargamento delle materie da lasciare alle trattative sindacali sono fra gli obiettivi anche del Governo, e trovano spazio nelle bozze di testo unico del pubblico impiego attuativo della riforma Madia. Il decreto, però, non arriverà al traguardo prima di giugno (il governo ha tempo fino a febbraio per il primo via libera), e quindi ha un calendario troppo lungo per una contrattazione chiamata a ripartire da luglio 2015: la manovra, allora, diventerebbe importante anche per accelerare i tempi, tramite la sospensione delle regole più "problematiche" della vecchia riforma o un anticipo di quelle della nuova. Accanto alla cornice, però, rimane fondamentale la questione economica: per i numeri finali bisogna aspettare che si assesti il quadro della manovra, ma se i 500 milioni circolati in questi giorni si aggiungono ai 300 già in campo si arriverebbe poco sopra l' 1% della massa salariale. Per i sindacati la coperta resta stretta, ma c' è da considerare anche che ogni aumento ipotizzato per gli statali deve trovare un equivalente nel fondo sanitario e nei bilanci di regioni ed enti locali per l' altro personale.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 32 20 settembre 2016 Pagina 8 Il Sole 24 Ore

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 33 20 settembre 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore

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Trasporti. Decreto del ministero Infrastrutture per allineare gli standard di sicurezza Le ferrovie «ex concesse» sotto la vigilanza dell' Ansf Una parte della rete locale potrebbe essere gestita da Rfi

Roma Svolta nella messa in sicurezza delle ferrovie "ex concesse", protagoniste del drammatico incidente in Puglia dello scorso 12 luglio. Il ministero delle Infrastrutture ha appena pubblicato il decreto, datato 5 agosto 2016, che fa transitare 41 linee regionali nello spazio ferroviario europeo e, quindi, sotto l' ombrello dell' Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, compresa la Bari­ Barletta di Ferrotramviaria spa. Potrebbe sembrare una novità solo di forma, ma non è così. Nella sostanza, le nuove competenze dell' Ansf si traducono nell' allineamento degli standard di sicurezza di 1.918 chilometri di rete delle "ex concesse" ai livelli dei binari gestiti da Rfi. Un salto in avanti che significa investimenti: il Mit ha già accantonato 300 milioni dal fondo Fsc, da integrare nei prossimi mesi per colmare un fabbisogno stimabile in circa 600 milioni, per completare una prima messa in sicurezza. In questa partita, poi, potrebbe essere coinvolta Rfi, che sembra destinata a incamerare la gestione di almeno una parte di questi binari. Per capire cosa è accaduto bisogna partire dalla mappa delle ferrovie. Al momento, ci sono due blocchi. Da un lato c' è la parte più avanzata, la rete Rfi, che si compone di 16.700 chilometri, e dall' altro c' è la rete delle "ex concesse", che ne misura altri 3.700: sono tratte locali di competenza di Regioni e Province autonome che scontano un deficit di investimenti, anche per problemi sulla vigilanza. Su di loro, infatti, non ha competenza l' Agenzia nazionale che, invece, è la sentinella del resto della rete. Il Mit, allora, ha appena spostato una quota di questi binari sotto l' Ansf: sono 2mila chilometri circa di reti regionali interconnesse alla rete nazionale che, nella pratica, rappresentano il pezzo più prezioso delle "ex concesse", perché sono la parte a più elevato traffico di passeggeri (circa 15 milioni all' anno). Per il resto, ci sono le reti regionali isolate dalla rete nazionale e quelle che, per la dimensione dei binari diversa dallo standard, non possono essere integrate nel sistema unico. La manovra riguarda 41 tratte sulle quali lavorano 12 gestori in 10 diverse regioni: Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, e Puglia. Negli elenchi compare anche la Bari­ Barletta, protagonista dell' incidente di metà luglio.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 34 20 settembre 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore

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L' Agenzia già lavora all' attuazione delle novità. Come spiega il suo direttore Amedeo Gargiulo: «Abbiamo già quasi pronto un provvedimento che, la prossima settimana, darà ai gestori delle infrastrutture una linea di indirizzo molto chiara. Dovranno, cioè, adeguarsi il più velocemente possibile agli standard tecnici europei che riguardano i sistemi di segnalamento e di sicurezza». In concreto, l' Ansf farà la lista della spesa degli interventi necessari. In alcuni casi serviranno pochi mesi per mettersi in pari, in altri saranno necessari anni. Nel frattempo, dice ancora Gargiulo, «con un altro provvedimento andremo a definire quali sono gli interventi di mitigazione del rischio da prendere subito». In attesa delle tecnologie più complesse, cioè, si procederà con interventi di pronto uso come la riduzione dei limiti di velocità, la duplicazione delle persone presenti in momenti delicati, la messa in sicurezza dei passaggi a livello. «Le società ­ spiega Gargiulo ­ dovranno adeguarsi e noi monitoreremo i loro avanzamenti. La nostra vigilanza riguarderà principalmente la loro organizzazione e il modo in cui gestiscono la sicurezza». Il processo sarà lungo e costoso. Per la messa in sicurezza servirebbero almeno 600 milioni di euro. Il ministero delle Infrastrutture, per ora, ha accantonato 300 milioni di fondi Fsc. Un ruolo importante, in prospettiva, potrebbe essere affidato a Rete ferroviaria italiana. Il ministro Graziano Delrio guarda, infatti, con molto favore al coinvolgimento di Rfi nella gestione di queste tratte: nei prossimi mesi ci si muoverà in questa direzione. La partita, però, andrà negoziata caso per caso con le singole Regioni e con i privati coinvolti. Con Umbria, Emilia Romagna e Lazio ci sono già contatti molto avanzati. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

