Monselice Durante La Seconda Guerra Mondiale
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Storie di soldati di donne e di partigiani dalla monarchia alla repubblica Monselice nella seconda guerra mondiale Appunti di storia Appunti di storia monselicense - 11 monselicense -11 Monselice nella seconda guerra mondiale Storie di soldati di donne e di partigiani dalla monarchia alla repubblica Introduzione di Roberto Valandro Ricerche d’archivio di Giuliana Desirò Indagini presso le famiglie dei caduti di Carlo Bernardini Progetto editoriale, impaginazione e selezione immagini di Maurizio De Marco A cura di Flaviano Rossetto CITTÀ DI MONSELICE Assessorato alla Cultura 2009 Staff editoriale e collaboratori I n d i c e Fabio Conte, Sindaco Giovanni Belluco, Assessore alla Cultura Maurizio Montin, Dirigente servizi culturali 4 Fabio Conte e Giovanni Belluco Flaviano Rossetto, Direttore della Biblioteca Saluto dell’Amministrazione comunale Antonella Baraldo, Assistente di Biblioteca 5 Carlo Bernardini Sono stati consultati i seguenti archivi Per non dimenticare Archivio del Tribunale di Padova, Archivio di Stato di Padova, Archivio privato di Maria Dalla Vigna, Archivio privato di Carlo Bernardini, 6 Roberto Valandro Archivio storico del Comune di Monselice, Istituto Veneto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Istituto “Luce” e i filmati Introduzione nel suo sito Web. 10 I. Premessa. Monselice dal 1922 al 1937 Hanno messo a disposizione materiale iconografico Carlo Bernardini, Aurora Gialain, Alessandro Raddi (collezione), Ermes Temporin (collezione), Willy Zangirolami e le famiglie dei caduti. 20 II. Anno 1938. Dalla guerra di Spagna alle leggi razziali Hanno contribuito le Associazioni combattentistiche e d’arma monselicensi 30 III. Anno 1939. I grandi lavori promossi da Vittorio Cini e l’Associazione Nastro Azzurro. 38 IV. Anno 1940. La visita del Duce a Monselice Hanno collaborato a diverso titolo, ma con il medesimo impegno: Paolo Bernardini, Piergiorgio Bonato, Francesca Cusumano, Marina Feniello, Attilio Gemo, Annalisa Martello, Giancarlo Masin, Francesca Pivirotto, Antonio Reuspi, 55 V. Anno 1941. La protesta del Mazzarolli: tra pane e polenta Giuseppe Trevisan, Liliana Turetta, Roberto Valandro e Stelvio Ziron 62 VI. Anno 1942. La rivolta delle donne In copertina. Dieci ottobre 1940: popolata coreografia mussoliniana lungo il viale del Re (oggi viale della Repubblica). Sul retro: Giovani monselicensi in attesa dell’arrivo del Duce. 80 VII. Anno 1943. I tedeschi occupano Monselice In basso: Addestramento militare nel cortile della scuola Vittorio Emanuele II negli anni venti del secolo scorso. 96 VIII. Anno 1944. Formazione della resistenza armata 140 IX. Anno 1945. La Liberazione di Monselice Progetto editoriale di Maurizio De Marco - Stampa Grafiche Violato. © 2009 - Tutti i diritti sono riservati all’Amministrazione comunale di Monselice. 158 X. I processi del dopoguerra: alla ricerca della verità Per informazioni: Biblioteca di Monselice, via San Biagio, 10 35043 MONSELICE (PD) 163 XI. Ricordando la Shoah. Ida Brunelli, una monselicense tra i ‘Giusti’ d’Israele Tel 0429 72628 e-mail: [email protected] Il testo di questo volume è disponibile in formato PDF nel sito 164 XII. I caduti monselicensi durante la seconda guerra mondiale. www.provincia.padova.it/comuni/monselice Ricordo e appartenenza per non dimenticare Dopo i positivi riscontri ricevuti dalla pubblicazione del volume Da Monselice a A distanza di quasi settant’anni, quando si svolsero questi fatti, non è stato faci- Mauthausen, l’infaticabile Carlo Bernardini ci propose di completare l’indagine le trovare testimonianze dirette dei protagonisti, la maggior parte dei quali non è sui caduti monselicensi della seconda guerra mondiale inserendoli nel contesto più tra noi, soprattutto se l’obiettivo finale era narrare gli eventi così come sono sociale e politico del tempo. La gentile richiesta non poteva essere disattesa ed accaduti. Tesori rari sono allora i racconti lucidi dei pochi superstiti e altrettanto ecco quindi questa seconda opera che tenta di dare un volto e un nome ai nostri importanti sono le notizie celate tra le polverose cartelle degli archivi o quelle concittadini alcuni dei quali hanno sacrificato la loro vita per la patria. raccolte da familiari o semplici conoscenti dei perduti protagonisti. L’iniziativa ci consente, tra l’altro, di coltivare la memoria della nostra comunità Difficile e impegnativa è risultata la ricerca e molte le delusioni messe comun- trasmettendo un forte messaggio di pace alle nuove generazioni che riscoprono que in preventivo. Ma il desiderio di non dimenticare chi ha sacrificato la propria con la lettura i fatti e le sofferenze dei nostri padri. vita nei tristi anni della seconda guerra mondiale, di trasmettere ai nostri figli le