Comune: Roaschia Provincia:

Mostra Interprovinciale Ovini di Razza Frabosana Roaschina – 28^ Titolo manifestazione: Edizione Qualifica manifestazione: Locale Tipologia: Mostra mercato Periodo svolgimento: 16/10/2021  17/10/2021 Settori: Agricoltura – Alimentare – Zootecnia - Artigianato

Ente organizzatore: Comune Indirizzo manifestazione: Concentrico – Area impianti sportivi - Referenti e numeri utili: Tel: 0171/758.119 - E-mail: [email protected] Riferimenti utili: - Sito internet: http:// www.comune.roaschia.cn.it - Orario apertura/chiusura: dalle 08.00 alle 20.00 - Costo ingresso: gratuito

Evento tradizionale e consolidato che richiama ogni anno, la terza domenica di maggio, migliaia di visitatori la mostra è dedicata alla promozione dell’allevamento della pecora di razza frabosana - roaschina e dei prodotti caseari locali come il Brus, la Toma, il Nostrale. La manifestazione, organizzata dal Comune di Roaschia, in collaborazione con il Consorzio per il Recupero e la Valorizzazione della razza frabosana-roaschina, la locale Pro Loco e l’Associazione Regionale Allevatori (Arap) - Sezione di Cuneo - e con il patrocinio di Unione Montana “Alpi del Mare”, Regione Piemonte, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed Ente di Gestione Aree Protette delle Alpi Marittime, prevede diverse iniziative di promozione del patrimonio storico culturale locale come la realizzazione del Museo della Transumanza Roaschiese, la valorizzazione della tradizione gastronomica in un’ottica di potenziamento e sinergia con i pacchetti turistici dei limitrofi Comuni turistici di , , e . Con il progetto Smart Sherp, coordinato dal Dipartimento di Scienze Agrarie Presentazione sintetica dell'Università di Torino, la mostra è orientata verso il futuro: un della manifestazione dispositivo wifi, inserito nell'orecchino delle pecore allevate a Tetto Muni, consente di monitorare a distanza l'andamento del gregge sotto il profilo del benessere animale, fornendo dati utili per migliorare la produttività. Secondo i dati dell’Arap fino ad alcuni decenni fa la Roaschina era la pecora da latte più allevata in Piemonte. Con il successivo declino, che coinvolge altre razze ovine a rischio di estinzione, attualmente la consistenza stimata è intorno ai 6 mila capi, con una buona diffusione sul territorio alpino: una risorsa importante per le valli e per gli allevatori impegnati in un’attività che comporta la difesa delle razze autoctone, da secoli risorsa per le valli. “L'attitudine della razza”, spiega il Sindaco Bruno Viale, “è la produzione di latte che varia da 80 a 200 litri per una lattazione di 150-180 giorni. Il latte prodotto viene trasformato in formaggio puro (Sola, Saras) o miscelato al latte vaccino (Raschera, , Toma, Seiras del fen). La produzione di carne si indirizza, invece, verso l'agnello allattato dalla madre del peso di 12-15 kg, mentre la prolificità è di 1,1-1,3 agnelli per parto. La lana è utilizzata per materassi e tappeti”. La sfilata degli ovini campioni, valutati da una giuria di esperti e premiati insieme al “gruppo” più

004183F001.doc omogeneo e meglio preparato conclude l’aspetto zootecnico della manifestazione ricca di appuntamenti gastronomici, con le degustazioni di formaggi locali, la polentata ed il pranzo con le specialità del territorio. Completano l'offerta di attrazioni i giochi di altri tempi, il mercatino dei prodotti tipici, musiche, canti popolari e danze occitane.

Tetto Muni:

Presentazione del progetto “Smart Sheep”, coordinato dal professor Battaglini che permetterà, grazie all’installazione di un dispositivo wifi nell’orecchino delle pecore, di monitorare a distanza il comportamento del gregge dal punto di vista del benessere animale. Il progetto mira ad ottenere informazioni utili per migliorare la capacità riproduttiva dei capi;

Premiazione degli studenti del Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo ideatori del manifesto della mostra che presenta il pastore come tema prescelto;

Dimostrazione pratica di produzione di “toma, ricotta e cavalei”;

Musiche, canti popolari e balli con le fisarmoniche de “Gli amis dal Madlana”;

Consegna del riconoscimento a Michele e Giovanni Ghibaudo due pastori tra Eventi collegati gli ultimi protagonisti della transumanza, un tempo abituale per i pastori (rif. anno 2019) roaschiesi;

S. Messa con la tradizionale benedizione dell’agnello;

Rievocazione della transumanza per le vie del centro;

Premiazione dei migliori ovini della razza frabosana-roaschina, circa 200 capi registrati all’Arap ed esibiti da una ventina di allevatori;

“Pranzo della tradizione” con torta di riso, agnello al forno, formaggi di pastori locali, fragolata;

Musiche e danze occitane a palchetto per la chiusura della mostra,

Per tutta la giornata animazione e intrattenimento con Prezzemolo e i suoi giochi di un tempo;

Mercatino dei prodotti tipici per le vie del centro storico.

