Parco Regionale della settentrionale Comunità Montana Lario Orientale – Val d’Esino e Riviera

“Lavori di adeguamento della viabilità di accesso, anche a fini A.I.B., all’Alpe di Mezzedo”

RELAZIONE FORESTALE

ai sensi dell’art. 43 della L.R. 31/2008 e della D.G.R. n° 8/675/2005 e ss.mm.i

Lierna, ottobre 2018

Il tecnico

Dott. For. Giulio Zanetti

1. PREMESSA

La presente relazione forestale viene predisposta in attuazione del disposto di cui alla D.g.r. n° 8/675/2005 e ss.mm.i e dell’art. 43 della L.R. 31/2008, congiuntamente al collega progettista sig. geom. Martino Buccio dello Studio Tecnico Associato GB, su incarico del richiedente sig. Balbiani Antonio di (LC), Via Roma n. 45, delegato dai proprietari privati dei fondi su cui insiste la mulattiera oggetto di manutenzione straordinaria per l’accesso ai boschi e in particolare all’Alpe di Mezzedo, da parte del sottoscritto dott. Forestale Giulio Zanetti, iscritto al n. 238 dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Brescia. Il committente, sig. Balbiani, è stato infatti delegato da altri 6 proprietari privati di prati, boschi e cascine posti in tale località, per la presentazione delle varie istanze necessarie all’allargamento delle due strade mulattiere esistenti di accesso all’Alpe di Mezzedo, in maniera tale da poter raggiungere con automezzi e dotare di una rete idrica di servizio, soprattutto a fini A.I.B., tale località di mezza costa, posta a monte dell’abitato di Lierna. Tali proprietari dell’Alpe di Mezzedo infatti dopo aver preso in considerazione la possibilità di sistemare la mulattiera/sentiero di accesso, in discesa da San Pietro di Ortanella all’Alpe, o quello che sale da Lierna allo stesso alpeggio, hanno poi deciso di interessarsi alla realizzazione di una manutenzione ed ampliamento della viabilità di accesso, in maniera tale da trasformare la mulattiera esistente in una strada Vasp, che permetta appunto di raggiungere con automezzi 4x4, veicoli di pronto intervento A.I.B., la bella località di mezza costa di loro proprietà. L’intenzione dei proprietari è quella di servire la zona circostante le baite anche di idranti, in quanto l’area è già stata interessata in passato da tre grandi incendi che hanno sfiorato le baite presenti e distrutto centinaia di ettari circostanti, a pascolo ma soprattutto a bosco. Attualmente infatti dal territorio comunale di Esino Lario, a monte, un piccolo tubo da 1 pollice e mezzo scende interrato lungo la mulattiera e serve le baite, ma la portata è limitatissima e permette unicamente di avere acqua potabile ma nessuna disponibilità a fini A.I.B. Per tali ragioni l’inverno scorso sono stati effettuati alcuni sopralluoghi lungo il versante circostante l’Alpe e per individuare il tracciato migliore per l’accesso appunto a tale area; in base a quanto verificato in loco si è deciso di seguire la mulattiera che parte e scende da San Pietro di Ortanella, e di utilizzare il tracciato esistente, largo un paio di metri, che da Mezzedo risale verso la valle posta ad est dell’Alpe, collegando quindi i due tracciati già esistenti, senza andare a creare nuovi tracciati sui versanti. In pratica solamente un tratto di circa 285 ml di tracciato si distaccherà e discosterà, di poco, dai due sentieri/mulattiere esistenti, in maniera tale da evitare un tratto ripido ed esposto e permettendo di collegare dolcemente le due stradine già esistenti. Pertanto, una volta individuata tale soluzione progettuale, i privati hanno segnalato con apposite lettere scritte al di Lierna e alla Comunità Montana del Lario Orientale – Val San Martino (in data 20.02.2018), l’intenzione di realizzare tale adeguamento della viabilità di accesso e in particolare la necessità di dotare di un acquedotto a fini A.I.B. tale alpeggio. Inoltre in tale periodo, dopo i primi rilievi strumentali effettuati in loco, sono stati presi i primi contatti e tenuti degli incontri informali, per spiegare tali necessità/obiettivi con personale e referenti politici dei Comuni di ed Esino Lario, oltre che del Parco Regionale della Grigna Settentrionale, che sono gli altri enti direttamente coinvolti a vario titolo da tale adeguamento della viabilità di accesso, che interessa appunto tali enti. L’opera in progetto sostanzialmente sembra destare interesse da parte di tutti gli enti, soprattutto per l’importanza che tale infrastruttura potrebbe avere come presidio A.I.B. dell’area, in una zona particolarmente esposta e già interessata da tali eventi in passato. Pertanto la primavera scorsa i proprietari hanno fatto predisporre allo Studio Tecnico GB di Bagolino (BS) e al sottoscritto dr. for. Giulio Zanetti apposito progetto per “Lavori di adeguamento della viabilità di accesso, anche a fini A.I.B., all’Alpe di Mezzedo”, al fine di richiedere le previste autorizzazioni per l’esecuzione delle opere in argomento alle varie Autorità competenti. Pertanto – come previsto dalla vigente normativa forestale regionale – il committente ha incaricato il sottoscritto tecnico forestale di procedere anche alla redazione della presente Relazione forestale, che descriva - se presenti - dettagliatamente nella fattispecie i boschi interessati dalle strada agrosilvopastorale oggetto di adeguamento e manutenzione straordinaria, e quantifichi esattamente le eventuali superfici soggette a trasformazione del bosco, così come inteso dall’art. 43 della L.R. 31/2008 e dalle D.G.R. 8/675/2005 e 27 luglio 2006, n° 8/3002, e ss.mm.i, nonché valuti la presenza di eventuali alternative alle opere in argomento. Ricordiamo che l’area in questione, posto a monte dell’abitato di Lierna, è situata in zona agricola-boschiva in riferimento alle N.T.A. del vigente Piano Regolatore Generale dello stesso Comune, ed è posto in area sottoposta a Vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23, nonché in ambito di salvaguardia paesaggistica per quanto concerne la lettera g) dell’art. 142 del D.Lgs 42-2004; infine ricade in gran parte all’interno di aree boscate, come si può facilmente verificare dalle carte esistenti oltre che all’interno di piccola porzione, nel tratto iniziale, del Parco Regionale della Grigna Settetrionale e della Z.P.S. cod. ID2030601 “Grigne”. Per quanto concerne il tracciato previsto, la mulattiera esistente - ampia in alto, in prossimità di San Pietro di Ortanella e che nel primo tratto è utilizzata come Sentiero del Viandante - prosegue tutta in discesa e dopo circa 300 metri utili in cui viene seguita in toto, poi viene abbandonata, alzandosi di una ventina di metri rispetto appunto alla mulattiera esistente, che ha pendenza troppo elevata per essere seguita ed allargata. In tale tratto il tracciato passa appena sopra il bivio che porta verso la Bocchetta di Calivazzo, e sempre in discesa va a congiungersi con la ampia mulattiera che, in leggera discesa, raggiunge dalla valle a ponente, l’Alpe di Mezzedo. Tale arteria viaria, con mulattiera esistente, in alcuni punti già larga anche oltre 2,0 metri, a suo tempo era stata realizzata per l’accesso ai boschi presenti nel vallone centrale ove veniva probabilmente concentrato con corde (palorci) il legname ritratto da monte, e poi abbandonata per tale servizio, dopo che i boschi sono stati percorsi più volte dal fuoco e abbandonati a se stessi.

