Anno LI n.3 - luglio-settembre 2013 - Spedito nel mese di settembre 2013 - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nº 46) - art. 1, comma 2, CDM BG per il missione Quale futuro? missioni fra Giampietro Recalcati l’eroe da Sesto San Giovanni Servo diDio delle STACCABILE INSERTO

Sommario EDITORIALE MONS. LUIGI PADOVESE Editoriale Tu sei la nostra fede 1 La sua disarmante semplicità 41 Breve biografia di Mons. Luigi Padovese 44 EMMECINOTIZIE Tu sei la nostra fede Missionari Cappuccini in festa 2 PROGETTO SPERANZA Indicazioni dalla Lettera di fra Mauro Jöhri, Ministro generale ofmcap, Il Vicario Provinciale visita la Thailandia 3 La speranza è il nostro punto forte 46 a tutti i Frati Minori Cappuccini per l’anno della fede L’evento dell’anno della fede ha sollecitato il Ministro generale a proporre alcune BEATO TOMMASO DA OLERA IL FUTURO DELLAA MISSIONE riflessioni con il desiderio che ogni frate possa essere sostenuto a verificare e Quale missione per il futuro? 4 Sarà Beato fra Tommaso da Olera il mistico 51 rinnovare il proprio rapporto con il Signore, e nella consapevolezza che la fede è un dono da custodire e coltivare per evitare la tentazione dell’abitudine o dello 1. In uno spirito di comunione e collaborazione 5 SOSTEGNO A DISTANZA scoraggiamento. Ci si deve anzitutto chiedere come orientarsi in questo tempo segnato da fenomeni come la globalizzazione, la crescita dell’individualismo, la disaffezione per i Collaborare e non Garantire i diritti dei bambini semplicemente sovvenzionare 6 è la nostra missione 54 valori tradizionali, la crisi economica e via dicendo. Proponiamo l’inizio della lettera del Ministro. Iniziamo la nostra riflessione con la domanda che l’apostolo Pietro rivolse a Gesù: Signore, 2. Il nostro chiostro è il mondo 10 VOLONTARI IN MISSIONE Ci è stato chiesto da chi andremo? (Gv. 6,68). Chi potrà rispondere agli interrogativi che sgorgano dal nostro Un modo diverso di fare cuore? Chi potrà indicarci il cammino? La celebrazione di una ricorrenza un po’ sconosciuta, ma animazione missionaria 12 solo il nostro tempo 56 particolarmente significativa per il nostro Ordine mi incoraggia ad invitarvi a rivolgere lo sguardo Sempre più persone desiderano sperimentare il volontariato in missione 14 La libertà delle cose essenziali 58 alla Vergine Maria. Tre secoli fa, nel maggio del 1712, il nostro Ordine fu ufficialmente posto sotto il patrocinio dell’Immacolata. Le testimonianze della tenera devozione di tanti nostri frati, 3. Da terra di missione Lezioni straordinarie di vita 59 specialmente dei nostri santi, alla Vergine Immacolata ci raccontano storie di persone che con a terra di missionari 16 l’opera della Grazia hanno trasformato la loro vita in un “credo vivente”, uomini e donne che con La gente chiede la gioia 61 In Centrafrica la gente sogna la pace 18 fiducia incondizionata si sono consegnati totalmente a Dio. Maria la madre di Gesù è l’icona di questo eccomi totale. A Capo Verde per condividere SPIRITUALITÀ un progetto di vita 20 Anno 1913: a ggennaio un addio; All’angelo che le annuncia che concepirà un figlio, lo darà alla luce e lo chiamerà Gesù, Maria VISITA IN COSTA D’AVORIO a dicembre un lutto... reagisce con stupore e meraviglia con una domanda: Come avverrà questo, poiché non conosco In visita ufficiale alla missione 22 ah, quanto strazianti e preziosi... 62 uomo? (Lc. 1,34) Non oppone obiezioni dicendo: “Impossibile, non sono capace!”. Non comprende, ma nella sua domanda manifesta la volontà di entrare nel Mistero con disponibilità. L’angelo FRAA GIAMPIETRO dice che sarà lo Spirito Santo a scendere su di lei, a coprirla con la sua ombra compiendo ciò DAA SESTO SAN GIOVANNI che è inimmaginabile e impossibile. Tutto rimane misterioso, eppure Maria pronuncia il suo fiat, L’eroe delle missioni 25 espressione della sua fede, della sua obbedienza consegnando la sua persona al progetto di Dio. La Vergine di Nazareth aderisce pur non comprendendo tutte le conseguenze del suo sì. Lei dice: Avvenga di me quello che hai detto. (Lc 1,38). È proprio il caso di affermare: “La missione precede la comprensione”. La ricerca del senso di quell’annuncio accompagnerà Maria lungo tutta la vita di Colui che ha partorito. L’evangelista Luca descrive questo atteggiamento di Maria fin dagli inizi della vita di Gesù dicendo che ella custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore (Lc. 2,19). Maria ha creduto in Gesù, Verbo del Dio vivente, prima ancora di averlo visto e ci testimonia mille a, 5x on vi costa null un modo, cheh n che la fede è accogliere una promessa che viene da Dio, senza comprendere immediatamente le r sostenere pe e condizioni particolari che la porteranno a compimento. Ricordate Pietro che dopo aver pescato per Missioni Ester una notte intera senza successo, sulla parola di Gesù accetta di prendere nuovamente il largo e di Editore: MISSIONI ESTERE CAPPUCCINI ONLUS Cappuccini Onlus gettare le reti? (Lc. 5,4) P.le Cimitero Maggiore, 5 - 20151 Milano do compilate Quan ddd iti Aut. Trib. di Milano n. 6113 del 30-11-62 razione ded i re Direttore editoriale: Mauro Miselli lla dichia ostro Anche la vocazione di ciascuno di noi è segnata da una adesione libera e fiduciosa nei confronti i di forniire il no Caporedattore: Alberto Cipelli ricoordateve della volontà di Dio. Abbiamo pronunciato un sì senza conoscere tutte le conseguenze della nostra Redattori: Giuseppe Lecchi, Marino Pacchioni, Agostino Valsecchi, ale Paoletta Bonaiuto, Matteo Circosta, Madalin Galliani, codice fisc risposta. Ci siamo fidati e siamo partiti. Lorenzo Mucchetti, Marina Renna, Elisabetta Viganò Direttore responsabile: Giulio Dubini 157 L’anno della fede è un appello a riscoprire questo tratto della nostra vocazione. Grafica: Anna Mauri 97326950 Realizzazione e stampa a cura della Editrice Velar, Gorle (BG) fra Mauro Jöhri EMMECINOTIZIE Missionari Cappuccini in festa Il Vicario Provinciale visita la Thailandia

n una giornata calda, Molte le attrattive culturali In uno dei cortili della cascina si Ipiacevole parentesi in una e non, organizzate per trova inoltre una piccola cappella primavera piovosa, si è tenuta l’occasione. Nel cuore della che ogni anno ospita una la consueta e tanto attesa cascina, tra le bancarelle delle mostra, quest’anno dal titolo giornata dei “Missionari varie associazioni e la cucina “L’eroe delle missioni”. Dedicata da fra Raffaele della Torre, cappuccini in festa!”. che propone l’immancabile al servo di Dio fra Giampietro definitore generale dell’Ordine; L’8 giugno, in quel di Noviglio gnocco fritto e le classiche Recalcati da Sesto san Giovanni nel corso della celebrazione (MI), nella meravigliosa pietanze, ecco una novità: la è stata voluta e allestita dal è stato dato il mandato opo la Costa d’Avorio e cornice di Cascina Conigo riproduzione di un villaggio Centro Missionario di Milano, in missionario, e subito dopo Dil Camerun è toccato alla Santa Corinna, ancora una africano. I volontari in collaborazione con il decanato di sono stati posti i tau al collo Thailandia beneficiare della volta l’organizzazione missione quest’anno hanno Sesto san Giovanni. In occasione dei 52 volontari in partenza visita del Vicario Provinciale della festa fraterna è stata voluto infatti proporre questa del centenario della morte di fra questa estate per le nostre e dei rappresentanti del impeccabile. Già dalle 16 la particolare iniziativa, per Giampietro è sembrato doveroso missioni, pregando il Signore Centro missionario dal cascina cominciava a riempirsi sostenere i progetti Emmaus ricordare in questo modo un e San Francesco, affinché 5 al 14 giugno. Visita di amici, frati, volontari e in Camerun e Oasis in Brasile. grande missionario cappuccino. accompagnino queste persone avvenuta in un clima molto curiosi. Solcato l’ingresso ad A gruppetti di dieci persone si Poco dopo le 18 è iniziata la desiderose di fare del bene cordiale ed accogliente, arco, subito si veniva investiti veniva accompagnati in questo consueta Santa e di mettersi al servizio segnato dall’affabilità che dall’atmosfera di serenità, villaggio realistico africano, Messa, dell’altro. caratterizza questo popolo, data anche dal vedere con improntato su un ambiente celebrata Al termine come e che ha avuto come punto che gioia tanti amici e frati simile a quello ivoriano. Una sempre la grigliata culminante la professione si ritrovano, abbracciandosi, guida conduceva i presenti tra fraterna, che non di fra Antonio Supiti. La magari dopo tanto tempo, i vari ambienti, per conoscere delude mai, presenza di frati in Thailandia in questa occasione di festa. le abitudini alimentari, le seguita dai balli e è ancora ridotta ed è stato tradizioni, e la struttura di un canti, proseguiti quindi facile incontrarli tutti una nostra nuova presenza, caratteristico villaggio. fino a sera. Q nonostante la difficoltà della completamente diversa dalle lingua. I nostri missionari attuali. Si tratta infatti di presenti sono attualmente un’attività parrocchiale che due, ma stanno crescendo, dovrà occuparsi del servizio anche se lentamente, i pastorale di numerosi villaggi frati locali che garantiscono sparsi sulle montagne dove la continuità delle attività abitano un certo numero iniziate dai missionari e si di cristiani e dove ci sono aprono a nuove possibilità. buone possibilità di nuova La visita è stata quindi anche evangelizzazione. l’occasione per conoscere Per questa nuova iniziativa una parte del nord del Paese della missione in Thailandia dove si sta concretizzando il nostro sostegno e la nostra il progetto dell’apertura di preghiera. Q 2 3 IL FUTURO DELLA MISSIONE

Si sono incontrati a Milano molti frati dei centri missionari del nord Italia insieme a fra Helmut Rakowski, Segretario generale per l’Animazione Missionaria, fra Alejandro Josué Núñez Ennabe, Promotore della Solidarietà e fra Mario Fucà, Segretario Nazionale dell’Evangelizzazione per discutere sulle prospettive e sugli sviluppi della missionarietà 1. In uno spirito contemporanea. Ne emerge un quadro vivace e in evoluzione che è stato sviluppato secondo tre tematiche principali: 1.La necessità di unione e collaborazione fra realtà e Province diverse; 2. L’attualità di e e le attività dell’animazione missionaria; 3. Il significato comunione dell’evangelizzazione in un mondo che sta rapidamente mutando. collaborazione Unione fra Province cappuccine: una nuova prospettiva anche per le missioni

n una lettera a firma dei sette della storia dell’Ordine dei cappuccini, Provinciali Cappuccini del nord Italia ossia un invito ufficiale affinché le diverse si fa un appello ai frati di tutte le loro Province, tradizionalmente autonome ed Province per partire per la missione indipendenti, possano vivere una forte Idella Georgia, assecondando la richiesta di esperienza di collaborazione. Mons. Giuseppe Pasotto, amministratore Una tendenza quanto mai in linea con La missione apostolico dei latini del Caucaso, il quale i tempi, tant’è che proprio nel mese di chiedeva al Ministro Generale dell’Ordine, aprile si è tenuto un incontro presso il contemporanea che i cappuccini potessero tornare in Centro Missionario di Milano dal titolo Georgia nella zona di Akhaltsikhe a pochi “Quale missione per il futuro?” a cui hanno in tre punti chilometri dal confine con la Turchia. È partecipato i Responsabili Provinciali dei questo sicuramente un episodio importante Centri Missionari del Nord Italia. Quale missione per il futuro? a cura di Alberto Cipelli foto di Elena Bellini 5 IL FUTURO DELLA MISSIONE