GIUSEPPE LATOUR

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 35 20 settembre 2016 Pagina 26 Il Sole 24 Ore

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DEBITO Sul deficit una deviazione necessaria

Sul Sole 24 Ore del 18 settembre, Luca Ricolfi ci propone un ragionamento, o forse un paradosso, che coglie bene le difficoltà logiche, oltre che politiche, all' interno delle quali si muove l' azione del governo. Guardando ai dati degli ultimi anni, Ricolfi argomenta che agendo per ridurre il deficit si ottiene un effetto negativo sulla crescita dell' economia che tende ad accrescere il peso del debito. Quando invece si aumenta il deficit con l' obiettivo di stimolare la crescita «il Pil non accelera abbastanza da colmare la voragine che si apre nei conti pubblici». È in effetti opinione diffusa che le pur corpose misure espansive assunte dal governo non siano bastate a dare consistenza alla ripresa dell' economia e abbiano quindi rappresentato principalmente un onere per i conti pubblici. Altrettanto diffusa è l' opinione che i tagli alla spesa abbiano avuto un effetto negativo sull' economia, e che ciò spieghi perché, ad esempio, quest' anno con tutta probabilità mancheremo l' obiettivo di avviare l' attesa riduzione del rapporto debito/Pil. Da questo ragionamento Ricolfi trae la conseguenza che la riduzione del rapporto debito/Pil è una fatica di Sisifo e che «nessuno pare avere un' idea praticabile per liberare Sisifo dalla pena cui è condannato per l' eternità». Se questa conclusione fosse condivisa dai mercati, il destino dell' Italia sarebbe segnato: i creditori possono essere anche molto pazienti, ma non sono certamente disposti ad attendere per un' eternità. Ovviamente il ragionamento di Ricolfi è (crediamo volutamente) paradossale, dal momento che ha l' illogica implicazione che il rapporto debito/Pil sarebbe destinato a peggiorare sia quando si aumenta il deficit sia quando lo si diminuisce. Il paradosso sparisce se si tengono distinti, com' è giusto fare, gli effetti di breve e di lungo periodo. Nel breve periodo una riduzione del deficit può portare a un peggioramento del rapporto debito/Pil per via del cattivo andamento del denominatore. Ma alla lunga le cose vanno diversamente, perché variazioni del deficit incidono sul livello del Pil e solo marginalmente sulla crescita potenziale. Questo comporta che, nel lungo periodo, vale la saggezza antica: per ridurre il rapporto debito/Pil è necessario mantenere il bilancio primario in avanzo per lunghi periodi di tempo. Chi non ne fosse convinto può leggere una ricerca della Bce (Nickel et al, 2010) che mostra come tutti gli episodi di forte riduzione del debito/Pil negli ultimi 30 anni siano stati caratterizzati da elevati avanzi primari, oltre che tagli di spesa e riforme per la crescita. Fra la metà degli anni '90 e l' inizio della crisi del 2007 l' Irlanda ha ridotto il rapporto debito/Pil di quasi 70 punti, la Danimarca e il Belgio di oltre 50. In Italia la riduzione è stata di

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 36 20 settembre 2016 Pagina 26 Il Sole 24 Ore

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17 punti. Molti paesi hanno fatto meglio di noi: Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Finlandia. Queste esperienze dimostrano che Sisifo ce la può fare in un tempo definito. Certo è che la situazione dell' Italia di oggi è particolarmente difficile perché la crescita è davvero stentata e perché siamo quasi in deflazione. Inoltre le importanti scadenze elettorali che ci attendono non possono lasciare indifferenti i nostri interlocutori europei, come non lasciano indifferenti i mercati, per l' ovvio motivo che se dovessero prevalere forze politiche che non condividono la necessità di ridurre il debito attraverso l' esercizio della disciplina di bilancio ogni sforzo fatto oggi in quella direzione rischierebbe di essere vano ­ se non addirittura controproducente. In queste circostanze è perfettamente lecito che la politica scelga la strada di sostenere la crescita con politiche di bilancio relativamente espansive o comunque più espansive di quelle che erano inizialmente previste. È bene però ricordare che il sostegno della congiuntura può essere necessario, ma in prospettiva non aiuta a ridurre il rapporto debito/Pil. Per mantenere la credibilità del nostro debito sovrano è dunque essenziale che la deviazione rispetto agli obiettivi finanza pubblica sia temporanea, giustificata dalle circostanze, e che sia compresa dai mercati come tale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