2. LOCALIZZAZIONE E TIPOLOGIA OPERE IN PROGETTO

Il progetto predisposto con il geometra Buccio prevede la manutenzione straordinaria con l’adeguamento e collegamento delle due mulattiere esistenti, al fine di raggiungere l’Alpe di Mezzedo con la strada VASP esistente che raggiunge oggi in alto la località San Pietro di Ortanella. La nuova strada forestale verrà realizzata allargando appunto i due tracciati esistenti ed avrà funzione Antincendio boschivo, in quanto permetterà di portare un acquedotto con idranti a tale località, tramite apposita convenzione che verrà richiesta al Comune di Esino Lario, proprietario dell’acquedotto posto a monte in loc. Ortanella. Già oggi esiste un piccolo acquedotto che scende sino alle baite dei richiedenti, ma permette solo il servizio del’acqua potabile, con scarsa portata. Il nuovo acquedotto invece permetterebbe di dotare di opere A.I.B. un’area in passato già interessata da tre incendi molto importanti, in una zona molto esposta a sud. Il nuovo tracciato, mai molto acclive e tutto in leggera discesa, si sviluppa per il tratto iniziale dapprima nel bosco vero e proprio, poi all’interno di aree a bosco rado, per poi terminare in basso vicino all’ampio prato della località Mezzedo, ancora oggi ben tenuta e gestita dai 7 proprietari richiedenti. Il tracciato, lungo circa 933 ml, si sviluppa tra i 994 m e i 876 m s.l.m. circa, quindi con andamento piuttosto dolce; infatti la pendenza media è del 12,6% e il dislivello complessivo è di circa 118 m; solamente in alcuni tratti la strada si discosta dal sentiero/mulattiera esistente, in quanto questa ha brevi strappi con pendenza elevata, oppure presenta tratti abbastanza stretti ed esposti, non adatti al successivo allargamento.