L’esigenza di affrontare le opportunità e Trentino Alto Adige. Realtà che fanno si è incarnati, ma dobbiamo avere sempre della collaborazione missionaria nasce pensare che il cammino dei cappuccini in mente il fatto che possiamo essere dal bisogno generalizzato, benché italiani si sta evolvendo in altro modo, e presenti in tanti altri luoghi e questo può con sfumature diverse, di valutare un pertanto anche il percorso missionario, con tornare vantaggioso per tutti”. Della stessa ampliamento di prospettive in termini le sue peculiarità legate all’evangelizzazione opinione fra Agostino Valsecchi del Centro di condivisione e di unione delle forze e alla promozione umana, vi si deve Missionario di Milano: “Abbiamo bisogno evidenziato dalle stesse Province confrontare. Ne è ben consapevole fra di uscire un po’ dall’idea troppo provinciale cappuccine. Claudio Matraxia del Centro Missionario che abbiamo delle missioni; in passato Il calo delle vocazioni, soprattutto in certi della Provincia di Torino che subito dopo funzionava così: ogni Provincia aveva una Paesi, la difficoltà nel mantenimento di l’incontro di aprile afferma: o più missioni che le erano affidate e la strutture impegnative e complesse, lo “È molto significativo che oggi siamo qui propria attività era concentrata ad animare spirito di unione forse mai fino ad ora tutti insieme perché tutte le Province del e aiutare questi territori di sua competenza. tanto sperimentato, necessitano profondi nord Italia possano trovare delle linee Attualmente in un mondo sempre più ripensamenti. In Italia esempio pilota è comuni per essere in grado di presentarci aperto agli scenari della globalizzazione stato quello emiliano che ha visto la fusione per quello che siamo a più ampio raggio. e della collaborazione più ampia, è chiaro delle Province di Bologna e di Parma in Lavorare autonomamente oggi non ha che le singole Province (che in genere un’unica realtà della Provincia Cappuccina più un grande significato; se superiamo corrispondono alle Regioni geografiche, ndr) dell’Emilia Romagna; ma in Piemonte è l’ottica e i limiti di una piccola Provincia non riescono più a garantire un’animazione imminente l’unione delle Province di Torino possiamo davvero fare tante cose insieme. missionaria autonoma, ma hanno piuttosto e Alessandria, mentre verrà alla luce nel In fondo i frati sono un Ordine universale; bisogno di mettere insieme le energie, 2014 la Provincia del Triveneto costituita ovviamente è opportuno rispettare e vivere di mettere insieme anche le forze ed i dall’unione delle Province del Veneto, Friuli le peculiarità locali del territorio nel quale frati per non essere costretti a rinunciare Collaborare e non semplicemente sovvenzionare La prima esperienza di principalmente intorno al nostri conventi aiutandoci in ereditato le presenze delle lavorare per un coinvolgimento fusione di Province nel mercatino missionario, ossia queste attività. vecchie Province. Siamo che non sia più semplicemente nord Italia; l’opera di recupero. Poi c’è l’animazione presenti in Etiopia dagli “impietosire” le persone Fu questa un’intuizione missionaria fatta da noi frati anni 70 dopo aver chiuso la per raccogliere i fondi, ma ne parla fra dei nostri frati nei vari conventi e nelle varie missione in India, missione cercare di promuovere uno Michele Papi, negli anni 80, che parrocchie dove ci viene ereditata da Bologna; scambio culturale, facendo vice segretario cominciarono a richiesta. Io e il Segretario siamo poi in Turchia, grande sentire le persone coinvolte e delle missioni raccogliere materiali padre Ivano ci rendiamo presenza missionaria della partecipi dell’emancipazione della Provincia dismessi dalla gente disponibili e andiamo Provincia di Parma. Abbiamo e formazione della Chiesa dell’Emilia (carta ferro e oggetti) anche nelle scuole di vario aperto poi missioni minori e delle popolazioni povere, Romagna. per poi rivenderli ordine e grado a parlare di sia in Centrafrica, dove, pur sapendo che c’è tutto e finanziare così le san Francesco e delle varie essendo una vice Provincia un insieme di valori e di missioni. Questa missioni. attiva, ci sono presenti alcuni identità da scambiarsi. l nostro Centro missionario attività ha inoltre creato Ci sono inoltre gruppi che missionari (da poco rientrati Diventa così un collaborare Iè l’eredità dell’unione della un giro di volontari che si sono auto costituiti nei per problemi legati alla e non semplicemente un vecchia Provincia cappuccina di collaborano con noi, con i nostri conventi di Rimini, di guerra) e in Romania, dove sovvenzionare. Per ciò che Parma e di quella di Bologna. quali si è dato vita a campi di Cesena, di Ravenna e altri, c’è stato un frate che per concerne la terra di missione Ha dunque due nuclei: il lavoro per i giovani, a Imola nati da persone che, dopo dieci anni ha collaborato con dobbiamo invece uscire da convento di Imola in Provincia tra agosto e settembre, e a San un’esperienza di missione, questa Custodia gestita dalla una logica assistenzialista e di Bologna e il convento di San Martino durante l’anno. Sono hanno voluto portare avanti Provincia di Napoli. dar più spazio a quello che è Martino in Rio in Provincia di ragazzi, o delle parrocchie o di l’impegno missionario anche Dal punto di vista il condividere la vita sobria e Reggio Emilia. varie altre realtà, che vivono qui in Italia. Per ciò che dell’animazione missionaria povera con le popolazioni con La nostra animazione ruota un periodo residenziale nei concerne le missioni, abbiamo in Italia dovremmo iniziare a le quali si è presenti. Q IL FUTURO DELLA MISSIONE alla dimensione fondamentale della che hanno per aiutare anche altre Provincie non significa semplicemente unire le forze dubbi a riguardo: “Desideriamo fare questo missionarietà. Pertanto se una Provincia ha maggiormente bisognose. La mia nomina – spiega ancora fra Claudio Matraxia – in un passo di unione, anche se facciamo fatica difficoltà nel reperire i missionari per un è recente, sono venuto in Italia soltanto momento storico come il nostro in cui anche perché siamo tutti un po’ legati al nostro determinato Paese, può contare sull’aiuto di all’inizio del 2013, ma già da due anni ero l’Europa è unita, anche noi cappuccini non provincialismo. Siamo però convinti che altre realtà”. impegnato all’interno di questa commissione. possiamo pensare di poter restare rinchiusi questa sia la strada migliore da percorrere: o L’incontro è stata occasione per conoscere È importante che si cominci a lavorare verso nel nostro piccolo orto, nel nostro piccolo camminiamo insieme e superiamo un po’ gli più da vicino i frati che si occupano di la direzione della solidarietà e si continui territorio, ma è necessario che impariamo ostacoli o altrimenti si muore. Condividendo questi temi e chiacchierare con loro per ad alimentare questo spirito di comunione: a respirare in maniera più ampia e a più un cammino e un’esperienza comune con cercare di approfondire i cambiamenti e le senza questa coscienza è impossibile largo raggio. In questo modo, anche grazie Trento e con le altre Province, creeremo problematiche emerse. continuare la nostra missione. La diversità all’attività di animazione missionaria ho un’unione che sarà per noi una opportunità Unire le Province risponde delle culture è una ricchezza bella, avuto la possibilità di conoscere tutto il di crescita”. pienamente al concetto di bellissima. Nonostante le culture panorama della nostra Regione rendendomi Questa esigenza si respira anche in missione solidarietà, fondamentale secondo diverse lo spirito di collaborazione conto come dai confini con la Svizzera come fa notare ancora fra Agostino gli insegnamenti di San Francesco, rimane. Nell’Ufficio della Solidarietà fino a quelli con la Liguria, noi cappuccini Valsecchi: “Prepariamo i volontari che ce ne parla fra Alejandro Josué riceviamo tante richieste da parte siamo ben voluti un po’ ovunque. E questo vogliono affrontare l’esperienza in missione, Núñez Ennabe, originario delle diverse Province. Gran parte è sicuramente dipeso dal lavoro intenso pertanto il mio compito è anche quello di dell’Honduras, in delle risorse vengono destinate portato avanti da molti frati secondo una trovare i missionari pronti ad accogliere America Centrale, e all’Africa, all’Asia e all’Europa dell’est, tradizione di accoglienza secolare che queste preziose risorse. Con grande piacere da pochi mesi Promotore in Paesi come il Perù o l’Ecuador, ma anche viene portata avanti sia in Italia che in ho constatato che non solo i missionari della Solidarietà dell’Ordine in Europa, che sta diventando sempre più diverse parti del mondo”. È quasi un motto: delle nostre missioni della Provincia di dei frati Cappuccini: “Il terra di missione. C’è una grande richiesta “L’unione fa la forza – dice con entusiasmo Lombardia – Brasile, Camerun, Costa mio compito è quello di di ri-evangelizzare in tutto il mondo, come fra Marco Pozza della Provincia di Torino d’Avorio e Thailandia – hanno dato la loro promuovere e coordinare dice Papa Francesco, perché sempre abbiamo – e la differenza porta sempre a una disponibilità, ma altri Ordini religiosi, anche lo spirito di comunione bisogno di crescere nella fede”. crescita! Ecco perché ci stiamo avvicinando femminili, come le suore cappuccine, le tra i frati, all’interno La solidarietà trova, mai come ora, concreta e unendo… vediamo che i nostri intenti suore saveriane, le suore di Santa Giovanna dell’Ordine, in tutto il mondo. realizzazione nelle esperienze di unione prendono forza nel momento in cui ci sono Antida Thouret, sapendo di questa nostra Tutte le Provincie dell’Ordine, fra Province; è il caso del Piemonte, dove più persone che vi aderiscono. Anche noi attività di formazione, ci hanno chiesto di non importa se hanno l’unione fra le Province di Torino frati stiamo leggendo i segni del nuovo inviare anche a loro i volontari; pertanto abbastanza o hanno ed Alessandria significa vedere tempo e vediamo che unendoci si può possiamo dire che sono nate vere e proprie poco, devono l’orizzonte di una nuova strada dove fare qualcosa nel nostro piccolo”. Anche forme di collaborazione molto interessanti condividere le incamminarsi: “Questa unione il Responsabile delle missioni del Veneto, fuori dall’Ordine cappuccino e dalla Provincia risorse ha un forte valore fra Roberto Donà sembra non avere Lombarda”. Q in se stesso che IL FUTURO DELLA MISSIONE 2. Il nostro chiostro è il mondo

Il significato e il ruolo dell’animazione missionaria

ra Helmut Rakowski, da dieci anni tema. Ci sono dei progetti che davvero ci e esperienze, affinché si avanzi in questo fede. Io posso incontrare delle persone Segretario generale dell’animazione chiedono questo sforzo. Per esempio per cammino della missione contemporanea. che hanno una fede diversa dalla mia e missionaria a Roma sottolinea le missioni della Cina, o del Vietnam, dove Come dice papa Francesco la chiesa si mi possono, per questo, illuminare. La l’importanza del viaggiare insieme le condizioni sono difficili… non sono più ammala se non esce ad evangelizzare. missione oggi non è più soltanto dare, è Fnell’esperienza missionaria che è anche sufficienti i frati che provengono da una Questo vale anche per noi cappuccini! anche spesso ricevere. Anche i frati che viaggio di fede: “Io lavoro per l’insieme sola Provincia, e per questo c’è bisogno Quando guardiamo solo intorno a noi stessi hanno trascorso lunghi periodi in missione, dei cappuccini di tutto il mondo in ben 103 di collaborazione. Anche in altre realtà non facciamo passi avanti. L’apertura della al loro ritorno sono in grado di insegnarci Paesi. In questo mondo globalizzato, che missionarie è urgente allargare gli orizzonti, missione verso altre culture e persone è moltissimo: portano con sé un bagaglio sempre più chiede collaborazione, anche noi abbiamo bisogno di aiutarci sia per trovare una pratica che permette di ampliare il di esperienza, umanità e fede... questo è dobbiamo cominciare a riflettere su questo il personale, ma anche risorse economiche nostro orizzonte anche nell’esperienza della un tesoro enorme. La chiesa è missionaria 10 11 IL FUTURO DELLA MISSIONE

di per sé e da sempre, e deve portare nell’amore, per noi frati la vera motivazione La vera animazione non consiste soltanto L’animazione missionaria acquista in questo avanti questo percorso. La fede è, come è il Vangelo; il nostro desiderio è quello nel fornire documentazione, ma nel portare modo la sua giusta dimensione e noi frati dice il Vangelo: “la perla preziosa, il tesoro di far conoscere e condividere a tutti il testimonianze vere, dove ciascuno mostra ne possiamo essere i veri testimoni”. nascosto” che non è solo per noi stessi, ma tesoro che abbiamo scoperto. L’animazione agli altri che si sente chiamato e toccato nel Solo davvero partendo da questi forti un valore che dobbiamo condividere. missionaria desidera proprio questo: più intimo della sua persona. ideali e convinzioni si può realizzare la Spesso dico che la missione è contro insegnare che la tua fede non è solo per La mia esperienza dice: non c’è missione vera animazione missionaria e la gente natura… in che senso? A noi tutti piace te. Devi uscire e offrire questo dono agli senza soldi. Abbiamo quindi bisogno di una può cogliere, incontrando un frate sul stare con la nostra gente, mangiare il altri. Se ti chiudi muori. Tutti quindi siamo solidarietà economica, ma il denaro non suo cammino, un frate che partecipa e proprio cibo e parlare la propria lingua. missionari e dobbiamo valorizzare il nostro sostituisce la missione, l’aiuta! Abbiamo condivide, che davvero qualcosa si può Allora perché partire per quei Paesi dei potenziale. Io credo che l’animazione bisogno dei soldi ma abbiamo bisogno ancora fare. quali non conosciamo nulla? Per fare questo missionaria non soltanto debba spiegare e anche di una missione per i nostri soldi! “Io dedico molto del mio tempo – spiega passo ci vuole una motivazione… per insegnare, ma deve toccare l’anima, il cuore Non solo di strutture, ma di persone. E i frati fra Enzo Canozzi, Responsabile delle qualcuno il movente sta nei soldi, per altri più che la testa. cappuccini fanno proprio questo: indirizzano missioni della Provincia di Genova – il denaro dei benefattori per fare del bene e far crescere quella comunione di fede che è anche la base per vivere in pace e Un modo diverso di fare riconciliati. Nella mia esperienza ho incontrato decine animazione missionaria di fraternità. Io credo che la strada del n questo periodo di denaro, mentre tutto quello futuro, della convivenza di diverse culture, “I crisi noi cappuccini ci che guadagniamo dal nostro non sia facile. È una sfida grande, ma penso siamo trovati nella difficoltà lavoro tramite offerta viene che l’orientamento attuale sia proprio di chiedere denaro alla girato alle nostre missioni questo. Oggi più che mai in missione il gente, affinché potessimo in Africa. Riusciamo così frate deve portare il messaggio di Gesù. Fra Marco Pozza continuare il nostro a fare del bene in tre vie: Dobbiamo dire alla gente “alzatevi, impegno nelle missioni. la persona che ci assume camminate, voi ne avete le capacità”, come della Provincia Abbiamo quindi deciso di risparmia, il povero che cappuccina porci in maniera differente lavorando onestamente disse Pietro al paralitico. Questo è il nostro di Torino e di provare a offrire guadagna, e le nostre compito: anche papa Francesco dice che ad andare nelle parrocchie a predicare, dei servizi a pagamento, missioni ricevono le offerte. dobbiamo portare il nome di Gesù, che è tenere conferenze o proiettare filmati valorizzando anche i poveri Qui in Italia abbiamo inoltre energia, forza che aiuta tutte le persone ad su esplicita richiesta dei parroci che mi delle nostre zone. comprato una macchina andare avanti. dicono: devi venire tu di persona perché Proponiamo alle persone serigrafica per la stampa di Oggi è cambiato notevolmente il concetto le cose le hai vissute, le sai spiegare, ma di fare piccoli lavori magliette, utilizzata sempre di missione: anche l’Italia e l’Europa sono soprattutto le hai dentro. Io sono certo che domestici (esempio dai poveri, con la quale terre di missione. Dobbiamo far vedere sia facile parlare degli altri, ma parlare tinteggiatura) produciamo magliette di reclutando come qualità che poi vendiamo. alla gente la bellezza della Chiesa cattolica. degli altri in modo convincente lo si può operai i poveri Ci proponiamo così alla Un frate straniero che mi raggiunge, mi fa fare solo quando nei confronti di queste delle nostre mense gente con il nostro stile. sentire ancor più l’universalità della Chiesa. persone si prova un grande amore e si e lasciando al cliente La nostra maglietta può La persona che vuole lottare da sola non ce porta questa gente nel proprio cuore. In la libertà di decidere essere acquistata anche con la fa, ma viaggiare insieme libera le nostre questo modo anche se tu ti ritrovi a parlare il prezzo con cui un’offerta libera che noi capacità, le nostre risorse. Ognuno con la di malattie o di guerre, il tuo discorso si retribuirci. In questa poi giriamo alle missioni. sua vocazione può cooperare e questo ci trasforma sempre in qualcosa di positivo opera ci avvaliamo Io partii come volontario in dei vaucher con i quali Camerun, nella missione dei aiuta molto. Anche nella collaborazione per i tuoi interlocutori, perché riescono a paghiamo gli operai, e cappuccini di Lombardia, e tra frati, laici, donne, uomini, ognuno leggere attraverso ciò che tu esprimi, la tua successivamente andiamo vedendo cosa si faceva lì, porta il suo essere, per un’unica missione: attitudine di persona che ama e che si dà alle fondazioni bancarie a mi sono venute le idee da la missione della Chiesa e di Gesù. da fare per il suo prossimo”. Q richiedere il corrispettivo in concretizzare qui in Italia”. Q 13 IL FUTURO DELLA MISSIONE