GIAMPAOLO GALLI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 37 20 settembre 2016 Pagina 40 Il Sole 24 Ore

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Dichiarazioni. Gli effetti sul 2015 del provvedimento sulle «Cfc» Per il tax rate rilevano imposte locali e Ace: Unico da «verificare» Per stabilire se il contribuente paga di meno

Sono stati individuati gli attesi criteri per determinare con modalità semplificate l' effettivo livello di tassazione delle Cfc white list, con un provvedimento del direttore dell' agenzia delle Entrate del 16 settembre 2016. È da ritenere che il contenuto del provvedimento abbia decorrenza, per i soggetti solari, già dal periodo d' imposta 2015, ai sensi dell' articolo 8, comma 4 del decreto legislativo 147/2015. Il provvedimento introduce numerose semplificazioni nei criteri di determinazione della tassazione effettiva estera e della tassazione virtuale italiana, e chiarisce taluni dubbi. Esso è da accogliere con favore, anche se la tempistica di emanazione per quest' anno può costringere i contribuenti a modifiche dell' ultimo minuto in dichiarazione, nonché a dover evidenziare possibili imposte a credito ove il contribuente abbia versato l' imposta separata Cfc (saldo 2015 e/o acconti 2016), ora non più dovuta a seguito dei chiarimenti. Inoltre, a seguito di tali modifiche, possono presentarsi rilevanti sopravvenienze attive nell' esercizio 2016, se l' imposta separata stanziata nel bilancio 2015 non fosse più dovuta. Due sono i temi di osservazione del Provvedimento che già per il periodo d' imposta 2015 costringeranno i contribuenti a rivedere entro il prossimo 30 settembre calcoli complessi: la determinazione delle imposte estere con un allargamento, finalmente, anche alle imposte proprie di ciascun Stato federato e delle amministrazioni locali; i criteri di determinazione delle imposte estere e virtuali italiane, compresa l' Ace, che ha grande influenza sia sul tax rate sia sull' imponibile. Uno dei due criteri di identificazione delle Cfc white list riguarda il fatto che la società estera è assoggettata all' estero a tassazione effettiva inferiore alla metà di quella a cui sarebbe soggetta ove residente in Italia. In altri termini, per non essere considerata Cfc white list, una società non residente deve scontare una tassazione effettiva estera superiore al 50% della tassazione virtuale domestica, donde la necessità di conteggiare la tassazione effettiva estera e quella virtuale domestica. Per quanto riguarda la determinazione dell' imponibile, si stabilisce che sono irrilevanti le variazioni non permanenti della base imponibile, con riversamento certo e predeterminato in base alle legge o per piani di rientro. Con disposizione transitoria, tale previsione non riguarda il riversamento collegato alle predette

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 38 20 settembre 2016 Pagina 40 Il Sole 24 Ore

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variazioni che sono state considerate rilevanti ai fini del confronto tra tassazione effettiva estera e tassazione virtuale domestica fino al 2014 (per i periodi d' imposta prima del 2015, di entrata in vigore del Dlgs 147/2015). Importante poi la precisazione secondo cui rileva in Italia l' applicazione dell' Ace, e all' estero di regimi analoghi. Un atteso intervento riguarda i regimi Pex: è infatti finalmente chiarito che l' imposizione italiana nei limiti del 5% del dividendo o della plusvalenza, prevista negli articoli 87, comma 1, lettera c) e 89, comma 3, Tuir, si considera equivalente a un regime di esenzione totale che preveda, nello Stato di localizzazione della controllata, l' integrale indeducibilità dei costi connessi alla partecipazione. In tema di perdite pregresse, con previsione favorevole e semplificatoria è precisato che per il calcolo della tassazione virtuale domestica non si tiene conto del limite dell' 80% di utilizzo delle perdite fiscali pregresse, e allo stesso modo ai fini della tassazione effettiva estera, delle limitazioni di analoga natura previste da normative estere. Infine, non sono considerati gli effetti delle agevolazioni sul calcolo dell' imponibile, o delle imposte corrispondenti, ove esse siano di carattere non strutturale, riconosciute dalla legislazione dello Stato estero, per un periodo non superiore a 5 anni, alla generalità dei contribuenti. Assumono, invece, rilevanza altre forme di riduzione di imposte diverse da quelle oracitate, nonché quelle ottenute dal singolo contribuente in base ad un apposito ruling individuale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