Area interessata dalla realizzazione delle opere in progetto

Attualmente le aree oggetto di intervento e le zone limitrofe – a parte alcuni brevi tratti di pochi metri di sviluppo in aree aperte – si presentano quasi tutte ricoperte da una densa vegetazione forestale, in quanto le superfici coinvolte dalle opere in progetto sono praticamente tutte attualmente interessate dalla copertura di boschi cedui di latifoglie; solamente nel primo tratto e in corrispondenza dell’area di arrivo, come detto, la strada attraversa alcuni tratti aperti a prato, con qualche esemplare di faggio isolato, aree che comunque a norma di legge (L.R. 31/2008) risultano essere classificabili come aree a “bosco”.

Area interessata dalla realizzazione delle opere in progetto, in parte aperta, ma comunque tutta a “bosco”

Gli interventi in progetto prevedono quindi di realizzare una manutenzione straordinaria della mulattiera esistente, trasformandola in strada di accesso all’alpeggio di Mezzedo, affinché la stessa sia trattorabile con rimorchio e arteria percorribile con normali mezzi agricoli e automezzi fuoristrada, senza dover fari inutili manovre in prossimità di tornanti o strettoie; inoltre la stessa arteria dovrà essere utilizzabile come pista di soccorso/intervento per affrontare eventuali incendi, o altri eventi calamitosi, come da accordi presi e sottoscritti tra i diversi proprietari dei terreni serviti, garantendo quindi anche un presidio di sicurezza per la sottostante zone abitata. Tale necessità, ovvero quella di avere un tracciato con le caratteristiche che permettano sia il raggiungimento comodo della zona a valle, che in pratica l’esbosco con rimorchio del materiale legnoso oppure del trasporto di animali o fieno, ha fatto sì che nel progetto si siano seguiti i dettami della Direttiva Regionale sulla progettazione della manutenzione della viabilità agro-silvo-pastorale (D.G.R n° VII/14016 del 08.08.2003), cercando di attenersi a quanto previsto per i tracciati di 2^ categoria. Pertanto il tracciato, poi sistemato, avrà le seguenti caratteristiche: - larghezza della carreggiata di 3.00 m (circa 2.50 m di sede stradale e 0.50 m di banchina a valle); - pendenza longitudinale media sempre inferiore al 18,0%, pavimentata in un breve tratto più acclive del tracciato; - assenza di particolari manufatti per non incidere eccessivamente nella scarpata di monte; - fondo naturale con limitati affioramenti rocciosi; - realizzazione di alcune canalette stradali in metallo per l’allontanamento delle acque meteoriche superficiali; - interramento di tubazione dell’acquedotto all’interno del sedime viario. Si prevede a fine lavori la realizzazione dell’inerbimento delle scarpate con opportuni miscugli di sementi di specie adatte alla stazione. Per la formazione dei rilevati, sulla massicciata stradale è previsto il reimpiego del materiale litoide del posto, che risulta essere idoneo, come previsto nell’apposita Relazione geologica predisposta dallo Studio Geoplanet; per la regimazione delle acque superficiali saranno impiegati i seguenti accorgimenti e apprestamenti: - realizzazione del piano viabile inclinato verso valle del 5% per favorire un lento e naturale sgrondo delle acque meteoriche o verso la canaletta già esistente posta accanto al tracciato, in alcuni tratti dalla parte a monte, che in alcuni casi dovrà essere risagomata, - prevalentemente nei tratti a pendenza superiore al 10-12%, è prevista la posa di canalette poste inclinate all’asse stradale con la funzione di impedire il convogliamento e favorire lo scarico delle acque meteoriche che intersecano la carreggiata stradale. Relativamente ai lavori di sbancamento si prescrive che questi vengano effettuati con escavatore di dimensioni adeguate alle