Sempre più persone desiderano importante la condivisione e il reciproco arricchimento. E ciò vale per noi con quelle persone, sperimentare il volontariato in missione ma anche per i frati delle diverse Province”. l Centro Missionario di che tipo di attività si va ad quale si andrà ad operare Fra Roberto Donà racconta “A Milano Musocco – spiega intraprendere e come ci si in missione è fortemente l’esperienza del suo territorio: fra Agostino Valsecchi – da può rendere utili per aiutarli. radicato dentro questo “Noi cappuccini della Provincia molti anni facciamo attività Si toccano tutti gli aspetti, da valore; anche le persone del Veneto abbiamo missioni con le persone che sono quelli più pratici (documenti, che non hanno sviluppato in Angola, Mozambico, Grecia vicine alle missioni o con vaccinazioni, cose da portare) un percorso personale di e Ungheria con frati impegnati coloro che desiderano vivere a quelli più importanti e fede possono partecipare a nell’evangelizzazione. Le un’esperienza missionaria. Un profondi. Ci sono alcuni Ordini quest’esperienza missionaria nostre opere principali, come martedì al mese ci incontriamo religiosi specializzati su un ma devono essere centro missionario, sono nella nostra chiesa con solo ambito missionario perfettamente consapevoli legate all’impegno specifico di tutti coloro che partecipano (sanitario, educativo ecc.), del luogo dove andranno ad animazione missionaria, per agli incontri di formazione noi cappuccini, abbiamo un operare e portare rispetto. aiutare i volontari e i giovani destinati ai volontari, con ampio raggio di azione, per cui Il percorso formativo del 2013 veneti a scoprire la propria i gruppi missionari che andare in missione presso le è iniziato con 120 persone vocazione e concretizzare operano sul territorio, con nostre strutture significa poter e di queste ne sono partite la necessità che sentono di agli amici che pregano per le affrontare realtà molto diverse ben 52 dopo aver vissuto un poter far qualcosa per gli altri. missioni pur non avendo mai fra loro: dalle parrocchie intenso ritiro conclusivo e L’aspetto più bello del nostro vissuto l’esperienza concreta agli asili, dalle mense dei aver ricevuto il Tau – la croce centro è la presenza del PEM, della missione, nutrono poveri ai lebbrosari. Pertanto francescana – durante la Festa “Preparazione Esperienza una profonda vicinanza con è necessario acquisire una Missionaria di giugno”. Missionaria”, dedicata a quei quei Paesi e per tutti coloro consapevolezza specifica del Anche nella Provincia del giovani che vogliano fare che desiderano o sono alla luogo dove si andrà ad agire. Piemonte, come spiega fra esperienze missionarie in Angola ricerca di vivere un momento In un primo incontro si fa Claudio Matraxia: “Sempre o in Mozambico. Attraverso il di spiritualità ma anche di una panoramica sull’attività più persone chiedono Pem, cerchiamo di prepararli a condivisione ed amicizia. missionaria in generale, oggi di fare un’esperienza un senso di accoglienza e di Per quanto riguarda invece il sui cappuccini, sulle nostre missionaria e molte volte si fraternità, con un cammino volontariato missionario, esso è missioni e sulle finalità del recano in quei luoghi perché anche di inculturazione aperto a persone di qualunque corso. Nel secondo incontro sentono un vuoto e una perché sappiano età. La maggior parte sono si focalizza l’attenzione mancanza di relazioni e di adattarsi all’ambiente studenti universitari, ma sulle motivazioni interiori affetti nella vita che stanno di missione dove stiamo notando un incremento che spingono ciascuno dei conducendo; là magari andranno. È questo un di richieste anche da parte di partecipanti a donare il proprio riescono a trovarle proprio aspetto positivo, anche persone che, raggiunta l’età tempo; nell’incontro successivo perché sperimentano perché tanti ragazzi pensionabile, si sentono ancora si affronta l’aspetto del che un modo più semplice in questo cammino attivi e desiderosi di fare cosa si aspettano i missionari di relazionarsi, si maturano una vocazione qualcosa di buono e pertanto da parte dei volontari che sentono a proprio missionaria pensando mettono a disposizione anche ospitano. Bisogna essere molto agio perché “Se la vita è così bella la loro esperienza lavorativa attenti alla cultura in cui si va quelle persone nel donarla agli altri per prestare servizio nelle ad operare per imparare ad sono disponibili allora mi consacro missioni per un mese. I corsi di abbassare le nostre idealità a ad offrire definitivamente formazione da noi organizzati quelle che sono le esigenze tutto quello diventando frate”. Q si svolgono in sei momenti concrete della missione nella che hanno; ed hanno la durata di un paio quale si andrà ad operare. Un ecco perché d’ore ciascuno e permettono altro incontro è quello dedicato diventa agli aspiranti volontari di capire alla fede per ricordare che così chi sono i missionari cappuccini, l’ambiente cappuccino nel IL FUTURO DELLA MISSIONE 3. Da terra di missione a terra di missionari er poter camminare l’opera saperci accogliere, valorizzare, stimare, L’evangelizzazione missionaria ha bisogno di due collaborare, aver fiducia reciproca, nel e la formazione gambe – la promozione umana mettersi al servizio l’uno dell’altro. e l’evangelizzazione Dunque, se riusciamo a vivere questo, restano il cuore “P – senza una delle quali non non si tratta semplicemente più di potrebbe camminare”. andare a costruire delle opere sociali, della missione Così si esprime fra Mario ma si tratta di portare agli altri e di Fucà, Segretario nazionale proporre questo stile di vita che è dell’evangelizzazione, e specifico nostro, dei frati cappuccini, continua: “Se chiunque di noi si del nostro modo di portare avanti la ferma ad osservare Gesù, non missione di Gesù. Spesso sia in Italia può non vedere che l’evangelizzazione che all’estero i conventi sono formati da e la promozione umana hanno sempre confratelli di regioni diverse, provenienti camminato insieme. Particolarmente anche da Stati diversi; già questo è un in questo periodo storico è necessario esempio; soprattutto nella nostra epoca acquisire questa consapevolezza, in cui si parla di villaggio globale, il fatto soprattutto in quest’anno che è anche che le nostre comunità siano formate anno della Fede; fede che significa non da confratelli prevenienti da situazioni solo credere in Gesù, ma abbracciare la molto diverse, questo è un forte esempio missione di Gesù. E poi ciascuno se lo deve di internazionalizzazione. Io credo che chiedere in base alle proprie competenze le nostre case debbano sempre di più specifiche, al proprio sentimento interiore essere un segno dei tempi; è necessario e alla propria vocazione. E anche noi che rimodelliamo le nostre presenze cappuccini dobbiamo chiederci come anche come risposta a certe necessità che dobbiamo portare avanti la missione di intercettiamo; già esiste un modo di essere Gesù che è anche missione della Chiesa. presenti, di accogliere, di percepire quello Io credo fermamente che innanzitutto il che c’è sul territorio dove la domanda e nostro evangelizzare si debba sviluppare l’offerta possono incontrarsi. È importante con il nostro stile di vita, con l’autenticità dare il segnale che noi non siamo più di quello che il frate fa quotidianamente: nei conventi a fare esclusivamente vita se non vivi in prima persona ciò che monastica o a vivere nel chiostro come proponi, non puoi neppure essere in garanzia della privacy; sicuramente non grado di evangelizzare. Già l’esperienza possiamo trascurare il fatto di essere dei della vita comunitaria, della vita fraterna, contemplativi – perché senza l’incontro è un’esperienza di educazione, nel profondo con Cristo non si va da nessuna 17 IL FUTURO DELLA MISSIONE parte – ma dobbiamo essere anche delle problema dei cappuccini, ma lo possiamo non significa più riaffermare sempre e solo case di fraternità e soprattutto case di percepire in tutte le strutture religiose, e la nostra etichetta, retaggio della nostra condivisione. Dunque la missione non anche in quelle statali; persino il nuovo Papa struttura ereditata dal passato, ma significa significa solo partire, ma significa anche Francesco manifesta di stare stretto nelle saper accogliere quegli indirizzi che il mondo aprirsi a ciò che abbiamo intorno, aprire la strutture che ha ereditato. Il nostro mondo ci chiede di assumere, significa evolversi e porta ed essere pronti ad accogliere. I due sta cambiando molto rapidamente e uno dei trasformarsi. Questo non è sempre facile, concetti sono imprescindibili. problemi più grossi che ci portiamo dietro è noi cappuccini facciamo parte di una società Se penso all’evangelizzazione proprio questa sorta di fardello strutturale. intera che è in difficoltà e che non sa bene contemporanea, io credo che ci sia Noi cappuccini, forse, non sappiamo bene dove sta andando. Di certo da parte nostra quello che io definisco il “problema come muoverci e non abbiamo precisi non mancano né la buona volontà né il strutturale” che avvolge un po’ tutti. Noi ci elementi di orientamento, non sappiamo bene. Il nostro Ordine è soggetto a drastiche portiamo dietro una storia e siamo schiavi esattamente dove e con che modalità diminuzioni numeriche e all’invecchiamento delle strutture che portiamo avanti da tanti saremo chiamati; ecco perché, a maggior anagrafico dei nostri frati, ma c’è anche tutto anni. Questo, chiaramente, non è solo un ragione, la sfida dell’essere cappuccino oggi il mare di bene che noi facciamo ed è quello

utilizzato il metodo di in modo intenso che devi è molto difficile che avvenga In Centrafrica promuovere e coltivare gli essere in grado di trovare un’elezione di tipo veramente evangelizzatori locali, cioè delle soluzioni concrete per democratico; gli individui la gente hanno fatto crescere le scuole cercare di portare, anche tu che salgono al potere sono di formazione per catechisti come Gesù, un po’ di sollievo spesso degli avventurieri che poi, a loro volta, a chi soffre. La guarigione che vogliono solo sfamarsi – sogna la pace diventeranno evangelizzatori dello spirito la portiamo pensate che alla scadenza di dei villaggi. In questo modo attraverso i Sacramenti, un presidente il popolo dice: Le missioni si possono raggiungere molte ma per la guarigione del “ha mangiato abbastanza della Provincia più persone e il cristianesimo corpo anche noi missionari adesso è meglio che mangi di Genova si può sviluppare dal possiamo fare il nostro piccolo un altro” – e tutti cercano di basso e non essere calato miracolo: contribuire portando approfittare della posizione dall’esterno. Il nostro compito fra le gente il nostro piccolo di forte potere di cui sono di missionari è duplice: da miracolo attraverso medici, investiti. Ogni nuovo colpo di ono stato 35 anni un lato portiamo avanti la infermieri, antibiotici e tante Stato porta grandi distruzioni; “S missionario in formazione cristiana fondata medicine che qui sembrano il popolo è amareggiato, noi Centrafrica – racconta fra sulla Bibbia, dall’altro ci non bastare mai, tanto sono frati stessi siamo messi a Enzo Canozzi – ed ora occupiamo di sviluppare diffuse le malattie, dalle dura prova nel nostro lavoro sono Responsabile delle tutte le opere di promozione più banali (se curate con i e nel difficile tentativo di Missioni dei Frati Cappuccini umana. Quando il missionario medicinali adeguati) alle più ricostruire ogni volta. La gente di Genova. Siamo presenti si trova a stretto contatto complicate come l’Aids che è è molto volonterosa; quando in due Paesi dell’Africa: con tante persone povere diffusissima. chiedi a loro di manifestare Repubblica Centrafricana e malate che muoiono fra A peggiorare la situazione un desiderio, non cercano né e Ciad, e in due Paesi del le sue braccia, egli non dello Stato Centrafricano è la soldi, né cibo, né vestiti, ma Sudamerica: Perù può non pensare che Gesù situazione di guerra che da dicono all’unanimità che e Bolivia. L’opera sarebbe passato di fianco troppo tempo sta vivendo il desiderano la pace! Sono principale portata a loro guarendo tutti; qui Paese. Attualmente sembra sicuri che con la pace, avanti dai nostri invece non ci sono ospedali, di rivivere i tempi del grande il loro piccolo lavoro, missionari è quella né medicine, a volte c’è un e terribile dittatore Jean- l’agricoltura o la piccola dell’evangelizzazione medico ogni 100 chilometri… Bédel Bokassa e sembra che attività commerciale li ed in particolare, ecco, in questi momenti ti si ripetano puntualmente gli aiuterà a rialzarsi”. Q fin dal loro arrivo, senti a disagio ad annunciare stessi problemi all’elezione i missionari hanno quella parola di Dio e senti di un nuovo Presidente. Qui IL FUTURO DELLA MISSIONE

che noi cappuccini lasciamo alla storia”. unisce la ricerca vocazionale alla missione, A Capo Verde per condividere Analogamente risulta di fondamentale sperimentato nella Provincia di Lombardia, Le missionimissioni delldellaa importanza la formazione dei missionari. dove alcuni giovani che partecipano al un progetto di vita Provincia di TorinTorinoo “È questo – come sottolinea fra Claudio percorso vocazionale “Chi sei Tu?”, vivono Matraxia – un messaggio che stiamo una forte esperienza di promozione umana e nostre attività che poco tempo dopo il sempre più proponendo a tutti i benefattori e di spiritualità in terra di missione. “L missionarie in Capo Vescovo locale chiedeva e a tutte le persone che seguono i progetti La presenza dei cappuccini nell’America Verde – spiega fra Claudio aiuti ai cappuccini. Capo Matraxia – sono quelle Verde ha sempre vissuto dei missionari cappuccini. A volte viene più Centrale, per esempio – dice fra Alejandro comuni un po’ a tutte le altre di aiuti internazionali che, spontaneo sostenere un’opera sociale e si Josué Núñez Ennabe – esiste dal XIX realtà missionarie; abbiamo venuti meno nel periodo sottovaluta, al contrario, quanto sia invece secolo. Con il tempo i missionari nativi creato asili, scuole, lavoriamo bellico, avevano causato fondamentale il sostegno dei missionari sono aumentati sempre più e ora abbiamo molto con i ragazzi di strada, la caduta del Paese in una stessi che sono i veri motori che possono l’opportunità, dopo aver ricevuto il sostegno abbiamo anche una emittente povertà estrema. I cappuccini aiutare quelle realtà complesse. È vero, grandissimo e provvidenziale di questi frati radio e siamo molto piemontesi accettano spesso è molto gratificante devolvere il missionari, anche di camminare e crescere impegnati in tutte le attività prontamente l’invito anche proprio aiuto per un progetto dedicato ai da soli, e sostenere noi la nostra Provincia. di tipo sociale. Capo Verde è se non conoscevano molto una realtà molto piccola; è un quei luoghi dove invece bambini, ma non bisogna mai dimenticare Fra qualche tempo non avremo più bisogno Paese estremamente povero, sono accolti con immediato che è importante creare anche un contesto di ricevere aiuto dalla provincia madre e ma è anche un Paese in forte entusiasmo che si è sano per il bambino stesso, un ambiente questo è un segno bellissimo, frutto della crescita perché ha avuto trasformato in una profonda adatto alla sua formazione, alla cultura e comunione dei frati che hanno lavorato la fortuna, rispetto a molti amicizia e un’intensa alla crescita. E tutto ciò è fondamentale che insieme per uno stesso progetto”. Q altri dell’Africa, di avere una attività di condivisione e lo portino avanti i frati autoctoni, non noi cultura tipicamente isolana collaborazione. Sono passati che proveniamo da un altro mondo e da di chi è un po’ relegato ai complessivamente circa margini, ma ciò significa 60 missionari piemontesi; altre tradizioni. Ecco perché la formazione anche non avere contrasti, attualmente risiedono 6 gioca un ruolo così determinante all’interno è una popolazione già mista frati italiani e 25 confratelli di tutto il grande progetto: loro rimangono quindi non ci sono conflitti capoverdiani. Questi lì, cresceranno con quello che hanno etnici; la gente è cattolica ultimi sono molto legati ai appreso per diventare, a loro volta, al 90%, possiamo dire che è missionari italiani e hanno formatori di altri giovani capoverdiani. una sorta di missione felice. un atteggiamento di grande Come diceva il cardinal Guglielmo Massaia A Capo Verde siamo giunti in rispetto. Nel corso degli modo un po’ provvidenziale. anni abbiamo assistito noi dobbiamo aiutare l’Africa con l’Africa; In effetti siamo presenti al nascere di numerose il nostro compito è sicuramente quello di in quelle terre dal 1947 vocazioni; attualmente due fornire aiuti, ma in seguito devono essere in dopo la Seconda Guerra giovani si stanno preparando grado di andare avanti con le loro braccia, Mondiale a seguito al sacerdozio e sono in le loro capacità e la loro cultura, perché della quale siamo stati Italia a studiare. Il nostro non devono diventare come noi: Vogliamo espulsi dai territori compito con i capoverdiani che mantengano lo stile francescano che conquistati dagli è quello di condividere con l’attuale Papa sta presentando con forza inglesi dell’Etiopia loro un progetto di vita; e dell’Eritrea. dobbiamo però sempre tener e che nasce dalla semplicità dello stare a Al ritorno da presente che anche loro contatto con le persone in maniera molto quelle terre, hanno una propria Chiesa, gioiosa e soprattutto di essere a contatto circumnavigando è fondamentale che noi con le persone più semplici”. il continente andiamo là non solo per Interessante infine anche l’iniziativa africano, la nave ha costruire case, ma soprattutto dei seminaristi cappuccini dell’Emilia- fatto tappa nelle per costruire relazioni. Questo Romagna che ogni estate partono per isole capoverdiane. senza mai pensare che siamo Una sorta di presagio superiori solo perché siamo un’esperienza in missione e l’approccio che dal momento stati più fortunati di loro”. Q 21 VISITA IN COSTA D’AVORIO Dall’Italia in Costa d’Avorio In visita ufficiale alla missione Una delegazione di frati fra Dino Franchetto, fra Angelo preparano negli studi frequentando il centro italiani si è recata in Costa Borghino, come rappresentanti del dei Gesuiti; un quinto studente, ultimati gli d’Avorio in occasione ministro provinciale, e fra Agostino studi teologici, sta vivendo un anno di ‘stage’ Alépé dell’Assemblea della Valsecchi del Centro missionario di nella fraternità di Alepé in aiuto al foyer per Custodia; un viaggio in tutte Musocco, hanno visitato le fraternità i ragazzi che studiano nelle scuole superiori le realtà missionarie di un di Abidjan-Angrè, sede della Custodia della città. Paese dove i frati lavorano e casa di formazione per i teologi Significativa è la realtà del Centro ‘Padre Pio’, con cura e dedizione. ivoriani, e di Alepé, sede del postulato, punto di riferimento per molti gruppi della condividendo con i frati della Custodia capitale, che possono trovarvi uno spazio a cura di fra Agostino Valsecchi la celebrazione della Pasqua. Il tempo adeguato per i loro percorsi catechetici e di esiguo a disposizione non ha permesso formazione cristiana. la visita alla parrocchia di Zouan- Il gruppo dei teologi vedrà un ulteriore n occasione dell’Assemblea, che Hounien, nell’ovest del paese, uno dei incremento il prossimo anno con la presenza la Custodia della Costa d’Avorio luoghi più colpiti durante gli anni degli di tre nuovi studenti provenienti dallo studio programma di solito per la scontri tra ribelli e governativi, anche filosofico del Benin. Pur non essendoci in settimana dopo Pasqua, una nell’ultima fase di due anni fa, dopo Abidjan una nostra presenza parrocchiale, I“delegazione” dall’Italia ha fatto l’elezione del nuovo presidente della la ‘cappella’ del convento sempre più viene visita ai frati che là vivono e operano, Costa d’Avorio, Ouattara. frequentata; ciò ha richiesto già un doppio partecipando poi ai lavori assembleari. Nella fraternità di Abidjan-Angré vivono ampliamento per far fronte al numero dei Tra il 29 marzo e il 5 aprile attualmente otto frati: il superiore della fedeli, destinato a crescere in una zona custodia, fra Oliviero, fra Ernesto, guardiano e che di giorno in giorno va popolandosi, in responsabile del Centro ‘Padre Pio’, fra Giorgio, attesa di una (eventuale) più grande chiesa economo, e fra Eric, responsabile dei teologi; conventuale. Variegata è pure la presenza ad Abidjan - Angré quattro sono attualmente i frati teologi che si Alepé, con la realtà di una vivace parrocchia

22 IL FUTURO DELLA MISSIONE

guidata da fra Gianluigi e fra Marcantonio, ZoZonaa Pasa toorralel VIVII con il foyer per ragazzi (centodieci circa), DeD caanan too Zouan-Hounien Sestto SaS n Giovvana ni gestito da fra Gianluca, e da ultimo (non certo per importanza) con la realtà del postulato, diretto da fra Serge, che è anche guardiano del convento; nove sono quest’anno i postulanti (aspiranti alla vita francescana), distribuiti in sei per il primo anno e tre per il secondo. La fraternità di Zouan-Hounien vive certamente una condizione meno agevole rispetto alle altre l’eroe quanto a ‘servizi e opportunità’, ma gode della ricchezza di un’ evangelizzazione in qualche modo ancora ‘di frontiera’, con la passione dei delle quattro frati missionari che la compongono, due italiani (fra Patrizio e fra Antonio) e due camerunensi (fra Siver e fra Cirill). Cuore della visita è stata la ‘due giorni’ dell’Assemblea provinciale, con tutti i frati professi perpetui missioni della Custodia, almeno quelli attualmente presenti sul territorio ivoriano. La prima giornata è stata dedicata alla formazione permanente, Servo di DioDio sotto la guida sapiente e stimolante di fra Dino Franchetto, che ha proposto una riflessione sul fra Giampietroo RRecalcatiecalcati valore della missionarietà nella Chiesa, a partire da Sesto San GGiGiovanniovanni dalla quale a gruppi ci si è confrontati sulla base di domande precise; quanto emerso è stato poi Cappuccinoino oggetto di condivisione fra tutti. Il secondo giorno è stato invece dedicato ad una verifica della vita della custodia, partendo da Nato a Sesto San GGiovanniiovanni un resoconto delle singole fraternità, per porre Milano • Italiaalia poi particolare attenzione a tre aspetti: a) la formazione iniziale, relativa sia alle tre custodie il 9 settembree 118688668 collaboranti (Costa d’Avorio, Benin e Camerun, cui si è aggiunto in appoggio il Burkina Faso), sia a tutta la circoscrizione dell’Africa dell’Ovest; b) l’animazione vocazionale portata avanti Morto a Fortalezaaalezza dalle singole fraternità; c) i vari progetti sociali Ceará • Brasileasile attualmente attivi in Costa d’Avorio in accordo il 5 dicembree 191319113 con il Centro missionario. Tutti elementi che dicono la vivacità e la dinamicità di una realtà in cammino. Tra maggio e la fine dell’estate alcuni dei nostri frati missionari faranno ritorno in Italia per la consueta ‘vacanza biennale’: un’occasione favorevole di incontro e di condivisione. Q Con il contributo di 24 Dati cronologici fondamentali