Dati riferiti al 2019

Dati salienti anni n. visitatori: 800 precedenti/curiosità n. espositori: 9 superficie occupata: mq. 1.032

004183F001.doc La “Pecora con le corna”, montanara Frabosana o Roaschina appartiene ad una razza autoctona di taglia media, rustica e frugale, dal profilo tipicamente camuso e dalle corna appiattite, spiralate nei maschi e rivolte all'indietro nelle femmine, dotata di una spiccata attitudine alla produzione di latte. E’ stata inserita nelle razze a rischio di estinzione dalla normativa comunitaria ed ha ottenuto un Registro Anagrafico nel 1995. Originaria delle vallate del Cuneese, era la razza ovina da latte più diffusa in Piemonte. Allevata nelle Valli Monregalesi, in alta Val Tanaro, nelle Valli Gesso, Vermenagna e Pesio in provincia di Cuneo e nella Valle Pellice in provincia di Torino, alcuni allevamenti sono presenti anche in provincia di Asti, Alessandria e Vercelli, venne gradualmente sostituita con la razza delle Langhe; i nuclei di pure Frabosane si sono salvaguardati solo nelle zone montane più impervie. Da una consistenza iniziale di 16.000 - 17.000 capi, in seguito al rapido spopolamento si contano attualmente circa 6/7 mila capi. Sono stati individuati due tipi differenziabili di ovino sulla base delle caratteristiche biometriche: un tipo più pesante e più alto (85 cm. al garrese) denominato "Roaschino" ed uno più leggero (75 cm. al garrese) denominato "Frabosano". L’origine di questa differenziazione sarebbe da attribuire ai diversi sistemi alimentari e di allevamento praticati un tempo: i pastori di Roaschia portavano le greggi a svernare in pianura mentre quelli di Frabosa trascorrevano l’inverno in montagna. L’attitudine prevalente della razza è la produzione di latte che viene trasformato in formaggio, puro (sola, saras) o miscelato a latte vaccino per la preparazione di formaggi tipici come "Raschera" e "Castelmagno" nella provincia di Cuneo, "Toma" e "Seirass sotto fieno" nella provincia di Torino. La produzione di carne si orienta verso l’agnello da latte di 12-15 chilogrammi di peso. La lana, ricavata da un’unica tosatura annuale è lunga e grossolana ed adatta unicamente alla preparazione di materassi. Un tempo, la pelle “lanata” degli agnelli, resa pregevole da una notevole arricciatura delle fibre, era ricercata per la preparazione di guanti e diversi tipi di pelletteria; Gli allevamenti attuali sono di tipo stanziale, con l’utilizzo dei pascoli alpini d’ estate e sosta presso l'azienda in fondovalle nel periodo invernale. L'alimentazione è basata sull'erba direttamente attinta dal pascolo nella stagione propizia, mentre è quasi esclusivamente a base di fieno prodotto in loco in inverno; la razza Brigasca, la francese Brigasque, allevata nelle due regioni confinanti, Liguria e Provence Alpes Côte d’Azur, è ritenuta affine o addirittura identica alla razza Frabosana presentando entrambe le principali caratteristiche morfologiche e le stesse origini. Il Consorzio per il Recupero e la Valorizzazione di Razze Ovine Locali delle Vallate Piemontesi, costituito a Torre Pellice nel 1995 per la valorizzazione della razza ovina Frabosana-Roaschina, attraverso interventi di miglioramento delle tecniche di allevamento, formazione professionale, attività di sperimentazione e promozione delle produzioni ottenute da questa razza ovina, si fregia di un marchio a tutela delle produzioni, depositato presso la Camera di Commercio di Cuneo. Il pastore roaschiese è conosciuto per la “transumanza”, che iniziava a fine settembre per portare le pecore dagli alpeggi estivi in alta vallata alle pianure invernali meno fredde di Asti, Alessandria e Piacenza. La fine della transumanza era segnata con l’arrivo in paese verso metà maggio.

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