EMANULE REICHFRANCO VERNASSA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 39 20 settembre 2016 Pagina 6 Italia Oggi

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Lo dice, a partire dal caso di Roma, Mauro Suttora, analista del Movimento di Beppe Grillo M5s, sta saltando proprio tutto La sindaca Raggi durerà ancora solo poche settimane

«Entro qualche settimana si dimetterà o sarà sospesa, e a quel punto l' impatto del caso Roma distruggerà M5s nazionale». Lo prevede Mauro Suttora, inviato di Oggi ed esperto del fenomeno Cinque Stelle. Nei giorni scorsi Roberta Lombardi ha scritto sulla sua pagina Facebook che Raffaele Marra, braccio destro della Raggi, è «il virus che ha infettato il Movimento». L' effetto è stato così dirompente che è dovuto intervenire lo stesso Beppe Grillo, che ha scritto riferendosi alla Raggi: «La sosteniamo perché vada avanti e porti a compimento il programma per cui è stata votata dai romani. Punto».

Domanda. Suttora, che cosa sta succedendo nel Movimento 5 Stelle? Risposta. Sta saltando tutto. Beppe Grillo ha dovuto compiere questa difesa di Virginia Raggi perché altrimenti si sarebbe dimessa, non prima di avere detto sì alle Olimpiadi. Dopo essere stata attaccata da Roberta Lombardi, la Raggi ha chiamato Grillo e gli ha comunicato che se non avesse scritto un post in cui la difendeva, lei sarebbe ricorsa a misure estreme. La Raggi sa bene che se il Comune approvasse il sì alle Olimpiadi certificherebbe il fallimento di M5s.

D. Che cosa farà a questo punto il direttorio? R. Il direttorio si è già sfasciato, in quanto la Ruocco, Fico e Sibilia sono contro Di Maio, il quale per ora è appoggiato soltanto da Di Battista. Quest' ultimo però è il più popolare del Movimento, e quindi alla fine fatalmente saranno Di Maio e Di Battista i due galli nel pollaio che si beccheranno.

D. Qual è la posta in gioco? R. La posta in gioco è il potere. Finalmente i grillini hanno capito che da tremila anni a questa parte la politica significa lotta per la distribuzione del potere, in barba a tutti i loro irenismi, utopie e sogni di democrazia diretta.

D. La democrazia diretta è morta?

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 40 20 settembre 2016 Pagina 6 Italia Oggi

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R. Le rispondo con un esempio. M5s ha chiesto a tutte le 120mila persone registrate al blog di Grillo che cosa dovranno votare deputati e senatori nei due prossimi delicatissimi scrutini in parlamento, quello sul testamento biologico e quello sull' eutanasia. Poiché i Cinque Stelle non hanno una posizione su questi temi chiedono un' opinione agli iscritti. Peccato che quando invece vanno prese decisioni sul funzionamento interno del Movimento scelgano di seguire un metodo ben diverso.

D. La Raggi è in grado di durare? R. Secondo me nel giro di qualche settimana la Raggi sarà sospesa come il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, o le salteranno i nervi e si dimetterà. È possibile anche che il sindaco cerchi di sopravvivere, ma sappiamo già oggi che su 29 consiglieri comunali di M5s lei ne ha dalla sua soltanto sei. Dodici in caso di rottura starebbero con il Movimento, mentre gli altri 11 per ora sono indecisi. In un' eventuale votazione sulle Olimpiadi lei riuscirebbe a fare passare il sì, appoggiandosi però sulle opposizioni. Pd e voterebbero a favore, però a quel punto ci sarebbe la rottura della maggioranza.

D. Se cadesse la Raggi, quali sarebbero gli effetti su M5s nazionale? R. Ne risulterebbe distrutto, già oggi lo vediamo. Se andiamo a vedere il post di Facebook in cui la Lombardi attacca la Raggi, i commenti sono tutti a favore del sindaco. Il motivo è che l' ordine di scuderia nazionale è quello di difenderla. Ci metterebbero però dieci secondi a scatenarsi contro la Raggi nel caso in cui Grillo decidesse di sospenderla. Lo scorso gennaio a Quarto i grillini avevano difeso a spada tratta il sindaco Rosa Capuozzo per circa un mese. Quindi nel giro di un giorno hanno fatto inversione a U, lei è stata espulsa da M5s e tutti i militanti hanno cominciato a vomitarle addosso insulti di ogni genere.

D. Come è stato possibile? R. Vedendo la capacità del Movimento di fanatizzare i suoi adepti, capisco come siano nati fenomeni come Hitler, Stalin e Mussolini.