Il giorno 9 settembre alle ore 9,30 nasce Clemente Recalcati La mostra fotografica “L’eroe delle missioni” è stata voluta 1868‡ da Giuditta Strada e Carlo Recalcati. Subito viene battezzato, come attesta e realizzata dal Centro Missionario dei frati cappuccini di Milano il certificato di nascita/battesimo parrocchiale. in collaborazione con il Decanato di Sesto San Giovanni e con il patrocinio del Comune di Sesto 1881‡ Nel convento dei Cappuccini a Sovere è accolto tra i fratini col nome di Giampietro. per presentare la figura carismatica del Servo di Dio fra Giampietro Recalcati, in occasione del centenario 1883‡ A Lovere è ammesso al noviziato. L’esempio dell’amico Stefano Caimi, già della sua morte (5/12/1913-2013). da qualche tempo in convento, è stato per il giovane Clemente stimolo alla vocazione. Composta da 15 pannelli 2 metri per 1 metro, 1885‡ A Lovere, il 2 marzo: prima professione religiosa. attraverso un percorso cronologico e biografico essenziale permette al visitatore di accostarsi in modo immediato e sintetico 1891‡ A Milano, il 23 maggio: ordinazione sacerdotale. all’esperienza veramente emblematica di un missionario cappuccino 1894‡ 10 novembre a soli 26 anni saluta i genitori e gli amici e parte che ha speso la sua breve vita (è morto a soli 45 anni) per la missione del Brasile salpando dal porto di Genova. per annunciare nel nord-est del Brasile il Vangelo di Gesù 13 marzo, strage dei missionari e dei cristiani di Alto Alegre. rimanendo accanto ai suoi frati, ai poveri e agli ammalati 1901‡ Padre Giampietro è incaricato di reggere la missione al posto di padre Carlo, che incontrava sul suo cammino e condividendo con loro fortemente provato dall’evento. gioie e speranze per un mondo più giusto e fraterno, arrivando anche a escogitare strumenti di promozione umana 1904‡ 18 dicembre, fondazione delle Suore Missionarie Cappuccine a Belém. ai tempi impensabili come le “Colonie Agricole” 1905‡ Viaggio in Italia allo scopo di trattare direttamente con i superiori e a fondare diverse scuole per l’educazione degli Indios e degli orfani dell’ordine la situazione della missione. Nell’occasione visita parenti e amici facendosi aiutare da Suore Missionarie Cappuccine in Sesto San Giovanni per l’ultima volta. da lui volute per questo scopo. 1913‡ Belém, inizio dell’anno. Primi sintomi di malessere. La speranza è che questa mostra serva a far conoscere sempre di più Intraprende comunque la visita alle comunità dello stato del Pará. la figura di questo eroico missionario, Fortaleza 5 dicembre, che ha iniziato il suo cammino verso gli altari Mons. Santino Maria Coutinho, arcivescovo 1913‡ di Belém, esclamò: alle ore 10,30 fra Giampietro per essere riconosciuto ufficialmente Santo anche dalla Chiesa, È morto un apostolo eccezionale! “si addormentava, pacificamente, per attingere dalla sua esperienza quel coraggio Il suo grande ed eroico amore per i poveri nella pace del Signore”. e quella determinazione al bene che ogni cristiano può e deve avere “e i più bisognosi non morranno mai! nella vita di ogni giorno. Fra Giampietro rimarrà figura purissima, dolce e paterna del buon operaio del vangelo Buona visione. che tutto offre per la salvezza e felicità degli altri. Fra Metodio da Nembro, pro manoscritto: “Superiore” e Fondatore Padre Fra Giampietro da Sesto San Giovanni”, pag.243

Servoo ddii Dio l’eroe fra GiGiama piettrro delle ReR calclcati dda Sesestoto Sann GiGiovao annnnnii missioni Capapppucpu cininino Sesto San Giovanni: La Chiesa locale borgo rurale agricolo di Sesto San Giovanni a situazione economica dell’antico borgo L di Sesto San Giovanni dei primi del ’900 era segnata da dignitosa povertà materiale ma da grande ricchezza spirituale. In tale contesto fiorirono moltissime vocazioni sia maschili che femminili, specie in ambito francescano. Lo spirito francescano incise sugli abitanti del borgo come naturale frutto di una società umile e fedele a Dio in Cristo, con nel cuore l’esempio del Santo di Assisi.

Si possono osservare le testimonianze di tale vissuto in alcune chiese e nella presenza di alcuni movimenti, associazioni, comunità e gruppi che, pur non essendo francescani, hanno comunque attinto dal pensiero e stile francescano stimolo e vita. In particolare il Terzo Ordine Francescano, oggi denominato Ordine Francescano Secolare A sinistra: Alcuni scorci della Sesto storica. (OFS), era presente in modo cospicuo sul territorio con ben tre comunità. Sopra: L’antica Parrocchia di Sesto S.G. oggi Chiesa dell’Assunta. Nella parrocchia di Santo Stefano, dal 1873 risultavano presenti alcuni terziari. Senza dubbio la spiritualità francescana ha positivamente condizionato la formazione di fede ed ecclesiale anche del piccolo Clemente. Sesto San Giovanni: borgo sito al sesto chilometro fra l’antico centro di Milano e l’antico centro Alcune immagini della parrocchia di Santo Stefano ieri e oggi. di Monza, e San Giovanni, patrono del Duomo della città di Monza. È questo il significato che gli storici danno al nome della città.

Oggi Sesto San Giovanni si presenta come una città moderna, strettamente collegata allo sviluppo della megalopoli lombarda Milano. La città ha subito significative trasformazioni. Da borgo rurale prettamente agricolo-artigianale del periodo precedente la prima guerra mondiale (1890) a città industriale o città delle fabbriche come venne popolarmente definita nel periodo compreso fra le due guerre mondiali ed il periodo del loro progressivo incremento sul territorio (1903 -1950).

Nel 19° secolo, Sesto si presentava appunto come borgo di circa 4000 persone, povere e semplici ma che vivevano profondamente la fede cristiana. Ci si guadagnava la vita con il lavoro duro e faticoso dei campi.

Servoo ddii Dio l’eroe fra GiGiama piettrro delle ReR calclcati dda Sesestoto Sann GiGiovao annnnnii missioni Capapppucpu cininino Nascita Partenza e vocazione per la missione n un ambiente sociale di fede umile e profondamente sincera, il 9 settembre 1868 a Provincia Lombarda dei frati minori cappuccini, I nacque Clemente (Clementino) da Carlo Recalcati e Giuditta Strada. L proprio nel 1891 apriva una presenza missionaria nel Nord-Est Fin da bambino palesava un’inclinazione alla pietà associata ad una semplice del Brasile inviando una spedizione di frati. sensibilità verso i più bisognosi, fossero essi mendicanti o compagni di scuola. Padre Carlo da San Martino Olearo (foto a fianco) su invito del Vescovo Ciò non sfuggì all’occhio vigile della madre, che da tempo aveva intuito il germe dello Stato brasiliano del Maranhão, fonda la nuova missione. della vocazione del figlio. Quando la notizia che altre spedizioni di frati si stavano predisponendo giunse a Sovere, fra Giampietro e fra Stefano ne parlarono ed Clementino a 14 anni raggiunge il convento di Sovere, in cui inizia, sotto la guida intensificarono le preghiere affinché Dio concedesse pure loro la del maestro e formatore padre Carlo da San Martino Olearo (futuro fondatore della vocazione alla missionarietà. missione nel nord del Brasile), il cammino francescano come fratino. Per lui fu un momento di grande emozione e significato. Nel 1894 nella solennità di San Carlo Trascorsi due anni fu ammesso al noviziato, e l’anno seguente emise i voti religiosi Borromeo (4 novembre), il padre sotto gli occhi commossi dei genitori con il nome di Fra Giampietro. provinciale consegnò il crocifisso durante una commovente cerimonia Nel 1889 proseguì gli studi, e a completò a otto missionari (foto in alto): la filosofia. In marzo emise la professione perpetua. fra Salvatore da Albino (1), padre Proseguì gli studi di teologia a Milano dove si incontrò Davide da Desenzano (2), padre con il suo amico d’infanzia fra Stefano Caimi che lo Giampietro da Sesto San Giovanni (3), aveva preceduto in convento. fra Vincenzo da Sant’Omobono Imagna (4), padre Stefano da Sesto San Giovanni Nel 1891 Ordinato sacerdote e conclusi gli studi (6), padre Rinaldo da Paullo (7), teologici, viene assegnato al seminario serafico di padre Zaccaria da Malegno (8) Sovere come insegnante, ma nel suo cuore cresceva e e padre Celso da Uboldo (9). maturava il suo sogno che aveva fin da ragazzo: annunziare il Vangelo in terre lontane. Il pomeriggio del 10 novembre 1894 i missionari si imbarcarono a Genova.

Fonte battesimale dell’antica Parrocchia L’attraversamento dell’Oceano Atlantico durò 15 giorni. All’imbrunire del 25 dove fu battezzato Clemente Recalcati novembre la nave raggiunse il porto di Recife (Stato del Pernambuco). ora custodito nella Parrocchia Il mattino del 3 dicembre, festa del patrono delle missioni San Francesco di San Giovanni Battista a Sesto San Giovanni (in alto). Saverio, arrivarono nello stato del Maranhão.

Servoo ddii Dio l’eroe fra GiGiama piettrro delle ReR calclcati dda Sesestoto Sann GiGiovao annnnnii missioni Capapppucpu cininino La missione Il massacro di Alto Alegre del Maranhão e l’arrivo di nuovi frati l 13 marzo 1901 accadde una vera ecatombe: le suore e i frati I della missione di Alto Alegre con duecento cristiani tra adulti e bambini furono trucidati da un gruppo di Indios. La fiorente colonia di Alto Alegre si trasformò così in un campo di morte e di desolazione. Il superiore dei frati padre Carlo ne fu profondamente colpito tanto che dovette lasciare la guida della missione.

Nello stesso periodo arrivò il visitatore generale padre Timoteo da Brescia, che, viste le condizioni di salute di padre Carlo, il 28 giugno nomina padre Giampietro da Sesto San Giovanni superiore ad interim della missione. Nonostante la giovane età e l’inesperienza, in poco tempo riesce a rimettere in sesto la missione, tanto che nuovi frati inque mesi dopo il loro arrivo all’inizio del 1895, furono inviati dalla Lombardia. C i missionari erano già pronti ad un degno e definitivo inserimento pastorale nelle nuove missioni. Alla vigilia della solennità dell’Immacolata Concezione,, Padre Giampietro e padre Stefano con altri confratelli sbarcarono a Belém furono assegnati alla fraternità di São Luis. 8 nuovi missionari Ecco la sua prima lettera circolare, . ricca di esortazioni ed insegnamenti: Raccomando a tutti che abbiano gli occhi Nel primo semestre di attività padre Giampietro subì Nel 1902 e 1903 rivolti al Cielo e che si procuri di amare Dio con un serio attacco di pleurite che, grazie anche alla sua padre Giampietro “parole e opere per la salvezza delle anime. giovane età ed alla forte tempra, dopo breve ricovero nella cerca di Ricordiamo che la Gloria ed il merito nostro non città di Rosario, si risolse. Ristabilito in salute accettò sopperire consistono nell’operare cose meravigliose o lele sue prime “missioni volanti”,volan tipo di alla scarsità occupare posti o cariche elevate, ma nel fare e “missioni popolari“popolari“ della durata di del personale compiere bene quello che viene assegnato. circacirca un mese cciascuna.iascun Il nostro ordine è orgoglioso di onorare rispetto ai San Felice da Cantalice, analfabeta che molteplici impegni di ministero che disimpegnò umili uffici, come onorare Nell’internoNell’interno dello Stato del Maranhão la fraternità la missione richiede: “Deus providebit”, San Lorenzo da Brindisi che fu prodigio di ddii BarraBa do Corda aveva già un collegio per Dio provvederà, è il suo ritornello. scienza e occupò per moltissimi anni i più alti bbambini indigeni, ed in Alto Alegre vi era Il 26 luglio 1902 padre Stefano Caimi posti dell’Ordine e della Chiesa. Sforziamoci una fiorentissima colonia agricola, ritornò dalla visita in Italia e con sé portò pertanto fedelmente di compiere tutti i nostri pure con un collegio femminile. altri 4 nuovi frati alla missione. doveri e il Signore ci benedirà in tutti i momenti Per la sua conduzione i frati avevano e frangenti della nostra vita. richiesto ed ottenuto le suore Lo stato morale e materiale della Padre Giampietro” Recalcati cappuccine di Madre Rubatto con lo “missione migliora di giorno in giorno. In visita trovai i religiosi sani, contenti sscopo di educare e istruire bambine e e in perfetta armonia, non soltanto fra loro, gigiovaniova indigene. ma anche con i vescovi e con il governo. VVii era aanche una residenza missionaria e E più avanti: un’audaceun’aud esperienza agricola su modelli ” europeieuropei con tecniche, per quell’epoca, Pare che il Signore ci prepari giorni più aavanzate.vanzate “sereni ed un futuro prospero, libero dalle peripezie alle quali andammo soggetti in questi ultimi due anni. Padre Giampietro Recalcati Servoo ddii Dio ” l’eroe fra GiGiama piettrro delle ReR calclcati dda Sesestoto Sann GiGiovao annnnnii missioni Capapppucpu cininino Il superiore Fondatore delle Suore è fratello tra i fratelli Missionarie Cappuccine i primi di giugno del 1903 arriva in missione il testo del decreto che conferma ella colonia del Prata era necessaria la presenza di suore e subito, A padre Giampietro superiore regolare della missione. N ma ogni ricerca era stata vana: dopo essersi rivolto senza risultato ad alcune congregazioni, si recò anche a Rio de Janeiro, e là ottenne Nota sul servizio del superiore: Ma i problemi da affrontare sono tanti. una promessa dalle suore francescane di Maria Immacolata le quali Il superiore è fratello tra i fratelli. Non può Primo fra tutti la situazione della colonia però, inaspettatamente, la disattendono al momento di partire. “essere che un papà comprensivo che scopre le del Prata. Con molta franchezza scrive “Il cuore dell’uomo sceglie questo o quell’altro cammino, ma è in fondo necessità dei suoi figli. Deve anche alle volte il Signore che guida i suoi passi” ammonire e correggere, ma sa che anche lui ha al Governatore dello stato del Pará (Pv16,9). difetti e debolezze; deve imporre ai subalterni che poneva diversi ostacoli alla attività con dimensioni adeguate alle loro forze; realizzazione del progetto e all’opera Ed ecco che padre Giampietro deve zelare l’osservanza regolare sapendo, per di evangelizzazione: “vede” una possibilità. sua esperienza personale, quanto sia spesso Il suo ricordo corre a Canindé (stato pesante. Aiutiamoci pertanto gli uni con gli altri, Qui siamo venuti per lavorare e del Ceará) dove viveva un gruppo di sforzandoci di condividere fraternamente il peso svolgere la nostra missione in nome di Dio pietose e fervorose catechiste della fatica. “ e per il bene del prossimo. Abbiamo terziarie francescane secolari, che ” trasformato queste foreste in una fiorita desideravano da tempo abbracciare colonia, iniziando la catechesi degli indios, ma lo stato di vita religioso. nessuno potrà obbligarci a rimanere nel caso che non si possano raggiungere gli scopi e gli obbiettivi della nostra missione: partiremo come siamo venuti, Esse attendevano che il Signore col solo breviario e andremo in altri luoghi dove ci si venisse loro in aiuto nella permetta di concretizzare il nostro dovere realizzazione del loro ideale. Dopo evangelico. molte preghiere, sia da parte delle ” candidate che dello stesso padre Il Governatore, dopo una visita alla colonia, dichiarò Giampietro, e dopo innumerevoli contatti con i superiori dell’Ordine Cappuccino, nella pubblicamente la sua ammirazione per l’opera quarta domenica di avvento, il 18 dicembre 1904 verso sera, nella cappella della efficacemente attuata, ed in poco tempo si creò missione di Belem, ebbe luogo una commovente cerimonia: il Servo di Dio ammetteva stima e profonda amicizia fra lui e i frati. Da quel alla vita religiosa cinque giovani donne Cearensi e accogliendole solennemente momento la colonia del Prata crebbe in un reale impose loro l’abito francescano-cappuccino. progresso. Il governo fece approntare il progetto per l’edificazione di un collegio per l’educazione e Ricordiamo i loro nomi: Suor Chiara, Suor Elisabetta, Suor Veronica, l’istruzione delle bambine e delle giovani la cui Suor Agnese e Suor Maddalena. Il mattino dopo, il fondatore costruzione terminò alla fine dell’anno 1904. e il suo confratello padre Daniele Il contratto sottoscritto con il governo prevedeva da Samarate – anche lui Servo di Dio anche l’indispensabile presenza di suore per la morto lebbroso tra i lebbrosi – gestione del collegio femminile. accompagnarono le nuove sorelle fino alla colonia del Prata. A Belém nel frattempo scoppia e si diffonde il vaiolo, e padre Giampietro cancella ogni impegno per dedicarsi ad assistere i malati; lui stesso In alto: Le suore arrivano contrae la malattia e viene ricoverato. Ancora alla Colonia del Prata. A destra: foto di gruppo convalescente riceve la notizia che la struttura delle prime 5 suore. per le giovani è pronta, ma mancano le suore.