caratteristiche costruttive della strada in progetto (normalmente tale macchina operatrice ha una larghezza di cm 250); la pala meccanica, o mezzo ad essa equivalente, potrà essere impiegata soltanto per i conguagli longitudinali del profilo stradale. Complessivamente verranno scavati nei vari tratti oggetto di sistemazione ed ampliamento del vecchio e nuovo tracciato circa mc 1.060 (vedi elaborati di progetto con tabella riportante volumi di sterro e riporto). Particolare cura dovrà essere rivolta alla sistemazione del materiale di risulta degli scavi, evitando il riporto alla rinfusa dello stesso, con rotolamento dei massi a valle. Operazione da non procrastinare sarà il taglio del legname lungo il tracciato; dovrà questo essere approntato nelle immediate vicinanze della strada in modo tale che alla fine dei lavori si possa poi sgombrarlo. In particolare sarà previsto il taglio e il decespugliamento della scarpata di monte per una pulizia della stessa per 2,00 m di profondità a monte e 1,00 m a valle, in maniera tale che nei tratti già ampi della mulattiera si possa poi allargarla di poco e transitare successivamente senza problemi; in tale operazione potrà tranquillamente essere usato decespugliatore o braccio su trattore, in quanto si tratta per lo più di giovani piantine o cespugli o specie suffrutici invadenti. Infine non va trascurato il dettaglio che per quasi 2/3 il tracciato sarà unicamente l’ampliamento di quello esistente, mentre il tratto nuovo, di circa 450 ml di sviluppo verrà realizzato appena a monte del vecchio tracciato del Sentiero del Viandante, nel punto in cui lo stesso è poco più di uno stretto sentiero. Come previsto nel progetto, i tratti dei due sentieri interessati dall’intersezione con il nuovo breve tratto, saranno perfettamente raccordati allo stesso, in maniera tale che chi vorrà seguire la vecchia mulattiera non avrà alcun problema. Per quanto concerne lo sviluppo, il primo tratto, proprio l’imbocco iniziale per una ventina di metri ricade sul mappale n° 3010 del Comune censuario di Esino Lario; da qui la strada in progetto, per circa ulteriori 325 ml di sviluppo, sempre in leggera discesa, entrerà sul territorio comunale di Varenna, su aree di proprietà del Comune stesso sui mappali n° 1467 e 2072, sfiorando il mappale 1467 di proprietà del sig. Stropeni Giancarlo, uno dei richiedenti dell’opera in questione e proprietario con gli altri 6 richiedenti dei successivi mappali n° 2499 e n° 3630, posti su territorio censuario di Lierna. Su tale comune censuario la strada Vasp e A.I.B. si svilupperà per poco più di 545 ml di sviluppo; identica lunghezza avrà il nuovo tubo dell’acquedotto che sarà integralmente realizzato ed interrato all’interno del sedime viario; a tale proposito si rammenta che sarà richiesta contestualmente la possibilità di ampliare la tubazione esistente che oggi arriva dall’acquedotto comunale di accumulo posto più a monte, sopra Ortanella, alla stessa località di San Pietro di Ortanella, in quanto oggi la tubazione esistente non ha portata tale da soddisfare l’utilizzo di idranti, invece indispensabili in tale area.

3. AREE INTERESSATE

3.1 - Area Per quanto attiene la zona interessata dalle lavorazioni in progetto, come abbiamo già detto si tratta di un’area posta in località “San Pietro di Ortanella – Alpe di Mezzedo”, all’interno di una zona boschiva, in cui da molti anni non sono stati effettuati tagli sui soprassuoli boscati posti nei dintorni del tracciato esistente, in quanto lo stesso, per dmensioni, attualmente impedisce il transito di trattori o altri mezzi. Il versante in questione – come si può vedere anche dalle fotografie allegate – è in pratica abbastanza acclive e risulta essere tutto a bosco ceduo di latifoglie.