D. Davvero ritiene che i sostenitori di M5s siano così acritici come quelli del nazismo? R. Quanti hanno votato M5s e molti degli stessi attivisti sono persone perbene. Esiste però uno zoccolo duro di alcune decine di migliaia di fanatici che si scatenano a ogni espulsione per attaccare i dissidenti: lo ritengo un fenomeno preoccupante. Anche i fascisti avevano i manganellatori, ma non per questo tutti i fascisti erano manganellatori. © Riproduzione riservata.

PIETRO VERNIZZI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 41 20 settembre 2016 Pagina 7 Italia Oggi

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Matteo Ricci contende a (sindaco di Bari) la presidenza dei Comuni italiani Anci, scende in pista il sindaco di Pesaro Le Marche mobilitate, caccia ai voti anche di M5s e centrodestra

Sa di partire in svantaggio nella corsa per la presidenza di Anci, per questo il sindaco di Pesaro Matteo Ricci spinge sull' acceleratore. Non lo aiuta affatto la location: il congresso dell' Associazione nazionale Comuni italiani si terrà dal 12 al 14 ottobre alla Fiera del Levante di Bari, dunque in casa del suo diretto concorrente per la conquista della poltrona, Antonio Decaro. Inoltre il primo cittadino del capoluogo pugliese ­ che come il collega pesarese veste la casacca renziana ­ può già contare su un diffuso consenso tra gli amministratori del Mezzogiorno, motivo per cui stando ai calcoli degli addetti al pallottoliere sarebbe lui ad avere la maggioranza dei voti tra i circa 800 delegati. Non bastasse, Decaro è un sindaco del Sud, area che da tempo rivendica la guida dell' Anci, ed è molto vicino al premier Matteo Renzi (lo è pure Ricci) anche se negli ultimi tempi sta marcando una certa distanza dal Governo. Infine, guida una delle più importanti città del Mezzogiorno. Ricci sa di essere quello che deve recuperare terreno, ma non per questo si dà per vinto e le prova tutte pur di imporsi come successore di Piero Fassino. Rischia di stargli stretta la camicia di vicepresidente del Pd che lo relega a un ruolo troppo partitico e ­ soprattutto ­ potrebbe metterlo in difficoltà nelle dinamiche interne ai dem, perché gli amministratori bersaniani e dalemiani non saranno così entusiasti di sostenere un renziano convinto come lui. Ma il primo cittadino di Pesaro ha un valore aggiunto che lo accomuna al premier­segretario: è un ottimo comunicatore. S' è inventato un po' di tutto pur di fare parlare della sua città, da un nuovo marchio di promozione turistica fino a vendere eventi collegati all' insolita vista del tramonto sul mare Adriatico, cosa possibile da alcuni punti del litorale. Presidia talk show, tg e trasmissioni televisive dove veste i panni sia del renziano che del sindaco vicino alla gente. Proprio pochi giorni fa il programma di Rai3 «Fuori Roma» firmato da Concita De Gregorio gli ha dedicato un lungo servizio dove sono sì state riportate alcune critiche delle opposizioni cittadine, ma tutto sommato ne è emersa una gran positiva ed efficace immagine per questo sindaco di 42 anni. Come grandi elettori Ricci per ora può contare sul collega di Bergamo Giorgio Gori, un altro renzianissimo ben lontano dagli esponenti della nomenklatura del Pd, dalla quale peraltro proviene lo stesso sindaco di Pesaro. Negli ultimi giorni si sono poi mosse le Marche a sostegno del loro

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rappresentante, accarezzando il sogno di piazzare per la prima volta un proprio amministratore sulla più importante poltrona dei Comuni italiani. Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e presidente di Anci Marche, ha fatto capire nel corso di un' assemblea il suo orientamento pro­Ricci. Terzo incomodo in questa corsa tra sindaci, il primo cittadino di Catania Enzo Bianco, un politico di lungo corso (con lui non si potrebbe parlare di rinnovamento) che peraltro ha già ricoperto incarichi ai vertici di Anci.Stando a quanto trapela da Palazzo Chigi, al premier Renzi sulla questione Anci interessano in sostanza due cose: che il nuovo presidente non gli sia ostile (né Decaro né Ricci lo sono) e soprattutto che non si creino gravi frizioni dentro al Pd per la successione di Fassino, perché bastano già le divisioni sul referendum costituzionale. © Riproduzione riservata.