Monselice dunque non dimentica la sua storia e con questo studio vuole ricor- immagini ormai sbiadite dei volti di questi nostri ‘eroi’ monselicensi prima che dare gli episodi accaduti dal 1938 al 1945, momenti di vita quotidiana nella quale tutto si cancelli dalla memoria collettiva, mi ha dato la forza di insistere nel fati- agivano operai, donne, sacerdoti, partigiani, fascisti ed esponenti della coso compito di riunire questi frammenti della nostra piccola ma preziosa storia. Repubblica di Salò. Le loro testimonianze ci consentono di ricostruire quanto suc- Una storia fatta di ragazzi, di giovani, di padri mandati lontano dalle proprie cesse prima e durante quegli eventi terribili: la nascita del fascismo, la partenza famiglie, in alcuni casi a combattere, in altri a pagare il fio per inconsapevoli per la guerra, l’internamento dei militari, i bombardamenti aerei con le vittime ‘colpe’, in paesi il più delle volte sconosciuti, molto spesso in ambienti ostili: civili. Piccole storie che mostrano come si viveva e cosa si pensava a Monselice dagli infuocati deserti africani ai freddi mari del nord, dalle rigide steppe russe ai durante gli anni di guerra. Un affresco in cui, ai principali avvenimenti politici, si tristemente noti campi di sterminio tedeschi, polacchi e austriaci. alternano ritratti di personalità locali e testimonianze ‘a posteriori’ di partigiani, E, ancora, per non dimenticare gli stenti e i patimenti di chi, pur rimanendo a soldati e semplici cittadini nell’intento di documentare la reazione della nostra casa, ha dovuto subire le angherie nazi-fasciste, il terrore delle rappresaglie, comunità alla violenza e al sopruso, evidenziando lo spirito di sacrificio con cui l’angoscia delle incursioni aeree per le quali anche Monselice ha dovuto pagare tante persone hanno aiutato i perseguitati e si sono battute per lasciarci in eredi- il suo doloroso tributo di vite umane, senza scordare la paura che permeava ogni tà una società finalmente democratica e aperta, capace di reagire e di costruirsi, attimo del giorno come della notte, paura per sé, per i propri cari, per le proprie anche con le armi in pugno, un futuro migliore. poche cose, certo misere ma fondamentali volendo alimentare la speranza nel Naturalmente parte importante del lavoro è costituita dai documenti rinvenuti futuro. La soddisfazione di aver salvato questi ricordi, trasmettendoli ai nostri nell’archivio municipale che restituiscono aspetti significativi della storia cittadi- figli e ai figli dei nostri figli per la comprensione di ciò che è stato e come moni- na. Le vecchie carte ci raccontano, ad esempio, che le protagoniste indiscusse a to perché non debba più accadere, mi ricompensa della fatica e delle difficoltà Monselice durante la seconda guerra mondiale furono soprattutto le donne: sono incontrate nella realizzazione di questo lavoro, confortato pure dall’idea che la state loro che hanno ‘combattuto’una guerra parallela per procurare il cibo o per sua lettura, congiuntamente alla festa del 25 Aprile 2009 ricorrenza del 64° anni- alimentare piccole attività artigianali o agricole in attesa della fine del conflitto. versario della Liberazione, possa essere di stimolo per una seria riflessione sul Denunciate, arrestate o in lotta per un pezzo di pane, sono riuscite a far sopravvi- valore morale e civile di tante piccole e umili vicende accanto al sacrificio di vere la parte migliore del carattere dei monselicensi, tra le bombe alleate e minac- quanti hanno donato la vita per liberarci dalla dittatura. ciate dai tedeschi che avevano occupato la città. A loro è dedicato idealmente que- Il mio ringraziamento infine va al sindaco Fabio Conte che nel dicembre 2005, sto libro, come tardivo riconoscimento per aver operato con coraggio e fierezza alla mia proposta di un secondo volumetto sulle vicende dei nostri concittadini contro le imposizioni del regime e la violenza nazi-fascista. civili e militari durante la seconda guerra mondiale, non ha esitato un istante a Per questo rinnovato impegno un grazie di cuore va da ultimo a Carlo dirmi: ”Lo sa già come la penso; continui pure nelle sue ricerche, perché io sono Bernardini e a tutti coloro che hanno lavorato con passione desiderando trasmet- totalmente favorevole alla sua iniziativa”. tere alle nuove generazioni la memoria di una comunità ricca di storia, di sacrifi- Un sincero grazie lo devo pure all’ assessore alla Cultura Giovanni ci, di valori umani e civili. Senza il ricordo, senza lo studio del passato, il presen- Belluco, sempre prodigo di consigli e di incoraggiamenti durante lo svilup- te e il futuro perdono valore e spessore. po delle presenti ricerche. Giovanni Belluco Fabio Conte ASSESSORE ALLA CULTURA SINDACO DI MONSELICE Carlo Bernardini 4 5 INTRODUZIONE e cuore al documento cartaceo, a quanto gli archivietti