Vista della zona servita dal tracciato in progetto (in rosso)

In particolare il soprassuolo attraversato è afferente sempre ad aree “boscate” a termini di legge. In pratica il tracciato che verrà sistemato ed allargato, così come il nuovo tratto di tracciato di collegamento tra i due esistenti, andrà a servire ampie porzioni di aree forestali a bosco ceduo abbandonato, in quanto ora unicamente servito dal sentiero/mulattiera pedonale di mezza costa. Tutta l’area limitrofa al tracciato è inserita quindi in un contesto forestale e agricolo, con un soprassuolo a bosco ceduo per tutto lo sviluppo; in particolare le scarpate della strada presentano specie arboree e arbustive piuttosto piccole, probabilmente tagliate in passato ogni 10-12 anni, mentre ora tali soprassuoli - posti a monte e a valle - hanno età medie attorno ai 35-40 anni. Vediamo di seguito in maggior dettaglio le aree boscate interessate dalle lavorazioni, ricordando che tali opere prevedranno unicamente degli scavi lungo il versante con il reimpiego praticamente totale del materiale scavato per la realizzazione stessa del nuovo sedime viario, con compensazione di scavi e riporti, anche grazie ad alcune piazzole previste lunga la nuova strada e scavi per l’interramento della tubazione dell’acquedotto A.I.B.. Ricordiamo che in base ai rilievi e alle sezioni di progetto, nonché ai dati appositamente forniti dal progettista e rilievi congiunti effettuati in loco, il tracciato ampliato andrà ad occupare una superficie complessiva di 3.917,68 mq per l’allargamento, costruzione della nuova carreggiata e riprofilatura della scarpata in tali tratti (vedasi sezioni di progetto allegate). Nello specifico la superficie della strada esistente (sedime + banchina), larga 3,00 metri e delle piazzole nel bosco sarà di complessivi 2.017,72 mq, al netto del sedime già esistente; quella afferente alle scarpate a monte e a valle è pari a 1.899,96 mq.

3.2 – Boschi nei siti d’intervento Come abbiamo descritto nel paragrafo sopra, la zona interessata dalla futura strada di accesso all’area di Mezzedo attraversa zone boscate.

Vista di un tratto del tracciato in progetto all’interno del bosco ceduo, ove domina lungo la mulattiera esistente il Carpino nero e l’Orniello

In alcuni tratti la presenza del carpino nero diviene nettamente dominante e poi invece diviene abbondante l’orniello, la roverella, il nocciolo, il pero corvino, e anche isolati esemplari di rovere, sorbo montano e altre essenze d’accompagnamento; con l’ingresso sul piccolo dosso nel territorio comunale di Lierna, la zona boscata diviene più rada, con copertura più cespugliosa, con polloni spesso non più alti di 5-6 metri e diametri piuttosto ridotti, per rientrare nuovamente in soprassuoli più chiusi, lungo la vecchia mulattiera in basso, man mano che ci si porta verso Mezzedo, con dominanza appunto ancora del carpino nero, ma anche buona presenza di piante di faggio, agrifogli, tassi e altre essenze più rare, oltre che iniziare a comparire il castagno, che diviene ben diffuso nelle aree circostanti l’alpe di Mezzedo.

4. TIPOLOGIE FORESTALI RISCONTRATE

I boschi interessati dalle opere in argomento, sono stati oggetto di verifica, sia nella zona oggetto di intervento, che nelle aree limitrofe; si tratta di soprassuoli boscati oggi non più tenuti dal punto di vista della gestione selvicolturale; risultano essere in parte abbandonati, per l’inacessibilità dei versanti, problematica che la nuova strada allargata e sistemata dovrebbe risolvere, in particolare almeno per i tratti direttamente serviti. Infatti dove arrivava la vecchia mulattiera esistente i ripidi versanti boscati sono stati gestiti e tagliati fino al dopoguerra, ma negli ultimi anni non potendo esboscare con comodità e facilità il materiale legnoso presente, il soprassuolo da almeno oltre trent’anni non viene più gestito, salvo che qualche piccolo taglio per l’impiego di legna lì a Mezzedo.