Servoo ddii Dio l’eroe fra GiGiama piettrro delle ReR calclcati dda Sesestoto Sann GiGiovao annnnnii missioni Capapppucpu cininino Ancora alla guida La malattia della missione e sorella morte el luglio del 1906 viene riconfermato superiore regolare per uglio 1913. In Belém dove si trovava per la visita alle fraternità N un altro triennio, ed egli nuovamente scrive: “fiducioso nella L locali, si dovette sottoporre a controllo medico perché i seri divina provvidenza che giammai abbandona i suoi servi e per il problemi che minavano la sua salute incominciavano a manifestarsi in prezioso aiuto della vostra preghiera sottomettimi alla modo tangibile. L’esaurimento delle forze e i lancinanti dolori determinazione dei superiori maggiori”. continuavano a tormentare il fisico di padre Giampietro, ma egli imperterrito prosegue la sua attività missionaria senza sosta. Per tutti Importante di questo triennio è l’attenzione al progetto di aveva una parola di conforto e d’incoraggiamento. ampliamento della missione nel bacino amazzonico. Il primo passo per l’evangelizzazione dell’Amazzonia fu di portare Il padre guardiano del convento di Fortaleza registrò nel libro della frati e suore alla cittadina di Ourém con un approccio simile a cronaca della fraternità: “...angosciato interiormente, per i problemi quello del Prata: catechesi e apertura di due collegi (maschile e della missione che fisicamente affluivano nel suo intimo e fisicamente femminile) per bambini orfani e abbandonati. abbattuto, pochi giorni dal suo arrivo da Canindé padre Giampietro si persuade della gravitàgravità del male e si mostra rassegnatorasse ad accettare la volontà di Dio”. Nel 1909 scade dall’incarico di superiore regolare, e gli subentrabentra l’amico padre Stefano Caimi da Sesto San Giovanni. GliGli fu riscontrata anche la nefrite e fu sottoposto d’urgenza a tre interventi chirurgici senza La missione vive tempi sereni. però ottenere risultati positivi. L’aL’assistenzas medica fu continua.

Nel 1912 torna ad essere superiore regolare della missione.ne. A FortalezaFortaleza padrepadre GiampietroGiampietro vissvissee alcuni momenti di calma e altri con dolori atroci, rimanendo perfettamenteperfettamente lucido. SSempre presente a se stesso e perfettamente cosciente. Per l’occasione scrive ai confratelli Continua l’attivitàattività la seguente lettera circolare: di visitatoree dedellelle VenneVenne a trovarlo padrepadre StefanoStefano suosuo amico e collaboratore. In questo incontro padre Abituati a vedere e riconoscere in ogni fraternità ssiaia dei GiampietroGiampietro gligli affida l’incarico di seguirese la congregazione delle Suore dopo la sua morte. avvenimento, prospero o avverso le disposizioni “della divina provvidenza, che governa e dispone frati che delleelle PadrePadre Stefano promise al suo supsuperioree di assumere paternamente la direzione della tutto secondo il suo divino beneplacito anche suore cappuccine,uccine, congregazione,congregazione, cosa che fece per i successivi 20 anni. nelle cose minime ed indifferenti... non ci e dà nuovo imimpulsopulso meravigliamo di trovarci un’altra volta, a fondazionini sia 2 dicembredicembre 11913 nonostante le nostre indegnità e incapacità, nello stato del Al mattinomattino ricevericeve la comunione. Nella notte chiede di essere confessato innalzati alla carica di superiore della missione. Maranhão cchehe in e riceve nuovamentenuovame la comunione in forma di viatico. Davanti alle difficoltà che si presentano al quello del CCeará.eará. Nella notte fra il 2 e 3 dicembre entra in coma. nostro spirito, con giuste esitazioni e timori, accettiamo la carica che ci è imposta e, nel 5 dicembredicembr 1913 ricordo dell’Apostolo San Paolo, con tutta fiducia è il primo venerdìvene del mese, giorno dedicato al Sacro Cuore di Gesù, anche noi diremo: ”tutto posso in colui che mi da e alle ore 10.3010.3 padre Giampietro “placidamente si addormentò fortezza. ” nel SSignore”.ignore”. In alto: La tomba del Servo di Dio venerata nella cappella dell’antica casa generalizia Santa Rosa da Viterbo a Fortaleza. A sinistra: Il busto che ricorda frei Giampietro nel convento delle Suore Missionarie Cappuccine.

Servoo ddii Dio l’eroe fra GiGiama piettrro delle ReR calclcati dda Sesestoto Sann GiGiovao annnnnii missioni Capapppucpu cininino Padre STEFANO CAIMI Le Suore Missionarie da Sesto San Giovanni Cappuccine (SMC) amico e confratello eredità di padre Giampietro Recalcati da Sesto San L’Giovanni, oltre alla fondamentale testimonianza di vita di padre Giampietro cristiana e missionaria che lascia alla Chiesa, si concretizza nella congregazione delle Suore Cappuccine da lui fondata ed alla quale seppe infondere la sua personalità evangelico- adre Stefano, al secolo Pietro Caimi, nacque a francescana, con accentuazione del carisma della P Sesto San Giovanni il 22 luglio 1865. missionarietà: “la finalità della congregazione è vivere nella Di indole buona e incline alla pietà, appena gli fu Chiesa il Vangelo di Gesù Cristo a somiglianza di San possibile per età di consacrarsi a Dio, lo fece, e con Francesco d’Assisi, dedicandosi specialmente ai più poveri e grande gaudio del suo cuore vestì l’abito cappuccino bisognosi” (dalle Costituzioni della congregazione 2,a). il 21 aprile 1882. L’anno seguente, dopo aver lodevolmente trascorso Secondo l’intenzione del fondatore le Suore Missionarie il periodo di noviziato, emetteva il 22 aprile la Cappuccine sono chiamate a seguire Gesù Cristo nella sua professione semplice e il 27 aprile 1886 la Chiesa vivendo la minorità, nella contemplazione e professione solenne. nell’accoglienza dei fratelli, specialmente i più bisognosi. Di ingegno perspicace compì lodevolmente gli studi e il 25 febbraio 1888 veniva ordinato sacerdote. Attualmente la congregazione conta più di 300 suore professe I suoi superiori, conoscendone le doti di mente e di cuore, lo destinarono come in oltre 45 fraternità. Sono state costituite già due province precettore nel Seminario Serafico di Sovere. Ma il sogno profondo nell’anima sua con sede a São Luis e Fortaleza. ardente di zelo per la salvezza delle anime, era l’apostolato nelle missioni. Nel 1894 dal porto di Genova, su mandato della provincia cappuccina della Lombardia, Le Suore Cappuccine in Brasile sono una presenza evangelica veniva inviato un piccolo drappello di missionari per il Brasile: padre Stefano insieme a in collegi (scuole), ospedali, presso i figli dei lebbrosi e nelle padre Giampietro erano tra questi. case per anziani e bambini, nella catechesi parrocchiale e Fu inviato a Barra do Corda, cittadina molto importante dell’Alto Maranhão. infine in piccole fraternità sia nelle città che nelle zone rurali. Pochi anni dopo veniva fatto Superiore di questa importante ed estesa zona. Sono presenti anche come missionarie nello Stato dell’Equador e del Mozambico. Subentrato alla morte di padre Giampietro al governo della missione procedette più con la mansuetudine e con l’esempio che con la forza del comando. Fu uomo di grandissima carità verso tutti, prudente nell’operare, paziente nelle avversità, semplice nel trattare, zelantissimo della salute del suo prossimo.

Padre Stefano, nell’anno 1932, a São Luis, trascorse l’ultimo periodo della sua vita. Continuò a visitare le case della missione, nonostante l’età ed i gravi mali di cui era afflitto. Trascorse sei mesi tormentato da spasmodici dolori, tollerati con tanta rassegnazione da essere per tutti di ammirazione. Muore il 5 Luglio 1933. In alto: Padre Stefano a destra seduto, La “Porziuncola” accanto a padre Giampietro . a Fortaleza, casa generalizia delle Suore Missionarie Cappuccine

Servoo ddii Dio l’eroe fra GiGiama piettrro delle ReR calclcati dda Sesestoto Sann GiGiovao annnnnii missioni Capapppucpu cininino 6WDWRGHOODFDXVDGLEHDWL¿FD]LRQH MONS. LUIGI PADOVESE alcune date fondamentali In ricordo di Monsignor Luigi Padovese 2WWREUH‡ Viene promossa la causa per iniziativa di suor Dulcis Negrao Rodriguez superiora generale delle Suore Missionarie Cappuccine. Si richiede all’allora arcivescovo di Fortaleza Mons. Claudio Hummes ofm, in seguito divenuto Cardinale di La sua San Paolo, l’autorizzazione ad introdurre la causa stessa. disarmante 2WWREUH‡ L’arcivescovo di Fortaleza ottiene dal Vaticano il nulla osta (protocollo n° 2199) e avvia la Causa a livello diocesano con la nomina a postulatore di padre Paolino Rossi e di suor Teresinha Maria de Benedetinos come vice postulatrice. semplicità 'LFHPEUH‡ Vengono nominati ufficialmente i membri del Tribunale e Sandro e Liliana, rispettivamente fratello delle Commissioni Teologica e Storica, che si mettono immediatamente al lavoro, e cognata di monsignor Luigi Padovese, esaminando la documentazione prodotta negli anni precedenti a questa data. ripercorrono gli anni dell’infanzia trascorsi $QQR‡ La postulazione della Causa passa al Cappuccino con lui. Di Luigino si ricordano soprattutto padre Florio Tessari. la sua vivacità e il suo essere amico 2WWREUH‡ Vengono consegnati gli atti dell’inchiesta diocesana sulla vita, e buono con tutti. virtù e fama di santità alla Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano. di Elisabetta Viganò Il giorno 6 viene emesso il decreto di apertura della causa. *HQQDLR‡ Viene inoltrata la domanda per lo studio di validità degli Atti Come era composta la vostra un frate che lo ha colpito, stimolato, che ha dell’inchiesta. famiglia? Cosa ricordate del saputo centrare il suo animo e acutizzare in carattere di Luigi da piccolo? lui il suo interesse per la vocazione religiosa. Viene emesso il decreto di validità degli Atti ed inoltrato $SULOH‡ In famiglia eravamo io – racconta Sandro Prima di questo incontro lui aveva iniziato al Cardinale prefetto della Congregazione affinché venga assegnato il Relatore – mio fratello maggiore, mamma e papà. un cammino presso il Pime per studiare per la stesura della “ super virtutibus”. Nel 47, quando io avevo già 14 anni, dopo 6HWWHPEUH‡ Viene creata una commissione per l’elaborazione della la guerra, è nato Luigi. Tutto si poteva Biografia Storica del Servo di Dio. pensare di lui, meno che scegliesse la vita ‡ In sostituzione di Suor Teresinha viene nominata vice postulatrice consacrata. Essendo l’ultimo della nidiata Suor Utilia Maria Castilho e si procede con la stesura del programma celebrativo era il più viziato dalla mamma, che non gli del centenario della morte. faceva mai mancare nulla. Era molto vivace. 6HWWHPEUH‡ Frei Eldi Pereira Silva, cappuccino brasiliano, pubblica Per esempio ricordo che se la mamma gli la sua tesi di licenza “Spiritualità del carisma di fra Giampietro da Sesto”. chiedeva di andare a prendere il latte, lui 6HWWHPEUH‡ Una delegazione guidata dalla vice postulatrice viene in Italia voleva la mancia! per raccogliere gli ultimi documenti del Servo di Dio e visitare i luoghi d’origine. Passavamo il tempo insieme: io facevo l’operatore al cinema, e mi portavo sempre 'LFHPEUH‡ Centenario della morte di fra Giampietro da Sesto con me Luigino. La domenica pomeriggio San Giovanni. Nuovo postulatore è il Cappuccino padre Carlo Calloni. prima dell’apertura del cinema ci fermavamo a bere un caffè e poi lui andava o in galleria o in platea a vedere il film, e io salivo in cabina. Quando era adolescente, anche se solo sotto forma di semplice amicizia, guardava anche le ragazzine. Qualcosa è cambiato quando ha incontrato

SerSeSeerrvvoo dii Dio l’eroe frfra Giaammpip eettrroo Luigi Padovese con i genitori nel giorno della Cresima. delle ReRecacalclcatati ddaa SSeSesesestoo Sann GiGiovaovvaannnnnii missioni CCapappppucpuuccino 41 MONS. LUIGI PADOVESE

Alcune foto dall’album di famiglia.

Cosa raccontava Luigi dei suoi anni da studente in seminario? Quando tornava a casa – continua il fratello – ci raccontava delle giornate passate in convento. Spesso combinava pasticci! Per esempio gli diedero il compito di curare l’orto, e lui riuscì a far morire tutte le piante! Non volutamente, ma perché non era assolutamente portato per le cose manuali e nemmeno per i calcoli! Lui era bravo a scrivere e studiare, quello era il suo talento! Ha scritto infatti molti libri. D’estate portava poi gli studenti in Germania. In questa nazione era molto considerato… noi siamo rimasti stupiti nel vedere cosa hanno fatto per lui dopo la sua morte. A Stegaurach gli hanno dedicato una piazza, la casa parrocchiale e un centro. Hanno onorato la sua memoria molto di più in Germania che in Italia. come sacerdote, ma quell’ambiente non e ho visto la vita che conducevano i frati lo aveva coinvolto. Aveva percepito subito (scalzi di inverno, si alzavano di notte a E dopo gli anni da studente quali una differenza tra il clero e i frati: il primo pregare) ho pensato… se supera questo sono state le sue tappe? richiedeva una compostezza, una rigidità, periodo sarà davvero la sua vocazione. E in È stato diversi anni in Italia, a Roma, mentre i francescani proponevano la effetti così è stato. Lui era felice, ripeteva dove insegnò nelle Università Pontificie, semplicità, la vita fraterna. Così, dopo un che stava bene e che per lui non era un e poi consultore per le Chiese Orientali. In anno, decise di abbandonare il Pime, contro sacrificio. Gli chiesi allora che differenza Germania (dove andava d’estate) aiutava in la volontà di mia mamma che vedeva trovava tra i preti e i frati e lui mi rispose: 3 parrocchie. Ma ogni Natale tornava sempre nella vita del prete un traguardo più solido. “Noi qui siamo una famiglia: siamo insieme da noi per passarlo con la sua famiglia. Ha L’incontro con questo frate, che era il padre e viviamo insieme, mentre i preti sono più anche tenuto nostra figlia a battesimo. Maestro dei novizi, lo ha invece coinvolto, e individuali”. Questa era la differenza che lui ha saputo indirizzarlo. È cominciato quindi il aveva trovato e portato a scegliere la vita di Poi venne mandato in Turchia… suo iter religioso, partendo da Lovere. San Francesco. voi siete mai andati a trovarlo? Mia mamma non voleva inizialmente La prima volta che siamo andati in Turchia E come reagiste quando vi saperne né di frati né di preti – continua Vescovo, ed è andata a trovarlo in Turchia. – racconta Liliana – ricordo che Luigi comunicò la sua scelta vocazionale? Sandro – non perché fosse anticlericale, Della nostra famiglia lei era quella filosofa, considerava quello come un vero posto di Quando mia suocera mi disse: “Sai che ma perché aveva una concezione e una prendeva le cose dal lato più bello, mentre missione. Lì era il luogo dove era nato il il Gino va a frate? Ci sarà da ridere” – ci prospettiva diversa. Quando lo ha visto mio padre era più riservato. Io fui il primo cristianesimo e per lui era fondamentale racconta Liliana, la cognata – anch’io ero però crescere nel suo percorso e prendere i bambino nato all’ospedale Macedonio riportare la chiesa cristiana. d’accordo con lei, ero parecchio scettica voti da frate si è convinta completamente. Melloni. Quando nacqui venne il duce a Da allora siamo andati tutti gli anni a trovarlo conoscendo la sua vivacità di ragazzino. Alla fine lo vedeva già Papa. È morta nel inaugurare l’ospedale e siccome ero il primo e rimanevamo con lui un mese. Mio marito Quando poi sono andata a trovarlo a Lovere 2007 quindi lo ha anche visto diventare nato venni messo in un culla tricolore. è tappezziere, così noi lo aiutavamo nel 42 43 MONS. LUIGI PADOVESE