GIOVANNI BUCCHI

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Il governo non piace: troppi tagli, inerzia sull' immigrazione, assente nelle crisi aziendali I sindaci del Pd contro Renzi E il 12 ottobre Fassino lascerà la presidenza dell' Anci

La fronda dei sindaci Pd contro Matteo Renzi. Per ora in ordine sparso ma potrebbe nascere un «partito dei sindaci», spina nel fianco del presidente del consiglio in un momento per lui problematico. I primi cittadini mettono sotto accusa il governo per i troppi tagli che finiscono per incidere sui servizi, per una politica dell' immigrazione che rincorre l' emergenza ed è priva di un piano complessivo, per il mancato sostegno alla ripresa economica che si traduce in crisi occupazionali che dilaniano le comunità locali. Finora le lamentele erano pronunciate a mezza bocca, adesso vengono rese pubbliche, anche perché il recente voto ha fatto suonare un campanello d' allarme tra gli amministratori del Pd: cosa succederà nella nuova, importante tornata elettorale locale del prossimo anno se i Comuni continueranno a essere bistrattati? Di qui il grido d' allarme che sta aggregando i sindaci Pd. Beppe Sala ha scelto una lettera aperta, pubblicata da Repubblica, con un j' accuse assai esplicito, lanciato, tra l' altro, all' indomani del Patto per Milano firmato in pompa magna proprio con Renzi: «Negli ultimi tre anni abbiamo accolto oltre 100.000 profughi. Ma è necessario che il governo operi perché tutto questo non continui a pesare come un macigno sulle spalle della città». È vero che la grande assente è l' Europa e quindi il presidente del consiglio ha fatto bene a rendere palese lo strappo con Angela Merkel e François Hollande ma il governo è a corto di proposte e manca un piano articolato per affrontare il problema: «occorre dare vita ad un unico soggetto ­ scrive Sala­ che si occupi di immigrazione e accoglienza mettendo insieme i diversi tasselli del mosaico: il sistema Sprar, il rapporto con i Comuni, la circolazione di buone pratiche, l' uso di caserme e così via. L' Italia deve uscire dall' idea di essere una piattaforma di prima accoglienza. Il governo, soprattutto un governo di sinistra, deve provvedere a una nuova e efficace politica di integrazione». Insomma, Renzi se ci sei batti un colpo. A cominciare dall' immigrazione, che potrebbe risultare il tallone d' Achille elettorale del centrosinistra.Da , Virginio Merola, il sindaco ex­bersaniano convertitosi al renzismo e ora dubbioso sulle capacità del leader, aggiunge all' immigrazione il problema dei tagli al Comune. Dice: «Bisogna investire sulle città. Lasciare soli i sindaci con troppi tagli non ha pagato.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 44 20 settembre 2016 Pagina 7 Italia Oggi

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È sbagliato ridurre le tasse se dall' altra parte c' è chi deve aumentare le tariffe, è un sistema vecchio, può durare come operazione di comunicazione per un po' poi si disvela. Io sono del Pd ma sono soprattutto il sindaco di una città che ha dato allo Stato 180 milioni. Non si possono diminuire le tasse dall' alto senza poi direi come i Comuni devono ripianare l' ammanco. Sinceramente da Renzi mi aspettavo un atteggiamento diverso perché è stato sindaco e sa che cosa significa amministrare una città. Il Comune di Bologna ha oltre 40 mln d' avanzo per le spese della giustizia. Io sarei in condizione di non alzare le tasse se ci venissero riconosciuti. Sì, deluso. C' è stata la grande novità di Renzi, ma io penso sia ora che il segretario si occupi del suo partito. Sta facendo riforme coraggiose ma non si occupa di un partito che in molti territori è radicato tra i cittadini occorre un cambio di passo». Quanto all' immigrazione: «Prendiamo 45 euro al giorno per i profughi­ dice Merola­ per i minori ne spendiamo esattamente il doppio, perché dobbiamo mettere noi la cifra che manca? Tra due anni se va avanti così non c' è la facciamo più, se non ce la fa Bologna non ce la farà nessuno». Poco lontano da Bologna aggiungono alle «colpe» di Renzi quella di non sbloccare i contratti del pubblico impiego. Sono i sindaci dell' Unione dei Comuni della Bassa Romagna a prendere carta e penna e scrivere al presidente del consiglio: «I contratti pubblici sono bloccati dal 2010 e, nonostante una sentenza della Corte costituzionale che ne dichiara illegittimo il blocco, il governo persiste a non ritenere il contratto una delle priorità della sua attività. Ciò ha di fatto rallentato la necessaria innovazione e competitività dei servizi pubblici e del welfare». Il sindaco pd di Castiglione D' Orcia (Siena), Claudio Galletti, ha addirittura portato un gruppo di colleghi a Ballarò, il talk di Giovanni Floris su La7, per protestare contro il governo, mostrando un grande cartello col taglio degli aiuti finanziari da parte dello Stato: dal 2007 il suo Comune ha ricevuto 136.000 euro in meno. Commenta: «Impossibile continuare così». Anche da una grande città come Genova arrivano rimbrotti indirizzati a Renzi. A lanciarli è un sindaco solitamente austero, Marco Doria (a Genova il prossimo anno vi saranno le elezioni, è la città più importante della Regione conquistata dal centrodestra con Giovanni Toti). Dice Doria: «Bisogna finirla di dare soldi una tantum a quelle amministrazioni che si sono messe nei pasticci con una cattiva gestione. Deve cambiare completamente il criterio: lo Stato premi e dia di più a quei Comuni e quindi a quei cittadini che hanno fatto più sacrifici per far quadrare i conti, com' è il caso di Genova. E poi i Comuni devono avere autonomia fiscale: se io faccio pagare la Tasi, devo poter decidere come, quando e poi utilizzare quei soldi per i miei cittadini in modo mirato, spiegando anche loro perché ho fatto certe scelte». Inoltre Doria reclama da Renzi più impegno sulle crisi aziendali che hanno pesantemente colpito la città: «È necessario che il governo intervenga nelle vertenze sollecitando le imprese a ritirare le procedure di licenziamento avviate e a discutere invece di prospettive di investimento e sviluppo. Il Comune e il sindaco non hanno poteri specifici e possibilità di influenzare le decisioni di grandi multinazionali. Diversa può essere la forza del governo italiano che deve agire». Perfino un renziano doc come Giorgio Gori, regista della prima Leopolda, ora che è sindaco di Bergamo sollecita il segretario­presidente a fare di più: «Di questi tempi, ammettiamolo, il governo non è particolarmente popolare tra i sindaci. Che il bonus degli 80 sia stato in parte finanziato a spese dei Comuni (9,6 mln il calcolo per quelli bergamaschi) non è stato apprezzato, per usare un eufemismo. Inoltre il governo Renzi ha ridotto le risorse locali ma c' è da aggiungere che ha anche allentato come mai era avvenuto prima il patto di stabilità. Il problema è come questo allentamento viene declinato. La capacità di riscuotere i crediti e le entrate con puntualità viene ridotta nel peso della determinazione dell' obiettivo (conta per il 40%), mentre viene introdotta una correzione a favore degli enti che nel periodo 2009­2013 hanno ridotto la spesa corrente.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 45 20 settembre 2016 Pagina 7 Italia Oggi