Vista di un tratto del tracciato all’interno del bosco ceduo, ove domina il carpino nero

Per quanto concerne una descrizione puntuale del soprassuolo esaminato si è proceduto ad un inquadramento dello stesso attraverso l’utilizzo delle “tipologie forestali”, così come definite dalla Regione Lombardia nel relativo manuale regionale di riconoscimento ed inquadramento. Dal punto di vista delle tipologie forestali il bosco in esame può essere descritto come una formazione di media quota e nelle specifico come un Orno ostrieto tipico lungo tutto il tracciato; subito a monte di Mezzedo troviamo anche piccoli tratti a Castagneto dei substrati carbonatici dei suoli mesoxerici tipico, ma sostanzialmente la tipologia prevalente del versante e delle aree a bosco limitrofe al tracciato è proprio quella del Orno ostrieto tipico, che è poi la tipologia effettivamente interessata dagli ampliamenti.

Zona della strada, parte alta, con Orno ostrieto tipico

Mediamente - in base ad alcuni rilievi e misurazioni effettuate all’interno del soprassuolo in cui si prevedono le lavorazioni e al rilievo delle piante presenti lungo l’area di pertinenza del sedime viario e delle scarpate in progetto - in base quindi all’esame del tracciato e della profondità delle scarpate, si prevede che lungo il percorso dovranno essere tagliate circa duecentocinquanta piante, prevalentemente polloni di carpino nero, orniello, roverella, qualche castagno e alcuni cespugli di salicone e nocciolo, un paio di pioppi, di cui alcuni esemplari già spezzati o rotti, per lo più di ridotte dimensioni, per una massa di circa 35-40 mc di legname al taglio. La presenza della mulattiera già esistente permetterà di ridurre le aree al taglio, in quanto le aree oggetto di ampliamento sono poi delle scarpate già comunque abbastanza libere, per quanto concerne il tratto a monte, mentre a valle si cercherà di mantenere la copertura per mascherare appunto il nuovo tracciato.

5. DETERMINAZIONE DELL’AREA BOSCATA TRASFORMATA

Dai rilievi effettuati direttamente in campagna si può asserire che tutta la superficie interessata dagli interventi di realizzazione delle lavorazioni di nuova realizzazione e ampliamento della carreggiata della mulattiera esistente nei tratti più stretti, nel territorio comunale censuario di Esino Lario, Varenna e Lierna, tra le località San Pietro di Ortanella e Mezzedo, risulta essere all’interno di aree boscate, così come definite dall’art. 42 della L.R. n° 31 del 05 dicembre 2008 e dal disposto della D.G.R. n° 8/2024 del 08 marzo 2006. Complessivamente, il bosco coinvolto dalle opere in progetto e “definitivamente” trasformato sarà interessato per 3.917,68 mq per la realizzazione del nuovo, o dell’ampliamento, del sedime viario, delle banchine, piazzole di scambio e scarpate di pertinenza. Relativamente al tipo di bosco trasformato abbiamo quindi determinato che verranno effettivamente trasformati 3.917,68 mq di bosco ceduo, a Orno ostrieto tipico. Complessivamente l’area boscata afferente al sedime viario (strada più banchina e piazzole) sarà occupata e trasformata definitivamente per 2.017,72 mq, arrotondati a 2.020 mq, mentre le superfici boscate afferenti alle scarpate e trasformate quindi temporaneamente saranno per ulteriori mq 1.899,96, arrotondati a 1.900 mq.

Vista del tratto del tracciato, all’interno del bosco ceduo

Nello specifico la superficie boscata trasformata definitivamente sarà per 93 mq sul territorio di Esino Lario, 837 mq su quello di Varenna e 1090 su quello di Lierna; in totale appunto 2.020 mq. La superficie boscata trasformata temporaneamente sarà per 23 mq sul territorio di Esino Lario, 723 mq su quello di Varenna e 1154 su quello di Lierna; in totale appunto 1.900 mq.