Alcune immagini di Mons. Padovese in Turchia.

andare a Cipro qualche giorno dopo, con Murat, dove c’era un incontro con il Papa… ma senza motivo, tornato in Turchia, ha cancellato il viaggio. Questo non ce lo spieghiamo. Spesso – ci tiene a precisare con rammarico Sandro – sui quotidiani italiani, negli articoli inerenti ai processi relativi a mio fratello, sistemare i locali o mettendoci a disposizione non c’è più”. Io non capivo. Poi quando ho si segnala la non presenza dei parenti. per quello che poteva servire. Ho fatto Breve biografia di compreso mi è caduto il mondo addosso. Questo ci offende profondamente, noi anche la cuoca una volta. Durante la nostra Mons. Luigi Padovese Sandro stava lavorando a Celle Ligure… abbiamo fatto di tutto. Noi non conosciamo permanenza se io mi accorgevo che qualcosa ons. Luigi Padovese, nasce a Milano il 31 gli ho telefonato e gli ho dato la notizia. È la lingua, non sappiamo come muoverci. non andava, magari non tornavano i conti, Mmarzo del 1947. Il 4 ottobre del 1965 fa tornato a casa subito. È stato per tutti un Mia figlia, grazie al suo lavoro, ha contattato o qualcuno rubava qualcosa, cercavo di la prima professione tra i frati cappuccini ed brutto colpo… lo avevamo visto giusto il un avvocato in Turchia. Lui, in un primo dirglielo. Ma lui mi rispondeva “Ma va Liliana, esattamente 3 anni dopo quella solenne. Il sabato prima… È stata dura… fosse morto in momento, ha accettato di aiutarci, ma dopo, non sarà così”. Lui non vedeva che il bello 16 giugno del 1973 viene ordinato sacerdote. un incidente stradale avremmo avuto pace, chiedendoci scusa, ci ha detto che non delle persone, si fidava di tutti. Fin da piccolo Francescano cappuccino, è stato per lunghi anni dandoci una ragione. Così invece no. Anche sarebbe potuto andare avanti, che non era un frequentatore appassionato della Turchia era amico di tutti… quella era comunque la il giorno in cui la salma arrivò a Malpensa… più disponibile. Chissà perché. L’altra mia come ricercatore e docente di patrologia, nonché sua forza. consultore per la Congregazione delle cause eravamo tutti lì ad aspettare, compreso figlia, che è avvocato, si è interessata delle dei santi e preside della Pontificia università fra Raffaele, altri 2 frati e il responsabile varie udienze, ma nessuno ci ha proposto Invece lei, Sandro, cosa ricorda dei Antonianum di Roma. L’11 ottobre 2004 viene delle pompe funebri. La bara però non di affiancarci un traduttore o un avvocato periodi passati con lui in Turchia? nominato Vicario Apostolico dell’Anatolia e arrivava… dopo un po’ siamo andati in in Turchia. Ci siamo sentiti abbandonati. In Turchia, dopo messa, mi piaceva osservarlo vescovo titolare di Monteverde. Consacrato a magazzino, dove scaricano solitamente Abbiamo anche ricevuto due medaglie da lontano: sempre, chi lo fermava per Iskenderun il 7 novembre dello stesso anno, la merce trasportata dagli aerei. Tra vari d’oro, una dalla Provincia di Milano e una chiedergli qualcosa, dopo qualche parola va a ricoprire l’incarico di vicario apostolico per colli, vediamo una cosa coperta e sopra un dalla Regione Lombardia… con la promessa l’Anatolia, dove ha sostituito mons. Ruggero scambiata con lui sicuramente sorrideva. Franceschini, passato alla guida della diocesi cartello con scritto “oggetto”. Scopriamo e che lo Stato italiano ci avrebbe aiutato. Dopo la messa, logicamente celebrata in di Smirne. Il 3 giugno 2010 fu ucciso in Turchia sotto c’era la sua bara. È stato bruttissimo. Ma invece nessuno, nemmeno la Santa turco, faceva preparare sempre un rinfresco. a coltellate dal suo autista, Murat Altun, ora Luigi si fidava di tutti, ma soprattutto di Sede, ha fatto qualcosa. Sempre ci hanno C’era l’aranciata, i salatini per tutti e un sacco condannato a 16 anni di carcere. questa persona che poi lo ha ucciso, il suo detto: “Profilo basso, non si parla”. Sono tre di bambini si fermavano e si divertivano. autista. Murat era diventato anche la sua anni che aspettiamo una risposta. Questa Era riuscito ad avvicinare molte persone alla guardia del corpo, dopo un episodio in cui fu persona accusata dell’omicidio di mio chiesa, con la sua semplicità disarmante. Per quanto riguarda il delicato proprio lui a salvare la vita di Luigi, mentre fratello è stata condannata per il momento Ricordo che mandava a portare da mangiare argomento della sua morte stavano cercando di investirlo. Questo a 16 anni di cui tre già scontati. a 50 famiglie tutti i giorni! Arrivava una (avvenuta il 3 giugno 2010 a ragazzo era sempre con lui e lo aiutava. Il Dopo tutto questo, vorremmo davvero macchina che caricavamo con i viveri. Iskenderun, per mano del suo sabato prima di morire Luigi era qui con ringraziare di cuore i frati della provincia Gli chiesi come mai non li facesse venire autista Murat Altun) potete noi a Milano, al rientro dalla Germania. cappuccina di Lombardia perché sono direttamente da lui. E lui mi spiegò che raccontarci come avete vissuto voi Ricordo bene che aveva anche chiamato soprattutto loro a ricordare Luigi e a non queste famiglie, musulmane, non potevano questo momento? Murat per sapere come stava. Ci avevamo far morire la sua memoria. Se non fossero farsi vedere accettare aiuti dai cristiani. Giovedì 3 giugno – ricorda tristemente Liliana parlato anche noi. Cosa gli sia successo non intervenuti loro ci saremmo sentiti persi… il Inoltre sembrava che lui facesse proseliti e – ricevetti una chiamata dalla Turchia da lo so, qualcuno gli avrà fatto un lavaggio loro continuo ricordo scalda immensamente non poteva correre questo rischio. suor Leonora, che piangendo diceva “Luigi del cervello. Luigi sarebbe inoltre dovuto il nostro cuore! Q 44 45 PROGETTO SPERANZA 19 maggio: inaugurazione del complesso La speranza è scolastico di Mbohtong, Camerun Grande festa a Mbohtong con Santa Messa solenne di benedizione ed inaugurazione del complesso il nostro punto forte scolastico Sant’Antonio di Padova, ben conosciuto dai nostri lettori. Molti i frati presenti giunti anche dall’Italia e la presenza di moltissime persone meravigliate dalla bellezza degli ambienti di questa scuola superiore realizzata grazie al sostegno di molti benefattori.

di fra Agostino Colli

omenica 19 maggio 2013, solennità di Pentecoste e festa del nostro Santo cappuccino San Crispino da Viterbo, con una Santa Messa Dsolenne è stato inaugurato e benedetto il complesso scolastico di Mbohtong, una delle opere sociali della Custodia, noto come “Project of Hope”, cioè “Progetto Speranza”1. Poiché l’anno scolastico qui Il College omnicomprensivo Sant’Antonio di superiore. In questa parte della valle molto vari villaggi, rendendo praticabili anche le due nella nostra zona termina a maggio – salvo Padova di Mbohtong (in inglese abbreviato popolata alle spalle di Shisong non c’era precedenti strade dissestate che portano al 2 che per gli studenti dell’ultimo anno delle SAPCCCOL ) è una scuola superiore destinata una struttura di questo genere dato che College. superiori che devono sostenere gli esami fino ad aiutare i ragazzi di tutta questa zona della mancano anche altre strutture indispensabili: Altro fondamentale scopo del College è di a metà giugno circa – è stata celebrata anche parrocchia ad accedere ad un livello scolastico manca completamente l’energia elettrica; aiutare soprattutto gli studenti in condizione la festa di Sant’Antonio di Padova, patrono gli acquedotti per l’acqua potabile sono stati disagiata, cosa che avviene attraverso il del College. 2 Nella nostra regione anglofona è una vera e realizzati da fra Umberto Paris e fra Angelo prezioso e indispensabile aiuto di molti propria consuetudine quella di usare le sigle in Pagano, le strade erano impraticabili. Solo benefattori italiani e del Progetto Sostegno a luogo del nome completo: ora dalle iniziali del recentemente il sindaco di Kumbo, dopo Distanza di Missionari Cappuccini del nostro 1 Una breve cronistoria del “Progetto Speranza” nome della scuola Anthony [of] è stata pubblicata sullo scorso numero di Catholic Comprehensive College la sigla è annose insistenze presso le autorità centrali, Segretariato Missioni, e di molti altri nostri Missionari Cappuccini, a cui rimando. appunto SAPCCCOL. è riuscito a migliorare la strada di accesso ai benefattori e amici, che spesso coinvolgono 46 47 PROGETTO SPERANZA anche le loro comunità e gruppi, o le loro parrocchie o i loro amici e conoscenti. La Santa Messa è stata celebrata sul grande spazio antistante il salone polifunzionale che è il centro ideale intorno a cui si sviluppa tutto il resto del complesso: verso il salone converge infatti tutta la struttura sia architettonica – cioè i blocchi delle aule – sia il grande piazzale centrale. Al culmine del salone vi è la nicchia che ospita la statua di Sant’Antonio di Padova. Ai lati del salone, accanto alla grande scenografica scalinata centrale, vi sono i quattro pennoni destinati ad ospitare le bandiere: infatti alcuni giorni Miselli, dal cappellano fra Derick Ajende, locale. L’affresco a destra rappresenta San impegno materiale ed intellettuale di molte alla settimana in ogni scuola del Camerun da molti confratelli cappuccini ed anche Francesco che riceve le stigmate, circondato persone: frati cappuccini, persone consacrate, c’è la cerimonia solenne dell’alzabandiera sacerdoti diocesani, fra i quali fra Tata, dai simboli del Cantico delle Creature: la scena laici. Dal principio fino ad ora abbiamo avuto nazionale. Per l’occasione sui pennoni responsabile del Segretariato episcopale della è ambientata in un paesaggio che è quello la collaborazione e il sostegno delle autorità sventolavano: la bandiera vaticana e la Diocesi di Kumbo per le scuole cattoliche e reale intorno a Mbohtong; nell’affresco è tradizionali, religiose e civili. Il Fon degli Nso bandiera del vescovo di Kumbo Mons. rappresentante del vescovo di Kumbo, mons. anche rappresentato il complesso scolastico. ci ha donato il terreno, il vescovo di Kumbo ci George Nkuo insieme al logo del Primo George Nkuo, che non è potuto intervenire L’affresco di sinistra rappresenta Sant’Antonio ha dato l’autorizzazione ad aprire un College Centenario dell’evangelizzazione della di persona al mattino perché ha presieduto con il braccio il Bambino Gesù, circondato dai cattolico, il sindaco di Kumbo ci ha aiutato per Diocesi (1912-13/2012-13), la bandiera la Messa Solenne di Pentecoste in cattedrale, bimbi del villaggio e da quelli della scuola, in le strade. Come è noto non saremmo potuti con lo stemma francescano (il Tau con e che, come accennerò, è voluto venire al mezzo ai gigli. arrivare a tale realizzazione senza l’aiuto di le due braccia incrociate di Cristo e San pomeriggio. Nella sua omelia il Custode ha ricordato molti benefattori italiani”. Francesco), la bandiera camerunese, la La celebrazione eucaristica, animata dagli brevemente la storia del Progetto: “In questa Fra Angelo ha continuato ricordando e bandiera italiana perché, come ha ricordato studenti del College, ha visto la massiccia Domenica di Pentecoste credo e affermo ringraziando i numerosi benefattori specie il Custode nella sua omelia la maggior parte partecipazione non solo dei genitori, parenti e che questo Progetto è un dono dello Spirito italiani che, come ho accennato sopra, hanno dei benefattori è italiana. La Santa Messa, amici degli studenti ma anche della comunità Santo! Vent’anni fa lo Spirito Santo suggerì contribuito alla realizzazione di una così bella presieduta dal Custode fra Angelo Pagano, cristiana sia del locale villaggio di Mbohtong ad alcune persone qui presenti di iniziare a struttura in relativamente poco tempo, poco più è stata concelebrata dal Vicario Provinciale sia della parrocchia di Shisong, della quale sognare: sognare un progetto per le ragazze di due anni! Ha così terminato: “Prima di finire fra Sergio Pesenti, dal Definitore provinciale Mbohtong fa parte, sia dei vicini villaggi. madri e per i ragazzi meno privilegiati. Lo desidero rispondere ad alcune domande poste fra Giansandro Cornolti, dal Segretario I fedeli, molti dei quali arrivati sul posto per la Spirito Santo ci ispirò di chiamarlo “Progetto molte volte da molte persone: Perché un’altra delle Missioni Estere Cappuccine fra Mauro prima volta e sorpresi di trovare una così grande Speranza”, perché desideravamo dare la scuola quando ci son già così tanti Colleges e bella struttura, erano accolti da numerosi possibilità di avere un futuro migliore per nella parrocchia di Shisong, nella diocesi di segni francescani. Infatti sul cancello spicca la popolazione e contribuire allo sviluppo Kumbo ed altri luoghi? Perché una scuola così stilizzata l’insegna francescana del Tau e delle sociale ed umano qui nella parrocchia bella in un posto isolato come Mbohtong?”. due braccia di Cristo e San Francesco incrociate; di Shisong, nella diocesi di Kumbo e Miei cari fratelli e sorelle in Cristo, la ragione le cancellate laterali hanno il Tau. L’ingresso specialmente in questa area di Mbohtong e è molto semplice! Come Frati Cappuccini della centrale pedonale, fiancheggiato da piante dintorni. Durante questi anni molti uomini di Custodia di san Francesco in Camerun abbiamo di ulivo e cipresso, porta al piazzale centrale buona volontà sono stati colmati di Spirito valutato che questo College potesse offrire pavimentato con blocchetti di cemento rosso Santo, ed hanno contribuito in maniere una magnifica possibilità per molti ragazzi a formare una grande Tau francescana. Sulle differenti ma tutte ugualmente importanti e ragazze di quest’area di continuare la loro pareti dei due primi blocchi, vere e proprie alla realizzazione di questo sogno di educazione scolastica: infatti non c’erano altre quinte di ingresso al grande spazio centrale, sviluppare il “Progetto Speranza”... Questa scuole superiori in questa parte della valle alle due grandi affreschi realizzati da un pittore scuola è un reale segno di comunione, di spalle di Shisong! 49 PROGETTO SPERANZA BEATO TOMMASO DA OLERA

Una giornata di studi e la Sarà beato beatificazione a Bergamo fra Tommaso In LamNso3 Mbohtong significa piana delle dormitorio femminile dono di una famiglia La Chiesa riconosce il miracolo. lacrime; speriamo che diventi Mboh kisheri, di benefattori, fra Giansandro Cornolti, «Predicatore, infiammò i cuori piana della gioia!” del Consiglio di Amministrazione di Opera raffreddati di tutti gli uomini». da Olera La figura di un frate cappuccino, Dopo l’omelia, sono stati benedetti dai San Francesco di Milano il blocco di aule concelebranti principali tutti gli edifici del sponsorizzato da Opera; fra Angelo Pagano ha mistico, questuante e predicatore complesso: la statua di Sant’Antonio di inaugurato il salone polifunzionale che è stato la cui beatificazione ha luogo Padova che domina tutto il complesso dalla sponsorizzato dalla mamma di fra Angelo, il 21 settembre nel Duomo il mistico di Bergamo. nicchia del salone, i 6 blocchi, con 16 classi sig.ra Caterina Ruggeri Pagano, e che quindi in totale che delimitano il piazzale centrale, è stato a lei dedicato. Sono state scoperte le ed il dormitorio femminile, gli altri locali targhe celebrative in ricordo dei benefattori di Carmelo Epis e Emanuele Roncalli, Cappuccino di dove imparò a di servizio; sono stati anche benedetti i che hanno donato o un blocco o delle singole L’Eco di Bergamo leggere e scrivere. Come fratello laico crocifissi destinati a essere collocati in tutte aule. divenne questuante e poi predicatore nel le aule, uffici, dormitori, locali di servizio Dopo la Santa Messa è iniziata la grande Triveneto e nel Tirolo, «per infiammare con e così via. Al termine della Santa Messa il festa, con danze, canti e un ricco buffet per e definizioni di «mistico illetterato la sua preghiera i cuori raffreddati degli complesso è stato solennemente aperto tutti i presenti. capace di confondere sapienti e uomini». I suoi superiori assistettero alle da Sua altezza reale il Fon degli Nso Sehm Il vescovo, nonostante la sua giornata potenti», o di «idiota sapiente» sono sue predicazioni e Mbinglo I, la massima autorità tradizionale già gravosa di impegni, ha voluto essere insufficienti per spiegare la fisionomia lo invitarono Lstorica di fra Tommaso da Olera. Infatti, a metterle locale corrispondente ad un nostro re, presente. Infatti nel pomeriggio è giunto per che ha tagliato il nastro del cancello celebrare i Vespri e l’Adorazione Eucaristica la sua mistica e la sua capacità di parlare per dell’ingresso principale. Le altre autorità con gli studenti, gioiosamente atteso anche al popolo e ai potenti lo pongono come iscritto. religiose e civili presenti hanno tagliato i dai molti fedeli ancora presenti; la giornata, una figura molto incisiva nel cattolicesimo nastri degli altri blocchi. Fra Sergio Pesenti veramente un dono dello Spirito Santo e di della sua epoca. È la sintesi della giornata ha inaugurato un blocco di due classi donate Sant’Antonio, si è quindi conclusa con un suo di studio «Tommaso da Olera, storia e dai benefattori lombardi, fra Mauro Miselli affettuoso e paterno saluto soprattutto agli spiritualità», tenutasi il 16 maggio nella il blocco delle classi sponsorizzato dal studenti e allo staff, e con la Benedizione casa dei Dehoniani ad Albino. È una delle Segretariato Missioni Estere Cappuccini ed il Eucaristica. Q iniziative che accompagnano verso la beatificazione, che si terrà il 21 settembre 3 Lam Nso = linguaggio degli Nso, la tribù locale. nel Duomo di Bergamo. Erano presenti, fra gli altri, Doriano Bendotti, vicesindaco di Alzano Lombardo, monsignor Serafino Spreafico, vescovo Cappuccino emerito di Grajaú in Brasile, e monsignor Alessandro Assolari, vicario episcopale per la vita consacrata. Tommaso Acerbis era un povero analfabeta, nato a Olera nel 1563. Trascorse i primi 17 anni nella casa paterna, vivendo come pastore. Quindi entrò nel convento 50 BEATO TOMMASO DA OLERA