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Ora, è chiaro a tutti che il livello di spesa è collegato ai servizi a favore dei cittadini e alla capacità di finanziarli. Ridurre la spesa corrente non è dunque un criterio di merito, in assoluto. Accade così che un Comune attento a riscuotere le proprie entrate e con buone capacità di fornire servizi si trovi ulteriormente penalizzato». Gori, ma anche Merola, sono insoddisfatti pure dell' Anci, a guida Pd. L' accusa è quella di non avere incalzato il governo. Tanto che Merola sta minacciando di ritirare dall' associazione la Città metropolitana di Bologna, che ha aderito al posto della vecchia Provincia (e su un altro fronte i grillini potrebbero disdire l' iscrizione dei Comuni che amministrano). Il redde rationem avverrà il 12 ottobre, in occasione del congresso, in cui Piero Fassino, ex­sindaco di Torino e presidente Anci, si presenterà dimissionario e non potrà essere rieletto poiché non è più primo cittadino. Uno dei vice è Federico Pizzarotti, sindaco 5stelle di Parma. I pd potrebbero votarlo ma lui è ancora sospeso dal M5s ed è in attesa che Grillo decida la sua sorte. In queste condizioni potrebbe non sentirsela di accettare una candidatura.

CARLO VALENTINI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 46 20 settembre 2016 Pagina 25 Italia Oggi

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appalti/il consiglio di stato licenzia lo schema di regolamento anac attuativo del codice contratti Parere precontenzioso vincolante per la p.a. e l' impresa

Pareri Anac di precontenzioso vincolanti per stazione appaltante e operatore economico per risolvere in anticipo le controversie. Da rivedere la norma del codice per chiarire la natura della decisione dell' Anac. Garanzie anche ai terzi interessati dalla decisione. Opportuno massimizzare le decisioni stesse. Sono questi alcuni dei punti da evidenziati dal Consiglio di Stato nel parere del 30 agosto 2016 n. 1424 sullo schema di regolamento dell' Autorità nazionale anticorruzione (Anac) per il rilascio dei pareri di precontenzioso predisposto ai sensi dell' art. 211 del nuovo codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 50/2016). Si tratta del regolamento che disciplina come debbano essere svolti i giudizi di precontenzioso attivati dalla stazione appaltante o da un operatore economico e la cui decisione ha efficacia vincolante se entrambe le parti, prima del parere Anac, si impegnano al rispetto della decisione. Le questioni sottoposte dalle parti all' attenzione dell' Autorità (che deve decidere entro 30 giorni) possono riguardare «questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara» e il parere vincolante è impugnabile innanzi ai competenti organi della giustizia amministrativa. Il mancato adeguamento della stazione appaltante alla raccomandazione vincolante dell' Autorità entro il termine fissato è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria (che incide anche sulla qualificazione della stazione appaltante ai fini dell' iscrizione nell' apposito registro tenuto dall' Anac) entro il limite minimo di euro 250 e il limite massimo di euro 25 mila. Il Consiglio di stato mette in evidenza la correttezza dell' impostazione del regolamento (qualificato come regolamento di organizzazione «essendo volto a disciplinare lo svolgimento della funzione precontenziosa definita dalla fonte primaria»), da cui si desume la natura di decisione amministrativa e, dunque, l' impugnabilità del parere. Qualche rilievo viene formulato rispetto all' efficacia della decisione dell' Anac, al termine dell' istruttoria sul caso concreto; a tale riguardo giudici di Palazzo Spada evidenziano che la procedura non è un processo, né può essere un nuovo grado del giudizio surrettiziamente voluto. Nel parere si legge che al fine di ottenere la deflazione del contenzioso e di favorire la cultura dell' alternativa all' accesso alla