6. POSSIBILI ALTERNATIVE DI MINOR IMPATTO

Dai rilievi effettuati direttamente in campagna si può asserire e confermare che tutta la superficie interessata dagli interventi in progetto nel territorio comunale di Esino Lario, Lierna, Varenna, per la realizzazione della nuova strada A.I.B. mediante l’ampliamento della mulattiera/sentiero esistente di accesso all’area di Mezzedo, risulta ricadere all’interno di aree boscate, così come definite dall’art. 42 della L.R. n° 31 del 05 dicembre 2008. Per quanto attiene la realizzazione degli interventi previsti, esaminati i luoghi e le varie alternative progettuali e di realizzazione dell’opera, si può confermare che l’intervento di trasformazione del bosco previsto per l’esecuzione delle opere di allargamento e sistemazione del vecchio tracciato è compatibile e non avrà influenza negativa sulla conservazione della biodiversità, la stabilità dei terreni, la regimazione delle acque, la difesa delle valanghe e dalla caduta dei massi, per quanto attiene inoltre la tutela del paesaggio nel suo insieme, l’azione frangivento e di igiene ambientale. In particolare la scelta dell’allargamento del tracciato nell’ubicazione individuata e il tratto invece realizzato ex novo, risulta obbligatoria, per evitare tratti troppo acclivi nonché evitare ruscellamento e dissesti poi dovuti alle acque di scorrimento superficiali sul tracciato viario; infatti altre zone poste sul versante limitrofo, per acclività e difficoltà, ne sconsigliano totalmente l’alternativa; in particolare la breve bretella che si distacca dal tracciato esistente della mulattiera eviterà un breve tratto della stessa con pendenze medie superiori al 25/30%, che sconsiglia quindi di utilizzare tale tratto. Si ritiene comunque opportuno prevedere di contenere al massimo gli scavi sulla carreggiata di valle e dunque quelli da realizzarsi sulle limitrofe scarpate a valle della strada, evitando su tale lato il taglio delle piante, che permetteranno infatti il mascheramento delle opere in argomento; la presenza di diverse essenze forestali, soprattutto carpini, frassini minori, rovceri e roverelle, ecc.., e altre piante, spesso alte anche 10-12 m, permetterà di mascherare e nascondere ovunque il nuovo tracciato agrosilvopastorale, ampliato in gran parte, e in parte realizzato ex novo. Ciò è facilmente percepibile anche dal tracciato già esistente, che in pratica difficilmente si riesce ad intravedere e scorgere, in quanto completamente mascherato dai boschi circostanti, che mimetizzano tale infrastruttura.

Vista della zona servita dalla mulattiera esistente che non si riesce a scorgere in quanto mascherato dai boschi circostanti

7. CALCOLO DEL VALORE DELL’INTERVENTO COMPENSATIVO

Come previsto dalla delibera di giunta regionale n° 8/675 del 21 settembre 2005 e ss.mm.i, in applicazione dell’articolo 4 del D. Lgs. 227/2001, e nello specifico caso dell’art. 4 comma 1) della predetta circolare regionale (art 4.1 Estensione dell’area boscata soggetta a trasformazione oltre la quale sussiste l’obbligo della compensazione), comportando l’opera in argomento una superficie soggetta a trasformazione del bosco superiore alla soglia minima fissata dalle norme regionali, si è proceduto alla quantificazione del valore dell’intervento compensativo ovvero della quota da versare, secondo il disposto di tale deliberazione regionale. Ricordiamo che la superficie interessata dalla trasformazione è stata determinata dallo scrivente come bosco ceduo ed è stata quantificata in mq 3.920,00 e che 2.020,00 mq di tale superficie rimarranno poi per sempre privi di vegetazione forestale (quindi trasformati definitivamente), mentre per i restanti 1.900,00 mq, afferenti alle scarpate, si prevede un periodo di mutamento temporaneo pari a 24 mesi, di trasformazione temporanea. Nello specifico la superficie boscata trasformata definitivamente sarà per 93 mq sul territorio di Esino Lario, 837 mq su quello di Varenna e 1090 su quello di Lierna; in totale appunto 2.020 mq, di cui mq 930 definitivamente su territorio della Comunità Montana Valsassina e mq 1.090 su quello della limitrofa Comunità Montana Lario Orientale Val San Martino. La superficie boscata trasformata temporaneamente sarà per 746 mq sul territorio della Comunità Montana Valsassina e per mq 1154 sul territorio della limitrofa Comunità Montana Lario Orientale Val San Martino; in totale appunto 1.900 mq. Complessivamente quindi la trasformazione del bosco sul territorio della Comunità Montana Valsassina, Val Varrone, Val d’Esino e Riviera (930,00 mq definitivi e 746,00 mq temporanei, per complessivi mq 1.676,00 mq) avrà il seguente costo compensativo:

Costo dell’intervento Costo del terreno calcolato come valore agrario medio compensativo previsto dalla del “bosco ceduo” Esino e Varenna (LC) Regione agraria Superficie interessata dagli D.G.R. n° 8/3002 del 27 2^ - Provvedimento 01 del 09.04.2018 – V.A.M. anno 2017 interventi di trasformazione luglio 2006 valevole per anno 2018

SOPRASSUOLO SUOLO

€ 2,5867 al mq. € 0,83 al mq. mq 1.676

Determinazione del valore

Totale costo trasformazione € 2,5867 x 930 = € 0,83 x 930 = definitiva € 2.405,63 € 771,90 € 3.177,53

€ 2,5867 x 746 = Totale costo trasformazione € 0,83 x 746 = € 1.929,68 x 0,0075 x 24 temporanea € 619,18 x 0,0075 x 24 = € 111,45 € 347,34 € 458,79

Totale costo trasformazione € 3.636,32

Eventuale monetizzazione maggiorazione 20% € 4.363,58

Pertanto il costo/quota che il destinatario dell’autorizzazione dovrebbe versare alla Comunità Montana Valsassina, Val Varrone Val d’Esino e Riviera - se non realizzasse direttamente interventi compensativi di riequilibrio idrogeologico - è di €4.363,58=, in quanto la superficie soggetta a trasformazione risulta essere superiore alla soglia minima stabilita dalla Circolare regionale, per la quale non sussiste l’obbligo della compensazione. Differentemente invece sul territorio della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, ove il “rapporto di compensazione” previsto dal P.I.F. vigente è pari 1:3, e quindi si avrà il seguente costo compensativo:

Costo dell’intervento Costo del terreno calcolato come valore agrario medio compensativo previsto dalla del “bosco ceduo” Lierna (LC) Regione agraria 2^ - Superficie interessata dagli D.G.R. n° 8/3002 del 27 Provvedimento 01 del 09.04.2018 – V.A.M. anno 2017 interventi di trasformazione luglio 2006 valevole per anno 2018

SOPRASSUOLO SUOLO

€ 2,5867 al mq. € 0,83 al mq. mq 2,244

Determinazione del valore

Totale costo trasformazione € 2,5867 x 1.090 = € 0,83 x 1.090 = definitiva € 2.819,50 € 904,70 € 3.724,20

€ 2,5867 x 1.154 = Totale costo trasformazione € 0,83 x 1.154 = € 2.985,05 x 0,0075 x 24 temporanea € 957,82 x 0,0075 x 24 = € 172,41 € 537,31 € 709,72

Totale costo trasformazione – 1 – costo compensativo € 4.433,92

Eventuale monetizzazione maggiorazione 20% € 5.320,70

Rapporto di compensazione 1:3 – Costo compensativo € 13.301,76

Tale importo però - come appositamente specificato nel Regolamento di applicazione del vigente Piano di Indirizzo Forestale della Comunità Montana Lario Orientale, art. 109 “Trasformazioni con obblighi di compensazione nulla” - non è dovuto, in quanto tali opere con finalità A.I.B. non sono appunto soggette a tali obblighi compensativi.

Lierna, lì 29 ottobre 2018 Dott. For. Giulio Zanetti

All. Estratto catastale - Documentazione fotografica

Estratto catastale

Descrizione

Vista del tratto di partenza del tracciato a confine tra il Comune censuario di Esino Lario e di Varenna

Descrizione

Vista del tratto di partenza del tracciato subito dopo il tratto sul Comune censuario di Esino Lario

Descrizione

Vista del tratto di mulattiera già ampia, che verrà ampliata di poco

Descrizione

Parte del tracciato, in prossimità del punto in cui il sentiero è crollato e verrà abbandonato

Descrizione

Vista del “bosco” ceduo aperto ad Orno ostrieto tipico che verrà interessato a monte dall’allargamento del tracciato

Descrizione

Vista del tratto di bosco ceduo con carpini neri, ornielli, roverelle e sorbi montani, limitrofo alla nuova strada A.I.B.

Descrizione

Vista del tracciato quasi pianeggiante nel tratto terminale della strada in basso, prima dell’ingresso nel prato di Mezzedo

Descrizione

Vista dell’area servita dalla nuova strada con funzioni A.I.B., ancora oggi ben tenuta; il tracciato terminerà prima di entrare nel prato di Mezzedo