Fra Tommaso obbedì e le sue parole furono ecclesiastica nello Studentato teologico centrale nel difendere il cattolicesimo». Il secondo aspetto è «la sua condizione di trascritte nelle opere (postume) «Fuoco cappuccino di Milano. «Fra Tommaso nasce Infine l’intervento, sul tema «Tommaso frate Cappuccino. Fra Tommaso ci consegna d’amore», «Selva di perfezione», «Scala nell’anno della chiusura del Concilio di da Olera, vita e opere», di fra Rodolfo la spiritualità francescana con Gesù Cristo e di perfezione», «Concetti morali contra li Trento. La sua vita religiosa si muove quindi Saltarin, vicepostulatore della causa di la sua umanità crocifissa». Il terzo aspetto eretici». La sua fama raggiunse ogni luogo, nel periodo storico dell’applicazione delle beatificazione di fra Tommaso, autore anche è «la sua dimensione mistica, che affascinò diventando padre spirituale e consigliere riforme tridentine in Europa. Un periodo non di una biografia, fresca di stampa, che si i suoi contemporanei e affascina anche gli di vescovi, dell’arciduca del Tirolo e facile per diverse problematiche: religione sviluppa in una intervista immaginaria al uomini di oggi, presi nel vortice di tante dell’imperatore austriaco. del popolo decisa dai principi, riluttanza futuro Beato. Il relatore ha messo in risalto cose. Fra Tommaso ci consegna il racconto Un consigliere tutt’altro che accomodante, di vescovi e clero nell’applicare le riforme la forte spiritualità di fra Tommaso, fra cui del suo incontro personale con Cristo, perché perché non esitò a richiamarli ai loro doveri. tridentine, guerre religiose». È seguito «una mistica del cuore di Gesù», che fa la fede non è la conoscenza o l’adesione a Fra Tommaso era devotissimo a Maria, l’intervento di Alessandra Bartolomei dell’umile fraticello di Olera un precursore una dottrina, ma l’esperienza personale di vista come baluardo della fede cattolica, Romagnoli, docente di Storia della vita della spiritualità del Sacro Cuore sviluppatasi incontro con il Signore». Una confidenza di tanto da far costruire a Hall la prima chiesa religiosa alla Gregoriana di Roma, su «La in epoche successive. monsignor Beschi. «Quando da Brescia sono in terra tedesca dedicata all’Immacolata mistica di Fra Tommaso», con l’invito a «Fra Tommaso si pone fra i Santi e i Beati passato a Bergamo come vescovo, l’editrice Concezione, oggi monumento nazionale. I superare una lettura meramente agiografica che hanno fecondato la terra e la Chiesa bresciana Morcelliana mi ha donato gli scritti lavori terminano nel 1654, duecento anni del Cappuccino di Olera. «Rimane frate bergamasca. La santità è un dono che non di Fra Tommaso, che allora non conoscevo prima della definizione dogmatica di Papa laico, impara a leggere, è questuante, invecchia mai, anche se passano secoli, e che poi ho cominciato a leggere e Pio IX. Fra Tommaso morì a portinaio e lavascodelle dei conventi. Non anche in contesti storici diversi». Sono apprezzare, soprattutto ora che si avvicina la (dove è seppellito) il 3 è un ingenuo profeta le parole del vescovo Francesco Beschi, beatificazione». maggio 1631 in odore di sselvaggio, perché conosce che, nella chiesa parrocchiale di Olera, ha La guarigione riconosciuta, avvenuta nella santità. La sua devozione i meccanismi sociali. La presieduto una Messa a conclusione della notte fra il 29 e 30 gennaio 1906, è quella si diffuse ovunque, ssua azione si divide fra il giornata di studi. «Quella di ra Tommaso di Bartolomeo Valerio, 31 anni, vicentino arrivando a toccare, agli popolo, che avvicina con è una storia lontana nel tempo – ha di Thiene. Il giovane era stato colpito da inizi del Novecento, anche la questua, e fra i principi, esordito il vescovo all’omelia –, ma viene ileotifo complicato da pneumonite ipostatica il desolato quartiere del che hanno un ruolo consegnata agli uomini e alle donne del e versava in gravi condizioni, il respiro era Bronx, a New York, dove nostro tempo. È una storia di un grande ormai un rantolo. I suoi familiari misero sotto è attiva una comunità testimone e comunicatore della fede». il cuscino un’immagine di fra Tommaso. cappuccina. Frontespizio della prima edizione Monsignor Beschi ha sottolineato tre L’infermo cominciò a respirare fino a guarire. di “Fuoco d’Amore”, una delle opere Ad aprire i lavori della scritte da fra Tommaso da Olera. aspetti della vita dell’umile Cappuccino di La causa di beatificazione del pastorello di giornata di studi la Olera. Il primo aspetto è «la provocazione Olera è stata introdotta il 28 febbraio 1967 relazione «L’ambientazione In alto da sinistra: all’essenziale della fede che scaturisce nelle diocesi di Bergamo e di Innsbruck. Il Panorama di Olera; storica di Fra Tommaso», un’edicola dedicata a fra Tommaso; dalla sua vita, fede, spiritualità e opere. 9 ottobre 1973 i vescovi lombardi hanno curata da fra Carlo alcune immagini della Giornata È un essenziale di cui ha molto bisogno chiesto a Paolo VI l’apertura del processo di di Studi tenutasi il 16 maggio Calloni, docente di Storia ad Albino e Olera. la nostra società complessa e dispersiva». beatificazione. Q 52 53 SOSTEGNO A DISTANZA

Sostegno a Distanza in Brasile - “Centro Anil frei Daniel de Samarate” “Solo Dio sa il bene che si è fatto e si sta facendo in Brasile con il sostegno a distanza”. Così fra Luigi Garantire i diritti dei bambini Rota, responsabile del Sad in Brasile, esprime l’immensa gratitudine che prova per coloro che aderiscono dall’Italia a questo progetto: con il loro contribuito offrono un immenso è la nostra missione aiuto ai frati e soprattutto a tanti piccoli bambini. di Fra Luigi Rota

enticinque anni fa (1988) nasceva Il progetto “Centro Anil frei Daniel Vde Samarate” . Si chiama in questo modo perché si sviluppa nella regione urbana di Anil, in São Luis do Maranhão, ed è dedicato a frei Daniel de Samarate, il frate cappuccino adolescenti e, indirettamente, più di 35mila Il nostro impegno con i bambini è famiglie nelle varie attività morto a causa della lebbra nel 1924 in persone. Il lavoro è inspirato dallo spirito continuamente rivisto per rispondere alle – Difesa dei diritti dei bambini e adolescenti Belem-Pará, e che nel 1913 era nel primo cristiano di assistenza e solidarietà, ma non reali e gravi necessità locali come: – Formazione cristiana gruppo di frati che cominciò a risiedere in solo: si cerca anche di stimolare i bambini 1) L’uso delle droghe illecite – Alimentazione quell’area. e gli adolescenti a una crescita globale, 2) Le gravidanze nell’adolescenza – Educazione ambientale L’iniziativa è nata in conseguenza della con una linea di appoggio all’educazione, 3) L’assenza di speranza nei giovani “Campagna della fraternità”: indetta dalla alla crescita umana, sociale e religiosa. 4) L’assenza di servizi pubblici di appoggio Questo nostro aiuto ha come missione Conferenza Nazionale dei vescovi del Brasile Non ci siamo imposti alla comunità, ma ai bambini e agli adolescenti garantire i diritti dei bambini e adolescenti nel 1988, aveva come tema “Fraternità e collaboriamo con essa. 5) L’aumento della violenza e di completare, con lo spirito di carità e il minore” e il motto “Chi accoglie i piccoli Attualmente stiamo operando anche in 6) La formazione di bande giovanili anche amore, quello che la società non offre. accoglie me”. In quel tempo la Chiesa ha quattro centri comunitari: nei quartieri di Alto rivali Molti frati hanno collaborato a questo scosso la società Brasiliana in difesa e per do Pinho, Isabel Cafetteira, Vera Cruz e Vila 7) Il peggioramento della situazione progetto fino ad oggi, spinti dallo spirito la promozione dei diritti dei bambini e degli Conceição. Ospitiamo circa 350 bambini e ambientale missionario e dall’amore di Gesù per i adolescenti. La parrocchia dell’Immacolata adolescenti con le loro famiglie; attraverso più piccoli e indifesi: senza di loro non Concezione, tenuta dai cappuccini, e il attività socio educative, giochi, preservazione Questo quadro sociale ci ha portati a avremmo potuto fare molto. parroco (a quell’epoca era frei Franco Cuter, dei valori culturali locali, lavoriamo per riflettere sulla nostra gestione, definendo un C’è tanto lavoro ma soprattutto tanto oggi vescovo di Grajaú) hanno iniziato il salvaguardare la salute e i valori universali: piano per dar continuità al progetto e per amore per i bambini e i ragazzi. Dobbiamo progetto del Centro Anil per venire incontro i diritti umani, la democrazia, la famiglia e i attualizzarlo dal punto di vista pedagogico, ricordare i grandi miracoli della carità alle necessità più urgenti dei piccoli e degli diritti dei bambini e adolescenti. Diamo un cercando di allineare la nostra pratica dei tanti sostenitori che, oltre all’aiuto, adolescenti di quel quartiere molto povero, grande peso alla formazione religiosa, anche alle esigenze locali secondo i valori che mandano tante letterine di incentivo ai loro soprattutto per il grande numero di minori se non facciamo distinzione di religione tra i illuminano il Centro fin dalla sua fondazione: bimbi sostenuti, rendendoli tanto felici. abbandonati così detti “meninos de rua”. nostri assistiti. – Doposcuola in gruppo e individuale Solo Dio sa il bene che si è fatto e si In questi 25 anni sono stati assistiti Il Brasile sta crescendo economicamente e – Attività ricreative continua a fare con il progetto “sostegno a direttamente circa di 7000 bambini e politicamente e così anche nella solidarietà. – Coinvolgimento della comunità e delle distanza” e tutto questo GRAZIE A VOI! Q 54 55 VOLONTARI IN MISSIONE

Anna, Gabriele e Loretta hanno incontrato molte persone: Esperienza di volontariato in Camerun l’accoglienza dei frati, l’inaspettata voglia di vivere dei carcerati di Bamenda, il coraggio e la forza dei bimbi ricoverati nella clinica per poliomielitici, i malati mentali del centro Emmaus. Tutti hanno lasciato nel loro cuore un ricordo profondo. Ci è stato chiesto di Anna, Gabriele solo il nostro tempo e Loretta l Camerun… come descriverlo? offrendo il proprio lavoro e non mancano raccogliendo i frutti che i primi missionari Forse cominciando da chi lo vive tutti i momenti di condivisione durante la messa lombardi hanno pazientemente coltivato. giorni con semplice naturalezza: i bambini. e i pasti. C’è però ancora tanto da fare e fra Da ultimo, ma non certo per importanza, Il loro sorriso candido, i loro occhi scuri Gioacchino sta progettando di fornire docce abbiamo visitato la clinica per bambini Ied espressivi, le loro manine tenere che calde ai residenti, di realizzare una strada distrofici e poliomielitici, incontrando in accarezzano con stupore i nostri capelli lisci e di collegamento con la città passando fra i quest’occasione forse il massimo della la pelle bianca sono ricordi indimenticabili! campi, di assicurare l’apporto d’acqua potabile tenerezza e compassione umana. Bambini La nostra esperienza in Camerun è stata in tutti i mesi dell’anno non solo al Centro, che a 2 o 3 anni non hanno mai camminato, vissuta intensamente soprattutto con i ma anche alla clinica e alla scuola con esso fratellini che aiutano le sorelline a non bambini. confinanti. piangere per il dolore degli esercizi di I pomeriggi scorrevano veloci in loro Pur se ridotta a una sola giornata, l’esperienza fisioterapia, padri e madri che con amore compagnia; per due settimane ci siamo più forte e significativa è stata quella nelle seguono i figlioletti nel muovere i primi, adoperati per preparare giochi, lezioni musicali Carceri di Bamenda. Il 15 di agosto, grazie al faticosi passi dopo l’intervento… con flauti e xilofoni, balli, canti accompagnati permesso speciale ottenuto da fra Gioacchino, Un regalo, una caramella abbiamo dato a dal suono di una chitarra. La fatica era tanta abbiamo partecipato con i detenuti alla questi bimbi, ma riteniamo davvero di aver perché erano davvero numerosi, vivaci e di S. Messa dell’Assunta. Abbiamo visitato i lasciato loro il cuore! In mezzo a tutti questi tutte le età. dormitori, le cucine, il settore femminile, progetti, mastodontici nelle dimensioni e Ad aiutarci c’erano però il calore, la simpatia quello delle persone in attesa di giudizio, e da nei tempi, cosa possiamo fare noi volontari, e l’accoglienza dei frati che ci hanno fatto ultimo quello minorile. Fortemente interessati così piccoli e poco avvezzi alla missione, noi sentire a casa pur nelle fredde giornate di a garantire sicurezza e al tempo stesso persone semplici, senza ricchezze da donare? piogge equatoriali. Ricordiamo con affetto tutti istruzione agli sfortunati ragazzi del carcere, i Pensandoci bene c’è una sola cosa che ci è i fratelli del convento di Bambui, in particolar frati hanno contribuito a realizzare letti, docce, stata chiesta in tutto il periodo che siamo stati modo fra Roberto e fra Gioacchino che ci aule, e assicurano ogni giorno cibo e legna in Camerun, una sola cosa che può davvero hanno permesso di osservare da vicino realtà per la cucina. Proprio questi ragazzi ci hanno interessare a chi ha così tanto bisogno di aiuto: molto lontane dalla nostra quotidianità. accolto tra loro, invitandoci a condividere il il nostro tempo! Q La prima esperienza di cui siamo stati resi pranzo e fare un po’ di festa, con balli e canti partecipi è il Centro Emmaus di Bamenda. che avevano per l’occasione preparato. Una Il Centro attualmente ospita una decina ventata di emozioni, per noi che siamo stati di malati mentali tra cui una donna, ma assorbiti da questa loro inaspettata voglia di potrebbe accogliere fino a 40 bisognosi. Fra vivere. Gioacchino, e chi l’ha preceduto, hanno saputo Con fra Roberto siamo invece andati a visitare sfruttare la fertilità del terreno, avviando la i vicini centri che i missionari in 100 anni coltivazione dei campi e l’allevamento di di attività hanno laboriosamente avviato. animali, attività tra l’altro utili come terapia Abbiamo incontrato orfani, malati, lebbrosi, per i residenti del Centro. L’atmosfera è molto abbiamo visto la cattedrale, la parrocchia e familiare, ognuno contribuisce attivamente molti altri seminari e conventi, dove si stanno VOLONTARI IN MISSIONE Tre esperienze di volontari a Shisong La libertà delle cose essenziali Tre racconti, tre punti di vista, tre esperienze diverse in Camerun ma un unico pensiero comune: la riscoperta della pura accoglienza da parte dell’altro, valore ormai a noi sconosciuto, e la bellezza di ritrovarsi comunità.