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 Continua ­­> 47 20 settembre 2016 Pagina 25 Italia Oggi

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giustizia statale «una cosa è la costruzione dell' intervento Anac come strumento cui lo Stato obbligatoriamente e preventivamente rimandi per l' esercizio del diritto di difesa in giudizio, che sarebbe stata estranea alla delega e di dubbia legittimità costituzionale, altra cosa è la costruzione di siffatto intervento come strumento generale normativamente predisposto, di cui lo Stato incoraggi o favorisca l' utilizzo, lasciando purtuttavia impregiudicata la libertà nell' apprezzamento degli interessati ad adirla». Al di là di questo aspetto, che andrà definito in seguito, il parere richiede che l' istanza di precontenzioso deve essere comunque comunicata a tutti i soggetti potenzialmente interessati, essendo imprescindibile il rispetto del principio del contraddittorio, che anima il procedimento amministrativo, a maggior ragione quando assuma funzione precontenziosa. Il Consiglio di stato chiede anche di reinserire la possibilità di audizione disposta dall' Autorità, valutata come uno strumento utile, da adottare per le controversie di maggior rilievo e da prevedere collocandolo dopo la scadenza del termine per prestare l' eventuale assenso al parere. Infine il parere suggerisce di prevedere la massimazione dei pareri e la pubblicazione delle massime sul sito dell' Anac: «È attività di particolare utilità che contribuisce ad orientare i comportamenti di stazioni appaltanti e operatori e ad agevolare lo stesso lavoro dell' Anac». A tale attività deve seguire una adeguata pubblicità non solo per i pareri sul precontenzioso in ordine cronologico, prevedendone altresì la massimazione, o quanto meno la reperibilità per voci di classificazione. © Riproduzione riservata.

ANDREA MASCOLINI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 48 20 settembre 2016 Pagina 28 Italia Oggi

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Portas (Anagrafe): tagli Irpef subito

«Penso che l' Irpef vada tagliata il prima possibile, prima del 2018». Lo afferma il presidente della Commissione di Vigilanza sull' Anagrafe tributaria Giacomo Portas, eletto alla camera nel Pd. «Stiamo raggiungendo importanti risultati nella lotta all' evasione fiscale, e i proventi devono andare nel taglio delle imposte sulle persone fisiche», conclude Portas. Concorda il viceministro dell' economia Enrico Zanetti: «Anche l' anno scorso molti dissero che la riduzione Ires dal 2017 era uno spot e ora, invece, grazie a un governo che mantiene la parola, sta per entrare in vigore». Lo ha detto Enrico Zanetti, viceministro all' Economia e segretario di Scelta civica, aggiungendo che «mettere in manovra la riduzione Irpef dal 2018 non sarebbe uno spot, ma un altro straordinario impegno e patto con i cittadini».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016 49 20 settembre 2016 Pagina 29 Italia Oggi

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SIAE­Anci Feste in piazza semplificate

Siae e Anci hanno sottoscritto un nuovo accordo, interamente sostitutivo di quello del 2002, per regolamentare e semplificare la disciplina delle utilizzazioni musicali durante gli eventi, gratuiti e non, organizzati dai comuni. Le principali novità riguardano l' estensione dell' accordo anche ad altri soggetti organizzatori, purché partecipati dai Comuni o che organizzano eventi per conto degli Enti Locali, la riduzione dal 50 al 35% della quota di contributi da prendere a riferimento per la base di calcolo, la possibilità per l' organizzatore di optare per un sistema forfettario, attraverso il pagamento di un importo aggiuntivo commisurato alla capienza del luogo in cui si svolge l' evento, un aumento, dal 10 al 15%, della riduzione concessa sui compensi fissi dovuti per le manifestazioni gratuite. I Comuni potranno ottemperare agli obblighi connessi al diritto d' autore con una procedura semplificata e completamente online. Inoltre, rispetto al passato sono previste ulteriori semplificazioni gestionali e dei significativi abbattimenti di costi per gli spettacoli organizzati dai Comuni.

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