di Nicola Maj

villaggio di Shisong, in Camerun, non rispecchia l’Africa del nostro immaginario: è Ila 1700 metri di altezza, nella foresta e siamo in piena persone che ci incontravano per strada ci di Cristo che nelle forme più colorate e essere. Là era davvero evidente questo stagione delle piogge. Siamo partiti per ringraziavano per il solo fatto di esserci: non significative ci ha unito in questo vero splendido raccordo tra natura, uomo e Dio. un’esperienza di fraternità: una compagnia chiedevano nulla. Noi come ci comportiamo abbraccio fraterno. Ho visto bambini ballare nella fossa dove di ragazzi, ragazze e frati, con lo stesso con gli stranieri che incontriamo per strada? Qualcuno dice che l’Africa rappresenta tumulavano una salma, a ricordarci che la desiderio di andare, incontrare, conoscere, Ne riconosciamo il valore o applichiamo tutto ciò che noi vogliamo dimenticare di vita danza sulla morte. Q condividere, servire. “Se vuoi conoscere subito i nostri schemi? Gli schemi, già, quelli un uomo, vallo a trovare a casa sua.” Con che abbiamo dovuto lasciare a casa, per questi obiettivi, abbiamo organizzato poter vivere appieno l’esperienza. Abbiamo settimane di GrEst (oratorio), e siamo sospeso il nostro giudizio per formularne andati a far visita ad anziani ed ammalati. uno nuovo, più rispettoso ed autentico. Lezioni straordinarie Un sacchettino di riso o una saponetta, La libertà dell’essenzialità. Ho visto i insieme ad un gruppo di altri 9 ragazzi ma soprattutto una stretta di mano hanno bambini fare gite difficili in montagna con e due frati cappuccini (già conosciuti in avuto il potere di spalancare porte e sorrisi. ai piedi le infradito. Noi quante sicurezze di vita precedenza tramite le missioni popolari). I frati residenti a Shisong svolgono la loro cerchiamo prima di muoverci? Arrivati in Africa, si respirava subito un’aria attività pastorale in parrocchia, seguono Il senso di comunità. Lì non muoiono di di Alessandro Gatti diversa, il timore che avevo in Italia è diversi villaggi, gestiscono scuole, assistono fame. La vera differenza la fa la comunità. scomparso per lasciare spazio allo stupore. spiritualmente le religiose e si adoperano C’è un mutuo aiuto incredibile: le porte l mio desiderio di partire Rimanemmo subito sorpresi dall’accoglienza per un centro cardiologico. Sono stati sono aperte, il cibo condiviso, la solitudine è per un’esperienza di tipo e dall’amore di questo popolo che ci preziosissimi nel fornirci le chiavi di lettura sgominata! missionario si è realizzato ospitava, a partire dai due frati missionari per stare con maggiore consapevolezza in Là gli uomini e la terra hanno lo stesso grazie al centro missionario italiani, padre Angelo e padre Agostino, quel luogo. Voglio riportarvi tre domande, colore e la grande sorpresa è stata di Milano, cheI ogni anno invia più di 60 fino ad arrivare a tutte le persone che che ho messo in valigia al ritorno. di vedere, nella differenza, la forza volontari in tutto il mondo. Qui, con dei incontravamo sul nostro cammino, per Dal primo fino all’ultimo giorno, le straordinaria del Vangelo e della presenza corsi appositi, mi sono preparato a partire strada, nei villaggi, in ogni luogo. 58 59 VOLONTARI IN MISSIONE La gente chiede la gioia

di Maria Chiara De Ponti

, ci sto!”. Ecco l’affermazione che si legge Tutti i giorni vivevamo momenti di Abbiamo avuto la fortuna di assistere a “ dai loro occhi, catechesi, di gioco, di ballo, riflessione e celebrazioni meravigliose e coinvolgenti: Sì con ferma convinzione, preghiera con i bambini di Shisong e M’Bah matrimoni, ordinazione di due sacerdoti quotidianamente rinnovata. che ci consideravano quasi come fratelli novelli, feste varie della parrocchia. Non possono permettersi di essere stanchi, maggiori. Rimanevamo sempre più sorpresi È stupefacente come in qualsiasi stufi. Non possono permettersi di fermarsi e stupiti per il loro numero, che giorno celebrazione, la messa si trasformi in neanche un solo istante, o forse sì, col corpo dopo giorno aumentava per i tanti che si una vera festa, ricca di canti e danze, però, non con lo spirito. univano a noi. Con questi ragazzi abbiamo caratterizzata da offertori infiniti (con tanto La gente in terra di missione dona tanto: affrontato una settimana di “campo di cesti di frutta e verdura portati all’altare) tanto sostegno, tanta semplicità e felicità, estivo” in una fattoria isolata dai villaggi, e canti che duravano decine di minuti. ma chiede anche tanto. Come è giusto che condividendo cibo, momenti di preghiera e Restare fermi era cosa impossibile. I sia. Come accade anche qui da noi, la gente di riflessione, pulizie, gite e giochi. funerali stessi erano motivo di gioia e di chiede ascolto, conforto, aiuto concreto e È stata, a mio parere, la settimana più dura festa. non se ne fa niente di una guida triste, racconta il vero e profondo affidamento al della missione, poiché eravamo isolati da La fede intensa, l’essenzialità, la semplicità, svuotata, depressa perché stanca. Stanca di Signore, costantemente rinnovato, giorno tutto e tutti, con ritmi ed orari veramente la gratuità, l’altruismo, la carità e l’amore una vita dura e difficile, come è quella della dopo giorno. pesanti, vivendo a stretto contatto per che queste persone (che non possiedono missione. Scelgo volontariamente di non nominare tutta la giornata (compresa la notte) con i nulla) hanno dimostrato nei nostri confronti La gente chiede la gioia, la passione (benché abbia ben impressi nella mia ragazzi camerunensi. e che vivono quotidianamente, sono lezioni cristiana, la testimonianza. mente i loro volti e il loro spirito) i frati Forse proprio per l’intensità, credo questa straordinarie, dimostrazione di come sia Sono frati cappuccini missionari che hanno missionari che ho incontrato durante la mia settimana sia stata comunque la migliore possibile vivere davvero gli insegnamenti alle spalle, oltre che tanta esperienza in esperienza di missione vissuta quest’estate di tutte. del Vangelo e ci ricordano come questi campo missionario, quasi sempre non pochi a Shisong in Camerun, in modo che ognuno Ci siamo sentiti amati dai sick (i malati) valori siano quasi andati perduti nelle anni di età. di noi possa inserire in questa descrizione il e dalle loro famiglie (poverissime) che ci nostre comunità o, a volte, “accantonati” Eppure nel loro cuore e nello spirito l’età non nome o i nomi di frati missionari conosciuti accoglievano nelle loro case. È incredibile troppo in fretta. si vede. Si vede piuttosto tanta, tantissima o sentiti parlare indirettamente tramite come, per loro che non hanno nulla, la tua Purtroppo il solo raccontare non può grinta, passione, forza. E aggiungo anche testimonianze di persone che hanno presenza, il solo pregare insieme e il tuo rendere appieno l’idea. tanto umorismo: caratteristica fondamentale avuto la grazia di incontrarli nella loro vita. “interessarti” a loro sia il dono più bello Un’esperienza, per chi ne avesse il per vedere le difficoltà, che non sono affatto Non dimentichiamoci di loro nelle nostre che possano ricevere… inconcepibile, per la desiderio e la possibilità, da vivere di poche, con uno sguardo diverso, sereno, preghiere, ne hanno davvero bisogno, più di nostra mentalità, talmente è straordinario! persona... unica e impareggiabile. Q che non soccombe, bensì uno sguardo che quanto possiamo immaginare. Q 60 61 SPIRITUALITÀ

Ancora ci interessiamo di frei Giampietro da Sesto, SERVO-di-DIO Anno 1913: a gennaio un addio; a dicembre un lutto... ah, quanto strazianti di frei Apollonio Troesi e preziosi...

trazianti e definitivi per gli rendimento di grazie per valorizzare il poco interessati e preziosi – 100 anni bene da lui compiuto! Giampietro lascia dopo per noi. prematuramente questa terra ancora Eccoli: nell’ultima settimana tanto giovane in piena attività, ma eccolo Sdi gennaio Frei Daniele da Samarate, su quel letto di dolore completamente accompagnato dal pianto di Frei abbandonato nelle braccia del Padre, Giampietro e degli Assistiti piccoli e grandi, contento di fare la sua volontà. lascia per sempre la Colonia di S.Antonio Per un momento lasciamo in disparte do Prata e nei primi giorni di dicembre Frei Daniele, anche se questo anno lo stesso Frei Giampietro muore a questa li accomuna, additandoli alla nostra nostra vita per entrare definitivamente venerazione, concentriamoci su Frei in Cielo e nella Storia: la nostra di Giampietro negli ultimi mesi della sua viandanti e miserelli. Ma andiamo con vita terrena come li narra Frei Daniele nel ordine: cerchiamo innanzitutto di spiegare Diario. perché questi avvenimenti intrisecamente Ho già accennato al fatto che in gennaio tristissimi, sono preziosi per noi... Volete frei Giampietro vuole essere presente sapere perché lo sono? Lo sono, proprio all’addio dal Prata di Frei Daniele: gesto perché strazianti. delicato. Poi sparisce da quelle pagine Considerati oggettivamente non hanno per riapparire in agosto, nominato ben sei niente né di bello né di appetibile. Per volte in poco piú di 15 giorni: dal 3 al 19... chi li conosce già, sono di una tristezza Cito e ambiento soltanto la nota dell’8 infinita, ma considerati come sono stati agosto, un venerdì (teniamolo presente) vissuti, acquistano una preziosità che sa di Frei Daniele, uscito dal Prata, è trasferito Vangelo, profuma di Cristo narrato in quelle ad Anil-S.Luis do Maranhão. I superiori Pagine. sperano che il clima più secco del nuovo Daniele lascia dopo ben 13 anni il Prata, Stato possa migliorare quella sua malattia piangendo, ma, elevando una preghiera latente che l’aveva costretto a dire addio per chiedere perdono, celebra in all’amata Colonia. Daniele obbedisce e va, 62 63 SPIRITUALITÀ Incontri mensili di preghiera MISSIONI ESTERE ma proprio in agosto 1913 quella speranza Basta con parole tracciate dalla mia Penna, per le missioni CAPPUCCINE è annullata anche da un grave incidente: P.le Cimitero Maggiore, 5 ecco a Voi il linguaggio scarno e semplice, 20151 MILANO è sbalzato a terra dal cavallo imbizzarrito ma profondo e significativo dell’immagine. 2013-2014 Tel. 02/3088042 - Fax 02/334930444 e riceve, cadendo, un tremendo calcio in Ecco come un nostro Novizio di nome Frei www.missioni.org - [email protected] piena bocca. Joací, ha illustrato le Vicende finora esposte. I medici, i dentisti lo curano con attenzione Mi auguro che il tipografo possa renderla martedì 1 ottobre 2013 e rispetto, ma da tutte queste attenzioni bene questa idealizzazione. È vero, non è martedì 5 novembre 2013 nasce purtroppo un verdetto tremendo: grande cosa, artisticamente parlando. Il Per offrire il tuo contributo il Frei è lebbroso! Così il suo “destino” giovane autore sa esprimersi molto meglio, martedì 3 dicembre 2013 puoi scegliere è segnato! A quei tempi solo poteva – ma qui è riuscito a dare un “volto” allo martedì 7 gennaio 2014 le seguenti modalità doveva – stare in un lebbrosario. Spirito che ha informato e reso splendidi SEGRETARIATO Ecco allora l’annotazione di quel pesante i due Avvenimenti. Non ha avuto bisogno martedì 4 febbraio 2014 MISSIONI ESTERE venerdì: “Di nuovo è venuto Frei di descriverli, li ha visti “raccontati” nei Posta Giampietro: mi ha esposto il mio destino. Due Protagonisti da quel movimento delle martedì 4 marzo 2014 Conto Corrente Postale n. 757203 intestato a Segretariato Missioni Cappuccine Fiat sicut Deus!!” Scrive: si faccia come braccia, con le mani a cercarsi per indicarsi martedì 1 aprile 2014 P.le Cimitero Maggiore, 5 - 20151 Milano Dio vuole e aggiunge ancora i due punti mutuamente in lontananza, ma vicinissima Bonifico bancario esclamativi come aveva fatto ricordando a loro, la Croce luminosa! martedì 6 maggio 2014 Provincia di Lombardia l’addio dal Prata. Frei Giampietro ritorna Ecco i Due sullo stesso piano: non c’è qui dei Frati Minori Cappuccini P.le Cimitero Maggiore, 5 - 20151 Milano da Daniele altre due volte: non è detto il il superiore e il suddito come nella realtà, ore 21,00 Banca Intesa San Paolo motivo dell’andirivieni, ma è intuibilissimo: sono due buoni compagni più o meno della IBAN IT 32 V 03069 09400 100000104212 carità fraterna, paterna, carità che celebra stessa età che, sorridenti, si danno la mano, Chiesa SS. Crocifisso Assegno bancario intestato a Provincia di Lombardia affettuosa solidarietà; carità che da guardandosi negli occhi. Sembra addirittura Frati Minori Cappuccini Daniele sarà contraccambiata quando che si dicano: Su, su, dai, dai che ce la Centro Missionario Segretariato Missioni Estere spunteranno i terribili novembre-dicembre facciamo... Lassù in Alto c’è Chi ci sosterrà... Frati Minori Cappuccini che chiuderanno il 1913 su una tomba dai, veloci, veloci, andiamo al Suo incontro. Piazza Cimitero Maggiore 5 per Frei Giampietro, e per Frei Daniele Sono andati davvero! Davvero con la gioia MISSIONI ESTERE lo manterranno aperto su un terribile della lode sulla loro bocca e nel loro cuore. Milano CAPPUCCINI ONLUS rifiuto dei confratelli di Belém do Pará! Giampietro ha preceduto Daniele, ma la loro (per avere la detrazione fiscale) (Deve essere stato dolorosissimo se per gioia fraterna non è venuta mai meno... Posta Conto Corrente postale n. 37382769 accettarlo Daniele nostro si rifugia con Quella luce ha continuato a scendere intestato a MISSIONI ESTERE CAPPUCCINI ONLUS Gesù nel Getsemani: è necessario che dall’Alto per infondere loro coraggio e letizia P.le Cimitero Maggiore, 5 – 20151 Milano beva il calice fino alla feccia!). perfetta. Continua a scendere anche per noi, Bonifico bancario ANNO 1913, cento anni fa! Avvenimenti carissimi Amici, devoti di queste pagine e MISSIONI ESTERE CAPPUCCINI ONLUS antichi e attuali! Grandiose proposte divine degli EROI narrati in esse. P.le Cimitero Maggiore, 5 – 20151 Milano Banca di Legnano Agenzia 090 con altrettante risposte umane, generose, Daniele sopravviverà al Confratello amico Per collaborare con i missionari viale Certosa 269/271 - 20151 Milano affermative per scolpire personaggi umili, per ben undici anni: maggio 1924. Saranno e le loro opere non è sempre necessario IBAN IT 66 L 03204 01601 000000062554 vissuti nascosti in poco spazio di tempo, anni di grazia e di luce per LUI rinchiuso in partire per le terre di missione. Ai fini della detrazione fiscale ma con una risonanza e una “voce” da un orrendo lebbrosario e per noi che siamo Anche pregando per loro e conoscendo non sono ammessi versamenti in contante. sfidare adesso i secoli. venuti conoscendolo a poco a poco dalle ciò che stanno facendo attraverso Se effettui il versamento per la prima volta, Daniele-Giampietro-Alberto Beretta, i pagine del suo Diario. invia il tuo indirizzo la voce dei volontari e dei frati via fax al n. 02.33.49.30.444 nostri Tre Servi-di-Dio “ufficiali”, entrano Molto bene, carissimi, BUONA LETTURA possiamo essere collaboratori preziosi o via e-mail: [email protected] di diritto in questa Schiera beata e beati adesso e... a rileggerci Q nella loro opera di Evangelizzazione. siamo e saremo noi se ci lasciamo Garanzia di tutela dei dati personali D.Lgs. n. 196/2003 Ti invitiamo pertanto a partecipare I dati personali forniti dagli interessati sono trattati illuminare e spronare dal loro esempio direttamente per l’invio della rivista e delle informazioni agli incontri di preghiera mensile sulle iniziative delle Missioni Estere Cappuccine. vitale. Non sono comunicati o ceduti a terzi. Responsabile del per le missioni. trattamento dati è p. Mauro Miselli, direttore editoriale. 64 S. Messe celebrate ilfiore della dai missionari a suffragio carità dei nostri defunti “Ricordati dei nostri fratelli che si sono addormentati nella speranza della resurrezione, e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza: ammettili a godere la luce del tuo volto”.

Nella Celebrazione Eucaristica, con queste parole, il Sacerdote applica le nostre intenzioni a suffragio dei defunti e non importa in quale parte della terra vengono pronunciate, ma salgono come offerta gradita a Dio.

Il fiore della carità è una proposta concreta a suffragio dei nostri defunti facendo celebrare Sante Messe ai missionari i quali, con l’offerta, possono fare tanto bene e aiutare molte persone attraverso le opere iniziate nelle missioni.

Unita ad uno stile di vita improntato alla solidarietà e alla condivisione, la proposta “Il fiore della carità”, diventa il modo migliore per ricordare i nostri cari e continuare nella scia di bene che ci hanno voluto in vita.

Gesù ci ricorda: “Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare… ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt. 25,34.35.40).

Portate la cartolina sulle tombe come segno concreto di affetto verso i vostri cari.

In caso di mancato recapito si prega di restituire, presso l’ufficio postale di Gorle, al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa